Unesco 5 - Comune di Viggiù

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Unesco 5 - Comune di Viggiù
Monumenti ed ambienti principali
Arzo (TI)
Besano (VA)
Cave di macchia Vecchia,
chiesa di S. Nazaro e Celso e
chiesa di. S. Maria del ponte
Chiesa di S. Giovanni Battista e Museo dei fossili
Besazio (VA)
Chiesa di S. Maria Immacolata, chiesa di S. Antonino
Brusino Arsizio (TI)
Chiesa di San Michele e
antico centro storico
Clivio (VA)
S. Maria della Rosa, Palazzo
Albuzzi, S. Materno
Ligornetto (TI)
Chiesa di S. Lorenzo, S.
Giuseppe e Museo V. Vela
Meride (TI)
Chiesa S. Rocco, S. Silvestrro e palazzi del centro
Porto Ceresio (VA)
Lungolago, Stazione F.S. e
imbarcadero (Stile Liberty)
Rancate (TI)
Chiesa di S. Stefano , palazzi
antichi e Pinacoteca Zust
Riva S. Vitale (TI)
Saltrio (VA)
Battistero paleocristiano e
chiesa di Santa Croce
Palazzo Marinoni, Centro
storico, con portali in pietra.
Stabio (TI)
Chiesa SS. Giacomo e Cristoforo, Museo della Civiltà
Contadina
Tremona (TI)
Chiesa S. Maria Assunta, S.
Agata e scavi archeologici
Viggiù (VA)
Villa Borromeo, S. Stefano,
Via M. Longhi, Via Vico, S.
Siro, Chiesa dle Rosario,
Cortili con loggiati
Clivio: nonstante la sua economia sia stata prevalentemente agricolo-artigianale,
Clivio offre sia episodi architettonici (San Materno,
Palazzo Albuzzi) e pittorici
(S. Maria della rosa) di altissimo valore ed un ambiente
urbano vivace e ben caratterizzato, raggruppato attorno
ad un colle dal quale si domina la zona circostante.
Riva San Vitale, Certamente "vicus romanus",
il Comune conta circa
2400 abitanti ed è internazionalmente noto per
le sue ricchezze culturali: il Battistero, il Tempio di Santa Croce e il
Palazzo comunale del tardo Rinascimento. La bellezza dei suoi edifici, del nucleo storico, di importanza
nazionale, i numerosi dettagli architettonici medievali
e le costruzioni di architettura contemporanea, tra cui
una delle prime case familiari di Mario Botta, fanno
del nostro Borgo un luogo incantevole tra passato e
area transfrontaliera
italo - svizzera
del
Monte S. Giorgio
Pravello - Orsa
ARCHITETTURA
PAESAGGI URBANI
CULTURA E STORIA
Rancate: fondato alla fine del secolo V d.C., era parte integrante della Pieve di Riva S. Vitale: Evento significativo e documentato è la costruzione dell’attuale
Chiesa parrocchiale, eretta , nella seconda metà del
700, sui resti della costruzione preesistente.
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Viggiù: le strade del borgo, ricche di portali, balconi,
cortili e splendidi loggiati , costituiscono la caratteristica
più tipica e poco conosciuta di un paese che - con l’economia e l’arte della pietra , costituisce l’esempio di una
comunità antica autosufficiente e che ha diffuso ampiamente la sua influenza nel campo dell’architettura e della
scultura.
Ligornetto: Agglomerato compatto dalla planimetria
triangolare dovuta alla disposizione delle strade che
convergono a ipsilon sulla Piazza poco distante dalla
Chiesa Parrocchiale. Il nucleo del paese vanta case borghesi del secolo XVII e case coloniche con portoni di
pietra di Saltrio e corti arricchite da colonne risalenti,
alcune, al secolo XV. L'artista che diede fama al paese
fu Vincenzo Vela scultore (1820 - 1891).
Alle pendici della montagna e circondati da boschi
e prati, sono adagiati su i due lati del confine, numerosi villaggi dotati di caratteristiche (geotopografiche, naturalistiche, storiche, artistiche e culturali) in buona parte comuni.
Le caratteristiche geografiche più evidenti, sono
date dalla posizione collinare ai piedi della montagna, ben soleggiata ed adagiata su morbidi rilievi, e
dall’allegro e disteso affaccio lungo le sponde del
lago di Lugano (il latino Ceresio).
L’unitarietà etnica e linguistica non è stata intaccata dalla diversa appartenenza politica ed il dialetto
parlato alle pendici della montagna, è largamente
simile sui versanti ticinese e varesotto.
La cultura, che affonda le sue radici nella preistoria
celtica, nella storia romana ed in un Medioevo segnato dal passaggio di eserciti stranieri e dal Feudalesimo locale, è stata largamente influenzata in
epoca rinascimentale da vivaci movimenti e stili
autoctoni (i maestri Comacini e successivamente i
capiscuola rinascimentali e barocchi).
Se l’espressione più evidente è costituita dall’architettura, notevole rilevanza assumono anche altre
forme d’arte, quali pittura, stucco, e soprattutto
scultura, il cui fiorire è stato favorito dalla disponibilità di pietra locale, omogenea e facilmente lavorabile.
Al visitatore attento e motivato si propone, pertanto, non solo l’apprezzamento di notevoli opere di
architettura (elenco sul retro), ma soprattutto l’attenzione ad ambienti e paesaggi urbani (antiche
strade, piazze e cortili) movimentati e ricchi di sorprese (portali, balconi, loggiati, cornici e affreschi)
che riconducono alla vita di tempi passati, ritmata
dal ticchettio degli scalpelli e dalla stagionalità dell’agricoltura.
L’invito è quindi mirato alla partecipazione del
visitatore, alla essenza più profonda dell’ambiente
urbano, silenzioso, raccolto, modesto, ma proprio
perciò più nostro, più affascinante e principalmente
tutto da scoprire.
Saltrio: il centro storico del paese, culminnate con la piacevole architettura asimmetrica di Palazzo Marinoni, riassume con la chiesa collinare di San Giorgio e la tomba
dello scultore saltriese P. Marchesi, le caratteristiche principali del borgo ad economia mista agricolo artigianale.
Tremona è indubbiamente uno tra i luoghi più
splendidi del Mendrisiotto. Suggestivi sono i vicoli
stretti che conducono alla chiesa parrocchiale di
Santa Maria Assunta. Questo piccolo paese nasconde inoltre, tra le fronde dei suoi alberi, un frammento importante del proprio passato: , la zona interessata dagli scavi è la collina di Castello.
Realizzato con il contributo di Interreg III A
Info Italia: I.A.T. Viggiù
Viale Varese 4 tel. 0039-0332-486510
E-mail: [email protected]
Info Svizzera: Ente Turistico del Mendrisiotto e
Basso Ceresio, tel. 0041-091-646 57 61
via A. Maspoli 15, 6850 Mendrisio
E-mail: [email protected]