Biografia Newton

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Biografia Newton
Biografia
La vita, l’ironia e la bellezza nell’opera di Helmut Newton Il grande fotografo di moda, Helmut Newton
(pseudonimo di Helmut Neustädter) nasce a Berlino il 31 ottobre del 1920 da una famiglia dell’alta borghesia di
origine ebrea. Quando, a seguito delle leggi razziali, è costretto a lasciare la Germania per la Cina era già un
promettente fotografo, giovane apprendista dell‘atelier del fotografo di moda Yva. Nel 1938, a Singapore lavora
per il quotidiano «Straits Times», ma la relazione con una ricca signora belga lo induce a viaggiare per le colonie
britanniche fino ad approdare in Australia nel 1940. Dopo un breve periodo di prigionia, in quanto cittadino
tedesco, acquisisce la cittadinanza australiana e nel 1948 sposa l‘attrice June Brunell, ben nota al mondo della
fotografia con lo pseudonimo di Alice Springs. Nel 1961 si trasferisce a Parigi dove la sua lunga carriera
fotografica ha inizio sulle pagine delle più importanti riviste di moda come «Vogue», «Harthereby per’s Bazaar»,
«Elle», «GQ», «Vanity Fair», «Max» e «Marie Claire», per esplodere negli anni settanta quando diviene uno dei
fotografi di moda, pubblicità, ritratti e nudi più richiesti e pagati al mondo. Il suo stile ha segnato un’epoca e ha
rappresentato un punto di riferimento, di moda e bellezza, a cui ancora oggi le nuove generazioni di fotografi
guardano con ammirazione e dedizione. Ironia, voyeurismo e seduzione estetica sono le componenti essenziali
della fotografia di Helmut Newton che porta la moda fuori dagli studio, a incontrare la città e il mondo esterno.
Attraverso la pubblicità, la sua ricerca va incontro alla figura di una donna nuova che si scopre androgena oltre
lo stereotipo della più comune rappresentazione sociale e culturale. La modernità si ritrova nell’erotismo
sconcertante di un’eleganza alto borghese, che rivela la cifra stilistica ironica e rivoluzionaria di un grande
artista. Con il nudo femminile l’opera di Helmut Newton raggiunge la massima notorietà. Provocatorio e
fortemente intuitivo, ritrae donne sempre di grande personalità e sensualità. I bianchi e neri di alcune sue foto
come Big Nudes III: Henrietta e Sie kommen (dressed and undressed) fanno ormai parte della storia della
fotografia. Ma ciò che lo distingue dall’ordinario di una moda già satura e largamente patinata è la messa in
scena del suo stesso punto di vista. In una fotografia del 1981, lo specchio riflette una modella nuda, dietro di lei
il fotografo che la ritrae, davanti a loro, accanto allo specchio, una donna vestita, seduta su una sedia da regista
li osserva. Si tratta, probabilmente, della dichiarazione di stile più efficace di tutta la produzione artistica di
Helmut Newton, in cui l’autore appare come artefice e creatore della messa in scena, mentre il corpo femminile,
protagonista assoluto, esce dall’immagine grazie ai valori di una materia e di una plasticità assolute. Sullo
sfondo, Helmut e June Newton (sua moglie) entrano nella foto, lui con l’ironia che lo contraddistingue, lei
costantemente presente al suo fianco. Questa fotografia, probabilmente la più famosa della sua produzione,
Self-portrait with Wife and models, Vogue Studio Paris, 1981, racchiude il genio e la follia di un artista
eternamente attratto dalla bellezza.
Nel corso della sua carriera ha lavorato per stilisti del calibro di Chanel, Gianni Versace, Yves Saint Laurent e ha
fotografato tantissimi personaggi dello spettacolo, della cultura, della politica e del cinema come ad esempio
Ava Gardner, Charlotte Rampling, Catherine Deneuve, Romy Schneider, Raquel Welch, Sigourney Weaver,
Margaret Thatcher, Helmut Kohl, Jean-Marie Le Pen, Rainer Werner Fassbinder e Wim Wenders.
Onorato nel 1996 del titolo di Gran Commendatore delle arti e delle lettere, per volontà del ministro della
cultura francese, Helmut Newton muore all’età di 83 anni il 23 gennaio del 2004 a seguito di un infarto.