DIAMO LuCE ALLA sPERANZA
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DIAMO LuCE ALLA sPERANZA
LILT Lega Tumori Trento (onlus) w w w. l i l t t r e n t o . i t N°51 NOVEMBRE 2015 IN QUESTO NUMERO: diamo luce alla speranza NATALE LILT uno, cento, mille comete APPROFONDIMENTI Chirurgia plastica ricostruttiva al seno l’aspetto psicologico oltre all’azione anatomica funzionale ASSISTENZA Laboratorio “Ri-scatto” per affrontare la perdita di una persona cara MEDICINA Medicina narrativa ogni paziente ha una storia da raccontare DIAGNOSI PRECOCE Valore di un benefit dedicato alla salute la qualità di vita dei dipendenti incide sulla sostenibilità aziendale EVENTI Strenne Natalizie e anticipazioni 2016 Siamo strumento della tua generosità Aut. Trib. TN del 19/12/1987 - Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – DL 353/2003 (conv. In L..27/02/04 n..46) art. 1, comma 1 NE/TN1 Cari amici, rifletto sul titolo “Prevenire è vivere” del nostro notiziario e penso a quanto abbiamo sempre insistito sulla necessità di un’efficace prevenzione ricordando che gli stili di vita errati (fumo, alcol, alimentazione scorretta e sedentarietà) sono i fattori di rischio più importanti nelle malattie cronico degenerative e nei tumori. Questi argomenti, in passato portati avanti solo dalla nostra Associazione, sono ora divenuti patrimonio comune e tutta la popolazione dovrebbe oramai essere in grado di modificare le proprie abitudini con grande vantaggio per la salute. Purtroppo non è così: si continua a fumare, si beve troppo, ci si alimenta male. I migliori risultati per ridurre il numero dei fumatori sono stati ottenuti non tanto con l’educazione sanitaria, ma con il divieto del fumo nei luoghi pubblici; ben venga quindi il recente decreto che vieta il fumo in auto, in presenza di bambini e di donne in gravidanza, all’esterno di ospedali pediatrici e ginecologici. Ma le nostre abitudini individuali e gli stili di vita errati non sono i soli fattori di rischio di cancro. Esistono anche cause occupazionali e ambientali, in particolare sostanze chimiche cancerogene presenti nell’aria, nell’acqua, nel cibo. Nello specifico l’inquinamento atmosferico, provocato principalmente dai trasporti urbani, causa in Italia quasi 33.000 morti l’anno; la sua riduzione è quindi una priorità politica: sono necessarie nuove misure volte ad una mobilità sostenibile (pedonalità, ciclabilità, trasporto pubblico ecologico). In alcune zone della nostra provincia va affrontato anche il problema dei fitofarmaci (pesticidi), inseriti oggi tra le sostanze cancerogene dall’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro di Lione (IARC). Ecco perché LILT ritiene necessario approfondire il problema con ricerche epidemiologiche, nelle zone a monocultura intensiva, e con segnalazioni volte ad incentivare le misure da prendere per ridurre il rischio. Ad integrazione della prevenzione primaria parliamo di diagnosi precoce, di recente con la Campagna “Nastro Rosa” di ottobre dedicata al tumore al seno. Il singolo è chiamato non solo a prendersi cura di sé ma anche a preoccuparsi dei bisogni e delle esigenze della comunità alimentando un senso di reciprocità e di condivisione che consenta di ottimizzare le risorse e di superare le difficoltà della sanità pubblica. Ecco quindi la scelta, anche per LILT, di condividere progetti con altre associazioni ed enti, come per l’iniziativa “ProMuoviamo la Salute” per gli over 65. Particolarmente intenso per tutti noi sarà il periodo di Natale ma sono certo che, pur tra le tante cene, feste e shopping, in ognuno potrà nascere un pensiero di solidarietà e vicinanza per chi affronta le Festività con il peso e l’ombra di una situazione non facile. In particolare per i bambini e le loro famiglie: l’appartamento che li ospita a Trento è ormai avviato e i nostri volontari sono costantemente in piena attività per l’accoglienza delle famiglie. Al Servizio Accoglienza Bambini in Oncologia Pediatrica dedichiamo tutta la raccolta fondi fatta a Natale; contiamo sul vostro aiuto per farli sentire come a casa, anche se lontani. Grazie di cuore e molti auguri, affinchè il Natale e il Nuovo Anno alimentino in noi fiducia e serenità. Mario Cristofolini Presidente LILT Sezione Provinciale di Trento Prevenzione, diagnosi precoce, assistenza ed ospitalità, riabilitazione psico-fisica, sostegno alla ricerca medica ed epidemiologica: dal 1958, insieme a volontari appositamente formati, creiamo una rete di informazione ed aiuto per i pazienti oncologici, i familiari e la comunità. SEDE E SPORTELLO ONCOLOGICO tel. 0461.922733, fax 0461.922955 C.so 3 Novembre 134 – 38122 Trento [email protected] CENTRO PREVENZIONE E RIABILITAZIONE tel. 0461.932758 Via Nicolodi 19 – 38122 Trento [email protected] 2 SERVIZIO ACCOGLIENZA CASA ACCOGLIENZA ADULTI tel. 0461.390546 Via Nicolodi 19 – 38122 Trento [email protected] APPARTAMENTO BAMBINI tel. 0461.922733 [email protected] DIAGNOSI PRECOCE IN AZIENDA Responsabilità d’Impresa è un concetto del mondo economico particolarmente caro al nord Europa, dove ha iniziato a diffondersi anche al resto del mondo e va di pari passo con Sviluppo sostenibile. Le aziende moderne tengono in conto questi aspetti nel loro ciclo di produzione o fornitura servizi, nell’utilizzo delle materie prime, ma anche nel più generale rapporto con l’ambiente e la società nelle quali sono inserite. Il benessere e la qualità di vita dei dipendenti sono parte integrante e punto chiave della sostenibilità futura di un’impresa e le proposte di welfare integrativo rispetto al sistema sanitario nazionale sono una delle pratiche che si stanno facendo più apprezzare all’interno di questo variegato mondo che mira ad offrire strumenti di miglioramento al proprio personale, nella convinzione che persone felici e serene siano lavoratori migliori. La LILT, nel suo impegno in campo oncologico, può giocare un ruolo attivo all’interno della sostenibilità d’impresa, in un’operosa collaborazione che pone al centro la persona nel suo sviluppo consapevole e sano. Ecco perchè LILT Trento su questo fronte ha attivato una positiva collaborazione con il FISDE, il Fondo Integrativo Sanitario per i Dipendenti del Gruppo ENEL, che offre visite di prevenzio- ne agli iscritti. Tramite questa iniziativa i medici che operano per LILT visitano circa 300 persone in provincia di Trento e Bolzano ad anni alterni con pacchetti di visita diversificati. “Prevenire è vivere” alla LILT lo si ricorda e ripete, e mai è stato più vero proprio per alcuni degli iscritti alla FISDE. “Per noi quella delle visite di prevenzione con LILT è un’esperienza molto molto positiva – ci racconta infatti Renato Balduzzi del FISDE – e purtroppo, o per fortuna per la diagnosi avvenuta in tempo, devo dire che abbiamo avuto anche dei casi in cui alla vista sono state riscontrate delle forme tumorali che poi si è riusciti a risolvere. Quindi noi stiamo già raccogliendo i nostri iscritti e senza dubbio ve sono esempi di azioni di prevenzione, e naturalmente visite di diagnosi precoce oncologica che possono essere varie, dall’ orientamento oncologico (anamnesi personale e familiare, valutazione dei fattori di rischio vissuti dalla persona, l’età, lo stile di vita) a visite alla cute, al cavo orale, pap-test e visite ginecologiche e senologiche per donne, visite urologiche per gli uomini, prelievo ematologico con esame PSA e ricerca sangue occulto nelle feci. Offrire un momento di prevenzione ai propri dipendenti può essere un benefit che va nella direzione di promuovere e proporre, all’interno della propria responsabilità di impresa, una cultura del benessere nella quale la qualità di vita e la cura di se stessi sono un punto chiave: un modo moderno e contemporaneo di fare un regalo ai propri dipendenti, con in mente il loro futuro benessere. “Sicuramente io consiglio di allargare anche ad altri circoli ricreativi ed assistenziali del territorio questo tipo di iniziativa – ci saluta, affidandoci una piccola missione, Renato Balduzzi perchè anche il riscontro dei nostri iscritti è molto positivo e la sensazione è quella di aver fornito un servizio apprezzato e davvero utile alla loro vita che guarda un po’ a quello che è davvero essenziale per un’esistenza serena”. Per portare la diagnosi precoce oncologica anche nella tua azienda contatta, senza impegno, LILT: tel. 0461.922733, [email protected] riproporremo una collaborazione che si è rivelata molto positiva e proficua per tutti i coinvolti”. Corsi e serate informati3 Un nastro rosa, da sempre simbolo della Campagna, che si srotola diventando un percorso che accompagna la donna in tutte le tappe della vita... uno Spazio Rosa, un ambiente e un tempo dedicato alla donna per l’informazione e la tutela di quello che è simbolo per eccellenza della femminilità... professionisti di grande esperienza e volontari specializzati... questi gli elementi della Campagna “Nastro Rosa” 2015 festeggiata dalla LILT in Trentino che, come ogni anno nel mese di ottobre, ha riproposto il tema della prevenzione del tumore al seno ed ha ricordato quali sono le migliori strategie per affrontare questa problematica purtroppo ancora molto diffusa. I dati sono sempre più positivi: la sopravvivenza a un anno è del 97% e a cinque dell’88%. 4 Il tumore al seno rimane però il primo tumore femminile sia per numero di casi che per mortalità: rappresenta il 25% di tutti i tumori che colpiscono le donne e la sua incidenza è in costante aumento. In Italia vengono diagnosticati circa 37 mila casi all’anno, 1 donna su 10; in Trentino ogni anno in media 360 persone vengono colpite dal cancro alla mammella ( dati AIRTUM per incidenza 2007-2008). Non bisogna quindi abbassare la guardia, consapevoli che questa situazione incoraggiante può essere ulteriormente migliorata appoggiando la ricerca medica e, personalmente, tutelando la propria salute con un sano stile di vita. Per l’occasione, quindi, la sezione trentina della LILT ha inaugurato un’iniziativa speciale con l’obiettivo di trasformarla in un appuntamento rinnovato e dedicato alla po- polazione femminile: lo Spazio Rosa LILT, allestito l’8, il 9 e il 10 ottobre 2015 presso la Sala della Fondazione Caritro a Trento. In questo spazio protetto le donne hanno trovato medici ed esperti che meglio le hanno informate ed aiutate ad affrontare con piena consapevolezza gli aspetti medicosanitari e psicologici legati alle problematiche del tumore al seno. In particolare le consulenze sono state orientate sia alla popolazione femminile in buona salute sui temi della prevenzione e diagnosi precoce oncologica, sia alle signore colpite da tumore al seno per argomenti quali la riabilitazione fisica post-chirurgica e gli aspetti psicologici che la malattia comporta. Gli stessi servizi si sono resi disponibili presso le Delegazioni LILT in provincia. Queste sono state promotrici di iniziative “Nastro Rosa” sul territorio per una più capillare divulgazione delle informazioni e per una maggior sensibilizzazione della comunità, attraverso serate in forma di cinema (Tione e Cavedine), passeggiate e itinerari di Nordic Walking (Rovereto e Cavalese), serate musicali (Pergine e Borgo Valsugana), incontri di approfondimento con gli esperti (Mezzano e Cles). Il messaggio “Nastro Rosa” però è valido ed attuale sempre, non solo ad ottobre: sconfiggere il cancro è possibile, grazie soprattutto alla prevenzione e all’anticipazione diagnostica. L’importanza della Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica a cura di: dott. Paolo Cristofolini Responsabile SSD Chirurgia Plastica Ricostruttiva Ospedale S. Chiara di Trento La chirurgia plastica è una disciplina che negli ultimi anni ha avuto un rapido e notevole sviluppo. Sempre più, infatti, al giorno d’oggi in campo oncologico e traumatologico il ricorso alle tecniche riparative e/o ricostruttive permette sia di effettuare interventi che senza la fase ricostruttiva sarebbero incompatibili con la vita (vedi ricostruzioni cervico facciali), nonché migliorare gli esiti funzionali ed estetici con indiscutibili risvolti psicologici. Svariati sono i campi di applicazione della chirurgia ricostruttiva che per alcuni è la più generale delle discipline chirurgiche dopo la chirurgia generale propriamente detta, non dedicandoci infatti ad un solo distretto anatomico ma potendo lavorare dal cuoio cappelluto al piede. Ripristinare la resistenza della pianta del piede, la presa di una mano, la forma o il volume di una mammella o la continuità di una mandibola, la identifica non come chirurgia di superficiale ma strutturale con i risvolti funzionali ed estetici che ne possono derivare. Chirurgia ricostruttiva e chirurgia estetica sono quindi sempre più integrate e meno distinte. Recentemente è stato introdotto il termine “oncoplastica” intendendo interventi per neoplasie (mammella, volto) in cui si sfrutta l’esperienza maturata in chirurgia estetica per mirare, oltre che all’asportazione adeguata del tumore, anche ad un buon risultato cosmetico. Tali tecniche oltretutto non ostacolano il monitoraggio oncologico postoperatorio e non interferiscono con le eventuali terapie successive. La ricostruzione della mammella si ottiene tramite interventi di chirurgia plastica che hanno l’obiettivo di ristabilirne la forma, l’aspetto e il volume, a seguito della chirurgia radicale (mastectomia) e conservativa (quadrantectomia). Non tutte le pazienti sono adatte ad ogni tipologia di intervento. Il tipo di trattamento al quale la donna si sottoporrà va quindi stabilito con il chirurgo e dipende dai desideri personali, dall’anatomia e dai Foto 1 trattamenti precedenti. Questa chirurgia ha subito un importante evoluzione negli ultimi anni. In passato si asportava con interventi molto demolitivi, con sacrificio anche dei muscoli pettorali, poi la demolizione e’ divenuta sempre meno aggressiva fino ai tempi attuali quando, ove possibile, si tende a svuotare la mammella conservandone tutta la cute, se non alle volte anche areola e capezzolo. Questo ha radicalmente cambiato i risultati sia dal punto di vista estetico ma anche funzionale in termini di sensibilità e ha reso la parte demolitiva e quella ricostruttiva più intimamente connesse. Più nello specifico della chirurgia ricostruttiva, le protesi impiantabili rimangono la tecnica più utilizzata. I materiali sono evoluti ed al giorno d’oggi si può contare su di una maggior compatibilità tra protesi e tessuti dell’ospite. Ciò nonostante l’incidenza di complicanze sia a breve che a lungo termine nell’utilizzo di questi mate- riali e’ ancora alta. Grazie all’ingegneria tissutale sul mercato sono poi disponili materiali come membrane biologiche con cui avvolgere la protesi che permettono di ridurre la percentuale di complicanze, o in alcuni casi di non toccare i muscoli per il posizionamento dell’impianto. Il gold standard rimane però la ricostruzione autologa eseguita con gli stessi tessuti della paziente: si tratta di interventi più impegnativi ma danno risultati più naturali, duraturi e che non necessitano di “manutenzione”, come avviene invece nel caso delle protesi. Al giorno d’oggi in quasi tutte le pazienti le mammelle vengono ricostruite contestualmente all’intervento di asportazione del tumore, evitando in questo modo il trauma della mutilazione. La ricostruzione della mammella è di fatto riconosciuta come parte integrante della cura al cancro e questa chirurgia viene definita tailored, ossia cucita sulla paziente, a cui si deve offrire tutto il ventaglio delle possibilità ricostruttive: si chiede alla paziente cosa vuole e tenendo conto degli aspetti personali , socioculturali, psicologici e tecnici, si decide assieme un programma. E’ inoltre assai importante porre particolare attenzione alla simmetria con l’altra mammella sana. Una mammella ben ricostruita ma molto diversa dall’altra equivale ad un risultato non soddisfacente per la paziente. I risultati sono quanto mai variabili, ma soprattutto è il tipo di aspettativa della singola paziente che determina la soddisfazione. Purtroppo possono insorgere complicazioni a fronte di interventi di questo tipo; tra quelle definite “precoci” vi è l’estrusione della protesi per ematoma, infezione o per il danneggiamento dei tessuti dovuti alla radioterapia. A lungo termine invece il problema può essere che il risultato ottenuto ten5 quel momento nella prospettiva di riprendere una vita normale. Foto 2 da a non mantenersi: solo una piccola parte delle pazienti è ancora soddisfatta a distanza di anni. E’ indubbio che il tumore segna nel profondo una donna, soprattutto psicologicamente, anche se non sempre in modo negativo. Ci sono molti casi di pazienti che sono riuscite a reagire positivamente e senz’altro una ricostruzione che le soddisfi contribuisce a meglio superare Foto 1 Ricostruzione mammaria con lembi: i lembi sono un insieme di tessuti che vengono trasferiti da una sede donatrice ad una ricevente mantenendo intatta la propria circolazione. Il vantaggio è che il risultato è più naturale, con una mammella formata solo da tessuti propri, senza materiali estranei. I tessuti più frequentemente utilizzati sono prelevati dal dorso (lembo grandorsale) o dalla regione addominale (lembo diretto addominale). Foto 2 Ricostruzione ria con tessuto adiposo autologo: consente nel trasferimento di grasso prelevato con un apposito apparecchio da altre aree del corpo che viene opportunamente trattato e reiniettato nella sede della mammella da ricostruire (autolipotrapianto o lipofilling). Foto 3 Ricostruzione mammaria con protesi: consiste nella sostituzione della mammella asportata con una protesi (gel di silicone) di forma e dimensione uguali. Se non vi è tessuto cutaneo a sufficienza per ricreare una mammella di dimensioni e forma simile alla controlaterale, viene impiegato il cosiddetto espansore tissutale che viene riempito di soluzione fisiologica nel corso delle settimane successive. Quando il volume nell’espansore è sufficiente verrà sostituito con una protesi definitiva. Foto 3 mamma- Aggiornamento PROCEDURE PER RICHIEDERE PROTESI E PRESÌDI APSS Per i pazienti oncologici, l’autorizzazione all’ottenimento di presidi ed ausili, rilasciata dal Distretto di appartenenza, si ottiene presentando: - prescrizione medica, redatta da un medico specialista competente per tipologia di menomazione o disabilità (oncologo, ecc.) - modulo di domanda per prestazioni di assistenza protesica (modulo presso APSS) - preventivo di spesa 6 di una ditta iscritta nell’elenco dei fornitori (elenco presso APSS o sul sito www. apss.tn.it) con la descrizione e la codifica dei presidi descritti. NON sono ammesse richieste di rimborso per forniture non preventivamente autorizzate. Nello specifico per la richiesta di: - parrucca: il certificato dell’oncologo (con specifica: necessità di parrucca per alopecia secondaria per trattamenti chemioterapici) va presentato, prima dell’acquisto, all’APSS Ufficio Invalidi, Corpo C ( Viale Verona – tel. 0461.902255) insieme al preventivo di spesa; - calza di compressione: il certificato dello specialista con modulo di domanda e preventivo di spesa va consegnato all’APSS Ufficio Inva- lidi di competenza (alcuni fornitori inoltrano direttamente la richiesta corredata di modulo e preventivo) - protesi mammarie: con il certificato dello specialista (per la 1° richiesta) o del medico di famiglia (per le successive) rivolgersi direttamente e solo alla ditta Attrezzature Medico Sanitarie – Via A. Degasperi 34, Trento – tel. 0461.391057, che provvederà all’intera pratica. Countdown a gennaio 2016 cui partecipano campioni internazionali. L’iscrizione è ad offerta libera e quanto raccolto Se ancora non vi siete ci- verrà destinato al Sevizio mentati in questa corsa Accoglienza Bambini in con ciaspole o sci da fon- Oncologia Pediatrica ed do, non mancate alla 16° in particolare alla gestioedizione 2016 che, come ne dell’appartamento che da tradizione, si terrà sa- ospita i bambini colpiti bato 30 gennaio 2016 su dal tumore che arrivano a parte del tracciato della Trento, con i genitori, per notissima Marcialonga a sottoporsi alle nuovissime MARCIALONGA STARS Quasi tutti ormai la conoscono ma qualcuno ancora non ha partecipato a questa bellissima giornata sulla neve per la quale “sport”, “solidarietà”, “divertimento”, “natura”, “allegria” non sono solo parole ma esperienze vive. ProMUOVIAMO la salute. Dare forza all’azione della comunità. La promozione della salute è il processo che consente alle persone di esercitare un maggiore controllo su aspetti influenti per la salute, migliorandola. Ciò vale per i soggetti sani ed ancor più per quelli malati, poiché è stato dimostrato che in molte malattie croniche il processo disabilitante è aggravato dalla sedentarietà. La promozione della salute intende non solo rafforzare le abilità e le capacità delle persone, ma anche modificare le condizioni sociali, ambientali ed economiche, in modo da attenuare il loro impatto sulla salute del singolo e della collettività. Condividendo tali riflessioni, alcune associazioni trentine: UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) Comitato del Trentino, Associazione Alzheimer Trento, Associazione Parkinson, Associazione Trentina Diabetici, ATMAR Associazione Trentina Malati Reumatici e LILT Lega Italiana per la Lotta contro Tumori Sezione Provinciale di Trento si sono unite con l’obiettivo di creare un programma di sensibilizzazione e di attività dedicato alla promozione della salute. Il progetto, che gode del sostengo del CSV Centro Servizi Volontariato, prevede una prima fase di formazione rivolta a operatori sportivi, volontari, educatori, che operano nelle associazioni componenti la Consulta Provinciale per la salute, per l’acquisizione ATTIVA LA VITA! muoversi assieme per guadagnare salute di competenze metodologiche generali ed elementi specifici sulle patologie croniche. La seconda fase consiste nell’attivazione di corsi di ginnastica adattata, aperti ad uomini e donne di età superiore ai 65 anni, in sedi periferiche o comunque dove si registra l’assenza di cure della protonterapia. L’Appartamento Bambini si affianca alla Casa Accoglienza per adulti, completando così un servizio di ospitalità ed sostegno assai utile ed apprezzato per i pazienti oncologici e le loro famiglie. Grazie all’aiuto dei suoi sostenitori, LILT può farli sentire come a casa anche se lontani. proposte e servizi quali palestre e corsi o, infine, dove situazioni economiche difficili impediscono comunque l’accesso alle potenziali offerte. Per le Associazioni coinvolte il progetto rappresenta anche una nuova occasione di divulgazione dei propri servizi poiché, attivato in zone dove i volontari non sono presenti, permetterà agli istruttori dei corsi di intercettare situazioni di bisogno per le quali ogni singolo ente potrà rendersi utile. Anche la pubblica amministrazione sarà coinvolta poiché Comuni e Comunità di Valle potranno richiedere, senza costi, l’attivazione dell’iniziativa nel proprio territorio. Informazioni: UISP Trento, tel. 0461/231128, trentino@ uisp.it. 7 La medicina narrativa. Racconti che curano a cura di: dr.ssa Lucia Galvagni (bioeticista) La medicina narrativa è stata definita come “la medicina praticata con le finalità di riconoscere, assorbire, interpretare, ed essere toccati e mossi dalle storie di malattia” (Rita Charon, Narrative Medicine. Honoring the Stories of Illness, 2006, p. 4). Il dialogo nel quale i racconti e le storie vengono riportati rappresenta già, di per sé, una forma e una pratica di cura, per la persona che sta vivendo la malattia: quando raccontiamo una storia infatti entriamo in relazione e così mettiamo noi stessi in dialogo, in un momento di difficoltà e a volte di crisi. Nel raccontare la nostra esperienza di vita noi esprimiamo anche la nostra visione della vita, identifichiamo i valori per noi rilevanti e possiamo identificare quali priorità ci diamo. Un paziente ha detto: “Devo fare il tagliando ogni sei mesi...”, per raccontare dei controlli periodici dopo la cura di un tumore. Qui si vede come un’esperienza forte e difficile venga riportata al livello dell’esperienza quotidiana. Qualcuno ha descritto la malattia come “l’intruso” e “il drago che è in me”, fornendo così una rappresentazione dell’esperienza vissuta della malattia. In certi momenti della malattia il corpo viene percepito come «nemico» anziché come «alleato», mettendo in evidenza così un senso di estraneità, di separazione e di conflitto tra sé e il corpo. E qualcuno ha detto, per parlare del percorso di malattia: “Sto facendo un viaggio in una terra sconosciuta”, descrivendo così la malattia come una nuova esperienza di vita. I curanti interrogati su questo dicono: “Ogni paziente ha una storia da raccontarti”, perciò bisogna dare loro la possibilità di raccontare la loro storia. A volte è utile aiutare a pensare ad un altro scenario, dicendo ad esempio semplicemente “Immagina...”. E uno psicologo ha commentato: “L’approccio che ho nel mio lavoro di psicologo è: Ti vengo a prendere dove sei”. I racconti nella relazione di cura riaffiorano anche dalla nostra storia e dalla cultura antica: è del I se- colo d.C. un mito famoso, il mito di Cura, che è stato raccontato da Igino. Rileggiamolo assieme: “Mentre Cura stava attraversando un certo fiume, vide del fango argilloso. Lo raccolse pensosa e cominciò a dargli forma. Ora, mentre stava riflettendo su ciò che aveva fatto, si avvicinò Giove. Cura gli chiese di dare lo spirito di vita a ciò che aveva fatto e Giove acconsentì volentieri. Ma quando Cura pretese di imporre il suo nome a ciò che aveva fatto, Giove glielo proibì e volle che fosse imposto il proprio nome. Mentre Cura e Giove disputavano sul nome, intervenne anche Terra, reclamando che a ciò che era stato fatto fosse imposto il proprio nome, perchè essa, la Terra, gli aveva dato il proprio corpo. I disputanti elessero a giudice Saturno, il Tempo, il quale comunicò ai contendenti la seguente decisione: “Tu, Giove, che hai dato lo spirito, al momento della morte riceverai lo spirito; tu, Terra, che hai dato il corpo, riceverai il corpo. Ma poiché fu Cura che per prima diede for- ma a questo essere, finché esso vive, lo custodisca la cura. Per quanto concerne la controversia sul nome, si chiami homo poiché da humus è stato tratto”. La Cura attraversa i secoli e dice di un rapporto fondamentale con l’essere umano: siamo affidati gli uni agli altri, nel tempo della vita, e la cura prende forme diverse, che sono quelle a cui più spesso pensiamo, di una cura del corpo, ma anche di una cura e di un accompagnamento della nostra psiche, della nostra interiorità e di noi stessi, quando viviamo una situazione di particolare sofferenza e vulnerabilità. Bibliografia Rita Charon, Narrative Medicine. Honoring the Stories of Illness, Oxford University Press, Oxford 2006 Giorgio Bert, Medicina narrativa. Storie e parole nella relazione di cura, Il Pensiero Scientifico Editore, Roma 2007 Lucia Zannini, Medical humanities e medicina narrativa. Nuove prospettive nella formazione dei professionisti di cura, Raffaello Cortina Editore, Milano 2008 AA. VV., Ti racconto il mio ospedale. Esprimere e comprendere il vissuto di malattia, Magi, Roma 2007 Elena Loewenthal, La vita è una prova d’orchestra, Einaudi, Torino 2011 Aggiornamento Servizio Accoglienza Bambini in oncologia pediatrica Il 2015 ha visto l’avvio di questo nuovo importantissimo servizio: vogliamo condividere con i nostri Amici e Sostenitori la soddisfazione dei primi concreti risultati, con l’auspicio di un nuovo anno ancor più incisivo. 8 RI-SCATTO ! Laboratorio creativo-esperienziale per l’elaborazione del lutto per bambini ed adolescenti Il dolore per la perdita di una persona cara è forse una delle più intense esperienze che si possono affrontare. Ogni lutto è diverso e ciascuno lo vive in maniera personale a seconda di vari fattori (età, contesto familiare, caratteristiche psicologiche personali, ecc.) ma tutte le esperienze sono accomunate dalla necessità di un processo di elaborazione, che consenta alla persona di superare quel momento senza conseguenze che impediscano il recupero di una quotidianità sostenibile. Gli adulti possono contare su più aiuti esterni e risorse personali già strutturate; meno frequenti sono inve- ce le iniziative a servizio dei giovani che però, parimen- ancora gli strumenti e la consapevolezza utili per la gestione del dolore. Uno stravolgimento che può andare a sommarsi ad un disagio già presente legato al periodo della crescita e dell’età adolescenziale. A volte la difficoltà è anche nel rapporto con i genitori o i parenti che stanno attraversando loro stessi un periodo di lutto e che possono trovarsi in difficoltà nel dover spiegare ad un bambino che un loro ti agli adulti, necessitano di essere guidati nell’esplorazione del loro dolore. Soprattutto per loro il lutto rappresenta un momento doloroso e traumatico poiché perdono dei punti di riferimento, non hanno familiare o un caro amico è venuto a mancare, tendendo quindi ad evitare l’argomento credendo di proteggere i propri figli. Con il nuovo Laboratorio “Ri-scatto!” LILT vuole affiancare e sostenere quin- di i ragazzi con un percorso di accompagnamento e contenimento emotivo, in un contesto che li metta il più possibile a loro agio, garantisca le condizioni più adatte affinchè si esprimano liberamente, senza inibizioni o timori di giudizio, come non sempre si sentono di fare in famiglia. Gestito da figure professionali specializzate ed esperte, utilizza la metodologia del laboratorio, che consente lo sviluppo delle capacità individuali e sociali del ragazzo e lo mette in condizione di pensare ed agire in autonomia, favorendo così la condizione di collaborazione con gli altri e di accettazione dell’ambiente e degli avvenimenti. Per informazioni, rivolgersi in Sede a Trento, tel. 0461.922733, [email protected] 9 NOTIZIE DALLE DELEGAZIONI LILT DEL TRENTINO VALLAGARINA Martedì 8 dicembre 2015 si rinnova l’appuntamento con il Mercatino di Natale di Zoreri, piccola frazione del Comune di Terragnolo. Ideato più di quindici anni fa a seguito della prematura scomparsa per tumore di una donna della Valle, il mercatino è ormai diventato un appuntamento fisso per la Delegazione di Rovereto, una splendida occasione per tutti gli amici della LILT e per gli abitanti della valle di 10 ritrovarsi e acquistare lavori artigianali, oggetti regalo e ricami preparati con cura dalle “Donne di Terragnolo” e non solo. Con il ricavato del mercatino si sostengono le attività della LILT in Vallagarina e il Day Hospital Oncologico di Rovereto. La Delegazione Rovereto sta inoltre collaborando ad un progetto coordinato da ATB (Associazione Trentino con i Balcani) sul tema della prevenzione oncologica e della promozione della salute in Kosovo. Nell’autunno 2015 è stato realizzato un viaggio-visita alle realtà kosovare per una valutazione dei bisogni locali, mentre nei prossimi mesi verranno realizzate in loco attività di prevenzione oncologica, tra le quali anche incontri di formazione a medici e personale sanitario. Prosegue poi l’esperienza di un gruppo di Auto-Mutuo Aiuto per familiari di pazienti oncologici, attivato recentemente a Rovereto. Il gruppo, che si incontra ogni due settimane presso la sede ed è condotto da un facilitatore, è occasione per condividere problematiche, esperienze ed emozioni e ritrovare – in gruppo – accoglienza, ascolto, risorse e fiducia. Nei primi mesi del 2016 è prevista la realizzazione di un concerto con il trio “SaCaTo” (pianoforte, violino e violoncello) e con il gruppo storico roveretano “I Risentiti”, per una serata di allegria e solidarietà tra musica classica e musica italiana anni ’60. Sempre in questo periodo, verrà proposto un corso di formazione per volontari presso il Day Hospital Oncologico dell’Ospedale di Rovereto. Nella primavera 2016 prenderà il via anche una nuova edizione del Laboratorio di Scrittura Creativa, un’iniziativa che ormai da molti anni riscuote successo tra gli amici della LILT Rovereto, dedicata a chi vuole sperimentare attraverso la scrittura uno strumento di ri-scoperta ed espressione di sè. NOTIZIE DALLE DELEGAZIONI LILT DEL TRENTINO Val di Fiemme e Fassa I partecipanti alla 3°“Camminata Salutare” sul Cermis (22 agosto), proposta da LILT con l’Assessorato alla Salute del Comune di Cavalese e finalizzata alla promozione di sani stili di vita. Sono presenti: il Presidente LILT dottor M. Cristofolini, il dottor G. Piazza, la Delegata LILT L. Mattacchione, l’Assessore alla Sanità G. Vanzo, il vicepresidente Comunità di Valle M. Malfer, l’Assessore E. Sardagna e la Presidente Nordic Walking Fiemme C. Boschetto. ALTO GARDA E LEDRO Venerdì 18 dicembre la Pro Loco Varone Gruppo Iniziative organizza una serata di solidarietà con TOMBOLA NAPOLETANA a sostegno dei servizi che la Delegazione LILT con sede a Riva offre localmente. Il programma prevede alle ore 19.30 l’apertura con un “RISOTTINO” dello chef ed alle ore 20.30 la tombola con ricchi premi; al termine piccolo rinfresco con dolci natalizi. Per la partecipazione alla serata (risotto e una cartella della tombola) è gradito un contributo di € 15.00, per la sola cartella offerta € 2.00. Per mangiare, preno- tare entro il 16 dicembre a Nicola cell. 340.1573935 o Letizia 333.9466714. 11 Anteprima Primavera 2016 CORSO DI NORDIC WALKING ad integrazione della riabilitazione post-chirurgica Il Nordic Walking è un’attività che offre effetti benefici per alcune disfunzioni dovute agli interventi chirurgici per patologie oncologiche: rieduca la camminata e migliora la funzionalità dell’arto colpito, sia in relazione alla comparsa di un deficit della motilità (dovuto per esempio all’asportazione di parte dei muscoli), sia alla comparsa di edemi di natura linfatica (per l’asportazione di linfo- nodi); consente inoltre di trascorrere del tempo in compagnia all’aria aperta. A partire da gennaio 2016 i pazienti o expazienti oncologici potranno segnalare (senza impegno) l’interesse a partecipare ai corsi che si terranno in primavera. Per informazioni contatta le Sedi LILT a: - Trento, Corso 3 Novembre 134, tel. 0461.922733, info@ lilttrento.it, Esposizione dei lavori dei volontari LILT orario: dal lunedì al venerdì ore 8:30-13, 14:30-18 - Rovereto, Via Bezzi 29, tel.0464.422711,delega [email protected], orario: martedì e giovedì ore 9-12, venerdì ore 15-18 - Cavalese, Via Roma 8, tel. 334.2588505, delegazionefiemme@ lilttrento.it, orario: martedì 15-17, venerdì 9-12:30 L’ARTE DEL RICAMO, DELLA PITTURA, DELL’UNCINETTO in mostra a Trento dall’1 al 5 dicembre La creatività, le idee, la bravura nell’esecuzione, rendono i lavori in mostra molto speciali e l’esposizione una piacevole occasione per fare due passi e venire a curiosare. In quest’occasione, i fondi raccolti saranno destinati al Servizio Accoglienza Bambini in Oncologia Pediatrica che aiuta i bambini, i ragazzi e le loro famiglie, che arrivano a Trento per le cure, offrendo ospitalità in appartamento, aiuto ed ascolto. Vi aspettiamo! 12 Anche solo per curiosità... 9-10-11 DICEMBRE: MERCATINO NATALIZIO DI SOLIDARIETA’ Via Garibaldi - Trento E’ bello concedere un piccolo dono anche a se stessi, oltre che farne agli altri. Tra le molte proposte ed idee per i regali di Natale, alcune possono essere particolarmente significative, gradite a chi le riceve ed utili per chi le propone: sono quelle che troverai alla Casetta LILT al Mercatino di Solidarietà del Comune di Trento. Il Natale Solidale LILT è dedicato al Servizio Accoglienza Bambini: i fondi raccolti con le varie iniziative e con gli oggetti proposti al Mercatino saranno utilizzati per la gestione dell’appartamento in cui l’Associazione ospita i piccoli pazienti oncologici che, con i loro genitori, arrivano a Trento anche da molto lontano per sottoporsi alla protonterapia. I volontari LILT vi invitano a visitare la Casetta LILT, anche solo per curiosità... magari si troverà qualcosa di carino, proprio quello che si stava cercando! PREVENZIONE GIOVANI un nuovo volantino ricco di informazioni La salute si protegge fin da giovani: informazioni e consigli facili per una vita più sana e serena. Puoi richiedere il volantino gratuitamente presso le Sedi LILT. 13 Per informazioni, senza impegno, contattare LILT (tel. 0461.922733, [email protected], Corso 3 novembre 134 TN) o rivolgersi al notaio o all'avvocato di fiducia. 14 LILT non raccoglie fondi nè al telefono nè porta a porta GRAZIE A CHI CI HA AIUTATO Per la cena con delitto Bioline Jatò – Trento Livio Ricevimenti – Trento Cantina Sociale di Trento Per la Campagna “Nastro Rosa” (ottobre) Aria Teatro – Pergine Biblioteca di Vezzano con il Knit Cafè Calogero Di Liberto Cantoria Sine Nomine – Castelnuovo Cassa Rurale Valli di Primiero e Vanoi Circoli Pensionati e Anziani Valle dei Laghi I Comuni di: Campodenno, Cavalese, Fai delle Paganella, Giustino, Lavis, Mezzocorona, Pieve di Bono, Prezzo, Riva del Garda, Tione di Trento, Valdaone, Villa Lagarina Comuni della Valle dei Laghi Associazione Teatrale “Figli delle stelle” Ospedaletto Cassa Rurale Valle dei Laghi Comitato Sagra SS Pietro e Paolo - Lasino Coro Bella Ciao - Trento Coro Interparrocchiale Romarzollo Coro Parrocchiale Cogolo-Celentino Coro Voci e Colori - Sarche Famiglia Cooperativa del Primiero e Vanoi Panathlon Club Trento Pro Loco Padergnone Scuola Musicale di Primiero Scuola Primaria Livo - Cles Sezione Cacciatori di Mezzano Velocisti Ghiaccio Pergine I signori: Cesare Moser, Luigi Travaglia, Tiziana e Dory Chemotti Promovolley Trento - Paola Comai •Aquila Basket For No Profit Dolomiti Energia Basket Trento & collaboratori 1 1.Ospiti di Dolomiti Energia Aquila Basket nella prima partita di campionato, i volontari LILT hanno condiviso col pubblico un messaggio di solidarietà e di sensibilizzazione. 2.C’è un albero nello spazio no profit del PalaTrento che cresce con le azioni di valore delle Associazioni del gruppo Aquila Basket for No Profit. Ogni Associazione mette un proprio simbolo, LILT è stata la prima. •Per un Sorriso in più. Ricordando Elisa Gadotti Gruppo Amici di Elisa Gadotti Gruppo Giovani Interparrocchiale Vezzano •Un canto per la vita Coro Stella Alpina - Lavarone Gruppo Volontari del SoccorsoLavarone Violetta Lunelli •Percorso della Speranza Gruppo Alpini - Vigolo Vattaro Gruppo Alpini - Vattaro Gruppo Alpini - Bosentino Circolo San Valentino Valsorda •In sella con Fiorenzo Associazione Sportiva Fassa MTB – Canazei Per il dono di prodotti e di prestazioni professionali GYFORM Srl – Vigo Rendena I.C.S. Bertagnin – Rovereto Associazione “1-2-3 Stella” – Ala Silvia De Carli Barbara Deimichei OBIETTIVO SALUTE Notiziario della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori - Sezione provinciale di Trento - Direttore Responsabile: Maria Concetta Mattei Direttore: Mario Cristofolini A cura di: Valentina Cereghini, Daria Pedrini Coro Valsella – Borgo Valsugana Fiemme Nordic Walking Fondazione Caritro Trento Funivie Alpe Cermis Spa - Cavalese Nordic Walking Arcobaleno - Rovereto Per le iniziative di sensibilizzazione e promozione delle attività LILT Associazione Culturale “Magna Grecia” Trento Redazione: 38122 Trento - Corso 3 Novembre, 134 Tel. 0461 922733 fax 0461 922955 [email protected] 2 Stampa: Publistampa Arti Grafiche - Pergine Iscrizione al ROC n°22198 del 20/4/2012 15 16