Alcune opere montaliane in sintesi OSSI DI SEPPIA (1925): È la

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Alcune opere montaliane in sintesi OSSI DI SEPPIA (1925): È la
Alcune opere montaliane in sintesi
OSSI DI SEPPIA (1925):
È la prima raccolta di Monale pubblicata nel 1925. Comprende le liriche composte dal 1916 al 1925.
La raccolta è formata/suddivisa in 4 sezioni/parti:
- In limine: poesia introduttiva
1) Movimenti
2) Ossi di seppia
3) Mediterraneo
4) Meriggi e ombre
- “Riviere”: poesia di chiusura.
Il titolo si riferisce ad una poesia scabra ed essenziale, antiretorica, antidannunziana. Il poeta non ha
verità assolute da comunicare, ma si limita a prendere atto del proprio malessere esistenziale. Nella
raccolta il poeta esprime di fatto la poetica della negatività e del male di vivere. Il paesaggio
dominante è quello del litorale ligure. Il linguaggio è preciso, gli oggetti sono netti e definiti. Il
lessico p vario e composito, con una forte prevalenza di termini tecnici, dialettali, rari, aulici. Le
situazioni sono quotidiane e realistiche. A livello metrico il poeta non si discosta molto dalla
tradizione per ciò che attiene la forma, piuttosto dà valore alle assonanze, alle consonanze, alle rime
interne, ai legami fonici in genere ecc.
LE OCCASIONI (1939):
È la seconda raccolta di Montale che comprende liriche composte dal 1926 al 1939. Il periodo è
difficile per il poeta e per l’Italia, sono gli anni del Fascismo, durante il quale gli intellettuali
vengono controllati dal regime fascista.
Tematiche: la solitudine dell’uomo, il male di vivere, l’attesa di un miracolo di felicità che però non
giunge mai ecc. Il paesaggio è quello toscano. Grande spazio è dato al ricordo, alla memoria. Il
poeta si rivolge ad un tu lontano e assente. Riemergono spesso immagini femminili, luoghi, incontri
ecc. L’unica occasione di salvezza è affidata qui ad una donna-angelo, a Clizia (nel mito, Clizia è
una fanciulla innamorata del sole e poi trasformata in girasole, al secolo è Erma Brandeis).
Nell’opera si accentua il valore degli oggetti.
Il poeta ricerca le occasioni che danno speranza e fiducia nella negatività dell’esistere; le occasioni
possono essere una persona (Clizia, D.Markus), un luogo (La casa dei doganieri), un oggetto, un
volto ecc.
LA BUFERA E ALTRO (1956):
Terza raccolta monta liana pubblicata nel 1956 che comprende le poesie scritte dal 1940 al 1956.
Periodo storico: la 2^GM, la Resistenza, la Guerra Fredda ecc. L’opera si compone di 60 poesie
divise in 7 sezioni.
Clizia, la donna salvifica è lontana. La Volpe rappresenta l’amore terreno-carnale. La Mosca è la
compagna/moglie del poeta nella dimensione quotidiana.
Temi: negatività, male di vivere, la guerra, la violenza ecc. L’unica possibilità di salvezza è data
dalla dignità e dalla coerenza dell’uomo di fronte all’atrocità della Storia.
SATURA (1971):
La raccolta si compone di 4 sezioni: Xenia I, Xenia II, Satura I, Satura II.
Xenia I-II sono dedicate alla moglie del poeta, Drusilla Tanzi, detta “Mosca”; qui il poeta celebra e
ricorda la figura della donna che è morta. “Xenia” è parola latina che indica i doni fatti agli ospiti al
momento della loro partenza. Il titolo “Satura” deriva dal latino (= piatto pieno di diversi cibi +
genere lett. Aperto a una molteplicità di temi e metri). Temi quotidiani, di attualità, legati ai
problemi del mondo contemporaneo. Il linguaggio è quotidiano, quasi epigrammatico, colloquiale.

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