N° 4 - Il Vespro
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N° 4 - Il Vespro
Periodico di Informazione e Cultura Edizione di Carini DISTRIBUZIONE GRATUITA Reg. Trib. Palermo data deposito atti 23/01/07 Giugno 2007 - anno 1 n° 4 Cosa Vostra Le proposte della Destra contro ogni mafia La mafia, l’Antimafia, la Società Civile. Riprendono le demolizioni nella fascia costiera Editoriale Arriva l’Estate pag. 1 Come ogni anno ci apprestiamo a vivere una nuova estate. stranizzare più di tanto se uno dei 10 mafiosi latitanti più Secondo gli esperti questa sarà una delle estati più calde pericolosi faceva il capocantiere a Carini, dove pare risieda da degli ultimi 150 anni, anche se non mancheranno gli qualche anno anche uno dei nuovi capi di cosa nostra. Un acquazzoni estivi, che fanno somigliare sempre più il nostro territorio fisicamente impossibile da controllare, non certo per clima a quello tipico dei paesi sub-tropicali. scelte politiche locali. Estate per molti è sinonimo di ferie, di mare, di spettacoli, di A tal proposito alcuni giovani di Carini hanno organizzato villeggiatura. Carini un tempo era la meta preferita dei convegni e fiaccolate, la risposta della gente è stata sempre la palermitani per la villeggiatura. Oggi è quasi improponibile dire stessa: l’indifferenza. Carini un tempo veniva definito un paese di venire a “villeggiare” a Carini. Fra pochi anni non esisterà di pax-mafiosa. Forse non è cambiato molto. più un centimetro di verde e passare le ferie a Carini sarà Ma nonostante tutto si tira a campare. Esaurito il grande flusso come stare in Viale Strasburgo: caos, smog, confusione, di turismo studentesco (principalmente di bambini di impossibilità di posteggiare. Come si può parlare di turismo e elementari e medie che andavano in visita al Bioparco) ci contemporaneamente trasformare il proprio territorio in una prepariamo ora all’arrivo del turismo ...? Quale? Come? enorme distesa di cemento? La Pro Loco è ancora bloccata all’assemblea di Aprile, All’inizio dell’anno ci era stato detto l’Azienda Provinciale al che entro pochissimi mesi (si era Turismo ancora non ha parlato di fine marzo) il nuovo Piano approvato il verbale che Regolatore Generale sarebbe stato definiva il nuovo Direttivo. presentato al Consiglio Comunale, in Chissà perché. Il nostro quanto trasmesso al Genio Civile Centro Storico è ancora nell’ottobre del 2006 per le dovute impreparato ad accogliere i prescrizioni; da allora ad oggi sono turisti e in questi ultimi mesi trascorsi già 8 mesi e nulla è abbiamo visto come sia successo. E’ regolare che un ufficio bastata la presenza in pubblico, qual’è il Genio Civile contemporanea di un paio di impieghi tutti questi mesi per un pullman per bloccare l’intero parere? Non è il caso che il Sindaco, paese. oltre a sollecitare l’ufficio come ha già Anche le piccole azioni più volte fatto, chieda un intervento contribuiscono al I cassonetti collocati ad arte ispettivo a chi di competenza su miglioramento generale: ad questi ritardi, visto che il Comune di Carini è stato più volte esempio i cassonetti dell’immondizia collocanti con grande commissariato per ogni minimo ritardo in campo di perizia davanti al Baglio di Carini, proprio sotto la tabella del concessioni edilizie? Comune che riporta che quel tratto di costa è uno dei pochi Ma torniamo al turismo. Il nostro Centro Storico è balneabili e davanti ad uno dei monumenti più prestigiosi, ed abbandonato a se stesso: strade sporche, facciate imbrattate, abbandonati, che abbiamo a Carini. vandali in azione quasi ogni notte, costruzioni pericolanti. Solo per dovere di precisazione: per lo scorso numero ci Come possiamo accogliere i turisti? Il Borgo Medievale puzza hanno accusato di aver copiato Carini Oggi nella copertina. di pipì ad ogni angolo, le strade non vengono spazzate quasi Noi andiamo in stampa prima di Carini Oggi ed in distribuzione mai e ci devono pensare gli stessi abitanti, la fontana un paio di giorni dopo perché abbiamo una tiratura in copie monumentale della Badia è talmente sporca che ormai ci molto più alta e la tipografia necessita di più tempo. In ogni crescono le erbacce. La sera quei pochi locali che si rischiano caso la nostra foto di copertina, così come quelle interne per ad aprire hanno a che fare con bande di piccoli teppisti, l’articolo sulla Baronessa di Carini, ci sono state concesse ubriachi e sacchi con l’immondizia abbandonati davanti agli direttamente dall’Ufficio Stampa della RAI, al quale abbiamo ingressi o penzolanti, come degli impiccati, dai balconi. E’ fatto regolare richiesta; e non erano “prelevate” da internet; possibile far rispettare un minimo di legge in questo paese? per lo stesso motivo il nostro articolo era più dettagliato e Gli organici delle forze dell’ordine sono ridotte al minimo preciso, con notizie ufficiali, e non scopiazzato qua e la da vari (siano essi Carabinieri che Polizia Municipale) e non deve blog e forum della rete.(A.C.) pag. pag. 1 2 pag. 4 pag. 5 pag. 6 pag. 8 pag. 10 pag. 11 pag. 14 Editoriale: Arriva l’estate. Cosa Vostra. Le proposte della destra contro ogni mafia. Iscrizioni all’Asilo Nido Comunale. Un nuovo Forum per i Carinesi. La mafia, l’Antimafia, la Società Civile. I “fatti” sui quali non avremo mai una risposta. Renzolla faccia di capra - 2a parte. Vocaboliamo e... altro. Tra i Castelli medievali di Sicilia. Anche Carini presente a Roma per il Family Day. Riprendono le demolizioni di immobili 1abusivi lungo la fascia pag. 15 pag. 16 pag. 19 pag. 21 pag. 22 pag. 22 pag. 23 pag. 24 costiera. Su-venir di ‘sta gnuni. I vertebrati fossili della Piana di Carini. La Fondazione RiMED seleziona personale. Speciale Balcani. Disinfestazione e Derattizzazione. S.O.S. Centro Storico. Storie del calcio a Carini:Lo sapevate che Zeman ha giocato nel Carini? La storia della Vigor Club Carini. La pesistica carinese alla ribalta ... Carini cimitero delle Panda. Numeri utili. pag. 2 Cosa Vostra!!! di Ambrogio Conigliaro LE PROPOSTE DELLA DESTRA CONTRO OGNI MAFIA Luca Tantino, responsabile del Centro Studi Parlamentari di Alleanza Nazionale per Carini. Ci vuoi spiegare quali sono i compiti del Centro? paese e poi soprattutto per sensibilizzare le giovani generazioni alla cultura della legalità e della trasparenza amministrativa. Il Centro Studi è una struttura che nasce all'interno del partito ma che si occupa dei rapporti del partito stesso con i partiti alleati, con quelli della coalizione avversaria, ma soprattutto dei rapporti del partito con le amministrazioni pubbliche dei vari comuni. E' un centro che è stato voluto fortemente dal capogruppo di AN all'ARS Salvino Caputo e che si occupa di approfondire tematiche legate ai territori dei vari comuni per poter dare una mano di aiuto al gruppo regionale del partito per presentare disegni di legge, di proposte, mozioni ed emendamenti vari. Noi a Carini come coordinamento comunale del Centro Studi abbiamo avvertito l'esigenza di fare una manifestazione, una conferenza dibattito aperta sul tema della legalità intanto per gli scottanti argomenti di cronaca che hanno coinvolto il nostro Domenica 20 maggio avete organizzato un incontro intitolato “Cosa Vostra!!! Le proposte della destra contro ogni mafia”, che ha visto la partecipazione dell'On. Salvino Caputo e dove avete invitato tutta la cittadinanza. Come sempre Carini, quando si parla di argomenti fortemente legati al territorio e che tutti conoscono, si tiene nascosta. Importante è stata invece la presenza di diversi giovani in rappresentanza di partiti che in teoria sono contrari alle ideologie della destra. Solitamente “l'antimafia” è il cavallo di battaglia della sinistra, ma anche A.N. riesce a fare delle manifestazioni interessanti che hanno visto la presenza dei giovani della Margherita e di Rifondazione Comunista. Mancavano stranamente i giovani del “centro” del centro-destra. Intanto la giornata della scorsa domenica era una giornata particolare, bella dal punto di vista meteorologico e molti saranno andati al mare, e poi con la fine di maggio si apre la serie delle comunioni, cresime e via dicendo, che distolgono molti dal partecipare a queste manifestazioni ma sta di fatto, come tu hai detto, che purtroppo intervengono soltanto persone che fanno politica a vario titolo, sia nel centro-destra che nel centro-sinistra, mentre ciò che manca è la società civile: abbiamo visto pochissimi curiosi, pochissimi carinesi che si sono avvicinati alla conferenza e, nostro malgrado, abbiamo anche assistito, e dal palco si vedeva ancora meglio, che molta gente entrava incuriosita, capito qual'era l'oggetto dell'argomento ed usciva quasi disgustata. Sicuramente era un messaggio che andava lanciato, non bisogna stare a guardare qual è il mese in cui si fanno queste conferenze e nemmeno quanto pubblico viene: intanto registriamo la presenza di 80-90 persone, il che è un dato tutto sommato discreto per l'attenzione che solitamente viene rivolta a questo genere di manifestazioni; la presenza dei giovani della Margherita e dei pochi esponenti dei giovani comunisti è una presenza che testimonia una volontà vera di collaborare dal punto di vista politico sul tema dell'antimafia. È chiaro che apparteniamo a due schieramenti diversi e quindi le idee sul futuro del mondo, sulla società e sull'Italia in genere sono idee molto spesso inconciliabili in contrasto fra di loro, però un fenomeno così scottante, così attuale come quello mafioso, peraltro in un paese come Carini che si candidava ad essere, prima degli arresti, la roccaforte dopo Corleone della mafia del comprensorio palermitano, determinati argomenti, per l'appunto, devono unire e non dividere e quindi apprezziamo il fatto che soprattutto dei giovani della Margherita sia arrivata l'accettazione della nostra proposta, che a suo tempo avevamo già accettato noi, di collaborare tutte quante le forze politiche unite contro il fenomeno mafioso. Ritengo con soddisfazione che questo sia il primo di una lunga serie di incontri che magari forse non vedranno protagonisti i partiti ma soprattutto i giovani; quindi saluto con molto piacere che siano stati tanti i giovani a partecipare a questa conferenza e li invito, per la prossima volta, anche prendere la parola durante i momenti dedicati al dibattito, perché sono comunque un momento di crescita. Quindi quanto prima vedremo qualche manifestazione organizzata dall'insieme di tutti i giovani degli schieramenti politici. Certo sicuramente una manifestazione congiunta in tempi brevi è auspicabile, per quello che riguarda i giovani del Centro Studi Parlamentari ci attiveremo affinché una manifestazione congiunta possa essere realizzata qui a Carini, volevo dire appunto per questo che l'antimafia non è un vessillo della sinistra, come molto spesso accade; anzi noi rimproveriamo e puntiamo l'indice verso certa cultura di sinistra che vede nelle parole pag. 3 democrazia, libertà, antimafia, legalità e trasparenza amministrativa degli ideali che siamo soltanto i loro ideali ed i loro valori. Noi di destra abbiamo una storia che parla molto chiaro, una storia che è lontana nel tempo, abbiamo anche noi i nostri morti ammazzati per mano mafiosa e quindi non ce la sentiamo di accettare lezioni di legalità da nessuno. A parte questa piccola parentesi polemica, mi auguro realmente che tutti possano capire che a Carini ormai la situazione era diventata, e per certi versi lo è, veramente insostenibile. Non c'è nessuno straccio di programmazione per il futuro di crescita sana e legale, dappertutto si costruisce, dappertutto assistiamo a lottizzazioni selvagge, senza che peraltro un Piano Regolatore Generale sia stato neanche presentato in Consiglio Comunale, ormai da parecchi anni, più di venti, ne sono trascorsi dall'ultimo presentato, e quindi queste tematiche devono per forza accomunare. Non si parla dei PACS o della pag. 4 Legge Elettorale; si parla di antimafia, si parla del futuro del nostro paese che è ben altra cosa. Domenica alla conferenza-dibattito “Cosa Vostra” c'era anche Damiano Gallina, che è ormai l'anima storica di A.N. a Carini, e sul palco abbiamo visto il futuro di Damiano Gallina, il figlio, che ha fatto un bel discorso introduttivo di presentazione, molto toccante e legato alla famiglia. Cosa ci dice Damiano Gallina di questa manifestazione che ha visto i politici locali completamente assenti. Innanzi tutto mi devo compiacere con i ragazzi che hanno organizzato questa manifestazione alla quale hanno partecipato ragazzi che non appartengono alla destra, e questo sta a significare che l'antimafia non è prerogativa dei soliti, non ha colore politico e tutti devono continuare a mantenere questo tipo di rapporto e lavorare per combattere, se questo è un modo di combattere, la mafia; mi lascia curioso il fatto della scarsa partecipazione dei nostri amministratori, che nonostante invitati, non erano presenti. Questo è un fatto molto curioso: se lasciamo da soli i ragazzi nel momento in cui organizzano queste manifestazioni, ciò sta a significare che si vuol intendere lasciarli da soli e quindi questo lascia molto perplessi, lascia pensare. Io mi auguro che per le prossime manifestazioni che i ragazzi vorranno organizzare ci sia la presenza degli adulti, che spesso secondo me questa si chiama, tra virgolette, omertà. L'omertà non è quando uno non vuole denunziare alcuni episodi che appartengono alla mafia ma omertà è anche questa: la non partecipazione sta a significare che non vuole nessuno esporsi per non contrapporsi ai mafiosi. Questo io ritengo sia un fatto fondamentale e questo deve essere sconfitto, questo modo di comportarsi, l'omissione alla partecipazione di manifestazioni in modo che si sappia in giro che c'è un movimento di giovani ed adulti che vogliono, con grande impegno, sconfiggere la mafia. La mafia si sconfigge coinvolgendo anche la politica e intraprendendo tutte quelle iniziative che servono a ridimensionare questo fenomeno. Contro la cultura mafiosa si combatte anche con le manifestazioni, coinvolgendo i ragazzi e coinvolgendo gli adulti, perché oggi è andata a finire che sono i ragazzi che coinvolgono gli adulti per questo tipo di manifestazioni. Purtroppo pensare che ISCRIZIONI ASILO NIDO COMUNALE AVVISO AI GENITORI La L.R. 56/05 ha modificato i termini per la presentazione delle domande di iscrizione per gli asili nido comunali. La domanda per l’iscrizione dei bambini con età compresa tra 0 a 3 anni per l’anno 2008 vanno presentate entro e non oltre il 30 giugno 2007 sull’apposito modulo che è possibile ritirare per la RIPARTIZIONE 3a del Comune di Carini. l'Amministrazione di Carini, in un momento particolare dove gli episodi sono stati tali e tanti da fare discutere addirittura la stampa internazionale, in questi casi ritengo sia doverosa la partecipazione per dare un segnale ed un significato anche a questo tipo di manifestazione organizzata dai ragazzi. Abbiamo detto che Damiano Gallina è una sorta di memoria storica della destra carinese, da molti anni impegnato attivamente in politica. Proprio per questa sua lunga militanza chiediamo come mai a Carini ci sono i giovani di A.N., i giovani della Margherita, i giovani di Rifondazione Comunista e quelli dei D.S., mentre non esistono, o sono momentaneamente scomparsi i giovani di Forza Italia o quelli dell'UDC? È come se i giovani di questi schieramenti politici vengano coinvolti soltanto una volta ogni 5 anni. È una impressione personale o è proprio così? In effetti questa è una realtà amara, oserei dire. Io devo compiacermi con un ragazzo, Luca Tantino, che ritengo molto abile, il quale è riuscito in questi ultimi mesi ad aprire un confronto con i giovani delle altre forze politiche, non mi risulta che siano stati coinvolti ragazzi di Forza Italia, mi auguro che ci siano, che esistano e che escano fuori allo scoperto e che possano insieme agli altri intraprendere queste iniziative che ritengo siano molto importanti per un futuro migliore della nostra comunità e della nostra città. Un nuovo Forum per i Carinesi Lo scorso mese vi avevamo segnalato la scomparsa del Forum dal sito del Comune di Carini, dove ognuno poteva liberamente esprimere la propria opinione su Carini. In attesa che il Forum venga ripristinato, se mai accadrà, per iniziativa di un cittadino carinese è nato un Forum libero all’indirizzo: http://carini.ai.carinesi.forum free.net Per partecipare al Forum è obbligatorio iscriversi compilando il semplice form che comparirà alla richiesta di registrazione, altrimenti non sarà possibile partecipare. Buona lettura. La mafia, l’Antimafia, la Società Civile Il mese di maggio era un tempo dedicato alla Madonna, al semplice scandire della vita quotidiana. Chi non ricorda, specialmente nel centro storico, i canti mariani a tutto volume diffusi da Padre Ferranti dai campanili della Chiesa dei Cappuccini? Alcune volte, quando il vento soffiava in una certa direzione, si sentivano fino a Villagrazia di Carini. Un caldo pomeriggio del 23 maggio 1992 qualcosa ha cambiato le nostre tradizioni. Improvvisamente un boato squarciò il silenzio, il cielo sereno di fine primavera. Nessuno sul momento capì nulla, neanche la fantasia più irreale poteva pensare quello che era accaduto. Dopo circa mezz’ora cominciarono ad avvicendarsi le prime notizie: era saltata in aria un pezzo di autostrada; qualcuno aveva riempito di esplosivo un canale di scolo per le acque piovane con centinaia di chili di tritolo, senza che nessuno avesse visto nulla, ed aveva disintegrato un tratto di autostrada all’altezza dello svincolo di Capaci-Isola delle Femmine. Sul momento non si capiva perché, ma dopo alcuni minuti si scoprì tutto: avevano fatto saltare in aria il giudice Falcone, la moglie e la sua scorta, quest’ultima disintegrata dall’esplosione. I poveri resti degli uomini di scorta furono raccolti, a brandelli, tutto attorno al luogo dell’esplosione. Giovanni Falcone morì poco dopo in ospedale, era rimasto miracolosamente vivo ma il suo cuore non aveva retto. Unico superstite l’autista che per scelta dello stesso Falcone si era dovuto accomodare nel sedile posteriore, perché voleva guidare personalmente l’auto con accanto la moglie Francesca Morvillo. Lo sgomento fu tale che ai funerali i politici presenti per poco non subirono il linciaggio della folla accorsa; ricordo la tensione che si toccava con mano dentro un’affollatissima chiesa di San Domenico. I magistrati del Pool Antimafia presenti non credevano a quello che era accaduto. L’amico di tante battaglie, Paolo Borsellino, chiese di poter seguire personalmente le indagini. Il risultato fu un’altra esplosione: questa volta in piena città, in via D’Amelio dove abitava la sua mamma, un’auto bomba cancellò la vita di Paolo Borsellino e di tutta la sua scorta. Ancora oggi rimangono molti misteri, come in tutte le stragi dove lo Stato non capisci da che parte sta. La Società Civile si ribellò. Nacquero comitati spontanei di pag. 5 di A. Conigliaro cittadini, migliaia di lenzuola tappezzarono i balconi delle strade di Palermo, fiaccolate, raduni, manifestazioni di ogni tipo. Si cominciò a parlare di mafia e antimafia anche a scuola, cosa mai accaduta fino ad allora. Sono trascorsi 15 anni da quei giorni. I grandi capi di cosa nostra sono stati catturati, sempre che crediate ancora alla favoletta che dei pastori e contadini possano controllare e gestire un sistema complesso qual’è diventata oggi la mafia. Le manifestazioni ci ricordano la nostra storia contemporanea. Anche Carini, con solo 15 anni di ritardo, ha voluto ricordare le vittime della mafia. Cos’è successo? Cos’è cambiato? Secondo la stampa nazionale ed internazionale Carini ha preso il posto di Corleone quale capitale di cosa nostra. Con l’Operazione Occidente della fine di gennaio è stato dato un duro colpo ai capi della nuova mafia, almeno così dice la stampa. Solo perché da alcuni anni uno dei grandi capi di cosa nostra vive indisturbato a Carini, da latitante, questo ci ha fatto diventare capitale della mafia. Certo, altri latitanti fanno i capo cantiere e le forze dell’ordine se ne accorgono per caso, giustamente mentre il tipo è assente dal cantiere, oppure scopriamo che nel passato tutti i boss, pag. 6 corleonesi e non, avevano investito decine di miliardi nel nostro territorio tra la zona industriale e l’edilizia. Ma oggi le cose sono diverse? I giovani della Margherita, insieme a quelli di Alleanza Nazionale, si sono fatti promotori di manifestazioni antimafia: convegni, dibattiti, fiaccolate. Hanno coinvolto altri giovani: quelli dei Democratici di Sinistra e quelli di Rifondazione Comunista. Hanno organizzato una fiaccolata per ricordare le vittime della mafia e collocato una lapide per incoraggiare l’impegno alla lotta alla mafia. Unica difficoltà gli adulti, come sempre quasi completamente assenti. E’ successo che il giorno dell’anniversario della strage di Capaci, un giovane del Liceo Scientifico di Carini, Francesco Cipriano, ha posto una domanda al Ministro degli Interni, Giuliano Amato, e per risposta ha ottenuto una serie di accuse e lamentele. Aveva soltanto chiesto com’è possibile che 25 Deputati possano legiferare a favore del popolo italiano essendo stati condannati, con sentenze definitive, anche per mafia; aveva chiesto più libertà di informazione. E’ successo nello stesso giorno che il Presidente della Regione Siciliana, Totò Cuffaro, invece di essere a Palermo ad accogliere i 1.000 studenti provenienti da tutta Italia per commemorare Falcone, invece di essere ad accogliere il Ministro degli Interni e le Autorità nazionali arrivate a Palermo per incontrare i giovani e parlare, quantomeno parlare, di antimafia, era a Carini in visita privata alle Catacombe di Villagrazia. Più che in visita privata potremmo dire segreta, così come l’ha definita l’Assessore alla Cultura del Comune. Alla solita stampa invitata a sorpresa all’ultimo minuto il Presidente, tutt’ora inquisito per favoreggiamento alla mafia e concorso esterno in associazione mafiosa, ha rilasciato una promessa da “uomo d’onore” del suo interessamento per le Catacombe di Carini. Io da Siciliano che crede che un’altra Sicilia è possibile rifiuterei qualunque aiuto da un personaggio del genere, che preferisce la battutina all’impegno antimafia, anche di rappresentanza; che fa spot ironici, a suo dire, con tanto di coppola e poi spende centinaia di migliaia di euro pubblici per fare i megaposter con “La mafia fa schifo”. Lo faccia con i fatti, con la presenza, e non affidando le sorti della Sicilia alla Madonna. Questo forse spiega perché in piazza alla fiaccolata antimafia organizzata dai giovani carinesi eravamo in pochi, per non dire meno. Forse spiega perché la notizia data da Tele Occidente si è limitata al comunicato stampa inviato da un solerte Consigliere Comunale di maggioranza e non a quello inviato dagli organizzatori, che con l’Amministrazione Comunale non c’entrano nulla. Personalmente ho apprezzato la presenza del Sindaco con fascia e gonfalone, dell’Ass. Fiorello e del Presidente del Consiglio Pellerito, oltre a metà dei Consiglieri Comunali, gli altri membri dell’Amminstrazione forse hanno ritenuto più importante la partita del Milan e, probabilmente, lo stesso ragionamento hanno fatto il resto dei carinesi. Salvo poi scatenarsi nei festeggiamenti a fine partita e correndo tutti nella stessa piazza a festeggiare. Contro la mafia “lavori in corso” I “FATTI” sui quali non avremo MAI una risposta Illuminazioni pubblica via Papa Giovanni Paolo II: ne abbiamo parlato nel numero di Aprile 2007 a pagina 19 Via Sant’Anna tutta scassata a meno di 2 mesi dalla sistemazione: ne abbiamo parlato nel numero di Aprile 2007 a pagina 19 Illuminazioni pubblica in strade private: ne abbiamo parlato nel numero di Maggio 2006 a pagina 5 I 2.500 euro scomparsi del GPL: ne abbiamo parlato nel numero di Marzo 2006 a pagina 12 Caso Prezzabile: ne abbiamo parlato nel numero di Ottobre 2005 a pagina 10. Il vaccino del Sindaco: ne abbiamo parlato nel Novembre 2005 a pagina 10. pag. 7 2a parte pag. 8 di Antonio Olliveri Renzolla faccia di capra Il re entrò; fu ricevuto da cento paggi che reggevano candelieri d’oro e fu servito a tavola da altri cento paggi che portavano vivande su piatti d’oro e d’argento. E non mancarono le musiche e le danze, come nel più ricco dei banchetti. Renzolla fece gli onori di casa con tanta cura e con tanto garbo che il re si innamorò di lei e prima di partire la chiese in sposa. La fata, che null’altro desiderava se non la felicità della fanciulla, ben volentieri gliela concesse, con una dotte di sette milioni di scudi d’oro. Celebrate le nozze con grandi feste, Renzolla, divenuta regina, se ne partì con lo sposo ma, ingrata, non salutò la buona fata, non le disse neanche una parola di riconoscenza e di affetto. La fata, colpita da così nera ingratitudine, fece un suo sortilegio ed ecco improvvisamente, quando ancora era nella carrozza reale, si operò in Renzolla una magica trasformazione: la pelle si indurì, il viso si allungò, le spuntò sul mento una barbetta da capra e sul capo, proprio sotto le trecce, due cornetti aguzzi. - Uh, mamma! - gridò il re questa non è la mia cara sposa, questa non è la bella Renzolla. Ah, no, non sarà mai regina costei. - E giunto alla reggia affidò Renzolla a una cameriera, le mandò tutte e due in cucina e: - Al lavoro - ordinò. Consegnò loro quattro rotoli di lino per ciascuna e aggiunse: - Fra una settimana tutto il lino dovrà essere filato. Intesi? La cameriera obbediente cominciò a maneggiare il fuso, a formare le matassine e, lavorando di buona lena, la sera del sabato aveva portato a termine il suo lavoro. Renzola invece non si rassegnò alla cattiva sorte, gettò dalla finestra il lino e cominciò a dire: - Se vuole la tela per le camicie, il re, se la vada a comprare... e non si creda di aver trovato una schiava. In fin dei conti sono sua moglie e per giunta gli ho portato sette milioni di scudi d’oro. Pure, il sabato mattina, Renzolla, vedendo che la cameriera aveva filato tutta la Piccoli viaggi tra cultura e ironia nella nostra shakerata lingua in questo travagliato vivere!!! Il pensionato tedesco con la sua bottiglia di birra va al biergarden a giocare a carte; il pensionato francese va con la sua bottiglia di vino a giocare con le bocce ai giardinetti; il pensionato italiano con la sua bottiglia delle urine va fare la fila alla “mutua”. Parlano tanto di TFR, che quasi quasi mi sa che c'è la trappola anche qua. L'ortica: Riconoscerla è facile, per quel suo simpatico pizzicare chi la sfiora incautamente. Cresce dappertutto, su prode di fosse, macerie, angoli incolti di città e di campagna. Usata come foraggio (appena appassite le foglie non sono più urticanti), è anche un ingrassante per il pollame e per questo, un tempo, si mescolavano pastoni fatti con crusca, sfarinati, ortiche tritate e siero di latte. Intanto, in campagna, si può avere bisogno di un emostatico di emergenza. Il succo delle foglie, ben lavate (meglio se in acqua e amuchina) e poi pestate, ferma il sangue delle piccole ferite e ne aiuta la cicatrizzazione. Un tampone nasale imbevuto del succo arresta la epistassi più ribelli. Con lo stesso succo potete anche frizionarvi la testa per rinforzare i capelli o, diluito nell'acqua, per sciacquarli e averli morbidi e lucenti. Eggnog: negli USA tipico liquore natalizio a base di zabaione. La mattina di Natale gli americani di tutte le religioni tirano fuori dozzine di uova, le sbattano con un po' di zucchero nel frullatore elettrico, poi ci aggiungono lentamente una tazza di bourbon e una tazza di cognac (per ogni dozzina di uova), un tocco di sale, un altro di noce moscata e tre contenitori di crema. Il tutto finisce in frigidaire fino al primo pomeriggio, quando arrivano gli ospiti carichi di regali, dopo di che viene servito in un grande recipiente di vetro dal quale tutti attingono. Diciamo che è un VIAGRA fatto in casa. Cheek to cheek: Guancia a guancia; e come si sà la paglia vicino al fuoco brucia. DIFFIDARE SEMPRE E’ SBAGLIATO, COME FIDARSI SEMPRE. Curiosità: il tennista Renè Lacoste soprannominato “il coccodrillo” per la sua tenacia, si presentò un giorno con una maglietta su cui era ricamato un coccodrillo. Fu un successo. Pochi anni dopo si accordò con un'azienda francese per mettere in commercio la maglietta, anno 1927. Ferrari, anno di creazione 1923, è il cavallino trionfante che campeggiava sull'aereo di Francesco Baracca. Fu la madre dell'eroe la contessa Paolina a suggerirlo a Enzo Ferrari. CHIU’ SI CAMPA, CHIU’ S'IMPARA. Antonio Oliveri sua parte di lino, cominciò ad aver paura e, non vista, corse al palazzo della fata e le raccontò la sua disgrazia. - Non temere, questa volta ti aiuterò io - promise la fata e consegnandole in sacco di lino filato aggiunse con un sorrisetto malizioso: - Il re sarà contento di aver preso per moglie una buona massaia. Renzolla prese il sacco e corse via, senza neanche dire grazie. Ricevuto il lino filato, il re consegnò alle donne due cani, uno a Renzolla e l’altro alla cameriera: - Allevateli come si conviene - ordinò. La cameriera si prese gran cura del suo cucciolo e lo allevò con ogni delicatezza. Renzolla invece prese il povero cagnolino per la collottola e lo scaraventò fuori dalla finestra gridando: - Non i mancava altro che il cane, sono Renzolla, io, la regina! Dopo qualche tempo il re volle sapere dei cani e disse che presto sarebbe sceso in cucina per vederli. Renzolla, presa da gran paura, corse di nuovo al palazzo della fata. Trovò alla porta un vecchietto mai prima visto che faceva da portiere. - Chi sei tu e che cosa vuoi? chiese il vecchietto. Renzolla irata rispose: - Ah, tu non mi conosci, barba di capra. Ti farò vedere io chi sono e chi non sono. - A me barba di capra? ribattè il vecchietto. Ma tu dunque non ti sei mai vista allo specchio, sfacciata ed arrogante che altra non sei? E tratto di tasca uno specchietto lo porse a Renzolla. Quando la pag. 9 fanciulla vide quel A. Conigliaro brutto muso caprinodiscoppiò in pianto. E il vecchietto riprese a dire: - Eri figlia di un povero contadino, la buona fata ti ha reso regina e tu non le hai mostrato un segno di gratitudine e di affetto. Vedi come ti ha ridotto l’ingratitudine? Ma non disperare, corri dalla buona fata e chiedile perdono. Renzolla finalmente comprese la sua colpa, corse dalla fata e si gettò ai suoi piedi implorando il perdono. La fata commossa abbracciò Renzolla, le ridonò la prima forma e, fattale indossare una veste trapunta d’oro, la mandò a corte in una magnifica carrozza. Il re riconobbe la sua cara Renzolla e l’accolse a braccia aperte. Da quel giorno Renzolla se ne stette contenta, amando il marito, onorando la fata, mostrandosi grata al vecchio, sempre garbata e cortese con tutti quelli che la circondavano. TREKKING A CAVALLO pag. 10 di G. Lo Piccolo Tra i Castelli Medievali di Sicilia Arrivati ormai alla loro quarta edizione di trekking a Cavallo nel territorio siciliano il Gruppo dei cavalieri del “Branco Selvaggio”di Carini anche quest'anno organizza dall' 11 al 17 Giugno 2007 un altro affascinante viaggio attraverso mulattiere e sentieri di montagna, un tempo le sole vie di comunicazioni della nostra Isola. Cavalieri, soldati di ventura, predoni e conquistatori attraversarono questi percorsi e inaccessibili passi di montagna in cerca di terra e di fortuna. I cavalieri del Branco, in questo trekking, tenteranno di tracciarne uno percorso attorno all'anno mille da dei Cavalieri che hanno successivamente segnato una delle pagine più gloriose di tutta la Storia del popolo Siciliano: “Il Regno Normanno di Sicilia”. Guiderà il gruppo dei Cavalieri l'ormai storico “Capobranco” Pietro Manicioto, collaborato come sempre dai suoi “ fidi Paladini”. Durante il viaggio si avrà modo di visitare: Il famoso Castello di Enna, fatto erigere strategicamente dal grande Imperatore Federico II di Svevia, nel cuore geografico della Sicilia. Il Castello di Mussomeli, costruito da Manfredi III Chiaramonte, discendente diretto della famiglia Carolingia (Carlo Magno), dove tra le buie stanze del castello aleggia ancora l'ombra di un fantasma. Il Castello di Cefalà Diana, eretto come maniero difensivo sull'asse viario Palermo-AgrigentoEnna, poi appartenuto alla famiglia dei Chiaramonte; L'austero Castello di Caccamo, bellissimo esempio di architettura medievale, edificato per volere di Ruggero I, il primo Conte Normanno di Sicilia, a difesa del lato Nord- Est di Palermo (la grande Capitale del Regno Normanno nel Meridione d'Italia). Il Castello di Monreale, eretto sul monte Castellaccio, dominante struttura militare della Piana di Palermo. E infine il bellissimo Castello La Grua Talamanca dell'antica Baronia di Carini, a Nord-Ovest di Palermo, sorto per volere dello stesso Ruggiero I ed affidato a Rodolfo Bonello Signore di Carini e di Caccamo. Questi Castelli, in tempi diversi, diverranno i veri protagonista della storia della Sicilia Medievale: quello di Caccamo e Mussomeli legati a delle congiure contro gli stessi regnanti dell'epoca; quello di Carini invece legato all'ormai famosa storia d'amore tra Laura Lanza di Trabia, Baronessa di Carini, figlia del prepotente Don Cesare Lanza, Conte di Mussomeli, e il giovane Ludovico Vernagallo, rampante cavaliere di Nobile Famiglia, finita in un atroce delitto che burocrati corrotti del tempo avevano storpiato ed archiviato. La verità sull'amaro caso della Baronessa di Carini, tramandata per secoli dalla sola memoria storica dei poeti, è arrivata a noi grazie ai cantautori popolari siciliani: “I cantastorie”. Le Comunità Neocatecumenali ... ANCHE CARINI PRESENTE A ROMA PER IL FAMILY DAY Il 12 Maggio in Piazza San Giovanni in Laterano, oltre ad una moltitudine di famiglie, di laici, di cattolici, di credenti e non, provenienti da tutta Italia, erano presenti anche numerose famiglie della nostra Città. Partite da Palermo con un treno speciale appositamente messo a disposizione dall'Unitalsi, le famiglie del Cammino Neocatecumenale della Chiesa Madre di Carini, insieme ai propri familiari, hanno avuto modo di partecipare al grande evento. Tutto è andato bene, tutto si è svolto nel migliore dei modi, grazie al particolare impegno profuso dei tanti organizzatori della manifestazione, in primis i volontari del Forum delle associazioni familiari di Roma che hanno organizzato e curato il “Family day” in maniera eccellente, fornendo una assistenza continua e costante a tutti i partecipanti, specialmente i b a m b i n i , distribuendo a tutti abbeveraggi, o m b r e l l i n i , p a l l o n c i n i , volantini etc., e rallegrando l'attesa con figuranti, maschere, musiche, danze e giochi. Una grande festa a cui tutti gli invitati hanno attivamente partecipato dando prova di una entusiasmante forza interiore, che malgrado il caldo del giorno, ha testimoniato l'amore e l'attaccamento alla famiglia (tradizionale) fondata sul matrimonio, quale legame forte, gioioso che assicura futuro. Un evento storico, un segnale forte e chiaro che ha scosso anche i più cattolici. pag. 11 Interroghiamoci su che cosa hanno voluto dire quel milione e passa di persone che si sono presentate a Roma per l a manifestazion e. “La famiglia è un bene u m a n o fondamentale dal quale dipendono l'identità e il futuro delle persone e della comunità sociale”, basta citare l'inizio di questo breve passo del “Manifesto", sottoscritto dalle numerose e varie realtà parrocchiali, per entrare nello spirito del “Family Day”. Ma non solo, noi crediamo che questa manifestazione abbia messo un punto fermo su ciò che riguarda qualche frangia ultra-progressista che spesso tenta di spazzare via un pezzetto di tradizione o di identità culturale, asserendo che il paese è pronto al “cambiamento”. La festa del 12 maggio ha certamente affermato che non è più possibile ignorare la famiglia considerandola come un evento passato che va rinnovato, magari con coppie di fatto, ma essa va migliorata e sostenuta sotto il profilo economico, finanziario e degli alloggi, affinché possa crescere, fortificarsi ed assicurare futuro, perché “il futuro è la famiglia”. pag. 12 pag. 13 COMUNICATO STAMPA pag. 14 Riprendono le demolizioni di immobili abusivi lungo la fascia costiera. Martedì 15 maggio 2007 sono riprese le attività di demolizione lungo la fascia costiera carinese. L’Amministrazione Comunale ha conferito a ditta esterna l’incarico di abbattere nove immobili ubicati lungo la via Cristoforo Colombo e per i quali il Consiglio Comunale aveva già deciso per l’insussistenza di interesse pubblico. Continua, dunque, l’opera di risanamento della costa, avviata nel 1996 e proseguita negli anni successivi con diversi interventi che hanno creato spazi sempre più ampi e liberi nella muraglia di case abusive ubicate lungo tutta la costa carinese. Per tanti altri immobili l’Amministrazione Comunale sta lavorando sulle procedure per giungere, nel più breve tempo possibile, alla definizione dell’iter burocratico previsto dalle norme vigenti in materia al fine di arrivare entro breve tempo a liberare altri tratti di costa dagli immobili abusivi. Diverse sono state in questi ultimi tempi anche le ordinanze di demolizione emanate dal Comune ed eseguite dai proprietari delle case con risparmio di tempo per gli uffici comunali e positivi effetti sull’azione complessiva di ripristino e di risanamento della costa. Entro due-tre mesi, inoltre, si completeranno i lavori di realizzazione delle due condotte fognarie a valle di DOVE POTETE TROVARE LA VOSTRA COPIA DE “IL VESPRO” Villagrazia di Carini che consentiranno di intercettare tutti i reflui dell’abitato della frazione e convogliarli verso il Edicole e Cartolibrerie: depuratore consortile. Un’azione combinata che nel Giambanco Vito Corso Umberto I, 30 volgere di alcuni mesi avrà benefici effetti per il Genova Bazar Corso Umberto I, 66 Davì via Roma risanamento del territorio comunale e per l’ambiente Conigliaro Corso Italia, 48 marino. Libreria Rossini Corso Italia, 89 Giambanco Elio Corso Italia, 241 Il Sindaco Tranchina via Nazionale, 176 - Villagrazia di Carini Dott. Gaetano La Fata Esercizi Commerciali vari: Sicilauto Balsamo Calzature Parfums & Parfums SISA Sgroi Panificio Antica Pasticceria La Boutique della Carne La Vignevini Sala Kennedy Pistone Expert Kyliè abbigliamento New Miramare La Cornice Ottica Villareale Corrado Amato Ottica Gioielli Cronio Nadir Viaggi Dolce Forno Ikebana Fiori Bar La Foresta Bar 4 Morsi Stop & Go Best Pizza S.S. 113 km 282,4 via Santa Caterina, 6 via Rosolino Pilo, 6 via Mattarella, 21 - Villagrazia di Carini via Nazionale, 2 - Villagrazia di Carini via San Giuseppe, 11 via Sant’Anna, 46 S.S. 113 km 286,500 - Villagrazia di Carini S.S. 113 - Zona Industriale Carini via Mattarella, 4 - Villagrazia di Carini via della Repubblica, 2 via Gesù e Maria, 2 Corso Garibaldi, 228 Piazza Duomo, 15 Corso Umberto I, 91 via San Pietro, 12 S.S. 113 km 281,25 n°75 Corso Garibaldi, 242 Bivio Foresta Centro Commerciale Ferdico S.S. 113 Ovest km 288,6 Villagrazia di Carini S.S. 113 km 286 n° 53 - Villagrazia di Carini Su-venir di ‘sta gnuni “Carini” è ammuntuata 'nto munnu e 'n ogni gnuni p' a figghia d'u Baruni - un Patri svinturatu curnutu e vastuniatu. “Capaci”, mischinazza, nun è ca s'aspittava ca quarchi menti pazza 'nta ll'aria la jttava! - ed ora è ricurdata p'a “stragi”… 'n ogni strata.“Cinisi” è a bedda vista di 'ncapu l'airuplano ma 'nveci di turista si parra d'ù zù “Tanu”. - Su tutti mafiusi Ddoppu… li novi misi. Né mari, né casteddi, ('na cullinedda schetta) si senti p'i “vasteddi”… chista è la gran “Turretta”. - Ma à nomina si fici pi curpa d'ì bilici.- Sintennu à “Favarotta” c'è un mari avvillutatu straneri sempri 'nfrotta e quarchi sfacinnatu; - ca di la vucca 'i meli ci nesci spissu feli.Trappitu, Balistrati, Burgettu e Jardineddu su picca ammuntuati ma annu ciriveddu: - 'ntra mari, vinu e Santi fannu fijura e vanti.Pi “Muncilepri” fu un “figghiu” svinturatu, “Turiddu” si! 'un c'è cchiù ma veni ricurdatu… - “na storia d'un paisi can nun avìa pritisi.Ddu “spusaliziu” anticu, dunni mancò lu vinu onura “Partinicu” 'nzemmula à Bertulinu; - e viri casu ù ritu rivivi 'nta 'stu situ.'Sti gnuna, cari amici turisti ed emigranti, su misi 'nte bilici di tanti, tanti e tanti… - Cu ama la so terra l'accetta e nun la sparra.Vito Conigliaro I vertebrati fossili della Piana di Carini pag. 15 La paleontologia, la storia, la preistoria e le collezioni Sabato 19 maggio scorso è stato presentato, nel Salone delle Feste del Castello di Carini, il volume: “I vertebrati fossili della Piana di Carini”, edito dalla Riserva Naturale Grotta di Carburangeli gestita da Legambiente Sicilia con i testi di Carolina Di Patti e Giovanni Mannino. Il volume, dopo una breve introduzione sui fossili siciliani e la loro storia, fa il punto della situazione ad oggi di una piccola parte del territorio siciliano, qual’è la Piana di Carini, che ha restituito nel tempo enormi quantità di resti fossili dell’antica fauna preistorica siciliana: un censimento vero e proprio delle collezioni provenienti dalle grotte del carinese. Carolina Di Patti è stata la più stretta collaboratrice del compianto Prof. Enzo Burgio, scomparso alcuni anni fa, conservatore del Museo “G.G. Gemmellaro”, di cui è la continuatrice delle attività. Paleontologa è Docente presso il corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali ad indirizzo archeologico di Agrigento. Giovanni Mannino è invece un appassionato cultore di archeologia e speleologia, oltre che profondo conoscitore delle grotte del palermitano. Per conto della Soprintendenza ha scavato in tutti i siti archeologici del carinese a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70. Le grotte esaminate nel volume sono quelle di Carburangeli, Puntali, Maccagnone ed Amoroso, le cui collezioni fossili sono presenti in quasi tutti i musei paleontologici d’Italia e d’Europa. Tra queste grotte ognuna di esse ha una propria peculiarità: quella di Puntali, o Armetta, ha restituito quantità enormi di elefanti nani (Elephas mnaidriensis); quella di Maccagnone ippopotami che nel 1859 il Falconer si portò al British Museum di Londra; quella di Carburangeli è stata la prima studiata dal Gemmellaro nel 1865 e dove il De Gregorio nel 1925 individuò una nuova specie di cervo preistorico che chiamò cervus carburangelensis; quella detta di Amoroso ha restituito una grande quantità di ippopotami ma di questi si conserva soltanto una mandibola. Alla presentazione del volume, oltre agli autori, hanno preso parte il Prof. Valerio Agnesi, Direttore del Dipartimento di Geologia e Geodesia dell’Università di Palermo, il Direttore della Riserva di Carburangeli Dott. Rosario Di Pietro, il Sindaco di Carini Dott. Gaetano La Fata. Tra il pubblico, oltre a numerosi appassionati, una rappresentativa della Scuola Media “S. Calderone” di Carini. Al termine della presentazione agli intervenuti è stato offerto un rinfresco curato dagli allievi e dai docenti dell’Ist. Alberghiero “Ugo Mursia” di Carini. Il volume è in distribuzione gratuita presso la sede della Riserva in Corso Umberto I n° 63 tel. 0918669797. Turismo alternativo pag. 16 LA FONDAZIONE RI.MED. SELEZIONA PERSONALE Non ne parliamo da qualche numero, ma questo non vuol dire che non seguiamo quasi giornalmente l’evolversi degli eventi. La Fondazione Ri.MED. prosegue nelle iniziative per la realizzazione del Centro di Ricerca Biotech di Carini che dovrebbe vedere la posa della prima pietra nel mese di maggio-giugno 2008. E’ stato appena pubblicato il bando, che troverete di seguito, per la selezione dei primi ricercatori che dovranno recarsi a Pittsburgh per la formazione specifica, mentre si attende a giorni la presentazione del progetto definitivo per la costruzione del centro da 25.000 mq. che sorgerà alla Chiusa di Padre Vanni. Nell’ambito del programma scientifico che prelude alla creazione del Centro per la Ricerca sulle Biotecnologie e la Biomedicina, la fondazione RIMED (www.fondazionerimed.com) sta selezionando 12 ricercatori da assumere con contratto di lavoro a tempo determinato. I candidati selezionati svolgeranno la propria attività di ricerca presso i laboratori dell’Università di Pittsburgh nei seguenti settori: Biologia Strutturale, Biologia Computazionale, Neuroscienze, Sviluppo di Farmaci, Sviluppo di Vaccini, Ingegneria dei Tessuti/Medicina Rigenerativa, Dispositivi Biomedici/Sviluppo di nanotecnologie, Imaging Molecolare, o in aree a queste collegate. Requisiti: Laurea in Medicina e Chirurgia e superamento dell’esame di Stato oppure Dottorato di ricerca/PhD in materie scientifiche correlate alla ricerca biomedica da conseguire nel 2007 o già conseguito, con massimo due anni di ricerca post-dottorato. Si richiede inoltre ottima conoscenza della lingua inglese (orale/scritta) e buone capacità nell’utilizzo degli strumenti informatici. Titoli preferenziali: Pregressa esperienza di ricerca nei settori sopraindicati. Le selezioni si svolgeranno nel corso dei prossimi 12 mesi. La fondazione si riserva ogni più ampia valutazione in merito all’idoneità delle candidature alle posizioni lavorative di cui al presente avviso di selezione. I candidati interessati, ambosessi (L. 903/77), sono pregati di inviare (entro e non oltre il 13 giugno 2007), via e-mail, all’indirizzo [email protected] i seguenti documenti in lingua inglese: lettera di motivazione e descrizione degli interessi di ricerca; Curriculum Vitae con elenco pubblicazioni ed autorizzazione al trattamento dei dati personali (D. Lgs. 196/2003), due lettere di referenze (una del relatore degli studi di laurea/dottorato e una di un ricercatore/professore non-relatore) e non più di 5 pubblicazioni originali peerreviewed. RIMED Piazza Sett’Angeli n° 10 90134 Palermo. pag. 17 pag. 18 Rubrica a cura di Fulvio Balsamo Cari lettori, il numero di questo mese è davvero "speciale". Di ritorno da un viaggio istituzionale, voluto fortemente dalla CEI, i ragazzi del Movimento Giovanile Missionario ci raccontano cosa hanno visto e vissuto in prima persona nei Balcani. Da segnalare il contributo prezioso di Francesco Rossi, giornalista dell'agenzia di stampa cattolica SIR con il quale, si spera, si instaurerà un rapporto duraturo di collaborazione. Altri ragazzi del Movimento Giovanile Missionario sono appena tornati dal Libano per cui, dai prossimi numeri, avremo lo speciale su questa altra esperienza formativa. In bacheca da ricordare attentamente l'appuntamento del 2 giugno per la festa regionale del Movimento Giovanile Missionario. Buona Missione!!! La Redazione Speciale Balcani Dieci giorni in visita nei Balcani per rinsaldare i rapporti con i vescovi e i direttori degli uffici pastorali e promuovere il progetto “Agorà dei giovani del Mediterraneo”. Questo lo scopo del viaggio compiuto a marzo da una delegazione della Cei (Servizio nazionale per la pastorale giovanile e ufficio per la cooperazione missionaria tra le Chiese) e del Centro Giovanni Paolo II di Loreto. Sette i paesi visitati, seguendo un fitto calendario di appuntamenti: Albania, Macedonia, Kosovo, Serbia, Bosnia ed Erzegovina, Croazia e Slovenia. L ' “A g o r à d e i g i o v a n i d e l Mediterraneo” è un'iniziativa della CEI e del Centro Giovanni Paolo II di Loreto, con lo scopo di “creare delle relazioni significative e durature tra giovani cattolici dei diversi Paesi del Mediterraneo, nella prospettiva dell'apertura al dialogo con i giovani di altre confessioni e religioni”. Tra gli strumenti, la “circolazione di informazioni ed esperienze tra le comunità giovanili dei Paesi coinvolti, in modo da poter stimolare nei giovani una crescita nella sensibilità culturale, sociale e politica, in vista del mutuo sostegno di tutte le Chiese che si affacciano sul Mediterraneo”. L'Agorà ha le sue radici in “EurHope”, il meeting che nel 1995 vide arrivare a Loreto giovani provenienti dai paesi balcanici, allora devastati dalla guerra, per incontrare papa Giovanni Paolo II. Il primo “Meeting internazionale tra i giovani delle due sponde dell'Adriatico” si tenne nel 2001, sempre a Loreto, e mirava “non soltanto alla solidarietà nei confronti dei Paesi dell'Est”, ma soprattutto ad “approfondire il comune patrimonio di fede in Gesù Cristo”. Dall'anno seguente la partecipazione fu estesa a tutti i Paesi dell'area del Mediterraneo, decidendo di assumere ogni anno “co m e te m a u n a d i ve rs a beatitudine, con l'intento-sfida di affrontare tematiche attuali alla luce del modello datoci da Cristo”. Il viaggio è stato “un'esperienza molto interessante e istruttiva”, ha commentato mons. Paolo Giulietti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile. Sono emerse, ha precisato, “esperienze e competenze che potranno essere utilmente valorizzate per ampliare l'orizzonte della proposta, offrendo ai partecipanti il contributo di relatori non solo occidentali”. Dialogando con le comunità locali, inoltre, “si è fatta strada l'idea di invitare dei giovani ortodossi, vista la particolare situazione di alcune Chiese e il loro interesse a coinvolgere i coetanei non cattolici”. Difatti, l'ecumenismo diffuso e la pacifica convivenza tra giovani di fedi diverse è la prima caratteristica che si nota nei Balcani, a dispetto di un'interpretazione che vede il pluralismo religioso, in quelle terre, causa di conflitti sanguinari. In Macedonia, ad esempio, “gli ortodossi partecipano quotidianamente alle attività delle nostre comunità ecclesiali, apprezzano le nostre cerimonie e la liturgia”, ricorda mons. Kiro Stojanov, vescovo di Skopje, l'unica diocesi presente nel Paese, dove i cattolici non raggiungono neppure l'1% della popolazione. Nelle parrocchie non è raro vedere giovani delle due confessioni che insieme fanno at t i v i tà , p re ga n o i l ro s a r i o, partecipano alla messa e cantano nel coro. La differenza? “Riguarda solo l'appartenenza a una Chiesa p i u t t o s t o c h e a l l ' a l t ra e i l r i co n o s c i m e nto d e l l ' a u to r i tà ecclesiastica”, conclude il vescovo. Cattolici, ortodossi e musulmani vivono fianco a fianco. Tra i casi di “buon vicinato”, in Albania don Patrizio Santinelli, sacerdote marchigiano fidei donum a Bathore, periferia a pochi chilometri da Tirana, racconta di quando ebbe necessità di mettere della ghiaia sulla strada che conduce alla Chiesa. “Eravamo vicini al Natale, e le buche rendevano sconsigliabile percorrerla pure con il fuoristrada. Mi recai dunque ad una cava e chiesi alcuni camion di ghiaia. Il padrone della cava, saputo che ero un sacerdote cattolico, mi mandò un suo tecnico per vedere la strada e fare i conti dell'occorrente, poi i suoi operai assieme ai materiali. Al momento del pagamento, però, non volle nulla: aveva fatto tutto gratis, in quanto musulmano, in segno di gratitudine per la nostra opera tra la gente albanese”. Per quanto riguarda l'impegno della Chiesa cattolica verso i giovani, in tutti i Paesi esso è prioritario, anche se talora mancano, o sono state realizzate da poco tempo, strutture ecclesiali apposite. In Kosovo, ad esempio, la Caritas cerca di far prendere coscienza ai giovani circa i rischi dell'emigrazione, soprat tut to quando si cercano “scorciatoie” per lasciare il Paese, considerate le difficoltà che si hanno per ottenere i visti, finendo nelle mani della criminalità o della tratta per lo sfruttamento sessuale. Proprio nel contrasto della tratta, che riguarda migliaia di ragazze, è impegnata Caritas Kosovo. “È un fenomeno purtroppo molto svi luppato” ci ricorda i l coordinatore della Caritas locale, Jakup Sabedini. “Giovani donne arrivano qui con la forza dall'Albania, mentre altre di TESTIMONIANZA origine kosovara vengono fat te prostituire nel Paese o all'estero”. E se in Albania negli anni scorsi migliaia di ragazze sono state sequestrate, mandate per strada e talora uccise, qui “il modo più comune per attrarle è l'offerta di un lavoro; poi, una volta in mano agli sfruttatori, vengono sottratti loro i documenti e costrette con la violenza a prostituirsi”. L'opera della Caritas è rivolta a tutta la popolazione, ed è condotta a stretto contatto con i leaders delle diverse comunità religiose locali, sfruttando la loro influenza nell'educazione dei giovani. In Bosnia ed Erzegovina e in Croazia, d'altra parte, sono nati solo negli ultimi anni gli uffici nazionali per la pastorale giovanile. Quello bosniaco, che risale al 2005, si è subito trovato coinvolto nell'organizzazione dei giovani che hanno partecipato alla Giornata mondiale della gioventù a Colonia. La Gmg ha portato frutto, e così ora si sta preparando un analogo meeting, a livello nazionale, a Sarajevo, nel maggio 2007, occasione di confronto per i giovani croati di Bosnia. DAI In Croazia, invece, alla pastorale giovanile si pag. 19 parla di sport, musica e formazione degli animatori. “Da 8 diocesi ha preso il via un movimento sportivo che organizza tornei di calcio e, a Zagabria, anche di altri sport”, racconta Ivana Petrak, responsabile nazionale dell'ufficio. L'iniziativa si sta diffondendo in tutte le diocesi e, legato a questa attività, “vi è un incontro mensile nei luoghi frequentati abitualmente dai ragazzi, come i disco-pub”. Ancora, ogni anno viene organizzato l'“Uskrs Fest”, festival di musica sacra la cui serata finale si tiene dopo Pasqua e che suscita interesse notevole, tanto che la manifestazione viene trasmessa dalla rete televisiva nazionale. Sono tutti segni di una Chiesa giovane, che conosce i segni dei tempi e comunica il Vangelo ai giovani di oggi andando loro incontro nei luoghi che frequentano e con il linguaggio che capiscono. Al di là di ogni barriera. Francesco Rossi (inviato agenzia SIR - Servizio Informazione Religiosa) BALCANI Quando mi chiesero di partecipare alla delegazione della CEI rappresentativa di alcune realtà giovanili italiane (Pastorale Giovanile, Movimento Giovanile Missionario, Centro Giovanni Paolo II di Loreto) che, dal 28 febbraio al 10 marzo di quest'anno, avrebbe dovuto incontrare le varie Conferenze Episcopali e i giovani degli stati balcanici, i miei primi sentimenti furono di perplessità e di entusiasmo a un tempo. La prima nasceva in me soprattutto dall'influenza dei mass media riguardo a questa regione. Subivo l'eco dei ricordi della guerra dei primi anni '90 e dei relativi genocidi e, anche se non avevo la percezione chiara di ciò che realmente fosse accaduto in quei luoghi, mi animava un certo senso di timore. Il mio carisma missionario, però, mi suggeriva di guardare a questa esperienza con altri occhi e di lasciare i pregiudizi a casa. Quindi, senza esitare più, detti la mia disponibilità. In dieci giorni abbiamo visitato sette stati e ben nove città diverse, muovendoci sul nostro 'mitico' pulmino: Albania, Macedonia, Kossovo, Serbia, Bosnia, Croazia e Slovenia. Questo il nostro percorso nel cuore dei Balcani. Stati, culture e popolazioni che hanno vissuto la guerra. Culture, usanze, lingue e popolazioni che si intrecciano inestricabilmente, dando vita ad un affascinante mosaico. Il pregiudizio che avevo tentato di lasciare a casa ma che, tuttavia, non mi ero scrollato di dosso, mi faceva pensare ad una realtà che portasse ancora i segni della guerra, piena di militari, di gente che fatica a vivere il quotidiano. Ciò che ho visto e vissuto è, però, diverso. Le città sono state ricostruite, la gente vive rincorrendo con difficoltà gli stereotipi occidentali, la presenza dei militari non è dissimile da quella di stato europeo (con l'eccezione del Kossovo, in cui è assai cospicua). La vera sorpresa, invece, è stato vedere il processo di i n t e r c u l t u r a l i t à e interreligiosità che, giorno dopo giorno, viene costruito dalla gente comune. In un'area dove i cattolici sono netta minoranza (4 -5 % della popolazione), parole coma dialogo ed ecumenismo diventano la chiave per un processo di ricostruzione e di pacificazione. È questa la vera ricchezza che ho portato al mio rientro in Italia: la comprensione della forza del dialogo, la voglia di trasformare il passato in una opportunità (va bene non dimenticare, ma per guardare avanti e fare tesoro degli errori fatti) e la dignità per riscrivere la storia dei popoli. Antonio Di Lisi Segretario Regionale - MGM COMUNICATO STAMPA pag. 20 PROGRAMMA DI INTERVENTI DI DERATTIZZAZIONE E DISINFESTAZIONE SUL TERRITORIO DI CARINI DERATTIZZAZIONE con esca rododentica a base di Brodifacoum 0,005% Primo intervento già effettuato in maggio, Secondo intervento 2 e 3 luglio DISINFESTAZIONE ANTILARVALE Bacillus thuringensis, var. israelensis (potenza 600 UTI/mg) Primo intervento già effettuato in maggio, Secondo intervento 4 e 5 giugno - Terzo intervento 18 e 19 giugno DISINFESTAZIONE ADULTICIDA Deltametrina al 98% Primo intervento 11-12-13-14 giugno S.O.S. Centro Storico Il nostro centro storico chiede aiuto. Nei paesi di origine medievale si è sempre cercato di mantenere il più possibile la conformazione urbanistica originale, questa regola per Carini nel passato non ha funzionato e negli anni sono andati perduti importanti immobili che erano il lustro del nostro centro storico. Oggi la situazione è come congelata. Alcuni proprietari hanno ristrutturato le proprie abitazioni, riportando all’antico splendore facciate da troppo tempo abbandonate, altri hanno preferito lasciare tutto all’abbandono, altri ancora, approfittando della negligenza delle amministrazioni, hanno “rimodernato” tutto. Oggi ci troviamo con una Piazza Duomo monocolore, tutta gialla, con decine di fili che la attraversano, con le facciate delle case ristrutturate piene di cavi elettrici penzolanti che, oltre ad essere antiestetici sono pure pericolosi. Alcuni immobili sono pericolanti ma nessuno prende provvedimenti. Stranizza un pò che l’unico provvedimento messo in essere dal Comune riguardi soltanto Palazzo Galati in via Roma, dimenticando immobili della Piazza, del Borgo Medievale, di molte traverse del Corso Italia e del quartiere di San Giuseppe. Le strade attorno al Castello sono ormai in balia di bande di giovani adolescenti che imbrattano qualsiasi superficie, tanto nessuno gli dice nulla. Come possiamo pretendere che i turisti vengano a visitare il nostro paese in queste condizioni? Perché l’Amministrazione Comunale non si fa promotrice di un programma di ristrutturazioni incentivando economicamente i proprietari? Oppure esentandoli dal pagamento delle tasse comunali per qualche anno in cambio della ristrutturazione degli immobili? Ogni suggerimento dei nostri lettori sarà ben accetto e pubblicato. STORIE DEL CALCIO A CARINI LoQuando sapevate che Zeman ha giocato nel Carini Calcio? il Calcio era ancora uno sport Molti anni fa l’Assessorato allo Sport del Comune di Carini per organizzare manifestazioni sportive aveva nelle casse pochi spiccioli e non centinaia di milioni come oggi. Con le idee e senza sperpero di denaro pubblico si organizzavano gare tra quartieri, giochi della gioventù, tornei di pallavolo ed altro. In occasione della festa del Santissimo Crocifisso, in Piazza Duomo, in un torneo di pallavolo si è esibito un atleta biondo, longilineo, dalla elevazione impressionante e dalla schiacciata micidiale. Quel giovane si chiamava Zdenek Zeman, di nazionalità cecoslovacca, frequentava Carini perché amico del nostro famoso farmacista Gino Governanti. Nipote del famoso giocatore di calcio Cestmir Vycpalek, in un momento triste per la sua nazione (con l’occupazione da parte dell’URSS), si era trasferito dallo zio a Mondello. In quel periodo il Carini Calcio disputava un campionato di prima categoria ed il Dott. Governanti era subentrato alla presidenza della società di calcio. L’allenatore della squadra era Totò Conigliaro. Zeman frequentando la famiglia Governanti, da buon atleta veniva ad allenarsi con il Carini e, successivamente, vi si è anche tesserato. Ha disputato con grande impegno quel campionato affianco di giocatori come Lo Cricchio, Mannino e tanto altri carinesi. L’intelaiatura della squadra era formata da carinesi con l’aggiunta di pag. 21 di Totò Conigliaro qualche giocatore dei paesi limitrofi. In quel periodo avevamo anche una squadra juniores fortissima. Alcuni giocatori giocavano al mattino con la squadra juniores ed il pomeriggio con la prima squadra. Ricordo una domenica che alcuni di loro, dopo aver disputato una partita di mattina a Palermo, finita la gara si sono trasferiti ad Alcamo, dopo un breve assaggio di pane ed olive, per giocare con la prima squadra. Altro che ritiro. Altro che sperpero di denaro. Il calcio lo si faceva perché c’era la passione e l’innamoramento per il pallone. Ricordo una partita disputata a Palermo alle ore 11:30 di domenica contro la S.S. Iatina. Si giocava sotto un diluvio e su un campo al limite della praticabilità. Vincemmo 5 a 2 e Zeman realizzò 3 reti di testa senza nemmeno esultare. Era come lo vedete ora: flemmatico, riflessivo, sembrava fatto di ghiaccio. Parlava poco ma le poche parole che gli uscivano dalla bocca erano sapienti ed efficaci. Sapeva quel che diceva e diceva quel che pensava. A lui il calcio nazionale deve qualcosa; è stato il primo a far aprire gli occhi sul doping, ciò gli è costato molto, ma le persone per bene lo stimano proprio per questo. Finito quel campionato a Carini, Zeman passò ad allenare il Cinisi per una stagione, per sedersi poi sulla panchina della Primavera del Palermo, esaltando il suo gioco fatto in pressing, corsa, fuorigioco e con molti gool. Con lui è arrivato il calcio spettacolo. Licata, Messina, Foggia, Parma, Roma, Lazio, Napoli, Lecce le altre società da lui allenate. Molti giocatori devono la loro carriera agli insegnamenti di Zeman: Signori e Totti su tutti. Personaggio di alto spessore tecnico-tattico e morale, sicuramente meriterebbe la cittadinanza onoraria di Carini. 1a parte pag. 22 La storia della Vigor Club di Carini Alla fine degli anni '60, sospinta da Pietro Conigliaro di ritorno dopo tre anni di esperienza in Venezuela, la Cultura Fisica muoveva i suoi primi passi a Carini. Pochi anni dopo si affiancava a Conigliaro un altro patito dello sport del bilanciere: Giuseppe Pasquarella, che abbinava alla Cultura Fisica il Sollevamento Pesi, che diverrà lo sport principale della nascente Associazione Vigor Club Carini. La sede di allenamento era situata all'interno di un vecchio frantoio di Piazza Matteotti, trasformato per l'occasione in palestra. Soci fondatori, nel settembre del 1972, furono Pietro Conigliaro, Francesco Taormina, Giuseppe Giambanco, Giuseppe Menadì e Maria Badalamenti, quest'ultima primo Presidente del sodalizio. La conduzione è prettamente familiare, affidando i giovani della Cultura Fisica a Pietro Conigliaro e quelli della pesistica a Giuseppe Pasquarella; le poche risorse finanziarie, derivanti in maggior parte da autotassazione degli iscritti e che tali sono rimaste per molti anni, hanno permesso la crescita di una sana cultura di gestione sportiva. Sconosciuti erano a quei tempi gli aiuti da parte delle Amministrazioni Comunali e Regionali. La crescita della Vigor Carini è inarrestabile, tanto da divenire in pochi anni una delle Società più forti in campo nazionale. Anima e cuore della Vigor è il maestro Pasquarella, che da ex atleta esprime un impegno tale da restare per più di venti anni il motore tecnico della palestra, mentre l'organizzazione viene curata dall'infaticabile Pietro Conigliaro, che intraprende la carriera di Ufficiale di Gara che ricopre dal 1976 fino ad oggi, raggiungendo il massimo grado di Arbitro Internazionale di I a , culminato dopo anni di e s p e r i e n z a internazionale con la designazione per le Olimpiadi di Atene 2004, di membro della Commissione Nazionale Ufficiali di Gara nonché Commissario Regionale Ufficiali di Gara. Nel settore della Cultura Fisica indimenticata figura è quella di Vito Collica che, approdato alla Vigor Carini proveniente dal settore Pugilato nel 1974 con appena 48 kg di peso personale, si è imposto nel settore arrivando a conquistare il titolo mondiale. Plasmato dal maestro Pietro Conigliaro nel 1976 conquista il 2° posto al Mister Sicilia svoltosi a Salemi, nel 1980 a Salerno conquista il titolo di Mister Italia. Dopo una breve permanenza in Germania corona il suo sogno a Tucson Arizona (USA) dove conquista il titolo di Mister Universo nelle taglie piccole. Parallelamente ai risultati della Cultura Fisica il 1976 proietta la Vigor Carini nel mondo della Pesistica nazionale: Domenico Failla conquista il primo titolo italiano nella categoria kg. 60 Allievi, alzando 90 kg nello strappo e 120 kg nello slancio, stabilendo il nuovo record italiano che resisterà per ben 8 anni. La gara, svoltasi a Napoli nella palestra del Maschio Angioino, consacrava la Vigor Carini 1a Società classificata in campo nazionale. Lo stesso anno con Vincenzo Conigliaro, nella categoria 82,500 kg Juniores, un altro oro si aggiungeva al palmares della Vigor Carini ed il Conigliaro bissava il 1° posto vinto nel 1975 ai Campionati Italiani Giovanissimi. Il continuo progredire dei risultati della Vigor Carini non sfugge al tecnico della Nazionale Claudio Poletti che convoca Failla e Conigliaro ai raduni Collegiali di Savona. Failla partecipa alla Coppa Kastrup di Copenaghen ed al Trofeo Pekunlu di Istambul dove, nonostante la giovane età, conquista la piazza d'onore in entrambe le manifestazioni; Conigliaro ottiene un 2° posto al triangolare Spagna-MaroccoItalia a Pamplona (Spagna) ed un 7° posto ai Mondiali Junior di Danzica (Polonia). Un impulso non indifferente alla Pesistica Siciliana viene dato nel 1977 da Pietro Conigliaro eletto Presidente del Comitato Regionale Sicilia Occidentale. Un periodo d'oro per la Pesistica siciliana, che raddoppia in pochi anni il numero di Società e di Atleti tesserati, oltre le presenze nella Nazionale. La Vigor Club Carini allarga i settori di promozione sportiva introducendo alle ormai collaudate discipline della Cultura Fisica e della Pesistica il Karate, lo Judo, la Danza Classica e la Pallamano che, anche se non primari nella vita s o c i a l e dell'Associazione, m a r c a n o quell'impronta di frequenza e conoscenza a livello nazionale ed internazionale, tanto da esprimere in pochi anni campioni nei vari settori: Sciarrino nel Karate, Menadì e Gambino nello Judo. La Pesistica carinese alla ribalta nazionale ed internazionale pag. 23 Battendo il record italiano il giovane pesista Farina Angelo della A.S.D. Vlasoff 200 di Carini si è imposto ai Campionati Italiani Juniores e Speranze di Pesistica, svoltisi lo scorso 12 maggio a Copertino (LE). Angelo Farina Angelo Farina in un momento della gara si è classificato al primo posto nella categoria 105 kg. sollevando 122 kg. nella prova di strappo e 148 kg. in quella di slancio per un totale di 270 kg. Questa eccellente prestazione gli è valsa la meritatissima convocazione nella squadra Nazionale per i Campionati Mondiali 2007 che si svolgeranno a Praga dove, tra l’altro, è stato convocato quale Ufficiale di Gara il nostro concittadino Pietro Conigliaro, e per gli Europei 2007 di Pavia. Al giovane campione ed al suo istruttore Giacomo Farina (3° classificato come allenatore in questa competizione) sono andati i complimenti del Presidente della FIPCF Dott. Antonio Urso. Ancora una volta la pesistica carinese è alla ribalta nazionale, con un ottimo biglietto da visita per i prossimi Mondiali. Carini cimitero delle Panda Che nel nostro paese esista un eccesso di libertà è cosa notoria; che ognuno può fare quello che gli và tanto nessuno dice niente è un fatto conclamato da diversi anni; che chi deve vigilare e controllare non ci riesce per la scarsità di mezzi e uomini è risaputo; ma non notare automobili abbandonate lungo vie molto frequentate è un tantino eccessivo. Carini è sempre più un’immensa discarica e la colpa è certamente dei cittadini che, vistosi impuniti e liberi di fare via Don Sturzo quello che ognuno vuole, stanno trasformando il paese. Le due vetture che vedete in foto sono abbandonate da alcuni mesi, via Rocco Chinnici pian piano le stanno demolendo sul posto: chi ruba un faro, chi un pezzo del motore, chi scassa un finestrino tanto per sfogarsi, ecc. Le targhe sono al loro posto, ancora, e nessuno prende alcun provvedimento, magari obbligare i proprietari a rimuoverle dalla strada, considerato che sono ormai diventate un pericolo anche per i passanti. Confidiamo in una pronta risposta. da Palermo Piazzale Giotto a Carini Piazza Sant’Anna AST Orari Autobus 5:45 - 6:15 - 6:45 - 7:15 - 8:00 - 8:30 - 9:00 - 9:30 - 10:00 - 10:30 - 11:00 - 11:30 - 12:00 - 12:15 - 12:45 - 13:30 - 14:00 - 14:45 15:15 - 15:45 - 16:45 - 17:30 - 18:45 - 19:15 - 20:15 - 20:45 da Carini Piazza Sant’Anna a Palermo Piazzale Giotto 5:15 - 6:00 - 6:40 - 7:00 - 7:10 - 7:45 - 8:30 - 8:45 - 9:30 - 10:15 - 10:45 - 11:15 - 11:45 - 12:15 - 12:45 - 13:00 - 13:30 13:45 14:30 - 15:15 - 15:45 - 17:00 - 17:30 - 18:15 - 19:15 - 20:15 - 21:00 Carini - Stazione - Villagrazia - Spiaggia (linea circolare) Autoservizi Taormina 6:30 - 7:00 - 7:30 - 8:10 - 8:20 - 9:00 - 10:00 - 11:00 - 12:00 - 12:30 - 13:30 - 14:20 - 15:00 - 16:00 -17:00 - 18:00 - 18:30 Poliambulatorio 7:40 - 9:30 - 10:30 - 12:00 Villa Belvedere 7:00 - 7:30 - 8:00 - 9:00 - 11:00 - 12:30 - 13:30 - 15:30 - 17:30 Torre Pozzillo Chiovaro 7:30 - 13:30 7:30 - 10:00 - 13:30 Numeri utili pag. 24 presso Punto Emergenza Territoriale Carini (ex Ospedale Santo Spirito) Pronto Soccorso tel. 091 8620104 (24 ore su 24 tutti i giorni ) Guardia Medica dalle ore 20:00 alle 08:00 Consultorio Familiare tel. 091 8620161 presso Poliambulatorio “Ina Badalamenti” C.da Ponticelli - Villagrazia di Carini Guardia Medica Turistica tel. 091 8620422 (dal 16 giugno al 15 settembre) Aiello - via San Pietro, 6 tel. 091 8661252 Prenotazioni visite tel. 091 8620401 Genova - Piazza Duomo, 19 tel. 091 8661161 Governanti - Piazza Duomo, 36 tel. 091 8661129 Pellerito - Piazza Regione, 9 Villagrazia di Carini tel. 091 8674202 Farmacie Veterinari Arena - S.S. 113 n° 218 tel. 091 8674832 Canile Sanitario - C.da San Nicola tel. 091 8661990 SOCLATE Ambulatorio veterinario Via Nazionale 225 - Carini - Tel. 091 8676008 - Emergenza 3396175940 Comune di Carini, Corso Umberto I Carabinieri - Compagnia, via Rosolino Pilo 131/c Carabinieri - Carini, via Rosolino Pilo 131/c Carabinieri - Villagrazia, Centro Servizi ASI via Don Sturzo Guardia di Finanza, Centro Servizi ASI via Don Sturzo Guardia Forestale, Centro Servizi ASI via Don Sturzo Polizia Municipale, via Rossini Tribunale, via Campo Sportivo Tribunale - Giudice di Pace, via Campo Sportivo Stazione Ferroviaria, Piazza Stazione Ufficio Postale Centrale, via Campo Sportivo Ufficio Postale Carini, via San Giuseppe Ufficio Postale Villagrazia, via Nazionale 091 091 091 091 091 091 091 091 091 091 091 091 091 8611111 8688197 8688159 8690621 8690464 8692018 8661672 8689782 8689376 8661359 8661051 8660328 8675938 Palermo Centrale Palermo Notarbartolo Circola sempre Festivo REDAZIONE di Carini: Corso Umberto I, 27 - Carini dal lunedì al sabato A Stampa: Zeta Printing srl Palermo Questo numero è stato chiuso in Redazione il 26 Maggio 2007 Tiratura: 3.000 copie Editore: ICARO Soc. Coop. a r.l. Carini (PA) Abbonamenti Circola sempre A Conigliaro Ambrogio [email protected] Mezzapelle Francesco [email protected] da Palermo Centrale a Carini Piraineto 6:10 7:10 7:50 8:10 8:40 9:10 10:10 10:40 11:10 12:10 12:30 13:10 13:30 13:30 13:50 14:10 14:43 14:40 15:10 15:40 16:10 17:10 17:40 18:10 18:30 19:10 19:30 19:40 20:10 21:10 A Balsamo Fulvio [email protected] Mazara del Vallo: 20:45 21:16 21:45 22:15 A Carini: Santoro Michele [email protected] 5:38 6:01 6:31 6:53 7:45 8:14 8:45 9:10 9:45 9:58 10:45 11:16 11:45 11:55 12:01 12:45 13:45 14:15 14:21 14:55 15:45 16:15 16:45 17:45 18:45 18:59 19:45 20:15 Prezzi al netto dell’IVA. DIREZIONE: via S. D’Acquisto, 23 90044 Carini (PA) Marsala: da Carini Piraineto a Palermo Centrale COSTO PER SINGOLO NUMERO: ULTIMA DI COPERTINA TIPO A 2 - 3 DI COPERTINA TIPO A INTERNA TIPO B 2 - 3 DI COPERTINA TIPO B INTERNA TIPO C - D www.ilvespro.it [email protected] De Bartolomeo Alessandro [email protected] 9:40 10:40 11:40 13:30 14:10 9:53 10:53 11:53 12:30 13:30 13:43 14:23 14:43 14:40 15:40 16:40 17:40 18:40 19:30 19:40 20:10 21:10 14:53 15:53 16:53 17:53 18:53 19:43 19:53 20:23 21:23 [email protected] Trapani: 5:44 6:06 6:40 6:41 7:02 7:50 8:19 9:00 9:06 9:15 10:03 11:25 12:01 12:06 12:50 14:30 15:00 16:00 16:57 17:55 19:04 21:14 21:21 9:40 9:53 Direttore Editoriale Ambrogio Conigliaro Guerriero Marco [email protected] Orario Treni da Carini Stazione per Palermo da Palermo per Carini Stazione Palermo 6:37 7:30 7:50 8:40 Centrale Palermo 6:53 7:43 8:03 8:53 Notarbartolo Michele Santoro 3 mesi 6 mesi 12 mesi € 550,00 € 500,00 € 450,00 € 450,00 € 400,00 € 350,00 € 350,00 € 330,00 € 300,00 € 300,00 € 250,00 € 230,00 € 250,00 € 180,00 € 220,00 € 170,00 € 180,00 € 150,00 da Palermo Notarbartolo Festivo dal lunedì al sabato L’informazione libera a casa tua: Carini Italia Europa Mondo 15,00 € 30,00 € 35,00 € 55,00 € PER INFO: [email protected] fax: 091 8660056 Per la tua pubblicità su : TIPOLOGIA - A Cm 21x30 TIPOLOGIA - B TIPOLOGIA - C TIPOLOGIA - D Cm 21x15 Cm 10x15 Cm 7 x 21 cell. 338 9763840 fax 091 8660056 [email protected]