corriere della sera 25/02/13

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corriere della sera 25/02/13
Corriere della Sera Lunedì 25 Febbraio 2013
Sport 57
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L’intervista Ha 40 anni il totem azzurro in Val di Fiemme. E pensa all’Olimpiade
Fotofinish
Di Centa sfida anche il tempo
«Che piacere far fatica...»
VOLLEY
Macerata sconfitta
Piacenza la aggancia
Serie A1, 9ª di ritorno: Modena
ferma Macerata, raggiunta da
Piacenza al 2˚posto. Risultati:
Latina-Castellana 0-3,
Modena-Macerata 3-1,
Piacenza-Trentino 2-3,
Verona-Vibo Valentia 2-3,
San Giustino-Cuneo 2-3,
Ravenna-Perugia 0-3.
Classifica: Trento 48; Macerata
e Piacenza 44; Cuneo 40;
Modena e Perugia 33; Vibo
Valentia e Latina 28; Castellana
26; San Giustino 20; Ravenna
10; Verona 9.
«Tolgo il posto ai giovani? I risultati parlano chiaro»
DAL NOSTRO INVIATO
CAVALESE — L’ultimo degli
immortali ha voglia di scherzare.
«Ai Giochi di Sochi ci arrivo. Poi
vediamo: magari potrei fare la 50
km ai Mondiali di Falun 2015...
». Dategli la neve, due binari
stretti e solleverà il mondo. Giorgio Di Centa, 41 anni il 7 ottobre,
due ori a Torino 2006 più tutto il
resto, è vivo e lotta insieme a
noi.
Giorgio, questo in Val di
Fiemme che numero di Mondiale è?
«Il nono».
Sta cercando di battere un record?
«Ma no, il fondo è parte di
me, ho vinto ciò che ho potuto,
ho la fortuna di avere il fisico integro. Oggi fare fatica sugli sci è
puro piacere».
L’età media della squadra si
è abbassata: la chiamano nonno o zio? (ride)
«Mi chiamano Giorgio. Mi
chiedono aneddoti e ricordi, sanno che sono unico nel mio genere. Poi se ci scappa una battuta la
accetto, che discorsi... ».
❜❜
Con i giovani vado
Certezze
A fianco Giorgio
Di Centa, di
Tolmezzo, 4o anni
e due ori alle
olimpiadi invernali
di Torino 2006.
Sopra Federico
Pellegrino,
aostano di 22
anni, medaglia
d’oro nella gara
sprint a tecnica
classica ai
campionati
mondiali juniores
di Liberec del 22
gennaio 2012 .
Sono il presente
e il futuro della
nazionale di fondo
italiana
(Ipp)
Le classifiche
d’accordo e ascolto
la loro musica,
anche quando
guido il trattore
Ma cosa avete in comune lei
e un Federico Pellegrino (22 anni)?
«L’amore per lo sport e la tecnologia. I giovani stanno sempre
su Facebook, io sono innamorato dell’Ipad. Ascolto la loro musica, anche quando guido il trattore, e quando siamo sul pullmino
chiedo di alzare il volume!».
Ma sua moglie Rita non la
vorrebbe più a casa?
«È grazie a lei se sono qui:
l’estate scorsa ero così giù che
perdevo anche le gare delle slitte
a Paluzza! Mi ha incoraggiato».
Meno male: i nuovi non decollano, l’Italia è a zero medaglie e il migliore finora è un attempato friulano, un certo Di
Centa...
«Non è facile emergere, ma
per me sono contento. La condizione c’è. Vado avanti: poca Coppa del Mondo, molte gare lunghe e un aiuto ai giovani in staf-
Team sprint donne
1. Usa; 2. Svezia;
3. Finlandia; 4. Italia
(Piller, Debertolis)
Team sprint uomini
1. Russia; 2. Svezia;
3. Kazakistan; 4. Italia
(Hofer, Pellegrino)
Comb. nordica squadre
1. Francia; 2. Norvegia;
3. Usa; 7. Italia
(L. Runggaldier,
Michielli, Bauer, Pittin)
Salto a squadre
misto Hs106
1. Giappone; 2. Austria;
3. Germania; 7. Italia
(E. Runggaldier, Insam,
Colloredo, Morassi)
Il medagliere
O A B T
Norvegia
3 4 3 10
Usa
2 0 1 3
Francia
2 0 0 2
Russia
2 0 0 2
Giappone 1 1 0 2
Svizzera
1 0 0 1
Austria
0 3 1 4
Svezia
0 3 0 3
Germania 0 0 2 2
Finlandia
0 0 1 1
Così oggi
Giornata di riposo
fetta. È dura restare a contatto
con i più forti ma se mi doso bene posso farcela».
E con l’accusa di togliere il
posto ad altri, come la mette?
«Togliere il posto a chi? Sono
sempre i risultati a parlare. Se ho
la gamba, ancora mi difendo».
Ma un erede, dietro, cresce?
«Clara se la cava in tutte le tecniche, però rispetto a me gli man-
In una gara Nascar
ca un po’ di sprint. I giovanissimi
arriveranno: questo Mondiale dirà molto anche in vista di Sochi
2014».
È cambiato, il fondo, negli anni?
«Ai miei tempi si battevano le
piste a mano, erano piene di gobbe, con i binari disfatti, le curve,
condizioni nelle quali mi esalto.
Oggi sono tavoli da biliardo».
Perché i giovani non vogliono più fare fatica?
«Eh, nel fondo dalla fatica non
si scappa ma per fortuna non tutti vogliono diventare Balotelli. Però il bacino scarseggia: una volta
i bambini del mio paese volevano tutti sciare. Oggi hanno più
scelta, e si perdono numeri importanti».
Non ci resta che sperare nei
Sci
Maze superstar: la coppa va in Slovenia
La diciannovesima vittoria nella
carriera, ieri nella supercombinata di
Meribel, e il diciottesimo podio di una
formidabile stagione portano la
29enne Tina Maze alla laurea: è la
prima slovena a conquistare la Coppa
del mondo assoluta di sci. Tina ha
raggiunto i 1.844 punti a nove gare
dalla fine: non c’è più spazio per le
rivali, la prima delle quali, la tedesca
Hoefl-Riesch, si trova staccata di quasi
mille punti. La «combi» francese, nella
quale la Maze ha preceduto le due
austriache Hosp e Kirchgasser mentre
Elena Curtoni, sesta, ha dato segni di
risveglio, è la fotografia di una
stagione da dominatrice, impreziosita
pure da un oro e due argenti mondiali.
Metodo e volontà: la Maze ha mandato
Nuova regina
Tina Maze,
prima slovena a
vincere la Coppa
all’incasso due doti chiave, valorizzate
dal lavoro con uno staff italiano, in cui
il riferimento è Andrea Massi, coach e
compagno nella vita. Di fronte alla sua
supremazia perfino la Vonn, anche se
non avesse avuto una serie di guai
culminati nel grave incidente nel
superG del Mondiale, avrebbe dovuto
arrendersi. L’impresa della Maze
oscura il gigante maschile di
Garmisch, dove il francese Pinturault è
riuscito a sconfiggere sia Hirscher
(secondo, ma in grado di allungare su
Svindal nella classifica generale) sia
Ligety (terzo posto per il mattatore
della disciplina) e dove Moelgg (5˚) ha
legittimato il bronzo di Schladming,
confermandosi al top della specialità.
suoi figli (Laura 16 anni, Martina 14, Gaia 9 e William 6)...
«Martina scia benino: vince le
garette regionali e poi mi accusa
di non essere andato a vederla. Il
piccolo, invece, sa a memoria tutte le rose delle squadre di calcio
di serie A».
Non è una provocazione, è
una curiosità: ha letto «Lo
sport del doping», il libro-accusa di Donati?
«No, e non intendo farlo. Fa
male allo sport tirare fuori questi
argomenti tanti anni dopo: se le
cose si sapevano, perché non dirle prima? E lo stesso vale per Armstrong, dopo 7 Tour... La verità
è che andrebbe controllato anche chi controlla, perché di falle
nel sistema ce ne sono state eccome. Oggi credo che il fondo sia
pulito: vedo gare più aperte, distacchi ridotti e un mostro come
Northug spesso in difficoltà».
Ma insomma, da grande cosa farà?
«Il Carabiniere a tempo pieno.
Anche in un ufficio: dopo tanto
girare, non mi dispiacerebbe».
E allenare, non è uno scenario?
«Solo se me lo chiedesse uno
dei miei ragazzi».
Nel vuoto pneumatico, lunga
vita a Giorgio Di Centa.
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Gaia Piccardi
SCHERMA
Vincono i fiorettisti
Sciabolatrici seconde
Sette mesi dopo l’oro
olimpico di Londra, il fioretto
maschile azzurro torna a
imporsi: il quartetto
Cassarà-Baldini-Aspromonte-Avola ha vinto infatti la
tappa di La Coruña della
Coppa del mondo; in finale gli
azzurri hanno piegato 45-30
gli Usa, che si erano imposti a
Parigi. A Gand, invece, le
sciabolatrici chiudono al
secondo posto: in finale
hanno ceduto nettamente
alla Corea (45-28).
RUGBY
Colpo del Treviso
battuto il Munster
Dopo la sconfitta della
nazionale a Roma, bella
vittoria del Treviso in Celtic.
Il Benetton ha messo k.o. il
Munster 34-10. Successo
sfiorato anche dalle Zebre,
superate per un punto
(14-13) dal Newport. Nel
posticipo del Sei Nazioni, la
Scozia ha battuto 12-8
l’Irlanda. Nel Torneo
femminile, prima sconfitta
dell’Italia, superata 16-15 a
Benevento dal Galles.
CALCIO
Milan-Anderlecht
oggi finale a Viareggio
Si disputa oggi, tra il Milan e
i belgi dell’Anderlecht, la
finale del Torneo di
Viareggio (denominato
Viareggio Cup), classico
appuntamento del calcio
giovanile giunto alla 65ª
edizione: fischio d’inizio alle
15 allo stadio Bresciani. Il
Milan ha raggiunto l’atto
conclusivo del torneo
piegando in semifinale il
Parma per 2-1. Nella seconda
sfida, invece, l’Anderlecht
ha superato il Siena per 1-0.
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Superbike Scattata in Australia la stagione del dopo Biaggi. Incidente e paura per Melandri e Checa
Sempre Aprilia: Guintoli e Laverty i nuovi signori
Scontro a Daytona
28 feriti in tribuna
Grave incidente sabato alla gara Nascar di Daytona (Florida): un
cozzo tra due vetture ha innescato uno scontro e l’auto di Kyle
Larson è decollata colpendo la recinzione: i detriti hanno ferito
28 persone, 2 sono gravi. Nonostante ciò la gara ieri è partita.
Ha vinto lo statunitense Jimmie Johnson. Danica Patrick (foto),
prima donna a conquistare la pole, ha concluso 8ª.
L’Aprilia ricomincia da dove aveva finito, vince due gare su due nell’ouverture australiana del Mondiale Superbike e inaugura come meglio
non poteva la nuova era post
Biaggi. Davanti al campione
del mondo 2012, all’esordio
come commentatore su Italia
1, Sylvain Guintoli (che di
Max Biaggi ha ereditato la
squadra e il capotecnico Aligi
Deganello, che lavorò anche
con Marco Simoncelli) e Eugene Laverty conquistano gara 1 e gara 2 a Phillip Island e
si scambiano anche il secondo posto, segno di una superiorità indiscussa confermata
anche dal terzo posto di Michel Fabrizio in gara 1. Una
tripletta che stava per ripetersi anche in gara 2, dove inve-
A Phillip Island
Compagni Le due Aprilia di Guintoli e Laverty in Australia (Ansa)
ce al terzo posto si è inserito
Marco Melandri con la Bmw.
Per Marco è stato un esordio difficile e pieno di paura,
per sé e per il collega Carlos
Checa, che lo ha tamponato
con la sua Ducati in gara 1.
Un incidente che Melandri
racconta così: «Mi sono preoccupato per la mia spalla
(l’operazione è già in programma per mercoledì al
rientro in Italia, ndr), ma poi
la grande preoccupazione
Gara 1
1. Guintoli (Fra) Aprilia
in 33’47’’109
2. Laverty (Irl) Aprilia
a 1’’352
3. Fabrizio (Ita) Aprilia
a 1’’359
Gara 2
1. Laverty (Irl) Aprilia
in 33’45’’938
2. Guintoli (Fra) Aprilia
a 0’’418
3. Melandri (Ita) Bmw
a 1’’382
Classifica mondiale
1. Laverty (Irl)
45
1. Guintoli (Fra)
45
3. Fabrizio (Ita)
29
non è stata per me, ma per
Checa. Era immobile a bordo
pista, aveva gli occhi sbarrati
ma respirava. Il personale di
soccorso lo ha spostato come
un pezzo di plastica, caricandolo sulla barella in maniera
poco ortodossa. Non è cosi
che dovrebbe funzionare, mi
sono arrabbiato ma è servito
a poco». La Tac cui è stato sottoposto Checa ha comunque
dato esito negativo.
Prossimo appuntamento
del Mondiale Superbike ad
Aragon in Spagna il 14 aprile.
Dopo Assen in Olanda, la carovana si sposterà a Monza il
12 maggio per il quarto
round e sarà a Imola il 30 giugno per l’ottavo.
al.p.
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