Corsi di Laurea di primo livello e corso di

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Corsi di Laurea di primo livello e corso di
Papiri - Acquedotti e fognature A
Acquedotti e fognature A
Docente: Sergio Papiri
Codice del corso: 062143
Corso di laurea: AmbT, Ingegneria civile
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/02
Lezioni (ore/anno):
42
Esercitazioni (ore/anno):
6
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Obiettivo formativo del corso è l'acquisizione di una buona conoscenza teorica delle problematiche connesse con la progettazione di sistemi di approvvigionamento e distribuzione idrica
e di sistemi di drenaggio urbano delle acque reflue e di quelle di origine meteorica, anche
complessi.
Programma del corso
Il corso, dopo un breve esame della risorsa idrica e dei suoi vari usi, sviluppa le problematiche relative alla qualità dell'acqua per uso potabile, all'approvvigionamento idrico, al trasporto
e alla distribuzione nei centri urbani. Sviluppa quindi tutta la problematica relativa al drenaggio delle acque reflue e delle acque meteoriche di dilavamento di aree urbanizzate. Illustra
infine i sistemi di controllo della qualità e della quantità degli scarichi nei ricettori in tempo di
pioggia.
La risorsa acqua
Ciclo, usi e interventi atti ad aumentare la disponibilità, economizzare la risorsa e conservarne
la qualità.
La qualità delle acque per uso potabile
Caratteri fisici, chimico fisici e biologici. Cenni sui vari trattamenti di potabilizzazione.
Approvvigionamento idrico
Cenni sull'approvvigionamento mediante pozzi perforati, opere di captazione di sorgenti e opere di derivazione di acque superficiali.
Impianto di trasporto
Tracciato planimetrico e profilo altimetrico. Calcolo idraulico. Dimensionamento ottimizzato
dell'acquedotto esterno, sia a gravità che con sollevamento meccanico.
Serbatoi
Funzioni e ubicazione. Il calcolo del volume di compenso e riserva.
Rete di distribuzione idrica
Variabili e relazioni fra le variabili nel problema di progetto. Il calcolo dei fabbisogni idrici. I criteri generali per il calcolo delle reti. Tecniche di dimensionamento ottimo della rete di distribuzione. Il metodo di Hardy-Cross per la verifica di reti a maglie. Verifica di sistemi complessi di
distribuzione con vari punti e tipologie di alimentazione.
Tubazioni per acquedotto
Tubazioni in acciaio, in ghisa sferoidale, in PVC, in polietilene, in PRFV.
Apparecchiature per acquedotto
Saracinesche, valvole di ritegno, idranti, sfiati, valvole riduttrici di pressione.
Fognature
Sistemi di fognatura: Criteri di scelta fra sistema misto e sistema separato. Tracciato planimetrico e profilo altimetrico. Sezioni dei canali, scale di deflusso e calcolo degli spechi. Velocità
minime e massime nei condotti. Calcolo della portata delle acque di tempo asciutto. Calcolo
delle portate di pioggia: Tempo di ritorno e rischio di insufficienza. La determinazione della
Papiri - Acquedotti e fognature A
pioggia netta con il metodo del coefficiente di afflusso. I modelli concettuali globali di trasformazione afflussi-deflussi: modello cinematico e modello dell'invaso lineare. Le espressioni di
stima del tempo di corrivazione e della costante di invaso.
Canalizzazioni per fognatura
Tubazioni in c.a., in fibrocemento, in gres, in ghisa, in P.V.C., in Pead, in PRFV.
Dimensionamento dei pozzetti e dei dispositivi di cacciata
Stazioni di sollevamento per acque reflue
Tipo e numero di pompe. La vasca e il suo proporzionamento.
Qualità delle acque meteoriche e controllo degli scarichi
Generalità sulla qualità delle acque meteoriche di dilavamento, sugli caricatori di piena, sulle
vasche di prima pioggia e sulle vasche volano.
Prerequisiti
Fondamenti di idraulica: grandezze fisiche e meccaniche e unità di misura; idrostatica; foronomia e misura della portata; fondamenti di cinematica dei liquidi e di idrodinamica; perdite di
carico nei liquidi reali.
Materiale didattico consigliato
Per una discreta parte degli argomenti sviluppati nel corso il docente ha redatto dispense che
verranno distribuite. Per gli altri argomenti si forniscono i seguenti riferimenti bibliografici.
Milano V. Acquedotti. Hoepli.
AA.VV. Sistemi di fognatura. Manuale di progettazione. CSDU - Hoepli.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Non sono previste prove in itinere. L'esame finale consiste in una prova orale nella quale si
accerterà la conoscenza teorica delle problematiche trattate nel corso.
Mari - Acquedotti e fognature A (mn)
Acquedotti e fognature A (mn)
Docente: Marco Mari
Codice del corso: 062228
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/02
Lezioni (ore/anno):
36
Esercitazioni (ore/anno): 18
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Al termine dell'insegnamento lo studente dovrà aver acquisito una buona conoscenza teorica
delle problematiche connesse con la progettazione di sistemi di approvvigionamento e distribuzione idrica e dovrà essere in grado di redigere un progetto di massima di tali sistemi a
servizio di un centro urbano.
Programma del corso
Introduzione
La risorsa acqua: ciclo, usi e interventi atti ad aumentare la disponibilità, economizzare la risorsa e conservarne la qualità.
La qualità delle acque per uso potabile
Caratteri fisici, chimico fisici e biologici. Cenni sui vari trattamenti di potabilizzazione.
Il fabbisogno idrico
Fabbisogni, consumi e dotazioni idriche: concetti generali e metodi di stima.
Approvvigionamento idrico
Approvvigionamento mediante pozzi perforati: tecniche di perforazione ed equipaggiamento.
Opere di captazione di sorgenti e opere di derivazione di acque superficiali.
Impianto di trasporto
Tracciato planimetrico e profilo altimetrico. Calcolo idraulico. Dimensionamento ottimizzato
dell'acquedotto esterno, sia a gravità che con sollevamento meccanico.
Impianti di pompaggio
Curva caratteristica dell'elettropompa e dell'impianto. Accoppiamento in serie e in parallelo.
Volume dell'autoclave e comando dei gruppi di pompaggio.
Serbatoi
Funzioni e ubicazione. Il calcolo del volume di compenso e riserva. Tipi e particolari costruttivi. La camera di manovra. L'equipaggiamento idraulico.
Rete di distribuzione idrica
Relazioni fra le diverse grandezze in gioco nel problema di verifica e di progetto. I criteri generali per il calcolo delle reti. Tecniche di dimensionamento ottimizzato della rete di distribuzione. Il metodo di Hardy-Cross per la verifica di reti a maglie. Verifica di sistemi complessi di
distribuzione con vari punti e tipologie di alimentazione.
Tubazioni per acquedotto
Tubazioni in acciaio, in ghisa sferoidale, in PVC, in polietilene.
Apparecchiature per acquedotto
Saracinesche, valvole di ritegno, idranti, sfiati, valvole riduttrici di pressione.
Prerequisiti
Fondamenti di idraulica: grandezze fisiche e meccaniche e unità di misura; idrostatica; foronomia e misura della portata; fondamenti di cinematica dei liquidi e di idrodinamica; perdite di
carico continue e localizzate.
Mari - Acquedotti e fognature A (mn)
Materiale didattico consigliato
Dispense fornite dal docente.
Milano V. Acquedotti. Hoepli.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste prove in itinere, comprendenti sia esercizi che domande a risposta multipla da
selezionare tra quelle proposte. L'esame finale, subordinato all'esito delle prove intermedie,
consiste in una prova orale nella quale lo studente dovrà risolvere problemi tecnici, rispondere a domande su argomenti teorici ed illustrare il progetto redatto, dimostrando di aver acquisito la conoscenza teorica delle problematiche trattate nel corso e capacità pratica di progettazione.
Papiri - Acquedotti e fognature B
Acquedotti e fognature B
Docente: Sergio Papiri
Codice del corso: 062144
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/02
Lezioni (ore/anno):
21
Esercitazioni (ore/anno):
0
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
48
Obiettivi formativi specifici
Gli obiettivi formativi del corso consistono nell'acquisizione di una buona conoscenza dei manufatti e dei materiali che trovano impiego nei sistemi di approvvigionamento e distribuzione
idrica e nei sistemi di drenaggio urbano delle acque reflue e di quelle di origine meteorica e
nel rendere lo studente capace di redigere un progetto di massima di tali sistemi a servizio di
un centro urbano.
Programma del corso
Nel corso verranno approfonditi, con particolare riferimento alle tipologie costruttive e ai criteri
di dimensionamento, i materiali e i manufatti che trovano impiego nelle opere di approvvigionamento e distribuzione idrica e nelle reti di drenaggio urbano. Il corso è tuttavia incentrato
sulla progettazione di un sistema di distribuzione idrica e di drenaggio a servizio di un centro
urbano di piccola dimensione.
Approvvigionamento idrico
Tecniche di perforazione ed equipaggiamento di un pozzo perforato. Opere di presa di sorgenti.
Serbatoi
Tipi e particolari costruttivi. La camera di manovra. L'equipaggiamento idraulico.
Impianti di pompaggio
Curva caratteristica dell'elettropompa e dell'impianto. Accoppiamento in serie e in parallelo.
Volume dell'autoclave e sistemi di comando dei gruppi di pompaggio.
Sistemi fognari: modelli matematici del drenaggio urbano
Scaricatori di piena
Normativa vigente, tipologie costruttive, dimensionamento.
Vasche di prima pioggia e vasche volano
Criteri di progettazione e tipologie costruttive.
Manufatti di attraversamento
Stazioni di sollevamento e pompaggio nei sistemi fognari
Dimensionamento ottimo della vasca e dell'impianto di pompaggio. Impianti idrovori per acque meteoriche: tipologie di pompe, schemi tipici di impianto e dimensionamento delle celle di
aspirazione.
Verifica statica di tubazioni interrate
Tubazioni rigide e tubazioni flessibili; valutazione dei carichi agenti; verifiche di stabilità.
Progetto di massima di un sistema di distribuzione idrica e di un sistema di drenaggio a servizio di un centro urbano
Popolazione di progetto, fabbisogni idrici, serbatoio di testata, rete di distribuzione, rete di
drenaggio delle acque reflue e di quelle meteoriche, scaricatore di piena, pozzetto di cacciata,
stazione di sollevamento per acque reflue; vasca di prima pioggia e vasca volano.
Papiri - Acquedotti e fognature B
Prerequisiti
Acquedotti e fognature A.
Materiale didattico consigliato
Per una discreta parte degli argomenti sviluppati nel corso il docente ha redatto dispense che
verranno distribuite. Per gli altri argomenti si farà riferimento a testi indicati in bibliografia.
Milano V. Acquedotti. Hoepli.
AA.VV. Sistemi di fognatura- Manuale di progettazione. CSDU - HOEPLI.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Non sono previste prove in itinere. L'esame finale consiste in una prova orale nella quale lo
studente dovrà illustrare il progetto redatto dimostrando di aver acquisito sufficiente capacità
pratica di progettazione di massima di opere di infrastrutturazione idraulica di un territorio urbano.
Mari - Acquedotti e fognature B (mn)
Acquedotti e fognature B (mn)
Docente: Marco Mari
Codice del corso: 062231
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/02
Lezioni (ore/anno):
36
Esercitazioni (ore/anno): 18
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Al termine dell'insegnamento lo studente dovrà aver acquisito una buona conoscenza teorica
delle problematiche connesse con la progettazione di sistemi di drenaggio urbano e dovrà
essere in grado di redigere un progetto di massima di tali sistemi a servizio di un centro urbano.
Programma del corso
Sistemi di fognatura
Normativa di riferimento. Criteri di scelta fra sistema misto e sistema separato. Schemi di reti
tipo. Tracciato planimetrico e profilo altimetrico delle fognature.
Calcolo delle portate nere
Portate medie e coefficienti di punta.
Calcolo idraulico
Sezioni dei canali, scale di deflusso e calcolo degli spechi. Velocità minime e massime nei
condotti.
Calcolo delle portate di pioggia
Curva di possibilità pluviometrica. Tempo di ritorno e rischio di insufficienza. La determinazione della pioggia netta con il metodo del coefficiente d'afflusso. I modelli concettuali di trasformazione afflussi-deflussi: modello cinematico, modello dell'invaso lineare. Espressioni di stima del tempo di corrivazione e delle portate di pioggia. Determinazione della costante d'invaso, calcolo del coefficiente udometrico e portate di pioggia.
Scaricatori di piena
Normativa vigente, tipologie costruttive, dimensionamento. Vasche di prima pioggia.
Vasche volano
Criteri di progettazione e tipologie costruttive.
Stazioni di sollevamento per acque reflue
Tipologia e dimensionamento. Caratteristiche delle pompe per liquami.
Manufatti ordinari e speciali di linea
Caditoie, pozzetti d'ispezione, curva e confluenza, allacciamento, salto, lavaggio. Dimensionamento dei pozzetti e dei dispositivi di cacciata.
Canalizzazioni per fognatura
Tubazioni in gres, in calcestruzzo, in fibrocemento, in ghisa, in P.V.C., in Pead, in PRFV.
Verifica statica di tubazioni interrate
Definizione di tubazioni rigide e tubazioni flessibili. Valutazione dei carichi agenti; verifiche di
stabilità.
Prerequisiti
Idraulica applicata: moto uniforme nelle correnti a pelo libero. Idrologia: curve di possibilità
climatica; ragguaglio delle piogge all'area; ietogrammi di progetto. Modelli di trasformazione
afflussi- deflussi. Acquedotti e fognature A.
Mari - Acquedotti e fognature B (mn)
Materiale didattico consigliato
Dispense fornite dal docente.
AA.VV. Sistemi di fognatura - Manuale di progettazione. Centro Studi Deflussi Urbani- Hoepli.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste prove in itinere, comprendenti sia esercizi che domande a risposta multipla da
selezionare tra quelle proposte. L'esame finale, subordinato all'esito delle prove intermedie,
consiste in una prova orale nella quale lo studente dovrà risolvere problemi tecnici, rispondere a domande su argomenti teorici ed illustrare il progetto redatto, dimostrando di aver acquisito la conoscenza teorica delle problematiche trattate nel corso e capacità pratica di progettazione.
Sangalli - Analisi matematica 1
Analisi matematica 1
Docente: Giancarlo Sangalli
Codice del corso: 061027
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/05
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso intende fornire un approccio culturale al metodo scientifico e una conoscenza degli
strumenti matematici fondamentali per approfondire dal punto di vista analitico i problemi tecnici e tecnologici sottesi al progettare e al costruire. In particolare, il corso si propone di fornire
le conoscenze di base del calcolo differenziale e integrale per le funzioni reali di una variabile
reale, i lineamenti principali della teoria delle successioni e serie numeriche, qualche nozione
su alcune delle più semplici equazioni differenziali ordinarie. Ampio spazio verrà dato ad esempi ed esercizi.
Programma del corso
1. Funzioni, limiti e continuità
Richiami e complementi sui numeri reali. Funzioni: definizioni; generalità; grafici; funzioni invertibili; funzioni pari, dispari, periodiche; operazioni sulle funzioni; funzioni composte; funzioni elementari e loro grafici. Limiti di funzioni: definizioni; operazioni sui limiti. Funzioni continue; punti di discontinuità e loro classificazione; proprietà globali delle funzioni continue.
2. Calcolo differenziale
Derivata di una funzione: definizione e proprietà; applicazioni alla Geometria e alla Fisica.
Regole di derivazione e calcolo delle derivate. Teoremi fondamentali del calcolo differenziale.
Primitiva e integrale indefinito. Derivate successive.
3. Alcune applicazioni del calcolo differenziale
Approssimazione di funzioni con polinomi: formule di Taylor; polinomi di Taylor di alcune funzioni elementari. Studio di funzioni: crescenza e decrescenza; massimi e minimi; convessità,
concavità, flessi; asintoti. Forme indeterminate e regole di De l'Hopital.
4. Successioni e serie
Successioni numeriche; limiti di successioni. Serie numeriche: definizione; prime proprietà ed
esempi; serie a termini positivi (criteri di convergenza); convergenza assoluta e convergenza
semplice.
5. Calcolo integrale
Integrali definiti: definizione e proprietà principali; applicazioni alla Geometria e alla Fisica.
Teoremi fondamentali del calcolo integrale. Tecniche di integrazione e calcolo di integrali. Integrali impropri.
6. Cenni sulle equazioni differenziali
Breve introduzione alle equazioni differenziali ordinarie. Equazioni differenziali lineari del primo ordine. Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili. Equazioni differenziali
lineari del secondo ordine a coefficienti costanti.
Prerequisiti
Quelli richiesti per l'immatricolazione.
Materiale didattico consigliato
C. Canuto, A. Tabacco. Analisi Matematica 1. Springer, 2005.
Sito web del corso: http://www-dimat.unipv.it/sangalli/analisi_matematica_1.html
Sangalli - Analisi matematica 1
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale sugli argomenti del corso. Le prove
devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame.
Cinquini - Analisi matematica 2
Analisi matematica 2
Docente: Giuseppe Cinquini
Codice del corso: 061038
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/05
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone quale completamento della formazione di analisi matematica del biennio
con lo scopo di fornire allo studente che non seguirà altri corsi di analisi un bagaglio ragionevole di concetti e di strumenti utili nelle materie applicative di argomento matematico o meno.
Il corso non si riduce a un mero tecnicismo: esso tende a fornire concetti e accanto a questi, i
teoremi generali più significativi, corredati da un numero di esempi introduttivi, esplicativi e
riassuntivi.
Programma del corso
1. Successioni e serie di funzioni
a) Convergenza puntuale e uniforme e loro importanza in connessione con la conservazione
al limite delle proprietà importanti dal punto di vista dell'analisi. b) Serie di potenze, raggio di
convergenza e proprietà elementari in campo reale. c) Integrazione e derivazione delle serie
di potenze. d) Serie di Taylor. e) Serie di Fourier, loro convergenza e calcolo dei coefficienti.
2. Limiti, continuità e calcolo differenziale per funzioni di più variabili
a) Elementi di metrica e topologia, con particolare riguardo agli spazi n-dimensionali. b) Funzioni continue e loro proprietà. c) Derivate parziali e direzionali, vettore gradiente. d) Derivate
successive e formula di Taylor. e) Estremi relativi, condizioni per l'esistenza di un punto di estremo. f) Funzioni a valori vettoriali differenziabili: rotore, divergenza, jacobiano.
3. Curve
a) Definizione di curva regolare e relative proprietà. b) Definizione di curva rettificabile e calcolo della sua lunghezza. c) Funzione lunghezza d'arco. d) Integrali curvilinei di funzioni a valori scalari.
4. Campi conservativi
a) Integrale curvilineo di un campo vettoriale. b) Definizione di campo vettoriale conservativo.
c) Integrale curvilineo di un campo conservativo, teorema fondamentale per il calcolo di un
integrale curvilineo. d) Condizioni affinché un campo vettoriale sia conservativo.
5. Funzioni implicite
a) Teoremi di Dini: esistenza, continuità, derivabilità della funzione implicita. b) Applicazioni
geometriche. c) Problemi di estremo vincolato: metodo dei moltiplicatori di Lagrange.
6. Equazioni differenziali ordinarie
a) Generalità. b) Teoremi di esistenza e unicità in "piccolo" e in "grande". c) Equazioni lineari,
calcolo dell'integrale generale e risoluzione di problemi di Cauchy. d) Cenni su problemi ai
limiti e sui sistemi di equazioni differenziali.
7. Integrali multipli
a) Definizione di integrale doppio in un rettangolo e relativo calcolo mediante due integrazioni
successive. b) Estensioni ad insiemi misurabili secondo Peano-Jordan. c) teorema del cambiamento di variabili. d) Applicazioni geometriche. e) Teoremi di Green e della divergenza nel
piano. f) Definizione di integrale triplo con opportuna estensione dei concetti precedentemente svolti.
Cinquini - Analisi matematica 2
8. Superfici
a) Definizione di superficie regolare parametrica e relative proprietà. b) Area di una superficie.
c) Definizione di integrale di superficie e relativo calcolo. d) Teoremi di Stokes e della divergenza nello spazio.
Prerequisiti
Conoscenze proprie del corso di Geometria, oltre ai contenuti del corso di Analisi Matematica 1.
Materiale didattico consigliato
N. Fusco, P. Marcellini, C. Sbordone. Analisi Matematica due. Liguori.
C.D. Pagani, S. Salsa. Analisi matematica, Volumi 1 e 2. Masson.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale sugli argomenti del corso; le due
prove devono essere sostenute nello stesso appello.
Bisi - Analisi matematica A (ca)
Analisi matematica A (ca)
Docente: Fulvio Bisi
Codice del corso: 062010
Corso di laurea: AmbT, Civ, Mec
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/05
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base del calcolo differenziale ed
integrale per le funzioni reali di una variabile reale e alcune nozioni di base sulle più semplici
equazioni differenziali ordinarie del primo e secondo ordine. In generale, la comprensione e
l'assimilazione delle definizioni e dei risultati principali costituiscono uno degli obiettivi primari.
Comunque, dato il loro elevato potere formativo, alcune delle dimostrazioni verranno svolte in
dettaglio, per l'acquisizione di un corretto metodo deduttivo. Ogni argomento trattato sarà
completato con esempi ed esercizi. Alla fine del corso, gli studenti dovranno essere in grado
di svolgere correttamente e senza esitazioni calcoli elementari riguardanti gli argomenti del
corso, fra cui limiti, derivate, studi di funzioni, integrali, equazioni differenziali.
Programma del corso
Il corso inizierà con la presentazione e/o il richiamo di nozioni di base su insiemi e logica matematica. In seguito, verranno sviluppati gli argomenti secondo lo schema riportato di seguito.
1. Funzioni, limiti e continuità
Richiami e complementi sui numeri reali. Funzioni: definizione; grafici; operazioni sulle funzioni; funzioni composte; funzioni invertibili; funzioni pari, dispari, periodiche. Funzioni elementari
e loro grafici. Nozioni elementari di spazi metrici e topologia. Limiti di funzioni: definizioni; operazioni sui limiti. Funzioni continue. Punti di discontinuità e loro classificazione. Proprietà globali delle funzioni continue.
2. Calcolo differenziale e applicazioni
Derivata di una funzione: definizione e proprietà; applicazioni alla Geometria e alla Fisica.
Regole di derivazione e calcolo delle derivate. Alcuni teoremi fondamentali del calcolo differenziale. Derivate successive. Studio di funzioni: massimi e minimi; monotonia; concavità,
convessità e flessi; asintoti. Forme indeterminate e regole di De l'Hôpital.
3. Calcolo integrale
Integrali indefiniti e calcolo delle primitive di una funzione. Integrali definiti: definizione e proprietà principali; applicazioni alla Geometria e alla Fisica. Teoremi fondamentali del calcolo
integrale. Tecniche di integrazione e calcolo di integrali. Integrali impropri.
4. Equazioni differenziali
Breve introduzione alle equazioni differenziali ordinarie; il problema di Cauchy. Equazioni differenziali lineari del primo ordine. Equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti.
Prerequisiti
Quelli richiesti per l'immatricolazione alla Facoltà. In particolare, lo studente dovrà avere sufficiente padronanza dell'algebra elementare (monomi, polinomi, frazioni algebriche, equazioni
e disequazioni ecc.), della geometria analitica ed euclidea, della goniometria e trigonometria
piana, delle proprietà di potenze, logaritmi, esponenziali.
Bisi - Analisi matematica A (ca)
Materiale didattico consigliato
Il corso seguirà il più possibile la notazione e l'impostazione del libro di testo adottato. Alcuni
complementi potranno essere forniti dal docente attraverso la propria pagina web.
C. Canuto - A. Tabacco. Analisi Matematica I (2a edizione). Springer, 2005. (testo adottato).
Robert A. Adams. Calcolo Differenziale 1. Casa Editrice Ambrosiana. (Testo complementare,
per ulteriori esercizi e complementi).
Sito web del corso: http://smmm.unipv.it/anAall.html
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame è costituito da una prova scritta (riguardante la risoluzione di esercizi di tipo elementare) e da una prova orale. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame.
Inoltre, è ammesso a sostenere la prova orale solo chi abbia conseguito, nella prova scritta,
almeno un punteggio minimo predeterminato. In alternativa alla prova scritta lo studente può
sostenere due prove scritte "in itinere", la prima svolta verso la metà del corso e la seconda
svolta appena dopo la conclusione del corso stesso: anche in questo caso, è previsto un punteggio minimo per l'ammissione alla prova orale. La prova orale si svolgerà secondo modalità
dettagliate nel programma di fine anno e comunicate tempestivamente agli studenti. L'iscrizione alle prove scritte è obbligatoria, pena l'esclusione, secondo le modalità comunicate nel
sito web.
Brezzi, Bernardi - Analisi matematica A (ii)
Analisi matematica A (ii)
Docenti: Franco Brezzi, Marco Luigi Bernardi
Codice del corso: 062000
Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf, Elt
Crediti formativi: 7 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/05
Lezioni (ore/anno):
35
Esercitazioni (ore/anno): 35
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base del calcolo differenziale e integrale per le funzioni reali di una variabile reale e qualche nozione su alcune delle più semplici equazioni differenziali ordinarie. Si insisterà sulla comprensione e sull'assimilazione delle
definizioni e dei risultati principali più che sulle dimostrazioni (alcune delle quali, peraltro, verranno svolte in dettaglio). Ampio spazio verrà dato ad esempi e ad esercizi: alla fine del corso, gli studenti dovrebbero essere in grado di svolgere, correttamente e senza esitazioni, calcoli elementari riguardanti limiti, derivate, studi di funzioni, integrali, equazioni differenziali,
ecc.. Rispetto al corso di Analisi Matematica A (ca) (con analogo programma), saranno oggetto di ulteriori approfondimenti e complementi alcuni degli argomenti indicati nei successivi
punti 1 e 3 del programma del corso.
Programma del corso
1. Funzioni, limiti e continuità
Richiami e complementi sui numeri reali. Funzioni: definizione; grafici; operazioni sulle funzioni; funzioni composte; funzioni invertibili; funzioni pari, dispari, periodiche. Funzioni elementari
e loro grafici. Limiti di funzioni: definizioni; operazioni sui limiti. Funzioni continue. Punti di discontinuità e loro classificazione. Proprietà globali delle funzioni continue.
2. Calcolo differenziale e applicazioni
Derivata di una funzione: definizione e proprietà ; applicazioni alla Geometria e alla Fisica.
Regole di derivazione e calcolo delle derivate. Alcuni teoremi fondamentali del calcolo differenziale. Antiderivate e integrali indefiniti. Derivate successive. Studio di funzioni: massimi e
minimi; monotonia; concavità, convessità e flessi; asintoti. Forme indeterminate e regole di De
l'Hopital.
3. Calcolo integrale
Integrali definiti: definizione e proprietà principali; applicazioni alla Geometria e alla Fisica.
Teoremi fondamentali del calcolo integrale. Tecniche di integrazione e calcolo di integrali.
Cenni sugli integrali impropri.
4. Equazioni differenziali
Breve introduzione alle equazioni differenziali ordinarie; il problema di Cauchy. Equazioni differenziali lineari del primo ordine. Equazioni differenziali lineari del secondo ordine a coefficienti costanti.
Prerequisiti
Matematica: quelli richiesti per l'immatricolazione alla Facoltà.
Materiale didattico consigliato
C. Canuto - A. Tabacco. Analisi Matematica I. Seconda edizione, Springer, 2005.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame è costituito da una prova scritta (riguardante la risoluzione di esercizi di tipo elementare) e da una prova orale. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame.
Inoltre, è ammesso a sostenere la prova orale solo chi abbia conseguito, nella prova scritta,
Brezzi, Bernardi - Analisi matematica A (ii)
almeno un punteggio minimo predeterminato. In alternativa alla prova scritta, lo studente può
sostenere due prove scritte "in itinere", la prima svolta verso la metà del corso e la seconda
svolta appena dopo la conclusione del corso stesso: anche in questo caso, è previsto un punteggio minimo per l'ammissione alla prova orale.
Bonetti - Analisi matematica A (mn)
Analisi matematica A (mn)
Docente: Elena Bonetti
Codice del corso: 062084
Corso di laurea: AmbT, Inf
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/05
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli Studenti le conoscenze di base del calcolo differenziale e
integrale per le funzioni reali di una variabile reale e qualche nozione su alcune delle più
semplici equazioni differenziali ordinarie. Si insisterà sulla comprensione e sull'assimilazione
delle definizioni e dei risultati principali, più che sulle dimostrazioni (alcune delle quali, peraltro, verranno svolte in dettaglio). Ampio spazio verrà dato ad esempi e ad esercizi: alla fine
del corso, gli Studenti dovrebbero essere in grado di svolgere, correttamente e senza esitazioni, calcoli elementari riguardanti limiti, derivate, integrali, equazioni differenziali, ecc..
Programma del corso
Funzioni, limiti e continuità
Richiami e complementi sui numeri reali. Funzioni: definizione; grafici; funzioni invertibili; funzioni pari, dispari, periodiche; operazioni sulle funzioni; funzioni composte. Funzioni elementari e loro grafici. Limiti di funzioni: definizioni; operazioni sui limiti. Funzioni continue. Punti di
discontinuità e loro classificazione. Proprietà globali delle funzioni continue.
Calcolo differenziale e applicazioni
Derivata di una funzione: definizione e proprietà; applicazioni alla Geometria e alla Fisica.
Regole di derivazione e calcolo delle derivate. Alcuni teoremi fondamentali del calcolo differenziale. Differenziale di una funzione. Derivate successive. Studio di funzioni: massimi e minimi; crescenza e decrescenza; concavità, convessità e flessi; asintoti. Forme indeterminate e
regole di De l'Hopital.
Calcolo integrale
Integrali indefiniti, definizione, proprietà. Tecniche di integrazione e calcolo di integrali indefiniti. Integrali definiti: definizione e proprietà principali. Teoremi fondamentali del calcolo integrale. Calcolo di aree di regioni piane delimitate da una o più curve. Cenni sugli integrali impropri del primo e del secondo tipo.
Equazioni differenziali
Breve introduzione alle equazioni differenziali ordinarie; il problema di Cauchy. Equazioni differenziali del primo ordine.
Tutorato
Nell'ambito del programma di tutorato della Facoltà sono previste attività seminariali ed esercitazioni integrative per agevolare gli studenti nel loro percorso di studio(complessivamente,
circa 20-25 ore).
Precorso di matematica
Nel mese di settembre, prima dell'inizio delle lezioni del corso ufficiale di Analisi Matematica
A, vengono fornite le basi fondamentali di matematica. Tale corso viene consigliato a tutte le
matricole ed è vivamente raccomandato a coloro che hanno il debito formativo(complessivamente, circa 16-20 ore).
•
Simbologia e strumenti di base: Linguaggio della teoria degli insiemi. Insiemi numerici N,
Z, Q, R (numeri naturali, interi, razionali, reali). Potenze, proprietà delle potenze.
•
Primi elementi di calcolo algebrico e polinomiale: Polinomi: somma, prodotto, divisibilità e
Bonetti - Analisi matematica A (mn)
fattorizzazione. Equazioni algebriche di primo grado, di secondo grado e di grado superiore al secondo. Teorema di Ruffini.
•
Fondamenti di Geometria Analitica Piana: Coordinate nel piano. Rappresentazione analitica di rette, circonferenze e parabole.
•
Funzioni: Concetto di funzione e suo grafico. Funzioni elementari. Funzione esponenziale.
Funzione logaritmica.
•
Logaritmi: Logaritmi e relative proprietà. Operazioni su di essi in qualsiasi base. Equazioni
logaritmiche ed esponenziali.
•
Elementi di trigonometria: Seno, coseno, tangente e cotangente. Grafici e relazioni fondamentali.
•
Disequazioni: Disequazioni algebriche intere e razionali fratte. Sistemi di disequazioni.
Equazioni irrazionali. Disequazioni irrazionali, esponenziali e logaritmiche.
Prerequisiti
Matematica: quelli richiesti per l'immatricolazione alla Facoltà.
Materiale didattico consigliato
R.A. Adams. Calcolo Differenziale 1 (seconda edizione). Casa Editrice Ambrosiana, Milano,
1999.
G. Carpaneto, N.Garuti. Lezioni di Analisi Matematica A. Dispense a cura dei docenti.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame è costituito da una prova scritta (riguardante la risoluzione di esercizi di tipo elementare) e da una prova orale. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame.
Inoltre, è ammesso a sostenere la prova orale solo chi abbia conseguito, nella prova scritta,
almeno un punteggio minimo predeterminato. In alternativa alla prova scritta e solo per il primo appello d'esame, lo Studente può sostenere due prove scritte "in itinere", la prima svolta
verso la metà del corso e la seconda svolta appena dopo la conclusione del corso stesso:
anche in questo caso, è previsto un punteggio minimo per l'ammissione alla prova orale.
n.d. - Analisi matematica B (ca)
Analisi matematica B (ca)
Docente: n.d.
Codice del corso: 062019
Corso di laurea: AmbT, Civ, Mec
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/05
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti alcune nozioni elementari sulle serie e, soprattutto,
le conoscenze di base del calcolo differenziale e integrale per le funzioni reali e vettoriali di
più variabili reali. Si insisterà sulla comprensione e sull'assimilazione delle definizioni e dei
risultati principali più che sulle dimostrazioni (alcune delle quali, peraltro, verranno svolte in
dettaglio). Ampio spazio verrà dato ad esempi e ad esercizi: alla fine del corso, gli studenti
dovrebbero essere in grado di svolgere, correttamente e senza esitazioni, calcoli elementari
riguardanti serie, derivate parziali o direzionali, integrali multipli o di linea o di superficie, ecc..
Programma del corso
1. Serie
Successioni numeriche; limiti di successioni. Serie numeriche: definizione; prime proprietà ed
esempi; serie a termini positivi (criteri di convergenza); convergenza assoluta e convergenza
semplice. Cenni sulle serie di potenze in campo reale. Polinomi di Taylor e formule di Taylor.
Serie di Taylor; serie di Taylor di alcune funzioni elementari.
2. Calcolo differenziale per funzioni di più variabili reali
Funzioni reali di più variabili reali: rappresentazione grafica; limiti e continuità. Derivate parziali e gradienti; derivate direzionali. Differenziabilità; piani tangenti. Derivate di ordine superiore.
Derivazione parziale di funzioni composte. Cenni di calcolo differenziale per funzioni a valori
vettoriali. Matrici jacobiane. Massimi e minimi di funzioni reali; punti stazionari e loro classificazione.
3. Integrali multipli
Integrali doppi: definizione e proprietà principali; applicazioni alla Geometria e alla Fisica. Calcolo degli integrali doppi: formule di riduzione; cambiamento di variabili. Cenni sugli integrali
tripli.
4. Integrali di linea e integrali di superficie
Curve in forma parametrica: definizione; retta tangente; curve rettificabili e lunghezza d'arco.
Superfici in forma parametrica: prodotto vettoriale fondamentale e piano tangente; area di una
superficie; superfici di rotazione. Integrali di linea rispetto alla lunghezza d'arco. Integrali di
linea di campi vettoriali e applicazioni alla Fisica. Campi conservativi e indipendenza dal percorso. Integrali di superficie e applicazioni alla Fisica. Gli operatori rotore e divergenza. Il teorema di Green-Stokes e il teorema della divergenza nel piano. Il teorema di Stokes e il teorema della divergenza nello spazio.
Prerequisiti
I contenuti dei corsi di Analisi Matematica A e di Geometria e Algebra, in particolare: calcolo
differenziale e integrale per funzioni reali di una variabile reale; numeri complessi; geometria
analitica del piano e dello spazio; elementi di algebra lineare.
Materiale didattico consigliato
C. Canuto - A. Tabacco. Analisi Matematica I. Springer, 2003. (per l'argomento 1 del programma del corso).
n.d. - Analisi matematica B (ca)
R. A. Adams. Calcolo Differenziale 2 (Funzioni di più variabili). Terza Edizione, Casa Editrice
Ambrosiana, 2003. (per gli argomenti 2, 3 e 4 del programma del corso).
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame è costituito da una prova scritta (riguardante la risoluzione di esercizi di tipo elementare) e da una prova orale. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame.
Inoltre, è ammesso a sostenere la prova orale solo chi abbia conseguito, nella prova scritta,
almeno un punteggio minimo predeterminato. In alternativa alla prova scritta, lo studente può
sostenere due prove scritte "in itinere", la prima svolta verso la metà del corso e la seconda
svolta appena dopo la conclusione del corso stesso: anche in questo caso è previsto un punteggio minimo per l'ammissione alla prova orale.
Bernardi, Stefanelli - Analisi matematica B (ii)
Analisi matematica B (ii)
Docenti: Marco Luigi Bernardi, Ulisse Stefanelli
Codice del corso: 062005
Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf, Elt
Crediti formativi: 7 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/05
Lezioni (ore/anno):
35
Esercitazioni (ore/anno): 35
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti alcune nozioni elementari sulle serie e, soprattutto,
le conoscenze di base del calcolo differenziale e integrale per le funzioni reali e vettoriali di
più variabili reali. Si insisterà sulla comprensione e sull'assimilazione delle definizioni e dei
risultati principali più che sulle dimostrazioni (alcune delle quali, peraltro, verranno svolte in
dettaglio). Ampio spazio verrà dato ad esempi e ad esercizi: alla fine del corso, gli studenti
dovrebbero essere in grado di svolgere, correttamente e senza esitazioni, calcoli elementari
riguardanti serie, derivate parziali o direzionali, integrali multipli o di linea o di superficie, ecc..
Rispetto al corso di Analisi Matematica B (ca) (con analogo programma), saranno oggetto di
ulteriori approfondimenti e complementi alcuni degli argomenti indicati nei successivi punti 1 e
4 del programma del corso.
Programma del corso
1. Serie
Successioni numeriche; limiti di successioni. Serie numeriche: definizione; prime proprietà ed
esempi; serie a termini positivi (criteri di convergenza); convergenza assoluta e convergenza
semplice. Cenni sulle serie di potenze in campo reale. Polinomi di Taylor e formule di Taylor.
Serie di Taylor; serie di Taylor di alcune funzioni elementari.
2. Calcolo differenziale per funzioni di più variabili reali
Funzioni reali di più variabili reali: rappresentazione grafica; limiti e continuità. Derivate parziali e gradienti; derivate direzionali. Differenziabilità; piani tangenti. Derivate di ordine superiore.
Derivazione parziale di funzioni composte. Cenni di calcolo differenziale per funzioni a valori
vettoriali. Matrici jacobiane. Massimi e minimi di funzioni reali; punti stazionari e loro classificazione.
3. Integrali multipli
Integrali doppi: definizione e proprietà principali; applicazioni alla Geometria e alla Fisica. Calcolo degli integrali doppi: formule di riduzione; cambiamento di variabili. Cenni sugli integrali
tripli.
4. Integrali di linea e integrali di superficie
Curve in forma parametrica: definizione; retta tangente; curve rettificabili e lunghezza d'arco.
Superfici in forma parametrica: prodotto vettoriale fondamentale e piano tangente; area di una
superficie; superfici di rotazione. Integrali di linea rispetto alla lunghezza d'arco. Integrali di
linea di campi vettoriali e applicazioni alla Fisica. Campi conservativi e indipendenza dal percorso. Integrali di superficie e applicazioni alla Fisica. Gli operatori rotore e divergenza. Il teorema di Green-Stokes e il teorema della divergenza nel piano. Il teorema di Stokes e il teorema della divergenza nello spazio.
Prerequisiti
I contenuti dei corsi di Analisi Matematica A e di Geometria e Algebra, in particolare: calcolo
differenziale e integrale per funzioni reali di una variabile reale; numeri complessi; geometria
analitica del piano e dello spazio; elementi di algebra lineare.
Bernardi, Stefanelli - Analisi matematica B (ii)
Materiale didattico consigliato
C. Canuto - A. Tabacco. Analisi Matematica I. Seconda edizione, Springer, 2005. (per l'argomento 1 del programma del corso).
R. A. Adams. Calcolo Differenziale 2 (Funzioni di più variabili). Quarta edizione, Casa Editrice
Ambrosiana, 2007. (per gli argomenti 2, 3 e 4 del programma del corso).
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame è costituito da una prova scritta (riguardante la risoluzione di esercizi di tipo elementare) e da una prova orale. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame.
Inoltre, è ammesso a sostenere la prova orale solo chi abbia conseguito, nella prova scritta,
almeno un punteggio minimo predeterminato. In alternativa alla prova scritta, lo studente può
sostenere due prove scritte "in itinere", la prima svolta verso la metà del corso e la seconda
svolta appena dopo la conclusione del corso stesso: anche in questo caso è previsto un punteggio minimo per l'ammissione alla prova orale.
Bonetti - Analisi matematica B (mn)
Analisi matematica B (mn)
Docente: Elena Bonetti
Codice del corso: 062089
Corso di laurea: AmbT, Inf
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/05
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti alcune nozioni elementari sulle serie e, soprattutto,
le conoscenze di base del calcolo differenziale e integrale per le funzioni reali e vettoriali di
più variabili reali. Si insisterà sulla comprensione e sull'assimilazione delle definizioni e dei
risultati principali più che sulle dimostrazioni (alcune delle quali, peraltro, verranno svolte in
dettaglio). Ampio spazio verrà dato ad esempi e ad esercizi: alla fine del corso, gli studenti
dovrebbero essere in grado di svolgere, correttamente e senza esitazioni, calcoli elementari
riguardanti serie, derivate parziali o direzionali, integrali multipli o di linea o di superficie, ecc..
Programma del corso
1. Serie
Successioni numeriche; limiti di successioni. Serie numeriche: definizione; prime proprietà ed
esempi; serie a termini positivi (criteri di convergenza); convergenza assoluta e convergenza
semplice. Cenni sulle serie di potenze in campo reale. Polinomi di Taylor e formule di Taylor.
Serie di Taylor; serie di Taylor di alcune funzioni elementari.
2. Calcolo differenziale per funzioni di più variabili reali
Funzioni reali di più variabili reali: rappresentazione grafica; limiti e continuità. Derivate parziali e gradienti; derivate direzionali. Differenziabilità; piani tangenti. Derivate di ordine superiore.
Derivazione parziale di funzioni composte. Cenni di calcolo differenziale per funzioni a valori
vettoriali. Matrici jacobiane. Massimi e minimi di funzioni reali; punti stazionari e loro classificazione.
3. Integrali multipli
Integrali doppi: definizione e proprietà principali; applicazioni alla Geometria e alla Fisica. Calcolo degli integrali doppi: formule di riduzione; cambiamento di variabili. Cenni sugli integrali
tripli.
4. Integrali di linea e integrali di superficie
Curve in forma parametrica: definizione; retta tangente; curve rettificabili e lunghezza d'arco.
Superfici in forma parametrica: prodotto vettoriale fondamentale e piano tangente; area di una
superficie; superfici di rotazione. Integrali di linea rispetto alla lunghezza d'arco. Integrali di
linea di campi vettoriali e applicazioni alla Fisica. Campi conservativi e indipendenza dal percorso. Integrali di superficie e applicazioni alla Fisica. Gli operatori rotore e divergenza. Il teorema di Green-Stokes e il teorema della divergenza nel piano. Il teorema di Stokes e il teorema della divergenza nello spazio.
Prerequisiti
I contenuti dei corsi di Analisi Matematica A e di Geometria e Algebra, cioè, in particolare:
calcolo differenziale e integrale per funzioni reali di una variabile reale; numeri complessi; geometria analitica del piano e dello spazio; elementi di algebra lineare.
Materiale didattico consigliato
M. Bramanti, C.D. Pagani, S. Salsa. MATEMATICA, Calcolo infinitesimale e algebra lineare,
seconda edizione. Casa Editrice ZANICHELLI. Al testo sono allegati due libri di esercizi: Esercizi di Matematica 1 e 2.
Bonetti - Analisi matematica B (mn)
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame è costituito da una prova scritta (riguardante la risoluzione di esercizi di tipo elementare) e da una prova orale. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame.
Inoltre, è ammesso a sostenere la prova orale solo chi abbia conseguito, nella prova scritta,
un punteggio minimo predeterminato. In alternativa alla prova scritta, lo studente può sostenere due prove scritte "in itinere", la prima svolta verso la metà del corso e la seconda svolta
appena dopo la conclusione del corso stesso: anche in questo caso è previsto un punteggio
minimo per l'ammissione alla prova orale.
Ferrario - Analisi matematica C
Analisi matematica C
Docente: Benedetta Ferrario
Codice del corso: 062249
Corso di laurea: Mec, Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/05
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso, naturale completamento degli insegnamenti di Analisi Matematica A e B precedentemente svolti, è indirizzato agli Studenti che intendono proseguire gli studi con la Laurea
Specialistica. Esso si propone di fornire agli Studenti ulteriori nozioni e strumenti dell'Analisi
Matematica, utili per gli studi successivi, come ad esempio: problemi di massimi e minimi vincolati, equazioni e sistemi di equazioni differenziali ordinarie, equazioni alle derivate parziali,
primi elementi di calcolo delle variazioni, serie di Fourier. Si insisterà sulla comprensione e
sull'assimilazione delle definizioni e dei risultati principali, pur presentando alcune significative
e importanti dimostrazioni. Ampio spazio verrà dato ad esempi ed esercizi.
Programma del corso
Calcolo differenziale a applicazioni
Richiami sulle funzioni di più variabili: continuità, differenziabilità, gradiente, derivate direzionali, piano tangente, matrice Hessiana; massimi e minimi liberi. Funzioni implicite e teorema
di Dini. Problemi di massimi e minimi vincolati; il metodo dei moltiplicatori di Lagrange.
Equazioni e sistemi differenziali
Introduzione alle equazioni differenziali ordinarie. Il problema di Cauchy e i problemi ai limiti.
Equazioni non lineari del primo ordine in forma normale; teoremi di esistenza e/o unicità. Estensione al caso dei sistemi. Equazioni differenziali lineari di ordine n. Alcuni casi particolari
di equazioni differenziali del primo e del secondo ordine. Cenni sulle equazioni alle derivate
parziali; l'equazione di Laplace; l'equazione delle onde; l'equazione del calore.
Calcolo delle Variazioni
Funzionali; massimi e minimi di funzionali. L'equazione di Eulero-Lagrange. Estremali ed estremanti. Esempi vari e applicazioni. Problemi isoperimetrici.
Serie di Fourier
Funzioni periodiche. Polinomi trigonometrici e serie trigonometriche. Serie di Fourier; forma
esponenziale della serie di Fourier. Proprietà ed esempi. Teoremi di convergenza per la serie
di Fourier: convergenza puntuale, uniforme, in media quadratica. Alcune applicazioni alle equazioni differenziali alle derivate parziali. Cenni alla trasformata di Fourier: definizione e proprietà principali. Applicazione per la risoluzione di equazioni differenziali alle derivate parziali.
Prerequisiti
I contenuti dei corsi di Analisi Matematica A, Analisi Matematica B, Geometria e Algebra.
Materiale didattico consigliato
Durante il corso verranno distribuite delle dispense dal docente. Inoltre si consigliano i testi
elencati nel seguito.
R.A. Adams. Calcolo differenziale 2. Casa Editrice Ambrosiana. (per il punto 1 del programma
del corso).
C. Citrini. Analisi matematica 2. Editrice Bollati Boringhieri. (per i punti 2,3,4 del programma
del corso).
C.D. Pagani - S. Salsa. Analisi Matematica 2. Masson. (per i punti 2,3,4 del programma del
Ferrario - Analisi matematica C
corso).
Sito web del corso: http://www-dimat.unipv.it/ferrario.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame è costituito da una prova scritta (o alternativamente dalle due prove scritte "in
itinere") e da una prova orale. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame (gli orali corrispondenti alle prove "in itinere" si svolgono in corrispondenza del primo
appello alla fine del corso).
Dell'Osso, Berizzi, Ghia - Architettura e composizione architettonica 1
Architettura e composizione architettonica 1
Docenti: Riccardo Dell'Osso, Carlo Berizzi, Alessandro Ghia
Codice del corso: 061044
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 12 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/14
Lezioni (ore/anno):
Esercitazioni (ore/anno):
Laboratori (ore/anno):
Progetti (ore/anno):
60
30
60
30
Obiettivi formativi specifici
Il corso intende fornire strumenti e riferimenti nella costruzione di possibili strategie di composizione dell'edificio contemporaneo. L'articolazione del programma prevede lezioni ex cattedra sul linguaggio architettonico contemporaneo, sugli elementi dell'architettura e su argomenti che saranno oggetto di esercitazioni progettuali.
Programma del corso
Il corso è strutturato in due moduli didattici (Mod. A e Mod B.) e un laboratorio progettuale.
All'interno dei due moduli vengono trattati di una serie di temi della progettazione architettonica contemporanea in ordine a tipi edilizi, minimi funzionali, aggregazione degli spazi, caratteri
formali e distributivi, organizzazione volumetrica, rapporto con il contesto, articolazione dei
volumi e integrazione funzionale; vengono inoltre approfonditi gli elementi dell'architettura
come materiale di base per la composizione architettonica. Completa il programma la trattazione della cultura del progetto architettonico del '900. Si tratta degli strumenti indispensabili
con cui delineare un proprio percorso di approccio al progetto. Il corso prevede inoltre l'esemplificazione dei temi trattati con l'analisi di progetti e realizzazioni dell'architettura contemporanea, con maggiore approfondimento degli ultimi 20 anni, e la trattazione di aspetti presenti
nel dibattito disciplinare attuale quali i principi di architettura ecologica, approfonditi all'interno
del laboratorio. Per ciascun tema, progetto e architetto verranno indicati i riferimenti bibliografici, in particolare i testi di critica e storia dell'architettura, oltre alle riviste di architettura. Il programma del corso si articola anche in incontri con ospiti italiani e stranieri impegnati nel dibattito attuale di architettura, revisioni collettive di progetto e visite didattiche ad alcune tra le più
significative opere architettoniche contemporanee. Sono oggetto di esercitazione progettuale
all'interno del laboratorio due temi; la villa, affrontata come progetto individuale nella prima
parte del corso, e il progetto di un edificio in un contesto consolidato che rappresenta il tema
d'anno e sarà oggetto di verifica in sede d'esame.
Prerequisiti
Materiale didattico consigliato
Durante tutte le comunicazioni verranno forniti riferimenti bibliografici specifici dei temi trattati,
articoli, testi o parti di essi. Essi saranno di volta in volta pubblicati sul forum interno del corso
(www.unipv.it/lcp/forum) che costituisce un valido strumento di scambio di informazioni tra
studenti e con i docenti. Integra la bibliografia del corso le pubblicazioni più avanti elencate. È
consigliabile inoltre la consultazione sistematica di almeno due delle seguenti riviste: Casabella, Domus, Architecture d'aujourd'hui, l'Arca. Sono comunque indispensabili lo studio delle
seguenti pubblicazioni:
Adolf Loos. Parole nel vuoto. Adelphi, Milano, 1973.
Heinrich Tessenow. Osservazioni elementari sul costruire. Franco Angeli, Milano, 1975.
Angelo Bugatti. Architettura e territorio. Libreria Clup, Milano, 2002.
Riccardo Dell'Osso. La villa contemporanea. Libreria Clup, Milano, 2003.
Riccardo Dell'Osso. La villa contemporanea. Libreria Clup, Milano, 2003.
Carlo Berizzi. Architettura e Composizione Architettonica 1. Libreria Clup, Milano, 2007.
Dell'Osso, Berizzi, Ghia - Architettura e composizione architettonica 1
Sito web del corso: www.unipv.it/lcp/forum
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame verterà sulle lezioni e la relativa bibliografia e comprenderà, anche in termini di valutazione complessiva, le esercitazioni svolte durante le ore di laboratorio ed i progetti condotti
durante l'anno.
De Amicis, Bugatti - Architettura e composizione architettonica 2
Architettura e composizione architettonica 2
Docenti: Giacomo De Amicis, Angelo Bugatti
Codice del corso: 061053
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 12 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/14
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 60
Laboratori (ore/anno):
60
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fare acquisire agli studenti la conoscenza e la padronanza degli strumenti disciplinari necessari alla realizzazione del progetto architettonico di un singolo edificio.
Si propone in particolare di fare riflettere sulla necessità di ricondurre ad una unità le varie
parti che compongono l'organismo edilizio e di fare emergere con chiarezza il significato delle
scelte che si compiono durante il processo di progettazione. Sotto il profilo formativo l'obiettivo finale del corso sarà quindi di indurre gli studenti ad essere più consapevoli delle implicazioni delle loro riflessioni e conseguentemente delle modalità compositive intraprese.
Programma del corso
Il corso, che si sviluppa nell'arco di un semestre, è articolato in tre principali momenti: lezioni
teoriche che trattano temi specifici, esercitazioni applicative individuali a partire dai temi trattati nelle lezioni e laboratorio di progetto in cui far progressivamente confluire i contenuti appresi con le precedenti attività. Il progetto di architettura di un edificio singolo è l'argomento trattato dal corso in oggetto. Nel corso saranno approfondite, sia a livello teorico che applicativo,
e a partire dallo studio di esempi significativi, tematiche relative al tipo edilizio, ai caratteri distributivi, all'orientamento, al rapporto con il terreno, al rapporto tra struttura e involucro, al
linguaggio e al carattere della facciata, e infine alla spazialità e al comfort degli spazi interni.
Ognuno di questi temi, all'interno delle lezioni, sarà argomentato alla luce delle esperienze e
delle teorie architettoniche più importanti, sia contemporanee che storiche. Riferimenti al dibattito attuale saranno inoltre sempre presenti. Tutte le attività previste (teorica tramite lezioni,
applicativa tramite esercitazioni e progettuale) saranno oggetto di continua verifica e discussione (anche collettiva) e i risultati conseguiti in ciascuna di esse concorreranno alla valutazione finale.
Prerequisiti
Conoscenze derivate dai corsi di Architettura e Composizione Architettonica 1, Storia dell'Architettura 1 e Architettura Tecnica 1.
Materiale didattico consigliato
L. Quaroni. Progettare un edificio. Mazzotta, Milano 1977. Testo di orientamento su principi
generali.
P. Ostilio Rossi. La costruzione del progetto architettonico. Editori Laterza, Bari 1996. Testo di
orientamento su principi generali.
G. De Amicis, Giulio Minoletti. La mensa impiegati alla Bicocca. Unicopli, Milano 2003. Testo
sulla lettura e sull'interpretazione dell'opera di architettura.
C. Martì Aris. Le variazioni dell'identità. Città Studi, Milano 1990. Testo sulla lettura e sull'interpretazione dell'opera di architettura.
A. Bugatti, L. Crespi. Sapienza tecnica e architettura Milano-Pavia 1950-1980. Alinea, Firenze
1997. Testo che riguarda principalmente la composizione architettonica.
A. Bugatti. Composizione Architettonica e identità. Cusl, Pavia 2000. Testo che riguarda principalmente la composizione architettonica.
De Amicis, Bugatti - Architettura e composizione architettonica 2
J. Summerson. Il linguaggio classico dell'architettura. PBE, Torino 1970. Testo che riguarda
principalmente la composizione architettonica.
F. Purini. Comporre l'architettura. Editori Laterza, Bari 2000. Testo che riguarda principalmente la composizione architettonica.
M. De Benedetti, A. Pracchi. Antologia dell'architettura moderna. Zanichelli, Bologna 1988.
Per consultazione.
M. Tafuri. Storia dell'architettura italiana 1944-1985. PBE, Torino 1986. Per consultazione.
Arquitectura Viva, Architectural Review, Casabella, Detail, El Croquis, Lotus. Riviste di settore
di cui è vivamente consigliata la consultazione.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consisterà nella discussione del progetto elaborato in gruppo, nel controllo della positiva effettuazione delle esercitazioni individuali e nella dimostrazione di conoscere i contenuti delle lezioni e della bibliografia di orientamento e di consultazione.
Bugatti, Berizzi, Koch - Architettura e composizione architettonica 3
Architettura e composizione architettonica 3
Docenti: Angelo Bugatti, Carlo Berizzi, Massimiliano Koch
Codice del corso: 061058
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 12 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/14
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 60
Laboratori (ore/anno):
60
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza necessaria per affrontare un progetto
architettonico e paesaggistico di riqualificazione urbana sia sul piano teorico che su quello
applicativo.
Programma del corso
L'attività formativa si compone di un ciclo di lezioni, di esercitazioni e di un laboratorio progettuale. Durante le lezioni teoriche, organizzate in due moduli (Mod.A e Mod.B) saranno illustrati e analizzati gli studi e i progetti più significativi nell'ambito della progettazione architettonica
e urbana; partendo dall'esposizione delle teorie del progetto, attraverso la definizione di carattere, tipo e metafora, si approfondiscono i temi del dibattito attuale, dall'innovazione morfologica e dello spazio pubblico. All'interno del corso saranno proposti alcuni esempi, contemporanei e del passato, che meglio esprimono la ricerca nel campo della composizione, tra i quali
quelli di Ledoux, Schinkel, Tessenow, Kahn, Meier, Rossi, Foster, Moneo, Unghers e Stirling,
che saranno proposti come riferimento. Il programma del corso si articola anche in incontri
con ospiti italiani e stranieri impegnati nel dibattito attuale di architettura, revisioni collettive di
progetto e visite didattiche ad alcune tra le più significative opere architettoniche contemporanee. Nel laboratorio saranno sviluppati dagli studenti i progetti relativi al tema individuato attraverso la lettura morfologica del sito a cui appartiene l'area di intervento, l'individuazione
degli elementi primari e dei principi insediativi che connotano l'ambito, lo studio delle relazioni
che insistono sul paesaggio e sul territorio per arrivare al progetto di architettura e di composizione fondato su basi tecniche e tecnologiche. Gli elementi più significativi saranno approfonditi ponendo particolare attenzione alla definizione tipologica dei manufatti e alla loro coerenza linguistica: non sono estranee riflessioni metodologiche dell'architettura bioclimatica.
Durante il corso saranno effettuate alcune prove ex tempore per valutare l'apprendimento dei
concetti teorici e delle metodologie applicative. Il corso è coordinato con Urbanistica 1.
Prerequisiti
Conoscenze derivate dai corsi di Architettura e Composizione Architettonica 1 e 2, Storia
dell'Architettura 2, Architettura tecnica 2, Scienza delle costruzioni.
Materiale didattico consigliato
BIBLIOGRAFIA PRINCIPALE.
* A. Bugatti, C. Berizzi, A. Maggioni. Torri residenziali. Modelli di abitazioni, modelli di paesaggi. Edizioni Unicopli, Milano, 2005.
* A. Bugatti, R. Dorigati. Urban Renewal and Town Culture. Alinea, Firenze, 1998.
* Adolf Loos. Parole nel vuoto. Adelphi, 1972.
* Aldo Rossi. L'Architettura della Città. CLUP Milano, 1978.
* C. Norberg Schulz. L'architettura: presenza, linguaggio e luogo. Edizioni Skira.
* Heinrich Tessenow. Osservazioni elementari sul costruire. Franco Angeli Editore, 1974.
* R. Venturi. Complessità e contraddizione nell'architettura. Edizioni Dedalo, Bari, 1980.
Bugatti, Berizzi, Koch - Architettura e composizione architettonica 3
A. Bugatti. Il progetto morfologico di grandi funzioni urbane. CLUP, Milano, 2001.
A. Bugatti. Urban Renewal and Town Culture. Seminario Internazionale di progettazione. Alinea, Firenze, 1999.
S. Crotti. Figure architettoniche: soglia. Edizioni Unicopli, Milano, 2000.
S. Giedion. Spazio, Tempo, Architettura. Hoepli, 1980.
M. Romano. Costruire le città. Skira, Milano, 2004.
V. Vercelloni. Atlante storico dell'idea europea della città ideale. Editoriale Jaca Book,Milano,
1994.
Riviste di cui si consiglia la consultazione. Architectural Rewiew, L'Architecture d'aujourd'hui,
Casabella, Lotus International, Detail, Tectonica.
È inoltre attivo un forum interno del corso (www.unipv.it/lcp/forum) che costituisce un valido
strumento di scambio di informazioni tra studenti e con i docenti.
Sito web del corso: www.unipv.it/lcp/forum
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame verterà sulla discussione delle proposte progettuali elaborate, in stretto riferimento ai
temi trattati, sulla bibliografia di riferimento (testi evidenziati con un asterisco) e sull'apprendimento dei principi teorici.
Stevan - Architettura e composizione architettonica 4
Architettura e composizione architettonica 4
Docente: Cesare Stevan
Codice del corso: 061075
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 9 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/14
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 60
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'insegnamento si configura come un corso avanzato di progettazione destinato agli studenti
dell'ultimo anno. Il lavoro didattico sarà dedicato alla pratica di progetto. Sul piano del metodo
verrà proposta una costante interazione tra riflessioni di ordine particolare sul tema di progetto e riflessioni sui temi generali dell'architettura e della città.
Programma del corso
Fase A
Lo studente compie la propria documentata e motivata scelta del tema su cui intende sviluppare il proprio lavoro, dimostrando la capacità e sensibilità acquisita nell'individuare situazioni
in cui è richiesto un appropriato intervento progettuale. Il tema applicativo individuato dall'allievo va inquadrato attraverso un'analisi storica (a livello urbanistico e architettonico) e una
ricognizione delle attuali esigenze organizzativo-funzionali e socio-culturali che supportano
l'ipotesi di intervento progettuale. Alla fine della fase A sono richieste una relazione con planimetrie illustrative del contesto e un plastico in scala 1:1000 o 1:2000 dell'area interessata
dall'intervento.
Fase B
È specificamente finalizzata a un approfondimento del tema progettuale individuato ivi compresa la definizione della destinazione d'uso degli spazi per i quali va ipotizzato un primo layout funzionale. Verranno altresì verificate le quantità in gioco (mq e mc), i vincoli esistenti e
verranno criticamente esaminati eventuali altri progetti che abbiano affrontato o interessino
quell'area o aree strettamente attigue. Verrà infine formulata una prima "idea" progettuale di
massima per la quale è richiesta la realizzazione di un plastico di lavoro utile (in particolare)
alla verifica delle relazioni che si istituiscono con il contesto. - scale richieste 1:500 e 1:200.
Fase C
Può essere affrontata solo dagli studenti che abbiano ottenuto una certificazione positiva nelle fasi precedenti. Tale fase attiene allo sviluppo di un progetto nella sua forma preliminare.
La proposta progettuale dovrà essere corredata di piante e di sezioni adeguate a compiutamente descriverla anche per gli aspetti statici ed impiantistici. Quanto presentato a conclusione di questa terza fase potrà costituire la base per l'elaborazione finale della tesi di laurea. Gli
elaborati dovranno essere contenuti su CD.
NOTA
L'attività è per sua natura e definizione fortemente incentrata sulla operatività degli allievi
supportati e assistiti dalla docenza. Pertanto eventuali approfondimenti teorici in forma di lezioni si svilupperanno solo a partire dagli elaborati presentati e sottoposti a verifica critica da
parte della docenza e degli allievi stessi.
Prerequisiti
Le conoscenze di base definite nelle precedenze d'esame.
Materiale didattico consigliato
È richiesta la conoscenza del testo: A. Ferrari. Le azioni del progetto. Le tre lune, Mantova, 2004.
Stevan - Architettura e composizione architettonica 4
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consisterà in un colloquio incentrato sulla discussione del progetto con riferimento
alle questioni teoriche trattate nel corso dell'anno.
Turri - Architettura tecnica 1
Architettura tecnica 1
Docente: Francesca Turri
Codice del corso: 061040
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 12 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/10
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 60
Laboratori (ore/anno):
60
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Obiettivo formativo dell'insegnamento è dare agli studenti le basi culturali e le conoscenze
tecniche necessarie per la comprensione dell'organismo edilizio dal punto di vista costruttivo
e di funzionamento. Al termine del corso lo studente deve aver acquisito la capacità di leggere e redigere un semplice progetto edilizio nelle parti costituenti, anche a livello esecutivo, con
sufficiente competenza tecnica.
Programma del corso
L'insegnamento affronta la conoscenza dell'organismo edilizio e delle sue parti con un approccio prestazionale. Fornisce gli strumenti conoscitivi di base della tecnologia edilizia, utili
per l'attività progettuale e costruttiva attraverso lezioni, esercitazioni e laboratori progettuali
applicativi.
Parte introduttiva
Nella prima parte del corso vengono trattati argomenti preliminari (svolti in modo intuitivo) per
fornire strumenti utili alla comprensione della materia: la terminologia specifica, la definizione
delle esigenze e l'analisi dei requisiti tipologico-ambientali e tecnologici che caratterizzano il
sistema edilizio, le conoscenze relative ai principi costruttivi che governano la realizzazione
degli edifici. Vengono introdotti cenni ai principali materiali usati in edilizia.
Classi di unità tecnologiche dell'organismo edilizio
La parte più estesa del corso approfondisce la conoscenza dell'organismo edilizio, scomposto
secondo la classificazione proposta dalle norme UNI. La trattazione delle classi di unità tecnologiche - strutture, chiusure, partizioni - e degli elementi tecnici è finalizzata all'apprendimento delle tecniche costruttive più diffuse e alla verifica del loro funzionamento a sistema
nell'organismo edilizio.
Laboratorio progettuale
L'attività di laboratorio, con frequenza obbligatoria, riguarda lo sviluppo di un semplice progetto edilizio di residenza unifamiliare. Gli studenti, organizzati in gruppi, apprendono operativamente a predisporre gli elaborati tecnici esecutivi del progetto (scale di rappresentazione
1:100 e 1:50), e a approfondirne i particolari costruttivi (1:20 e 1:10).
Esercitazioni, seminari e visite
Le esercitazioni sono momenti di approfondimento, sperimentazione e verifica dei contenuti
del corso. Sono previsti seminari, visite e stage per promuovere il confronto con l'attività produttiva, costruttiva e professionale.
Prerequisiti
Lo studente deve aver acquisito i metodi di rappresentazione del progetto edilizio, appresi
nell'insegnamento di Disegno dell'architettura 1 del primo anno.
Materiale didattico consigliato
Stante l'ampiezza degli argomenti, non è possibile fare riferimento ad un unico testo. L'uso
dei testi consigliati e ulteriori indicazioni bibliografiche saranno specificati durante il corso.
Torricelli. Materiali e tecnologie dell'architettura. Laterza.
Turri - Architettura tecnica 1
Caleca. ARCHITETTURA TECNICA. Libreria Dario Flaccovio.
Chiostri, Furiozzi, Piloti, Sestini. Tecnologia dell'Architettura. ALINEA.
Amelio, Canavesio. Materiali per l'edilizia. SEI.
Cutrì. Particolari costruttivi. testoImmagine. Utile per consultazione.
Finocchi (a cura di). Architettura. Glossari illustrati. De Agostini. Utile per consultazione.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'ammissione all'esame è subordinata al conseguimento della frequenza al Laboratorio e alla
valutazione positiva degli elaborati progettuali richiesti. Durante il corso vengono svolte prove
di verifica dell'apprendimento. L'esame consiste in un colloquio orale sugli argomenti sviluppati durante le lezioni.
Greco, Morandotti- Architettura tecnica 2
Architettura tecnica 2
Docente: Alessandro Greco, Marco Morandotti
Codice del corso: 061046
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 12 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/10
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 60
Laboratori (ore/anno):
60
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'insegnamento si prefigge lo scopo di porre lo studente in grado di affrontare e risolvere i
problemi di carattere tipologico, distributivo e tecnologico che stanno alla base della progettazione architettonica e segnatamente della progettazione dell'organismo edilizio e del suo intorno. In particolare viene sviluppata e approfondita la progettazione del "contenitore edilizio
residenza" nei suoi aspetti caratteristici, con riguardo alle aspettative degli utenti. Dall'A.A.
2003-2004 è stata sperimentata con successo la possibilità di estendere l'insegnamento sui
due semestri in concomitanza con quello di Architettura e Composizione architettonica 2, per
indirizzare lo studente alla consapevolezza e alla visione complessiva dei problemi fondamentali inerenti la progettazione dell'organismo edilizio.
Programma del corso
Il programma dell'insegnamento comprende attività articolate in: Lezioni - caratterizzate dai
seguenti argomenti principali 1. Rapporto fra le esigenze abitative e gli spazi dell'alloggio; dimensionamento degli spazi. 2. Aggregazione degli alloggi: tipologie edilizie. 3. Criteri di classificazione e impostazione progettuale degli edifici. 4. Impianti negli edifici residenziali. 5. Esempi e soluzioni di architettura vernacolare; principi e applicazioni di architettura bioclimatica. 6. Soluzioni tipologiche e tecnologiche d'avanguardia nella residenza. 7. Principi di bioarchitettura. Le esercitazioni sono caratterizzate da illustrazione, significati, esempi di tavole
che vanno a far parte della documentazione del tema d'anno e da revisioni e correzioni degli
elaborati progettuali. L'organizzazione prevede due presentazioni del progetto, da parte di
ogni gruppo di progettazione, una delle quali, a conclusione del corso, congiuntamente con i
docenti di Architettura e Composizione.
Prerequisiti
Il corso presuppone la conoscenza delle nozioni e delle applicazioni sulla rappresentazione
dell'oggetto edilizio, sui tipi e le caratteristiche dei sottosistemi e componenti edilizi nonché sui
materiali tradizionali, recenti e innovativi. La preparazione alla progettazione non può comunque prescindere dalle conoscenze storiche dell'architettura.
Materiale didattico consigliato
All'inizio delle lezioni e durante lo svolgimento del programma vengono indicati libri, manuali e
riviste di più utile consultazione per l'approfondimento dei temi trattati.
Caleca L. Architettura tecnica. Flaccovio 2000.
Mandolesi E. Edilizia. UTET, Torino, 1978.
Gazzola L. Architettura e Tipologia. Officina Edizioni, Roma 1990.
Zaffagnini M. Progettare nel processo edilizio. Bologna 1981.
AA. VV. Strumenti per il progetto. La casa. Compositori editore, Bologna 2000.
H. Hertzberger. Lezioni di Architettura. Editori Laterza, 1996.
AA. VV. Progetto qualità edilizia. Edizioni Edilizia Popolare, 2002.
Losasso M. (a cura di). La casa che cambia. Clean Edizioni 1997.
Amerio e Canevasio. Tecniche ed elementi costruttivi. SEI, 1996.
Greco, Morandotti - Architettura tecnica 2
Modalità di verifica dell'apprendimento
Durante l'anno gli studenti hanno a disposizione 15 prove di laboratorio, consistenti, per il corrente Anno Accademico, in un programma concordato con il Comune di Pavia per la rilevazione e l'abbattimento delle barriere architettoniche negli spazi urbani. Il laboratorio sarà
completato da ogni gruppo con la presentazione di una proposta progettuale. Per quanto riguarda la conoscenza degli argomenti del programma delle lezioni, sono previste 3 prove in
itinere (test), di cui si tengono conto i due migliori risultati. Le prove sopradescritte vanno a
formare la valutazione di base di ogni singolo studente. Il tema d'anno, costituito da un progetto di un edificio concordato con l'insegnamento di Architettura e Composizione architettonica 2 ed elaborato dagli studenti suddivisi in gruppi, viene valutato, al momento dell'esame,
con un punteggio che va ad incrementare il voto di presentazione del singolo studente e forma quindi il voto di valutazione finale di ciascuno. L'eventuale prova scritta d'esame e/o l'orale
sarà previsto per completare gli obblighi di prove fissati e/o per definire il giudizio sull'apporto
individuale al progetto finale eseguito in gruppo.
Morandotti - Architettura tecnica e tipologie edilizie
Architettura tecnica e tipologie edilizie
Docente: Marco Morandotti
Codice del corso: 061067
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 9 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/10
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 60
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si prefigge l'obiettivo di approfondire la conoscenza dei tipi edilizi e delle tecniche costruttive finalizzate alla progettazione integrale del contenitore edilizio. Il corso intende fornire
le basi culturali necessarie alla progettazione e realizzazione dell'organismo architettonico
inteso come risultato di un processo di sintesi tra l'ideazione della forma e la fattibilità costruttiva.
Programma del corso
Il corso è strutturato in modo da sollecitare nell'allievo l'elaborazione di processi autonomi di
sintesi e di traduzione operativa di una vasta rosa di contenuti generali in precise scelte di
progetto. Il contenuto didattico del corso è connotato da una rilevante componente multidisciplinare, al fine di suscitare negli allievi una progressiva propensione al confronto con discipline e competenze diverse ma sempre più interrelate con l'attività progettuale. I contenuti didattici del corso fanno riferimento all'analisi degli organismi edilizi nei loro aspetti fondativi di natura costruttiva, funzionale, tipologica e formale e nelle loro gerarchie di sistemi, finalizzata ai
temi della fattibilità del progetto.
Contenuti e aree tematiche
Le principali aree tematiche affrontate nel corso possono essere così schematizzate:
1) Inquadramento metodologico per la definizione del concetto di "tipo edilizio" e per il suo
impiego progettuale: gli studenti sono chiamati ad identificare le attività e gli spazi che compongono gli edifici per la collettività e la loro organizzazione funzionale, prestando attenzione
alle relazioni tra i vari spazi, ai collegamenti ed ai percorsi, in funzione del rapporto con il contesto in cui l'edificio si inserisce; 2) Rapporto forma - tecnica - materiali - funzione: vengono
fornite chiavi critiche di lettura, rappresentate attraverso un insieme di esemplificazioni progettuali reali, che consentano di identificare la successione delle fasi progettuali come un progressivo passaggio dalla definizione di uno spazio ideale astratto ad uno concreto, attraverso
una materializzazione tecnica delle idee progettuali. Architettura, tecnica e tipologia si riconducono dunque alla sintesi conclusiva del progetto e alla verifica della fattibilità costruttiva che
gli è propria; 3) Metodi progettuali delle soluzioni costruttive di dettaglio: viene quindi stimolata la capacità di progettare particolari costruttivi tecnicamente corretti e funzionalmente efficaci; 4) Impiego progettuale di materiali e tecniche costruttive tradizionali ed innovative: gli studenti sono chiamati ad approfondire la conoscenza delle esigenze strutturali e impiantistiche
che devono essere soddisfatte dal manufatto, prendendo in esame i particolari costruttivi più
significativi per consentire la fattibilità costruttiva e tecnica delle soluzioni progettuali proposte,
con particolare attenzione a materiali e tecnologie innovativi; 5) Elementi di progettazione degli impianti e ricadute sui caratteri distributivi e costruttivi dell'edificio.
Prerequisiti
Risultano fondamentali le conoscenze acquisite nei corsi di Architettura Tecnica 1 e 2, che
sono propedeutici al corso di Architettura Tecnica e Tipologie Edilizie. Pur non esistendo ulteriori propedeuticità obbligatorie, il corso richiede le conoscenze di base e i metodi operativi
della Composizione Architettonica e la capacità di governare - almeno sotto il profilo qualitativo - modelli strutturali semplici, secondo le modalità proprie della Tecnica delle Costruzioni.
Morandotti - Architettura tecnica e tipologie edilizie
Materiale didattico consigliato
La bibliografia sotto riportata costituisce un riferimento di base degli argomenti generali trattati
nel corso. Eventuali approfondimenti monografici su argomenti specifici del corso saranno
comunicati singolarmente durante le lezioni.
A. Campioli. Il contesto del progetto. Franco Angeli.
G. Grassi. L'architettura come mestiere e altri scritti. Franco Angeli, Milano, 1992.
M. Imperadori (a cura di). La progettazione con tecnologia stratificata a secco. Il Sole 24 Ore.
E. Mandolesi. Edilizia (voll. 1,2,3,4). UTET, Torino.
L. Quaroni. Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura. Gangemi Ed., Roma, 1995.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'ammissione all'esame è subordinata alla valutazione positiva degli elaborati progettuali sviluppati durante il corso. L'esame consiste in una prova orale basato sulla discussione del tema svolto e sugli argomenti propri del corso.
Ferrara - Automatica
Automatica
Docente: Antonella Ferrara
Codice del corso: 062079
Corso di laurea: Mec, Elt, ElTel
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04
Lezioni (ore/anno):
34
Esercitazioni (ore/anno): 14
Laboratori (ore/anno):
4
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire le basi matematiche e gli strumenti metodologici necessari alla
analisi delle principali proprietà dei sistemi dinamici nel dominio continuo del tempo e alla
progettazione di semplici sistemi di controllo lineare.
Programma del corso
Sistemi dinamici
Modelli matematici di sistemi fisici. Definizione di sistema dinamico tramite le variabili di ingresso/ stato/uscita e le relative rappresentazioni. Rappresentazioni a tempo continuo. Trasformata di Laplace. Risoluzione di sistemi lineari a tempo invariante. Cenni ai sistemi non
lineari e alla linearizzazione. Rappresentazioni dei sistemi lineari nel dominio della frequenza.
Matrici e funzioni di trasferimento: relazioni con la risposta impulsiva e con le rappresentazioni
nel dominio del tempo. Connessioni di sistemi in serie, parallelo, retroazione. Riduzione di
complessità di schemi a blocchi. Cenni alle realizzazioni tramite forme canoniche. Definizione
della funzione di risposta in frequenza e sue rappresentazioni: diagrammi di Bode, diagrammi
polari, diagrammi di Nyquist.
Proprietà strutturali dei sistemi dinamici
Criteri di stabilità dei sistemi lineari a tempo invariante. Stabilità BIBO. Controllabilità e criterio
di controllabilità. Osservabilità e criterio di osservabilità. Dualità tra controllabilità e osservabilità.
Progettazione dei sistemi di controllo
Analisi dei sistemi di controllo retroazionati tramite metodi analitici e grafici: Nyquist e Bode.
Grandezze che influiscono sulla risposta: coefficiente di smorzamento, margine di fase e di
guadagno. Comportamento statico. Effetto dei disturbi e delle incertezze del modello. Controllori elementari per sistemi monovariabili nel dominio delle frequenze: reti correttrici, regolatori
PID. Cenni ai controllori per sistemi multivariabili e ai controllori non convenzionali basati su
logiche fuzzy.
Prerequisiti
Conoscenza di base di matematica elementare: numeri complessi, algebra lineare, equazioni
differenziali.
Materiale didattico consigliato
Appunti delle lezioni.
P. Bolzern, R. Scattolini, N. Schiavoni. Fondamenti di controlli automatici. McGraw Hill, Milano.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda e terza parte del Corso. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte
la prova finale consisterà in un colloquio. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su argomenti trattati durante il
Corso, al fine di essere ammessi al colloquio finale.
Benzi - Azionamenti elettrici
Azionamenti elettrici
Docente: Francesco Benzi
Codice del corso: 062157
Corso di laurea: Inf, Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32
Lezioni (ore/anno):
32
Esercitazioni (ore/anno): 12
Laboratori (ore/anno):
6
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire la conoscenza dei principali tipi di macchine ed azionamenti elettrici (in corrente alternata e continua), descrivendo, per ognuna delle tipologie principali, gli
aspetti costruttivi e i principi di funzionamento. Lo studente sarà in grado al termine del corso
di identificare e studiare il comportamento dei più comuni tipi di motori e azionamenti, in relazione alle rispettive caratteristiche elettromeccaniche e applicazioni cui sono destinati, e di
conoscere le modalità di funzionamento degli alternatori sincroni.
Programma del corso
Caratteristiche generali delle macchine e degli azionamenti elettrici
Schema della macchina elettrica nel funzionamento da motore e generatore. Caratteristiche
nominali delle ME. Tipi di servizio. Comportamento termico delle ME e sistemi di raffreddamento.
Azionamenti con macchine asincrone
Aspetti costruttivi della macchina asincrona, sua importanza e applicazioni. Modello generale
e circuito equivalente per il funzionamento a regime. Definizione dello scorrimento e principali
condizioni di funzionamento come motore. Caratteristica meccanica a tensione e frequenza
costante: coppia e potenza. Regolazione della velocità. Motore asincrono monofase.
Azionamenti con macchine sincrone
Aspetti costruttivi della macchina sincrona, sua importanza e applicazioni. Modello generale e
circuito equivalente per il funzionamento a regime. Regolazione della potenza attiva e reattiva. Funzionamento da alternatore. Diagrammi vettoriali per il funzionamento a regime. Applicazioni e possibilità di regolazione della velocità dei motori sincroni.
Azionamenti con macchine in corrente continua
Aspetti costruttivi delle macchine a collettore a corrente continua e principio di funzionamento.
Caratteristiche di eccitazione. Modello generale, equazioni per il funzionamento transitorio e a
regime. Caratteristiche elettromeccaniche e meccaniche delle macchine ad eccitazione indipendente. Reazione d'armatura e compensazioni. Possibilità di regolazione della velocità:
funzionamento a coppia e potenza costante.
Prerequisiti
I principi della teoria dei circuiti e della conversione elettromeccanica.
Materiale didattico consigliato
F. Benzi. Dispense del corso.
G. Petrecca, E. Bassi, F. Benzi. La teoria unificata delle macchine elettriche rotanti. CLUP,
1984. Disponibile al link: http://www.unipv.it/webing/Cdlenergetica/Macchine_azionamenti/
indexME&A.html.
Luca Ferraris. Macchine elettriche. CLUT Editore, Torino, 2003.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del Corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con vota-
Benzi - Azionamenti elettrici
zione media sufficiente verrà proposto un voto da confermare attraverso un colloquio finale.
Per gli studenti che per gravi motivi non abbiano potuto svolgere le prove in itinere è previsto
un esame completo con prova scritta e orale.
Bassi - Azionamenti elettrici industriali
Azionamenti elettrici industriali
Docente: Ezio Bassi
Codice del corso: 062181
Corso di laurea: Elt, Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 22
Laboratori (ore/anno):
2
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Fornire i concetti di base sul funzionamento, le caratteristiche operative, la regolazione, il dimensionamento e le applicazioni degli azionamenti elettrici a velocità variabile per quanto riguarda il comportamento a regime ed alcuni cenni sul comportamento transitorio.
Programma del corso
Generalità sugli azionamenti elettrici
Definizione e schema di un azionamento elettrico; Regolazione di un azionamento (controllo
di coppia, di velocità, di posizione); Espressione della potenza nelle sezioni di un azionamento; Influenza della forma d'onda di corrente sulla coppia sviluppata; Caratteristiche dei carichi;
Equazione meccanica di sistemi in moto, coppie e inerzie riflesse, rapporti di trasmissione;
Funzionamento su quattro quadranti, rigenerazione e frenatura; Coppia efficace. Esempi di
applicazioni industriali degli azionamenti.
Azionamenti con motore a induzione
Modulazione sinusoidale degli inverter; alimentazione delle macchine da inverter a frequenza
variabile: caratteristiche meccaniche, limiti di funzionamento, circuito equivalente armonico,
controllo V/ Hz e controllo di flusso, controllo di scorrimento, equazioni dinamiche del motore
e orientamento di campo. Azionamenti con macchine a induzione alimentate a frequenza fissa: graduatori di statici di tensione; cascata iposincrona. Risparmio energetico conseguente
al funzionamento a velocità variabile.
Azionamenti con macchine in c.c
Alimentazione da raddrizzatore e da chopper. Schemi di regolazione. Esempi di applicazioni.
Prerequisiti
Funzionamento a regime delle macchine elettriche; Convertitori statici; Integrazione di semplici equazioni differenziali; Scomposizione in armoniche di una forma d'onda periodica; Uso
di diagrammi vettoriali.
Materiale didattico consigliato
Di seguito sono indicati alcuni testi di carattere generale sugli azionamenti elettrici; altro materiale (fotocopie lucidi, appunti, articoli, cataloghi e simili) verrà fornito dal docente nel corso
delle lezioni.
Legnani, Tiboni, Adamini. Meccanica degli azionamenti, vol.1 - Azionamenti Elettrici. Progetto
Leonardo, Bologna 2002.
Murphy, Turnbull. Power Electronic Control of AC Motors. Pergamon Press, 1988.
Bose. Power Electronics and Variable Frequency Drives. Technology and Applications. IEEE
Press, 1997.
Leonhard. Control of Electrical Drives. Springer Verlag, 1996.
Mohan, Undeland, Robbins. Elettronica di potenza. Convertitori e applicazioni. Hoepli, 2005.
Si tratta di un testo fondamentale per più insegnamenti: per il corso di A.E.I. è molto utile e
didatticamente chiara la parte sugli inverter e i raddrizzatori.
Bassi - Azionamenti elettrici industriali
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in un colloquio orale sugli argomenti del corso. L'esito di eventuali prove
scritte sostenute durante il corso, così come di relazioni su argomenti specifici concordati col
docente, concorrerà all'attribuzione del voto finale.
Ferretti - Basi di dati
Basi di dati
Docente: Marco Ferretti
Codice del corso: 062165
Corso di laurea: Eln, Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
26
Esercitazioni (ore/anno): 24
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso di Basi di Dati è un'introduzione alla gestione di grandi quantità di informazioni mediante l'uso della tecnologia corrente dei DBMS. Lo studente acquisirà le capacità necessarie
ad utilizzare basi di dati preesistenti mediante il linguaggio standard SQL e a progettare
schemi di basi di dati a partire da specifiche funzionali di alto livello. Su gli schemi logici derivati dalla metodologia di progettazione concettuale Entità Relazione Attributo, lo studente sarà in grado di eseguire verifiche di correttezza formale utilizzando lo strumento delle dipendenze funzionali. Il riferimento principale di tutto il corso è il modello relazionale. Al termine
del corso, lo studente sarà in grado di intraprendere l'analisi di sistemi basati su DBMS, indipendentemente dalla tecnologia e dall'infrastruttura che li ospita; in questo senso, l'ambiente
operativo (rete locale, rete geografica o Web) non sarà un elemento discriminante delle capacità acquisite.
Programma del corso
Parte I. Introduzione ai DBMS
Architettura di un DBMS. La struttura a livelli della rappresentazione dell'informazione. Il concetto di schema e i metadati. Modelli dei dati: strutture di rappresentazioni, operatori e vincoli.
Linguaggi per la descrizione (DDL) e la manipolazione dei dati (DML). Proprietà ACID delle
transazioni (cenni). Il modello client server e ODBC. Connettività Web.
Parte II. Il modello relazionale
Dalle tabelle alle relazioni: fondamento algebrico del modello. Domini e relazioni. Il concetto
di superchiave e di chiave primaria. I vincoli di integrità. Algebra relazionale. Operatori insiemistici. Restrizione, proiezione e giunzione. Costruzione di espressioni che traducano query
formulate in linguaggio naturale.
Parte III. La progettazione di una base di dati
Dai requisiti allo schema logico: progettazione concettuale e logica. Progettazione concettuale mediante il modello Entità, Relazione e Attributi (ERA). Dati di carico delle transazioni e ristrutturazione dello schema ERA. Traduzione nel modello logico secondo lo schema relazionale. Il concetto di dipendenza funzionale come strumento di verifica della struttura delle relazioni. Forma normale di Boyce Codd.
Parte IV. SQL
SQL come standard. Rapporti con l'algebra relazionale. Sintassi completa di SELECT FROM.
Operatori insiemistici. Query semplici, nidificate e correlate. Raggruppamento. SQL come
DDL. Il CATALOG. SQL ospitato: il concetto di cursore. SQLCA. Esercitazioni in aula.
Prerequisiti
Capacità di formulare algoritmi. Nozioni base introdotte nei corsi di Fondamenti di Informatica
e Calcolatori elettronici. Il corso è logicamente coordinato con l'insegnamento di Sistemi Informativi, del quale è il presupposto tecnologico.
Materiale didattico consigliato
Agli studenti verrà distribuita, dopo la sottoscrizione di una licenza gratuita per scopi non
commerciali, la versione 'Personal Edition' di un DBMS commerciale, da usarsi a supporto
Ferretti - Basi di dati
delle Esercitazioni di SQL. I testi su SQL sono indicativi e non vincolanti.
P. Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi, R. Torlone. Basi di dati: Modelli e linguaggi di interrogazione. Mc Graw Hill, 2006. Testo di base.
K. Stephens, R. Plew, B. Morgan, J. Perkins. SQL, Il Manuale. Mc Graw Hill, 1997. Testo di
supporto all'SQL.
L. Welling, L. Thomson. MySQL, Tutorial. Pearson Education Italia, 2004. Utile per chi installa
MySQL (versione 4.1).
Sito web del corso: http://orfeo.unipv.it/ferretti/cdol/bd/index.htm
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere; inoltre, è prevista una prova pratica di SQL, che si
terrà alla fine del corso. L'esame verterà su una verifica orale, necessaria solo a chi volesse
incrementare la votazione risultante dalle prove in itinere: inoltre, coloro che non avessero
superato una o più prove in itinere, dovranno sostenere in sede di appello la prova (o le prove) non superate. Le iscrizioni agli appelli si fanno on-line, sul sito del corso.
Ferretti - Basi di dati (mn)
Basi di dati (mn)
Docente: Marco Ferretti
Codice del corso: 062161
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 4 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
32
Esercitazioni (ore/anno):
0
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso di Basi di Dati è un'introduzione alla gestione di grandi quantità di informazioni mediante l'uso della tecnologia corrente dei DBMS. Lo studente acquisirà le capacità necessarie
ad utilizzare basi di dati preesistenti mediante il linguaggio standard SQL e a progettare
schemi di basi di dati a partire da specifiche funzionali di alto livello. Su gli schemi logici derivati dalla metodologia di progettazione concettuale Entità Relazione Attributo, lo studente sarà in grado di eseguire verifiche di correttezza formale utilizzando lo strumento delle dipendenze funzionali. Il riferimento principale di tutto il corso è il modello relazionale. Al termine
del corso, lo studente sarà in grado di intraprendere l'analisi di sistemi basati su DBMS, indipendentemente dalla tecnologia e dall'infrastruttura che li ospita; in questo senso, l'ambiente
operativo (rete locale, rete geografica o Web) non sarà un elemento discriminante delle capacità acquisite.
Programma del corso
Parte I: Introduzione ai DBMS
Architettura di un DBMS. La struttura a livelli della rappresentazione dell'informazione. Il concetto di schema e i metadati. Modelli dei dati: strutture di rappresentazioni, operatori e vincoli.
Linguaggi per la descrizione (DDL) e la manipolazione dei dati (DML). Proprietà ACID delle
transazioni (cenni). Il modello client server e ODBC. Connettività Web.
Parte II. Il modello relazionale
Dalle tabelle alle relazioni: fondamento algebrico del modello. Domini e relazioni. Il concetto
di superchiave e di chiave primaria. I vincoli di integrità. Algebra relazionale. Operatori insiemistici. Restrizione, proiezione e giunzione. Costruzione di espressioni che traducano query
formulate in linguaggio naturale.
Parte III La progettazione di una base di dati
Dai requisiti allo schema logico: progettazione concettuale e logica. Progettazione concettuale mediante il modello Entità, Relazione e Attributi (ERA). Dati di carico delle transazioni e ristrutturazione dello schema ERA. Traduzione nel modello logico secondo lo schema relazionale. Il concetto di dipendenza funzionale come strumento di verifica della struttura delle relazioni. Forma normale di Boyce Codd.
Parte IV SQL
SQL come standard. Rapporti con l'algebra relazionale. Sintassi completa di SELECT FROM.
Operatori insiemistici. Query semplici, nidificate e correlate. Raggruppamento. SQL come
DDL. Il CATALOG. SQL ospitato: il concetto di cursore. SQLCA. Esercitazioni in aula.
Prerequisiti
Capacità di formulare algoritmi. Nozioni base introdotte nei corsi di Fondamenti di Informatica
e Calcolatori elettronici. Il corso è logicamente coordinato con l'insegnamento di Sistemi Informativi, del quale è il presupposto tecnologico.
Materiale didattico consigliato
Agli studenti verrà distribuita, dopo la sottoscrizione di una licenza gratuita per scopi non
commerciali, la versione 'Personal Edition' di un DBMS commerciale, da usarsi a supporto
Ferretti - Basi di dati (mn)
delle Esercitazioni di SQL. I testi su SQL sono indicativi e non vincolanti.
P. Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi, R. Torlone. Basi di dati: Modelli e linguaggi di interrogazione. Mc Grwa - Hill, 2006. Testo base.
K. Stephens, R. Plew, B. Morgan, J. Perkins. SQL, il manuale. Mc Graw - Hill, 1997. Testo di
supporto all'SQL.
L. Welling, L. Thomson. MySQL, Tutorial. Pearson Education, Italia. Utile per chi installa
MySQL (versione 4.1).
Sito web del corso: http://orfeo.unipv.it/ferretti/cdol/bd/index.htm
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere; inoltre, è prevista una prova pratica di SQL, che si
terrà alla fine del corso. L'esame verterà su una verifica orale, necessaria solo a chi volesse
incrementare la votazione risultante dalle prove in itinere: inoltre, coloro che non avessero
superato una o più prove in itinere, dovranno sostenere in sede di appello la prova (o le prove) non superate. Le iscrizioni agli appelli si fanno on-line, sul sito del corso.
Magenes - Bioimmagini
Bioimmagini
Docente: Giovanni Magenes
Codice del corso: 062170
Corso di laurea: Biom
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06
Lezioni (ore/anno):
32
Esercitazioni (ore/anno): 12
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'intento del corso è di portare a conoscenza dello studente le tecniche di base per il trattamento delle immagini diagnostiche e sperimentali in ambito biomedico.
Programma del corso
Introduzione
Introduzione storica alle bioimmagini. Classificazione delle bioimmagini. Concetto di immagine e cenni ai processi percettivi. Caratterizzazione dei sistemi di immagine.
Trattamento delle immagini numeriche
Miglioramento dell'immagine, operatori puntuali, locali e globali, esaltazione del contrasto.
Immagini binarie e inseguimento di contorni.
Tecnologia diagnostica attuale
Radiazioni ionizzanti e immagini a raggi X, Immagini tomografiche, immagini di medicina nucleare, ecografiche, risonanza magnetica, immagini funzionali. Interpretazione delle immagini
a fini diagnostici e terapeutici.
Metodi ricostruttivi
Trasformata di Fourier, campionamento su reticoli, ricostruzione, interpolazione, teorema delle proiezioni e trasformata di Radon.
Analisi automatica di immagini
Trasformate ortogonali. Analisi della forma basata sui momenti. Descrittori di Fourier. Trasformata di Hough.
Altri strumenti per le bioimmagini
Codifica e trasmissione delle immagini, i PACS, lo standard DICOM, immagini e telemedicina.
Prerequisiti
Conoscenze di Fisica Generale, di Analisi Matematica.
Materiale didattico consigliato
G.Valli e G. Coppini. Bioimmagini. Patron Editore, Bologna, 2002.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste due prove scritte: una in itinere ed una finale.
Buizza - Bioingegneria
Bioingegneria
Docente: Angelo Buizza
Codice del corso: 062054
Corso di laurea: Biom
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'insegnamento si propone di introdurre lo studente ai fondamenti metodologici della bioingegneria, discutendo in particolare i principi dell'approccio ingegneristico, e, più in generale, fisico-matematico, allo studio dei sistemi e dei fenomeni viventi.
Programma del corso
La Bioingegneria: definizioni, storia, applicazioni principali, situazione in Italia e nel mondo;
mercato delle tecnologie biomediche; rapporti con le altre discipline biomediche. Modellistica
dei sistemi viventi: modelli d'interesse; significato, potenzialità e limiti dell'uso di modelli matematici. Modelli a compartimenti: modelli lineari; modelli non-lineari e linearizzazione; modelli
della cinetica di traccianti; identificabilità a priori di modelli lineari; studio di modelli a uno o a
due compartimenti. Modelli di sistemi neuromuscolari: potenziale di membrana e modelli relativi, modelli semplici della cellula nervosa; modelli elementari del muscolo e di semplici sistemi muscolari. Esempi di studio di sistemi viventi mediante semplici modelli matematici e simulazione al calcolatore.
Prerequisiti
Nessuno.
Materiale didattico consigliato
Dispense e altro materiale
http://www.labmedinfo.org/.
a
cura
del
docente,
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prove in itinere oppure un unico esame finale (scritto + orale).
disponibile
in
rete
all'URL:
Ghilardi - Biomacchine
Biomacchine
Docente: Paolo Ghilardi
Codice del corso: 062168
Corso di laurea: Biom
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/34
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Programma del corso
I fluidi e il loro movimento
Proprietà fisiche dei fluidi e loro unità di misura. Distribuzione della pressione in un fluido in
quiete. Moto laminare e moto turbolento. Correnti in moto permanente: correnti gradualmente
variate; distribuzione della pressione in una corrente; misure di velocità, portata e pressione;
potenza di una corrente e resistenza al moto; correnti rapidamente variate; dissipazioni energetiche continue e localizzate.
Sistema circolatorio
Fluidi non newtoniani. Correnti polifase. Caratteristiche fondamentali del moto pulsante. Propagazione ondosa nei vasi sanguigni. Impedenze. Misure in vivo.
Interazione tra sistema cardiocircolatorio e sistemi artificiali
Problemi biochimici e meccanici: emolisi e coagulazione. Pompe volumetriche e centrifughe.
Macchine per la circolazione artificiale del sangue: circolazione extracorporea, assistenza o
sostituzione della funzione cardiaca. Valvole cardiache artificiali. Sistema polmonare naturale
e artificiale. Dispositivi per l'assistenza alla respirazione e l'ossigenazione del sangue. Reni
artificiali. Dispositivi di monitoraggio e controllo.
Prerequisiti
Conoscenze base di Analisi matematica e di Fisica.
Materiale didattico consigliato
Durante il corso verrà distribuito materiale didattico.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previsti una prova in itinere (scritta), un esame finale (scritto/orale).
Auricchio - Biomeccanica
Biomeccanica
Docente: Ferdinando Auricchio
Codice del corso: 062060
Corso di laurea: Biom
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/34
Lezioni (ore/anno):
45
Esercitazioni (ore/anno):
0
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso fornisce conoscenze di base di meccanica e metodologie per lo studio di semplici sistemi biomeccanici (sia di natura biologica sia di natura protesica). Parte centrale del corso è
lo studio del modello di corpo deformabile, presentando i concetti di deformazione, sforzo,
legame costitutivo. Tali concetti vengono applicati a classici problemi di biomeccanica, da risolvere anche attraverso l'utilizzo di tecniche di calcolo numeriche.
Programma del corso
Il corso sarà articolato secondo le seguenti linee generali:.
Concetti di meccanica classica
Punto materiale e corpo rigido. Richiami di cinematica, statica, dinamica. Corpi rigidi piani 1D.
Vincoli esterni ed interni. Reazioni vincolari. Caratteristiche di sollecitazione e diagrammi.
Corpi deformabili. Modello di corpo deformabile 3D. Analisi della deformazione e della tensione. Legami costitutivi. Introduzione. Modello di materiale elastico, in-elastico, plastico (fragileduttile), viscoso. Prove standard per la caratterizzazione sperimentale del comportamento costitutivo. Studio di alcuni problemi al contorno. Corpo 3D elastico lineare isotropo: trazione
semplice, flessione.
Biomeccanica dei tessuti e delle strutture del sistema musco-scheletrico
Tessuti duri, tessuti molli; tessuti ricchi di collagene, tessuti elastici. Esempi di tessuti biologici, istologia e loro comportamento costitutivo (classificazione dei vasi sanguigni).
Materiali per endoprotesi
Classificazione dei materiali. Proprietà meccaniche, termiche, elettriche. Biocompatibilità.
Metodi numerici per la soluzione di problemi meccanici
Il metodo degli elementi finiti: cenni introduttivi.
Concetti introduttivi per la verifica del comportamento meccanico
Criteri di resistenza.
Prerequisiti
Conoscenze di Analisi matematica I e di Fisica I.
Materiale didattico consigliato
Si prevede l'utilizzo di appunti preparati dal docente e resi disponibili su internet
(www.unipv.it/dms/auricchio). Lo studente interessato può prendere visione del materiale reso
disponibile per i corsi precedenti.
N. Ozkaya and M. Nordin. Fundamentals of biomechancis: equilibrium, motion and deformation. Springer 1999.
M. Nordin and V.H. Frankel. Basic biomechanics of the musculoskeletal system. Lea & Febiger Ed.
B.F. LeVeau. Biomeccanica del Movimento Umano. Verduci Editore, traduzione di D. Palombi.
E. Kreighbaum and K.M. Barthels. Biomechanics. Allyn and Bacon.
Auricchio - Biomeccanica
R. Pietrabissa. Biomateriali per protesi e organi artificiali. Pàtron Editore.
J. Bronzino. The biomedical engineering handbook. CRC-IEEE Press.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previsti una prova in itinere (scritta) ed un esame finale (scritto/ orale). Il corso prevede
inoltre la possibilità di preparare un elaborato finale (scritto) da presentare durante l'esame
finale.
Danese, Leporati - Calcolatori elettronici
Calcolatori elettronici
Docenti: Giovanni Danese, Francesco Leporati
Codice del corso: 062044
Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
27
Esercitazioni (ore/anno): 23
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Gli obiettivi primari del corso sono quelli di introdurre l'architettura dei microcalcolatori e dei
microprocessori, data la loro grande diffusione in impianti e strumenti di qualunque genere, e
di spiegarne il funzionamento attraverso il linguaggio assemblativo di programmazione. Il corso si propone di affrontare gli aspetti tecnici e architetturali evidenziando la relazione esistente fra l'architettura di un calcolatore e le tecnologie microelettroniche, da un lato, e l'organizzazione del software di base dall'altro. Le esercitazioni riguardano il linguaggio assemblativo
di un microprocessore, la scrittura e la messa a punto di semplici programmi attraverso un
idoneo ambiente di sviluppo e simulazione.
Programma del corso
Architettura dei calcolatori
Introduzione. Schema a blocchi. Hardware, firmware, software. Componenti elettronici di un
calcolatore. Unità di memoria e relativa gestione. Unità di ingresso/uscita e relativa gestione.
Interruzione. Interconnessione fra unità funzionali: bus. Rappresentazione e codifica dell'informazione.
Architettura di una CPU
Unità funzionali, registri, linguaggio di trasferimento fra registri; unità di controllo, microcomandi, microprogrammazione; unità di elaborazione.
Microprocessore e linguaggio assemblativo
Microprocessori e sistemi costruiti su microprocessori. Modalità di indirizzamento e istruzioni
di un linguaggio assemblativo. Gestione dei segnali di interruzione. Esempi di programmi
scritti in linguaggio assemblativo.
L'aritmetica dei calcolatori
Rappresentazione dei numeri binari con e senza segno. Operazioni aritmetiche e logiche elementari. L'architettura di una unità aritmetico-logica.
L'ambiente di sviluppo dei progetti
Assemblatore. Linker-Loader. Simulatore. Esempi di programmi scritti in linguaggio assemblativo e relativa messa a punto mediante l'uso di un simulatore.
Prerequisiti
Devono essere noti gli argomenti trattati nei corsi Fondamenti di Informatica e Fondamenti di
Informatica (laboratorio).
Materiale didattico consigliato
Informazioni di utilità relative all'insegnamento sono reperibili al sito http://gamma.unipv.it/.
Presso la biblioteca della Facoltà di Ingegneria di Pavia e Mantova sono disponibili diverse
copie della versione italiana della seconda edizione del testo consigliato, non più reperibile in
libreria (Patterson D.A., Hennessy J.L.: Struttura, organizzazione e progetto dei calcolatori,
Jackson libri, 1999, Milano).
Patterson D.A., Hennessy J.L. Computer Organization and Design: The Hardware/Software
Interface, Third Edition. Morgan Kaufmann Publishers, Inc. 2004. Terza edizione.
Danese, Leporati - Calcolatori elettronici
Patterson David A., Hennessy John L. Struttura e progetto dei calcolatori (con CD-ROM) l'interfaccia hardware software. Zanichelli. Seconda edizione Zanichelli condotta sulla terza
edizione americana.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prove degli appelli d'esame - Le prove d'esame prevedono una prova di teoria in cui vengono
proposti argomenti trattati nel corso delle lezioni che devono essere approfonditi dal candidato e una prova pratica in cui viene valutata la capacità di utilizzare gli strumenti di sviluppo di
progetti messi a disposizione. Prove in itinere. Valgono le seguenti regole: 1. la prima prova
verte su argomenti di teoria trattati nel corso delle lezioni e vengono proposti al candidato argomenti oggetto di approfondimento; 2. la seconda prova verte su argomenti di teoria trattati
nel corso delle lezioni nel periodo che intercorre fra la prima prova in itinere e la fine delle lezioni; vengono proposti al candidato argomenti oggetto di approfondimento. L'accesso a questa prova è vincolata al superamento della prima prova. 3. Nella prova pratica conclusiva viene valutata la capacità di utilizzare l'ambiente di sviluppo SPIM su programmi concepiti dal
candidato o su esempi di codice visti a lezione.
Danese - Calcolatori elettronici (mn)
Calcolatori elettronici (mn)
Docente: Giovanni Danese
Codice del corso: 062117
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno): 10
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Gli obiettivi primari del corso sono quelli di introdurre l'architettura dei microcalcolatori e dei
microprocessori, data la loro grande diffusione in impianti e strumenti di qualunque genere, e
di spiegarne il funzionamento attraverso il linguaggio assemblativo di programmazione. Il corso si propone di affrontare gli aspetti tecnici e architetturali evidenziando la relazione esistente fra l'architettura di un calcolatore e le tecnologie microelettroniche, da un lato, e l'organizzazione del software di base dall'altro. Le esercitazioni riguardano il linguaggio assemblativo
di un microprocessore, la scrittura e la messa a punto di semplici programmi attraverso un
idoneo ambiente di sviluppo e simulazione.
Programma del corso
Architettura dei calcolatori
Introduzione. Schema a blocchi. Hardware, firmware, software. Componenti elettronici di un
calcolatore. Unità di memoria e relativa gestione. Unità di ingresso/uscita e relativa gestione.
Interruzione. Interconnessione fra unità funzionali: bus. Rappresentazione e codifica dell'informazione.
Architettura di una CPU
Unità funzionali, registri, linguaggio di trasferimento fra registri; unità di controllo, microcomandi, microprogrammazione; unità di elaborazione.
Microprocessore e linguaggio assemblativo
Microprocessori e sistemi costruiti su microprocessori. Modalità di indirizzamento e istruzioni
di un linguaggio assemblativo. Gestione dei segnali di interruzione. Esempi di programmi
scritti in linguaggio assemblativo.
L'aritmetica dei calcolatori
Rappresentazione dei numeri binari con e senza segno. Operazioni aritmetiche e logiche elementari. L'architettura di una unità aritmetico-logica.
L'ambiente di sviluppo dei progetti
Assemblatore. Linker-Loader. Simulatore. Esempi di programmi scritti in linguaggio assemblativo e relativa messa a punto mediante l'uso di un simulatore.
Prerequisiti
Devono essere noti gli argomenti trattati nei corsi Fondamenti di Informatica e Fondamenti di
Informatica (laboratorio).
Materiale didattico consigliato
Presso la biblioteca della Facoltà di Ingegneria di Pavia e Mantova sono disponibili diverse
copie della versione italiana della seconda edizione del testo consigliato, non più reperibile in
libreria (Patterson D.A., Hennessy J.L.: Struttura, organizzazione e progetto dei calcolatori,
Jackson libri, 1999, Milano). Dall'autunno 2006 dovrebbe essere disponibile in libreria la traduzione della terza edizione inglese (titolo originale "Computer Organization & Design") edito
da Zanichelli. Informazioni di utilità relative all'insegnamento sono reperibili al sito
http://gamma.unipv.it/.
Danese - Calcolatori elettronici (mn)
Patterson D.A., Hennessy J.L. Computer Organization and Design: The Hardware/Software
Interface, Third Edition. Morgan Kaufmann Publishers, Inc. 2004.
Patterson David A., Hennessy John L. Struttura e progetto dei calcolatori (con CD-ROM) l'interfaccia hardware software. Zanichelli. Seconda edizione.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prove degli appelli d'esame - Le prove d'esame prevedono una prova di teoria in cui vengono
proposti argomenti trattati nel corso delle lezioni che devono essere approfonditi dal candidato e una prova pratica in cui viene valutata la capacità di utilizzare gli strumenti di sviluppo di
progetti messi a disposizione. Prove in itinere - Valgono le seguenti regole: 1. la prima prova
verte su argomenti di teoria trattati nel corso delle lezioni e vengono proposti al candidato argomenti oggetto di approfondimento; 2. la seconda prova verte su argomenti di teoria trattati
nel corso delle lezioni nel periodo che intercorre fra la prima prova in itinere e la fine delle lezioni; vengono proposti al candidato argomenti oggetto di approfondimento. L'accesso a questa prova è vincolata al superamento della prima prova. 3. Nella prova pratica conclusiva viene valutata la capacità di utilizzare gli strumenti di sviluppo di progetti messi a disposizione.
Marini, Lovadina - Calcolo numerico (ca)
Calcolo numerico (ca)
Docenti: Luisa Donatella Marini, Carlo Lovadina
Codice del corso: 062025
Corso di laurea: AmbT, Civ, Mec
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/08
Lezioni (ore/anno):
28
Esercitazioni (ore/anno): 24
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Portare gli studenti ad un sufficiente grado di dimestichezza nella classificazione dei problemi
e degli algoritmi numerici idonei alla loro risoluzione. Introdurre il concetto di stabilità e di condizionamento per problemi ed algoritmi. Fornire i risultati elementari relativi alla convergenza
dei processi iterativi e dei metodi di approssimazione.
Programma del corso
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Ricerca di radici di equazioni e sistemi non lineari
Equazioni non lineari: metodi di bisezione e di Newton. Convergenza e ordini di convergenza.
Il metodo delle iterazioni di punto fisso e risultati di convergenza.
Criteri di arresto.
Approssimazione di funzioni e dati
Interpolazione semplice e composita di Lagrange.
Il metodo dei minimi quadrati per il data fitting: retta di regressione e vari altri esempi.
Derivazione ed integrazione numerica
Approssimazione della derivata di una funzione.
Formule di quadratura: formule di Newton-Cotes semplici e composite.
Risoluzione di sistemi lineari con metodi diretti
Condizionamento di una matrice.
Il metodo di eliminazione di Gauss e la fattorizzazione LU.
Aspetti implementativi della fattorizzazione LU e analisi dei costi.
Matrici simmetriche e definite positive: fattorizzazione di Cholesky.
Risoluzione di sistemi lineari con metodi iterativi
I metodi di Jacobi, di Gauss-Seidel e di rilassamento.
Risultati di convergenza e aspetti implementativi.
Criteri di arresto: sul controllo dell'incremento e/o del residuo.
Risoluzione numerica di equazioni differenziali ordinarie
Metodi a un passo e a più passi.
Stabilità e A-stabilità, consistenza, convergenza e ordini di convergenza. Aspetti computazionali.
Prerequisiti
Calcolo differenziale e integrale per funzioni reali, numeri complessi, calcolo vettoriale e matriciale.
Materiale didattico consigliato
A. Quarteroni, F. Saleri. Introduzione al Calcolo Scientifico - III Edizione. Springer-Verlag Italia, Milano 2006.
Marini, Lovadina - Calcolo numerico (ca)
A. Quarteroni, R. Sacco, F. Saleri. Matematica Numerica - II edizione. Springer-Verlag Italia,
Milano 2000.
Sito web del corso: http://www.imati.cnr.it/marini
Modalità di verifica dell'apprendimento
Due prove in itinere o prova finale scritta. Prova orale condizionata dalla sufficienza nelle prove scritte. Per i dettagli sulle modalità di svolgimento della prova orale consultare il sito
http://www.imati.cnr.it/marini oppure http://www-dimat.unipv.it/lovadina.
Manzini - Calcolo numerico (mn)
Calcolo numerico (mn)
Docente: GianMarco Manzini
Codice del corso: 062116
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/08
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno): 10
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Portare gli studenti ad un sufficiente grado di dimestichezza nella classificazione dei problemi
e degli algoritmi numerici idonei alla loro risoluzione. Introdurre il concetto di stabilità e di condizionamento per problemi ed algoritmi. Fornire i risultati elementari relativi alla convergenza
dei processi iterativi e dei metodi di approssimazione.
Programma del corso
Ricerca di radici di equazioni non lineari
Metodi di bisezione e di Newton. Convergenza e ordini di convergenza. Il metodo delle iterazioni di punto fisso e risultati di convergenza. Criteri di arresto.
Approssimazione di funzioni e dati
Interpolazione semplice e composita di Lagrange. Il metodo dei minimi quadrati per il data
fitting: retta di regressione e vari altri esempi.
Risoluzione di sistemi lineari con metodi diretti
Condizionamento di una matrice. Il metodo di eliminazione di Gauss e la fattorizzazione LU.
Aspetti implementativi della fattorizzazione LU e analisi dei costi. Matrici simmetriche e definite positive: fattorizzazione di Cholesky.
Risoluzione di sistemi lineari con metodi iterativi
I metodi di Jacobi, di Gauss-Seidel e di rilassamento. Risultati di convergenza e aspetti implementativi. Criteri di arresto: sul controllo dell'incremento e/o del residuo.
Approssimazione di autovalori e autovettori
Il metodo delle potenze: calcolo dell'autovalore di modulo massimo e minimo. Risultati di convergenza, costi e aspetti computazionali e di implementazione.
Integrazione polinomiale
Polinomio di Lagrange e di Newton, differenze divise, aspetti computazionali (costo, convergenza).
Risoluzione numerica di equazioni differenziali ordinarie
Metodi a un passo e a più passi. Stabilità, consistenza, convergenza e ordini di convergenza.
Aspetti computazionali e sperimentazioni numeriche.
Integrazione numerica di funzioni di una variabile reale a valori reali
Formule di Newton-Cotes (punto medi, trapezi, Simpson), formule di Gauss, metodo dei coefficienti indeterminati, ordine di accuratezza, aspetti computazionali.
Prerequisiti
Calcolo differenziale e integrale per funzioni reali, numeri complessi, calcolo vettoriale e matriciale.
Materiale didattico consigliato
Appunti del docente.
Manzini - Calcolo numerico (mn)
Modalità di verifica dell'apprendimento
Due prove in itinere o prova finale scritta; prova orale condizionata dal risultato ottenuto nelle
prove in itinere o nella prova scritta finale.
Conciauro - Campi elettromagnetici
Campi elettromagnetici
Docente: Giuseppe Conciauro
Codice del corso: 062081
Corso di laurea: ElTel
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/02
Lezioni (ore/anno):
34
Esercitazioni (ore/anno): 26
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Alla fine del corso lo studente deve avere acquisito conoscenze di base sulla metodologia di
studio delle onde elettromagnetiche; deve conoscere le caratteristiche della propagazione
delle onde elettromagnetiche nel vuoto, nei dielettrici, nei conduttori ohmici, nel plasma freddo; deve essere in grado di concepire la trasmissione dell'energia elettromagnetica in termini
campistici; deve conoscere i fenomeni della riflessione, rifrazione, radiazione e diffrazione;
deve conoscere le varie classi di antenne e i loro campi d'applicazione; deve essere in grado
di effettuare la progettazione di massima di un collegamento radio.
Programma del corso
Il corso ricopre un ruolo fondamentale nella preparazione degli ingegneri elettronici e delle
telecomunicazioni. Esso fornisce i fondamenti concettuali e metodologici per affrontare, in
corsi successivi, lo studio di svariati argomenti applicativi, nel campo dei circuiti RF e a microonde, dell'ottica, delle antenne, della radiopropagazione, del telerilevamento e della compatibilità elettromagnetica.
1. Leggi e concetti fondamentali
Forza agente su una carica puntiforme in moto; descrizione del campo elettromagnetico macroscopico; equazioni di Maxwell; condizioni sulle superfici di discontinuità del mezzo; equazioni costitutive con particolare riferimento ai mezzi lineari, stazionari e isotropi. Conservazione della carica e dell'energia. Onde piane uniformi nel vuoto.
2. Regime sinusoidale
Rappresentazione dei campi monocromatici mediante fasori. Funzioni d'onda in regime sinusoidale. Polarizzazione dei campi monocromatici. Equazioni fondamentali per il regime sinusoidale. Spettri elettrici e magnetici dei materiali. Valori medi delle grandezze energetiche e
bilancio delle potenze medie. Equazione di Helmoltz omogenea. Campi simmetrici rispetto ad
un piano.
3. Onde piane
Onde piane in generale. Onde piane uniformi. Attenuazione in decibel. Propagazione nel vuoto, nei dielettrici a bassa perdita, nel plasma freddo, nei buoni conduttori. Effetto pelle; caso
limite del conduttore perfetto. Onde piane e approssimazione dell'Ottica Geometrica.
4. Riflessione e rifrazione delle onde piane uniformi
Legge della riflessione, legge di Snell, formule di Fresnel, riflessione totale, angolo di Brewster. Riflessione da superfici conduttrici. Riflessione e trasmissione con incidenza normale
nel caso di un'interfaccia fra mezzi generici. Riflessione dalla superficie di un conduttore perfetto e onde stazionarie. Cenni sugli strati in mezz'onda e in quarto d'onda. Riflessione e trasmissione nell’Ottica Geometrica. Percorsi multipli. Lenti e riflettori parabolici.
5. Radiazione
Potenziali di Lorentz e loro rappresentazione integrale nel caso di una sorgente di dimensioni
limitate. Approssimazioni a grande distanza nel caso del vuoto. Campo nella zona di radiazione. Dipolo elementare. Spira circolare. Dipoli di lunghezza paragonabile alla lunghezza
d'onda. Radiazione in un mezzo a basse perdite.
Conciauro - Campi elettromagnetici
6. Radiazione in un semispazio
Problemi con valori al contorno. Teorema di unicità. Radiazione in presenza di un piano conduttore, regola delle immagini. Radiazione da aperture. Apertura rettangolare illuminata uniformemente.
7. Antenne
Parametri caratteristici delle antenne trasmittenti. Principali tipi di antenne: dipoli, semidipoli,
fessure risonanti, guide troncate e trombe. Antenne a schiera. Schiere lineari. Antenne paraboliche. Teorema di reciprocità. Antenne riceventi. Collegamento radio.
Prerequisiti
Il superamento dell'esame richiede come condizione necessaria l'evidente possesso delle seguenti conoscenze, che costituiscono prerequisito per la comprensione di tutti gli argomenti
trattati nel corso. Matematica: algebra vettoriale, operazioni differenziali sui campi scalari e
vettoriali, flusso, teorema della divergenza, coordinate sferiche, padronanza d'uso dei numeri
complessi. Fisica: Concetto di forza, lavoro, energia, potenza. Concetto di campo, di carica, di
corrente e di polarizzazione elettrica e magnetica. Conduzione. Campo elettrostatico e magnetostatico nel vuoto e nella materia. Equazioni di Maxwell. Conoscenza delle unità di misura delle grandezze fisiche nel sistema MKSA.
Materiale didattico consigliato
G. Conciauro, L. Perregrini. Fondamenti di onde elettromagnetiche. McGraw-Hill, 2003.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale, da sostenersi nello stesso appello.
È ammesso alla prova orale solo chi abbia conseguito nella prova scritta almeno 15/30. Verranno svolte due prove "in itinere", una alla metà del corso e l'altra alla conclusione. Lo studente che abbia conseguito almeno 15/30 in ciascuna prova viene dispensato dall'obbligo
della prova scritta, purché l'esame venga sostenuto in uno degli appelli della sessione estiva.
Con la partecipazione ad una normale prova scritta lo studente rinunzia irrevocabilmente ad
avvalersi della valutazione acquisita attraverso le prove "in itinere".
Buttafava - Chimica
Chimica
Docente: Armando Buttafava
Codice del corso: 062051
Corso di laurea: ElTel, Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: CHIM/07
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire le nozioni fondamentali della Chimica e della Chimica-Fisica necessarie per la comprensione delle relazioni proprietà-struttura nei materiali. Un particolare
risalto viene dato alla descrizione dei composti organici e inorganici che sono alla base di fenomenologie fisiche di specifico interesse.
Programma del corso
Richiami sulle formule chimiche e sulle reazioni
Peso atomico, peso molecolare, mole; significato quali-quantitativo della formula chimica e
dell'equazione chimica.
Configurazione elettronica degli elementi e proprietà periodiche
Elementi di teoria del legame Chimico
Metodo del legame di valenza, legame ionico, legame covalente, legame covalente polarizzato, legame coordinativo, geometrie molecolari. Momenti dipolari. Legame metallico, elementi
di teoria delle bande con il metodo degli orbitali molecolari. Legame di idrogeno, forze di Van
der Waals e di dispersione.
Stati di aggregazione della materia
Stato gassoso: gas ideali e gas reali, equazione di stato dei gas perfetti, miscele gassose,
legge di Dalton, calcoli PVT. Stato solido: Sistemi cristallini, reticoli di Bravais, strutture compatte, strutture di riferimento per cristalli ionici, cristalli covalenti (diamante, grafite, silicio,
quarzo), metallici, molecolari. Cristalli liquidi. Stato liquido: tensione di vapore.
Termodinamica, cinetica ed equilibrio chimico
Funzioni termodinamiche di stato; entalpie di formazione dei composti; calori di reazione; cicli
termodinamici (legge di Hess); isoterma di reazione. L'equilibrio in fase gassosa, la costante
di equilibrio, quoziente di reazione, effetto della temperatura. Cenni di cinetica chimica.
Soluzioni
Equilibri di solubilità (prodotto di solubilità). Equilibri acido-base, scala del pH.
Equilibri di fase
Diagramma di stato dell'acqua. Analisi termica di leghe: diagrammi con eutettico e con solubilità totale nello stato solido.
Elettrochimica
Equilibri e potenziali di elettrodo; potenziali elettrochimici standard; equazione di Nernst; pile
e accumulatori di interesse pratico. Elettrolisi.
Materiali
Composti organici ed inorganici di specifico interesse. Materiali polimerici e relazioni proprietà/struttura.
Prerequisiti
Nozioni di base di matematica, in particolare elementi di calcolo differenziale ed integrale.
Buttafava - Chimica
Materiale didattico consigliato
Materiale didattico fornito dal docente.
P. Silvestroni. Fondamenti di Chimica.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Due prove intermedie seguite da colloquio orale alla fine del Corso.
Faucitano - Chimica (ca)
Chimica (ca)
Docente: Antonio Faucitano
Codice del corso: 062014
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: CHIM/07
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza dei fondamenti di chimica che costituiscono la base di partenza per la trattazione di argomenti specialistici nell'ambito della Tecnologia dei Materiali e delle Scienze Ambientali.
Programma del corso
Richiami sugli aspetti quali-quantitativi delle formule chimiche e delle reazioni; stechiometria
Configurazione elettronica degli elementi e proprietà periodiche. Il legame chimico; polarità
delle molecole
Valenze e principali classi di composti degli elementi del blocco s, p e della prima serie di
transizione; cenni sui composti di coordinazione
Principali gruppi funzionali organici e idrocarburi. Polimeri di maggiore interesse pratico
Gas ideali e gas reali
Sistemi cristallini, strutture di riferimento per cristalli ionici, cristalli covalenti, molecolari, metallici; equilibri di fase per sistemi ad un componente, equazione di Clapeyron; il diagramma di
stato dell'acqua.
Sistemi binari e soluzioni
Il prodotto di solubilità; equilibri liquido vapore, legge di Raoult; equilibri liquido-gas: la legge
di Henry. Abbassamenti crioscopici ed ebullioscopici; la pressione osmotica. Diagrammi di
stato binari (analisi termica).
Equilibri acido-base, scala del pH; pH di acidi e basi forti, acidi e basi deboli, idrolisi di cationi
e anioni, soluzioni tampone
Termodinamica chimica
Costanti di equilibrio, entalpia, energia libera, entropia di reazioni.
Elettrochimica
Potenziali elettrochimici standard; equazione di Nernst; pile e accumulatori di interesse pratico; elettrolisi.
Cinetica Chimica
Equazioni cinetiche d 1° e 2° ordine; energia di attivazione, equazione di Arrhenius.
Radiochimica
Decadimenti radioattivi, cinetica del decadimento radioattivo, serie radioattive naturali. Effetti
chimici e biologici delle radiazioni. La radioattività ambientale.
Parte speciale: l'atmosfera
Struttura e composizione; l'inquinamento da ossidi di azoto, di zolfo, da idrocarburi, da alogenoderivati, da ozono, da particelle disperse; il ciclo dell'ozono e interferenze di inquinanti.
Prerequisiti
Conoscenza degli strumenti matematici di base.
Faucitano - Chimica (ca)
Materiale didattico consigliato
Materiale didattico messo a disposizione dal Docente.
P. Silvestroni. Principi di Chimica.
W.D. Callister. Scienza e Ingegneria dei Materiali. 2002 EdiSES, Napoli.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Due prove intermedie seguite da colloquio orale alla fine del Corso.
Faucitano - Chimica (ea)
Chimica (ea)
Docente: Antonio Faucitano
Codice del corso: 061042
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: CHIM/07
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza dei fondamenti di chimica che costituiscono la base di partenza per la trattazione di argomenti specialistici nell'ambito della Tecnologia dei Materiali e delle Scienze Ambientali. Inoltre si approfondisce la trattazione dei materiali di interesse specifico per il Corso di laurea in ing. Edile e Architettura.
Programma del corso
Fondamenti di chimica
• Richiami sugli aspetti quali-quantitativi delle formule chimiche e delle reazioni; stechiometria.
• Principali tipi di reazioni di scambio e di ossidoriduzione.
• Radiochimica: stabilità nucleare; decadimenti radioattivi, cinetica del decadimento radioattivo, serie radioattive naturali. Effetti chimici e biologici delle radiazioni. La radioattività
ambientale.
• Configurazione elettronica degli elementi, proprietà periodiche. Il legame chimico covalente, coordinativo, ionico, metallico, il metodo del legame di valenza e degli orbitali molecolari; il metodo VSEPR nella previsione di geometrie molecolari; polarizzazione dei legami
e momenti dipolari nelle molecole.
• Valenze ioniche e covalenti degli elementi del blocco s, p e della prima serie di transizione; formule, struttura e nomenclatura di ossidi, idruri, anioni e cationi; formule e nomenclatura di sali; cenni sui composti di coordinazione.
• Principali gruppi funzionali organici e idrocarburi.
• Leggi dei gas e delle miscele gassose ideali; gas reali. Sistemi cristallini, strutture di riferimento per cristalli ionici, covalenti, molecolari, metallici; equilibri di fase per sistemi ad un
componente, equazione di Clapeyron, il diagramma di stato dell'acqua.
• Sistemi binari: soluzioni: il prodotto di solubilità; equilibri liquido vapore, legge di Raoult, la
distillazione frazionata; equilibri liquido-gas: la legge di Henry. Abbassamenti crioscopici
ed ebullioscopici; la pressione osmotica. Diagrammi di stato binari (analisi termica), con
eutettico, soluzione parziale e totale nello stato solido.
• Equilibri acido-base, scala del pH; pH di acidi e basi forti, acidi e basi deboli, idrolisi di cationi e anioni, soluzioni tampone.
• Termodinamica chimica: funzioni termodinamiche di stato, entalpia, energia libera, entropia di reazioni, calcolo dei calori di reazione,delle costanti di equilibrio e delle rese dei
prodotti; previsione di condizioni operative.
• Elettrochimica: potenziali di elettrodo e meccanismo di funzionamento delle pile; potenziali
elettrochimici standard; equazione di Nernst e sua applicazione al calcolo delle f.e.m e
delle costanti di equilibrio; pile e accumulatori di interesse pratico; fenomeni di corrosione
dei metalli, passivazione, potenziale di Flade, protezione dalla corrosione; elettrolisi di soluzioni acquose, schema di cella, calcolo dei potenziali di decomposizione, applicazione
delle leggi di Faraday.
• Cinetica Chimica: equazioni cinetiche d 1° e 2° ordine; energia di attivazione, equazione di
Arrhenius.
Faucitano - Chimica (ea)
Materiali
Materiali polimerici; polimerizzazione per addizione e condensazione; peso molecolare medio
ponderale e numerico; temperatura di transizione vetrosa e di fusione; principali morfologie di
polimeri cristallini; polimeri termoplastici e termoindurenti; reticolazione e vulcanizzazione. Poliolefine, polimeri vinilici, poliammidi alifatiche e aromatiche, poliesteri, policarbonati, poliuretani, elastomeri; resine fenoliche, epossidiche, fibre al carbonio, polimeri conduttori; materiali
compositi a matrice polimerica. I metalli; le leghe ferrose: acciai, ghise, il diagramma Fe/C; i
trattamenti termici, tempra, rinvenimento, bonifica, ricottura; acciai inossidabili ferritici, austenitici, peritici; leghe di Cu, Sn, Zn, Al, Ti. Materiali ceramici ordinari e speciali. Materiali leganti
per l'edilizia: calci aeree, calci idrauliche, gessi, cementi pozzolanici, d'altoforno, alluminosi;
cemento Portland: materie prime, schema di processo di produzione con reazioni, composizione.
Prerequisiti
Conoscenza degli strumenti matematici di base.
Materiale didattico consigliato
Materiale didattico messo a disposizione dal Docente.
P. Silvestroni. Principi di Chimica.
W.D. Callister. Scienza e Ingegneria dei Materiali. 2002 EdiSES, Napoli.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Due prove intermedie seguite da colloquio orale alla fine del Corso.
Buttafava - Chimica (ee)
Chimica (ee)
Docente: Armando Buttafava
Codice del corso: 062034
Corso di laurea: Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: CHIM/07
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire le nozioni fondamentali della Chimica e della Chimica-Fisica necessarie per la comprensione delle relazioni proprietà-struttura nei materiali. Un particolare
risalto viene dato alla descrizione dei composti organici e inorganici che sono alla base di fenomenologie fisiche di specifico interesse.
Programma del corso
Prerequisiti
Nozioni di base di matematica, in particolare elementi di calcolo differenziale ed integrale.
Materiale didattico consigliato
Modalità di verifica dell'apprendimento
Due prove intermedie seguite da colloquio orale alla fine del Corso.
Buttafava - Chimica (mn)
Chimica (mn)
Docente: Armando Buttafava
Codice del corso: 062119
Corso di laurea: AmbT, Inf
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: CHIM/07
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire le nozioni fondamentali di natura chimica e chimico-fisica necessarie per la comprensione dei fenomeni ambientali, dei processi tecnologici legati alla salvaguardia dell'ambiente e delle relazioni proprietà-struttura nei materiali.
Programma del corso
Richiami sulle formule chimiche e sulle reazioni
Peso atomico, peso molecolare, mole; significato quali-quantitativo della formula chimica e
dell'equazione chimica.
Configurazione elettronica degli elementi e proprietà periodiche
Elementi di teoria del legame chimico
Metodo del legame di valenza, legame ionico, legame covalente, legame covalente polarizzato, legame coordinativo, geometrie molecolari. Momenti dipolari. Legame metallico, elementi
di teoria delle bande con il metodo degli orbitali molecolari. Legame di idrogeno, forze di Van
der Waals e di dispersione.
Stati di aggregazione della materia
Stato gassoso: gas ideali e gas reali, equazione di stato dei gas perfetti, miscele gassose,
legge di Dalton, calcoli PVT. Stato solido: Sistemi cristallini, reticoli di Bravais, strutture compatte, strutture di riferimento per cristalli ionici, cristalli covalenti (diamante, grafite, silicio,
quarzo), metallici, molecolari. Cristalli liquidi. Stato liquido: tensione superficiale, tensione di
vapore.
Termodinamica, cinetica ed equilibrio chimico
Funzioni termodinamiche di stato; entalpie di formazione dei composti; calori di reazione; cicli
termodinamici (legge di Hess); isoterma di reazione. L'equilibrio in fase gassosa, la costante
di equilibrio, quoziente di reazione, effetto della temperatura. Cenni di cinetica chimica.
Soluzioni
Proprietà colligative. Soluzioni colloidali. Equilibri di solubilità (prodotto di solubilità). Equilibri
acido-base, scala del pH, soluzioni tampone.
Equilibri di fase
Diagramma di stato dell'acqua. Analisi termica di leghe: diagrammi con eutettico e con solubilità totale nello stato solido.
Elettrochimica
Equilibri e potenziali di elettrodo; potenziali elettrochimici standard; equazione di Nernst; pile
e accumulatori di interesse pratico. Elettrolisi.
Materiali
Composti organici ed inorganici di specifico interesse. Materiali polimerici e relazioni proprietà/struttura.
Prerequisiti
Nozioni di base di matematica, in particolare elementi di calcolo differenziale ed integrale.
Buttafava - Chimica (mn)
Materiale didattico consigliato
Materiale didattico fornito dal docente.
P. Silvestroni. Fondamenti di Chimica.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Due prove intermedie seguite da colloquio orale alla fine del Corso.
Buttafava - Chimica e biomateriali
Chimica e biomateriali
Docente: Armando Buttafava
Codice del corso: 062055
Corso di laurea: Biom
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: CHIM/07
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire le nozioni fondamentali sui fenomeni chimici e chimico-fisici necessarie per la comprensione delle relazioni proprietà-struttura nei materiali e del loro comportamento nei sistemi biologici (biocompatibilità, degradazione ossidativa, corrosione ecc.).
Programma del corso
Richiami sulle formule chimiche e sulle reazioni
Peso atomico, peso molecolare, mole; significato quali-quantitativo della formula chimica e
dell'equazione chimica.
Configurazione elettronica degli elementi e proprietà periodiche
Elementi di teoria del legame Chimico
Metodo del legame di valenza, legame ionico, legame covalente, legame covalente polarizzato, legame coordinativo, geometrie molecolari. Momenti dipolari. Legame metallico, elementi
di teoria delle bande con il metodo degli orbitali molecolari. Legame di idrogeno, forze di Van
der Waals e di dispersione.
Stati di aggregazione della materia
Stato gassoso: gas ideali e gas reali, equazione di stato dei gas perfetti, miscele gassose,
legge di Dalton, calcoli PVT. Stato solido: Sistemi cristallini, reticoli di Bravais, strutture compatte, strutture di riferimento per cristalli ionici, cristalli covalenti (diamante, grafite, silicio,
quarzo), metallici, molecolari. Cristalli liquidi. Stato liquido: tensione superficiale, bagnabilità,
tensione di vapore.
Termodinamica, cinetica ed equilibrio chimico
Funzioni termodinamiche di stato; entalpie di formazione dei composti; calori di reazione; cicli
termodinamici (legge di Hess); isoterma di reazione. L'equilibrio in fase gassosa, la costante
di equilibrio, quoziente di reazione, effetto della temperatura. Cenni di cinetica chimica.
Soluzioni
Proprietà colligative. Soluzioni colloidali. Equilibri di solubilità (prodotto di solubilità). Equilibri
acido-base, scala del pH, soluzioni tampone.
Equilibri di fase
Diagramma di stato dell'acqua. Analisi termica di leghe: diagrammi con eutettico e con solubilità totale nello stato solido.
Elettrochimica
Equilibri e potenziali di elettrodo; potenziali elettrochimici standard; equazione di Nernst; pile
e accumulatori di interesse pratico. Elettrolisi.
Materiali
Composti organici ed inorganici di specifico interesse. Materiali polimerici e relazioni proprietà/struttura. Biopolimeri. Biocompatibilità e tecniche di biocompatibilizzazione.
Prerequisiti
Nozioni di base di matematica, in particolare elementi di calcolo differenziale ed integrale.
Buttafava - Chimica e biomateriali
Materiale didattico consigliato
Materiale didattico fornito dal docente.
P. Silvestroni. Fondamenti di Chimica.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Due prove intermedie seguite da colloquio orale alla fine del Corso.
Di Casa, Faucitano - Chimica e scienza dei materiali
Chimica e scienza dei materiali
Docenti: Michela Di Casa, Antonio Faucitano
Codice del corso: 062313
Corso di laurea: Civ, Mec
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/22
Lezioni (ore/anno):
50
Esercitazioni (ore/anno): 10
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso presenta una panoramica sulla Scienza dei materiali, con riferimento alle applicazioni
tecnologiche e industriali. La prima parte del corso comprende alcuni argomenti fondamentali
della Chimica Fisica, Inorganica ed Organica e costituisce la preparazione alla discussione
delle proprietà chimiche e fisiche dei vari materiali. Obiettivo del corso è quello di dare una
conoscenza di base dei diversi tipi di materiali, sia tradizionali che innovativi.
Programma del corso
Argomenti di base
• Richiami sugli aspetti quali-quantitativi delle formule chimiche e delle reazioni; stechiometria.
•
Configurazione elettronica degli elementi, proprietà periodiche. Il legame chimico, geometrie molecolari, i momenti dipolari nelle molecole.
•
Valenze e struttura di ossidi, idruri, anioni e cationi degli elementi del blocco s, p e della
prima serie di transizione; cenni sui composti di coordinazione.
•
Principali gruppi funzionali organici e idrocarburi.
•
Leggi dei gas e delle miscele gassose ideali; gas reali. Sistemi cristallini, strutture di riferimento per cristalli ionici, covalenti, molecolari, metallici; equilibri di fase per sistemi ad un
componente, equazione di Clapeyron, il diagramma di stato dell'acqua.
•
Sistemi binari e soluzioni: il prodotto di solubilità; equilibri liquido vapore, legge di Raoult;
equilibri liquido-gas: la legge di Henry. Abbassamenti crioscopici ed ebullioscopici; la
pressione osmotica. Diagrammi di stato binari (analisi termica).
•
Equilibri acido-base, scala del pH; pH di acidi e basi forti, acidi e basi deboli, idrolisi di cationi e anioni, soluzioni tampone.
•
Termodinamica chimica: Costanti di equilibrio, entalpia, energia libera, entropia di reazioni.
•
Elettrochimica: potenziali elettrochimici standard; equazione di Nernst; pile e accumulatori
di interesse pratico; elettrolisi.
•
Cinetica Chimica: equazioni cinetiche d 1° e 2° ordine; energia di attivazione, equazione di
Arrhenius.
•
Radiochimica: decadimenti radioattivi, cinetica del decadimento radioattivo, serie radioattive naturali. Effetti chimici e biologici delle radiazioni. La radioattività ambientale.
Parte speciale
Materiali polimerici; i metalli; le leghe ferrose: acciai, ghise, acciai inossidabili, il diagramma
Fe/C, trattamenti termici; leghe di Cu, Sn, Zn, Al, Ti. Materiali ceramici ordinari e speciali; materiali leganti per l'edilizia.
Scienza dei materiali
Il modulo di "Scienza dei materiali" è tenuto dalla professoressa Michela Di Casa.
Di Casa, Faucitano - Chimica e scienza dei materiali
Prerequisiti
Conoscenza degli strumenti matematici di base.
Materiale didattico consigliato
Materiale didattico messo a disposizione dai Docenti.
P. Silvestroni. Principi di Chimica.
V. Lorenzelli. Risorse Materiali e Ambiente. Cenfor.
W.D. Callister. Scienza e ingegneria dei Materiali. 2002, EdiSES, Napoli.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Due prove intermedie seguite da colloquio orale alla fine del Corso.
Baldi - Chimica industriale
Chimica industriale
Docente: Marco Baldi
Codice del corso: 062202
Corso di laurea: Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: CHIM/07
Lezioni (ore/anno):
Esercitazioni (ore/anno):
Laboratori (ore/anno):
Progetti (ore/anno):
Obiettivi formativi specifici
Programma del corso
I parte
Caratteristiche dei serbatoi per lo stoccaggio di prodotti liquidi in funzione della tensione di
vapore; trasferimento di liquidi: equazione di continuità, pompe volumetriche, pompe cinetiche; trasferimento di prodotti solidi; trasferimento di calore: equazione di Fourier, materiali
conduttori e materiali isolanti, fluidi diatermici; produzione di calore: potere calorifico, temperatura massima di fiamma; separazione mediante evaporatori: multiplo effetto, termocompressione; teoria della distillazione.
II parte
Raffinazione del petrolio: caratteristiche del petrolio, caratteristiche dei prodotti finiti, dissalazione, distillazione primaria (topping), trattamenti chimici applicati alle frazioni gassose (polimerizzazione, isomerizzazione, alchilazione) e alle frazioni liquide (cracking termico e catalitico, cocking, hydrocracking, reforming, ecc.); processi di affinazione dei prodotti finiti (desolforazione, deumidificazione,...).
III parte
Trattamento dei reflui derivanti dai cicli produttivi: riferimenti normativi e concetti di rifiuto e di
acqua di scarico; trattamento dei reflui liquidi (processi chimico-fisici e processi biologici); tipologia e modalità di smaltimento dei rifiuti solidi; trattamento dei reflui gassosi: processi fisici
(cicloni, filtri elettrostatici, filtri a maniche) e chimici (Denox, abbattimento SO2, carboni attivi,...).
Prerequisiti
Corso di base di Chimica.
Materiale didattico consigliato
Dispense del corso.
Girelli, Matteoli, Parisi. Trattato di chimica industriale. Zanichelli, Bologna.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Tre prove intermedie seguite da colloquio orale alla fine del corso.
Merlo - Circuiti e sistemi elettronici
Circuiti e sistemi elettronici
Docente: Sabina Merlo
Codice del corso: 062208
Corso di laurea: ElTel
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01
Lezioni (ore/anno):
25
Esercitazioni (ore/anno): 25
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si pone come obiettivo quello di completare la formazione di base dello studente per
quanto concerne l'elettronica analogica. Alla fine del corso lo studente deve avere acquisito
conoscenze sulle architetture multistadio con transistori con particolare riferimento alla struttura interna di amplificatori operazionali; deve conoscere il comportamento in frequenza dei dispositivi elementari e dei circuiti di base; deve avere padronanza dei concetti della reazione
negativa e dei problemi di stabilità degli amplificatori reazionati; deve conoscere i sistemi di
conversione di segnale da analogico a digitale e viceversa.
Programma del corso
Stadi di amplificazione a singolo transistore
Analisi in media frequenza direttamente sul circuito, per calcolare resistenza di ingresso e uscita e guadagno per piccolo segnale. Analisi in bassa frequenza, metodo delle costanti di
tempo per la determinazione della frequenza inferiore di taglio.
Risposta in alta frequenza di amplificatori
Comportamento in alta frequenza dei transistori, circuito equivalente in alta frequenza per
MOS e BJT. Analisi in alta frequenza degli stadi elementari di amplificazione, metodo delle
costanti di tempo per la determinazione della frequenza superiore di taglio. Stadio cascode in
media ed alta frequenza.
Specchi di corrente a MOS e BJT
Stadio differenziale a BJT e MOS
Amplificatori multistadio
Schemi di amplificatori operazionali a BJT e CMOS
La reazione
Concetti fondamentali, reazione negativa e reazione positiva. La reazione negativa applicata
agli amplificatori. Calcolo del guadagno d'anello. Stabilità di amplificatori reazionati. Compensazione in frequenza.
Interfacce A/D e D/A
Campionamento e quantizzazione. Circuito di Sample & Hold. Convertitori Analogico/Digitali:
a singola e doppia rampa, ad approssimazioni successive, di tipo parallelo (flash). Convertitori
Digitale/Analogici: a resistenze pesate, con rete ladder.
Stadi di uscita
Classe A, B, AB, anche con carico capacitivo.
Prerequisiti
Conoscenze di teoria dei circuiti e di elettronica applicata (analogica) con particolare riferimento ai transistori MOS e BJT, amplificatori operazionali, diagrammi di Bode. Familiarità con
l'uso della Trasformata di Fourier, della Trasformata di Laplace, dei numeri complessi.
Materiale didattico consigliato
Copie delle trasparenze usate a lezione, testi di esercizi e testi di esame sono disponibili sul
sito web di questo insegnamento. È necessario conoscere login e password, fornite dal do-
Merlo - Circuiti e sistemi elettronici
cente durante le lezioni a tutti gli studenti che frequentano il corso. Chi non frequenta, può
ottenere login e password recandosi di persona dal docente, previo appuntamento da fissarsi
via e-mail.
A.S. Sedra, K.C. Smith. Microelectronics Circuits. Quarta edizione, Oxford University Press,
1998.
Sito web del corso: http://www.unipv.it/merlo/circse.html
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. È ammesso alla prova orale solo
chi abbia superato la prova scritta con almeno 15/30. Durante lo svolgimento del corso verranno proposte due prove intermedie, il cui esito positivo dispenserà lo studente dall'obbligo
della prova scritta, purché la prova orale venga sostenuta entro l'inizio del semestre successivo.
Caorsi - Compatibilità elettromagnetica
Compatibilità elettromagnetica
Docente: Salvatore Caorsi
Codice del corso: 062220
Corso di laurea: Elt, ElTel
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/02
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 12
Laboratori (ore/anno):
4
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Alla fine del corso lo studente deve avere acquisito le competenze di base per essere in grado di affrontare da un punto di vista ingegneristico corretto, il problema di studiare, attuare e
controllare le condizioni elettromagnetiche per il funzionamento di sistemi elettronici, elettrici
ed elettromeccanici che condividono permanentemente o temporaneamente lo stesso ambiente e che in esso cooperano o no ad uno stesso fine funzionale.
Programma del corso
Il problema della compatibilità elettromagnetica
Concetti base e definizioni.
Il problema dell'interferenza elettromagnetica
Emissione (radiata e condotta); trasmissione e accoppiamento (radiativo, di cross-talk capacitivo e induttivo, condotto).
Suscettibilità ed immunità
Procedure e metodologie di controllo e riduzione
Barriere elettromagnetiche, schermature, messe a massa, instradamento, filtraggio, soppressori ed arrestatori, etc.
Tecniche di misura
Normativa
Prerequisiti
MATEMATICA: Vettori, operazioni differenziali sui campi scalari e vettoriali, flusso, circuitazione, teorema della divergenza, teorema di Stokes, coordinate sferiche, agilità d'uso dei numeri complessi. FISICA: Campo elettrostatico e magnetostatico nel vuoto e nella materia.
Legge di Faraday-Neumann, Legge di Ampere-Maxwell. Leggi di Gauss. Equazioni di Maxwell. Potenziali di Lorentz. Zone di Fresnel e di Fraunhofer. CAMPI ELETTROMAGNETICI:
Radiazione. Teoria elementare delle antenne. Cenni sulla propagazione guidata.
Materiale didattico consigliato
P.A. Chatterton M.A. Houlden. EMC Electromagnetic Theory to practical design. Wiley and
Sons,1992.
D.A. Weston. Electromagnetic Compatibilty Pronciples and Aplications. Marcel Dekker, New
York, 1991.
R.P. Clayton. Introduction to Electromagnetic Compatibility. John Wiley and Sons, 1992.
A. Bochicchio, G. Giambartolomei. Lezioni di Compatibilità Elettromagnetica. Pitagora, Bologna1993.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. Verranno svolte due prove in
itinere, il cui esito positivo dispenserà lo studente dall'obbligo di sostenere la prova scritta.
Bordogna - Comunicazione digitale e multimediale
Comunicazione digitale e multimediale
Docente: Roberto Bordogna
Codice del corso: 062053
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Programma del corso
Il corso si concentra in particolare sulle possibilità e sulle problematiche correlate alla raccolta
e alla trasmissione di informazioni e di conoscenze di tipo partecipato e prodotte dalle comunità degli utenti di moderni ambiti multimediali per la comunicazione, basati su [1] podcasting,
[2] multimedia blog, [3] ambiti multimediali a larga banda (su filo e non) e su [4] altre tecnologie emergenti per uso domestico (consolle per videogiochi wireless), nomadico e mobile. Il
corso analizza in modo congiunto [5] i processi culturali e le tecnologie multimediali quali agenzie di sostegno per la formazione di identità, comunità e strumenti di comunicazione, governo e sviluppo di ambiti personali e comuni. Presenta [6] tecnologie utili per la realizzazione
di sistemi di comunicazione-azione innovativi, con riferimento anche a possibilità e vincoli in
ambiti di azione territoriale che richiedano alti livelli di affidabilità e resilienza (sistemi informatici territoriali multimediali). Presenta [7] nozioni di semiotica applicata alle tecnologie multimediali, [8] una strumentazione logica e formalismi di rappresentazione della conoscenza
standard (sulla base dello stato delle raccomandazioni IEEE 1600.1.), [9] tecnologie e tecniche per il trattamento del linguaggio naturale, nonchè [10] semplici strumenti per la gestione
congiunta di concettualizzazioni e di contesti operativi multimediali e non, focalizzandosi sul
tema delle possibilità di elaborazione integrata di variabili economico-sociali, culturali e di governance degli ambiti territoriali. Il corso prevede lezioni teoriche, sperimentazioni d'aula e
attività di ricerca-azione sul campo. Si articola in sessioni dedicate al tutoraggio e alla formazione ad personam e alle esercitazioni pratiche d'uso di ambienti di software applicativo per la
gestione di reti logiche, concettuali e per la comunicazione assistita da agenti artificiali.
Prerequisiti
Materiale didattico consigliato
Dispense del docente. Letture e opere di approfondimento verranno proposte ad personam,
in funzione dell'ambito prescelto per la sperimentazione. Gli studenti lavoratori sono incoraggiati a sviluppare un caso di sperimentazione e studio presso l'ambito di lavoro. Per gli studenti non frequentanti sono previste letture di studio specifiche. In particolare si richiede: John
Dewey, Rifare la Filosofia, Donzelli Editore, Roma 2002. Per ulteriori indicazioni bibliografiche
si veda anche:
http://www.unipv.it/cim, alla voce CDMA, e
http://www.unipv.it/cim/CDMA, sito del corso dove sono disponibili alcuni esempi di realizzazioni.
Sito web del corso: http://www.unipv.it/cim/cdma
Modalità di verifica dell'apprendimento
Per il superamento dell'esame è richiesta l'elaborazione e la discussione di un caso semplice
ma significativo, liberamente scelto dallo studente, sulla base della strumentazione concettuale e tecnologica proposta. Sono incoraggiati progetti e iniziative di pratica utilità per Enti, Aziende e per il Territorio e il lavoro in team (di tipo interdisciplinare/interfacoltà quando possibile). L'esame è individuale e consiste nella discussione teorica-pratica di una realizzazione multimediale per la comunicazione, realizzata dallo studente singolarmente o in team.
Costamagna - Comunicazioni elettriche
Comunicazioni elettriche
Docente: Eugenio Costamagna
Codice del corso: 062163
Corso di laurea: ElTel
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di introdurre i concetti base della trasmissione utilizzando al minimo il formalismo matematico e puntando su esercitazioni ed esemplificazioni assistite da strumenti
hardware e software.
Programma del corso
Complementi di statistica e processi aleatori
Trasmissione dell'informazione
• Modulazioni analogiche e numeriche
•
Caratterizzazione spettrale in banda base e in banda passante
•
Trasmissione in presenza di rumore
•
Ricezione ottima di segnali numerici
•
Schemi di modulatori e demodulatori analogici e numerici
• Efficienza in banda dei diversi tipi di modulazione
Schemi di accesso multiplo (cenni)
• Accesso a divisione di tempo
•
Accesso a divisione di frequenza
• Accesso a divisione di codice
Cenni alla teoria dell'informazione e alla capacità di canale; trasporto dell'informazione in modo analogico e digitale
Prerequisiti
Necessari: nozioni base di matematica (calcolo differenziale e integrale). Teoria dei segnali.
Materiale didattico consigliato
S. Haykin. An Introduction to analog and digital Communications. J. Wiley and Sons, 1989.
Dispense del corso. Utile compendio in italiano della trattazione svolta sull'Haykin.
Leon W. Couch II. Fondamenti di Telecomunicazioni. Apogeo. Adatto a coprire quasi tutto lo
svolgimento del corso e con molto materiale aggiuntivo, sia per Teoria dei segnali che per
Comunicazioni Elettriche.
S. Benedetto, E. Biglieri, V. Castellani. Teoria della trasmissione numerica. gruppo Editoriale
Jakson, 1990. (per consultazione).
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste di una prova scritta e di una prova orale. Durante il corso verranno svolte
due prove in itinere, il cui esito positivo dispenserà lo studente dall'obbligo della prova scritta.
Mercandino - Conduzione e contabilità dei lavori pubblici (mn)
Conduzione e contabilità dei lavori pubblici (mn)
Docente: Augusto Mercandino
Codice del corso: 062234
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/22
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di rendere l'allievo capace di leggere e successivamente di stendere i documenti scritti di progetto (capitolati, analisi, elenchi prezzi, computi metrici estimativi) e di introdurre l'allievo alla pratica della direzione lavori tramite una simulazione della direzione lavori di un piccolo appalto.
Programma del corso
1. Fasi e soggetti nella realizzazione di un'opera di ingegneria
1.1. Il progetto, l'appalto, il collaudo.
2. I documenti contrattuali
2.1. I capitolati: il Capitolato Generale e il Capitolato Speciale.
2.2. Elenco prezzi e Analisi dei prezzi.
2.3. Il computo metrico estimativo.
3. La direzione lavori
3.1. Ruolo e responsabilità del direttore dei lavori.
3.2. La consegna dei lavori.
3.3. La contabilità dei lavori: stato avanzamento lavori, documenti contabili, certificati di pagamento.
3.4. Varianti in corso d'opera e nuovi prezzi.
3.5. Sospensione e ripresa dei lavori.
3.6. La fine lavori e il collaudo tecnico amministrativo.
Prerequisiti
Nessun prerequisito specifico.
Materiale didattico consigliato
Dispense predisposte dal docente.
A. Valentinetti. La pratica amministrativa e contabile nella condotta di opere pubbliche. Vannini, Gussago (BS), 2001.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La verifica dell'apprendimento sarà svolta durante l'anno, mediante il controllo in continuo del
lavoro svolto durante le esercitazioni e da un test finale.
Magni - Controlli automatici
Controlli automatici
Docente: Lalo Magni
Codice del corso: 062047
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04
Lezioni (ore/anno):
28
Esercitazioni (ore/anno): 12
Laboratori (ore/anno):
10
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Scopo del corso è quello di analizzare il problema di come agire sulle variabili di ingresso di
un impianto, opportunamente descritto mediante un modello matematico, per ottenere un determinato comportamento del processo. Verranno illustrati i principali criteri di analisi e di sintesi per sistemi lineari con un solo ingresso e una sola uscita. Sarà data particolare attenzione sia alle proprietà di stabilità del sistema controllato sia alle sue capacità di attenuare disturbi e seguire opportuni riferimenti. Alla fine del corso lo studente dovrà essere in grado di
formulare e risolvere un problema di controllo per sistemi ad un ingresso e un'uscita con le
tecniche nel dominio della frequenza.
Programma del corso
Analisi dei sistemi di controllo a tempo continuo
Controllo nell'intorno dell'equilibrio, schema generale di controllo in retroazione, requisiti di un
sistema di controllo, stabilità in condizioni nominali e perturbate, criterio di Bode, tracciamento
di diagrammi polari e di Nyquist, criterio di Nyquist, margine di guadagno e margine di fase,
analisi di sensitività.
Sintesi dei sistemi di controllo a tempo continuo
Requisiti e specifiche, metodi di sintesi, reti stabilizzatrici.
Luogo delle radici
Definizioni e proprietà, uso del luogo delle radici nell'analisi e nella sintesi, contorno delle radici.
Regolatori industriali
Modello dei regolatori PID (Proporzionali-Integrali-Derivativi).
Simulazione e controllo con l'ausilio di Matlab/Simulink
Prerequisiti
Conoscenze acquisite nei corsi di Teoria dei Sistemi.
Materiale didattico consigliato
P. Bolzern, R. Scattolini, N. Schiavoni. Fondamenti di controlli automatici. McGraw Hill Italia.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del Corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso.
Tiano - Controlli automatici (mn)
Controlli automatici (mn)
Docente: Antonio Tiano
Codice del corso: 062184
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04
Lezioni (ore/anno):
34
Esercitazioni (ore/anno): 14
Laboratori (ore/anno):
4
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire le basi matematiche e gli strumenti metodologici necessari alla
analisi delle principali proprietà dei sistemi dinamici nel dominio continuo del tempo e alla
progettazione di semplici sistemi di controllo lineare.
Programma del corso
Sistemi dinamici
Modelli matematici di sistemi fisici. Definizione di sistema dinamico tramite le variabili di ingresso/ stato/uscita e le relative rappresentazioni. Rappresentazioni a tempo continuo. Trasformata di Laplace. Risoluzione di sistemi lineari a tempo invariante. Cenni ai sistemi non
lineari e alla linearizzazione. Rappresentazioni dei sistemi lineari nel dominio della frequenza.
Matrici e funzioni di trasferimento: relazioni con la risposta impulsiva e con le rappresentazioni
nel dominio del tempo. Connessioni di sistemi in serie, parallelo, retroazione. Riduzione di
complessità di schemi a blocchi. Cenni alle realizzazioni tramite forme canoniche. Definizione
della funzione di risposta in frequenza e sue rappresentazioni: diagrammi di Bode, diagrammi
polari, diagrammi di Nyquist.
Proprietà strutturali dei sistemi dinamici
Criteri di stabilità dei sistemi lineari a tempo invariante. Stabilità BIBO. Controllabilità e criterio
di controllabilità. Osservabilità e criterio di osservabilità. Dualità tra controllabilità e osservabilità.
Progettazione dei sistemi di controllo
Analisi dei sistemi di controllo retroazionati tramite metodi analitici e grafici: Nyquist e Bode.
Grandezze che influiscono sulla risposta: coefficiente di smorzamento, margine di fase e di
guadagno. Comportamento statico. Effetto dei disturbi e delle incertezze del modello. Controllori elementari per sistemi monovariabili nel dominio delle frequenze: reti correttrici, regolatori
PID. Cenni ai controllori per sistemi multivariabili e ai controllori non convenzionali basati su
logiche fuzzy.
Prerequisiti
Conoscenza di base di matematica elementare: numeri complessi, algebra lineare, equazioni
differenziali.
Materiale didattico consigliato
Appunti delle lezioni.
P. Bolzern, R. Scattolini, N. Schiavoni. Fondamenti di controlli automatici. McGraw Hill, Milano.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda e terza parte del Corso. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte
la prova finale consisterà in un colloquio. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su argomenti trattati durante il
Corso, al fine di essere ammessi al colloquio finale.
Ferrara - Controllo dei processi
Controllo dei processi
Docente: Antonella Ferrara
Codice del corso: 062166
Corso di laurea: Biom, Elt, Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 18
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Nel corso vengono descritti e analizzati gli schemi di controllo più utilizzati a livello industriale.
Vengono inoltre fornite le nozioni di base per la progettazioni di sistemi di controllo digitale.
Programma del corso
1. Regolatori PID
Caratteristiche e proprietà. Regole di taratura empirica. Realizzazione industriale.
2. Schemi di controllo industriale:
Controllo in cascata, controllo in anello aperto, precompensatori del segnale di riferimento,
compensazione dei disturbi misurabili, controllo a due gradi di libertà. Predittori di Smith, proprietà e applicazioni. Controllo decentralizzato, matrice dei guadagni relativi. Controllori di disaccoppiamento.
3. Controllo digitale:
Schemi di controllo digitale, campionatori e mantenitori. Problema del campionamento. Analisi
dei sistemi di controllo ibridi. Discretizzazione di regolatori a tempo continuo. Metodi di Eulero,
di Tustin e della mappa poli-zeri. Progetto di regolatori digitali.
Prerequisiti
Conoscenze acquisite in precedenti corsi di Teoria dei Sistemi, Controlli Automatici e Metodi
Matematici per l'Ingegneria.
Materiale didattico consigliato
P. Bolzern, R. Scattolini, N. Schiavoni. Fondamenti di Controlli Automatici. McGraw Hill Italia,
2004.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte del Corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamento
dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso.
Tiano - Controllo dei processi (mn)
Controllo dei processi (mn)
Docente: Antonio Tiano
Codice del corso: 062185
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04
Lezioni (ore/anno):
34
Esercitazioni (ore/anno): 14
Laboratori (ore/anno):
4
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire gli strumenti di analisi e progetto di sistemi di controllo basati su
dispositivi digitali e calcolatori. Alcune delle metodologie di progetto sviluppate nel corso di
Controlli Automatici sono approfondite e verificate tramite lo sviluppo di specifici progetti per il
controllo di diversi tipi di processi fisici, chimici e di impianti industriali.
Programma del corso
Sistemi dinamici a tempo discreto
Modelli matematici per l'analisi dei sistemi discreti. Equazioni alle differenze finite. Trasformata zeta. Principali proprietà della trasformata zeta e della sua antitrasformata. Il problema del
campionamento di processi a tempo continuo. Ricostruzione di Shannon e rappresentazione
spettrale di segnali campionati. Definizione di sistema dinamico a tempo discreto tramite le
variabili di ingresso/stato/uscita e le relative rappresentazioni. Risoluzione di sistemi lineari a
tempo invariante. Cenni ai sistemi non lineari e alla linearizzazione. Rappresentazioni dei sistemi lineari nel dominio della frequenza. Matrici e funzioni di trasferimento: relazioni con la
risposta impulsiva e con le rappresentazioni nel dominio del tempo. Connessioni di sistemi in
serie, parallelo, retroazione. Riduzione di complessità di schemi a blocchi. Cenni alle realizzazioni tramite forme canoniche. Definizione della funzione di risposta in frequenza e sue
rappresentazioni: diagrammi di Bode, diagrammi polari, diagrammi di Nyquist.
Proprietà strutturali dei sistemi dinamici a tempo discreto
Criteri di stabilità dei sistemi lineari a tempo invariante. Stabilità BIBO. Trasformazione bilineare e criterio di Jury. Controllabilità e criterio di controllabilità. Osservabilità e criterio di osservabilità.
Progettazione dei sistemi di controllo
Specifiche di progetto dei sistemi di controllo: tipo di sistema ed errori a regime. Specifiche sul
transitorio. Posizionamento dei poli. specifiche frequenziali. Sensitività parametrica e relazione dei disturbi. Progettazione tramite reti correttrici e regolatori PID. Cenni ai controllori per
sistemi multivariabili. e ai controllori adattativi. Filtraggio digitale e filtro di Kalman.
Prerequisiti
Conoscenza dei principi generali e delle metodologie di controllo automatico.
Materiale didattico consigliato
Appunti delle lezioni.
P. Bolzern, R. Scattolini, N. Schiavoni. Fondamenti di controlli automatici. McGraw Hill, Milano.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda e terza parte del Corso. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte
la prova finale consisterà in un colloquio. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su argomenti trattati durante il
Corso, al fine di essere ammessi al colloquio finale.
Belli - Conversione dell'energia
Conversione dell'energia
Docente: Carlo Belli
Codice del corso: 062199
Corso di laurea: Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/08
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza delle caratteristiche costruttive, funzionali e operative delle centrali elettriche.
Capacità di determinazione dei parametri principali d'impianto, con bilanci energetici e valutazioni tecnico-economiche, con particolare riferimento alle soluzioni più moderne ed efficienti.
Programma del corso
Energia: principi generali, fonti energetiche, bilanci energetici, produzione di energia elettrica.Centrali idroelettriche: classificazione degli impianti, piani di utilizzo dei corsi d'acqua, dimensionamento degli impianti, opere di sbarramento, opere di presa, opere di derivazione, opere
di restituzione, macchinario idraulico, macchinario elettrico, problemi di regolazione e di telecontrollo, impianti di pompaggio, centrali mareomotrici. - Centrali termoelettriche tradizionali:
cicli termodinamici, caratteristiche impiantistiche, combustibili impiegati, generatori di vapore,
turbine, impianti di condensazione, montante di macchina, cicli principali, servizi ausiliari, regolazioni, esercizio e manutenzione degli impianti, problemi chimici e di corrosione, interventi
impiantistici e gestionali per la salvaguardia ambientale. - Turbogas e cicli combinati: generalità e caratteristiche costruttive delle turbine a gas, centrali termoelettriche ripotenziate con turbine a gas, nuove centrali a ciclo combinato, trasformazione di centrali termoelettriche tradizionali in cicli combinati. - Altri impianti termoelettrici: centrali a recupero, generazione distribuita, centrali geotermoelettriche, centrali Diesel. - Centrali nucleotermoelettriche: reazioni
nucleari, fisica del reattore, tecnologia dei reattori di potenza, classificazione dei reattori, opzioni nucleari a breve e lungo termine. - Energia da fonti rinnovabili: energia dal sole, energia
dal vento, energia dalle biomasse e dai rifiuti. - Nuovi sistemi di generazione: celle a combustibile, conversione magnetoidrodinamica, onde e correnti, gradienti termici oceanici, fusione
nucleare. - Conversione dell'energia.
Prerequisiti
Conoscenze di base di idraulica, fisica tecnica, scienza delle costruzioni, macchine, elettrotecnica.
Materiale didattico consigliato
C. Belli - P. Chizzolini. Conversione dell'energia. Dispense per le lezioni dell'anno accademico
2006-2007. (testo fornito agli studenti all'inizio del corso e disponibile nel sito
www.unipv.it/electric/conven).
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le
prove scritte, la prova finale consisterà in un colloquio in caso di modifica del voto conseguito
nelle prove scritte. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le prove in itinere dovranno
sostenere una prova scritta, che verterà su argomenti trattati durante il Corso, al fine di essere ammessi al colloquio finale.
Petrecca - Conversione elettromeccanica
Conversione elettromeccanica
Docente: Giovanni Petrecca
Codice del corso: 062037
Corso di laurea: Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32
Lezioni (ore/anno):
34
Esercitazioni (ore/anno): 14
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza dei principi alla base della conversione elettromeccanica nelle diverse tipologie
applicative: elettrica/elettrica; elettrica/meccanica; meccanica/elettrica. Acquisizione di competenze specifiche sulle trasformazioni energetiche e sui relativi rendimenti. Capacità di affrontare lo studio di qualsiasi macchina elettrica statica e rotante, in qualsiasi regime di funzionamento, indipendentemente dalla sua configurazione circuitale.
Programma del corso
1. Approccio metodologico allo studio della conversione elettromeccanica
Concetto di conversione. Applicazioni pratiche: elettrica/elettrica, elettrica/meccanica, meccanica/ elettrica, meccanica/meccanica. Bilancio energetico e rendimento. Le equazioni generali
di funzionamento di circuiti mutuamente accoppiati. Calcolo delle induttanze.
2. Conversione elettrica/elettrica. Il trasformatore
Equazioni di funzionamento in regime comunque variabile. Il trasformatore ideale. Il trasformatore monofase. Il trasformatore trifase. Funzionamento in regime alternato sinusoidale.
Funzionamento a vuoto e in corto circuito. Tipo di collegamenti tra gli avvolgimenti. Parallelo
di trasformatori. Autotrasformatore.
3. Conversione elettrica/meccanica e meccanica/elettrica
Equazioni generali di funzionamento di circuiti mutuamente accoppiati a concatenamento variabile. Calcolo delle induttanze per circuiti magnetici isotropi e anisotropi con diversi tipi di
avvolgimenti concentrati e distribuiti. Equazioni di funzionamento di trasduttori elementari a
traferro costante e a traferro anisotropo, con collettore a lamelle. Coppia istantanea e coppia
media. Condizioni di coppia media non nulla. Campo magnetico rotante con avvolgimenti bifasi e trifasi. Passaggio dal trasduttore elementare alla macchina elettrica industriale.
Prerequisiti
Conoscenze della teoria dei circuiti, del campo magnetico e dei circuiti magnetici, del calcolo
delle induttanze. Principi di meccanica.
Materiale didattico consigliato
È prevista la disponibilità in rete del materiale didattico dell'intero corso:
http://www.unipv.it/energy/conversione/.
P.C. Krause, O. Wasyncsuk. Electromechanical motion devices. Ed. Mc Graw Hill International Editions, 1989.
G. Petrecca, E. Bassi, F. Benzi. La teoria unificata delle macchine elettriche rotanti. Ed. Clup,
terza edizione, 1983.
Il testo è disponibile on-line in formato pdf: http://www.unipv.it/azionamenti/Teoria_unificata/
indexME&A.html.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulle esercitazioni
relative alla conversione elettrica/elettrica (trasformatori) e sulla conversione elettrica/ meccanica e meccanica/elettrica. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con
esito soddisfacente la prova finale verterà solo sul contenuto delle lezioni.
Guagliano - Costruzione di macchine
Costruzione di macchine
Docente: Mario Guagliano
Codice del corso: 062225
Corso di laurea: Mec
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/14
Lezioni (ore/anno):
27
Esercitazioni (ore/anno): 16
Laboratori (ore/anno):
4
Progetti (ore/anno):
4
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire le nozioni e i concetti di base per eseguire il dimensionamento e
la verifica degli organi delle macchine sollecitati staticamente e ciclicamente. Sono, inoltre,
trattati ed approfonditi i concetti di collaborazione plastica e l'effetto d'intaglio nei componenti
meccanici. Ampio spazio è dedicato alle esercitazioni, numeriche e sperimentali.
Programma del corso
Il corso si propone di fornire le nozioni e i concetti di base per eseguire il dimensionamento e
la verifica degli organi delle macchine sollecitati staticamente e ciclicamente.
Diagrammi delle azioni interne
Flessione, azione assiale, taglio e torsione in strutture piane e spaziali.
Sollecitazioni limite e sollecitazioni ammissibili nella verifica di resistenza degli organi delle
macchine
Condizioni limite di resistenza per materiali duttili e fragili in presenza di sforzi monoassiali.
Flessione retta e torsione circolare; collaborazione plastica
Cenni sul comportamento dei materiali oltre il campo di proporzionalità. Plasticizzazione e collaborazione.
Effetto di intaglio: Kt, Ks
Effetto di forma o di intaglio teorico, coefficiente di sovrasollecitazione teorico Kt. Coefficiente
di intaglio sperimentale per materiali fragili e duttili, Ks. Esercizi applicativi.
La verifica di resistenza statica
La verifica di resistenza per stati di sforzo semplici e composti. Criteri di resistenza. Esercizi
applicativi.
Resistenza a fatica, stati di sforzo semplici
Fatica ad alto numero di cicli: tipi di prove. Diagramma di Wöhler e suoi aspetti probabilistici.
Diagramma di Haigh. Effetto di intaglio, della finitura superficiale e delle dimensioni.
La verifica di resistenza a fatica in presenza di sollecitazioni composte
Criterio di Gough e Pollard per sollecitazioni flesso-torsionali. Criterio di Sines.
Esercitazioni
Le esercitazioni riguarderanno gli aspetti applicativi degli argomenti trattati a lezione. Saranno
approfondite, in particolare, le problematiche relative ai più comuni componenti meccanici
(assi e alberi, recipienti in pressione, cuscinetti).
Progetto
È previsto l'esecuzione di un progetto relativo a un sistema meccanico, da svolgersi autonomamente da parte degli allievi.
Prerequisiti
Scienza delle Costruzioni A, Meccanica Applicata A, Disegno di Macchine.
Materiale didattico consigliato
Sito web del corso: cm1.mecc.polimi.it
Guagliano - Costruzione di macchine
P. Davoli, L. Vergani, S. Beretta, M. Guagliano, S. Baragetti. Costruzione di Macchine 1.
McGraw Hill. 2003.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Saranno svolte due prove scritte in itinere, a metà al termine del corso. A coloro che avranno
sostenuto entrambe le prove scritte con votazione sufficiente sarà consentito sostenere la
prova orale finale. Per gli studenti che non hanno sostenuto le prove in itinere à previsto un
esame completo che prevede una prova scritta ed una orale.
Ghilardi - Costruzioni idrauliche (urbane)
Costruzioni idrauliche (urbane)
Docente: Paolo Ghilardi
Codice del corso: 061074
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 9 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/02
Lezioni (ore/anno):
50
Esercitazioni (ore/anno): 35
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il Corso intende fornire le basi culturali dell'idraulica e dell'idrologia utili per affrontare i principali problemi applicativi di queste discipline nel campo edilizio e urbanistico. Per questo motivo l'attenzione viene rivolta alle costruzioni idrauliche urbane, con particolare riferimento alle
reti per l'approvvigionamento idrico e ai sistemi di fognatura.
Programma del corso
Aspetti introduttivi - Introduzione all'ingegneria delle risorse idriche. Quantità e distribuzione
delle acque; ciclo idrologico; opere di utilizzazione e regolazione delle risorse idriche.
1. I fluidi e il loro movimento - Stati di aggregazione della materia. Modello continuo di fluido.
Proprietà fisiche dei fluidi e loro unità di misura. Fluidi newtoniani. Moto laminare e moto turbolento.
2. Statica dei fluidi - Distribuzione della pressione in un fluido in quiete e sua misura. Statica
dei fluidi incomprimibili. Spinta su superfici piane. Spinta sopra corpi immersi. Capillarità.
3. Correnti in pressione in moto permanente - Correnti uniformi. Correnti gradualmente variate. Potenza di una corrente. Equazione globale di equilibrio dinamico. Caratteristiche generali
del moto turbolento: grandezze turbolente e valori medi, sforzi tangenziali viscosi e turbolenti.
Dissipazioni energetiche continue: formule di Darcy-Weisbach e di Chezy; formule pratiche.
Correnti rapidamente variate: perdite di carico localizzate; misure di velocità, portata e pressione. Calcolo idraulico di una condotta. Correnti in depressione. Scambio di potenza fra una
corrente e una macchina. Pompe centrifughe. Dispositivi per la regolazione di una corrente.
4. Cenni sul moto vario delle correnti in pressione - Esempi pratici di moto vario. Formule per
la stima della massima sovrappressione.
5. Correnti a superficie libera - Correnti gradualmente variate: Moto uniforme; caratteristiche
energetiche in una sezione; stato critico; Sezioni aperte e chiuse; Profili di moto permanente.
Correnti rapidamente variate: risalto idraulico; restringimenti; paratoie; stramazzi; tombini.
cenni sulle misure di portata.
6. Acquedotti - Fabbisogno idrico e sue variazioni nel tempo. Schemi generali. Opere di presa: da acque sotterranee (sorgenti e pozzi), da corsi d'acqua e da laghi. Adduttrici: a gravità o
per sollevamento, in pressione o a pelo libero; studio del tracciato. Problemi di progetto e
problemi di verifica. Portate massime in un'adduttrice. Piezometriche d'esercizio: statica, a
tubi nuovi, a tubi usati. Serbatoi di testata e di estremità. Calcolo della capacità dei serbatoi.
Proporzionamento della distribuzione: tipi di rete. Verifica delle reti a ramificazioni aperte e a
maglie chiuse. Sollevamenti: pompe e curve caratteristiche; punti di funzionamento; pompaggio diretto in una rete distributrice; cenni sulla protezione contro i colpi d'ariete. Tubazioni per
acquedotti: materiali, criteri di scelta delle tubazioni; criteri di costruzione, pressione di esercizio, giunti e pezzi speciali. Apparecchiature accessorie, valvolame.
7. Precipitazioni - Cenni sulla misura delle precipitazioni e sull'elaborazione statistica dei dati
pluviometrici. Linee segnalatrici di probabilità pluviometrica: utilizzo pratico.
Ghilardi - Costruzioni idrauliche (urbane)
8. Fognature - Generalità: scopo e tipi di rete. Calcolo delle acque nere: portate medie annue,
medie giornaliere, del giorno di massimo consumo, di punta. Calcolo delle portate di origine
meteorica: modello di corrivazione, modello di invaso, cenni su modelli idrologici complessi.
Cenni sugli scolmatori di piena. Impianti di sollevamento. Dimensionamento idraulico dei collettori: sezioni tipiche, pendenze e velocità adottabili. Pozzetti di ispezione e manufatti di raccordo: salti, curve, confluenze, diramazioni, etc.. Cenni su cacciate, caditoie stradali, immissioni private, opere di ventilazione, materiali per le canalizzazioni.
Prerequisiti
Si richiedono concetti di base di analisi matematica (integrali, derivate totali e parziali, equazioni differenziali) e di meccanica (equilibrio statico e dinamico).
Materiale didattico consigliato
Citrini - Noseda. Idraulica. Casa Editrice Ambrosiana.
AA. VV. Sistemi di fognatura: manuale di progettazione. Hoepli.
Ippolito G. Appunti di costruzioni idrauliche. Ed. aggiornata a cura di G. De Martino. Liguori.
Papiri S. Acquedotti. (Dispensa in distribuzione).
Papiri S. Fognature. (Dispensa in distribuzione).
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova scritta - Può essere sostituita da due prove in itinere svolte durante il corso.
Venini - Diagnostica e misure dei sistemi meccanici
Diagnostica e misure dei sistemi meccanici
Docente: Paolo Venini
Codice del corso: 062341
Corso di laurea: Ingegneria meccanica
Crediti formativi: 4 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/13
Lezioni (ore/anno):
15
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Obiettivo del corso è familiarizzare l'allievo con la problematica della diagnostica dei sistemi
meccanici, materia che si inquadra nell'ambito dello studio dei problemi inversi e dell'identificazione strutturale. L'acquisizione di una buona manualità con l'ambiente Matlab rappresenta
un obiettivo formativo "di servizio".
Programma del corso
Introduzione all'ambiente MATLAB
Viene trattato il programma Matlab quale ambiente privilegiato per lo studio dinamico, la simulazione e l'identificazione di sistemi meccanici. Si parte dalle operazioni algebriche elementari
per giungere alla modellazione di sistemi continui nello spazio e nel tempo.
Diagnostica di sistemi meccanici: elementi di teoria e applicazioni
Concetto di problema inverso in meccanica e applicazione al caso di semplici sistemi meccanici con simulazione in ambiente Matlab. Illustrazione di alcune tecniche di elaborazione dei
dati, di memorizzazione dei segnali e di correlazione delle grandezze. Scelta delle grandezze
da controllare per l'individuazione dei malfunzionamenti. Analisi comparativa di risultati sperimentali e di risultati da modelli numerici.
Prerequisiti
Sono richieste conoscenze dei corsi di Meccanica Applicata e Scienza delle Costruzioni.
Materiale didattico consigliato
Materiale didattico distribuito dal docente.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova scritta e prova orale obbligatoria.
Robecchi Majnardi - Diritto amministrativo
Diritto amministrativo
Docente: Ambrogio Robecchi Majnardi
Codice del corso: 062145
Corso di laurea: AmbT, Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: IUS/10
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno):
8
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Nel modulo di Diritto Amministrativo si intendono fornire le indicazioni generali in tema di fonti
giuridiche e della loro gerarchia, con specifico riferimento agli aspetti procedimentali e provvedimentali. In questo ambito generale verranno inseriti alcuni riferimenti essenziali al diritto
urbanistico, alla realizzazione delle opere pubbliche e al diritto ambientale.
Programma del corso
La gerarchia delle fonti del diritto: la Costituzione
La riforma del titolo V Cost, sia per la funzione legislativa che per quella amministrativa
Legge statale e legge regionale: ripartizione per materie e procedimento
Atti con forza di legge: decreto legge, decreto legislativo
Regolamenti, piani, programmi, bilanci, circolari
I nuovi principi dell'azione amministrativa dopo la modifica del titolo V
Il pluralismo amministrativo e le autonomie locali
Il provvedimento amministrativo: principi, elementi essenziali, classificazioni, tipi
Il procedimento amministrativo e la legge 241/90 e successive modifiche
Le competenze amministrative sull'assetto e l'utilizzo del territorio
Prerequisiti
Nessun requisito specifico.
Materiale didattico consigliato
Per la parte sulla gerarchia delle fonti, provvedimento e procedimento amministrativo, verranno indicate letture, soprattutto integrative, con il massimo grado di aggiornamento. Altre eventuali letture di aggiornamento verranno concordate con gli studenti.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prove scritte in itinere e finale. Eventuale esame finale orale.
Deledda - Diritto amministrativo (mn)
Diritto amministrativo (mn)
Docente: Maria Deledda
Codice del corso: 062232
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: IUS/10
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno):
8
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Nel modulo di Diritto Amministrativo si intendono fornire le indicazioni generali in tema di fonti
giuridiche e della loro gerarchia, con specifico riferimento agli aspetti procedimentali e provvedimentali. In questo ambito generale verranno inseriti alcuni riferimenti essenziali al diritto
urbanistico, alla realizzazione delle opere pubbliche e al diritto ambientale.
Programma del corso
Gerarchia delle fonti del diritto
Enti pubblici. Organismi di diritto pubblico. Spa miste
Rapporto organico e di servizio
Beni pubblici
Attività amministrativa: principi generali
Procedimento amministrativo e L. 241/90
Atti amministrativi: caratteristiche, classificazioni, elementi e requisiti
Invalidità dell'atto amministrativo e principi di tutela giurisdizionale
Prerequisiti
Nessun requisito specifico.
Materiale didattico consigliato
Per la parte sulla gerarchia delle fonti, provvedimento e procedimento amministrativo, verranno indicate letture, soprattutto integrative, con il massimo grado di aggiornamento. Altre eventuali letture di aggiornamento verranno concordate con gli studenti.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prove scritte in itinere e finale. Eventuale esame finale orale.
Robecchi Majnardi, Lissandrin, Membretti - Diritto urbanistico + Legislazione delle opere pubbliche e dell'edilizia + Sociologia
Diritto urbanistico + Legislazione delle opere
pubbliche e dell'edilizia + Sociologia
Docenti: Ambrogio Robecchi Majnardi, Graziano Lissandrin,
Andrea Membretti
Codice del corso: 061063
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 4 CFU
Settore scientifico disciplinare: IUS/10 + SPS/10
Lezioni (ore/anno):
80
Esercitazioni (ore/anno): 40
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Nel modulo di DIRITTO URBANISTICO si intendono fornite, oltre alle indicazioni generali in
tema di fonti giuridiche e la loro gerarchia, le nozioni fondamentali in materia di diritto urbanistico ed edilizia nonché di diritto ambientale. Nel modulo di LEGISLAZIONE DELLE OO. PP.
si mira a ottenere una idonea conoscenza dei soggetti giuridici, dei tipi di obbligazioni e delle
norme legislative che regolano la realizzazione delle opere pubbliche e private e l'attività edilizia. Il modulo di SOCIOLOGIA è concepito per offrire agli studenti di Ingegneria Edile/Architettura un insieme di approcci teorico-esplicativi e di strumenti di analisi utili a rapportarsi in modo critico con i fenomeni spaziali e territoriali, a partire dal contesto urbano e su
scala sia micro che macro. Lo spazio, con riferimento innanzitutto alla città moderna e contemporanea, viene qua considerato (seguendo l'approccio sociologico dell'integrazionismo
simbolico) come una "costruzione sociale", ovvero come il prodotto "simbolico" - e al tempo
stesso la base "materiale" - di continui processi di interpretazione da parte dei soggetti che lo
usano e che se ne appropriano, anche solo temporaneamente, per fini diversi. Particolare rilevanza, in quest'ottica, assumono le relazioni sociali - di potere, conflittuali, cooperative - che
nelle diverse epoche e nei vari contesti urbani contribuiscono a definire il senso/i sensi degli
spazi, le loro gerarchie, le loro modalità di utilizzo.
Programma del corso
Modulo di Diritto
• La gerarchia delle fonti del diritto: la Costituzione
• La riforma del titolo V Cost, sia per la funzione legislativa che per quella amministrativa
• Legge statale e legge regionale: ripartizione per materie e procedimento
• Atti con forza di legge: decreto legge, decreto legislativo
• Regolamenti, piani, programmi, bilanci, circolari
• I nuovi principi dell'azione amministrativa dopo la modifica del titolo V
• Il pluralismo amministrativo e le autonomie locali
• Il provvedimento amministrativo: principi, elementi essenziali, classificazioni, tipi
• Il procedimento amministrativo e la legge 241/90 e successive modifiche
• Le competenze amministrative sull'assetto e l'utilizzo del territorio
• La legislazione urbanistica statale: principi e testi non-nativi fondamentali
• La pianificazione urbanistica di diverso livello: procedure e valenza giuridica. Misure di
salvaguardia
• L'attività edilizia. Il regolamento edilizio. La concessione
• La normativa sui beni culturali ed ambientali
•
La normativa sulla lotta all'inquinamento (cenni)
Robecchi Majnardi, Lissandrin, Membretti - Diritto urbanistico + Legislazione delle opere pubbliche e dell'edilizia + Sociologia
Modulo di Legislazione OOPP
• La gara d'appalto dei lavori pubblici.
• Esproprio ed occupazione.
Modulo di sociologia: "La costruzione sociale dello spazio urbano"
Muovendo da una prima riflessione sulla nascita dell'urbanesimo e sullo sviluppo della città
moderna, il corso si propone di trattare le linee fondamentali dell'organizzazione socioeconomica della città contemporanea e dei suoi spazi (pubblici e privati) nonché i fenomeni
sociali e culturali più rilevanti in essa riscontrabili. È parte integrante del modulo di Sociologia
un ciclo di seminari tematici, con la partecipazione di esperti esterni (giornalisti, architetti,
amministratori pubblici,..), finalizzati ad approfondire in modo trans-disciplinare alcuni dei temi
del corso. Gli studenti avranno facoltà di realizzare tesine di gruppo sugli argomenti dei seminari, le quali saranno valutate e otterranno un punteggio integrativo del voto finale d'esame.
•
Introduzione alla sociologia urbana
•
La sociologia spazialista e l'approccio interazionista
•
L'urbanesimo e le trasformazioni della città
•
Il governo della città
•
Il rapporto tra pianificazione territoriale e sociologia
•
Partecipazione e conflitto nella città
•
Povertà ed esclusione sociale
•
Cultura urbana e culture urbane
•
Processi percettivi e simbolismo dei luoghi
•
Spazi pubblici e regolazione del territorio
•
Il tempo e la città
•
Metodi, tecniche e fonti di dati per l'analisi sociologica del territorio
Prerequisiti
Nessun requisito specifico.
Materiale didattico consigliato
Per i moduli di Diritto e Legislazione OOPP, per la parte sulla gerarchia delle fonti, il provvedimento ed il procedimento amministrativo verranno indicate letture integrative degli argomenti trattati a lezione, con il massimo grado di aggiornamento; per gli altri settori ulteriori letture
di aggiornamento verranno concordate con gli studenti. Per il modulo di Sociologia, oltre al
testo di riferimento, ulteriore materiale didattico (dispense, powerpoint, testi integrativi) sarà
consigliato a lezione e in parte sarà scaricabile dalla pagina web del docente, all'indirizzo:
http://www.unipv.it/webdsps/people/membretti.html.
S. Vicari Haddock. La città contemporanea. Il Mulino Paperbacks, Bologna, 2004.
Salvia Teresi. Diritto urbanistico. CEDAM 2002.
F. Fontanazza. La gara d'appalto dei lavori pubblici.
V. Ilari. Espropriazione per pubblico interesse.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Per Diritto Urbanistico e Legislazione delle OO.PP prove scritte in itinere ed eventuale esame
finale orale; per Sociologia esame finale scritto ed eventuale orale integrativo (concorrono al
voto finale i punti conseguiti con le tesine facoltative). Il voto finale è unico.
Chiofalo - Disegno dell'architettura 1
Disegno dell'architettura 1
Docente: Lucrezia Chiofalo
Codice del corso: 061031
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 12 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/17
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 60
Laboratori (ore/anno):
60
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di guidare lo studente nell'acquisizione degli strumenti e delle tecniche per
la rappresentazione dell'architettura utilizzando modelli architettonici riconducibili a forme geometriche semplici. La geometria è dunque lo strumento ordinatore che consente di controllare, e di rappresentare, volumi e superfici anche complessi. Particolare attenzione è data alla
normativa grafica, alle norme di quotatura del disegno e alla rappresentazione degli elementi
dell'architettura (serramenti, scale, volte, solai, paramenti murari) alle varie scale di approfondimento. Il programma del corso prevede anche l'apprendimento degli strumenti e dei metodi
del rilevamento architettonico privilegiando il metodo diretto o manuale. In questo ambito lo
studente viene guidato nell'acquisizione delle tecniche specifiche per il disegno dal vero (proporzionato e a mano libera) e successivamente per il rilievo e la restituzione geometrica alle
varie scale di rappresentazione.
Programma del corso
Per ogni argomento proposto lo studente dovrà elaborare una o più tavole di formato A3. I
modelli, oggetto delle esercitazioni, sono proposti dal docente o in alcuni casi scelti dallo studente. Acquisiti gli strumenti e le tecniche base della rappresentazione, è previsto un certo
numero di esercitazioni con modelli rilevati e poi rappresentati dallo studente seguendo il metodo diretto o manuale.
Norme unificate del disegno dell'architettura
Le scale metriche di rappresentazione
La rappresentazione di serramenti, scale, arredi alle varie scale di rappresentazione.
La doppia proiezione ortogonale applicata ai modelli dell'architettura alle varie scale di rappresentazione
Sezioni di solidi e di elementi dell'architettura con piani paralleli, perpendicolari e inclinati rispetto ai piani fondamentali
Le strutture di collegamento
La rappresentazione delle scale ai vari piani di collegamento. Classificazione delle scale secondo la loro forma, il tipo di struttura e i materiali.
Le proiezioni assonometriche
Assonometria obliqua e assonometria ortogonale (teorema di Schlömilch).
La prospettiva
Prospettiva centrale e prospettiva accidentale.
La rappresentazione delle volte
Le volte semplici e le volte composte.
Il rilievo a vista
Tecniche del disegno a mano libera.
Strumenti e metodi del rilevamento architettonico
Il rilievo geometrico del costruito.
Storia della rappresentazione
Chiofalo - Disegno dell'architettura 1
Prerequisiti
Conoscenze di base legate al disegno.
Materiale didattico consigliato
Oltre al materiale didattico fornito dal docente e consultabile sul sito del corso, si consiglia la
consultazione dei seguenti testi:
AA. VV. Elementi costruttivi nell'edilizia - Morfologia e disegno. ed. C.U.E.N.
M. Docci R. Migliari. Scienza della rappresentazione. Fondamenti e applicazioni della geometria descrittiva. Urbino 1992, Ed. NIS.
M. Docci, D. Maestri. Manuale di rilevamento architettonico e urbano. Bari 2002, Ed. Laterza.
M. Docci, D. Maestri. Storia del rilevamento architettonico. Bari 2002, Ed. Laterza.
M. Docci. Teoria e pratica del disegno. Bari 1996, Ed. Laterza.
U.N.I. Norme per il disegno tecnico. Edilizia e settori correlati. Roma 1988.
T.E. Bertoldo. Tecnica grafica. Ed. ATLAS.
E. Neufert. Enciclopedia pratica per progettare e costruire. Hoepli, Milano 1976.
Il manuale dell'architetto. CNR, Roma 1962 (e edizioni successive).
M. Docci, F. Mirri. La redazione grafica del progetto architettonico. La Nuova Italia Scientifica.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono oggetto di verifica gli elaborati grafici svolti durante il corso e gli elaborati che hanno
come oggetto il rilievo del costruito. È prevista per l'esame una prova grafica ed una eventuale prova orale.
Greco - Disegno dell'architettura 2
Disegno dell'architettura 2
Docente: Alessandro Greco
Codice del corso: 061047
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 12 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/17
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 60
Laboratori (ore/anno):
60
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L’insegnamento si pone come obiettivo la lettura, la rappresentazione e la progettazione in
tradizionale e in automatico del progetto unificato alla scala dell'organismo edilizio (progetto
tipologico-spaziale e tecnologico). Si intende inoltre fornire agli studenti le conoscenze e capacità d'uso degli strumenti informatici per la rappresentazione del progetto.
Programma del corso
Il corso si articola in lezioni, esercitazioni e laboratori.
Lezioni
Le lezioni sviluppano le regole di rappresentazione della forma necessarie per conoscere lo
spazio ed il sistema edilizio nelle sue parti e utilizzare i programmi di cad bi e tridimensionale.
Tali regole riguardano le proiezioni parallele (doppia proiezione ortogonale, assonometria), le
proiezioni centrali (prospettiva) e la teoria delle ombre. Accanto alle regole di rappresentazione della forma le lezioni sviluppano la conoscenza e l'approfondimento delle regole unificate
di segni, simboli, scrittura e di cornice del rilievo e del progetto letto alle varie scale di rappresentazione: il territorio, il complesso insediativo, l'organismo abitativo. Le scale di rappresentazione utilizzate sono essenzialmente: 1/10.000, 1/2.000 per il territorio, 1/500 per il complesso insediativo, 1/200, 1/100 e 1/50 per l'organismo edilizio nella rappresentazione del sistema tipologico-spaziale e tecnologico. La conoscenza di queste regole risulta necessaria
per poter ridisegnare in automatico tavole di rilievo e di progetto leggibili in modo univoco dai
diversi operatori coinvolti nel processo edilizio (progettisti, realizzatori, controllori, utenti). Le
lezioni riguardano, inoltre, la descrizione di programmi finalizzati all'informatizzazione del disegno in modalità sia raster che vettoriale.
Esercitazioni
Le esercitazioni riguardano il rilevo di un edificio e l'approfondimento delle regole di rappresentazione della forma e l'unificazione del disegno di progetto. Sono realizzate sul campo, per
la rilevazione secondo le tecniche tradizionali dirette, ed in aula, per quanto riguarda la redazione delle tavole di gruppo ed individuali.
Laboratori
Le attività di Laboratorio vertono sull'acquisizione delle nozioni di base per l'informatizzazione
del disegno in modalità sia raster che vettoriale, attraverso l'utilizzo di software largamente
diffusi. Inoltre si organizzano comunicazioni specifiche per ampliare le conoscenze degli studenti sulle tecniche di rappresentazione del progetto edilizio secondo metodi innovativi.
Prerequisiti
Conoscenze del disegno tecnico edilizio, conoscenza di informatica grafica, conoscenza degli
elementi costruttivi di base del sistema edilizio.
Materiale didattico consigliato
Alcuni contenuti delle lezioni vengono trattati e forniti su supporto informatico.
Docci M. Manuale di disegno architettonico. Laterza.
Docci M., Maestri D. Il rilevamento architettonico. Storia, metodi e disegno. Laterza.
Greco - Disegno dell'architettura 2
Mecca S. Il progetto edilizio esecutivo. NIS.
Mirri F. La rappresentazione tecnica progettuale. NIS.
Bini M. Tecniche grafiche e rappresentazione. Alinea Editrice.
J. Mitchell W., Mc Cullogh M. Digital design media. Strumenti digitali per il design, l'architettura, la grafica. Mc Grow - Hill.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Durante il corso vengono effettuate prove in itinere. Inoltre le esercitazioni consisteranno nello
svolgimento di un tema d'anno in gruppo, che costituisce elemento di valutazione e che deve
essere presentato per l'ammissione all'esame orale. La prova orale riguarda la discussione
dei contenuti trattati nel corso delle lezioni.
Vendegna - Ecologia applicata
Ecologia applicata
Docente: Valerio Vendegna
Codice del corso: 062134
Corso di laurea: AmbT, Elt
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: BIO/07
Lezioni (ore/anno):
Esercitazioni (ore/anno):
Laboratori (ore/anno):
Progetti (ore/anno):
Obiettivi formativi specifici
Fornire le capacità necessarie a riconoscere, comprendere e valutare il grado di alterazione
indotta dall'uomo negli ecosistemi e quindi ad individuarne le cause fondamentali e scegliere
di conseguenza i più efficaci provvedimenti per la salvaguardia, il recupero ambientale la mitigazione degli impatti, quantificando l'entità dello sforzo necessario per conseguire questi risultati.
Programma del corso
Lezioni
• Funzionalità di base degli ecosistemi.
•
Capacità di riequilibrio degli ecosistemi e limiti.
•
Criteri e metodi di analisi degli ambienti naturali e di valutazione delle cause di alterazione
indotta dall'uomo.
•
Procedura operativa e metodi di svolgimento di uno studio ambientale, applicato ad opere
di ingegneria.
•
Elementi di reperimento, rilevamento, trattamento e presentazione dei dati ambientali.
•
Esempi applicativi di calcoli previsionali delle dinamiche ecologiche indotte dagli inquinamenti e dalle alterazioni dell'habitat.
•
Studi di impatto ambientale delle opere e strumenti di gestione ambientale (EMS) nell'ambito della produzione e dei servizi.
Parte pratica
Esercitazioni pratiche, lavoro seminariale e visite a strutture produttive, sono parte integrante
del corso.
Prerequisiti
Materiale didattico consigliato
Viene fornito dal docente un CD del corso, contenente la traccia completa delle lezioni, collegata ipertestualmente a tutto il materiale di approfondimento necessario che è presente nello
stesso CD. Il materiale di riferimento fornito non è utile solo alla preparazione dell'esame ma
guida fino alle prime implementazioni professionali. Al termine di ogni lezione viene citata una
ampia bibliografia, tradizionale ed on-line, della quale il docente indica l'uso più appropriato
(formativo e/o professionale). Spazio ampio viene dato alla guida, con precise indicazioni di
URL selezionate, per un produttivo uso di internet nell'aggiornamento in materia di ecologia
applicata.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La valutazione dello studente è basata su una prova in itinere scritta (a metà del corso) e su
un esame finale, che può essere sostituito da un progetto di gruppo, svolto autonomamente
ma preventivamente concordato tra docente e studenti.
Sconfietti- Ecologia applicata (mn)
Ecologia applicata (mn)
Docente: Renato Sconfietti
Codice del corso: 062253
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: BIO/07
Lezioni (ore/anno):
Esercitazioni (ore/anno):
Laboratori (ore/anno):
Progetti (ore/anno):
Obiettivi formativi specifici
Conoscere gli elementi essenziali per comprendere le dinamiche naturali degli ecosistemi;
riconoscere, comprendere e valutare il grado di alterazione indotta dall'uomo negli ecosistemi;
conoscere i più efficaci provvedimenti per la tutela, il recupero ambientale, la mitigazione degli
impatti.
Programma del corso
Il corso si articola in quattro parti: I parte) concetti di base; II parte) situazioni di alterazione
antropica degli equilibri ecologici; III parte) possibili applicazioni; IV) casi concreti di studio.
Nella parte applicativa verrà dedicato ampio spazio alla casistica legata alle acque dolci superficiali, anche in riferimento alla normativa europea ed italiana.
Il corso viene completato da alcune brevi esercitazioni in aula su casi simulati e da una o due
esercitazioni pratiche sul campo.
Parte I - Definizioni di base, fattori ecologici, cicli biogeochimici, specie e popolazione, comunità ed ecosistema. Biodiversità. (10 ore)
Parte II - Cenni sulle principali cause di alterazione e inquinamento e loro effetti nei tre comparti ambientali: aria, acqua, suolo. Approfondimento per gli ecosistemi acquatici d’acqua dolce: River Continuum Concept, processi di autodepurazione, eutrofizzazione, impatti antropici,
fenomeni di inquinamento .... (14 ore)
Parte III - Bioindicatori e loro applicazioni. Indici di qualità ambientale. Biomonitoraggio. Deflusso Minimo Vitale (DMV) nei corsi d’acqua. Fitodepurazione. (18 ore)
Parte IV - Interventi di sistemazione idraulica e impatto sugli ecosistemi. Cenni sulla riqualificazione degli ambienti acquatici naturali e artificiali (es. cave). Casi pratici di studio. (18 ore)
L’impegno orario di ciascuna parte e la sequenza degli argomenti sono indicativi.
Materiale didattico consigliato
Può essere utile un testo snello di ecologia di base fra i tanti in commercio, per esempio:
Ghetti P.F., 2002 - Elementi di ecologia. Cleup, Padova (molto semplice)
Come testi di consultazione, fra i pochi in commercio si segnalano:
Vismara R., 1992. Ecologia Applicata. Hoepli (taglio ingegneristico);
Provini A., Galassi S., Marchetti R., 1998. Ecologia Applicata. Città Studi Edizioni, Milano (taglio molto ecologico).
Il docente mette comunque a disposizione i supporti didattici utilizzati per le lezioni.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Durante il corso verrà proposta una prova scritta in itinere e una prova orale finale sugli argomenti trattati. Chi non sostiene le due prove o non le supera entrambe sosterrà un esame
orale sull'intero programma.
Balconi, Fontana - Economia
Economia
Docenti: Margherita Balconi, Roberto Fontana
Codice del corso: 062261
Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf, Mec, Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/35
Lezioni (ore/anno):
35
Esercitazioni (ore/anno):
5
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso fornisce allo studente la capacità di interpretare e analizzare il contesto economico e
le regole che guidano le scelte degli individui e delle imprese, attraverso il paradigma analitico
e gli strumenti metodologici adeguati. A tal fine sono introdotti i concetti e i modelli di base
sviluppati dalla disciplina economica per interpretare il funzionamento dei mercati (nei diversi
regimi di concorrenza, oligopolio e monopolio), per valutare l'efficienza, per comprendere la
funzionalità degli incentivi privati e i contesti che invece richiedono l'intervento pubblico (in
particolare attraverso la regolamentazione e l'antitrust). La trattazione dei vari argomenti dedica particolare attenzione alle applicazioni al mondo reale.
Programma del corso
Il corso è un'introduzione ai principali concetti e modelli della microeconomia. Gli argomenti
sono selezionati sulla base del maggiore interesse che rivestono per corsi di laurea di ingegneria e la trattazione fa uso di elementi di calcolo differenziale. Vengono quindi trattate in
modo analiticamente adeguato le parti che riguardano le scelte delle imprese nelle diverse
forme di mercato.
Introduzione su concetti e principi chiave
Le scelte del consumatore
Le forze di mercato della domanda e dell'offerta
Il concetto di elasticità e le sue applicazioni
L'efficienza dei mercati
I mercati dei fattori di produzione
I costi per le imprese
Le imprese in un mercato concorrenziale
Il monopolio
Introduzione alla Teoria dei Giochi
L'oligopolio
La concorrenza monopolistica
I fallimenti del mercato: esternalità, beni pubblici e risorse comuni
Prerequisiti
Conoscenze di base di geometria analitica e calcolo differenziale.
Materiale didattico consigliato
N.G. Mankiw. Principi di Economia: Microeconomia. Zanichelli, 2002. Capitoli selezionati di
tale testo e dispense preparate dal docente (scaricabili on line).
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verrà svolta una prova in itinere a metà del corso e una seconda al termine del corso. Le prove consistono nel rispondere per iscritto a domande aperte. Chi non partecipa alle 2 prove o
non le supera sosterrà l'esame sull'intero programma, che a sua volta richiede risposte scritte
a domande aperte. Su richiesta dello studente l'esame sull'intero programma può essere integrato da una prova orale.
Mora - Economia (mn)
Economia (mn)
Docente: Mario Mora
Codice del corso: 062280
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/35
Lezioni (ore/anno):
36
Esercitazioni (ore/anno):
8
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Fornire allo studente metodi e modelli economici per l'analisi e l'interpretazione dell'ambiente
competitivo delle imprese industriali. Inquadrata la scienza economica nei suoi concetti fondamentali di formazione e di sviluppo, un rilievo particolare sarà dato all'azione dei fattori produttivi e del mercato nelle diverse strutture competitive ricorrenti, alla valutazione degli investimenti sia in via preventiva che consuntiva e all'analisi dei bilanci con presentazione di casi
concreti. Saranno inoltre considerate le principali variabili aggregate della macroeconomia
nelle diverse ottiche della composizione del prodotto interno lordo, delle patologie collegate ai
fenomeni dell'inflazione, della disoccupazione e del debito pubblico per concludere con uno
sguardo alla moneta e alle politiche monetarie.
Programma del corso
Programma del corso
Microeconomia - I principi fondamentali e le scuole di pensiero - Domanda e offerta - Teoria
del consumatore e del produttore - Fattori di produzione - Regimi di mercato Economia aziendale: - Costi e ricavi. Il punto di pareggio - Valutazione degli investimenti e delle imprese Matematica finanziaria: - Capitalizzazione semplice e composta - Rendite certe e ammortamento
di mutui Macroeconomia: - Il Prodotto interno lordo - Inflazione - Disoccupazione Debito pubblico - La moneta e i sistemi monetari _ Curve IS e LM.
Prerequisiti
Conoscenze elementari di calcolo differenziale.
Materiale didattico consigliato
Materiale didattico preparato dal docente.
Baranzini e Marangoni. Macro e microeconomia. CEDAM. O testo equivalente.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere che verteranno sui primi cinque capitoli e sui secondi tre capitoli. Sarà possibile integrare i risultati con un colloquio.
Panella - Economia dell'ambiente
Economia dell'ambiente
Docente: Giorgio Panella
Codice del corso: 062063
Corso di laurea: AmbT, Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: SECS-P/03
Lezioni (ore/anno):
50
Esercitazioni (ore/anno):
0
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Obiettivo del corso consiste nel mettere lo studente nella condizione di comprendere i principali meccanismi del sistema economico e i modi di regolamentazione dell'operatore pubblico.
Il corso ha altresì lo scopo di fornire conoscenze teoriche e pratiche utili alla formazione professionale dello studente, con particolare riferimento alla gestione dei servizi pubblici ambientali.
Programma del corso
Il corso si articola in quattro parti: - Microeconomia: il sistema economico di mercato e il suo
modo di operare; il sistema di contabilità nazionale; la determinazione dei prezzi nei mercati
concorrenziali e in quelli non concorrenziali; il mercato dei fattori produttivi;l'efficienza del sistema di mercato; l'equilibrio macroeconomico. - L'economia dell'ambiente: l'ambiente e il sistema economico; l'allocazione delle risorse: il tasso ottimale di utilizzo; l'allocazione delle risorse in presenza di rischio ed incertezza; il valore delle risorse ambientali; la definizione delle politiche ambientali; gli strumenti delle politiche ambientali. - Lo sviluppo economico sostenibile; la sostenibilità dei centri urbani; l'inquinamento dell'aria, la gestione del suolo. - La gestione dei servizi ambientali: la gestione dei servizi idrici; la gestione dei servizi di igiene urbana; la gestione dei servizi di trasporto.
Prerequisiti
Conoscenze elementari di calcolo differenziale.
Materiale didattico consigliato
Panella G. Lezioni di economia politica. CUSL, Pavia (2002).
Panella G. Economia e politiche dell'ambiente. Carocci, Roma (2003).
Modalità di verifica dell'apprendimento
Due prove scritte in corso d'anno o esame finale orale.
Panella - Economia dell'ambiente (mn)
Economia dell'ambiente (mn)
Docente: Giorgio Panella
Codice del corso: 062093
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: SECS-P/03
Lezioni (ore/anno):
50
Esercitazioni (ore/anno):
0
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Obiettivo del corso consiste nel mettere lo studente nella condizione di comprendere i principali meccanismi del sistema economico e i modi di regolamentazione dell'operatore pubblico.
Il corso ha altresì lo scopo di fornire conoscenze teoriche e pratiche utili alla formazione professionale dello studente, con particolare riferimento alla gestione dei servizi pubblici ambientali.
Programma del corso
Il corso si articola in quattro parti: - Microeconomia: il sistema economico di mercato e sul suo
modo di operare; il sistema di contabilità nazionale; la determinazione dei prezzi nei mercati
concorrenziali e in quelli non concorrenziali; il mercato dei fattori produttivi; l'efficienza del sistema di mercato; l'equilibrio macroeconomico. - L'economia dell'ambiente: l'ambiente e il sistema economico; l'allocazione delle risorse: il tasso ottimale di utilizzo; l'allocazione delle risorse in presenza di rischio e di incertezza; il valore delle risorse ambientali; la definizione
delle politiche ambientali; gli strumenti delle politiche ambientali. - Lo sviluppo economico sostenibile; la sostenibilità dei centri urbani; l'inquinamento dell'aria, la gestione del suolo. - La
gestione dei servizi ambientali: la gestione dei servizi idrici; la gestione dei servizi di igiene
urbana; la gestione dei servizi di trasporto.
Prerequisiti
Conoscenze elementari del calcolo differenziale.
Materiale didattico consigliato
Panella G. Lezioni di economia politica. CUSL, Pavia (2002).
Panella G. Economia e politiche dell'ambiente. Carocci, Roma (2003).
Modalità di verifica dell'apprendimento
Due prove in corso d'anno o esame finale orale.
Gugiatti - Economia e organizzazione sanitaria
Economia e organizzazione sanitaria
Docente: Attilio Gugiatti
Codice del corso: 062176
Corso di laurea: Biom
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: SECS-P/07
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il programma dell'insegnamento si propone di introdurre lo studente alle tematiche fondamentali dell'economia delle aziende ed amministrazioni pubbliche con particolare riferimento al
settore sanitario. L'approccio economico-aziendale sarà sviluppato a partire dall'analisi dei
processi di riforma del welfare in atto nei paesi avanzati. Una parte del corso è dedicata alle
metodologie di valutazione economica, al technology assessment e agli impatti dell'introduzione delle tecnologie biomediche e sanitarie in ambito medico-sanitario.
Programma del corso
Lo stato sociale
Definizioni, approcci, evoluzione, diversi modelli di riferimento nei paesi occidentali e fattori di
crisi.
Il SSN italiano
Storia ed evoluzione del Servizio Sanitario Nazionale con particolare riferimento alla riforma
del 1978 e ai successivi interventi legislativi. I concetti di aziendalizzazione e regionalizzazione del sistema. Aziende sanitarie ed aziende ospedaliere. L'introduzione di logiche di quasi
mercato in sanità. I LEA, i dipartimenti, le politiche di rimborso.
Le Tecnologie Biomediche e Sanitarie
Innovazione tecnologica e diffusione delle tecnologie nella sanità. Il governo della variabile
tecnologica: processi di acquisizione e fattori di criticità.
Dati e informazioni in sanità
Introduzione alle analisi epidemiologiche e demografiche. Gli indicatori di attività e di risultato.
Valutazione e revisione della qualità.
Le metodologie di valutazione economica
Analisi costo/beneficio, costo/efficacia e costo/utilità. L'analisi di sensibilità. Alcune applicazioni: telemedicina, metodiche di imaging, la farmacoeconomia.
Prerequisiti
Nessuno.
Materiale didattico consigliato
Dispense e altro materiale a cura del docente.
E. Borgonovi. Principi e sistemi aziendali per le amministrazioni pubbliche. EGEA, Milano.
Capitoli 2-3-4.
A. Gugiatti. Il lavoro civile. EGEA, Milano, 2003. Capitoli 4-5.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Esame finale scritto o esame orale.
Mercandino - Economia ed estimo civile
Economia ed estimo civile
Docente: Augusto Mercandino
Codice del corso: 061073
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 9 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/22
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 60
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso di Economia ed Estimo Civile si propone tre obiettivi distinti e specifici: fornire all'allievo le nozioni di base di macro e microeconomia necessarie a comprendere il funzionamento
del mercato e dell'impresa; di rendere l'allievo capace di leggere e successivamente di stendere i documenti scritti di progetto (capitolati, analisi ed elenchi prezzi) nel rispetto della normativa vigente, compresa la redazione della stima dei lavori tramite la compilazione del computo metrico estimativo; di introdurre l'allievo alla stima dei beni immobili, fondi rustici, aree
edificabili, edifici.
Programma del corso
Economia
• Radici storiche dell'economia e le scuole di pensiero. Economia politica e politica economica. Micro e macroeconomia. Bene, bisogno, risorse e mercato.
•
Il sistema economico di mercato e le regole: la concorrenza perfetta e l'equilibrio di breve
e medio periodo; domanda, offerta elasticità e prezzo; massimizzazione dell'utilità e dei
profitti.
•
La concorrenza imperfetta (monopolio, oligopolio, concorrenza monopolistica). Impresa ed
imprenditore. Fattori di produzione e produttività.
•
Flusso circolare del reddito: famiglie-imprese/beni-fattori/consumatori-produttori; provvedimenti di politica economica (salario minimo, imposta sul consumo, imposte sulla produzione). Teoria del consumatore. Teoria della produzione.
•
Prodotto interno lordo e reddito: consumi, investimenti, spesa pubblica e export; disoccupazione; inflazione e indice dei prezzi.
•
Investimento e risparmio: valutazione degli investimenti, tassi di sconto.
•
Mercati finanziari: moneta, tasso di interesse; modello IS-SL.
•
Aspettative di consumo, investimento, produzione, mercato del lavoro. Il ruolo della politica economica, monetaria e fiscale. Il debito pubblico.
•
Introduzione alla statistica economica: numeri indici, tasso di disoccupazione, deflettore
del PIL e indici dei prezzi al consumo; indici di produttività.
Estimo
• Elementi di matematica finanziaria: impiego di un capitale ad interesse semplice; impiego
di un capitale ad interesse composto; valore attuale di un capitale esigibile dopo n anni,
sconto; formazione di un capitale; valore attuale di una rendita (annualità) costante per n
anni.
•
Elementi di statistica: variabile statistica ad una dimensione; rappresentazione sintetica di
una variabile statistica; popolazioni statistiche a più dimensioni.
•
I documenti contrattuali e la conduzione dei lavori: Fasi e soggetti nella realizzazione di
un'opera di ingegneria: il progetto, l'appalto, il collaudo; i capitolati (il Capitolato Generale,
il Capitolato Speciale); elenco prezzi, analisi dei prezzi; il computo metrico; l'appalto: generalità, l'appalto nell'edilizia, i metodi di appalto; la direzione lavori: ruolo e responsabilità
Mercandino - Economia ed estimo civile
del direttore dei lavori; la consegna dei lavori; la contabilità dei lavori; il collaudo tecnico
amministrativo.
•
I tre criteri fondamentali di stima; estimo rurale; valore aree urbane; stima fabbricati.
Prerequisiti
Conoscenze di base di strumenti matematici.
Materiale didattico consigliato
Dispense predisposte dal docente; altre indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il
corso.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste, a scelta dell'allievo, o in due prove scritte in itinere o in una prova orale, in
ogni caso è obbligatoria, nel corso delle esercitazioni, la redazione di un computo metrico estimativo che concorrerà alla formazione del voto finale.
Magni - Elaborazione di dati biomedici
Elaborazione di dati biomedici
Docente: Paolo Magni
Codice del corso: 062059
Corso di laurea: Biom
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06
Lezioni (ore/anno):
23
Esercitazioni (ore/anno): 29
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso aiuta lo studente a padroneggiare i metodi di analisi statistica e probabilistica più usati
nella letteratura medico scientifica. Tali metodi giocano un ruolo importante in settori di ricerca
quali la bioinformatica, lo studio del genoma e delle reti metaboliche cellulari, la messa a punto di nuovi farmaci e la valutazione del loro effetto, l'individuazione di geni responsabili di malattie, lo studio della diffusione di epidemie, la medicina predittiva, lo studio del funzionamento
del cervello, e così via. Il corso si propone di fornire gli strumenti di base di probabilità e statistica. Gli esempi che verranno illustrati durante il corso e gli esercizi proposti saranno prevalentemente di carattere biomedico. È opportuno sottolineare che la competenza nell'analisi
statistica dei dati è un requisito sempre più importante in numerosi tipi di carriera, non solo in
ambito biomedico, ma anche in altre aree del settore industriale e finanziario.
Programma del corso
Introduzione alla biostatistica: cos'è
Statistica descrittiva
Vengono illustrate le principali tecniche con cui si possono estrarre informazioni di sintesi a
partire da dati sperimentali.
•
Tipi di dati: variabili qualitative/quantitative. Tipi di scale di misura: nominale/ordinale/ad
intervalli/di rapporti. Matrice dei dati.
• Strumenti di sintesi: distribuzione (tabelle) di frequenza per dati raggruppati e creazione
delle classi.
• Sintesi quantitativa: misure di tendenze centrale (media aritmetica/pesata/ geometrica/armonica/quadratica, mediana, moda, intervallo medio, media interquartile), quantili
(quartili/decili/percentili,frattile), misure di dispersione o variabilità (campo o intervallo di
variazione/differenza interquartile/scarti della media/scarto medio assoluto/devianza o
somma dei quadrati/varianza o quadrato medio/deviazione standard o scarto quadratico
medio/coefficiente di variazione), Disuguaglianza di Chebychev e di Cramer, momenti di
ordine superiore, indici di forma (simmetria: skewness di Pearson, Gamma1 di Fisher, Beta1 di Pearson; curtosi: mesocurtica/leptocurtica/platicurtica, Gamma2 di Fisher, Beta2 di
Pearson).
• Sintesi qualitativa (grafici): istogrammi o poligoni/distribuzioni cumulate, diagrammi a rettangoli, ortogrammi, aerogrammi, pittogrammi, diagrammi polari, dotplot, boxplot, diagrammi di dispersione a due variabili, diagrammi cartesiani a due variabili).
Gli studi statistici
Vengono illustrate le principali caratteristiche degli studi condotti in ambito biomedico.
• Scopo di uno studio.
• Progetto di uno studio. Campionamento: metodi probabilistici e non; campione di convenienza, a valanga, casuale semplice, pesato, sistematico, stratificato, a grappolo. Campioni a due o più stadi.
• Epidemiologia: misure e indici specifici (prevalenza, incidenza, morbidità, morbosità, morbilità, letalità, mortalità, rischio relativo, riduzione del rischio assoluto, riduzione del rischio
Magni - Elaborazione di dati biomedici
relativo), tassi grezzi, specifici e standardizzazione, rapporto tra proporzioni, rapporto tra
odds.
• Tipi di studi: osservazionali (descrittivi/analitici - ecologici, trasversali, retrospettivi, prospettici longitudinali), sperimentali (trial clinici, sul campo, di popolazione). Studi clinici nelle diverse fasi di sviluppo di un farmaco.
• Accuratezza, precisione e numero di cifre significative nella raccolta dati.
Statistica matematica: elementi di probabilità
Vengono introdotti i concetti elementari della teoria della probabilità, il teorema di Bayes, e le
piu' importanti classi di distribuzioni di probabilità.
• Eventi e spazio campionario, combinazione di eventi, calcolo combinatorio di raggruppamenti semplici (permutazioni, disposizioni, combinazioni).
• Definizione di probabilità matematica o classica, frequentista e soggettiva, vari tipi di convergenza di successioni di variabili aleatorie, assiomi della probabilità, probabilità condizionata e indipendenza condizionale, teorema della probabilità totale e teorema di Bayes
e sua applicazione ai test di screening (veri/falsi positivi, veri/falsi negativi, sensibilità,
specificità, efficienza, valore predittivo positivo/negativo, curva ROC, calcolo prevalenza
con test di screening).
• Variabili casuali (discrete/continue), funzione di distribuzione cumulativa, funzione di densità, funzione di probabilità di massa, momenti di variabili casuali.
• Variabili casuali congiunte, funzione di distribuzione cumulativa congiunta e di densità
congiunta, distribuzione e densità marginale, probabilità di massa congiunte e marginali,
distribuzioni condizionate, variabili casuali indipendenti, covarianza, correlazione, funzioni
di variabili casuali (distribuzione, media, varianza e propagazione dell'incertezza).
• Variabili casuali vettoriali.
• Distribuzioni di probabilità di variabili discrete: uniforme, Bernoulli, binomiale/multinomiale,
Poisson, geometrica e Pascal, binomale negativa, ipergeometrica.
• Distribuzioni di probabilità di variabili continue: rettangolare, normale o gaussiana (approssimazione alla normale e teorema del limite centrale, lognormale, esponenziale (Erlang), gamma, gamma inversa, weibull, beta, dirichlet, chi2, t-Student, F-fisher.
• Quale distribuzione seguono i dati? I grafici di probabilità (qqplot).
• Simulazione come strumento per l'investigazione dei dati.
Statistica inferenziale: teoria della stima
Vengono introdotti i concetti basi della teoria della stima.
• L'inferenza statistica e le distribuzioni campionarie.
• Teoria della stima: stima puntuale e per intervallo, stima alla Fisher, stima bayesiana, stima parametrica e stima non parametrica (es. momenti campionari), stimatore e sue proprietà (polarizzazione, consistenza, efficienza), stimatori lineari, limite di Cramer-Rao e informazione di Fisher anche nel caso vettoriale (matrice di covarianza della stima), metodi
per la costruzione di stimatori (metodo dei momenti, stima a massima verosimiglianza e
sue proprietà, stima bayesiana, stimatori puntuali e distribuzioni coniugate), intervalli di
confidenza.
• Stima dei parametri di distribuzioni note: binomiale e proporzioni, Poisson e tassi, normale, esponenziale. Proprietà di questi stimatori.
• Distribuzioni campionarie e intervalli di confidenza dei conteggi di frequenza (proporzioni),
della media, di differenza di medie, varianza e del rapporto di varianza.
• Intervalli di confidenza, numerosità del campione e livello fiduciario.
• Valutazione delle distribuzioni campionarie e degli intervalli di confidenza attraverso la simulazione.
Magni - Elaborazione di dati biomedici
Statistica inferenziale: i test statistici
Vengono presentati i concetti alla base dei test statistici e presentati i principali test parametrici e non parametrici.
•
Definizione di un test (statistica del test e distribuzione della statistica del test) e relazione
con gli intervalli di confidenza, ipotesi nulla (bilaterale/unilaterale) e ipotesi alternativa e
regola di rifiuto (alfa), p-value, test parametrici e non parametrici, errore di tipo I e tipo II e
protezione, potenza e significatività, fattori che incidono sulla potenza (alfa, delta, sigma2,
n) e loro relazioni nella distribuzione z, potenza a priori (n) e a posteriori (beta).
•
Criteri che guidano nella scelta del test (tipo dati, scala di misura, simmetria/normalità della distribuzione, omoschedasticità dei diversi campioni. Confronto tra test: il rapporto potenza-efficienza.
•
Variabile effetto misurata almeno su scala intervallare: 1 campione: ipotesi sulla media per
popolazione normale o numerosa (test t e z) e calcolo della potenza a priori e a posteriori,
ipotesi sulla varianza per popolazione normale (test chi2). 2 campioni indipendenti: ipotest
sulla differenza tra due medie per popolazioni normali o numerose (test t e z) e calcolo
della potenza a priori e a posteriori, ipotest sulla varianza di due popolazioni normali (test
F). 2 campioni appaiati: ipotesi sulla differenza tra due medie per popolazioni normali o
numerose (test t). Ipotesi sull'appartenenza di un’osservazione a un campione normale
(test t). Più campioni indipendenti: ipotesi sulla varianza di più popolazioni normali (test
Hartley, Cochran, Bartlett, Levene), ipotesi sulle medie di più popolazioni normali (test
ANOVA una via), confronti multipli pianificati ortogonali e metodo dei polinomi ortogonali o
post-hoc e correzione per confronti multipli (Bonferroni, Scheffè, LSD, HSD, Dunnett). Più
campioni dipendenti: ipotesi sul confronto tra le medie (test ANOVA per misure ripetute).
Più campioni indipendenti classificati secondo due fattori senza interazione (test ANOVA a
due vie e quadrati latini), classificati secondo più fattori senza interazione (test ANOVA a
più vie, quadrati greco-latini), classificati secondo più fattori con interazione (test ANOVA
per esperimenti fattoriali). Quanti fattori considerare? L'efficienza relativa. Valutazione
dell'effetto del trattamento tramite R2 e eta.
•
Variabile effetto misurata su scala nominale: 1 campione: ipotesi su una proporzione (test
z, binomiale), ipotesi sulla distribuzione e test di bontà di adattamento (test chi2, test G,
test T2 di Freeman-Tukey). 2 campioni indipendenti: studio di fattori di rischio e tabelle di
contingenza, test sulla differenza di due proporzioni (test z) e tabelle 2x2 (test chi2, test
G), test esatto di Fisher, potenza a priori e posteriori, rischio relativo (test z e formula di
Miettinen), odds ratio (test z e formula di Miettinen, test chi2 di Mantel-Haenszel), rapporto
di tassi (test z e formula di Miettinen). Test di indipendenza e di omogeneità e associazione tra variabili (coefficiente di contingenza di Pearson e phic di Cramer). 2 campioni dipendenti: test McNemar (variabili dicotomiche), estensione test McNemar o test di Bowker
(variabili politomiche). Più campioni indipendenti: tabelle 2xN e MxN (test chi2, test G, metodo esatto). Più campioni dipendenti: test Q di Cochran.
•
Variabile effetto misurata su scala ordinale: 1 campione: ipotesi sulla casualità di un campione temporale o spaziale (test delle successioni), ipotesi sulla tendenza centrale (test
del segno, test di Wilcoxon o dei ranghi con segno, test di casualizzazione), ipotesi sull'omogeneità di conteggi (test di Poisson e indice di dispersione), bontà di adattamento (test
di Kolmogorov-Smirnov). 2 campioni dipendenti: ipotesi sulla tendenza centrale (test dei
segni, test di Wilcoxon, test di casualizzazione). 2 campioni indipendenti: ipotesi sull'effetto ordine (test di Gart), ipotesi sulla tendenza centrale (test della mediana, test di Wilcoxon-Mann-Whitney, test U Mann-Whitney, test S di Kendall, test di casualizzazione), aderenza di due distribuzioni (test successioni o test di Wald-Wolfowitz, test di KolmogorovSmironv), ipotesi sulle varianze (test di Siegel-Tukey). Più campioni: ipotesi sulla tendenza centrale (test della mediana, Kruskal-Wallis), ipotesi sulla varianza. Più campioni indipendenti classificati secondo due fattori (analisi della varianza per ranghi a due vie di
Friedman), confronti multipli.
Magni - Elaborazione di dati biomedici
Correlazione e regressione lineare
• Regressione semplice e multipla.
Eventuale analisi statistica di lavori medico-scientifici
Prerequisiti
Il linguaggio usato in statistica è prevalentemente matematico. Occorrono alcune delle nozioni dei corsi di Analisi Matematica e Geometria e Algebra. In particolare saranno utili le nozioni
di limite, di integrale e di derivata, di serie, di funzione di più variabili e di funzioni vettoriali, di
massimizzazione/minimizzazione di funzione di una o più variabili oltre che la teoria degli insiemi ed elementi di logica.
Materiale didattico consigliato
Materiale distribuito dal docente agli iscritti alla mailing list del corso.
W. Navidi. Probabilità e statistica per l'ingegneria e le scienze. McGraw-Hill, E. 39,00. Libro di
riferimento del corso.
W. W. Daniel. Biostatistica. EdiSES, E. 46,00. Testo di approfondimento.
Norman e Streiner. Biostatistica, Quello cha avreste voluto sapere. Casa Editrice Ambrosiana, E. 31.20. Testo "divertente" di riepilogo.
Glantz. Statistica per le Discipline Biomediche. McGraw-Hill, E. 38,50. Utile per la parte sui
test statistici.
C. Berzuini. Elaborazione di dati biologici, capitolo del volume Storia della Bioingegneria, a
cura di E. Biondi e C. Cobelli. Patron Editore, pp.125-140. Capitolo introduttivo.
L. Soliani. Manuale di statistica per la ricerca e la professione. http://www.dsa.unipr.it/soliani. I
capitoli 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,15 sono alcuni degli argomenti del corso.
Laboratorio virtuale di probabilità e statistica. http://www.ds.unifi.it/VL/VL_IT/index.html. Sito
con risorse interattive per studenti e docenti di probabilità e statistica. Contiene anche alcuni
esercizi da svolgere.
Sito web del corso: http://aimed11.unipv.it/iscrizioni/main.htm
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale in cui vengono valutate sia la conoscenza dei fondamenti teorici sia la capacità di risolvere esercizi. Durante il corso verranno
svolte due prove in itinere (scritte), che, se sostenute entrambe con esito favorevole, sostituiscono la prova scritta dell'esame.
Magenes - Elaborazione di segnali biomedici
Elaborazione di segnali biomedici
Docente: Giovanni Magenes
Codice del corso: 062136
Corso di laurea: Biom
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06
Lezioni (ore/anno):
32
Esercitazioni (ore/anno): 16
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Le modalità di elaborazione di segnali in medicina sono molto varie e comportano la conoscenza di tecniche diverse. Infatti in alcune applicazioni, come ad esempio nelle analisi elettroencefalografiche (EEG) ed elettrocardiografiche (ECG) lo scopo può essere quello di estrarre alcuni parametri caratteristici dei segnale. In alternativa, può essere semplicemente
quello di separare il segnale utile da altri segnali che interferiscono con esso, oppure quello di
trasformare il segnale per rappresentarlo in una forma più conveniente ed interpretabile.
L'obbiettivo del corso è di fornire allo studente di diploma alcune metodologie di base per il
trattamento e l'elaborazione di segnali, siano essi analogici o numerici, con particolare riferimento agli strumenti necessari per orientarsi sulle modalità di trattamento di segnali di origine
biomedica.
Programma del corso
Introduzione ai segnali biomedici
Partendo da due esempi reali di applicazione dell'elaborazione di segnali biomedici verranno
introdotte le problematiche principali legate al trattamento di segnali.
•
esempi di analisi di segnali originati da biopotenziali nel campo della cardiologia e dell'analisi di sistemi sensorimotori.
•
classificazione dei biosegnali e problematiche generali
• schema generale di analizzatore di segnali
Segnali continui nel tempo
• riepilogo sulla trasformata di Fourier;
•
riepilogo sulla trasformata di Laplace;
•
risposta in frequenza e diagrammi di Bode;
• condizionamento e filtraggio analogico.
Segnali e sistemi a tempo discreto
• segnali discreti nel tempo;
•
campionamento di segnali continui, teorema dei campionamento, ricostruzione di un segnale campionato;
•
conversione A/D e quantizzazione;
•
scelta della frequenza di campionamento e problemi di aliasing;
•
sequenze discrete, segnali originati da sistemi lineari invarianti;
•
rappresentazione nel dominio della frequenza dei segnali a tempo discreto - trasformata di
Fourier discreta - trasformata di Fourier discreta bidimensionale;
•
passaggio dalla trasformata di Lapiace alla trasformata z per segnali discretizzati - proprietà della trasformata z - trasformata z inversa - funzione di trasferimento in trasformata
z;
•
condizionamento del segnale numerico.
Magenes - Elaborazione di segnali biomedici
Filtri numerici
•
filtri numerici non ricorsivi (FIR);
•
esempio di sintesi di filtri derivativi;
•
risposta in frequenza e progetto di filtri FIR con lo sviluppo in serie di Fourier;
•
filtri ricorsivi (IIR);
•
sintesi per simulazione di filtri analogici;
•
rimozione delle interferenze di rete, filtro notch;
• cenni sulla precisione di filtri FIR e IIR.
Analisi di biosegnali
Nell'ultima sezione del corso verranno introdotti alcuni esempi di analisi di tipo lineare di biosegnali.
•
problemi legati all'acquisizione e al condizionamento di alcuni biosegnali;
•
estrazione di parametri da biosegnali sulla base di un modello del sistema fisiologico; introduzione ai modelli autoregressivi;
•
applicazioni nel campo dell'analisi della variabilità cardiaca, della medicina prenatale e
dell'analisi di sistemi sensori-motori.
Prerequisiti
Conoscenze di Analisi Matematica, Bioingegneria, Fisica.
Materiale didattico consigliato
W.J. Tompkins. Biomedical digital signal processing. Prentice Hall, 1993.
S.R. Devasahayam. "Signal and Systems in Biomedical Engineering". Kluwer Academy Plenum Press, NY 2000.
A.V. Oppenheim, R.W. Schaefer. Elaborazione numerica dei segnali. Franco Angeli, 1985.
Solo per coloro che vogliono approfondire in modo specifico la parte teorica di elaborazione
dei segnali.
Sito web del corso: http://aim.labmedinfo.org/magenes/elab-segnali/index.htm
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del Corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con votazione sufficiente verrà proposto un voto da confermare attraverso un colloquio finale. Per gli
studenti che per gravi motivi non abbiano potuto svolgere le prove in itinere è previsto un esame completo di prova scritta e/o orale.
Dallago - Elementi di elettronica di potenza
Elementi di elettronica di potenza
Docente: Enrico Dallago
Codice del corso: 062035
Corso di laurea: ElTel, Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 16
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso intende fornire una conoscenza di base sui dispositivi a semiconduttore, sui convertitori elettronici di potenza e sulle relative applicazioni.
Programma del corso
L'elettronica di potenza è finalizzata al processamento della potenza elettrica usando dispositivi elettronici.
Generalità
L'energia elettrica e sue applicazioni. Necessità dei processi di conversione. Il convertitore
elettronico di potenza. Semiconduttori: il silicio. Il problema termico in elettronica. Trasformatore in alta frequenza.
Dispositivi a semiconduttore
La giunzione pn. Il diodo pin e diodo Schottky. Il transistor bipolare a giunzione (BJT). I tiristori
(SCR, TRIAC, GTO). L'IGBT. Il MOSFET. Cenni sui circuiti integrati di potenza.
Convertitori elettronici di potenza
Il convertitore ac/dc: raddrizzatore a diodi ed a SCR (a ponte monofase e trifase). Cenni sulle
armoniche di tensione e di corrente legate ai raddrizzatori. Il convertitore dc/dc per alta potenza: il chopper ad SCR e a GTO. Convertitori dc/dc per bassa potenza (switch-mode power
supply): buck, boost, buck-boost, flyback. Cenni sugli alimentatori a capacità commutate. Il
convertitore dc/ac: l'inverter monofase e trifase. La tecnica pulse width modulation (PWM). Il
cicloconverter. Cenni ai problemi di compatibilità elettromagnetica.
Applicazioni
Generalità sulle applicazioni dell'Elettronica di potenza al controllo delle macchine elettriche e
sulle applicazioni civili ed industriali dell'Elettronica di potenza.
Prerequisiti
Conoscenze di base di Analisi matematica e di Teoria dei circuiti.
Materiale didattico consigliato
C. W. Lander. Power Electronics. Mc Graw-Hill Book Company.
B. W. Williams. Power Electronics. MacMillan.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, una a metà del Corso e l'altra alla fine. Per coloro
che avranno sostenuto le due prove l'esame consisterà in una discussione sui due elaborati
che porterà alla proposta del voto finale. Se il voto proposto non viene accettato lo studente
dovrà sostenere una prova orale sull'intero argomento del Corso. Chi non avrà sostenuto le
due prove in itinere sosterrà una prova scritta sull'intero argomento del corso seguita da una
prova orale.
Coldani - Elementi di informatica
Elementi di informatica
Docente: Giuseppe Coldani
Codice del corso: 062013
Corso di laurea: AmbT, Civ, Mec
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno): 10
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Gli obiettivi primari dell'insegnamento sono quelli di fornire agli allievi Ingegneri i principi logici
del funzionamento e dell'organizzazione dei sistemi di elaborazione e l'acquisizione delle metodologie per sfruttarne le potenzialità. L'insegnamento prevede la descrizione della struttura
funzionale dei principali moduli hardware e software che compongono un sistema di elaborazione.
Programma del corso
1. Concetti introduttivi
Vengono definiti concetti, termini tecnici e campi applicativi degli elaboratori elettronici. Succintamente viene trattata la storia dell'informatica dalla quale trarre indicazioni sugli attuali
scenari tecnologici e commerciali.
2. La codifica delle informazioni
Vengono illustrate diverse tecniche di rappresentazione di informazioni numeriche, testuali,
grafiche all'interno degli elaboratori. Vengono presentati codici binari ridondanti e non, rivelatori e correttori di errori. Viene introdotta l'algebra di Boole.
3. Algoritmi e programmi
Vengono definiti i concetti di algoritmo e di programma.
4. Architetture degli elaboratori
Viene descritta la struttura funzionale dei calcolatori e dei moduli che li compongono. Viene
descritta la logica di funzionamento dei processori, il formato delle istruzioni e il ciclo di esecuzione, l'organizzazione dei dispositivi di memoria e le relative tecniche di accesso, i principi
di funzionamento e le caratteristiche dei dispositivi periferici. Viene descritta l'architettura di
un sistema informatico complesso con riferimento alle problematiche della gestione della
memoria e delle risorse e al parallelismo di funzionamento.
5. Sistemi operativi
Vengono presentate le funzioni principali del sistema operativo e quelle del kernel e del software di base. Viene proposta una classificazione dei vari tipi di sistemi operativi esistenti
completata dalle relative caratteristiche principali.
6. Strutture dati
Vengono illustrate le principali strutture dati sia dal punto di vista della loro definizione astratta
che da quello della loro effettiva implementazione sui sistemi di calcolo.
7. Le comunicazioni e le reti di calcolatori. Sistemi transazionali e Data Base
Vengono illustrati i principali servizi realizzabili tramite una rete di calcolatori e quali sono le
tecnologie che ne permettono il funzionamento. Vengono proposti i principali elementi di
Internet e del suo utilizzo. Vengono presentati i sistemi transazionali, i data base e i relativi
criteri di progettazione e gestione.
Prerequisiti
Quelli richiesti per l'immatricolazione.
Coldani - Elementi di informatica
Materiale didattico consigliato
P. Tosoratti. Introduzione all'Informatica. Casa Editrice Ambrosiana, 1998, Milano.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il corso.
Coldani - Elementi di informatica (lab) (mn)
Elementi di informatica (lab) (mn)
Docente: Giuseppe Coldani
Codice del corso: 062086
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno): 10
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Gli obiettivi primari dell'insegnamento sono quelli di fornire agli allievi Ingegneri i principi logici
del funzionamento e dell'organizzazione dei sistemi di elaborazione e l'acquisizione delle metodologie per sfruttarne le potenzialità. L'insegnamento prevede la descrizione della struttura
funzionale dei principali moduli hardware e software che compongono un sistema di elaborazione.
Programma del corso
1. Concetti introduttivi
Vengono definiti concetti, termini tecnici e campi applicativi degli elaboratori elettronici. Succintamente viene trattata la storia dell'informatica dalla quale trarre indicazioni sugli attuali
scenari tecnologici e commerciali.
2. La codifica delle informazioni
Vengono illustrate diverse tecniche di rappresentazione di informazioni numeriche, testuali,
grafiche all'interno degli elaboratori. Vengono presentati codici binari ridondanti e non, rivelatori e correttori di errori. Viene introdotta l'algebra di Boole.
3. Algoritmi e programmi
Vengono definiti i concetti di algoritmo e di programma.
4. Architetture degli elaboratori
Viene descritta la struttura funzionale dei calcolatori e dei moduli che li compongono. Viene
descritta la logica di funzionamento dei processori, il formato delle istruzioni e il ciclo di esecuzione, l'organizzazione dei dispositivi di memoria e le relative tecniche di accesso, i principi
di funzionamento e le caratteristiche dei dispositivi periferici. Viene descritta l'architettura di
un sistema informatico complesso con riferimento alle problematiche della gestione della
memoria e delle risorse e al parallelismo di funzionamento.
5. Sistemi operativi
Vengono presentate le funzioni principali del sistema operativo e quelle del kernel e del software di base. Viene proposta una classificazione dei vari tipi di sistemi operativi esistenti
completata dalle relative caratteristiche principali.
6. Strutture dati
Vengono illustrate le principali strutture dati sia dal punto di vista della loro definizione astratta
che da quello della loro effettiva implementazione sui sistemi di calcolo.
7. Le comunicazioni e le reti di calcolatori. Sistemi transazionali e Data Base
Vengono illustrati i principali servizi realizzabili tramite una rete di calcolatori e quali sono le
tecnologie che ne permettono il funzionamento. Vengono proposti i principali elementi di
Internet e del suo utilizzo. Vengono presentati i sistemi transazionali, i data base e i relativi
criteri di progettazione e gestione.
Prerequisiti
Quelli richiesti per l'immatricolazione.
Coldani - Elementi di informatica (lab) (mn)
Materiale didattico consigliato
P. Tosoratti. Introduzione all'Informatica. Casa Editrice Ambrosiana, 1998, Milano.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il corso.
Ferrario - Elementi di statistica
Elementi di statistica
Docente: Benedetta Ferrario
Codice del corso: 062030
Corso di laurea: Mec, Elt
Crediti formativi: 3 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/06
Lezioni (ore/anno):
14
Esercitazioni (ore/anno): 12
Laboratori (ore/anno):
8
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza di alcune nozioni di base della probabilità e degli elementi necessari per l'interpretazione dei risultati delle elaborazioni statistiche in uso nell'ambito dell'ingegneria.
Programma del corso
Statistica descrittiva
Medie. Indici di variabilità (di centralità e di dispersione). Istogrammi. Studio della connessione e della dipendenza; regressione lineare.
Probabilità
Assiomi della probabilità. Probabilità condizionata. Teorema di Bayes. Indipendenza. Speranza matematica, varianza e momenti. Distribuzioni notevoli di v.a. discrete e v.a. continue. Disuguaglianza di Chebyshev. La legge dei grandi numeri.
Distribuzione gaussiana
Il teorema centrale del limite. Successioni di osservazioni indipendenti e gaussiane e leggi di
statistiche notevoli delle stesse (t di Student, Chi quadrato).
Elementi di statistica
Stime per intervalli per media e varianza.
Prerequisiti
Parti delle trattazioni svolte in Analisi A, B e di Geometria e Algebra.
Materiale didattico consigliato
P. Baldi. Introduzione alla probabilità con elementi di statistica. McGraw-Hill.
Sito web del corso: http://www-dimat.unipv.it/ferrario
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame è costituito da una prova scritta (o alternativamente dalla prova scritta "in itinere") e
da una prova di laboratorio; la prova orale è a richiesta dello Studente. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame.
Annovazzi Lodi - Elettronica
Elettronica
Docente: Valerio Annovazzi Lodi
Codice del corso: 062036
Corso di laurea: Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01
Lezioni (ore/anno):
20
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
8
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza delle principali applicazioni analogiche lineari e non lineari che impiegano diodi a
giunzione, transistori ad effetto di campo, amplificatori operazionali; conoscenza delle famiglie
logiche MOS e dei circuiti digitali elementari; capacità di analizzare ed eseguire misure su
semplici circuiti analogici; capacità di sintetizzare semplici reti con operazionali.
Programma del corso
Amplificatori Operazionali
L'amplificatore operazionale ideale. La configurazione invertente. La configurazione non invertente. Sommatore, sottrattore, integratore, derivatore con operazionali. Sintesi di reti lineari
con operazionali. Comportamento per ampi segnali. Correnti di polarizzazione; tensione di
sbilanciamento. Circuiti multivibratori: bistabile, astabile, monostabile con operazionali.
Dispositivi a semiconduttore
Il diodo a semiconduttore: caratteristica corrente-tensione. Diodi a valanga e diodi Zener. Circuiti con diodi. Regolatori di tensione. Raddrizzatori. Transistori ad effetto di campo (JFET e
MOS-FET ad arricchimento e a svuotamento). Caratteristiche statiche. Analisi statica di circuiti con JFET e MOSFET. Circuiti di polarizzazione. Il FET come amplificatore. Circuito equivalente per piccolo segnale. Stadi di amplificazione elementari per piccolo segnale. Specchi di
corrente. Il MOSFET come interruttore.
Circuiti digitali
Segnali numerici e loro rappresentazione. Circuiti logici elementari: AND, OR, NOT, NOR,
NAND, EXOR. Tabelle della verità. Circuiti integrati digitali MOS: l'invertitore NMOS con carico a svuotamento; l'invertitore NMOS con carico ad arricchimento; l'invertitore CMOS. Il latch
e il flip-flop S/R. Memorie RAM, ROM, pROM, EPROM.
Prerequisiti
Elementi di teoria della reti lineari: amplificatori e loro modelli circuitali; teoremi di Norton,
Thevenin, Miller. Risposta in frequenza e nel tempo di reti a singola costante di tempo. Metodi
di tracciamento dei diagrammi di Bode.
Materiale didattico consigliato
A.Sedra, K.Smith. Microelectronic Circuits, III ed. o successive. Saunders College Publishing,
Philadelphia, 1991.
A.Sedra, K.Smith. Circuiti per la Microeletronica. Edizioni Ingegneria 2000, Roma, 1994.
Sito web del corso: http://www.unipv.it/optoele/didattica/didattica.html
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del Corso. Per coloro che avranno superato entrambe le prove scritte, l'esame
sarà completato da una prova orale. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in
itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su argomenti trattati durante il Corso, al fine di essere ammessi alla prova orale.
Martini, Svelto - Elettronica I
Elettronica I
Docenti: Giuseppe Martini, Vito Svelto
Codice del corso: 062045
Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf
Crediti formativi: 9 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01
Lezioni (ore/anno):
42
Esercitazioni (ore/anno): 42
Laboratori (ore/anno):
16
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso ha lo scopo di fornire le conoscenze di base nel campo dell'Elettronica. Partendo dalle conoscenze generali di Fisica e Matematica, è dapprima illustrato il concetto di informazione, e successivamente vengono introdotte le tecniche elettroniche di elaborazione dell'informazione. Dopo aver richiamato i concetti ed i teoremi fondamentali relativi ai circuiti lineari, si
considera l'Amplificatore Operazionale e le sue applicazioni circuitali. Si introducono i componenti a semiconduttore: diodi, transistori bipolari e ad effetto di campo. Sono descritte le caratteristiche funzionali dei singoli componenti, in relazione al loro impiego, in particolare negli
stadi di amplificazione e nell'invertitore logico. L'ultima parte del corso è dedicata ai circuiti
digitali in tecnologia MOS ed alle memorie. Il corso ha un duplice valore formativo ed informativo; esso introduce, da un lato, alle metodologie tipiche dell'Elettronica e, dall'altro, fornisce
cognizioni di analisi e progetto di circuiti elettronici aventi valore professionale. È prerequisito
essenziale per tutti gli altri corsi a carattere elettronico.
Programma del corso
Informazione, segnali analogici e digitali
Comunicazioni, calcolatori, controllo e componenti.
Circuiti lineari
Bipoli lineari e non lineari. Amplificatori, loro modelli e risposta in frequenza. Teoremi di Thevenin e di Miller. Risposta in frequenza e nel tempo di reti con una sola costante di tempo (reti
STC). Rappresentazione grafica della risposta in frequenza; diagrammi di Bode.
Amplificatori operazionali
Amplificatori operazionali ideali e relative funzioni circuitali. Configurazioni invertenti e non
invertenti. Effetti del guadagno e della banda finiti.
Diodi
Il diodo ed il suo utilizzo circuitale. Il diodo a semiconduttore; struttura e principio fisico, caratteristica corrente-tensione e comportamento con la temperatura. Diodi a valanga e Zener.
Circuiti statici con diodi. Modello del diodo per ampi e piccoli segnali.
Circuiti non lineari
Raddrizzatori a semplice e doppia semionda. Rivelatore di picco. Circuiti di aggancio. Limitatori e comparatori.
Il FET Metallo-Ossido-Semiconduttore (MOSFET)
Il MOSFET a svuotamento; strutture, principio fisico, caratteristiche. Il MOSFET ad accumulo
Polarizzazione del MOSFET ad accumulo in circuiti discreti. Amplificatori per piccoli segnali
con MOSFET. Amplificatori a stadio singolo con sorgente, con gate e con drain comune. Amplificatori MOS integrati come carichi attivi. Amplificatori con CMOS. Le porte di trasmissione
lineari con MOS.
Il transistore a giunzione (BJT)
Strutture e principio fisico di funzionamento. Simboli e modelli lineari. Caratteristiche esterne
corrente-tensione. Polarizzazione di circuiti con transistori. Amplificatori con transistori; circuito equivalente per piccoli segnali. Polarizzazione ed analisi grafica per circuiti discreti; stadi
Martini, Svelto - Elettronica I
con emettitore o con collettore comune. Il comportamento per ampi segnali.
Circuiti digitali MOS
La caratteristica dell'invertitore. L'invertitore C-MOS. Circuiti logici con C-MOS. Il circuito bistabile. Generatori di forme d'onda. Memorie ad accesso casuale (RAM) e memorie a sola
lettura (ROM).
Prerequisiti
Padronanza della matematica delle scuole secondarie (algebra, trigonometria, logaritmi). Calcolo differenziale e numeri complessi. Principi di Elettromagnetismo. Elementi di analisi dei
circuiti elettrici.
Materiale didattico consigliato
A. Sedra, K. Smith. Circuiti per la Microelettronica. 3a Ed. italiana (5a ed. inglese) Edises
(2005), Napoli. Testo fondamentale.
G. Martini et al. Esercizi di Elettronica Applicata. Ed. Spiegel (1998), Milano.
Y. Tsividis. A First Lab in Circuits and Electronics. John Wiley & Sons, Inc., New York (2002).
Testo per consultazione.
Sito web del corso: http://www.unipv.it/ele1/
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste due prove scritte di valutazione in itinere. L'esame finale consiste in una prova
orale, preceduta da una prova scritta. Coloro che avessero svolto con esito soddisfacente le
prove in itinere sono esonerati dalla prova scritta, purché sostengano l'esame entro la sessione di Settembre immediatamente seguente la conclusione del corso.
Montecchi, Ratti - Elettronica I (mn)
Elettronica I (mn)
Docenti: Federico Montecchi, Lodovico Ratti
Codice del corso: 062121
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 9 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno): 48
Laboratori (ore/anno):
12
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso offre una panoramica introduttiva dell'elettronica analogica e digitale, con attenzione
alle problematiche relative ai sistemi di misura e controllo industriali. Lo studente, al termine
del corso, verrà a possedere conoscenze specifiche sui componenti elettronici fondamentali e
sui seguenti blocchi funzionali: amplificatori, circuiti di condizionamento, convertitori A/D e
D/A, porte logiche e flip-flop, memorie. Il corso si propone di sviluppare le seguenti capacità:
analizzare circuiti elettronici basati sugli amplificatori operazionali in grado di svolgere le principali operazioni lineari e non lineari: amplificazione, somma, differenza, integrazione, differenziazione, filtraggio, generazione di impulsi; scegliere i convertitori più adatti ad una specifica applicazione; sviluppare semplici circuiti logici a partire dalle porte logiche di base.
Programma del corso
Introduzione al corso
Sistemi di misura: Catena elettronica di acquisizione e controllo. Segnali analogici e digitali.
Analisi di Fourier (cenni). Spettro in frequenza. Filtri passa-basso, passa-alto, passa-banda.
Diagrammi di Bode. Analisi della risposta al gradino.
Amplificatori operazionali
Amplificatore operazionale ideale. Reazione negativa. Amplificatore invertente e non invertente. Amplificatore differenziale. Non idealità degli amplificatori operazionali. Integratore (puro e
approssimato). Differenziatore. Filtri attivi (cenni). Applicazioni non lineari: circuiti bistabili,
monostabili, astabili; oscillatori, generatori di forme d'onda.
Diodi
Il diodo a giunzione. Il diodo Zener. Circuiti elementari con impiego di diodi: raddrizzatore, limitatore, stabilizzatore.
Convertitori analogico-digitali e digitale-analogico
Conversione analogico digitale. DAC: Schema a resistori pesati. Schema con rete resistiva a
scala. ADC: a doppia rampa, ad approssimazioni successive, di tipo Flash.
Il transistore MOSFET
Principio fisico di funzionamento. Configurazioni elementari a singolo transistore. Stadio differenziale. Impiego come componente digitale.
Elettronica digitale
Stati logici. Immunità al rumore. Realizzazione delle porte OR, AND, NOT, NAND, NOR, EXOR in tecnologia CMOS. Multivibratori. Logica sequenziale: Flip-Flop S-R. Memorie: RAM.
SRAM e DRAM.
Prerequisiti
Conoscenze acquisite nel precedente corso di Teoria dei circuiti.
Materiale didattico consigliato
A. Sedra, K. Smith. "Microelectronic circuits". Oxford University Press (1998), Oxford, Fourth
Edition.
Montecchi, Ratti - Elettronica I (mn)
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del programma. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno
sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il programma. È
possibile integrare la valutazione anche con un colloquio orale.
Vacchi - Elettronica dei sistemi digitali
Elettronica dei sistemi digitali
Docente: Carla Vacchi
Codice del corso: 062210
Corso di laurea: ElTel, Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01
Lezioni (ore/anno):
26
Esercitazioni (ore/anno): 16
Laboratori (ore/anno):
12
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso mira a fornire un panorama aggiornato sull'elettronica digitale in tecnologia CMOS,
con particolare riguardo ai metodi ed agli strumenti di progettazione per le differenti tecnologie realizzative. Al termine del corso lo studente deve essere in grado di ideare, descrivere in
VHDL, sintetizzare, rappresentare fisicamente e collaudare semplici circuiti digitali.
Programma del corso
Porte logiche in tecnologia CMOS
Porte fully CMOS. Logica ad interruttori. Caratteristiche elettriche statiche e dinamiche di una
porta CMOS. Porte particolari: inverter tristate, trigger di Schmitt, buffer. Sommatori. Latch e
flip flop. Vincoli temporali per le reti sequenziali. Registri. Contatori binari. Shift counters.
Circuiti integrati digitali: la tecnologia CMOS
Processo di integrazione CMOS. Caratteristiche elettriche dei materiali. Design rules e resa di
processo. Esempi di layout. ASIC (Standard Cells e Full Custom). Considerazioni economiche. Gate Arrays. Dispositivi logici programmabili e riprogrammabili.
Software per la progettazione digitale
Rappresentazione di un sistema. Regole per la progettazione strutturata. La simulazione
comportamentale. Il VHDL. La sintesi automatica.
Il collaudo dei circuiti integrati digitali
Cause fisiche del guasto. Guasto logico. Controllabilità e osservabilità del guasto. Design for
Testability. Scan path. Boundary scan.
Prerequisiti
Analisi e sintesi di reti logiche. Principi di funzionamento di un calcolatore elettronico. Nozioni
sui linguaggi di programmazione. Aritmetica in modulo e segno e in complemento a due.
Transistore MOSFET, inverter CMOS. Circuito bistabile. Memorie.
Materiale didattico consigliato
Dispense e raccolta di temi d'esame disponibili sul sito del docente. Per un approfondimento
degli argomenti trattati si consiglia il testo sotto indicato.
N. H. E. Weste, K. Esraghian. Principles of CMOS VLSI Design. A Sistem Perspective. Addison-Wesley Publishing Company, 2nd edition, 1993.
Sito web del corso: http://www.unipv.it/vacchi/ESDig.html
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta (60% della valutazione) e in una prova orale (40% della
valutazione). Durante il corso verranno svolte due prove in itinere, composta ciascuna da esercizi da risolvere e quesiti sulla parte teorica. L'esito positivo delle prove dispensa lo studente dall'obbligo della prova scritta e della prova orale, purché l'esame venga registrato entro la sessione di esami di settembre.
Lombardi - Elettronica industriale
Elettronica industriale
Docente: Remo Lombardi
Codice del corso: 062156
Corso di laurea: Inf, Elt, ElTel, Biom
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso descrive i componenti e i sottosistemi elettronici che fanno parte di una catena di regolazione per processi industriali, illustrandone gli accoppiamenti necessari al fine di realizzare le funzioni di acquisizione dati e controllo.
Programma del corso
Microprocessori: architetture a bus del microcalcolatore e temporizzazione delle operazioni;
porte parallele, seriali e di conteggio con relativa programmazione; memorie ROM e RAM;
interfacciamento con i convertitori A/D e D/A. Trasduttori: generalità sui trasduttori; caratteristiche statiche e dinamiche; trasduttori di posizione, velocità, accelerazione, deformazione,
pressione, temperatura, portata, livello. Reti di condizionamento per trasduttori. Attuatori: motori e circuiti di pilotaggio. Controllori numerici.
Prerequisiti
Conoscenza di base dell'elettronica e del controllo.
Materiale didattico consigliato
"Elettronica Industriale" D. Dotti - R. Lombardi - Edizioni CUSL.
Sito web del corso: http://polar.unipv.it
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verrà svolta una unica prova scritta al termine del corso. A discrezione del Docente potrà essere svolta una prova orale.
Leporati - Elettronica industriale (mn)
Elettronica industriale (mn)
Docente: Francesco Leporati
Codice del corso: 062191
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01
Lezioni (ore/anno):
28
Esercitazioni (ore/anno): 22
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il modulo di Elettronica Industriale ha l'obiettivo di fornire agli studenti una visione teorica e
pratica di un sistema digitale che permetta l'acquisizione e l'elaborazione di grandezze fisiche
ambientali come temperatura, forza, accelerazione, ecc. applicando concetti e tecniche in
gran parte già affrontate nei corsi di Fisica, Elettronica e Calcolatori. Successivamente vengono proposti esempi di comuni sistemi di movimentazione e attuazione. Nella parte finale del
corso vengono analizzati i principali algoritmi di controllo di un sistema sia dal punto di vista
teorico che considerandone l'implementazione numerica. Infine vengono proposte situazioni
pratiche di processi industriali in cui partendo dall'acquisizione di una grandezza fisica lo studente a concepire e realizzare un controllo completo del processo in esame.
Programma del corso
1. Introduzione al corso Catene elettroniche di misura.
2. Comunicazione seriale e parallela
Tecniche di comunicazione digitali: mezzi e caratteristiche. Modalità di trasferimento simplex,
half duplex e full duplex. Tecniche di comunicazione parallele: protocollo di handshake. Tecniche di comunicazione seriale: tipi di segnale, codifiche in banda base e alternata. Interfaccia
RS232. Dispositivi USART: registri e software di gestione.
3. Trasduttori
Generalità sui trasduttori. Trasduttori di misura della posizione lineare e angolare, della velocità, dell'accelerazione, della pressione, della temperatura, della portata, del livello e dell'acidità.
4. Reti di condizionamento
Convertitori tensione-corrente e corrente-tensione, carica-tensione, frequenza-tensione. Circuiti a ponte. L'uso degli amplificatori operazionali nelle catene di misura: amplificazione con
diodo e convertitore AC-DC a semionda singola e doppia. Raddrizzatore sincrono. Amplificatore per strumentazione. Problemi legati al campionamento: il teorema di Shannon.
5. Attuatori
SCR, Triac e Transistor unigiunzione. Motore in corrente continua. Motore passo-passo.
6. Esercitazioni
Esercitazioni al calcolatore utilizzando un linguaggio di programmazione grafica per la progettazione di sistemi di test, di misura e di controllo di applicazioni tipiche del mondo dell'automazione.
Prerequisiti
Per un'adeguata comprensione degli argomenti viene richiesta la conoscenza dei moduli di
Elettrotecnica, Elettronica e Controllo dei Processi.
Materiale didattico consigliato
Il materiale indicato nel seguito rappresenta un ausilio per e non in alternativa alle lezioni del
corso.
Dotti D. - Lombardi R. Dispense di Elettronica Industriale. Cusl Pavia.
Leporati - Elettronica industriale (mn)
F. Leporati. Trasparenze del corso. Sono rese disponibili presso il sito del corso
(http://gamma.unipv.it/eleind) le trasparenze proiettate durante le lezioni e le esercitazioni.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste due prove scritte in itinere che verteranno rispettivamente sul programma svolto sino alla data della prima prova e da lì fino alla fine del corso. Il superamento con una votazione sufficiente di entrambi gli scritti, equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non
avranno superato una o entrambe le prove dovranno sostenere un unico esame che verterà
su tutti gli argomenti del corso.
Svelto - Elettronica per telecomunicazioni
Elettronica per telecomunicazioni
Docente: Francesco Svelto
Codice del corso: 062267
Corso di laurea: ElTel
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01
Lezioni (ore/anno):
32
Esercitazioni (ore/anno): 10
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire le conoscenze di base dei blocchi funzionali in sistemi di ricezione e di trasmissione con enfasi alle telecomunicazioni mobili. Lo studente, al termine del corso, possederà conoscenze specifiche sulle architetture alternative di processamento del segnale e sui seguenti blocchi analogici: amplificatori a basso rumore, traslatori di frequenza,
anelli ad aggancio di fase. Il corso si propone di sviluppare le seguenti capacità: definire le
specifiche e progettare semplici blocchi circuitali in grado di operare fino a frequenze di alcuni
GHz. Per sottosistemi di maggiore complessità, quale ad esempio l'anello ad aggancio di fase, lo studente sarà in grado di comprenderne il comportamento a livello funzionale e di confrontare criticamente architetture alternative.
Programma del corso
Concetti base in ricetrasmettitori
Sensitività, non-linearità, rumore di fase in oscillatori, reiezione di immagine.
Blocchi di front-end di ricezione
Amplificatori a basso rumore, amplificatori a trans-impedenza. Traslatori di frequenza: ponte
di diodi, topologia "single-balanced" a transistori, cella di Gilbert.
Anelli ad aggancio di fase
Oscillatori controllati in tensione. Demodulatore di frequenza. Demodulatore di ampiezza.
Sincronizzatori e separatori dati/portante. Sintesi digitale diretta. Sintetizzatori di frequenza.
Moltiplicazione e risincronizzazione del segnale di clock.
Prerequisiti
Conoscenze acquisite nel precedente corso di Elettronica, Circuiti e Sistemi Elettronici.
Materiale didattico consigliato
D. Del Corso. Elettronica per telecomunicazioni. McGraw-Hill, Milano.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Al termine del corso verrà effettuata una prova scritta, in cui gli studenti saranno chiamati a
risolvere problemi specifici, seguita da un colloquio orale che verterà su tematiche generali
affrontate a lezione. Non sono previste prove di verifica intermedia.
Savini - Elettrotecnica
Elettrotecnica
Docente: Antonio Savini
Codice del corso: 062029
Corso di laurea: Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/31
Lezioni (ore/anno):
26
Esercitazioni (ore/anno): 16
Laboratori (ore/anno):
6
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza delle leggi di funzionamento dei campi in regime stazionario e quasi stazionario
e delle loro proprietà energetiche. Capacità di intuire e descrivere qualitativamente il comportamento del campo in semplici configurazioni. Conoscenza dei principali metodi di analisi dei
campi e capacità di applicarli numericamente.
Programma del corso
1. Complementi di teoria dei circuiti
Sistemi trifasi: generalità, definizioni, proprietà fondamentali. Sistemi simmetrici ed equilibrati.
Generatori e utilizzatori trifasi. Potenze nei sistemi trifasi e loro misura. Grandezze periodiche
non sinusoidali. Sviluppo in serie di Fourier. Spettro armonico.
2. Dai circuiti ai campi
Parametri globali e grandezze specifiche. Equazioni di Maxwell dei campi stazionari. Rappresentazione dei campi stazionari. Materiali conduttori, dielettrici, magnetici. Vettori descrittivi e
leggi costitutive. Richiami di calcolo vettoriale.
3. Campo stazionario nei mezzi conduttori
Campo elettrico e densità di corrente nei mezzi conduttori. Calcolo della resistenza equivalente di un sistema distribuito.
4. Campo stazionario nei mezzi dielettrici
Campo elettrico e densità di carica nei mezzi dielettrici. Teorema di Gauss. Legge di Coulomb; dipolo di carica. Leggi di continuità del campo elettrostatico. Dal campo elettrostatico al
potenziale scalare. Calcolo della capacità equivalente di un sistema distribuito.
5. Campo stazionario nei mezzi magnetici
Campo magnetico e densità di flusso nei mezzi magnetici. Teorema di Ampère. Legge di BiotSavart. Leggi di continuità del campo magnetostatico. Circuiti magnetici; legge di Hopkinson.
Dal campo magnetostatico al potenziale vettore. Calcolo della induttanza equivalente di un
sistema distribuito.
6. Campo elettromagnetico in bassa frequenza
Campi lentamente variabili. Induzione elettromagnetica. Correnti indotte nei conduttori massicci; effetto pelle. Equazioni generali del campo elettromagnetico. Teorema di Poynting. Propagazione nello spazio libero. Equazione omogenea delle onde. Onde piane uniformi.
7. Effetti elettrodinamici
Azioni meccaniche nei campi elettrici e magnetici. Legge di Lorentz. Campo magnetico rotante. Principi di elettromeccanica.
Prerequisiti
Conoscenza dei contenuti del corso di Teoria dei Circuiti.
Materiale didattico consigliato
P. Hammond and J.K. Sykulski. Engineering Electromagnetism. Physical Processes and
Computation. Oxford Science Computation.
A. Savini. Argomenti di elettrotecnica con esercizi. Ed. Spiegel, Milano.
Savini - Elettrotecnica
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere. Per gli studenti che le avranno superate entrambe
e avranno deciso di avvalersene entro l'anno accademico in cui si sono svolte, l'esame finale
consisterà in un colloquio. Diversamente, gli studenti sosterranno una prova scritta seguita da
un colloquio finale.
Petrecca - Energetica elettrica
Energetica elettrica
Docente: Giovanni Petrecca
Codice del corso: 062204
Corso di laurea: Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno):
0
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Fornire una preparazione orientata ai problemi dell'uso razionale dell'energia nell'industria,
ove la voce energia rappresenta una quota significativa dei costi operativi. Affrontare problemi
sia di tipo gestionale quali i compiti del responsabile energia in ambito aziendale, la contabilità energetica per centro di costo, il mercato dell'energia elettrica e termica, sia impiantistici
quali la progettazione e la gestione degli impianti con l'obbiettivo della riduzione dei consumi
energetici.
Programma del corso
1. L'utilizzo dell'energia nei processi industriali
Inquadramento energetico dei diversi processi produttivi. Schemi di flusso produttivo e di flusso energetico. Parametri di consumo specifico elettrico e termico per i principali processi produttivi. Incidenza delle utenze per servizi in rapporto a quelle di processo. Bilanci energetici a
livello di stabilimento e di area produttiva. Integrazione della contabilità energetica con la contabilità industriale. Autoproduzione di energia elettrica nelle industrie. Impianti di servizio e di
processo.
2. Gli utilizzatori per processo e servizi
Macchinari per processo e servizio. Pompe e ventilatori. Compressori frigoriferi. Compressori
per reti ad aria compressa. Pompe di calore. Scambiatori. Impianti di illuminazione. Impianti di
riscaldamento. Impianti di cogenerazione.
3. Il recupero di energia
Possibili recuperi energetici sugli impianti di processo e servizio.
4. Valutazione tecnico-economica degli investimenti in campo energetico
Impostazione di uno studio di fattibilità. Metodi di valutazione di ritorno economico dell'investimento. Fattori critici. Tariffe delle fonti energetiche e contratti di fornitura.
Prerequisiti
Conoscenze di base di chimica inorganica, fisica tecnica, macchine a fluido.
Materiale didattico consigliato
Il materiale didattico del corso è disponibile on-line: http://www.unipv.it/energy/.
Petrecca G. Industrial Energy Management: principles and applications. Kluwer Academic
Publishers, USA, 1992. Il testo è disponibile on-line: http://www.unipv.it/webing/Cdlenergetica/
corsoonline/index.htm.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La verifica dell'apprendimento prevede una prova scritta in itinere ed una prova orale finale.
Anglani - Energetica elettrica (Lab.)
Energetica elettrica (Lab.)
Docente: Norma Anglani
Codice del corso: 062205
Corso di laurea: Elt, AmbT
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32
Lezioni (ore/anno):
20
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
23
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Fornire una preparazione orientata alla soluzione di problemi pratici, sulla base delle tematiche trattate nel corso di Energetica Elettrica. Il corso introduce lo studente all'analisi ed allo
sviluppo e risoluzione di problemi di tipo energetico-gestionali (confronti tecnico-economici tra
soluzioni impiantistiche diverse, tariffe energia elettrica e termica, gestione degli impianti con
l'obbiettivo della razionalizzazione dei consumi energetici). Il corso comprende un ciclo di lezioni, di esercitazioni, seminari e l'elaborazione di una tesina (collettiva) su un argomento
specifico all'interno di un più ampio progetto di ricerca. Gli studenti vengono organizzati in
gruppi e invitati a lavorare in laboratorio. Alcuni argomenti di interesse: aspetti energetici e
ambientali nella produzione, trasmissione ed utilizzo dell'aria compressa, i meccanismi flessibili di Kyoto, gli aspetti energetici legati alla normativa IPPC, uso efficiente dell'energia nella
climatizzazione del terziario.
Programma del corso
01. I decreti sull'efficienza energetica 02. Veicolo Elettrico: gestione dei flussi di energia a seconda dei cicli di marcia. 03. Rendimento dei trasformatori: valutazioni tecnico economiche.
04. Coibentazioni nei sistemi di produzione, di trasmissione ed impiego di energia: isolamento
di pareti e tubazioni. 05. Sistemi di cogenerazione: motore alternativo, turbogas, turbina a vapore. 06. Climatizzazione: confronto tecnico economico tra gruppi ad input termico ed elettrico. 07. Regolazione dissipativa e non dissipativa delle pompe: valutazione energetica e economica. 08. Valutazione economica degli investimenti: esempi di applicazione dei metodi attualizzati e non attualizzati. 09. Compressione meccanica dei gas: esempi applicativi nel settore industriale. 10. Sistemi di illuminazione ad alta efficienza. 11. Pompe di calore e caldaie:
confronto tecnico economico. 12. Elaborazione di una tesina.
Prerequisiti
Conoscenze di base di chimica inorganica, fisica tecnica, macchine a fluido, energetica elettrica.
Materiale didattico consigliato
Bibliografia varia reperibile tramite biblioteca o via internet. Nel corso delle lezioni/esercitazioni verranno forniti ausili didattici a supporto informatico, reperibili anche online
http://www.unipv.it/energy/.
Petrecca G. Industrial Energy Management: principles and applications. Kluwer Academic
Publishers, USA, 1992.
Sito web del corso: http://www.unipv.it/energy/2006/EEL/esercitazioni06.htm
Modalità di verifica dell'apprendimento
La verifica dell'apprendimento prevede una prova in itinere, consistente nella risoluzione di un
caso pratico (anche con l'utilizzo di calcolatore). È prevista una prova a fine corso e la discussione di una tesina. Chi fallisse le prove in itinere accederà ad un esame finale in cui verrà
presentata anche la tesina, preparata durante il corso dell'anno.
Mercandino - Estimo
Estimo
Docente: Augusto Mercandino
Codice del corso: 062309
Corso di laurea: Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/22
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso di Estimo si propone due obiettivi distinti e specifici: di rendere l'allievo capace di leggere e successivamente di stendere i documenti scritti di progetto (capitolati, analisi ed elenchi prezzi) nel rispetto della normativa vigente, compresa la redazione della stima dei lavori
tramite la compilazione del computo metrico estimativo; di introdurre l'allievo alla stima dei
beni immobili, fondi rustici, aree edificabili, edifici.
Programma del corso
Estimo
1. Elementi di matematica finanziaria: impiego di un capitale ad interesse semplice; impiego
di un capitale ad interesse composto; valore attuale di un capitale esigibile dopo n anni,
sconto; formazione di un capitale; valore attuale di una rendita (annualità) costante per n
anni.
2. Elementi di statistica: variabile statistica ad una dimensione; rappresentazione sintetica di
una variabile statistica; popolazioni statistiche a più dimensioni.
3. I documenti contrattuali e la conduzione dei lavori: Fasi e soggetti nella realizzazione di
un'opera di ingegneria: Il progetto, l'appalto, il collaudo; i capitolati (il Capitolato Generale, il
Capitolato Speciale); elenco prezzi, analisi dei prezzi; il computo metrico; l'appalto: generalità, l'appalto nell'edilizia, i metodi di appalto; la direzione lavori: ruolo e responsabilità del direttore dei lavori; la consegna dei lavori; la contabilità dei lavori; il collaudo tecnico amministrativo.
4. I tre criteri fondamentali di stima; estimo rurale; valore aree urbane; stima fabbricati.
Prerequisiti
Conoscenze di base di strumenti matematici.
Materiale didattico consigliato
Dispense predisposte dal docente; altre indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il
corso.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste, a scelta dell'allievo, o in due prove scritte in itinere o in una prova orale e
nel corso delle esercitazioni, la redazione di un computo metrico estimativo che concorrerà
alla formazione del voto finale.
Palmeri - Etica ambientale
Etica ambientale
Docente: Felice Palmeri
Codice del corso: 062240
Corso di laurea: AmbT, Inf, ElTel, Elt, Civ
Crediti formativi: 3 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/03
Lezioni (ore/anno):
10
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
15
Obiettivi formativi specifici
L'insegnamento di Etica ambientale si propone in particolare di: esaminare alcune delle più
rilevanti emergenze ambientali alla luce delle principali questioni scientifiche e tecniche; delineare un inquadramento di ordine generale sui temi fondamentali della riflessione etica contemporanea; considerare alcuni degli orientamenti e dei dispositivi operativi in via di affermazione entro i contesti giuridici, economici, istituzionali e professionali; valutare le distorsioni
imposte da insufficiente cultura ambientale: [Argomenti inerenti: Cultura dell'ambiente e distorsione delle informazioni; Globalità delle esigenze generali e valutazioni economiche;
Danno ambientale temporaneo e irreversibile].
Programma del corso
http://www.unipv.it/ingegneria/corsi/etica/etica_progr.pdf, programma dettagliato del corso
http://www.unipv.it/ingegneria/corsi/etica/locandina_etica.pdf, orario dettagliato delle lezioni.
Prerequisiti
Nessuno.
Materiale didattico consigliato
Per il corso sono disponibili una raccolta di dispense e i testi degli interventi di alcuni docenti.
È inoltre possibile consultare (all'indirizzo http://diea.ing.unibo.it) la piattaforma didattica on
line predisposta dal Centro D.I.E.A. (Documentazione su Ingegneria ed Etica Ambientale) della Facoltà di ingegneria di Bologna.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Agnesi - Fisica I A (ca)
Fisica I A (ca)
Docente: Antoniangelo Agnesi
Codice del corso: 062006
Corso di laurea: AmbT, Civ, Mec
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: FIS/01
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni più elementari di Cinematica, Dinamica
del punto e dei sistemi di particelle, insieme alla capacità di affrontare e risolvere semplici
problemi applicativi. Il corso privilegia, insieme alla conoscenza dei concetti di base, l'uso delle tecniche algebriche ed analitiche nella risoluzione dei problemi proposti.
Programma del corso
Misure, unità e dimensioni. Cinematica e vettori. Forze e leggi di Newton. Lavoro ed energia.
Momento angolare. Sistemi di particelle, quantità di moto e collisioni. Gravitazione. Oscillazioni. Elasticità. Onde.
Prerequisiti
Quelli richiesti per l'immatricolazione e per i corsi di Analisi Matematica A, Geometria ed Algebra.
Materiale didattico consigliato
Serway, Beichner. FISICA per Scienze ed Ingegneria - Vol. I. EdiSES.
Resnick, Halliday, Krane. FISICA 1. Casa Editrice Ambrosiana.
A. Agnesi. Dispense del corso. Disponibili sul sito http://www.unipv.it/fis/fisica1A_ca/.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. Vengono altresì svolte due prove
"in itinere" (scritte), la prima in novembre e la seconda alla fine del corso. In caso di esito
complessivamente positivo, esse dispensano lo studente dall'obbligo della prova scritta, purché l'esame venga sostenuto nella sessione di febbraio. Con la partecipazione ad una normale prova scritta lo studente rinuncia irrevocabilmente ad avvalersi della valutazione acquisita
attraverso le prove "in itinere". La prima prova scritta della sessione di febbraio è aperta solo
agli studenti che non hanno partecipato alla seconda prova in itinere, a prescindere dal suo
risultato.
Parravicini, Grando - Fisica I A (ii)
Fisica I A (ii)
Docenti: Giambattista Parravicini, Daniela Grando
Codice del corso: 062026
Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf, Elt
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: FIS/01
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni più elementari di Cinematica, Dinamica
del punto e dei sistemi di particelle, insieme alla capacità di affrontare e risolvere semplici
problemi applicativi. Il corso privilegia, insieme alla conoscenza dei concetti di base, l'uso delle tecniche algebriche ed analitiche nella risoluzione dei problemi proposti.
Programma del corso
Misure, unità e dimensioni. Cinematica e vettori. Forze e leggi di Newton. Lavoro ed energia.
Momento di una forza e momento angolare. Sistemi di particelle, quantità di moto e collisioni.
Gravitazione. Oscillazioni. Elasticità. Onde.
Prerequisiti
Quelli richiesti per l'immatricolazione e per i corsi di Analisi Matematica A, Geometria ed Algebra.
Materiale didattico consigliato
Serway, Beichner. FISICA per scienze ed ingegneria. EdiSES. Testo principale.
Resnick, Halliday, Krane. FISICA - Meccanica e Termologia. Casa Editrice Ambrosiana. Testo di consultazione.
A. Agnesi e A.M. Malvezzi (a cura di). Appunti delle lezioni (mod. A, corso ii). Disponibile sul
sito http://www.unipv.it/fis/fisicaIA/Agnesi-Malvezzi/index.htm.
A. Agnesi (a cura di). Appunti delle lezioni (mod. A, corso ca). Disponibili sul sito
http://www.unipv.it/fis/fisicaIA_ca/appunti/sommario.html.
D. Grando (a cura di). Appunti sulle Onde Meccaniche. Disponibili alla pagina
http://www.unipv.it/grando/ondeweb/index.htm.
Sito web del corso: http://www.unipv.it/fis/fisicaIA/index.html
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale, quest'ultima a discrezione del docente. Vengono altresì svolte due prove "in itinere" (scritte), la prima a novembre e la seconda alla fine del corso. In caso di esito complessivamente positivo, esse dispensano lo studente dall'obbligo della prova scritta, purché l'esame venga sostenuto nella sessione di febbraio.
Con la partecipazione ad una normale prova scritta lo studente rinuncia irrevocabilmente ad
avvalersi della valutazione acquisita attraverso le prove "in itinere".
Berra - Fisica I A (mn)
Fisica I A (mn)
Docente: Agnese Berra
Codice del corso: 062087
Corso di laurea: AmbT, Inf
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: FIS/01
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza delle nozioni di base della meccanica del punto materiale. Acquisizione del linguaggio che si utilizza nella descrizione dei fenomeni meccanici. Capacità di condurre semplici analisi di situazioni fisiche, elaborare previsioni, esprimere correttamente i dati sperimentali, rappresentare in modo grafico o analitico una correlazione tra grandezze fisiche. Abilità
nell'individuare i parametri fisici che determinano il comportamento di un sistema. Alla fine del
corso lo studente dovrebbe essere in grado di riconoscere i fenomeni descrivibili con il linguaggio della meccanica classica e scegliere gli strumenti concettuali che ne consentono una
corretta formalizzazione.
Programma del corso
Cinematica del punto
• Calcolo vettoriale
• Velocità e accelerazione nel moto in una dimensione
• Caduta dei gravi
• Calcolo vettoriale
• Moto in due dimensioni
• Velocità e accelerazione come vettori
• Composizione di moti
• Moto circolare uniforme
• Moto armonico
Elementi di statica
• Definizione statica di forza
• Composizione di forze
• Forze applicate a corpi estesi
• Condizioni di equilibrio per un corpo esteso
• Equilibrio dei gravi
• Macchine semplici
Dinamica del punto materiale
• Assiomi della meccanica newtoniana
• Massa e peso
• Vari tipi di forze
• Teorema dell'energia
• Principi di conservazione
• Forze d'attrito
• Urti in due dimensioni
• Forze elastiche e oscillazioni
Berra - Fisica I A (mn)
Gravitazione universale
• Leggi empiriche sul sistema solare
•
Ipotesi di Newton
•
Energia gravitazionale
• Velocità di fuga
Dinamica dei corpi estesi girevoli intorno a un asse fisso
• Centro di massa
•
Momento d'inerzia
•
Momento delle forze
•
Momento delle forze e accelerazione angolare
•
Energia cinetica di rotazione
•
Conservazione dell'energia meccanica per un corpo rotante
•
Conservazione del momento angolare per un corpo isolato in rotazione
Prerequisiti
Algebra elementare, elementi di trigonometria, unità di misura, dimensioni fisiche, notazione
scientifica, uso della calcolatrice scientifica, grafici, concetto di derivata e di integrale.
Materiale didattico consigliato
D. Halliday, R. Resnick, K.S. Krane. Fisica 1. Edizione italiana a cura di A. Pullia, Casa Editrice Ambrosiana, MI.
M. Alonso, J. Finn. Fisica, Vol. 1. Masson, MI.
G. Reali, L. Stefanini. Problemi di fisica, Fascicolo per gli studenti. MN 1995.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno sulle diverse parti. Il superamento
delle due prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato le due prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso. A chi lo richiederà sarà consentito anche di sostenere un colloquio sui contenuti del corso.
Parravicini, Malvezzi - Fisica I B
Fisica I B
Docenti: Giambattista Parravicini, A. Marco Malvezzi
Codice del corso: 062007
Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf, Elt
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: FIS/01
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni più elementari di meccanica del corpo rigido e dei fluidi, delle proprietà dei gas ideali nonché elementi di termodinamica. Il corso privilegia, insieme alla conoscenza dei concetti di base, l'uso di tecniche algebriche ed analitiche.
Programma del corso
Il programma consiste dell'insieme di nozioni fondamentali di fisica classica sugli argomenti di
meccanica del corpo rigido, descrizione degli stati della materia, calorimetria e termodinamica. Il programma prevede un certo numero di elaborazioni formali (teoremi, leggi, deduzioni,
illustrazione di dispositivi) che si ritengono assolutamente necessari nel bagaglio culturale di
un diplomato in discipline scientifiche. Una volta raggiunta la padronanza di questi concetti
formali, il programma si estende alle applicazioni con la proposta e la soluzione di problemi
tipici in sede di esercitazioni.
Meccanica dei corpi rigidi
• vincoli, gradi di libertà e moto generale del corpo rigido
•
rotazioni attorno ad un asse fisso. Momento di inerzia
•
moto roto-traslatorio di un corpo rigido; moto impulsivo di corpi rigidi
•
moto di una trottola e precessione giroscopica
• statica del corpo rigido
Stati della materia
• solidi, liquidi, gas
•
sforzo e deformazioni normali e di scorrimento nei materiali solidi
•
statica dei liquidi e dinamica dei liquidi (perfetti). Portata. L'equazione di Bernoulli
•
tensione superficiale, viscosità e flusso turbolento
•
gas ideali e gas reali. Le leggi dei gas e il modello cinetico dei gas ideali.
• l'equazione di Van der Waals ed i cambiamenti di stato
Calore e temperatura
Termodinamica
• energia interna, lavoro e primo principio della termodinamica
•
trasformazioni termodinamiche; cicli e macchine
•
trasformazioni reversibili ed irreversibili
•
entropia, secondo principio della termodinamica e teoremi di Carnot
Prerequisiti
Sono quelli richiesti per l'immatricolazione ed il programma dei corsi di Analisi Matematica A
(ii), Geometria ed Algebra (ii) e Fisica IA (ii) svolti il I semestre.
Parravicini, Malvezzi - Fisica I B
Materiale didattico consigliato
Serway-Beichner. Fisica vol 1, 2. 3a ediz., EdiSES. Testo principale.
Halliday Resnick Kraine. Fisica. Casa Editrice Ambrosiana. Testo di consultazione.
A. Agnesi e A.M. Malvezzi (a cura di). Appunti delle lezioni. disponibile sul sito
http://ele.unipv.it/~malvezzi/MOD_A.html.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta ed una prova orale, quest'ultima a discrezione del docente. Vengono altresì svolte due prove in itinere, a metà ed alla fine del corso che, in caso di
media delle votazioni positiva, dispensano lo studente dalla prova scritta, purché l'esame
venga sostenuto nella sessione estiva immediatamente seguente la conclusione del corso. Le
prove in itinere sono riservate agli studenti iscritti al primo anno che hanno frequentato il corso. Con la partecipazione ad una normale prova scritta lo studente rinunzia irrevocabilmente
ad avvalersi della valutazione acquisita attraverso le prove in itinere.
Tomaselli - Fisica I B (ca)
Fisica I B (ca)
Docente: Alessandra Tomaselli
Codice del corso: 062300
Corso di laurea: AmbT, Civ, Mec
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: FIS/01
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni più elementari di Dinamica, Equilibrio e
Statica del corpo rigido e di Termodinamica, insieme alla capacità di affrontare e risolvere
semplici problemi applicativi. Il corso privilegia, insieme alla conoscenza dei concetti di base,
l'uso delle tecniche algebriche ed analitiche nella risoluzione dei problemi proposti.
Programma del corso
Corpo rigido. Momento d'inerzia
Dinamica del corpo rigido
Equilibrio e statica del corpo rigido, proprietà dei materiali
Cenni di meccanica del continuo
Temperatura, gas ideali
Energia interna, calore e lavoro; primo principio della termodinamica
Trasmissione del calore
Macchine termiche e secondo principio della termodinamica
Prerequisiti
Quelli richiesti per l'immatricolazione e per i corsi di Analisi Matematica A, Geometria ed Algebra.
Materiale didattico consigliato
R.A. Serway, R.J. Beichner. Fisica vol. I. EdiSES.
D.Halliday, R.Resnick, J.Walker. Fondamenti di Fisica, Meccanica e Termologia. Casa Editrice Ambrosiana.
M. Alonso, E.J. Finn. Elementi di Fisca per l'Università. Masson.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale, quest'ultima a discrezione del docente. Vengono altresì svolte due prove "in itinere" o "di esonero" (scritte), la prima in aprile e
la seconda alla fine del corso. In caso di esito complessivamente positivo, esse esonerano lo
studente dall'obbligo della prova scritta, purché l'esame venga sostenuto nella sessione di
luglio. Con la partecipazione ad una normale prova scritta lo studente rinunzia irrevocabilmente ad avvalersi della valutazione acquisita attraverso le prove "in itinere".
Stefanini - Fisica I B (mn)
Fisica I B (mn)
Docente: Ledo Stefanini
Codice del corso: 062111
Corso di laurea: AmbT, Inf
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: FIS/01
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza delle nozioni di base della meccanica dei corpi rigidi (momento d'inerzia, momento angolare, momento di una forza, piccole oscillazioni, urti in due dimensioni), della termodinamica (conservazione dell'energia, macchine termiche, secondo principio, entropia) e
del comportamento dei circuiti elettrici (legge di Ohm, principi di conservazione). Capacità di
condurre semplici analisi di situazioni fisiche, elaborare previsioni, esprimere correttamente i
dati sperimentali, rappresentare correttamente in modo grafico o analitico una correlazione tra
grandezze fisiche. Abilità nell'individuare i parametri fisici che determinano il comportamento
di un sistema. Alla fine del corso lo studente dovrebbe essere in grado di riconoscere a quale
area disciplinare (meccanica, termodinamica, elettromagnetismo) assegnare un determinato
fenomeno e quali strumenti concettuali applicare ai fini della sua descrizione.
Programma del corso
Meccanica dei corpi rigidi
• Momenti d'inerzia
•
Corpo girevole intorno ad un asse
•
Energia cinetica di rotazione
•
Equazioni canoniche
•
Rotolamento
•
Piccole oscillazioni
• Risonanza
Meccanica dei fluidi
• Statica dei fluidi
•
Moto laminare
•
Equazione di Bernoulli
• Fluidi viscosi
Termodinamica
• Stati di equilibrio
•
Conservazione dell'energia
•
Lavoro e calore
•
Macchine termiche
•
Secondo principio
•
Entropia
• Entropia ed energia
Elementi di teoria dei circuiti elettrici
• Tensione e corrente
•
Legge di Ohm
Stefanini - Fisica I B (mn)
•
Serie e parallelo
•
Misure di grandezze elettriche
•
Componenti dei circuiti
•
Circuiti in continua e in alternata
Prerequisiti
Algebra elementare, elementi di trigonometria, concetto di derivata e di integrale, elementi di
cinematica del punto, dinamica del punto materiale, centro di massa di un corpo esteso, unità
di misura, dimensioni fisiche.
Materiale didattico consigliato
D. Halliday, R. Resnick, K.S. Krane. Fondamenti di fisica. Edizione italiana a cura di L. Cicala,
Casa Editrice Ambrosiana, MI.
M. Alonso, J. Finn. Fisica, Vol. 1. Masson, MI.
G. Reali, L. Stefanini. I principi della termodinamica classica, Fascicolo per gli studenti. MN
1995.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno sulle diverse parti. Il superamento
delle due prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato le due prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso. A chi lo richiederà sarà consentito anche di sostenere un colloquio sui contenuti del corso.
Reali, Cristiani - Fisica II
Fisica II
Docenti: Giancarlo Reali, Ilaria Cristiani
Codice del corso: 062042
Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: FIS/01
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'obiettivo del Corso è quello di fornire le nozioni fisiche fondamentali di elettromagnetismo
per fornire una base teorica e pratica volta alla risoluzione dei problemi. Fisica 2 è sdoppiata
in due Corsi tenuti da due docenti: Prof. G. Reali per studenti di Elettronica e Telecomunicazioni, Prof. I. Cristiani per studenti di Informatica e Bioingegneria. Sebbene i due Corsi abbiano la stessa impostazione generale e affrontino gli stessi argomenti, ogni docente enfatizzerà
gli argomenti che ritiene più importanti nel contesto di ciascun indirizzo.
Programma del corso
Elettrostatica: cariche e campi
Il potenziale elettrico
Teorema di Gauss
Campi elettrici attorno ai conduttori
Correnti elettriche
Cariche in moto e campo magnetico
Induzione elettromagnetica
Correnti alternate
Equazioni di Maxwell e onde elettromagnetiche
Campi elettrici nella materia
Campi magnetici nella materia
Ottica geometrica ed elementi di ottica fisica
Prerequisiti
Corsi di Fisica 1A e 1B; corso di Geometria e Algebra; corsi di Analisi Matematica A e B, in
particolare verranno utilizzate le nozioni di analisi vettoriale (identità vettoriali, derivate vettoriali e teoremi fondamentali relativi al gradiente, divergenza e rotore, ref.: Adams, Calcolo differenziale 2, CEA).
Materiale didattico consigliato
Il testo di riferimento è il Mazzoldi-Nigro-Voci, ISBN: 8879591525. Attenzione all'ISBN identificativo, in quanto del testo ne esistono parecchie versioni. Ci sono moltissimi testi introduttivi
sull'elettromagnetismo, del tutto equivalenti dal punto di vista teorico a quello utilizzato. Appunti, chiarimenti ed esercizi verranno eventualmente pubblicati sulla pagina web del corso.
Mazzoldi - Nigro - Voci. Fisica Vol II. EdiSES.
Sito web del corso: http://www.unipv.it/fis/fisica2/
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prove in itinere (esonerano dall'esame scritto se sufficienti). Esame scritto. Esame orale.
Stefanini - Fisica II (mn)
Fisica II (mn)
Docente: Ledo Stefanini
Codice del corso: 062120
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: FIS/01
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni elementari di elettricità, magnetismo ed
ottica.
Programma del corso
Campi elettrici
Legge di Gauss
Energia potenziale elettrica e potenziale elettrostatico
Capacità e dielettrici
Corrente elettrica e resistenza; circuiti in corrente continua
Campi magnetici e sorgenti del campo magnetico
Legge di Faraday, induzione em e circuiti in corrente alternata
Equazioni di Maxwell, onde em, energia e quantità di moto trasportata dalle onde em
Luce, ottica geometrica, lenti e strumentazione ottica
Interferenza, diffrazione e polarizzazione
Prerequisiti
Conoscenza degli argomenti dei corsi di Analisi Matematica A, Analisi Matematica B, Geometria ed algebra ed il corso di Fisica 1A e 1B.
Materiale didattico consigliato
Serway-Beichner. FISICA Per Scienze ed Ingegneria, Vol.II, 3a ed. EdiSES.
Sito web del corso: http://www.unipv.it/fis/fisica2mn/
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. Vengono svolte due prove in
itinere che, in caso di esito positivo, esonerano lo studente dalla prova scritta. Nella prova
scritta, "a libro chiuso", NON sono ammessi libri, dispense e appunti; verrà fornito un foglio
con le formule principali e le costanti fisiche fondamentali.
Tartara - Fisica generale
Fisica generale
Docente: Luca Tartara
Codice del corso: 061032
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: FIS/01
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il Corso intende fornire le basi culturali necessarie alla comprensione dei principi fondamentali
della fisica. Vengono affrontati tutti i campi della fisica tradizionale, dalla meccanica alla termodinamica con riferimenti anche all'elettromagnetismo ed all'ottica geometrica. La trattazione è rivolta agli aspetti teorici, ma altresì agli aspetti legati al progettare ed al costruire.
Programma del corso
Introduzione
Le grandezze fisiche. Unità di misura. Grandezze scalari e vettoriali. Calcolo vettoriale.
Cinematica
Posizione, velocità, accelerazione. Moto uniformemente accelerato. Moto di un grave. Moto
circolare.
Dinamica
Leggi di Newton. Applicazioni delle leggi di Newton. Lavoro. Energia. Centro di massa. Urti.
Rotazione e rotolamento
Variabili rotazionali. Moto di rotolamento. Momento angolare.
Equilibrio ed elasticità
Condizioni di equilibrio statico. Proprietà elastiche dei materiali.
Oscillazioni
Moto armonico semplice. Pendolo. Oscillazioni smorzate e forzate, risonanza.
Onde
Onde trasversali e longitudinali. Interferenza. Onde sonore.
Meccanica dei fluidi
Portata. Legge di Stevino. Principio di Pascal. Principio di Archimede. Equazione di continuità. Equazione di Bernoulli.
Termodinamica
Temperatura. Calore e dilatazione termica. Primo principio. Trasmissione del calore. Motori
termici, frigoriferi e pompe di calore. Teorema di Carnot e secondo principio. Entropia.
Elettrostatica
Carica elettrica. Legge di Coulomb. Campi elettrici. Legge di Gauss. Potenziale elettrostatico.
Capacità elettrica.
Circuiti elettrici
Corrente elettrica. Legge di Ohm. Leggi di Kirchoff.
Magnetostatica
Legge di Lorentz. Leggi di Laplace. Legge di Ampere. Magnetismo nella materia.
Elettromagnetismo
Induzione elettromagnetica. Circuiti in corrente alternata. Onde elettromagnetiche.
Tartara - Fisica generale
Ottica
Ottica geometrica. Specchi, diottri e lenti.
Prerequisiti
Comprensione della lingua italiana parlata e scritta. Conoscenze di base di algebra, geometria analitica, trigonometria piana, calcolo differenziale (comprese le derivate parziali) ed integrale.
Materiale didattico consigliato
D. Halliday, R. Resnick, J. Walker. Fondamenti di fisica. Casa Editrice Ambrosiana, Milano,
2006.
R. A. Serway, J.W. Jewett. Principi di Fisica - Volume I. EdiSES, Napoli, 2004.
E. R. Mognaschi, E. Reguzzoni. Problemi di fisica discussi e risolti. La Goliardica Pavese.
Sito web del corso: http://www.unipv.it/fis/fisica_generale/
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta ed in una prova orale. L'esito della prova scritta è determinante per l'ammissione alla prova orale.
Gabetta - Fisica matematica (ca)
Fisica matematica (ca)
Docente: Ester Gabetta
Codice del corso: 062016
Corso di laurea: AmbT, Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/07
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso, che rappresenta un anello di congiunzione fra i corsi di carattere matematico e quelli
di carattere applicativo degli anni successivi, ha come obbiettivo la costruzione di modelli matematici di sistemi fisici. In particolare vengono forniti gli strumenti metodologici per la risoluzione di problemi di cinematica, statica e dinamica del corpo rigido.
Programma del corso
Vettori applicati. Operazioni tra vettori e loro significato geometrico. Momento polare e assiale. Risultante e momento risultante. Variazione del momento al variare del polo. Sistemi equipollenti di vettori. Trinomio invariante. Massima riducibilità: retta di applicazione del risultante,
asse centrale. Centro di vettori paralleli: il centro di massa (additività, piani di simmetria di
massa). Sistemi rigidi. Terne solidali. Atti di moto rigidi. Riducibilità: teorema del Mozzi (atto di
moto elicoidale). Moti rigidi. Formule di Poisson. Vettore velocità angolare. Accelerazione in
cinematica rigida: l'accelerazione centripeta. Moti rigidi piani: centro di istantanea rotazione,
teorema di Chasles, base e rulletta. Derivata assoluta e relativa di un vettore. Cinematica relativa: legge di composizione delle velocità e delle accelerazioni. Velocità e accelerazione in
coordinate polari. Momento d'inerzia assiale. Teorema di Huygens-Steiner. Terna principale e
centrale d'inerzia, momenti principali e centrali. Ellissoide d'inerzia. Sistemi olonomi. Grado di
libertà e coordinate lagrangiane. Spostamenti possibili e spostamenti virtuali(reversibili e irreversibili). Vincoli e reazioni vincolari. Lavoro di una forza: linee di forza. Forze conservative.
Dinamica e statica del punto. Statica dei sistemi: equazioni cardinali della statica, principio e
teorema dei lavori virtuali, teorema di stazionarietà del potenziale. Equilibrio e stabilità per sistemi olonomi conservativi. Teorema di Lagrange-Dirichelet; criterio di instabilità di Cetaiev.
Statica dei sistemi pesanti: teorema di Torricelli. Equilibrio di un corpo rigido con un punto fisso e con un asse fisso. Cinematica delle masse: quantità di moto, momento della quantità di
moto, energia cinetica (teorema di Konig). Dinamica dei sistemi: equazioni cardinali della dinamica, teorema del moto del baricentro, moto dei corpi rigidi. Equazioni di Lagrange. Integrali primi di moto. Piccole oscillazioni nell'intorno di una posizione di equilibrio stabile.
Per gli ingegneri meccanici si veda il programma del corso di Fisica Matematica (ee)
Prerequisiti
Analisi Matematica A.
Materiale didattico consigliato
Cercignani Carlo. Spazio,tempo, movimento. Introduzione alla meccanica razionale. Zanichelli, Bologna.
Levi-Civita T., Amaldi U. Lezioni di meccanica razionale. 2 Voll., Zanichelli, Bologna.
C. Venini, C. Mariani, P. Venini. Problemi di meccanica razionale. Edizioni CUSL, Pavia.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta in cui vengono valutate sia la conoscenza dei fondamenti teorici, sia la capacità di risolvere esercizi. Durante il corso vengono svolte due prove in
itinere, che, se sostenute entrambe con esito positivo, consentono di superare l'esame.
Rosso - Fisica matematica (ee)
Fisica matematica (ee)
Docente: Riccardo Rosso
Codice del corso: 062041
Corso di laurea: Elt, Mec
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/07
Lezioni (ore/anno):
25
Esercitazioni (ore/anno): 25
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di illustrare la rilevanza dei modelli matematici nella meccanica, privilegiando gli aspetti cinematici e dinamici.
Programma del corso
Sistemi di vettori applicati: Asse centrale; Sistemi di vettori equivalenti. Proprietà di inerzia dei
sistemi: Simmetrie materiali; Tensore di inerzia; Assi e momenti principali di inerzia; Ellissoide
di inerzia. Teorema di Huygens-Steiner. Cinematica rigida: Formula di Poisson; Formule fondamentali della cinematica relativa; Cinematica rigida piana; Polare fissa e polare mobile; Cinematica dei sistemi; Angoli di Eulero; Atto di moto rigido; Teorema di König. Dinamica dei
sistemi: Dinamica del corpo rigido; Equazioni cardinali della dinamica rigida; Equazioni di Eulero per il moto rigido; Moti alla Poinsot; Moto di giroscopi. Dinamica lagrangiana: Vincoli olonomi ed anolonomi; Coordinate lagrangiane; Vincoli perfetti; Equazioni di Lagrange; Funzione
lagrangiana; Integrali primi di moto; Trottola di Lagrange; stabilità dell'equilibrio; Modi normali
di oscillazione.
Prerequisiti
Conoscenza della matematica di base con particolare attenzione all'Analisi ed alla Geometria.
Materiale didattico consigliato
R. Rosso. Esercizi e Complementi di Meccanica Razionale. Edizioni CUSL, Pavia, 2001.
P. Biscari, C. Poggi, E. G. Virga. Mechanics Notebook. Liguori, Napoli, 1999.
Dispense redatte dal docente. Disponibili al sito http://smmm.unipv.it/teaching.html.
Sito web del corso: http://smmm.unipv.it/rossoall.html
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste due prove in itinere scritte su argomenti teorici ed esercizi. L'esame si ritiene
superato se, al termine delle due prove, viene ottenuto un voto medio complessivo non inferiore a 18/30, senza riportare valutazioni inferiori a 16/30 nelle singole prove. Chi non supera
entrambe le prove dovrà sostenere una prova scritta formata da esercizi ed una prova orale
che verterà su argomenti teorici.
Gabetta - Fisica matematica (mn)
Fisica matematica (mn)
Docente: Ester Gabetta
Codice del corso: 062090
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/07
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso, che rappresenta un anello di congiunzione fra i corsi di carattere matematico e quelli
di carattere applicativo degli anni successivi, ha come obbiettivo la costruzione di modelli matematici di sistemi fisici. In particolare vengono forniti gli strumenti metodologici per la risoluzione di problemi di cinematica, statica e dinamica del corpo rigido.
Programma del corso
Vettori applicati. Operazioni tra vettori e loro significato geometrico. Momento polare e assiale. Risultante e momento risultante. Variazione del momento al variare del polo. Sistemi equipollenti di vettori. Trinomio invariante. Massima riducibilità: retta di applicazione del risultante,
asse centrale. Centro di vettori paralleli: il centro di massa (additività, piani di simmetria di
massa). Sistemi rigidi. Terne solidali. Atti di moto rigidi. Riducibilità: teorema del Mozzi (atto di
moto elicoidale). Moti rigidi. Formule di Poisson. Vettore velocità angolare. Accelerazione in
cinematica rigida: l'accelerazione centripeta. Moti rigidi piani: centro di istantanea rotazione,
teorema di Chasles, base e rulletta. Derivata assoluta e relativa di un vettore. Cinematica relativa: legge di composizione delle velocità e delle accelerazioni. Velocità e accelerazione in
coordinate polari. Momento d'inerzia assiale. Teorema di Huygens-Steiner. Terna principale e
centrale d'inerzia, momenti principali e centrali. Ellissoide d'inerzia. Sistemi olonomi. Grado di
libertà e coordinate lagrangiane. Spostamenti possibili e spostamenti virtuali(reversibili e irreversibili). Vincoli e reazioni vincolari. Lavoro di una forza: linee di forza. Forze conservative.
Dinamica e statica del punto. Statica dei sistemi: equazioni cardinali della statica, principio e
teorema dei lavori virtuali, teorema di stazionarietà del potenziale. Equilibrio e stabilità per sistemi olonomi conservativi. Teorema di Lagrange-Dirichelet; criterio di instabilità di Cetaiev.
Statica dei sistemi pesanti: teorema di Torricelli. Equilibrio di un corpo rigido con un punto fisso e con un asse fisso. Cinematica delle masse: quantità di moto, momento della quantità di
moto, energia cinetica (teorema di Konig). Dinamica dei sistemi: equazioni cardinali della dinamica, teorema del moto del baricentro, moto dei corpi rigidi. Equazioni di Lagrange. Integrali primi di moto. Piccole oscillazioni nell'intorno di una posizione di equilibrio stabile.
Prerequisiti
Analisi Matematica A.
Materiale didattico consigliato
Cercignani Carlo. Spazio, tempo, movimento. Introduzione alla meccanica razionale. Zanichelli-Bologna.
Leci-Civita T., Amaldi U. Lezioni di meccanica razionale. 2 Voll., Zanichelli-Bologna.
C. Venini, C. Mariani, P. Venini. Problemi di meccanica razionale. Edizioni CUSL, Pavia.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta in cui vengono valutate sia la conoscenza dei fondamenti teorici, sia la capacità di risolvere esercizi. Durante il corso vengono svolte due prove in
itinere, che, se sostenute entrambe con esito positivo, consentono di superare l'esame.
Magrini - Fisica tecnica (ca)
Fisica tecnica (ca)
Docente: Anna Magrini
Codice del corso: 062129
Corso di laurea: AmbT, Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/11
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il Corso intende fornire le basi culturali necessarie alla comprensione dei principi fondamentali
della termodinamica e dell'analisi energetica dei sistemi e le nozioni di base dello scambio
termico per conduzione, convezione ed irraggiamento per applicarle, mediante esercitazioni a
componenti di impianti e sistemi energetici. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di impostare l'analisi di impianti termici e avrà acquisito un insieme di nozioni che gli consentiranno
di esaminare concretamente i problemi inerenti lo scambio termico e la dissipazione di calore
di sistemi reali.
Programma del corso
Fondamenti di termodinamica
Principi di termodinamica: generalità, definizioni. Reversibilità e irreversibilità. Lavoro e calore.
I Principio per sistemi chiusi e aperti, energia interna ed entalpia. II Principio: enunciati vari,
entropia. Rendimento delle macchine termiche. Ciclo di Carnot. COP macchine inverse. Proprietà dei diagrammi termodinamici. Gas ideali e loro trasformazioni principali. Cicli dei gas
ideali (cenni): cicli Otto, Joule e Diesel. Rendimenti. Cicli diretti e inversi (fluidi con passaggio
di fase liquido-vapore), pompa di calore.
Trasmissione del calore
Meccanismi di trasferimento del calore. Conduzione del calore nei solidi: legge fondamentale
della conduzione e sua applicazione a superfici piane e cilindriche in condizioni stazionarie,
isolamento termico e spessore critico dell'isolamento, analogia elettrica. Scambio termico in
convezione naturale e forzata, superfici alettate, coefficiente globale di scambio termico.
Scambio termico per irraggiamento: definizioni, leggi fondamentali, corpo nero, fattori di forma, corpi grigi, analogia elettrica. Scambiatori di calore e loro dimensionamento termofluidodinamico.
Esempi applicativi inerenti all'indirizzo del corso di Laurea
Prerequisiti
Conoscenze di base di strumenti matematici elementari e derivate e integrali.
Materiale didattico consigliato
A. Cavallini, L. Mattarolo. Termodinamica Applicata. CLEUP Ed. Padova, rist. 1992.
G. Moncada Lo Giudice. Fisica Tecnica Ambientale - Termodinamica Applicata, Vol. I. Masson Ed. 1999.
C. Bonacina, A. Cavallini, L. Mattarolo. Trasmissione del calore. CLEUP Ed. Padova, rist.
1985.
F. Kreith. Principi di trasmissione del calore. Liguori Ed.
G. Moncada Lo Giudice. Fisica Tecnica Ambientale - Trasmissione del calore, Vol. II. Casa
Editrice Ambrosiana Ed. 1999.
Y.A. Çengel. Termodinamica e Trasmissione del Calore. McGraw Hill Ed. 1998.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Per accedere all'esame è necessario svolgere un'esercitazione sulle prestazioni energetiche
Magrini - Fisica tecnica (ca)
degli edifici (applicazione della trasmissione del calore). Le modalità di svolgimento e di consegna dell'esercitazione sono definite nella pagina web del docente. Verrà svolta una prova
scritta e un colloquio orale nelle date previste per gli appelli.
Ricciardi - Fisica tecnica (ea)
Fisica tecnica (ea)
Docente: Paola Ricciardi
Codice del corso: 061051
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 9 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/11
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 60
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il Corso intende fornire le basi culturali necessarie alla comprensione dei principi fondamentali
della termodinamica e dell'analisi energetica dei sistemi e le nozioni di base dello scambio
termico per conduzione, convezione ed irraggiamento per applicarle, nel corso dello svolgimento delle esercitazioni, a componenti di impianti e sistemi energetici. Alla fine del corso lo
studente sarà in grado di impostare l'analisi di impianti termici e avrà acquisito un insieme di
nozioni che gli consentiranno di impostare l'analisi energetica di un edificio, nonché di affrontare problematiche relative al rumore, alla qualità del suono, all'isolamento acustico degli edifici, all'illuminazione naturale e artificiale degli ambienti.
Programma del corso
La prima parte del corso riguarda le nozioni di base della Fisica Tecnica relative alla Termodinamica ed alla Trasmissione del Calore. Vengono trattati contestualmente esempi applicativi specifici per il corso di laurea a cui è dedicato il corso. La seconda parte del corso riguarda
argomenti di carattere più applicativo, nel settore del benessere ambientale, con particolare
riguardo agli impianti di climatizzazione, alle problematiche acustiche ed illuminotecniche.
Fondamenti di termodinamica
Principi di termodinamica: generalità, definizioni. Reversibilità e irreversibilità. Lavoro e calore.
I Principio per sistemi chiusi e aperti, energia interna ed entalpia. II Principio: enunciati vari,
entropia. Rendimento delle macchine termiche. Ciclo di Carnot. COP macchine inverse. Proprietà dei diagrammi termodinamici. Gas ideali e loro trasformazioni principali. Cicli diretti e
inversi (fluidi con passaggio di fase liquido-vapore), pompa di calore.
Trasmissione del calore
Meccanismi di trasferimento del calore. Conduzione del calore nei solidi: legge fondamentale
della conduzione e sua applicazione a superfici piane e cilindriche in condizioni stazionarie,
isolamento termico e spessore critico dell'isolamento, analogia elettrica. Conduzione termica
non stazionaria: cenni sulle problematiche relative al regime variabile. Scambio termico in
convezione naturale e forzata, coefficiente globale di scambio termico. Scambio termico per
irraggiamento: definizioni, leggi fondamentali, corpo nero, fattori di forma, corpi grigi, analogia
elettrica. Incremento dello scambio di calore: superfici alettate, scambiatori di calore.
Fondamenti di tecnica del controllo ambientale
Fondamenti sulla climatizzazione degli ambienti. Termodinamica dell'aria umida: umidità relativa e assoluta, entalpia, diagramma di Mollier, cenni di psicrometria. Benessere termoigrometrico. Bilancio termico del corpo umano e parametri che lo determinano. Relazione di Fanger.
Problema della qualità dell'aria negli ambienti. Cenni sugli impianti di riscaldamento, bilanci
energetici, principali tipologie impiantistiche. Condizionamento dell'aria: trasformazioni termodinamiche fondamentali, bilanci di energia e di massa, carichi termici sensibili e latenti, principali tipologie impiantistiche. Cenni sugli strumenti di misura.
Cenni sul comportamento delle strutture nei confronti dell'umidità
Problemi igrometrici degli edifici. Bilancio igrometrico di ambienti abitati. Fenomeni di condensazione superficiale ed interstiziale in strutture edilizie. Metodo di Glaser. Esempi di applicazione.
Ricciardi - Fisica tecnica (ea)
Cenni di Acustica
Cenni sulla fisica del suono. Suoni puri e complessi, spettri acustici. Pressione efficace, intensità, potenza e densità sonora. Sensazione auditiva e isofonica. Valutazione dei rumori. Acustica atmosferica: propagazione del suono all'aperto. Assorbimento del suono: caratteristiche
dei materiali. Acustica degli ambienti confinati: riverberazione del suono, tempo convenzionale di riverberazione. Isolamento acustico; potere fonoisolante.
Cenni di Illuminotecnica
Cenni sulla struttura dell'occhio umano. Sensazione visiva. Grandezze fotometriche fondamentali. Sorgenti luminose. Generalità sul calcolo dell'illuminamento. Acuità visuale, fattore di
contrasto, abbagliamento. Illuminazione artificiale e naturale. Illuminazione di esterni e di ambienti. Comfort visivo. Fattore di luce diurna.
Requisiti per sostenere l'esame
Per accedere all'esame è necessario svolgere un'esercitazione sulle prestazioni energetiche
degli edifici che comprende l'analisi dei consumi di un'abitazione/edificio, la valutazione mediante software dei consumi annuali previsti e la preparazione dell'attestato di certificazione
energetica come richiesto dalle più recenti leggi in materia di risparmio energetico in edilizia.
Le modalità di svolgimento e di consegna dell'esercitazione sono definite nella pagina web
del docente. Verrà svolta una prova scritta e un colloquio orale nelle date previste per gli appelli.
Prerequisiti
Conoscenze di base di strumenti matematici elementari, derivate e integrali. Per accedere
all'esame è necessario svolgere un'esercitazione sulle prestazioni energetiche degli edifici
che comprende l'analisi dei consumi di un'abitazione/edificio, la valutazione mediante software dei consumi annuali previsti e la preparazione dell'attestato di certificazione energetica
come richiesto dalle più recenti leggi in materia di risparmio energetico in edilizia. Le modalità
di svolgimento e di consegna dell'esercitazione sono definite nella pagina web del docente.
Verrà svolta una prova scritta e un colloquio orale nelle date previste per gli appelli.
Materiale didattico consigliato
Y.A.Çengel. Termodinamica e Trasmissione del Calore. McGrawHill Ed.1998.
A.Cavallini, L.Mattarolo. Termodinamica Applicata. CLEUP Ed.Padova, rist.1992.
C. Bonacina, A.Cavallini, L.Mattarolo. Trasmissione del calore. CLEUP Ed.Padova, rist.1985.
A.Magrini. La progettazione degli impianti di climatizzazione negli edifici. EPC Libri, 2002.
I.Sharland. Manuale di acustica applicata. Woods Italia 1980.
A.Magrini. Progettare il silenzio. EPC Libri, 2003.
Egan. Architectural Acoustics. McGraw Hill, 1988.
G.Moncada Lo Giudice, A. De Lieto Vollaro. Illuminotecnica. Masson.
Egan. Concepts in Architectural Lightening. McGraw Hill.
G. Alfano, M. Filippi, E. Sacchi. Impianti di climatizzazione per l'edilizia. Masson, 1997.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova scritta e colloquio orale.
Magrini - Fisica tecnica (ee)
Fisica tecnica (ee)
Docente: Anna Magrini
Codice del corso: 062040
Corso di laurea: Inf, Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/10
Lezioni (ore/anno):
20
Esercitazioni (ore/anno): 35
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il Corso intende fornire le basi culturali necessarie alla comprensione dei principi fondamentali
della termodinamica e dell'analisi energetica dei sistemi e le nozioni di base dello scambio
termico per conduzione, convezione e irraggiamento per applicarle, mediante esercitazioni, a
componenti di impianti e sistemi energetici. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di impostare l'analisi di impianti termici e avrà acquisito un insieme di nozioni che gli consentiranno
di esaminare concretamente i problemi inerenti lo scambio termico e la dissipazione di calore
di sistemi reali.
Programma del corso
Fondamenti di termodinamica
Principi di termodinamica: generalità, definizioni. Reversibilità e irreversibilità. Lavoro e calore.
I Principio per sistemi chiusi e aperti, energia interna ed entalpia. II Principio: enunciati vari,
entropia. Rendimento delle macchine termiche. Ciclo di Carnot. COP macchine inverse. Proprietà dei diagrammi termodinamici. Gas ideali e loro trasformazioni principali. Cicli dei gas
ideali (cenni): cicli Otto, Joule e Diesel. Rendimenti. Cicli diretti e inversi (fluidi con passaggio
di fase liquido-vapore), pompa di calore.
Trasmissione del calore
Meccanismi di trasferimento del calore. Conduzione del calore nei solidi: legge fondamentale
della conduzione e sua applicazione a superfici piane e cilindriche in condizioni stazionarie,
isolamento termico e spessore critico dell'isolamento, analogia elettrica. Scambio termico in
convezione naturale e forzata, superfici alettate, coefficiente globale di scambio termico.
Scambio termico per irraggiamento: definizioni, leggi fondamentali, corpo nero, fattori di forma, corpi grigi, analogia elettrica. Scambiatori di calore e loro dimensionamento termofluidodinamico.
Prerequisiti
Conoscenze di base di strumenti matematici elementari, derivate e integrali.
Materiale didattico consigliato
A. Cavallini, L. Mattarolo. Termodinamica Applicata. CLEUP Ed. Padova, rist. 1992.
G. Moncada Lo Giudice. Fisica Tecnica Ambientale-Termodinamica Applicata, Vol. 1. Masson
Ed. 1999.
C. Bonacina, A. Cavallini, L. Mattarolo. Trasmissione del calore. CLEUP Ed. Padova, rist. 1985.
F. Kreith. Principi di trasmissione del calore. Liguori Ed.
G. Moncada Lo Giudice. Fisica Tecnica Ambientale-Trasmissione del calore, Vol. II. Casa Editrice Ambrosiana Ed. 1999.
Y. A. Çengel. Termodinamica e Trasmissione del Calore. McGraw Hill Ed. 1988.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Per accedere all'esame è necessario svolgere un'esercitazione sulle prestazioni energetiche
degli edifici (applicazione della trasmissione del calore). Le modalità di svolgimento e di consegna dell'esercitazione sono definite nella pagina web del docente. Verrà svolta una prova
scritta e un colloquio orale nelle date previste per gli appelli.
Rugginenti - Fisica tecnica (mn)
Fisica tecnica (mn)
Docente: Stefano Rugginenti
Codice del corso: 062099
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/11
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il Corso intende fornire le basi culturali necessarie alla comprensione dei principi fondamentali
della termodinamica e dell'analisi energetica dei sistemi e le nozioni di base dello scambio
termico per conduzione, convezione ed irraggiamento per applicarle, mediante esercitazioni a
componenti di impianti e sistemi energetici. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di impostare l'analisi di impianti termici e avrà acquisito un insieme di nozioni che gli consentiranno
di esaminare concretamente i problemi inerenti lo scambio termico e la dissipazione di calore
di sistemi reali.
Programma del corso
Fondamenti di termodinamica
Principi di termodinamica: generalità, definizioni. Reversibilità e irreversibilità. Lavoro e calore.
I Principio per sistemi chiusi e aperti, energia interna ed entalpia. Trasformazioni termodinamiche: grandezze termodinamiche coinvolte in una trasformazione e loro variazione. II Principio: enunciati vari, entropia. Rendimento delle macchine termiche. Ciclo di Carnot. COP macchine inverse. Proprietà dei diagrammi termodinamici. Gas ideali e loro trasformazioni principali. Cicli dei gas ideali (cenni): cicli Otto, Joule e Diesel. Rendimenti. Cicli diretti e inversi
(fluidi con passaggio di fase liquido-vapore), pompa di calore.
Trasmissione del calore
Meccanismi di trasferimento del calore. Conduzione del calore nei solidi: legge fondamentale
della conduzione e sua applicazione a superfici piane e cilindriche in condizioni stazionarie,
isolamento termico e spessore critico dell'isolamento, analogia elettrica, sistemi con generazione interna di calore, conduzione termica non stazionaria. Scambio termico in convezione
naturale e forzata, superfici alettate, coefficiente globale di scambio termico. Scambio termico
per irraggiamento: definizioni, leggi fondamentali, corpo nero, fattori di forma, corpi grigi, analogia elettrica. Scambiatori di calore e loro dimensionamento termofluidodinamico.
Esempi applicativi inerenti all'indirizzo del corso di Laurea
Prerequisiti
Conoscenze di base di strumenti matematici elementari e derivate e integrali.
Materiale didattico consigliato
G. Giambelli. Termodinamica e Trasmissione del Calore. Milano, Masson Italia.
Svets ed altri. Termotecnica. Mosca, Mir.
Y.A. Çengel. Termodinamica e Trasmissione del Calore. McGraw Hill Ed. 1998.
E. Pedrocchi, M. Silvestri. Introduzione alla Termodinamica Tecnica. Clup.
E. Pedrocchi, M. Silvestri. Introduzione ai fenomeni di trasporto. Clup.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolti una prova scritta di accesso ad un colloquio orale.
Ferrari Trecate - Fondamenti di automatica
Fondamenti di automatica
Docente: Giancarlo Ferrari Trecate
Codice del corso: 062039
Corso di laurea: Biom, ElTel, Elt
Crediti formativi: 9 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno): 39
Laboratori (ore/anno):
24
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni per analizzare le principali proprietà dei
sistemi dinamici e per progettare semplici sistemi di controllo sulla base di specifiche assegnate. A lezione verranno forniti gli strumenti metodologici, mentre in laboratorio si farà pratica di progettazione a calcolatore con l'ausilio di MATLAB e Simulink, strumenti software comunemente utilizzati nelle aziende che operano nel settore dell'automatica.
Programma del corso
Prima parte:
Introduzione ai problemi di controllo. Ruolo della modellistica matematica. Esempi di modellizzazione di sistemi fisici. Definizione di sistema dinamico. Classificazione dei sistemi dinamici e loro rappresentazione mediante variabili di stato. Movimenti ed equilibri. Stabilità. Sistemi
LTI. Criterio di Routh-Hurwitz. Funzione di trasferimento. Schemi a blocchi. Risposte allo scalino. Risposta in frequenza. Diagrammi di Bode e di Nyquist.
Seconda parte:
Sistemi di controllo in retroazione. Requisiti di un sistema di controllo. Criteri di Nyquist e Bode per la stabilità in anello chiuso. Prestazioni statiche e dinamiche. Analisi del comportamento in condizioni perturbate. Funzioni di sensitività. Sintesi del regolatore nel dominio delle frequenze. Luogo delle radici. Regolatori PID.
Prerequisiti
Algebra lineare, analisi, numeri complessi, fondamenti di elettrotecnica e fisica (meccanica,
termodinamica e fluidodinamica).
Materiale didattico consigliato
P. Bolzern, R. Scattolini, N. Schiavoni. Fondamenti di controlli automatici. McGraw-Hill, 2004.
Seconda edizione.
Sito web del corso: http://sisdin.unipv.it/lab/didattica/corsi/fond_aut_NO.htm
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta in cui vengono valutate la conoscenza dei fondamenti
teorici, la capacità di risolvere esercizi e la capacità di utilizzare strumenti di simulazione. Durante il corso verranno svolte due prove in itinere (scritte), che, se sostenute entrambe con
esito favorevole, sostituiscono la prova scritta dell'esame.
Gallati - Fondamenti di idraulica (ca)
Fondamenti di idraulica (ca)
Docente: Mario Gallati
Codice del corso: 062126
Corso di laurea: AmbT, Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/01
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 11
Laboratori (ore/anno):
6
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Con questo insegnamento lo studente deve acquisire i fondamenti di base della statica e della dinamica dei fluidi incomprimibili. Deve inoltre essere in grado di risolvere alcuni semplici
problemi di idraulica applicata nel campo delle correnti in pressione per quanto riguarda: spinte esercitate dai liquidi sulle pareti dei recipienti che li contengono, foronomia, resistenze al
moto dei liquidi entro condotti, scambi di energia fra macchine e correnti idrauliche, problemi
di dimensionamento e di verifica di condotti semplici e di impianti di pompaggio.
Programma del corso
Introduzione
Grandezze meccaniche e unità di misura. Stati di aggregazione della materia. I fluidi come
sistemi continui. Sforzi interni nei sistemi continui.
Alcune proprietà dei liquidi
Densità e peso specifico. Dilatabilità e comprimibilità. Viscosità. Tensione di vapore.
Idrostatica
Relazione fra gravità e pressione. La pressione atmosferica: pressioni assolute e relative. Le
unità di misura della pressione usate nella pratica tecnica. Piano dei carichi idrostatici e diagrammi delle pressioni. Misura delle pressioni. Spinta idrostatica su pareti piane.
Fondamenti di cinematica dei liquidi
Descrizione euleriana del moto dei liquidi. Entità cinematiche (traiettorie, linee di corrente, tubi
di flusso, filetto fluido, flusso attraverso una superficie). Moti accelerati, uniformi e ritardati. Le
correnti. Portata e velocità media di una corrente in una sezione trasversale.
Idrodinamica: equazione di continuità e teorema di Bernoulli
I principi di conservazione. Applicazione dei principi di conservazione della massa e dell'energia ad un filetto fluido. Il teorema di Bernoulli. Distribuzione della pressione nelle sezioni
trasversali delle correnti. Applicazione dei principi di conservazione della massa e dell'energia
ad una corrente gradualmente variata.
Foronomia e misura della portata
Cenni di foronomia. Il tubo di Pitot. Il venturimetro.
Le perdite di carico nei liquidi reali
I diversi regimi di movimento delle correnti uniformi. La dissipazione energetica nel moto laminare. La dissipazione energetica nel moto turbolento. Effetto della scabrezza della parete
sulla dissipazione energetica. L'Abaco di Moody. Calcolo idraulico delle condotte. Formule di
resistenza cosiddette pratiche. Le perdite di carico localizzate nelle correnti in pressione.
Cenni agli impianti idroelettrici e di pompaggio
Scambi di energia fra macchine e correnti idrauliche. Schemi tipo degli impianti idroelettrici e
di pompaggio. Verifica idraulica e dimensionamento di un impianto di pompaggio.
Prerequisiti
Analisi matematica: concetti di: funzione (anche a più variabili), limite, derivata, integrale. Fisica: Misura delle grandezze fisiche e unità di misura. Principi ed equazioni fondamentali della
Gallati - Fondamenti di idraulica (ca)
meccanica. Energia. Principio di conservazione dell'energia. Fisica matematica: Grandezze
scalari e vettoriali. Elementi fondamentali del calcolo vettoriale. Geometria delle masse.
Materiale didattico consigliato
Dispense fornite dal docente.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame finale consiste in una prova orale dalla quale lo studente può essere esentato purché superi positivamente (voto maggiore o uguale a 18/30) entrambe le prove scritte in
itinere, rispettivamente previste a metà e alla fine dell'insegnamento. In ogni caso il voto ottenibile senza esame orale non può essere superiore a 26/30.
Natale - Fondamenti di idraulica (ca) (mn)
Fondamenti di idraulica (ca) (mn)
Docente: Luigi Natale
Codice del corso: 062096
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/01
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
6
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Al termine dell'insegnamento lo studente deve aver acquisito la conoscenza delle nozioni di
base della statica e della dinamica dei fluidi incomprimibili. Deve inoltre essere in grado di risolvere alcuni semplici problemi di idraulica applicata nel campo delle correnti in pressione
per quanto riguarda: spinte esercitate dai liquidi sulle pareti dei recipienti che li contengono,
foronomia, resistenze al moto dei liquidi entro condotti, scambi di energia fra macchine e correnti idrauliche, problemi di dimensionamento e di verifica di reti di condotte.
Programma del corso
I fluidi: i fluidi come sistemi continui, sforzi interni nei sistemi continui, proprietà fisiche dei fluidi, unità di misura.
Idrostatica
Equazione dell'equilibrio idrostatico, misura delle pressioni, spinta su superfici piane, spinta
su superfici curve, equilibrio dei galleggianti.
Idrodinamica
Caratteri del moto dei fluidi, equazione di continuità, equazione del moto, derivata totale, equazione indefinita del moto per fluido perfetto (equazione di Eulero), equazione di Bernoulli,
corrente gradualmente variata.
Foronomia e misuratori di portata
Luce di fondo, paratoia piana, luce di comunicazione tra due serbatoi, luce a battente in parete verticale, luce a stramazzo, tubo convergente, diaframma, tubo di Pitot, misuratore a gomito, considerazioni pratiche.
Equazione di Bernoulli generalizzata
Estensione della equazione di Bernoulli ai fluidi reali.
Il moto dei fluidi reali
Crescita dello strato limite, moto uniforme: formula di Darcy - Weisbach, regime laminare, regime turbolento, regime turbolento in tubi lisci, regime turbolento in tubi scabri, le leggi classiche di resistenza al moto, la formula di Chezy, la formula di Manning, le formule pratiche.
Perdite di carico localizzate
Equazione globale dell'equilibrio idrodinamico, perdita per brusco allargamento, perdita di imbocco, perdita per restringimento, perdita per allargamento raccordato, perdita nei gomiti,
perdita causata da una paratoia.
Le macchine idrauliche
Turbine, pompe.
Condotte
Condotte in depressione: moto a canaletta, lunghe condotte, sistemi di condotte.
Prerequisiti
Analisi matematica: concetti di: funzione(anche a più variabili), limite, derivata, integrale. Geometria e algebra: Trigonometria, algebra elementare, geometria analitica elementare. Fisica:
Misura delle grandezze fisiche e unità di misura. Principi ed equazioni fondamentali della
Natale - Fondamenti di idraulica (ca) (mn)
meccanica. Energia. Principio di conservazione dell'energia. Fisica matematica: Grandezze
scalari e vettoriali. Elementi fondamentali del calcolo vettoriale. Geometria delle masse.
Materiale didattico consigliato
Dispense ed esercizi sono forniti dal docente. Le esercitazioni si svolgono con fogli di calcolo
Excel già predisposti.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame finale consiste in una prova scritta di soluzione di problemi con foglio di calcolo
Excel. Lo studente è esentato dall'esame se risulta sufficiente nelle prove scritte in itinere.
Gallati - Fondamenti di idraulica (ee)
Fondamenti di idraulica (ee)
Docente: Mario Gallati
Codice del corso: 062077
Corso di laurea: Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/01
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 11
Laboratori (ore/anno):
6
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Con questo insegnamento lo studente deve acquisire i fondamenti di base della statica e della dinamica dei fluidi incomprimibili. Deve inoltre essere in grado di risolvere alcuni semplici
problemi di idraulica applicata nel campo delle correnti in pressione per quanto riguarda: spinte esercitate dai liquidi sulle pareti dei recipienti che li contengono, foronomia, resistenze al
moto dei liquidi entro condotti, scambi di energia fra macchine e correnti idrauliche, problemi
di dimensionamento e di verifica di condotti semplici e di impianti di pompaggio.
Programma del corso
Introduzione
Grandezze meccaniche e unità di misura. Stati di aggregazione della materia. I fluidi come
sistemi continui. Sforzi interni nei sistemi continui.
Alcune proprietà dei liquidi
Densità e peso specifico. Dilatabilità e comprimibilità. Viscosità. Tensione di vapore.
Idrostatica
Relazione fra gravità e pressione. La pressione atmosferica: pressioni assolute e relative. Le
unità di misura della pressione usate nella pratica tecnica. Piano dei carichi idrostatici e diagrammi delle pressioni. Misura delle pressioni. Spinta idrostatica su pareti piane.
Fondamenti di cinematica dei liquidi
Descrizione euleriana del moto dei liquidi. Entità cinematiche (traiettorie, linee di corrente, tubi
di flusso, filetto fluido, flusso attraverso una superficie). Moti accelerati, uniformi e ritardati. Le
correnti. Portata e velocità media di una corrente in una sezione trasversale.
Idrodinamica: equazione di continuità e teorema di Bernoulli
I principi di conservazione. Applicazione dei principi di conservazione della massa e dell'energia ad un filetto fluido. Il teorema di Bernoulli. Distribuzione della pressione nelle sezioni
trasversali delle correnti. Applicazione dei principi di conservazione della massa e dell'energia
ad una corrente gradualmente variata.
Foronomia e misura della portata
Cenni di foronomia. Il tubo di Pitot. Il venturimetro.
Le perdite di carico nei liquidi reali
I diversi regimi di movimento delle correnti uniformi. La dissipazione energetica nel moto laminare. La dissipazione energetica nel moto turbolento. Effetto della scabrezza della parete
sulla dissipazione energetica. L'Abaco di Moody. Calcolo idraulico delle condotte. Formule di
resistenza cosiddette pratiche. Le perdite di carico localizzate nelle correnti in pressione.
Cenni agli impianti idroelettrici e di pompaggio
Scambi di energia fra macchine e correnti idrauliche. Schemi tipo degli impianti idroelettrici e
di pompaggio. Verifica idraulica e dimensionamento di un impianto di pompaggio.
Prerequisiti
Analisi matematica: concetti di: funzione (anche a più variabili), limite, derivata, integrale. Fisica: Misura delle grandezze fisiche e unità di misura. Principi ed equazioni fondamentali della
Gallati - Fondamenti di idraulica (ee)
meccanica. Energia. Principio di conservazione dell'energia. Fisica matematica: Grandezze
scalari e vettoriali. Elementi fondamentali del calcolo vettoriale. Geometria delle masse.
Materiale didattico consigliato
Dispense fornite dal docente.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame finale consiste in una prova orale dalla quale lo studente può essere esentato, purché superi positivamente (voto maggiore o uguale a 18/30) entrambe le prove scritte in
itinere, rispettivamente previste a metà e alla fine dell'insegnamento. In ogni caso il voto ottenibile senza esame orale non può essere superiore a 26/30.
Granelli - Fondamenti di impianti elettrici
Fondamenti di impianti elettrici
Docente: Gianpietro Granelli
Codice del corso: 062038
Corso di laurea: Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/33
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 14
Laboratori (ore/anno):
6
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Acquisizione di nozioni complementari di elettrotecnica riguardanti i sistemi trifasi. Acquisizione delle nozioni di base sulla struttura e sui componenti dei sistemi elettrici di potenza. Apprendimento dei procedimenti per il calcolo delle correnti di corto circuito e introduzione al
calcolo della ripartizione dei flussi di potenza.
Programma del corso
Dopo aver richiamato e completato alcuni argomenti trattati nei Corsi di Teoria dei Circuiti e di
Elettrotecnica, viene presentata la classificazione e la struttura degli impianti elettrici per la
produzione, il trasporto, la distribuzione e l'utilizzazione dell'energia elettrica. Vengono poi
studiate le caratteristiche fondamentali dei principali componenti degli impianti elettrici di potenza (linee, macchine sincrone, trasformatori) e ricavati i relativi modelli matematici (in coordinate di fase e nei componenti simmetrici). Tali modelli sono impiegati nelle procedure per
l'analisi dei guasti (calcolo delle correnti di corto circuito simmetrico e dissimmetrico). Infine,
viene svolta la parte introduttiva riguardante lo studio della ripartizione dei flussi di potenza
("load flow") nelle reti di trasmissione e sono presentati succintamente i relativi algoritmi di
calcolo. L'aspetto applicativo e di calcolo degli argomenti trattati è considerato nelle esercitazioni (in aula e in laboratorio) che vengono svolte anche con l'ausilio di programmi di calcolo e
di "tools" in ambiente MATLAB.
1. Richiami e complementi di elettrotecnica
Circuiti elettrici in regime sinusoidale. Sistemi trifasi e metodo dei componenti simmetrici. Teoremi sulle reti elettriche. Metodo dei valori relativi per lo studio delle reti comprendenti trasformatori.
2. Generalità
Classificazione e struttura degli impianti elettrici. Cenni sugli impianti di generazione e sulle
reti di trasmissione ad alta tensione, di distribuzione primaria, di distribuzione a media e a
bassa tensione. Cenni sugli impianti utilizzatori civili e industriali.
3. Principali componenti degli impianti
Caratteristiche delle linee elettriche aeree e in cavo: tipi costruttivi, scelta dell'isolamento e del
conduttore, calcolo delle costanti fondamentali. Macchine sincrone e trasformatori: cenni costruttivi, principio di funzionamento, caratteristiche principali, modelli matematici. Cenni sugli
apparecchi di manovra e protezione.
4. Correnti di corto circuito
Studio delle reti trifasi con il metodo dei componenti simmetrici. Impedenze di sequenza per le
macchine sincrone, i trasformatori, le linee; reti di sequenza. Calcolo delle correnti di corto
circuito trifase simmetrico. Calcolo delle correnti di corto circuito dissimmetrico. Cenni sulla
scelta degli interruttori. Stato del neutro nei sistemi trifasi; correnti di corto circuito e sovratensioni.
5. Ripartizione dei flussi di potenza
Equazioni generali delle reti in regime permanente. Introduzione al calcolo della ripartizione
dei flussi di potenza (calcolo di "load flow") per le reti di trasmissione; cenni sui metodi soluzione; calcolo di load flow in corrente continua.
Granelli - Fondamenti di impianti elettrici
6. Argomenti delle esercitazioni in aula
Risoluzione di circuiti elettrici monofasi e trifasi. Applicazione del metodo dei valori relativi allo
studio delle reti con trasformatori. Calcolo delle correnti di corto circuito simmetrico e dissimmetrico; esame ed applicazione della Norma CEI 11-25. Calcoli di load flow in corrente continua.
7. Argomenti delle esercitazioni di laboratorio
Utilizzazione di programmi di calcolo in ambiente MATLAB per la soluzione di circuiti elettrici
monofasi e trifasi, per il calcolo delle correnti di corto circuito simmetrico e dissimmetrico, per i
calcoli di load flow con l'impiego di diversi algoritmi (Gauss-Seidel, Newton-Raphson, "fast
decoupled", metodo in corrente continua). Impiego del "blockset" SimPowerSystems di MATLAB per l'analisi dei transitori nei sistemi elettrici di potenza.
Prerequisiti
Conoscenze fornite dagli insegnamenti di: Analisi Matematica A e B, Geometria e Algebra,
Fisica 1 A e 1B, Teoria dei Circuiti, Elettrotecnica.
Materiale didattico consigliato
G. Granelli. Dispense del Corso di Fondamenti di Impianti Elettrici. Disponibili presso il docente.
N. Faletti, P. Chizzolini. Trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica, 2 volumi. Pàtron
Editore, Bologna.
V. Cataliotti. Impianti Elettrici, 3 volumi. S.F. Flaccovio Editore, Palermo.
V. Medved, R. Schinco. Le correnti di corto circuito negli impianti elettrici AT, MT e BT. Editoriale Delfino, Milano.
F. Iliceto. Impianti Elettrici, Volume I. Pàtron Editore, Bologna.
G. Corbellini. Impianti Elettrici. La Goliardica Pavese, Pavia.
Comitato Elettrotecnico Italiano. Norme CEI 11-1, 11-25, 64-8. Disponibili presso il docente.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Vengono svolte due prove scritte in itinere riservate agli allievi che abbiano frequentato almeno il 70% delle lezioni, esercitazioni e laboratori. La prova finale consiste di una prova scritta
e di una prova orale che verteranno su tutti gli argomenti del corso. Il superamento di entrambe le prove in itinere sostituisce la prova scritta finale.
Cantoni, Danese - Fondamenti di informatica
Fondamenti di informatica
Docenti: Virginio Cantoni, Giovanni Danese
Codice del corso: 062002
Corso di laurea: Inf, Biom, Elt, ElTel
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno): 10
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Gli obiettivi primari dell'insegnamento sono quelli di fornire agli allievi Ingegneri i principi logici
del funzionamento e della organizzazione dei sistemi di elaborazione e l'acquisizione delle
metodologie per sfruttarne le potenzialità. L'insegnamento prevede la descrizione della struttura funzionale dei principali moduli hardware e software che compongono un sistema di elaborazione. Si ritiene che, una volta superato l'esame, lo studente abbia acquisito un insieme
di attrezzi culturali per facilitare lo studio di altri argomenti del proprio curriculum scolastico e,
d'altra parte, abbia appreso quali argomenti dovrà autonomamente approfondire per acquisire
competenze non previste dal proprio piano degli studi.
Programma del corso
Concetti introduttivi
Vengono definiti concetti, termini tecnici e campi applicativi degli elaboratori elettronici. Succintamente viene trattata la storia dell'informatica dalla quale trarre indicazioni sugli attuali
scenari tecnologici e commerciali.
La codifica delle informazioni
Vengono illustrate diverse tecniche di rappresentazione di informazioni numeriche, testuali,
grafiche all'interno degli elaboratori. Vengono presentati codici binari ridondanti e non, rivelatori e correttori di errori. Viene introdotta l'algebra di Boole.
Algoritmi e programmi
Vengono definiti i concetti di algoritmo e di programma.
Architetture degli Elaboratori
Viene descritta la struttura funzionale dei calcolatori e dei moduli che li compongono. Viene
descritta la logica di funzionamento dei processori, il formato delle istruzioni e il ciclo di esecuzione, l'organizzazione dei dispositivi di memoria e le relative tecniche di accesso, i principi
di funzionamento e le caratteristiche dei dispositivi periferici. Viene descritta l'architettura di
un sistema informatico complesso con riferimento alle problematiche della gestione della
memoria e delle risorse e al parallelismo di funzionamento. La descrizione mira a fornire una
visione complessiva dell'architettura, nei suoi aspetti sia hardware che software. Pertanto
questo filone include anche una descrizione della funzionalità dei software di base.
Sistemi operativi
Vengono presentati le funzioni principali del sistema operativo e quelle del kernel e del software di base. Viene proposta una classificazione dei vari tipi di sistemi operativi esistenti
completata dalle relative caratteristiche principali.
Strutture dati
Vengono illustrate le principali strutture dati sia dal punto di vista della loro definizione astratta
che da quello della loro effettiva implementazione sui sistemi di calcolo.
Sistemi transazionali e Database
Vengono presentati i sistemi transazionali, i database e i relativi criteri di progettazione e gestione. Viene presentato il problema dell'interrogazione dei database.
Cantoni, Danese - Fondamenti di informatica
Le comunicazioni e le reti di calcolatori
Vengono illustrati i principali servizi realizzabili tramite una rete di calcolatori e quali sono le
tecnologie che ne permettono il funzionamento. Vengono proposti i principali elementi di
Internet e del suo utilizzo.
Prerequisiti
Quelli richiesti per l'immatricolazione.
Materiale didattico consigliato
Risultano disponibili le dispense: Appunti delle lezioni di Fondamenti di Informatica del Prof.
V. Cantoni a cura di A. Piccolini, Edizioni CUSL. Lucidi delle lezioni del Prof. Danese reperibili
sul sito del corso.
J. Glenn Brookshear. INFORMATICA una panoramica generale. Pearson - Addison Wesley.
2004.
P. Tosoratti. Introduzione all'Informatica. Casa Editrice Ambrosiana, 1998, Milano.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Le prove d'esame prevedono una prova scritta di teoria in cui vengono proposti 8 argomenti
trattati nel corso delle lezioni che devono essere approfonditi dal candidato. Per le prove in
itinere valgono le seguenti regole: 1. la prima prova verte su argomenti di teoria trattati nel
corso delle lezioni e vengono proposti al candidato 4 argomenti oggetto di approfondimento;
2. la seconda prova verte su argomenti di teoria trattati nel corso delle lezioni nel periodo che
intercorre fra la prima prova in itinere e la fine delle lezioni e vengono proposti al candidato 4
argomenti oggetto di approfondimento; l'accesso a questa prova è vincolata al superamento
della prima prova. 3. la valutazione globale è la media aritmetica delle valutazioni conseguite
nelle due prove in itinere. Informazioni di utilità relative all'insegnamento sono reperibili alle
pagine Web dei docenti del corso presenti nel sito della Facoltà di Ingegneria.
Larizza, Lombardi - Fondamenti di informatica (lab.)
Fondamenti di informatica (lab.)
Docenti: Cristiana Larizza, Luca Lombardi
Codice del corso: 062003
Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf, Elt
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
25
Esercitazioni (ore/anno): 25
Laboratori (ore/anno):
24
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Gli obiettivi primari dell'insegnamento sono quelli di fornire agli allievi ingegneri i principi e
l'ambiente della programmazione degli elaboratori. Tale obiettivo è; raggiunto mediante la
presentazione dei fondamenti e degli strumenti della programmazione e dell'utilizzo del calcolatore che costituiscono un aspetto formativo essenziale e che stanno alla base della necessaria attività; sperimentale. Si ritiene che, una volta superato l'esame, lo studente abbia acquisito competenze di base per lo sviluppo di soluzioni algoritmiche per problemi di limitata
complessità; e per la codifica e la messa a punto di programmi in linguaggio Java.
Programma del corso
Principi di programmazione
Vengono illustrati i principi della programmazione dei calcolatori elettronici. Si affrontano in
particolare gli aspetti di formalizzazione dei problemi, il progetto e la codifica degli algoritmi
attraverso le metodologie e le tecniche della programmazione strutturata e i criteri per l'analisi, testing e convalida dei programmi. L'obiettivo è quello di fornire agli allievi una capacità
operativa nello sviluppo dei software ed una sensibilità ai problemi di buona documentazione
e affidabilità delle applicazioni.
Supporti per lo sviluppo di programmi
Vengono presentate le funzioni e le caratteristiche dei supporti per lo sviluppo dei programmi;
in particolare vengono descritte le caratteristiche e il funzionamento di compilatori ed interpreti.
Algoritmi per l'implementazione e la gestione di strutture dati
Vengono presentate le strutture di memorizzazione dati e gli algoritmi per il loro utilizzo.
Il linguaggio Java
Il ciclo di lezioni relativo alla programmazione prevede la presentazione dei principi della programmazione basata sugli oggetti e la descrizione dettagliata della sintassi del linguaggio
Java. L'attività teorica è integrata da esercitazioni nel laboratorio di Informatica di Base durante le quali vengono presentate soluzioni a problemi di calcolo numerico e su strutture dati. In
particolare vengono implementati algoritmi di ordinamento, di ricerca nelle tavole, di gestione
di strutture dati, ecc. La prova d'esame prevede la soluzione di un problema nel linguaggio
Java.
Prerequisiti
Quelli richiesti per l'immatricolazione.
Materiale didattico consigliato
Sono disponibili i lucidi utilizzati durante le lezioni. Si consiglia la consultazione di un libro a
scelta, in ordine preferenziale, fra:
G.Pighizzini, M.Ferrari. Dai fondamenti agli oggetti: corso di programmazione. Java AddisonWesley.
Cay Horstmann. Concetti di informatica e fondamenti di Java 2. Apogeo, 2002.
Ken Arnold, James Gosling. Java, Didattica e Programmazione. Addison-Wesley, 1999.
Larizza, Lombardi - Fondamenti di informatica (lab.)
John Lewis, William Loftus. Java, Fondamenti di progettazione software. Prima edizione, Addison-Wesley, 2001.
Judy Bishop. Java Gently, Corso introduttivo. Seconda edizione, Addison-Wesley, 1999.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere. La prima prova verte su argomenti di teoria trattati
nel corso delle lezioni; la seconda prova consiste nella scrittura di un programma sulle macchine delle aule didattiche. Il superamento con voto sufficiente di entrambe le prove scritte
equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in
itinere dovranno sostenere un esame che prevede una prova scritta di teoria e una prova pratica di programmazione. Le due prove possono essere sostenute anche in appelli d'esame
differenti. In caso di esito non sufficiente o non soddisfacente di una prova il candidato può
ripetere solo la prova suddetta.
Coldani - Fondamenti di informatica (lab.) (mn)
Fondamenti di informatica (lab.) (mn)
Docente: Giuseppe Coldani
Codice del corso: 062108
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno): 10
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Gli obiettivi primari dell'insegnamento sono quelli di fornire agli allievi Ingegneri i principi logici
del funzionamento e dell'organizzazione dei sistemi di elaborazione e l'acquisizione delle metodologie per sfruttarne le potenzialità. L'insegnamento prevede la descrizione della struttura
funzionale dei principali moduli hardware e software che compongono un sistema di elaborazione.
Programma del corso
1. Concetti introduttivi
Vengono definiti concetti, termini tecnici e campi applicativi degli elaboratori elettronici. Succintamente viene trattata la storia dell'informatica dalla quale trarre indicazioni sugli attuali
scenari tecnologici e commerciali.
2. La codifica delle informazioni
Vengono illustrate diverse tecniche di rappresentazione di informazioni numeriche, testuali,
grafiche all'interno degli elaboratori. Vengono presentati codici binari ridondanti e non, rivelatori e correttori di errori. Viene introdotta l'algebra di Boole.
3. Algoritmi e programmi
Vengono definiti i concetti di algoritmo e di programma.
4. Architetture degli elaboratori
Viene descritta la struttura funzionale dei calcolatori e dei moduli che li compongono. Viene
descritta la logica di funzionamento dei processori, il formato delle istruzioni e il ciclo di esecuzione, l'organizzazione dei dispositivi di memoria e le relative tecniche di accesso, i principi
di funzionamento e le caratteristiche dei dispositivi periferici. Viene descritta l'architettura di
un sistema informatico complesso con riferimento alle problematiche della gestione della
memoria e delle risorse e al parallelismo di funzionamento.
5. Sistemi operativi
Vengono presentati le funzioni principali del sistema operativo e quelle del kernel e del software di base. Viene proposta una classificazione dei vari tipi di sistemi operativi esistenti
completata dalle relative caratteristiche principali.
6. Strutture dati
Vengono illustrate le principali strutture dati sia dal punto di vista della loro definizione astratta
che da quello della loro effettiva implementazione sui sistemi di calcolo.
7. Le comunicazioni e le reti di calcolatori. Sistemi transazionali e Data Base
Vengono illustrati i principali servizi realizzabili tramite una rete di calcolatori e quali sono le
tecnologie che ne permettono il funzionamento. Vengono proposti i principali elementi di
Internet e del suo utilizzo. Vengono presentati i sistemi transazionali, i data base e i relativi
criteri di progettazione e gestione.
Prerequisiti
Quelli richiesti per l'immatricolazione.
Coldani - Fondamenti di informatica (lab.) (mn)
Materiale didattico consigliato
P. Tosoratti. Introduzione all'Informatica. Casa Editrice Ambrosiana, 1998, Milano.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il corso.
Larizza - Fondamenti di informatica (mn)
Fondamenti di informatica (mn)
Docente: Cristiana Larizza
Codice del corso: 062107
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
42
Esercitazioni (ore/anno): 16
Laboratori (ore/anno):
20
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Gli obiettivi primari dell'insegnamento sono quelli di fornire agli allievi Ingegneri i principi e
l'ambiente della programmazione degli elaboratori. Tale obiettivo è raggiunto mediante la presentazione dei fondamenti e degli strumenti della programmazione e dell'utilizzo del calcolatore che costituiscono un aspetto formativo essenziale e che stanno alla base della necessaria
attività sperimentale. Si ritiene che, una volta superato l'esame, lo studente abbia acquisito
competenze di base per lo sviluppo di soluzioni algoritmiche per problemi di limitata complessità, sappia individuare la strutturazione del problema in oggetti e le responsabilità che questi
devono ricoprire, sia in grado di codificare e mettere a punto programmi in linguaggio Java.
Programma del corso
Principi di programmazione basata sugli oggetti
Vengono illustrati i principi della programmazione dei calcolatori elettronici. Si affrontano in
particolare gli aspetti di formalizzazione dei problemi, il progetto e la codifica degli algoritmi
attraverso le metodologie e le tecniche della programmazione strutturata e i criteri per l'analisi, testing e convalida dei programmi. L'obiettivo è quello di fornire agli allievi una capacità
operativa nello sviluppo dei software ed una sensibilità ai problemi di buona documentazione
e affidabilità delle applicazioni. Viene inoltre illustrato il concetto di oggetto software e come
possa essere sfruttato per decomporre un problema.
Supporti per lo sviluppo di programmi
Vengono presentate le funzioni e le caratteristiche dei supporti per lo sviluppo dei programmi;
in particolare vengono descritte le caratteristiche e il funzionamento di compilatori e interpreti.
Algoritmi per l'implementazione e la gestione di strutture dati
Vengono presentate le strutture di memorizzazione dati e gli algoritmi per il loro utilizzo.
Il linguaggio Java
Il ciclo di lezioni relativo alla programmazione prevede la presentazione dei principi della programmazione basata sugli oggetti e la descrizione dettagliata della sintassi del linguaggio
Java. L'attività teorica è integrata da esercitazioni in laboratorio durante le quali vengono presentate soluzioni a problemi di calcolo numerico e su strutture dati. La prova d'esame prevede la soluzione di un problema nel linguaggio Java.
Prerequisiti
Quelli richiesti per l'immatricolazione.
Materiale didattico consigliato
Cay S. Horstmann, Gary Cornell. Concetti di informatica e fondamenti di Java 2. Apogeo.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove in itinere: la prima, scritta, verterà sulla teoria spiegata nella prima
parte del corso; la seconda, pratica, consisterà nella redazione di un programma Java. Il superamento di entrambe le prove in itinere equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che
non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno sostenere la prova pratica di
programmazione che conterrà, al suo interno, delle richieste relative alla parte di teoria.
Barili - Fondamenti di informatica II
Fondamenti di informatica II
Docente: Antonio Barili
Codice del corso: 062050
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
25
Esercitazioni (ore/anno): 25
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso di Fondamenti di Informatica II sviluppa ed approfondisce la conoscenza delle nozioni
basilari dell'informatica, facendo costante riferimento all'interpretazione dei programmi Java
nel modello RAM (random access machine). Vengono introdotte le principali funzioni delle
librerie standard Java, con particolare attenzione alle librerie per lo sviluppo di interfacce grafiche (GUI), le librerie di algoritmi e strutture dati e quelle per l'implementazione di applicazioni
di rete. Viene inoltre introdotta la notazione UML per la descrizione dei programmi.
Programma del corso
Il corso si articola in due parti e prevede una serie di esercitazioni di programmazione, durante le quali vengono sviluppate ed applicate le nozioni introdotte durante le lezioni.
Parte generale
Struttura e interpretazione dei programmi: il modello RAM e la sua implementazione nella
macchina virtuale Java. Il paradigma di programmazione object-oriented: classi, oggetti e
messaggi. Variabili, operatori, espressioni e controllo del flusso di esecuzione. Scope e lifetime delle variabili. Classi e oggetti: creazione e distruzione di oggetti, riferimenti, array. Ereditarietà: nozione, gerarchia delle classi, overriding. Regole di visibilità per i membri di una
classe. Classi astratte e finali Interfacce e packages.
Applicazioni
Sviluppo di interfacce grafiche per mezzo della libreria JFC/Swing. Algoritmi e strutture dati.
Applicazioni di rete
Prerequisiti
Le nozioni introdotte nei corsi di Fondamenti di Informatica e Fondamenti di Informatica (laboratorio) costituiscono prerequisito essenziale per la comprensione degli argomenti trattati nel
corso.
Materiale didattico consigliato
Il materiale presentato a lezione e gli esercizi proposti sono disponibili on-line sul sito del corso http://www.unipv.it/abarili/didattica/f2/index.htm. Un aggiornato tutorial sul linguaggio Java
e le sue principali librerie è disponibile on-line sul sito della Sun Microsystems
http://java.sun.com/docs/books/tutorial/index.html.
K. Arnold, J. Gosling, D. Holmes. Il Linguaggio Java (4° ed). Pearson. Testo di riferimento per
lo studio del linguaggio Java.
M. Fowler. UML Distilled (3° ed). Pearson. Testo complementare per l'approfondimento della
notazione UML.
Sito web del corso: http://www.unipv.it/abarili/didattica/f2/index.htm
Modalità di verifica dell'apprendimento
La verifica dell'apprendimento consiste in una prova scritta comprendente una serie di domande relative alla parte generale ed un esercizio di programmazione relativo agli argomenti
trattati nella seconda parte del corso. Non sono previste prove in itinere, tuttavia durante il
corso verranno proposti una serie di test per consentire agli allievi di valutare autonomamente
la propria preparazione.
Bacci - Fondamenti di informatica II (mn)
Fondamenti di informatica II (mn)
Docente: Laura Bacci
Codice del corso: 062132
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
32
Esercitazioni (ore/anno):
0
Laboratori (ore/anno):
18
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza delle basi dell'analisi e della progettazione orientata agli oggetti. Nozioni di base
sull'utilizzo di un linguaggio visuale per la modellazione (UML). Approfondimento della conoscenza di un linguaggio di programmazione ad oggetti (Java). Capacità di eseguire una analisi ad oggetti di una situazione reale. Capacità di scrivere programmi in linguaggio Java utilizzando più classi e vari oggetti statici o dinamici.
Programma del corso
Il linguaggio Java
Richiami dei concetti di base: sintassi, operatori, istruzioni e strutture di controllo, tipi primitivi
e tipi riferimento, stringhe e array.
Approfondimenti: la gestione degli errori, gli stream di input/output, le classi wrapper, le collezioni di oggetti, la programmazione delle interfacce utente e la gestione degli eventi
Il paradigma a oggetti
Classi ed oggetti, ereditarietà, composizione, polimorfismo.
Modellare gli aspetti statici e dinamici di un sistema utilizzando UML
Trasformare il modello in codice Java
Prerequisiti
Padronanza delle strutture e degli algoritmi di base della programmazione. Conoscenza di
base del linguaggio Java. Capacità di scrivere semplici programmi in Java, di compilarli e di
mandarli in esecuzione.
Materiale didattico consigliato
Oltre alle dispense fornite dal docente si consigliano i seguenti testi:
Cay S. Horstmann. Concetti di Informatica e Fondamenti di Java, terza edizione. Apogeo
2005.
Cay S. Horstmann. Progettazione del software e design pattern in Java. Apogeo 2004.
L. Baresi, L.Lavazza, M.Pianciamore. Dall'idea al codice con UML 2. Pearson Education Italia
2006.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del Corso. Il superamento di entrambe le prove scritte, unito all'esecuzione di
un progetto in linguaggio Java, equivarrà al superamento dell'esame. L'esame consiste di due
parti: - una scritta mirata a verificare la comprensione dei concetti di base forniti nel corso una pratica finalizzata a verificare la comprensione del metodo di progettazione e sviluppo
orientato agli oggetti, tramite la realizzazione di un progetto in linguaggio Java.
Probati - Fondamenti di infrastrutture viarie
Fondamenti di infrastrutture viarie
Docente: Eugenio Probati
Codice del corso: 062248
Corso di laurea: Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/04
Lezioni (ore/anno):
36
Esercitazioni (ore/anno): 18
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire la conoscenza di base e l'acquisizione delle nozioni fondamentali
per impostare e sviluppare una corretta progettazione delle infrastrutture stradali.
Programma del corso
Lezioni: Trasporti e territorio: richiami di geografia economica e di pianificazione territoriale;
Infrastrutture e sistemi di trasporto: concetti, definizioni e classificazioni; Richiami di meccanica della locomozione: equazione generale del moto e fenomeno dell'aderenza, cenni sui sistemi di trazione, studio delle fasi di moto, comportamento dei veicoli in curva; Progettazione
stradale: tipi di progetto ed elaborati progettuali; Tracciati: studio dell'andamento planoaltimetrico, le sezioni trasversali ed il calcolo degli sterri e masse dei movimenti e lo studio dei
cantieri per movimento terra; Nodi: le intersezioni stradali a raso e a livelli sfalsati; Impianti:
aree di servizio e di parcheggio ed autostazioni. Esercitazioni: Applicazioni grafo-analitiche di
meccanica della locomozione; Studio planimetrico (tracciolino, poligonale d'asse, asse e tracciato) ed altimetrico (profilo del terreno e di progetto) di una strada.
Prerequisiti
Fondamenti di analisi matematica e di fisica.
Materiale didattico consigliato
Stagni E. Meccanica della locomozione. PATRON Editore, Bologna, 1980.
Tesoriere G. Strade Ferrovie Aeroporti - Volume I. UTET, Torino, 1990.
Ferrari P., Giannini F. Ingegneria stradale - 1. Geometria e progetto di strade. ISEDI, Torino,
1994.
Discacciati M., Filippucci G. Le strade. NIS, Roma, 1995.
Modalità di verifica dell'apprendimento
È prevista una prova scritta in itinere che verterà sulla meccanica della locomozione. Coloro
che non hanno superato la prova in itinere o, per gravi motivi non abbiano potuta svolgerla, è
prevista una prova al termine del corso. Gli studenti che hanno superato la prova in itinere
sono ammessi a sostenere l'esame orale finale che riguarderà i contenuti progettuali tecnici e
normativi che caratterizzano lo studio plano-altimetrico del tracciato stradale.
Carli - Fondamenti di scienza delle costruzioni
Fondamenti di scienza delle costruzioni
Docente: Fabio Carli
Codice del corso: 062125
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/08
Lezioni (ore/anno):
36
Esercitazioni (ore/anno): 18
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Comprensione e assimilazione dei concetti base relativi ai fondamenti della meccanica del
continuo deformabile e della meccanica elementare delle strutture monodimensionali. Acquisizione delle capacità operative necessarie alla risoluzione di travature isostatiche ed iperstatiche elementari utilizzando diversi approcci risolutivi, nonché al progetto schematico ed alla
verifica di travi genericamente caricate.
Programma del corso
Stato di sforzo
• Aspetti generali del problema strutturale
•
Forze e sforzi: il tensore di sforzo
•
Direzioni principali ed invarianti
•
Stati di forzo piani e spaziali
•
Rappresentazione di Mohr
• Condizioni di equilibrio
Stato di deformazione
• Congruenza del continuo deformabile
•
Cinematica dell'atto di moto
•
Ipotesi dei "piccoli-spostamenti": il tensore delle piccole deformazioni
•
Deformazioni principali ed invarianti
•
Variazione di volume e variazione di forma
• Condizioni di congruenza interna
Legame costitutivo
• Relazioni sforzi-deformazioni ed evidenza sperimentale
•
Elasticità, anelasticità, rottura e dipendenza dal tempo
•
Legame elastico: aspetti energetici, esistenza ed unicità della risposta elastica
•
Legame elastico-lineare-isotropo: costanti elastiche
•
Limite elastico e criteri di resistenza
• Criteri di rottura e di snervamento
Problema elastico
• Formulazione del problema ed unicità della soluzione
•
Aspetto energetico dei fenomeni elastici
•
Problema di De Saint Venant
•
Azione assiale e flessione retta
•
Flessione deviata
•
Tenso-flessione
Carli - Fondamenti di scienza delle costruzioni
•
Momento torcente
• Taglio: trattazione approssimata
Teoria delle travi
• Cinematica e statica della trave rettilinea
•
Legame elastico-lineare-isotropo e formulazione del problema elastico
•
Equazione della linea elastica
•
Principio dei lavori virtuali
•
Equazioni di Muller-Breslau
•
Aspetti energetici
•
Metodo delle forze e metodo degli spostamenti
• Travi presso-inflesse: rimozione dell'ipotesi di "piccoli-spostamenti"
Stabilità dell'equilibrio
• Formulazione del problema e sistemi ad elasticità concentrata
• Asta di Eulero
Esercitazioni
• Cinematica: atti di moto e vincoli
•
Statica: sistemi di forze esterne e reazioni vincolari
•
Determinazione cinematica e statica
•
Metodi di soluzione grafici ed analitici
•
Azioni interne e valutazione dello stato di sollecitazione
•
Travature reticolari
•
Sistemi strutturali semplici
Prerequisiti
Analisi Matematica, Fisica I, Geometria.
Materiale didattico consigliato
Copia dei lucidi utilizzati per le lezioni e le esercitazioni.
L. Corradi dell'Acqua. Meccanica delle strutture, Vol. 1. McGraw-Hill, 1992.
R. Baldacci. Scienza delle costruzioni, Vol. 2. UTET, 1976.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Le modalità d'esame prevedono due tipologie alternative di valutazione: a) N.2 prove scritte
"in itinere" + prova orale conclusiva riservata ai sufficienti nelle prove scritte b) prova scritta +
prova orale per chi non rientra nella tipologia di cui al punto a).
Carli - Fondamenti di scienza delle costruzioni (ee)
Fondamenti di scienza delle costruzioni (ee)
Docente: Fabio Carli
Codice del corso: 062282
Corso di laurea: Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/08
Lezioni (ore/anno):
36
Esercitazioni (ore/anno): 18
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Comprensione e assimilazione dei concetti base relativi ai fondamenti della meccanica del
continuo deformabile e della meccanica elementare delle strutture monodimensionali. Acquisizione delle capacità operative necessarie alla risoluzione di travature isostatiche ed iperstatiche elementari utilizzando diversi approcci risolutivi, nonché al progetto schematico ed alla
verifica di travi genericamente caricate.
Programma del corso
Stato di sforzo
• Aspetti generali del problema strutturale
•
Forze e sforzi: il tensore di sforzo
•
Direzioni principali ed invarianti
•
Stati di forzo piani e spaziali
•
Rappresentazione di Mohr
• Condizioni di equilibrio
Stato di deformazione
• Congruenza del continuo deformabile
•
Cinematica dell'atto di moto
•
Ipotesi dei "piccoli-spostamenti": il tensore delle piccole deformazioni
•
Deformazioni principali ed invarianti
•
Variazione di volume e variazione di forma
• Condizioni di congruenza interna
Legame costitutivo
• Relazioni sforzi-deformazioni ed evidenza sperimentale
•
Elasticità, anelasticità, rottura e dipendenza dal tempo
•
Legame elastico: aspetti energetici, esistenza ed unicità della risposta elastica
•
Legame elastico-lineare-isotropo: costanti elastiche
•
Limite elastico e criteri di resistenza
• Criteri di rottura e di snervamento
Problema elastico
• Formulazione del problema ed unicità della soluzione
•
Aspetto energetico dei fenomeni elastici
•
Problema di De Saint Venant
•
Azione assiale e flessione retta
•
Flessione deviata
•
Tenso-flessione
Carli - Fondamenti di scienza delle costruzioni (ee)
•
Momento torcente
• Taglio: trattazione approssimata
Teoria delle travi
• Cinematica e statica della trave rettilinea
•
Legame elastico-lineare-isotropo e formulazione del problema elastico
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Equazione della linea elastica
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Principio dei lavori virtuali
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Equazioni di Muller-Breslau
•
Aspetti energetici
•
Metodo delle forze e metodo degli spostamenti
• Travi presso-inflesse: rimozione dell'ipotesi di "piccoli-spostamenti"
Stabilità dell'equilibrio
• Formulazione del problema e sistemi ad elasticità concentrata
• Asta di Eulero
Esercitazioni
• Cinematica: atti di moto e vincoli
•
Statica: sistemi di forze esterne e reazioni vincolari
•
Determinazione cinematica e statica
•
Metodi di soluzione grafici ed analitici
•
Azioni interne e valutazione dello stato di sollecitazione
•
Travature reticolari
•
Sistemi strutturali semplici
Prerequisiti
Analisi Matematica, Fisica I, Geometria.
Materiale didattico consigliato
Copia dei lucidi utilizzati per le lezioni e le esercitazioni.
L. Corradi dell'Acqua. Meccanica delle strutture, Vol. 1. McGraw-Hill, 1992.
R. Baldacci. Scienza delle costruzioni, Vol. 2. UTET, 1976.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Le modalità d'esame prevedono due tipologie alternative di valutazione: a) N.2 prove scritte
"in itinere" + prova orale conclusiva riservata ai sufficienti nelle prove scritte b) prova scritta +
prova orale per chi non rientra nella tipologia di cui al punto a).
Venini - Fondamenti di scienza delle costruzioni (mn)
Fondamenti di scienza delle costruzioni (mn)
Docente: Paolo Venini
Codice del corso: 062095
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/08
Lezioni (ore/anno):
35
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire all'allievo ingegnere ambientale i concetti di base propri della
Scienza delle Costruzioni presentandone, nei limiti imposti dal tempo disponibile, alcuni risvolti applicativi. La familiarità acquisita con i temi trattati dovrebbe consentire all'ingegnere ambientale di parlare un linguaggio comune con l'ingegnere strutturista nelle più che probabili
interazioni professionali. È invece ovvio che le basi offerte nel corso non consentiranno di per
sé stesse all'ingegnere ambientale di operare in prima persona in ambito (infra)strutturale.
Programma del corso
Il corso fornisce le nozioni di base di scienza delle costruzioni e i primi concetti di dimensionamento per semplici strutture in acciaio.
Il problema lineare elastico
Concetto di sforzo e sua natura tensoriale. Il tensore dello sforzo di Cauchy, tensioni principali
e natura estremale, il cerchio di Mohr. Concetto di deformazione e sua natura tensoriale. Il
tensore della deformazione di Green. Stati elastici: dal caso generale a quello lineare, isotropo e omogeneo. Teoremi classici: (esistenza), unicità, Betti e Castigliano. Il teorema dei lavori
virtuali.
Il problema di De Saint Venant
Definizioni e motivazioni. Il metodo semi-inverso. Compressione, flessione retta, taglio, torsione. Sovrapposizione degli effetti: presso-flessione e flessione deviata.
Meccanica delle travature
Riformulazione del problema lineare elastico e del teorema dei lavori virtuali in meccanica delle travature. Metodi risolutivi basati sul teorema dei lavori virtuali e metodi della linea elastica
e dell'analogia di Mohr.
Complementi
Cenni di instabilità delle strutture e verifiche di resistenza con progetto di semplici elementi
inflessi in acciaio.
Esercitazioni
Analisi cinematica e statica. Travature isodeterminate e isostatiche. Equilibri e azioni interne.
Strutture iperstatiche complesse e calcolo di spostamenti. L'influenza di azioni termiche e cedimenti vincolari.
Prerequisiti
Il corso richiede come prerequisiti fondamentali i contenuti dei corsi di Analisi Matematica A e
Fisica Matematica. Risultano utili conoscenze di algebra delle matrici (corso di Geometria ed
Algebra) e calcolo differenziale in più variabili (corsi di Analisi Matematica B).
Materiale didattico consigliato
Cinquini C. Lezioni di Scienza delle Costruzioni. Edizioni Spiegel, Milano.
Corradi Dell'Acqua L. Meccanica delle Strutture, vol. I, II, III. McGraw-Hill, Milano.
Venini - Fondamenti di scienza delle costruzioni (mn)
Modalità di verifica dell'apprendimento
Le verifiche consistono in due prove scritte in itinere, rispettivamente a metà e alla fine dell'insegnamento, e in una prova orale finale. Il superamento di entrambe le prove scritte (con valutazione sufficiente) costituisce condizione necessaria per l'ammissione all'esame orale. In
alternativa, lo studente può sostenere un'unica prova scritta finale più la prova orale.
Pavese - Fondamenti di tecnica delle costruzioni
Fondamenti di tecnica delle costruzioni
Docente: Alberto Pavese
Codice del corso: 062236
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/09
Lezioni (ore/anno):
35
Esercitazioni (ore/anno): 22
Laboratori (ore/anno):
3
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire allo studente i fondamenti della progettazione strutturale secondo
le tecniche costruttive più comuni (costruzioni metalliche, cemento armato e cemento armato
precompresso). Vengono affrontati i problemi inerenti la valutazione delle caratteristiche dei
materiali, la scelta delle azioni sulle costruzioni, la determinazione dello stato di sollecitazione
su alcune tipologie costruttive e il dimensionamento e la verifica della sicurezza degli elementi
componenti in accordo alle regole riportate nella normativa di riferimento italiana ed europea.
Programma del corso
Lezioni
• Cenni sui criteri per la valutazione della sicurezza nelle strutture: stati limite di esercizio e
stati limite ultimi, concezione probabilistica della sicurezza, coefficienti parziali di sicurezza.
•
Cenni di analisi strutturale.
•
Azioni sulle costruzioni. normativa di riferimento, analisi dei carichi e combinazioni dei carichi.
•
Costruzioni metalliche. Criteri generali di verifica. Collegamenti. Saldature e bullonature.
Vari casi di instabilità degli elementi.
•
Cemento armato e cemento armato precompresso. Proprietà di base del cemento armato.
Caratteristiche dei materiali calcestruzzo ed acciaio: resistenza, leggi sforzi-deformazioni,
aderenza, ritiro, viscosità. Determinazione di tali caratteristiche e controlli in base alla
normativa vigente. Teoria del cemento armato e del cemento armato precompresso in
condizioni di esercizio. Stati limite ultimi (per tensioni normali, per taglio, per instabilità).
Particolari costruttivi e disposizione delle armature.
Esercitazioni
Nelle ore dedicate alle esercitazioni verranno affrontati in aula alcuni tra i più comuni problemi
di analisi strutturale, dimensionamento e verifica di sezioni di elementi strutturali.
Prerequisiti
Analisi matematica: concetti di funzione a n variabili, limite, derivata e integrale. Geometria e
algebra: trigonometria, algebra elementare, geometria analitica elementare. Fisica: misura
delle grandezze fisiche e unità di misura, principi ed equazioni fondamentali della meccanica.
Fisica matematica: grandezze scalari e vettoriali; elementi fondamentali del calcolo vettoriale,
geometria delle masse. Scienza delle costruzioni: continuo elastico isotropo, i principi e i teoremi energetici, la trave elastica, metodi di soluzione delle strutture.
Materiale didattico consigliato
Dispense del corso per la parte di costruzioni metalliche. Materiale integrativo fornito dal docente durante le lezioni.
Emanuele Filiberto Radogna. Tecnica delle costruzioni - Costruzioni composte "acciaiocalcestruzzo" cemento armato - cemento armato precompresso. Masso editoriale ESA, 1997.
Pavese - Fondamenti di tecnica delle costruzioni
Emanuele Filiberto Radogna. Tecnica delle Costruzioni - Sicurezza strutturale, azioni sulle
costruzioni, analisi della risposta. Masson editoriale ESA, 1997.
Emanuele Filiberto Radogna. Tecnica delle Costruzioni - Fondamenti delle costruzioni in acciaio. Masson editoriale ESA, 1997.
Decreto Ministeriale 9 gennaio 1996. Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo
delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche.
Decreto Ministeriale 16 gennaio 1996. Normative tecniche relative ai Criteri per la verifica di
sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi.
Commissione della Comunità Europea, EC2, parte 1-1. Progettazione delle strutture in calcestruzzo, regole generali e regole per gli edifici. UNI ENV 1992.
Commissione della Comunità Europea, EC3, parte 1-1. Progettazione delle strutture di acciaio, regole generali e regole per gli edifici. UNI ENV 1993.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste due prove in itinere rispettivamente a metà e alla fine dell'insegnamento. L'esame finale consisterà in una prova scritta integrativa qualora le prove in itinere non siano
state superate e in una prova orale.
Stagnitto - Fondamenti di tecnica delle costruzioni (mn)
Fondamenti di tecnica delle costruzioni (mn)
Docente: Giuseppe Stagnitto
Codice del corso: 062227
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/09
Lezioni (ore/anno):
35
Esercitazioni (ore/anno): 22
Laboratori (ore/anno):
3
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire allo studente i fondamenti della progettazione strutturale secondo
le tecniche costruttive più comuni (costruzioni metalliche, cemento armato e cemento armato
precompresso). Vengono affrontati i problemi inerenti la valutazione delle caratteristiche dei
materiali, la scelta delle azioni sulle costruzioni, la determinazione dello stato di sollecitazione
su alcune tipologie costruttive e il dimensionamento e la verifica della sicurezza degli elementi
componenti in accordo alle regole riportate nella normativa di riferimento italiana ed europea.
Programma del corso
Lezioni
• Cenni sui criteri per la valutazione della sicurezza nelle strutture: stati limite di esercizio e
stati limite ultimi, concezione probabilistica della sicurezza, coefficienti parziali di sicurezza.
•
Cenni di analisi strutturale.
•
Azioni sulle costruzioni. normativa di riferimento, analisi dei carichi e combinazioni dei carichi.
•
Costruzioni metalliche. Criteri generali di verifica. Collegamenti. Saldature e bullonature.
Vari casi di instabilità degli elementi.
•
Cemento armato e cemento armato precompresso. Proprietà di base del cemento armato.
Caratteristiche dei materiali calcestruzzo ed acciaio: resistenza, leggi sforzi-deformazioni,
aderenza, ritiro, viscosità. Determinazione di tali caratteristiche e controlli in base alla
normativa vigente. Teoria del cemento armato e del cemento armato precompresso in
condizioni di esercizio. Stati limite ultimi (per tensioni normali, per taglio, per instabilità).
Particolari costruttivi e disposizione delle armature.
Esercitazioni
Nelle ore dedicate alle esercitazioni verranno affrontati in aula alcuni tra i più comuni problemi
di analisi strutturale, dimensionamento e verifica di sezioni di elementi strutturali.
Prerequisiti
Analisi matematica: concetti di funzione a n variabili, limite, derivata e integrale. Geometria e
algebra: trigonometria, algebra elementare, geometria analitica elementare. Fisica: misura
delle grandezze fisiche e unità di misura, principi ed equazioni fondamentali della meccanica.
Fisica matematica: grandezze scalari e vettoriali; elementi fondamentali del calcolo vettoriale,
geometria delle masse. Scienza delle costruzioni: continuo elastico isotropo, i principi e i teoremi energetici, la trave elastica, metodi di soluzione delle strutture.
Materiale didattico consigliato
Dispense del corso per la parte di costruzioni metalliche. Materiale integrativo fornito dal docente durante le lezioni.
Emanuele Filiberto Radogna. Tecnica delle costruzioni - Costruzioni composte "acciaiocalcestruzzo" cemento armato - cemento armato precompresso. Masson editoriale ESA,
1997.
Stagnitto - Fondamenti di tecnica delle costruzioni (mn)
Emanuele Filiberto Radogna. Tecnica delle Costruzioni - Sicurezza strutturale, azioni sulle
costruzioni, analisi della risposta. Masson editoriale ESA, 1997.
Emanuele Filiberto Radogna. Tecnica delle Costruzioni - Fondamenti delle costruzioni in acciaio. Masson editoriale ESA, 1997.
Decreto Ministeriale 9 gennaio 1996. Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo
delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche.
Decreto Ministeriale 16 gennaio 1996. Normative tecniche relative ai Criteri per la verifica di
sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi.
Commissione della Comunità Europea, EC2, parte 1-1. Progettazione delle strutture in calcestruzzo, regole generali e regole per gli edifici. UNI ENV 1992.
Commissione della Comunità Europea, EC3, parte 1-1. Progettazione delle strutture di acciaio, regole generali e regole per gli edifici. UNI ENV 1993.
A. Cauvin, G. Stagnitto. Complementi di tecnica delle costruzioni. Clu Pavia.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste due prove in itinere rispettivamente a metà e alla fine dell'insegnamento. L'esame finale consisterà in una prova scritta integrativa qualora le prove in itinere non siano
state superate e in una prova orale.
Galetto - Fotogrammetria per il rilievo architettonico
Fotogrammetria per il rilievo architettonico
Docente: Riccardo Galetto
Codice del corso: 062061
Corso di laurea: Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/06
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il Corso di Fotogrammetria per il Rilievo Architettonico per il Corso di Laurea in Ingegneria
Civile ha lo scopo di mettere in grado gli studenti di operare nei seguenti settori: (a) l'esecuzione di operazioni topografiche mediante strumentazione topografica avanzata (total station);
(b) il rilievo architettonico morfologico mediante tecniche di fotogrammetria digitale.
Programma del corso
Il trattamento delle misure dirette
Grandezze e quantità di grandezza. Schema concettuale delle misure dirette. Media ed errore
quadratico medio di una serie di misure.
Semplificazione dell'impostazione geodetica rigorosa per il caso del rilievo architettonico
Approssimazione del geoide con un piano ortogonale alla direzione media della verticale nella
zona del rilievo. Il sistema di riferimento per la realizzazione del rilievo.
Elementi di Topografia
Le grandezze che si misurano in Topografia: angoli e distanze. Dalle coordinate polari alle
coordinate cartesiane. Punti naturali e punti segnalizzati di una struttura architettonica. Lo
strumento topografico total station per la determinazione delle coordinate ortogonali. Determinazione delle coordinate cartesiane di punti di una struttura architettonica mediante strumento total station.
Immagini digitali
La fotografia digitale: la discretizzazione dell'immagine in pixel. Funzionamento delle macchine fotografiche digitali. Il sistema di riferimento righe/colonne delle immagini digitali. Il sistema
di riferimento cartesiano tridimensionale della camera da presa (sistema di riferimento interno). Visualizzazione delle immagini digitali sullo schermo di un computer. Trasformazione delle coordinate dell'immagine dal sistema di riferimento righe/colonne al sistema di riferimento
interno della camera da presa.
La fotogrammetria terrestre
Il concetto di base della fotogrammetria. L'equazione di collinearità: dalle coordinate immagine alle coordinate spaziali dei punti di una struttura. Il computer fotogrammetrico: caratteristiche hardware e software. Progettazione ed esecuzione di un rilievo architettonico con tecniche di fotogrammetria digitale. Uso del programma SDFT (Software Didattico per la Fotogrammetria Terrestre).
Prerequisiti
Nozioni di base di analisi matematica, di geometria analitica, di informatica (funzionalità di un
computer, nozione di sistema operativo, di software applicativo, ecc.) e di informatica grafica
(uso del computer in connessioni con periferiche varie: plotter, scanner, ecc.).
Materiale didattico consigliato
Dispense su CD-ROM predisposte dal titolare del Corso e distribuite gratuitamente. Le dispense vengono distribuite su CD-ROM perché contengono molte figure a colori e sono integrate da molti power point a colori.
Galetto - Fotogrammetria per il rilievo architettonico
Materiale distribuito a lezione e scaricabile dal sito: http://geomatica.unipv.it/
galetto/.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La frequenza alle lezioni e alle esercitazioni è obbligatoria nella misura minima dell'80% del
totale delle ore del corso. L'esame consiste in tre prove pratiche in itinere in aula CAD sull'impiego dei software che vengono illustrati durante le lezioni e le esercitazioni, ed in una prova
orale finale nel caso di mancata partecipazione alle prove in itinere.
Galetto - Fotogrammetria per il rilievo architettonico (ea)
Fotogrammetria per il rilievo architettonico (ea)
Docente: Riccardo Galetto
Codice del corso: 061078
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 9 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/06
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 60
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il Corso di Fotogrammetria per il Rilievo Architettonico per il Corso di Laurea in IngegneriaArchitettura ha lo scopo di mettere in grado gli studenti di operare nei seguenti settori: (a) l'esecuzione di operazioni topografiche mediante strumentazione topografica avanzata (total
station); (b) il rilievo architettonico morfologico mediante tecniche di fotogrammetria digitale;
(c) il rilievo architettonico mediante tecniche speditive: rettificazione di immagini e ortofoto; (d)
di programmi di modellizzazione per la rappresentazione tridimensionale di strutture architettoniche; (e) l'utilizzo di programmi per interventi di progettazione su modelli tridimensionali.
Programma del corso
Il trattamento delle misure dirette
Grandezze e quantità di grandezza. Schema concettuale delle misure dirette. Media ed errore
quadratico medio di una serie di misure.
Semplificazione dell'impostazione geodetica rigorosa per il caso del rilievo architettonico
Approssimazione del geoide con un piano ortogonale alla direzione media della verticale nella
zona del rilievo. Il sistema di riferimento per la realizzazione del rilievo.
Elementi di Topografia
Le grandezze che si misurano in Topografia: angoli e distanze. Dalle coordinate polari alle
coordinate cartesiane. Punti naturali e punti segnalizzati di una struttura architettonica. Lo
strumento topografico total station per la determinazione delle coordinate ortogonali. Determinazione delle coordinate cartesiane di punti di una struttura architettonica mediante strumento total station.
Immagini digitali
La fotografia digitale: la discretizzazione dell'immagine in pixel. Funzionamento delle macchine fotografiche digitali. Il sistema di riferimento righe/colonne delle immagini digitali. Il sistema
di riferimento cartesiano tridimensionale della camera da presa (sistema di riferimento interno). Visualizzazione delle immagini digitali sullo schermo di un computer. Trasformazione delle coordinate dell'immagine dal sistema di riferimento righe/colonne al sistema di riferimento
interno della camera da presa.
La fotogrammetria terrestre
Il concetto di base della fotogrammetria. L'equazione di collinearità: dalle coordinate immagine alle coordinate spaziali dei punti di una struttura. Il computer fotogrammetrico: caratteristiche hardware e software. Progettazione ed esecuzione di un rilievo architettonico con tecniche di fotogrammetria digitale. Uso del programma SDFT (Software Didattico per la Fotogrammetria Terrestre).
Il rilievo di superfici piane con la tecnica del raddrizzamento
Concetti di base del raddrizzamento. Uso del programma RDF per la rappresentazione metrica di facciate piane di strutture architettoniche.
I programmi di modellizzazione
Funzionalità dei programmi di modellizzazione. Il software Image Modeler per la modellizzazione delle strutture architettoniche. Il software Rhinoceros a supporto alla progettazione degli
interventi sulle architetture.
Galetto - Fotogrammetria per il rilievo architettonico (ea)
Prerequisiti
Nozioni di base di analisi matematica, di geometria analitica, di informatica (funzionalità di un
computer, nozione di sistema operativo, di software applicativo, ecc.) e di informatica grafica
(uso del computer in connessioni con periferiche varie: plotter, scanner, ecc.).
Materiale didattico consigliato
Dispense su CD-ROM predisposte dal titolare del Corso e distribuite gratuitamente. Le dispense vengono distribuite su CD-ROM perché contengono molte figure a colori e sono integrate da molti power point a colori.
Autori Vari. Materiale distribuito a lezione e scaricabile dal sito: http://geomatica.unipv.it/
galetto/.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La frequenza alle lezioni e alle esercitazioni è obbligatoria nella misura minima dell'80% del
totale delle ore del corso. L'esame consiste in tre prove pratiche in itinere in aula CAD sull'impiego dei software che vengono illustrati durante le lezioni e le esercitazioni, e in una prova
orale finale nel caso di mancata partecipazione alle prove in itinere.
Degiorgio - Fotonica
Fotonica
Docente: Vittorio Degiorgio
Codice del corso: 062212
Corso di laurea: ElTel
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: FIS/03
Lezioni (ore/anno):
34
Esercitazioni (ore/anno):
6
Laboratori (ore/anno):
4
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Descrizione del principio di funzionamento e delle caratteristiche dei componenti ottici attivi e
passivi usati nelle applicazioni del laser, con particolare riferimento alle comunicazioni ottiche.
Programma del corso
Sorgenti di luce
Principio di funzionamento di LED, laser e amplificatori ottici. Laser a stato solido ed a semiconduttore: strutture, caratteristiche elettriche e ottiche, proprietà geometriche e spettrali
dell'emissione, fasci gaussiani, confronto tra laser e sorgenti convenzionali.
Ottica: principi, componenti, dispositivi
Riflessione e rifrazione. Strati dielettrici, prismi, interferometro di Fabry-Perot. Diffrazione di
Fresnel e Fraunhofer. Onde gaussiane. Reticoli. Anisotropia ottica: birifrangenza, potere rotatorio. Polarizzatori. Matrici di Jones.
Dispositivi optoelettronici
Modulatori elettro-ottici. Modulatori acusto-ottici. Modulatori a elettroassorbimento. Isolatori
magneto-ottici. Cenni ai fotorivelatori.
Fibre ottiche
Principio di funzionamento, modi di propagazione, attenuazione, dispersione, classificazione
per tipi, parametri descrittivi geometrici e ottici, cenno alla tecnologia. Amplificatori e laser in
fibra. Reticoli di Bragg in fibra. Cenno alle comunicazioni ottiche.
Prerequisiti
Fisica II e Campi Elettromagnetici.
Materiale didattico consigliato
Vittorio Degiorgio e Ilaria Cristiani. Fotonica. Dispense pubblicate dalla CUSL.
Sito web del corso: http://www.unipv.it/eqn/fotonica/
Modalità di verifica dell'apprendimento
Saranno svolte due prove scritte in itinere. A chi supera entrambe le prove verrà proposto un
voto da confermare attraverso un colloquio finale. Coloro che non hanno superato (o svolto)
le prove in itinere sosterranno un esame orale completo.
Donati - Fotorivelatori
Fotorivelatori
Docente: Silvano Donati
Codice del corso: 062219
Corso di laurea: ElTel
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno):
4
Laboratori (ore/anno):
18
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire una solida preparazione sui metodi e le tecniche di fotorivelazione, sia a singolo punto che ad immagine, passando in rassegna le molteplici problematiche
incontrate nelle comunicazioni ottiche, nella strumentazione optoelettronica, nella diagnostica
di deboli segnali (conteggio singoli fotoni), e nella videonica. Gli obbiettivi del corso sono: sviluppare la conoscenza scientifica della materia e la capacità progettuale in riferimento a dispositivi, circuiti e prestazioni di banda e rumore.
Programma del corso
1 Rivelatori a fotoemissione. Fotoemissione: il processo e i materiali. Il fotomoltiplicatore
(PMT): SER, risposta integrale e di corrente, misure di ampiezza e di tempo. Uso dei PMT
nella strumentazione. Conteggio singoli fotoni, rivelazione radiazione nucleare, datazione con
i radionuclidi. Microcanali e applicazioni. PMT a microcanali 2 Banda e rumore dei rivelatori.
Regimi di rivelazione quantico e termico. NEP e detettività. Limite BLIP. 3 Dispositivi a effetto
fotoelettrico interno. Fotodiodi a giunzione, strutture e materiali. Caratteristiche elettriche, circuiti equivalenti. Rispota estrinseca e intrinseca di fotodiodi. Giunzioni pn e pin, Schottky, eterogiunzioni. Circuiti per fotodiodi: per strumentazione, a larga banda per TLC, e per impulsi
rapidi. 4 Fotodiodo a valanga. Strutture di APD. Guadagno. Risposta in frequenza e rumore.
Polarizzazione e requisiti d'uso. SPAD. 5 Fototransistori (bipolare, FET e MOS, fototiristori) e
Fotoconduttori 6 Rivelatori termici (tipi, risposta, detettività). Termografia all'infrarosso e applicazioni 7 Celle solari. Parametri elettrici, rendimento, sistemi e strutture. Applicazione sistemi
fotovoltaici. 8 Tecniche avanzate di fotorivelazione. Rivelazione diretta e coerente. Fattore di
coerenza, S/N, BER, phs/bit, rivelatore bilanciato. Rivelazione con preamplificazione ottica.
Rivelazione a iniezione. Rivelazione non-demolitiva. Rivelazione a stati spremuti. Modello
semiclassico per il rumore nella fotorivelazione. 9 Fotorivelatori ad immagine. Tubi a ripresa di
immagine. Vidicon. Vidicon intensificati. Matrici a CCD. Funzionamento. Proprietà e parametri. Organizzazione ad immagine. Stadio di uscita. 10 Risoluzione spaziale e MTF. Campionamento. Effetti Moirè Applicazioni. 11 Intensificatori e convertitori di immagini. Generazioni di
intensificatori. Parametri e prestazioni. Intensificatori speciali.
Prerequisiti
Superamento degli esami di Elettronica I.
Materiale didattico consigliato
Donati. S. Photodetectors. Prentice Hall 1999.
Donati. S. Fotorivelatori, II edizione. AEI 1999, Milano.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Saranno svolte due prove scritte in itinere, la prima sulle parti 1-6, e la seconda sulle parti 711 del Corso. A chi supera entrambe le prove scritte verrà proposto un voto da confermare
attraverso un breve colloquio finale. Coloro che non abbiano potuto svolgere le prove in
itinere sosterranno un esame completo, comprendente una prova scritta e una orale.
Peloso - Geologia applicata
Geologia applicata
Docente: Gian Francesco Peloso
Codice del corso: 062020
Corso di laurea: AmbT, Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: GEO/05
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire una conoscenza di base della Geologia Applicata, con particolare riferimento a quegli aspetti che trovano comuni e ricorrenti applicazioni nel campo dell'Ingegneria Civile ed Ambientale. Per tale motivo, la materia non viene trattata solo da una angolazione strettamente geologica, ma anche dal punto di vista del tecnico che deve affrontare
problemi che coinvolgono tematiche relative alle Scienze della Terra. Data l'impostazione eminentemente pratica del corso, vengono svolte esercitazioni atte a fornire gli strumenti necessari per l'analisi delle principali caratteristiche dei terreni sciolti e degli ammassi rocciosi,
l'interpretazione e la realizzazione di carte tematiche, la soluzione di problemi cartografici,
l'applicazione di moderne tecniche di indagine nel campo dei problemi ambientali.
Programma del corso
Fondamenti di Geologia generale e di Litologia
Stato fisico, composizione, struttura e movimenti della crosta terrestre. Rischio vulcanico e
rischio sismico. Composizione chimico-mineralogica e proprietà fisico-chimiche dei principali
minerali delle rocce. Classificazione delle rocce. Le rocce come materiale da costruzione:
proprietà, usi, zone di estrazione. Processi di degradazione delle rocce. Alterazione e pedogenesi. Criteri di correlazione geocronologica.
Elementi di Geologia Strutturale
Deformazioni rigide (litoclasi, faglie e clivaggio), plastiche (pieghe e flessure) e miste (sovrascorrimenti e ricoprimenti) delle rocce. Neotettonica. Subsidenza naturale ed indotta dall'estrazione di fluidi.
Elementi di Geomorfologia
Processi geomorfologici dovuti all'attività delle acque continentali, dei ghiacciai, del mare e
del vento. Il rischio idrogeologico. Analisi di stabilità dei versanti. Classificazione e cause dei
movimenti franosi.
Prospezione geologica del sottosuolo
Perforazioni a percussione ed a rotazione. Carotaggio continuo. Sondaggi geoelettrici e sismici e loro limiti di applicazione. Redazione di stratigrafie e realizzazione di profili stratigrafici
bi e tridimensionali.
Elementi di Idrogeologia
Il ciclo fondamentale dell'acqua. Porosità e permeabilità delle rocce incoerenti. La legge di
Darcy. Dinamica delle acque sotterranee. Le falde acquifere. Rapporti tra acque superficiali
ed acque sotterranee. La permeabilità delle rocce coerenti. Il carsismo. Le sorgenti e le loro
diverse classificazioni.
Geologia delle Grandi Opere
Indagini geologiche e fasi progettuali per la costruzione di: vie di comunicazione (strade di
pianura, di collina, di montagna; opere di difesa della sede stradale); gallerie (trafori e gallerie
parietali), dighe (rigide, deformabili e di subalveo).
Peloso - Geologia applicata
Esercitazioni
Riconoscimento macroscopico delle rocce. Soluzione di esercizi cartografici. Lettura ed interpretazione delle carte geologiche.
Prerequisiti
Per il contenuto e l'impostazione che caratterizzano le tematiche svolte sarebbe utile per gli
studenti possedere la conoscenza di alcuni concetti di base presenti nei corsi di Chimica, Fisica e Topografia. A sua volta, il corso è propedeutico a quello di Geotecnica.
Materiale didattico consigliato
L. Scesi, M. Papini & P. Gattinoni. Geologia Applicata, Il rilevamento geologico-tecnico, Vol.
1. Casa Editrice Ambrosiana, Milano.
A. Desio. Geologia applicata all'Ingegneria. Hoepli, Milano.
G.F. Peloso. Dispense del Corso di Geologia Applicata. CUSL, Pavia.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La modalità di verifica dell'apprendimento prevede due prove scritte "in itinere". Il mancato
superamento di tali prove comporta la necessità di sostenere un esame orale a fine corso.
Meisina - Geologia applicata (mn)
Geologia applicata (mn)
Docente: Claudia Meisina
Codice del corso: 062092
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: GEO/05
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire una conoscenza di base della Geologia Applicata, con particolare riferimento a quegli aspetti che trovano comuni e ricorrenti applicazioni nel campo dell'Ingegneria Civile ed Ambientale. Per tale motivo la materia non viene trattata solo da una angolazione strettamente geologica, ma anche dal punto di vista del tecnico che deve affrontare
problemi che coinvolgono tematiche relative alle Scienze della Terra. Data l'impostazione eminentemente pratica, vengono svolte esercitazioni atte a fornire gli strumenti necessari per
l'analisi dei caratteri diagnostici dei terreni sciolti e degli ammassi rocciosi, l'interpretazione e
la realizzazione di carte tematiche, la soluzione di problemi cartografici, l'applicazione di moderne tecniche di indagine nel campo dei problemi ambientali.
Programma del corso
Fondamenti di Geologia Generale e di Litologia
Stato fisico, composizione, struttura e movimenti della crosta terrestre. Rischio vulcanico e
rischio sismico. composizione chimica e mineralogica, proprietà fisico-chimiche dei minerali
più comuni costituenti le rocce: silicati, carbonati e solfati. I minerali argillosi. Le rocce come
materiale da costruzione: proprietà, usi, zone di estrazione. Processi di degradazione delle
rocce: disgregazione, alterazione e soluzione. Processi pedogenetici. Criteri di correlazione.
Cronologia relativa ed assoluta.
Elementi di Geologia Strutturale
Deformazioni rigide (litoclasi e faglie), deformazioni plastiche (pieghe e flessure) e deformazioni miste (sovrascorrimenti e ricoprimenti) delle rocce. Neotettonica e subsidenza.
Elementi di Geomorfologia
Processi geomorfologici legati all'attività delle acque correnti, dei ghiacciai, del mare, del vento e gli aspetti di ingegneria civile ad essi connessi. Il rischio idrogeologico. Classificazione
delle frane. Analisi di stabilità dei versanti:cause predisponenti e cause determinanti dei movimenti franosi.
Prospezione Geologica del Sottosuolo
Metodi diretti: sondaggi a percussione ed a rotazione. Carotaggio continuo. Metodi indiretti:
sondaggi geoelettrici e geosismici e loro limiti di applicazione. La redazione delle stratigrafie e
la realizzazione di profili stratigrafici bi e tridimensionali.
Elementi di Idrogeologia
Il ciclo fondamentale dell'acqua. Porosità e permeabilità delle rocce non coerenti. La legge di
Darcy. Dinamica delle acque sotterranee. Le falde acquifere. Rapporti tra acque superficiali
ed acque sotterranee. Permeabilità delle rocce coerenti. Il carsismo. Le sorgenti e le loro diverse classificazioni.
Geologia delle Grandi Opere
Indagini geologiche e fasi progettuali per la costruzione di: vie di comunicazione (strade di
pianura, di collina, di montagna; opere di difesa della sede stradale); gallerie (trafori e gallerie
parietali); dighe (rigide, deformabili e di subalveo.
Meisina - Geologia applicata (mn)
Esercitazioni
Riconoscimento macroscopico delle rocce. Svolgimento di problemi cartografici. Lettura ed
interpretazione delle carte geologiche.
Prerequisiti
Per il contenuto e l'impostazione che caratterizzano le tematiche svolte, sarebbe utile per gli
studenti possedere la conoscenza di alcuni concetti base presenti nei corsi di Chimica, Fisica
e Topografia. A sua volta, il corso è propedeutico a quello di Geotecnica.
Materiale didattico consigliato
L. Scesi, M. Papini & P. Gattinoni. Geologia Applicata, Il rilevamento geologico-tecnico, Vol.
1-2. Casa Editrice Ambrosiana, Milano.
G.F. Peloso. Dispense del corso di Geologia Applicata. CUSL, Pavia.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La modalità di verifica dell'apprendimento consiste in due prove scritte "in itinere". Il mancato
superamento delle suddette prove comporta un esame orale alla fine del corso.
Grieco - Geometria
Geometria
Docente: Marisa Grieco
Codice del corso: 061028
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/03
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
20
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni e gli strumenti tecnici di base dell'Algebra
Lineare e della Geometria Analitica, di dare cioè le basi di partenza per un discorso matematico a livello universitario in ambito algebrico e geometrico. Lo studio dell'Algebra lineare, cioè
degli spazi vettoriali e delle loro proprietà è reso più facilmente accessibile privilegiandone
l'aspetto computazionale (algebrico, vettoriale, matriciale), costruttivo ed applicativo. In questa ottica il programma di Geometria Analitica è svolto sfruttando gli strumenti e le tecniche
proprie dell'Algebra Lineare, i cui contenuti specifici sono, a loro volta, presentati come generalizzazioni naturali degli analoghi della Geometria Analitica.
Programma del corso
1. Fondamenti a) Elementi di teoria degli insiemi, relazioni e funzioni. b) Strutture algebriche
con particolare riguardo agli insiemi numerici Z, Q, R. c) Numeri complessi: forma algebrica e
trigonometrica. Operazioni e struttura di campo. d) Polinomi, equazioni algebriche a coefficienti reali o complessi. e) Geometria analitica nel piano: coordinate cartesiane e polari, rette
e coniche dal punto di vista elementare. 2. Algebra Lineare e Geometria Analitica a) Spazi
vettoriali reali e complessi: sottospazi, dipendenza ed indipendenza lineare, basi e dimensione. Spazio dei vettori geometrici. Spazio delle matrici. b) Operatori lineari tra spazi vettoriali:
nucleo, immagine e teorema delle dimensioni. Matrici come operatori lineari. Determinante,
rango e nullità di una matrice. Prodotto tra matrici, matrici invertibili e cambiamenti di coordinate cartesiane. c) Sistemi lineari, teorema di Rouchè-Capelli, regola di Cramer, algoritmi per
la risoluzione di sistemi lineari. d) Geometria Analitica Lineare: rette nel piano, rette e piani
nello spazio. e) Autovalori ed autovettori di una matrice e sua diagonalizzazione. f) Prodotto
scalare standard nello spazio dei vettori geometrici e sua generalizzazione ad uno spazio vettoriale reale di dimensione n: vettori ortogonali, norma di un vettore e costruzione di una base
ortonormale. Matrici ortogonali e cambiamenti di riferimento cartesiano ortogonale. Questioni
metriche in geometria elementare. g) Coordinate polari e cilindriche nello spazio. h) Rappresentazione analitica di curve e superfici nello spazio, in particolare sfera, cerchio e quadriche
di rotazione. i) Forme quadratiche reali: diagonalizzazione e segnatura. j) Classificazione delle coniche.
Prerequisiti
Conoscenze matematiche e logiche di base.
Materiale didattico consigliato
Grieco M., Zucchetti B. Algebra Lineare e Geometria Analitica. Ed. La Goliardica Pavese (ristampa 2007).
Modalità di verifica dell'apprendimento
Lo studente potrà scegliere se sostenere due prove scritte "in itinere", contenenti esercizi e
quesiti teorici, oppure partecipare agli appelli della sessione di febbraio, di luglio e di settembre. Chi non supera l'esame mediante le prove in itinere dovrà sostenere una prova scritta
(costituita da soli esercizi) ed una prova orale.
Rizzi - Geometria e algebra (ca)
Geometria e algebra (ca)
Docente: Cecilia Rizzi
Codice del corso: 062011
Corso di laurea: AmbT, Civ, Mec
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/02-03
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni e gli strumenti tecnici di base dell'Algebra
Lineare e della Geometria Analitica, di dare cioè le basi di partenza per un discorso matematico a livello universitario in ambito algebrico e geometrico. Lo studio dell'Algebra Lineare,
cioè degli spazi vettoriali e delle loro proprietà è reso più facilmente accessibile privilegiandone l'aspetto computazionale, costruttivo ed applicativo. In questa ottica il programma di Geometria Analitica è svolto sfruttando gli strumenti e le tecniche proprie dell'Algebra Lineare, i
cui contenuti specifici sono, a loro volta, presentati come generalizzazioni naturali degli analoghi della Geometria Analitica.
Programma del corso
Fondamenti
Elementi di teoria degli insiemi, relazioni e funzioni. Strutture algebriche con particolare riguardo agli insiemi numerici Z, Q, R. Numeri complessi: forma algebrica, trigonometrica ed
esponenziale. Operazioni in C e struttura di campo. Polinomi, equazioni algebriche a coefficienti reali o complessi. Geometria Analitica nel piano: coordinate cartesiane e polari, rette e
coniche dal punto di vista elementare.
Algebra Lineare
Spazi vettoriali reali e complessi: sottospazi, dipendenza e indipendenza lineare, basi e dimensione. Spazio dei vettori geometrici. Spazi numerici n-dimensionali. Spazio delle matrici.
Operatori lineari tra spazi vettoriali: nucleo, immagine e Teorema delle dimensioni. Matrici
come operatori lineari. Determinante, rango e nullità di una matrice. Prodotto tra matrici, matrici invertibili e cambiamenti di coordinate. Sistemi lineari: Teorema di Rouchè-Capelli, regola
di Cramer, algoritmi per la risoluzione. Autovalori e autovettori di una matrice e sua diagonalizzazione. Prodotto scalare standard nello spazio dei vettori geometrici e sua generalizzazione ad uno spazio vettoriale reale di dimensione n: vettori ortogonali, norma di un vettore e costruzione di una base ortonormale. Diagonalizzazione di una matrice reale simmetrica mediante una matrice ortogonale. Forme Quadratiche reali: segnatura, riduzione a forma canonica.
Geometria analitica
Cambiamenti di riferimento cartesiano ortogonale nel piano e nello spazio. Rappresentazione
analitica di rette e piani nello spazio. Riduzione a forma canonica dell'equazione di una conica. Cenno alle superfici quadriche e alle loro sezioni piane.
Progetto di Tutorato
Circa 20 ore/anno in aula.
Prerequisiti
Matematica: quelli richiesti per l'immatricolazione alla Facoltà.
Materiale didattico consigliato
M. Grieco, B. Zucchetti. Algebra Lineare e Geometria Analitica. ed. La Goliardica Pavese (ristampa 2007).
Rizzi - Geometria e algebra (ca)
Modalità di verifica dell'apprendimento
Lo studente potrà scegliere se sostenere due prove scritte in "itinere", contenenti esercizi e
quesiti teorici oppure partecipare agli appelli ordinari. Chi non supera l'esame mediante le
prove in "itinere" dovrà sostenere una prova scritta contenente solo esercizi e una prova orale
teorica.
Brivio - Geometria e algebra (ii)
Geometria e algebra (ii)
Docente: Sonia Brivio
Codice del corso: 062001
Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf, Elt
Crediti formativi: 7 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/02-03
Lezioni (ore/anno):
35
Esercitazioni (ore/anno): 35
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni e gli strumenti tecnici di base dell'Algebra
Lineare e della Geometria Analitica, di dare cioè le basi di partenza per un discorso matematico a livello universitario in ambito algebrico e geometrico. Lo studio dell'Algebra Lineare,
cioè degli spazi vettoriali e delle loro proprietà, è reso più facilmente accessibile privilegiandone l'aspetto computazionale (algebrico, vettoriale, matriciale), costruttivo ed applicativo. In
quest'ottica, il programma di Geometria Analitica è svolto sfruttando gli strumenti propri
dell'Algebra Lineare i cui contenuti specifici sono, a loro volta, presentati come generalizzazioni naturali degli analoghi della usuale Geometria Analitica. Per agevolare gli studenti nel
loro percorso di studio e formativo e nell'ambito del programma di tutorato della Facoltà, sono
previste attività seminariali ed esercitazioni integrative (complessivamente, circa 20 - 24 ore).
Programma del corso
FONDAMENTI: Elementi di teoria degli insiemi, relazioni e funzioni. Strutture algebriche con
particolare riguardo agli insiemi numerici Z, Q, R. Numeri complessi: forma algebrica e trigonometrica. Operazioni e struttura di campo. Polinomi, equazioni algebriche a coefficienti reali
o complessi. Geometria analitica nel piano: coordinate cartesiane e polari, rette e coniche.
ALGEBRA LINEARE e GEOMETRIA ANALITICA: Spazi vettoriali reali e complessi: Sottospazi, Dipendenza ed Indipendenza lineare, Basi e Dimensione. Spazio dei vettori geometrici.
Spazi numerici n-dimensionali. Matrici.
OPERATORI LINEARI TRA SPAZI VETTORIALI: Nucleo, Immagine e Teorema delle dimensioni. Matrici come operatori lineari. Determinante, Rango e Nullità di una matrice. Prodotto
tra matrici, matrici invertibili e cambiamenti di coordinate. Sistemi lineari: teorema di RouchèCapelli, regola di Cramer, Algoritmi per la risoluzione di sistemi lineari.
GEOMETRIA ANALITICA LINEARE: rette nel piano, rette e piani nello spazio. Autovalori ed
autovettori di un operatore lineare e di una matrice. Diagonalizzazione. Prodotto scalare
standard nello spazio dei vettori geometrici e sua generalizzazione ad uno spazio vettoriale
reale di dimensione n: ortogonalità, norma e costruzione di basi ortonormali. Cenni al caso
complesso. Matrici ortogonali e cambiamenti di basi ortonormali. Questioni metriche in geometria elementare: cambiamenti di riferimenti cartesiani, ortogonali, distanza, ortogonalità.
Rappresentazione analitica di curve e superfici nello spazio, in particolare sfera e cerchio e
quadriche di rotazione. Forme quadratiche reali: Segnatura, Riduzione a forma canonica.
Classificazione delle coniche. Riduzione a forma canonica dell'equazione di una quadrica.
Prerequisiti
Sono quelli previsti per l'immatricolazione alla Facoltà.
Materiale didattico consigliato
M. Grieco, B. Zucchetti. Algebra Lineare e Geometria Analitica. ed. La Goliardica Pavese (ristampa 2007).
Brivio - Geometria e algebra (ii)
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame è costituito da una prova scritta (riguardante la risoluzione di esercizi di tipo elementare) e da una prova orale. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame.
È ammesso a sostenere la prova orale solo chi abbia conseguito, nella prova scritta, un punteggio minimo predeterminato. In alternativa alla prova scritta e solo per il primo appello d'esame, lo studente può sostenere due prove scritte "in itinere"; anche in questo caso, è previsto un punteggio minimo per l'ammissione alla prova orale.
Bonsante- Geometria e algebra (mn)
Geometria e algebra (mn)
Docente: Francesco Bonsante
Codice del corso: 062085
Corso di laurea: AmbT, Inf
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/03
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti le nozioni e gli strumenti tecnici di base dell'Algebra
Lineare e della Geometria Analitica, di dare cioè le basi di partenza per un discorso matematico a livello universitario in ambito algebrico e geometrico. Lo studio dell'Algebra Lineare,
cioè degli spazi vettoriali e delle loro proprietà, è reso più facilmente accessibile privilegiandone l'aspetto computazionale (algebrico, vettoriale, matriciale), costruttivo ed applicativo. In
quest'ottica, il programma di Geometria Analitica è svolto sfruttando gli strumenti propri
dell'Algebra Lineare i cui contenuti specifici sono, a loro volta, presentati come generalizzazioni naturali degli analoghi della usuale Algebra Analitica.
Programma del corso
Fondamenti
• Elementi di teoria degli insiemi, relazioni e funzioni.
•
Strutture algebriche con particolare riguardo agli insiemi numerici Z, Q, R.
•
Numeri complessi: forma algebrica e trigonometrica. Operazioni e struttura di campo.
•
Polinomi, equazioni algebriche a coefficienti reali o complessi.
•
Geometria analitica nel piano: coordinate cartesiane e polari, rette e coniche dal punto di
vista elementare.
Algebra lineare e geometria analitica
• Spazi vettoriali reali e complessi: Sottospazi, Dipendenza ed Indipendenza lineare, Basi e
Dimensione. Spazio dei vettori geometrici. Spazi numerici n-dimensionali. Matrici.
•
Operatori lineari tra spazi vettoriali: Nucleo, Immagine e Teorema delle dimensioni. Matrici
come operatori lineari. Determinante, Rango e Nullità di una matrice. Prodotto tra matrici
invertibili e cambiamenti di coordinate.
•
Sistemi lineari: teorema di Rouchè-Capelli, regola di Cramer, Algoritmi per la risoluzione di
sistemi lineari.
•
Geometria Analitica Lineare: rette nel piano, rette e piani nello spazio.
•
Autovalori ed autovettori di un operatore lineare, di una matrice. Diagonalizzazione.
•
Prodotto scalare standard nello spazio dei vettori geometrici e sua generalizzazione ad
uno spazio vettoriale reale di dimensione n: ortogonalità, norma e costruzione di una base
ortonormale. Cenni al caso complesso. Matrici ortogonali e cambiamenti di base ortonormali. Questioni metriche in geometria elementare: cambiamenti di riferimento cartesiani
ortonormali, distanza, ortogonalità.
•
Rappresentazione analitica di curve e superfici nello spazio, in particolare sfera e cerchio
e quadriche di rotazione.
•
Forme quadratiche reali: Segnatura, Riduzione a forma canonica. Cenni al caso complesso.
•
Classificazione delle coniche. Riduzione a forma canonica dell'equazione di una quadrica.
Bolognesi - Geometria e algebra (mn)
Tutorato
Nell'ambito del programma di tutorato della Facoltà, sono previste attività seminariali ed esercitazioni integrative (complessivamente 20-24 ore), per agevolare gli studenti nel loro percorso di studio e formativo.
Prerequisiti
Quelli richiesti per l'immatricolazione alla Facoltà.
Materiale didattico consigliato
B. Grieco, M. Zucchetti. Algebra Lineare e Geometria Analitica. ed. La Goliardica Pavese (ristampa 2007).
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame è costituito da una prova scritta (riguardante la risoluzione di esercizi di tipo elementare) e da una prova orale. Le prove devono essere sostenute in uno stesso appello d'esame.
Inoltre, è ammesso a sostenere la prova orale solo chi abbia conseguito, nella prova scritta,
almeno un punteggio minimo predeterminato. In alternativa alla prova scritta e solo per il primo appello d'esame, lo Studente può sostenere due prove scritte "in itinere", la prima svolta
verso la metà del corso e la seconda svolta appena dopo la conclusione del corso stesso:
anche in questo caso, è previsto un punteggio minimo per l'ammissione alla prova orale.
Braschi - Geotecnica
Geotecnica
Docente: Giovanni Braschi
Codice del corso: 062074
Corso di laurea: AmbT, Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/07
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire gli elementi necessari per: - il dimensionamento di un muro di
sostegno a gravità (esclusa parte strutturale); - il dimensionamento di una fondazione superficiale (esclusa parte strutturale); - il dimensionamento di un pendio artificiale (scavo o rilevato);
- lo studio dei moti di filtrazione intorno alle strutture che alterano la situazione idraulica naturale; - la programmazione ed il controllo di indagini geotecniche.
Programma del corso
Il programma prevede una parte generale propedeutica alla successiva parte applicativa approfondita con apposite esercitazioni.
Definizioni e principi di base
Il terreno: grandezze fisiche e classificazione. Principio delle pressioni efficaci. Tensioni litostatiche.
Comportamento meccanico del terreno
Deformabilità in condizioni edometriche e prova edometrica. Resistenza al taglio in situazione
di breve e lungo termine. Prova di taglio diretto e prova di compressione semplice.
Muri di sostegno a gravità
Tipologie e comportamento a rottura. Calcolo della spinta attiva con la teoria di Rankine. Effetto di sovraccarichi distribuiti e concentrati lineari. Verifiche di stabilità. Procedimento logico
per il dimensionamento. Normativa. Esercitazione: calcolo di spinte e verifiche di stabilità.
Fondazioni superficiali
Tipologie e comportamento a rottura. Calcolo della capacità portante secondo Terzaghi. Calcolo del cedimento in condizioni edometriche. Procedimento logico per il dimensionamento.
Normativa. Esercitazione: calcolo della capacità portante.
Pendii artificiali
Tipologie, differenze tra scavo e rilevato e comportamento a rottura. Abaco di Taylor e metodi
delle strisce per le verifiche di stabilità. Procedimento logico per il dimensionamento. Normativa. Esercitazione: uso dell'abaco di Taylor e dei metodi delle strisce.
Moti di filtrazione intorno alle strutture
Tipologie dei casi più comuni e problemi ingegneristici. Metodo grafico di soluzione (rete di
flusso a maglie quadre) per terreno omogeneo e isotropo. Calcolo di portate, pressioni neutre,
spinte. Sifonamento. Esercitazione: uso della rete a maglie quadre.
Indagini geotecniche
Volume significativo. Mezzi e prove di indagine. Utilizzo dei risultati delle prove. Normativa.
Prerequisiti
Geologia applicata: Formazione dei terreni. Falda (freatica, confinata e artesiana) e correlazioni falda-stratigrafia. Idraulica: Quota piezometrica. Permeabilità. Legge di Darcy.
Braschi - Geotecnica
Materiale didattico consigliato
Testi indicati dal docente e copie dei lucidi usati a lezione.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste due prove scritte in itinere, a metà e alla fine del corso, ed un esame finale orale. Lo studente può essere esentato dall'esame orale purché abbia superato positivamente le
due prove scritte (voto medio delle due prove >=18/30). In tal caso il voto finale sarà quello
medio delle prove scritte ma non potrà essere superiore a 26/30. Lo studente che non ha superato positivamente le prove scritte in itinere, per essere ammesso all'esame orale deve sostenere una prova scritta finale.
Lai - Geotecnica (ea)
Geotecnica (ea)
Docente: Carlo Giovanni Lai
Codice del corso: 061062
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 9 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/07
Lezioni (ore/anno):
52
Esercitazioni (ore/anno): 52
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti i fondamenti teorici sul comportamento meccanico e
idraulico dei terreni al fine di dotarli degli strumenti necessari a risolvere i principali problemi
dell'ingegneria geotecnica come il dimensionamento e la verifica di sistemi fondazionali e di
opere di sostegno delle terre. Particolare importanza verrà posta durante il corso al tema della
caratterizzazione geotecnica di un deposito mediante indagini geognostiche in sito e di laboratorio, in quanto tale argomento è propedeutico ai temi applicativi. Il corso comprenderà ore
di lezione nelle quali verranno svolti gli argomenti di teoria e ore di esercitazione dedicate allo
svolgimento di esercizi e all'approfondimento di temi specifici. La suddivisione in moduli, con
le relative ore di lezione (L) ed esercitazione (E) è indicata nel seguito.
Programma del corso
Genesi, struttura, proprietà e classificazione dei terreni (primo modulo didattico: 4L + 4E)
Origine dei terreni e caratteri macrostrutturali dei depositi naturali. Relazione tra le fasi. Il chimismo delle argille. Identificazione e sistemi di classificazione dei terreni. Curve granulometriche. Limiti di Atterberg. Carta di plasticità di Casagrande. Parametri di stato iniziali. Interazione tra fase fluida e scheletro solido. Curva di compressibilità intrinseca di Burland.
Elementi di meccanica del continuo. Cenni sui sistemi particellari. (secondo modulo didattico:
4L + 4E)
Analisi dello stato di tensione e di deformazione. Tensioni principali e ottaedriche. Uso degli
invarianti. Decomposizione del tensore degli sforzi. Il cerchio di Mohr. Equazioni di equilibrio e
di congruenza. Il legame costitutivo. L'ipotesi di mezzo elastico lineare. Isotropia e mezzo trasversalmente isotropo. Applicazione della teoria dell'elasticità al calcolo dello stato tensiodeformativo indotto in un mezzo omogeneo da carichi esterni. Il problema di Boussinesq e di
Mindlin e loro rilevanza ai fini ingegneristici. Limiti di applicabilità della teoria elastica. Cenni
alla teoria di Hertz e alla intrinseca non-linearità del comportamento meccanico dei mezzi particellari. Il fenomeno della dilatanza e sue implicazioni pratiche.
Il mezzo poroso: peculiarità e caratteristiche generali dei depositi naturali (terzo modulo didattico: 4L + 4E)
Natura particellare dei terreni. Limiti di applicabilità del modello continuo. Principio degli sforzi
efficaci e suo significato fisico. Tensioni geostatiche totali, interstiziali ed efficaci. Depositi saturi e parzialmente saturi. Fenomeni di capillarità. Storia geologica e dello stato tensionale.
Concetto di pressione di preconsolidazione. Coefficiente di spinta a riposo. Terreni normalconsolidati e sovraconsolidati. Preconsolidazione da fenomeni diagenetici e di invecchiamento.
Elementi di idraulica dei terreni (quarto modulo didattico: 6L + 6E)
Aspetti cinematici del moto dei fluidi. Equazioni fondamentali della meccanica dei fluidi. Forme di energia ed equazione di Bernoulli. Moti di filtrazione. Legge di Darcy. Condizioni di equilibrio in presenza di forze di filtrazione. Pressione idrodinamica e gradiente idraulico critico.
Il problema del sifonamento di un fondo scavo e valutazione delle condizioni di sicurezza.
Condizioni non-drenate e definizione dei parametri delle pressioni interstiziali di Skempton.
Moti di filtrazione in regime stazionario. Equazione di Laplace. Moto confinato e non confinato. Prove per la determinazione sperimentale della conducibilità idraulica.
Lai - Geotecnica (ea)
Teoria della consolidazione (quinto modulo didattico: 6L + 6E)
Equazione monodimensionale di consolidazione del Terzaghi. Struttura e analogia con l'equazione del calore. Soluzione analitica e numerica dell'equazione di Terzaghi. La prova edometrica. Determinazione della pressione di preconsolidazione. Parametri di deformabilità in
condizioni edometriche. Cedimento edometrico e secondario (viscoso). Determinazione sperimentale del coefficiente di consolidazione. Influenza del disturbo del campionamento sui risultati della prova edometrica. Limiti della teoria monodimensionale del Terzaghi. Cenni ai
processi di consolidazione in condizioni bi e tridimensionali. Dreni verticali e consolidazione
radiale. Il problema del carico variabile nel tempo.
Il comportamento meccanico dei terreni: evidenze sperimentali e modellazione fisicomatematica (sesto modulo didattico: 10L +10E)
Premessa. Rappresentazione degli stati tensionali e dei percorsi di sforzo e di deformazione
attraverso il cerchio di Mohr. Piano t-s, piano triassiale e piano q-p. Condizioni di drenaggio.
Analisi in condizioni drenate e non-drenate. Criterio di rottura di Mohr-Coulomb. Principali apparecchiature di laboratorio. Apparecchio triassiale. Apparecchio di taglio diretto o scatola di
Casagrande. Apparecchio in condizioni di deformazioni piane. Colonna risonante. Comportamento meccanico dei terreni a grana-grossa. Resistenza al taglio e deformabilità. Alcune
peculiarità nel comportamento meccanico delle sabbie. Angolo di resistenza al taglio a volume costante. Comportamento meccanico dei terreni a grana-fine. Resistenza al taglio e deformabilità delle argille NC e OC. Prove consolidate non-drenate e prove UU. Resistenza al
taglio non-drenata. Resistenza al taglio di picco e residua. Argille sensitive. Scelta dei parametri di resistenza al taglio nelle analisi di stabilità. Cenni sui modelli costitutivi avanzati del
comportamento meccanico ed idraulico dei terreni. Approccio unificato alla modellazione costitutiva dei terreni. Cenni al modello Cam-Clay.
Indagini geognostiche in sito (settimo modulo didattico: 6L + 6E)
Programma, obiettivi e estensione delle indagini. Sondaggi e prelievo dei campioni. Campionamento indisturbato. Prove in sito di tipo penetrometrico statiche e dinamiche. Correlazioni
empiriche per l'interpretazione dei risultati delle prove SPT e CPT. Prove scissometriche.
Prova di carico su piastra. Cenni alle prove pressiometriche e dilatometriche. Misura della
pressione interstiziale. Installazione di piezometri. Cenni alle prove geofisiche di tipo sismico.
Prova cross-hole, down-hole e prove SASW.
Sistemi fondazionali ed opere di sostegno delle terre (ottavo modulo didattico: 12L + 12E)
Tipologie di fondazioni. Fondazioni dirette e su pali. Capacità portante di fondazioni dirette.
Calcolo dei cedimenti. Fondazioni profonde. Classificazione dei pali di fondazione. Pali infissi
e trivellati. Capacità portante di un palo singolo soggetto a carichi assiali. Portata di base e
portata laterale. Generalità sulle opere di sostegno. Calcolo della spinta attiva e resistenza
passiva secondo le teorie classiche di Coulomb e di Rankine. Spinte dovute all'acqua e ai sovraccarichi accidentali. Opere di drenaggio. Cenni alle opere di sostegno flessibili.
Prerequisiti
Contenuti del corso di Scienza delle Costruzioni.
Materiale didattico consigliato
Bibliografia consigliata per il corso:
Lancellotta, R. (2004). Geotecnica (terza edizione). Zanichelli, pp. 481. Testo di base consigliato.
Atkinson, J. (1997). Geotecnica - Meccanica delle terre e fondazioni. Mc Graw Hill, pp.452.
Testo di riferimento. Tratta sia la meccanica dei terreni sia i problemi di dimensionamento delle fondazioni e delle opere di sostegno anche se non in modo approfondito.
Holtz, R.D. & Kovacs, W.D. (1981). An Introduction to Geotechnical Engineering. PrenticeHall, pp.733. Buon testo di approfondimento sul comportamento meccanico e idraulico dei
terreni. Pragmatico e di facile comprensione.
Lai - Geotecnica (ea)
Lambe, T.W. (1991). Soil Testing for Engineers. BiTech Publishers, pp. 165. Testo di riferimento per le prove geotecniche di laboratorio.
Lambe, T. W. & Whitman, R. V. (1990). Soil Mechanics. John Wiley & Sons, pp. 576. Testo di
approfondimento classico di meccanica dei terreni.
Nova, R. (2002). Fondamenti di meccanica delle terre. Mc Graw Hill, pp.373. Testo di approfondimento sul comportamento meccanico e idraulico dei terreni. Approccio teorico avanzato.
Wood, D.M. (1990). Soil Behaviour and Critical State Soil Mechanics. Cambridge University
Press, pp. 462. Testo di approfondimento sul comportamento meccanico e idraulico dei terreni. Approccio teorico avanzato.
Mitchell, J.K. & Soga, K. (2005). Fundamentals of Soil Behavior. Wiley & Sons, pp. 592. Testo
di approfondimento sul chimismo delle argille e sull'interazione delle fasi fluide e solide del
mezzo poroso.
Reese, L.C., Isenhower, W.M. & Wang, S.T. (2005). Analysis & Design of Shallow & Deep
Foundations. Wiley & Sons, pp. 608. Testo di approfondimento in relazione alle tematiche
dell'ingegneria delle fondazioni.
Sito web del corso: http://www.unipv.it/webgeotk/geotecnica(ea).html
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in due prove scritte in itinere della durata di due ore. Le due prove faranno
riferimento a moduli didattici distinti del corso e comprenderanno una prima parte in cui verranno posti quesiti di teoria e una seconda parte in cui verrà richiesto lo svolgimento di esercizi. Alla seconda prova in itinere sono ammessi solamente gli studenti che hanno superato la
prima prova. Il voto finale risulterà dalla media aritmetica delle due prove in itinere. Entrambe
le prove devono essere superate con votazione superiore o uguale a 18/30. Gli studenti che
non hanno sostenuto o superato le prove in itinere possono fare l'esame finale che consisterà
in una prova scritta di tre ore suddivisa in una prima parte di quesiti teorici e una seconda di
esercizi.
Valentino - Geotecnica (mn)
Geotecnica (mn)
Docente: Roberto Valentino
Codice del corso: 062102
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/07
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire i principi di base della geotecnica, la programmazione ed il controllo di indagini geotecniche e gli elementi necessari per la progettazione, sia in condizioni
ultime che di esercizio, (esclusa parte strutturale) di: un muro di sostegno a gravità, un muro
di sostegno a mensola, una paratìa semplicemente infissa, una paratìa tirantata, una fondazione superficiale. Il corso prevede, inoltre, lo studio dei moti di filtrazione intorno alle strutture
che alterano la situazione idraulica naturale.
Programma del corso
Definizioni e principi di base
Il terreno come mezzo particellare trifasico: grandezze fisiche, proprietà indice e classificazione. Principio degli sforzi efficaci. Tensioni litostatiche. Stato tensionale nel terreno. Condizioni
geostatiche. Storia tensionale. Esercitazione: calcolo degli sforzi litostatici efficaci e totali.
Moti di filtrazione
L'acqua nei terreni. Permeabilità. Determinazione del coeff. di permeabilità in sito. La filtrazione monodimensionale. Forza di filtrazione. Moti di filtrazione intorno alle strutture: tipologie dei
casi più comuni e problemi ingegneristici. Esercitazione: Reticoli di filtrazione. Calcolo di portate, pressioni neutre, spinte. Sifonamento.
Deformabilità in condizioni edometriche
L'edometro. Teoria della consolidazione. Prova edometrica: risultati, parametri e loro determinazione. Significato pratico della prova edometrica: il calcolo dei cedimenti. Esercitazione:
calcolo dei cedimenti in condizioni edometriche.
Stato tensionale nel terreno
Stato tensionale generico. Cerchi di Mohr. Invarianti. Comportamento meccanico delle terre:
prove di laboratorio e descrizione delle apparecchiature. La cella triassiale e i percorsi di carico.
Comportamento meccanico delle terre
Comportamento meccanico sperimentale delle sabbie (sciolte e dense) e delle argille (NC e
OC). Esercitazione sui parametri di resistenza meccanica da prove di laboratorio. Condizioni
di breve e lungo termine. La coesione non drenata e sua determinazione. Esercitazione sulla
determinazione di Cu da prove di laboratorio e da prove in sito.
Metodi di risoluzione dei problemi di ingegneria geotecnica
Spinta su un muro. Metodo di Coulomb. Teoria di Rankine. Spinta attiva e resistenza passiva.
Calcolo della spinta su un muro a gravità con e senza falda. La spinta dell'acqua. I dreni. Esercitazione sul calcolo delle spinte.
Opere di sostegno
Tipologie e comportamento a rottura. Calcolo della spinta attiva con la teoria di Rankine. Effetto di sovraccarichi. Procedimento logico per il dimensionamento. I muri di sostegno a gravità e a mensola: verifiche di stabilità. Esercitazione: verifica e progetto di un muro di sostegno.
Paratìe semplicemente infisse e tirantate. Lo scavo. Esercitazione sul dimensionamento delle
paratìe.
Valentino - Geotecnica (mn)
Fondazioni superficiali
Tipologie e comportamento a rottura. Calcolo della capacità portante. Calcolo del cedimento
in condizioni edometriche. Procedimento logico per il dimensionamento. Condizioni a rottura
e condizioni di esercizio. Esercitazione sul dimensionamento di un plinto.
Indagini e prove in sito
Indagini geotecniche. Prove in sito. Prove CPT ed SPT. Determinazione della stratigrafia e
dei parametri di resistenza delle terre da prove in sito. Esercitazione sulla determinazione
dell'angolo di resistenza a taglio da prove in sito. Calcolo dei cedimenti su sabbia.
Cenni sulla stabilità dei pendii
Tipologie e introduzione all'analisi di stabilità. Condizioni di equilibrio di un pendio indefinito.
Metodi dell'equilibrio limite globale: metodo di Bishop, di Janbu, di Fellenius.
Prerequisiti
Geologia applicata: Formazione dei terreni. Falda (freatica e artesiana) e correlazioni faldastratigrafia. Idraulica: Quota piezometrica. Permeabilità. Legge di Darcy.
Materiale didattico consigliato
R. Lancellotta "Geotecnica", ed. Zanichelli.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla seconda parte
del Corso. (Alla 2.a prova può partecipare chi ha ottenuto almeno 6/30 nella 1.a). Chi ottiene
una valutazione globale positiva (media dei risultati delle 2 prove uguale o maggiore di 18/30)
avrà superato l'esame e avrà, comunque, la possibilità di accedere ad una prova orale supplementare facoltativa. Per chi non avesse sostenuto o superato le prove in itinere, l'esame
completo consiste in una prova scritta ed una prova orale, che verteranno sia sulla parte teorica che sulle esercitazioni.
Greco - Gestione aziendale
Gestione aziendale
Docente: Giorgio Greco
Codice del corso: 062070
Corso di laurea: Civ, ElTel, Inf, Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/35
Lezioni (ore/anno):
25
Esercitazioni (ore/anno): 25
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Introdurre gli studenti all'uso di strumenti concettuali e di tecniche operative utili a comprendere, rappresentare ed affrontare le dimensioni economiche e gestionali dell'impresa nell'ottica
delle problematiche che l'ingegnere comunemente incontra nello svolgimento della sua attività lavorativa.
Programma del corso
La strategia e il processo di pianificazione strategica
Il concetto di strategia. L'analisi dell'ambiente esterno a livello business. Il modello di M. Porter per l'analisi del settore. Analisi della situazione interna a livello business. La catena del
valore. Le strategie competitive di base.
La contabilità e il controllo di gestione
Le principali tipologie e le forme giuridiche dell'impresa. La contabilità esterna: il bilancio d'esercizio: lo stato patrimoniale; il conto economico; la nota integrativa; la riclassificazione dei
bilanci; i principali indicatori di redditività:il ROE, il ROI il ROS; la leva finanziaria; l'analisi di
liquidità. La contabilità interna e l'uso gestionale dei costi. Le principali tipologie di costi: costi
diretti e costi indiretti; costi per commessa e per processo; costi fissi e costi variabili; l'analisi
di break even; direct costing e full costing. Le tecniche per la rilevazione dei costi: Job Order
Costing; Process Costing; Operation Costing; Activity Based Costing. Il Budget e l'analisi degli scostamenti dal budget. L'evoluzione dei sistemi di controllo di gestione:i cruscotti di indicatori e la Balanced Scorecard. Le tecniche per la valutazione degli investimenti: il tempo di
pay back; ROI; Net Present Value; Profitability index; Internal Rate of Return.
La gestione della produzione
I fattori della produzione. Tipologie dei processi produttivi. L'industrializzazione del prodotto.
La documentazione tecnica del prodotto: la distinta base e il ciclo di lavorazione. Il make or
buy. Sistemi e tecniche di programmazione e controllo della produzione: la programmazione
lineare; sistemi di programmazione "push": MRP; sistemi di programmazione "pull": just in
time, kanban. La gestione delle scorte. La pianificazione delle risorse produttive (MRP2). Il
lancio degli ordini e il controllo della produzione. Le tecniche reticolari di programmazione:
PERT ; CPM. Il concetto di ERP ( Enterprise Resources Planning). La gestione della qualità: il
concetto di qualità; il concetto di "controllo della qualità"; i collaudi per attributi e i collaudi per
variabili; i piani di campionamento. La norma UNI EN ISO 9000: 2000 (Vision 2000). I principi
fondamentali dei sistemi di gestione per la qualità.
Prerequisiti
Conoscenze di base di analisi, economia e statistica.
Materiale didattico consigliato
Durante lo svolgimento del corso saranno fornite indicazioni bibliografiche specifiche ed altro
materiale di supporto preparato dal docente.
E. Demè, M. Mutinelli. Economia Aziendale. CUSL, Pavia 2004.
G. Greco, M. Mutinelli. Gestione della Produzione. CUSL, Pavia 2004.
Greco - Gestione aziendale
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con votazione media sufficiente verrà proposto un voto che sarà possibile integrare con una breve
trattazione orale. Per gli studenti che non abbiano sostenuto le prove in itinere, o che non le
abbiano superate con esito positivo, è previsto un esame comprendente una prova scritta ed
una orale.
Bettanti - Gestione della qualità
Gestione della qualità
Docente: Alberto Bettanti
Codice del corso: 062076
Corso di laurea: Inf, Elt, Biom
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/17
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire allo studente: i principi base di organizzazione aziendale e lo sviluppo delle teorie relative al controllo e gestione della qualità; le principali nozioni relative al
controllo statistico applicato al processo, al prodotto/servizio, agli strumenti di misura e alle
decisioni aziendali; le principali nozioni relative alla gestione complessiva e integrata in azienda della qualità, dell'ambiente, della salute e sicurezza, e della responsabilità sociale.
Programma del corso
Introduzione al corso
L'impresa e l'evoluzione storica delle teorie organizzative.
L'azienda
• L'impresa e le strutture organizzative: Obiettivi e stakeholder. La catena del valore di Porter. Le principali strutture organizzative.
• L'impresa e la qualità: Il concetto di qualità. L'evoluzione storica della qualità in azienda.
L'evoluzione storica degli strumenti per la gestione della qualità in azienda. I costi della
non-qualità. Il modello di Juran. Il modello di Taguchi.
Il controllo
• Elementi di statistica per il controllo in azienda: Rappresentazioni grafiche delle distribuzioni di frequenze. Indici statistici descrittivi. Popolazione e campione. Il teorema del Limite Centrale. Elementi di teoria delle probabilità.
• Il controllo statistico dei processi produttivi: Tolleranze e capacità. Tolleranza Naturale e di
Progetto. PCR, Cpk e difettosità in p.p.m. Tecniche di controllo statistico dei processi produttivi (SPC). Istogrammi. Diagrammi causa-effetto. Diagrammi di Pareto. Carte di controllo per variabili e per attributi. Processo sotto e fuori controllo.
• Il controllo statistico dei prodotti/servizi: Stima degli intervalli di confidenza. Media e varianza di una distribuzione di probabilità discreta. La distribuzione binomiale. La popolazione bernoulliana. Stima delle proporzioni della popolazione.
• Approccio statistico alle decisioni aziendali: La distribuzione t. Il test delle ipotesi.
• Il controllo statistico degli strumenti di misura: Calcolo dell'incertezza di misura
La gestione
• La normativa e la certificazione dei sistemi di gestione: le quattro dimensioni dei sistemi di
gestione. La normativa tecnica. L'organizzazione della certificazione in Italia. I requisiti
delle norme e la certificazione.
• La struttura dei sistemi di gestione integrata (SGI): Definizione e struttura dei SGI. La
struttura documentale dei SGI. Il Manuale del SGI. L'analisi ambientale del sito. La valutazione dei rischi. Il bilancio sociale.
• I principi dei sistemi di gestione integrata (SGI): i principi alla base dei SGI. Approccio sistemistico alla gestione. Approccio basato sui processi.
• I requisiti dei sistemi di gestione integrata (SGI): i requisiti del SGI. Gestione della documentazione. Responsabilità della Direzione e pianificazione. Gestione delle risorse. Attuazione del SGI. Misura e analisi delle prestazioni.
Bettanti - Gestione della qualità
•
L'integrazione dei sistemi di gestione: Modello di integrazione per addizione. Modello di
integrazione per aggregazione. Modello di integrazione per elementi comuni. Modello di
integrazione orientata ai processi.
Prerequisiti
Conoscenze di base di organizzazione e gestione aziendale.
Materiale didattico consigliato
A. Bettanti. Il controllo e la gestione in azienda. MG Editori, Milano, 2004.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del Corso. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte la prova
finale consisterà in un colloquio. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le prove in
itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su argomenti trattati durante il Corso, al fine di essere ammessi al colloquio finale.
De Nicolao - Identificazione dei modelli e analisi dei dati
Identificazione dei modelli e analisi dei dati
Docente: Giuseppe De Nicolao
Codice del corso: 062048
Corso di laurea: AmbT, Civ, Inf, Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04
Lezioni (ore/anno):
25
Esercitazioni (ore/anno): 19
Laboratori (ore/anno):
10
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza delle nozioni di base del calcolo della probabilità (probabilità condizionata, indipendenza, variabile casuale, media, varianza,...) e della statistica (nozione di stimatore, test
di ipotesi, intervalli di confidenza, regressione lineare,...). Capacità di utilizzare strumenti informatici per analizzare dati sperimentali e identificare semplici modelli (stima di media e varianza, coefficiente di correlazione, regressione lineare,...).
Programma del corso
Fondamenti di calcolo delle probabilità
• Nozione di probabilità;
•
Indipendenza statistica, probabilità condizionata, teorema della probabilità totale e di Bayes;
•
Prove di Bernoulli, eventi di Poisson;
•
Nozione di variabile casuale (V.C.), funzione di distribuzione e densità di probabilità, funzioni di V.C.;
•
Moda, mediana e momenti di una V.C.;
•
V.C. congiunte: distribuzione, densità, momenti, indipendenza, incorrelazione, funzioni di
V.C. congiunte;
•
Legge dei grandi numeri, V.C. gaussiane, teorema fondamentale della convergenza stocastica.
Fondamenti di statistica e analisi dei dati
• Nozione di stimatore;
•
Momenti campionari e loro proprietà principali;
•
Intervalli di confidenza per la media campionaria, la V.C. "t di Student";
•
Cenni sui test statistici;
•
Modelli lineari nei parametri: il metodo dei minimi quadrati;
•
Stimatore di Gauss-Markov
•
Scelta della complessità: test F, criteri FPE, AIC, MDL
Prerequisiti
Nozioni base di teoria degli insiemi, logica, nozione di limite, derivata e integrale, massimizzazione di funzioni di una o più variabili (esami di Geometria e Algebra, Analisi Matematica A
e B).
Materiale didattico consigliato
G. De Nicolao, R. Scattolini. Identificazione Parametrica. Edizioni CUSL, Pavia.
A. Papoulis. Probability, Random Variables, and Stochastic Processes. MCGraw-Hill.
Sito web del corso: http://sisdin.unipv.it/
De Nicolao - Identificazione dei modelli e analisi dei dati
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del Corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso.
De Nicolao - Identificazione dei modelli e analisi dei dati (mn)
Identificazione dei modelli e analisi dei dati (mn)
Docente: Giuseppe De Nicolao
Codice del corso: 062122
Corso di laurea: AmbT, Inf
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04
Lezioni (ore/anno):
32
Esercitazioni (ore/anno): 19
Laboratori (ore/anno):
10
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza delle nozioni di base del calcolo della probabilità (probabilità condizionata, indipendenza, variabile casuale, media, varianza,...) e della statistica (nozione di stimatore, test
di ipotesi, intervalli di confidenza, regressione lineare,...). Capacità di utilizzare strumenti informatici per analizzare dati sperimentali e identificare semplici modelli (stima di media e varianza, coefficiente di correlazione, regressione lineare,...).
Programma del corso
Fondamenti di calcolo delle probabilità
• nozione di probabilità;
•
indipendenza statistica, probabilità condizionata, teorema della probabilità totale e di Bayes;
•
prove di Bernoulli, eventi di Poisson;
•
nozione di variabile casuale (V.C.), funzione di distribuzione e densità di probabilità, funzioni di V.C.;
•
moda, mediana e momenti di una V.C.;
•
V.C. congiunte: distribuzione, densità, momenti, indipendenza, incorrelazione, funzioni di
V.C. congiunte;
•
legge dei grandi numeri, V.C. gaussiane, teorema fondamentale della convergenza stocastica.
Fondamenti di statistica e analisi dei dati
• Nozione di stimatore;
•
momenti campionari e loro proprietà principali;
•
intervalli di confidenza per la media campionaria, la V.C. "t di Student";
•
cenni sui test statistici;
•
modelli lineari nei parametri: il metodo dei minimi quadrati;
•
stimatore di Gauss-Markov
•
scelta della complessità: test F, criteri FPE, AIC, MDL
•
Introduzione agli strumenti informatici per l'identificazione e l'analisi dei dati
Prerequisiti
Nozioni base di teoria degli insiemi, logica, nozione di limite, derivata e integrale, massimizzazione di funzioni di una o più variabili (esami di Geometria e Algebra, Analisi Matematica A
e B).
Materiale didattico consigliato
G. De Nicolao, R. Scattolini. Identificazione Parametrica. Edizioni CUSL, Pavia.
A. Papoulis. Probability, Random Variables, and Stochastic Processes. MCGraw-Hill.
Sito web del corso: http://sisdin.unipv.it/
De Nicolao - Identificazione dei modelli e analisi dei dati (mn)
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del Corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso.
Ciaponi - Idraulica applicata
Idraulica applicata
Docente: Carlo Ciaponi
Codice del corso: 062130
Corso di laurea: AmbT, Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/01
Lezioni (ore/anno):
36
Esercitazioni (ore/anno): 14
Laboratori (ore/anno):
6
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Al termine dell'insegnamento lo studente deve aver acquisito i concetti e gli strumenti operativi necessari per risolvere i problemi di idraulica delle correnti in moto permanente a superficie
libera in alvei artificiali e naturali. Deve saper delineare in termini qualitativi e calcolare numericamente i profili di rigurgito di correnti a pelo libero in funzione delle condizioni al contorno
che caratterizzano la corrente stessa e di eventuali singolarità.
Programma del corso
Introduzione
Problemi di idraulica ambientale connessi con l'utilizzazione delle risorse idriche e con la difesa del suolo.
Richiami sulle correnti:
Il concetto di corrente. Caratteristiche spaziali e temporali delle correnti. Le equazioni di continuità e del moto.
Caratteristiche geometriche delle correnti a superficie libera
Grandezze geometriche che caratterizzano la sezione trasversale. Grandezze geometriche
che caratterizzano il profilo longitudinale. Rappresentazione della geometria degli alvei naturali.
Il moto uniforme nelle correnti a superficie libera
Il moto uniforme. Formule di resistenza per le correnti a pelo libero e coefficienti di scabrezza.
Scale di deflusso. Scale di deflusso per sezioni chiuse. Scale di deflusso per sezioni composte. Problemi di verifica e di dimensionamento in condizioni di moto uniforme: metodi grafici
(scale di deflusso specifiche e normalizzate) e metodi numerici (bisezione). Instabilità del moto uniforme (correnti rapide).
Caratteristiche energetiche di una corrente a superficie libera
Energia rispetto al fondo. Relazione fra energia e tirante idrico a portata costante. Relazione
fra portata e tirante idrico a energia costante. Stato critico. Correnti lente, critiche e veloci. Alvei a pendenza debole, critica e forte.
Caratteristiche generali dei profili di moto permanente gradualmente variato
L'equazione del moto permanente gradualmente variato. Possibili profili di moto permanente
negli alvei a debole e a forte pendenza, negli alvei a pendenza critica, negli alvei orizzontali e
acclivi. Sezioni di controllo.
Il raccordo fra due diversi profili di moto permanente
Il passaggio attraverso lo strato critico. Il risalto idraulico. Spinta totale. Relazione fra spinta e
tirante idrico a portata costante. Relazione fra portata e tirante idrico a spinta costante. Localizzazione del risalto.
Tracciamento dei profili di rigurgito
Il concetto di rigurgito e sua propagazione verso monte e verso valle. Integrazione delle equazioni del moto permanente gradualmente variato per gli alvei prismatici e per gli alvei naturali.
Ciaponi - Idraulica applicata
Singolarità nelle correnti a superficie libera
Generalità sulle correnti rapidamente variate. Scale caratteristiche (scala della singolarità e
scala del profilo di moto permanente). Soglie di fondo ben raccordate. Stramazzo a larga soglia. Contrazioni laterali raccordate e brusche. Modellatori a risalto. Rigurgito provocato dalle
pile dei ponti.
Prerequisiti
Gli studenti devono conoscere i concetti di base dell'Idraulica impartiti nell'insegnamento di
Fondamenti di Idraulica.
Materiale didattico consigliato
Citrini D., Noseda D. Tamburini, Milano. Idraulica. Tamburini, Milano.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame finale consiste in una prova orale dalla quale lo studente può essere esentato purché il voto medio delle due prove scritte in itinere, rispettivamente previste a metà e alla fine
dell'insegnamento, sia superiore a 18/30.
Sibilla - Idraulica applicata (mn)
Idraulica applicata (mn)
Docente: Stefano Sibilla
Codice del corso: 062100
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/01
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
6
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Al termine dell'insegnamento lo studente deve aver acquisito i concetti e gli strumenti operativi necessari per risolvere i problemi di idraulica ambientale con particolare riferimento alle correnti a superficie libera in alvei artificiali e naturali e alla dinamica fluviale. Deve saper delineare in termini qualitativi e calcolare numericamente i profili di rigurgito di correnti a pelo libero in
funzione delle condizioni al contorno che caratterizzano la corrente stessa e di eventuali singolarità.
Programma del corso
Moto delle correnti a superficie libera: definizioni, corrente gradualmente variata, corrente rapidamente variata, moto uniforme, resistenza al moto: negli alvei fissi, negli alvei a fondo mobile, negli alvei con fondo in ghiaia.
Moto permanente nei canali
Equazione del moto permanente, altezza critica, classificazione dei profili di rigurgito, instabilità delle correnti supercritiche, moto permanente con portata variabile lungo il percorso.
Risalto idraulico
Condizioni di risalto incipiente, equazione del risalto idraulico, correnti in curva in alveo fisso,
singolarità idrauliche: generalità, deflusso sotto i ponti, confluenze, salti di fondo.
Deflusso nella sezione composta
Definizioni, equazione del moto permanente, definizione dello stato critico, resistenza al moto.
Modelli idraulici
La similitudine nei modelli idraulici, differenti tipi di similitudine, similitudine di Froude, similitudine di Reynolds, altri tipi di similitudine, la tecnica dei modelli idraulici, modelli di correnti in
pressione, modelli di correnti a pelo libero, modelli fluviali a fondo fisso, modelli fluviali a fondo
mobile, costruzione del modello.
Sistemazioni fluviali e trasporto solido
Morfologia fluviale, inizio del movimento del fondo, erosione in curva, sforzo critico sulle
sponde, processi erosivi, dimensionamento delle difese radenti in scogliera. Trasporto solido:
trasporto al fondo, trasporto torbido, trasporto totale.
Prerequisiti
Gli studenti debbono conoscere i concetti di base dell'idraulica impartiti nell'insegnamento di
Fondamenti di Idraulica.
Materiale didattico consigliato
Dispense ed esercizi forniti dal docente. Le esercitazioni si svolgono con fogli di calcolo Excel
già predisposti.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame finale consiste in una prova scritta di soluzione di problemi con foglio di calcolo
Excel. Lo studente è esentato dall'esame se risulta sufficiente nelle prove scritte in itinere.
Moisello - Idrologia
Idrologia
Docente: Ugo Moisello
Codice del corso: 062131
Corso di laurea: AmbT, Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/02
Lezioni (ore/anno):
38
Esercitazioni (ore/anno): 14
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'insegnamento si propone di fornire le nozioni indispensabili per poter affrontare i problemi
idrologici che più comunemente si presentano nell'ingegneria: analisi della disponibilità d'acqua e analisi delle piene. Fornisce anche gli elementi di statistica necessari ad adeguare la
progettazione delle opere al grado di rischio voluto.
Programma del corso
Lezioni oggetto della prima prova in itinere
(ogni gruppo di argomenti è svolto in due ore).
•
Introduzione al corso. Origine e classificazione delle precipitazioni. Temporali, uragani. I
fattori del regime pluviometrico. I regimi pluviometrici italiani.
•
Pluviometri. Tabelle degli Annali Idrologici con osservazioni pluviometriche. Calcolo
dell'afflusso meteorico a un bacino (con il metodo delle isoiete e con quello dei topoieti).
•
Variabili casuali, probabilità e assiomi, probabilità di non superamento e densità di probabilità.
•
Il bacino idrografico: definizione e caratteristiche principali. Forme di scorrimento. La determinazione del tempo di corrivazione.
•
Parametri delle distribuzioni, momenti. Variabili funzioni di variabili casuali. Il tempo di ritorno. La distribuzione binomiale.
•
Le perdite del bacino e le forme di immagazzinamento dell'acqua. L'immagazzinamento
nelle depressioni superficiali (cenni). La legge di Dalton. I fattori dell'evaporazione e l'evaporazione a regime. Evaporimetri (cenni). Diverse forme di evaporazione (cenni). Evapotraspirazione reale e potenziale. Cenni sull'infiltrazione.
•
La distribuzione normale e altre distribuzioni di variabile continua.
•
La determinazione pratica delle perdite.
•
Il problema dell'inferenza. Frequenza, momenti del campione. Determinazione della funzione di probabilità. Carte probabilistiche. Stima dei parametri. Il metodo dei momenti.
•
Portate e livelli. Idrometri e idrometrografi. Mulinelli. Calcolo della portata con il metodo
delle parabole.
•
I test statistici. Il test di adattamento di Pearson.
•
I regimi di deflusso dei corsi d'acqua italiani. Tabelle degli Annali Idrologici con osservazioni idrometriche. Analisi dell'idrogramma di piena.
Proiezione di diapositive di strumenti di misura
(svolta in due ore).
Lezioni oggetto della seconda prova in itinere
• Analisi statistiche delle piene: classificazione. Le analisi statistiche locali. Relazione tra
massimi annuali delle portate al colmo e delle portate medie giornaliere. La distribuzione
della portata massima in N anni.
•
Dipendenza dell'altezza di pioggia dalla durata e dall'area.
Moisello - Idrologia
•
Ietogrammi di progetto.
•
La trasformazione afflussi-deflussi. Modelli e relazioni matematiche. Il metodo razionale.
Modelli concettuali ed empirici. Modelli completi e di piena. La determinazione della pioggia netta e del deflusso di pioggia.
•
Sistemi lineari e stazionari. L'idrogramma unitario istantaneo e l'applicazione ai modelli del
deflusso di pioggia. La discretizzazione dell'idrogramma unitario istantaneo.
•
Modelli lineari e stazionari in serie e in parallelo. Canale lineare e modello della corrivazione. Serbatoio lineare, invaso lineare e modello di Nash.
•
La determinazione del modello: scelta del tipo e individuazione dei parametri. Il metodo
dei minimi quadrati e quello dei momenti.
Esercitazioni
(ogni esercitazione o parte di esercitazione è svolta in due ore).
•
Es. n. 1. La determinazione della portata al colmo con tempo di ritorno assegnato con la
legge di Gumbel (esecuzione in aula).
•
Es. n. 2 ((prima parte, in aula informatica). La determinazione della portata al colmo con
tempo di ritorno assegnato con leggi diverse e l'individuazione della distribuzione di probabilità del massimo in N anni (uso del programma MASSIMI).
•
Es. n. 2 (seconda parte, in aula). La determinazione della portata al colmo con tempo di
ritorno assegnato: scelta della legge e individuazione della distribuzione di probabilità del
massimo in N anni (analisi e utilizzazione dei risultati, esecuzione manuale).
•
Es. n. 3 (in aula). Determinazione della curva di possibilità climatica.
•
Es. n. 4 (in aula informatica). La determinazione della curva di possibilità climatica e degli
ietogrammi di progetto (uso del programma PIOGGIA).
•
Es. n. 5 (in aula informatica). L'individuazione dell'idrogramma unitario istantaneo di un
modello concettuale con il metodo dei momenti (uso del programma SCALA) e la ricostruzione dell'onda di piena.
Prerequisiti
ANALISI MATEMATICA: Concetti di funzione, limite, derivata, integrale. Elementi di calcolo
combinatorio. Concetto di equazione differenziale, in particolare lineare a coefficienti costanti.
Concetto di funzione di più variabili, di derivata parziale e di equazione alle derivate parziali.
Ricerca del massimo (incondizionato) di una funzione di una o più variabili. Conoscenze operative: calcolo di derivate e integrali semplici e uso delle tavole matematiche di limiti, derivate
e integrali indefiniti e definiti. GEOMETRIA E ALGEBRA: Nozioni elementari di trigonometria.
Geometria analitica elementare nel piano e nello spazio. Concetto di scala lineare e non lineare. Matrici e sistemi di equazioni algebriche. Conoscenze operative: applicazioni elementari
di trigonometria e di geometria (compreso il calcolo delle aree). Rappresentazione grafica di
funzioni, anche con scale non lineari (soprattutto scale logaritmiche). FISICA: Misura delle
grandezze fisiche e unità di misura. Concetti fondamentali sugli stati di aggregazione della
materia e sulle proprietà fisiche dei corpi (densità, viscosità, capillarità).
Materiale didattico consigliato
I programmi di calcolo e il materiale utilizzato per le lezioni possono essere scaricati da
Internet.
V.T. Chow, D.R. Maidment, L.W. Mays. Applied Hydrology. New York, Mc Graw-Hill Book
Company, 1988.
R.K. Linsley,M.A. Kohler, J.L.H. Paulus. Applied Hydrology. New York, Mc Graw-Hill Book
Company, 1949.
Moisello - Idrologia
U. Maione, U. Moisello. Elementi di statistica per l'idrologia. Pavia, la Goliardica Pavese,
1993.
U. Moisello. Idrologia tecnica. Pavia, La Goliardica Pavese, 1998.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame finale consiste in una prova orale, che comprende sempre anche la discussione di
una esercitazione. Sono previste due prove in itinere (scritte), i cui risultati sono validi ai fini
del superamento dell'esame di profitto. Lo studente che si avvale dei risultati di entrambe le
prove in itinere ai fini dell'esame di profitto deve comunque dare dimostrazione di avere svolto
regolarmente le esercitazioni. È facoltà dello studente non avvalersi dei risultati delle prove in
itinere superate ai fini dell'esame di profitto. L'esame finale comprende tutti gli argomenti del
corso oppure soltanto una parte, a seconda che lo studente non possa (o non intenda) avvalersi di entrambe le prove in itinere oppure di una sola.
n.d. - Idrologia (mn)
Idrologia (mn)
Docente: n.d.
Codice del corso: 062101
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/02
Lezioni (ore/anno):
38
Esercitazioni (ore/anno): 14
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'insegnamento si propone di fornire le nozioni indispensabili per poter affrontare i problemi
idrologici che più comunemente si presentano nell'ingegneria: analisi della disponibilità d'acqua e analisi delle piene. Fornisce anche gli elementi di statistica necessari ad adeguare la
progettazione delle opere al grado di rischio voluto. Ogni modulo (Lezione o Esercitazione) è
costituito da due ore di didattica frontale.
Programma del corso
Le precipitazioni
Origine e classificazione delle precipitazioni. Temporali, uragani. I fattori del regime pluviometrico. I regimi pluviometrici italiani.
Misura delle precipitazioni
Pluviometri. Tabelle degli Annali Idrologici con osservazioni pluviometriche. Calcolo dell'afflusso meteorico a un bacino (con il metodo delle isoiete e con quello dei topoieti).
Probabilità
Variabili casuali, probabilità e assiomi, probabilità di non superamento e densità di probabilità.
Il bacino idrografico:
Definizione e caratteristiche principali. Forme di scorrimento. La determinazione del tempo di
corrivazione.
Distribuzioni di probabilità
Parametri delle distribuzioni, momenti. Variabili funzioni di variabili casuali. Il tempo di ritorno.
La distribuzione binomiale.
Le perdite del bacino
Forme di immagazzinamento dell'acqua. I fattori dell'evaporazione e l'evaporazione a regime.
Evaporimetri (cenni). Diverse forme di evaporazione (cenni). Evapotraspirazione reale e potenziale. Cenni sull'infiltrazione.
Distribuzioni di variabile continua
La distribuzione normale e altre distribuzioni di variabile continua.
La determinazione pratica delle perdite
Il deficit di scorrimento. Il coefficiente d'afflusso. Il metodo C.N. del S.C.S.
Scelta e determinazione della funzione di probabilità
Il problema dell'inferenza. Frequenza, momenti del campione. Metodi per la determinazione
della funzione di probabilità. Carte probabilistiche. Stima dei parametri. Il metodo dei momenti.
Portate e livelli idrometrici
Idrometri e idrometrografi. Mulinelli. Calcolo della portata con il metodo delle parabole.
I test statistici
Generalità. Il test di adattamento di Pearson.
n.d. - Idrologia (mn)
Il deflusso nei corsi d'acqua
I regimi di deflusso dei corsi d'acqua italiani. Tabelle degli Annali Idrologici con osservazioni
idrometriche. Analisi dell'idrogramma di piena.
Analisi statistiche delle piene:
Metodologia e classificazione. Le analisi statistiche locali. Relazione tra massimi annuali delle
portate al colmo e delle portate medie giornaliere. La distribuzione della portata massima in N
anni.
Dipendenza dell'altezza di pioggia dalla durata e dall'area
Le curve di possibilità climatica. Il coefficiente di riduzione.
Ietogrammi di progetto
Generalità. Ietogrammi IDF, Chicago, Siflada e I.S.W.S.
La trasformazione afflussi-deflussi
Modelli e relazioni matematiche. Il metodo razionale. Modelli concettuali ed empirici. Modelli
completi e di piena. La determinazione della pioggia netta e del deflusso di pioggia.
La trasformazione afflussi-deflussi
Sistemi lineari e stazionari. L'idrogramma unitario istantaneo e l'applicazione ai modelli del
deflusso di pioggia. La discretizzazione dell'idrogramma unitario istantaneo.
La trasformazione afflussi-deflussi
Modelli lineari e stazionari in serie e in parallelo. Canale lineare e modello della corrivazione.
Serbatoio lineare, invaso lineare e modello di Nash.
La trasformazione afflussi-deflussi
La determinazione del modello: scelta del tipo e individuazione dei parametri. Il metodo dei
minimi quadrati e quello dei momenti.
Esercitazione n. 1
La determinazione della portata al colmo con tempo di ritorno assegnato con la legge di
Gumbel.
Esercitazione n. 2
La determinazione della portata al colmo con tempo di ritorno assegnato con leggi diverse e
l'individuazione della distribuzione di probabilità del massimo in N anni (uso del programma
MASSIMI). Da svolgere in aula didattica su P.C.
Esercitazione n. 3
Determinazione della curva di possibilità climatica.
Esercitazione n. 4
La determinazione della curva di possibilità climatica e degli ietogrammi di progetto (uso del
programma PIOGGE). Da svolgere in aula didattica su P.C.
Esercitazione n. 5
L'individuazione dell'idrogramma unitario istantaneo di un modello concettuale con il metodo
dei momenti (uso del programma SCALA) e la ricostruzione dell'onda di piena. Da svolgere in
aula didattica su P.C.
Prerequisiti
Conoscenze di base di analisi matematica, geometria, fisica, meccanica razionale ed idraulica.
n.d. - Idrologia (mn)
Materiale didattico consigliato
I programmi di calcolo e il materiale utilizzato per le lezioni possono essere scaricati da
Internet.
Chow, V.T.; Maidment, D.R.; Mays L. Applied Hydrology,. WNew York, Mc Graw-Hill Book
Company, 1988.
Maione, U.; Moisello, U. Elementi di statistica per l'idrologia. Pavia, la Goliardica Pavese,
1993.
Moisello, U. Idrologia tecnica. Pavia, La Goliardica Pavese, 1998.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prove in itinere ed eventuale esame orale.
Calzarossa - Impianti di elaborazione
Impianti di elaborazione
Docente: Maria Carla Calzarossa
Codice del corso: 062178
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
28
Esercitazioni (ore/anno): 14
Laboratori (ore/anno):
8
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di studiare gli impianti di elaborazione con particolare attenzione al ruolo
dei componenti hardware e software e ai problemi legati al loro dimensionamento e alla valutazione delle loro prestazioni. Verranno considerati i principali componenti hardware e software di un impianto, analizzandone tecnologie e soluzioni architetturali. Le conoscenze teoriche
acquisite verranno sperimentate con attività di laboratorio relative alla realizzazione di esperimenti di benchmarking e alla configurazione di servizi offerti in ambiente Internet. Al termine
del corso lo studente avrà acquisito le conoscenze e le competenze che lo renderanno in
grado di effettuare un confronto critico tra impianti di elaborazione e di poter procedere ad un
loro corretto dimensionamento.
Programma del corso
Architetture degli impianti di elaborazione: caratteristiche e componenti. Indici di prestazione
e loro ruolo. Benchmarking. Ruolo dei principali componenti architetturali e loro interazioni:
gerarchie di memoria, architetture di I/O, RAID. Internet, Intranet, Extranet. Modelli
client/server e peer-to-peer. Servizi: Web, posta elettronica, commercio elettronico. Protocolli:
HTTP, SMTP, POP3, IMAP4, FTP. DNS. Web caching. Configurazione e dimensionamento di
un impianto.
Prerequisiti
Conoscenze acquisite nei corsi di Calcolatori Elettronici e di Reti di Calcolatori.
Materiale didattico consigliato
J. Kurose, K. Ross. Computer Networking - A Top Down Approach Featuring the Internet.Third Edition. Addison Wesley 2004.
J.L. Hennessy, D.A. Patterson. Computer Organization and Design - The Hardware/Software
Interface. Second Edition. Morgan Kaufmann.
Appunti delle lezioni.
Sito web del corso: http://peg.unipv.it/impianti
Modalità di verifica dell'apprendimento
Durante il corso verranno svolte due prove in itinere. Le prove in itinere, se entrambe sufficienti e con risultati di gradimento per lo studente, saranno sostitutive dell'esame finale. L'esame finale consisterà in una prova scritta.
Stifani - Impianti di elaborazione (mn)
Impianti di elaborazione (mn)
Docente: Raffaele Stifani
Codice del corso: 062187
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 14
Laboratori (ore/anno):
6
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di studiare gli impianti di elaborazione con particolare attenzione ai problemi legati alla definizione della architettura. Verranno considerati i principali componenti
hardware e software di un impianto, analizzandone tecnologie e soluzioni architetturali. Inoltre
saranno trattati i sistemi UNIX e LINUX con una panoramica dei principali comandi e delle
tecniche di programmazione con shell. Le conoscenze teoriche acquisite verranno sperimentate con attività di laboratorio. Al termine del corso lo studente avrà acquisito le conoscenze e
le competenze che lo renderanno in grado di operare con gli ambienti UNIX e LINUX, effettuare un confronto critico tra impianti di elaborazione e procedere ad un loro corretto dimensionamento.
Programma del corso
Architetture degli impianti di elaborazione
Ruolo dei principali componenti architetturali e loro interazioni
Internet, Intranet, Extranet: componenti e servizi
Architetture di rete e servizi
Sistemi UNIX e LINUX: i principali comandi e la programmazione con le shell
Prerequisiti
Conoscenze acquisite nei corsi di Calcolatori Elettronici e Reti di Calcolatori.
Materiale didattico consigliato
Appunti delle lezioni.
James F. Kurose, Keith W. Ross. Computer Networking - A Top Down Approach Featuring
the Internet. Terza edizione. Addison-Wesley, 2004. Traduzione italiana: Internet e reti di calcolatori. Ed. McGraw-Hill, 2001.
Bill Ball, Hoyt Duff. Red Hat Linux 9 - Tutto & Oltre. Apogeo, 2003.
Lowell Jay Arthur, Ted Burns. Shell UNIX - Guida alla programmazione. McGraw-Hill, 1998.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Durante il corso verranno svolte due prove in itinere. Le prove in itinere, se entrambe sufficienti e con risultati di gradimento per lo studente, saranno sostitutive dell'esame finale. L'esame finale consisterà in una prova scritta.
Collivignarelli - Impianti di trattamento di acque e rifiuti
Impianti di trattamento di acque e rifiuti
Docente: Maria Cristina Collivignarelli
Codice del corso: 062339
Corso di laurea: Elt, AmbT, Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/03
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
5
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Al termine dell'insegnamento lo studente avrà acquisito la conoscenza delle principali tecnologie per la depurazione delle acque di scarico, per il trattamento delle acque potabili, per il
trattamento/smaltimento/recupero dei rifiuti ed i relativi campi di applicazione. Sarà inoltre in
grado di eseguire il dimensionamento di massima degli impianti.
Programma del corso
TRATTAMENTO DELLE ACQUE DI SCARICO
Caratteristiche qualitative e quantitative delle acque di scarico. Pretrattamenti dei liquami urbani (grigliatura,dissabbiatura/disoleatura,...), sedimentazione (tecnologie, criteri di dimensionamento, campi di applicazione). Processi biologici convenzionali (fanghi attivi) per la rimozione del substrato organico (schemi impiantistici e criteri di progettazione). Trattamenti specifici per la rimozione dei nutrienti (schemi impiantistici e campi di applicazione). Trattamenti dei
fanghi di depurazione: ispessimento, stabilizzazione, disidratazione meccanica ed essiccamento termico (reattoristica, tecnologie disponibili). Aspetti normativi.
TRATTAMENTO DELLE ACQUE DI APPROVVIGIONAMENTO
Considerazioni generali sulle acque destinate al consumo umano. Trattamenti convenzionali
per la potabilizzazione delle acque. Impianti di potabilizzazione di acque di falda e superficiali
(tecniche di rimozione di inquinanti specifici e schemi impiantistici).
TRATTAMENTO DEI RIFIUTI
Aspetti normativi sulla gestione ed il recupero dei rifiuti solidi. Tecniche di raccolta (ordinaria e
differenziata) dei rifiuti solidi urbani e assimilabili. Impianti di selezione dei rifiuti solidi urbani,
produzione di CDR, compostaggio (tecnologie e schemi impiantistici).Termodistruzione dei
rifiuti (tipologie di forni, campi di applicazione, tecnologie di trattamento dei fumi). Discarica
controllata (criteri progettuali e costruttivi, caratterizzazione del percolato, sistemi di captazione del biogas, analisi delle problematiche gestionali di una discarica in fase di esercizio e in
post-chiusura).
Prerequisiti
Ingegneria Sanitaria-Ambientale: conoscenza di base dei fenomeni di inquinamento e sui
processi di disinquinamento nei settori delle acque di scarico, di approvvigionamento e dei
rifiuti.
Materiale didattico consigliato
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame finale consiste in una prova orale in cui lo studente può accedere purché abbia superato positivamente le due prove scritte in itinere (voto medio almeno pari a 18/30), previste
rispettivamente a metà e alla fine dell'insegnamento. In alternativa alle due prove scritte in
itinere, lo studente può svolgere un'unica prova sull'intero programma del corso negli appelli
d'esame prestabiliti.
Granelli - Impianti elettrici
Impianti elettrici
Docente: Gianpietro Granelli
Codice del corso: 062195
Corso di laurea: Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/33
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 14
Laboratori (ore/anno):
6
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Completamento degli argomenti trattati nel corso di Fondamenti di Impianti Elettrici con particolare riguardo agli impianti di distribuzione e utilizzatori. Apprendimento delle tecniche basilari riguardanti: la protezione delle condutture contro i sovraccarichi e contro il corto circuito,
gli impianti di terra, il rifasamento dei carichi, la protezione contro i pericoli dell'elettricità, la
progettazione degli impianti elettrici a bassa tensione.
Programma del corso
1. Sistemi di distribuzione a media e bassa tensione
Struttura delle reti. Calcolo elettrico delle linee; formule approssimate della c.d.t. sulle linee
corte; calcolo di progetto e di verifica col criterio della massima c.d.t. ammissibile.
2. Fenomeni termici nelle condutture elettriche
Equazioni della trasmissione del calore. Portata delle condutture con conduttori nudi. Portata
delle condutture con conduttori isolati (cavi elettrici). Dimensionamento delle linee col criterio
termico. Classificazione e struttura dei cavi elettrici. Portata dei cavi per bassa tensione con
posa in aria o con posa interrata secondo le Norme CEI-UNEL. Funzionamento delle condutture in sovraccarico e in corto circuito.
3. Apparecchi di manovra
Classificazione e definizioni. Cenno al meccanismo dell'interruzione della corrente elettrica.
Caratteristiche degli interruttori, dei sezionatori e dei contattori. Interruttori automatici. Interruttori differenziali.
4. Protezione delle condutture in bassa tensione
Protezione di massima corrente; relè termico; relè elettromagnetico; protezione magnetotermica. Interruttori automatici magnetotermici. Fusibili. Protezione delle condutture contro i sovraccarichi e contro il corto circuito.
5. Impianti di terra
Costituzione e funzione. Definizione di: resistenza di terra, tensione totale di terra, tensione di
contatto, tensione di passo. Studio dei dispersori di forma emisferica e sferica. Altri tipi dispersori; formule approssimate per la resistenza di terra. Esecuzione dell'impianto di terra:
dispersori, conduttori di terra, collettore di terra, conduttori di protezione, conduttori equipotenziali. Misure sugli impianti di terra.
6. Rifasamento dei carichi
Fabbisogno di potenza reattiva induttiva. Vantaggi del rifasamento. Modalità di rifasamento;
caratteristiche dei condensatori di rifasamento; apparecchiature di protezione e di manovra
delle batterie di condensatori.
7. Protezione contro i pericoli dell'elettricità
Pericolosità della corrente elettrica; curva corrente-tempo di pericolosità convenzionale. Resistenza elettrica del corpo umano; limiti di pericolosità della tensione; curva di sicurezza tensione-tempo. Impianti utilizzatori in bassa tensione; classificazione dei sistemi in relazione al
collegamento a terra; protezione contro i contatti indiretti; protezione contro i contatti diretti.
Granelli - Impianti elettrici
8. Argomenti delle esercitazioni in aula
Esercitazioni numeriche su: calcoli di verifica e di progetto delle linee in media e bassa tensione: criterio della c.d.t. e criterio termico; protezione delle condutture contro i sovraccarichi e
contro i corto circuiti; rifasamento dei carichi. Uso del software GEO per la progettazione degli
impianti di terra in conformità alla Norma CEI 11-1.
9. Argomenti delle esercitazioni di laboratorio
Introduzione alla progettazione degli impianti elettrici di bassa tensione. Legislazione e normativa. Definizione della documentazione di progetto. Esame del progetto di un impianto elettrico in bassa tensione.
Prerequisiti
Conoscenze fornite dall'insegnamento di Fondamenti di Impianti Elettrici.
Materiale didattico consigliato
G. Granelli. Dispense del Corso di Impianti Elettrici. Disponibili presso il docente.
N. Faletti, P. Chizzolini. Trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica, 2 volumi. Pàtron
Editore, Bologna.
G. Corbellini. Impianti Elettrici. La Goliardica Pavese, Pavia.
V. Cataliotti. Impianti Elettrici, 3 volumi. S.F. Flaccovio Editore, Palermo.
V. Carrescia. Fondamenti di sicurezza elettrica. Edizioni TNE, Torino.
G. Conte. Impianti Elettrici, 2 volumi. Hoepli, Milano.
G. Bellato. Gli impianti elettrici nel settore terziario e industriale. Maggioli Editore.
G. Bellato. Gli impianti elettrici negli edifici civili. Maggioli Editore.
V. Cataliotti, A. Campoccia. Impianti di terra. Edizioni TNE, Torino.
Comitato Elettrotecnico Italiano. Norme CEI 0-3, 11-1, 64-8 e Guide CEI 0-2, 11-37. Disponibili presso il docente.
Costruttori di apparecchi elettrici (ABB-SACE, BTicino, Schneider). Guide tecniche e software
di progettazione. Disponibili presso il docente.
Manuale Cremonese di Elettrotecnica, Vol. III. Edizioni Cremonese, Firenze.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Vengono svolte due prove scritte in itinere riservate agli allievi che abbiano frequentato almeno il 70% delle lezioni, esercitazioni e laboratori. La prova finale consiste di una prova scritta
e di una prova orale che verteranno su tutti gli argomenti del corso. Il superamento di entrambe le prove in itinere sostituisce la prova scritta finale.
Marcolli - Impianti meccanici
Impianti meccanici
Docente: Carlo Felice Marcolli
Codice del corso: 062243
Corso di laurea: Mec
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/17
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'insegnamento "Impianti meccanici" si propone di dotare gli allievi delle conoscenze di base
inerenti sia l'organizzazione tecnica in generale dei sistemi di produzione, sia le metodologie
di progettazione dei principali servizi di stabilimento.
La formazione è strutturata in modo da consentire all'allievo di comprendere le principali problematiche, di acquisire le tecniche di riferimento per un organico approccio alla loro soluzione, di potere efficacemente interagire con le altre professionalità coinvolte nella progettazione
e nella gestione del sistema produttivo.
Programma del corso
Caratteristiche generali degli impianti industriali
Componenti di un sistema di produzione e interazione con l'esterno. Variabili economiche,
voci di costo ecc. atte ad effettuare scelte economiche in campo impiantistico. Componenti
fondamentali dei servizi di stabilimento.
Affidabilità, disponibilità e manutenzione degli impianti
Sicurezza di funzionamento, tasso di guasto e relativo andamento nel tempo. Affidabilità e
disponibilità di componenti in serie e parallelo. Analisi alberi di guasto. La manutenzione secondo condizione, preventiva e predittiva. Tecniche di ricerca operativa: programmazione lineare-simulazione-teoria delle code.
Servizio elettrico
Distribuzione della potenza elettrica. Sistemi di distribuzione industriale in B.T eM.T. Dimensionamento cavi, calcolo correnti di corto, rifasamento ecc.. Principi di sicurezza elettrica.
Servizio illuminazione
Dimensionamento impianti di illuminazione, caratteristiche sorgenti luminose, verifica punto a
punto.
Condizionamento dell'aria
Diagramma aria umida. Principali trasformazioni, calcolo rientrate termiche, del fattore R, della portata e scelta del macchinario. Pompe di calore.
Prerequisiti
Conoscenze di base di matematica, nozioni di base di fisica tecnica, elettrotecnica.
Materiale didattico consigliato
F. Turco. Impianti Meccanici. Città Studi Milano.
C.F.Marcolli. Impianti industriali meccanici: servizio elettrico, servizio di illuminazione. Città
Studi Milano.
A.DiGiulio - Mercandalli Zimbelli. Il condizionamento dell'aria. Dispense.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del Corso. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte la prova
finale consisterà in un colloquio. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le prove in
Marcolli - Impianti meccanici
itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su argomenti trattati durante il Corso, al fine di essere ammessi al colloquio finale.
Marmo - Informatica grafica (edile)
Informatica grafica (edile)
Docente: Roberto Marmo
Codice del corso: 061033
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: INF/01
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso vuole costituire per gli allievi un'introduzione ai fondamenti dell'informatica e, in particolare, ai principi e alle metodologie propri dell'informatica grafica. Il corso mira a fornire ai
partecipanti le conoscenze di base per l'utilizzazione dei molteplici strumenti informatici disponibili, con specifico riferimento alla professione del progettista.
Programma del corso
Funzionamento dei calcolatori
Struttura del calcolatore; rappresentazione binaria delle informazioni; componenti hardware
dei calcolatori; software di base e sistema operativo.
Principi di programmazione
Concetto di algoritmo; diagrammi a blocchi; linguaggi di programmazione; tecniche di progetto
e debugging dei programmi; algoritmi di particolare interesse; un linguaggio di programmazione.
Internet
Protocolli di comunicazione; reperimento e sfruttamento delle risorse disponibili sulla rete; costruzione di un sito con Macromedia Flash.
Strumenti per la produttività individuale
Editor di testi; fogli elettronici; basi di dati; software per l'elaborazione di immagini e la creazione di oggetti grafici; la visualizzazione scientifica.
Visione, luce e colori
Sistema visivo umano; luce; sistemi di rappresentazione dei colori.
Fotoritocco
Elaborazione di fotografie digitali tramite il software Adobe Photoshop: formati di file, uso del
timbro clone, inserimento e rimozioni di oggetti, modifica di luminosità e contrasto, inserimento di testo.
Prerequisiti
Nessuno. Il corso illustra infatti i fondamenti dell'informatica.
Materiale didattico consigliato
Durante il corso vengono sviluppate e rese disponibili delle dispense fornite dal docente che
contengono anche puntatori a risorse utili per approfondire i concetti presentati.
Marini. Comunicazione Visiva Digitale. Addison Wesley Italia. Per approfondire la creazione e
gestione delle immagini.
Brookshear. Informatica una panoramica generale. Addison Wesley Italia. Per chi vuole approfondire la parte di programmazione ed i concetti generali dell'informatica.
B. W. Kernighan, R. Pike. Programmazione nella pratica. Addison Wesley. Per chi vuole approfondire la parte di programmazione.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame prevede una prova scritta sugli argomenti teorici ed una prova pratica di elaborazione di immagini usando Adobe Photoshop 6.
Bellazzi - Informatica medica
Informatica medica
Docente: Riccardo Bellazzi
Codice del corso: 062056
Corso di laurea: Biom
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06
Lezioni (ore/anno):
28
Esercitazioni (ore/anno): 12
Laboratori (ore/anno):
12
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire gli elementi di base della disciplina dell'Informatica Medica. L'Informatica Medica viene introdotta come la logica della sanità, ovvero come lo studio razionale
dell'intero processo di cura dei pazienti. Verrà mostrato come, grazie all'uso delle metodologie
e delle tecnologie proprie dell'Ingegneria sia possibile studiare i processi legati alla sanità ed
introdurre delle innovazioni che ne permettano l'ottimizzazione. Lo studente dovrà al termine
del corso aver acquisito le nozioni fondamentali sulle problematiche generali delle applicazioni dell'informatica in medicina, e dovrà essere in grado di comprendere documenti tecnici che
trattino di valutazione, di reti e di standard di comunicazione in sanità.
Programma del corso
Il corso è strutturato in lezioni teoriche, esercitazioni in classe e laboratori di Matlab e XML.
Informatica Medica e Sistemi Informativi sanitari
• Organizzazione sanitaria: modelli di sanità, struttura della sanità italiana e lombarda. Efficienza, efficacia, rendimento. Il sistema DRG/ROD ed il rimborso delle prestazioni
•
La cartella clinica cartacea ed elettronica: modelli di rappresentazione e realizzazione.
Dalla cartella clinica ai sistemi informativi sanitari.
•
Linguaggio, codifica e classificazione: terminologie e sintassi per la generazione di messaggi standardizzati in sanità. Lo standard HL7.
Elementi di Telecomunicazioni e sistemi di telemedicina
• Introduzione alle reti di telecomunicazione. Rappresentazione dei segnali nel dominio del
tempo e della frequenza. Comportamento dei canali come filtro in frequenza. Campionamento e quantizzazione. Trasmissione di segnali. Modulazione in ampiezza, frequenza,
fase. Teorema di Shannon.
•
Introduzione alle reti di calcolatori. Reti telefoniche e ISDN, reti locali e geografiche. Protocolli di comunicazione. La pila ISO/OSI e il protocollo TCP/IP.
•
Internet ed il modello client server su Web.
•
La Telemedicina e le sue applicazioni
• Il problema della sicurezza informatica nelle applicazioni biomediche
Elementi di Matlab e XML
Il corso prevede delle esercitazioni di Matlab finalizzate allo sviluppo di un piccolo sistema di
elaborazione e di scambio dati utilizzando XML.
•
Matlab: introduzione e sintassi di base
•
Matlab: scrittura e lettura file
•
Matlab: funzioni ed interfaccia grafica
•
XML: struttura dei documenti
•
XML: struttura dei DTD
•
Matlab e XML: come leggere e scrivere documenti XML in Matlab
Bellazzi - Informatica medica
Prerequisiti
È preferibile, anche se non obbligatorio, che siano stati sostenuti gli esami di Fondamenti di
Informatica.
Materiale didattico consigliato
D. E. Comer. Internet e reti di calcolatori. Addison- Wesley.
E. Coiera. Guida all'Informatica Medica. Il Pensiero Scientifico editore.
V. Bemmel (eds). Handbook of Medical Informatics. Springer-Verlag Heidelberg.
D. Shepard. XML - Guida completa. Apogeo.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Una prova in itinere pratica (Matlab) sulla prima parte ed una seconda prova scritta in itinere e
la presentazione di un progetto al termine del corso. Una prova pratica ed orale per gli appelli
durante l'anno.
Papiri - Infrastrutture idrauliche A
Infrastrutture idrauliche A
Docente: Sergio Papiri
Codice del corso: 062247
Corso di laurea: Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/02
Lezioni (ore/anno):
42
Esercitazioni (ore/anno):
6
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Obiettivo formativo del corso è l'acquisizione di una buona conoscenza teorica delle problematiche connesse con la progettazione di sistemi di approvvigionamento e distribuzione idrica
e di sistemi di drenaggio urbano delle acque reflue e di quelle di origine meteorica, anche
complessi.
Programma del corso
Il corso, dopo un breve esame della risorsa idrica e dei suoi vari usi, sviluppa le problematiche relative alla qualità dell'acqua per uso potabile, all'approvvigionamento idrico, al trasporto
e alla distribuzione nei centri urbani. Sviluppa quindi tutta la problematica relativa al drenaggio delle acque reflue e delle acque meteoriche di dilavamento di aree urbanizzate. Illustra
infine i sistemi di controllo della qualità e della quantità degli scarichi nei ricettori in tempo di
pioggia.
La risorsa acqua
Ciclo, usi e interventi atti ad aumentare la disponibilità, economizzare la risorsa e conservarne
la qualità.
La qualità delle acque per uso potabile
Caratteri fisici, chimico fisici e biologici. Cenni sui vari trattamenti di potabilizzazione.
Approvvigionamento idrico
Cenni sull'approvvigionamento mediante pozzi perforati, opere di captazione di sorgenti e opere di derivazione di acque superficiali.
Impianto di trasporto
Tracciato planimetrico e profilo altimetrico. Calcolo idraulico. Dimensionamento ottimizzato
dell'acquedotto esterno, sia a gravità che con sollevamento meccanico.
Serbatoi
Funzioni e ubicazione. Il calcolo del volume di compenso e riserva.
Rete di distribuzione idrica
Variabili e relazioni fra le variabili nel problema di progetto. Il calcolo dei fabbisogni idrici. I criteri generali per il calcolo delle reti. Tecniche di dimensionamento ottimo della rete di distribuzione. Il metodo di Hardy-Cross per la verifica di reti a maglie. Verifica di sistemi complessi di
distribuzione con vari punti e tipologie di alimentazione.
Tubazioni per acquedotto
Tubazioni in acciaio, in ghisa sferoidale, in PVC, in polietilene, in PRFV.
Apparecchiature per acquedotto
Saracinesche, valvole di ritegno, idranti, sfiati, valvole riduttrici di pressione.
Fognature
Sistemi di fognatura: Criteri di scelta fra sistema misto e sistema separato. Tracciato planimetrico e profilo altimetrico. Sezioni dei canali, scale di deflusso e calcolo degli spechi. Velocità
minime e massime nei condotti. Calcolo della portata delle acque di tempo asciutto. Calcolo
delle portate di pioggia: Tempo di ritorno e rischio di insufficienza. La determinazione della
Papiri - Infrastrutture idrauliche A
pioggia netta con il metodo del coefficiente di afflusso. I modelli concettuali globali di trasformazione afflussi-deflussi: modello cinematico e modello dell'invaso lineare. Le espressioni di
stima del tempo di corrivazione e della costante di invaso.
Canalizzazioni per fognature
Tubazioni in c.a., in fibrocemento, in gres, in ghisa, in P.V.C., in Pead, in PRFV.
Dimensioni dei pozzetti e dei dispositivi di cacciata
Stazioni di sollevamento per acque reflue
Tipo e numero di pompe. La vasca e il suo proporzionamento.
Qualità delle acque meteoriche e controllo degli scarichi
Generalità sulla qualità delle acque meteoriche di dilavamento, sugli caricatori di piena, sulle
vasche di prima pioggia e sulle vasche volano.
Prerequisiti
Fondamenti di idraulica: grandezze fisiche e meccaniche e unità di misura; idrostatica; foronomia e misura della portata; fondamenti di cinematica dei liquidi e di idrodinamica; perdite di
carico nei liquidi reali.
Materiale didattico consigliato
Per una discreta parte degli argomenti sviluppati nel corso il docente ha redatto dispense che
verranno distribuite. Per gli altri argomenti si forniscono i seguenti riferimenti bibliografici.
Milano V. Acquedotti. Hoepli.
AA. VV. Sistemi di fognatura. Manuale di progettazione. CSDU - Hoepli.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Non sono previste prove in itinere. L'esame finale consiste in una prova orale nella quale si
accerterà la conoscenza teorica delle problematiche trattate nel corso.
Papiri - Infrastrutture idrauliche B
Infrastrutture idrauliche B
Docente: Sergio Papiri
Codice del corso: 062250
Corso di laurea: Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/02
Lezioni (ore/anno):
21
Esercitazioni (ore/anno):
0
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
48
Obiettivi formativi specifici
Gli obiettivi formativi del corso consistono nell'acquisizione di una buona conoscenza dei manufatti e dei materiali che trovano impiego nei sistemi di approvvigionamento e distribuzione
idrica e nei sistemi di drenaggio urbano delle acque reflue e di quelle di origine meteorica e
nel rendere lo studente capace di redigere un progetto di massima di tali sistemi a servizio di
un centro urbano.
Programma del corso
Nel corso verranno approfonditi,con particolare riferimento alle tipologie costruttive e ai criteri
di dimensionamento, i materiali e i manufatti che trovano impiego nelle opere di approvvigionamento e distribuzione idrica e nelle reti di drenaggio urbano. Il corso è tuttavia incentrato
sulla progettazione di un sistema di distribuzione idrica e di drenaggio a servizio di un centro
urbano di piccola dimensione.
Approvvigionamento idrico
Tecniche di perforazione ed equipaggiamento di un pozzo perforato. Opere di presa di sorgenti.
Serbatoi
Tipi e particolari costruttivi. La camera di manovra. L'equipaggiamento idraulico.
Impianti di pompaggio
Curva caratteristica dell'elettropompa e dell'impianto. Accoppiamento in serie e in parallelo.
Volume dell'autoclave e sistemi di comando dei gruppi di pompaggio.
Sistemi fognari: modelli matematici del drenaggio urbano
Scaricatori di piena
Normativa vigente, tipologie costruttive, dimensionamento.
Vasche di prima pioggia e vasche volano
Criteri di progettazione e tipologie costruttive.
Manufatti di attraversamento
Stazioni di sollevamento e pompaggio nei sistemi fognari
Dimensionamento ottimo della vasca e dell'impianto di pompaggio. Impianti idrovori per acque meteoriche: tipologie di pompe, schemi tipici di impianto e dimensionamento delle celle di
aspirazione.
Verifica statica delle tubazioni interrate
Tubazioni rigide e tubazioni flessibili; valutazione dei carichi agenti; verifiche di stabilità.
Progetto di massima di un sistema di distribuzione idrica e di un sistema di drenaggio a servizio di un centro urbano
Popolazione di progetto, fabbisogni idrici, serbatoio di testata, rete di distribuzione, rete di
drenaggio delle acque reflue e di quelle meteoriche, scaricatore di piena, pozzetto di cacciata,
stazione di sollevamento per acque reflue;vasca di prima pioggia e vasca volano.
Papiri - Infrastrutture idrauliche B
Prerequisiti
Infrastrutture idrauliche A.
Materiale didattico consigliato
Milano V. Acquedotti. Hoepli.
AA. VV. Sistemi di fognatura. Manuale di progettazione. CSDU - Hoepli.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Non sono previste prove in itinere. L'esame finale consiste in una prova orale nella quale lo
studente dovrà illustrare il progetto redatto dimostrando di aver acquisito sufficiente capacità
pratica di progettazione di massima di opere di infrastrutturazione idraulica di un territorio urbano.
Buizza - Ingegneria clinica
Ingegneria clinica
Docente: Angelo Buizza
Codice del corso: 062174
Corso di laurea: Biom
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'insegnamento si propone di formare gli studenti ai principi e agli strumenti di una corretta
gestione dell'ingente patrimonio tecnologico (strumentazione e sistemi medicali, attrezzature
informatiche e telematiche) oggi disponibile presso le strutture sanitarie. Lo studente potrà
acquisire competenze metodologiche di base tali da consentirgli un agevole inserimento nelle
realtà lavorative che si occupano della gestione della tecnologia in sanità (servizi di ingegneria clinica interni alle strutture sanitarie o società di servizi).
Programma del corso
Normativa sui dispositivi medici: contesto comunitario; la direttiva 93/42/CE e il DLgs 46/97;
norme tecniche armonizzate; cenni alla legislazione e alla normativa sulla radioprotezione e
sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Sicurezza della strumentazione biomedica, con particolare
riguardo alla sicurezza elettrica: origine del rischio, effetti biologici della corrente elettrica, macro- e micro-shock, sicurezza degli elettromedicali, norma CEI 62-5; sicurezza degli impianti
elettrici in ambiente sanitario, legge 46/90 e norma CEI 64-8/710; studio di casi. Gestione della strumentazione biomedica: acquisizione e relative modalità; collaudo di accettazione; tenuta degli inventari, inventario gestionale informatizzato, codifica della strumentazione; manutenzione: tipologia, organizzazione, realizzazione, controllo e valutazione del servizio di manutenzione; verifiche di sicurezza elettrica; criteri di obsolescenza e stesura di piani di sostituzione. Attività di Ingegneria clinica: funzioni, struttura, organizzazione, criteri di progetto, di
dimensionamento e di valutazione del servizio di ingegneria clinica. Aspetti economicogestionali e medico-sanitari: principi di analisi, di valutazione e di controllo dei costi associati
all'uso di tecnologia in sanità. Cenni alle problematiche di Technology Assessment in medicina.
Prerequisiti
Conoscenze di base riguardo ai circuiti elettrici ed elettronici.
Materiale didattico consigliato
Buizza A., Genduso G., Pagliaro A. La gestione della strumentazione biomedica nella nuova
organizzazione sanitaria. Pavia: CBIM, 2000.
Lamberti C., Rainer W. Le apparecchiature biomediche e la loro gestione. Bologna: Pàtron,
1998.
Ulteriore materiale a cura del docente. Sarà disponibile in rete all'URL:
http://www.labmedinfo.org/.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prove in itinere o esame scritto + orale.
Barili - Ingegneria del software
Ingegneria del software
Docente: Antonio Barili
Codice del corso: 062179
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
25
Esercitazioni (ore/anno): 25
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso analizza il processo di sviluppo software e presenta lo stato dell'arte delle metodologie e delle tecniche di progettazione con l'obiettivo di mettere l'allievo in condizione di sviluppare un programma di qualità professionale. Parallelamente all'argomento principale del corso viene introdotto ed utilizzato il linguaggio di programmazione C nello sviluppo di alcuni
semplici progetti.
Programma del corso
Introduzione
Il ciclo di vita e il processo di sviluppo del software. Modelli di processo. Tecniche di pianificazione e gestione dei progetti software (cenni).
Analisi dei requisiti
Obiettivi dell'analisi dei requisiti. Definizione dell'architettura di sistema. Tecniche di analisi
dati e funzionale. Tecniche di analisi object-oriented. Formato e contenuti della documentazione di analisi.
Progetto software
Obiettivi del progetto software. Definizione dell'architettura. Tecniche di progetto software,
con particolare riferimento alle tecniche strutturate. Formato e contenuti della documentazione di progetto.
Sviluppo e collaudo del software
Sistemi di sviluppo e linee guida per lo sviluppo di alcune categorie di sistemi. Strategie e
tecniche di collaudo del software. Redazione del piano di collaudo. Gestione della configurazione. Qualità del software (cenni).
Programmazione in Linguaggio C
Struttura ed interpretazione dei programmi in linguaggio C. Algoritmi e strutture dati in C. Analisi della complessità dei programmi.
Prerequisiti
Conoscenza di base dell'architettura dei sistemi di elaborazione dati e di uno o più linguaggi
di programmazione.
Materiale didattico consigliato
Il materiale presentato a lezione e gli esercizi proposti sono disponibili on-line sul sito del corso http://www.unipv.it/abarili/didattica/is/index.htm.
I. Sommerville. Ingegneria del Software (7° ed). Pearson. Testo di riferimento per la parte generale del corso.
B. Kernighan, D. Ritchie. Il Linguaggio C. Pearson. Testo di riferimento per la parte relativa al
linguaggio C.
M. Fowler. UML Distilled.(3° ed). Pearson. Testo complementare per l'approfondimento della
notazione UML.
Sito web del corso: http://www.unipv.it/abarili/didattica/is/index.htm
Barili - Ingegneria del software
Modalità di verifica dell'apprendimento
La verifica dell'apprendimento consiste in una prova scritta comprendente una serie di domande relative alla parte generale e un esercizio di progettazione (che include una parte di
sviluppo in linguaggio C).
Bacci - Ingegneria del software (mn)
Ingegneria del software (mn)
Docente: Laura Bacci
Codice del corso: 062160
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 4 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
15
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
23
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza dei principali strumenti per lo sviluppo del software in ambito professionale e industriale, con particolare riferimento alle applicazioni basate sul web. Capacità operativa di
sviluppare un progetto completo a partire dai requisiti iniziali forniti dal committente.
Programma del corso
Introduzione
Il mercato del software in Italia e nel mondo. Modelli del ciclo di vita del software. Fattori di
qualità del software. Obiettivi della fase di analisi dei requisiti.
Metodologie di progetto e software
Obiettivi della fase di progetto software. Metodologie di sviluppo di prodotti software. Definizione dell'architettura del software con particolare riferimento alle architetture client-server
basate sui protocolli usati dal world-wide-web. Tecniche di progetto software. Formato e contenuti della documentazione di progetto.
Codifica del software
Linee guida per la codifica di programmi. Strumenti di ausilio allo sviluppo di progetti. Metodologie agili di sviluppo ("test first"). Le tecnologie e i protocolli del world-wide-web. Gli strumenti
per lo sviluppo di applicazioni su server web usando il linguaggio Java.
Prerequisiti
È richiesta una buona conoscenza degli argomenti trattati nei corsi di Fondamenti di Informatica (I, I-lab e II).
Materiale didattico consigliato
Oltre alle dispense fornite dal docente si consigliano i seguenti testi:
A.Binato, A.Fuggetta, L.Sfardini. Ingegneria del Software, Creatività e Metodo. Pearson Education Italia 2006.
Vito Roberto, Marco Frailis, Alessio Gugliotta, Paolo Omero. Introduzione alle Tecnologie
Web. McGraw-Hill.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La prima prova in itinere consisterà nella presentazione di una relazione su tecnologie utilizzate in ambito web. La seconda prova in itinere consisterà in un esame scritto relativo agli
argomenti teorici trattati durante il corso. Inoltre sarà richiesta la realizzazione di una applicazione legata alle tecnologie web e assegnata durante il corso. Gli appelli saranno equivalenti
alla somma delle due prove in itinere.
Capodaglio - Ingegneria sanitaria-ambientale
Ingegneria sanitaria-ambientale
Docente: Andrea Capodaglio
Codice del corso: 062078
Corso di laurea: Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/03
Lezioni (ore/anno):
36
Esercitazioni (ore/anno): 12
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
12
Obiettivi formativi specifici
Il corso mira alla formazione dell'Ingegnere che dedicherà la propria attività professionale alle
tematiche della difesa dell'ambiente dall'inquinamento. Lo studente acquisirà dapprima la conoscenza dei fenomeni d'inquinamento ambientale, per poi apprendere la conoscenza dei
processi fondamentali di depurazione delle acque e la relativa progettazione. Il corso darà
anche una panoramica sulle tematiche relative al trattamento/smaltimento dei rifiuti e su altri
argomenti connessi all'attività del futuro Ingegnere Sanitario-Ambientale.
Programma del corso
Caratteristiche delle acque e Fenomeni d'inquinamento
Ciclo naturale delle acque. Inquinamento naturale e inquinamento antropico. Caratterizzazione analitica delle acque (parametri d'inquinamento fisici, organolettici, chimici e microbiologici). Tecniche di campionamento. Caratterizzazione quantitativa delle acque di rifiuto e d'approvvigionamento. Cenni ai fenomeni d'inquinamento delle acque: Deossigenazione dei corsi
d'acqua; Eutrofizzazione dei bacini idrici a debole ricambio; Inquinamento microbiologico; Inquinamento chimico, termico ed estetico-organolettico.
Trattamento delle acque
Principi generali dei processi di trattamento. Cinetica dei processi biochimici. Processi biologici a colture sospese (fanghi attivi; lagunaggio). Cenni ai processi biologici a colture adese
(letti percolatori; dischi biologici; letti fluidizzati; biofiltri). Schemi tipici dei processi di trattamento meccanico-biologico per il trattamento di liquami civili. Esempi di dimensionamento e di
bilancio materiale ed energetico. Rimozione dei nutrienti. Generalità sui processi chimico-fisici
(coagulazione-flocculazione; adsorbimento su carbone attivo; precipitazione chimica; scambio
ionico; processi su membrane; stripping; neutralizzazione; ossidazione-riduzione). Esempi di
schemi applicativi nel campo delle acque reflue industriali e delle acque di potabilizzazione.
Trattamento e smaltimento dei rifiuti (Cenni)
Classificazione dei rifiuti. Produzione e caratterizzazione chimico-fisica e merceologica. Generalità sui sistemi di recupero, trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani: Raccolta differenziata; Discariche controllate; Termodistruzione; Riciclaggio. Trattamento e smaltimento
dei rifiuti industriali.
Eventuali seminari specialistici (esempi)
Bonifica dei siti contaminati. Inquinamento atmosferico. Valutazione d'impatto ambientale.
Scelte pianificatorie nel trattamento delle acque e nello smaltimento dei rifiuti. Rumore.
Prerequisiti
I principi base della chimica e dell'idraulica.
Materiale didattico consigliato
Dispense del corso. Testi disponibili nella biblioteca di Facoltà (indicati dal Docente durante il
corso).
Capodaglio- Ingegneria sanitaria-ambientale
Modalità di verifica dell'apprendimento
Saranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del Corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con votazione sufficiente sarà proposto un voto da registrare direttamente; su richiesta del Docente o
dello studente potrà essere svolto anche un colloquio finale. Per gli studenti che non abbiano
potuto svolgere le prove in itinere (o non le abbiano superate al primo tentativo) è prevista la
possibilità di un unico recupero.
Capodaglio - Ingegneria sanitaria-ambientale
Ingegneria sanitaria-ambientale
Docente: Andrea Capodaglio
Codice del corso: 062128
Corso di laurea: AmbT, Civ,
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/03
Lezioni (ore/anno):
36
Esercitazioni (ore/anno): 12
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
12
Obiettivi formativi specifici
Il corso mira alla formazione dell'Ingegnere che dedicherà la propria attività professionale alle
tematiche della difesa dell'ambiente dall'inquinamento. Lo studente acquisirà dapprima la conoscenza dei fenomeni d'inquinamento ambientale, per poi apprendere la conoscenza dei
processi fondamentali di depurazione delle acque e la relativa progettazione. Il corso darà
anche una panoramica sulle tematiche relative al trattamento/smaltimento dei rifiuti e su altri
argomenti connessi all'attività del futuro Ingegnere Sanitario-Ambientale.
Programma del corso
Caratteristiche delle acque e Fenomeni d'inquinamento
Ciclo naturale delle acque. Inquinamento naturale e inquinamento antropico. Caratterizzazione analitica delle acque (parametri d'inquinamento fisici, organolettici, chimici e microbiologici). Tecniche di campionamento. Caratterizzazione quantitativa delle acque di rifiuto e d'approvvigionamento. Cenni ai fenomeni d'inquinamento delle acque: Deossigenazione dei corsi
d'acqua; Eutrofizzazione dei bacini idrici a debole ricambio; Inquinamento microbiologico; Inquinamento chimico, termico ed estetico-organolettico.
Trattamento delle acque
Principi generali dei processi di trattamento. Cinetica dei processi biochimici. Processi biologici a colture sospese (fanghi attivi; lagunaggio). Cenni ai processi biologici a colture adese
(letti percolatori; dischi biologici; letti fluidizzati; biofiltri). Schemi tipici dei processi di trattamento meccanico-biologico per il trattamento di liquami civili. Esempi di dimensionamento e di
bilancio materiale ed energetico. Rimozione dei nutrienti. Generalità sui processi chimico-fisici
(coagulazione-flocculazione; adsorbimento su carbone attivo; precipitazione chimica; scambio
ionico; processi su membrane; stripping; neutralizzazione; ossidazione-riduzione). Esempi di
schemi applicativi nel campo delle acque reflue industriali e delle acque di potabilizzazione.
Trattamento e smaltimento dei rifiuti (Cenni)
Classificazione dei rifiuti. Produzione e caratterizzazione chimico-fisica e merceologica. Generalità sui sistemi di recupero, trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani: Raccolta differenziata; Discariche controllate; Termodistruzione; Riciclaggio. Trattamento e smaltimento
dei rifiuti industriali.
Eventuali seminari specialistici (esempi)
Bonifica dei siti contaminati. Inquinamento atmosferico. Valutazione d'impatto ambientale.
Scelte pianificatorie nel trattamento delle acque e nello smaltimento dei rifiuti. Rumore.
Prerequisiti
I principi base della chimica e dell'idraulica.
Materiale didattico consigliato
Dispense del corso. Testi disponibili nella biblioteca di Facoltà (indicati dal Docente durante il
corso).
Capodaglio - Ingegneria sanitaria-ambientale
Modalità di verifica dell'apprendimento
Saranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del Corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con votazione sufficiente sarà proposto un voto da registrare direttamente; su richiesta del Docente o
dello studente potrà essere svolto anche un colloquio finale. Per gli studenti che non abbiano
potuto svolgere le prove in itinere (o non le abbiano superate al primo tentativo) è prevista la
possibilità di un unico recupero.
Tordini - Ingegneria sanitaria-ambientale (mn)
Ingegneria sanitaria-ambientale (mn)
Docente: Italo Tordini
Codice del corso: 062098
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/03
Lezioni (ore/anno):
32
Esercitazioni (ore/anno): 28
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso mira a fornire le basi sui concetti fondamentali dell'Ingegneria sanitaria. Lo studente
acquisirà dapprima la conoscenza dei fenomeni d'inquinamento ambientale, per poi apprendere la conoscenza dei principi base della depurazione delle acque, del trattamento delle acque di approvvigionamento e del trattamento/smaltimento/recupero dei rifiuti: verranno nello
specifico affrontate le tematiche relative alla pianificazione degli interventi di risanamento ambientale.
Programma del corso
1. Caratteristiche delle acque e Fenomeni d'inquinamento
Ciclo naturale delle acque. Inquinamento naturale e inquinamento antropico. Caratterizzazione analitica delle acque (parametri d'inquinamento fisici, organolettici, chimici e microbiologici). Tecniche di campionamento. Caratterizzazione quantitativa delle acque di rifiuto e d'approvvigionamento. Cenni ai fenomeni d'inquinamento delle acque: Deossigenazione dei corsi
d'acqua; Eutrofizzazione dei bacini idrici a debole ricambio; Inquinamento microbiologico; Inquinamento chimico; Inquinamento termico.
2. Trattamento delle acque di approvvigionamento e di scarico e pianificazione degli interventi
di risanamento
Principi generali dei processi di trattamento. Normativa sul risanamento idrico e sui piani di
risanamento. Esempi di applicazione della pianificazione del risanamento idrico.
3. Sistemi integrati di trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti
Normativa nazionale. Classificazione dei rifiuti. Produzione e caratterizzazione chimico-fisica
e merceologica. Generalità sui sistemi di raccolta, recupero, trattamento e smaltimento dei
rifiuti solidi urbani. Esempi applicativi di bilanci di massa ed energia nei sistemi integrati di
smaltimento dei rifiuti.
Prerequisiti
Chimica: Proprietà delle soluzioni e misura delle concentrazioni. Le reazioni chimiche. Peso
atomico e peso equivalente. Calcoli stechiometrici. Reazioni d'ossidoriduzione. Equilibrio
chimico. Cinetica delle reazioni chimiche. Acidità, Alcalinità, pH. Prodotto di solubilità. Concetti d'elettrochimica e termochimica. Parametri analitici fondamentali.
Materiale didattico consigliato
H. Peavey, D.R. Rowe, G. Tchobanoglous. Environmental Engineering. Mc Graw-Hill, 1985.
G.R. Masters. Introduction to Environmental Engineering. Prentice Hall, 1991.
A. Misiti. Fondamenti di Ingegneria Ambientale. NIS, Roma, 1994.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta seguita da una prova orale.
Lanzola - Internet e medicina
Internet e medicina
Docente: Giordano Lanzola
Codice del corso: 062171
Corso di laurea: Biom
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06
Lezioni (ore/anno):
Esercitazioni (ore/anno):
Laboratori (ore/anno):
Progetti (ore/anno):
18
18
16
20
Obiettivi formativi specifici
Il modulo ha lo scopo di rendere familiare lo studente con alcuni strumenti innovativi che consentono l'accesso a basi di dati attraverso le tecnologie di rete. Esso ha un forte indirizzo applicativo, ed è quindi previsto uno stretto coordinamento con diversi altri moduli nel corso dei
quali lo studente acquisisce i concetti fondamentali della programmazione in genere, e di
quella orientata agli oggetti in particolare, combinate con le metodologie per il progetto e lo
sviluppo di Basi di Dati relazionali.
Programma del corso
Il corso, collocato all'ultimo anno della Laurea di Primo Livello, ha una connotazione fortemente sperimentale. Esso si svolge prevalentemente in Aula Didattica e prevede, sin dal suo
inizio, una stretta alternanza fra momenti in cui vengono impartiti alcuni concetti base della
programmazione WEB e momenti in cui lo Studente è chiamato personalmente ad applicarli.
In particolare, ciò implica che la realizzazione del progetto personale, che qui di seguito è indicato come ultimo punto, si svolga in realtà già a partire dalle prime settimane e prosegua
per tutta la durata del corso.
Nozioni di base relative ad Internet
Illustrazione delle nozioni fondamentali relative ad Internet, al protocollo TCP/IP, WWW etc..
Definizione ed uso di ipertesti
Cenni sui linguaggi per la definizione di ipertesti. SGML. Illustrazione del linguaggio HTML e
dei suoi principali "TAG" che consentono di definire gli elementi di un ipertesto. Il concetto di
pagina web statica e le modalità per accedervi. Le URL, i Form, e le modalità per il passaggio
dei parametri al Server.
Application Server
Differenza fra pagine statiche e pagine dinamiche e rilevanza di queste ultime. La simulazione di una connessione che si estende attraverso transazioni multiple HTTP prive di connessione.
Lo sviluppo di pagine web dinamiche in ambiente JSP
Elementi fondamentali delle applicazioni JSP. Generazione di contenuti dinamici. Uso di elementi di scripting. Accesso ai database tramite azioni personalizzate in JSP.
Sviluppo di un progetto personale
Parallelamente allo svolgimento delle lezioni e delle esercitazioni, lo studente è chiamato a
sfruttare i concetti e le tecnologie appresi elaborando e sviluppando un proprio progetto di
applicazione WEB. Questo consiste nella realizzazione di un sito WEB dinamico e ad accesso controllato a cui si assume che si colleghino diverse categorie di persone. Per ciascuna
categoria di utenti il sito fornirà modalità diverse di interazione che consentiranno di acquisire
e presentare informazioni interfacciandosi con un DataBase relazionale, anch'esso progettato
dallo Studente.
Prerequisiti
I concetti fondamentali connessi con la programmazione (Variabili, Istruzioni, Funzioni, Strutture di Controllo e Algoritmi) che possono essere acquisiti tramite i corsi precedentemente
Lanzola - Internet e medicina
seguiti. Conoscenza delle metodologie e tecnologie per la progettazione ed interrogazione dei
database relazionali. Conoscenza basilare relativa all'uso del PC.
Materiale didattico consigliato
Per seguire con profitto le lezioni e sviluppare il progetto richiesto è sufficiente il materiale
messo a disposizione sull'apposito sito del corso. Si forniscono qui di seguito alcuni riferimenti
sia a titolo di esempio che per eventuali ulteriori approfondimenti.
Stefano Ceri, Piero Fraternali, Aldo Bongio, Marco Brambilla, Sara Comai, Maristella Matera.
Dati ed Applicazioni per il Web. McGraw Hill. ISBN 9-788838-661389 (526 Pagine, Luglio
2003). È un ottimo testo che illustra le metodologie e le tecniche relative al mondo della progettazione di applicazioni Web associate a basi di dati.
Chuck Musciano, Bill Kennedy. HTML & XHTML: The Definitive Guide, 5th Edition. O'Reilly &
Associates. ISBN: 0-596-00382-X (700 Pagine, Agosto 2002). Un testo "classico" di riferimento per il linguaggio HTML.
Hans Bergsten. JavaServer Pages, 3rd Edition. O'Reilly & Associates. ISBN: 0-596-00563-6
(764 Pagine, Dicembre 2003). Questo testo tratta i diversi aspetti connessi con la realizzazione di applicazioni Web dinamiche basate su tecnologia JSP, sia dal punto di vista della progettazione che da quello pratico, attraverso numerosi esempi.
Jason Brittain, Ian F. Darwin. Tomcat: The Definitive Guide. O'Reilly & Associates. ISBN: 0596-00318-8 (180 Pagine, Giugno 2003). Guida all'installazione ed all'uso di Tomcat, un contenitore di Servlet e JSP disponibile gratuitamente.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Viene svolta una prova in itinere che verte sulla prima parte del Corso ed è finalizzata alla definizione delle specifiche di progettazione per una applicazione WEB che costituirà il Progetto
dello Studente. Nella seconda parte del Corso verrà richiesto allo Studente di completare il
Progetto di cui ha fornito le specifiche utilizzando le metodologie e le tecnologie acquisite durante le Lezioni e le Esercitazioni. Questa realizzazione pratica di fatto costituirà la seconda
prova in itinere. Il voto verrà assegnato al termine di un colloquio durante il quale si valuteranno complessivamente i risultati delle due prove, la qualità del Progetto svolto e il livello di
profitto raggiunto sugli argomenti trattati.
Dell'Acqua - Interpretazioni di immagini telerilevate
Interpretazioni di immagini telerilevate
Docente: Fabio Dell'Acqua
Codice del corso: 062238
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno): 10
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza di base dei tipi di dati ottenibili tramite telerilevamento, e delle informazioni utili
per lo studio dell'ambiente e del territorio che è possibile estrarre da ognuno di essi. Capacità
di effettuare valutazioni sull'utilità delle diverse immagini telerilevate ai fini della soluzione di
un problema di analisi del territorio. Capacità elementari di elaborazione ed interpretazione
d'immagini telerilevate utilizzando programmi commerciali.
Programma del corso
Questo corso vuole fornire agli studenti di Ingegneria Civile ed Ambientale una conoscenza di
base di una disciplina che sta diventando sempre più importante nell'osservazione dell'ambiente, vale a dire il telerilevamento, principalmente nella sua forma di osservazione della Terra da satellite. Il corso comprende sia aspetti teorici e di base, sia applicativi e pratici (esercitazioni con casi reali di trattamento d'immagini satellitari).
Concetti di base
Introduzione alla materia.
• Cos'è il telerilevamento.
• I principi fisici del telerilevamento: interazione tra onde elettromagnetiche e materiali. Il
corpo nero.
• Piattaforme e sensori.
• Approfondimento sulle piattaforme satellitari.
Sensori
Come si effettua il telerilevamento e cosa ne risulta.
• Bande dello spettro elettromagnetico.
• I diversi tipi di sensori, loro classificazione e loro caratteristiche.
• Sensori ottici: multispettrali ed iperspettrali.
• Radar ad apertura sintetica.
• I dati telerilevati: caratteristiche ed organizzazione.
• Esempi concreti di sensori, loro caratteristiche e caratteristiche dei dati da essi prodotti.
Trattamento dei dati
Come si elaborano i dati risultanti dal telerilevamento.
• Correzione radiometrica.
• Correzione geometrica.
• Tecniche di enfatizzazione: operazioni basate sull'istogramma, filtratura.
• Miglioramento della risoluzione.
Estrazione dell'informazione
Preparati opportunamente i dati, come si estraggono da essi le informazioni di interesse.
• Richiami di teoria delle probabilità
• La realtà a terra.
Dell'Acqua - Interpretazioni di immagini telerilevate
•
•
Classificazione e classificatori: con supervisione e senza.
Insieme di addestramento, insieme di verifica, realtà a terra, matrici di confusione, accuratezze, indice k.
• Separabilità dei dati.
• Indici di vegetazione: tipi e caratteristiche.
• Classificazione dei dati iperspettrali
• Fusione delle informazioni
• Le applicazioni.
Laboratorio
Esercitazioni di trattamento di dati telerilevati utilizzando l'ambiente ENVI, che è un esempio
di programma concepito per tale scopo.
Prerequisiti
Le conoscenze che lo studente di ingegneria ha acquisito dai corsi di base.
Materiale didattico consigliato
La bibliografia è fornita per facilitare gli studenti negli eventuali approfondimenti, ma gli appunti del corso e le trasparenze disponibili in rete sono normalmente sufficienti. I testi consigliati sono in inglese perché in questa lingua è scritta la maggior parte delle pubblicazioni
sull'argomento; durante il corso saranno forniti riferimenti a materiale in lingua italiana.
Thomas M. Lillesand, Ralph W. Kiefer, Jonathan W. Chipman. Remote Sensing and Image
Interpretation - 5th edition. John Wiley & Sons, 2004. ISBN 0-471-15227-7.
John R. Schott. Remote Sensing: The Image Chain Approach. Oxford Univ. Press, 1996.
ISBN: 0-1950-8726-7.
Eric C. Barret, Leonard F. Curtis. Introduction to Environmental Remote Sensing. Stanley
Thornes Publishers Ltd. ISBN 0-7487-4006-6.
Sito web del corso: http://tlclab.unipv.it/sito_tlc/home.do
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prove scritte in itinere, integrate da una prova orale su richiesta dello studente. In alternativa,
prova orale finale.
Magni - Introduzione all'analisi dei sistemi
Introduzione all'analisi dei sistemi
Docente: Lalo Magni
Codice del corso: 062069
Corso di laurea: AmbT, Civ
Crediti formativi: 1 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04
Lezioni (ore/anno):
Esercitazioni (ore/anno):
Laboratori (ore/anno):
Progetti (ore/anno):
8
0
0
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di introdurre lo studente allo studio dei sistemi dinamici. A partire da semplici esempi tratti da diversi settori applicativi, si presentano i concetti di equilibrio, movimento,
stabilità, con particolare enfasi ai sistemi lineari. È inoltre introdotto il problema del controllo
dei sistemi dinamici e vengono discusse le principali caratteristiche dei sistemi in retroazione.
Programma del corso
Sistemi dinamici
Concetti fondamentali, classificazione dei sistemi dinamici, movimento ed equilibrio, stabilità.
Sistemi lineari del primo e del secondo ordine.
Il problema del controllo
Schemi di controllo in anello aperto e anello chiuso, caratteristiche e proprietà.
Prerequisiti
Analisi Matematica A, Analisi Matematica B.
Materiale didattico consigliato
Materiale fornito dal docente.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova scritta.
De Nicolao - Introduzione all'analisi dei sistemi (mn)
Introduzione all'analisi dei sistemi (mn)
Docente: Giuseppe De Nicolao
Codice del corso: 062103
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 1 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04
Lezioni (ore/anno):
Esercitazioni (ore/anno):
Laboratori (ore/anno):
Progetti (ore/anno):
8
0
0
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza delle nozioni di base del calcolo della probabilità (probabilità condizionata, indipendenza, variabile casuale, media, varianza).
Programma del corso
Il corso sarà mutuato dalla prima parte del corso di Identificazione dei Modelli e Analisi dei
Dati.
Fondamenti di calcolo delle probabilità
• nozione di probabilità;
•
indipendenza statistica, probabilità condizionata, teorema della probabilità totale e di Bayes;
•
prove di Bernoulli, eventi di Poisson;
•
nozione di variabile casuale (V.C.), funzione di distribuzione e densità di probabilità, funzioni di V.C.;
•
moda, mediana e momenti di una V.C.
Prerequisiti
Nozioni base di teoria degli insiemi, logica, nozione di limite, derivata e integrale, massimizzazione di funzioni di una o più variabili (esami di Geometria e Algebra, Analisi Matematica A
e B).
Materiale didattico consigliato
A. Papoulis. Probability, Random Variables, and Stochastic Processes. MCGraw-Hill.
Sito web del corso: http://sisdin.unipv.it/
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova scritta che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il corso.
Rovida - Laboratorio di progettazione automatica
Laboratorio di progettazione automatica
Docente: Edoardo Rovida
Codice del corso: 062278
Corso di laurea: Mec, Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/15
Lezioni (ore/anno):
10
Esercitazioni (ore/anno): 12
Laboratori (ore/anno):
64
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di dare metodi ed esempi di sintesi legati alla progettazione meccanica
acquisiti anche in altri corsi. In tale ottica si intende fornire una serie di spunti che possano
permettere un collegamento reale fra le questioni inerenti le varie problematiche progettuali e
quelle riguardanti la comunicazione e la rappresentazione grafica legata al prodotto. Ciò mantenendo il prodotto (macchina o struttura) sempre legato alle esigenze che deve garantire in
uso e alle necessità richieste dall'iter realizzativo di cui è oggetto.
Programma del corso
Sistemi CAD: aspetti generali
Introduzione ai sistemi di modellazione geometrica e alla logica di approccio ai sistemi informatici per il disegno.
Modellazione geometrica delle macchine
Implementazione delle primitive grafiche legate agli organi delle macchine. Modellatori grafici,
modellatori di superficie, modellatori solidi. Sistemi parametrici e features based.
Metodi progettuali legati alla modellazione
Concurrent e Simultaneus engineering. Progettazione bottom-up e top-down, metodi associativo e parametrico. Digital mock up e physical mock up.
Gestione delle informazioni legate al prodotto
Contenuto informativo legato al prodotto, sua gestione (sistemi PDM e EDM) e metodi di generazione delle informazioni di documentazione del progetto.
Sistemi di reperimento delle informazioni
Catalogazione e reperimento dei componenti tipizzati e delle librerie. Sistemi distributivi in rete, archivi automatizzati e loro consultazione. Calcolo delle proprietà ingegneristiche del modello geometrico e grado di approssimazione dei risultati.
Trasferimento dati fra sistemi
Formati di interscambio dati fra sistemi (IGES, STEP, DXF, STL, VRML) e loro utilizzo per il
trasferimento del modello geometrico.
Prerequisiti
Nessuno.
Materiale didattico consigliato
Ad integrazione degli argomenti trattati nel corso delle esercitazioni e a sostegno del lavoro di
laboratorio verrà fornita documentazione specifica mediante il sito web del corso.
Shawna D. Lockhart, Cindy M. Johnson. Engineering Design Communication: conveying design through graphics. Prentice Hall, 2000 - 719 pp. - ISBN 0-201-33151-9. Testo di riferimento.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La verifica consiste nella presentazione e discussione del lavoro sviluppato dal gruppo durante le ore di laboratorio e da un colloquio orale da svolgersi singolarmente per ciascun allievo.
Rovida - Laboratorio di progettazione automatica
Nel corso delle esercitazioni di laboratorio, gli allievi, suddivisi in gruppi limitati, saranno chiamati a sviluppare, con l'assistenza e la verifica del docente, il disegno di una macchina mediante l'utilizzo di strumenti CAD di modellazione geometrica. Tale lavoro costituirà parte integrante della verifica finale.
Gamba - Laboratorio di telecomunicazioni
Laboratorio di telecomunicazioni
Docente: Paolo Ettore Gamba
Codice del corso: 062263
Corso di laurea: ElTel
Crediti formativi: 4 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03
Lezioni (ore/anno):
20
Esercitazioni (ore/anno):
0
Laboratori (ore/anno):
32
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire allo studente la capacità di maneggiare strumenti software usati
comunemente nella progettazione e nel testing di apparati di telecomunicazione. Scopo del
corso è quindi l'acquisizione delle conoscenze necessarie per realizzare semplici progetti
mediante software di simulazione, scegliendo la metodologia adeguata e stimando le imprecisioni rispetto al progetto finale.
Programma del corso
Concetti fondamentali e caratteristiche di MATLAB/Simulink
Elementi di base di programmazione in MATLAB
Impostazione dei parametri di una simulazione ed analisi del risultato
Librerie di MATLAB/Simulink
Approfondimenti
Esempi ed esercizi di progettazione in MATLAB/Simulink
Progetto di sistemi e componenti per le telecomunicazioni mediante MATLAB/Simulink
Prerequisiti
Numeri complessi (Analisi) Calcolo differenziale e integrale (Analisi) Nozioni di spettro, trasformata e serie di Fourier (Teoria dei Segnali) Nozioni di variabili casuali, funzione densità di
probabilità, media, varianza (Teoria dei Segnali) Modulazioni analogiche: AM, FM, PAM (Comunicazioni Elettriche).
Materiale didattico consigliato
S. Poggi. Dispense fornite dal docente.
J. Proakis. Digital Communications 4th edition. MacGraw-Hill. (solo per consultazione).
P. Savazzi. Dispense del corso (parallelo) di Trasmissione dell'informazione. (solo per consultazione).
Modalità di verifica dell'apprendimento
Gli studenti presenteranno un elaborato e/o un programma software riguardante un progetto
di sistema o componente di sistema per le telecomunicazioni (assegnato dopo la prima prova
in itinere). Verrà anche valutata il lavoro effettivamente svolto in laboratorio. L'esito di prove
scritte sostenute durante il corso concorrerà all'attribuzione del voto finale.
Sala - Macchine
Macchine
Docente: Roberto Sala
Codice del corso: 062270
Corso di laurea: Mec
Crediti formativi: 7 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/08
Lezioni (ore/anno):
33
Esercitazioni (ore/anno): 39
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si pone l'obiettivo di fornire le conoscenze fondamentali sui principi di funzionamento,
gli elementi di progetto e i criteri di scelta delle principali macchine a fluido impiegate nelle più
comuni applicazioni industriali. Le macchine saranno studiate anche nell'interazione fra di loro
e con i diversi componenti dell'impianto al fine di un loro utilizzo ottimale. Saranno, inoltre,
fornite le nozioni fondamentali sui principali impianti di produzione dell'energia.
Programma del corso
1. Principi Generali
Fonti energetiche naturali. Conversione dell'energia. Leggi della termodinamica e della fluidodinamica. Moto dei fluidi nei condotti a sezione variabile. Moti relativi, equazione di Eulero.
2. Macchine operatrici per fluidi incomprimibili
Classificazione, campi di funzionamento e criteri di scelta delle pompe. Interazione pompaimpianto, curve caratteristiche interne ed esterne. Accoppiamento delle pompe in serie e parallelo. Regolazione della portata erogata e instabilità di funzionamento delle pompe. La cavitazione nelle pompe. Teoria della similitudine fluiodinamica, criteri di progetto delle pompe.
3. Macchine operatrici per fluidi comprimibili
Compressori volumetrici e a flusso continuo: caratteristiche operative e criteri di scelta. Compressione interrefrigerata. Fenomeni d'instabilità di funzionamento nei compressori.
4. Impianti di produzione dell'energia
Impianti idroelettrici, impianti a gas e a vapore, impianti di cogenerazione e a cicli combinati.
Analisi dei cicli e schemi d'impianto. Prestazioni e campi d'impiego.
5. Macchine motrici
Descrizione, classificazione e criteri di scelta delle turbine idrauliche, delle turbine a gas e delle turbine a vapore.
6. Motori alternativi a combustione interna
Cicli Otto e Diesel, confronto e campi d'impiego. Ciclo ideale, limite ed indicato. Diagrammi di
distribuzione delle fasi. Formule di potenza e rendimenti.
Prerequisiti
Conoscenza delle nozioni di base della termodinamica e della fluidodinamica.
Materiale didattico consigliato
Dispense delle lezioni sono disponibili sul sito web del corso.
G. Cornetti. Macchine Idrauliche e Termiche. Il Capitello - Torino.
R. Della Volpe. Macchine. Liguori Editore.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame è costituito da una prova scritta e da una prova orale da sostenersi entrambi durante
lo stesso appello d'esame. Durante il corso saranno effettuate due prove in itinere il cui superamento con votazione media sufficiente, consentirà, per la sessione d'esame immediatamente successiva alla conclusione del corso, l'accesso alla prova orale.
Sala - Macchine (ee)
Macchine (ee)
Docente: Roberto Sala
Codice del corso: 062201
Corso di laurea: Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/08
Lezioni (ore/anno):
28
Esercitazioni (ore/anno): 19
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Scopo del corso di Macchine è quello d'illustrare le principali caratteristiche costruttive ed operative delle macchine operatrici a fluido di maggior interesse industriale. Particolare attenzione è dedicata ai criteri di scelta delle macchine, ai criteri di regolazione e all'interazione
macchina-impianto, al fine del loro utilizzo ottimale. Sono, inoltre, sinteticamente analizzate le
caratteristiche dei principali impianti di produzione dell'energia, i loro campi d'applicazione,
prestazioni e condizioni operative.
Programma del corso
1. Principi Generali
Proprietà generali della termofluidodinamica, principi di conservazione della massa e dell'energia. Moto dei fluidi nei condotti a sezione variabile. Moti relativi, equazione d'Eulero.
2. Macchine operatrici per fluidi incomprimibili
Classificazione, campi di funzionamento e criteri di scelta delle pompe. Interazione pompaimpianto, curve caratteristiche interne ed esterne. Accoppiamento delle pompe in serie e parallelo. Regolazione della portata erogata e instabilità di funzionamento delle pompe. La cavitazione nelle pompe. Teoria della similitudine fluiodinamica, criteri di progetto delle pompe.
3. Macchine operatrici per fluidi comprimibili
Caratteristiche operative e criteri di scelta dei compressori volumetrici e a flusso continuo. La
compressione interrefrigerata. Fenomeni di instabilità nei compressori.
4. Macchine motrici idrauliche
Generalità sugli impianti idroelettrici e sugli impianti ad accumulo. Le turbine Pelton, Francis e
Kaplan: caratteristiche operative e criteri di scelta.
5. Impianti motori a gas e a vapore
Descrizione dei componenti degli impianti e analisi delle diverse condizioni operative. Analisi
dei cicli e schemi d'impianto. Impianti di cogenerazione e a cicli combinati.
Prerequisiti
Conoscenza delle nozioni di base della termodinamica e della fluidodinamica.
Materiale didattico consigliato
Dispense delle lezioni sono disponibili sul sito web del corso.
G. Cornetti. Macchine Idrauliche e Termiche. Il Capitello - Torino.
R. Della Volpe. Macchine. Liguori Editore.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame è costituito da una prova scritta e da una prova orale da sostenersi entrambi durante
lo stesso appello d'esame. Durante il corso saranno effettuate due prove in itinere il cui superamento con votazione media sufficiente, consentirà, per la sessione d'esame immediatamente successiva alla conclusione del corso, l'accesso alla prova orale.
Benzi - Macchine e azionamenti elettrici
Macchine e azionamenti elettrici
Docente: Francesco Benzi
Codice del corso: 062075
Corso di laurea: Mec, Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32
Lezioni (ore/anno):
28
Esercitazioni (ore/anno): 18
Laboratori (ore/anno):
4
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscere i componenti, le modalità di impiego e i criteri di scelta degli azionamenti elettrici.
Questi ultimi sono sistemi costituiti da una macchina elettrica, un convertitore statico che la
alimenta e dai circuiti di controllo che ne determinano le modalità di funzionamento. Il corso si
propone in primo luogo di fornire la conoscenza elementare delle principali macchine elettriche (trasformatori e macchine rotanti). I restanti componenti e modalità di funzionamento dei
rispettivi azionamenti sono descritti in funzione delle esigenze applicative, sottolineando in
particolare le modalità di regolazione della velocità, coppia e altre grandezze elettriche e
meccaniche.
Programma del corso
Aspetti generali
Caratteristiche dei carichi ed esigenze poste agli azionamenti; principi generali della conversione elettromeccanica e funzionamento reversibile delle macchine elettriche; limiti termici,
elettrici e magnetici dei motori elettrici.
Trasformatori di potenza
Caratteristiche di impiego. Aspetti costruttivi. Principio di funzionamento e circuito equivalente.
Azionamenti con macchine asincrone
Aspetti costruttivi della macchina asincrona, sua importanza e applicazioni. Modello generale
e circuito equivalente per il funzionamento a regime. Definizione dello scorrimento e principali
condizioni di funzionamento come motore. Caratteristica meccanica a tensione e frequenza
costante. Cenni sul motore asincrono monofase. Regolazione della velocità a frequenza variabile, preceduta dalla descrizione del principio di funzionamento di raddrizzatori e inverter.
Macchine sincrone
Aspetti costruttivi della macchina sincrona, sua importanza e applicazioni. Modello generale e
circuito equivalente per il funzionamento a regime. Regolazione della potenza attiva e reattiva. Funzionamento da alternatore. Diagrammi vettoriali per il funzionamento a regime. Cenni
al funzionamento da motore.
Azionamenti con macchine in corrente continua
Principio di funzionamento e modello della macchina in corrente continua. Cenni alla regolazione di velocità.
Prerequisiti
Conoscenze di base di elettrotecnica e teoria dei circuiti.
Materiale didattico consigliato
F. Benzi. Dispense del corso.
Luca Ferraris. Macchine elettriche. CLUT Editore, Torino, 2003.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
Benzi - Macchine e azionamenti elettrici
seconda parte del Corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con votazione media sufficiente verrà proposto un voto da confermare attraverso un colloquio finale. È
comunque possibile superare l'esame anche sostenendo con esito positivo, al termine delle
lezioni, una prova scritta ed una orale riguardanti l'intero corso.
Degli Esposti - Materiali per l'ingegneria elettrica
Materiali per l'ingegneria elettrica
Docente: Gianfranco Degli Esposti
Codice del corso: 062031
Corso di laurea: Elt
Crediti formativi: 3 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/32
Lezioni (ore/anno):
18
Esercitazioni (ore/anno):
8
Laboratori (ore/anno):
8
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenze fondamentali delle proprietà dei materiali (conduttori, dielettrici e magnetici) di
interesse per le apparecchiature e le macchine elettriche; conoscenza del comportamento e
delle proprietà più importanti dei materiali isolanti; capacità di scegliere il materiale opportuno
e di effettuare un dimensionamento di massima in relazione a semplici apparecchiature elettriche nei confronti sia dell'isolamento (condensatori, isolamenti in aria), che al funzionamento
di circuiti magnetici (nuclei di trasformatori, magneti permanenti). Conoscenze di base dei parametri che caratterizzano un materiale utilizzato nelle apparecchiature elettriche, delle relative unità di misura e dei metodi di laboratorio utilizzati per determinarli.
Programma del corso
1. Materiali conduttori
Resistività elettrica. Effetto Joule e dimensionamento dei conduttori. Misure elettriche sui
conduttori.
2. Materiali polimerici
Morfologia e parametri caratteristici dei polimeri utilizzati come materiali isolanti.
3. Dielettrici
Richiami sul campo elettrico in semplici geometrie. Funzionamento e parametri fondamentali
di un condensatore. Polarizzazione. Influenza della frequenza (equazioni di Debye) e della
temperatura sui parametri del condensatore.
4. Invecchiamento dei materiali isolanti
Il problema dell'invecchiamento. Criterio di guasto. Prove di invecchiamento accelerate.
5. Isolamenti in aria
Caratteristiche fondamentali degli isolamenti in aria. Uso del metodo statistico per il dimensionamento di un isolamento in aria.
6. Materiali magnetici
Caratteristiche fondamentali dei materiali magnetici. Materiali ferromagnetici. Temperatura di
Curie e modello di Weiss. Materiali magnetici dolci: il circuito magnetico di un trasformatore.
Materiali magnetici duri: i magneti permanenti.
Prerequisiti
Conoscenze di base sui campi elettrici e magnetici. Qualche conoscenza di base sul calcolo
della probabilità e statistica.
Materiale didattico consigliato
G. Degli Esposti. Dispense del corso di Materiali per l'Ingegneria Elettrica.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verrà svolta una prova finale che consisterà in un colloquio relativo agli argomenti svolti durante il corso, colloquio che comprenderà anche una discussione delle relazioni preparate
dagli studenti sulle esercitazioni svolte in aula e in laboratorio.
Broglio - Meccanica applicata alle macchine
Meccanica applicata alle macchine
Docente: Stefano Broglio
Codice del corso: 062073
Corso di laurea: Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/13
Lezioni (ore/anno):
32
Esercitazioni (ore/anno): 18
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
12
Obiettivi formativi specifici
Illustrare le forze che agiscono nei sistemi meccanici ed i moti che per esse ne conseguono.
Fornire quelle conoscenze necessarie per la comprensione del funzionamento e per la scelta
degli organi principali di macchine. Illustrare gli elementi per la modellazione e l'analisi del
funzionamento di una macchina ad 1 g.d.l.
Programma del corso
Obiettivi e contenuti del corso:dare le conoscenze indispensabili per la comprensione del funzionamento di una macchina. Fornire all'allievo una visione delle forze che agiscono nei sistemi meccanici e dei moti che ne conseguono. Presentare alcuni metodi matematici applicabili alla meccanica esponendo i principali aspetti della modellazione di un fenomeno fisico.
Descrizione degli argomenti trattati
• Cinematica del punto e del corpo rigido: Richiami di cinematica del punto. Il metodo dei
numeri complessi per l'analisi cinematica dei sistemi piani. Vincoli, gradi di libertà, coordinate libere. Il corpo rigido, spostamenti ed atti di moto rigido. Moti relativi. Esempi applicativi.
• Cinematica dei sistemi di corpi rigidi: Catene cinematiche. L'equazione di chiusura. Cinematica del manovellismo ordinario centrato, approssimazioni del primo e del secondo ordine; cinematica del manipolatore piano R-R, del quadrilatero articolato e del glifo. Esempi
applicativi.
• Dinamica del punto e del corpo rigido: Richiami di nozioni fondamentali di dinamica Newtoniana. Proprietà di massa. Le equazioni cardinali della dinamica. Principio di D'Alembert, sistema equivalente delle forze d'inerzia.
• Cinetostatica e dinamica di sistemi meccanici piani. Esempi applicativi. Elementi di Meccanica Analitica: Lavoro virtuale e principio dei lavori virtuali. Bilancio delle potenze. Il teorema dell'energia cinetica. Il teorema della conservazione dell'energia. Esempi applicativi.
• Azioni mutue nei sistemi meccanici: Il contatto tra solidi, attrito statico, radente. Contatto di
rotolamento, attrito volvente. Azioni esercitate da un fluido su un solido (cenni). Esempi
applicativi.
• Dinamica della Macchina: Schema generale di una macchina. Caratteristica del motore e
dell'utilizzatore. La trasmissione. Rendimento di una macchina. Moto diretto e retrogrado.
Dinamica della macchina a regime ed in moto vario. La macchina a regime periodico. Dinamica della macchina alternativa, equilibramento delle forze d'inerzia. Esempi applicativi.
Prerequisiti
Analisi Matematica e Fisica Matematica.
Materiale didattico consigliato
N. Bachschmid, S. Bruni, A. Collina, B. Pizzigoni, F. Resta. Fondamenti di Meccanica Teorica
ed Applicata. McGraw-Hill.
G. Mimmi, P. Pennacchi. Meccanica Applicata alle Macchine. CUSL.
S. Broglio, F. Scaramelli. Meccanica Applicata alle Macchine: Esercizi Svolti. Esculapio. eserciziario.
Broglio - Meccanica applicata alle macchine
Modalità di verifica dell'apprendimento
Durante il semestre saranno svolte due prove scritte che verteranno sulla prima e sulla seconda parte del corso. Coloro che avranno sostenuto con votazione sufficiente entrambi gli
scritti accederanno ad un colloquio finale. Gli studenti che non hanno potuto partecipare alle
prove in itinere potranno sostenere un esame costituito da una prova scritta e da una prova
orale.
Mimmi - Meccanica applicata alle macchine (ee)
Meccanica applicata alle macchine (ee)
Docente: Giovanni Mimmi
Codice del corso: 062149
Corso di laurea: Elt, Inf, ElTel
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/13
Lezioni (ore/anno):
29
Esercitazioni (ore/anno): 18
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza delle macchine e dei sistemi meccanici. Capacità di scomposizione delle macchine in componenti elementari a corpi rigidi. Accoppiamenti cinematici semplici e complessi.
Cinematica e dinamica delle macchine. Modellazione e analisi cinematica e dinamica di sistemi meccanici a un grado di libertà. Conoscenza dei principali organi di macchine.
Programma del corso
Descrizione di una macchina e di un sistema meccanico
Struttura, schema funzionale. Modello fisico e matematico. Studio del movimento.
Cinematica delle macchine e dei meccanismi
Richiami del moto del punto e del corpo rigido. Teoremi di Coriolis e di Rivals. Catene cinematiche chiuse: coppie cinematiche, meccanismi articolati, manovellismo, quadrilateri articolati.
Dinamica delle macchine e dei meccanismi
Forze agenti nelle macchine. Forze di contatto. Attrito, aderenza; attrito volvente. Azioni
scambiate tra solidi e fluidi. Equilibrio dinamico, bilanci di potenze, rendimento. Tipi di moto.
Motori e utilizzatori. Trasmissioni.
Organi di macchine principali
Ruote di frizione. Ingranaggi. Generazione e taglio dei profili. Interferenza e sottotaglio. Rendimento. Cuscinetti: accoppiamento perno cuscinetto strisciante asciutto. Cuscinetti a rotolamento; formule di durata. Giunti ed innesti: generalità; giunto di Oldham. Freni ad attrito. Trasmissioni a cinghia e puleggia. Cinghie piane, trapezoidali, dentate.
Prerequisiti
Conoscenze di base di strumenti matematici elementari quali sistemi di equazioni lineari, numeri complessi, derivate e integrali. Nozioni di base introdotte nei corsi di Analisi matematica,
Geometria, Fisica.
Materiale didattico consigliato
Mimmi G., Pennacchi P. Appunti di meccanica applicata alle macchine. CUSL. Edizione 1998.
Mimmi G.. Esercitazioni svolte e temi d'esame di Meccanica Applicata alle Macchine. CUSL.
Edizione 1999.
Bachschmid N., Bruni S., Pizzigoni B., Resta F. Fondamenti di meccanica teorica e applicata.
McGraw-Hill. Edizione 2003.
Diana G., Cheli F. Dinamica e Vibrazioni dei sistemi meccanici. UTET. Edizione 1993.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda e terza parte del Corso. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte
la prova finale consisterà in un colloquio. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su argomenti trattati durante il
Corso, al fine di essere ammessi al colloquio finale.
Broglio - Meccanica applicata alle macchine A
Meccanica applicata alle macchine A
Docente: Stefano Broglio
Codice del corso: 062222
Corso di laurea: Mec
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/13
Lezioni (ore/anno):
32
Esercitazioni (ore/anno): 18
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
12
Obiettivi formativi specifici
Dare all'allievo una chiara visione delle forze che agiscono nei sistemi meccanici e dei moti
che ne conseguono. Fornire le conoscenze minime necessarie per la comprensione del funzionamento dei principali organi di macchine. Fornire elementi per la modellazione e per l'analisi del funzionamento di una macchina ad 1 g.d.l.
Programma del corso
Obiettivi e contenuti del corso: dare le conoscenze indispensabili per la comprensione del
funzionamento di una macchina. Fornire all'allievo una visione delle forze che agiscono nei
sistemi meccanici e dei moti che ne conseguono. Presentare alcuni metodi matematici applicabili alla meccanica esponendo i principali aspetti della modellazione di un fenomeno fisico.
Fare le conoscenze indispensabili per la comprensione del funzionamento di una macchina.
Fornire all'allievo una visione delle forze che agiscono nei sistemi meccanici e dei moti che ne
conseguono. Presentare alcuni metodi matematici applicabili alla meccanica esponendo i
principali aspetti della modellazione di un fenomeno fisico.
Cinematica del punto e del corpo rigido
Richiami di cinematica del punto. Il metodo dei numeri complessi per l'analisi cinematica dei
sistemi piani. Vincoli, gradi di libertà, coordinate libere. Il corpo rigido, spostamenti ed atti di
moto rigido. Moti relativi. Esempi applicativi.
Cinematica dei sistemi di corpi rigidi
Catene cinematiche. L'equazione di chiusura. Cinematica del manovellismo ordinario centrato, approssimazioni del primo e del secondo ordine; cinematica del manipolatore piano R-R,
del quadrilatero articolato e del glifo. Esempi applicativi.
Dinamica del punto e del corpo rigido
Richiami di nozioni fondamentali di dinamica Newtoniana. Proprietà di massa. Le equazioni
cardinali della dinamica. Principio di D'Alembert, sistema equivalente delle forze d'inerzia. Cinetostatica e dinamica di sistemi meccanici piani. Esempi applicativi.
Elementi di Meccanica Analitica
Lavoro virtuale e principio dei lavori virtuali. Bilancio delle potenze. Il teorema dell'energia cinetica. Il teorema della conservazione dell'energia. Esempi applicativi.
Azioni mutue nei sistemi meccanici
Il contatto tra solidi, attrito statico, radente. Contatto di rotolamento, attrito volvente. Azioni
esercitate da un fluido su un solido (cenni). Esempi applicativi.
Dinamica della Macchina
Schema generale di una macchina. Caratteristica del motore e dell'utilizzatore. La trasmissione. Rendimento di una macchina. Moto diretto e retrogrado. Dinamica della macchina a regime ed in moto vario. La macchina a regime periodico. Dinamica della macchina alternativa,
equilibramento delle forze d'inerzia. Esempi applicativi.
Prerequisiti
Analisi Matematica e Fisica Matematica.
Broglio - Meccanica applicata alle macchine A
Materiale didattico consigliato
N. Bachschmid, S. Bruni, A. Collina, B. Pizzigoni, F. Resta. Fondamenti di Meccanica Teorica
ed Applicata". Fondamenti di Meccanica Teorica ed Applicata".
G. Mimmi, P. Pennacchi. Meccanica Applicata alle Macchine. CUSL.
S. Broglio, F. Scaramelli. Meccanica Applicata alle Macchine: Esercizi Svolti. Esculapio. eserciziario.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Saranno svolte due prove in corso d'anno, che verteranno sulla prima e sulla seconda parte
del corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove con votazione media sufficiente
sarà proposto un voto da confermare attraverso un colloquio finale. Per gli studenti che per
gravi motivi non hanno potuto svolgere le prove in itinere è previsto un esame costituito da
una prova scritta e da un orale.
Mimmi - Meccanica applicata alle macchine B
Meccanica applicata alle macchine B
Docente: Giovanni Mimmi
Codice del corso: 062224
Corso di laurea: Mec
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/13
Lezioni (ore/anno):
29
Esercitazioni (ore/anno): 18
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza dei principali problemi relativi alla dinamica e vibrazioni delle macchine, con
schematizzazione delle macchine mediante modelli a corpi deformabili. Cenni sulla stabilità
dei sistemi meccanici. Conoscenze dei principi di funzionamento dei più comuni organi di
macchine che vengono impiegati nei sistemi meccanici e problematiche relative alla scelta ed
al proporzionamento degli stessi.
Programma del corso
Vibrazioni
Vibrazioni libere e forzate di sistemi ad 1-2 gradi di libertà. Isolamento delle vibrazioni. Velocità critiche flessionali, rotore di Jeffcott. Velocità critiche torsionali.
Stabilità dei sistemi meccanici
Stabilità di sistemi ad un grado di libertà: definizione di stabilità dell'equilibrio e del moto a regime.
Organi di macchine
Meccanismi a camma. Ruote di frizione. Ingranaggi: generazione e taglio dei profili; interferenza e sottotaglio; rendimento; rotismi ordinari ed epicicloidali. Cuscinetti: accoppiamento
perno cuscinetto strisciante asciutto e lubrificato. Cuscinetti a rotolamento; formule di durata.
Giunti ed innesti: generalità; giunto di Cardano e di Oldham; innesto a frizione; ipotesi del Reye. Freni ad attrito. Trasmissioni a cinghia e puleggia: cinghie piane, trapezoidali, dentate.
Prerequisiti
Conoscenze di base di strumenti matematici elementari quali sistemi di equazioni lineari, numeri complessi, derivate e integrali. Nozioni di base introdotte nei corsi di Analisi matematica,
Geometria, Fisica.
Materiale didattico consigliato
Mimmi G., Pennacchi P. Appunti di meccanica applicata alle macchine. CUSL. Edizione 1998.
Mimmi G.. Esercitazioni svolte e temi d'esame di Meccanica Applicata alle Macchine. CUSL.
Edizione 1999.
Diana G., Cheli F. Dinamica e Vibrazioni dei sistemi meccanici. UTET. Edizione 1993.
Bachschmid N., Bruni S., Pizzigoni B., Resta F. Fondamenti di meccanica teorica e applicata.
McGraw-Hill. Edizione 2003.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del Corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con votazione media sufficiente verrà proposto un voto da confermare attraverso un colloquio finale.
Per gli studenti che per gravi motivi non abbiano potuto svolgere le prove in itinere, è previsto,
al termine del Corso, un esame completo di prova scritta e orale.
Venini - Meccanica applicata alle macchine C
Meccanica applicata alle macchine C
Docente: Paolo Venini
Codice del corso: 062275
Corso di laurea: Mec, Elt
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/13
Lezioni (ore/anno):
35
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire all'allievo la capacità di studiare in modo sistematico il comportamento dinamico dei sistemi meccanici. La modellazione analitica e l'approssimazione numerica costituiscono le fasi essenziali per il raggiungimento degli obiettivi che si concretizzeranno nell'esame di sistemi vibranti a più gradi di libertà e di sistemi continui. L'implementazione numerica dei modelli introdotti costituisce parte integrante del corso di esercitazioni.
Programma del corso
Analisi dinamica di sistemi a N gradi di libertà
Sistemi meccanici a parametri concentrati, liberi e forzati, con e senza smorzamento. Equazioni del moto in forma matriciale. Calcolo delle frequenze proprie e dei modi principali di vibrazione. Calcolo della soluzione del problema libero e forzato in coordinate modali, concetto
di fattore di partecipazione modale.
Vibrazione di sistemi continui a una e due dimensioni: travi e piastre
Trave di Bernoulli, trave di Timoshenko, piastra sottile, piastra moderatamente spessa: formulazioni continue forti, deboli e variazionali in statica e dinamica.
Il metodo degli elementi finiti: teoria, implementazione e applicazioni
I sistemi continui di cui al punto precedente vengono studiati numericamente mediante implementazione in ambiente Matlab delle relative versioni discretizzate nello spazio e nel tempo.
Prerequisiti
Nozioni di base di meccanica introdotte nei corsi di Meccanica Applicata alle Macchine A e B,
nozioni di calcolo differenziale introdotte nel corso di Analisi Matematica B.
Materiale didattico consigliato
G. Diana, F. Cheli. Dinamica e vibrazioni dei sistemi meccanici. UTET.
P. Venini. Appunti delle lezioni.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Le verifiche consistono in due prove scritte in itinere, rispettivamente a metà e alla fine dell'insegnamento, e in una prova orale finale. Il superamento di entrambe le prove scritte (con valutazione sufficiente) costituisce condizione necessaria per l'ammissione all'esame orale. In
alternativa, lo studente può sostenere un'unica prova scritta finale più la prova orale.
Sibilla - Meccanica dei fluidi
Meccanica dei fluidi
Docente: Stefano Sibilla
Codice del corso: 062221
Corso di laurea: Mec
Crediti formativi: 7 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/01
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno): 18
Laboratori (ore/anno):
11
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire gli elementi di meccanica dei fluidi e idraulica indispensabili per
inquadrare i fenomeni di flusso entro condotte in pressione (idraulica interna) e su corpi investiti da una corrente (fluidodinamica esterna) e determinarne quantitativamente (con metodi
teorici e sperimentali) le caratteristiche essenziali quali distribuzioni di velocità e pressione,
dissipazioni energetiche e azioni dinamiche.
Programma del corso
Richiami di fisica-matematica
Grandezze meccaniche e unità di misura. Sforzi interni nei sistemi continui e proprietà tensoriali. Densità, comprimibilità, viscosità, tensione di vapore. Equazione di stato.
Idrostatica
Legge di Stevino e misura della pressione. Spinta idrostatica su pareti piane, curve e sui corpi
immersi. Formula di Mariotte. Statica dei fluidi pesanti comprimibili: distribuzione della pressione nell'atmosfera.
Fondamenti di cinematica dei fluidi
Descrizione euleriana e lagrangiana del moto. Entità cinematiche (traiettorie, linee di corrente,
tubi di flusso, filetto fluido, flusso attraverso una superficie). Moti accelerati, uniformi e ritardati. Le correnti: moto uniforme e gradualmente variato. Portata e velocità media di una corrente
in una sezione trasversale. Rotazione e vorticità.
Dinamica dei fluidi ideali
Equazione di continuità. Equazioni dell'equilibrio dinamico: forma puntuale (equazioni di Eulero) e forma globale. Moti irrotazionali: potenziale di velocità, teorema di Bernoulli. Calcolo delle forze aerodinamiche: portanza, resistenza di pressione. Studio delle correnti idrauliche: energia meccanica di una corrente. Distribuzione della pressione nelle sezioni trasversali delle
correnti. Applicazioni alla foronomia. Misura della portata e della velocità: venturimetro, tubo
di Pitot.
Effetti dissipativi: il problema delle correnti
Instabilità del moto laminare: il moto turbolento, sua fenomenologia e scale caratteristiche.
Sforzi e dissipazione energetica nel moto turbolento, effetto della scabrezza della parete. Abaco di Moody. Calcolo delle perdite di carico continue e localizzate nelle correnti in pressione. Scambi di energia fra macchine idrauliche e correnti.
Effetti dissipativi: problemi di strato limite
Il concetto di strato limite. Caso della lastra piana senza e con gradienti di pressione. Separazione e scie. Spessore di strato limite e spessore di spostamento. Resistenza d'attrito. Caratteristiche dello strato limite turbolento.
Aerodinamica dei veicoli terrestri
Aerodinamica dell'automobile: portanza e deportanza, resistenza, derivate aerodinamiche.
Interazione con la strada: effetto suolo. Cenni all'aerodinamica delle automobili da competizione. Aerodinamica dei treni: resistenza d'attrito. Effetto della forma della testa del treno. Azioni aerodinamiche dovute ai venti trasversali. Propagazione delle onde di pressione nei
tunnel ferroviari.
Sibilla - Meccanica dei fluidi
Prerequisiti
Analisi matematica: concetti di funzione (anche a più variabili), limite, derivata e integrale.
Geometria e algebra: trigonometria, algebra elementare, geometria analitica elementare. Fisica: Misura delle grandezze fisiche. Principi ed equazioni fondamentali della meccanica. Energia. Potenza. Fisica matematica: Grandezze scalari e vettoriali. Fondamenti di calcolo vettoriale. Geometria delle masse.
Materiale didattico consigliato
D. Citrini, G. Noseda. Idraulica. C.E. Ambrosiana, Milano, 1987.
Y.A. Cengel, J.M. Cimbala. Meccanica dei fluidi. Mc Graw - Hill, 2006.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame finale consiste in una prova orale dalla quale lo studente può essere esentato purché sia superiore a 18/30 la media dei voti riportati nelle due prove scritte in itinere, previste a
metà e alla fine dell'insegnamento. Il voto ottenibile senza esame orale non può comunque
essere superiore a 26/30.
Virga - Meccanica razionale
Meccanica razionale
Docente: Epifanio Giovanni Virga
Codice del corso: 061039
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/07
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di illustrare la rilevanza dei modelli matematici nella meccanica strutturale,
privilegiando gli aspetti statici e di stabilità.
Programma del corso
Algebra tensoriale
Spazio euclideo, vettori e tensori; Teorema di trasposizione; Tensori simmetrici ed antisimmetrici; Matrici rappresentative di un tensore; Diadi; Alternatore di Ricci; Prodotto vettoriale; Corrispondenza tra vettori e tensori antisimmetrici; Teorema spettrale; Gruppo ortogonale; Aggiunto di un tensore; Orientamento delle basi.
Curve differenziabili nello spazio
Curvatura e torsione; Formule di Frènet-Serret.
Sistemi di vettori applicati
Asse centrale; Sistemi di vettori equivalenti.
Proprietà di inerzia dei sistemi
Simmetrie materiali; Tensore di inerzia; Assi e momenti principali di inerzia; Ellissoide di inerzia; Teorema di Huygens-Steiner; Teorema di composizione.
Cinematica
Osservatori; Cambiamento di osservatore; Tensore di spin e velocità angolare; Formula di
Poisson; Formule fondamentali di cinematica relativa; Teorema di Koenig; Cinematica rigida.
Dinamica dei sistemi
Principi di Newton; Critica dei principi; Trasformazioni galileiane; Dinamica relativa; Catalogo
delle forze; Equilibrio delle forze interne; Configurazione ed atto di moto di un sistema; Teorema dell'energia cinetica; Potenza delle forze interne; Integrale dell'energia; Dinamica del
corpo rigido; Equazioni cardinali della dinamica rigida; Equazioni di Eulero per il moto rigido.
Dinamica lagrangiana
Vincoli olonomi e coordinate lagrangiane; Spazio delle configurazioni lagrangiane; Atto di moto virtuale; Vincoli perfetti; Equazioni di Lagrange; Funzione lagrangiana.
Equilibrio dei sistemi
Equazioni cardinali della statica; Statica lagrangiana; Principio dei lavori virtuali; Statica delle
strutture rigide; Catalogo dei vincoli; Strutture iperstatiche ed isostatiche; Arco a tre cerniere;
Azioni interne ad un'asta; Problemi di contatto e distacco; Stabilità dell'equilibrio; Diagrammi
di biforcazione; Teorema di Dirichlet-Lagrange; Criteri di instabilità: i due teoremi di Liapunov,
teorema di Cetaev, teorema di Hagedorn-Taliaferro; Modi normali; Piccole oscillazioni.
Statica dei continui monodimensionali
Statica dei fili; Equazioni di equilibrio; Forze attive conservative; Forze attive parallele; Equilibrio in presenza di attrito; Statica delle verghe; Equazioni di equilibrio; Verghe euleriane; Carico critico.
Prerequisiti
Conoscenza della matematica di base, specialmente, dell'Analisi e della Geometria.
Virga - Meccanica razionale
Materiale didattico consigliato
P. Biscari, C. Poggi, E.G. Virga. Mechanics Notebook. Liguori, Napoli, 2^ edizione, 2005.
R. Rosso. Esercizi e Complementi di Meccanica Razionale. Edizioni CUSL, Pavia, 2001.
G. Grioli. Lezioni di Meccanica Razionale. Cortina, Padova, 1985.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verrà svolta una prova scritta finale, seguita, quando sufficiente, da un colloquio orale facoltativo.
Silva - Metallurgia
Metallurgia
Docente: Giuseppe Silva
Codice del corso: 062274
Corso di laurea: Mec
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/21
Lezioni (ore/anno):
23
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
22
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di approfondire le conoscenze degli studenti relativamente al settore dei
materiali metallici: tali materiali hanno infatti importanza preminente nell'ambito dell'ingegneria
meccanica. Nel corso di Metallurgia lo studio dei materiali metallici è basato sull'esame sistematico delle correlazioni esistenti tra composizione chimica, struttura e proprietà e prestazioni in esercizio, evidenziando i criteri per una scelta razionale dei materiali e dei trattamenti
più idonei per raggiungere le migliori prestazioni ingegneristiche.
Programma del corso
Brevi nozioni di fisica dei metalli
Diagrammi di stato delle leghe metalliche con particolare riferimento a: Fe-C
Fasi e costituenti del diagramma Fe-C
Trattamenti termici
Punti critici, influenza della velocità di raffreddamento, curve isoterme e anisoterme, strutture
degli acciai. Trattamenti termici di interesse applicativo: ricottura, normalizzazione, tempra,
ricottura di addolcimento, rinvenimento, bonifica. Trattamenti particolari. Trattamenti termochimici di diffusione: cementazione e nitrurazione.
Influenza degli elementi aggiunti al ferro sulle proprietà fisico/meccaniche
Proprietà meccaniche; prove meccaniche; significato e validità dei dati ricavabili da tali prove
e loro reciproche correlazioni
Fenomeni metallurgici di particolare interesse applicativo
Fragilità, scorrimento viscoso, fatica, usura e corrosione.
Classificazione degli acciai
In particolare, per gli acciai da costruzione, calcolo approssimato di R in funzione della composizione chimica, indici di qualità, cicli schematici di lavorazione e trattamento termico.
Proprietà e applicazioni
Degli acciai comuni e di qualità; degli acciai speciali da costruzione (bonifica, cementazione,
nitrurazione, molle autotempranti); degli acciai per utensili.
Acciai inossidabili
Proprietà ed applicazioni (cenni).
Ghise
Proprietà ed applicazioni (cenni).
Classificazione, proprietà e applicazioni dei principali metalli e leghe non ferrose
Alluminio, rame, nichel, titanio (cenni).
Prerequisiti
Scienza dei Materiali.
Silva - Metallurgia
Materiale didattico consigliato
Walter Nicodemi. Metallurgia - principi generali. Zanichelli, Bologna, 2000.
Walter Nicodemi. Acciai e leghe non ferrose. Zanichelli, Bologna, 2000.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prove in itinere, Prova orale finale.
Gianazza, Savarè - Metodi matematici
Metodi matematici
Docenti: Ugo Pietro Gianazza, Giuseppe Savarè
Codice del corso: 062033
Corso di laurea: Biom, Elt, ElTel, Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/05
Lezioni (ore/anno):
25
Esercitazioni (ore/anno): 25
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di utilizzare con dimestichezza le principali funzioni di variabile complessa e deve avere acquisito le nozioni elementari della corrispondente teoria; deve aver compreso il concetto di convergenza di successioni e serie di
funzioni; deve conoscere i risultati fondamentali riguardanti le serie di Fourier e le trasformate
di Fourier e di Laplace; deve essere in grado di svolgere calcoli elementari mediante tali trasformate e di applicarli a semplici problemi differenziali.
Programma del corso
Serie di Fourier
• Segnali periodici, polinomi trigonometrici, serie di Fourier, confronto tra forma trigonometrica ed esponenziale
•
Convergenza puntuale ed uniforme, applicazioni alla somma di serie numeriche, il fenomeno di Gibbs
•
Il problema della migliore approssimazione e della convergenza in energia
•
Uguaglianza di Parseval ed applicazione alla somma di serie numeriche
•
Applicazioni della serie di Fourier a semplici sistemi dinamici.
•
•
Trasformata di Fourier per le funzioni integrabili
Definizione della trasformata di Fourier, proprietà fondamentali, legami con le serie di Fourier. Il lemma di Riemann-Lebesgue, esempi di calcolo. La trasformata dei segnali ad energia finita e l'identità di Plancherel. Il teorema di inversione.
Introduzione all'Analisi Complessa
• Richiami sui numeri complessi
•
Serie di potenze in campo complesso: raggio di convergenza e formule per la sua determinazione
•
Funzioni esponenziali e trigonometriche, radici e logaritmi
•
Derivate in senso complesso e funzioni olomorfe, olomorfismo delle serie di potenze
•
Integrali di linea in campo complesso
•
Teorema di Cauchy, analiticità delle funzioni olomorfe
•
Singolarità e sviluppi di Laurent, Teorema dei residui
• Applicazioni al calcolo degli integrali, lemma di Jordan.
Trasformata di Laplace
• Definizione, principali proprietà, esempi di calcolo
•
Legami con la trasformata di Fourier
• Inversione della trasformata di Laplace, formula di Heaviside.
Convoluzione
• Definizione e principali proprietà, esempi di calcolo
Gianazza, Savarè- Metodi matematici
•
Legami con le trasformate di Fourier e di Laplace
•
Applicazioni a problemi differenziali ed integrodifferenziali.
Prerequisiti
Calcolo differenziale e integrale per funzioni reali, successioni e serie numeriche, numeri
complessi, coordinate polari, calcolo vettoriale e matriciale, principali operatori della Geometria Differenziale e relative proprietà.
Materiale didattico consigliato
M. Codegone. Metodi Matematici per l'Ingegneria. Zanichelli.
M. Giaquinta, G. Modica. Note di Metodi Matematici per Ingegneria Informatica. Pitagora, Bologna.
F. Tomarelli. Esercizi di Metodi Matematici per l'Ingegneria. CLU.
Eventuali dispense distribuite dal docente.
Sito web del corso: http://www.imati.cnr.it/~gianazza/metodi.html
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. Durante il corso verranno svolte
due prove in itinere, il cui esito positivo (voto 18/30) dispenserà lo studente dalla prova scritta.
Gianazza - Metodi matematici (mn)
Metodi matematici (mn)
Docente: Ugo Pietro Gianazza
Codice del corso: 062301
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: MAT/05
Lezioni (ore/anno):
38
Esercitazioni (ore/anno): 14
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di utilizzare con dimestichezza le principali funzioni di variabile complessa e deve avere acquisito le nozioni elementari della corrispondente teoria; deve aver compreso il concetto di convergenza di successioni e serie di
funzioni; deve conoscere i risultati fondamentali riguardanti le serie di Fourier e le trasformate
di Fourier e di Laplace; deve essere in grado di svolgere calcoli elementari mediante tali trasformate e di applicarli a semplici problemi differenziali.
Programma del corso
Serie di Fourier
• Segnali periodici, polinomi trigonometrici, serie di Fourier, confronto tra forma trigonometrica ed esponenziale. Convergenza puntuale ed uniforme, applicazioni alla somma di serie numeriche, il fenomeno di Gibbs. Il problema della migliore approssimazione e della
convergenza in energia. Uguaglianza di Parseval ed applicazione alla somma di serie
numeriche. Applicazioni della serie di Fourier a semplici sistemi dinamici.
Trasformata di Fourier per le funzioni integrabili
• Definizione della trasformata di Fourier, proprietà fondamentali, legami con le serie di Fourier
•
Il lemma di Riemann-Lebesgue, esempi di calcolo
•
La trasformata dei segnali ad energia finita e l'identità di Plancherel
•
Il teorema di inversione
•
Il teorema di campionamento
• Il teorema di indeterminazione.
Introduzione all'Analisi Complessa
• Richiami sui numeri complessi
•
Serie di potenze in campo complesso: raggio di convergenza e formule per la sua determinazione
•
Funzioni esponenziali e trigonometriche, radici e logaritmi
•
Derivate in senso complesso e funzioni olomorfe, olomorfismo delle serie di potenze
•
Integrali di linea in campo complesso
•
Teorema di Cauchy, analiticità delle funzioni olomorfe
•
Singolarità e sviluppi di Laurent, Teorema dei residui
• Applicazioni al calcolo degli integrali, lemma di Jordan.
Trasformata di Laplace
• Definizione, principali proprietà, esempi di calcolo
•
Legami con la trasformata di Fourier
•
Inversione della trasformata di Laplace, formula di Heaviside.
Gianazza - Metodi matematici (mn)
Convoluzione
• Definizione e principali proprietà, esempi di calcolo
•
Teorema dei filtri
•
Legami con le trasformate di Fourier e di Laplace
•
Applicazioni a problemi differenziali ed integrodifferenziali.
Prerequisiti
Calcolo differenziale e integrale per funzioni reali, successioni e serie numeriche, numeri
complessi, coordinate polari, calcolo vettoriale e matriciale, principali operatori della Geometria Differenziale e relative proprietà.
Materiale didattico consigliato
M. Codegone. Metodi Matematici per l'Ingegneria. Zanichelli.
F. Tomarelli. Esercizi di Metodi Matematici per l'Ingegneria. CLU.
Eventuali dispense del docente.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. Durante il corso verranno svolte
due prove in itinere, il cui esito positivo (voto 18/30) dispenserà lo studente dalla prova scritta.
Arcioni - Microonde
Microonde
Docente: Paolo Arcioni
Codice del corso: 062211
Corso di laurea: ElTel, Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/02
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 12
Laboratori (ore/anno):
8
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Alla fine del corso lo studente deve avere acquisito le conoscenze di base sulla teoria delle
linee di trasmissione e sull'uso della carta di Smith; deve conoscere le caratteristiche principali delle più comuni linee di trasmissione e guide d'onda usate nell'ingegneria delle microonde;
deve essere in grado di risolvere semplici problemi di adattamento; deve conoscere il significato di tensioni e correnti equivalenti e di ampiezze d'onda; deve essere familiare con la rappresentazione di elementi circuitali mediante matrici di impedenza, di ammettenza e di diffusione; deve conoscere i principali componenti passivi impiegati nei circuiti a microonde (attenuatori, sfasatori, accoppiatori direzionali, divisori di potenza, isolatori, ecc.); deve acquisire
una conoscenza di massima delle potenzialità e dei limiti del progetto assistito dal calcolatore;
deve essere in grado di impostare il progetto di semplici circuiti a microonde, sia passivi che
attivi (filtri, amplificatori, mixer, ecc.).
Programma del corso
Linee di trasmissione e guide d'onda
Teoria elementare delle linee di trasmissione; equazione dei telegrafisti; impedenza caratteristica, coefficiente di riflessione, onde stazionarie; adattamento di impedenza, carta di Smith;
cenni alla propagazione di segnali aperiodici nelle linee; caratteristiche delle più comuni linee
di trasmissione: cavo coassiale, linea a strisce, microstriscia, linea coplanare; cenni sulle più
comuni guide d'onda: rettangolare, circolare, guida "ridge".
Circuiti a microonde
Giunzioni a microonde; tensioni e correnti equivalenti, ampiezze d'onda; rappresentazione di
una giunzione mediante matrici di impedenza, di ammettenza e di diffusione; matrici di trasmissione per giunzioni a due porte. Descrizione funzionale dei principali componenti passivi
impiegati nei circuiti a microonde.
Progetto assistito dal calcolatore di circuiti a microonde
Introduzione ai programmi di CAD a microonde e loro possibilità di impiego; analisi lineare e
non-lineare; limiti di validità nell'uso di modelli di libreria per componenti attivi e passivi; modellizzazione elettromagnetica; esempi di progetto di semplici circuiti a microonde.
Prerequisiti
Teoria dei Circuiti: Potenza assorbita da un carico in regime sinusoidale; matrici di impedenza
e di ammettenza di circuiti a costanti concentrate. Campi Elettromagnetici: Equazioni di Maxwell, teoremi di unicità, di reciprocità e di equivalenza; perdite nei dielettrici e nei buoni conduttori; effetto pelle.
Materiale didattico consigliato
G. Conciauro, L. Perregrini. Fondamenti di onde elettromagnetiche. Mc-Graw-Hill, 2003. Testo già usato per il corso di Campi Elettromagnetici.
Materiale didattico fornito dal docente.
Robert E. Collin. Foundation for Microwave Engineering. McGraw-Hill, 1994. Testo di consultazione.
Arcioni - Microonde
Roberto Sorrentino, Giovanni Bianchi. Ingegneria delle microonde e radiofrequenze. McGrawHill, 2006.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. È ammesso alla prova orale solo
chi abbia superato la prova scritta, nello stesso appello e con almeno 15/30. Verranno svolte
due prove "in itinere", una alla metà del corso e l'altra alla conclusione. L'esito positivo di tali
prove (voto >= 18/30) dispenserà lo studente dall'obbligo della prova scritta.
Beduschi - Misure e strumentazioni industriali
Misure e strumentazioni industriali
Docente: Paolo Beduschi
Codice del corso: 062200
Corso di laurea: Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/12
Lezioni (ore/anno):
36
Esercitazioni (ore/anno): 12
Laboratori (ore/anno):
4
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso descrive, dopo un'introduzione sui criteri di sicurezza in ambito industriale, i principali
strumenti di acquisizione delle variabili fisiche, i trasduttori e gli attuatori normalmente utilizzati
in un moderno impianto di processo, fornendo anche dei cenni sulle metodologie di impiego
di sistemi DCS e sul loro inserimento nelle catene di regolazione e controllo. Il corso, integrato dalla visita ad un grande impianto, ha carattere applicativo e si prefigge lo scopo di evidenziare l'importanza e la criticità del sistema di misura sulla gestione di un processo.
Programma del corso
Introduzione
Breve storia della strumentazione di processo; evoluzione, tendenze attuali.
L'ambiente industriale
Sicurezza e classificazione delle aree; caratteristiche della strumentazione da utilizzare nelle
zone con pericolo di esplosione per presenza di gas o polveri; cenno ai problemi di protezione
della strumentazione contro l'effetto delle scariche atmosferiche.
I segnali
Percorso ideale di un segnale; gli elementi di un anello di regolazione. Standard industriali,
trattamento dei segnali, trasporto dei segnali (cavi, bus di campo, segnali pneumatici ed oleodinamici).
Misure di temperatura
Termometri, termocoppie, termoresistenze, termistori: curve caratteristiche, precisione, criteri
di scelta ed utilizzo, problemi di uso ed installazione.
Misure di portata
Principi fisici alla base delle misure di portata dei fluidi; la misura della portata nei canali aperti
e nei condotti; la misura di portata di fluidi incomprimibili e dei gas; elementi primari di acquisizione dei parametri per misure di portata (orifizi calibrati, venturimetri, tubi di Pitot, misuratori
ad effetto Coriolis, misuratori ad ultrasuoni, contatori volumetrici). Le celle differenziali: principio di funzionamento. Problemi legati alla misura della portata.
Misure di pressione
Metodi e strumenti di misura (manometri Bourdon, manometri a Dp cell). Problemi legati alla
misura della pressione.
Misure di livello
Metodi di misura di livello diretti ed indiretti; principali strumenti per la misura di livello (livelli
visivi, a cella differenziale, a dislocatore, a tasteggio, radar ed ultrasuoni). Problemi connessi
alla misura del livello.
Misure di spostamento, vibrazione, rumore
Rilevatori di posizione e di velocità; gli accelerometri; applicazioni tipiche per la misura delle
vibrazioni; monitoraggio delle macchine rotanti. Strumenti per la misura del rumore; il problema del rumore in un impianto industriale: sua misura, scale di ponderazione, cautele da adottare in contesti rumorosi.
Beduschi - Misure e strumentazioni industriali
Gli organi di regolazione ed i servomotori
Le valvole come organi di intercettazione e di regolazione: tipi di valvole; caratteristiche di
funzionamento di una valvola; criteri di impiego e problemi di utilizzo; parametri tipici da considerare per scegliere una valvola. Le valvole di sicurezza: principio di funzionamento e caratteristiche. I servomotori (elettrici, pneumatici, oleodinamici): ambiti tipici di utilizzo. Il posizionatore nelle valvole di regolazione: funzione e comportamento tipico. ento tipico.
Le misure di tipo analitico
Misure di conducibilità e pH: caratteristiche costruttive degli strumenti ed accorgimenti operativi per ottenere misure attendibili; misure di torbidità; la cromatografia e l'evoluzione delle sue
applicazioni nei processi industriali: esempi di utilizzo nel campo dei combustibili.
Misura delle emissioni gassose al camino di un grande impianto di combustione
Architettura del sistema, problemi impiantistici, strumenti di misura per polveri, CO, SO2,
NOx, O2.
Misure e controlli vari
La misura della massa: bilancie, celle di carico, determinazioni indirette nei processi continui.
I principali controlli non distruttivi in un impianto industriale (liquidi penetranti, eddy currents,
ultrasuoni, radiografie): criteri di applicazione e tipi di diagnosi ottenibili. I principali controlli
diagnostici sulle macchine elettriche: gas nell'olio dei trasformatori, scariche parziali per il
controllo dell'isolamento, stato del pacco statorico nelle macchine rotanti.
Prerequisiti
Conoscenze di Elettrotecnica, Chimica, Idraulica, Fisica tecnica.
Materiale didattico consigliato
Verranno fornite dispense sugli argomenti svolti, accompagnati da documentazione tecnica,
fogli di specifica e altro materiale su singoli argomenti.
Modalità di verifica dell'apprendimento
È prevista un'unica valutazione complessiva finale con esame orale.
Malcovati - Misure elettriche
Misure elettriche
Docente: Piero Malcovati
Codice del corso: 062158
Corso di laurea: Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/07
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno):
8
Laboratori (ore/anno):
12
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso ha lo scopo di introdurre alla tecnica delle misure elettriche industriali in circuiti a bassa tensione attraverso un approccio sperimentale. Vengono considerate solo grandezze continue e sinusoidali nonché sistemi simmetrici in regime stazionario. I principali obiettivi formativi sono la conoscenza dei concetti di misurazione, misura e incertezza di misura, la conoscenza dei principali metodi di misura di grandezze elettriche dal punto di vista sia teorico sia
pratico e la conoscenza dei principali strumenti di misura di grandezze elettriche dal punto di
vista sia teorico sia pratico.
Programma del corso
Il corso si può dividere in due parti, la prima più teorica, dedicata alla definizione del concetto
di misura con la relativa incertezza e alla descrizione della strumentazione di base, mentre la
seconda più applicativa incentrata sui metodi di misura e sulla loro applicazione.
Prima parte
Teoria delle misure e strumentazione.
•
Concetti generali
•
Incertezza di misura
•
Strumenti di misura analogici
•
Conversione analogico/digitale
•
Strumenti di misura digitali
• Criteri di scelta degli strumenti
Seconda parte
Metodi di misura.
•
Metodi di misura di grandezze in corrente continua con uso degli strumenti
•
Metodi di misura di grandezze in corrente alternata monofase con uso degli strumenti
•
Metodi di misura di grandezze in corrente alternata trifase con uso degli strumenti
•
Metodi di ponte in corrente continua con uso degli strumenti
Prerequisiti
Conoscenze di base di matematica, statistica, fisica e elettrotecnica.
Materiale didattico consigliato
Le dispense (A. Bossi, P. Malcovati, Dispense di Misure Elettriche) e i lucidi utilizzati durante
le lezioni (entrambi disponibili in formato elettronico sul sito http://ims.unipv.it/~piero/ Misure.html) coprono l'intero corso. Informazioni integrative possono essere reperite in:
M. Savino. Fondamenti di Scienza delle Misure. La Nuova Italia Scientifica.
G. Zingales. Misure Elettriche: Metodi e Strumenti. UTET.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
Malcovati - Misure elettriche
seconda parte del corso. Verranno inoltre preparate a cura degli studenti delle relazioni sulle
attività svolte durante le esercitazioni di laboratorio. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte e avranno frequentato le esercitazioni, la prova finale consisterà in un
colloquio. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le prove in itinere e/o non avranno
seguito le esercitazioni di laboratorio dovranno sostenere una prova orale completa che verterà sull'intero programma del corso.
Speziali - Misure elettroniche
Misure elettroniche
Docente: Valeria Speziali
Codice del corso: 062214
Corso di laurea: ElTel
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/07
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 12
Laboratori (ore/anno):
8
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire cenni sulla teoria degli errori, conoscenza dei principi operativi di
strumentazione elettronica di base sia analogica che digitale, capacità di predisporre un sistema di misura e acquisizione di esperienza attraverso prove pratiche di laboratorio.
Programma del corso
Misure ed errori
Definizioni, propagazione degli errori, tipi di errori (sistematici e casuali), analisi statistica degli
errori casuali.
Generatori di segnale
Generatori di segnali sinusoidali (a ponte di Wien, a sfasamento, a tre punti, al quarzo), generatori di funzioni analogici e digitali.
Oscilloscopio di uso generale
Principio di funzionamento, schema a blocchi generale, tubo a raggi catodici. Base dei tempi
(funzionamento in modo triggered, auto e single sweep). Canale y (schema a blocchi, attenuatore compensato, amplificatore, linee di ritardo, amplificatore finale). Doppia traccia. Canale x (schema a blocchi, preamplificatore, amplificatore finale). Calibratore.
Misura delle grandezze elettriche fondamentali
Voltmetri dc analogici e digitali, convertitori corrente-tensione, convertitori resistenza-tensione
analogici e digitali, multimetri.
Misure di impedenze
Richiami sui componenti passivi, ponti a quattro lati (di Sauty-Wien, configurazione per condensatori con perdite elevate, di Maxwell, Hay). Ponte universale.
Misure di frequenze, di fase e di intervalli di tempo
Con oscilloscopio, contatori numerici, rivelatori di fase analogici e digitali (EX-OR, flip-flop).
Rumore elettronico in dispositivi e circuiti
Cenni alla trattazione statistica dei segnali casuali. Valore quadratico medio del rumore, densità spettrale di potenza del rumore. Trasformazione della densità spettrale di potenza attraverso reti lineari. Sorgenti di rumore in resistori e dispositivi attivi. Circuito equivalente di rumore per dispositivi attivi.
Acquisizione dati da strumentazione remota
Labview, strumentazione virtuale, controllo remoto e acquisizione dati da sensori.
Prerequisiti
Conoscenze acquisite nei corsi di Elettronica I, Circuiti e Sistemi Elettronici e Comunicazioni
Elettriche.
Materiale didattico consigliato
V. Angeleri, L.Ratti. Misure Elettroniche. CUSL, Pavia 2004.
J.R. Taylor. Introduzione all'analisi degli errori. Zanichelli, 1993.
D.A. Bell. Electronic Instrumentation and Meaurements. Prentice-Hall, Inc., 1994.
C.F. Coombs. Electronic Instrument Handbook. McGraw-Hill, Inc, 2000.
Speziali - Misure elettroniche
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere. A chi avrà sostenuto entrambe le prove con una
votazione media sufficiente, verrà proposto un voto. Coloro che non avranno superato una o
entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta che riguarderà l'intero programma del corso. È prevista la possibilità di sostenere un esame orale integrativo.
Cigada - Misure meccaniche e termiche A
Misure meccaniche e termiche A
Docente: Alfredo Cigada
Codice del corso: 062226
Corso di laurea: Mec, Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/12
Lezioni (ore/anno):
33
Esercitazioni (ore/anno):
0
Laboratori (ore/anno):
25
Progetti (ore/anno):
11
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone come obiettivo fondamentale quello di rendere lo studente capace di eseguire correttamente le più comuni misure meccaniche e termiche. Al termine del corso lo studente deve conoscere gli elementi della metrologia di base, secondo le normative nazionali
ed internazionali, deve saper leggere un catalogo e scegliere lo strumento di misura adeguato
per eseguire una prova in condizioni di misura stazionaria, avere un'idea della composizione
di un sistema di acquisizione dei dati, sviluppare senso critico sulle misure, avere un'infarinatura molto vaga relativamente al problema delle misure dinamiche, conoscere gli elementi
fondamentali del sistema qualità e le norme operative. Il corso è per sua natura a carattere
prevalentemente sperimentale, dunque sarà privilegiata l'attività di laboratorio, allo scopo di
dimostrare concretamente gli argomenti trattati e rendere familiare l'attività sperimentale.
Programma del corso
Il corso si propone come obiettivo fondamentale quello di rendere lo studente capace di eseguire correttamente le più comuni misure meccaniche e termiche. Al termine del corso lo studente deve conoscere gli elementi della metrologia di base, secondo le normative nazionali
ed internazionali, deve saper leggere un catalogo e scegliere lo strumento di misura adeguato
per eseguire una prova in condizioni di misura stazionaria, avere un'idea della composizione
di un sistema di acquisizione dei dati, sviluppare senso critico sulle misure, avere un'infarinatura molto vaga relativamente al problema delle misure dinamiche, conoscere gli elementi
fondamentali del sistema qualità e le norme operative. Il corso è per sua natura a carattere
prevalentemente sperimentale, dunque sarà privilegiata l'attività di laboratorio, allo scopo di
dimostrare concretamente gli argomenti trattati e rendere familiare l'attività sperimentale.
Metrologia di base
Modello di misura, sistemi ed unità di misura, proprietà statiche degli strumenti con relativa
normativa, taratura, cenni alle prestazioni dinamiche degli strumenti (con riferimento al passaggio al dominio delle frequenze).
Strumentazione analogica e digitale
Tester, multimetro, oscilloscopio, la conversione analogico-digitale.
Misure Meccaniche
Misure di lunghezza, calibri, micrometri, comparatori, blocchetti, misure di spostamento, misure di velocità, di accelerazione, misure di deformazione, misure di massa e forza, misure di
pressione, misure di velocità e portata nei fluidi.
Misure di Temperatura
Scale di temperatura, termometri a resistenza e relativi circuiti, termocoppie e relativi circuiti,
termometri a radiazione.
Prerequisiti
Conoscenze di teoria dei circuiti elettrici elementari.
Materiale didattico consigliato
E O. Doebelin. Measurement systems, application and design. McGraw-Hill Publishing Company.
Cigada - Misure meccaniche e termiche A
A. Cigada. Appunti di estensiemtria elettrica. Città Studi.
J. P. Bently. Measurement systems and application design. Longman.
R.S. Figliola, D.E. Beasley. Theory and design for mechanical measurements. Wiley.
A. Papoulis. Probability, random variables and stochastic processes.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova intermedia non obbligatoria e verifica scritta/orale di fine anno. È obbligatorio presentare relazioni sull'attività di laboratorio che costituiranno elemento di valutazione per l'esame.
Bocciolone - Misure meccaniche e termiche B
Misure meccaniche e termiche B
Docente: Marco Bocciolone
Codice del corso: 062273
Corso di laurea: Mec
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/12
Lezioni (ore/anno):
33
Esercitazioni (ore/anno):
0
Laboratori (ore/anno):
25
Progetti (ore/anno):
11
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone come obiettivo fondamentale quello di rendere lo studente autosufficiente
nella conduzione di una prova sperimentale complessa. Rispetto al corso di Misure Meccaniche e Termiche I sono aggiunti elementi sul comportamento dinamico delle macchine e degli
strumenti adatti a misure tempovarianti. Si riprende, ampliandolo, il problema della digitalizzazione dei segnali, con riferimento a sistemi di acquisizione complessi composti da più canali
di misura. La catena di misura viene poi completata con gli elementi fin qui trascurati, amplificatori e filtri. Una piccola parte è dedicata a fornire i primi rudimenti di analisi dei segnali, che
sarà oggetto di maggiore dettaglio nei corsi superiori.
Programma del corso
Il corso si propone come obiettivo fondamentale quello di rendere lo studente autosufficiente
nella conduzione di una prova sperimentale complessa. Rispetto al corso di Misure Meccaniche e Termiche I sono aggiunti elementi sul comportamento dinamico delle macchine e degli
strumenti adatti a misure tempovarianti. Si riprende, ampliandolo, il problema della digitalizzazione dei segnali, con riferimento a sistemi di acquisizione complessi composti da più canali
di misura. La catena di misura viene poi completata con gli elementi fin qui trascurati, amplificatori e filtri. Una piccola parte è dedicata a fornire i primi rudimenti di analisi dei segnali, che
sarà oggetto di maggiore dettaglio nei corsi superiori.
Dinamica degli strumenti di misura
Modello di misura per misure dinamiche, strumenti di ordine 0,1,2, determinazione sperimentale delle prestazioni dinamiche degli strumenti di misura.
Elementi di analisi dei segnali
Fourier, spettri, la funzione di trasferimento armonica, il rumore elettrico e la sua eliminazione.
Strumentazione di misura digitale
Il PC come strumento di misura, il campionamento e l'aliasing, l'acquisizione multicanale.
Complementi di strumentazione analogica
Amplificatore operazionale, suo impiego nei circuiti di misura, filtri e loro impiego, i problemi di
rumore elettrico nei cavi, acquisizione single ended o differenziale.
Prerequisiti
Misure Meccaniche e Termiche A, corsi di base di Meccanica Applicata.
Materiale didattico consigliato
E.O. Doebelin. Strumenti e Metodi di Misura. McGraw-Hill Publishing Group Italy, 2004.
A.C. Neve. Introduzione al Digital Signal Processing (DSP). Schonefeld & Ziegler, 2002.
A. Gandelli, M. Lazzaroni. Elementi di Elettronica Applicata. Masson, 1997.
J. Bendat, A.G. Piersol. Engineering applications of correlation and spectral analysis. John
Wiley and Sons, II ed, 1993. Testo di approfondimento.
K.G. Mc Connell. VIBRATION TESTING - Theory and Practice. John Wiley & Sons, 1995.
Testo di approfondimento.
Bocciolone - Misure meccaniche e termiche B
AA.VV. Manuale di manutenzione degli impianti industriali e servizi. Franco Angeli, 1998. Testo di approfondimento.
Sito web del corso: http://misure.mecc.polimi.it/
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova intermedia non obbligatoria e verifica scritta/orale di fine anno. È obbligatorio presentare relazioni sull'attività di laboratorio che costituiranno elemento di valutazione per l'esame.
Stefanelli- Modelli di sistemi biologici
Modelli di sistemi biologici
Docente: Mario Stefanelli
Codice del corso: 062169
Corso di laurea: Biom
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno):
0
Laboratori (ore/anno):
25
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire elementi di base di modellistica matematica di sistemi biologici e
fisio-patologici, con particolare riferimento a modelli di reazioni enzimatiche, popolazioni di
cellule, traccianti, farmacocinetica e farmacodinamica, e sistemi endocrino-metabolici. Dopo
un'introduzione in cui si analizzeranno gli obiettivi e gli strumenti per formulare modelli, lo studente apprenderà come simularli ed identificarli. Le lezioni si alterneranno ad additività di laboratorio dove lo studente potrà mettere in pratica quanto appreso durante le lezioni utilizzando tool di Matlab per simulare ed identificare i modelli presentati a lezione. L'obiettivo è
quello di fornire allo studente strumenti concettuali ed operativi per sviluppare l'intero processo di modellizzazione per alcune significative applicazioni biomediche.
Programma del corso
A. Introduzione
• Tipi e classi di modelli di sistemi biologici
•
Processo di formulazione di modelli: simulazione, identificazione e validazione di modelli
•
Distinzione tra modelli dei dati e modelli di sistemi
•
I modelli compartimentali lineari e nonlineari
•
Il problema dell'identificabilità "a priori" e "a posteriori"
• Il progetto dell'esperimento
B. Modelli della cinetica dei traccianti
• Cosa sono i traccianti e perché si utilizzano
•
Relazione tra tracciante e tracciato
• Stima dei flussi in sistemi multi-compartimentali
C. Modelli di farmacocinetica e farmacidinamica
• I parametri di farmacocinetica più rilevanti
•
Modelli lineari e nonlineari di farmacocinetica
•
Somministrazione di un'unica dose o più dosi di un farmaco
• Stima dei parametri di farmacocinetica utilizzando osservazioni sperimentali
D. Modelli di sistema endocrino-metabolici
• Il sistema di regolazione del glucosio nel sangue
•
Il sistema di produzione di globuli rossi e globuli bianchi
• L'utilità dei modelli per l'avanzamento delle conoscenze mediche e nella pratica clinica
E. Modelli della cinetica delle reazioni enzimatiche
• Reazione enzimatica di Michaelis-Menten: assunzioni della teoria
•
Formulazione del modello matematico della reazione
•
Legge di Michaelis-Menten e ipotesi di "quasi-stazionarietà"
•
Reazione enzimatica di Michaelis-Menten con due substrati e un enzima
Stefanelli – Modelli di sistemi biologici
F. Modelli di popolazioni di cellule
• Modello logistico
•
Modelli età-tempo
•
Modelli maturità-tempo
•
Modelli del ciclo cellulare
•
Modelli per il trattamento della leucemia acuta mieloblastica
Prerequisiti
Fondamenti di Automatica.
Materiale didattico consigliato
Slide del corso utilizzate dal docente durante le lezioni. Articoli pubblicati su riviste scientifiche
ed utilizzati dal docente per fornire esempi di modelli considerati particolarmente interessanti.
C. Corbelli e R. Bonadonna. Bioingegneria dei sistemi metabolici. Patron editore.
E. Carson e C. Corbelli. Modelling methodology for physiology and medicine. Academic
Press.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste nella presentazione delle attività svolte in laboratorio durante la quale lo
studente dovrà dimostrare di aver acquisito le metodologie e le tecniche per la formulazione
di modelli di sistemi biologici. Dovrà, inoltre, dimostrare la sua capacità di presentazione e di
discussione dei risultati delle prove di simulazione e di identificazione e verrà valutato sulla
base della sua capacità di esporre chiaramente le assunzioni alla base dei modelli formulati e
di analizzare criticamente i risultati degli studi di simulazione e identificazione.
Costantini, Dejaco - Organizzazione del cantiere + Tecnologia elementi costruttivi
Organizzazione del cantiere + Tecnologia elementi
costruttivi
Docenti: Maurizio Costantini, Mario Claudio Dejaco
Codice del corso: 061057
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 9 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/11
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 60
Laboratori (ore/anno):
60
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'insegnamento si propone di fornire agli studenti le basi concettuali e pratiche relative alla
tecnologia edilizia, vista come componente fondamentale del processo edilizio, a partire dalla
progettazione, attraverso la produzione, fino alla gestione delle opere. Il corso deriva i propri
contenuti dalle metodologie e dalle conoscenze disponibili, dallo stato dell'arte e dai più recenti risultati di ricerca relativamente alla concezione, progettazione, produzione e valutazione degli elementi costruttivi, con particolare attenzione al contesto produttivo e architettonico
nel quale essi sono utilizzati.
Programma del corso
Una parte consistente del corso fornisce agli studenti le basi concettuali e pratiche relative
alla tecnologia edilizia, con particolare attenzione agli aspetti di progettazione, produzione e
gestione delle opere. Una parte specifica del corso è poi dedicata alla qualità e alle normative
internazionali per l'assicurazione della qualità e il miglioramento continuo dei processi. Il corso prevede anche lo svolgimento di seminari di approfondimento su temi specifici strettamente correlati alla produzione edilizia.
Il mondo delle costruzioni di fronte alle sfide del mercato unico Europeo
Opportunità e minacce, le caratteristiche dei mercati in trasformazione, i nuovi fattori del mercato unico, i soggetti investiti dal cambiamento, i livelli del cambiamento, gli impatti sui committenti, sui progettisti, sulle imprese e sull'industria dell'indotto, i vantaggi competitivi dei networking produttivi, la re-ingegnerizzazione e la ri-valorizzazione dei processi di progettazione, di produzione e di gestione, il ruolo degli ordini professionali.
Durabilità e valore
Le patologie edilizie, il problema concettuale della durabilità, il progetto dell'obsolescenza,
cenni di analisi del valore, il concetto di costo globale di un processo, strategie e analisi dei
flussi di cassa.
La "nouvelle apprôche" e la direttiva europea sui prodotti da costruzione
L'approccio prestazionale alla pianificazione e alla progettazione, i requisiti essenziali, qualità
e costi.
La legge quadro sulle opere pubbliche
Le implicazioni sui processi e sulle responsabilità degli operatori, approfondimento sui modelli
organizzativi di processo e sulle modalità di scelta del contraente (appalto integrato), la centralità della progettazione, conformità prestazionale e conformità morfologica, validazione del
progetto.
La durabilità nella concezione e nella progettazione degli elementi costruttivi
La durabilità dei materiali e dei sistemi, cause del degrado e difese dal degrado, strategie per
la durabilità.
Elementi costruttivi in calcestruzzo armato
Le aggressioni al cls, tecnologia del cls, tecniche di prevenzione dei difetti e delle patologie,
tecniche di intervento a guasto avvenuto.
Costantini, Dejaco - Organizzazione del cantiere + Tecnologia elementi costruttivi
La progettazione operativa dell'intervento
I documenti del progetto con approfondimenti su capitolato e computi metrici, l'organizzazione
e l'innovazione della produzione, il valore dell'organizzazione, le tecnologie di produzione, i
piani di produzione e i piani dei controlli, il progetto dell'accantieramento.
Concetto e strumenti per la qualità in edilizia e in architettura
Evoluzione dei concetti e degli strumenti, i principi fondamentali, gli strumenti per il governo
della qualità, metodi e livelli di controllo, il controllo del progetto e il controllo nella progettazione, metodi per la verifica prestazionale e funzionale degli elementi costruttivi, fasi e momenti significativi del controllo nella progettazione e nella produzione.
Le norme della serie Uni-En-Iso 9000 nell'edizione 2000
Valutazione della qualità, assicurazione della qualità, miglioramento continuo della qualità, i
sistemi per la gestione della qualità, processi e qualità, i requisiti di norma, la struttura di un
sistema di qualità, il manuale della qualità e le procedure, i piani di qualità (piani di progettazione, piani di produzione, pianificazione in genere), la certificazione di un sistema qualità, il
sistema di certificazione italiano e internazionale.
I differenti aspetti della qualità
Differenze tra qualità prestazionale, qualità organizzativa, controllo qualità, gestione totale per
la qualità; le serie di norme Iso 45000 e Iso 14000; metodologie e strumenti per l'analisi e la
gestione dei rischi.
Seminari di approfondimento
Il corso prevede lo svolgimento di seminari di approfondimento su alcuni dei seguenti temi: la
progettazione tecnologia dei sistemi di chiusure verticali, approfondimenti specifici sul tema
fuoco, i laterizi, l'isolamento termico ed acustico, la normativa per il cemento, i sistemi di casseratura, l'impermeabilizzazione sottoquota.
Attività di laboratorio
Il progetto tecnologico prestazionale, la qualificazione ed il controllo del progetto edilizio, la
comparazione tra soluzioni conformi; la progettazione della sicurezza, la sicurezza nella produzione con riferimento ai decreti legislativi 626/94 e 494/96, il fascicolo dell'opera, i piani di
manutenzione.
Prerequisiti
Conoscenze di base sul processo edilizio, conoscenze di base sul comportamento chimico e
meccanico dei materiali da costruzione, conoscenze di base sul comportamento fisico-tecnico
degli edifici.
Materiale didattico consigliato
P. N. Maggi. Il processo edilizio. Città Studi, Milano, 1994.
M. Costantini, G. Bettelli, P. Lafratta. La qualità come strumento di management innovativo.
Franco Angeli, Milano, 1999.
M. Costantini. Installare il sistema qualità negli studi di ingegneria - un sussidiario per l'applicazione guidata di Iso 9000:2000. Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri, Roma,
2002.
M. Collepardi. Scienza e tecnologia del Calcestruzzo. Hoepli Editore.
Guida alla Progettazione. BEMA Editrice.
M. Costantini, A. Norsa. Prospettive di politica tecnica in edilizia: produzione e qualità. Franco
Angeli, Milano, 1995.
M. Picone. Tecnologia della produzione edilizia. UTET 1997.
N. Sinopoli, M. Costantini et al. Prescrizioni tecniche: criteri per la progettazione, la costruzione ed il collaudo degli edifici residenziali, (NTR Emilia Romagna). Franco Angeli, Milano,
1984.
Costantini, Dejaco - Organizzazione del cantiere + Tecnologia elementi costruttivi
Norme UNI 8981 parte 7 e UNI 9858, norma ISO 9001: 2000.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Durante il corso gli studenti dovranno obbligatoriamente sostenere prove scritte in itinere (test
multiscelta), relative agli argomenti trattati a lezione e durante i seminari, seguiti da correzione
a fini di ripasso e approfondimento dei temi trattati. Le attività di laboratorio portano ad una
valutazione per la parte tecnologico-progettuale e ad una per la progettazione della sicurezza.
L'esame finale consiste in un colloquio sugli argomenti trattati durante il corso, i laboratori, i
seminari; la valutazione finale è fondata sulla valutazione del colloquio, sui punteggi ottenuti
nelle prove in itinere e sulle valutazioni del lavoro svolto nell'attività di laboratorio. Si è ammessi al colloquio di esame dopo aver superato le prove scritte, dopo aver frequentato il laboratorio per le ore previste, dopo aver ottenuto un giudizio positivo dalla revisione finale del lavoro di laboratorio.
Di Barba - Principi e applicazioni di elettrotecnica
Principi e applicazioni di elettrotecnica
Docente: Paolo Di Barba
Codice del corso: 062071
Corso di laurea: AmbT, Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/31
Lezioni (ore/anno):
36
Esercitazioni (ore/anno): 18
Laboratori (ore/anno):
2
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Al termine dell'insegnamento, lo studente avrà assimilato i concetti di grandezze elettriche e
corrispondenti unità di misura, di comportamento dei bipoli lineari e loro proprietà energetiche. Inoltre, lo studente avrà acquisito la capacità operativa di analizzare un circuito lineare e
di descrivere un sistema elettrico di potenza, con particolare attenzione ai problemi della sicurezza elettrica.
Programma del corso
1. Principi
Grandezze elettriche fondamentali e derivate. Regime stazionario. Bipolo ed equazione di
Ohm. Caratteristiche ed equazioni di vari bipoli. Resistore e legge di Joule. Strumenti di misura indicatori e registratori, analogici e numerici. Circuito elettrico: nodo, maglia. Equazioni di
Kirchhoff. Analisi di un circuito lineare. Metodo dei potenziali di nodo. Metodo delle correnti di
maglia. Teoremi dei circuiti elettrici. Condensatore lineare e perfetto. Induttore lineare e perfetto. Grandezze periodiche alternate sinusoidali e loro rappresentazione con fasori. Regime
sinusoidale. Bipoli elementari. Bipolo passivo: impedenza e ammettenza. Risposta in frequenza. Potenza elettrica in regime sinusoidale: attiva, reattiva, apparente. Rifasamento di un
carico induttivo. Sistemi trifasi. Circuiti trifasi. Potenza. Elettricità e magnetismo. Circuiti magnetici.
2. Applicazioni
Sistema elettrico di potenza: produzione e trasmissione. Trasformatore ideale. Applicazioni
del trasformatore. Linea elettrica e caduta di potenziale. Motore asincrono trifase. Caratteristica meccanica del motore asincrono trifase. Convertitori statici. Componenti. Raddrizzatori.
Interruttori. Sicurezza elettrica. Normativa elettrica.
Prerequisiti
Conoscenze di base di strumenti matematici elementari quali sistemi di equazioni lineari, numeri complessi, derivate e integrali. Conoscenza dei contenuti del corso di Fisica 1C.
Materiale didattico consigliato
M. Guarnieri, A. Stella. Principi e applicazioni di elettrotecnica. Ed. Progetto, Padova.
A. Savini. Argomenti di elettrotecnica con esercizi. Ed. Spiegel, Milano.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere. Per coloro che avranno superato entrambe le
prove in itinere e avranno deciso di avvalersene entro l'anno accademico in cui si sono svolte,
l'esame si svolgerà nell'ambito di uno degli appelli previsti; la prova finale consisterà in un colloquio. La valutazione complessiva terrà conto del colloquio e dei risultati delle prove in
itinere. Diversamente, gli studenti sosterranno una prova scritta per essere ammessi al colloquio finale. Durante le prove in itinere e la prova scritta degli appelli d'esame è possibile consultare qualsiasi materiale didattico. Le prove in itinere hanno validità un anno accademico.
Le prove effettuate in uno degli appelli d'esame hanno validità limitata a quell'appello.
È possibile visionare gli argomenti di colloquio finale su:
Di Barba - Principi e applicazioni di elettrotecnica
http://www.unipv.it/electric/cad/ATT_DID_p_e_a_elt_colloquio_finale.htm.
È necessario iscriversi all'appello in cui si intende sostenere il colloquio finale. L'iscrizione agli
appelli si effettua presso la segreteria del Dipartimento di Ingegneria Elettrica al piano G. Anche gli studenti che non devono sostenere lo scritto devono presentarsi il giorno dell'appello,
in quanto in tale sede verrà istituito il calendario per lo svolgimento della prova orale.
Ardizzone - Progettazione con elaborazione grafica
Progettazione con elaborazione grafica
Docente: Francesco Ardizzone
Codice del corso: 062269
Corso di laurea: Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/10
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si pone come obiettivo la lettura, la rappresentazione e la progettazione unificata, in
tradizionale e in automatico, dell'edilizia alle diverse scale: organismo edilizio, complesso insediativo, territorio. Lo studente dovrà quindi acquisire una buona conoscenza e capacità d'uso degli strumenti informatici per la rappresentazione del progetto sia tipologico che tecnologico.
Programma del corso
Il corso si articola in lezioni ed esercitazioni.
Lezioni
Le lezioni sviluppano la conoscenza delle regole di rappresentazione della forma e delle regole unificate di segni, simboli e di scrittura del progetto letto alle varie scale di rappresentazione, utilizzando gli strumenti contenuti in programmi CAD bi e tridimensionale e di rielaborazione di immagini in formato raster. Le regole di rappresentazione della forma riguardano la
conoscenza delle proiezioni parallele (doppia proiezione ortogonale, assonometria) e delle
proiezioni centrali. Le regole di segni, simboli e di scrittura per l'unificazione del progetto riguardano sia la scala del territorio comunale che degli organismi abitativi. La parte riguardante l'elaborazione grafica consiste nell'apprendimento di programmi CAD bi e tridimensionali e
modellatori solidi, per il rilievo dell'esistente e il progetto del nuovo.
Esercitazioni
Le esercitazioni riguardano l'apprendimento e la messa in pratica dei programmi CAD mediante la progettazione e la riscrittura in automatico di organismi edilizi alle diverse scale di
rappresentazione.
Tema d'anno
Consiste nel rilievo e nella riprogettazione, in forma individuale o di gruppo, di un organismo
edilizio analizzato alle diverse scale di rappresentazione attraverso l'utilizzo dei programmi
CAD ed il trattamento di immagini raster.
Prerequisiti
Conoscenze del disegno tecnico in generale, conoscenza di informatica grafica.
Materiale didattico consigliato
Alcuni temi sviluppati in lezione vengono forniti su supporto informatico.
M1 UNI. Vol, I Norme per il disegno tecnico. Norme generali. Roma 1996.
M1 UNI. Vol. II Norme per il disegno tecnico. Edilizia e settori correlati. Roma 1996.
Docci M. Manuale di disegno architettonico. Laterza.
Docci M., Mirri F. La redazione grafica del progetto architettonico. NIS.
Mazzucchi S. Edilizia seriale. Riscrittura in automatico. MA.RO.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Durante il corso vengono effettuate esercitazioni e prove in itinere. L'esame consiste in una
prova scritta sull'uso dei programmi informatizzati e in una prova orale riguardante la discussione del tema d'anno e i contenuti del corso.
Cattaneo - Progettazione del paesaggio
Progettazione del paesaggio
Docente: Tiziano Cattaneo
Codice del corso: 061081
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 4,5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/14
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza necessaria per affrontare un progetto
di architettura del paesaggio sia sul piano teorico che su quello applicativo.
Programma del corso
L'attività formativa si compone di lezioni e di esercitazioni progettuali. Le lezioni teoriche verteranno sull'approfondimento delle teorie contemporanee sul paesaggio e sulla sua architettura, attraverso la definizione dei suoi elementi costitutivi e l'analisi degli studi e dei progetti più
significativi. All'interno del corso saranno illustrati alcuni esempi che meglio chiariscono i possibili approcci progettuali al tema del paesaggio urbano e naturale, riconoscendo come elementi fondanti per la trasformazione del paesaggio l'individuazione delle preesistenze ambientali, architettoniche, storiche e culturali, per arrivare alla definizione di carattere intrinseco
dei luoghi su cui si opera. Le esercitazioni riguarderanno la progettazione paesistica di aree
complesse approfondendo il ruolo dei sistemi naturali, ambientali, morfologici e infrastrutturali,
nel processo di progettazione architettonica del paesaggio.
Prerequisiti
Conoscenze derivate dai corsi di Architettura e Composizione Architettonica, di Storia dell'Architettura 2, di Architettura tecnica 2.
Materiale didattico consigliato
La bibliografia verrà fornita e commentata durante le lezioni.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame verterà sulla discussione delle proposte progettuali elaborate, in stretto riferimento ai
temi trattati, sull'apprendimento dei principi teorici della progettazione del paesaggio e sulla
bibliografia di riferimento.
Montecchi - Progettazione elettronica
Progettazione elettronica
Docente: Federico Montecchi
Codice del corso: 062217
Corso di laurea: ElTel
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01
Lezioni (ore/anno):
21
Esercitazioni (ore/anno):
0
Laboratori (ore/anno):
40
Progetti (ore/anno):
10
Obiettivi formativi specifici
Alla fine del corso lo studente deve avere acquisito conoscenze sull'impiego operativo dei circuiti digitali bipolari, degli amplificatori operazionali, dei dispositivi elettronici; deve avere acquisito conoscenze progettuali, anche attraverso l'uso del programma SPICE, sufficienti per
progettare, simulare, realizzare e caratterizzare sperimentalmente semplici subassiemi elettronici, con stesura dei relativi rapporti tecnici; deve avere sviluppato la capacità di lavorare
autonomamente in laboratorio e di collaborare nel lavoro di gruppo.
Programma del corso
Il programma di simulazione SPICE
Introduzione all'uso del programma di simulazione elettrica SPICE, disponibile in laboratorio,
e suo costante impiego parallelamente alle attività sperimentali.
Progetto di subassiemi analogici
Progetto circuitale, simulazione CAD, realizzazione e caratterizzazione sperimentale di circuiti
analogici:
• filtri analogici attivi,
• schemi di amplificatori operazionali,
• stadi di potenza.
Progetto di circuiti non lineari
Progetto circuitale, simulazione CAD, realizzazione e caratterizzazione sperimentale di circuiti
non lineari:
• oscillatori sinusoidali,
• circuiti bistabili,
• generatori di forme d'onda, anche controllati in tensione,
• circuiti limitatori, raddrizzatori di segnale,
Circuiti digitali bipolari
• famiglie logiche TTL e sottofamiglie; generalità e caratteristiche di impiego.
• famiglia ECL.
Prerequisiti
Conoscenze di elettronica di base e dei sistemi relazionati.
Materiale didattico consigliato
Note applicative e manuali d'uso di prodotti commerciali.
A.S. Sedra, K.C. Smith. Microelectronics Circuits. Saunders College Publishing Harcourt
Brace&Company, Orlando, USA.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame, a carattere esclusivamente orale, consiste nella discussione del rapporto tecnico
che lo studente, anche in gruppo con altri, avrà contribuito a redigere sulla realizzazione di un
progetto circuitale, prescelto e svolto nella parte conclusiva del corso.
De Lotto - Progettazione urbanistica e valutazione ambientale strategica
Progettazione urbanistica e valutazione ambientale strategica
Docente: Roberto De Lotto
Codice del corso: 061087
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 4,5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/21
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di far acquisire allo studente gli strumenti teorici, metodologici ed operativi
per l'applicazione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica alla progettazione urbanistica e alla pianificazione, come enunciato nella Direttiva Europea 2001/42/CE e nelle
successive leggi e regolamenti nazionali e regionali, e di fornire il quadro conoscitivo disciplinare e normativo in tema di sostenibilità ambientale applicata alla trasformazione/gestione
territoriale e urbana.
Programma del corso
Il Corso si articola in tre sezioni principali: in prima istanza viene definito l'ambito di applicazione della Valutazione Ambientale Strategica in relazione al contesto disciplinare, normativo
e culturale; in seguito viene descritta la procedura di Valutazione Ambientale Strategica; la
terza parte del Corso approfondisce gli strumenti operativi specifici utilizzati nella VAS.
Ambito di applicazione della Valutazione Ambientale Strategica
In questa prima parte del Corso viene definito l'ambito di applicazione della Valutazione Ambientale Strategica in relazione al contesto disciplinare, normativo e culturale relativo all'applicazione del principio di sostenibilità ai piani, programmi e progetti che possono avere conseguenze significative sull'ambiente, alla definizione dei parametri stessi di sostenibilità nel passaggio dalla fase pianificatoria a quella progettuale e attuativa. Si definisce inoltre il ruolo della VAS in riferimento ad altre procedure di valutazione ambientale di livello locale o generale
(Valutazione di Impatto Ambientale, Contabilità Ambientale, Agenda 21, Rapporti sullo Stato
dell'Ambiente). Gli aspetti territoriali coinvolti vengono approfonditi anche in relazione agli
strumenti contemporanei gestione del territorio ed all'utilizzo delle Carte Tematiche.
Procedura di redazione della Valutazione Ambientale Strategica
Nella seconda parte viene descritta la procedura di Valutazione Ambientale Strategica, intesa
come parte del sistema dinamico di programmazione-valutazione degli interventi. Ne viene
specificata la finalità, come verifica della rispondenza dei piani e dei progetti con gli obiettivi
dello sviluppo sostenibile in senso lato, tenendo conto degli effettivi vincoli ambientali e della
diretta incidenza degli interventi sulla qualità ambientale, sociale ed economica. Vengono inizialmente definite le due fasi principali: la fase analitica, in riferimento ai principali sistemi territoriali e urbani (Ambientale, Insediativo e Infrastrutturale), e quella progettuale attraverso la
descrizione degli ambiti e delle procedure di applicazione di specifici piani e progetti. Si illustra poi il metodo applicativo e si precisano le sezioni della procedura di valutazione (Valutazione nella fase di orientamento e impostazione, Valutazione nella fase di elaborazione e redazione, Valutazione nella fase di consultazione e adozione/approvazione, Valutazione nella
fase di attuazione e gestione). Si illustra infine il metodo di redazione del "Rapporto Ambientale".
Strumenti operativi specifici utilizzati nella Valutazione Ambientale Strategica
La terza parte del Corso approfondisce gli strumenti operativi specifici utilizzati nella VAS
quali: descrizione e utilizzo dei Sistemi di Indicatori, metodi e modelli per la creazione degli
scenari alternativi, metodi e modelli per la Valutazione dei progetti.
De Lotto - Progettazione urbanistica e valutazione ambientale strategica
Prerequisiti
Conoscenze derivate dal Corso di Urbanistica 1.
Materiale didattico consigliato
Materiale fornito dal docente e materiale disponibile in rete. In particolare si consiglia la consultazione del materiale scaricabile presso i seguenti siti:
http://www.interreg-enplan.org/
http://www.ec.europa.eu/environment/eia/
http://www2.minambiente.it/sito/settori_azione/via/vas/vas_indice.asp
http://www.ocs.polito.it/
http://ambiente.formez.it/vas.html.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La verifica dell'apprendimento avverrà attraverso un colloquio con il Docente.
Lombardi - Progetto di sistemi digitali
Progetto di sistemi digitali
Docente: Remo Lombardi
Codice del corso: 062062
Corso di laurea: ElTel, Inf, Biom
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Descrizione del progetto di sistemi HW e SW di acquisizione basati su DSP. Comunicazione
tra DSP e PC con tecnologia Blue-Tooth. Realizzazione di programmi in LabVIEW per la gestione ed il trasferimento di dati tra DSP e Personal Computer.
Programma del corso
Introduzione al Laboratori Virtual Instrument Engineering Workbench (LabVIEW). Sviluppo di
software in linguaggio G per: la gestione dei file, delle code, degli array, delle stringhe ecc. la
realizzazione di un VI per il controllo delle porte com/USB e per la per la gestione di dati acquisiti tramite Blue-Tooth. Progetto di un sistema gestito da DSP per l'acquisizione di variabili
rilevate da sensori per applicazioni in strumentazione industriale e biomedica.
Prerequisiti
Conoscenze di base dell'elettronica dei sistemi digitali e della struttura dei microprocessori.
Materiale didattico consigliato
Dispense del corso.
Sito web del corso: http://polar.unipv.it
Modalità di verifica dell'apprendimento
Realizzazione, su computer, di un programma in LabVIEW ed in linguaggio assembler per il
DSP. Dovrà essere implementata la comunicazione Blue-tooth fra DSP e Personal Computer
per visualizzare l’andamento della variabile acquisita dal convertitore A/D residente sul DSP.
LA FREQUENZA AL CORSO È OBBLIGATORIA.
Pavese - Progetto di strutture
Progetto di strutture
Docente: Alberto Pavese
Codice del corso: 062251
Corso di laurea: Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/09
Lezioni (ore/anno):
28
Esercitazioni (ore/anno): 12
Laboratori (ore/anno):
4
Progetti (ore/anno):
12
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di avviare gli allievi alla progettazione strutturale, intesa come processo
globale che parte da dati funzionali ed architettonici per arrivare alla concezione, al dimensionamento ed alla verifica della struttura. Il corso è fortemente orientato ad aspetti applicativi,
richiedendo quindi una fattiva partecipazione degli allievi. Una parte fondamentale del corso
consiste nella progettazione esecutiva di una parte della struttura di un edificio. Al termine del
corso gli allievi dovranno essere in grado di concepire un progetto strutturale e di dimensionare e verificare specifici elementi.
Programma del corso
Introduzione
Scelte progettuali fondamentali, procedimenti di dimensionamento semplificato, analisi con
metodi avanzati. Comprensione, anche intuitiva, della risposta di sistemi strutturali.
Progettazione strutturale
Scelte tipologiche e di materiali. Schemi strutturali. Azioni di progetto. Progetto e analisi. Uso
e critica di documenti normativi.
Revisione di concetti preliminari
Stati limite. Presso-flessione. Taglio. Torsione. Effetti del II ordine. Duttilità. Fessurazione.
Analisi lineare e non lineare.
Progetto di Elementi strutturali
Fondazioni dirette ed indirette: plinti, travi rovesce, pali; stima delle caratteristiche del terreno;
verifiche e disposizione dell'armatura. Pilastri: rettangolari e circolari; progetto e verifica, armatura longitudinale e staffe; confinamento; rastremazione, chiamate, sovrapposizione delle
armature. Pareti soggette prevalentemente ad azioni verticali e muri di sostegno: verifiche e
disposizione dell'armatura. Travi: con sezioni rettangolari, a T, a doppio T, ribassate ed in
spessore; armatura tesa e compressa; staffe e confinamento. Nodi trave-colonna: nodi centrali, a T, a L; modalità di fessurazione e collasso; disposizione delle armature. Solai e strutture di copertura: tipi di solai; parti prefabbricate e gettate in opera; limitazione delle deformazioni; ruolo degli elementi di alleggerimento; rompitratta e forature; solai inclinati; elementi
spingenti ed a spinta eliminata; solette a piastra. Scale: rampe a sbalzo ed a ginocchio; disposizione delle armature.
Progetto delle strutture fondamentali di un edificio
Prerequisiti
Concetti fondamentali di analisi, geometria e fisica. Metodi di analisi strutturale. Proprietà dei
materiali da costruzione (acciaio, calcestruzzo, muratura). Comportamento in esercizio ed a
rottura di elementi e sezioni in calcestruzzo ed in acciaio, soggetti a presso-flessione, taglio e
torsione.
Materiale didattico consigliato
NORME EUROPEE: Eurocodice 2 ed Eurocodice 8. NORME ITALIANE: L. 1086/71; D.M.
Min. LLPP 9.1.1996; Circ. Min. LLPP n. 252 AA.GG./S.T.C. del 15.10.1996; L. 64/1974; D.M.
Min. LLPP 16.1.1996; D.M. Min. LLPP 2.7.1981; Circ. Min. LLPP n. 21745 del 3.7.1981; Circ.
Pavese - Progetto di strutture
Min. LLPP n. 65 del 10.4.1997; D.M. Min. LLPP 20.11.1987; Circ. Min. LLPP n. 30787 del
4.1.1989; D.M. Min. LLPP 16.1.1996; Circ. Min. LLPP n. 156AA.GG./S.T.C.; D.M. Min. LLPP
11.3.1988; Circ. Min. LLPP n. 30483 del 24.9.1988.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Il risultato finale sarà valutato sulla base di quattro parametri, con peso pressoché equivalente: il progetto esecutivo di una struttura che gli allievi predisporranno nel corso dell'anno; una
prova scritta di medio termine; una prova scritta finale; una prova orale finale. È possibile essere esentati dalla prova orale finale, nel qual caso il voto sarà basato sui primi tre parametri
e non potrà superare i 24/30.
Pinho - Progetto di strutture (ea)
Progetto di strutture (ea)
Docente: Rui Pinho
Codice del corso: 061076
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 9 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/09
Lezioni (ore/anno):
54
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
18
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di avviare gli allievi alla progettazione strutturale, intesa come processo
che parte dai dati funzionali ed architettonici per arrivare alla concezione, al dimensionamento
ed alla verifica della struttura di un edificio, con particolare riguardo alle problematiche sismiche. Alla fine del corso lo studente dovrà essere in grado di predimensionare la struttura di un
edificio in cemento armato o acciaio, modellarla correttamente, eseguire analisi statiche e dinamiche tridimensionali mediante codici di calcolo considerando le opportune azioni di progetto, progettare e verificare gli elementi strutturali dell'edificio (travi, pilastri, pareti, nodi) con i
relativi dettagli costruttivi, il tutto con particolare riferimento alla progettazione in zona sismica.
Programma del corso
Il programma del corso può essere suddiviso in cinque capitoli principali, elencati di seguito.
Inoltre, il corso prevede anche lo svolgimento di una esercitazione progettuale in cui gli studenti dovranno progettare e verificare la struttura di un edificio.
Progettazione strutturale - problematiche generali
Materiali di costruzione (cemento armato, acciaio, muratura, legno...). Configurazione strutturale (telai, pareti strutturali, nuclei...). Esempi di configurazioni strutturali diverse (telai, capannoni, grattacieli...). Azioni sulle costruzioni e loro influenza sulla soluzione strutturale (carichi
verticali, vento, variazioni termiche, esplosione, fuoco, cedimento del terreno...). Azione sismica (intensità, scale, fattori che influenzano il moto del terreno, definizione dell'azione per il
progetto strutturale, spettro di riposta...).
Introduzione alla modellazione delle strutture
Obiettivo dell'analisi. Utilizzo di programmi di calcolo automatico. Scelta del tipo di modellazione e di analisi. Modellazione di telai. Rappresentazione degli elementi strutturale (colonne,
travi, nodi trave-colonna, pareti strutturali...). Rappresentazione dei vincoli interni ed alla base
(giunti, fondazioni...). Introduzione al programma di calcolo SAP 2000 (materiali, sezioni, elementi, nodi, vincoli, carichi, "rigid-ends", "end-releases"). Casi esempio.
Richiami sul dimensionamento delle strutture in cemento armato
Stati limiti ultimi e di esercizio. Proprietà dei materiali (valori medi e caratteristici). Coefficienti
di sicurezza. Sforzi (assiale, flessione, taglio). Calcolo delle armature. Dimensionamento di
elementi solaio, trave e colona.
Progetto di un telaio in cemento armato
Combinazione dei carichi, valori caratteristici, valori di calcolo, fattori di combinazione, etc..
Distribuzione del carico. Predimensionamento. Scelta del solaio. Scelta delle dimensioni di
travi e pilastri. Modellazione con il computer. Verifica della struttura predimensionata. Analisi
modale di telai. Calcolo dell'azione sismica. Dimensionamento degli elementi strutturali e delle fondazioni.
Prerequisiti
Il corso richiede come prerequisiti fondamentali ed irrinunciabili i contenuti dei corsi di Scienza
delle Costruzioni e di Tecnica delle Costruzioni.
Pinho - Progetto di strutture (ea)
Materiale didattico consigliato
Alcun materiale didattico consigliato è elencato di seguito.
L. Petrini, R. Pinho, G.M. Calvi. Criteri di Progettazione Antisismica degli Edifici. IUSS Press,
2004.
E. Cosenza, G. Magliulo, M. Pecce, R. Ramasco. Progetto Antisismico di Edifici in Cemento
Armato. IUSS Press, 2004.
D.M. Min. LL.PP. 9 gennaio 1996. Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo
delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche.
D.M. Min. LL.PP. 16 gennaio 1996. Norme tecniche relative ai "Criteri generali per la verifica
di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi".
Circolare Min. LL.PP. 4 luglio 1996, n.156AA.GG./STC. Istruzioni per l'applicazione delle
"Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei
carichi e sovraccarichi" di cui al D.M. 16 gennaio 1996.
Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003. Norme tecniche per il progetto, la valutazione e l'adeguamento sismico degli edifici.
Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3316 del 2 ottobre 2003. Modifiche ed
integrazioni all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003.
EUROCODE 8. Design for structures for earthquakes resistance - Part 1 - General rules,
seismic actions and rules for buildings, Final Draft - prEN 1998-1, December.
R. Park, T. Paulay. Reinforced Concrete Structures. John Wiley & Sons Inc, 1975.
T. Paulay, M.J.N. Priestley. Seismic Design of Reinforced Concrete and Masonry Buildings.
John Wiley & Sons Inc., 1992.
G.G. Penelis and A.J. Kappos. Earthquake-resistant concrete structures. E&FN SPON
(Chapman & Hall), 1997.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Le esercitazioni progettuali, che costituiscono parte fondamentale del corso, sono oggetto di
una verifica in itinere e di una verifica finale che consiste in una discussione dei risultati e degli elaborati. È prevista una prova scritta ed orale finale, a cui si può accedere solamente dopo la verifica delle esercitazioni progettuali. Per gli studenti che non abbiano potuto svolgere
le verifiche in itinere è prevista la verifica prima dell'esame orale.
Magenes - Progetto e riabilitazione delle strutture in muratura (ea)
Progetto e riabilitazione delle strutture in muratura (ea)
Docente: Guido Magenes
Codice del corso: 061079
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 4,5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/09
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza dei principi fondamentali della meccanica delle strutture in muratura. Capacità di
eseguire il progetto strutturale di edifici ordinari in muratura semplice o armata, inclusa la progettazione in zona sismica. Conoscenza delle principali cause e fenomenologie di dissesto
nelle costruzioni esistenti in muratura, e dei principali criteri e tecniche di intervento per la riabilitazione strutturale.
Programma del corso
Parte prima
I materiali costituenti le murature. Tipologie delle murature moderne. Il materiale muratura:
proprietà meccaniche, modelli costitutivi. Comportamento in stati monoassiali di tensione
(compressione, trazione). Stati tensionali complessi. Resistenza a taglio. Stati limite di elementi strutturali (pannelli murari in muratura semplice ed armata). Azioni nel piano medio. Azioni ortogonali al piano medio. Effetti geometrici del secondo ordine. Tipi strutturali e concezione dell'edificio. Modelli d'insieme, analisi strutturale e verifiche di sicurezza. Edifici in muratura soggetti all'azione sismica.
Parte seconda
Le murature storiche. Tipologie murarie. Principali elementi costruttivi delle strutture storiche
in muratura. Archi e volte, analisi statica. Cause e diagnosi dei dissesti di edifici esistenti. Rilievo strutturale. Metodi di indagine. L'analisi strutturale degli edifici esistenti. Criteri e tecniche
di intervento. Il consolidamento antisismico.
Nota
Tutti gli argomenti verranno trattati con riferimento alle normative nazionali ed europee più
recenti.
Prerequisiti
Contenuti degli insegnamenti di Scienza delle Costruzioni A e B, Tecnica delle Costruzioni A
e B.
Materiale didattico consigliato
Materiale didattico distribuito dal docente coprirà gran parte degli argomenti. Di volta in volta
verranno inoltre segnalati testi utili relativamente ai vari argomenti, fra i quali i seguenti.
G.Macchi, G.Magenes. Le costruzioni in muratura, Cap. 13 del libro "Ingegneria delle strutture" a cura di E.Giangreco, vol. 3. UTET.
G.Righetti, L.Bari. L'edificio in muratura. Consorzio Poroton, edizioni B.I.N.
I.V. Carbone, A. Fiore, G. Pistone. Le costruzioni in muratura. HOEPLI.
G.Croci. Conservazione e restauro strutturale dei beni architettonici. UTET.
A.Giuffrè. Letture sulla meccanica delle murature storiche. Ed. Kappa, Roma.
Magenes - Progetto e riabilitazione delle strutture in muratura (ea)
Modalità di verifica dell'apprendimento
Durante il corso gli studenti svolgono esercitazioni di progetto aventi lo scopo di applicare la
teoria e le disposizioni regolamentari illustrate a lezione. L'accesso alla prova orale finale è
subordinato allo svolgimento delle esercitazioni suddette. La prova orale finale riguarda tutto il
programma svolto.
Maccarini - Progetto, gestione e produzione di beni e servizi
Progetto, gestione e produzione di beni e servizi
Docente: Piero Maccarini
Codice del corso: 062306
Corso di laurea: Biom, Elt, ElTel, Inf, Serv
Crediti formativi: 3 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/35
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il Corso è promosso dall'Unione Industriali della Provincia di Pavia con l'intervento di alcune
Aziende associate. Alla fine del corso lo studente deve aver acquisito, nell'ambito di specifiche esperienze direttamente collocate nel mondo del lavoro, le conoscenze fondamentali che
stanno alla base dello sviluppo e gestione di un intero progetto industriale dalla sua iniziale
caratterizzazione fino alla sua ingegnerizzazione e produzione.
Programma del corso
Concezione di un nuovo prodotto e individuazione di mercato
Progettazione e industrializzazione di un prodotto
Gestione di una commessa industriale
Gestione delle reti di vendita
Gestione del personale
Analisi economica dei costi industriali e politiche di manutenzione nell'ambito della produzione
di una Azienda alimentale
Prerequisiti
Sono quelli richiesti per l'iscrizione alla Facoltà.
Materiale didattico consigliato
I riferimenti bibliografici e il materiale didattico saranno indicati dai docenti nel corso delle lezioni.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Le prove d'esame si basano su relazioni tematiche relative agli argomenti proposti durante lo
svolgimento delle lezioni e su un colloquio.
Marconi - Progetto, gestione e produzione di beni e servizi (mn)
Progetto, gestione e produzione di beni e servizi (mn)
Docente: Marzio Marconi
Codice del corso: 062302
Corso di laurea: AmbT, Inf
Crediti formativi: 3 CFU
Settore scientifico disciplinare: NG-IND/35
Lezioni (ore/anno):
24
Esercitazioni (ore/anno):
0
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Apprendimento dei principali meccanismi decisionali, organizzativi e gestionali dell'impresa,
rivolti alla produzione ed allo scambio di beni e servizi nonché analisi dei principali strumenti
di controllo della gestione e dei risultati ottenuti.
Programma del corso
Elementi di economia aziendale: Struttura - persone e mezzi; Oggetto - aziende di produzione
ed erogazione; Fini - il reddito di esercizio. Il sistema informativo aziendale - la contabilità ed il
controllo contabile.
Concezione di un nuovo prodotto e formulazione degli obiettivi strategici
Analisi della posizione di partenza dell'impresa e delle prospettive strategiche. Analisi delle
combinazioni prodotti/mercati e delle risorse utilizzate e utilizzabili. Analisi dei punti di forza e
di debolezza dell'impresa rispetto alla concorrenza. Processo di sviluppo delle strategie e matrice del portafoglio.
Organizzazione delle vendite e politiche di marketing
Il marketing mix. La pubblicità e la promozione delle vendite. L'organizzazione delle vendite e
della rete distributiva.
Industrializzazione di un prodotto e calcoli di convenienza economica dell'investimento
Il processo decisionale. Tecniche di calcolo economico: il break even point; i flussi di cassa; il
pay back period; il return on investment; il net present value.
Produzione, lavoro e gestione degli acquisti e degli approvvigionamenti
Processi di tipo continuo ed intermittenti. La disposizione del macchinario. La capacità produttiva dell'impianto. L'ubicazione degli stabilimenti. Il rinnovo degli impianti. La gestione della
commessa. Gli approvvigionamenti e la gestione degli acquisti.
L'organizzazione aziendale e la gestione delle risorse umane
La divisione del lavoro ed il coordinamento. La progettazione delle posizioni individuali. Il processo di raggruppamento in unità e la loro dimensione ottimale. La progettazione dei collegamenti laterali.
Analisi economica dei costi industriali, pianificazione e controllo di gestione
La contabilità analitica. Classificazione dei costi. Il costo di produzione. Il processo di determinazione dei costi. Il direct costing ed il full costing. Il processo di imputazione dei costi comuni. Il controllo della gestione nel sistema informativo aziendale. I piani pluriennali, il Budget
ed il reporting.
Prerequisiti
Conoscenza dei principali concetti di economia aziendale.
Materiale didattico consigliato
G.Caprara. Corso di economia delle imprese industriali. ed. Giuffrè.
M.E. Porter. Strategia competitiva. Ed. Tipografia Compositori
Marconi - Progetto, gestione e produzione di beni e servizi (mn)
G.Hinterhuber. La direzione strategica dell'impresa industrial. Ed. Isedi.
P.Kotler. Marketing management. Ed. Pearson.
R.Araldi. Le dicisioni di investimento nelle imprese industriali. Ed Ermes.
I. Facchinetti. Contabilità analitica, calcolo dei costi e decisioni industriali. Ed. Il Sole 24ore.
AA.VV. Manuale di controllo di gestione. Cura U. Bocchini - Ed. Il sole 24ore.
Verranno inoltre rese disponibili slides ed appunti delle lezioni.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Colloquio orale a fine corso.
Bressan - Propagazione e radiocomunicazioni
Propagazione e radiocomunicazioni
Docente: Marco Bressan
Codice del corso: 062264
Corso di laurea: Eln
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/02
Lezioni (ore/anno):
31
Esercitazioni (ore/anno): 14
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Nel corso vengono descritti i principali fenomeni d'interazione tra la radiazione elettromagnetica e l'ambiente nella banda delle radiofrequenze, al fine di mettere in grado gli studenti di
valutare, in base a semplici schematizzazioni, i parametri fondamentali di un collegamento
radio. Il corso si propone inoltre di fornire nozioni di base su alcuni sistemi di radiocomunicazione per i quali i fenomeni connessi alla propagazione del segnale radio nell'ambiente naturale costituiscono un aspetto importante.
Programma del corso
Il corso illustra i principali fenomeni che interessano un collegamento radio al fine di modellare il canale di trasmissione sia dal punto di vista del segnale che da quello del rumore. Nel
corso vengono illustrate, semplicemente schematizzate e quantificate le principali interazioni
del segnale elettromagnetico con l'ambiente, in particolare vengono trattate:.
l'interazione con il terreno e con gli ostacoli
considerando le onde guidate dalla superficie del terreno; le onde riflesse o diffuse dal terreno
o da eventuali ostacoli presenti lungo il cammino di propagazione;.
l'interazione con la ionosfera
relativa sia a collegamenti radio tra stazioni di terra per riflessione ionosferica, sia a collegamenti con stazioni spaziali attraverso la ionosfera;.
l'interazione con la troposfera
considerando gli effetti della variazione dell'indice di rifrazione con l'altezza dal suolo (orizzonte radio, raggio terrestre equivalente, diversi tipi di rifrazione, condotti), gli effetti della variazione dell'indice di rifrazione su piccola scala (cammini multipli, scintillazione) e gli effetti dovuti a idrometeore (assorbimento, diffusione e depolarizzazione).
sistemi di radiocomunicazione
il corso è completato con cenni alla modellazione statistica di un canale radio (evanescenze a
tempi brevi e a lungo termine) e con la descrizione di base di alcuni sistemi di radiocomunicazione quali i sistemi radar, i sistemi di comunicazione radiomobile e i sistemi di posizionamento globale (GPS).
Prerequisiti
Il corso presuppone la conoscenza della teoria della radiazione elettromagnetica, compresa
l'approssimazione dell'ottica geometrica, e i concetti di base relativi alle antenne.
Materiale didattico consigliato
A. Paraboni, M. D'Amico. Radiopropagazione. Mc Graw-Hill, Milano, 2002.
R.E. Collin. Antennas and radiowave propagation. Mc. Grow Hill, 1985. limitatamente alla seconda parte, relativa alla propagazione.
M. I. Skolnik. Introduzione ai sistemi radar. Bizzarri, Roma, 1972. (testo utile come riferimento
sui principi di base). Per la parte riguardante tutti i sistemi di radiocomunicazione trattati, verrà
fornito del materiale durante lo svolgimento del corso.
Bressan - Propagazione e radiocomunicazioni
Modalità di verifica dell'apprendimento
La verifica dell'apprendimento è basata su una prova scritta ed una orale. La prova scritta
consiste nella soluzione di qualche semplice problema di valutazione delle caratteristiche di
un collegamento radio. È ammesso alla prova orale chi ha ottenuto nella prova scritta almeno
15/30. Non sono previste prove in itinere.
Resta - Recupero e conservazione degli edifici
Recupero e conservazione degli edifici
Docente: Fulvio Resta
Codice del corso: 061068
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 9 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/10
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 60
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso mette in rilievo, dapprima, la differenza concettuale e metodologica tra il "recupero"
edilizio finalizzato al riuso e quindi alla conservazione ed il "restauro" degli edifici singolari (edilizia monumentale) finalizzato in primo luogo alla conservazione ed in subordine al riuso,
quindi introduce la progettazione del recupero, nel rispetto degli aspetti morfologici, strutturali
e di funzionamento a sistema dell'apparato tecnologico subordinato alla conoscenza sia della
consistenza fisica e dei livelli di prestazione residui degli elementi di fabbrica, sia della compatibilità dell'impianto dell'organismo edilizio con nuove destinazioni d'uso o con le nuove esigenze di una stessa destinazione d'uso.
Programma del corso
Il processo di costruzione, uso, decadimento, riuso e manutenzione di un organismo edilizio.
Obsolescenze tipologiche e tecnologiche
Rilievo e diagnostica
Tecniche (tradizionali e strumentali) di rilievo geometrico e di rappresentazione degli organismi edilizi finalizzate al recupero; diagnostica distruttiva e non distruttiva; definizione ed interpretazione delle patologie edilizie; quadri fessurativi e quadri umidi.
Recupero statico degli edifici
Analisi delle patologie statiche e strumenti diagnostici; analisi delle lesioni; deformazioni e
fessurazioni; cedimento delle fondazioni; cedimento di elementi portanti verticali continui ed
isolati in muratura; classificazione dei dissesti; assestamento, schiacciamento, presso flessione e spinte; verifiche di stabilità; cedimento di elementi portanti orizzontali quali solai in legno,
in ferro e in c.a., volte ed archi in muratura, tetti; verifiche di stabilità.
Interventi di consolidamento statico
Opere provvisionali e protesi di consolidamento; procedimenti costruttivi per il consolidamento
delle fondazioni, di elementi portanti verticali continui ed isolati, di elementi portanti orizzontali
piani ed a volta con particolare riferimento ai solai con orditure in legno, acciaio e c.a., volte
ed archi in muratura.
Recupero igienico degli edifici
Analisi delle patologie umide e strumenti diagnostici; interventi di risanamento dall'umidità delle murature affette da umidità ascendente dal sottosuolo, delle murature e delle chiusure orizzontali di copertura e di base affette da fenomeni di condensa.
Patologie dei materiali e tecniche di conservazione
Le patologie dei materiali lapidei e tecniche di conservazione; le patologie dei materiali murari
artificiali (laterizi, malte) e tecniche di conservazione; le patologie del legno e tecniche di conservazione.
Prerequisiti
Considerato il carattere professionalizzante e di sintesi progettuale della disciplina è indispensabile la conoscenza della tecnologia edile, della scienza e della tecnica delle costruzioni
e della fisica tecnica edile.
Resta - Recupero e conservazione degli edifici
Materiale didattico consigliato
G. Massari. Risanamento igienico dei locali umidi.
S. Mastrodicasa. Dissesti statici nelle strutture edilizie. Ed. Hoepli 1983.
F. Resta. Edifici in muratura. Dalla classificazione delle patologie alla definizione degli interventi. Quaderno n. 27 Ist. Architettura e Urbanista. Fac. Ingegneria di Bari. Edipuglia 1990 Bari.
G. Caterina. Tecnologie del recupero edilizio. UTET 1989 - Torino.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Gli studenti durante le ore di esercitazione dovranno produrre un tema d'anno avente per oggetto il recupero tecnologico e funzionale di un edificio con particolari valenze storico architettoniche. La prova di esame consisterà nella verifica dell'apprendimento dei contenuti teorici
della disciplina attraverso la discussione del tema d'anno.
Resta - Restauro architettonico
Restauro architettonico
Docente: Fulvio Resta
Codice del corso: 061066
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 12 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/19
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 60
Laboratori (ore/anno):
60
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso è finalizzato a fornire le conoscenze necessarie per operare con consapevolezza storica, architettonica e tecnica nel settore della salvaguardia e valorizzazione del patrimonio
monumentale, nell'ambito del dibattito teorico contemporaneo sul restauro critico scientifico
maturato sulle esperienze del passato.
Programma del corso
Le lezioni teoriche affronteranno le problematiche generali di formazione e di metodo relativi
alla storia, alla cultura ed alle tecniche del restauro.
I monumenti e la storia della tecnologia edilizia
I principi e i procedimenti costruttivi, rapporti tra materiali disponibili e architettura, tra l'evoluzione tecnologica e la forma architettonica.
Teoria e storia del restauro
Il restauro nell'antichità. Le scoperte scientifiche ed archeologiche alla fine del '700 ed i primi
provvedimenti per la salvaguardia dei monumenti. Il "Restauro stilistico" (E. Viollet Le Duc); il
"Restauro Romantico" (W. Morris e J. Ruskin); la posizione di C. Boito. La disciplina nel '900:
il "Restauro storico" (L. Beltrami); il "Restauro scientifico" (G. Giovannoni); Le "Carte del Restauro" e la legislazione italiana degli anni '30. Il "Restauro critico" (R. Pane e R. Bonelli); la
teoria di Cesare Brandi (Istanza storica ed estetica) e la Carta del Restauro italiano del 1972.
Il dibattito contemporaneo sul "Restauro critico-scientifico".
La conoscenza del monumento e la acquisizione di consapevolezza preliminari al progetto di
restauro. Analisi del monumento
Ricerca storica intrinseca ed estrinseca; il rilievo critico (geometrico, materico, tecnologico e
delle trasformazioni); rilievo dello stato di conservazione: criteri generali per la diagnosi delle
patologie statiche ed umide.
Il progetto di restauro
I concetti di compatibilità tecnologica e tipologica, di riconoscibilità e reversibilità degli interventi; individuazione della destinazione d'uso, delle tecniche e metodi di restauro compatibili
con il monumento. Valutazione di sostenibilità e di impatto delle trasformazioni. Il progetto esecutivo di restauro architettonico e tecnologico. Criteri generali di risanamento statico e umido. Analisi di patologie e restauro di materiali lapidei e del legno. Il cantiere di restauro e la
progettazione in itinere. Normative specifiche e generali. Il recupero dei centri storici.
Esame critico di interventi di restauro dalla fase di conoscenza del monumento, al progetto ed
alla successiva realizzazione dell'intervento, presentati agli studenti come occasione di verifica di schematizzazioni teoriche
Esercitazioni e laboratori
Le esercitazioni si concretizzano in seminari tematici di approfondimento di: tecniche tradizionali ed innovative di rilievo architettonico e di rappresentazione finalizzate al restauro, anche
con l'uso di sistemi CAD; tecniche e strumenti per la diagnostica. Nel laboratorio di restauro
gli studenti affrontano una esperienza progettuale su un edificio a particolare valenza storica
architettonica individuata in accordo con il docente.
Resta - Restauro architettonico
Prerequisiti
Considerato il carattere professionalizzante e di sintesi progettuale è indispensabile la conoscenza della storia dell'architettura, della tecnologia edile, della scienza e della tecnica delle
costruzioni e della fisica tecnica edile.
Materiale didattico consigliato
C. Ceschi. Teoria e storia del restauro. Mario Bulzoni Editore 1970 - Roma.
N. Pirazzoli. Teoria e Storia del Restauro. Edizioni Essegi 1994 - Ravenna.
G. Carbonara. Trattato di restauro architettonico. UTET, 1996 - Torino.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste nella verifica e valutazione della preparazione teorica attraverso la discussione del tema d'anno prodotto nell'ambito del laboratorio.
Massari - Reti di calcolatori
Reti di calcolatori
Docente: Luisa Massari
Codice del corso: 062177
Corso di laurea: Inf, ElTel
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
28
Esercitazioni (ore/anno): 16
Laboratori (ore/anno):
6
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'insegnamento si propone di fornire le conoscenze di base nel campo delle reti di calcolatori,
ed in particolare Internet. L'obiettivo è far acquisire allo studente familiarità con il funzionamento delle moderne tecnologie di trasmissione dati, e la capacità di analizzarne le prestazioni.
Programma del corso
Introduzione alle reti di calcolatori
• Elementi di una rete
• Commutazione di circuito e commutazione di pacchetto
• Accesso alla rete e mezzi trasmissivi
• Prestazioni: ritardi e perdite nelle reti di calcolatori
Architetture e protocolli di comunicazione
• Architetture di comunicazione a strati
• Definizione di protocollo
• Architettura Internet
Livello di trasporto
• Servizi del livello di trasporto
• Multiplexing e demultiplexing
• Protocolli UDP e TCP
• Controllo del flusso e controllo della congestione
• Problemi di prestazioni: modello di latenza, throughput e utilizzo
Livello di rete e instradamento
• Servizi del livello di rete
• Algoritmi di routing
• Protocollo Internet e routing in Internet
• Routing multicast
Livello di collegamento
• Servizi del livello di collegamento
• Protocolli di accesso multiplo
• Ethernet
• Interconnessione di reti
• Protocolli punto-a-punto
Reti wireless
• Architettura 802.11
• Lan wireless, protocolli di accesso
• Mobilità
Massari - Reti di calcolatori
Prerequisiti
Materiale didattico consigliato
J. Kurose, K. Ross. Computer networking: a top down approach featuring the Internet. 4/e.
Addison-Wesley, 2007. Traduzione italiana: Reti di Calcolatori ed Internet - Un approccio topdown. 3a edizione. Pearson-Addison Wesley, 2005.
A.S. Tanenbaum. Computer Networks. 4/e. Prentice Hall, 2003. Traduzione Italiana: Reti di
calcolatori. 4a edizione. Pearson - Prentice Hall, 2003.
Appunti delle lezioni.
Sito web del corso: http://peg.unipv.it/reti
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame finale consiste in una prova scritta con esercizi e domande di teoria. Durante il semestre vengono svolte due prove in itinere che, se entrambe sufficienti, equivalgono all'esame finale.
Rossi - Reti di calcolatori (mn)
Reti di calcolatori (mn)
Docente: Giuseppe Federico Rossi
Codice del corso: 062123
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
25
Esercitazioni (ore/anno): 25
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso ha l'obiettivo di inquadrare in modo sistematico i concetti generali relativi alle reti di
telecomunicazione, per poi applicarli nella costruzione di reti per dati quali, ad esempio, la rete Internet. Alla fine del corso lo studente sarà in grado di analizzare e progettare le più diffuse tipologie di reti di calcolatori, inquadrando il loro funzionamento all'interno di un insieme di
concetti teorici di base che accomunano le diverse reti di telecomunicazione.
Programma del corso
Introduzione alla Teoria delle Reti di TLC
Definizioni degli elementi costituenti una rete di TLC. Le operazioni di instradamento e commutazione. Classificazioni delle reti di TLC. Il concetto di multiplazione delle comunicazioni. I
principi della commutazione di circuito e di pacchetto.
Architetture e protocolli di comunicazione
Il problema del colloquio tra calcolatori. Architetture di comunicazione a strati. Definizioni di
protocollo e entità comunicante. Analisi delle funzioni svolte da un generico livello k. Classificazioni dei protocolli di comunicazione. Studio degli schemi S&W, GBn, SR. Calcoli prestazionali con modelli deterministici.
Canali ad accesso multiplo
Classificazione e studio delle principali famiglie di protocolli per l'accesso multiplo ad un canale condiviso. Gli esempi (con le diverse varianti) di: Token Passing, Aloha, CSMA.
Reti Locali
Definizione di LAN e criteri di classificazione. Il progetto IEEE 802. Gli standard LAN: Ethernet
e IEEE 802.3, Token Ring (cenni).
Principi generali per la costruzione di una rete a commutazione di pacchetto
Classificazione e studio delle più diffuse tipologie di algoritmi di routing. Classificazione e studio degli schemi di commutazione a pacchetto.
Architettura TCP/IP e rete Internet
Struttura dell'architettura con analisi dettagliata dei principali protocolli (IPv4, TCP, UDP).
Cenni ai protocolli di instradamento (RIP, OSPF, BGP). Struttura della rete Internet. Calcolo
delle prestazioni di una rete TCP/IP con modelli deterministici.
Dispositivi per l'interconnessione delle reti
Il funzionamento dei principali tipi di dispositivi Repeater, Bridge, Router, Gateway.
Prerequisiti
Conoscenze acquisite nei precedenti Corsi di: Elementi di Informatica (Lab.), Reti Logiche.
Materiale didattico consigliato
G. F. Rossi. RETI DI CALCOLATORI.
Lucidi delle lezioni: http://www.unipv.it/retical/didattica/aa2007-08/reticalcmn/index.html.
Andrew S. Tanenbaum. RETI DI CALCOLATORI. Pearson Education International.
Sito web del corso: http://www.unipv.it/retical/didattica/aa2007-08/reticalcmn/index.html.
Rossi - Reti di calcolatori (mn)
Modalità di verifica dell'apprendimento
Due prove scritte in itinere. Gli studenti che non supereranno una delle prove scritte in itinere
sosterranno un'unica prova scritta d'esame su tutti gli argomenti del Corso.
Favalli - Reti di telecomunicazioni
Reti di telecomunicazioni
Docente: Lorenzo Favalli
Codice del corso: 062209
Corso di laurea: ElTel
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03
Lezioni (ore/anno):
32
Esercitazioni (ore/anno): 11
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza dei concetti basilari delle reti di telecomunicazioni, degli standard in uso attualmente e di quelli in via di implementazione per la trasmissione di informazioni multimediali.
Capacità di interpretare le scelte effettuate per l'implementazione dei sistemi di telecomunicazione alla luce delle problematiche della trasmissione su mezzi trasmissivi diversi, del servizio
richiesto, della topologia della rete.
Programma del corso
Struttura di un sistema di TLC
Sorgente, segnalazione, trasporto e commutazione, protocolli ed interfacce, caratteristiche di
servizio. Convenzioni, standard e protocolli.
Caratterizzazione di mezzi trasmissivi
Cenni alle problematiche della propagazione su cavo e via radio e impatto sulle tecniche di
trasmissione.
Concetti base di teoria del traffico
Sistemi markoviani, e di nascita e morte. Traffico offerto, smaltito, frequenza arrivi/partenze.
Risultato di Little. Notazione di Kendall, sistemi M/M/*/*/*. Dimensionamento.
Multiplazione e trasporto
Accesso a divisione di tempo/frequenza/codice, gerarchia plesiocrona e sincrona7, multiplazione statistica, accesso multiplo a canali radio.
Commutazione e segnalazione
Definizione di reti bloccanti, non-bloccanti, riarrangiabili. Commutatori a divisione di spazio e
di tempo e reti multistadio. Segnalazione in banda e fuori banda, associata ed a canale comune.
Esemplificazione di sistemi
Modem; reti locali cablate e senza fili; TCP/IP; ATM; CCSS7; cenni ai sistemi radiomobili.
Prerequisiti
Nozioni impartite nei corsi di Teoria dei Segnali e Comunicazioni Elettriche.
Materiale didattico consigliato
A. Pattavina. Reti di Telecomunicazione. McGraw-Hill.
O. Bertazioli, L. Favalli. GSM/GPRS. Casa Editrice Ulrico Hoepli. Il testo è consigliato per le
esemplificazioni condotte sui sistemi radiomobili in riferimento alle tecniche di base descritte
nel corso.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. L'esito positivo della prova scritta
determina l'ammissione alla seconda parte dell'esame.
De Lotto - Reti logiche
Reti logiche
Docente: Ivo De Lotto
Codice del corso: 062043
Corso di laurea: ElTel, Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
25
Esercitazioni (ore/anno): 25
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'insegnamento intende fornire i fondamenti dell'algebra di Boole, i metodi e le tecniche di
analisi e di progetto delle reti logiche combinatorie e sequenziali sincrone e asincrone e una
descrizione delle funzioni dell'unità aritmetica inquadrate nello scenario dell'architettura di un
processore numerico. Le esercitazioni vertono sull'analisi e sintesi di reti logiche e sugli algoritmi per le operazioni aritmetiche in presenza di un addizionatore. Al termine del corso lo studente sarà in grado di analizzare e progettare le reti logiche più comuni e di comprendere le
funzioni dell'unità aritmetica e le relative prestazioni.
Programma del corso
Introduzione all'algebra di Boole
Introduzione alla logica e alla teoria degli insiemi; algebra di Boole; espressioni e funzioni booleane; teorema di espansione di Boole; prima e seconda forma canonica; implicanti e implicati; rappresentazione di funzioni booleane; semplificazione di funzioni booleane e funzioni di
costo minimo (metodo delle mappe di Karnaugh, metodo di Tison, metodo di QuineMcCluskey; funzione di Petrick).
Le reti combinatorie
Reti combinatorie; variabili logiche e segnali elettrici; componenti elettronici elementari; blocchi funzionali elementari: And, Or, Not, Nor, Nand, Xor. Analisi di reti combinatorie. Sintesi di
reti combinatorie. Reti combinatorie elementari: addizionatore, codificatore e decodificatore,
selettore d'ingresso e d'uscita, ROM. Transitori nelle reti combinatorie: alee statiche. Reti con
segnalazione di errore, reti immuni da errori. Diagnosi ai morsetti.
Le reti sequenziali
Reti sequenziali: stato interno, descrizione di automi a stati finiti, macchine minime; metodo
della tabella triangolare, macchine equivalenti e macchine compatibili. Macchine asincrone,
corse critiche. Macchine sincrone. Analisi di macchine sequenziali, analisi temporale. Sintesi
di macchine sequenziali: assegnazione degli stati. Reti sequenziali notevoli: Flip-Flop, registri,
contatori, riconoscitori di sequenze, sommatore seriale.
L'unità aritmetica
Schema a blocchi funzionali di un processore numerico: flusso delle istruzioni e flusso dei dati, istruzioni macchina elementari e relativi microcodici. Unità aritmetica: rappresentazione dei
numeri relativi e relative conversioni, sommatori, acceleratori di riporto, prodotto, algoritmo di
Booth, moltiplicatori veloci, algoritmi di divisione. Operazioni su numeri reali.
Prerequisiti
I principi della programmazione.
Materiale didattico consigliato
I. De Lotto. Appunti di Calcolatori Elettronici. Parte prima: reti logiche e unità aritmetica. Spiegel, Milano 1996.
F. Luccio, L. Pagli. Reti Logiche e Calcolatore. Boringhieri, Torino, 1979.
R. Laschi. Reti Logiche. Esculapio Ed., Bologna, 1986.
M. Morris Mano, Charles R. Kime. Reti Logiche. Addison Wesley, Milano, 2002.
De Lotto - Reti logiche
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste due prove scritte in itinere, la prima sulle parti 1 e 2 del programma, la seconda
sulle parti 3 e 4. A coloro che avranno positivamente sostenuto entrambi le prove verrà proposto un voto eventualmente da confermare con un colloquio finale. Per gli altri è previsto un
esame finale completo.
De Lotto - Reti logiche (mn)
Reti logiche (mn)
Docente: Ivo De Lotto
Codice del corso: 062112
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'insegnamento intende fornire i fondamenti dell'algebra di Boole, i metodi e le tecniche di
analisi e di progetto delle reti logiche combinatorie e sequenziali sincrone e asincrone e una
descrizione delle funzioni dell'unità aritmetica inquadrate nello scenario dell'architettura di un
processore numerico. Le esercitazioni vertono sull'analisi e sintesi di reti logiche e sugli algoritmi per le operazioni aritmetiche in presenza di un addizionatore. Al termine del corso lo studente sarà in grado di analizzare e progettare le reti logiche più comuni e di comprendere le
funzioni dell'unità aritmetica e le relative prestazioni.
Programma del corso
Introduzione all'algebra di Boole
Introduzione alla logica e alla teoria degli insiemi; algebra di Boole; espressioni e funzioni booleane; teorema di espansione di Boole; prima e seconda forma canonica; implicanti e implicati; rappresentazione di funzioni booleane; semplificazione di funzioni booleane e funzioni di
costo minimo (metodo delle mappe di Karnaugh, metodo di Tison, metodo di QuineMcCluskey; funzione di Petrick).
Le reti combinatorie
Reti combinatorie; variabili logiche e segnali elettrici; componenti elettronici elementari; blocchi funzionali elementari: And, Or, Not, Nor, Nand, Xor. Analisi di reti combinatorie. Sintesi di
reti combinatorie. Reti combinatorie elementari: addizionatore, codificatore e decodificatore,
selettore d'ingresso e d'uscita, ROM. Transitori nelle reti combinatorie: alee statiche. Reti con
segnalazione di errore, reti immuni da errori. Diagnosi ai morsetti.
Le reti sequenziali
Reti sequenziali: stato interno, descrizione di automi a stati finiti, macchine minime; metodo
della tabella triangolare, macchine equivalenti e macchine compatibili. Macchine asincrone,
corse critiche. Macchine sincrone. Analisi di macchine sequenziali, analisi temporale. Sintesi
di macchine sequenziali: assegnazione degli stati. Reti sequenziali notevoli: Flip-Flop, registri,
contatori, riconoscitori di sequenze, sommatore seriale.
L'unità aritmetica
Schema a blocchi funzionali di un processore numerico: flusso delle istruzioni e flusso dei dati, istruzioni macchina elementari e relativi microcodici. Unità aritmetica: rappresentazione dei
numeri relativi e relative conversioni, sommatori, acceleratori di riporto, prodotto, algoritmo di
Booth, moltiplicatori veloci, algoritmi di divisione. Operazioni su numeri reali.
Prerequisiti
I principi della programmazione.
Materiale didattico consigliato
I. De Lotto. Appunti di Calcolatori Elettronici. Parte prima: reti logiche e unità aritmetica. Spiegel, Milano 1996.
F. Luccio, L. Pagli. Reti Logiche e Calcolatore. Boringhieri, Torino, 1979.
R. Laschi. Reti Logiche. Esculapio Ed., Bologna, 1986.
M. Morris Mano, Charles R. Kime. Reti Logiche. Addison Wesley, Milano, 2002.
De Lotto - Reti logiche (mn)
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste due prove scritte in itinere, la prima sulle parti 1 e 2 del programma, la seconda
sulle parti 3 e 4. A coloro che avranno positivamente sostenuto entrambi le prove verrà proposto un voto eventualmente da confermare con un colloquio finale. Per gli altri è previsto un
esame finale completo.
Cinquini - Scienza delle costruzioni
Scienza delle costruzioni
Docente: Carlo Cinquini
Codice del corso: 061048
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 9 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/08
Lezioni (ore/anno):
50
Esercitazioni (ore/anno): 35
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Obiettivo primario del corso è fornire le cognizioni di base della meccanica del continuo e della teoria delle strutture, elementi essenziali in vista delle applicazioni proprie dei corsi successivi. Nella formulazione dei presupposti teorici (meccanica del continuo, teoria della trave) si
cerca pertanto di mettere a fuoco le relazioni fondamentali: congruenza, equilibrio, principio
dei lavori virtuali, equazioni di legame. In vista delle applicazioni, la teoria della trave viene
ampiamente sviluppata in una specifica parte del corso di lezione, mentre, in parallelo, il corso di esercitazione sviluppa gli aspetti numerico-applicativi. A completamento delle nozioni di
base di cui sopra, vengono forniti alcuni elementi relativi al calcolo a rottura e ai problemi di
instabilità delle strutture.
Programma del corso
Meccanica del continuo
Analisi dello stato di deformazione. Analisi dello stato di sforzo. Il continuo deformabile. Principio dei lavori virtuali. Stati elastici. Costanti elastiche. Problema dell'equilibrio elastico isotropo.
Soluzione del problema dell'equilibrio elastico
Principio di De Saint-Venant. Azione assiale. Torsione circolare. Torsione per sezione generica. Flessione retta. Flessione deviata. Taglio.
Applicazioni ed estensioni
Teoria della trave. Applicazione del principio dei lavori virtuali. Analogia di Mohr. Calcolo a
rottura. Cenni sui comportamenti anelastici. Criteri di resistenza. Problemi di instabilità delle
strutture. Verifiche di resistenza.
Prerequisiti
In linea di massima il corso presuppone la conoscenza dei corsi di Analisi Matematica, Geometria, Fisica e Meccanica Razionale.
Materiale didattico consigliato
Cinquini C. Lezioni di Scienza delle Costruzioni. Edizioni Spiegel, Milano.
Baldacci R. Scienza delle Costruzioni, vol. I, II. UTET, Torino.
Capurso M. Lezioni di Scienza delle Costruzioni. Pitagora Editrice, Bologna.
Corradi Dell'Acqua L. Meccanica delle Strutture, vol. I, II, III. McGraw-Hill, Milano.
Belluzzi O. Scienza delle Costruzioni, vol. I, II. Zanichelli, Bologna.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verrà svolta una prova scritta, sostituibile da due prove in itinere, e un colloquio orale.
Casciati - Scienza delle costruzioni A
Scienza delle costruzioni A
Docente: Fabio Casciati
Codice del corso: 062064
Corso di laurea: Civ, Mec
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/08
Lezioni (ore/anno):
34
Esercitazioni (ore/anno): 18
Laboratori (ore/anno):
8
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso introduce la meccanica dei continui e le leggi costitutive di fluidi e solidi. Per questi
ultimi si associano ai modelli le prove di laboratorio necessarie alla loro caratterizzazione. Nel
caso specifico dell'elasticità lineare si affronta il problema del solido di De Saint Venant. Si
imposta inoltre la soluzione del modello generale con tecniche numeriche. I teoremi energetici
e i fondamenti della meccanica del danneggiamento completano l'attività formativa.
Programma del corso
Meccanica dei continui
Problema cinematico e problema statico. Circolo di Mohr. Teorema dei lavori virtuali.
Sperimentazione
Macchine di prova universali. Sensori di grandezze cinematiche. Misure estensimetriche.
Leggi costitutive
Fluidi e solidi. Caratterizzazione meccanica di un materiale. Teoria dell'elasticità lineare.
Problema del De Saint Venant
Teoremi energetici per l'elasticità lineare
Introduzione al metodo degli Elementi Finiti
Cenni di meccanica del danneggiamento
Stati limite. La verifica di sicurezza.
Prerequisiti
Geometria: sistemi di riferimento; problema agli autovalori; geometria analitica; corrispondenze punto-retta. Analisi matematica: calcolo differenziale e integrale; sistemi di equazioni alle
derivate parziali. Fisica matematica: spazio e tempo; vettori e tensori; equazioni di equilibrio
statico e dinamico; teorema degli spostamenti virtuali; elasticità discreta; metodi energetici.
Fisica: grandezze fisiche; misura di grandezze meccaniche; concetti di forza e lavoro. Circuiti
elettrici.
Materiale didattico consigliato
Sono consigliati alcuni testi a corredo del materiale didattico fornito dal docente.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova orale. È ammesso alla prova chi abbia partecipato con profitto
al 70% dei laboratori. Durante lo svolgimento del corso verranno svolte due prove in itinere.
Nel caso di esito positivo (voto>=18/30), la media delle due votazioni potrà essere accettata
dal candidato come voto d'esame.
Carino - Scienza delle costruzioni B
Scienza delle costruzioni B
Docente: Claudio Carino
Codice del corso: 062065
Corso di laurea: Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/08
Lezioni (ore/anno):
36
Esercitazioni (ore/anno): 18
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire allo studente i criteri generali per affrontare lo studio di sistemi
strutturali complessi, attraverso due tappe fondamentali: una prima fase di modellazione del
sistema ed una successiva fase operativa di determinazione dell'equilibrio statico e dello stato
sollecitativo. Il corso illustra inoltre gli elementi di base per la progettazione strutturale, in vista
degli approfondimenti dei corsi successivi.
Programma del corso
1. Sistemi di corpi rigidi
Vincoli. Analisi cinematica. Analisi statica. Determinazione geometrica e statica. Situazioni di
labilità. Metodi solutivi analitici e grafico-sintetici. Valutazione delle reazioni vincolari. Modellazione di sistemi strutturali complessi e riduzione a schemi isostatici semplici.
2. Analisi dello stato di sollecitazione
Travature reticolari. Travi inflesse. Tracciamento dei diagrammi di sollecitazione di sistemi
complessi.
3. Sistemi staticamente indeterminati
Travi deformabili. Metodo delle forze. Determinazione dello stato di sollecitazione e calcolo
degli spostamenti. Travi continue. Applicazione dell'analogia di Mohr al calcolo degli spostamenti e delle reazioni iperstatiche.
4. Dimensionamento
Elementi strutturali soggetti a sollecitazioni combinate. Introduzione ai metodi semiprobabilistici. Dimensionamento di elementi soggetti ad instabilità.
5. Sistemi a molte iperstatiche
Metodo delle deformazioni. Scrittura matriciale del problema. Introduzione al calcolo automatico delle strutture.
Prerequisiti
Il corso presuppone la conoscenza dei contenuti dei corsi di Analisi Matematica A, Fisica Matematica e di Geometria e Algebra. Nozioni di base del corso di Elementi di Informatica sono
inoltre ritenute utili per il punto 5 del programma.
Materiale didattico consigliato
Materiale didattico sarà distribuito periodicamente agli studenti durante le lezioni. Vengono
inoltre indicati i testi seguenti:
R. Baldacci. Scienza delle Costruzioni, vol. II. UTET.
O. Belluzzi. Scienza delle Costruzioni, voll. I, II. Zanichelli, Bologna.
Sito web del corso: http://claudiocarino.angelfire.com/sdc.html
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste due prove scritte in itinere e una prova orale. In alternativa, lo studente può sostenere un'unica prova scritta finale più la prova orale.
Bandi, Zuccotti - Scienze biologiche e fisiologiche
Scienze biologiche e fisiologiche
Docenti: Giovanni Bandi, Maurizio Zuccotti
Codice del corso: 062027
Corso di laurea: Biom
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: BIO/11-09
Lezioni (ore/anno):
50
Esercitazioni (ore/anno):
0
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso intende fornire agli studenti nozioni generali sulla struttura, funzione e differenziamento delle cellule quali unità strutturali e funzionali degli organismi viventi (mod. A); e le conoscenze circa il funzionamento di organi ed apparati, in particolare apparato respiratorio, cardiaco, vascolare, renale e sangue (mod. B).
Programma del corso
Scienze Biologiche
Struttura generale delle cellule procariote ed eucariote. Ciclo cellulare e la duplicazione del
DNA. Nucleo interfasico, la cromatina ed i cromosomi. Caratteristiche fondamentali della mitosi e della meiosi. Citogenetica umana. Codice genetico, trascrizione e traduzione dell'RNA.
Sintesi delle proteine. Differenziamento e rinnovo cellulare. Elementi di istologia.
Scienze fisiologiche
Permeabilità delle membrane, trasporti attivi e passivi, flussi ionici, equilibrio di GibbsDonnan, Potenziale di membrana, potenziale d'azione. Liquidi corporei, compartimenti idrici,
bilancio dell'acqua, pH dei liquidi corporei. Acidi e basi forti e deboli, idrolisi salina, dissociazione elettrolitica, soluzioni tampone. Sangue: composizione, plasma ed elementi figurati, caratteri chimico-fisici, pressione osmotica. Sistemi tampone del sangue. Coagulazione: meccanismi, coagulanti e anticoagulanti.
Apparato Cardiaco. Cuore, richiami anatomici, miocardio di lavoro e miocardio di conduzione;
eccitabilità contrattilità, conduzione, ritmicità, ciclo cardiaco, gittata cardiaca e sua regolazione
intrinseca ed estrinseca, controllo nervoso del cuore. Elettrocardiogramma e cenni di patologia cardiaca.
Apparato Circolatorio. Principi fisici dell'emodinamica, principio di Laplace, di Poiseuille, di
Bernouilli Arterie, capillari vene, vasi linfatici. Polso arterioso, onda sfigmica, pressione arteriosa sistolica, diastolica, pulsatoria Innervazione, controllo cardiocircolatorio integrato, circolo
polmonare, linfatico e cerebrale.
Apparato Respiratorio. Meccanica respiratoria, volumi respiratori, scambi alveolari, composizione dell'aria alveolare, trasporto dei gas respiratori nel sangue, scambi a livello polmonare e
tissutale e relativi gradienti pressori, influenza della pressione oncotica. Emoglobina, curva di
dissociazione. Respirazione in atmosfera modificata, respirazione e pH del sangue.
Apparato Renale. Nefroni, vasi sanguigni renali, filtrazione glomerulare, pressione di filtrazione, riassorbimento attivo e passivo nei tubuli renali, riassorbimento nei vari tratti dei tubuli,
secrezione, ansa di Henle, Clearance renale, concentrazione dell'urina, risparmio delle basi,
regolazione renale del pH del sangue, equazione di Henderson- Hasselbalch, funzione endocrina dei reni, adrenalina noradrenalina, aldosterone. Cenni di funzionamento del rene artificiale.
Prerequisiti
Conoscenze di base di chimica generale, inorganica ed organica, con particolare riguardo a
pH, idrolisi e tamponi.
Bandi, Zuccotti - Scienze biologiche e fisiologiche
Materiale didattico consigliato
Gerald Karp. Biologia cellulare e molecolare. EdiSES edizioni.
Casella - Taglietti. Principi di Fisiologia. edit. La Goliardica.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova in itinere o eventuale esame scritto (mod. A). Prova in itinere oppure esame orale agli
appelli (mod. B).
Dejaco - Sistema edificio-impianti
Sistema edificio-impianti
Docente: Mario Claudio Dejaco
Codice del corso: 061082
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 4,5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/10
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'insegnamento si propone di fornire le conoscenze di base relative alla tecnologia impiantistica connessa agli edifici, in funzione alle diverse tipologie costruttive e destinazioni d'uso. Il
corso deriva i propri contenuti dalle metodologie e conoscenze attualmente disponibili e dallo
stato dell'arte relativamente alla concezione, progettazione e realizzazione del sistema edificio-impianti, con particolare attenzione alle problematiche di corretto e coerente inserimento
della componente impiantistica nelle strutture e negli spazi costituenti un edificio.
Programma del corso
Parte introduttiva
Richiami di conoscenze scientifiche di base. I parametri che caratterizzano lo scambio termico di un edificio. I parametri ambientali di un edificio. Rapporto tra involucro ed impianto.
Impianti di riscaldamento
Terminologia e definizioni. Cenni sulla legislazione vigente. Schematizzazione della tipologia
di un impianto e suoi componenti: generatori, distribuzione, terminali. Criteri di scelta in funzione della destinazione d'uso dell'edificio. Riscaldamento acqua sanitaria.
Impianti di condizionamento
Terminologia e definizioni. Cenni sulla legislazione vigente. Schematizzazione della tipologia
di impianto e suoi componenti: generatori, distribuzione, terminali. Criteri di scelta in funzione
della destinazione d'uso.
Impianti idrosanitari
Terminologia e definizioni. Schematizzazione della tipologia di impianto e suoi componenti:
adduzione, pressurizzazione, distribuzione, apparecchi sanitari ed erogazione, scarico; ventilazione impianti idrosanitari; raccolta e scarico acque meteoriche.
Impianti elettrici
Terminologia e definizioni. Cenni sulla produzione e distribuzione dell'energia elettrica.
Schematizzazione impianto e suoi componenti. Criteri di scelta in base alla destinazione d'uso. Principali sistemi di protezione.
Altri impianti
Cenni su impianti antincendio (rilevamento e spegnimento), antintrusione, sollevamento (tipi
di impianto, legislazione vigente).
Criteri di calcolo
Verranno fornite indicazioni di massima dei criteri di calcolo e dimensionamento degli impianti
e dei relativi spazi.
Esercitazioni
Nel corso delle esercitazioni dovranno essere sviluppate applicazioni degli argomenti trattati a
lezione, prendendo come spunto progetti svolti dagli studenti.
Prerequisiti
Conoscenze di base dei processi di progettazione edilizia; del comportamento nel tempo dei
materiali da costruzione; del comportamento fisico-tecnico degli edifici.
Dejaco - Sistema edificio-impianti
Materiale didattico consigliato
Modalità di verifica dell'apprendimento
Valutazione dell'attività di esercitazione effettuata mediante consegne in itinere. L'esame consiste in un colloquio sugli argomenti trattati durante il corso e le esercitazioni. La valutazione
finale terrà conto del colloquio d'esame e della valutazione del lavoro svolto nell'attività di esercitazione. Per sostenere il colloquio d'esame è necessario avere portato a termine positivamente il progetto sviluppato nel corso dell'esercitazione.
Fugazza - Sistemazione dei bacini idrografici
Sistemazione dei bacini idrografici
Docente: Mario Fugazza
Codice del corso: 062147
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/02
Lezioni (ore/anno):
36
Esercitazioni (ore/anno): 18
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Scopo del corso è di fornire gli elementi di base nel campo dell'utilizzazione, della difesa e del
risanamento del territorio, con particolare riferimento, per queste ultime problematiche, ai bacini montani. Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di riconoscere i problemi e
di proporre ed impostare interventi nel campo del drenaggio e della bonifica idraulica, delle
sistemazioni montane e dell'utilizzazione agricola del terreno.
Programma del corso
Il sistema acqua-terreno
Caratteristiche fisico meccaniche dei terreni. I rapporti acqua terreno: umidità, infiltrazione,
moto dell'acqua in mezzo saturo, capillarità. Cenni di idraulica dei pozzi. (7 ore).
Drenaggio
Problematiche e modalità generali di intervento. Tipi di drenaggio: profondo (orizzontale, verticale) superficiale. Tipologie e modalità costruttive. Criteri di dimensionamento dei moduli
drenanti orizzontali. (6 ore).
Bonifica idraulica
Problematiche e modalità generali di intervento. Calcolo della portata di progetto: metodi statistici e modelli di trasformazione afflussi deflussi (richiami). La rete drenante: tipologia, dimensionamento dei canali. Serbatoi di laminazione: dimensionamento di massima. Impianti
idrovori. (9 ore).
Erosione del suolo:
Il problema: cause e grandezze fisiche in gioco, distribuzione spazio-temporale. Modelli interpretativi: l'equazione universale U.S.L.E., cenni sui modelli fisicamente basati. Valori limiti
ammissibili, strategie e metodologie di intervento conservativo. (5 ore).
Sistemazioni montane
Problematiche e modalità generali di intervento. Interventi sui torrenti: criteri di dimensionamento delle opere per il controllo dell'erosione e del trasporto solido: briglie, protezioni spondali, arginature piazze di deposito. Interventi sui versanti: regimazione delle acque superficiali, consolidamento, opere in verde. (9 ore).
Esercitazione n.1
Dimensionamento di un drenaggio di falda mediante pozzi: numero, potenzialità e posizione
pozzi. Dimensionamento di un drenaggio di falda orizzontale: numero, base e spaziatura dei
dreni. Dimensionamento rete e collettore (5 ore).
Esercitazione n. 2
Dimensionamento del canale principale di una rete di bonifica: determinazione portata di progetto, calcolo delle sezioni con verifica di stabilità. (5 ore).
Esercitazione n. 3
Dimensionamento di massima di una vasca di laminazione. (4 ore).
Esercitazione n. 4
Dimensionamento e verifica di una briglia di consolidamento. (4 ore).
Fugazza - Sistemazione dei bacini idrografici
Prerequisiti
Le conoscenze derivanti dai corsi di Idraulica, Idraulica Applicata e Idrologia.
Materiale didattico consigliato
Il corso è corredato da dispense fornite dal docente. I libri consigliati in bibliografia consentono un approfondimento degli specifici argomenti.
Smedema L.K., Rycroft D.W. Land Drainage: planning and design of agricultural drainage.
Batsford, London 1983.
AA.VV. Drainage Principles and Applications (4 voll.). I.L.R.I. Wageningen (The Netherlans)
1980. È un manuale completo che tratta tutti gli argomenti connessi con il drenaggio e la bonifica idraulica, da quelli di base (rapporti acqua terreno, correnti a pelo libero, filtrazione, etc.)
a quelli più propriamente progettuali e tecnici (progettazione e dimensionamento di opere e
interventi sul territorio).
Benini G. Sistemazioni Idraulico forestali. UTET, 1990.
R.P.C. Morgan. Soil Erosion and Conservation. Longman.
Vito Ferro. La Sistemazione dei bacini Idrografici. Mc Graw-Hill.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prove in itinere ed eventuale esame orale.
Magri - Sistemazione dei bacini idrografici (mn)
Sistemazione dei bacini idrografici (mn)
Docente: Paolo Magri
Codice del corso: 062230
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/02
Lezioni (ore/anno):
36
Esercitazioni (ore/anno): 18
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Scopo del corso è di fornire gli elementi di base nel campo dell'utilizzazione, della difesa e del
risanamento del territorio, con particolare riferimento, per queste ultime problematiche, ai bacini montani. Alla fine del corso lo studente deve essere in grado di riconoscere i problemi e
di proporre ed impostare interventi nel campo del drenaggio e della bonifica idraulica, delle
sistemazioni montane e dell'utilizzazione agricola del terreno.
Programma del corso
Prima parte
• IL SISTEMA ACQUA TERRENO. Caratteristiche fisico meccaniche dei terreni. I rapporti
acqua terreno: umidità, infiltrazione, moto dell'acqua in mezzo saturo, capillarità. Cenni di
idraulica dei pozzi. (4 ore)
•
DRENAGGIO. Problematiche e modalità generali di intervento. Tipi di drenaggio: profondo
(orizzontale, verticale) superficiale. Tipologie e modalità costruttive. Criteri di dimensionamento dei moduli drenanti orizzontali. (6 ore)
•
BONIFICA IDRAULICA. Problematiche e modalità generali di intervento. Calcolo della
portata di progetto: metodi statistici e modelli di trasformazione afflussi deflussi (richiami).
La rete drenante: tipologia, dimensionamento dei canali. Serbatoi di laminazione, impianti
idrovori. (8 ore)
Seconda parte
• IRRIGAZIONE. Il fabbisogno idrico e il fabbisogno irriguo. L'adacquamento del terreno:
metodologie dell'irrigazione, l'irrigazione turnaria. (6 ore)
•
PROGETTAZIONE. Manufatti e opere tipo, redazione di elenco prezzi e computo metrico
estimativo, elaborati progettuali previsti dal DPR 554/99. (8 ore)
•
SISTEMAZIONI MONTANE. Problematiche e modalità generali di intervento. Interventi sui
torrenti: criteri di dimensionamento delle opere per il controllo dell'erosione e del trasporto
solido: briglie, protezioni spondali, arginature piazze di deposito. Interventi sui versanti:
regimazione delle acque superficiali, consolidamento, opere in verde. (4 ore)
Prerequisiti
Le conoscenze derivanti dai corsi di Idraulica, Idraulica Applicata e Idrologia.
Materiale didattico consigliato
Dispense fornite dal docente.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame finale consiste in una prova scritta.
Gandolfi - Sistemi catastali
Sistemi catastali
Docente: Alberto Gandolfi
Codice del corso: 062304
Corso di laurea: Civ
Crediti formativi: 2 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/06
Lezioni (ore/anno):
10
Esercitazioni (ore/anno): 10
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'obiettivo fondamentale è di rendere gli studenti in grado di interagire con il sistema informativo catastale. Per questo vengono fornite le conoscenze della struttura costitutiva del catasto
italiano; quelle teoriche e pratiche in merito alle procedure di consultazione delle banche dati,
del rilevamento sul terreno e di aggiornamento dei data base richieste ai tecnici che operano
sul territorio. Il corso è promosso dal Collegio dei Geometri della Provincia di Pavia.
Programma del corso
Generalità
Finalità e struttura di un sistema catastale.
Base cartografica di riferimento
Il Catasto in Italia
Istituzione e struttura; catasto dei terreni, catasto dei fabbricati.
Operazioni topografiche di aggiornamento del catasto terreni
Passaggio di gestione del Catasto dallo Stato ai Comuni
Processo di informatizzazione del Catasto attualmente in corso
Prerequisiti
Conoscenze di Geodesia, Topografia e Cartografia, di Informatica di base e di Trattamento
delle Osservazioni acquisibili in corsi del primo anno del primo semestre del secondo anno
del corso di laurea in Ingegneria Civile, Curriculum Costruzioni e Topografia.
Materiale didattico consigliato
Materiale distribuito a lezione e scaricabile dal sito http://geomatica.unipv.it/spalla/.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova scritta generale.
Favalli - Sistemi di telecomunicazioni
Sistemi di telecomunicazioni
Docente: Lorenzo Favalli
Codice del corso: 062218
Corso di laurea: ElTel
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno):
7
Laboratori (ore/anno):
12
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Fornire una esemplificazione di sistemi reali.
Programma del corso
Servizi ed applicazioni
Fax, trasferimento dati, video, qualità del servizio.
Reti locali e metropolitane
Schemi di accesso e protocolli: Token bus, Token ring, FDDI, DQDB. Reti locali senza fili:
Bluetooth, 802.11, HiperLAN.
Il modello TCP/IP e Internet
Struttura di rete. Concetto di "best effort". Indirizzamento, routing. I Protocolli UDP, RTP,
RTCP per garantire le prestazioni. Evoluzione verso IPv6. Il problema della sicurezza nelle
reti IP: Ipsec.
ATM
Struttura cella, Protocol Reference Model. Strutture di commutazione veloce. Controllo del
traffico in reti ATM.
Cenni alle problematiche di cablaggio
Descrizione delle tipologie di cavi in relazione agli standard di trasmissione.
Sistemi radiomobili
Descrizione delle strutture di rete, delle interfacce radio e delle tecniche di trasmissione utilizzate nei principali sistemi di comunicazione radiomobili (GSM-GPRS, UMTS).
Prerequisiti
Nessuno.
Materiale didattico consigliato
O. Bertazioni, L. Favalli. GSM-GPRS. Case Editrice Ulrico Hoepli.
W. Stallings. Trasmissione Dati e Reti di Computer. Jackson Libri.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. L'esito positivo della prova scritta
determina l'ammissione alla seconda parte dell'esame. Durante il corso verranno svolte due
prove in itinere, il cui esito positivo dispenserà lo studente dall'obbligo della prova scritta.
Dell'Acqua - Sistemi di telerilevamento
Sistemi di telerilevamento
Docente: Fabio Dell'Acqua
Codice del corso: 062268
Corso di laurea: ElTel
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03
Lezioni (ore/anno):
38
Esercitazioni (ore/anno):
0
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza dei concetti basilari del telerilevamento, della struttura essenziale dei sensori per
effettuare il telerilevamento da piattaforma terrestre, aeronautica, spaziale, dei dati prodotti
dai diversi sistemi di telerilevamento, degli impieghi dei dati telerilevati. Capacità di riconoscere immagini di diversi sensori; capacità elementari di scegliere quale sensore potrebbe essere
utile per una particolare applicazione in certe condizioni ambientali e di acquisizione.
Programma del corso
Il corso di Sistemi di Telerilevamento mira a fornire allo studente le conoscenze di base relative ai sistemi di telerilevamento (principalmente satellitari) concepiti per l'osservazione della
terra e dell'ambiente naturale o antropizzato, con particolare riguardo allo strumento radar ad
apertura sintetica. Si trattano brevemente anche i dati prodotti dal telerilevamento e si fanno
cenni sulle tecniche per il loro trattamento.
Principi fisici del telerilevamento
Cos'è il telerilevamento e su cosa si basa. L'osservazione della Terra da satellite.
•
Il telerilevamento: cos'è.
•
Il veicolo del telerilevamento: onde elettromagnetiche, loro generazione, il corpo nero.
•
Il principio del telerilevamento: interazione delle onde elettromagnetiche con le superfici e
con l'atmosfera.
• I sistemi di telerilevamento: piattaforme e sensori, nomenclature e caratteristiche rilevanti.
Sistemi per il telerilevamento ottico
Sistemi per l'acquisizione alle frequenze ottiche.
•
Il telerilevamento ottico.
•
Rilevamento monospettrale (pancromatico), multispettrale, iperspettrale.
•
Rilevamento istantaneo (fotografia) ed a scansione.
• Esempi di sistemi per il telerilevamento ottico.
Sistemi per il telerilevamento radar
Sistemi per l'acquisizione alle frequenze delle microonde.
•
Telerilevamento nelle microonde
•
Il principale sensore attivo d'immagine a microonde: il radar.
•
La tecnica di compressione dell'impulso.
•
Radar ad apertura sintetica (SAR): principio di funzionamento.
•
Radar ad apertura sintetica (SAR): formazione dell'immagine.
•
Polarimetria radar
•
Interferometria radar
•
I satelliti ENVISAT, ERS, Seasat, RADARSAT.
•
Cenni sul radar meteorologico.
Dell'Acqua - Sistemi di telerilevamento
I dati acquisiti
Cosa risulta dall'acquisizione, relativi problemi e tecniche di elaborazione.
•
Aspetto e formato dei dati.
•
Distorsioni nei dati ottici.
•
Distorsioni nei dati radar.
• Fondamenti di trattamento delle immagini telerilevate.
Altri sistemi di telerilevamento
Cenni ad altri sistemi di telerilevamento non trattati nelle parti precedenti.
Prerequisiti
Conoscenze acquisite nei precedenti corsi di Campi Elettromagnetici e Teoria dei Segnali.
Materiale didattico consigliato
La bibliografia è fornita per facilitare gli studenti negli eventuali approfondimenti, ma gli appunti del corso e le trasparenze disponibili in rete sono normalmente sufficienti. I testi consigliati sono quasi tutti in inglese perché in questa lingua è scritta la maggior parte delle pubblicazioni sull'argomento; durante il corso saranno forniti riferimenti ad altro materiale in lingua
italiana.
John C. Curlander, Robert N. McDonough. Synthetic Aperture Radar - Systems and Signal
Processing. John Wiley & Sons, inc. ISBN 0-471-85770-X. Testo di riferimento per il radar ad
apertura sintetica e per l'elaborazione del segnale SAR.
Chris Oliver, Shaoun Quegan. Understanding Synthetic Aperture Images. Artech House.
ISBN 0-89006-850-X.
Giorgio Franceschetti, Riccardo Lanari. Synthetic Aperture Radar Processing. CRC Press,
New York. ISBN 0-8493-7899-0.
Fabrizio Berizzi. Sistemi di Telerilevamento Radar. Apogeo - Milano. Libro commercializzato
in formato elettronico.
Thomas M. Lillesand, Ralph W. Kiefer. Remote Sensing and Image Interpretation. John Wiley
& Sons. ISBN: 0-4712-5515-7.
Sito web del corso: http://tlclab.unipv.it/sito_tlc/home.do
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova orale finale.
Gamba - Sistemi di telerilevamento (mn)
Sistemi di telerilevamento (mn)
Docente: Paolo Ettore Gamba
Codice del corso: 062316
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03
Lezioni (ore/anno):
37
Esercitazioni (ore/anno):
1
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza dei concetti basilari del telerilevamento, della struttura essenziale dei sensori per
effettuarlo da piattaforma terrestre, aeronautica, spaziale, dei dati prodotti dai diversi sistemi
di telerilevamento, degli impieghi dei dati telerilevati. Conoscenza di base dei tipi di immagini
ottenibili tramite telerilevamento, e delle informazioni utili per lo studio dell'ambiente e del territorio che è possibile estrarre da ognuna di esse. Capacità di effettuare valutazioni sull'utilità
delle diverse immagini telerilevate alla soluzione di un problema di analisi del territorio. Elementare capacità di interpretazione d'immagini telerilevate.
Programma del corso
Principi fisici del telerilevamento
Cenni sui fenomeni di propagazione, riflessione e rifrazione delle onde elettromagnetiche
nell'atmosfera. Interazione tra campo elettromagnetico e materiali costituenti la superficie terrestre: assorbimento-emissione, rifrazione, riflessione. Variabilità dell'interazione ondamateria con la frequenza. Caratteristiche spettrali delle sostanze.
Le immagini telerilevate digitali
Caratteristiche spettrali/spaziali. Rettificazione d'immagine. Miglioramento dell'immagine.
Contrasto.
Breve panoramica sui sistemi di telerilevamento multispettrale
Cenni ai sistemi fotografici satellitari. Apparati a scansione ottico-meccanica. Apparati a scansione elettronica. Scansione along-track e across-track. Correzioni geometriche e radiometriche.
Classificazione
Classificazione di immagini. Classificazione supervisionata e non supervisionata. Cenni alle
reti neuronali. Determinazione dell'accuratezza della classificazione. Classificazione multitemporale.
Sistemi radar
Telerilevamento a microonde. Principi di funzionamento del radar. Radar side-looking. Radar
ad apertura sintetica. Interferometria radar.
Prerequisiti
Nozioni elementari di fisica.
Materiale didattico consigliato
Thomas M. Lillesand, Ralph W. Kiefer. Remote Sensing and Image Interpretation. John Wiley
& Sons, 1999.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Gli studenti, a gruppi di tre o quattro persone, realizzeranno durante il semestre un piccolo
progetto, scelto tra quelli proposti dal docente, di analisi di alcune immagini telerilevate. La
prova finale, di tipo orale, consisterà nella presentazione e discussione della relazione finale
del progetto stesso.
Gamba - Sistemi di telerilevamento ambientale (mn)
Sistemi di telerilevamento ambientale (mn)
Docente: Paolo Ettore Gamba
Codice del corso: 062235
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 3 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03
Lezioni (ore/anno):
37
Esercitazioni (ore/anno):
1
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza dei concetti basilari del telerilevamento, della struttura essenziale dei sensori per
effettuarlo da piattaforma terrestre, aeronautica, spaziale, dei dati prodotti dai diversi sistemi
di telerilevamento, degli impieghi dei dati telerilevati. Conoscenza di base dei tipi di immagini
ottenibili tramite telerilevamento, e delle informazioni utili per lo studio dell'ambiente e del territorio che è possibile estrarre da ognuna di esse. Capacità di effettuare valutazioni sull'utilità
delle diverse immagini telerilevate alla soluzione di un problema di analisi del territorio. Elementare capacità di interpretazione d'immagini telerilevate.
Programma del corso
Principi fisici del telerilevamento
Cenni sui fenomeni di propagazione, riflessione e rifrazione delle onde elettromagnetiche
nell'atmosfera. Interazione tra campo elettromagnetico e materiali costituenti la superficie terrestre: assorbimento-emissione, rifrazione, riflessione. Variabilità dell'interazione ondamateria con la frequenza. Caratteristiche spettrali delle sostanze.
Le immagini telerilevate digitali
Caratteristiche spettrali/spaziali. Rettificazione d'immagine. Miglioramento dell'immagine.
Contrasto.
Breve panoramica sui sistemi di telerilevamento multispettrale
Cenni ai sistemi fotografici satellitari. Apparati a scansione ottico-meccanica. Apparati a scansione elettronica. Scansione along-track e across-track. Correzioni geometriche e radiometriche.
Classificazione
Classificazione di immagini. Classificazione supervisionata e non supervisionata. Cenni alle
reti neuronali. Determinazione dell'accuratezza della classificazione. Classificazione multitemporale.
Sistemi radar
Telerilevamento a microonde. Principi di funzionamento del radar. Radar side-looking. Radar
ad apertura sintetica. Interferometria radar.
Prerequisiti
Nozioni elementari di fisica.
Materiale didattico consigliato
Thomas M. Lillesand, Ralph W. Kiefer. Remote Sensing and Image Interpretation. John Wiley
& Sons, 1999.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Gli studenti, a gruppi di tre o quattro persone, realizzeranno durante il semestre un piccolo
progetto, scelto tra quelli proposti dal docente, di analisi di alcune immagini telerilevate. La
prova finale, di tipo orale, consisterà nella presentazione e discussione della relazione finale
del progetto stesso.
Marannino - Sistemi elettrici per l'energia
Sistemi elettrici per l'energia
Docente: Paolo Marannino
Codice del corso: 062197
Corso di laurea: Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/33
Lezioni (ore/anno):
28
Esercitazioni (ore/anno): 22
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso di Sistemi Elettrici per l'Energia deve fornire, a conclusione del triennio di studi del
corso di laurea di primo livello in Ingegneria Elettrica, le conoscenze di base sul complesso
processo di produzione, trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica, la cui affidabilità si
è dimostrata anche nei più recenti trascorsi (si considerino i blackout dell'estate 2003 nel
Nord America, nell'Europa settentrionale e in Italia) fondamentale per la sopravvivenza e lo
sviluppo della moderna civiltà industriale in cui siamo chiamati ad operare.
Programma del corso
Nel corso di Sistemi Elettrici per l'Energia del nuovo ordinamento si è cercato di concentrare
per quanto possibile, in poco più di 50 ore di impegno didattico, gli elementi di base per la
comprensione da parte degli studenti del complesso processo di produzione, trasmissione,
distribuzione e utilizzo dell'energia, trattando con un certo dettaglio solo alcuni degli argomenti del più completo e omonimo corso del vecchio ordinamento, che poteva contare su un impegno didattico di quasi 110 ore. Descrivendo con l'opportuno dettaglio i modelli dei componenti della rete e le equazioni dei flussi di potenza in regime stazionario, si approfondiscono,
solo da un punto di vista analitico, i metodi più usati per la soluzione del problema del Load
Flow, lasciando al corso di Programmazione ed Esercizio dei Sistemi Elettrici, che si tiene nel
secondo anno della laurea specialistica, il compito di approfondire le conoscenze delle tecniche numeriche adoperate per la soluzione di problemi di grandi dimensioni.
Per quanto riguarda la programmazione della produzione viene presentato il semplice modello monosbarra del sistema elettrico con gli algoritmi di soluzione (uguali costi incrementali con
perdite costanti o variabili) del problema del dispacciamento delle potenze attive senza vincoli
di trasporto, dando solo dei cenni al problema di Optimal Power Flow, della cui formulazione e
soluzione verranno dati ampi dettagli nel summenzionato corso del biennio di specializzazione. La regolazione di velocità dei gruppi generatori e le regolazioni primaria e secondaria della frequenza sono trattate in modo esaustivo, mentre vengono rimandati a Programmazione
ed Esercizio dei Sistemi Elettrici gli approfondimenti sulla regolazione frequenza-potenza, sulla regolazione terziaria e sulla stabilità dei cicli di regolazione. Nello studio della regolazione
della tensione si affronta solo il problema del controllo in locale dei genatori sincroni, essendo
il controllo gerarchico centralizzato (a livelli regionale e nazionale) trattato nel corso successivo.
1. Lo sviluppo dei sistemi elettrici
Da Edison progettista del primo sistema elettrico in USA alla centrale di via Santa Redegonda
in Milano. La scelta del sistema alternato trifase. Lo sviluppo dei sistemi elettrici in Italia. Monopoli pubblici e privati. Le grandi interconnessioni in Europa e nel Nord America. Il passaggio da strutture monopolistiche e verticalmente integrate alla competizione nel mercato della
domanda e dell'offerta.
2. Impianti di generazione
Fonti primarie per la generazione, fabbisogni di energia elettrica, bilanci energetici, diagrammi
di carico e loro copertura con i mezzi di produzione. Centrali idroelettriche ad acqua fluente, a
bacino, a serbatoio, e di pompaggio. Centrali termoelettriche a vapore di condensazione, a
gas e con cicli combinati. Centrali eoliche e solari, centrali che utilizzano altre fonti rinnovabili.
Marannino - Sistemi elettrici per l'energia
Potenza efficiente e ore di utilizzo di un impianto di generazione. Fattore di carico. Impianti di
base e di punta.
3. Doppi dipoli
Dipoli e doppi dipoli lineari passivi, rappresentazioni dei doppi dipoli con matrice delle impedenze, matrice delle ammettenze e matrice di trasmissione. Reciprocità e simmetria. Accoppiamenti di doppi dipoli in cascata, in serie e in parallelo.
4. Linee elettriche
Parametri caratteristici di linee elettriche aeree e in cavo. Equazioni differenziali delle linee
elettriche. Linee in corrente alternata sinusoidale. Rappresentazione tramite doppio dipolo a
parametri distribuiti. Lunghezza d'onda. Effetto Ferranti in linee lunghe un quarto d'onda. Linee corte e rappresentazione a parametri concentrati. Impedenza caratteristica e potenza naturale. Collegamenti in corrente continua.
5. Trasformatori
Doppi dipoli equivalenti dei trasformatori a due avvolgimenti. Rappresentazione per unità.
Trasformatori a rapporto variabile. Trasformatori a rapporto fuori nominale. Trasformatori a tre
avvolgimenti. Trasformatori elevatori di centrale. Autotrasformatori di interconnessione. Trasformatori a variazione di fase.
6. Calcolo dei flussi di potenza in una rete elettrica
Reti elettriche. Modelli in regime stazionario di generatori, carichi ed elementi della rete di trasmissione. Matrice delle ammettenze e delle impedenze. Correnti e tensioni nodali. Calcolo
dei flussi di potenza (Load Flow o Power Flow) in una rete elettrica. Equazioni dei flussi di potenza in una linea o in un trasformatore. Equazioni di bilancio nodale delle potenze attive e
reattive. Metodi di soluzione delle equazioni di Load Flow (LF). Metodo iterativo nodale di
Glimm-Stagg. Metodo di Newton-Raphson (Modello di Tinney). Metodo di Newton-Raphson
disaccoppiato. Modello di Carpentier. Metodo di Alsac-Stott (disaccoppiato veloce 'FDLF').
Load Flow in corrente continua. Matrici delle suscettanze e delle reattanze. Coefficienti di
sensibilità dei flussi di potenza nelle linee e nei trasformatori a variazioni di iniezioni nodali di
potenza attiva. Cenni alla soluzione numerica del problema di LF.
7. Dispacciamento delle potenze attive generate
Cenni storici al problema del dispacciamento delle potenze attive dei gruppi termoelettrici. Dal
modello a sbarra unica del sistema all'Optimal Power Flow. Dispacciamento ad uguali costi
incrementali senza vincoli di trasporto e a perdite costanti. Metodo analitico e grafico per la
soluzione del problema. Condizioni di ottimalità di Karush, Kuhn e Tucker (KKT) per un problema di ottimazione convesso. Dispacciamento ad uguali costi incrementali corretti con perdite dipendenti dall'allocazione della generazione in rete.
8. La regolazione della velocità dei gruppi generatori e della frequenza di rete
La regolazione di velocità di un gruppo generatore. Pendolo di Watt. Statismo del regolatore
di velocità. Energia regolante del gruppo. Funzione di trasferimento del regolatore di velocità.
Funzione di trasferimento di un impianto di generazione. Centrali idroelettriche e termoelettriche. Energia regolante dei carichi. Funzione di trasferimento di rete. Regolazione della frequenza di rete. Caratteristiche della regolazione primaria. Energia regolante della rete e variazione della frequenza in seguito a disturbi causati da attacchi di carico e/o perdita di generazione. La regolazione secondaria di frequenza in sistemi isolati. Eliminazione dell'errore di
frequenza a regime. Scelta della velocità d'integrazione.
9. La regolazione della tensione nelle reti elettriche
Cadute di tensione nelle reti elettriche. Necessità di regolare la tensione dalla generazione al
carico. Regolazione locale nei nodi di carico. Compensazione di reattivo. Variazione dei rapporti di trasformazione dei trasformatori di alimentazione dei carichi o delle reti di distribuzione. Regolazione primaria dei generatori sincroni. Sistemi di eccitazione rotanti e statici. Regolazione locale della tensione alle sbarre di alta tensione di centrale. Regolazione di tensione
con compound di reattivo.
Marannino - Sistemi elettrici per l'energia
Prerequisiti
Avere un'adeguata conoscenza dell'analisi matematica, della fisica, dell'elettrotecnica e dei
componenti fondamentali di un impianto elettrico.
Materiale didattico consigliato
Appunti delle lezioni, articoli tratti da riviste nazionali e internazionali, informazioni dal sito
internet del Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale, oltre a testi consigliati di possibile
consultazione, indicati nel seguito.
O. Elgerd. Electric Energy Systems Theory - An Introduction. Mc Graw-Hill.
N. Faletti, P. Chizzolini. Trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica: Volumi 1-2. Patron.
A. Wood, B. Wollenberg. Power generation operation and control. John Willey & Sons.
F. Iliceto. Impianti Elettrici - Volume 1. Patron.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'accertamento delle conoscenze degli studenti verrà effettuato, oltre che con prove scritte in
itinere e a conclusione del corso, con l'esame orale a completamento della preparazione della
materia.
Motta - Sistemi informativi
Sistemi informativi
Docente: Gianmario Motta
Codice del corso: 062167
Corso di laurea: Biom, Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
28
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso illustra sistematicamente l’architettura dei sistemi informativi aziendali di supporto operativo, direzionale ed analitico. A questo scopo sono esemplificati i principali tipi di sistemi
informativi e il loro ruolo nei maggiori settori industriali. Il corso propone inoltre una metodologia sistematica di modellazione dei requisiti funzionali dei processi gestionali, delle informazioni e delle interfacce a livello concettuale e logico. Lo studente applicherà la metodologia
all’analisi di processi gestionali ed alla definizione dei casi d'uso. Al termine del corso lo studente avrà acquisito la capacità di modellare i requisiti funzionali e avrà una visione d'insieme
delle architetture dei sistemi informativi aziendali.
Programma del corso
I sistemi informativi sono applicazioni software volte ad elaborare le informazioni della impresa. Il corso illustra l'architettura generale dei sistemi informativi e le principali aree applicative
nelle aziende. Il corso propone inoltre, attraverso una serie di esercitazioni, un metodo per
l’analisi e la descrizione dei requisiti informativi dei processi aziendali di livello operativo e direzionale.
Parte 1 - Architettura dei sistemi informativi nelle imprese
1. Architettura dei sistemi informativi: (a)Architettura informatica: architettura applicativa, architettura di elaborazione, architettura di rete; (b)Architettura funzionale dei sistemi: il modello
di flusso, il modello dei casi d'uso, il modello delle informazioni; (c)Architettura organizzativa
dei sistemi: sistemi di supporto operativo, sistemi di supporto direzionale, sistemi analitici 2.
Tipologia dei sistemi informativi nelle imprese: (a) Sistemi di front-end (web e CRM); (b) Sistemi di back-end (ERP e sistemi di fabbrica); (c) Sistemi di supporto direzionale; Sistemi
analitici e Business Intelligence 3. Funzionalità dei sistemi informativi nei maggiori settori di
attività: imprese industriali, telecomunicazioni, assicurazioni, distribuzione, pubblica amministrazione, sanità.
Parte 2 - Modellazione dei requisiti informativi funzionali (esercitazioni)
1. Introduzione: (a) Modello, astrazione, schema (b) Livelli di modellazione: livello concettuale, livello logico, livello fisico (c) Modellazione dei sistemi informativi: modellazione dei processi, delle informazioni e delle interfacce 2. Modellazione delle informazioni (a) Modellazione
concettuale strategica attraverso le ABE (b) Modellazione concettuale operativa con ERA (c)
Modellazione logica con il modello relazionale 3. Modellazione dei processi: (a) Gerarchia
(Structure chart) (b) Flusso (Activity Diagram) 4. Modellazione dei requisiti: (a) Identificazione
dei casi d'uso (Assembly Lines) (b) Descrizione di casi d'uso (Use case e scenario Jacobson)
(c) Modellazione delle interfacce 5. Modellazione dei requisiti informativi direzionali: modellazione concettuale con i DFM (Dimensional Fact Model); modellazione logica e implementazione con strutture OLAP/ Ipercubi e relazionali.
Prerequisiti
Basi di dati: il corso è fortemente coordinato con l'insegnamento di Basi Dati e con Sistemi
Informativi Sanitari, in particolare per quanto riguarda la modellazione ERA.
Motta - Sistemi informativi
Materiale didattico consigliato
G. Bracchi, C. Francalanci, G. Motta. Sistemi Informativi per l’impresa digitale. McGraw-Hill
Italia, Milano, 2005. Testo del corso (tutti i capitoli eccetto i capitoli 2, 11, 8).
Gianmario Motta (a cura di). Appunti del corso. Copisteria Virtuale.
K. Scott. UML Explained. Addison Wesley Longman Italia Editoriale s.r.l., Milano, 2001. Per lo
UML. Limitatamente ai capitoli 3-4 e 7-8.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sarà svolta una prova che verifica (a) l'apprendimento dell’architettura dei sistemi informativi
illustrata nel corso e descritta nel testo (b) la capacità di modellare un caso aziendale mediante la estensione UML illustrata nel corso.
Ferrari - Sistemi informativi (mn)
Sistemi informativi (mn)
Docente: Ruggero Ferrari
Codice del corso: 062162
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 4 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
18
Esercitazioni (ore/anno): 32
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Capacità di affrontare un analisi specifici caratterizzanti i sistemi informativi nei cinque aspetti
principali della loro modellazione: - i principi ispiratori legati alla cultura e all'assetto organizzativo; - le risorse umane coinvolte nel processo elaborativo delle informazioni; - le procedure
calate nei vari ambiti operativi e decisionali; - le basi dati con le problematiche legate alla sicurezza e riservatezza dei contenuti; - le tecnologie informatiche applicate alle realtà aziendali più diffuse. Formazione sulle tematiche strettamente legate alla progettazione dei sistemi
informativi, focalizzando gli ambiti legati alle tecniche di intervista agli "esperti" di processo
fino al calcolo del dimensionamenti dei server e delle infrastrutture di rete. La figura che emerge è quella di un conoscitore dei Sistemi Informativi nella globalità dei loro aspetti di progettazione e gestione.
Programma del corso
MODULO 1: 8 ore di lezione, 12 ore di esercitazione e approfondimenti su casi pratici
• Le definizioni e gli ambiti.
•
I principi ispiratori alla base del sistema informativo.
•
Le persone del sistema informativo.
•
Processo produttivo delle informazioni
•
Rappresentazione dei sistemi informativi per modelli.
•
Il sistema informativo comunemente rappresentato in Azienda.
•
Il patrimonio dei dati
• Le procedure del sistema informativo.
MODULO 2: 5 ore di lezione, 10 ore di esercitazione e approfondimenti su casi pratici
Il sistema informativo nelle aziende.
•
I sistemi informativi per l'automazione delle Attività Operative
•
Il sistema informativo Direzionale
•
Sistemi informativi Individuali
•
I sistemi informativi Esterni
• I sistemi informativi Tecnici
MODULO 3: 5 ore di lezione, 10 ore di esercitazione e approfondimenti su casi pratici
La progettazione e la pianificazione dei sistemi informativi.
•
Il ciclo di vita del sistema informativo
•
La pianificazione del sistema informativo
•
Introduzione alla progettazione dei sistemi informativi
•
Nuove tendenze nella progettazione dei sistemi informativi
Ferrari - Sistemi informativi (mn)
Prerequisiti
Conoscenza base della struttura aziendale e delle principali tecnologie informatiche correntemente in uso.
Materiale didattico consigliato
Pier Franco Camussone. Il sistema informativo aziendale. ed. ETAS, ott. 1998.
Giampio Bracchi, Gianmario Motta. Progetto di sistemi informativi. ed. ETAS, nov. 1995.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte tre prove scritte in itinere sui contenuti rispettivamente dei moduli 1, 2 e 3 del
Corso. Il risultato delle tre prove scritte influenzerà la valutazione dell'esame orale finale che
verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso.
Quaglini - Sistemi informativi sanitari
Sistemi informativi sanitari
Docente: Silvana Quaglini
Codice del corso: 062058
Corso di laurea: Biom
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 10
Laboratori (ore/anno):
10
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso fornisce le basi teoriche per una corretta progettazione delle basi di dati in ambito
medico e per l'utilizzo dei dati stessi in particolari tipi di analisi. L'obiettivo è di rendere l'allievo
in grado di effettuare, insieme alla controparte medica, l'analisi di un certo problema, di progettare e realizzare, in funzione di tale analisi, una base di dati, e infine di usare i dati memorizzati per effettuare le valutazioni desiderate, come ad esempio statistiche, valutazioni economiche, controlli di qualità dei dati. Durante le ore di laboratorio verranno realizzate una cartella clinica (compresa l'interfaccia utente) ed alcune elaborazioni dei dati inseriti, usando un
DBMS relazionale e un pacchetto per analisi statistica di tipo commerciale. In questo modo lo
studente viene messo in grado di comprendere ed affrontare anche i tipici problemi pratici
dell'implementazione.
Programma del corso
Il programma del corso si articola in una prima parte teorica, riguardante le basi di dati relazionali ed il linguaggio SQL, e una seconda parte di esercitazioni pratiche sia sul linguaggio
sia sulla costruzione dell'interfaccia utente verso la base di dati. Oltre all'apprendimento delle
nozioni generali sulle basi di dati relazionali e la loro interrogazione, il programma del corso è
fatto in modo che lo studente apprenda le nozioni fondamentali sui flussi di dati in ambiente
sanitario.
Struttura generale e funzionalità della cartella clinica, vantaggi dell'informatizzazione
Il modello relazionale per le basi di dati
In particolare verranno illustrati i concetti di relazione, chiave, chiave esterna, ridondanza, dipendenza funzionale fra attributi, forme normali;.
Modelli logici per la rappresentazione dei dati
Diagramma delle dipendenze, modello Entità-Relazione (E-R), passaggio dal modello E-R
alle relazioni normalizzate;.
Il linguaggio SQL
Cenni di algebra relazionale e il linguaggio SQL per l'interrogazione dei database relazionali;.
Realizzazione, nel laboratorio didattico, di una cartella clinica
Sarà dato particolare riguardo alla distinzione fra dati storici e dati temporali, all'uso di codifiche, possibilmente standardizzate (DRG, ICD9-CM, Farmaci e principi attivi), alla compilazione della scheda di dimissione;.
Esercizi in SQL
Interrogazioni, mediante SQL, sui dati memorizzati, per la creazione di report e statistiche descrittive semplici, con particolare enfasi alla rappresentazione grafica;.
L'esportazione dei dati
L'esportazione dei dati verso pacchetti di analisi statistica e data mining, per la realizzazione
di statistiche più complesse rispetto a quelle ottenibili con SQL.
Prerequisiti
Per quanto riguarda la parte teorica, vengono richieste conoscenze di base di statistica. Per
la parte pratica, viene richiesta una certa dimestichezza con l'uso del PC (Windows).
Quaglini - Sistemi informativi sanitari
Materiale didattico consigliato
Le dispense del corso e una serie di esercizi, con testo e risoluzione, sono disponibili in rete
all'indirizzo www.labmedinfo.org. Inoltre vengono consigliati alcuni libri.
F. Pinciroli, C. Combi, G. Pozzi. Basi di Dati per l'Informatica Medica. Patron Editore, 1988.
P. Atzeni, S. Ceri, S. Paraboschi, R. Torlone. Basi di Dati. Mc Grow Hill.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno effettuate due prove in itinere: la prima riguardante la progettazione logica di una
base di dati, la seconda riguardante l'interrogazione di una base di dati relazionale mediante il
linguaggio SQL. Seguirà, a fine corso, una prova orale. Coloro che non superano le prove in
itinere dovranno affrontare prove analoghe nelle date stabilite per gli appelli d'esame.
Albanesi - Sistemi operativi
Sistemi operativi
Docente: Maria Grazia Albanesi
Codice del corso: 062049
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire la conoscenza di base della struttura e delle strategie di gestione
delle risorse dei moderni sistemi operativi, acquisendo familiarità con concetti nuovi (come lo
scheduling dei processi e i relativi algoritmi) e approfondendo quelli già posseduti dai corsi
precedenti, come la gestione della memoria (centrale e di massa) e le relative strutture dati.
Lo studente sarà in grado di costruire una approfondita capacità di analisi e valutazione d'impiego dei più diffusi sistemi operativi e delle strategie relative alla sicurezza dei sistemi informatici.
Programma del corso
Introduzione ai sistemi operativi
Evoluzione storica, modello di sistema operativo, multiprogrammazione, classificazione dei
sistemi operativi. Le chiamate di sistema: classificazione e utilizzo. Uso di pipe e generazione
di processi. I sistemi operativi per la multimedialità (cenni).
Gestione di memoria e CPU
Lo stato del processore, il concetto di processo e schedulazione. Stati del processo, funzioni
di kernel e algoritmi di schedulazione. Deadlock e semafori. Gestione fisica della memoria
principale, swapping, partizione, segmentazione e paginazione. La memoria virtuale (implementazione e gestione).
La gestione di dati permanenti
File, metodi di allocazione, directory e metodi di accesso. Il file system: struttura e gestione.
La gestione dei dispositivi di I/O, algoritmi di scheduling per richieste di I/O su disco. Generalità dei sistemi distribuiti, modello a messaggio e client - server (cenni).
La sicurezza e i sistemi operativi
Compiti dei moderni sistemi operativi nella gestione della sicurezza. Attacchi storici alla sicurezza di sistemi informatici. Programmi perniciosi (virus, bombe logiche, trapdoor, ecc.). Strategie di gestione della sicurezza da parte del sistema operativo. La gestione della protezione
del sistema in Unix. Crittografia (cenni).
Prerequisiti
Nozioni base introdotte nei corsi di Fondamenti di Informatica e Calcolatori elettronici.
Materiale didattico consigliato
Sono disponibili i lucidi delle lezioni svolte in classe.
Silberschatz, Galvin. Sistemi operativi. Sesta edizione, Addison Wesley, 2002.
Andrew S. Tanenbaum. I moderni sistemi operativi. Seconda Edizione, Jackson Libri (2002).
William Stallings. Sicurezza delle reti. Addison Wesley, 2001.
Sito web del corso: http://orfeo.unipv.it/cdol
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere. Il superamento con voto sufficiente di entrambe le
prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti
trattati durante il Corso.
Lombardi - Sistemi operativi (mn)
Sistemi operativi (mn)
Docente: Luca Lombardi
Codice del corso: 062186
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
25
Esercitazioni (ore/anno): 25
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire la conoscenza di base della struttura e delle strategie di gestione
delle risorse dei moderni sistemi operativi, acquisendo familiarità con concetti nuovi (come lo
scheduling dei processi e i relativi algoritmi) e approfondendo quelli già posseduti dai corsi
precedenti, come la gestione della memoria (centrale e di massa) e le relative strutture dati.
Lo studente sarà in grado di costruire una approfondita capacità di analisi e valutazione d'impiego dei più diffusi sistemi operativi e delle strategie relative alla sicurezza dei sistemi informatici.
Programma del corso
Introduzione ai sistemi operativi
Evoluzione storica, modello di sistema operativo, multiprogrammazione, classificazione dei
sistemi operativi. Le chiamate di sistema: classificazione e utilizzo. Uso di pipe e generazione
di processi. I sistemi operativi per la multimedialità (cenni).
Gestione di memoria e CPU
Lo stato del processore, il concetto di processo e schedulazione. Stati del processo, funzioni
di kernel e algoritmi di schedulazione. Deadlock e semafori. Gestione fisica della memoria
principale, swapping, partizione, segmentazione e paginazione. La memoria virtuale (implementazione e gestione).
La gestione di dati permanenti
File, metodi di allocazione, directory e metodi di accesso. Il file system: struttura e gestione.
La gestione dei dispositivi di I/O, algoritmi di scheduling per richieste di I/O su disco. Generalità dei sistemi distribuiti, modello a messaggio e client - server (cenni).
La sicurezza e i sistemi operativi
Compiti dei moderni sistemi operativi nella gestione della sicurezza. Attacchi storici alla sicurezza di sistemi informatici. Programmi perniciosi (virus, bombe logiche, trapdoor, ecc.). Strategie di gestione della sicurezza da parte del sistema operativo. La gestione della protezione
del sistema in Unix. Crittografia (cenni).
Prerequisiti
Nozioni base introdotte nei corsi di Fondamenti di Informatica e Calcolatori elettronici.
Materiale didattico consigliato
Sono disponibili i lucidi delle lezioni svolte in classe.
Silberschatz, Galvin. Sistemi operativi. Sesta edizione, Addison Wesley, 2002.
Andrew S. Tanenbaum. Modern Operating Systems. Prentice Hall (2002).
William Stallings. Sicurezza delle reti. Addison Wesley, 2001.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere. Il superamento con voto sufficiente di entrambe le
prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti
trattati durante il Corso.
Erba - Storia dell'architettura 1
Storia dell'architettura 1
Docente: Luisa Erba
Codice del corso: 061029
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 12 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/18
Lezioni (ore/anno):
80
Esercitazioni (ore/anno): 40
Laboratori (ore/anno):
60
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso intende approfondire il senso del rapporto tra progetto e Storia dell'Architettura ritrovandone, all'interno del contesto in cui esso si è storicamente trasformato, modi e qualità di
sviluppo, con l'intento di fornire allo studente una strumentazione di base che costituisca un
essenziale momento critico da riportare nell'esperienza progettuale. In questo senso la Storia
dell'Architettura, perdendo ogni dimensione nozionistica, assume un ruolo sostanziale nella
formazione del progettista.
Programma del corso
Temi generali
Le fonti e le radici dell'architettura. Architettura e città. Lo spazio e i suoi significati. Il linguaggio dell'architettura. Architettura e geometria. La proporzione. Architettura e prospettiva. Architettura e colore. La tecnica e i materiali. L'architettura come simbolo. La formazione dell'architetto. Il rapporto con la committenza.
I protagonisti e le grandi periodizzazioni
Architettura cretese e micenea. Architettura greca. Architettura romana. Architettura paleocristiana e bizantina. Il Medioevo: romanico e gotico. Architettura del primo Quattrocento: Brunelleschi e Alberti. La città ideale: Pienza e Urbino. La crisi dell'Umanesimo: Francesco di
Giorgio, Filarete, Leonardo, Bramante in Lombardia. Le contraddizioni del Rinascimento.
L'architettura a Roma nel primo Cinquecento: Bramante, Raffaello, Antonio da Sangallo, Peruzzi, Giulio Romano. Il Classico e la Riforma. Michelangelo. La seconda metà del Cinquecento: Alessi, Vignola, Palladio. Il Barocco a Roma: Bernini, Borromini, Pietro da Cortona. Altri modi del Barocco: Longhena, Guarini e Juvarra. L'architettura effimera. Vanvitelli a Caserta. Il Neoclassicismo in Italia e in Europa.
Esercitazioni e laboratorio
Le esercitazioni consistono in approfondimenti di tematiche emerse nelle lezioni e verifiche
condotte sulla realtà (visite a monumenti). Il laboratorio è incentrato sulla trattatistica storica
(Vitruvio, Alberti, Filarete, Francesco di Giorgio, Vasari, Serlio, Palladio, Vignola, Pellegrini,
Scamozzi, Borromini, Guarini, Caramuel, Dezallier d'Argenville, ecc) e intende fornire gli
strumenti per la conoscenza della teoria dell'architettura, delle tecniche del costruire nelle diverse epoche e del ruolo del progettista all'interno della cultura del suo tempo.
Prerequisiti
Cultura di base storica, geografica e letteraria.
Materiale didattico consigliato
La vastità della materia rende problematica la definizione di una bibliografia essenziale. Si
richiede in prima istanza una rilettura attenta di un manuale per licei (es. Pierluigi De Vecchi Elda Cerchiari Necchi, ed. Bompiani oppure Bora - Fiaccadori - Negri - Nova, ed. Electa Bruno Mondadori) dal quale trarre una informazione sistematica di base. Si richiede altresì la conoscenza di: R. Wittkower, "Principi architettonici nell'età dell'Umanesimo", Einaudi, Torino
1964. È consigliabile il possesso di un dizionario di termini architettonici, per es. il glossario
illustrato "GI Architettura", ed. De Agostini, che potrà essere utilmente utilizzato anche per i
Erba - Storia dell'architettura 1
corsi successivi. I testi esaminati nei laboratori sono raccolti nell'antologia "Scritti di Architettura", Pavia, TCP, 2001. Saranno segnalati inoltre i testi relativi a singoli argomenti.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Il colloquio orale verte sulla conoscenza dell'intero programma (comprendente anche esercitazioni e laboratori) e valuta la capacità di leggere i singoli fatti architettonici, collocandoli nello spazio, nel tempo e nel corrispondente contesto culturale, e di coglierne i nessi relazionali
in modo sia sincronico sia diacronico.
Valeriani - Storia dell'architettura 2
Storia dell'architettura 2
Docente: Enrico Valeriani
Codice del corso: 061043
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 9 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/18
Lezioni (ore/anno):
80
Esercitazioni (ore/anno): 40
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso tende a fornire una conoscenza storico-critica delle principali esperienze dell'architettura contemporanea, dalle origini dell'architettura moderna alle correnti dell'architettura attuale. Lo scopo è di completare la formazione culturale dell'allievo derivante dallo studio dell'architettura del passato; vengono trattati anche gli episodi fondamentali della produzione artistica del novecento.
Programma del corso
Dall'Illuminismo settecentesco alla Rivoluzione sociale: teoria e utopia dell'architettura; L'architettura tra Accademia e innovazione tecnologica: l'architettura del ferro e la nascita dell'Ingegneria moderna; Il rinnovamento del gusto: Art Nouveau, Secessione, Liberty; Il primo dopoguerra e le avanguardie artistiche: Espressionismo, Futurismo, Costruttivismo; Il Movimento Moderno in Germania; L'opera di Gropius, Mies van der Rohe, Mendelsohn; Bauhaus.
Il Movimento Moderno in Olanda: Oud, Van Doesburg, Mondrian; Riviste e esposizioni: Weissenhof, Wiener Werkbund; Das Neue Frankfurt; Ciam; Gli standard edilizi e urbanistici; Klein;
L'opera di Le Corbusier fino alla Seconda Guerra Mondiale; La vicenda italiana: razionalismo
e architettura del Fascismo; La vicenda tedesca: Nazismo e fine dell'esperienza moderna; Fr.
L. Wright e la nascita dell'architettura organica; La ricostruzione: la vicenda italiana tra razionalismo e tendenza organica; Il consumo del moderno: l'International Style; Le Corbusier negli anni Cinquanta e Sessanta; Alvar Aalto e il razionalismo nordico; Adriano Olivetti e l'esperienza di Comunità; Le vie italiane per una nuova architettura: Ridolfi, Gardella, Albini, Scarpa, il Neoliberty; Oltre il moderno: Quaroni e il town-design; l'opera di Louis Kahn; Conclusioni: il dibattito attuale.
Le lezioni approfondiranno inoltre l'attività di architetti la cui opera ha assunto valori di particolare interesse per il loro valore esemplare per la chiarezza con la quale hanno sviluppato le
più generali tematiche o piuttosto ne hanno proposto interpretazioni "trasversali" o singolari.
Verrà così approfondita, ad esempio, l'opera di Beherens, Oud, Sullivan, Taut, Melnikov, Asplund, o in momenti più recenti, Pikionis, Barragan, Ambasz.
Prerequisiti
Conoscenze di base della Storia dell'Architettura antica, di storia moderna e contemporanea,
delle principali teorie del pensiero filosofico moderno.
Materiale didattico consigliato
Lo studente potrà scegliere tra uno dei testi generali correnti. Ad esempio la Storia dell'architettura moderna di Bruno Zevi o di Leonardo Benevolo, la Storia dell'architettura contemporanea di Manfredo Tafuri e Francesco Dal Co o comunque un altro testo che tracci un esauriente panorama generale della materia. Si consiglia la contemporanea consultazione del volume
di K. Frampton, Storia dell'architettura moderna. Per quanto riguarda tematiche particolari sarà cura della docenza indicare di volta in volta testi specifici sui quali approfondire ricerche
specifiche.
Valeriani - Storia dell'architettura 2
Modalità di verifica dell'apprendimento
Accanto alla formazione generale sui testi sopra indicati, verrà richiesto ad ogni studente l'approfondimento di un argomento scelto d'intesa con il docente. L'esame finale verterà sulla conoscenza del programma e terrà conto del lavoro di ricerca.
Beltrami - Strumentazione biomedica
Strumentazione biomedica
Docente: Giorgio Beltrami
Codice del corso: 062173
Corso di laurea: Biom
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06
Lezioni (ore/anno):
32
Esercitazioni (ore/anno): 14
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'intento del corso è di illustrare i principi di funzionamento e di progettazione della strumentazione biomedica di maggiore diffusione, nonché le problematiche specifiche poste dall'interfacciamento con un organismo vivente e dall'impiego in un ambiente particolare quale quello
costituito da una struttura sanitaria.
Programma del corso
Definizioni, classificazione della strumentazione biomedica, problematiche generali di progettazione
Schema generale di un sistema di misura
Trasduttori: caratteristiche statiche e dinamiche, interazione organismo-strumento. Misure dirette ed indirette
Origine dei biopotenziali. Elettrodi ed amplificatori per uso biomedico
Rumore elettromagnetico: cause e modalità di riduzione
Strumentazione per elettroencefalografia e potenziali evocati
Elettrocardiografia
Elettromiografia
Ecografia
Misure di portata e di pressione sanguigna
Strumentazione per laboratorio di analisi
Stimolatori elettrici
Bisturi elettrico
Prerequisiti
Conoscenze di Elettronica, di Teoria dei circuiti, di Fisica Generale.
Materiale didattico consigliato
Webster J.G. Medical Instrumantation: Application and Design. Houghton Mifflin Co., Boston.
Avanzolini G. Strumentazione Biomedica. Patron, Bologna.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste due prove scritte: una in itinere ed una finale.
Pavese - Tecnica delle costruzioni
Tecnica delle costruzioni
Docente: Alberto Pavese
Codice del corso: 061056
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 12 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/09
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 60
Laboratori (ore/anno):
60
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Oltre ad un completamento alla Scienza delle Costruzioni nel senso di un approccio progettuale e operativo all'analisi delle strutture più comuni, il corso, dopo una rapida discussione sulle metodologie progettuali e un esame tipologico delle strutture, illustra i più comuni metodi di
analisi strutturale con particolare riferimento all'analisi matriciale delle strutture a telaio. In seguito la teoria del calcestruzzo armato e precompresso verrà affrontata in modo unitario con il
metodo agli stati limite con riferimento alle prescrizioni della normativa europea (EC2 e Model
Code del CEB), facendo tuttavia anche accenno ai tradizionali metodi di calcolo alle tensioni
ammissibili. Nella terza parte verrà affrontato il problema del progetto e verifica delle strutture
metalliche correnti, illustrando in modo critico le prescrizioni della normativa europea ed evidenziando in modo particolare i problemi relativi ai fenomeni di instabilità.
Programma del corso
Complementi di Teoria delle Strutture
• Considerazioni generali e approccio metodologico all'analisi strutturale.
•
Classificazione delle tipologie strutturali in base alla geometria e alle azioni interne prevalenti. La modellazione strutturale e l'analisi dei carichi. Il metodo di verifica agli Stati Limite.
•
Metodi operativi per l'analisi delle strutture a telaio. Approccio alle forze e agli spostamenti.
Calcestruzzo armato e precompresso
• Proprietà di base del conglomerato cementizio: leggi costitutive, viscosità, ritiro, aderenza.
•
Ipotesi di base della teoria del calcestruzzo armato e precompresso. Teoria classica. Cadute di tensione nel calcestruzzo precompresso.
•
Verifica della sezione allo stato limite ultimo.
•
Verifiche in condizione di esercizio: verifiche delle deformazioni e della fessurazione.
•
La duttilità.
• Verifiche di instabilità.
Costruzioni metalliche
• Criteri generali di verifica agli stati limite e alle tensioni ammissibili del materiale base.
•
Tipologie dei collegamenti.
•
Verifica dei collegamenti saldati e bullonati.
•
Verifiche approssimate di instabilità a carico di punta.
•
Instabilità flesso-torsionale.
•
Imbozzamento.
Prerequisiti
Il corso richiede una completa conoscenza dei temi trattati nel corso di Scienza delle Costruzioni.
Pavese - Tecnica delle costruzioni
Materiale didattico consigliato
Dispense fornita dal Docente; testi di Tecnica delle Costruzioni disponibili in Biblioteca di Facoltà.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Una prova scritta, suddivisa in due parti, ed una prova orale. La verifica dell'apprendimento
dei contenuti del laboratorio prevede lo svolgimento di uno o più elaborati.
Cantù - Tecnica delle costruzioni A
Tecnica delle costruzioni A
Docente: Ester Cantù
Codice del corso: 062244
Corso di laurea: Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/09
Lezioni (ore/anno):
35
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Scopo del corso è fornire allo studente le basi teoriche necessarie ad effettuare dimensionamenti e verifiche di usuali elementi strutturali (travi e pilastri) e di semplici strutture civili in calcestruzzo armato con schema a telaio. I riferimenti alla normativa tecnica nazionale, con cenni a quella europea, saranno continui e puntuali durante lezioni ed esercitazioni numeriche. Il
corso è complementare e parallelo al corso di Tecnica delle Costruzioni B.
Programma del corso
La soluzione dei problemi di progetto e di verifica di sezioni ed elementi strutturali consiste in
un confronto tra la domanda di prestazione e la capacità di prestazione.
Domanda di prestazione
• definizione di azione
•
classificazione delle azioni in base a diversi criteri
•
valori rappresentativi delle azioni (valore caratteristico, valore frequente, valore quasi
permanente)
•
definizione di stato limite
•
metodo semiprobabilistico ai coefficienti parziali
•
combinazioni di azioni agli stati limite ultimi
•
combinazioni di azioni agli stati limite di esercizio
• normativa sulle azioni
Capacità di prestazione di sezioni ed elementi strutturali in c.a.
• proprietà del calcestruzzo (legge costitutiva, deformazioni istantanee e differite, resistenza
a compressione, resistenza a trazione)
•
proprietà degli acciai da c.a. (legge costitutiva)
•
associazione di calcestruzzo ed armatura (aderenza)
•
ipotesi di base sull'associazione di calcestruzzo ed armatura
•
comportamento di sezioni ed elementi in c.a. in condizioni di esercizio
•
comportamento di sezioni ed elementi in c.a. in condizioni ultime per diversi stati di sollecitazione
Prerequisiti
I contenuti dei corsi di Scienza delle Costruzioni A e B. È necessaria la frequenza al corso
parallelo di Tecnica delle Costruzioni B.
Materiale didattico consigliato
Nel corso delle lezioni il docente fornirà del materiale didattico. Saranno inoltre indicati i testi
normativi di riferimento. Per quanto riguarda l'approfondimento della teoria, si ricorda che i
testi indicati nel seguito sono disponibili in biblioteca per consultazione.
Cantù - Tecnica delle costruzioni A
E. F. Radogna. Tecnica delle Costruzioni - 3. Sicurezza strutturale, azioni sulle costruzioni,
analisi della risposta. Masson.
E. F. Radogna. Tecnica delle Costruzioni - Costruzioni composte "acciaio-calcestruzzo" Cemento armato - Cemento armato precompresso. Masson.
G. Toniolo. Tecnica delle Costruzioni - Cemento armato - Calcolo agli stati limite - vol 2A.
Masson.
G. Toniolo. Tecnica delle Costruzioni - Cemento armato - Calcolo agli stati limite - vol 2B.
Masson.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Due prove scritte in itinere (a metà ed alla fine del corso) ed una prova orale finale su tutto il
contenuto del corso. La valutazione sufficiente in entrambe le prove scritte consente di sottoporsi alla prova orale. In alternativa alle prove in itinere si può sostenere una prova scritta finale, che, se superata, consente l'accesso alla prova orale.
Magenes - Tecnica delle costruzioni B
Tecnica delle costruzioni B
Docente: Guido Magenes
Codice del corso: 062245
Corso di laurea: Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/09
Lezioni (ore/anno):
34
Esercitazioni (ore/anno): 22
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti alcuni complementi di analisi strutturale, con particolare riguardo alla risoluzione di telai piani, e le nozioni fondamentali riguardanti il comportamento meccanico, la modellazione, il progetto e la verifica delle costruzioni in acciaio ed in
calcestruzzo armato precompresso. La materia viene trattata in modo da integrare i contenuti
teorici con quelli applicativi. Al termine dell'insegnamento lo studente dovrà essere in grado di
analizzare semplici telai piani iperstatici calcolandone in modo corretto deformazioni ed azioni
interne; dovrà inoltre essere in grado di utilizzare in modo consapevole gli strumenti di base
per il dimensionamento e la verifica di elementi strutturali e di semplici strutture civili, nell'ambito delle tipologie costruttive trattate nel corso, e con riferimento alle normative vigenti in ambito nazionale ed europeo. Il corso è complementare e parallelo al corso di Tecnica delle Costruzioni A.
Programma del corso
1. Complementi di analisi strutturale
Metodo delle forze. Applicazione del m. delle forze alla soluzione di travi continue iperstatiche. Metodo degli spostamenti. Applicazione del m. degli spostamenti a telai piani iperstatici a
nodi fissi e a nodi spostabili.
2. Costruzioni in acciaio
Proprietà del materiale. Tipologie strutturali. Verifiche di resistenza e deformabilità di membrature inflesse. Le unioni: unioni saldate, bullonate. Verifica dei collegamenti. Membrature compresse e presso-inflesse: problemi di instabilità. Cenni ad altri problemi di instabilità.
3. Costruzioni in cemento armato precompresso
Presupposti teorici e cenni storici. La precompressione come stato di coazione. Tecniche e
sistemi di precompressione. Ruolo delle deformazioni viscose e da ritiro. Le perdite di precompressione. Posizionamento dell'armatura di precompressione. Verifiche in esercizio. Verifiche di resistenza.
Prerequisiti
Il corso richiede come prerequisiti fondamentali i contenuti dei corsi di Scienza delle Costruzioni
A e B. È necessaria la frequenza del corso parallelo di Tecnica delle Costruzioni A.
Materiale didattico consigliato
Appunti e materiale didattico forniti dal docente; normative tecniche. Verranno inoltre via via
suggeriti per la consultazione e l'approfondimento alcuni classici testi di Scienza e Tecnica
delle Costruzioni disponibili nella biblioteca di Facoltà.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Le verifiche consistono in due prove scritte in itinere, rispettivamente a metà e alla fine dell'insegnamento, e in una prova orale finale. Il superamento di entrambe le prove scritte (con valutazione sufficiente) costituisce condizione necessaria per l'ammissione all'esame orale. In
alternativa, lo studente può sostenere un'unica prova scritta finale più la prova orale.
Reitani - Tecnica ed economia dei trasporti
Tecnica ed economia dei trasporti
Docente: Giuseppe Reitani
Codice del corso: 062242
Corso di laurea: Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/05
Lezioni (ore/anno):
36
Esercitazioni (ore/anno):
6
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
12
Obiettivi formativi specifici
Il corso vuole introdurre gli studenti nel campo dell'ingegneria dei trasporti, ed in particolare
offrire gli strumenti di base per impostare ed affrontare problematiche legate alla pianificazione, alla progettazione e alla gestione dei sistemi e delle infrastrutture di trasporto. Il corso si
configura come integrativo a quello di Fondamenti di Infrastrutture Viarie.
Programma del corso
Mobilità e sistema dei Trasporti
Reciproca dipendenza tra sistema dei trasporti ed uso del territorio. Pianificazione dei trasporti. Indagini O/D. Analisi previsionale degli spostamenti. Modelli di generazione, distribuzione e
ripartizione modale.
Elementi di economia dei Trasporti
Struttura della domanda e struttura dell'offerta nei trasporti. Elasticità della domanda ed elasticità dell'offerta. Analisi dei costi Prezzi e tariffe. Produttività nei trasporti. Confronti di alcuni
parametri economici tra più modi di trasporto. Analisi costi - benefici.
Capacità e portata delle strade
Calcolo degli itinerari di percorso minimo. Modelli di assegnazione delle portate sulle infrastrutture stradali. Capacità e livelli di servizio. Calcolo delle portate per diverse tipologie stradali. Caratteristiche dei flussi di traffico.
Trasporto stradale e trasporto ferroviario
Calcolo delle potenzialità per i due sistemi a confronto. Organizzazione e gestione della circolazione. Il problema della sicurezza nei trasporti. Differenze ed analogie tra i due modi di trasporto.
Sistemi di regolazione e controllo nei trasporti
Regolazione e controllo nel trasporto ferroviario. Controllo e regolazione delle intersezioni
semaforizzate nel trasporto stradale. Verifica dei parametri di progetto per una intersezione
semaforizzata. Capacità e livelli di servizio di una intersezione.
Trasporto pubblico
Sviluppo del trasporto urbano. Caratteristiche del sistema di trasporto collettivo. Capacità e
livelli di offerta del trasporto pubblico. Confronto tra più soluzioni modali.
Progetto di un servizio di trasporto pubblico urbano
Viene sviluppato, individualmente o per piccoli gruppi, il progetto della rete di trasporto collettivo per una città di caratteristiche assegnate. A partire dalla matrice O/D della domanda e
dalla pianta della città si arriva alla definizione della rete di trasporto articolata in linee e allo
schema di esercizio per ciascuna linea. La metodologia seguita è quella di cercare di ottimizzare lo schema di rete, sulla base degli itinerari di tempo minimo per gli utenti. Ci si avvale in
proposito di un programma di calcolo predisposto per questo tipo di utilizzo.
Visite tecniche
Durante il corso vengono effettuate alcune visite tecniche, affinché gli studenti possano vedere in funzione gli impianti per l'esercizio ed il controllo della circolazione dei vettori e per tutte
le operazioni legate al funzionamento dei diversi sistemi. Le visite riguardano i principali modi
di trasporto collettivo (urbano (bus, tram, filobus e metropolitana), ferroviario ed aereo).
Reitani - Tecnica ed economia dei trasporti
Prerequisiti
Nozioni elementari di analisi e di fisica; fondamenti di cinematica; fondamenti di informatica;
capacità di utilizzare i software di base di un personal computer.
Materiale didattico consigliato
C.J. Khisty, B.K. Lall. Transportation Engineering. An introduction. Second edition, Prentice
Hall, New Jersey 1998.
G.E. Cantarella (a cura di). Introduzione alla Tecnica dei Trasporti e del Traffico con Elementi
di Economia dei Trasporti. UTET, Torino 2001.
Juan de Dios Ortuzar - Louis G. Willumsen. Pianificazione dei Sistemi di Trasporto. Hoepli
Milano, 2004.
Modalità di verifica dell'apprendimento
È previsto lo svolgimento, durante il semestre, di due prove in itinere.
Mercandino - Tecnica urbanistica
Tecnica urbanistica
Docente: Augusto Mercandino
Codice del corso: 061052
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 12 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/20
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 60
Laboratori (ore/anno):
60
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso di Tecnica Urbanistica, nell'avviare l'allievo alle discipline urbanistiche e territoriali, si
prefigge prima di tutto di far comprendere quali siano i rapporti tra uomo e ambiente e quali gli
effetti delle azioni umane comportanti trasformazioni dell'ambiente. In secondo luogo vengono
introdotte quelle nozioni generali e metodologiche di Tecnica Urbanistica necessarie agli studenti di Ingegneria che, pur indirizzati verso settori professionali differenti, si troveranno tuttavia ad avere contatti con la disciplina urbanistica. In terzo luogo il corso approfondisce i temi
più strettamente tecnici, al fine di consentire all'allievo di conseguire dimestichezza con i metodi e gli indicatori urbanistici-territoriali.
Programma del corso
1. L'uomo e l'ambiente:
L'evoluzione dei rapporti tra uomo e l'ambiente e la graduale presa di coscienza degli effetti
dell'azione umana.
2. Una metodologia generale di pianificazione urbanistica e territoriale:
Le procedure, L'articolazione del sistema territorio, L'articolazione del lavoro.
3. Aspetti tecnici; metodi di indagini ed elementi progettuali:
L'inquadramento, L'ambiente naturale e le risorse fisiche, Aspetti socio-demografici, Le strutture residenziali, Le strutture produttive e le attività economiche, Le infrastrutture cinematiche
e la mobilità, Gli impianti ed i servizi tecnologici.
4. La normativa urbanistica italiana vigente:
L'evoluzione della legislazione urbanistica italiana: la legge 17 agosto 1942 n.1150, le misure
di salvaguardia, leggi 6 agosto 1967 n.765 (Legge Ponte) e 26 gennaio 1977 n.10 (Legge
Bucalossi). Gli strumenti urbanistici: i piani territoriali, i piani comunali generali, i piani urbanistici attuativi. Il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamenti in materia Edilizia
(D.P. R. 6 giugno 2001,n. 380 e successive modificazioni).
Prerequisiti
Conoscenze di base di strumenti matematici, capacità di stendere una relazione, conoscenza
di tecniche di rappresentazione manuali o computerizzate.
Materiale didattico consigliato
A. Mercandino. Manuale di Urbanistica Tecnica. Il Sole 24 ore, Milano, 2003.
AA.VV. (I.A.S.M.). Manuale delle opere di urbanizzazione. F. Angeli, Milano, 1983.
AA.VV. Urban Design Compendium. Llewelyn-Davies, English Partnership, The Housing Corporation, London, 2000.
H. Barton, M. Grant,R. Guise. Shaping Neighbourhoods. Spon Press, London & New York,
2003.
C. Chiodi. La città moderna. Hoepli, Milano 1945.
G. Colombo, F. Pagano, M. Rossetti. Manuale di Urbanistica. Il Sole 24 ore, Milano, 2001.
V. Columbo. La ricerca urbanistica. Giuffrè, Milano, 1966.
L. Dodi. Città e territorio. Masson, Milano, 1978.
Mercandino - Tecnica urbanistica
J.B. Mc Loughlin. La pianificazione urbana e regionale. Marsilio, Venezia 1973.
K. Müller - Ibold. Einführung in die Stadtplanung. Kohlhammer, Stoccarda, Colonia, Berlino,
1997.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Gli allievi saranno ammessi ad un colloquio orale, dopo aver terminato il progetto sviluppato
durante l'attività di laboratorio e dopo aver superato una prova scritta. Durante l'anno gli allievi
potranno sostenere più prove scritte di autoverifica della preparazione conseguita.
Greco - Tecniche costruttive per l'edilizia sostenibile
Tecniche costruttive per l'edilizia sostenibile
Docente: Alessandro Greco
Codice del corso: 061083
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 4,5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/10
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L’insegnamento si pone l'obiettivo di portare gli studenti alla conoscenza delle ricadute qualitative sul manufatto edilizio delle tecniche costruttive contemporanee orientate ai principi della
sostenibilità; si vuole mettere gli studenti nelle condizioni di poter approfondire una tematica
molto attuale, fornendo strumenti, metodi e modelli per la conoscenza e la valutazione di tecniche costruttive finalizzate al contenimento energetico ed allo sfruttamento di risorse rinnovabili. Inoltre si vogliono portare all'attenzione degli alunni i metodi progettuali e le tecniche
che consentono l'inserimento dell'edificio nell'ambiente circostante in modo attento ed idoneo
al contenimento dell'utilizzo delle risorse non rinnovabili e, allo stesso tempo, all'impiego di
fonti energetiche rinnovabili. I contenuti del corso possono trovare successiva applicazione in
fase di redazione della tesi di laurea.
Programma del corso
L'insegnamento si prefigge lo scopo di illustrare agli studenti le più recenti tecniche costruttive
sostenibili, ponendo l'attenzione sul tema del risparmio energetico, sui sistemi di acque intelligenti e sull'utilizzo di materiali innovativi.
CONTESTO E NORMATIVA
• definizione di sostenibilità
• applicazione dei concetti di sostenibilità al settore dell'edilizia
• caratterizzazione del significato attribuito alle tecniche costruttive sostenibili nel contesto
culturale attuale
• introduzione alla normativa relativa alla sostenibilità, con un approccio che tratti il tema
specifico dalla scala comunitaria fino a quella regionale e locale, con riferimento ai regolamenti edilizi di "nuova generazione"
TECNICHE COSTRUTTIVE SOSTENIBILI
• contenimento energetico
• ciclo dell'acqua
• materiali a basso impatto ambientale
• qualità dell'aria interna
• ambiente indoor
• ambiente circostante
CONFERENZE E SEMINARI
Comunicazioni tenute da progettisti e ricercatori che illustrino attraverso esemplificazioni pratiche e reali come l'edilizia sostenibile sia sinonimo di qualità a costo accessibile e soprattutto
sia durevole. Tali interventi costituiranno parte integrante del corso offrendo agli studenti l'opportunità di conoscere metodi e strumenti operativi applicati nella prassi professionale più evoluta.
Prerequisiti
Conoscenze di base delle tecniche costruttive tradizionali, dei materiali da costruzione, dei
diversi elementi costruttivi e delle loro interrelazioni in fase esecutiva e di esercizio.
Greco - Tecniche costruttive per l'edilizia sostenibile
L’insegnamento di Architettura Tecnica 2 è da ritenersi propedeutico.
Materiale didattico consigliato
La bibliografia sotto riportata riguarda le tematiche generali dell’insegnamento. Durante lo
svolgimento delle lezioni verrà segnalata la bibliografia specifica per ciascun argomento trattato.
M. BERTAGNIN, E. PIETROGRANDE. La salubrità dell'abitare. Edicom Edizioni, 2002.
G. CALVI (a cura di). Progetto qualità edilizia. Edizioni Edilizia Popolare, 2002.
I. GAROFOLO (a cura di). Per una progettazione consapevole. Edicom Edizioni, 2004.
S. PIARDI, G. SCUDO (a cura di). Edilizia sostenibile, 44 progetti esemplificativi. Sistemi Editoriali, 2002.
R. TENEGGI. Bioarchitettura tra norma e progetto. Edicom Edizioni, 2003.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Gli studenti sono chiamati all'elaborazione di un tema d'anno individuale e a sostenere una
prova orale sugli argomenti trattati durante il corso.
Fodri - Tecniche di gestione per il lavoro autonomo
Tecniche di gestione per il lavoro autonomo
Docente: Rossana Fodri
Codice del corso: 062307
Corso di laurea: Inf, Elt, Biom, Serv
Crediti formativi: 2 CFU
Settore scientifico disciplinare: SECS-P/08
Lezioni (ore/anno):
10
Esercitazioni (ore/anno): 10
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'obiettivo è quello preparare lo studente all'attività post-universitaria. La figura proposta dal
corso è quella di un professionista che deve sapersi documentare, presentare e promuovere
per impostare e scegliere il proprio percorso professionale, per valorizzare le competenze
tecniche acquisite e migliorare la propria competitività nel Mercato del Lavoro. Il corso è promosso dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Pavia.
Programma del corso
Il corso si compone di 3 parti principali: 1. IL PANORAMA IMPRENDITORIALE LOMBARDO
2. IL PIANO DI IMPRESA: La dinamica e le opportunità del mercato. Come si legge e come ci
si muove nel mercato: strategie e tecniche di marketing (ricerche di mercato, promozione,
comunicazione tradizionali e on-line, e-commerce). Clientela potenziale e sua caratterizzazione: la segmentazione. Essere imprenditori di se stessi. Dall'idea al progetto: business plan,
iter burocratico, agevolazioni finanziarie. L'organizzazione come riflesso delle strategie di
mercato. L'impresa come sistema aperto in rapporto con l'ambiente. L'organizzazione al suo
interno: macrostruttura e microstruttura. La cultura aziendale e il "saper stare in azienda". Cosa significa inserirsi in una media-grande impresa, lavorare in una PMI, fare gli imprenditori. Il
piano economico finanziario 3. COME PROMUOVERSI NEL MERCATO.
Prerequisiti
Quelli richiesti per l'immatricolazione alla Facoltà.
Materiale didattico consigliato
Formaper. Come fare un business plan. Sperling&Kupfer.
C. Parolini. Come costruire un business plan. Paramond.
L. Molteni, G. Troilo. Ricerche di Marketing. Mc Graw Hill.
R. Hiebing, S. Cooper. Il piano di marketing. IlSole24 ore.
Guatri, Vicari, Fiocca. Marketing. Mc Graw Hill.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Realizzazione di un progetto personale.
Giuseppetti - Tecniche redazionali
Tecniche redazionali
Docente: Sarah Giuseppetti
Codice del corso: 062239
Corso di laurea: AmbT, Civ
Crediti formativi: 3 CFU
Settore scientifico disciplinare: L-FIL-LET/12
Lezioni (ore/anno):
15
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Al termine dell'insegnamento lo studente deve aver acquisito la consapevolezza della necessità di esprimere con la massima chiarezza i concetti e i messaggi relativi agli obiettivi delle
azioni di lavoro e deve aver compreso l'importanza della comunicazione nella realizzazione
della propria professione. Lo studente sarà pertanto a conoscenza delle regole che stanno
alla base dell'impostazione e della redazione di un documento tecnico (studio di progetto, relazione tecnica, ecc.) con particolare attenzione agli aspetti della composizione grafica e alle
scelte lessicali e morfosintattiche. Sarà inoltre in grado di padroneggiare strategie comunicative a seconda del tipo di interlocutore e della relazione sulla quale si fonda la comunicazione
effettuata.
Programma del corso
Valenza informativa, argomentativa, orientativa della comunicazione. Regole di base del testo
informativo, con particolare riferimento alla produzione di un documento di lavoro. Nozioni di
grafica volte all'organizzazione, all'impaginazione, alla redazione e all'editing di un testo tecnico, con particolare attenzione allo studio di progetto e alla relazione tecnica. Strategie di
composizione volte alla lettura settoriale e "trasversale" di un testo tecnico. Lessico e sintassi
di un testo tecnico. Efficacia dei messaggi in relazione all'interlocutore e alla circostanza.
Comunicazione assertiva. Tecniche di comunicazione interpersonale (voce, silenzio, ascolto
attivo, linguaggi non verbali). Redazione operativa di testi. Scritture elettronica e redazione di
testi per la Rete.
Prerequisiti
È indispensabile una buona conoscenza della lingua italiana, parlata e scritta. Conoscenza
elementare dei programmi di scrittura elettronica.
Materiale didattico consigliato
Dispense fornite dal docente.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame finale consiste in una prova scritta strutturata per parti: (1) la prima tesa alla verifica
dell'acquisizione dei contenuti teorici del corso, (2) la seconda consistente nella produzione di
un breve testo di lavoro.
Linardi - Tecniche redazionali (mn)
Tecniche redazionali (mn)
Docente: Alfonso Rocco Linardi
Codice del corso: 062182
Corso di laurea: AmbT, Inf
Crediti formativi: 3 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
22
Esercitazioni (ore/anno):
4
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
4
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire utili strumenti operativi, consigli ed informazioni per chiunque si
accinga ad intraprendere un'attività professionale e, più in generale, per chi desidera guadagnare la fiducia, la stima e la simpatia del prossimo; aprire una riflessione sui meccanismi
psicologici di rafforzamento delle abilità tecnico-professionali, che verranno acquisite durante
il corso di laurea; offrire spunti tematici per apprendere ed impadronirsi di un nuovo "know
how" che consenta di affrontare, con strumenti competitivi, i cambiamenti radicali in atto nella
nostra epoca.
Programma del corso
Introduzione ad alcune tematiche di base
L'armonizzazione interiore - L'interazione dei gruppi - L'interscambio espositivo - Il "basic
trust" - Il "transfert".
La risorsa uomo ed il ruolo della formazione
L'elemento Uomo - La forma "mentis" - Lo strumento testa - Il patrimonio culturale - L'apprendimento continuo (pedagogia permanente).
Il lavoro oltre il comando (come motivare i collaboratori)
La rivoluzione manageriale - Il cambiamento - Ottimizzazione del capitale umano - Sistema
Qualità - La "Qualità Totale" - La Carta della Qualità.
Come avviare in azienda un "clima" organizzativo aperto alla libera contribuzione del singolo
Bottom Up - Comakership - Leadership - Catena del valore.
Analisi dei pre-requisiti psicologici per motivare con efficacia i collaboratori
Il processo "people building" - Coinvolgimento e spirito di gruppo - Autofiducia/Autosviluppo/
Autorealizzazione - Creatività e sviluppo spontaneo dell'energia psicologica - Gerarchia dei
bisogni umani secondo MASLOW.
Area di intervento (formazione, carattere, comunicazione)
Learning organization/coltura dei saperi - Le iniezioni di entusiasmo e di ottimismo - La comunicazione - Elementi di filosofia e psicologia della comunicazione - Come cercare lavoro L'arte dell'approccio - Come affrontare il colloquio di lavoro - Lo stile di presentazione - La forza del linguaggio verbale - "Il public speaking" - Tecniche di vendita: come diventare un venditore di successo.
L'eccellenza nella conduzione democratica dei gruppi
Le modalità di conduzione di un gruppo di lavoro in azienda - Gli indicatori climatici e la meteorologia aziendale - La gestione di tipo edonico ed agonico - L'edonismo psicologico connesso al lavoro e la sublimazione degli stimoli.
L'azienda eccellente (World class company)
Il Taylorismo ed il Toyotismo - La filosofia della "Qualità Totale" (Company Wide Quality
Control) - Il successo del CWQC e le sorgenti di disturbo alla sua applicazione - I requisiti del
leader - "Il Know how" nascosto come vero vantaggio competitivo.
La redazione di un "curriculum" vincente
Come redigere una relazione tecnico-professionale
La redazione di un piano strategico di marketing e di negoziazione
Linardi - Tecniche redazionali (mn)
Prerequisiti
Nessuno.
Materiale didattico consigliato
Alfonso Rocco Linardi. Come redigere un vincente profilo personale. Dispense (promanuscripto).
D. Carnegie. Come parlare in pubblico e convincere gli altri. Bompiani, XIV edz. Gen 2000.
Majello. L'arte di comunicare. Franco/Angeli XV ediz. Milano, Nov. 1988.
Tanaka Minoru. Il modello Toyota. Il Sole 24 Ore.
A. Galgano. Le tre rivoluzioni. Guerini e Associati.
A. Galgano. Toyota. Perché l'industria italiana non progredisce. Guerini e Associati.
A. Galgano. I sette strumenti manageriali della qualità totale. Il Sole 24 Ore.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del Corso. A coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte con votazione media sufficiente verrà proposto un voto da confermare attraverso un colloquio finale.
Per gli studenti che per gravi motivi non abbiano potuto svolgere le prove in itinere è previsto
un esame completo di prova scritta e orale.
Imperio - Tecnologia meccanica
Tecnologia meccanica
Docente: Ernesto Imperio
Codice del corso: 062272
Corso di laurea: Mec
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/16
Lezioni (ore/anno):
32
Esercitazioni (ore/anno): 12
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
16
Obiettivi formativi specifici
Il corso, presupponendo che gli allievi abbiano già un quadro generale dei principali processi
di trasformazione impiegati nell'industria manifatturiera, si prefigge di costruire una competenza specifica in qualche lavorazione con particolare riguardo ai processi di lavorazione per
asportazione di truciolo.
Programma del corso
Introduzione al corso
Le tecnologie meccaniche come trasformazioni fisiche dei materiali.
Lavorazioni per asportazione di truciolo
Introduzione alle lavorazioni per asportazione di materiale. Meccanica del taglio. Descrizione
delle principali lavorazioni e delle relative macchine: tornitura, foratura, fresatura e rettifica.
Parametri di taglio e determinazione delle condizioni economiche di taglio. Determinazione
delle forze e delle potenze di taglio. Materiali e classificazione degli utensili. Scelta delle condizioni ottimali di taglio. Finitura superficiale. Evoluzione delle macchine utensili.
Studi di fabbricazione
Introduzione alla progettazione dei cicli di lavorazione. Esempi di realizzazione di cicli di lavorazione per asportazione di truciolo.
Progetto d'anno
Studio di fabbricazione di un componente meccanico. Durante il corso agli allievi verrà richiesto di svolgere un lavoro d'anno consistente in un elaborato relativo al ciclo di fabbricazione di
un componente meccanico.
Esercitazioni
Durante il corso verranno svolte esercitazioni relative allo studio delle singole lavorazioni
meccaniche, oggetto delle lezioni. Tali esercitazioni sono propedeutiche allo sviluppo del
Progetto d'anno.
Prerequisiti
Conoscenze di base sulle tecniche di lavorazione dei materiali metallici.
Materiale didattico consigliato
M. Santochi, F. Giusti. Tecnologia Meccanica e Studi di Fabbricazione. Ambrosiana, 2000.
A. Zompì, R. Levi. Tecnologia Meccanica - Lavorazioni ad asportazione di truciolo. Utet,
2000.
AA.VV. Tecnologia meccanica: lavorazioni per asportazione di truciolo. CittàStudi, 1996.
G. Spur e T. Stoeferle. Enciclopedia delle lavorazioni meccaniche, Voll. 3 e 4. Tecniche Nuove, 1983.
G.F. Micheletti. Tecnologia meccanica, Voll. 1 e 2. UTET, 1977.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno programmate due prove scritte in itinere, che verteranno sulla parte del Corso svolta fino alla data della prova. L'esame si completerà con la discussione del progetto eseguito.
Lombardi - Tecnologie biomediche
Tecnologie biomediche
Docente: Remo Lombardi
Codice del corso: 062172
Corso di laurea: Biom
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/06
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'intento delcorso è di portare a conoscenza dello studente le tecniche di base per le misure
elettroniche in ambito biomedico. A questo scopo vengono trattati i trasduttori per misure
biomediche, le eventuali reti elettriche di condizionamento e l'interfacciamento con sistemi di
acquisizione A/D.
Programma del corso
Microprocessori: architetture a bus del microcalcolatore e temporizzazione delle operazioni;
porte parallele, seriali e di conteggio; memorie ROM e RAM. Catene elettroniche di misura.
Trasduttori di interesse nella strumentazione biomedica: caratteristiche statiche e dinamiche.
Calibrazione. Concetti su: trasduttori resistivi; trasduttori di posizione lineare ed angolare; trasduttori di velocità; trasduttori di forza, pressione e accelerazione; trasduttori di temperatura;
flussometri. Amplificazione e condizionamento: cenni sugli amplificatori operazionali; convertitori analogico-digitale e digitale-analogico. Elementi di base per la flussimetria a ultrasuoni:
caratteristiche degli ultrasuoni; flussimetri a tempo di transito; flussimetri a effetto doppler; attuatori: scr, triac, motore in c.c. e passo-passo, attuatore di forza.
Prerequisiti
Conoscenze di Elettronica, di Teoria dei circuiti, di Fisica Generale, di Fisiologia meccanica.
Materiale didattico consigliato
Avanzolini G. Strumentazione Biomedica. Patron.
Lombardi R. Dispense di Tecnologie Biomediche. CLU.
Appunti delle lezioni.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste due prove scritte: una in itinere ed una finale.
Manstretta - Tecnologie e materiali per l'elettronica
Tecnologie e materiali per l'elettronica
Docente: Danilo Manstretta
Codice del corso: 062213
Corso di laurea: ElTel
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/01
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 11
Laboratori (ore/anno):
6
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Obiettivo del corso è fornire le nozioni di base sulle tecnologie di produzione dei componenti
elettronici passivi, sulle tecnologie di interconnessione (circuiti stampati, circuiti ibridi) e sulla
tecnologia di integrazione monolitica su silicio, nonché orientare l'allievo a ragionare in termini
di fattibilità tecnologica. Il corso è diretto agli allievi che svolgeranno la propria attività nei settori della progettazione, della produzione, dell'applicazione e della gestione di manufatti e sistemi elettronici.
Programma del corso
Componenti passivi
Cenni a plastiche e a ceramiche. Resistori; condensatori; materiali magnetici. Cenno ai materiali piezoelettrici. Legge di Arrhenius. Concetto di resistenza termica.
Tecnologia dei circuiti stampati
Materiali per circuiti stampati. Passi tecnologici. Processi produttivi: circuiti stampati a singola
faccia, a doppia faccia e multistrato. Assemblaggio dei componenti (montaggio e saldatura):
tecniche di saldatura; montaggio a inserzione e montaggio superficiale. Connessioni a pressione. Progetto termico: resistenza termica e capacità termica.
Tecnologie dei circuiti ibridi
Tecnologie dei circuiti ibridi a strato spesso: materiali; processi di stampa serigrafica e di cottura; taratura; assemblaggio dei componenti discreti; chiusura nel contenitore. Tecnologie dei
circuiti ibridi a strato sottile.
Introduzione alla tecnologia dei circuiti monolitici integrati su silicio
I circuiti integrati. Operazioni fondamentali in tecnologia planare: passi per l'ottenimento degli
strati; mascheratura e attacco selettivo. Tecnologie di integrazione MOS e bipolare. Chiusura
del circuito integrato nel contenitore. Collaudo.
Prerequisiti
Basi di Fisica e Fisica Tecnica (in particolare: elettromagnetismo, meccanismi di scambio
termico). Basi di Chimica (in particolare: elementi e composti chimici, valenza, reazioni, cristalli, diagramma delle fasi, celle elettrolitiche). Basi di Elettrotecnica (in particolare: concetti
di bipoli elettrici e impedenza). Basi di Elettronica (in particolare: caratteristiche elettriche del
silicio, fondamenti sui transistori BJT e MOS, filtri RC a singolo polo).
Materiale didattico consigliato
G. Torelli, S. Donati. Tecnologie e Materiali per l'Elettronica (a cura di M. Sozzi). Edizioni
CUSL, Pavia,1999. Per i primi tre punti del programma.
Dispense di G. Torelli. Introduzione alla tecnologia dei circuiti integrati su silicio. 2006. Per il
quarto punto del programma.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prova scritta e prova orale (durante quest'ultima verranno anche proposti per la discussione
componenti e/o manufatti). Peso relativo delle due prove: prova scritta: 1/3, prova orale: 2/3.
Manstretta - Tecnologie e materiali per l'elettronica
Verranno svolte due prove in itinere, una durante il corso, una al termine dello stesso: l'esito
positivo di queste prove dispenserà lo studente dall'obbligo della prova scritta e di parte della
prova orale, purché la prova finale venga sostenuta entro la sessione di esami immediatamente successiva al semestre in cui è tenuto il corso.
Broglio - Tecnologie generali dei materiali
Tecnologie generali dei materiali
Docente: Stefano Broglio
Codice del corso: 062080
Corso di laurea: Mec
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/16
Lezioni (ore/anno):
32
Esercitazioni (ore/anno): 12
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso vuole prima avvicinare gli studenti alle problematiche dei materiali, della loro resistenza e della loro lavorabilità (con particolare riferimento ai materiali metallici), quindi fornire un
quadro generale dei principali processi di trasformazione impiegati nell'industria manifatturiera
con particolare riguardo alle lavorazioni per fusione e per deformazione plastica.
Programma del corso
Quadro dei processi
Generalità e classificazione dei processi di lavorazione meccanica: fonderia, deformazione
plastica, asportazione di truciolo. Relazione fra tecnologia e prodotto.
Materiali da costruzione
Materiali metallici e loro proprietà. Classificazione dei principali materiali da costruzione. Acciai e Ghise. Effetto degli elementi di lega negli acciai.
Prove meccaniche e resistenza dei materiali
Prove unificate e prove non normalizzate. Campo elastico e campo plastico. Prove di trazione, compressione e flessione; prove di durezza, resilienza e fatica. Analisi dei risultati.
Trattamenti termici
Il raffreddamento delle leghe ferro carbonio. Punti critici e curve di Bain. I trattamenti termici
degli acciai: ricottura, normalizzazione, tempra e rinvenimento. Trattamenti di cementazione e
nitrurazione.
Lavorazioni per fusione
Principi generali sulla fusione e solidificazione dei materiali metallici. Il modello e gli accessori
per l'allestimento della forma. Descrizione dei principali processi di formatura e di colata.
Lavorazioni per deformazione plastica
Plasticità dei materiali metallici. Descrizione dei principali processi: laminazione, stampaggio,
estrusione e trafilatura, tranciatura e imbutitura.
Lavorazioni delle materie plastiche
Quadro generale delle principali tecnologie di realizzazione di prodotti in materiale plastico.
Esercitazioni
Durante il corso gli allievi dovranno svolgere alcuni elaborati sugli argomenti trattati.
Prerequisiti
Per una migliore comprensione degli argomenti trattati è utile la conoscenza delle nozioni
fondamentali di disegno tecnico, di fisica e di chimica.
Materiale didattico consigliato
M. Santochi, F. Giusti. Tecnologia Meccanica e Studi di Fabbricazione. Ambrosiana, 2000.
AA.VV. Tecnologia meccanica: lavorazioni per fusione e deformazione plastica. CittàStudi,
1997.
Broglio - Tecnologie generali dei materiali
G. Spur e T. Stoeferle. Enciclopedia delle lavorazioni meccaniche, Voll. 3 e 4. Tecniche Nuove, 1983.
G.F. Micheletti. Tecnologia meccanica, Voll. 1 e 2. UTET, 1977.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno programmate due prove scritte in itinere, che verteranno sulla parte del Corso svolta fino alla data della prova. Per coloro che avranno sostenuto entrambe le prove scritte la
prova finale consisterà in un colloquio. Coloro che non avranno sostenuto entrambe le prove
in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su argomenti trattati durante il
Corso, al fine di essere ammessi al colloquio finale.
Savini, Di Barba - Teoria dei circuiti
Teoria dei circuiti
Docenti: Antonio Savini, Paolo Di Barba
Codice del corso: 062008
Corso di laurea: Biom, ElTel, Inf, Mec, Elt
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/31
Lezioni (ore/anno):
34
Esercitazioni (ore/anno): 24
Laboratori (ore/anno):
2
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza delle grandezze elettriche di interesse nello studio tecnico dei circuiti e delle corrispondenti unità di misura; conoscenza del comportamento dei bipoli lineari e delle loro proprietà energetiche; capacità di distinguere circuiti lineari e non-lineari; conoscenza dei principali metodi di analisi dei circuiti lineari e capacità di applicarli numericamente; capacità di intuire e descrivere qualitativamente il funzionamento di circuiti semplici, in regime stazionario, a
bassa e alta frequenza, alla risonanza, in transitorio.
Programma del corso
1. Circuiti in regime stazionario
Grandezze elettriche fondamentali e derivate. Sistemi elettrici a parametri distribuiti e concentrati. Bipolo. Regime stazionario. Bipoli elementari e classificazione. Legge di Ohm. Bipoli ideali comandati. Bilancio di potenza in un bipolo. Circuito elettrico. Nodi e maglie. Leggi di
Kirchhoff. Significato e limiti di validità delle leggi di Kirchhoff. Elementi di teoria dei grafi. Maglie e tagli. Matrici di incidenza e appartenenza. Analisi di circuiti lineari in regime stazionario.
Metodo dei potenziali di nodo. Metodo delle correnti di maglia. Teoremi dei circuiti elettrici.
Analisi di circuiti non lineari.
2. Circuiti in regime sinusoidale
Regime lentamente variabile. Condensatore lineare e perfetto. Induttore lineare e perfetto.
Regime periodico alternato sinusoidale (pas). Segnali e loro rappresentazione. Fasori. Bipoli
elementari in regime pas. Bipoli passivi lineari: impedenza e ammettenza. Potenza elettrica di
bipolo lineare: potenza attiva, reattiva, apparente. Potenze dei bipoli elementari in regime
pas. Risposta in frequenza di bipolo passivo lineare. Bipolo risonante LC serie e parallelo. Bipolo risonante RLC serie e parallelo: frequenze di taglio, larghezza di banda. Mutuo induttore
lineare e perfetto. Potenza ed energia di un mutuo induttore. Doppi bipoli lineari e passivi. Parametri Z,Y,H,T. Trasformatore ideale.
3. Circuiti in regime perturbato Regime perturbato
Analisi di un circuito lineare di ordine n. Frequenze caratteristiche, valori iniziali, transitorio e
regime. Circuiti lineari del primo ordine. Circuiti lineari del secondo ordine. Prerequisiti
Conoscenze di base di strumenti matematici elementari quali sistemi di equazioni lineari, numeri complessi, derivate e integrali.
Materiale didattico consigliato
C.A. Desoer, E.S. Kuh. Fondamenti di teoria dei circuiti. Franco Angeli, Milano.
A. Savini. Argomenti di elettrotecnica con esercizi. Ed. Spiegel, Milano.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda e terza parte del corso. Per coloro che avranno superato entrambe le prove in itinere
e avranno deciso di avvalersene entro l'anno accademico in cui si sono svolte, l'esame si
svolgerà nell'ambito di uno degli appelli previsti; esso consisterà nell'attribuzione del voto, basato sul risultato delle due prove in itinere e sulla discussione di queste. Diversamente, gli
Savini, Di Barba - Teoria dei circuiti
studenti sosterranno una prova scritta per essere ammessi al colloquio finale. Quest' ultimo
consisterà nel rispondere in forma scritta ad alcuni quesiti. In tutti e due i casi, è necessario
iscriversi all'appello in cui si intende sostenere l'esame finale, sia esso l'attribuzione del voto
sia esso la prova scritta seguita dal colloquio. Nel primo caso, al momento dell'iscrizione, si
deve specificare che non si intende sostenere la prova scritta. L'iscrizione agli appelli si effettua presso la segreteria del Dipartimento di Ingegneria Elettrica al piano G. Anche gli studenti
che non devono sostenere lo scritto devono presentarsi il giorno dell'appello, in quanto in tale
sede verrà istituito il calendario dei colloqui per l'attribuzione del voto. Durante le prove in
itinere e la prima prova scritta degli appelli d'esame è possibile consultare qualsiasi materiale
didattico. Durante la seconda prova degli appelli d'esame non è possibile consultare alcun
materiale didattico. Le prove in itinere hanno validità un anno accademico. Le prove effettuate
in uno degli appelli d'esame hanno validità limitata a quell'appello.
Perregrini - Teoria dei circuiti (mn)
Teoria dei circuiti (mn)
Docente: Luca Perregrini
Codice del corso: 062118
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/31
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza delle grandezze elettriche di interesse nello studio tecnico dei circuiti e delle corrispondenti unità di misura; conoscenza del comportamento dei bipoli lineari e delle loro proprietà energetiche; conoscenza dei principali metodi di analisi dei circuiti lineari e capacità di
applicarli numericamente; capacità di intuire e descrivere qualitativamente il funzionamento di
circuiti semplici, in regime stazionario, a bassa e alta frequenza, alla risonanza, in transitorio.
Programma del corso
Concetti e leggi fondamentali
Sistemi di unità di misura, carica e corrente, tensione, potenza ed energia, elementi circuitali,
legge di Ohm, nodi, rami e maglie, leggi di Kirchhoff, resistori in serie e partitore di tensione,
resistori in parallelo e partitore di corrente, trasformazioni stella-triangolo.
Metodi di analisi delle reti
Analisi nodale, analisi nodale con generatori di tensione, analisi agli anelli, analisi agli anelli
con generatori di corrente, scrittura diretta dell'analisi nodale e della analisi agli anelli, confronto fra analisi nodale e analisi agli anelli, analisi dei circuiti con PSpice.
Teoremi delle reti
Linearità, sovrapposizione, trasformazione dei generatori, teorema di Thevenin, teorema di
Norton, massimo trasferimento di potenza, modelli dei generatori reali.
Condensatori e induttori
Condensatori, condensatori in serie e in parallelo. Induttori, induttori in serie e in parallelo.
Circuiti del primo ordine e del secondo ordine
Circuito RC autonomo, circuito RL autonomo, risposta al gradino di un circuito RC, risposta al
gradino di un circuito RL, calcolo di condizioni iniziali e finali, circuito RLC serie autonomo,
circuito RLC parallelo autonomo, risposta al gradino di circuito RLC serie, risposta al gradino
di circuito RLC parallelo.
Regime sinusoidale e fasori
Sinusoidi, fasori, relazioni tra fasori per gli elementi circuitali, impedenza e ammettenza. Leggi
di Kirchhoff nel dominio della frequenza, composizione di impedenze, circuiti di sfasamento,
ponti AC, risonanza serie, risonanza parallelo, analisi nodale, analisi agli anelli, principio di
sovrapposizione, trasformazione di generatori, circuiti equivalenti di Thevenin e Norton, potenza istantanea e potenza media, teorema sul massimo trasferimento di potenza media, valori efficaci, potenza apparente e fattore di potenza, potenza complessa, conservazione della
potenza, rifasamento.
Cenni sul sistema trifase
Tensioni trifase bilanciate, configurazione stella-stella bilanciata, potenza in un sistema trifase
bilanciato, sistemi trifase sbilanciati, cablaggio di impianti domestici.
Circuiti con accoppiamento magnetico
Mutua induttanza, energia in un circuito con accoppiamento, trasformatori lineari, trasformatori ideali, trasformatore come dispositivo di isolamento, trasformatore come dispositivo di adattamento, distribuzione della potenza elettrica.
Perregrini - Teoria dei circuiti (mn)
Prerequisiti
Conoscenze di base di strumenti matematici elementari quali sistemi di equazioni lineari, numeri complessi, derivate ordinarie e integrali, equazioni differenziali lineari del primo e secondo ordine a coefficienti costanti.
Materiale didattico consigliato
C. Alexander, M. Sadiku. Circuiti Elettrici. McGraw-Hill, 2001.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. È ammesso alla prova orale solo
chi abbia superato la prova scritta, nello stesso appello e con almeno 15/30. Verranno svolte
due prove "in itinere", una alla metà del corso e l'altra alla conclusione. Gli studenti che avranno superato le prove in itinere con un voto complessivo superiore a 15/30 saranno dispensati dall'obbligo della prova scritta, purché l'esame orale venga sostenuto nella sessione
immediatamente seguente la conclusione del corso. Con la partecipazione ad una normale
prova scritta lo studente rinunzia irrevocabilmente ad avvalersi della valutazione acquisita attraverso le prove "in itinere".
Costamagna - Teoria dei segnali
Teoria dei segnali
Docente: Eugenio Costamagna
Codice del corso: 062155
Corso di laurea: ElTel
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 20
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di introdurre la teoria dei segnali utilizzando al minimo il formalismo matematico e puntando su esercitazioni ed esemplificazioni assistite da strumenti hardware e software.
Programma del corso
Caratterizzazione dei segnali nel tempo
• segnali continui, discreti, periodici
•
energia, correlazione, convoluzione, ortogonalità
•
campionamento, quantizzazione, codifica
• sistemi lineari: I/O, casualità, adattamento
Caratterizzazione dei segnali in frequenza
• definizione di cambiamento di base (concetto di trasformata)
•
esempi trasformazioni semplici (Gram-Shmidt)
•
trasformata di Fourier e proprietà
•
analisi spettrale
•
distorsione
• campionamento in frequenza
Caratterizzazione statistica dei segnali
• elementi di statistica
•
esempi di funzioni distribuzione e calcolo dei momenti
•
processi aleatori e loro caratterizzazione
•
rumore gaussiano e somma di gaussiane
•
caratterizzazione spettrale di segnali aleatori
Prerequisiti
Necessari: nozioni base di matematica (calcolo differenziale e integrale) auspicabili: concetto
di trasformata, trasformata di Fourier, statistica.
Materiale didattico consigliato
S. Haykin. An Introduction to analog and digital Communications. J. Wiley and Sons, 1989.
Dispense del corso. Costituiscono un utile compendio in italiano della trattazione svolta sull'Haykin.
Leon W. Couch II. Fondamenti di Telecomunicazioni. Apogeo. Adatto a coprire quasi tutto lo
svolgimento del corso e con molto materiale aggiuntivo, sia per Teoria dei segnali che per
Comunicazioni Elettriche.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste di una prova scritta e di una prova orale. Durante il corso verranno svolte
due prove in itinere, il cui esito positivo dispenserà lo studente dall'obbligo della prova scitta.
Gamba - Teoria dei segnali (mn)
Teoria dei segnali (mn)
Docente: Paolo Ettore Gamba
Codice del corso: 062124
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza della rappresentazione in frequenza di un segnale deterministico. Conoscenza
del concetto di rumore come processo stocastico. Conoscenza delle tecniche più semplici di
trasmissione dell'informazione. Capacità di analizzare segnali deterministici e calcolarne proprietà fondamentali (spettro, banda, potenza/energia). Capacità di dimensionare semplici collegamenti per telecomunicazioni utilizzando alcune delle modulazioni introdotte (AM, FM e
PCM).
Programma del corso
Analisi dei segnali deterministici nel dominio della frequenza
Serie di Fourier. Serie di Fourier in forma esponenziale. Risposta dei sistemi lineari e proprietà delle funzioni di trasferimento. Potenza ed energia dei segnali. Densità spettrale di potenza
e di energia. La trasformata di Fourier. Il teorema di convoluzione. Il teorema di Parseval.
Correlazione tra forme d'onda. Auto correlazione. Potenza e correlazione incrociata. Autocorrelazione delle funzioni periodiche. Significato ed importanza degli integrali di correlazione.
Cenni sulle variabili e i processi casuali
Concetto di probabilità; eventi indipendenti; variabili casuali. Distribuzione di probabilità cumulativa; densità di probabilità. Il rumore come processo stocastico. Processi stocastici stazionari. Processi ergodici.
Sistemi di comunicazione a modulazione di ampiezza
Segnale in banda base e segnale portante. Traslazione in frequenza. Rivelazione del segnale
in banda base. Modulazione di ampiezza (DSB, DSB-SC, SSB-SC). Spettro del segnale modulato in ampiezza. Modulatori. Ricezione e rivelazione del segnale modulato. I rivelatori. Multiplazione.
Sistemi di comunicazione a modulazione di frequenza
Frequenza a fase di un segnale sinusoidale. Il segnale FM. Spettro di un segnale FM con
modulazione sinusoidale. Segnali FM a banda larga ed a banda stretta. Spettro del segnale
modulato in frequenza. Banda di Carson.
Sistemi di comunicazione numerici
Campionamento dei segnali; quantizzazione; codifica binaria dei segnali; sistemi PCM e
PAM. Modulazioni digitali: ASK, FSK, PSK. Segnali QAM e QPSK.
Prestazioni dei sistemi di comunicazione
Rapporto segnale Rumore. Raffronto tra sistemi AM e FM. Bit Error Rate, BER per sistemi di
modulazione numerica.
Prerequisiti
Conoscenze acquisite nei precedenti corsi di Analisi Matematica A, Analisi Matematica B,
Teoria dei Circuiti.
Materiale didattico consigliato
S. Haykin. An introduction to Analog and Digital Communications. John Wiley & Sons, 1989.
Gamba - Teoria dei segnali (mn)
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima (punti
1 e 2) e sulla seconda parte (punti 2, 3 e 4) del Corso. Il superamento di entrambe le prove
scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato una delle prove in itinere potranno sostenere una prova scritta integrativa, che verterà su gli argomenti della prova non superata. Chi non superasse la prova integrativa dovrà superare una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso. Le prove scritte comprenderanno
problemi e domande a risposta aperta.
Gamba - Teoria dei segnali e comunicazioni elettriche
Teoria dei segnali e comunicazioni elettriche
Docente: Paolo Ettore Gamba
Codice del corso: 062315
Corso di laurea: Biom, Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Conoscenza della rappresentazione in frequenza di un segnale deterministico. Conoscenza
del concetto di rumore come processo stocastico. Conoscenza delle tecniche più semplici di
trasmissione dell'informazione. Capacità di analizzare segnali deterministici e calcolarne proprietà fondamentali (spettro, banda, potenza/energia). Capacità di dimensionare semplici collegamenti per telecomunicazioni utilizzando alcune delle modulazioni introdotte (AM, FM e
PCM).
Programma del corso
Analisi dei segnali deterministici nel dominio della frequenza
Serie di Fourier. Serie di Fourier in forma esponenziale. Risposta dei sistemi lineari e proprietà delle funzioni di trasferimento. Potenza ed energia dei segnali. Densità spettrale di potenza
e di energia. La trasformata di Fourier. Il teorema di convoluzione. Il teorema di Parseval.
Correlazione tra forme d'onda. Auto correlazione. Potenza e correlazione incrociata. Autocorrelazione delle funzioni periodiche. Significato ed importanza degli integrali di correlazione.
Cenni sulle variabili e i processi casuali
Concetto di probabilità; eventi indipendenti; variabili casuali. Distribuzione di probabilità cumulativa; densità di probabilità. Il rumore come processo stocastico. Processi stazionari, processi
ergodici.
Sistemi di comunicazione a modulazione di ampiezza
Segnale in banda base e segnale portante. Traslazione in frequenza. Rivelazione del segnale
in banda base. Modulazione di ampiezza (DSB, DSB-SC, SSB-SC). Spettro del segnale modulato in ampiezza. Modulatori. Ricezione e rivelazione del segnale modulato. I rivelatori. Multiplazione.
Sistemi di comunicazione a modulazione di frequenza
Frequenza a fase di un segnale sinusoidale. Il segnale FM. Spettro di un segnale FM con
modulazione sinusoidale. Segnali FM a banda larga ed a banda stretta. Spettro del segnale
modulato in frequenza. Banda di Carson.
Sistemi di comunicazione numerici
Campionamento dei segnali; quantizzazione; codifica binaria dei segnali; sistemi PCM e
PAM. Modulazioni digitali: ASK, FSK, PSK. Segnali QAM e QPSK.
Prestazioni di sistemi di telecomunicazione
Rapporto segnale rumore. Prestazioni delle modulazioni AM e FM. Bit Error Rate. BER di
modulazioni numeriche. Filtro adattato.
Prerequisiti
Conoscenze acquisite nei precedenti corsi di Analisi Matematica A, Analisi Matematica B,
Teoria dei Circuiti.
Materiale didattico consigliato
S. Haykin. An introduction to Analog and Digital Communications. John Wiley & Sons, 1989.
Gamba - Teoria dei segnali e comunicazioni elettriche
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima (punti
1 e 2) e sulla seconda parte (punti 2, 3 e 4) del Corso. Il superamento di entrambe le prove
scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato una delle prove in itinere potranno sostenere una prova scritta integrativa, che verterà su gli argomenti della prova non superata. Chi non superasse la prova integrativa dovrà superare una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso. Le prove scritte comprenderanno
problemi e domande a risposta aperta.
Magni - Teoria dei sistemi
Teoria dei sistemi
Docente: Lalo Magni
Codice del corso: 062046
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/04
Lezioni (ore/anno):
28
Esercitazioni (ore/anno): 12
Laboratori (ore/anno):
10
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire allo studente gli elementi di base della teoria dei sistemi dinamici.
Dopo un'introduzione nella quale vengono evidenziate le problematiche fondamentali del controllo automatico e l'importanza dei modelli matematici per lo studio dei sistemi dinamici, sono
introdotti i principali concetti e presentati i principali risultati riguardanti i sistemi dinamici lineari e non lineari a tempo continuo. Particolare attenzione è data ai concetti di "stato, movimento, stabilità, controllabilità, osservabilità". Nella seconda parte del corso lo studio dei sistemi
dinamici lineari e stazionari è condotto nel dominio delle trasformate, introducendo le nozioni
di "funzione di trasferimento, schemi a blocchi, risposta in frequenza". Il corso è completato
da una serie di esercitazioni durante le quali sistemi fisici di natura diversa vengono descritti
in precisi termini matematici ed analizzati applicando metodologie apprese durante le lezioni.
Programma del corso
Problemi e sistemi di controllo
Problemi di controllo, sistemi di controllo, ruolo della modellistica.
Sistemi dinamici a tempo continuo
Classificazione dei sistemi dinamici, movimento ed equilibrio, sistemi lineari, linearizzazione,
stabilità.
Sistemi lineari e stazionari a tempo continuo
Movimento ed equilibrio, stabilità, stabilità ed equilibrio dei sistemi non lineari, raggiungibilità,
osservabilità e scomposizione canonica.
Funzioni di trasferimento
Definizione e proprietà, rappresentazione e parametri della funzione di trasferimento, risposta
allo scalino, realizzazione.
Risposta in frequenza
Risposta in frequenza, diagrammi cartesiani o di Bode.
Simulazione e analisi con l'ausilio di Matlab/Simulink
Prerequisiti
Conoscenze acquisite nei corsi di Analisi Matematica, Geometria e Algebra, Metodi Matematici, Elettronica I, Fisica I.
Materiale didattico consigliato
P. Bolzern, R. Scattolini, N. Schiavoni:. Fondamenti di controlli automatici. McGraw Hill Italia.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Verranno svolte due prove scritte in itinere, che verteranno rispettivamente sulla prima e sulla
seconda parte del Corso. Il superamento di entrambe le prove scritte equivarrà al superamento dell'esame. Coloro che non avranno superato entrambe le prove in itinere dovranno sostenere una prova scritta, che verterà su tutti gli argomenti trattati durante il Corso.
Venini - Teoria delle strutture
Teoria delle strutture
Docente: Paolo Venini
Codice del corso: 062246
Corso di laurea: Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/08
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno): 10
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire all'allievo la capacità di modellare, descrivere analiticamente e
studiare numericamente alcune classi di strutture di frequente uso pratico. La capacità di formulare criticamente le ipotesi necessarie per trasformare un problema di meccanica del continuo in uno di meccanica delle strutture rientra tra gli obiettivi primari del corso. Parimenti,
con riferimento all'instabilità delle strutture, saper descrivere "aspetti del secondo ordine"
quantificandone la rilevanza a seconda dei casi pratici rientra tra le abilità che lo studente deve acquisire. Introdurre lo studente alla modellazione numerica delle strutture, fornendo al
contempo la capacità di vagliare i risultati del calcolo automatico, è l'obiettivo conclusivo del
corso.
Programma del corso
Il corso introduce lo studente ad alcuni aspetti avanzati della scienza delle costruzioni in vista
degli approfondimenti previsti nei corsi di laurea specialistica e delle applicazioni in ambito
professionali.
Instabilità delle strutture
Motivazioni e definizioni. Modelli ad aste rigide ad elasticità concentrata. L'asta caricata di
punta e il carico critico euleriano. Metodi statici e dinamici, metodi forti e deboli. Ruolo dei
funzionali energetici e delle loro variazioni prime e seconde in instabilità delle strutture. Applicazioni avanzate per strutture intelaiate. Instabilità flesso-torsionale.
Strutture bidimensionali
Problemi piani negli sforzi e nelle deformazioni. Approccio in coordinate cartesiane e in coordinate cilindriche. Metodi risolutivi analitici e semi-analitici. Applicazioni alla trave-parete.
Cenni alle teorie delle piastre e dei gusci.
Metodi numerici per le strutture
Cenni generali ai metodi di approssimazione. Il metodo degli elementi finiti: versioni agli spostamenti e miste. Ruolo dei funzionali energetici: energia potenziale, funzionali di HellingerReissner e Hu-Washizu. Applicazioni, anche numeriche, ai problemi piani e all'instabilità delle
strutture.
Prerequisiti
Il corso richiede come prerequisiti fondamentali i contenuti dei corsi di Scienza delle Costruzioni A e B. Risultano utili conoscenze di algebra delle matrici (corso di Geometria ed Algebra) e analisi numerica (corso di Calcolo Numerico).
Materiale didattico consigliato
P. Venini. Appunti delle lezioni.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Le verifiche consistono in due prove scritte in itinere, rispettivamente a metà e alla fine dell'insegnamento, e in una prova orale finale. Il superamento di entrambe le prove scritte (con valutazione sufficiente) costituisce condizione necessaria per l'ammissione all'esame orale. In
alternativa, lo studente può sostenere un'unica prova scritta finale più la prova orale.
Cinquini - Teoria delle strutture bidimensionali (ea)
Teoria delle strutture bidimensionali (ea)
Docente: Carlo Cinquini
Codice del corso: 061085
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 4,5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/08
Lezioni (ore/anno):
40
Esercitazioni (ore/anno): 10
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire all'allievo una approfondita conoscenza della Meccanica del Continuo e della Meccanica delle Strutture, con riferimento ai problemi bidimensionali. La sicura
padronanza dell'argomento, ovviamente prodromica ai corsi applicativi, è certo fra gli elementi
caratterizzanti la formazione di un Ingegnere Civile con Laurea Specialistica.
Programma del corso
Meccanica del Continuo
Stati piani di deformazione e di tensione: formulazioni, proprietà, metodi di soluzione.
Meccanica delle strutture
Lastre, lastre piane(piastre): definizioni e formulazioni conseguenti; lastre inflesse: soluzione
generale mediante integrazione dell'equazione di stato e soluzioni in forma chiusa per casi
particolari.
Metodi numerici
Modelli e soluzioni.
Prerequisiti
Conoscenza della disciplina, come sviluppata nella Laurea di primo livello, nei corsi di Scienza delle Costruzioni A e B e nel corso di Teoria delle strutture.
Materiale didattico consigliato
L. Corradi Dell'Acqua. Meccanica della Strutture, vol. I, II, III. McGraw-Hill, Milano.
R. Baldacci. Scienza delle Costruzioni, Vol. I, II. UTET, Torino.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Eventuale prova in itinere. Prova Finale.
Spalla - Teoria e pratica del rilevamento GPS
Teoria e pratica del rilevamento GPS
Docente: Anna Spalla
Codice del corso: 062305
Corso di laurea: Civ
Crediti formativi: 3 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/06
Lezioni (ore/anno):
15
Esercitazioni (ore/anno): 15
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
L'obiettivo è quello di familiarizzare gli studenti con la Geodesia Spaziale e, in particolare, di
rendere gli studenti in grado di acquisire ed elaborare criticamente i dati provenienti dalla costellazione GPS, con riferimento al loro utilizzo a fini di posizionamento geodetico e rilevamento territoriale.
Programma del corso
Premesse
Richiami a datum planimetrici e altimetrici; altezze ellissoidiche e ortometriche; conversioni di
datum planimetrico e altimetrico.
Il sistema GPS
La costellazione dei satelliti, il segnale e le modalità di rilevamento, in particolare:
•
modalità di rilevamento statica, rapido-statica, stop&go e cinematica;
•
in tempo reale, con uso di codici e fasi;
• in tempo reale con stazioni virtuali o multiple-reference.
Trattamento dei dati GPS
• come si esegue un rilevamento GPS: pianificazione, possibili schemi di rete, tempi di stazionamento, piano delle sessioni, processamento dati.
•
compensazione di una rete GPS.
•
conversioni di datum plano-altimetrico applicate al GPS: come inserire dati GPS in una
carta italiana, come effettuare la livellazione con GPS.
Le infrastrutture geodetiche italiane dedicate al GPS
• rete IGM95,
•
reti regionali o provinciali;
• reti di stazioni permanenti.
Le stazioni GPS permanenti e il nuovo GPS
• correzioni differenziali, VRS, MultiRef.
Cenni sulle prospettive di interazione dei sistemi GPS, Glonass e Galileo
Prerequisiti
Conoscenze di Geodesia, Topografia e Cartografia, di Informatica di base e di Trattamento
delle Osservazioni acquisibili in corsi del primo anno del primo semestre del secondo anno
del corso di laurea in Ingegneria Civile, Curriculum Costruzioni e Topografia.
Materiale didattico consigliato
Materiale distribuito a lezione e scaricabile dal sito http://geomatica.unipv.it/spalla/.
R. Galetto, A. Spalla. Lezioni di topografia. Scaricabili dal sito http://geomatica.unipv.it/spalla/.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Una prova scritta ed eventualmente un esame integrativo orale.
Gobetti - Teoria e progetto delle costruzioni in acciaio (ea)
Teoria e progetto delle costruzioni in acciaio (ea)
Docente: Armando Gobetti
Codice del corso: 061084
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 4,5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/09
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
La progettualità svolge una parte rilevante nella definizione del corso. Dapprima tuttavia viene
ripresa e generalizzata al caso tridimensionale la teoria elementare della trave e successivamente impostata la trattazione della instabilità euleriana con riferimento alla contemporanea
presenza di azione assiale, flessione e torsione. Si svolge di seguito l'analisi dei collegamenti
e la definizione della tipologia costruttiva di un edificio industriale.
Programma del corso
I profili in parete sottile, estensione dei casi di De Saint-Venant e trattazione della torsione
non uniforme
L'instabilità flessio-torsionale delle travi in parete sottile
Definizione della matrice geometrica
I carichi critici di Engesser, Considere, Von Karman e Shanley
Le unioni bullonate, saldate e flangiate. I collegamenti
Schemi per il progetto e la verifica di edifici industriali
Prerequisiti
Conoscenze di Scienza delle Costruzioni.
Materiale didattico consigliato
Verranno consigliati alcuni testi reperibili in biblioteca per eventuali approfondimenti.
G. Ballio, F. M. Mazzolani. Strutture in acciaio. Ed. Hoepli.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Il corso prevede lo svolgimento di un progetto. L'esame, orale, consiste nella discussione del
progetto e nell'approfondimento di alcuni temi fra quelli proposti nel corso.
Cantù - Teoria e progetto delle costruzioni in c.a. (ea)
Teoria e progetto delle costruzioni in c.a. (ea)
Docente: Ester Cantù
Codice del corso: 061080
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 4,5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/09
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Alcuni argomenti già precedentemente trattati nei corsi di tecnica delle costruzioni sono oggetto di approfondimento al fine di far acquisire allo studente i fondamenti teorici che sono
alla base delle prescrizioni regolamentari (normativa nazionale ed europea) relative al progetto ed alla verifica di elementi in c.a. agli stati limite ultimi ed in condizioni di esercizio.
Programma del corso
Le basi per il dimensionamento di sezioni ed elementi in c.a., acquisite nei precedenti corsi di
Tecnica delle Costruzioni, sono utilizzate per approfondire le conoscenze sugli argomenti indicati nel seguito, con l'ausilio di esercitazioni numeriche.
Stati limite ultimi per azioni normali
• richiami dai corsi precedenti su flessione semplice e pressoflessione
•
flessione biassiale
• pressoflessione deviata
Azione tagliante
• richiami sul comportamento di un elemento armato a flessione e senza armatura trasversale specifica
•
comportamento con armatura trasversale specifica
•
metodi di calcolo a taglio (metodo normale e ad inclinazione variabile)
• esempi numerici
Azione torcente
• generalità sul comportamento di elementi soggetti ad azione torcente
•
modello tridimensionale (geometria e resistenza)
• esempi numerici
Combinazioni di caratteristiche di sollecitazione
• azione tagliante ed azione flettente
•
azione tagliante ed azione torcente
•
azione flettente ed azione torcente
• esempi numerici
Verifiche agli stati limite di esercizio
• stato limite di deformazione
•
stato limite di fessurazione
• stato limite delle tensioni di esercizio
Disposizione dell'armatura
• considerazioni generali sulla corretta disposizione dell'armatura con riferimenti alla normativa vigente
Cantù - Teoria e progetto delle costruzioni in c.a. (ea)
Verifica di stabilità
• metodo della colonna modello
•
applicazione del metodo della colonna modello ad elementi inseriti in uno schema intelaiato
• esempio numerico
Elementi strutturali con schema resistente "tirante-puntone"
• mensola tozza
•
trave parete
Prerequisiti
Contenuti dei corsi di Scienza delle Costruzioni A e B e di Tecnica delle Costruzioni A e B.
Materiale didattico consigliato
A lezione sarà fornito del materiale didattico, accompagnato da riferimenti bibliografici. Inoltre
le norme tecniche sulle azioni e le norme tecniche sulle costruzioni in c.a. costituiscono uno
strumento indispensabile per lo svolgimento dell'esercitazione di progetto.
Eurocodice 2 - Progettazione delle strutture in calcestruzzo. UNI - Ente nazionale di unificazione.
E. F. Radogna. Tecnica delle Costruzioni - Costruzioni composte "acciaio-calcestruzzo" Cemento armato - Cemento armato precompresso. Masson.
G. Toniolo. Tecnica delle Costruzioni - Cemento armato - Calcolo agli stati limite - voll. 2A e
2B. Masson.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Durante il corso gli studenti svolgono un'esercitazione di progetto avente lo scopo di applicare
la teoria e le disposizioni regolamentari illustrate a lezione. L'accesso alla prova orale finale è
subordinato allo svolgimento dell'esercitazione suddetta. La prova orale finale riguarda tutto il
programma svolto.
Magrini - Termofisica dell'edificio
Termofisica dell'edificio
Docente: Anna Magrini
Codice del corso: 062206
Corso di laurea: Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/11
Lezioni (ore/anno):
20
Esercitazioni (ore/anno): 35
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso ha lo scopo di fornire allo studente nozioni sul comportamento degli edifici in regime
termico stazionario con accenni al regime variabile e sull'impiantistica utilizzata per mantenere all'interno degli edifici un microclima che assicuri il benessere ambientale, e comprende
quindi un'area di interesse sia dell'ingegneria edile sia dell'ingegneria impiantistica. Le nozioni
impartite nel corso risultano utili sia alla formazione tecnica nei settore del razionale uso
dell'energia sia nel settore della progettazione edile. Saranno trattate con particolare attenzione le problematiche relative al consumo energetico estivo ed invernale degli edifici congiuntamente con considerazioni relative all'influenza del progetto architettonico sulle condizioni di benessere e sui consumi energetici.
Programma del corso
Aria umida
Principali caratteristiche dell'aria umida e loro rappresentazione sui diagrammi.
Condizioni ambientali per il benessere
Fattori ambientali e fisiologici del benessere. Parametri di controllo per la definizione del benessere in ambienti. Il microclima negli edifici; cenni ai problema degli edifici insalubri (sick
building syndrome).
Interazione tra ambiente esterno ed edificio
Dispersioni termiche, trasmittanze, ponti termici. Caratteristiche delle superfici opache - vetrate. Metodi di calcolo. Concetti riguardanti la progettazione di edifici a basso consumo energetico. Riduzione del fabbisogno energetico dell'edificio mediante sistemi passivi. Caratteristiche
dei materiali ad accumulo termico, riduzione della radiazione solare tramite vetri bassoemissivi, schermi solari. Esame delle condizioni di realizzazione e di gestione di una Casa
passiva. Concetti riguardanti gli interventi in edifici esistenti per la riduzione dei consumi energetici. Valutazione delle possibilità' di intervento.
Impianti per la climatizzazione
Differenti tipologie di impianti e loro dimensionamento.
Impianti di riscaldamento
Apparecchiature per la produzione di acqua calda ad alta efficienza, Integrazione con acqua
calda prodotta da fonti rinnovabili, uso di pompe di calore geotermiche.
Tecniche di riduzione dei consumi energetici degli impianti
Applicazione delle più recenti normative in materia di controllo dei consumi energetici negli
impianti. Uso di pompe di calore ad alta efficienza, sfruttamento di energie rinnovabili per il
riscaldamento e per il condizionamento. Ventilazione naturale e controllata.
Prerequisiti
Conoscenze di base di chimica e di strumenti matematici elementari, derivate ed integrali, conoscenze degli stati della materia fornite dall'insegnamento di Fisica 1 B, conoscenze di termodinamica e della trasmissione del calore fornite dall'insegnamento di Fisica Tecnica.
Magrini - Termofisica dell'edificio
Materiale didattico consigliato
Carlo Pizzetti. Condizionamento dell'aria e refrigerazione. Masson.
G. Alfano, M. Filippi, E. Sacchi. Impianti di climatizzazione per l'edilizia. Dal progetto al collaudo.
ASHRAE Handbook Fundamentals. ASHRAE.
ASHRAE Handbook - HVAC Applications. ASHRAE.
ASHRAE Handbook - Refrigeration. ASHRAE.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Per accedere all'esame è necessario svolgere un'esercitazione sulle prestazioni energetiche
degli edifici (approfondimenti di quanto già svolto nel corso di Fisica Tecnica). Le modalità di
svolgimento e di consegna dell'esercitazione sono definite nella pagina web del docente. Verrà svolta una prova scritta e un colloquio orale nelle date previste per gli appelli.
Magrini - Termofluidodinamica applicata
Termofluidodinamica applicata
Docente: Anna Magrini
Codice del corso: 062203
Corso di laurea: Mec, Elt
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/10
Lezioni (ore/anno):
20
Esercitazioni (ore/anno): 35
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Nel corso viene affrontato lo studio del trasporto di energia termica in fluidi in movimento. Il
corso mira all'acquisizione di capacità progettuali e di dimensionamento di massima di componenti di impianti termici. Vengono descritti i fondamenti teorici del problema, le metodologie
analitiche e numeriche di calcolo con particolare riferimento ad applicazioni ingegneristiche.
In particolare è approfondito l'utilizzo delle equazioni fondamentali di conservazione della
massa e dell'energia nel settore della termodinamica e della fluidodinamica con particolare
riferimento ai sistemi di raffreddamento e condizionamento, applicati a problemi rilevanti nel
settore dell'ingegneria energetica. Lo studio del moto di fluidi all'interno di condotti è applicato
all'analisi dei principali meccanismi di scambio termico tra componenti.
Programma del corso
Aria umida
Definizione delle grandezze significative. Diagramma di Mollier per l'aria umida. Trasformazioni sul diagramma. Applicazioni e calcoli relativi agli impianti di condizionamento.
Convezione forzata
Fenomeno fisico, strato limite fluidodinamico e termico; moto laminare e turbolento e scambio
termico su lastra piana, su cilindri e sfere, all'interno di tubi. Esempi applicativi.
Convezione naturale
Fenomeno fisico; scambio termico in convezione naturale su superfici, all'interno di cavità.
Esempi applicativi.
Trasmissione del calore in ebollizione
Regimi di ebollizione: ebollizione di massa, ebollizione in convezione forzata; ebollizione sottoraffreddata e satura; modalità di ebollizione di massa: in convezione naturale, nucleata, regime di transizione, a film; flusso critico; effetto del sottoraffreddamento; effetto della scabrezza superficiale; ebollizione in convezione forzata.
Trasmissione del calore in regime di condensazione superficiale
Condensazione a film e condensazione a gocce; condensazione a film laminare su lastra piana verticale; numero di Reynolds per la condensazione a film, regime di transizione, regime
turbolento; condensazione a film su sistemi radiali (sfere, cilindri orizzontali isolati e sovrapposti); condensazione all'interno di tubi orizzontali; condensazione a gocce.
Prerequisiti
Conoscenze di base di strumenti matematici elementari, derivate e integrali, corso di Fisica
Tecnica.
Materiale didattico consigliato
Yunus A. Çengel. Termodinamica e Trasmissione del calore. McGraw-Hill Libri Italia srl.
Alberto Cavallini, Lino Mattarolo. Termodinamica applicata. Cleup editore.
F. Kreith. Principi di trasmissione del calore. Liguori, Napoli.
G. Guglielmini, C. Pisoni. Elementi di trasmissione del calore. Milano Veschi, 1990.
Magrini - Termofluidodinamica applicata
Modalità di verifica dell'apprendimento
Per accedere all'esame è necessario svolgere un'esercitazione sulle prestazioni energetiche
degli edifici (approfondimento di quanto già svolto per Fisica Tecnica, sui temi inerenti al corso). Le modalità di svolgimento e di consegna dell'esercitazione sono definite nella pagina
web del docente. Verrà svolta una prova scritta e un colloquio orale nelle date previste per gli
appelli.
Spalla - Topografia
Topografia
Docente: Anna Spalla
Codice del corso: 062066
Corso di laurea: Civ
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/06
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 30
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Nella esecuzione di opere di ingegneria civile il rilievo del territorio, nelle sue diverse componenti naturali e antropiche, mediante metodi topografici e fotogrammetrici, e la sua rappresentazione cartografica, intervengono nelle fasi di progettazione, di realizzazione e, a opera attuata, al momento del controllo. Scopo del corso è fornire agli studenti le conoscenze teoriche
e le metodologie operative che li rendano capaci di acquisire dati mediante misure ad hoc, di
elaborare tali dati, di valutare criticamente i risultati sia con il fine di ottenere rappresentazioni
di tipo cartografico rigoroso della realtà territoriale, sia con il fine di valutare e monitorare l'evolversi di fenomeni del tempo.
Programma del corso
Strumenti topografici
• Strumenti per la misura di angoli.
•
Misura diretta delle distanze mediante distanziometri elettronici.
• Strumenti e metodi per la determinazioni dei dislivelli.
Il sistema cartografico nazionale
• Impostazione generale del problema cartografico.
•
Rete di inquadramento planimetrica.
•
Determinazione delle coordinate ellissoidiche dei vertici trigonometrici.
•
Criteri sui quali è basata la carta di Gauss.
•
Introduzione diretta delle misure di angoli e distanze nella proiezione di Gauss.
• Rete di inquadramento altimetrica.
Il sistema GPS
• Geodesia classica e Geodesia spaziale.
•
Principio del sistema GPS.
•
La prassi operativa.
• Applicazioni in campo civile.
Procedure di misura e calcolo per il rilievo topografico classico
• Inquadramento del rilievo.
•
Procedure topografiche classiche
•
Rilievo planimetrico: triangolazioni, intersezioni, poligonali.
• Rilievo altimetrico: livellazione geometrica, livellazione trigonometrica.
Cartografia tradizionale disegnata
• Le funzioni della cartografia.
• Ambiti di utilizzazione della cartografia alle diverse scale.
Cartografia numerica vettoriale
•
Caratteristiche della cartografia numerica.
Spalla - Topografia
•
Organizzazione dei dati, intervento su essi e loro trasferimento.
• La cartografia numerica e i sistemi informativi territoriali (SIT).
Metodi di produzione della cartografia numerica
• Rilievo topografico classico.
•
Rilievo fotogrammetrico. Metodologia.
•
Digitalizzazione in forma vettoriale di cartografia tradizionale.
• Acquisizione di cartografia in forma raster.
La tecnica topografica nei collaudi e controlli di grandi strutture
• Determinazione di spostamenti verticali.
•
Determinazione degli spostamenti orizzontali.
Prerequisiti
Conoscenze relative a equazioni differenziali, elementi di geometria dello spazio 3D, algebra
lineare, curve e superfici nello spazio, campi di forze, ottica, onde elettromagnetiche, informatica.
Materiale didattico consigliato
Dispense del corso. Le dispense e il materiale proiettato durante le lezioni sono scaricabili dal
sito http://geomatica.unipv.it/spalla/.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Due prove scritte, una in itinere e una finale. Il non superamento dell'una o dell'altra comporta
il dover sostenere l'esame orale sugli argomenti relativi.
Casella - Topografia e tecniche cartografiche
Topografia e tecniche cartografiche
Docente: Vittorio Casella
Codice del corso: 062127
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/06
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 24
Laboratori (ore/anno):
9
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire le nozioni di base su Geodesia, Cartografia e Topografia classica
e satellitare; il programma comprende anche cenni ai Sistemi Informativi Territoriali. Vengono
fornite le conoscenze teoriche e operative necessarie per realizzare semplici rilevamenti topografici, classici e con GPS, elaborare i risultati e analizzarne la qualità. Si illustrano le caratteristiche della cartografia tradizionale e numerica, con l'obiettivo di formare dei fruitori esperti
e consapevoli.
Programma del corso
Calcolo delle Probabilità e Statistica
Errori casuali e sistematici. Le variabili casuali a una e due dimensioni. Il principio dei minimi
quadrati e le sue applicazioni a semplici problemi di topografia.
Geodesia e Cartografia matematica
Le superfici di riferimento: il Geoide e l'Ellissoide. I diversi sistemi di coordinate. I diversi sistemi di riferimento: Roma40, ED50, WGS-84. Conversione fra sistemi di coordinate e fra sistemi di riferimento. Il problema della proiezione cartografica. Caratteristiche della proiezione
di Gauss. I sistemi cartografici UTM e Gauss-Boaga.
Trasformazioni di coordinate
Trasformazioni elementari nel piano: traslazione, cambio di scala, rotazione; trasformazioni
composte nel piano: rototraslazione, rototraslazione con cambio di scala. Generalizzazione al
caso tridimensionale.
Topografia classica
Unità di misura degli angoli e loro conversioni. Gli strumenti per la misura di angoli e distanze:
teodolite, distanziometro, livello. Principali tecniche topografiche nel piano: rilevamento radiale, intersezione in avanti, poligonale; livellazione trigonometrica e geometrica.
Il sistema GPS
La costellazione, la struttura del segnale, il principio della misura GPS. Varie metodologie di
misura GPS: soluzione navigazionale, soluzioni alle differenze, posizionamento relativo; posizionamento in modalità post-processata e in tempo reale; GPS differenziale. Conversione delle coordinate ottenute col GPS al sistema di riferimento italiano; il problema della conversione
della quota da ellissoidica a ortometrica.
Cartografia tradizionale, Cartografia numerica e Sistemi Informativi Territoriali
Caratteristiche della cartografia tradizionale: le scale usate, le parti costituenti una tavola, i
contenuti. Caratteristiche della cartografia numerica; novità rispetto alla cartografia tradizionale disegnata; la struttura dei dati e i più diffusi formati; i metodi di produzione della cartografia
numerica. I Sistemi Informativi Territoriali come strumenti per la gestione e la consultazione
integrata delle informazioni territoriali.
Esercitazioni
Sono previste esercitazioni numeriche e pratiche che accompagnano tutto lo svolgimento del
corso. Nelle prime gli studenti sono chiamati a risolvere i principali problemi della Topografia.
Nelle seconde si offre agli studenti la possibilità di vedere in funzione e usare teodoliti elettronici, livelli elettronici e ricevitori GPS.
Casella - Topografia e tecniche cartografiche
Prerequisiti
Calcolo differenziale, algebra lineare, geometria analitica.
Materiale didattico consigliato
Dispense del corso.
Sito web del corso: http://geomatica.unipv.it/casella
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste due prove scritte in itinere, a metà circa del corso e alla fine; se vengono superate entrambe gli studenti possono chiedere la registrazione del voto corrispondente alla media dei risultati delle prove in itinere, che ha come valore massimo 27, oppure possono affrontare un colloquio che consente di incrementare il voto fino a un massimo di tre punti. Per gli
appelli ordinari è prevista una prova scritta riguardante l'intero programma e la successiva
prova orale opzionale.
Casella - Topografia e tecniche cartografiche (mn)
Topografia e tecniche cartografiche (mn)
Docente: Vittorio Casella
Codice del corso: 062097
Corso di laurea: AmbT
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/06
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 24
Laboratori (ore/anno):
9
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire le nozioni di base su Geodesia, Cartografia e Topografia classica
e satellitare; il programma comprende anche cenni ai Sistemi Informativi Territoriali. Vengono
fornite le conoscenze teoriche e operative necessarie per realizzare semplici rilevamenti topografici, classici e con GPS, elaborare i risultati e analizzarne la qualità. Si illustrano le caratteristiche della cartografia tradizionale e numerica, con l'obiettivo di formare dei fruitori esperti
e consapevoli.
Programma del corso
Calcolo delle Probabilità e Statistica
Errori casuali e sistematici. Le variabili casuali a una e due dimensioni. Il principio dei minimi
quadrati e le sue applicazioni a semplici problemi di topografia.
Geodesia e Cartografia matematica
Le superfici di riferimento: il Geoide e l'Ellissoide. I diversi sistemi di coordinate. I diversi sistemi di riferimento: Roma40, ED50, WGS-84. Conversione fra sistemi di coordinate e fra sistemi di riferimento. Il problema della proiezione cartografica. Caratteristiche della proiezione
di Gauss. I sistemi cartografici UTM e Gauss-Boaga.
Trasformazioni di coordinate
Trasformazioni elementari nel piano: traslazione, cambio di scala, rotazione; trasformazioni
composte nel piano: rototraslazione, rototraslazione con cambio di scala. Generalizzazione al
caso tridimensionale.
Topografia classica
Unità di misura degli angoli e loro conversioni. Gli strumenti per la misura di angoli e distanze:
teodolite, distanziometro, livello. Principali tecniche topografiche nel piano: rilevamento radiale, intersezione in avanti, poligonale; livellazione trigonometrica e geometrica.
Il sistema GPS
La costellazione, la struttura del segnale, il principio della misura GPS. Varie metodologie di
misura GPS: soluzione navigazionale, soluzioni alle differenze, posizionamento relativo; posizionamento in modalità post-processata e in tempo reale; GPS differenziale. Conversione delle coordinate ottenute col GPS al sistema di riferimento italiano; il problema della conversione
della quota da ellissoidica a ortometrica.
Cartografia tradizionale, Cartografia numerica e Sistemi Informativi Territoriali
Caratteristiche della cartografia tradizionale: le scale usate, le parti costituenti una tavola, i
contenuti. Caratteristiche della cartografia numerica; novità rispetto alla cartografia tradizionale disegnata; la struttura dei dati e i più diffusi formati; i metodi di produzione della cartografia
numerica. I Sistemi Informativi Territoriali come strumenti per la gestione e la consultazione
integrata delle informazioni territoriali.
Esercitazioni
Sono previste esercitazioni numeriche e pratiche che accompagnano tutto lo svolgimento del
corso. Nelle prime gli studenti sono chiamati a risolvere i principali problemi della Topografia.
Nelle seconde si offre agli studenti la possibilità di vedere in funzione e usare teodoliti elettronici e ricevitori GPS.
Casella - Topografia e tecniche cartografiche (mn)
Prerequisiti
Calcolo differenziale, algebra lineare, geometria analitica.
Materiale didattico consigliato
Dispense del corso.
Sito web del corso: http://geomatica.unipv.it/casella
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste due prove scritte in itinere, a metà circa del corso e alla fine; se vengono superate entrambe gli studenti possono chiedere la registrazione del voto corrispondente alla media dei risultati delle prove in itinere, che ha come valore massimo 27, oppure possono affrontare un colloquio che consente di incrementare il voto fino a un massimo di tre punti. Per gli
appelli ordinari è prevista una prova scritta riguardante l'intero programma e la successiva
prova orale opzionale.
Casella - Topografia e tecniche cartografiche (mn)
Topografia e tecniche cartografiche (mn)
Docente: Vittorio Casella
Codice del corso: 062188
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/06
Lezioni (ore/anno):
30
Esercitazioni (ore/anno): 24
Laboratori (ore/anno):
9
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire le nozioni di base su Geodesia, Cartografia e Topografia classica
e satellitare; il programma comprende anche cenni ai Sistemi Informativi Territoriali. Vengono
fornite le conoscenze teoriche e operative necessarie per realizzare semplici rilevamenti topografici, classici e con GPS, elaborare i risultati e analizzarne la qualità. Si illustrano le caratteristiche della cartografia tradizionale e numerica, con l'obiettivo di formare dei fruitori esperti
e consapevoli.
Programma del corso
Calcolo delle Probabilità e Statistica
Errori casuali e sistematici. Le variabili casuali a una e due dimensioni. Il principio dei minimi
quadrati e le sue applicazioni a semplici problemi di topografia.
Geodesia e Cartografia matematica
Le superfici di riferimento: il Geoide e l'Ellissoide. I diversi sistemi di coordinate. I diversi sistemi di riferimento: Roma40, ED50, WGS-84. Conversione fra sistemi di coordinate e fra sistemi di riferimento. Il problema della proiezione cartografica. Caratteristiche della proiezione
di Gauss. I sistemi cartografici UTM e Gauss-Boaga.
Trasformazioni di coordinate
Trasformazioni elementari nel piano: traslazione, cambio di scala, rotazione; trasformazioni
composte nel piano: rototraslazione, rototraslazione con cambio di scala. Generalizzazione al
caso tridimensionale.
Topografia classica
Unità di misura degli angoli e loro conversioni. Gli strumenti per la misura di angoli e distanze:
teodolite, distanziometro, livello. Principali tecniche topografiche nel piano: rilevamento radiale, intersezione in avanti, poligonale; livellazione trigonometrica e geometrica.
Il sistema GPS
La costellazione, la struttura del segnale, il principio della misura GPS. Varie metodologie di
misura GPS: soluzione navigazionale, soluzioni alle differenze, posizionamento relativo; posizionamento in modalità post-processata e in tempo reale; GPS differenziale. Conversione delle coordinate ottenute col GPS al sistema di riferimento italiano; il problema della conversione
della quota da ellissoidica a ortometrica.
Cartografia tradizionale, Cartografia numerica e Sistemi Informativi Territoriali
Caratteristiche della cartografia tradizionale: le scale usate, le parti costituenti una tavola, i
contenuti. Caratteristiche della cartografia numerica; novità rispetto alla cartografia tradizionale disegnata; la struttura dei dati e i più diffusi formati; i metodi di produzione della cartografia
numerica. I Sistemi Informativi Territoriali come strumenti per la gestione e la consultazione
integrata delle informazioni territoriali.
Esercitazioni
Sono previste esercitazioni numeriche e pratiche che accompagnano tutto lo svolgimento del
corso. Nelle prime gli studenti sono chiamati a risolvere i principali problemi della Topografia.
Nelle seconde si offre agli studenti la possibilità di vedere in funzione e usare teodoliti elettronici e ricevitori GPS.
Casella - Topografia e tecniche cartografiche (mn)
Prerequisiti
Calcolo differenziale, algebra lineare, geometria analitica.
Materiale didattico consigliato
Sito web del corso: http://geomatica.unipv.it/casella
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste due prove scritte in itinere, a metà circa del corso e alla fine; se vengono superate entrambe gli studenti possono chiedere la registrazione del voto corrispondente alla media dei risultati delle prove in itinere, che ha come valore massimo 27, oppure possono affrontare un colloquio che consente di incrementare il voto fino a un massimo di tre punti. Per gli
appelli ordinari è prevista una prova scritta riguardante l'intero programma e la successiva
prova orale opzionale.
Gamba - Trasmissione dell'informazione
Trasmissione dell'informazione
Docente: Paolo Ettore Gamba
Codice del corso: 062262
Corso di laurea: ElTel
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/03
Lezioni (ore/anno):
28
Esercitazioni (ore/anno): 19
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Introdurre le tecniche di trasmissione e codifica numerica dell'informazione. Al termine del
corso lo studente dovrà avere acquisito una conoscenza di base delle problematiche e delle
tecniche legate alla teoria dell'informazione ed alla trasmissione numerica.
Programma del corso
Principi di teoria dell'informazione
Sorgenti discrete stazionarie. Informazione, informazione mutua e condizionata. Entropia e
codifica di sorgente. Capacità del canale discreto senza memoria e del canale gaussiano additivo.
Modulazioni numeriche in presenza di rumore AWGN
Modello del segnale. Densità spettrale di potenza. Rappresentazione geometrica nello spazio
dei segnali. Probabilità d'errore per segnali PSK, QPSK, M-QAM, FSK, CPM. Maggiorazione
e minorazione della probabilità d'errore. Rivelazione differenziale non coerente.
Codifica di canale
Codici a blocco. Matrice generatrice e di parità. Distanza di Hamming. Calcolo della sindrome
e standard array. Codici convoluzionali. Caratteristiche e descrizione mediante diagramma
degli stati. Definizione e calcolo della distanza libera. Decodifica mediante l'algoritmo di Viterbi.
Trasmissione su canali selettivi
Propagazione a cammini multipli. Probabilità d'errore su canali con fading piatto. Ricezione in
diversità. Canale selettivo statico e tempo-variante. Equalizzatori lineari e stima di sequenza a
massima verosimiglianza. Cenni agli schemi di modulazione a spettro espanso.
Tecniche di sincronizzazione
Sincronizzazione di frequenza, di fase e di temporizzazione. Cenni alla stima del canale nel
dominio del tempo e della frequenza.
Prerequisiti
Nozioni impartite nei corsi di Teoria dei Segnali e Comunicazioni Elettriche.
Materiale didattico consigliato
U. Mengali, M. Morelli. Trasmissione numerica. McGraw-Hill, 2001.
J. Proakis. Digital communications. McGraw-Hill, 2001. (solo consultazione).
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in una prova scritta e in una prova orale. Durante il corso verranno svolte
due prove in itinere, il cui esito positivo dispenserà lo studente dall'obbligo dello scritto.
De Lotto - Urbanistica 1
Urbanistica 1
Docente: Roberto De Lotto
Codice del corso: 061064
Corso di laurea: EdArc
Crediti formativi: 12 CFU
Settore scientifico disciplinare: ICAR/21
Lezioni (ore/anno):
60
Esercitazioni (ore/anno): 60
Laboratori (ore/anno):
60
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di far acquisire allo studente la conoscenza dei fondamenti della disciplina
urbanistica e di fornire gli strumenti operativi per la progettazione, attraverso lo studio dei processi di trasformazione territoriale e delle attuali risorse strumentali e normative. Il Corso è di
180 ore: 60 di lezione frontale, 60 di Esercitazione e 60 di Laboratorio.
Programma del corso
Il corso si pone l'obiettivo di fornire modelli interpretativi dei processi di trasformazione territoriale e urbana, e dei rapporti tra questi e gli strumenti operativi finalizzati all'intervento urbanistico.
Città e Urbanistica
Nella prima parte del corso verranno messi in luce i fattori storici, politici, economici e sociali
che hanno guidato l'urbanizzazione e si analizzeranno gli strumenti (piani, progetti, norme,
regole) che hanno utilizzato gli operatori urbanistici per orientare i processi di trasformazione
territoriale e gli sviluppi urbani. Si effettuerà una breve ricostruzione dell'evoluzione della città
e della disciplina urbanistica, in cui viene proposta una lettura tematica e critica dei principali
piani del XIX e XX secolo: in particolare dei primi grandi piani ottocenteschi, per Parigi si sottolineano gli aspetti "strutturali" ed "operativi", per Barcellona gli aspetti "perequativi" e di ingegneria urbanistica, per Vienna il legame tra piano e progetto. Si studiano poi le utopie urbane ed il rapporto tra funzionalismo e forma della città del Movimento Moderno.
Le recenti trasformazioni urbane in Italia
Nella seconda metà del corso, con particolare riferimento alle tendenze delle recenti trasformazioni urbane in Italia e alle nuove articolazioni dei rapporti tra operatori e poteri di governo
del territorio, le lezioni forniranno agli studenti le coordinate conoscitive, interpretative e operative necessarie per affrontare problemi di pianificazione alle diverse scale (regionali, provinciali, comunali) con particolare attenzione ai problemi della mobilità, dell'ambiente e del paesaggio, della progettazione, dello spazio pubblico e collettivo. Verrà approfondita la realtà pavese nel rapporto tra l'evoluzione degli strumenti urbanistici e lo sviluppo della città di Pavia, a
partire dai primi atti della fine del XIX secolo fino agli ultimi strumenti, con particolare riferimento alla reale applicazione dei Piani.
Approfondimenti tematici
Verranno sviluppate ed approfondite alcune tematiche specifiche di pareticolare attualità nel
contesto territoriale ed urbano sia nazionale che internazionale:
•
Sistema infrastrutturale e mobilità sostenibile: il ruolo delle infrastrutture nell'evoluzione
delle politiche di piano
•
Dimensione ambientale dei piani e gestione integrata dell'ambiente alla scala regionale,
provinciale e comunale
•
Valutazione Ambientale e pianificazione
•
Sistema insediativo e spazi collettivi: la vivibilità nella città contemporanea
Prerequisiti
Conoscenze derivate dal Corso di Tecnica Urbanistica.
De Lotto - Urbanistica 1
Materiale didattico consigliato
V. Erba. Strumenti urbanistici per interventi di qualità. Franco Angeli, Milano, 2001.
V. Erba. Il piano urbanistico comunale. Edizioni Autonomie, Roma, 1991.
V. Erba, C. Morandi, M. Molon. Bovisa: una riqualificazione possibile. Unicopoli, Milano, 2000.
G. Morbelli. Città e piani d'Europa. Edizioni Dedalo, Bari, 1997.
Dispense fornite dal docente.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame verterà sulla discussione delle proposte progettuali elaborate, in stretto riferimento ai
temi trattati alle lezioni ed alle esercitazioni, oltre che sugli argomenti trattati in bibliografia.
Gobetti - Vibrazioni dei sistemi meccanici
Vibrazioni dei sistemi meccanici
Docente: Armando Gobetti
Codice del corso: 062276
Corso di laurea: Mec, Elt
Crediti formativi: 6 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-IND/13
Lezioni (ore/anno):
25
Esercitazioni (ore/anno): 25
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
0
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di fornire agli studenti le conoscenze essenziali relative al comportamento
ed alla analisi di organi strutturali in movimento, sia dal punto di vista teorico che da quello
numerico e applicativo. Dopo una necessaria trattazione dei sistemi continui, si passerà ad
una approfondita analisi dei sistemi discreti fino a giungere ai concetti di base di dinamica lagrangiana. Ampio spazio verrà infine dato alle applicazioni, queste ultime indirizzate al calcolo
ed alla risoluzione dei sistemi meccanici, cioè orientate piuttosto al calcolo analitico che alla
progettazione.
Programma del corso
Sistemi continui
Richiami sui concetti di equilibrio, congruenza e legame costitutivo per sistemi continui a una
e più dimensioni. Definizione del problema dell'elastodinamica e possibili approcci risolutivi.
Cenni all'equazione di Navier e a tecniche risolutive di tipo misto. Formulazioni integrali e
punto di vista energetico.
Sistemi discreti con cenni di dinamica lagrangiana
Definizione di sistema discreto e tecniche di discretizzazione nello spazio. Modellazione essenziale di sistemi a parametri concentrati: elementi elastici, viscosi e massivi e loro relazione
con le rispettive controparti continue. Principi variazionali in dinamica ed equazioni di Lagrange.
Metodi risolutivi analitici e numerici di sistemi rigidi in grandi spostamenti
Introduzione ai sistemi in grandi spostamenti e alle problematiche connesse, prima fra tutte la
non linearità geometrica. Tecniche di linearizzazione al passo e di integrazione numerica nel
tempo. Esempi applicativi: soluzioni in forma chiusa e per via numerica di sistemi piani.
Prerequisiti
Nozioni di base di Meccanica introdotte nei corsi di Meccanica Applicata A e B, nozioni di calcolo differenziale e integrale introdotte nel corso di Analisi Matematica B.
Materiale didattico consigliato
A. Castiglioni. Corso di Dinamica delle Strutture. CLUP.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'allievo dovrà svolgere un elaborato progettuale da presentare alla prova orale che verterà
sull'intero programma del corso. È eventualmente prevista una prova scritta preliminare.
Lombardi - Visione artificiale (mn)
Visione artificiale (mn)
Docente: Luca Lombardi
Codice del corso: 062281
Corso di laurea: Inf
Crediti formativi: 5 CFU
Settore scientifico disciplinare: ING-INF/05
Lezioni (ore/anno):
32
Esercitazioni (ore/anno):
0
Laboratori (ore/anno):
0
Progetti (ore/anno):
18
Obiettivi formativi specifici
Il corso si propone di acquisire dimestichezza con le principali tecniche per la elaborazione di
immagini sia attraverso la conoscenza dei problemi legati alla computazione di elevate quantità di dati, sia attraverso la scrittura di programmi che consentano di utilizzare e confrontare
algoritmi esistenti in letteratura.
Programma del corso
Introduzione al corso
Esempi di varie problematiche e relative applicazioni. Sistema tipo per l’elaborazione di immagini, le diverse funzioni: acquisizione, memorizzazione, pre-elaborazione, visualizzazione,
immagini a toni di grigio e immagini a colori, trasmissione.
Operatori puntuali e locali
Trasformazioni dei livelli di grigio, binarizzazione, scelta della soglia. Operatori lineari e operatori di rango. Riduzione del rumore.
Estrazione delle caratteristiche dalle immagini
Operatori per l'estrazione dei bordi, valutazione delle componenti connesse, estrazione dei
momenti.
Operatori globali
Trasformata distanza, caratterizzazione di forme tramite la trasformata di Hough.
Formazione di una immagine
Fotometria applicata all'analisi e alla sintesi di immagini. Effetti della geometria del sistema di
acquisizione, funzione di distribuzione di riflettanza, superfici opache e superfici speculari,
mappe di riflettanza. Forma da ombreggiatura.
Visione 3D e stima del movimento
Geometria della visione stereoscopica. Analisi del movimento (sequenze di immagini).
Prerequisiti
Nozioni base introdotte nei corsi di Fondamenti di Informatica.
Materiale didattico consigliato
Sono disponibili i lucidi delle lezioni svolte in classe.
Gonzalez R., Woods R. Digital Image Processing. Pearson, 2004. Testo di base.
Cantoni V., Levialdi S. La visione delle macchine. Tecniche Nuove, Milano, 1989.
Zampironi P. Metodi dell'elaborazione digitale di immagini. Masson, Milano, 1990.
Haralick R.M., Shapiro L.G. Computer and Robot Vision, Vol. I e II. Addison-Wesley, Mass.,
USA, 1992.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste due prove scritte in itinere che verteranno sul programma svolto fino a quel
momento. Inoltre durante il corso saranno sviluppati in laboratorio una serie di progetti relativi
ad alcuni degli argomenti esposti. L'esame finale, per chi ha sviluppato i progetti e superato le
prove in itinere, consiste in una discussione dei progetti svolti. Se la condizione precedente
non è stata soddisfatta, l'orale verterà su tutto il programma del corso.