TALISMANO VIAGGI S.r.l.

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TALISMANO VIAGGI S.r.l.
Turchia
Organizzazione Tecnica
TALISMANO VIAGGI S.r.l.
Aut. Reg. N. 4058 del 13/06/1984
PROGRAMMA DI VIAGGIO
1° giorno - domenica
MILANO/ISTANBUL
Ore 12:20 Ritrovo all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio. Disbrigo delle formalità
doganali e di imbarco.
Ore 14:20 Partenza con volo Pegasus Airlines per Istanbul.
Ore 18:05 Arrivo a Istanbul, disbrigo delle formalità di ingresso, incontro con la guida
parlante italiano, trasferimento in pullman in hotel.
BEST WESTERN ERESIN TAKSIM HOTEL – cat. 4 **** (o similare)
Situato nel quartiere di Taksim, centro
della vita commerciale e notturna
della città, l’hotel dispone di 70 camere
con TV satellite, radio, telefono diretto,
minibar e connessione internet.
Ristoranti (di cui uno panoramico),
bar, fitness center con palestra, bagno
turco e jacuzzi.
Sistemazione nelle camere riservate.
Cena e pernottamento.
2° giorno - lunedì
ISTANBUL
Prima colazione in hotel.
Incontro con la guida e partenza per la visita della città d’intera giornata.
L’antico Ippodromo, utilizzato per le corse dei carri e
centro della vita pubblica bizantina, si ergeva sulla pianura
di fronte alla Moschea Blu, nel quartiere attuale di
Sultanahmet. Tre dei monumenti che lo decoravano,
esistono ancora oggi: l’Obelisco di Teodosio, la Colonna
Serpentina in bronzo e la Colonna di Costantino.
Si possono ancora vedere le vestigia del muro curvo
dell’Ippodromo a sud di questi tre monumenti. Oggi, questo
posto forma il centro dell’interesse storico, culturale e
turistico di Istanbul.
I nome ufficiale della più affascinante moschea del
Bosforo è Sultan Ahmet Camii, ma è universalmente
conosciuta come la Moschea Blu. E’ infatti il turchese il
colore dominante nel tempio. Pareti, colonne e archi
sono ricoperti dalle maioliche di Iznik, decorato in toni
che vanno dal blu al verde; rischiarate dalla luce che
filtra da 260 finestrelle, conferiscono alla grande sala
della preghiera un'atmosfera suggestiva quanto
surreale. La Moschea Blu, che risale al
XVII secolo, è anche l'unica a poter
vantare ben sei minareti: superata in
questo solo dalla moschea della Kaaba,
alla Mecca, che ne ha sette. Tale
particolarità
architettonica
è
l'espressione delle manie di grandezza del
Sultano Ahmet I che, non potendo
eguagliare
la
magnificenza
della
Moschea di Solimano né quella di Aya
Sofya, non trovò soluzione migliore per
distinguerla da tutte le altre che
aggiungervi due minareti supplementari.
Chiesa o moschea? La "basilica d'oro" di Santa Sapienza (Aya
Sofia), che sorge sulla stessa piazza della Moschea Blu, è il
simbolo della storia millenaria di Istanbul.
Per costruire la chiesa destinata a diventare il centro del potere
religioso dell'Impero Bizantino, Giustiniano, nel VI secolo, non
badò a spese, impiegando i materiali più preziosi, innalzando
una cupola come non se ne erano mai viste e rivestendola di
mosaici d'oro e pietre preziose.
Per secoli Aya Sofya fu considerata un modello di grandezza e
sfarzo inarrivabili. Poi, il 29 maggio 1453, Mehmet II conquistò
Costantinopoli e la Megale Ecclesia venne trasformata in
moschea, mentre i suoi favolosi mosaici furono in parte distrutti
dalla furia iconoclasta. Oggi Aya Sofya non è più chiesa né
moschea, ma un museo (chiuso il lunedi) in cui si possono
ammirare alcuni fulgidi esempi dell'arte musiva bizantina.
Pranzo in ristorante in corso di escursione.
Su un promontorio ove confluiscono il Bosforo, il Corno d’oro ed il Mar di Marmara, sorge il
Palazzo Topkapi, labirinto di costruzioni e centro del potere dell’Impero Ottomano tra il XV ed il
XIX sec.
In questo ricco palazzo i sultani e la loro corte vivevano e governavano. II primo cortile (o cortile
esterno) racchiude un magnifico giardino boscoso. Sulla destra del secondo cortile, ombreggiate
da cipressi e platani, le cucine del palazzo custodiscono oggi le collezioni imperiali di cristallo,
d'argento e di porcellane cinesi. Sulla sinistra l’Harem, quartiere separato delle mogli, delle
concubine e dei figli del sultano, ricorda ai visitatori gli intrighi della corte. II terzo cortile
contiene la Sala d'Udienza, la Biblioteca di Ahmet III, una esposizione dei costumi imperiali dei
Sultani e delle loro famiglie, i famosi gioielli del Tesoro e una inestimabile collezione di miniature
di manoscritti medioevali. In questo cortile si trova anche il padiglione del Mantello Sacro che
conserva le reliquie del Profeta Maometto,
riportate a Istanbul quando gli ottomani
assunsero il califfato dell'Islam
Questo labirinto di strade e passaggi, ospita più di
4000 negozi. II nome dei luoghi ricorda l'epoca in
cui ogni mestiere aveva il proprio quartiere: via
degli Orefici, via dei Mercanti di Tappeti, via dei
fabbricanti di papaline. Questo bazar è ancora
oggi il centro commerciale della città vecchia,
conveniente a tutte le tasche e a tutti i gusti.
L'artigianato turco propone un insieme di
incantevoli regali e ricordi: celebri tappeti,
splendide ceramiche dipinte a mano, oggetti di rame e di ottone, pipe di schiuma di mare. I
gioielli d'oro nei loro scrigni ben illuminati abbagliano i passanti. Gli articoli in cuoio e daino di
eccellente qualità, sono relativamente a buon mercato. II vecchio Bedesten che si trova nel cuore
del Bazar propone una stupefacente varietà di antichità. E' interessante frugare nel disordine
accumulato, con la speranza di scoprire un tesoro.
Rientro in hotel nel tardo pomeriggio.
Cena e pernottamento in hotel.
(Facoltativo: possibilità di prenotare la cena in ristorante tipico al Villaggio dei Pescatori)
3° giorno - martedì
ISTANBUL/ANKARA /CAPPADOCIA
(Km. 320)
Prima colazione in hotel.
In mattinata trasferimento in aeroporto e partenza per Ankara con volo Pegasus Airlines
alle ore 09:50.
Arrivo alle ore 10:45, incontro con la guida e partenza per la visita della capitale turca.
Il Museo delle Civiltà Anatoliche (o Museo degli Ittiti) è
tra i più importanti musei archeologici del mondo, tanto
che nel 1997 è stato nominato "museo dell'anno", ed è
situato in due edifici storici risalenti al XV secolo posti a
ridosso della cittadella di Ankara. Uno degli edifici fu
edificato dal gran visir di Mehmet il Conquistatore ed era
usato come mercato della lana d'angora, l'altro era un
caravanserraglio. Il museo espone in ordine cronologico
importanti collezioni di reperti del Paleolitico, Neolitico,
Eneolitico, dell'Età del Bronzo Antica, del Periodo Ittita e
del Periodo Frigio, abbracciando così diversi millenni di
storia.
Oltre ad essere una vera e propria attrazione turistica, il mausoleo di Ataturk è anche un museo.
La storia raccontata in questa imponente struttura, situata nella capitale Ankara, è importante e
non può prescindere dall'esistenza stessa della nazione:
tomba monumentale commemorativa del padre
della patria turca, Mustafa Kemal Ataturk. Lo
troviamo dominare la collina ad ovest della città, una
struttura quadriforme in marmo (da molti descritta
come un capolavoro dell'architettura moderna)
formata da una decina di colonne portanti. Al suo
interno, oggetti personali e regali offerti allo statista
nel corso della sua carica. Interessante la sala delle
auto d'epoca di cui Ataturk era grande appassionato e
quella relativa alla guerra d'indipendenza.
Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio sistemazione sul pullman e partenza per la Cappadocia con sosta lungo il
percorso al Lago Salato.
Il Lago Salato (Tuz Gölü) è uno spettacolo naturale con caratteristiche uniche. Per estensione è il
secondo della Turchia e si trova a metà strada tra la città di Konya e la capitale Ankara. Per
molti mesi dell'anno il lago ha una profondità di soli due metri
e con il periodo estivo si "ritira" per centinai di metri,
lasciando una superfice di "sale grosso da cucina" su cui è
possibile camminare. L'effetto è di un vero e proprio deserto
bianco. Meta da pochi minuti ma da non perdere per il fascino
e l'unicità.
All’arrivo sistemazione in hotel.
HOTEL PERISSIA – cat. 4* (o similare)
Situato ad Ürgüp, nel cuore
della
Cappadocia,
l’hotel
dispone di 352 camere con
telefono diretto, TV satellite,
minibar, radio, connessione
internet, asciugacapelli. Tre
ristoranti, discoteca, negozi,
fitness center con sauna, bagno
turco e jacuzzi, piscina esterna.
Cena e pernottamento.
4° giorno - mercoledì
CAPPADOCIA
Prima colazione in hotel.
L’intera giornata è dedicata alle visite della Cappadocia.
l Museo all'aria aperta di Göreme, un complesso monastico di chiese
e cappelle rupestri tappezzate di affreschi, è uno dei siti più famosi
della Turchia. La maggior parte delle cappelle sono datate dal X al
XIII secolo, periodo bizantino e selgiuchide, e sono costruite su un
piano a forma di croce, la cui cupola centrale è corretta da quattro
colonne. Nelle navate laterali di molte chiese ci sono delle tombe
rupestri. Tra le chiese più famose di Goreme, citiamo la Chiesa di
Elmali, la più recente e la più piccola del gruppo, la Chiesa Yilanli
(Chiesa coi serpenti) con affascinanti affreschi dei dannati tra le
spire di serpenti, la Chiesa di Santa Barbara e la Chiesa di Carikli. A
breve distanza da questo gruppo centrale abbiamo la Chiesa di
Tokali, o Chiesa della Fibbia, con bellissimi affreschi di scene tratte
dal Nuovo Testamento.
Proseguendo sulla strada appena fuori
Goreme, si entra in una delle valli più
belle della zona. Formazioni rocciose
di un mondo fantastico appaiono
innanzi a voi, attirando il vostro
sguardo su questa meraviglia del
creato. Salendo lungo la gradinata
fino in cima alla Fortezza di Uçhisar,
potrete godere di una magnifica vista
panoramica di tutta la regione
sottostante.
Le città sotterranee di Kaymaklı, Derinkuyu, Mazı,
Özkonak e Tatlarin furono tutte utilizzate dai cristiani
nel VII sec. per sfuggire dalle persecuzioni. Rifugiandosi
in queste città ben nascoste, i cristiani evitarono il
conflitto iconoclastico con Bisanzio e le invasioni. Queste
città avevano depositi per il grano, stalle, camere da
letto, cucine e condutture d'aria. Oggi esse sono ben
illuminate e costituiscono la parte più affascinante di
una gita in Cappadocia.
Pranzo in ristorante in corso d’escursione.
Cena e pernottamento in hotel.
5° giorno - giovedì
CAPPADOCIA /KONYA /PAMUKKALE
(km 634)
Prima colazione in hotel.
In mattinata partenza in pullman in direzione di Pamukkale.
Sosta lungo il percorso per la visita del Caravanserraglio di Sultanhani.
Era un luogo di accoglienza fortificato per le
carovane nel periodo selgiuchide ed è uno dei
meglio conservati di una catena di caravanserragli
costruiti dai sultani per favorire i commerci lungo
le strade di comunicazione, posti a distanze di 3540 km, corrispondenti ad una giornata di marcia di
cammello. Le carovane vi erano ospitate
gratuitamente per 3 giorni. Fu costruito nel 1229 e
dopo un incendio venne restaurato nel 1278. Da
allora divenne il più grande caravanserraglio della
Turchia. L’edificio è diviso in due parti: una interna
(usata d'inverno) ed una esterna (usata d'estate). Al
centro del cortile si trova una piccola moschea
rialzata con 4 archi. Tutt'intorno si trovano le stanze, un tempo utilizzate come cucine, sale da
pranzo, bagni e stanze per dormire.
Proseguimento per Konya, città dell’Anatolia centrale situata ad oltre 1.000 metri di
altitudine su di un desolato altopiano, che in inverno è battuto dai gelidi venti
settentrionali, dove si vedrà il Mausoleo di Mevlana, fondatore del movimento mistico dei
“Dervisci Danzanti”.
Il Mausoleo di Mevlana è alto 25 metri ed è
riconoscibile per l'originale cupola conica di smalto
verde. Al suo interno sono riposti i sarcofagi,
sormontati da un turbante, in cui riposano le salme del
grande mistico, del padre Bhaeddin, del figlio Sultan
Veled e di altri famigliari e capi spirituali dell'ordine.
In esso sono custoditi anche i più vecchi manoscritti
delle opere del maestro, del figlio e di altri artisti
mevlevi. I due battenti della porta d'ingresso al mausoleo sono decorati con motivi geometrici
nello stile selgiuchide.
Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio proseguimento per Pamukkale.
Arrivo e sistemazione in hotel.
HOTEL LYCUS RIVER - cat. 4**** (o similare)
275 camere con TV
satellite,
telefono
diretto,
minibar,
cassaforte
e
asciugacapelli. Bar e
ristoranti,
piscina
termale
interna
ed
esterna, bagno turco e
trattamenti,
Piscina
estiva.
Cena e pernottamento.
6° giorno
PAMUKKALE /APHRODISIAS/KUŞADASI
(km 330)
Prima colazione in hotel.
La mattinata è dedicata alla visita del sito archeologico di Hierapolis ed alle cascate
pietrificate di Pamukkale.
Hierapolis, città dalle origini incerte, risale
probabilmente al 1° secolo avanti Cristo. Fu
principalmente utilizzata dai Romani come luogo
termale e di riposo.
Le vestigia di Hierapolis sono impressionanti. Ad est si
vede, tra l'altro vicino all'antica via, una grande
basilica del sesto secolo d.C., il tempio di Apollo
adiacente ad un plutonio - cavità lastricata dove si
liberano dei vapori molto tossici, ed una fontana.
Tra la via principale ed il museo, vi sono delle terme
funzionali che richiudono una piscina dove si può
approfittare dell’acqua minerale a 35 gradi.
Proseguendo verso nord-est si incontra il bellissimo teatro, in parte restaurato. Le sue 46 file di
posti possono oggi accogliere 7.000 spettatori, contro i 10.000 dell’antichità.
La via principale, lunga 1 km, è eccezionale con le sue colonne, le sue due grandi porte di accesso,
fra cui un’arcata dedicata a Domiziano.
Verso nord venne eretta anche una necropoli dove sono state rinvenute numerosissime tombe che
presentano fra loro tipologie costruttive assai diverse; si trovano, infatti, sia tombe monumentali
che tumuli. La maggior parte, però, sono sarcofagi dotati di coperchi a 2 spioventi che spesso
venivano appoggiati su basamenti che servivano ad innalzarli. Altre tombe hanno la forma di
una casa con il sarcofago poggiato sul tetto. La città venne lentamente abbandonata a causa di
un terremoto che la distrusse attorno al 500 dopo Cristo.
Sia Hierapolis che le sorgenti termali di Pamukkale sono Patrimonio dell’Umanità tutelato
dall’Unesco dal 1988, per una scelta resasi necessaria per proteggere questo straordinario sito
naturale dalla speculazione edilizia.
Il sito naturale di Pamukkale (che in turco significa
“castello di cotone”) offre un panorama così
fantastico da sembrare irreale, con foreste minerali,
cascate “pietrificate”, stalattiti e bacini terrazzati.
La zona, che sorge nella provincia di Denizli, nella
Turchia sud-occidentale, fu inoltre scelta dalla
dinastia degli Attalidi nel II secolo a.C. come sede
termale, sicché i turisti possono visitare i resti dei
bagni, di templi e altri monumenti greci.
Dalle sorgenti termali, in un sito che si sviluppa per
circa 2700 metri con un salto di 160 metri circa,
sgorgano ogni secondo 250 libri di acqua calda.
L’acqua delle terme, a causa di vari terremoti avvenuti nella regione, contiene elevate quantità di
carbonato di idrogeno e calcio, che danno vita al bicarbonato di calcio; quest’ultimo si deposita
in strati molto spessi che risultano infine composti di calcare bianco e travertino. Il risultato sono
enormi gradini lungo i pendii montani, che sembrano una cascata di ghiaccio, o appunto un
castello di un bianco abbagliante: si tratta pertanto di uno spettacolo naturale davvero
imperdibile. Da cartolina è infatti il contrasto tra il colore turchese delle acque termali, che
formano bacini collocati su più livelli come fossero piscine, in cui i turisti provenienti da tutto il
mondo fanno il bagno, e il bianco dei depositi di calcare.
Dopo il pranzo in ristorante, partenza in pullman per la visita di Aphrodisias.
Aphrodisias ebbe la sua massima importanza durante
l'impero Romano, anche se gli scavi hanno individuato
precedenti strati di insediamenti che risalgono all'età
del bronzo, circa 2800 anni prima di Cristo.
Sito sacro tra i più antichi di tutta la Turchia, risale al
5800 a.C., quando i contadini del circondario venivano
qui per venerare la Madre Dea della fertilità e dei
raccolti.
Successivamente, in epoca greca,il sito venne dedicato
ad Afrodite, in onore della quale nell'8° secolo avanti
Cristo venne eretto un bellissimo tempio e che diede il
nome con cui attualmente la città è ancora conosciuta.
Ma Aphrodisias deve la sua fama soprattutto al fervore artistico ed intellettuale di alcuni
personaggi che qui vissero ed operarono tra il 1° e 3°
secolo dopo Cristo, in particolare alla sua famosa
scuola di scultori che prosperò grazie all'abbondanza
di marmo bianco di ottima qualità proveniente da
vicini giacimenti.
Fra gli altri straordinari resti, vale la pena di visitare
lo stadio maestoso e ben conservato che misura oltre
260 metri di lunghezza: ospitava durante le gare
atletiche e le sfide fra gladiatori oltre 30.000
spettatori.
Anche il teatro di marmo bianco costruito nel 1°
secolo dopo Cristo è praticamente intatto. Qui
trovavano posto a sedere ben 5.000 persone.
Arrivo in serata a Kusadasi e sistemazione in albergo.
MARINA HOTEL KUSADASI - CAT. 4**** (o similare)
Affacciato sulla marina
di
Kusadasi,
l’hotel
dispone di 105 camere
dotate di tutti i comfort,
ristorante, bar, piscina
all’aperto.
Cena
pernottamento.
7° giorno - sabato
e
KUŞADASI/EFESO/KUŞADASI
Prima colazione in hotel.
L’intera giornata è dedicata alla visita di Efeso.
Efeso è uno dei più importanti siti archeologici della Turchia e forse dell’intero mondo antico.
Efeso, l’odierna Selçuk, era infatti un'importante e ricca metropoli dell’Asia Minore quando Atene
era ancora politicamente poco influente e Roma neppure fondata. Le sue grandi fortune furono il
porto, importante transito commerciale sul Mediterraneo per le ricchezze provenienti
dall’Anatolia e dalla Persia, e il radicato culto di Artemide, assimilazione greca dell'antico culto
anatolico di Cibele, la Grande Madre Dea della fecondità.
La cinta muraria circonda tutta la città, le mura sono
fatte con blocchi di pietra squadrata lunghe due metri ed
alte sei spesso sostenute da piccole torri quadrangolari, la
sola torre di fronte al porto è a due piani ed è chiamata
dalla gente "la prigione di San Paolo". L'entrata e l'uscita
dalle mura era assicurata da due porte. Con la pax
romana di Augusto che durò dal I al III secolo non vi fu
più bisogno di difendersi e le mura furono trascurate,
durante il periodo bizantino Efeso perse importanza e
divenne povera economicamente, la sua popolazione
diminuì e fu più difficile difendersi dagli attacchi dei
nemici con porte che avevano una grande lunghezza, si restrinse allora la cinta con nuove
dimensioni più modeste e con più economia.
La visita inizia dall'agorà superiore, centro politico della città, dove sorgono il pritaneo, l’antico
municipio, il tempio di Domiziano, la grande basilica a tre navate e l’odeon, dove si riuniva il
consiglio cittadino, capace di contenere 1.400 persone. Si scende poi lungo la suggestiva “via dei
Cureti”, fronteggiata da imponenti costruzioni: la fontana di Traiano, il monumento di Memmio,
le terme di Scolastica con un importante affresco di Socrate. I quartieri residenziali di destra sono
ancora tutti da scavare, quelli di sinistra solo in parte.
E’ possibile quindi ammirare il Tempio di Adriano, dedicato all'imperatore Adriano nel 138 d.C.
da Publio Quintilio.
La via dei Cureti termina di fronte alla monumentale biblioteca di Celso, quasi intatta nelle sue
strutture; mancano, purtroppo, i rotoli dei 12 mila papiri che vi erano conservati, distrutti
durante l'invasione dei Goti, un danno irreparabile per la cultura universale. Inizia allora la “via
marmorea”, fronteggiata dal tempio di Serapide e dall’agorà inferiore con i suoi porticati, centro
commerciale della città, con al centro un orologio ad acqua. Sul fondo, adagiato sul fianco di una
collina, ecco aprirsi l’imponente Teatro capace di 25 mila spettatori, uno dei più grandi e meglio
conservati dell’antichità, creato da Lisimaco, generale ed erede di Alessandro Magno, nel 271 a.C.
e poi ampliato nella struttura attuale dagli imperatori Claudio e Traiano. Da qui inizia
l’Arcadiana, una strada lunga 600 metri che conduceva al porto: interamente rivestita di
marmo, fiancheggiata da colonne, negozi e porticati; era la via di accesso alla città per tutti gli
stranieri che vi arrivavano via mare. Il suo eccezionale stato di conservazione ne fa ancora oggi
un luogo incantevole.
Pranzo in ristorante in corso d’escursione.
Nel pomeriggio ci si sposta sulle pendici del Bulbul Dagi (la
collina dell’usignolo), dove si trova il Meryem Ana Evi, la “Casa
della Madre Maria”, dove una tradizione vuole che abbia
vissuto gli ultimi anni della sua vita la madre di Gesù assistita
dall'apostolo Giovanni. L’umile casetta fu dimenticata fino al
1892, quando venne dichiarata meta sacra di pellegrinaggio.
Sulle fondamenta della casetta ormai distrutta, sorge oggi una
piccola chiesa in pietra, visitata da vari Papi durante l’ultimo
secolo.
Al termine rientro in hotel.
Cena e pernottamento.
8° giorno - domenica
KUŞADASI/IZMIR /ISTANBUL /MILANO
(Km. 90)
Di prima mattina trasferimento all’aeroporto di Izmir e partenza per Istanbul con volo di
linea Pegasus Airlines alle ore 08:10.
Arrivo alle ore 09:10 e proseguimento per Bergamo con volo di linea Pegasus Airlines alle
ore 11:45.
Arrivo all’aeroporto di Orio al Serio alle ore 13:40.
INFORMAZIONI UTILI
FUSO ORARIO
Un’ora in più rispetto all’Italia.
DOCUMENTI PER L’ESPATRIO
Per l’ingresso in Turchia è sufficiente la carta di identità valida per l’espatrio.
Non sempre vengono accettate le carte d’identità con il timbro di rinnovo della validità.
VACCINAZIONI E PRECAUZIONI SANITARIE
Non sono richieste vaccinazioni. Aggiungere ai medicinali di abituale uso personale anche
acqua ossigenata, cerotti e penicillina, creme e pomate contro le scottature, compresse
contro i disturbi gastro-intestinali.
VALUTA
In Turchia ha corso legale la Lira Turca il cui controvalore per 1 Euro è di circa 2,20 TRY.
Nei principali alberghi e ristoranti di tutte le località sono accettate le carte di credito;
inoltre oramai gli Euro sono cambiati agevolmente ovunque.
CLIMA
Di tipo continentale, ma mai eccessivamente caldo in quanto mitigato dalla brezza
mediterranea. Le temperature medie in estate vanno dai 29° ai 35°.
ABBIGLIAMENTO
Si consiglia un abbigliamento sportivo ed informale; solo nei ristoranti e locali più eleganti
possono essere richieste giacca e cravatta.
LINGUA
La lingua ufficiale è il turco, ma molte delle persone che lavorano con il turismo parlano
italiano.
CUCINA
I ristoranti negli alberghi servono in genere un'ottima cucina internazionale.
Quanto alla cucina locale, in tutto il medio oriente è a base di carne di agnello e di
montone, accompagnata da riso e verdure, spesso molto speziata.
MANCE
Sono gradite ovunque, e servono ad ottenere un servizio migliore negli alberghi e nei
ristoranti.