Petteway, croce e delizia «E` una questione di fiducia
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Petteway, croce e delizia «E` una questione di fiducia
E SUL METRO ARBITRALE L'ALA STATUNITENSE NON HA DUBBI: «E' UN FATTORE DA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE, MA NON CI POSSIAMO FARE NIENTE» BASKET SERIE A Petteway, croce e delizia «E' una questione di fiducia» «Venezia è forte, ma in casa abbiamo un altro ritmo» Maurizio Innocenti TERRAN PETTEWAY croce e delizia della The Flexx. Capace di passare da prestazioni super a partite in cui non ti accorgi neppure che sia in campo, da giocate incredibili a errori banali. Guardi la partita contro Sassari e pensi: se avesse giocato così anche contro Varese Pistoia avrebbe vinto in carrozza. Come si spiegano prestazioni così altalenanti? «A Varese - dice Petteway - ho iniziato male, non ho mai trovato il ritmo del gioco e i tiri non entravano. Io sono uno che continua a tirare lo stesso però quando vedi che non ti riescono neppure le cose più facili perdi fiducia. A Sassari è successa la cosa contraria, sono entrato in campo fiducioso e tutto ha iniziato a girare subito nel verso giusto e la partita ha preso una piega diversa. Sinceramente -. tv STELLE E STRISCE T e r r a n Petteway non so darmi una spiegazione perché non sono mai stato discontinuo, ma è il mio primo anno da professionista in Italia e ci vuole tempo per entrare nei meccanismi e nelle dinamiche di un campionato nuovo. Io entro in campo sempre per vincere e indipendentemente da tutto continuo a tirare perché è il mio ruolo, ma non sempre le cose vanno come vorrei». TRA LE TANTE difficoltà di un nuovo campionato c'è sicuramente il metro arbitrale che spesso condiziona i giocatori stranieri alla prima esperienza in Italia. «E' un fattore da prendere in considerazione- afferma Petteway - anche se non possiamo farci niente. Nella partita contro Sassari i numeri sono piuttosto eloquenti e la differenza nei tiri liberi non sta solo nella maggiore aggressività da parte nostra, però come ho detto è una cosa sulla quale non possiamo farci niente». Pistoia torna a casa da due trasferte con zero punti e domenica arriva Venezia e poi la serie di partite difficili prosegue con la partita a Trento e la sfida interno con Milano. La strada per i playoff si fa in salita? «Venezia è una grande squadra, ma noi in casa abbiamo un ritmo diverso, giochiamo con più fiducia e venire qui non è facile per nessuno. Nel basket si può parlare di una squadra più forte rispetto ad un'altra sulla carta, ma alla fine vince sempre chi segna più canestri e se noi giochiamo come abbiamo fatto contro Sassari possiamo dire la nostra. Ci aspettano partite difficile, ma i playoff non sono affatto compromessi».