Alla 70ª Settimana Musicale Senese omaggio a

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Alla 70ª Settimana Musicale Senese omaggio a
Alla 70ª Settimana Musicale Senese omaggio a Luciano Berio
Sabato 13 Luglio 2013 16:34
Lunedì 15 luglio alla Chiesa di Sant’Agostino con il violino di Francesco D’Orazio
(vincitore del Premio Abbiati) e il violoncello di Nicola Fiorino
In programma anche l’esecuzione del duetto “Aldo” che Berio ha dedicato ad Aldo Bennici
direttore artistico della Chigiana
A dieci anni dalla scomparsa, la 70ª Settimana Musicale Senese rende omaggio a Luciano
Berio uno dei massimi compositori italiani che con Siena e l’Accademia Chigiana, che accolse
diverse sue prime esecuzioni, ebbe un legame speciale. Lunedì 15 luglio alla Chiesa di
Sant’Agostino (ore 21.15) saranno due validissimi musicisti italiani apprezzati per la loro
versatilità nel passare dal repertorio antico a quello dei nostri giorni - il violinista Francesco
D’Orazio (Premio Abbiati nel 2010) e il violoncellista Nicola Fiorino - a eseguire le Sequenze
che Berio ha scritto per violoncello (2002) e violino (1976) e otto dei 34 Duetti nella trascrizione
per violino e violoncello.
Nate dall'idea di comporre un ciclo di brani per strumento solista a partire da una
sollecitazione del flautista Severino Gazzelloni, le Sequenze di Berio enfatizzano le potenzialità
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del singolo strumento e quelle tecniche dell'esecutore. In particolare la Sequenza VIII, scritta
nel 1976 e dedicata a Carlo Chiarappa, è un omaggio, un «debito personale», come scrive lo
stesso Berio, pagato al violino: da un lato al ricordo d'infanzia del compositore – che studiò
violino per qualche anno – e dall'altro a una storicità che abbraccia lo sviluppo musicale del
linguaggio violinistico da Bach fino alla contemporaneità. Sequenza XIV per violoncello è invece
scritta in collaborazione con il musicista srilankese Rohan de Saram ed è ultima del ciclo per
strumento solo composta nel 2002, un dialogo costante fra tradizione occidentale e orientale.
La tecnica dello strumento, la ricerca di “nuovi linguaggi” e la dimensione didattica strettamente
connessa all'esperienza violinistica ritornano come motivi conduttori anche nella composizione
dei 34 Duetti per due violini, scritti da Berio tra il 1979 e il 1983, sorta di “aforismi musicali”,
ritratti dei loro dedicatarii di cui in questo concerto, nella trascrizione per violino e violoncello, ne
ascolteremo sei: a partire da Aldo (dedicato ad Aldo Bennici direttore artistico della Chigiana,
che come violista ha eseguito di Berio diverse prime assolute) e poi ancora Bela, Peppino,
Alfredo, Vinko, Massimo, Alfred, Lele.
In un ideale dialogo fra Settecento e Novecento, la musica di Berio si alternerà a quella di
Arcangelo Corelli in occasione dei trecento anni della morte del musicista di Fusignano. Fra i
principali e più importanti compositori italiani del Settecento strumentale, Corelli venne
consacrato al successo e alla fama con la pubblicazione delle Sonate per violino e basso
continuo op. V, di cui in questo concerto si ascolteranno la n. 3 e la famosa n. 12 “La Follia”.
Biglietti: Chiesa di Sant'Agostino: € 18 (ridotto € 10).
Info: Accademia Musicale Chigiana, tel. 0577-22091, www.chigiana.it
70ª SETTIMANA MUSICALE SENESE
lunedi 15 Luglio
Chiesa di Sant’Agostino, ore 21,15
In occasione del terzo centenario della morte di Arcangelo Corelli
e del decimo anniversario della morte di Luciano Berio
Francesco D’Orazio violino
Nicola Fiorino violoncello
Arcangelo Corelli
Fusignano di Romagna 1653 – Roma 1713
Sonata in do magg. op. V n. 3 per violino e basso continuo
Luciano Berio
Oneglia 1925 – Roma 2003
Sequenza XIV per violoncello (2002)
Sei duetti nella trascrizione per violino e violoncello
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(Bela / Peppino / Alfredo / Vinko / Aldo / Massimo / Alfred / Lele)
Sequenza VIII per violino (1976)
Arcangelo Corelli
Sonata in re min. op. V n. 12 “La Follia” per violino e basso continuo
FRANCESCO D’ORAZIO
“Violinista brillante e versatile ha messo le sue qualità tecniche e musicali al servizio di
un’eccezionale poliedricità, imponendosi come punto di riferimento nella musica
contemporanea, nella collaborazione con compositori come Luciano Berio, Ivan Fedele e
numerosi altri (con molte prime assolute), non meno che in repertori del tutto diversi, in
particolare in quello barocco, come solista e violinista dell’Ensemble Astrée di Torino”. Con
questa motivazione, nel 2010, Francesco D'Orazio è stato insignito del XXIX Premio Abbiati
della Critica Musicale Italiana quale “Miglior Solista”, primo violinista italiano a ricevere questo
prestigioso riconoscimento dopo Salvatore Accardo nel 1985.
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Nato a Bari, si è diplomato in violino e viola sotto la guida del padre, perfezionandosi con Carlo
Chiarappa e Cristiano Rossi e successivamente con Denes Zsigmondy presso il Mozarteum di
Salisburgo e Yair Kless presso l'Accademia Rubin di Tel Aviv. Si è laureato in Lettere con una
tesi in Storia della Musica sul compositore Virgilio Mortari.
Il suo vasto repertorio spazia dalla musica antica eseguita con strumenti originali (è il violinista
dell’ensemble L’Astrée di Torino) alla musica classica, romantica e contemporanea. Numerosi
compositori hanno scritto per lui lavori per violino e orchestra: Ivan Fedele (Mosaique e
Orizzonte di Elettra per violino elettrico 5 corde), Terry Riley (Zephir), Marco Betta, Michele
dall'Ongaro (Hauptstimme), Michael Nyman (Concerto n.2 e 2a), Raffaele Bellafronte, Lorenzo
Ferrero, Gilberto Bosco , Fabian Panisello, Flavio Emilio Scogna, Nicola Campogrande. Luis De
Pablo gli ha dedicato il suo ultimo brano violinistico “Per Violino”. Di particolare rilievo è stata la
sua lunga collaborazione con Luciano Berio del quale ha eseguito Divertimento per trio d'archi
in prima mondiale al Festival di Strasburgo, e inoltre Sequenza VIII al Festival di Salisburgo e
Corale per violino e orchestra alla Cité de la Musique a Parigi e all'Auditorium Nacional de
Musica di Madrid diretto dall'autore. Ha tenuto le prime esecuzioni italiane dei concerti per
violino e orchestra di John Adams (“The Dharma at Big Sur”), Unsuk Chin, Kaija Saariaho
(Graal Theatre), Aaron Jay Kernis (Lament and Prayer), Michael Daugherty (“Fire and Blood”),
Luis De Pablo e Michael Nyman (Concerto n.1). Nell’Ottobre 2007 ha inaugurato la 51a
Biennale Musica di Venezia con le prime assolute del Secondo Concerto per Violino e
Orchestra e della Suite “The Libertine” per Soprano, Violino e Orchestra di Michael Nyman con
l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Ha tenuto concerti in tutta Europa, Nord e Sud America, Messico, Cina e Giappone ed
effettuato registrazioni discografiche per Decca (opera per violino di Luciano Berio, Sonate per
violino e pianoforte di Felix Mendelssohn, Maurice Ravel e Ferruccio Busoni), Opus 111
(Vivaldi), Hyperion (Concerti per violino di Christian Lidarti), Stradivarius (integrale dell’opera
per violino e pianoforte di Alfred Schnittke, Sonate per violino e clavicembalo di Johann
Sebastian Bach), AVI (Sonate per violino e fortepiano di Mozart) e Amadeus (Concerto per
violino e orchestra n.1 di Michael Nyman e Fire and Blood di Michael Daugherty, Corale per
violino e orchestra di Berio, Trii di Haydn e l’integrale delle Sonate per violino e basso continuo
di G.F.Haendel). Ha inoltre inciso per Stradivarius i lavori per violino e orchestra di Ivan Fedele
(Concerto per violino, Mosaique, En Arché e Orizzonte di Elettra per violino elettrico 5 corde)
registrati con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino.
È stato ospite di prestigiose istituzioni musicali quali l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la
Philarmonie a Berlino, New York University, Cadogan Hall a Londra, Cambridge Society for
Early Music di Boston, Centre de Musique Baroque de Versailles, British Columbia University di
Vancouver, Compagnia per la Musica in Roma, South Bank Centre di Londra, Frick Collection
di New York e i Festivals Cervantino in Mexico, Breckenridge in Colorado, MiTo,
Aix-en-Provence (Presences di Radio France), Lufthansa Festival of Baroque Music in London,
Ravello, Istanbul, Martina Franca, Montpellier, Ravenna, Urbino, Postdam, Salzburg,
Strasbourg, Stresa e Tanglewood.
Nel 2011, diretto da Lorin Maazel, ha tenuto a Washington il concerto celebrativo in USA per i
150 anni dell'Unità d'Italia suonando per l’occasione lo Stradivari 1727 dello stesso Maazel.
Ha tenuto concerti con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra Sinfonica
Nazionale d’Il de France, i Berliner Symphoniker, la NRO di Denver, la OFUNAM e l'Orchestra
Filarmonica di Città del Messico, la Filarmonica di Timisoara, La Regionale Toscana, la
Saarlandischer Rundfunk, l’Orchestra Filarmonica di Shangai, l’Orchestra Filarmonica di
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Nagoya, l’Orchestra Filarmonica di Torino, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l'Orchestra da
Camera Reina Sofia di Madrid, l’Academia Montis Regalis, l'Accademia Bizantina, la Manitoba
Chamber Orchestra, i Solisti Aquilani nonché le orchestre ICO di Bari, Lecce, Lazio, Sinfonica
Abruzzese, diretto tra gli altri da Boris Brott, Aaron Jay Kernis, Michael Nyman, Steven
Mercurio, Zuohuang Chen, Daniel Kawka, Hansjorg Schellenberger, Luciano Berio e Arturo
Tamayo.
Suona il violino “Comte de Cabriac” di Giuseppe Guarneri costruito a Cremona nel 1711.
NICOLA FIORINO
Nicola Fiorino è nato ad Altamura ed ha intrapreso lo studio del violoncello col M° Gianlorenzo
Sarno. E' stato invitato in seguito dal M° Rocco Filippini a studiare nella sua classe presso il
Conservatorio "G. Verdi " di Milano, dove si è diplomato.
Ha poi frequentato l'Accademia W. Stauffer a Cremona e i corsi di Antonio Janigro e Mario
Brunello a Brescia, oltre a numerosi altri corsi di perfezionamento
All'estero ha proseguito gli studi sotto la guida di Marzio Carneiro presso la Musikhochschule di
Detmold diplomandosi con il massimo dei voti, e con Johannes Goritzki alla "R. Schumann"
Musikhochschule di Düsseldorf dove nel 1996 ha conseguito il Diploma da Solista (
Konzertexamen ).
Gli anni trascorsi in Germania sono stati caratterizzati da una intensa attività musicale decisiva
per l'evoluzione dei suoi approfondimenti stilistici grazie al contatto con la tradizione musicale
mitteleuropea e alla collaborazione con straordinari musicisti provenienti da ogni parte del
mondo. Queste esperienze gli hanno inoltre permesso sul piano didattico di maturare un
approccio pedagogico volto a collegare le metodologie e gli approcci stilistici di celebri scuole
violoncellistiche internazionali.
Si è reinserito nella compagine musicale italiana dopo aver vinto il Concorso Nazionale per
l'insegnamento nei Conservatori, divenendo così titolare di cattedra di Violoncello presso il
Conservatorio "N.Piccinni" di Bari, dove è anche docente di Prassi del repertorio virtuosistico
per violoncello e di Prassi del repertorio violoncellistico moderno e contemporaneo per il 2°
livello di specializzazione.
Nel 2005 ha ottenuto il Premio Abbiati come componente dell’ensemble I Solisti Dauni.
Ha riscosso ampio successo in Italia, Germania, Francia, Svizzera e Russia, per la profondità e
la capacità comunicativa che caratterizzano le sue interpretazioni in un repertorio che spazia
dalla Sonata per violoncello solo di Z. Kodaly al repertorio di duo col pianoforte e a gran parte
della produzione cameristica dell'ottocento e del novecento. Come solista con orchestra ha
eseguito Dvorák, Lalo, Prokofiev, Tchaikowsky, Bruch, Elgar e Carrara con l'Orchestra della
Provincia di Bari; il Triplo Concerto di L. van Beethoven con l'Orchestra Sinfonica della Magna
Grecia; la Kammermusik di P. Hindemith per il Festival Frentano di Lanciano; le Variations de
Concert di J. Françaix sotto la direzione di Karl Martin.
Ha ricevuto entusiastici consensi collaborando con prestigiosi compositori contemporanei del
calibro di Kaija Saariaho, Fabio Vacchi, Marco Stroppa, Alessandro Solbiati e Michele
Dall’Ongaro per l’esecuzione di loro opere per violoncello solo e con Ivan Fedele e Toshio
Hosokawa per la musica da camera".
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