1"-i - Azienda Ospedaliero
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. INDICE RASSEGNA STAMPA . 1. Sanità Pisa e provincia Nazione Pisa 27/12/2014 p. 2 Trovato disteso a terra privo di sensi Uomo salvato di notte da un giovane Federico Cortesi 1 Nazione Pisa 27/12/2014 p. 2 Quindicenne scooterista in gravi condizioni dopo uno scontro 2 Nazione Pisa 27/12/2014 p. 5 ‘Quaranta assunzioni fra medici e infermieri' 3 Nazione Pisa 27/12/2014 p. 7 L'Università piange Marco Della Pina 4 Nazione Pisa 27/12/2014 p. 7 La scomparsa di Filippo Dore Sindacalista ucciso dalla Sla 5 Nazione Pisa 27/12/2014 p. 7 Donna pestata a sangue Il compagno arrestato dai carabinieri 6 Nazione Pisa 27/12/2014 p. 1-5 Tomassini: «Assunzioni e recupero di efficienza» Antonia Casini 7 Nazione Pontedera Valdera 27/12/2014 p. 19 Rissa con coltelli per ‘amore' «Un altro inquietante episodio» Carlo Baroni 9 Nazione Pontedera Valdera 27/12/2014 p. 24 Lettori pazienti e non solo Pioggia di libri in ospedale Tirreno Pisa 27/12/2014 p. 1-III Incidente con feriti, medico scappa Tirreno Pisa 27/12/2014 p. II Morto il prof Della Pina idealista mai rassegnato 13 Tirreno Pisa 27/12/2014 p. II Addio Dore, una vita in lotta per i diritti dei lavoratori 14 Tirreno Pisa 27/12/2014 p. III Picchia a sangue la moglie: arrestato 15 Tirreno Pisa 27/12/2014 p. III «Ha sbagliato a non fermarsi subito» 16 Tirreno Pisa 27/12/2014 p. V Cambio-camice da retribuire cause pronte anche a Livorno Giulio Corsi 17 Tirreno Pisa 27/12/2014 p. XII Si scontra con un'auto, grave a 15 anni Sabrina Chiellini 18 Tirreno Pontedera Empoli 27/12/2014 p. III Bloccata la salma del bimbo, occorrono nuovi accertamenti Sabrina Chiellini 19 Tirreno Pontedera Empoli 27/12/2014 p. III Rischia di morire dopo l'accoltellamento 20 Nazione Lucca 27/12/2014 p. 5 Morto Julio Monteiro Martin «padre» della scrittura creativa 21 Nazione Massa Carrara 27/12/2014 p. 8 L'università di Pisa piange il professor Marco della Pina Era nato a Massa 65 anni fa 22 Qn 27/12/2014 p. 18 Investe una coppia e scappa via Rintracciato il pirata, è un medico Tirreno 27/12/2014 p. 9 Medico provoca un incidente e fugge denunciato Tirreno Lucca 27/12/2014 p. IV Scomparso lo scrittore Monteiro Martins Tirreno Massa Carrara 27/12/2014 p. III E' morto il professor Della Pina 10 Pietro Barghigiani, Antonio Scuglia Federico Cortesi 11 23 24 25 Carlo Rotelli 26 2. Sanità fiorentina e toscana Corriere Toscana 27/12/2014 p. 13 Farmaci salvavita a scuola, riunione in Regione 27 Nazione Massa Carrara 27/12/2014 p. 18 Reparti chiusi a Natale Il sindaco pronto a sporgere denuncia 28 Tirreno Livorno 27/12/2014 p. I L'Asi paghi il tempo del cambio-camice Tirreno Massa Carrara 27/12/2014 p. VIII Inaugurata la palestra di oncologia Giulio Corsi 29 30 4. Servizi sociali Corriere Fiorentino 27/12/2014 p. 7 I pasti per i bisognosi? Dalle mense universitarie Jacopo Storni 31 7. Volontariato Indice Rassegna Stampa Pagina I INDICE RASSEGNA STAMPA . Repubblica 27/12/2014 p. 20 Brasile, la tragedia di Gaia partita per aiutare i bimbi e massacrata in spiaggia Maurizio Pilotti, Franco Vanni 32 Segnalazioni Nazione Pisa 27/12/2014 p. 3 Babbo Natale della Pubblica Assistenza porta i doni nelle case del litorale Qn 27/12/2014 p. 12 Ebola arretra, il medico migliora «Io eroe? No, un soldato ferito» Qn 27/12/2014 p. 34 Una buona vista è indispensabile per gli atleti Qn 27/12/2014 p. 36 Mamme in attesa Qn 27/12/2014 p. 37 Salute Qn 27/12/2014 p. 38 Piacere, alito fresco Tirreno 27/12/2014 p. 6 «Malato di Ebola, ma non sono un eroe» 46 Tirreno 27/12/2014 p. 18 E morto Julio Monteiro Martins scrittore e ambientalista 48 Indice Rassegna Stampa 33 Donatella Barbetta 34 36 Fiammetta Trallo 38 41 Massimo Selleri 43 Pagina II 3 -- W 1-1 1 6 A p '-E istebu a ci vic o APPENA HA VISTO L'UOMO A TERRA IL RAGAZZO HA AVVERTITO L'AMICO AL VOLANTE CHE HA SUBITO FATTO RETROMARCIA PER SOCCORRERLO rïvo di S@I1S1 ✓le A,... Uomo salvato dï notte da un giovane Era in una pozza di sangue al dístìibutore. Mistero sulla dinamica di FEDERICO CORTESI COLTO da un improvviso malore, un automobilista livornese ha rischiato morire nella piazzola di un distributore di carburanti a due passi dalla piazza dei Miracoli la notte dell'antivigilia di Natale, ma è stato salvato in extremis da un ragazzo. Quello che potrebbe essere definito il «Miracolo di Natale» si è compiuto intorno alle ore 22 della sera di martedì 23 quando un gruppo di giovani a bordo di un'auto stava percorrendo via Bonanno. Uno dei ragazzi tra quelli seduti sul sedile posteriore, da poco maggiorenne - abitante nella nostra città e figlio di un russo e di un'italiana - nota che a una stazione di servizio c'è un uomo a terra vicino a un'auto con lo sportello aperto e i fari accesi. L'ATTENTO e scrupoloso osservatore dice prontamente cosa ha appena visto all'amico che si trova al volante. E così, tutti d'accordo e senza farsi troppi problemi, decidono immediatamente di fare inversione di marcia e di di tornare indietro. Poco dopo, si trovano così davanti a un uomo privo di conoscenza che sanguina dalla testa. Dopo aver subito chiamato subito il 118, la cui centrale operativa invia sul posto a sirene spiegate un'ambulanza con il medico, il gruppo di giovani resta in attesa prima dei soccorritori e poi 1. Sanità Pisa e provincia -1 I .` E un sessantacinquenne motto pro abil ente vitti ma i una crisi epilettica degli agenti di una pattuglia delle «Volanti» della Polizia ai quali raccontano l'accaduto. L'UOMO, che quasi certamente deve la vita al provvidenziale e quanto mai tempestivo intervento di questi ragazzi, è un sessantacinquenne residente a Livorno, molto probabilmente vittima di una crisi epilettica. E' stato trasportato d'urgenza al Pronto Soccorso del policlinico di Cisanello e, quindi, trasferito nel reparto di terapia intensiva dello stesso ospedale, dove si trova tuttora ricoverato senza aver mai ripreso conoscenza. Subito informato dell'accaduto, il magistrato di turno - il sostituto procuratore della Repubblica Giancarlo Dominijanni - ha delegato agli agenti della Questura una serie di accertamenti per capire l'esatta dinamica dei fatti. federico.cortesi(lanazione.net SOCCORi d ovvidenziaie V'4ntervento di alcuni giovani (toto di reperto Pagina 1 Quindicenne scooterista in gravi condizioni dopo uno scontro INTORNO a mezzogiorno di ieri si è verificato un grave incidente stradale a Marciana di Cascina, in via Fosso Vecchio, all'altezza di via Carraia, a Marciana di Cascina, dove un'utilitaria - per cause in corso di accertamento - si è violentemente scontrata con uno scooter, condotto da un quindicenne originario di San Giuliano Terme, ma residente a Pisa. Il ragazzo è stato trasportato in gravi condizioni al Pronto Soccorso del policlinico di Cisanello e poi ricoverato in prognosi riservata al Deu. Dopo lo scontro l'auto è finita nel fosso che fiancheggia la carreggiata. Il conducente - un cinquantaduenne -, rimasto intrappolato all'interno dell'abitacolo, è stato liberato dalle lamiere dai vigili del fuoco di Cascina, intervenuti insieme ai mezzi della Pubblica Assistenza di Cascina e del 118. Sul posto anche gli agenti della polizia municipale di Cascina per accertare la dinamica dell'incidente. 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 2 :;` CRESCE IL POLICLINICO • r aranta assunzl.om fra medici e infermieri A che punta è il `trasloco' dal Santo Chiara al nuovo Santa Chiara? «Si è iniziato a parlare di trasferimento sei anni fa. Trenta-quaranta unità operative sono state portate dal Santa Chiara a Cisanello. Ora si sta lavorando al bando di gara per la costruzione del nuovo ospedale. Fra ottobre e novembre del 2015, sarà individuato il vincitore. Dopodiché ci vorranno almeno tre anni e mezzo per la realizzazione. Adesso abbiamo due presìdi che vanno avanti in autonomia. C'è poi il capitolo della ricollocazione del vecchio ospedale con il progetto dell'architetto Chipperfield che coinvolge non solo l'Azienda, ma anche l'Università, la Soprintendenza, il Comune e la Provincia». Per arrivare a questo piano servono le infrastrutture, per primi i parcheggi. «Partiamo da un concetto: il numero di posti auto è sufficiente. Ogni giorno parcheggio al Ponte alle Bocchette che 1. Sanità Pisa e provincia ha una capienza di 900 auto: in media, restano 250 spazi liberi. Oltretutto, è ben servito con il bus navetta. In cantiere, poi, c'è il grande parcheggio di fronte all'ospedale, da 1600 posti e su tre livelli». Partiamo del personale. A che punto sono le assunzioni? «La nostra Regione, così come le altre, sta cercando di trovare PARCHEGG10K A t numero dei posti auto è sufficiente. E it bus navetta funziona bene» il modo di rispondere alla richiesta nazionale pressante sul sistema sanitario, nonostante le risorse scarseggino. C'è quindi grande attenzione all'efficienza operativa. Ma noi abbiamo mantenuto i nostri impegni». Che si traducono in... «Quaranta persone assunte tra infermieri e medici». A.C. Pagina 3 . . 'DOCENTE DI STORIA CONTEMPO RANEA Universitak piange Marco Della Pina , IL MONDO accademico cittadino piange la prematura scomparsa del professor Marco Della Pina avvenuta la mattina della vigilia di Natale all'ospedale di Pisa. Nato a Massa il 15 settembre 1949, era professore associato e docente di storia contemporanea alla facoltà di Storia e dell'Università di Pisa e già presidente del corso di laurea in scienze della pace. Da tempo ammalato aveva però continuato nei limiti del possibile a seguire la sua professione di ricerca, di studio, di insegnamento. Ed aveva lottato nel suo stile per non darla vinta alla malattia. 1. Sanità Pisa e provincia Della Pina ha trascorso gran parte della sua vita a Marina di Cecina dove risiedeva con la prima famiglia e dove operava sul versante della cultura e della politica. PROVENIVA dall'esperienza pisana della contestazione giovanile del '68 ed aveva partecipato alla drammatica vicenda della protesta studentesca al capodanno viareggino della Bussola. Militante poi nell'area del Manifesto era progressivamente approdato sempre da sinistra verso le tendenze "verdi" fino ad assumere l'incarico di assessore all'ambiente nella Provincia labronica. Da qui la connessione per lui con le durezze della realtà e lo scotto con le mediazioni amministrative. Tuttavia in lui prevaleva la propensione del docente, del ricercatore accurato nella storiografia, dell'insegnate stimato dai suoi studenti. Qui si era occupato tra l'altro del compito di creare il museo della civiltà agricola alla Cinquantina. Pagina 4 AVEVA 54 ANNI. TRA I FONDATORI DELLE RDB La scomparsa dï Filippo Dore Sindacalista ucciso dalla SIa Filippo Dore, sindacalista Cobas: aveva 54 anni 1. Sanità Pisa e provincia CI HA lasciato Filippo Dore a soli 54 anni. Da tempo era malato di Sla, una malattia terribile che non dà tregua. «Negli anni Novanta - scrivono Stefano Teotino, Guido Stori, Federico Giusti e Giovanni Bruno - era stato protagonista di una dura lotta nell'azienda ospedaliera pisana, aveva fondato il sindacato di base Rdb raccogliendo centinaia di adesioni, spinto da quello che un tempo definivamo bisogno di classe, la necessità che i lavoratori si organizzassero dal basso per difendere i loro diritti, lavorare e vivere con dignità. Una esigenza di classe appunto perché Filippo ha avuto una sola militanza seppure lunga, quella nel sindacato di base e la tenacia che lo ha contraddistinto nel rivendicare salario e diritti la ritroviamo nella resistenza alla malattia, nelle manifestazioni a Roma, nel chiedere aiuto e sostegno ai familiari degli ammalati, mettendo a rischio la sua stessa vita, per rivendicare una cura e finanziamenti alla ricerca. Filippo ora non c'è più e lascia in chi lo ha conosciuto e apprezzato un vuoto incolmabile. Vogliamo ricordarlo alla città come esempio di forza e di coerenza, di resistenza alla ingiustizia, di tenacia di fronte alle avversità». I funerali di Filippo Dore si terranno oggi in forma civile alle 10 a partire dalle cappelle dell'ospedale di Cisanello. Pagina 5 Danna pestata a sangue 11 compagno arrestato dai carabinieri UN ROMENO di 32 anni è stato arrestato la sera di Natale dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia perché avrebbe picchiato la compagna quarantunenne. L'intervento è scattato dopo la segnalazione di un testimone che ha visto la donna in strada, in pigiama e con il volto tumefatto. La pattuglia l'ha raggiunta in pochi minuti e si è fatta indicare l'abitazione dalla quale era fuggito sorprendendo l'uomo che stava per fuggire. Il 32enne ha varie segnalazioni per per furto, rapina e per reati inerenti l'immigrazione ed era stato scarcerato da qualche mese. Bloccato dai militari è stato prima accompagnato in caserma e poi trasferito in carcere. La donna è stata invece medicata al pronto soccorso e dimessa con una prognosi di sette giorni. 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 6 ' s e lec ch Tomass «Assunzioni e recupero di efficienza» 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 7 n 0 cie org izze Ct:* r za n %i„ i , . ï ai r "G r,, direttore dell'Aoup anticipa le novità del 2015 di ANTONIA CASINI L'OSPEDALE europeo del terzo millennio punta a cure snelle, con ricoveri ridotti, ad avere team di professionisti in uno stesso reparto, che possano unire le varie competenze, e a essere raggiunto con facilità. Sarà il nuovo Santa Chiara, pronto a metà del 2018. A raccontare i punti di forza e quelli ancora su cui si deve lavorare è il direttore dell'Aoup, Carlo Rinaldo Tomassini. Questo che si sta concludendo è stato un anno difficile per il Pronto soccorso sulle cui criticità è intervenuto anche il governatore Rossi. Com'è, adesso, la situazione? «Il sistema è in equilibrio. E' stata creata un'area di assoluto privilegio per il pronto soccorso che chiedeva un potenziamento che ha riguardato anche la catena assistenziale ossia le Medicine, i trasporti e i vari supporti. I dati sulla soddisfazione dei pazienti sono in continuo miglioramento». In molti hanno segnalato affollamenti e disagi anche al ronto soccorso pediatrico. E Come interverrete. «Ora l'ambulatorio pediatrico è esterno, ma è in fase di studio una soluzione diversa che si concluderà in primavera. Sulla base di una proposta arrivata proprio dal gruppo di lavoro che opera all'interno e che noi abbiamo accolto, verrà realizzato uno spazio dedicato usando 1. Sanità Pisa e provincia con qualcosa in meno. Serve una riorganizzazione puntuale. Dove dobbiamo potenziare l'attività, chiederemo il sacrificio di provare a cambiare modalità nell'erogazione dei servizi». Che cosa significa? PRONTO SOCCORSO I dati sulla soddisfazione dei pazienti sono in continuo migLiormento. E presto uno spazio interno verrà dedicato al Ps pediatrico una parte della sala d'attesa che permetterà un ampliamento notevole proprio dentro l'area del ps. L'ufficio tecnico sta preparando una piccola gara». Gli altri obiettivi? «Nel 2015 siamo chiamati a trovare una migliore efficienza gestionale che ci permetta di mantenere, in alcuni casi, quello che è stato raggiunto e, in altri, di sviluppare alcuni settori con lo stesso personale o «Il pronto soccorso rimarrà così com'è, visto che è stato raggiunto un equilibrio. Ma ci sono altre realtà che hanno bisogno di intervento». Un esempio? «La chirurgia a Pisa ha un grande appeal, è famosa in tutta Italia e anche per questo il posto letto è fondamentale. Proveremo dunque a privilegiare l'attività ambulatoriale che richiede meno risorse assistenziali - rispetto al ricovero. Chiederemo questo sforzo ai medici per orientarci, così come molte altre strutture, dato che si tratta di un movimento internazionale, verso il cosiddetto `dipartimento diurno' puntando sulla copresenza di tanti professionisti. Molte patologie oggi si riescono a risolvere in mezza giornata». Quanto durerà questa fase e che cosa prevede? «Si concluderà anche in questo caso entro primavera. Tenteremo di recuperare risorse nei settori ad alta intensità di cura e ci saranno anche nuove assunzioni nell'ambito di un piano più ampio di riorganizzazione». Pagina 8 Aff N ies 7 7 e il r e immigrati in città . La minoranza attacca «UN ALTRO episodio inquietante, che ripropone il problema della sicurezza a Pontedera e che, non c'è dubbio, porteremo nella seconda riunione del tavolo ad hoc varato dall'amministrazione comunale». Così Domenico Pandolfi, esponente di Forza Italia, dopo la rissa tra due extracomunitari, nella quale è spuntato un coltello e il ferito è finito alle cure dei medici del «Lotti». duta di gennaio, secondo noi, dovrà entrare nel merito delle questioni e produrre atti concreti. C'è bisogno di maggiore consapevolezza del mondo degli extracomunitari della città: il Comune deve «INUTILE rimpiattarsi dietro un dito - commenta Pandolfi - il problema c'è ed è serio, ed ha anche vari volti compreso quello culturale che la nostra comunità deve subire: l'episodio in questione sarà stato anche causato da una lite d'amore, ma in Italia e tra italiani poteva accadere negli anni '50. La gente vive con disagio questi fenomeni all'interno della comunità». «Anche il sindaco Millozzi, che pochi mesi fa ci accusava di creare allarme, alla fine ha dovuto in parte ricredersi - aggiunge Pandolfi - e lo dimostra il tavolo congiunto tra amministrazione e forze dell'ordine che si è già riunito una volta e che, alla prossima se- sapere chi sono, cosa fanno, come vivono e come si guadagnano da vivere. Integrazione è anche questo». Intanto il ferito è ancora ricoverato in terapia intensiva ma le sue condizioni stanno migliorando e sarebbe fuori pericolo. Il fatto è successo la sera del 23 alle 23.40, vicino a un lavaggio auto nei pressi dell'ex Fornace Braccini. Tra i due, poco più che trentenni, entrambi marocchini, c'era ruggine e gelosia. Questa sarebbe stata la miccia. I DUE UOMINI, dopo essersi offesi a parole, sono venuti alle mani. Quello dei due che stava avendo la peggio ha tirato fuori un coltello da cucina che l'altro gli ha strappato dalle mani e lo ha rivolto verso di lui ferendolo con due colpi nelle gambe. Quando i soccorritori sono intervenuti hanno trovato il 35enne accoltellato. L'aggressore, ricercato dai carabinieri della compagnia di Pontedera, era riuscito a fuggire. Il ferito è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale «Lotti» e mentre i medici lo stavano medicando ha avuto un malore: per due volte in arresto cardiaco rischiando, ovviamente, di morire. Forse è stata una conseguenza dello choc o forse delle percosse subite. Indagini in corso. Carlo Baroni HiSa ronroLclli per'annur' aCn alfm inqu cfanü. epi atiu» FUWR, ryrvw% %e; LO II ragazzo finito all'ospedale è stato portato in rianimazione 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 9 GRANDE SUCCESSO PER L'I N IZ IATIVA BENEF I CA . ,ffon pazie _íu e non Soio ggia dï libi 1[' in ospedale IL MERCATI NO di Natale della biblioteca lettori pazienti dell'ospedale Lotti di Pontedera anche quest'anno è stato un grande successo di pubblico e di acquisti. «Vorrei ringraziare quelli che hanno partecipato e sostenuto il nostro progetto con tanto affetto e grande determinazione - dice la bibliotecaria Laura Martini - grazie all'impegno dei volontari della biblioteca e delle volontarie dell'associazione Non più sola siamo riusciti a raccogliere 1.570 euro. Questi soldi saranno utilizzati durante l'anno per l'acquisto dei libri e per migliorare il servizio della biblioteca, che da ormai quasi otto anni percorre le corsie dell'ospedale portando libri e buonumore». L MERCATI natalizio - ormai da cinque anni presente nell'atrio per la raccolta fondi da dedicare ai Lettori pazienti -, ha richiamato tanti amici e curiosi che si sono divertiti a sfogliare i volumi in bella vista. «L'evento, che è durato per oltre tre giorni, dal 10 al 13 dicembre, è stato possibile anche grazie al supporto dell'ospedale, che ogni anno ci permette di invadere l'atrio con la nostra bancarella, del Cral U. Del Rosso, che ha contribuito all'acquisto dei gadget del mercatino natalizio, creati dalla comunità La Badia, e di Grilli arredamenti, grazie al quale abbiamo potuto abbellire lo stand». Quest'anno il mercatino ha ospitato due eventi collaterali. «Ringrazio a nome di tutti il maestro Marco Rimicci e i cantanti Roberta Ceccotti, Matteo Michi e Simone Simoni, che si sono prestati gratuitamente per un bellissimo concerto lirico - conclude la bibliotecaria - e Andrea Lanini con Donella Re, che hanno presentato il libro di Irene Paumgardhen, che purtroppo non è più con noi». 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 10 Incidente con feriti, medico scappa Pisa: nei guai per omissione di soccorso, rifiuta l'a coltest. «Non sono fuggito» a Le auto coinvolte nell'incidente condueferiti sulla Calcesana BARGHIGIANI E SCUGLIA IN CRONACA Lkidcnf e con fa ifi, nkOilco 'tappa 1. Sanità Pisa e provincia il, ,, , incìd,,nte scappa: medico nei ù Pagina 11 Provoca un incidente e scappa: medico nei guai Denunciato per omissione di soccorso, lesioni e rifiuto di sottoporsi all'etilometro Coppia ferita sulla Calcesana. Rintracciato dai carabinieri: «Non sono fuggito)) I PISA Schianto frontale con due persone finite all'ospedale e uno degli automobilisti coinvolti denunciato per omissione di soccorso, lesioni e rifiuto di sottoporsi a etilometro e al test per verificare l'assunzione di sostanze stupefacenti. Una routine buona per le assicurazioni con un dettaglio che cambia la prospettiva del racconto. Il denunciato è un medico di 36 anni, residente a San Giulia no, rintracciato dai carabinieri dopo che si era fatto refertare da un collega di Ponsacco, e non in ospedale, lesioni giudicate guaribili in 15 giorni. E successo poco prima delle 17 di giovedì sulla Provinciale Calcesana che, a causa dell'incidente avvenuto all'altezza della sala biliardi, è stata interrotta per oltre due ore. Una "fuga", quella contestata dagli investigatori, che per la professione dell'automobilista suona quasi come un'aggravante. Per missione e giuramento, un camice bianco non dovrebbe mai sottrarsi alla cura di un paziente. E a maggior ragione se chi ha bisogno di aiuto è lì a un passo da chi ha scelto di salvare le vite degli altri. L'evoluzione dell'episodio fornisce, però, un'al travariante della storia. Stando a quanto hanno ricostruito i militari del nucleo operativo e radiomobile, coni colleghi della stazione di San Giuliano Terme, le due auto, una Bmw Z3 del medico e una Ford Fiesta sulla quale viaggiava una coppia sangiulianese, si sono scontrate sulla Calcesana. Il conducente, 1. Sanità Pisa e provincia . ¡'iii . / í/ ?%Í Le due auto coinvolte nell'incidente e i vigili del fuoco intervenuti perla messa in sicurezza della Calcesana 65enne, è stato portato al pronto soccorso e dimesso con una prognosi di 28 giorni. La moglie è stata ricoverata. Dopo l'impatto il guidatore della Bmw è sceso e, secondo alcuni testimoni sentiti dai militari, dopo qualche minuto si è allontanato (con un amico che lo ha raggiunto sul posto) la- sciando la sua auto distrutta sul luogo dell'incidente. I carabinieri hanno annotato gli estremi della targa. Nel frattempo sul posto è intervenuto il personale del 118 che ha soccorso i feriti. Inun primo momento le condizioni della donna sembravano gravi. Il quadro clinico è serio, ma non da far temere per la vita. Una squadra dei vigili del fuoco è stata impegnata per i soccorsi e la rimozione dei mezzi, mentre la strada è stata transennata per consentire le operazioni di messa in sicurezza della carreggiata. Il traffico è tornato alla normalità intorno alle 19. Una volta garantiti i rilievi e l'attività delle ambulanze, i carabinieri si sono dedicati all'automobilista sparito. Lo hanno rintracciato attraverso la targa invitandolo a presentarsi in caserma. Lui ha prodotto un referto di 15 giorni stilato da un amico, medico di Ponsacco. «Non volevo fuggire» ha detto ai militari. Ma il comportamento tenuto subito dopo l'incidente si è tradotto in una denuncia. Pietro Barghigiani Antonio Scuglia ORIPRODUZI DNE RISERVATA Pagina 12 Morto il prof Della Pina idealista mai rassegnato Professore associato di Storia ed ex assessore provinciale all'Ambiente Sostenitore di Rebeldia, era un ricercatore rigoroso e un docente stimato 1 PISA Nella mattina della vigilia di Natale è morto nell'ospedale di Cisanello Marco Della Pina. Aveva 67 anni ed era malato da tempo. Professore associato di Storia contemporanea dell'Ateneo pisano, Della Pina ha trascorso gran parte della sua vita a Marina di Cecina dove risiedeva con la prima famiglia e dove era protagonista sul versante della cultura e della politi ca. Le sue passioni più avvincenti. A Pisa lo ricordano per le sue battaglie a favore delle lotte di Rebeldia nel reclamare spazi di utilità sociale. Di lui Massimo Guantini, suo amico da sempre, diceva: «Ë un idealista». E aggiungeva: «Naturalmente anche con tutti i pregi e i difetti degli idealisti». Eppure il docente nel mondo della politica, da sempre trascorso da cinismo ed opportunismo, forniva l'occasione di apprezzare quasi un soffio di aria pura. Proveniva dall'esperienza pisana della contestazione giovanile del '68 ed aveva partecipato alla drammatica vi- 1. Sanità Pisa e provincia II professor Marco Delia Pina cenda della protesta studentesca al capodanno viareggino della Bussola. Militante poi nell'area del Manifesto era progressivamente approdato sempre da sinistra verso le tendenze "verdi" fino ad assumere l'incarico di assessore all'Ambiente nella Provincia di Livorno. Da qui la connessione per lui con le durezze della realtà e lo scotto con le mediazioni amministrative. Tuttavia in lui prevaleva la propensione del docente, del ricercatore accurato nella storiografia, dell'insegnate stimato dai suoi studenti. Qui si era occupato tra l'altro del compito di creare il museo della civiltà agricola alla Cinquantina. Compito che aveva svolto con una cura ed una pervicacia uniche, recandosi anche a visitare esperienze analoghe in Emilia e cercando di documentarsi negli archivi locali e nazionali. Chi visita oggi quel nauseo può apprezzare che tutte le didascalie che accompagnano i materiali e il figurativo del percorso su due piani sono stati da lui compilati con una precisione singolare. Spesso scritti a mano con quella sua calligrafia minuta e chiara da amanuense paziente ed appassionato. Di lui poi resta localmente un saggio sulle origini della "Targa Cecina"che gli attuali cultori di quella storica manifestazione farebbero bene a leggere attentamente per scoprirne le autentiche vocazioni originarie. Marco se n'è andato senza far rumore. Da tempo ammalato aveva però continuato nei limiti del possibile a seguire la sua professione di ricerca, di studio, di insegnamento. Ed aveva lottato nel suo stile per non darla vinta alla malattia. Secondo la regola di un "idealista"par suo che non si rassegna mai. Carlo Rotelli CCRIPRODU710NE RISERVATA Pagina 13 LUTTO NEL SINDACATO Addio re, una vita m * lotta peri ® ® tt1 de1 lavorato i II sindacalista Filippo Dore (foto da Facebook) i! PISA Lutto nel mondo sindacale per la morte di Filippo Dare, 54 anni. «Filippo - ricordano gli amici del sindacalismo di base, Stefano Teotino, Guido Stori, Federico Giusti e Giovanni Bruno - era da anni malato di Sla, una malattia terribile che non dà tregua per combattere la quale il governo lesina finanziamenti alla ricerca. Filippo, per dirla alla Cicerone, era ammalato nel corpo ma non nell' anima, ha combattuto la sua battaglia fino in fondo anche quando era impossibilitato a parlare e comunicava solo con apparecchiature collegate al pc». «Negli anni Novanta- ricordano ancora gli amici - Filippo era stato protagonista di una 1. Sanità Pisa e provincia dura lotta nell'azienda ospedaliera pisana, aveva fondato il sindacato di base Rdb raccogliendo centinaia di adesioni, spinto da quello che un tempo definivamo bisogno di classe. Una esigenza di classe, appunto, perché Filippo ha avuto una sola militanza seppure lunga, quella nel sindacato di base e la tenacia che lo ha contraddistinto nel rivendicare salario e diritti la ritroviamo nella resistenza alla malattia, nelle manifestazioni a Roma, nel chiedere aiuto e sostegno per i familiari degli ammalati, mettendo a rischio la sua stessa vita, per rivendicare una cura e finanziamenti alla ricerca». I funerali di Filippo Dore vengono celebrati stamani alle IO a partire dalle cappelle dell' ospedale di Cisanello. 's'RIPRODNZIONE RISERVATA Pagina 14 gue la moglie: i PISA Arrestato marito violento per maltrattamenti in famiglia. Non è stato un Natale piacevole quello di una donna romena residente da tempo a Pisa. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, mentre effettuavano un servizio di controllo del territorio di not- te, hanno ricevuto una richiesta di intervento con la quale veniva segnalata una donna per strada in stato confusionale e coperta di sangue. Il rapido arrivo della pattuglia sul luogo segnalato, ha permesso di accertare la presenza della donna, 41 anni, che effettivamente era in abiti da notte in mezzo alla strada, in lacrime, con il volto tu- estato mefatto e il labbro sanguinante. Capita la situazione e dopo essersi fatti indicare l'abitazione, i militari sono entrati in casa alla ricerca del compagno, che nel frattempo stava tentando la fuga dall'entrata posteriore della residenza. Immediatamente bloccato, è stato trasportato in ca- serma. Il giovane, anch'egli romeno, 32 anni, e con diversi precedenti di polizia per furto, rapina e per reati inerenti l'immigrazione e uscito da qualche mese dal Don Bosco, è stato poi arrestato per maltrattamenti in famiglia e portato al Don Bosco su disposizione del sostituto procuratore di turno, Flavia Alemi. La donna è stata accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale di Cisanello e dimessa con una prognosi di (p.b.) 7 giorni. CRI PRODUZIONE RISERVATA Una pattuglia dei carabinieri dei nucleo radiomobile 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 15 «Ha sbagliato a non fermarsi subito» «Se veramente il medico si è allontanato dopo l'incidente, da un punto di vista deontologico in particolare e come cittadino in generale, ha sbagliato». Giuseppe Figlini è il presidente dell'ordine provinciale dei medici. La notizia della denuncia per omissione di soccorso, ma anche 1. Sanità Pisa e provincia lesioni e rifiuto di fare l'alcoltest, nei confronti del camice bianco assume un peso diverso considerata la professione dei protagonista (in negativo) dell'episodio. Aggiunge Figlini: «Voglio anche dire che il medico è anche un essere umano e come tale può aver avuto paura della situazione». Pagina 16 OD C bio o-camice da retribuire cause pronte anche a Livorno La sentenza pilota emessa dal Tribunale di Pisa dopo il contenzioso vinto dal personale di Cisanello Sono 18 minuti al giorno e valgono mille euro l'anno per infermieri, operatori socio-sanitari e tecnici sentenza del giudice del lavoro Elisabetta Tarquini di Pisa che ha riconosciuto a sei infermieri dell'ospedale di Cisanello il diritto di essere retribuiti «del tempo necessario alla vestizione e svestizione degli indumenti di lavoro, tempo calcolato in minuti 18». Il tribunale pisano ha riconosciuto ai sei ricorrenti, assistiti dall'avvocato Leonardo Rossi, una «remunerazione quale tempo di lavoro» per ogni giorno di servizio dal primo gennaio 2005 a131 dicembre 2010. PISA «L'Asl 6 ci paghi il tempo che impieghiamo per indossare il carnice a inizio turno e togliercelo a fine lavoro». È la richiesta che il Fials - il sindacato più rappresentativo all'ospedale di Livorno con i suoi oltre mille iscritti ha presentato al direttore generale Eugenio Porfido per infermieri, tecnici e operatori socio-sanitari. Si tratta di 18 minuti al giorno - nove a inizio turno e altii nove alla fine - che valgono circa mille euro all'anno. E che da qui in avanti, secondo il Fials, l'Asl deve monetizzare in busta paga. Da qui in avanti ma anche indietro. Perché il sindacato chiede anche che vengano risarciti gli ultimi cinque anni di "tempo per cambio divisa" non corrisposti. Il Fials si appella ad una sentenza del Tribunale di Pisa che tre mesi fa ha riconosciuto a sei infermieri che avevano fatto ricorso contro l'azienda universitaria pisana il "tempo per cambio divisa" retroattivamente per il quinquennio 2005/2010 imponendo all'Aoup importi di circa Personale sanitario in corsia 5000 euro, che tra l'altro sono subito stati saldati. Lo dice la Cassazione . «E' anche sulla base di quella sentenza e del fatto che l'azienda pisana abbia deciso di non fare appello, che abbiamo chiesto all'Asl 6 di riconoscere ai lavoratori obbligati ad indossare la divisa, di ri- conoscere lo stesso diritto riconosciuto dal tribunale ai colleghi pisani», spiega Massimo Ferrucci, numero uno del Fials. La sentenza del Tribunale di Pisa è stata la prima di questo tenore in Toscana, ina evidenzia Ferracci basterebbe applicare quanto disposto dalla Cassazione. «É ormai consolidato che il tempo di vestizione in entrata e la dismissione in uscita della divisa rientri nella fattispecie prevista dal decreto legislativo 66 del 2003 n.66 che definisce l'orario "qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro o a disposizione del datore di lavoro e nell' esercizio della sua attività o delle sue funzioni" - continua il segretario del Fials -. Nel corso degli anni ci sono stati pronunciamenti della Corte di Cassazione, l'ultimo il 19 febbraio di quest'anno quando la sezione lavoro della suprema corte ha disposto che "al tempo impiegato dal lavoratore per indossare gli abiti dalavoro, estraneo a quello destinato alla prestazione lavorativa finale, deve corrispondere una retribuzione aggiuntiva"». L'ospedale ha dovuto pagare anche 81nila euro di spese legali e 4mila di perizie. Sono stati "solo" cinque gli anni da pagare, perché nel 2010 è stato chiesto il blocco della prescrizione, che vale all'indietro per cinque anni. In dibattimento sono stati fornite le timbrature dei cartellini del periodo incriminato. «Pronti ad andare in tribunale,}. «Abbiamo disposto una comunicazione disponibile presso le sedi Fials per interrompere la prescrizione per non decadere dal diritto - spiega in proposito Ferracci -. Come Fials garantiremo a tutti i lavoratori l'assistenza legale gratuitamente ad iniziare dalla fase della procedura conciliativa presso la direzione provinciale del lavoro. Se la azienda non risponderà negando i diritti ai lavoratori, siamo pronti a ricorrere alla magistratura». Giulio Corsi ORIPRODDZIONE R'SERVATA dm,h,,,ffi 1d"s1 oro"ro.u,dW- Lbrom" P Il caso di Cisanello . A fine settembre poi, a meno di venti chilometri da viale Alfieri, è arrivata la 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 17 Si scontra con 'auto, grave a 15 Incidente lungo via Fosso Vecchio all'angolo con via Carraia Sud. La macchina è volata fuori strada. Lunghi i soccorsi di SabrinaChiellini 1 CASCINA Quando i soccorritori sono arrivati in via Fosso Vecchio, all'incrocio con via Carraia Sud, hanno pensato al peggio. Un'auto, una Suzuki, si era scontrata con lo scooter condotto da un quindicenne di Pisa, e poi era volata nel fosso che fiancheggia la strada, restando incastrata vicino al ponticello. In stato di choc l'automobilista, Vincens Busghati, 52 anni, di Cascina, che poi ha raccontato di essere finito fuori strada nel tentativo di evitare l'impatto con il ciclomotore. Tutta da chiarire la dinamica dell'incidente, che sarà stabilita sulla scorta dei rilievi effettuati dagli agenti della polizia municipale di Cascina. Il quindicenne in sella allo scooter ha riportato le ferite più gravi ed è stato trasportato al Deu dell'ospedale di Cisanello con un'ambulanza inviata dalla centrale del 118 di Pisa. Nel pomeriggio è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico per ridurre le conseguenze dei traumi subiti nell'impatto con la macchina. Piuttosto complesso il lavoro per il recupero dell'auto finita nel fosso e per liberare dalle lamiere contorte il conducente, anche lui rimasto ferito in maniera non gravissima. Quando l'automobilista ha frenato, la macchina, così avrebbe detto ai soccorritori, è andata giù dalla banchina stradale e poi nel fosso, restando sospesa tra le due "sponde". Tanti i cittadini accorsi sul luogo dell'incidente stradale: vicino all'incrocio dove è avvenuto lo scontro ci sono alcune abitazioni. Ieri era un giorno di festa e le famiglie, sentito il rumore dello schianto, si sono precipitate in strada per rendersi conto di quello che era successo e per seguire il lavoro dei vigili del fuoco e dei soccorritori del 118 di Pisa. Sul posto infatti sono intervenute le ambulanze con il medico della Pubblica Assistenza di Cascina, della Pubblica Assistenza di Fornacette e della Misericordia di Latignano. riceve scarse attenzioni in fatto di interventi per migliorarne la sicurezza. Sia il quindicenne, studente del liceo scientifico a Pisa, che l'automobilista, sono stati ricoverati all'ospedale di Cisanello. La polizia municipale ha effettuato i primi accertamenti anche per capire se il conducente dello scooter era in regola per quanto riguarda il patentino: ma sull'esito dei rilie- vi e degli accertamenti non sono state fornite notizie. E pro babile che uno dei due veicoli non abbia rispettato il segnale di stop in prossimità dell'incrocio. Il quindicenne ferito era insieme ad un amico che viaggiava su un altro scooter, stando a quanto è stato spiegato dopo lo scontro. Insieme, vi- sta la giornata di sole, erano andati a fare un giro, considerato che entrambi avevano il motorino da poco tempo e volevano provarlo. L bastata una distrazione per sfiorare il dramma. L'amico è riuscito ad evitare l'impatto con la macchina e poi, disperato, ha seguito i momenti dei soccorsi, dopo avere informato i genitori dell'incidente. Il quindicenne infatti è stato poi ricoverato in prognosi riservata. I medici ritengono che sia necessario capire come il minorenne reagirà alle cure per poter valutare le conseguenze dei trami riportati nella caduta. dopo los<e:fer,J! i celi da partedefle,io iutamunìd palrc ',-rio deisoccolitoi i sul lungo dell 'incidente stradale Si sandia cmi m r", do, -,- 11.ni Inevitabili le proteste di chi, ormai da tanto tempo, segnala i pericoli della strada che è sempre più trafficata anche se 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 18 Bloccata la salma del bimbo, occorrono nuovi accertamenti L'autopsia dei giorni scorsi non e servita per chiarire le cause della morte e far emergere eventuali responsabilità di Sabrina Chiellini ® PONTEDERA Dopo l'autopsia, effettuata nei giorni scorsi, la salma del bambino di 4 mesi e mezzo, Mikel Chison, morto all'ospedale Meyer di Firenze dove era stato trasferito dall'ospedale Lotti di Pontedera, dovrà restare ancora a disposizione dell'autorità giudiziari a. Il dottor Giancarlo Dominijanni, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Pisa che segue l'inchiesta, dopo che i genitori del bambino hanno presentato un esposto, ha richiesto ulteriori accertamenti medico-legali sul corpicino che non potrà essere restituito alla famiglia, di origine nigeriana, residente a Pontedera. I nuovi accertamenti che dovrebbero aiutare a comprendere le cause della morte sono fissati per il 7 gennaio. L'autopsia, effettuata nel giorni scorsi, non sarebbe stata ritenuta completamente sufficiente per comprendere le cause della tragedia. Si cerca ora di capire se il bambino, che era stato sottoposto a una visita all'ospedale di Massa il giorno precedente a quello della morte, avesse problemi di salute tali da causare la tragedia. L'inchiesta dunque va avanti, tenendo conto delle condizioni complessive di salute del bambino. I genitori ritengono che la morte sia avvenuta per disidratazione: il bambino era rimasto per tutta la notte a Pontedera con crisi di vomito e diarrea. E solo la mattina alle 7, vistala gravità della situazione, i medici ne avevano disposto il trasferimento all'ospedale pediatrico di Firenze dove però il piccolo è arrivato in arresto cardiaco. 1. Sanità Pisa e provincia Intanto, molte persone si sono fatte avanti per aiutare la famiglia, residente nella città della Piaggio da quasi dieci anni. Anche il Comune, al quale lo zio e i genitori del piccolo si sono rivolti nei giorni scorsi, è pronto a fare la sua parte. Lo assicura il sindaco, Simone Millozzi, spiegando di essere stato informato dell'improvviso lutto nei giorni precedenti il Natale e di aver attivato i servizi sociali. Nel frattempo però un'impresa di onoranze funebri di Castelfranco di Sotto, la "Gierre", si è offerta di occuparsi gratuitamente del funerale del bambino. «Sono venuti i parenti - spiega Debora Romei - insieme ci siamo accordati per occuparci a nostro carico del funerale che però potrà svolgersi solo dopo il 7 gennaio». Fino a quando non ci sarà il nulla osta alla sepoltura da parte dell'autorità giudiziaria il corpo non sarà restituito Intanto , un'impresa funebre si è offerta di pagare le esequie alla famiglia. Intanto i genitori del bambino ringraziano quanti in questi giorni, da quando sono venuti a sapere della disgrazia, si sono messi in contatto con loro e si sono offerti di aiutarli. «Grazie a tutti per la generosità - dice lo zio della vittima Mikel sarà sepolto nel cimitero di Pontedera appena avremo la possibilità di fare il funerale. I genitori chiedono solo di sapere di cosa è morto il loro unico figlio». Le indagini - le cartelle cliniche sono state sequestrate dai carabinieri - dovranno accertare se ci sono responsabilità mediche nella morte. 01 RIPRODUZIONE RISERVATA Il pronto soccorso dell'ospedale Lotti di Pontedera Mikel Chison óklc„rt1Iz11,11,11 ,<< Pagina 19 L'AGGRESSORE IN FUGA Rischia di mo e dopo l 'accolteil ento ® PONTEDERA te. Sul fatto sono in corso le Sono in corso le ricerche di un marocchino che la sera del 23 dicembre ha aggredito un connazionale per motivi di gelosia. I due si sono affrontati per la strada, alle 23,40, vicino a un lavaggio nei pressi dell'ex Fornace Braccini, lungo la Tosco Romagnola. Tra i due, poco più che trentenni, entrambi marocchini, vecchi rancori nati per motivi di gelosia. I due uomini, dopo essersi offesi, sono venuti alle inani Quello dei due che stava avendo la peggio ha tirato fuori un coltello da cucina che l'altro gli ha strappato dalle mani e lo ha rivolto verso di lui ferendolo con due colpi nelle gambe. Quando i soccorritori sono intervenuti hanno trovato solo il 35enne accoltellato. indagini dei carabinieri. La sera stessa in cui il 35enne è rimasto ferito sono intervenuti e hanno sentito, almeno inizialmente il racconto dell' uomo ferito, e ricostruito la vicenda. L'aggressore era riuscito a fuggire. Sarebbe però stato identificato grazie ad alcune testimonianze oltre a quella dellavittima. Il ferito è stato trasportato Il 35enne accoltellato è ancora ricoverato sotto osserva- indagini dei carabinieri al pronto soccorso dell'ospedale Lotti e mentre i medici lo stavano medicando ha avuto un malore ed è andato per due volte in arresto cardiaco, stando a quanto è stato spiegato dal personale dell'emergenza sanitaria. Forse è stata una conseguenza dello choc subito durante l'aggressione ma potrebbe trattarsi anche di una conseguenza delle percosse subi- zione nel reparto di rianimazione dell'ospedale Lotti in condizioni gravi ma stabili. Ê stato spiegato che la lite sarebbe nata per motivi di gelosia. Ma non può essere escluso che i due marocchini avessero conti in sospeso anche per altre ragioni che la vittima dell'aggressione non ha spiegato ai militari. Al momento dunque nessuna traccia dell'aggressore che si è reso irreperibile magari contando sull'aiuto di altri connazionali. Il migrante sa bene di essere ricercato e potrebbe avere lasciato Pontedera già la sera stessa in cui ha ferito con il coltello il 35enne. CRI PRODUZIONE RISERVATA i bccalalasalma d:thimha. cormD 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 20 WTTO FUNERALI NEL POMERIGGIO ALLA CROCE VERDE . , . , < , padre»della sen aura creativa I M PEGNO Juiio Monteiro Martins per circa venti anni è stato un punto di riferimento per scrittori e creativi che hanno frequentato i suoi corsi LUTTO NEL mondo culturale cittadino per la scomparsa di Julio Monteiro Martins. Scrittore, docente universitario, poeta, sceneggiatore, affabulatore, Monteiro era nato in Brasile nel 1955 ma ha animato la vita culturale cittadina attraverso le sue lezioni di scrittura creativa: «Scrivere oltre le mura», «Portofranco» dedicato alla scrittura migrante, la scuola e la rivista «Sagarana» sono state tra le iniziative che portano il suo nome. Arrivato a Lucca nel 1995 Martins vi ha trovato una «placenta di mattoni rossi, che nutre, riscalda, protegge e prepara la nascita definitiva» queste le sue parole tratte da «Il percorso dell'idea». Uomo generoso, profondo conoscitore e amante della vita, ha insegnato a più di una generazione a leggere e soprattutto a scrivere seguendo sempre il sentimento più vero, senza infingimenti, procedendo dritto verso il cuore del racconto. E proprio affascinando 1. Sanità Pisa e provincia attraverso il racconto, tulio insegnava a costruire un ponte fra la realtà e la creatività. Dalla sua casa di Corte Orlandini prima e di San Concordio più tardi, ha sempre seguito gli accadimenti culturali e politici della città di Lucca e dell'Italia, denunciando il decadimento della capacità critica dello scrittore: «Non c'è niente di più patetico che uno scrittore di sinistra tentato dai privilegi e dai valori della destra che cerca di goderli senza perdere il rispetto dei suoi lettori» aveva scritto sulla sua rivista «Sagarana». tulio è morto all'ospedale di Pisa. Lascia la sua famiglia: Alessandra e Cristiana, Lorenzo e Beatrice. Ma lascia tanti amici, collaboratori, allievi che di lui ricorderanno la tenacia, il sorriso franco a difendere sempre un'idea alta e impegnata del fare letteratura. L'ultimo saluto a tulio Monteiro Martins si terrà nel pomeriggio di oggi alle 15 alla Croce Verde di via Romana traversa seconda. Pagina 21 - PISA IL MONDO accademico cittadino piange la prematura scomparsa del professor Marco Della Pina avvenuta la mattina della vigilia di Natale all'ospedale di Pisa. Nato a Massa il 15 settembre 1949, era professore associato e docente di storia contemporanea alla facoltà di Storia e dell'Università di Pisa e già presidente del corso di laurea in scienze della pace. Da tempo ammalato aveva però continuato nei limiti del possibile a seguire la sua professione di ricerca, di studio, di insegnamento. Ed aveva lottato nel suo stile per non darla vinta alla malattia. Della Pina ha trascorso gran parte della sua vita a Marina di Cecina dove risiedeva con la prima famiglia e dove operava sul versante della cultura e della politica. Proveniva dall'esperienza pisana della contestazione giovanile del '68 ed aveva partecipato alla drammatica vicenda della protesta studentesca al capodanno viareggino della Bussola. Militante poi nell'area del Manifesto era progressivamente approdato sempre da sinistra verso le tendenze "verdi" fino ad assumere l'incarico di assessore all'ambiente nella Provincia labronica. Da qui la connessione per lui con le durezze della realtà e lo scotto con le mediazioni amministrative. Tu via in lui prevaleva la propensione del docente, del ricercatore accurato nella storiografia, dell'insegnate stimato dai suoi studenti. Qui si era occupato tra l'altro del compito di creare il museo della civiltà agricola alla Cinquantina. 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 22 veste una coppia e scappa via rintracciato ji pirata, è un medico zie . manato i carabinieri Pisa, lafuga a bordo della venura ï Federico Cortesi PISA PRIMA provoca un incidente, poi scende dall'auto, quindi cerca (inutilmente) di mescolarsi tra la gente e, infine, fugge a bordo di una vettura dalla quale si era fatto venire a prendere vista la mala parata. I carabinieri però ben presto lo rintracciano e per lui scatta una denuncia a piede libero per omissione di soccorso e lesioni personali gravi. Protagonista di questo increscioso episodio non è uno sprovveduto ragazzino, bensì un professionista, un medico pisano trentacinquenne, che risiede a San Giuliano Terme. Il fatto grave si è verificato nel tardo pomeriggio del giorno di Natale sulla via Calcesana, alle porte di Pisa, ma sul territorio comunale sangiulianese. Dopo aver causato lo scontro fra due auto - la sua, una Bmw Z3, aveva invaso la corsia di marcia opposta, come hanno accer- tato i carabinieri - l'uomo si è allontanato senza soccorrere i due occupanti (marito e moglie) che si trovavano a bordo dell'altra vettura (una Fard Fiesta), rimasti feriti gravemente e poi trasportati con un'ambulanza del 118 al Pronto Soccorso del policlinico di Cisanello. ENTRAMB I F. ,AT I due coniugi feriti sono ancora in condizioni preoccupanti Il dottore : non faccio l'alcoltest .L, _. I SECONDO una prima ricostruzione dei fatti, basata sugli accertamenti e sulle testimonianze raccolte dai militari di un'autopattuglia dei carabinieri della Stazione di San Giuliano Terme (comandati dal maresciallo Francesco Macchiarulo), intorno alle 16.30 sulla via Calcesana, la Bmr Z3 del medico ha urtato frontalmente la Ford Fiesta sulla quale si trovavano i due coniugi (l'uomo di 65 anni, la moglie di 56 abitanti a San Giuliano Terme), che stavano tornando a casa dopo aver pranzato nelle vicinanze, nell'abitazione di alcuni parenti. L'impatto è stato violentissimo. La coppia che viaggiava sull'altro veicolo è stata trasportata in ospedale in serie condizioni, anche se nessuno dei due è in pericolo di vita. Lui se la caverà in quattro settimane, mentre per lei la prognosi è ancora riservata. Il conducente della Bmw si è allontanato senza prestare soccorso, dopo essersi fatto venire a prendere da una Mercedes. Il medico ha poi contattato un suo collega di Ponsacco dal quale si è fatto visitare privatamente: ha riportato ferite giudicate guaribili in 7 giorni. In serata i carabinieri lo hanno rintracciato e denunciato. Si è rifiutato di sottoporsi al test per la rilevazione del tasso alcolemico nel sangue e dell'eventuale assunzione di sostanze stupefacenti. ii rslï Un groviglio di lamiere: il medico ha lasciato lì l'auto ed è fuggito 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 23 A PISA Medico provoca un incidente e ß ß e denunciato PISA Un medico di 36 anni, di S. Giuliano Terme, è stato denunciato dai carabinieri per omissione di soccorso: dopo avere provocato un incidente si è allontanato senza soccorrere gli occupanti dell'altra auto, feriti gravemente. Il dottore si è fatto visitare da un collega di Ponsacco; è stato poi rintracciato dai militari e si è rifiutato di sottoporsi al test per la rilevazione del tasso alcolemico nel sangue e dell'eventuale assunzione di sostanze stupefacenti. L'incidente è avvenuto il giorno di Natale intorno alle 17 sulla via Calcesana: la Bmw Z3 del medico ha urtato frontalmente un'altra auto con due persone a bordo. L'impatto è stato molto violento. La coppia che viaggiava sull'altro veicolo è stata ricoverata in ospedale. Il medico si è allontanato subito dopo senza prestare soccorso, è andato dal collega a farsi visitare privatamente ma in serata è stato rintracciato e denunciato. 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 24 Scomparsolo scrittore Monteiro Martins Dal 1966 era venuto ad abitare nelle nostra città. Oggi alle 15 le esequie alla Croce verde ® LUCCA Cordoglio per la scomparsa dello scrittore, docente universitario, poeta, sceneggiatore Julio Monteiro Martins. 59 anni, nato a Niteròi in Brasile, dal 1996 è stato residdente prima in centro storico e poi a San Concordio. A Lucca aveva trovato il luogo ideale per completare il suo percorso intellettuale. Il decesso è avvenuto nella mattinata del 24 dicembre all' ospedale di Pisa. Martins ha ravvivato la vita culturale cittadina attraverso le sue lezioni di scrittura creativa. Da ricordare, tra le sue pro- poste, "Scrivere oltre le mura"; "Portofranco" dedicato alla scrittura migrante; la scuola e la rivista Sagarana (traduzione "la storia di tutti"). Ma molte altre iniziative hanno portato il suo nome. Approdato in Toscana nel 1995 dopo essere passato dal Brasile, terra della sua infanzia, della sua giovinezza e dell' impegno politico e culturale (è stato fra i fondatori del partito verde brasiliano e avvocato dei diritti umani a Rio de Janeiro) agli Stati Uniti, dove nel 1979 venne insignito del ti tolo di "fellow in writing" all' università di Iowa e poi dal Portogallo, a Lucca Martins aveva trovato una "placenta di mattoni rossi, che nutre, riscalda, protegge e prepara la nascita definitiva" (sue parole tratte da "Il percorso dell' idea"). Uomo generoso, profondo conoscitore e amante dellavita. Ha insegnato a più di una generazione a leggere e soprattutto a scrivere seguendo sempre il sentimento più vero, senza infingimenti, procedendo dritto verso il cuore del racconto. Dalla sua casa di corte Orlandini prima e di San Concordio più tardi, ha sempre seguito gli accadimenti culturali e politici di Lucca e dell'Italia denunciando in pieno periodo berlusconiano il decadi- mento della capacità critica dello scrittore. Ha scritto: «Non c'è niente di più patetico che uno scrittore di sinistra tentato dai privilegi e dai valori della destra che cerca di goderli senza perdere il rispetto dei suoi lettori» (da un suo intervento in ri vista Sagarana). Lascia la sua bella famiglia: Alessandra e Cristiana, Lorenzo e Beatrice. E soprattutto tanti amici, collaboratori, allievi che di lui ricorderanno la tenacia, il sorriso franco a difendere sempre un'idea alta e impegnata del fare letteratura. La commemorazione funebre si terrà oggi alle 15 alla Croce Verde. Monteiro Martins merrmem r.,ee,FlT n ,ene,ott, 1. Sanità Pisa e provincia Pagina 25 E' morto il professor Della Pina Docente all'università di Pisa è stato anche assessore provinciale a Livorno ì MASSA Nella mattina della vigilia di Natale è morto nell'ospedale di Pisa Marco Della Pina. Docente di storia contemporanea dell'Ateneo pisano , Della Pina ha trascorso gran parte della sua vita a Marina di Cecina dove risiedeva con la prima famiglia e dove operava sul versante della cultura e della politica. Le sue passioni più avvincenti . Originario di Massa, aveva 67 anni. Di lui Massimo Guantini, suo amico da sempre, diceva : " E'un idealista". E aggiungeva: " Naturalmente anche con tutti i pregi e i difetti degli idealisti ". Eppure Marco nel mondo della politica, da sempre trascorso da cinismo 1. Sanità Pisa e provincia ed opportunismo, forniva l'occasione di apprezzare quasi un soffio di aria pura. Proveniva dall'esperienza pisana della contestazione giovanile del '68 ed aveva partecipato alla drammatica vicenda della protesta studentesca al capodanno viareggino della Bussola. Militante poi nell'area del Manifesto era progressivamente approdato sempre da sinis tra verso le tendenze "verdi" fino ad assumere l'incarico di assessore all'ambiente nella Provincia labronica. Da qui la connessione per lui con le durezze della realtà e lo scotto con le mediazioni amministrative. Tuttavia in lui prevaleva la propensione del docente, del ri- Marco Defila Pina cercatore accurato nella stonografia, dell'insegnante stimato dai suoi studenti. Qui si era oc- cupato tra l'altro del compito di creare il museo della civiltà agricola alla Cinquantina. Chi visita oggi quel museo può apprezzare che tutte le didascalie che accompagnano i materiali e il figurativo del percorso su due piani sono stati da lui compilati con una precisione singolare. Spesso scritti a mano con quella sua calligrafia minuta e chiara da amanuense paziente ed appassionato. Marco se n'è andato senza far rumore. Da tempo ammalato aveva però continuato nei limiti del possibile a seguire la sua professione di ricerca, di studio, di insegnamento. Ed aveva lottato nel suo stile per non darla vinta alla malattia. Carlo Rotelli Pagina 26 Si svolgerà lunedì i gennaio con autorità locali e responsabili sanitari sulle situazioni di emergenza aci salvavita a scuola, ri FIRENZE Incontro in Regione Toscana, la vigilia di Natale, sulla somministrazione dei farmaci salvavita agli studenti durante le attività scolastiche. Presenti il sindaco di Scandicci Sandro Fallani, l'assessore all'Istruzione Emmanuele Bobbio, Rosa De Pasquale per l'Ufficio scolastico regionale nonchè rappresentanti di assessorato regionale alla Salute, AsI e Socie- 2. Sanità fiorentina e toscana tà della Salute Nord Ovest. Vainnanzitutto ricordato - sottolinea Emmanuele Bobbio - che per ogni studente bisognoso di farmaci salvavita sono già garantite le massime condizioni di sicurezza nelle situazioni ordinarie. Nelle situazioni di emergenza, invece, esiste un vuoto legislativo ed è per questo che si terrà una nuova riunione, in Regione, lunedì 7 gennaio in modo da definire con tutti i soggetti interessati, compresi ione in Regione i dirigenti scolastici, la situazione di ciascun caso. Il 13 gennaio Regione Toscana parteciperà a un tavolo istituzionale, a Roma, organizzato dal Ministero dell'Istruzione. Il sindaco Fallani dice: "Stiamo andando verso una soluzione anche per le procedure d'emergenza. Pur in assenza di una precisa legislazione, c'è un orientamento che va verso l'attribuzione della responsabilità ultima ai dirigenti scolastici". Pagina 27 Reparti chiusi a Natale Il sindaco pronto a sporgere denuncia - Fli4 NO - «C HIRURGIA e ortopedia non devono chiudere nelle festività». E' diretta al direttore generale di As¡ Maria Teresa De Lauretis e a medici dell'ospedale la lettera con cui il snmdaco Paolo Grassi, chiede il ripristino dell'attività chirurgica e ortopedica anche nelle giornate di festa. A quanto pare infatti, sarebbero stati modificati gli orari di servizio nelle giornate di festa, causando a detta del primo cittadino, un grave disagio ai pazienti. «Vista l'organizzazione dei reparti di chirurgia nel periodo delle feste natalizie - dice Grassi disapprovo il comportamento dell'Asl, all'insaputa dell'amministrazione, visto che nel gennaio 2014 è stato firmato un protocollo d'intesa dei piccoli ospedali con la regione. E inaccettabile la presenza di un solo medico nell'area chirurgica al mattino con sola reperibilità pomeridiana ». Una posizione avvalorata anche dalla presenza all'interno dell'ospedale di un Pronto soccorso funzionante 24 ore su 24, e che quindi potrebbe richiedere l'utilizzo e l'intervento dei due reparti di chirurgia e ortopedia. «Mi riservo conclude Grassi - di sporgere denuncia per interruzione di pubblico servizio» 2. Sanità fiorentina e toscana Pagina 28 L'AsÌ paghi il tempo del cambi010 o-camice Sono 18 minuti al giorno e valgono mille euro l'anno. Infermieri, operatori socio-sanitari e tecnici: «Andremo in tribunale» di Giulio Corsi LIVORNO «L'As16 ci paghi il tempo che impieghiamo per indossare il camice a inizio turno e togliercelo a fine lavoro». E' la richiesta che il Fials - il sindacato più rappresentativo all'ospedale di Livorno con i suoi oltre mille iscritti ha presentato al direttore generale Eugenio Porfido per infermieri, tecnici e operatori socio-sanitari. Si tratta di 18 minuti al giorno nove a inizio turno e altri nove alla fine - che valgono circa mille euro all'anno. E che da qui in avanti, secondo il Fials, l'Asl deve monetizzare in busta paga. Da qui in avanti ma anche indietro. Perché il sindacato chiede anche che vengano risarciti gli ultimi cinque anni di "tempo per cambio divisa" non corrisposti. Il Fials si appella ad una sentenza del tribunale di Pisa che tre mesi fa ha riconosciuto a sei infermieri che avevano fatto ricorso contro l'azienda universitaria pisana il "tempo per cambio divisa" retroattivamente per il quinquennio 2005/2010 imponendo all'Aoup importi di circa 5000 euro, che tra l'altro sono subito stati saldati. Lo dice la Cassazione. «E' anche sulla base di quella sentenza e del fatto che l'azienda pisana abbia deciso di non fare appello, che abbiamo chiesto all'Asl 6 di riconoscere ai lavoratori obbligati ad indossare la divisa lo stesso diritto riconosciuto dal tribunale ai colleghi pisani», spiega Massimo Ferrucci, numero uno del Fials. La sentenza del tribunale di Pisa è stata la prima di questo tenore in Toscana, ma - evidenzia Ferrucci - basterebbe applicare quanto disposto dalla Cassazione. «E' ormai consolidato che il tempo di vestizione in entrata e la dismissione in uscita della divisa rientri nella fattispecie prevista dal decreto legislativo 66 del 2003 che definisce l'orario "qualsiasi periodo in cui il lavoratore sia al lavoro o a disposi- zione del datore di lavoro e nell' esercizio della sua attività o delle sue funzioni" - continua il segretario del Fials -. Nel corso degli anni ci sono stati pronunciamenti della Corte di Cassazione, l'ultimo il 19 febbraio di quest'anno quando la sezione lavoro della suprema corte ha disposto che "al tempo impiegato dal lavoratore per indossare gli abiti da lavoro, estraneo a quello destinato alla prestazione lavorativafinale, deve corrispondere una retribuzione aggiuntiva"». II caso di Cisanello . A fine settembre poi, a meno di venti chilometri da viale Alfieri, è arrivata la sentenza del giudice del lavoro Elisabetta Tarquini di Pisa che ha riconosciuto a sei infermieri dell'ospedale di Cisanello il diritto di essere retribuiti "del tempo necessario alla vestizione e svestizione degli indumenti di lavoro, tempo calcolato in minuti 18". Il tribunale pisano ha riconosciuto ai sei ricorrenti, assistiti dall'avvocato Leonardo Rossi, una "remunerazione quale tempo di lavoro" per ogni giorno di servizio dal primo gennaio 2005 al 31 dicembre 2010. L'ospedale ha dovuto pagare anche 8mila euro di spese legali e 4mila di perizie. Sono stati "solo" cinque gli anni da pagare, perché nel 2010 è stato chiesto il blocco della prescrizione, che vale all'indietro per cinque anni. In dibattimento sono stati fornite le timbrature dei cartellini del periodo incri minato. Va detto che l'Aoup possiede il dettaglio anche degli anni seguenti, ma per ora ha deciso di non retribuirli. «Pronti ad andare in tribunale)). «Abbiamo disposto una comunicazione disponibile presso le sedi Fials per interrompere la prescrizione per non decadere dal diritto - spiega in proposito Ferracci -. Come Fials garantiremo a tutti i lavoratori l'assistenza legale gratuitamente ad iniziare dalla fase della procedura conciliativa presso la direzione provinciale del lavoro. Se la azienda non risponderà negando i diritti ai lavoratori, siamo pronti a ricorrere alla magistratura». 2. Sanità fiorentina e toscana Og«i giorno gf i in€er m seri i:npíegaiae 18 m inr:ti per cambiarsi. Ferrucci ( Fials): eorario di lavoro, PASl b lo paghi FERRUCCI (FIALS) A Pisa il giudice del lavoro ha obbligato l'azienda a risarcire di 5000 euro gli infermieri per gli anni 2005-2010 Oraviale Alfieri si adegui Pagina 29 Inauguratala palestra di oncologia CARRARA. Una palestra al quarto piano del monoblocco, per curare il proprio corpo e mantenersi in forma, anche nei momenti più difficili della propria vita. La nuovissima palestra è stata inaugurata la mattina del 24 dicembre, nel reparto di oncologia dell 'ospedale di Carrara. Grazie all'estro e alla capacità organizzativa del vulcanico primario Andrea Mambrini e alla generosa donazione del gruppo Bianco Airone pazienti onlus rappresentato dal suo presidente Massimo Innocenti , uno dei locali del reparto è stato riordinato e adibito a stanza da ginnastica. Arricchito da alcuni indispensabili macchinari per guidare gli esercizi ed attrezzi per allenare muscoli e articolazioni, la sala è stata anche decorata ed abbellita da due studentesse, Caterina Sanguinetti e Valerle Bernacca, che hanno ritagliato 2. Sanità fiorentina e toscana qualche ora dal loro impegno didattico presso l'Accademia di Carrara per dare un tocco di gioiosa spensieratezza ad un luogo dove spesso è assai difficile anche sorridere. una cerimonia all'insegna dell'informale e della cordialità ha salutato la nuova palestra sl quarto piano del monoblocco con la irrinunciabile prova di macchine ed attrezzi da parte del personale medico. Per il reparto di oncologia si tratta di una nuova eccellenza che va a fare compagnia alle tante iniziative che hanno da sempre contraddistinto il quarto piano del monoblocco . Dai tè delle cinque, alla musica dei " Donatori di musica" fino agli orti sui balconi dell'ospedale e alla Pet therapy. Adesso anche la ginnastica con una schiera di personal trainer pronti a darsi da fare, gratuitamente , con i pazienti. Pagina 30 1 pastí per i bísognosi*9. Dalle mense um*versítaríe Intesa con la Regione per recuperare il cibo non cons Vicepresidente Stefania Saccardi, numero due della giunta regionale, ha siglato un accordo per recuperare il cibo delle mense universitarie Ogni anno nelle sette mense universitarie toscane (4 a Pisa, 2 a Firenze una a Siena) vengono erogati circa 2 milioni e mezzo di pasti (circa 6.700 ogni giorno). E avanzano 20 tonnellate di cibo, pari a 34.657 pasti completi per un totale di 103.970 portate. In sostanza, vengono buttati via quasi cento pasti ogni giorno, pari a circa 55 chili di cibo. Uno spreco di alimenti dovuto all'imprevedibilità dell'afflusso quotidiano di studenti. Proprio su questi grandi sprechi è caduta l'attenzione della vicepresidente della Regione Stefania Saccardi, che ato. Saccardi: poveri aiutati a costo zero grazie alla collaborazione dell'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario e dell'assessorato regionale all'istruzione di Emmanuele Bobbio, ha dato vita a un progetto dire cupero affinché le ri manenze giornaliere delle anno a v an z ano 20 tonnellate di merci alimentari, Firenze in testa Ogni La mensa universitaria Antonino Caponnetto a Firenze mense possano arrivare nell'ar co di 24 ore alle strutture caritatevoli ed essere offerte ai bisognosi. Il progetto, approvato ieri dalla giunta regionale, prende le mosse dall'esperienza in corso da alcuni anni all'Università di Pisa, promossa dalla Società della salute e resa operativa da cooperative sociali e Caritas: ogni giorno trasportano il cibo avanzato nelle strutture d'accoglienza della città, lo riconfezionano e lo distribuiscono tra i senzatetto e al supermercato dei bisognosi della Cittadella della Solidarietà. Adesso grazie al protocollo siglato tra Regione, Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, Comuni di Firenze, Pisa e Siena il progetto si allargherà anche a Firenze e Siena. A breve saranno individuati gli enti e le associazioni che si occuperanno del recupero e della redistribuzione del cibo. «In tempi di crisi, è intollerabile buttare via migliaia di pasti dice la vicepresidente Saccardi Attraverso questo progetto, sarà possibile sfamare i più bisognosi ed evitare ingenti sprechi, a costo zero». Le mense con il più alto numero di rimanenze sono quelle dell'Università fiorentina, dove ogni anno avanzano 8.640 chili di cibo, ovvero 14.400 pasti. Tanti sprechi anche nei punti ristoro dell'Università di Pisa (8.620 chili l'anno, 14.367 pasti). La mensa con il più basso numero di rimanenze è quella di via Martiri a Pisa, dove ogni giorno avanzano 5.400 chili di alimenti, pari a circa 9 mila pasti. La mensa che produce più pasti è la Calamandrei di viale Morgagni, a Firenze, con 1.317 pasti a pranzo e 405 a cena. Jacopo Storni RIPRODUZIONE RISERVATA 4. Servizi sociali Pagina 31 Il , Brasile, la tragedia dï Gaia partita per aiutare i bimbi e massacrata in spiaggia La volontaria piacentina aveva 29 anni. Assassinata a Jericoacoara Caccia al killer. La polizia: "C'è un indagato, lo stiamo cercando" MAURIZIO PILOTTI FRANCOVANNI . Era in Brasile per insegnare l'inglese ai bambini in difficoltà. Il suo corpo tornerà in Italia nei prossimi giorni, dopo l'autopsia. La vita di Gaia Molinari, 29enne di Gazzola nel Piacentino, è finita alle 17 della vigilia di Natale. Il suo cadavere, straziato da diverse ferite di cui una profonda al volto, è stato ritrovato da una coppia di turisti il giorno successivo, tra le sterpaglie, in una stradina vicino a una spiaggia a Jericoacoara, paradiso turistico nello stato del Cearà, a 300 chilometri da Fortaleza. La Divisao de Homicidios della polizia brasiliana assicura: «Abbiamo un indagato, lo cerchiamo con ogni mezzo». Gaia viveva a Parigi ed era in Brasile da novembre. Dopo un mese di volontariato a San Paolo, aveva deciso di trascorrere qualche giorno di vacanza a Nord con l'amica Miriam Franca di Rio De Janeiro, conosciuta in viaggio. La polizia la ha sentita nelle scorse ore. Ed è stata sentita anche PaolaBonelli, la titolare del Refugio Hostel Fortaleza dove Gaia ha dormito fra il 2 3 e il 24 dicembre. È stata lei, assieme a un turista piacentino, a riconoscere il cadavere. «Gaia era arrivata il21 e sarebbe dovuta partire il 23 -racconta la locandiera - ma non si è sentita bene e ha deciso di fermarsi un giorno in più». Ed è proprio in quella ultima sera che è stata uccisa. «Potrebbe essere stata avvicinata da un ragazzo che la ha convinta 7. Volontariato a seguirlo alla spiaggia di Saw, con la scusa di osservare il tramonto», azzarda la polizia turistica. Almomento delritrovamento Gaia indossava un bikini e aveva uno zaino. All'interno c'erano i documenti, non soldi e telefono. «Aveva lividi ai polsi, come fosse stata legata», riferiscono gli investigatori. «E stata uccisa con una pietrata al volto», azzarda il sottotenente Marcos Rodrigues della polizia locale diJericoacoara. Una fonte medica parla di «ferite compatibili con una lapidazione» e la relazione del commissariato per la Protezione del turismo, guidato da Patricia Bezzerra, riferisce di «una fionda trovata nei pressi del corpo». Circostanza non confermata da altre fonti. I primi risultati dell'autopsia, eseguita ieri a Sobral nel Cearà, indicano come causa dellamorte «asfissia, forse da strangolamento». Sulla pagina Facebook di Gaia, gli amici la ricordano come «forte e buona». Sotto la foto, si legge: «Gaia, sarai la stellapiùluminosa lassù». Originaria della Val d'Arda, parlava sei lingue. Dopo gli studi in business administration, aveva lavorato per marchi del lusso come Fendi a Maserati, fino adAlbea. Era a Parigi dall'ottobre 2013. La sua passione erano viaggi. «La abbiamo sentita al telefono quattro giorni fa, era entusiasta racconta Federico Fioretto, com- „_nezs , Jericoacoara BRASILE pagno della madre - ora vorrebbe si dicesse ora che portare il bene in terre lontane è giusto. Non bisogna avere paura. Si può essere uccisi anche dietro casa». A informare la famiglia del rinvenimento del cadavere non è stato ilpersonale consolare italiano,mal'affittacamere.E ladifficoltà nel reperire il nostro personale diplomatico è al centro della polemica sui media brasiliani. «Ci servivano dati sulle carte di credito della vittim a, utili alle indagini, ma non abbiamo trovato nessuno, né a Br asilia né nei consolati», lamenta la polizia. Per contro, la titolare dell'ostello denuncia «l'insufficiente presenza di polizia a Jericoacoara». Negli ultimi quattro mesi, sarebbero almeno tre le rapineviolente denunciate da stranieri. Pe. 1.olivic f`;±raGL,\, Fortalez.a Brasilia M Rio de Janeiro 0 ;\raen "Forse ha conosciuto un ragazzo che l'ha convinta ad andare con lui". Interrogata la sua amica U RIPRODUZIONE RISERVNfA Pagina 32 Babbo Natale della Pubblica Assistenza porta i doni nelle cose del litorMe NELLA notte della vigilia di Natale i volontari della Pubblica Assistenza del Litorale pisano, vestiti da Babbo Natale, hanno percorso in lungo e in largo le strade del litorale per portare i doni ai bimbini che li aspettano con impazienza. Questa tradizione va avanti da diversi anni e l'associazione la mantiene con orgoglio e passione tramandando il rito del «travestimento» dai volontari più vecchi a quelli più giovani. I Babbi Natale girano per buona parte della notte da una casa all'altra per consegnare i vari regali. Le famiglie in genere ringraziano con una donazione che anche quest'anno verrà investita per incrementare gli equipaggiamenti la sezione di Protezione Civile della Palp, che interviene nelle calamità nazionali, ma anche per i bisogni che si verificano frequentemente sul territorio. Segnalazioni Pagina 33 a, il medico migliora o, un soldato ferito» E racconta.- due setti ine senza Donatetta Barbetta ROMA íC' rdl, - r' ', `` . ...._ . . 1_.. T %T /i; / % /ii/%ï%i e il -yl 1;1 ...._1'._ lC' sì ó batte re í zti'•%;r, %' ¡%•;, /,: E IL REGALO di Natale tanto atteso: le prime parole del medico italiano colpito dall'Ebola mentre assisteva i contagiati in Sierra Leone. «Non credo di essere un 'eroe', ma so per certo dì non essere un `untore': sono solo un soldato che si è ferito nella lotta contro un nemico spietato». Così scrive il dottor Fabrizio, siciliano, ricoverato in convalescenza all'ospedale Spallanzani di Roma, ai suoi amici e colleghi di Emergency. Finalmente è uscito dalla rianimazione e il peggio è ormai alle spalle, ma non rinuncia a una sottile rivendicazione. La lettera è stata pubblicata ieri sulla pagina Facebook dell'organizzazione e in poco tempo aveva già centinaia 2MTíT " 7 IL RICOVERO II medico nella speciale barella all'arrivo dall'Africa; a sinistra, il ministro Beatrice Lorenzin: ieri lo ha chiamato (Ansa e lmagoE) Contagiato in Sierra Leone «Sto meglio e ho ripreso il controllo del mio corpo» di commenti. Sempre ieri il 'paziente zero' italiano ha ricevuto la telefonata di auguri di Beatrice Lorenzin, ministro della Salute. Il suo pensiero va «ai colleghi di Emergency che sono in Sierra Leone cercando di fare sempre di più». LA LU N GA battaglia contro «un mostro terribile e temibile» inizia il 25 novembre, quando il Boeing 767 dell'Aeronautica Militare proveniente dall'Africa - atterra a Segnalazioni //ri / s i',%✓ Pratica di Mare. Da lì, su una speciale barella che sembra una bolla di plastica, il medico viene trasportato allo Spallan7ani, struttura ad alta specializzazione dove lo attendono 15 medici e 15 infermieri. «Ricordo i primi giorni in isolamento - scrive - i farmaci sperimentali, l'estremo malessere, la nausea, il vomito, l'irrequietezza». E arriva il peggioramento del 2 dicembre, l'allarme rosso del 4, la febbre che sale ancora il 6. Le prime buone notizie arrivano il 10. Finché ha potuto, il medico ha pensato «ai pazienti che avevo contribuito a curare», per «cercare di capire qualcosa di più di ciò che mi stava succedendo». Poi, il momento in cui «la luce della coscienza grosso modo si spegne». Il medico racconta di aver saputo da altri di essere stato in rianimazione e di aver firmato i consensi per i protocolli sperimentali: « Non ho memoria di nulla, mi mancano due settimane, quelle del mio aggravamento, durante le quali mi sono in qualche modo battuto contro il mio nemico; e pare - afferma ora - che sia riuscito a batterlo». E 11FINE le parole rassicuranti: «Da qualche giorno sto meglio, lentamente ho ripreso in mano il controllo del mio corpo, riesco a Pagina 34 ryW ,,A o E, ®At /„i Lo scorso 25 novembre il medico di Emergency che assistei malati di Ebola in Sierra Leone viene riportato in Italia: il virus lo ha contagiato Precauz i on i Altissime le misure di sicurezza : il malato arriva allo Spallanzani di Roma su una speciale barella. Di lui si occupano 15 medici e 15 infermieri Cure Il primo miglioramento nel bollettino del 10 dicembre: «Il paziente respira spontaneamente e interagisce con gli operatori» muovermi in autonomia e da qualche giorno ho iniziato a leggere qualcosa di ciò che è stato pubblicato a proposito della mia vicenda». Per lo più, osserva, si tratta di «parole di conforto, di sostegno e augurali ma anche parole sottolinea - che possono essere giustificate solo dall'ignoranza». La lettera autorizza a sperare che le dimissioni potrebbero non essere così lontane. Il medico, infatti,da alcuni giorni è stato trasferito nel reparto di isolamento dello Spallanzani. E un ottimo segnale sono anche le telefonate: ieri quella «cordiale» del ministro Lorenzin, prima di Natale la chiamata del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che aveva sottolineato come l'Italia debba essere fiera di uomini come lui. Segnalazioni Pagina 35 IN QUESTI ANNI SI STA VERIFICANDO UN CAMBIAMENTO NELLE TECNICHE CHIRURGICHE RIFRATTIVE ylìí ..% 0 ft ✓ p iù r compute i n' ottima vista è requisito importante per chi pratica sporta qualsiasi livello poiché grazie ad essa vengono inviate al cervello le informazioni sulla posizione del corpo rispetto all'ambiente esterno e a tutto ciò che lo circonda, consentendo di assumere la posizione più idonea in quel momento e di concentrarsi su molteplici oggetti con differenti messe a fuoco. Ogni alterazione visiva si ripercuote inevitabilmente sulla stabilità posturale, influenzando negativamente equilibrio, deambulazione e coordinazione motoria, per cui tutti i vizi di rifrazione, miopia, ipermetropia ed astigmatismo, alterano negativamente le performance dell'atleta. La miopia è il difetto della vista più diffuso: l'occhio è più lungo e le immagini si focalizzano davanti alla retina per cui la visione è sfuocata per lontano. Nell'ipermetropia l'occhio è più corto del normale per cui le immagini cadono oltre la retina: se è medio bassa il paziente riesce a superare la visione sfuocata attraverso l'accomodazione, ma essa, se eccessiva, può indurre affaticamento visivo e visione fluttuante. Dopo i 45 anni l'accomodazione si riduce ed il paziente, se non corretto, vede sfuocato vicino e lontano. L'astigmatismo è dovuto alla conformazione asimmetrica ed ellissoidale della cornea: le immagini non vanno a fuoco in un punto preciso ed appaiono deformate e distinte. In alcuni casi può esserci anche "anisometropia", cioè differenza della capacità refrattiva Segnalazioni sulfíntroduzíone dure con sistem íi ' e visione tra i due occhi. Oltre le due diottrie di differenza non è possibile la correzione con occhiali perché si altera la visione binoculare con visione confusa e alterati percezione di spazio e senso della profondità. OCCHIALI E LENTI A CONTATTO ? SI, MA... Gli occhiali sono spesso un grande ostacolo nell'attività fisica: scomodi da portare, sono vietati in alcuni sport, pericolosi in quelli di contatto e non garantiscono una buona visione in un i r corpo in movimento. Le lenti a contat- to, soprattutto morbide, sono una buona soluzione, garantiscono si cu r ezza nello sport di contatto perché consentono una visione eccezionale ed un campo visivo più ampio e non risentono delle variazioni rapide di temperatura. Tuttavia nessuna lente a contatto è esente dal rischio di portare infezioni. Da oltre 20 anni la soluzione definitiva ai difetti di refrazione si avvale sempre di più in Italia e nel mondo della correzione mediante chirurgia rifrattiva. Continue evoluzioni e miglioramenti di procedure e tecnologia hanno consentito risultati sempre più ottimali e precisi. "Proprio in questi ultimi anni si sta verificando un nuovo cambiamento epocale nell'ambito del rinnovamento delle tecniche chirurgiche rifrattive." afferma il Prof. Leonardo Mastropasqua, Direttore del Centro Nazionale di Alta Tecnologia, Presidente del Collegio Nazionale dei Professori Ordinari di Oftalmologia. UNA TECNICA DI PROFONDITA ROBOTIZZATA COME LA SMILE CONSENTE PER GLI ATLETI E SPORTIVI UNA RIPRESA IMMEDIATA SENZA TEMERE TRAUMI Pagina 36 OTTIME E COLLAUDATE PROCEDURE "Le tecniche standard, ottime e collaudate procedure, al giorno d'oggi sono la cosiddetta LASIK e le metodiche di superficie come la PRK, che basano la loro azione sulla vaporizzazione di sottili strati di tessuto corneale, ad opera del laser ad eccimeri, in quantità e forma adeguate per modellare la cornea e correggere il difetto di vista (miopia, ipermetropia o astigmatismo in varie combinazioni). Nonostante la notevole sicurezza ed efficacia tali tecniche presentano tuttora alcuni punti perfettibili. "La LASIK," spiega il Professor Mastropasqua "che prevede il taglio di un Tap', un sottile lembo corneale superficiale, che si apre come la pagina di un libro, indebolisce infatti la struttura corneale e recide le fibre nervose facilitando la comparsa di sintomi fastidiosi come diretta conseguenza quali ad esempio la secchezza oculare. Non consente inoltre di trattare in cornee sottili le miopie elevate. La PRK invece, pur evitando la creazione del Tap', prevede l'asportazione dell'epitelio (la pellicola di cellule superficiali che riveste la cornea) causando possibile discomfort oculare nei primi giorni dopo l'intervento e recupero visivo ottimale più lento, in genere si parla di alcune settimane. La PRK nelle miopie elevate può però, in alcuni casi, favorire una cicatrizzazione eccesiva e non trasparente con conseguente appannamento visivo e ritorno della miopia." risultati sempre più ottimali e precisi, garantendo soddisfazione a centinaia di migliaia di pazienti nel mondo. "La più recente innovazione nel campo della chirurgia dei difetti di vista" prosegue il Professore "è basata sull'introduzione nella pratica clinica della robotizzazione delle procedure con i sistemi computerizzati basati su un nuovo tipo di laser: il laser a Femtosecondi. Grazie al Femtolaser,un laser velocissimo il cui impulso ha la durata di pochi `femtosecondi' , una frazione infinitesima di un secondo." I risultati sono estrema precisione, predicibilità ed interventi programmabili in modo assolutamente personalizzato in base alle esigenze del singolo paziente. "La vera rivoluzione" sostiene Mastropasqua "però è stata sostituire il laser ad eccimeri con una tecnica `tutta femto': la SMILE (Small Incision Lenticule Extraction). Il laser a Femtosecondi, attraverso la procedura SMILE, riesce a scolpire un lenticolo di tessuto all'interno della cornea sana che verrà poi asportato modificando così la geometria corneale in modo da correggere il difetto refrattivo. Non è necessario tagliare alcun flap corneale né asportare l'epitelio. Attraverso una piccolissima incisione superficiale, meno di 3 mm, il chirurgo riesce ad asportare quel sottile strato di tessuto, realizzato nella profondità della cornea dal laser, senza intaccare la struttura superficiale della cornea e senza indebolirne la struttura. TECNICA PIO INNOVATIVA I VANTAGGI SONO D ERO RILEVANTI Continue evoluzioni e miglioramenti delle procedure e della tecnologia hanno consentito nel corso degli anni A differenza della Lasik, la SMILE è una tecnica di profondità, non si taglia la superficie comeale e di conseguenza si rispettano i nervi comeali. Non si ha pertanto la sindrome da occhio secco, si può fare subito sport anche da contatto perché non vi è il rischio di riapertura della ferita chirurgica. La tecnica SMILE consente di correggere anche miopie fino a 10 diottrie ed astigmatismi fino a 5 diottrie, in pochi minuti, dato che la durata dell'intervento è indipendente IDEALE È UNA PROCEDURA, COME LA SMILE, ADATTA ANCHE A CHI, ATLETA O NO, HA MIOPIE MOLTO ELEVATE, DIFFICILI DA TRATTARE dalla correzione da effettuare a differenza del laser ad eccimeri. Si evita così la regressione, ovvero il ritorno della miopia, legato alla distruzione delle cellule corneali (eheratociti) da parte del laser ad eccimeri. Nelle miopie elevate in particolare i risultati sono molto precisi e duraturi nel tempo." I vantaggi sono molteplici e non solo per gli sportivi, ma per chiunque ne abbia bisogno. "In sintesi" conclude il Professor Mastropasqua "grazie alla tecnica SMILE, gli atleti possono tornare subito a fare sport senza rischi, perché non vi è il taglio corneale e senza sintomi di bruciore o di occhio secco, perché non vengono recise le fibre nervose della cornea. Tutto ciò senza dolore, perché non viene asportato il rivestimento epiteliale, senza regressione (ritorno della miopia nel tempo), perché non si usa il laser ad eccimeri e le cellule restano vive. Punti rilevanti della tecnica SMILE" sottolinea il Professor Mastropasqua "sono l'immediatezza del recupero visivo, (e dunque l'atleta può subito tornare in campo senza attese che penalizzerebbero la sua attività agonistica), non possibile con le tradizionali tecniche, ed inoltre, fatto assai notevole, determinante nella pratica sportiva, nello specifico di attività che prevedono traumi da contatto, la totale sicurezza, evitando così il timore, anche in presenza della `classica gomitata' o `la pallonata in faccia', che vi siano compromissioni o pericoli relativi ai risulati ottenuti con la SMILE. Anche le persone che hanno la cornea sottile con difetti rifrattivi elevati possono beneficiare di una sicura correzione chirurgica perché l'assenza del taglio evita l'indebolimento della cornea con possibile comparsa di 'sfiancamento' dopo alcuni anni, evento possibile nei pazienti operati con LASIK. La SMILE consente una ottima visione sia diurna che notturna ed in condizioni climatiche o ambientali avverse (pioggia e crepuscolo, guida notturna)." LA TECNI CA SMI LE È SICURA, INDOLORE, PERMETTE DI TRATTARE ANCHE DIFETTI DI RIFRAZIONE ELEVATI, GARANTENDO TEMPI DI RECUPERO VELOCI E OTTIMA VISIONE NOTTURNA Segnalazioni Pagina 37 Congelare gli ovuli: l'ultima frontiera per conservare la fertilità dopo i quarant'anni Sono le cellule uovo femminili contenute nelle ovaie. Nell'arco della vita fertile della donna maturano dai 300 ai 500 ovociti MY, ✓onüi/ io ,moir, o✓, pdiriüir // J giiriiirii,/// /✓ii %ii ibüi q/ // oan /✓ Gamet! Sono le cellule sessuali destinate alla riproduzione. Ovociti nella donna e spermatozoi negli uomini Embdone È un nuovo organismo ai primi stadi di sviluppo. Si forma dalia fusione del patrimonio genetico dell'ovocita e dello spermatozoo E' la mucosa che riveste la cavità interna dell'utero. Durante ogni ciclo mestruale si modifica sotto stimoli ormonali PA enopauw Di solito coincide con la cessazione delle mestruazioni e quindi della produzione di ovociti da parte dell'ovaio Segnalazioni Secondo dati (stat le mamme italiane sono le più anziane d'Europa. L'epoca della questi motivi la donna che desidera preservare la sua fertilità deve mantenere prima gravidanza era di 29 anni nel 1991, sani stili di vita. Niente fumo, niente alcol, oggi la media oscilla sui 32 anni. La donna si al movimento all'aria aperta, rigoroso sempre più spesso decide di posticipare la controllo del peso corporeo. La visita gravidanza. Ma di pari passo la fertilità ginecologica periodica è fondamentale e decresce a partire dai 35 anni per necessaria tutte le volte che si assestarsi al 10%. Vale a dire che solo una manifestano dolore o disturbi al basso donna su dieci riesce a rimanere incinta in ventre. Le infezioni genitali trascurate, le modo naturale intorno ai 40 anni. Esiste cisti ovariche, i fibromi e in particolare però la possibilità di ricorrere alle l'endometriosi possono portare alla sofisticate tecniche di fecondazione sterilità. Bisogna poi sperare nella genetica assistita, e tra queste è finalmente e nella predisposizione individuale, nel possibile, nei centri specializzati, congelare senso che a volte sì può andare incontro a i propri ovociti per un utilizzo futuro. una menopausa precoce. Bisogna anche Rinviare la maternità è una tendenza che si sperare di non ammalarsi. Oggi però, instaura per i motivi più vari: il desiderio di proprio grazie alla possibilità di congelare i terminare gli studi, la ricerca di un lavoro propri ovociti, le donne che stanno per stabile, il fatto di non sentirsi pronte, la sottoporsi a cure chemio e radioterapiche difficoltà a trovare un partner che condivida possono salvaguardare la propria fertilità, le responsabilità. La crisi economica è un in prospettiva futura. altro fattore che spinge a esitare. Per Fiammetta Trailo Pagina 38 ,„,„,,,,,,, I/ 4 , ,/ „/y,,,. ; e, á ° i@ Grazie alle tecniche di fecondazione assistita si può posticipare l'epoca della gravidanza, anche dopo la menopausa. Dopo i 40 anni, anche in pre nza di normali cicli mestruali, la capacità delle cellule uovo di lasciarsi fecondare dagli spermatozoi diminuisce. Questo è il motivo per cui la gravidanza non insorge più spontaneamente e si deve ricorrere alle tecniche FIVET ( fertilizzazione in vitro embrio transfer). Risulta anche più difficile r cogliere ovociti dopo stimolazione ormonale dell'ovaio . Se non si dispone di proprie uova preventivamente congelate l'alternativa consiste nel ricorrere alla donazione eterologa. . La visita ginecologica in un centro qualificato è il primo passo per accedere alla fecondazione assistita. Un team sanitario indicherà gli accertamenti da fare °i ''' ®i ' ',G'i ,i ,,. %/1;. '% „ ' Le terapie ormonali stimolano la produzione di più ovociti dall'ovaio della donna. Questi ovociti verranno prelevati e successivamente congelati. L'utilizzo degli ovuli può avvenire anche a parecchi anni di distanza dal prelievo. ' ''- Segnalazioni L'embrione viene trasferito dagli specialisti dentro la La paziente, dopo anni, torna dal medico per dare il via alla sospirata gravidanza. cavità uterina. L'impianto Si scongelano gli ovociti e si esegue la fertilizzazione avvicinando gli spermatozoi alla cellula uovo e ricavando così embrioni in provetta. dell'embrione avviene spontaneamente in una zona dell'endometrio e dopo 15 giorni circa il test di gravidanza risulta positivo. % % / / / % / %/ / / ! ` í k % / / / ' ! i ! / % / / / % / / / /, % / / / /, % / / / % / / % / n Pagina 39 Andrea Borini Società Italiana Fertilità e Sterilità I tempi sono cambiati, l'età può non essere più un ostacolo al desiderio di maternità della donna se questa decide di congelare i suoi ovuli anni prima, per ogni evenienza futura. La scelta è molto soggettiva e delicata, e si presenta anche nelle donne che scoprono di doversi sottoporre a cure antitumorali in età fertile. II congelamento ha un costo che oscilla tra i due e i tremila euro. Gli altri trattamenti di medicina riproduttiva costano dai cinquemila agli ottomila euro. Nel mondo sono nati migliaia di bambini sani grazie a questa tecnica. La donna oggi tende a rinviare la gravidanza per vari motivi, ad esempio perché non ha un partner stabile o che condivide la scelta genitoriale, per motivi economici oppure perché antepone la carriera alla maternità. Gli spermatozoi, gli embrioni e le cellule uovo femminili (queste ultime dette anche ovociti) possono essere conservati a temperature molto basse anche per lunghi periodi e una volta riportati a temperatura naturale mantengono inalterate le loro caratteristiche. Il congelamento degli ovociti è la tecnica che può posticipare l'epoca della gravidanza. Sette volte su dieci gli ovuli inseminati diventano embrioni pronti da impiantare, una donna su quattro riuscirà ad avere un bambino. Segnalazioni Pagina 40 Trovato l 'enzima alimentare che simula l 'attività fisica Ricercatori del Nestlé Institute of Health Sciences hanno annunciato sulla rivista Chemistry & Biology di aver individuato un enzima (detto AMPK) che regola il metabolismo. I cibi dei futuro e i prodotti nutrizionali, grazie a questa applicazione, potrebbero emulare gli effetti dell'attività fisica e mantenere un bilancio energetico idoneo equilibrando i nutrienti assunti con quelli consumati o immagazzinati. In pratica, secondo gli studiosi, si sfutta lo stesso meccanismo, attivato dall'esercizio fisico, senza sforzo. Verso la rigenerazi one del tessuto osseo Un'indagine condotta da Celeste Scotti, ricercatore dell'Istituto Ortopedico Galeazzi (www.galeazzi-gsd.it) ha portato allo sviluppo di un metodo, attualmente in sperimentazione, per favorire processi di rigenerazione ossea, così coree avviene nei primi stadi della vita umana. Si parte da un prelievo di cellule staminali di un soggetto adulto. Le applicazioni sono rivolte a pazienti che hanno un deficit osseo dovuto a malattie o traumi. Lo studio è avvcr;&: , in collaborazione con il laboratorio di Tissue Engrìeerlr,1) Quattro donne su dieci vorrebbero cambiare metodo contraccettivo or onale ,, ; .vw BapBIBoBase , za,-,iBBola.it Vino e olio utili ai reni Un consumo moderato di vino bianco aiuta a ridurre le malattie croniche dei reni. Se si combina il vino con l'olio extravergine di oliva i vantaggi aumentano. Lo afferma uno studio coordinato dall'Università di Milano, condotto con il reparto nefrologia e dialisi dell'ospedale della Versilia. Vino e olio spengono l'infiammazione renale, il fattore curativo forse è contenuto nei cosiddetti monofenoli. 0k alla campagna antinfluenzale dell'Ospedale di Basilea. La frutta secca toccasana per il cuore La frutta secca piace ma è relegata spesso a fine pasto senza che ne vengano sfruttate le proprietà. Eppure sono prodotti toccasana, ad esempio le noci per il cuore. La campagna sociale di Nucis Italia (www.nucisitalia.it) nevalorizza i benefici. Segnalazioni Le analisi dell'istituto Superiore di Sanità (Iss) e dell'Agenzia Italiana dei Farmaco (Alfa) confermano la sicurezza del vaccino antinfluenzale dei lotti 143301 e 142701. La campagna antinfluenzale è raccomandata e va avanti. Pagina 41 G ;....'s?:;r;::_('',/ 1A G In '°G ia° "" ''"" ', 4 con HI ú a t La Società taliana di Diabetologia diffonde un vademecum dedicato alle persone con diabete che si mettono in viaggio www .slditalia.it i... ,, r.,, ; ,.:3 1..,,, ¡ ',é ,.... . ._/ E...%; ,i... eauC mIa, v en ti ann i d i ric e rca Celebrati 20 anni della Fondazione Tettamanti, uno dei pira importanti centri di ricerca sulle eucemie nfantili (www. fondazionetettamanti.it) ,..., S __... . :°.. ..; ..,, ,, E.., E a.... E a.... E ...ar' . E, 1scrutti: ricette di ss tt Assolatte ha pubblicato sul proprio sito facili ricette per preparare n casa biscotti con ngredienti naturali www.assolatte.it Segnalazioni Pagina 42 ,arsa d.., . ,,.... . C3 ,. ..,°: :,' 1 - <- <e i "-i .. ;. i% r <: i ... °: {..'/ % Í Ì ,, ./ ._ . .i ... de l r _.% > i . ,.., .__ , . . _ <:i i. .' r 4..: ..,.., i._,i .! r S :_. i t . Piacere V7,0 / (AIA iü/1 ////iii///0/1 Massimo Selleri L'odore sgradevole emesso durante la respirazione viene comunemente definito "alito cattivo" mentre in termini tecnici questo inconveniente prende il nome di alitosi. Può sembrare una sciocchezza, in realtà diventa fonte di grande imbarazzo, arrivando a minare i rapporti personali. I manuali che descrivono i disturbi del comportamento citano tra le malattie anche l'alitofobia, con il paziente che lamenta una forte alitosi percepita dalle persone a lui più vicine. Oltre il 30% della popolazione italiana, si calcola, accusa un episodio di alitosi alla settimana, mentre l'8% deve convivere quotidianamente con questo problema per cause ricorrenti. II 90% dei casi di alito cattivo dipendono da un mix di cattiva giene orale e alimentazione disordinata. Perle loro caratteristiche fisiche e chimiche alcuni cibi Segnalazioni iiir/% rrrrrrrrrrrrr // i r/ / /////// üiüood/ i /liüüo/// /üüioU// si depositano più facilmente negli spazi interdentali e sulla parte posteriore della lingua. 1 batteri normalmente presenti nella bocca demoliscono questi residui liberando alcuni gas dall'odore sgradevole. Le sostanze volatili presenti nel fiato possono essere misurate da un apparecchio che in passato veniva chiamato alitometro, mentre oggi si preferisce la dizione inglese halimeter. Le versioni più moderne di questo strumento sono in grado di individuare il distretto anatomico dove si producono questi gas sgradevoli: se dalla bocca, se dai polmoni o dal naso. Una volta chiarita in quale zona i batteri moltiplicano la fermentazione del materiale organico, è possibile capire come risolvere questo disturbo. Spesso basta agire su alcuni stili di vita, da una diversa alimentazione all'utilizzo quotidiano del filo interdentale, per assistere alla scomparsa di questo inconveniente. Pagina 43 Alcolici Gli alcolici, soprattutto quelli a elevata gradazione, rallentano la salivazione, cioè asciugano la bocca, e i batteri proliferano I latticini, in particolari i forma molli e lo yogurt, lasciano tracce negli spazi trai denti: su questi residui fermenta la placca L.. rS.G 1.-l . A, I.,a placca si dissolve Raschiare li filo interdentale (floss) aiuta a rimuovere a placca e il cibo che si deposita trai denti. Così spazzano via anche germi causa di alitosi. Sul dorso della lingua si addensano batteri che provocano alitosi. Si possono utilizzare strumenti per spazzolare a patina. Lo stesso effetto lo si può ottenere raschiando con lo spazzolino da denti. raffi; II caffè sviluppa acidità nella bocca e in queste condizioni gli enzimi della saliva perdono il loro potere disinfettante Caramell e Gli zuccheri favoriscono piccole carie e indirettamente l'alitosi. Ecco perché le caramelle spesso non risolvono i problemi Cipolla Cipolla e aglio danno alito cattivo. Anche ravanelli, carciofi e cetrioli provocano acidità durante la digestione Segnalazioni GPA í',/ i.,i.s's s s s"s"r;R . GargarisnA e risciacqu i II collutorio è un cocktail di vari disinfettanti ora li che contribuiscono alla corretta igiene orale. n commercio esistono prodotti specializzati nell'impedire la crescita della placca e nel prevenire la carie. Se 'utilizzo è solo legato all'alitosi andrebbero evitate le soluzioni che contengono clorexidina. E Euc al ipt o e menta Menta ed eucalipto nelle gomme da masticare rinfrescano l'alito. Questi prodotti non devono contenere zuccheri semplici ma utilizzare dolcificanti polialcoli n modo tale da lasciare nalterata la flora batterica presente nella bocca: così la saliva assumerà rapidamente un odore gradevole. Pagina 44 FOSSE NASAU RATE I turbinati sono creste carnose delle fosse nasali. Nel caso di ipertrofia (eccessiva crescita) o sinusite l'ostruzione induce crescita batterica che è causa di alitosi. Segnalazioni Le cause dell'alitosi possono essere di varia natura. Nel 10% dei casi l'alito pesante non dipende dalla ma è il sintomo di malattie diverse che interessano il naso , lo stomaco, i polmoni o il metabolismo. In queste situazioni l'odore sgradevole emesso con il fiato non si può contrastare solo con prodotti ad azione locale ( palliativi) ma bisogna necessariamente risolvere la causa. Quando si tratta di una patologia cronica come il diabete la ricomparsa dell'alitosi diventa uno dei priimi segnali che la terapia deve essere modificata non essendo più completamente efficace. R F L 1A15,r h C) ACìD0 DALLO STOMACO Nel reflusso gastroesofageo si verifica una risalita di materiale acido dallo stomaco verso l'esofago, fino al cavo orale. Spesso sì osserva, come reazione, anche una inibizione della salivazione: bocca asciutta e cattivo sapore. 1 SOSPIRI DOLCI El DIABETICI BRONCHITE ETOSSE Nel diabete non compensato da terapia spesso il paziente ha un alito sgradevole che viene definito dolciastro, sebbene questo aggettivo riguardi il gusto. II corpo umano cerca di eliminare zuccheri con la respirazione. Alcuno infezioni polmonari hanno solo due sintomi: la tosse e l'alitosi anche in assenza di febbre. In certi casi le sostanze volatili che rendono l'alito cattivo sono prodotte da colonie di batteri che tappezzano il polmone. Pagina 45 «Malato di Ebola, ma non sono II medico di Emergency contagiato in Sierra Leone raccontala sua storia in una lettera: il mostro può essere sconfitto ROMA «Non credo di essere un eroe, maso per certo di non essere un "untore": sono solo un soldato che si è ferito nella lotta contro un nemico spietato». Sono queste le prime parole pronunciate da Fabrizio, il medico italiano di Emergency col pito dal virus Ebola in Sierra Leone. Ricoverato dal 25 novembre in gravi condizioni all'istituto Spallanzani di Roma, è stato sottoposto a terapie sperimentali che sono riuscite a combattere il virus. Le sue parole, contenute in un messaggio, sono state rese note da Emergency, l'ong perla quale il medico siciliano, padre di due figli, lavora. Ha trascorso il Natale ancora in isolamento e da quella stanza, dove solo il personale blindato dentro le tute di bio-sicurezza può accedere, il medico ora in convalescenza ha raccontato la sua esperienza: le sensazioni e la paura provate nei momenti bui, rna anche il senso di sollievo nel sentire che le sue condizioni stanno migliorando. Non si sente un eroe, il paziente "zero" del virus Ebola nel nostro Paese e rivendica di non essere un "untore". Il primo pensiero è per «i miei colleghi di Emergency che, anche in questi giorni, sono in Sierra Leone cercando di fare sempre di più e sempre meglio per curare i malati di Lo staff medico che ha trasferito il medico contagiato da Ebola in Sierra Leone da ciampino allo Spallanzani Ebola». Un virus, quello da cui è stato lui stesso è stato colpito, che definisce «un mostro terribile e temibile» tuttavia «sono convinto che la sconfitta di questo mostro dipenda dal fronte che lo ostacola. Spero che questo fronte contro Ebola possa allargarsi». Quindi, il ricordo va al viaggio fatto in Africa quando si è reso conto di essere stato contagiato, per raggiungere l'aeroporto della Sierra Leone. Poi la partenza sull'aereo dell'Aeronautica Militare per l'Italia: «Ricordo i primi giorni in isolamento - scrive - i farmaci sperimentali, l'estremo malessere, la nausea, il vomito, l'irrequietezza». Ma anche in quei momenti bui, il pensiero del medico in prima linea con- tro Ebola andava comunque «ai pazienti che avevo contribuito a curare. Stavo provando le stesse cose che loro avevano provato afferma - e cercavo di capire qualcosa di più di ciò che mi stava succedendo, cercavo di mantenere la mente lucida e distaccata per un'analisi "scientifica". Ma il malessere era troppo ed era difficile restare concentra- «klalno di Pbola. ma nou wn lórBaceo Segnalazioni Pagina 46 to». Poi, il momento in cui «la luce della coscienza grosso modo si spegne». 11 medico racconta di aver saputo dopo di essere stato in rianimazione e di aver firmato i consensi per i protocolli sperimentali: « Non ho memoria di nulla, mi mancano due settimane, quelle del mio aggravamento, durante le quali mi sono in qualche Anodo battuto contro il mio nemico e pare - afferma che sia riuscito a batterlo». Rassicuranti le prime parole del paziente sulle sue condizioni: «Da qualche giorno sto meglio, lentamente ho ripreso il controllo del mio corpo , riesco a muovermi in autonomia e ho iniziato a leggere qualcosa di ciò che è stato pubblicato sulla mia vicenda». In larga misura, dice , si tratta di «parole di conforto, di sostegno e augurali ma anche parole - sottolinea con un accenno critico il paziente "zero" - che possono essere giustificate solo dall'ignoranza». Nei giorni scorsi anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano , ha telefonato al medico italiano informandosi circa le sue condizioni e sottolineando come l'Italia debba essere fiera di uomini come lui. Ieri la telefonata del ministro della Salute , Beatrice Lorenzin, che afferma di avere avuto una «cordiale» conversazione cori il paziente, facendogli gli auguri per il Natale. Segnalazioni 7.693 i decessi causati dal virus Primato in Liberia il numero di morti accertati dell'epidemia di Ebola è salito a 7.693 su un totale di 19.695 casi registrati di contagio nei tre Paesi dell'Africa occidentale colpiti. Questo l 'ultimo bollettino diffuso dal l'Organizzazione mondiale della Sanità. La Liberia è il Paese più colpito: 3.384 i morti su 7.862 casi di contagio ; in Sierra Leone le vittime del virus sono 2.655 su 9.203 contagi e in Guinea 1.654 morti su 2.630 contagiati. Fuori da questi tre Paesi, l'Oms ha registrato 8 morti in Nigeria, 6 in mali e uno negli Stati uniti. Pagina 47 BRASILIANO, VIVEVA A LUCCA DAL 1996 morto Julio Monteiro Martins scrittore e ambientalista ì LUCCA Si terrà oggi alle 15 alla Croce Verde la commemorazione funebre di Julio Monteiro Martins, brasiliano (fondatore tra l'altro del partito dei Verdi del Paese sudamericano) ma dal 1996 lucchese di adozione. Cinquantanove anni, Martins è deceduto la vigilia di Natale all'ospedale di Pisa. A Lucca aveva preso casa, prima nel centro storico e poi nel quartiere di San Concordio, dopo aver trovato, come diceva, "una placenta di mattoni rossi, che nutre, riscalda e prepara la nascita definitiva". Tra il Brasile e Lucca c'era stata un lungo vagabondare con le sue lezioni di scrittura creativa negli Stati Uniti e in Portogallo. Ha scritto racconti e romanzi in portoghese e in italiano, lingua diventata per lui naturale grazie anche al lavoro svolto all'Università di Pisa dove insegnava lingua Segnalazioni Juiio Monteiro Martins portoghese e traduzione letteraria. Trai suoi libri più famosi in italiano "La passione del vuoto". Intenso anche il suo rapporto con personaggi come Antonio Tabucchi e Dario Fo. Martins aveva scritto anche testi teatrali. Tante le generazioni di studenti passati dai suoi corsi di scrittura creativa a Lucca. Oltre ai familiari, lascia tantissimi amici. Pagina 48