fuori strada

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fuori strada
In prova Groppo XL
FUORI
Ruote maggiorate
Lo XL in volo;
la gomma anteriore
è montata sulla
meccanica derivata
dal modello a posti
affiancati Folder;
la cabina è identica
a quella del Trial,
la versione con
carrello biciclo.
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Maggio 2011
STRADA
CON TRE ZAMPE
a cura del Servizio Prove, foto Andrea Colombo
Versione con carrello anteriore del Trial, si rivolge
ai piloti che proprio non digeriscono il biciclo.
Divertente da pilotare, con soli 80 cavalli riesce a posarsi
ovunque in sicurezza, grazie alle gomme da tundra.
S
uccede sempre così con gli aeroplani leggeri: dopo la
versione biciclo arriva anche quella triciclo con la ruota
anteriore. È noto che non tutti i piloti apprezzano il ruotino
posteriore e pochi hanno il coraggio di affrontare l’esperienza
di imparare a governare i tailwheel, salvo poi scoprire che non
sono così difficili come alcuni predicano. In molti casi, chi li
prova finisce per innamorarsi delle fusoliere con l’ogiva puntata
verso il cielo. Ecco dunque perché, nell’ottica di accontentare
i più “pigri”, l’ingegner Nando Groppo ha realizzato anche
il modello XL, che prende il nome dall’allungamento della
fusoliera (circa 30 cm), rispetto al progenitore Dui, il monobiposto dal quale deriva, nato triciclo anteriore. Rieccoci quindi
a Mezzana Bigli (PV), per pilotare un Ulm dalla configurazione
rara: ala alta, posti in tandem ma... triciclo. Tecnicamente la
presenza di una “gamba” in più (specialmente se di dimensioni
generose come questa), posizionata davanti al baricentro,
costituisce un elemento destabilizzante che peggiora le qualità
di volo. Tre i fattori che giocano a sfavore: il maggiore peso
rispetto al ruotino di coda, i momenti di coppia e la resistenza.
L’estetica resta invece una questione di gusti; tuttavia i grandi
pneumatici tundra conferiscono all’XL un aspetto da solido
e stabile off-road. E se il Trial si può considerare tra i più facili
bicicli da governare in atterraggio, seppure richieda il massimo
dell’attenzione proprio in quella fase, l’XL con il suo carrello
oversize toglie al pilota ogni pensiero. Una volta toccata la pista
con le ruote principali, la solidità dell’anteriore è tale
da rendere “non eventi” anche gli appontaggi inattesi.
Unica precauzione, una caratteristica dei flap, che alla massima
escursione producono soltanto resistenza (molta) e fanno
scendere l’aereo in fretta. Si tratta di un comportamento che
In prova Groppo XL
PIccola cofanatura
Il Rotax 912UL da
80 hp è racchiuso
in una cappottatura
apribile con incastri
dentati, fissati
tramite aste
in acciaio.
Non teme i sassi
La ruota anteriore
di tipo tundra,
installata su una
staffa ben
dimensionata.
Meccanica curata
Il pannello
strumenti con gli
indicatori primari;
a destra, lo snodo
della cloche
realizzato con
cuscinetti.
facilita la conquista di campi corti ma che implica una
richiamata decisa e prontezza con la manetta, pena la verifica
in diretta dei limiti di robustezza del carrello.
La gamba anteriore è sovradimensionata (deriva da quella
del biposto affiancato Folder, più pesante dell’XL), collegata
alla pedaliera e dotata di ammortizzatore con buona
escursione. Il resto dell’aereo è identico al Trial, fatta eccezione
per il punto d’attacco delle balestre del carrello principale e per
la mancanza dei generatori di vortici, comunque installabili,
la cui assenza si avverte nel volo ad alta incidenza.
Il motore è il Rotax 912 da 80 oppure 100 cavalli, in entrambi
i casi più che sufficienti per un aeroplano con massa
e sezione anteriore contenute.
Quello a nostra disposizione ha 80 cavalli e sale a 1.800 ft/min
con due occupanti; quando invece è installato il propulsore più
potente il rateo di salita supera i 2.200 piedi al minuto. L’elica
è bipala, a passo fisso, con una buona luce da terra, ottimizzata
per una velocità di crociera di 170 km/h; maggiori prestazioni
in termini di ridotta corsa di decollo o maggiore rapidità in volo
livellato vanno cercate installando un’elica a passo regolabile
o variabile. Ricordandosi che, seppure la sezione frontale sia
ridotta, non è la velocità, bensì la versatilità, la dote maggiore
dell’XL, che serve per divertirsi e raggiungere ogni prato senza
“ansia da rimbalzi”, anche in due e con la possibilità di fare
divertenti voli cross-country. La presenza del paracadute
balistico limita la possibilità di stivare bagagli, ma a questo
scopo sono allo studio nuovi sistemi opzionali.
L’abitacolo presenta una strumentazione basica, come
richiesta dal cliente al quale questo esemplare sarà
consegnato; posto sul cielo cabina nel posto posteriore c’è
anche un piccolo pannello ripetitore dei comandi elettrici
principali, molto utile durante i passaggi macchina.
Dalla versione certificata del Trial, l’XL eredita anche la
posizione delle prese statiche (la pressione è stabilizzata dalla
presenza di due turbolatori), e le soluzioni relative agli interni
come le cinture di sicurezza passanti da dietro. Differente
è la parte finale della fusoliera, che presenta due pattini
metallici per assorbire eventuali toccate dovute a eccessive
rotazioni. Come richiesto dal committente di questo esemplare,
le semiali sono dotate dell’ormai celebre sistema di chiusura
ideato dall’ingegner Groppo, azionabile dopo aver sganciato
gli attacchi interni all’abitacolo e l’asta che collega gli alettoni
alla barra. I flap sono azionati elettricamente e il cliente può
scegliere il tipo di interruttore: pulsante continuo (come
in questo caso), o pre-parzializzato. La leva dei freni è accanto
alla manetta, ma si possono richiedere anche sulla pedaliera.
Le qualità di volo dell’XL sono simili a quelle del Trial, dunque
decidiamo di utilizzare la nuova versione per una tipica
Dimensioni abitacolo
Larghezza
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78 cm
Distanza da sedile a cockpit
108 cm
Altezza da sedile a cupolino
98 cm
La nostra pagella
Adatto al fuoripista
La ricognizione
sopra un’area
sterrata che
si presta
all’atterraggio;
la maneggevolezza
dell’XL facilita le
manovre.
Documentazione
Operazioni a terra
Strumentazione
Rullaggio
Decollo e salita
Crociera
Stallo
Maneggevolezza
Manovrabilità
Discesa
Circuito e atterraggio
4A
4A
4B
4A
4A
4C
4A
4B
3A
4A
4A
Manuale ben redatto, anche con immagini e consigli operativi
Controlli facili, possibilità di ripiegare le semiali in pochi minuti
Analogica e basica. Il pannello ha dimensioni da monoposto
Visibilità e manovrabilità a terra ottime
Buone le prestazioni, corsa molto contenuta
La rumorosità impone l’uso di cuffie, ottima l’autonomia
Da manuale anche senza generatori di vortici
Comandi sempre efficienti, pedaliera molto sensibile
Per volare coordinati non bisogna dimenticare di usare la pedaliera
Buone doti di planata (E=12); notevoli le scivolate d’ala possibili
Facile da eseguire, il carrello sopporta anche toccate molto decise
Giudizio relativo all’impiego sportivo: molto buono
Scala di valutazione in base alla capacità di svolgere la missione
4
3
2
1
Soddisfacente
A Missione possibile senza sforzo. Comportamento eccellente
B Missione possibile senza particolare sforzo. Comportamento molto buono. Difetti trascurabili
C Missione possibile con minimo forzo. Comportamento buono. Qualche difetto molesto
Difetti che giustificano
migliorie
A Missione possibile con sforzo moderato per difetti minori anche se molesti
B Missione possibile con sforzo importante per difetti che richiedono modeste messe a punto
C Missione possibile con sforzo molto importante per difetti che richiedono importanti messe a punto
Difetti importanti
Migliorie necessarie
A Si può compiere la missione con sforzo elevato
B Necessario uno sforzo importante per mantenere il controllo
C Necessario uno sforzo molto importante per non perdere il controllo del mezzo
Difetti condizionanti
Indispensabili migliorie
Impossibile compiere la missione.
Elevato rischio di perdere il controllo
In prova Groppo XL
Visto da vicino
Il telaio dell’XL
è in acciaio, il resto
in alluminio.
Ogni lamiera viene
assembata a regola
d’arte; non si nota
alcuna minima
imperfezione.
missione domenicale: “razzolare” tra prati e fondi sabbiosi
e raggiungere campi corti con attigui buoni ristoranti.
Dopo la messa in moto rulliamo compiendo varie manovre
restando su fondo irregolare. La dimensione delle balestre
è tale che sembra di pilotare un Suv: l’altezza da terra è oltre
70 cm e l’angolo di sterzata del carrello anteriore consente
di invertire la marcia in uno spazio di poco superiore
alla lunghezza di una semiala. Allineati, dopo un centinaio
di metri di corsa, il Rotax ci trascina in volo. Al suolo l’XL
è semplice da gestire: le dimensioni delle ruote rendono
quasi nulla la necessità di dare piede destro per annullare
la coppia dell’elica. In volo la manovrabilità risente solo in
parte della presenza destabilizzante del carrello anteriore,
Presa statica laterale
Il piccolo foro che alimenta l’impianto
alti-variometrico è circondato da due
turbolatori che stabilizzano la pressione.
“Gambe” quasi da cross
Il carrello triciclo dona all’XL
un assetto alto con notevole
spazio tra elica e terreno
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Comandi anche dietro
Il piccolo panello accessibile dal posto
posteriore, con i magneti, l’interruttore
dei flap e il pulsante di avvio del motore.
che invece influisce sulla stabilità latero direzionale,
la quale deve essere controllata senza dimenticare l’uso
della pedaliera, caratteristica comune dei Nando-plani.
Le oscillazioni e le reazioni sull’asse d’imbardata sono ampie
ma mai tali da implicare un super lavoro; dopo qualche
minuto ci si fa l’abitudine e si limitano le “scodinzolate”
(per i tecnici, la stabilità direzionale). Il carico di lavoro
per il pilota non è comunque mai eccessivo.
Le superfici di coda rimangono efficienti anche dopo
lo stallo e l’autorevole pedaliera consente sempre
di allineare facilmente l’aereo. Se s’insiste a richiamare
si provoca lo stallo secondario con la caduta decisa
del muso. Nello stallo accelerato non si manifestano effetti
Collegamenti con sicure per semiali e alettoni
L’asta che trasmette il movimento alle superfici mobili alari;
sulla destra, la sicura di fissaggio del sistema di ripiegamento
delle semiali. In nero, il cavo di azionamento del paracadute.
La scheda
negativi: anche se in finale si sbagliasse la virata, con bassa
velocità e quota, l’XL come il Trial potrebbe graziare il pilota.
Meglio però non provarci, e nel caso riattaccare.
Posiamo quindi le ruote laddove non sembra possibile,
senza fatica, potendo contare su una macchina volante
da puro divertimento e molto personalizzabile, semplice
da volare ma estremamente robusta e con prestazioni buone
anche con il più parco 80 cavalli. Se invitate una donna
a bordo niente “tacco 12”, ma con le scarpe da tennis non
ci sono limiti. E anche la più romantica trattoria con prato
di 150 metri sarà raggiungibile.
Una considerazione sull’ala ripiegabile: se molti più aeroplani
ne fossero dotati, l’hangaraggio costerebbe meno.
Motore
Dimensioni
Prestazioni
Prezzo
Costruttore
Rotax 912 da 80 o 100 hp, elica bipala a passo fisso
Lunghezza
6,45 m
Apertura alare
8,51 m
Superficie alare
10,20 m2
Peso a vuoto
296 kg
Peso max al decollo
472,5 kg
Velocità max
190 km/h
Velocità crociera
170 km/h
Velocità di stallo
55 km/h
210 km/h
VNE
Capacità carburante
65 l
Da 43.500 € + Iva (versione con 80 hp)
Ing, Nando Groppo c/o Avios. Mezzana Bigli (PV).
Tel. 0384-88097. Web: www.groppo.it
Coda scatolata e protetta
La parte finale della fusoliera con
l’asta che comanda l’equilibratore
e i pattini di protezione.
Costruzione solida
L’attacco superiore del montante alare,
realizzato con un doppio dado frenato,
è dotato di aggancio del tubo di Pitot.