Libretto della Celebrazione per la Santa Messa della Notte di Natale

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Libretto della Celebrazione per la Santa Messa della Notte di Natale
s a n ta m e s s a d e l l a n o t t e
natale del signore
Solennità
«Evangelizo vobis gaudium magnum:
hodie natus est vobis Salvator,
qui est Christus Dominus»
(versus ante evangelium in Nativitate Domini)
C h i e s a d i s a n M a r t i n o d ’a l b a r o
mercoledì 24 dicembre 2014, ore 23.20
Veglia di Attesa | 3
2| Introduzione
introduzione alla veglia e alla celebrazione
i - salutatio
Per un’antichissima tradizione che risale agli albori della Chiesa di
Roma, i cristiani celebrano il mistero del Natale del Signore nel cuore della notte, per ricordare il silenzio che tutto avvolgeva quando
discese la Parola divina e la luce brillò davanti ai pastori, i quali,
mentre erano in veglia, accolsero il lieto annunzio della nascita del
Salvatore.
Saluto e introduzione allaVeglia
Imitiamo dunque il comportamento dei pastori, inconsapevoli di
quanto sarebbe capitato prima dell’annuncio degli angeli: restiamo
stupiti, nell’ascoltare questa sera l’avvicendarsi della storia in attesa dell’Evento, e di un Dono cosi grande che da soli non possiamo
comprenderlo né capirlo, ma che ci salva solo grazie alla Fede.
Celebreremo questo mistero avvicinandoci progressivamente al
cuore del Natale: l’annuncio e la nascita. Lo faremo attraverso il
canto delle Antifone Maggiori dell’Avvento e la proclamazione
delle letture profetiche, intervallate dai canti che le richiamano.
Durante questi momenti, saranno portati da alcuni ragazzi due segni: la luce (simbolo della progressiva presenza del Cristo) e l’incenso,
(segno delle nostre preghiere e della lode) fino a completare il semicerchio ideale posto davanti alla statua del Salvatore, sistemata idealmente davanti all’altare (simbolo del memoriale del sacrificio).
Adorando il mistero, vogliamo ricordarci di quanti, come noi, sono
in attesa del Figlio dell’Uomo. Vogliamo pensare a tutte quelle comunità in terre di guerra, di fame, di malattia; vogliamo pensare al
Santo Padre Francesco, che celebra questa sera stessa, nella basilica
di San Pietro in Vaticano la Santa Messa della Notte; vogliamo pensare a quanti soffrono in solitudine negli ospedali. La gioia e la solennità di questa celebrazione siano anche per loro. A tutti l’augurio
che la gloria di Dio risplenda anche nei paramenti, nei canti, nella
solennità della celebrazione, ma soprattutto risplenda nei cuori e ci
renda capaci, grazie alla forza di questo Bambino (“perchè un figlio è
nato per noi e sulle sue spalle è il potere”), di portare a tutti l’annuncio
della sua nascita e la gioia del suo Vangelo.
Nel nome del Padre, e del Figlio,
e dello Spirito Santo.
Amen.
Il sacerdote, se lo ritiene necessario, introduce la Veglia.
All’inizio di questo momento la chiesa è buia. Ciò ci ricorda il buio della
storia prima della venuta di Cristo. A seguire, dopo ogni profezia, accenderemo le luci e le candele della Chiesa, ricordando cosi la venuta della
Luce del mondo.
Ascoltiamo alcuni testi profetici dell’Antico Testamento che hanno annunziato in modo progressivo la venuta del Messia.
ii - antiphonae et lectiones prophetarum
I - O Sapienza
O Sapienza,
che esci dalla bocca
dell’Altissimo,
ti estendi ai confini del mondo,
e tutto disponi con soavità
e con forza:
vieni, insegnaci la via
della saggezza.
(17 dic)
O Sapientia,
quae ex ore Altissimi prodiisti,
attingens a fine usque ad finem,
fortiter suaviter
disponensque omnia:
veni ad docendum nos
viam prudentiae.
Ascoltate la parola di Dio: dal libro della Gènesi.
49, 1-2.8-10
Quindi Giacobbe chiamò i figli e disse: “Radunatevi, perché io vi annunzi quello che vi accadrà nei tempi futuri. Radunatevi e ascoltate,
figli di Giacobbe, ascoltate Israele, vostro padre!
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4| Veglia di Attesa
Giuda, te loderanno i tuoi fratelli; la tua mano sarà sulla nuca dei
tuoi nemici; davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre.
Un giovane leone è Giuda: dalla preda, figlio mio, sei tornato; si è
sdraiato, si è accovacciato come un leone e come una leonessa; chi
oserà farlo alzare? Non sarà tolto lo scettro da Giuda nè il ba-stone
del comando tra i suoi piedi, finchè verrà colui al quale esso appartiene e a cui è dovuta l’obbedienza dei popoli”.
Come risposta ad ogni lettura ascoltata, coro e assemblea invocano la
venuta del Salvatore con le parole seguenti:
Il cantore e poi l’assemblea:
2. Tu quando verrai, Signore Gesù,
insieme vorrai far festa con noi.
E senza tramonto la festa sarà:
perché finalmente saremo con te.
3. Tu quando verrai, Signore Gesù,
per sempre dirai: «Gioite con me!».
Noi ora sappiamo che il Regno verrà:
nel breve passaggio viviamo di te.
II - O Signore, guida della casa d’Israele
O Signore,
guida della casa d’Israele,
che sei apparso a Mosè
nel fuoco del roveto,
e sul monte Sinai gli hai
dato la legge:
vieni a liberarci
con braccio potente.
(18 dic)
Canto per la meditazione
Tu quando verrai (musica di W. Croft, testo di G. F. Poma)
O Adonai,
et dux domus Israël,
qui Moyse
in igne flammae
rubi apparuisti, et ei in Sina
legem dedisti:
veni ad redimendum nos
in brachio extento.
Ascoltate la parola di Dio: dal libro del profeta Isaia.
7, 10-15
Il Signore parlò ancora ad Acaz: “Chiedi un segno dal Signore tuo
Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in alto”. Ma Acaz rispose:
“Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore”. Allora Isaia disse:
“Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli
uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e
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6| Veglia di Attesa
partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele. Egli mangerà panna
e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene.
Ascoltate la parola di Dio: dal libro del Profeta Isaia.
Il cantore e poi l’assemblea:
In quel giorno, un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del
Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di
fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e
non prenderà decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia
i poveri e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese.
Meditiamo insieme sulle parole del canto:
Canto per la meditazione
Ecce Virgo concipiet (F. Caudana, XX sec.)
Ecce Virgo concipiet
et pariet Filium, dicit Dominus,
et vocabitur nomen ejus
Admirabilis, Deus Fortis.
Erumpant montes
iucunditatem,
et colles iustitiam,
quia lux mundi, Dominus,
cum potentia venit.
Ecco la Vergine concepirà
e partorirà un Figlio,
dice il Signore, e il suo nome sarà
Ammirabile, Dio Forte.
Prorompano i monti
di gioia,
e i colli di giustizia,
perché la luce del mondo,
il Signore, viene con potenza.
III - O germoglio di Iesse
O germoglio di Iesse,
che t’innalzi
come segno per i popoli,
tacciono davanti
a te i re della terra,
e le nazioni t’invocano:
vieni a liberarci, non tardare.
(19 dic)
O Radix Iesse,
qui stas in signum populorum,
super quem continebunt
reges os suum,
quem gentes deprecabuntur:
veni ad liberandum
nos, iam noli tardare.
11, 1-4a
Il cantore poi l’assemblea:
Canto per la meditazione
Innalzate nei cieli (mus. di A. Martorell, testo di S. Albisetti)
1. Innalzate nei cielo lo sguardo:
la salvezza di Dio è vicina.
Risvegliate nel cuore l’attesa
per accogliere il Re della gloria.
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8| Veglia di Attesa
L’organo suona un brano strumentale.
2. Sorgerà dalla casa di David
il Messia da tutti invocato:
prenderà da una vergine il corpo
per potenza di Spirito Santo.
V - O Astro che sorgi
IV - O Chiave di Davide
O Astro che sorgi,
splendore della luce eterna,
sole di giustizia:
vieni, illumina
chi giace nelle tenebre
e nell’ ombra di morte.
(21 dic)
O Chiave di Davide,
scettro della casa d’Israele,
che apri, e nessuno può
chiudere, chiudi, e nessuno
può aprire: vieni, e libera
l’uomo prigioniero,
che giace nelle tenebre
e nell’ ombra di morte.
(20 dic)
O Clavis David,
et sceptrum domus Israël,
qui aperis, et nemo claudit,
claudis, et nemo aperuit:
veni, et educ vinctum de
domo carceris, sedentem
in tenebris, et umbra mortis.
Ascoltate la parola di Dio: dal libro del profeta Michea
5, 1-3
E tu, Betlemme di Efrata, così piccola per essere fra i capoluoghi di
Giuda, da te mi uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele;
le sue origini sono dall’antichità, dai giorni più remoti. Perciò Dio li
metterà in potere altrui fino a quando colei che deve partorire partorirà; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele. Egli starà
là e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore suo Dio. Abiteranno sicuri perché egli allora sarà grande fino
agli estremi confini della terra, e sarà la pace.
Il cantore e poi l’assemblea:
O Oriens,
splendor lucis aeternae,
et sol justitiae:
veni, et illumina
sedentes in tenebris,
et umbra mortis.
Ascoltate la parola di Dio: dal libro del profeta Sofonia
3, 14-18a
Gioisci, figlia di Sion, esulta, Israele, e rallegrati con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme! Il Signore ha revocato la tua condanna, ha
disperso il tuo nemico. Re d’Israele è il Signore in mezzo a te, tu
non vedrai più la sventura. In quel giorno si dirà a Gerusalemme:
“Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore tuo Dio
in mezzo a te è un salvatore potente. Esulterà di gioia per te, ti rinnoverà con il suo amore, si rallegrerà per te con grida di gioia, come
nei giorni di festa”.
Il cantore e poi l’assemblea:
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Canto di attesa
Già l’universo (testo e musica di mons. G. Liberto)
VI - O Re delle Genti
O Re delle Genti,
atteso da tutte le nazioni,
pietra angolare
che riunisci i popoli in uno;
vieni, e salva l’uomo
che hai plasmato dalla terra.
(22 dic)
O Rex Gentium,
et desideratus earum,
lapisque angularis,
qui facis utraque
unum: veni, et salva hominem,
quem de limo formasti
Mentre l’organo suona un sottofondo adatto un lettore proclama
il seguente testo, tratto dagli antichi racconti della nascita di Cristo:
L’ attesa estatica della Creazione (*)
2. Nel seno della madre, come perla,
una scintilla accesa dallo Spirito
riporta al mondo quell'eterna icone
che senza la sua luce non si vede.
3. Bellezza senza uguali si nasconde
tra povere pareti di Betlemme;
chi tra di noi, nel minimo del mondo,
vede il più bello tra i figli dell’uomo?
4. La lode canti delle nostre labbra
la lampada che schiara la caligine;
si desti al canto dell'amore amante
il sonno delle genti addormentate.
Nel più grande silenzio, in quel momento si sono fermate, tremanti,
tutte le cose: infatti, cessarono i venti non dando più il loro soffio,
non s’è più mossa alcuna foglia degli alberi, non s’è più udito alcun
rumore di acque, non scorsero più i fiumi, non ci fu più il flusso
del mare, tacquero tutte le fonti di acqua, non risuonò più alcuna
voce umana: c’era un grande silenzio. In quel momento, lo stesso
polo cessò l’agile movimento del suo corso. Le misure delle ore erano quasi tramontate. Con timore grande, tutte le cose tacevano stupite, mentre noi eravamo nell’attesa della venuta della maestà, del
termine dei secoli.
Il cantore e poi l’assemblea:
5. A te sia lode o Cristo Emmanuele,
che sei del Padre stesso volto e cuore,
sia lode al fuoco santo dell’amore,
nei secoli dei secoli, per sempre.
(*) cf pag. 14 del libretto.
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12| Veglia di Attesa
VII - O Emmanuele
O Emmanuele,
nostro re e legislatore,
speranza e salvezza
dei popoli:
vieni a salvarci,
o Signore nostro Dio.
(23 dic)
iii - de annuntiatione nativitatis
O Emmanuel,
Rex et legifer noster,
expectatio gentium,
et Salvator earum:
veni ad salvandum nos,
Domine, Deus noster.
Ci si alza in piedi per ascoltare la proclamazione del testo della Kalenda,
al termine del quale il sacerdote si ritirerà in sacrestia per prepararsi alla
S. Messa della Notte. Nel frattempo l’organo può eseguire un altro brano
strumentale.
Kalenda
dal Martirologio Romano
25 dicembre, luna terza.
Trascorsi molti secoli dalla creazione del mondo,
quando in principio Dio aveva creato il cielo e la terra
e aveva fatto l’uomo a sua immagine;
e molti secoli da quando, dopo il diluvio,
l’Altissimo aveva fatto risplendere l’arcobaleno,
segno di alleanza e di pace;
Ventuno secoli dopo la partenza
da Ur dei Caldei di Abramo, nostro padre nella fede;
Tredici secoli dopo l’uscita di Israele dall’Egitto
sotto la guida di Mosè;
Circa mille anni dopo l’unzione di Davide
quale re di Israele;
Nella sessantacinquesima settimana,
secondo la profezia di Daniele;
All’ epoca della centonovantaquattresima Olimpiade;
Nell’anno 752 dalla fondazione di Roma;
nel quarantaduesimo anno dell’impero
di Cesare Ottaviano Augusto;
quando in tutto il mondo regnava la pace,
Gesù Cristo, Dio eterno e Figlio dell’eterno Padre,
volendo santificare il mondo con la sua venuta,
essendo stato concepito per opera dello Spirito Santo,
trascorsi nove mesi, nasce in Betlemme di Giuda
dalla Vergine Maria, fatto uomo:
(ci si inginocchia)
Natale di Nostro Signore Gesù Cristo,
secondo la natura umana.
Riti di introduzione | 15
i - introitus
Note
1) Sul racconto dell’“attesa estatica della Creazione”.
Il testo citato ed indicato come proveniente dagli antichi racconti
della nascita di Cristo è tratto da due codici inglesi: Arundel 404
(XIV sec.), attualmente al British Museum, e Hereford 0.3.9 (XIII
sec.), conservato presso la Libreria del Capitolo della cattedrale di
Hereford. Il testo è noto come Liber de Infantia Salvatoris o Natività di Gesù e Maria. Entrambi i codici, nel riportare questo testo,
seguono l’antichissima tradizione orale del racconto riferito dall’ostetrica chiamata da Giuseppe per assistere Maria partoriente. Si è
scelto di inserire questo passo, benché provenga da un testo non
canonico, per la sua grande potenza evocativa. Esso è anche stato
talvolta proposto, in anni precedenti, nella Veglia preparatoria alla
S. Messa della Notte di Natale celebrata nella Basilica Vaticana.
Mentre la processione si avvia all’altare si canta:
Canto di ingresso
Adeste fideles (F. Wade, 1743)
Il coro:
2) Sul senso della Veglia e dell’attesa profetica.
Il senso della veglia appena celebrata ci vuole portare a riconoscere
il Figlio di Dio come il Salvatore, il dono di Dio per noi, l’Emmanuele (Dio-con-noi). Navigando nel corso delle profezie, che abbiamo
ascoltato nei testi proposti, ci siamo immedesimati nel popolo di
Israele che, sordo ai profeti, non ha riconosciuto alla sua venuta il
Figlio di Dio fatto carne; esso è stato riconosciuto solo da umili e
poveri, dai pastori, e da quanti furono avvisati dal canto degli Angeli. Il nostro avvicinarsi alla statua velata del bambino con i doni
della luce e dell’incenso vuole ricordarci e farci conoscere che solo
in Dio e nel suo Figlio vi è salvezza per il mondo: Egli è la luce del
mondo (le candele) e a lui vanno il nostro onore (l’incenso) e la nostra
preghiera. A lui, Signore dei tempi e della storia (le Antifone Maggiori dell’Avvento trattano bene questi temi), vanno la nostra fede, la
nostra gloria, la nostra lode. La veglia si lega quindi alla Messa seguente nella quale tutti i testi parlano del bambino come del Re che
deve venire, l’Eletto di Dio, il principe della Pace e il consigliere potente,
giunto per la salvezza dell’uomo.
2. En grege relicto, humiles ad cunas
vocati pastores adproperant;
et nos ovanti gradu festinemus.
Il coro e l’assemblea:
Venite adoremus, venite adoremus,
veníte adoremus Dominum!
3. Aeterni Parentis splendorem aeternum
velatum sub carne videbimus,
Deum infantem, pannis involutum.
Riti di introduzione - Inno di Lode | 17
16| Riti di introduzione - Atto Penitenziale
Riti di Introduzione
Kyrie
Messa Adveniat Regnum Tuum (G. B. Campodonico)
Nel nome del Padre, e del Figlio,
e dello Spirito Santo.
Amen.
La pace, la carità e la fede
da parte di Dio Padre
e del Signore nostro Gesù Cristo
sia con tutti voi. Cfr. Ef 6, 23
E con il tuo spirito.
Kyrie, eleison.
Christe, eleison.
Kyrie, eleison.
Signore, pietà.
Cristo, pietà.
Signore, pietà.
iii - gloria in excelsis
ii - actus paenitentialis
Atto Penitenziale
Fratelli, per celebrare degnamente
i santi Misteri, riconosciamo i nostri peccati.
Gloria
Messa Adveniat Regnum Tuum (G. B. Campodonico)
Il Celebrante intona l’inno di lode:
Si sosta qualche istante in silenzio. Quindi il celebrante introduce:
Confesso...
e l’assemblea prosegue:
...a Dio onnipotente e a voi, fratelli,
che ho molto peccato in pensieri,
parole, opere e omissioni,
per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.
E supplico la beata sempre Vergine Maria,
gli Angeli, i Santi e voi, fratelli,
di pregare per me il Signore Dio nostro.
Dio onnipotente abbia misericordia di noi,
perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.
Il celebrante si reca alla Sede. Ci si può sedere.
Nel frattempo le campane vengono suonate a festa.
Gloria a Dio nell’alto dei cieli,
et in terra pax homínibus
bonae voluntátis.
Laudámus te, benedícimus te,
adorámus te, glorificamus te,
e pace in terra agli uomini
di buona volontà.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo,
ti adoriamo, ti glorifichiamo,
Liturgia della Parola | 19
18| Riti di introduzione - Inno di Lode
grátias ágimus tibi
propter magnam glóriam tuam,
Dómine Deus, Rex caeléstis,
Deus Pater omnípotens.
Dómine Fili unigénite,
Iesu Christe,
Dómine Deus, Agnus Dei,
Fílius Patris.
Qui tollis peccáta mundi,
miserére nobis;
qui tollis peccáta mundi,
súscipe deprecatiónem nostram.
Qui sedes ad déxteram Patris,
miserére nobis.
Quóniam tu solus Sanctus,
tu solus Dóminus,
tu solus Altíssimus,
Iesu Christe, cum Sancto Spiritu
in gloria Dei Patris. Amen.
Dio Padre onnipotente,
Signore Figlio unigenito,
Gesù Cristo,
Signore Dio, Agnello di Dio,
Figlio del Padre.
Tu che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi;
tu che togli i peccati del mondo,
ascolta la nostra supplica.
Tu che siedi alla destra del Padre,
abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo,
tu solo il Signore,
tu solo l’Altissimo,
Gesù Cristo, con lo Spirito Santo
nella gloria di Dio Padre. Amen.
Orazione-Colletta
Preghiamo. *
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte **
con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, **
concedi a noi, *
che sulla terra lo contempliamo nei suoi misteri, ***
di partecipare alla sua gloria nel cielo. ****
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
iv - liturgia verbi
ti rendiamo grazie
per la tua gloria immensa,
Signore Dio, Re del cielo,
Liturgia della Parola
Prima lettura
Ci è stato dato un Figlio.
Il lettore:
Dal libro del profeta Isaia.
I
Is 9, 1-6
l popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
Liturgia della Parola | 21
20| Liturgia della Parola
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
Il lettore:
L’assemblea:
3. Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
4. Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
Seconda lettura
Salmo Responsoriale
Salmo 95
Oggi è nato per noi il Salvatore.
Il salmista, poi il coro e l’assemblea:
È apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.
Il lettore:
Dalla prima lettera di San Paolo
apostolo ai Tessalonicesi.
F
1 Ts 2, 11-14
iglio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti
gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani
e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà,
nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del
nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le
opere buone.
1. Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.
2. Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Il lettore:
L’assemblea:
Liturgia della Parola | 23
22| Liturgia della Parola
v - evangelium
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea
alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla
casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria,
sua sposa, che era incinta.
Canto al Vangelo
Alleluia
Tono VI
Vi annunzio una grande gioia:*
oggi vi è nato un Salvatore:
Cristo Signore.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del
parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo
pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
Cf. Lc 2, 10-11
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto,
vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse
di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro:
«Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il
popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è
Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste,
che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Alleluia, alleluia, alleluia.
Vangelo
L’assemblea:
Un concelebrante:
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Si canta ancora una volta:
Dal Vangelo secondo Matteo.
I
Gloria a te, o Signore.
Lc 2, 1-14
n quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse
il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto
quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi
censire, ciascuno nella propria città.
Alleluia
Tono VI
Professione di Fede | 25
24| Professione di fede
Omelia
Il coro e l’assemblea:
Al termine dell’omelia, tutti restano seduti e osservano qualche istante di
silenzio per la preghiera personale aiutati dal suono dell’organo.
In questa santa notte, siamo invitati dalle parole della Professione di
Fede, a riflettere e pregare sul grande Mistero che si celebra in essa.
Per questo, diversamente dalle altre domeniche, durante il canto del Credo e alle parole “Et incarnatus est” ci inginocchieremo idealmente e fisicamente davanti al bambino Gesù, nato per noi.
"E per opera dello Spirito Santo, si è incarnato
nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo"
vi - professio fidei
Professione di Fede
Il celebrante si porta davanti all’altare, e, rivolto verso il Crocefisso,
recita insieme a tutti i presenti la prima parte del Credo.
Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce,
Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo.
La recita si interrompe per il canto delle parole relative all’incarnazione.
Tutti riprendono:
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato, secondo le scritture;
è salito al cielo, siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa,
una, santa, cattolica e apostolica.
Professo un solo Battesimo
per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
Amen.
Liturgia Eucaristica - Riti di Offertorio| 27
26| Pregh. Univer. o dei Fedeli
vii - oratio universalis seu oratio fidelium
Tutti siedono. Hanno luogo i riti di offertorio.
Fratelli, in questa Santa Notte, riconosciamoci davvero figli dello
stesso Padre. Rendiamo quindi gloria e lode a Dio, con la nostra
preghiera, rendendogli grazie per la venuta del Figlio. Per questo diciamo [o cantiamo] insieme:
viii - lit. eucharistica - offertorium
Liturgia Eucaristica
Riti di Offertorio
preparazione dell’altare e dei doni
1. Ti preghiamo per il nostro Papa, Francesco. In questa notte sappia vivere l’annuncio della nascita come forza per poter portare il
Vangelo a tutti; e facendosi imitatore del canto degli Angeli, riesca
ad aggiungere nuove pecore al gregge che va verso la grotta alla tua
scoperta. Noi ti preghiamo.
2. Per il nostro vescovo Angelo, guida e pastore della Diocesi: perché nel suo servizio sappia avere l’umilità dei pastori di Betlemme e
possa, grazie al tuo aiuto, essere guida capace di portare a te quanti
nelle nostre comunità sono in cerca. Noi ti preghiamo.
3. Ti preghiamo Signore, per la nostra comunità. Fa’ che, attraverso
la passione per la tua parola, discesa dal cielo e fatta carne, possa
essere un punto di riferimento per quanti sono in difficoltà. Fa’ che
ogni azione che nasce da essa sia segno della tua presenza. Noi ti
preghiamo.
4. Ti preghiamo Signore per la nostra città, ferita in questo anno
difficile e per quanti sono nella sofferenza e nel dolore: tutti possano
vivere nella certezza che solo nella vicinanza di preghiera e di fede
con il tuo Figlio, nato, morto e risorto per noi, ci sono speranza e
salvezza. Noi ti preghiamo.
O Padre, che in questa Santa Notte ti sei mostrato a noi nel bambino Gesù e ti sei fatto povero per venirci incontro, donaci la forza di
poterti imitare e far sì che chiunque veda noi, riconosca il tuo Figlio
e giunga a te. Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Canto di Offertorio
Laetentur caeli (G. Mattioli)
Laetentur caeli, et exsultet terra
ante faciem Domini,
quoniam venit.
Si rallegrino i cieli, ed esulti la terra
davanti al volto del Signore,
poiché egli viene.
Dopo l’incensazione del celebrante, tutti si alzano in piedi per ricevere
a loro volta il segno di onore. L’incenso ricorda sia le preghiere che si
innalzano a Dio, sia il segno della purificazione (dell’altare e delle offerte
perpetrate dai sacerdoti nel Tempio di Gerusalemme), sia il segno della
lode che si deve al Mistero, fattosi carne e venuto ad abitare tra noi.
Pregate, fratelli, perché il mio
e vostro sacrificio sia gradito a Dio,
Padre onnipotente.
Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio,
a lode e gloria del suo nome,
per il bene nostro e di tutta la sua Santa Chiesa.
Orazione sulle Offerte
Accetta, o Padre,
la nostra offerta in questa notte di luce,
e per questo misterioso scambio di doni trasformaci
nel Cristo tuo Figlio,
che ha innalzato l’uomo accanto a te nella gloria.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
Preghiera Eucartistica II | 29
28| Liturgia Eucaristica - Prefazio di Natale I (de Christo Luce)
Prefazio
Cristo Luce
Il Signore sia con voi.
ix - lit. eucharistica - Prex. Euchar. II
Preghiera Eucaristica II
Il celebrante esprime la lode che tutte le Creature rendono al Padre per il
dono della vita:
E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori.
Padre veramente santo,
Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.
è cosa buona e giusta.
fonte di ogni santità,
Epiclesi (invocazione per lo Spirito Santo): il celebrante invoca lo Spirito sui Doni e chiede al Padre la consacrazione.
è veramente cosa buona e giusta, *
nostro dovere e fonte di salvezza, **
rendere grazie sempre e in ogni luogo **
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. ***
santifica questi doni
con l’effusione del tuo Spirito
perché diventino per noi
Nel mistero dei Verbo incarnato *
è apparsa agli occhi della nostra mente **
la luce nuova del tuo fulgore, **
perché, conoscendo Dio visibilmente, **
per mezzo suo siamo rapiti all’amore delle cose invisibili. ***
Il celebrante traccia un segno di croce sulle offerte
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, *
ai Troni e alle Dominazioni **
e alla moltitudine dei Cori celesti, **
cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria: ***
Sanctus
Messa Adveniat Regnum Tuum (G. B. Campodonico)
Sanctus, sanctus, sanctus
Dominus Deus Sabaoth.
Pleni sunt caeli et terra gloria tua.
Hosanna in excelsis.
Benedictus qui venit
in nomine Domini.
Hosanna in excelsis.
Santo, santo, santo
il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua
gloria. Osanna nell’alto dei cieli.
Benedetto colui che viene
nel nome del Signore.
Osanna nell’alto dei cieli.
il Corpo e il Sangue
di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore,
che ci ha comandato
di celebrare questi misteri.
Anamnesi (Racconto dell’istituzione): il celebrante rievoca il momento
in cui Gesù istituisce l’Eucaristia.
Egli, offrendosi liberamente
alla sua passione,
prese il pane e rese grazie, lo spezzò,
lo diede ai suoi discepoli, e disse:
«prendete e mangiatene tutti:
questo è il mio corpo,
offerto in sacrificio per voi»
Preghiera Eucartistica II | 31
30| Preghiera Eucartistica II
Il celebrante presenta al popolo l’ostia consacrata, la depone sulla patena e genuflette in adorazione. Rialzatosi, prosegue:
Dopo la cena, allo stesso modo,
prese il calice e rese grazie,
lo diede ai suoi discepoli, e disse:
«Prendete, e bevetene tutti:
questo è il calice del mio Sangue
per la nuova ed eterna alleanza,
versato per voi e per tutti
in remissione dei peccati.
Fate questo in memoria di me»
Il celebrante presenta al popolo il calice, lo depone sul corporale e genuflette in adorazione. Rialzatosi, intona:
Mistero della fede.
Il coro e l’assemblea:
Celebrando il memoriale
della morte e risurrezione del tuo Figlio,
ti offriamo, Padre, il pane della vita
e il calice della salvezza,
e ti rendiamo grazie per averci ammessi
alla tua presenza a compiere il servizio sacerdotale.
Ti preghiamo umilmente:
per la comunione al corpo e al sangue di Cristo
lo Spirito Santo ci riunisca
in un solo corpo.
Ricordati, Padre, della tua Chiesa
diffusa su tutta la terra †
† e qui convocata nella notte
in cui la Vergine Maria diede al mondo il Salvatore.
Rendila perfetta nell'amore
in unione con il nostro Papa Francesco,
il nostro Vescovo Angelo,
e tutto l'ordine sacerdotale.
Ricordati dei nostri fratelli,
che si sono addormentati
nella speranza della risurrezione
e di tutti i defunti che si affidano alla tua clemenza:
ammettili a godere la luce del tuo volto.
Di noi tutti abbi misericordia:
donaci di aver parte alla vita eterna,
insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio,
con san Giuseppe, suo sposo,
con gli apostoli e tutti i santi,
che in ogni tempo ti furono graditi:
e in Gesù Cristo tuo Figlio
canteremo la tua gloria.
Riti di Comunione | 33
32| Preghiera Eucartistica II
Liberaci, o Signore, da tutti i mali,
Il coro e l’assemblea:
x - ritus communionis
concedi la pace ai nostri giorni
e con l’aiuto della tua misericordia
vivremo sempre liberi dal peccato
e sicuri da ogni turbamento,
nell’attesa che si compia la beata speranza
e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo.
Riti di Comunione
Preghiera del Signore
Obbedienti alla parola del Salvatore,
e formati al suo divino insegnamento,
osiamo dire:
Il coro e l’assemblea:
Il coro e l’assemblea:
Riti di Comunione | 35
34| Riti di Comunione
Signore Gesù Cristo,
che hai detto ai tuoi Apostoli:
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace»:
non guardare ai nostri peccati,
ma alla fede della tua Chiesa;
e donale unità e pace,
secondo la tua volontà.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Amen.
La pace del Signore sia sempre con voi.
E con il tuo spirito.
Il celebrante presenta all’assemblea il corpo di Cristo, agnello che toglie
i peccati del mondo e dice:
Beati gli invitati alla cena del Signore:
ecco l’Agnello di Dio,
che toglie i peccati del mondo.
O Signore, non sono degno di partecipare
alla tua mensa, ma di’ soltanto una parola,
e io sarò salvato.
I fedeli si preparano a ricevere la SS. Eucaristia.
xii - communicatio
Comunicazione all’Eucaristia
Canto di Comunione
Scambiatevi un segno di pace.
Astro del ciel
tit. orig. “Stille nacht” (F. X. Gruber, 1818)
Dopo lo scambio di pace, il celebrante spezza l’ostia consacrata.
mite Agnello redentor,
tu che i vati da lungi sognâr,
tu che angeliche voci nunziâr,
Nel frattempo si canta l’Agnus Dei.
xi - agnus dei
Agnello di Dio
Messa Adveniat Regnum Tuum (G. B. Campodonico)
Agnus Dei, qui tollis peccata
mundi, miserere nobis.
Agnus Dei, qui tollis peccata
mundi, miserere nobis.
Agnus Dei, qui tollis peccata
mundi, dona nobis pacem.
1. Astro del ciel, pargol divin,
Agnello di Dio, che togli i peccati
del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati
del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati
del mondo, dona a noi la pace.
2. Astro del ciel, pargol divin,
mite Agnello redentor,
tu di stirpe regale decor,
tu virgineo, mistico fior,
luce dona alle menti,
Pace infondi nei cuor. (2 v.)
3. Astro del ciel, pargol divin,
mite Agnello redentor,
tu disceso a scontare l’error,
tu sol nato a parlare d’amor,
Quando la distribuzione dell’Eucaristia giunge al termine, si esegue il
seguente canto dopo la Comunione.
Riti di Comunione | 37
36| Riti di Comunione
Ne l’alta notte
(D. Chiappori, 1919)
Un cantore:
1. Nell'alta notte fulgide lucean in ciel le stelle,
ai betlemiti pascoli pascean le pecorelle,
e nel silenzio udiasi la voce dei pastor:
Il coro e l'assemblea:
Orazione dopo la Comunione
Preghiamo.
O Dio, che ci hai convocati a celebrare
nella gioia la nascita del Redentore,
fa’ che testimoniamo nella vita l’annunzio della salvezza,
per giungere alla gloria del cielo.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.
xiii - ritus conclusionis
Benedizione Solenne
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito.
Ci inchiniamo per ricevere la benedizione.
Dio, che nella nascita del Cristo suo Figlio
ha inondato di luce questa notte santissima,
allontani da voi le tenebre del male
e vi illumini con la luce del bene.
Amen.
Dio, che nel suo Figlio fatto uomo
ha congiunto la terra al cielo,
vi riempia della sua pace e del suo amore.
Amen.
2. Squillò improvviso un cantico di mille angioli in coro,
che pel fiammante etere batteano l’ali d’oro,
e gïan nunziando agli uomini il nato Redentor:
Dio, che mandò gli angeli a recare
ai pastori il lieto annuncio del Natale,
vi faccia messaggeri del suo Vangelo.
Amen.
Riti di Conclusione | 39
38| Riti di Conclusione
Vi benedica Dio onnipotente,
Padre , Figlio e Spirito Santo.
Amen.
La messa è finita: andate in pace.
Rendiamo grazie a Dio.
xv - cantus ad processionem
Tu scendi dalle stelle
(S. Alfonso Maria de’ Liguori, 1754)
xiv - antiphona b. v. mariae
Alma Redemptoris Mater
2. A te, che sei del mondo il Creatore,
mancano panni e fuoco, o mio Signore!
Caro eletto pargoletto,
quanto questa povertà più m’innamora,
giacché ti fece amor povero ancora! (2 v.)
La processione si dirige verso il Presepe, dove il Celebrante depone solennemente il bambino Gesù e lo incensa; quindi la processione rientra in
sacrestia accompagnata dalle note dell’organo.
in copertina
natività - particolare degli angeli (1492)
di Domenico Ghirlandaio (1449-1494)
Tempera su tavola, cm 45 x 42
Pinacoteca Vaticana
Città del Vaticano
libretto della celebrazione realizzato come invito
ad una partecipazione consapevole e riflessiva
per la solennità del natale del Signore
I FEDELI SONO INVITATI
A CONSERVARE IL PRESENTE LIBRETTO LITURGICO
parrocchia san martino d’albaro,
via s. lagustena, 33