Rosse, la cui esponente Nadia Desdemona Lioce e` detenuta nel

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Rosse, la cui esponente Nadia Desdemona Lioce e` detenuta nel
Atti Parlamentari
XV LEGISLATURA
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ALLEGATO
B
6253
AI RESOCONTI
Rosse, la cui esponente Nadia Desdemona
Lioce è detenuta nel carcere del capoluogo;
i partecipanti a predetta manifestazione, poco più di duecento ed aderenti
alle frange più estremiste dell’area movimentista-eversiva, benché scortati da Polizia e Carabinieri, durante il loro passaggio hanno barbaramente imbrattato i palazzi del centro storico della città con
scritte vergognose quali « Da Poggio Reale
all’Ucciardone: evasione! » o « Terrorista è
lo Stato », e scandito ignobili slogan al
megafono, non solo contro il carcere duro
ed il 41-bis ma anche inneggianti alle
Brigate Rosse, contro la Polizia e l’ispettore Filippo Raciti, morto nel compiere il
proprio dovere, contro il Papa e la Chiesa,
contro lo Stato e le istituzioni, compresi il
famigerato « Dieci, cento, mille Nassiryia »
che offende la memoria di coloro che
hanno perso la vita nel servire lo Stato e
gli sconcertanti « Più vedove, più orfani,
più sbirri morti » o « D’Antona non pedala
più », il tutto accompagnato da spari di
petardi e lancio di fumogeni;
l’obiettivo dei promotori della suddetta iniziativa, di manifestare il sostegno
a coloro che stanno scontando una peraltro giusta detenzione per i gravissimi reati
commessi, cela per gli interroganti l’intento occulto di diffondere una sub-cultura del terrorismo che incita al disprezzo
delle istituzioni ed alla mancanza di rispetto delle leggi e delle regole di democrazia e civiltà, come trasversalmente evidenziato da diversi esponenti del mondo
politico che hanno reagito denunciando
« lo squallore umano e politico degli autori
di scritte e slogan » –:
per quali motivi, nonostante le inquietanti dichiarazioni fatte da esponenti
dell’estrema sinistra alla vigilia della manifestazione, non siano state prese tutte le
misure necessarie per evitare che la manifestazione stessa potesse degenerare nell’esaltazione di personaggi legati al terrorismo e nel vilipendio di servitori dello
Stato assassinati dai brigatisti rossi oggi
detenuti;
Camera dei Deputati
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SEDUTA DEL
7
GIUGNO
2007
quali provvedimenti intenda adottare
per impedire che l’esercizio del diritto di
pensiero ed espressione sia vergognosamente strumentalizzato da individui senza
scrupoli il cui intento è quello di sovvertire
l’ordine costituito, delegittimare le istituzioni, incitare alla violenza e fomentare il
terrorismo ed il disordine sociale e politico, in nome della libertà di manifestazione ed espressione;
quali iniziative il Ministro intenda
mettere in campo affinché in nome della
democrazia e nel rispetto della libertà di
pensiero ed espressione in cui tutti crediamo, non si verifichino più episodi che
violano la legalità ed oltraggiano la coscienza civile di un’intera popolazione.
(4-03923)
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LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
Interrogazione a risposta orale:
FORMISANO. — Al Ministro del lavoro
e della previdenza sociale, al Ministro dell’economia e delle finanze. — Per sapere –
premesso che:
gli infortuni sul lavoro continuano ad
accadere con incidenza sempre più grave;
gli uffici che per competenza debbono controllare i cantieri non hanno i
mezzi per potere operare adeguatamente,
dal momento che mancano i fondi per
poterlo fare;
diverse sono state le decurtazioni e i
tagli prodotti ai danni delle Direzioni provinciali del lavoro, in particolar modo
nella provincia di Frosinone;
40 ispettori del lavoro operanti nella
Sede provinciale del lavoro di Frosinone
hanno in questi giorni comunicato che per
Atti Parlamentari
XV LEGISLATURA
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ALLEGATO
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AI RESOCONTI
mancanza di fondi a partire dal mese di
giugno potrebbero cessare quasi del tutto
i controlli sul territorio;
nonostante il ruolo sociale e propositivo dell’ispettore del lavoro, la Sede
provinciale del lavoro di Frosinone denuncia la carenza di fondi per l’acquisto degli
strumenti necessari al buon funzionamento dell’ufficio e l’inidoneità dei locali
nonché la previsione di una qualsiasi
forma di aggiornamento o formazione del
personale –:
quali siano gli interventi urgenti previsti a tutela dei lavoratori e quali siano le
iniziative intraprese per consentire agli
ispettori del lavoro di poter adeguatamente effettuare i controlli previsti, considerato che dal 1o giugno al 30 settembre
2007 partiranno i progetti « 10.000 cantieri » (settore edile) e « Operazione Coccinella » (settore agricoltura) che esigeranno
controlli capillari.
(3-00955)
Interrogazioni a risposta scritta:
OLIVA, NERI, REINA, RAO e LO
MONTE. — Al Ministro del lavoro e della
previdenza sociale. — Per sapere – premesso:
sul gravissimo fenomeno degli incidenti sul lavoro sono intervenute, in diverse occasioni, le più alte cariche dello
Stato, manifestando la necessità di intervenire urgentemente con misure adeguate;
una modifica legislativa sulla materia
non sarebbe sufficiente se non fosse accompagnata da maggiori controlli sul
campo;
dei settecentonovantacinque ispettori
del lavoro assunti a seguito del concorso
del 2003 solo il 10 per cento sono stati
destinati alle regioni del Sud –:
quali interventi concreti il Governo
abbia intrapreso al fine di prevenire il
verificarsi di infortuni sul lavoro attraverso un miglioramento del sistema dei
controlli ed un potenziamento dell’organico preposto a tali compiti;
Camera dei Deputati
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2007
se il Ministro interrogato non ritenga
di doversi attivare perché, specialmente
nelle regioni del Mezzogiorno, sia aumentato il numero degli ispettori del lavoro
preposti alla verifica delle norme antinfortunistiche, attraverso la riapertura delle
graduatorie con contestuale assunzione
degli idonei concorso per ispettori del
lavoro del 2003, al fine di consentire nuove
assunzioni, od, in alternativa, attraverso il
bando di nuovi concorsi.
(4-03914)
NICOLA COSENTINO. — Al Ministro
del lavoro e della previdenza sociale. — Per
sapere – premesso:
è particolarmente grave la situazione
occupazionale della Morteo containers, infatti sono in mobilità centocinque lavoratori su centosette;
l’avvio delle procedure di mobilità è
stato annunciato nel corso di un incontro
tra il management della Morteo containers
S.p.A., ed i massimi vertici dei sindacati
metalmeccanici, svoltosi presso Confindustria Caserta;
è da evidenziare che l’azienda Morteo
containers non ha presentato alcun piano
industriale di rilancio e, quindi, desta
preoccupazione soprattutto la situazione
dei lavoratori;
i sindacati hanno chiesto un incontro
urgente al Ministro del lavoro per risolvere
la crisi della Morteo containers che desta
particolare preoccupazione tra i lavoratori
e la comunità locale –:
se non sia urgente necessario avviare
al più presto una trattativa tra le parti
sociali e la proprietà dell’azienda per risolvere al più presto la crisi economica in
cui versa l’azienda Morteo containers e
garantire la continuità occupazionale ai
lavoratori.
(4-03926)
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