EROTISMO, PORNOGRAFIA, ECONOMIA - THINK!
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EROTISMO, PORNOGRAFIA, ECONOMIA - THINK!
Nome file 070601TH_GBC3.pdf data 01/06/2007 Contesto GBC Relatore GB Contri Liv. revisione Pubblicazione Lemmi Economia Erotismo Pornografia GIACOMO B. CONTRI BLOG THINK! EROTISMO, PORNOGRAFIA, ECONOMIA Un sogno: in cui per la prima volta nella vita della persona compare pacificamente la parola “erotismo”, sempre rifiutata dalla sognatrice come equivalente a “pornografia”. La medesima ha iniziato dal commentare che la pornografia è vietata ai minori: ho subito aggiunto che l’erotismo lo è anche agli adulti. Nel lessico conservo la parola “erotico” solo perché non abbiamo di meglio (la lingua fa quel che può), e perché rifiuto di spezzare l’amore in due porzioni su verticale, alto e basso: l’amore, se è, è subito metafisico, ovviamente terreno (“Dio” se esiste non sta al piano sopra come si è creduto per millenni: e quanto all’invisibilità, avrà lui i mezzi tecnologici per realizzarla). La parola non designa né l’amore platonico, né il Dio-cecchino e terrorista del mito greco (Apuleio a parte). Designa il corpo che si propone all’altro affidabile senza obiezioni né pretese, in particolare: senza il delirio di pretese o esigenze o destini naturali o concupiscenze o istinti: si propone per una meta di profitto comune, ossia l’atto meta-naturale di introdurre nella natura una meta di cui questa costituzionalmente manca. La metafisica storica ci ha privati di questa meta-fisica. La mancanza di meta propria della natura, ossia che la definisce, è un caso unico di felice buco in bilancio che potrebbe essere messo all’incasso differito in forma di mobilitazione libera delle risorse, anzitutto di pensiero: Solo il Capitalismo lo ha fatto, con il danno risultante solo dall’essere club esclusivo: ma a Scuola si insegna solo a diventarne funzionari in rigida gerarchia, non a diventare capitalisti (l’errore del Comunismo). La pecca dei “preti” di tutti i tempi, latitudini, religioni, è stata quella di rifiutarsi all’economia, come dire che “Dio” non si sporca le mani con cose tanto terrene. Figuriamoci con i sessi! “Satana” è il nome mitico del Nemico dell’economia politica e dell’erotismo, nonché del diritto. Con assoluta mancanza di cervello si disputa ancora di “omo” e “etero” in termini di natura: alla cultura gay va riconosciuto un merito logico, quello di avere portato all’esplicito l’implicito omosessuale plurimillenario della teoria dell’istinto naturale (c’è bullone, “maschio-femmina”, da ambedue le parti). Si disputa di relativismo: quale maggior relativismo che un delirio naturalistico? I sessi sono presenti nel corpo erotico alle condizioni delle coltissime non-pretesa e non-obiezione, condizioni della loro vita e della loro moralità. L’erotismo è rappresentato nel modo migliore dall’abito da sera insieme alla voce: Il Blog 2007 359 1 ricordo Proust: “Appena l’ho sentita aprire bocca (a un ricevimento aristocratico) avrei preferito che la tenesse chiusa”. Il corpo è come tale erotico: quando non lo è, è perché c’è disturbo, anche morale. Le morali sessuali - antierotiche come tali - restano pornografiche, prostitutive, e sottaciutamente omofile: le morali dovrebbero freudianamente castrarsi, ossia rinunciare a specificarsi come morali sessuali. Milano, 1 giugno 2007 © Studium Cartello – 2007 Vietata la riproduzione anche parziale del presente testo con qualsiasi mezzo e per qualsiasi fine senza previa autorizzazione del proprietario del Copyright 2