N° 4 - Il Vespro

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N° 4 - Il Vespro
Periodico di Informazione e Cultura
Edizione di Carini
DISTRIBUZIONE
GRATUITA
Reg. Trib. Palermo
data deposito atti 23/01/07
Giugno 2007 - anno 1 n° 4
Cosa Vostra
Le proposte della Destra
contro ogni mafia
La mafia, l’Antimafia,
la Società Civile.
Riprendono le demolizioni
nella fascia costiera
Editoriale
Arriva l’Estate
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Come ogni anno ci apprestiamo a vivere una nuova estate.
stranizzare più di tanto se uno dei 10 mafiosi latitanti più
Secondo gli esperti questa sarà una delle estati più calde
pericolosi faceva il capocantiere a Carini, dove pare risieda da
degli ultimi 150 anni, anche se non mancheranno gli
qualche anno anche uno dei nuovi capi di cosa nostra. Un
acquazzoni estivi, che fanno somigliare sempre più il nostro
territorio fisicamente impossibile da controllare, non certo per
clima a quello tipico dei paesi sub-tropicali.
scelte politiche locali.
Estate per molti è sinonimo di ferie, di mare, di spettacoli, di
A tal proposito alcuni giovani di Carini hanno organizzato
villeggiatura. Carini un tempo era la meta preferita dei
convegni e fiaccolate, la risposta della gente è stata sempre la
palermitani per la villeggiatura. Oggi è quasi improponibile dire stessa: l’indifferenza. Carini un tempo veniva definito un paese
di venire a “villeggiare” a Carini. Fra pochi anni non esisterà
di pax-mafiosa. Forse non è cambiato molto.
più un centimetro di verde e passare le ferie a Carini sarà
Ma nonostante tutto si tira a campare. Esaurito il grande flusso
come stare in Viale Strasburgo: caos, smog, confusione,
di turismo studentesco (principalmente di bambini di
impossibilità di posteggiare. Come si può parlare di turismo e
elementari e medie che andavano in visita al Bioparco) ci
contemporaneamente trasformare il proprio territorio in una
prepariamo ora all’arrivo del turismo ...? Quale? Come?
enorme distesa di cemento?
La Pro Loco è ancora bloccata all’assemblea di Aprile,
All’inizio dell’anno ci era stato detto
l’Azienda Provinciale al
che entro pochissimi mesi (si era
Turismo ancora non ha
parlato di fine marzo) il nuovo Piano
approvato il verbale che
Regolatore Generale sarebbe stato
definiva il nuovo Direttivo.
presentato al Consiglio Comunale, in
Chissà perché. Il nostro
quanto trasmesso al Genio Civile
Centro Storico è ancora
nell’ottobre del 2006 per le dovute
impreparato ad accogliere i
prescrizioni; da allora ad oggi sono
turisti e in questi ultimi mesi
trascorsi già 8 mesi e nulla è
abbiamo visto come sia
successo. E’ regolare che un ufficio
bastata la presenza in
pubblico, qual’è il Genio Civile
contemporanea di un paio di
impieghi tutti questi mesi per un
pullman per bloccare l’intero
parere? Non è il caso che il Sindaco,
paese.
oltre a sollecitare l’ufficio come ha già
Anche le piccole azioni
più volte fatto, chieda un intervento
contribuiscono al
I cassonetti collocati ad arte
ispettivo a chi di competenza su
miglioramento generale: ad
questi ritardi, visto che il Comune di Carini è stato più volte
esempio i cassonetti dell’immondizia collocanti con grande
commissariato per ogni minimo ritardo in campo di
perizia davanti al Baglio di Carini, proprio sotto la tabella del
concessioni edilizie?
Comune che riporta che quel tratto di costa è uno dei pochi
Ma torniamo al turismo. Il nostro Centro Storico è
balneabili e davanti ad uno dei monumenti più prestigiosi, ed
abbandonato a se stesso: strade sporche, facciate imbrattate,
abbandonati, che abbiamo a Carini.
vandali in azione quasi ogni notte, costruzioni pericolanti.
Solo per dovere di precisazione: per lo scorso numero ci
Come possiamo accogliere i turisti? Il Borgo Medievale puzza
hanno accusato di aver copiato Carini Oggi nella copertina.
di pipì ad ogni angolo, le strade non vengono spazzate quasi
Noi andiamo in stampa prima di Carini Oggi ed in distribuzione
mai e ci devono pensare gli stessi abitanti, la fontana
un paio di giorni dopo perché abbiamo una tiratura in copie
monumentale della Badia è talmente sporca che ormai ci
molto più alta e la tipografia necessita di più tempo. In ogni
crescono le erbacce. La sera quei pochi locali che si rischiano
caso la nostra foto di copertina, così come quelle interne per
ad aprire hanno a che fare con bande di piccoli teppisti,
l’articolo sulla Baronessa di Carini, ci sono state concesse
ubriachi e sacchi con l’immondizia abbandonati davanti agli
direttamente dall’Ufficio Stampa della RAI, al quale abbiamo
ingressi o penzolanti, come degli impiccati, dai balconi. E’
fatto regolare richiesta; e non erano “prelevate” da internet;
possibile far rispettare un minimo di legge in questo paese?
per lo stesso motivo il nostro articolo era più dettagliato e
Gli organici delle forze dell’ordine sono ridotte al minimo
preciso, con notizie ufficiali, e non scopiazzato qua e la da vari
(siano essi Carabinieri che Polizia Municipale) e non deve
blog e forum della rete.(A.C.)
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Editoriale: Arriva l’estate.
Cosa Vostra. Le proposte della
destra contro ogni mafia.
Iscrizioni all’Asilo Nido Comunale.
Un nuovo Forum per i Carinesi.
La mafia, l’Antimafia, la Società
Civile.
I “fatti” sui quali non avremo mai
una risposta.
Renzolla faccia di capra - 2a parte.
Vocaboliamo e... altro.
Tra i Castelli medievali di Sicilia.
Anche Carini presente a Roma per il
Family Day.
Riprendono le demolizioni di
immobili 1abusivi lungo la fascia
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costiera.
Su-venir di ‘sta gnuni.
I vertebrati fossili della Piana di
Carini.
La Fondazione RiMED seleziona
personale.
Speciale Balcani.
Disinfestazione e Derattizzazione.
S.O.S. Centro Storico.
Storie del calcio a Carini:Lo sapevate
che Zeman ha giocato nel Carini?
La storia della Vigor Club Carini.
La pesistica carinese alla ribalta ...
Carini cimitero delle Panda.
Numeri utili.
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Cosa Vostra!!!
di Ambrogio Conigliaro
LE PROPOSTE DELLA DESTRA CONTRO OGNI MAFIA
Luca Tantino, responsabile del Centro
Studi Parlamentari di Alleanza
Nazionale per Carini. Ci vuoi spiegare
quali sono i compiti del Centro?
paese e poi soprattutto per
sensibilizzare le giovani generazioni alla
cultura della legalità e della trasparenza
amministrativa.
Il Centro Studi è una struttura che nasce
all'interno del partito ma che si occupa
dei rapporti del partito stesso con i
partiti alleati, con quelli della coalizione
avversaria, ma soprattutto dei rapporti
del partito con le amministrazioni
pubbliche dei vari comuni. E' un centro
che è stato
voluto
fortemente dal
capogruppo di
AN all'ARS
Salvino Caputo
e che si occupa
di approfondire
tematiche
legate ai
territori dei vari
comuni per
poter dare una
mano di aiuto al gruppo regionale del
partito per presentare disegni di legge,
di proposte, mozioni ed emendamenti
vari. Noi a Carini come coordinamento
comunale del Centro Studi abbiamo
avvertito l'esigenza di fare una
manifestazione, una conferenza
dibattito aperta sul tema della legalità
intanto per gli scottanti argomenti di
cronaca che hanno coinvolto il nostro
Domenica 20 maggio avete organizzato
un incontro intitolato “Cosa Vostra!!! Le
proposte della destra contro ogni
mafia”, che ha visto la partecipazione
dell'On. Salvino Caputo e dove avete
invitato tutta la cittadinanza. Come
sempre Carini, quando si parla di
argomenti
fortemente
legati al
territorio e
che tutti
conoscono,
si tiene
nascosta.
Importante è
stata invece
la presenza
di diversi
giovani in
rappresentanza di partiti che in teoria
sono contrari alle ideologie della destra.
Solitamente “l'antimafia” è il cavallo di
battaglia della sinistra, ma anche A.N.
riesce a fare delle manifestazioni
interessanti che hanno visto la presenza
dei giovani della Margherita e di
Rifondazione Comunista. Mancavano
stranamente i giovani del “centro” del
centro-destra.
Intanto la giornata della scorsa
domenica era una giornata particolare,
bella dal punto di vista meteorologico e
molti saranno andati al mare, e poi con
la fine di maggio si apre la serie delle
comunioni, cresime e via dicendo, che
distolgono molti dal partecipare a
queste manifestazioni ma sta di fatto,
come tu hai detto, che purtroppo
intervengono soltanto persone che
fanno politica a vario titolo, sia nel
centro-destra che nel centro-sinistra,
mentre ciò che manca è la società civile:
abbiamo visto pochissimi curiosi,
pochissimi carinesi che si sono
avvicinati alla conferenza e, nostro
malgrado, abbiamo anche assistito, e
dal palco si vedeva ancora meglio, che
molta gente entrava incuriosita, capito
qual'era l'oggetto dell'argomento ed
usciva quasi disgustata. Sicuramente era
un messaggio che andava lanciato, non
bisogna stare a guardare qual è il mese
in cui si fanno queste conferenze e
nemmeno quanto pubblico viene:
intanto registriamo la presenza di 80-90
persone, il che è un dato tutto
sommato discreto per l'attenzione che
solitamente viene rivolta a questo
genere di manifestazioni; la presenza
dei giovani della Margherita e dei pochi
esponenti dei giovani comunisti è una
presenza che testimonia una volontà
vera di collaborare dal punto di vista
politico sul tema dell'antimafia. È chiaro
che apparteniamo a due schieramenti
diversi e quindi le idee sul futuro del
mondo, sulla società e sull'Italia in
genere sono
idee molto
spesso
inconciliabili in
contrasto fra di
loro, però un
fenomeno così
scottante, così
attuale come
quello mafioso,
peraltro in un
paese come
Carini che si candidava ad essere, prima
degli arresti, la roccaforte dopo
Corleone della mafia del comprensorio
palermitano, determinati argomenti,
per l'appunto, devono unire e non
dividere e quindi apprezziamo il fatto
che soprattutto dei giovani della
Margherita sia arrivata l'accettazione
della nostra proposta, che a suo tempo
avevamo già accettato noi, di
collaborare tutte quante le forze
politiche unite contro il fenomeno
mafioso. Ritengo con soddisfazione che
questo sia il primo di una lunga serie di
incontri che magari forse non vedranno
protagonisti i partiti ma soprattutto i
giovani; quindi saluto con molto piacere
che siano stati tanti i giovani a
partecipare a questa conferenza e li
invito, per la prossima volta, anche
prendere la parola
durante i momenti
dedicati al dibattito,
perché sono
comunque un
momento di crescita.
Quindi quanto prima
vedremo qualche
manifestazione
organizzata
dall'insieme di tutti i
giovani degli schieramenti politici.
Certo sicuramente una manifestazione
congiunta in tempi brevi è auspicabile,
per quello che riguarda i giovani del
Centro Studi Parlamentari ci attiveremo
affinché una manifestazione congiunta
possa essere realizzata
qui a Carini, volevo dire
appunto per questo che
l'antimafia non è un
vessillo della sinistra,
come molto spesso
accade; anzi noi
rimproveriamo e
puntiamo l'indice verso
certa cultura di sinistra
che vede nelle parole
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democrazia, libertà,
antimafia, legalità e trasparenza
amministrativa degli ideali che siamo
soltanto i loro ideali ed i loro valori. Noi
di destra abbiamo una storia che parla
molto chiaro, una storia che è lontana
nel tempo, abbiamo anche noi i nostri
morti ammazzati per mano mafiosa e
quindi non ce la sentiamo di accettare
lezioni di legalità da nessuno. A parte
questa piccola parentesi polemica, mi
auguro realmente che tutti possano
capire che a Carini ormai la situazione
era diventata, e per certi versi lo è,
veramente insostenibile. Non c'è
nessuno straccio di programmazione
per il futuro di crescita sana e legale,
dappertutto si costruisce, dappertutto
assistiamo a lottizzazioni selvagge,
senza che peraltro un Piano Regolatore
Generale sia stato neanche presentato
in Consiglio
Comunale, ormai
da parecchi anni,
più di venti, ne
sono trascorsi
dall'ultimo
presentato, e quindi
queste tematiche
devono per forza
accomunare. Non si
parla dei PACS o della
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Legge Elettorale; si
parla di antimafia, si parla del futuro
del nostro paese che è ben altra cosa.
Domenica alla conferenza-dibattito
“Cosa Vostra” c'era anche Damiano
Gallina, che
è ormai
l'anima
storica di
A.N. a
Carini, e sul
palco
abbiamo
visto il
futuro di
Damiano
Gallina, il
figlio, che ha fatto un bel discorso
introduttivo di presentazione, molto
toccante e legato alla famiglia. Cosa ci
dice Damiano Gallina di questa
manifestazione che ha visto i politici
locali completamente assenti.
Innanzi tutto mi devo compiacere con i
ragazzi che hanno organizzato questa
manifestazione alla quale hanno
partecipato ragazzi che non
appartengono alla destra, e questo sta
a significare che l'antimafia non è
prerogativa dei soliti, non ha colore
politico e tutti devono continuare a
mantenere questo tipo di rapporto e
lavorare per combattere, se questo è
un modo di combattere, la mafia; mi
lascia curioso il fatto della scarsa
partecipazione dei nostri
amministratori, che nonostante invitati,
non erano presenti. Questo è un fatto
molto curioso: se lasciamo da soli i
ragazzi nel momento in cui organizzano
queste manifestazioni, ciò sta a
significare che si vuol intendere lasciarli
da soli e quindi questo lascia molto
perplessi, lascia pensare. Io mi auguro
che per le prossime manifestazioni che i
ragazzi vorranno
organizzare ci sia la
presenza degli adulti,
che spesso secondo
me questa si chiama,
tra virgolette,
omertà. L'omertà non
è quando uno non
vuole denunziare
alcuni episodi che
appartengono alla
mafia ma omertà è
anche questa: la non partecipazione sta
a significare che non vuole nessuno
esporsi per non contrapporsi ai mafiosi.
Questo io ritengo sia un fatto
fondamentale e questo deve essere
sconfitto, questo modo di comportarsi,
l'omissione alla partecipazione di
manifestazioni in modo che si sappia in
giro che c'è un movimento di giovani ed
adulti che vogliono, con grande
impegno, sconfiggere la mafia. La mafia
si sconfigge coinvolgendo anche la
politica e intraprendendo tutte quelle
iniziative che servono a ridimensionare
questo fenomeno. Contro la cultura
mafiosa si combatte anche con le
manifestazioni, coinvolgendo i ragazzi e
coinvolgendo gli adulti, perché oggi è
andata a finire che sono i ragazzi che
coinvolgono gli adulti per questo tipo di
manifestazioni. Purtroppo pensare che
ISCRIZIONI
ASILO NIDO COMUNALE
AVVISO AI GENITORI
La L.R. 56/05 ha modificato i termini per la
presentazione delle domande di iscrizione
per gli asili nido comunali.
La domanda per l’iscrizione dei bambini
con età compresa tra 0 a 3 anni per l’anno
2008 vanno presentate entro e non oltre il
30 giugno 2007 sull’apposito modulo che
è possibile ritirare per la RIPARTIZIONE 3a
del Comune di Carini.
l'Amministrazione di Carini, in un
momento particolare dove gli episodi
sono stati tali e tanti da fare discutere
addirittura la stampa internazionale, in
questi casi ritengo sia doverosa la
partecipazione per dare un segnale ed
un significato anche a questo tipo di
manifestazione organizzata dai ragazzi.
Abbiamo detto che Damiano Gallina è
una sorta di memoria storica della
destra carinese, da molti anni
impegnato attivamente in politica.
Proprio per questa sua lunga militanza
chiediamo come mai a Carini ci sono i
giovani di A.N., i giovani della
Margherita, i giovani di Rifondazione
Comunista e quelli dei D.S., mentre non
esistono, o sono momentaneamente
scomparsi i giovani di Forza Italia o
quelli dell'UDC? È come se i giovani di
questi schieramenti politici vengano
coinvolti soltanto una volta ogni 5 anni.
È una impressione personale o è
proprio così?
In effetti questa è una realtà amara,
oserei dire. Io devo compiacermi con
un ragazzo, Luca Tantino, che ritengo
molto abile, il quale è riuscito in questi
ultimi mesi ad aprire un confronto con i
giovani delle altre forze politiche, non
mi risulta che siano stati coinvolti
ragazzi di Forza Italia, mi auguro che ci
siano, che esistano e che escano fuori
allo scoperto e che possano insieme
agli altri intraprendere queste iniziative
che ritengo siano molto importanti per
un futuro migliore della nostra
comunità e della nostra città.
Un nuovo Forum per i Carinesi
Lo scorso mese vi avevamo segnalato la
scomparsa del Forum dal sito del Comune di
Carini, dove ognuno poteva liberamente
esprimere la propria opinione su Carini.
In attesa che il Forum venga ripristinato,
se mai accadrà, per iniziativa di un
cittadino carinese è nato un Forum libero
all’indirizzo:
http://carini.ai.carinesi.forum
free.net
Per partecipare al Forum è obbligatorio
iscriversi compilando il semplice form che
comparirà alla richiesta di registrazione,
altrimenti non sarà possibile partecipare.
Buona lettura.
La mafia, l’Antimafia,
la Società Civile
Il mese di maggio era un tempo
dedicato alla Madonna, al semplice
scandire della vita quotidiana. Chi
non ricorda, specialmente nel centro
storico, i canti mariani a
tutto volume diffusi da
Padre Ferranti dai campanili
della Chiesa dei
Cappuccini? Alcune volte,
quando il vento soffiava in
una certa direzione, si
sentivano fino a Villagrazia
di Carini.
Un caldo pomeriggio del 23
maggio 1992 qualcosa ha
cambiato le nostre
tradizioni. Improvvisamente
un boato squarciò il
silenzio, il cielo sereno di
fine primavera. Nessuno sul
momento capì nulla,
neanche la fantasia più irreale
poteva pensare quello che era
accaduto. Dopo circa mezz’ora
cominciarono ad avvicendarsi le
prime notizie: era saltata in aria un
pezzo di autostrada; qualcuno
aveva riempito di esplosivo un
canale di scolo per le acque
piovane con centinaia di chili di
tritolo, senza che nessuno avesse
visto nulla, ed aveva disintegrato un
tratto di autostrada all’altezza dello
svincolo di Capaci-Isola delle
Femmine. Sul momento non si
capiva perché, ma dopo alcuni
minuti si scoprì tutto: avevano fatto
saltare in aria il giudice Falcone, la
moglie e la sua scorta, quest’ultima
disintegrata dall’esplosione. I poveri
resti degli uomini di scorta furono
raccolti, a brandelli, tutto attorno al
luogo dell’esplosione. Giovanni
Falcone morì poco dopo in
ospedale, era rimasto
miracolosamente vivo ma il suo
cuore non aveva retto. Unico
superstite l’autista che per scelta
dello stesso Falcone si era dovuto
accomodare nel sedile posteriore,
perché voleva guidare
personalmente l’auto con accanto la
moglie Francesca Morvillo.
Lo sgomento fu tale che ai funerali i
politici presenti per poco non
subirono il linciaggio della folla
accorsa; ricordo la tensione che si
toccava con mano dentro
un’affollatissima chiesa di San
Domenico. I magistrati del
Pool Antimafia presenti non
credevano a quello che era
accaduto. L’amico di tante
battaglie, Paolo Borsellino,
chiese di poter seguire
personalmente le indagini.
Il risultato fu un’altra
esplosione: questa volta in
piena città,
in via
D’Amelio
dove
abitava la
sua mamma,
un’auto bomba
cancellò la vita di
Paolo Borsellino e
di tutta la sua
scorta. Ancora
oggi rimangono
molti misteri, come
in tutte le stragi
dove lo Stato non
capisci da che
parte sta.
La Società Civile
si ribellò.
Nacquero comitati
spontanei di
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di A. Conigliaro
cittadini, migliaia di lenzuola
tappezzarono i balconi delle strade
di Palermo, fiaccolate, raduni,
manifestazioni di ogni tipo. Si
cominciò a parlare di mafia e
antimafia anche a scuola,
cosa mai accaduta fino ad
allora.
Sono trascorsi 15 anni da quei
giorni. I grandi capi di cosa
nostra sono stati catturati,
sempre che crediate ancora
alla favoletta che dei pastori e
contadini possano controllare
e gestire un sistema
complesso qual’è diventata
oggi la mafia. Le
manifestazioni ci ricordano la
nostra storia contemporanea.
Anche Carini, con solo 15
anni di ritardo, ha voluto
ricordare le vittime della mafia.
Cos’è successo? Cos’è cambiato?
Secondo la stampa nazionale ed
internazionale Carini ha preso il
posto di Corleone quale capitale di
cosa nostra. Con l’Operazione
Occidente della fine di gennaio è
stato dato un duro colpo ai capi
della nuova mafia, almeno così dice
la stampa. Solo perché da alcuni
anni uno dei grandi capi di cosa
nostra vive indisturbato a Carini, da
latitante, questo ci ha fatto diventare
capitale della mafia. Certo, altri
latitanti fanno i capo cantiere e le
forze dell’ordine se ne accorgono
per caso, giustamente mentre il tipo
è assente dal cantiere, oppure
scopriamo che nel
passato tutti i boss,
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corleonesi e non,
avevano investito
decine di miliardi nel nostro territorio
tra la zona industriale e l’edilizia. Ma
oggi le cose sono diverse?
I giovani della Margherita, insieme a
quelli di Alleanza Nazionale, si sono
fatti promotori di manifestazioni
antimafia: convegni, dibattiti,
fiaccolate. Hanno coinvolto altri
giovani: quelli dei Democratici di
Sinistra e quelli di Rifondazione
Comunista. Hanno organizzato una
fiaccolata per ricordare le vittime
della mafia e collocato una lapide
per incoraggiare l’impegno alla lotta
alla mafia. Unica difficoltà gli adulti,
come sempre quasi completamente
assenti.
E’ successo che il giorno
dell’anniversario della strage di
Capaci, un giovane del Liceo
Scientifico di Carini, Francesco
Cipriano, ha posto una domanda al
Ministro degli Interni, Giuliano
Amato, e per risposta ha ottenuto
una serie di accuse e lamentele.
Aveva soltanto chiesto com’è
possibile che 25 Deputati possano
legiferare a favore del popolo
italiano essendo stati condannati,
con sentenze definitive, anche per
mafia; aveva chiesto più libertà di
informazione.
E’ successo nello stesso giorno che
il Presidente della Regione
Siciliana, Totò Cuffaro, invece di
essere a Palermo ad accogliere i
1.000 studenti provenienti da tutta
Italia per commemorare Falcone,
invece di essere ad accogliere il
Ministro degli Interni e le Autorità
nazionali arrivate a Palermo per
incontrare i giovani e parlare,
quantomeno parlare, di antimafia,
era a Carini in visita privata alle
Catacombe di Villagrazia. Più che in
visita privata potremmo dire segreta,
così come l’ha definita l’Assessore
alla Cultura del Comune. Alla solita
stampa invitata a sorpresa all’ultimo
minuto il Presidente, tutt’ora
inquisito per favoreggiamento alla
mafia e concorso esterno in
associazione mafiosa, ha rilasciato
una promessa da “uomo d’onore”
del suo interessamento per le
Catacombe di Carini.
Io da Siciliano che crede che
un’altra Sicilia è possibile rifiuterei
qualunque aiuto da un personaggio
del genere, che
preferisce la
battutina all’impegno
antimafia, anche di
rappresentanza; che
fa spot ironici, a suo
dire, con tanto di
coppola e poi
spende centinaia di
migliaia di euro
pubblici per fare i
megaposter con “La
mafia fa schifo”.
Lo faccia con i fatti,
con la presenza, e
non affidando le sorti
della Sicilia alla
Madonna.
Questo forse spiega perché in
piazza alla fiaccolata antimafia
organizzata dai giovani carinesi
eravamo in pochi, per non dire
meno. Forse spiega perché la
notizia data da Tele Occidente si è
limitata al comunicato stampa
inviato da un solerte Consigliere
Comunale di maggioranza e non a
quello inviato dagli organizzatori,
che con l’Amministrazione
Comunale non c’entrano nulla.
Personalmente ho apprezzato la
presenza del Sindaco con fascia e
gonfalone, dell’Ass. Fiorello e del
Presidente del Consiglio Pellerito,
oltre a metà dei Consiglieri
Comunali, gli altri membri
dell’Amminstrazione forse hanno
ritenuto più importante la partita del
Milan e, probabilmente, lo stesso
ragionamento hanno fatto il resto
dei carinesi. Salvo poi scatenarsi
nei festeggiamenti a fine partita e
correndo tutti nella stessa piazza a
festeggiare.
Contro la mafia “lavori in corso”
I “FATTI” sui quali non avremo
MAI
una risposta
Illuminazioni pubblica via Papa Giovanni Paolo II: ne abbiamo parlato nel numero di Aprile 2007 a pagina 19
Via Sant’Anna tutta scassata a meno di 2 mesi dalla sistemazione: ne abbiamo parlato nel numero di
Aprile 2007 a pagina 19
Illuminazioni pubblica in strade private: ne abbiamo parlato nel numero di Maggio 2006 a pagina 5
I 2.500 euro scomparsi del GPL: ne abbiamo parlato nel numero di Marzo 2006 a pagina 12
Caso Prezzabile: ne abbiamo parlato nel numero di Ottobre 2005 a pagina 10.
Il vaccino del Sindaco: ne abbiamo parlato nel Novembre 2005 a pagina 10.
pag. 7
2a parte
pag. 8
di Antonio Olliveri
Renzolla faccia di capra
Il re entrò; fu ricevuto da
cento paggi che reggevano
candelieri d’oro e fu servito a
tavola da altri cento paggi che
portavano vivande su piatti
d’oro e d’argento. E non
mancarono le musiche e le
danze, come nel più ricco dei
banchetti.
Renzolla fece gli onori di casa
con tanta cura e con tanto
garbo che il re si innamorò di lei
e prima di partire la chiese in
sposa. La fata, che null’altro
desiderava se non la felicità
della fanciulla, ben volentieri
gliela concesse, con una dotte di
sette milioni di scudi d’oro.
Celebrate le nozze con grandi
feste, Renzolla, divenuta regina,
se ne partì con lo sposo ma,
ingrata, non salutò la buona
fata, non le disse neanche una
parola di riconoscenza e di
affetto.
La fata, colpita da così nera
ingratitudine, fece un suo
sortilegio ed ecco
improvvisamente, quando ancora
era nella carrozza reale, si
operò in Renzolla una magica
trasformazione: la pelle si
indurì, il viso si allungò, le
spuntò sul mento una barbetta
da capra e sul capo, proprio
sotto le trecce, due cornetti
aguzzi.
- Uh, mamma! - gridò il re questa non è la mia cara sposa,
questa non è la bella Renzolla.
Ah, no, non sarà mai regina
costei. - E giunto alla reggia
affidò Renzolla a una cameriera,
le mandò tutte e due in cucina
e:
- Al lavoro - ordinò. Consegnò
loro quattro rotoli di lino per
ciascuna e aggiunse: - Fra una
settimana tutto il lino dovrà
essere filato. Intesi? La
cameriera obbediente cominciò
a maneggiare il fuso, a formare
le matassine e, lavorando di
buona lena, la sera del sabato
aveva portato a termine il suo
lavoro. Renzola invece non si
rassegnò alla cattiva sorte,
gettò dalla finestra il lino e
cominciò a dire: - Se vuole la
tela per le camicie, il re, se la
vada a comprare... e non si
creda di aver trovato una
schiava. In fin dei conti sono
sua moglie e per giunta gli ho
portato sette milioni di scudi
d’oro.
Pure, il sabato mattina,
Renzolla, vedendo che la
cameriera aveva filato tutta la
Piccoli viaggi tra cultura e ironia nella nostra shakerata lingua in questo travagliato vivere!!!
Il pensionato tedesco con la sua bottiglia di birra va al biergarden a giocare a carte;
il pensionato francese va con la sua bottiglia di vino a giocare con le bocce ai
giardinetti; il pensionato italiano con la sua bottiglia delle urine va fare la fila alla
“mutua”.
Parlano tanto di TFR, che quasi quasi mi sa che c'è la trappola anche qua.
L'ortica: Riconoscerla è facile, per quel suo simpatico pizzicare chi la sfiora
incautamente. Cresce dappertutto, su prode di fosse, macerie, angoli incolti di
città e di campagna. Usata come foraggio (appena appassite le foglie non sono
più urticanti), è anche un ingrassante per il pollame e per questo, un tempo, si
mescolavano pastoni fatti con crusca, sfarinati, ortiche tritate e siero di latte.
Intanto, in campagna, si può avere bisogno di un emostatico di emergenza. Il
succo delle foglie, ben lavate (meglio se in acqua e amuchina) e poi pestate,
ferma il sangue delle piccole ferite e ne aiuta la cicatrizzazione. Un tampone
nasale imbevuto del succo arresta la epistassi più ribelli. Con lo stesso succo
potete anche frizionarvi la testa per rinforzare i capelli o, diluito nell'acqua, per
sciacquarli e averli morbidi e lucenti.
Eggnog: negli USA tipico liquore natalizio a base di zabaione. La mattina di Natale gli
americani di tutte le religioni tirano fuori dozzine di uova, le sbattano con un po' di
zucchero nel frullatore elettrico, poi ci aggiungono lentamente una tazza di bourbon e
una tazza di cognac (per ogni dozzina di uova), un tocco di sale, un altro di noce
moscata e tre contenitori di crema. Il tutto finisce in frigidaire fino al primo
pomeriggio, quando arrivano gli ospiti carichi di regali, dopo di che viene servito in un
grande recipiente di vetro dal quale tutti attingono. Diciamo che è un VIAGRA fatto in
casa.
Cheek to cheek: Guancia a guancia; e come si sà la paglia vicino al fuoco brucia.
DIFFIDARE SEMPRE E’ SBAGLIATO, COME FIDARSI SEMPRE.
Curiosità: il tennista Renè Lacoste soprannominato “il
coccodrillo” per la sua tenacia, si presentò un giorno con una
maglietta su cui era ricamato un coccodrillo. Fu un successo. Pochi anni dopo si
accordò con un'azienda francese per mettere in commercio la maglietta, anno 1927.
Ferrari, anno di creazione 1923, è il cavallino trionfante che campeggiava sull'aereo di
Francesco Baracca. Fu la madre dell'eroe la contessa Paolina a suggerirlo a Enzo
Ferrari.
CHIU’ SI CAMPA, CHIU’ S'IMPARA.
Antonio Oliveri
sua parte di lino, cominciò ad
aver paura e, non vista, corse al
palazzo della fata e le raccontò
la sua disgrazia.
- Non temere, questa volta ti
aiuterò io - promise la fata e
consegnandole in sacco di lino
filato aggiunse con un
sorrisetto malizioso: - Il re
sarà contento di aver preso
per moglie una buona massaia.
Renzolla prese il sacco e corse
via, senza neanche dire grazie.
Ricevuto il lino filato, il re
consegnò alle donne due cani,
uno a Renzolla e l’altro alla
cameriera: - Allevateli come si
conviene - ordinò.
La cameriera si prese gran
cura del suo cucciolo e lo allevò
con ogni delicatezza. Renzolla
invece prese il povero
cagnolino per la collottola e lo
scaraventò fuori dalla finestra
gridando: - Non i mancava
altro che il cane, sono Renzolla,
io, la regina!
Dopo qualche tempo il re volle
sapere dei cani e disse che
presto sarebbe sceso in cucina
per vederli. Renzolla, presa da
gran paura, corse di nuovo al
palazzo della fata. Trovò alla
porta un vecchietto mai prima
visto che faceva da portiere.
- Chi sei tu e che cosa vuoi? chiese il vecchietto. Renzolla
irata rispose: - Ah, tu non mi
conosci, barba di capra. Ti farò
vedere io chi sono e chi non
sono.
- A me barba di capra? ribattè il vecchietto. Ma tu dunque non ti sei mai
vista allo specchio, sfacciata ed
arrogante che altra non sei? E
tratto di tasca uno specchietto
lo porse a Renzolla.
Quando la
pag. 9
fanciulla vide quel
A. Conigliaro
brutto muso caprinodiscoppiò
in
pianto. E il vecchietto riprese a
dire:
- Eri figlia di un povero
contadino, la buona fata ti ha
reso regina e tu non le hai
mostrato un segno di
gratitudine e di affetto. Vedi
come ti ha ridotto
l’ingratitudine? Ma non
disperare, corri dalla buona
fata e chiedile perdono.
Renzolla finalmente comprese
la sua colpa, corse dalla fata e
si gettò ai suoi piedi
implorando il perdono.
La fata commossa abbracciò
Renzolla, le ridonò la prima
forma e, fattale indossare una
veste trapunta d’oro, la mandò
a corte in una magnifica
carrozza.
Il re riconobbe la sua cara
Renzolla e l’accolse a braccia
aperte. Da quel giorno Renzolla
se ne stette contenta, amando
il marito, onorando la fata,
mostrandosi grata al vecchio,
sempre garbata e cortese con
tutti quelli che la circondavano.
TREKKING A CAVALLO
pag. 10
di G. Lo Piccolo
Tra i Castelli Medievali di Sicilia
Arrivati ormai alla loro quarta
edizione di trekking a Cavallo nel
territorio siciliano il Gruppo
dei cavalieri del “Branco
Selvaggio”di Carini anche
quest'anno organizza dall' 11 al
17 Giugno 2007 un altro
affascinante viaggio attraverso
mulattiere e sentieri di
montagna, un tempo le sole vie
di comunicazioni della nostra Isola.
Cavalieri, soldati di ventura,
predoni e conquistatori
attraversarono questi percorsi e
inaccessibili passi di montagna in
cerca di terra e di fortuna. I
cavalieri del Branco, in questo
trekking, tenteranno di tracciarne
uno percorso attorno all'anno mille
da dei Cavalieri che hanno
successivamente segnato una delle
pagine più gloriose di tutta la Storia
del popolo Siciliano: “Il Regno
Normanno di Sicilia”.
Guiderà il gruppo dei Cavalieri
l'ormai storico “Capobranco”
Pietro Manicioto, collaborato come
sempre dai suoi “ fidi Paladini”.
Durante il
viaggio si
avrà modo
di visitare:
Il famoso
Castello di
Enna, fatto
erigere strategicamente dal grande
Imperatore Federico II di Svevia, nel
cuore geografico
della Sicilia.
Il Castello di
Mussomeli,
costruito da
Manfredi III
Chiaramonte,
discendente
diretto della famiglia Carolingia
(Carlo Magno), dove tra le buie
stanze del castello aleggia ancora
l'ombra di un
fantasma.
Il Castello di
Cefalà Diana,
eretto come
maniero
difensivo
sull'asse viario Palermo-AgrigentoEnna, poi appartenuto alla famiglia
dei Chiaramonte;
L'austero Castello di Caccamo,
bellissimo
esempio di
architettura
medievale,
edificato per
volere di Ruggero
I, il primo Conte
Normanno di
Sicilia, a difesa del lato Nord- Est di
Palermo (la grande Capitale del
Regno Normanno nel Meridione
d'Italia).
Il Castello di Monreale, eretto sul
monte Castellaccio, dominante
struttura militare della Piana di
Palermo.
E infine il bellissimo Castello La
Grua Talamanca dell'antica
Baronia di Carini, a Nord-Ovest di
Palermo, sorto per volere dello
stesso Ruggiero I ed affidato a
Rodolfo Bonello Signore di Carini e
di Caccamo.
Questi Castelli, in tempi diversi,
diverranno i veri protagonista della
storia della Sicilia Medievale:
quello di Caccamo e Mussomeli
legati a delle congiure contro gli
stessi regnanti dell'epoca; quello di
Carini invece legato all'ormai
famosa storia d'amore tra Laura
Lanza di Trabia, Baronessa di
Carini, figlia del prepotente Don
Cesare Lanza, Conte di Mussomeli,
e il giovane Ludovico Vernagallo,
rampante cavaliere di Nobile
Famiglia, finita in un atroce
delitto che burocrati corrotti
del tempo avevano storpiato
ed archiviato. La verità
sull'amaro caso della
Baronessa di Carini,
tramandata per secoli dalla
sola memoria storica dei poeti, è
arrivata a noi grazie ai cantautori
popolari siciliani: “I cantastorie”.
Le Comunità Neocatecumenali
... ANCHE CARINI PRESENTE A ROMA PER IL FAMILY DAY
Il 12 Maggio in Piazza San
Giovanni in Laterano, oltre ad
una moltitudine di famiglie, di
laici, di cattolici, di credenti e
non, provenienti da tutta
Italia, erano presenti anche
numerose famiglie della
nostra Città. Partite da
Palermo con un treno speciale
appositamente messo
a disposizione
dall'Unitalsi, le
famiglie del Cammino
Neocatecumenale
della Chiesa Madre di
Carini, insieme ai
propri familiari, hanno
avuto modo di
partecipare al grande
evento.
Tutto è andato
bene, tutto si è svolto
nel migliore dei modi,
grazie al particolare impegno
profuso dei tanti organizzatori
della manifestazione, in
primis i volontari
del Forum delle
associazioni
familiari di Roma
che hanno
organizzato e curato il “Family
day” in maniera eccellente,
fornendo una assistenza
continua e costante a tutti i
partecipanti,
specialmente i
b a m b i n i ,
distribuendo a tutti
abbeveraggi,
o m b r e l l i n i ,
p a l l o n c i n i ,
volantini etc., e
rallegrando l'attesa
con figuranti, maschere,
musiche, danze e giochi. Una
grande festa a cui tutti gli
invitati hanno attivamente
partecipato dando prova di
una entusiasmante forza
interiore, che malgrado il
caldo del giorno, ha
testimoniato l'amore e
l'attaccamento alla famiglia
(tradizionale) fondata sul
matrimonio, quale legame
forte, gioioso che assicura
futuro. Un evento storico,
un segnale forte e chiaro
che ha scosso anche i più
cattolici.
pag. 11
Interroghiamoci su che
cosa hanno voluto dire quel
milione e passa di persone che
si sono presentate a Roma per
l
a
manifestazion
e. “La famiglia
è un bene
u m a n o
fondamentale
dal quale
dipendono
l'identità e il
futuro delle
persone e della comunità
sociale”, basta citare l'inizio di
questo breve passo del
“Manifesto", sottoscritto
dalle numerose e varie realtà
parrocchiali, per entrare
nello spirito del “Family Day”.
Ma non solo, noi crediamo
che questa manifestazione
abbia messo un punto fermo
su ciò che riguarda qualche
frangia ultra-progressista
che spesso tenta di spazzare
via un pezzetto di tradizione
o di identità culturale,
asserendo che il paese è
pronto al “cambiamento”.
La festa del 12 maggio
ha certamente affermato che
non è più possibile ignorare la
famiglia considerandola come
un evento passato che va
rinnovato, magari con coppie
di fatto, ma essa va migliorata
e sostenuta sotto il profilo
economico, finanziario e degli
alloggi, affinché possa
crescere, fortificarsi ed
assicurare futuro, perché “il
futuro è la famiglia”.
pag. 12
pag. 13
COMUNICATO STAMPA
pag. 14
Riprendono le demolizioni di immobili
abusivi lungo la fascia costiera.
Martedì 15 maggio 2007 sono riprese le attività di demolizione lungo la fascia costiera carinese.
L’Amministrazione Comunale ha conferito a ditta esterna l’incarico di abbattere nove immobili ubicati lungo la via
Cristoforo Colombo e per i quali il Consiglio Comunale aveva già deciso per l’insussistenza di interesse pubblico.
Continua, dunque, l’opera di risanamento della costa, avviata nel 1996 e proseguita negli anni successivi con
diversi interventi che hanno creato spazi sempre più ampi e liberi nella muraglia di case abusive ubicate lungo
tutta la costa carinese. Per tanti altri immobili l’Amministrazione Comunale sta lavorando sulle procedure per
giungere, nel più breve tempo possibile, alla definizione dell’iter burocratico previsto dalle norme vigenti in
materia al fine di arrivare entro breve tempo a liberare altri tratti di costa dagli immobili abusivi. Diverse sono
state in questi ultimi tempi anche le ordinanze di demolizione emanate dal Comune ed eseguite dai proprietari
delle case con risparmio di tempo per gli uffici comunali e positivi effetti sull’azione complessiva di ripristino e di
risanamento della costa.
Entro due-tre mesi, inoltre, si completeranno i lavori di
realizzazione delle due condotte fognarie a valle di
DOVE POTETE TROVARE LA VOSTRA COPIA DE “IL VESPRO” Villagrazia di Carini che consentiranno di intercettare tutti
i reflui dell’abitato della frazione e convogliarli verso il
Edicole e Cartolibrerie:
depuratore
consortile. Un’azione combinata che nel
Giambanco Vito
Corso Umberto I, 30
volgere di alcuni mesi avrà benefici effetti per il
Genova Bazar
Corso Umberto I, 66
Davì
via Roma
risanamento del territorio comunale e per l’ambiente
Conigliaro
Corso Italia, 48
marino.
Libreria Rossini
Corso Italia, 89
Giambanco Elio
Corso Italia, 241
Il Sindaco
Tranchina
via Nazionale, 176 - Villagrazia di Carini
Dott. Gaetano La Fata
Esercizi Commerciali vari:
Sicilauto
Balsamo Calzature
Parfums & Parfums
SISA Sgroi
Panificio Antica Pasticceria
La Boutique della Carne
La Vignevini
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Kyliè abbigliamento
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Ottica Villareale
Corrado Amato Ottica
Gioielli Cronio
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Dolce Forno
Ikebana Fiori
Bar La Foresta
Bar 4 Morsi
Stop & Go
Best Pizza
S.S. 113 km 282,4
via Santa Caterina, 6
via Rosolino Pilo, 6
via Mattarella, 21 - Villagrazia di Carini
via Nazionale, 2 - Villagrazia di Carini
via San Giuseppe, 11
via Sant’Anna, 46
S.S. 113 km 286,500 - Villagrazia di Carini
S.S. 113 - Zona Industriale Carini
via Mattarella, 4 - Villagrazia di Carini
via della Repubblica, 2
via Gesù e Maria, 2
Corso Garibaldi, 228
Piazza Duomo, 15
Corso Umberto I, 91
via San Pietro, 12
S.S. 113 km 281,25 n°75
Corso Garibaldi, 242
Bivio Foresta
Centro Commerciale Ferdico
S.S. 113 Ovest km 288,6 Villagrazia di Carini
S.S. 113 km 286 n° 53 - Villagrazia di Carini
Su-venir
di ‘sta
gnuni
“Carini” è ammuntuata
'nto munnu e 'n ogni gnuni
p' a figghia d'u Baruni
- un Patri svinturatu
curnutu e vastuniatu. “Capaci”, mischinazza,
nun è ca s'aspittava
ca quarchi menti pazza
'nta ll'aria la jttava!
- ed ora è ricurdata
p'a “stragi”… 'n ogni
strata.“Cinisi” è a bedda vista
di 'ncapu l'airuplano
ma 'nveci di turista
si parra d'ù zù “Tanu”.
- Su tutti mafiusi
Ddoppu… li novi misi. Né mari, né casteddi,
('na cullinedda schetta)
si senti p'i “vasteddi”…
chista è la gran “Turretta”.
- Ma à nomina si fici
pi curpa d'ì bilici.-
Sintennu à “Favarotta”
c'è un mari avvillutatu
straneri sempri 'nfrotta
e quarchi sfacinnatu;
- ca di la vucca 'i meli
ci nesci spissu feli.Trappitu, Balistrati,
Burgettu e Jardineddu
su picca ammuntuati
ma annu ciriveddu:
- 'ntra mari, vinu e Santi
fannu fijura e vanti.Pi “Muncilepri” fu
un “figghiu” svinturatu,
“Turiddu” si! 'un c'è cchiù
ma veni ricurdatu…
- “na storia d'un paisi
can nun avìa pritisi.Ddu “spusaliziu” anticu,
dunni mancò lu vinu
onura “Partinicu”
'nzemmula à Bertulinu;
- e viri casu ù ritu
rivivi 'nta 'stu situ.'Sti gnuna, cari amici
turisti ed emigranti,
su misi 'nte bilici
di tanti, tanti e tanti…
- Cu ama la so terra
l'accetta e nun la sparra.Vito Conigliaro
I vertebrati fossili della Piana di Carini
pag. 15
La paleontologia, la storia, la preistoria e le collezioni
Sabato 19 maggio scorso è stato presentato,
nel Salone delle Feste del Castello di Carini,
il volume: “I vertebrati fossili della Piana
di Carini”, edito dalla
Riserva Naturale Grotta di
Carburangeli gestita da
Legambiente Sicilia con i
testi di Carolina Di Patti e
Giovanni Mannino.
Il volume, dopo una breve
introduzione sui fossili
siciliani e la loro storia,
fa il punto della situazione
ad oggi di una piccola parte
del territorio siciliano,
qual’è la Piana di Carini,
che ha restituito nel tempo
enormi quantità di resti fossili dell’antica
fauna preistorica siciliana: un censimento
vero e proprio delle collezioni provenienti
dalle grotte del carinese.
Carolina Di Patti è stata la più stretta
collaboratrice del compianto Prof. Enzo
Burgio, scomparso alcuni anni
fa, conservatore del Museo
“G.G. Gemmellaro”, di cui è
la continuatrice delle
attività. Paleontologa è
Docente presso il corso di
laurea in Conservazione dei
Beni Culturali ad indirizzo
archeologico di
Agrigento.
Giovanni Mannino è
invece un
appassionato cultore
di archeologia e speleologia, oltre che
profondo conoscitore delle grotte del
palermitano. Per conto della Soprintendenza ha
scavato in tutti i siti archeologici del
carinese a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70.
Le grotte esaminate nel volume sono quelle di
Carburangeli, Puntali, Maccagnone ed Amoroso,
le cui collezioni fossili sono presenti in
quasi tutti i musei paleontologici d’Italia e
d’Europa. Tra queste grotte ognuna di esse ha
una propria peculiarità: quella di Puntali, o
Armetta, ha restituito quantità enormi di
elefanti nani (Elephas
mnaidriensis); quella di
Maccagnone ippopotami che nel
1859 il Falconer si portò al
British Museum di Londra;
quella di Carburangeli è
stata la prima studiata dal
Gemmellaro nel 1865 e dove il
De Gregorio nel 1925
individuò una nuova specie di
cervo preistorico che chiamò
cervus carburangelensis;
quella detta di Amoroso ha
restituito una grande
quantità di ippopotami ma di questi si
conserva soltanto una mandibola.
Alla presentazione del volume, oltre agli
autori, hanno preso parte il Prof. Valerio
Agnesi, Direttore del Dipartimento di Geologia
e Geodesia dell’Università di Palermo, il
Direttore della Riserva di Carburangeli Dott.
Rosario Di Pietro, il Sindaco di Carini Dott.
Gaetano La Fata. Tra il pubblico, oltre a
numerosi appassionati, una rappresentativa
della Scuola Media “S. Calderone” di Carini.
Al termine della
presentazione agli
intervenuti è stato
offerto un
rinfresco curato
dagli allievi e
dai docenti
dell’Ist.
Alberghiero “Ugo
Mursia” di Carini.
Il volume è in
distribuzione
gratuita presso la
sede della Riserva in
Corso Umberto I n° 63
tel. 0918669797.
Turismo alternativo
pag. 16
LA FONDAZIONE RI.MED. SELEZIONA PERSONALE
Non ne parliamo da qualche numero, ma questo non vuol dire
che non seguiamo quasi giornalmente l’evolversi degli
eventi. La Fondazione Ri.MED. prosegue nelle iniziative per
la realizzazione del Centro di Ricerca Biotech di Carini
che dovrebbe vedere la posa della prima pietra nel mese di
maggio-giugno 2008. E’ stato appena pubblicato il bando,
che troverete di seguito, per la selezione dei primi
ricercatori che dovranno recarsi a Pittsburgh per la
formazione specifica, mentre si attende a giorni la
presentazione del progetto definitivo per la costruzione
del centro da 25.000 mq. che sorgerà alla Chiusa di Padre
Vanni.
Nell’ambito del programma scientifico che prelude alla creazione del Centro per la Ricerca sulle Biotecnologie e la
Biomedicina, la fondazione RIMED (www.fondazionerimed.com) sta selezionando 12 ricercatori da assumere con
contratto di lavoro a tempo determinato.
I candidati selezionati svolgeranno la propria attività di ricerca presso i laboratori dell’Università di Pittsburgh nei
seguenti settori: Biologia Strutturale, Biologia Computazionale, Neuroscienze, Sviluppo di Farmaci, Sviluppo di
Vaccini, Ingegneria dei Tessuti/Medicina Rigenerativa, Dispositivi Biomedici/Sviluppo di nanotecnologie, Imaging
Molecolare, o in aree a queste
collegate.
Requisiti: Laurea in Medicina e
Chirurgia e superamento
dell’esame di Stato oppure
Dottorato di ricerca/PhD in materie
scientifiche correlate alla ricerca
biomedica da conseguire nel 2007
o già conseguito, con massimo due
anni di ricerca post-dottorato. Si
richiede inoltre ottima conoscenza
della lingua inglese (orale/scritta) e
buone capacità nell’utilizzo degli
strumenti informatici.
Titoli preferenziali: Pregressa
esperienza di ricerca nei settori
sopraindicati.
Le selezioni si svolgeranno nel
corso dei prossimi 12 mesi. La
fondazione si riserva ogni più
ampia valutazione in merito
all’idoneità delle candidature alle
posizioni lavorative di cui al
presente avviso di selezione.
I candidati interessati, ambosessi
(L. 903/77), sono pregati di inviare
(entro e non oltre il 13 giugno
2007), via e-mail, all’indirizzo
[email protected] i
seguenti documenti in lingua
inglese: lettera di motivazione e
descrizione degli interessi di
ricerca; Curriculum Vitae con
elenco pubblicazioni ed
autorizzazione al trattamento dei
dati personali (D. Lgs. 196/2003),
due lettere di referenze (una del
relatore degli studi di
laurea/dottorato e una di un
ricercatore/professore non-relatore)
e non più di 5 pubblicazioni originali
peerreviewed.
RIMED Piazza Sett’Angeli n° 10
90134 Palermo.
pag. 17
pag. 18
Rubrica a cura di
Fulvio Balsamo
Cari lettori,
il numero di questo mese è davvero "speciale". Di ritorno da un viaggio istituzionale, voluto fortemente dalla CEI, i
ragazzi del Movimento Giovanile Missionario ci raccontano cosa hanno visto e vissuto in prima persona nei Balcani.
Da segnalare il contributo prezioso di Francesco Rossi, giornalista dell'agenzia di stampa cattolica SIR con il quale, si
spera, si instaurerà un rapporto duraturo di collaborazione. Altri ragazzi del Movimento Giovanile Missionario sono
appena tornati dal Libano per cui, dai prossimi numeri, avremo lo speciale su questa altra esperienza formativa. In
bacheca da ricordare attentamente l'appuntamento del 2 giugno per la festa regionale del Movimento Giovanile
Missionario. Buona Missione!!!
La Redazione
Speciale Balcani
Dieci giorni in visita nei Balcani per
rinsaldare i rapporti con i vescovi e i
direttori degli uffici pastorali e
promuovere il progetto “Agorà dei
giovani del Mediterraneo”. Questo lo
scopo del viaggio compiuto a marzo
da una delegazione della Cei
(Servizio nazionale per la pastorale
giovanile e ufficio per la
cooperazione missionaria tra le
Chiese) e del Centro Giovanni Paolo
II di Loreto. Sette i paesi visitati,
seguendo un fitto calendario di
appuntamenti: Albania, Macedonia,
Kosovo, Serbia, Bosnia ed
Erzegovina, Croazia e Slovenia.
L ' “A g o r à d e i g i o v a n i d e l
Mediterraneo” è un'iniziativa della
CEI e del Centro Giovanni Paolo II di
Loreto, con lo scopo di “creare delle
relazioni significative e durature tra
giovani cattolici dei diversi Paesi del
Mediterraneo, nella prospettiva
dell'apertura al dialogo con i giovani
di altre confessioni e religioni”. Tra gli
strumenti, la “circolazione di
informazioni ed esperienze tra le
comunità giovanili dei Paesi
coinvolti, in modo da poter stimolare
nei giovani una crescita nella
sensibilità culturale, sociale e
politica, in vista del mutuo sostegno
di tutte le Chiese che si affacciano sul
Mediterraneo”. L'Agorà ha le sue
radici in “EurHope”, il meeting che
nel 1995 vide arrivare a Loreto
giovani provenienti dai paesi
balcanici, allora devastati dalla
guerra, per incontrare papa Giovanni
Paolo II. Il primo “Meeting
internazionale tra i giovani delle due
sponde dell'Adriatico” si tenne nel
2001, sempre a Loreto, e mirava
“non soltanto alla solidarietà nei
confronti dei Paesi dell'Est”, ma
soprattutto ad “approfondire il
comune patrimonio di fede in Gesù
Cristo”. Dall'anno seguente la
partecipazione fu estesa a tutti i
Paesi dell'area del Mediterraneo,
decidendo di assumere ogni anno
“co m e te m a u n a d i ve rs a
beatitudine, con l'intento-sfida di
affrontare tematiche attuali alla luce
del modello datoci da Cristo”.
Il viaggio è stato “un'esperienza
molto interessante e istruttiva”, ha
commentato mons. Paolo Giulietti,
responsabile del Servizio nazionale
per la pastorale giovanile. Sono
emerse, ha precisato, “esperienze e
competenze che potranno essere
utilmente valorizzate per ampliare
l'orizzonte della proposta, offrendo
ai partecipanti il contributo di
relatori non solo occidentali”.
Dialogando con le comunità locali,
inoltre, “si è fatta strada l'idea di
invitare dei giovani ortodossi, vista la
particolare situazione di alcune
Chiese e il loro interesse a
coinvolgere i coetanei non cattolici”.
Difatti, l'ecumenismo diffuso e la
pacifica convivenza tra giovani di fedi
diverse è la prima caratteristica che
si nota nei Balcani, a dispetto di
un'interpretazione che vede il
pluralismo religioso, in quelle terre,
causa di conflitti sanguinari. In
Macedonia, ad esempio, “gli
ortodossi partecipano
quotidianamente alle attività delle
nostre comunità ecclesiali,
apprezzano le nostre cerimonie e la
liturgia”, ricorda mons. Kiro Stojanov,
vescovo di Skopje, l'unica diocesi
presente nel Paese, dove i cattolici
non raggiungono neppure l'1% della
popolazione. Nelle parrocchie non è
raro vedere giovani delle due
confessioni che insieme fanno
at t i v i tà , p re ga n o i l ro s a r i o,
partecipano alla messa e cantano nel
coro. La differenza? “Riguarda solo
l'appartenenza a una Chiesa
p i u t t o s t o c h e a l l ' a l t ra e i l
r i co n o s c i m e nto d e l l ' a u to r i tà
ecclesiastica”, conclude il vescovo.
Cattolici, ortodossi e musulmani
vivono fianco a fianco. Tra i casi di
“buon vicinato”, in Albania don
Patrizio Santinelli, sacerdote
marchigiano fidei donum a Bathore,
periferia a pochi chilometri da
Tirana, racconta di quando ebbe
necessità di mettere della ghiaia
sulla strada che conduce alla Chiesa.
“Eravamo vicini al Natale, e le buche
rendevano sconsigliabile percorrerla
pure con il fuoristrada. Mi recai
dunque ad una cava e chiesi alcuni
camion di ghiaia. Il padrone della
cava, saputo che ero un sacerdote
cattolico, mi mandò un suo tecnico
per vedere la strada e fare i conti
dell'occorrente, poi i suoi operai assieme
ai materiali. Al momento del
pagamento, però, non volle nulla: aveva
fatto tutto gratis, in quanto musulmano,
in segno di gratitudine per la nostra
opera tra la gente albanese”.
Per quanto riguarda l'impegno della
Chiesa cattolica verso i giovani, in tutti i
Paesi esso è prioritario, anche se talora
mancano, o sono state realizzate da
poco tempo, strutture ecclesiali
apposite. In Kosovo, ad esempio, la
Caritas cerca di far prendere coscienza ai
giovani circa i rischi dell'emigrazione,
soprat tut to quando si cercano
“scorciatoie” per lasciare il Paese,
considerate le difficoltà che si hanno per
ottenere i visti, finendo nelle mani della
criminalità o della tratta per lo
sfruttamento sessuale. Proprio nel
contrasto della tratta, che riguarda
migliaia di ragazze, è impegnata Caritas
Kosovo. “È un fenomeno purtroppo
molto svi luppato” ci ricorda i l
coordinatore della Caritas locale, Jakup
Sabedini. “Giovani donne arrivano qui
con la forza dall'Albania, mentre altre di
TESTIMONIANZA
origine kosovara vengono fat te
prostituire nel Paese o all'estero”. E se in
Albania negli anni scorsi migliaia di
ragazze sono state sequestrate,
mandate per strada e talora uccise, qui
“il modo più comune per attrarle è
l'offerta di un lavoro; poi, una volta in
mano agli sfruttatori, vengono sottratti
loro i documenti e costrette con la
violenza a prostituirsi”. L'opera della
Caritas è rivolta a tutta la popolazione,
ed è condotta a stretto contatto con i
leaders delle diverse comunità religiose
locali, sfruttando la loro influenza
nell'educazione dei giovani.
In Bosnia ed Erzegovina e in Croazia,
d'altra parte, sono nati solo negli ultimi
anni gli uffici nazionali per la pastorale
giovanile. Quello bosniaco, che risale al
2005, si è subito trovato coinvolto
nell'organizzazione dei giovani che
hanno partecipato alla Giornata
mondiale della gioventù a Colonia. La
Gmg ha portato frutto, e così ora si sta
preparando un analogo meeting, a
livello nazionale, a Sarajevo, nel maggio
2007, occasione di confronto per i
giovani croati di Bosnia.
DAI
In Croazia, invece, alla
pastorale giovanile si pag. 19
parla di sport, musica e
formazione degli animatori. “Da 8
diocesi ha preso il via un movimento
sportivo che organizza tornei di calcio e,
a Zagabria, anche di altri sport”, racconta
Ivana Petrak, responsabile nazionale
dell'ufficio. L'iniziativa si sta diffondendo
in tutte le diocesi e, legato a questa
attività, “vi è un incontro mensile nei
luoghi frequentati abitualmente dai
ragazzi, come i disco-pub”. Ancora, ogni
anno viene organizzato l'“Uskrs Fest”,
festival di musica sacra la cui serata
finale si tiene dopo Pasqua e che suscita
interesse notevole, tanto che la
manifestazione viene trasmessa dalla
rete televisiva nazionale.
Sono tutti segni di una Chiesa giovane,
che conosce i segni dei tempi e comunica
il Vangelo ai giovani di oggi andando loro
incontro nei luoghi che frequentano e
con il linguaggio che capiscono. Al di là di
ogni barriera.
Francesco Rossi
(inviato agenzia SIR - Servizio
Informazione Religiosa)
BALCANI
Quando
mi
chiesero
di
partecipare
alla
delegazione della CEI rappresentativa di alcune
realtà giovanili italiane (Pastorale Giovanile,
Movimento
Giovanile
Missionario,
Centro
Giovanni Paolo II di Loreto)
che, dal 28 febbraio al 10 marzo
di quest'anno, avrebbe dovuto
incontrare le varie Conferenze
Episcopali e i giovani degli
stati balcanici, i miei primi
sentimenti
furono
di
perplessità e di entusiasmo a un
tempo. La prima nasceva in me
soprattutto dall'influenza dei
mass media riguardo a questa
regione.
Subivo
l'eco
dei
ricordi della guerra dei primi
anni '90 e dei relativi genocidi
e, anche se non avevo la
percezione chiara di ciò che realmente fosse
accaduto in quei luoghi, mi animava un certo
senso di timore. Il mio carisma missionario,
però, mi suggeriva di guardare a questa
esperienza con altri occhi e di lasciare i
pregiudizi a casa. Quindi, senza esitare più,
detti la mia disponibilità.
In dieci giorni abbiamo visitato sette
stati e ben nove città diverse, muovendoci sul
nostro 'mitico' pulmino: Albania, Macedonia,
Kossovo, Serbia, Bosnia, Croazia e Slovenia.
Questo il nostro percorso nel cuore dei Balcani.
Stati, culture e popolazioni che hanno vissuto
la guerra. Culture, usanze, lingue e popolazioni
che si intrecciano inestricabilmente, dando vita
ad un affascinante mosaico. Il pregiudizio che
avevo tentato di lasciare a casa ma che,
tuttavia, non mi ero scrollato di dosso, mi
faceva pensare ad una realtà che portasse ancora
i segni della guerra, piena di
militari, di gente che fatica a
vivere il quotidiano. Ciò che ho
visto e vissuto è, però, diverso.
Le città sono state ricostruite,
la gente vive rincorrendo con
difficoltà
gli
stereotipi
occidentali, la presenza dei
militari non è dissimile da
quella di stato europeo (con
l'eccezione del Kossovo, in cui è
assai cospicua).
La vera sorpresa, invece, è
stato vedere il processo di
i n t e r c u l t u r a l i t à
e
interreligiosità che, giorno dopo giorno, viene
costruito dalla gente comune. In un'area dove i
cattolici sono netta minoranza (4 -5 % della
popolazione), parole coma dialogo ed ecumenismo
diventano la chiave per un processo di
ricostruzione e di pacificazione. È questa la
vera ricchezza che ho portato al mio rientro in
Italia: la comprensione della forza del dialogo,
la voglia di trasformare il passato in una
opportunità (va bene non dimenticare, ma per
guardare avanti e fare tesoro degli errori
fatti) e la dignità per riscrivere la storia dei
popoli.
Antonio Di Lisi
Segretario Regionale - MGM
COMUNICATO STAMPA
pag. 20
PROGRAMMA DI INTERVENTI DI DERATTIZZAZIONE
E DISINFESTAZIONE SUL TERRITORIO DI CARINI
DERATTIZZAZIONE con esca rododentica a base di Brodifacoum 0,005%
Primo intervento già effettuato in maggio, Secondo intervento 2 e 3 luglio
DISINFESTAZIONE ANTILARVALE Bacillus thuringensis, var. israelensis (potenza 600 UTI/mg)
Primo intervento già effettuato in maggio, Secondo intervento 4 e 5 giugno - Terzo intervento 18 e 19 giugno
DISINFESTAZIONE ADULTICIDA Deltametrina al 98%
Primo intervento 11-12-13-14 giugno
S.O.S. Centro Storico
Il nostro centro storico chiede aiuto. Nei paesi di origine medievale si è sempre cercato di mantenere il più possibile la
conformazione urbanistica originale, questa regola per Carini nel passato non ha funzionato e negli anni sono andati perduti
importanti immobili che erano il lustro del nostro centro storico. Oggi la situazione è come congelata. Alcuni proprietari hanno
ristrutturato le proprie abitazioni, riportando all’antico splendore facciate da troppo tempo
abbandonate, altri hanno preferito lasciare tutto all’abbandono, altri ancora, approfittando
della negligenza delle amministrazioni, hanno “rimodernato” tutto. Oggi ci troviamo con una
Piazza Duomo monocolore, tutta gialla, con decine di fili che
la attraversano, con le facciate delle case ristrutturate piene
di cavi elettrici penzolanti che,
oltre ad essere antiestetici
sono pure pericolosi.
Alcuni immobili sono
pericolanti ma nessuno prende
provvedimenti. Stranizza un pò
che l’unico provvedimento
messo in essere dal Comune
riguardi soltanto Palazzo
Galati in via Roma,
dimenticando immobili della
Piazza, del Borgo
Medievale, di molte
traverse del Corso Italia e
del quartiere di San Giuseppe.
Le strade attorno al Castello
sono ormai in balia di bande
di giovani adolescenti che
imbrattano qualsiasi
superficie, tanto nessuno gli
dice nulla. Come possiamo
pretendere che i turisti
vengano a visitare il nostro
paese in queste condizioni?
Perché l’Amministrazione
Comunale non si fa
promotrice di un programma
di ristrutturazioni incentivando
economicamente i proprietari? Oppure esentandoli dal
pagamento delle tasse comunali per qualche anno in cambio
della ristrutturazione degli immobili? Ogni suggerimento dei
nostri lettori sarà ben accetto e pubblicato.
STORIE DEL CALCIO A CARINI
LoQuando
sapevate
che
Zeman
ha
giocato
nel
Carini
Calcio?
il Calcio era ancora uno sport
Molti anni fa l’Assessorato allo
Sport del Comune di Carini per
organizzare manifestazioni
sportive aveva nelle casse
pochi spiccioli e non centinaia
di milioni come oggi. Con le
idee e senza sperpero di
denaro pubblico si
organizzavano gare tra
quartieri, giochi della gioventù,
tornei di pallavolo ed altro. In
occasione della festa del
Santissimo Crocifisso, in
Piazza Duomo, in un torneo di pallavolo si è esibito un
atleta biondo, longilineo, dalla elevazione
impressionante e dalla schiacciata micidiale.
Quel giovane si chiamava Zdenek Zeman, di
nazionalità cecoslovacca, frequentava Carini perché
amico del nostro famoso farmacista Gino Governanti.
Nipote del famoso giocatore di
calcio Cestmir Vycpalek, in un
momento triste per la sua nazione
(con l’occupazione da parte
dell’URSS), si era trasferito dallo zio
a Mondello.
In quel periodo il Carini Calcio
disputava un campionato di prima
categoria ed il Dott. Governanti era
subentrato alla presidenza della
società di calcio.
L’allenatore della squadra era Totò
Conigliaro. Zeman frequentando la
famiglia Governanti, da buon atleta veniva ad allenarsi
con il Carini e, successivamente, vi si è anche
tesserato. Ha disputato con grande impegno quel
campionato affianco di giocatori come Lo Cricchio,
Mannino e tanto altri carinesi. L’intelaiatura della
squadra era formata da carinesi con l’aggiunta di
pag. 21
di Totò Conigliaro
qualche giocatore dei paesi limitrofi.
In quel periodo avevamo anche una squadra juniores
fortissima. Alcuni giocatori giocavano al mattino con la
squadra juniores ed il pomeriggio con la prima squadra.
Ricordo una domenica che alcuni di loro, dopo aver
disputato una partita di mattina a Palermo, finita la gara
si sono trasferiti ad Alcamo, dopo un breve assaggio di
pane ed olive, per giocare con la prima squadra. Altro
che ritiro. Altro che sperpero di denaro. Il calcio lo si
faceva perché c’era la passione e l’innamoramento per
il pallone.
Ricordo una partita disputata a Palermo alle ore 11:30
di domenica contro la S.S. Iatina. Si giocava sotto un
diluvio e su un campo al limite della praticabilità.
Vincemmo 5 a 2 e Zeman realizzò 3 reti di testa senza
nemmeno esultare. Era come lo vedete ora:
flemmatico, riflessivo, sembrava fatto di ghiaccio.
Parlava poco ma le poche parole che gli uscivano dalla
bocca erano sapienti ed efficaci. Sapeva quel che
diceva e diceva quel che pensava. A lui il
calcio nazionale deve qualcosa; è stato il
primo a far aprire gli occhi sul doping, ciò
gli è costato molto, ma le persone per
bene lo stimano proprio per questo.
Finito quel campionato a Carini, Zeman
passò ad allenare il Cinisi per una
stagione, per sedersi poi sulla panchina
della Primavera del Palermo, esaltando il
suo gioco fatto in pressing, corsa,
fuorigioco e con molti gool. Con lui è
arrivato il calcio spettacolo. Licata,
Messina, Foggia, Parma, Roma, Lazio,
Napoli, Lecce le altre società da lui allenate. Molti
giocatori devono la loro carriera agli insegnamenti di
Zeman: Signori e Totti su tutti.
Personaggio di alto spessore tecnico-tattico e morale,
sicuramente meriterebbe la cittadinanza onoraria di
Carini.
1a parte
pag. 22
La storia della Vigor Club di Carini
Alla fine degli anni '60,
sospinta da Pietro
Conigliaro di ritorno
dopo tre anni di
esperienza in
Venezuela, la Cultura
Fisica muoveva i suoi
primi passi a Carini.
Pochi anni dopo si
affiancava a Conigliaro
un altro patito dello sport
del bilanciere:
Giuseppe Pasquarella,
che abbinava alla
Cultura Fisica il
Sollevamento Pesi, che
diverrà lo sport
principale della
nascente Associazione
Vigor Club Carini. La
sede di allenamento era
situata all'interno di un vecchio frantoio di
Piazza Matteotti, trasformato per
l'occasione in palestra.
Soci fondatori, nel settembre del 1972,
furono Pietro Conigliaro, Francesco
Taormina, Giuseppe Giambanco,
Giuseppe Menadì e Maria Badalamenti,
quest'ultima primo Presidente del
sodalizio.
La conduzione è prettamente familiare,
affidando i giovani della Cultura Fisica a
Pietro Conigliaro e quelli della pesistica a
Giuseppe Pasquarella; le poche risorse
finanziarie, derivanti in maggior parte da
autotassazione degli iscritti e che tali sono
rimaste per molti anni, hanno permesso la
crescita di una sana cultura di gestione
sportiva. Sconosciuti erano a quei tempi
gli aiuti da parte delle Amministrazioni
Comunali e Regionali.
La crescita della Vigor Carini è
inarrestabile, tanto da divenire in pochi
anni una delle Società più forti in campo
nazionale. Anima e cuore della Vigor è il
maestro Pasquarella, che da ex atleta
esprime un impegno tale da restare per
più di venti anni il motore tecnico della
palestra, mentre l'organizzazione viene
curata dall'infaticabile
Pietro Conigliaro, che
intraprende la carriera di
Ufficiale di Gara che
ricopre dal 1976 fino ad
oggi, raggiungendo il
massimo grado di Arbitro
Internazionale di I a ,
culminato dopo anni di
e s p e r i e n z a
internazionale con la
designazione per le
Olimpiadi di Atene 2004,
di membro della
Commissione Nazionale
Ufficiali di Gara nonché
Commissario Regionale
Ufficiali di Gara.
Nel settore della Cultura
Fisica indimenticata
figura è quella di Vito
Collica che, approdato alla Vigor Carini
proveniente dal settore Pugilato nel 1974
con appena 48 kg di peso personale, si è
imposto nel settore arrivando a
conquistare il titolo mondiale. Plasmato
dal maestro Pietro Conigliaro nel 1976
conquista il 2° posto al Mister Sicilia
svoltosi a Salemi, nel 1980 a Salerno
conquista il titolo di Mister Italia. Dopo una
breve permanenza in
Germania corona il suo
sogno a Tucson Arizona
(USA) dove conquista il
titolo di Mister Universo
nelle taglie piccole.
Parallelamente ai
risultati della Cultura
Fisica il 1976 proietta la
Vigor Carini nel mondo
della Pesistica
nazionale: Domenico
Failla conquista il primo
titolo italiano nella
categoria kg. 60 Allievi, alzando 90 kg
nello strappo e 120 kg nello slancio,
stabilendo il nuovo record italiano che
resisterà per ben 8 anni. La gara, svoltasi
a Napoli nella palestra del Maschio
Angioino, consacrava la Vigor Carini 1a
Società classificata in campo nazionale.
Lo stesso anno con Vincenzo Conigliaro,
nella categoria 82,500 kg Juniores, un
altro oro si aggiungeva al palmares della
Vigor Carini ed il Conigliaro bissava il 1°
posto vinto nel 1975 ai Campionati Italiani
Giovanissimi. Il continuo progredire dei
risultati della Vigor Carini non sfugge al
tecnico della Nazionale Claudio Poletti
che convoca Failla e Conigliaro ai raduni
Collegiali di Savona. Failla partecipa alla
Coppa Kastrup di Copenaghen ed al
Trofeo Pekunlu di Istambul dove,
nonostante la giovane età, conquista la
piazza d'onore in entrambe le
manifestazioni; Conigliaro ottiene un 2°
posto al triangolare Spagna-MaroccoItalia a Pamplona (Spagna) ed un 7° posto
ai Mondiali Junior di Danzica (Polonia).
Un impulso non indifferente alla Pesistica
Siciliana viene dato nel 1977 da Pietro
Conigliaro eletto Presidente del Comitato
Regionale Sicilia Occidentale.
Un periodo d'oro per la Pesistica siciliana,
che raddoppia in pochi anni il numero di
Società e di Atleti tesserati, oltre le
presenze nella Nazionale. La Vigor Club
Carini allarga i settori di promozione
sportiva introducendo alle ormai
collaudate
discipline della
Cultura Fisica e
della Pesistica il
Karate, lo Judo, la
Danza Classica e
la Pallamano che,
anche se non
primari nella vita
s o c i a l e
dell'Associazione,
m a r c a n o
quell'impronta di
frequenza e
conoscenza a livello nazionale ed
internazionale, tanto da esprimere in
pochi anni campioni nei vari settori:
Sciarrino nel Karate, Menadì e Gambino
nello Judo.
La Pesistica carinese alla ribalta nazionale ed internazionale
pag. 23
Battendo il record italiano il giovane pesista Farina Angelo della A.S.D. Vlasoff 200 di
Carini si è imposto ai Campionati Italiani Juniores e Speranze di Pesistica, svoltisi lo
scorso 12 maggio a Copertino (LE). Angelo Farina
Angelo Farina in un momento della gara
si è classificato al primo posto nella categoria
105 kg. sollevando 122 kg. nella prova di strappo
e 148 kg. in quella di slancio per un totale di
270 kg.
Questa eccellente prestazione gli è valsa la
meritatissima convocazione nella squadra Nazionale
per i Campionati Mondiali 2007 che si svolgeranno
a Praga dove, tra l’altro, è stato convocato quale
Ufficiale di Gara il nostro concittadino Pietro
Conigliaro, e per gli Europei 2007 di Pavia.
Al giovane campione ed al suo istruttore Giacomo
Farina (3° classificato come allenatore in questa
competizione) sono andati i complimenti del
Presidente della FIPCF Dott. Antonio Urso. Ancora
una volta la pesistica carinese è alla ribalta
nazionale, con un ottimo biglietto da visita per i
prossimi Mondiali.
Carini cimitero delle Panda
Che nel nostro paese esista un eccesso di libertà è cosa notoria; che ognuno
può fare quello che gli và tanto nessuno dice niente è un fatto conclamato da
diversi anni; che chi deve vigilare e controllare non ci riesce per la scarsità di
mezzi e uomini è risaputo; ma non notare automobili abbandonate lungo vie
molto frequentate è un tantino eccessivo.
Carini è sempre più un’immensa discarica e la colpa è certamente dei cittadini
che, vistosi impuniti e liberi di fare
via Don Sturzo
quello che ognuno vuole, stanno
trasformando il paese.
Le due vetture che vedete in foto
sono abbandonate da alcuni mesi, via Rocco Chinnici
pian piano le stanno demolendo
sul posto: chi ruba un faro, chi un pezzo del motore, chi scassa un
finestrino tanto per sfogarsi, ecc. Le targhe sono al loro posto, ancora, e
nessuno prende alcun provvedimento, magari obbligare i proprietari a
rimuoverle dalla strada, considerato che sono ormai diventate un
pericolo anche per i passanti.
Confidiamo in una pronta risposta.
da Palermo Piazzale Giotto a Carini Piazza Sant’Anna
AST
Orari Autobus
5:45 - 6:15 - 6:45 - 7:15 - 8:00 - 8:30 - 9:00 - 9:30 - 10:00 - 10:30 - 11:00 - 11:30 - 12:00 - 12:15 - 12:45 - 13:30 - 14:00 - 14:45 15:15 - 15:45 - 16:45 - 17:30 - 18:45 - 19:15 - 20:15 - 20:45
da Carini Piazza Sant’Anna a Palermo Piazzale Giotto
5:15 - 6:00 - 6:40 - 7:00 - 7:10 - 7:45 - 8:30 - 8:45 - 9:30 - 10:15 - 10:45 - 11:15 - 11:45 - 12:15 - 12:45 - 13:00 - 13:30 13:45 14:30 - 15:15 - 15:45 - 17:00 - 17:30 - 18:15 - 19:15 - 20:15 - 21:00
Carini - Stazione - Villagrazia - Spiaggia (linea circolare)
Autoservizi Taormina
6:30 - 7:00 - 7:30 - 8:10 - 8:20 - 9:00 - 10:00 - 11:00 - 12:00 - 12:30 - 13:30 - 14:20 - 15:00 - 16:00 -17:00 - 18:00 - 18:30
Poliambulatorio 7:40 - 9:30 - 10:30 - 12:00
Villa Belvedere
7:00 - 7:30 - 8:00 - 9:00 - 11:00 - 12:30 - 13:30 - 15:30 - 17:30
Torre Pozzillo
Chiovaro
7:30 - 13:30
7:30 - 10:00 - 13:30
Numeri utili
pag. 24
presso Punto Emergenza Territoriale Carini
(ex Ospedale Santo Spirito)
Pronto Soccorso tel. 091 8620104 (24 ore su 24 tutti i giorni )
Guardia Medica dalle ore 20:00 alle 08:00
Consultorio Familiare tel. 091 8620161
presso Poliambulatorio “Ina Badalamenti”
C.da Ponticelli - Villagrazia di Carini
Guardia Medica Turistica tel. 091 8620422
(dal 16 giugno al 15 settembre)
Aiello - via San Pietro, 6 tel. 091 8661252
Prenotazioni visite tel. 091 8620401
Genova - Piazza Duomo, 19 tel. 091 8661161
Governanti - Piazza Duomo, 36 tel. 091 8661129
Pellerito - Piazza Regione, 9 Villagrazia di Carini tel. 091 8674202
Farmacie
Veterinari
Arena - S.S. 113 n° 218 tel. 091 8674832
Canile Sanitario - C.da San Nicola tel. 091 8661990
SOCLATE
Ambulatorio veterinario
Via Nazionale 225 - Carini - Tel. 091 8676008 - Emergenza 3396175940
Comune di Carini, Corso Umberto I
Carabinieri - Compagnia, via Rosolino Pilo 131/c
Carabinieri - Carini, via Rosolino Pilo 131/c
Carabinieri - Villagrazia, Centro Servizi ASI via Don Sturzo
Guardia di Finanza, Centro Servizi ASI via Don Sturzo
Guardia Forestale, Centro Servizi ASI via Don Sturzo
Polizia Municipale, via Rossini
Tribunale, via Campo Sportivo
Tribunale - Giudice di Pace, via Campo Sportivo
Stazione Ferroviaria, Piazza Stazione
Ufficio Postale Centrale, via Campo Sportivo
Ufficio Postale Carini, via San Giuseppe
Ufficio Postale Villagrazia, via Nazionale
091
091
091
091
091
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Palermo
Centrale
Palermo
Notarbartolo
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REDAZIONE di Carini:
Corso Umberto I, 27 - Carini
dal lunedì
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Questo numero è stato chiuso
in Redazione il 26 Maggio 2007
Tiratura: 3.000 copie
Editore:
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Carini (PA)
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Conigliaro Ambrogio
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Mezzapelle Francesco
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da Palermo Centrale a Carini Piraineto 6:10 7:10 7:50 8:10 8:40 9:10 10:10 10:40
11:10 12:10 12:30 13:10 13:30 13:30 13:50 14:10 14:43 14:40 15:10 15:40 16:10 17:10
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A
Balsamo Fulvio
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Mazara del Vallo:
20:45 21:16 21:45 22:15
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Carini:
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5:38 6:01 6:31 6:53 7:45 8:14 8:45 9:10 9:45 9:58 10:45 11:16 11:45 11:55
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Prezzi al netto dell’IVA.
DIREZIONE:
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Marsala:
da Carini Piraineto a Palermo Centrale
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TIPO A 2 - 3 DI COPERTINA
TIPO A INTERNA
TIPO B 2 - 3 DI COPERTINA
TIPO B INTERNA
TIPO C - D
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De Bartolomeo Alessandro
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9:40 10:40 11:40
13:30 14:10
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14:40 15:40 16:40 17:40 18:40 19:30 19:40 20:10 21:10
14:53 15:53 16:53 17:53 18:53 19:43 19:53 20:23 21:23
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Trapani:
5:44 6:06 6:40 6:41 7:02 7:50 8:19 9:00 9:06 9:15 10:03 11:25 12:01 12:06
12:50 14:30 15:00 16:00 16:57 17:55 19:04 21:14 21:21
9:40
9:53
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Guerriero Marco
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6
mesi
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€ 500,00
€ 450,00
€ 450,00
€ 400,00
€ 350,00
€ 350,00
€ 330,00
€ 300,00
€ 300,00
€ 250,00
€ 230,00
€ 250,00
€ 180,00
€ 220,00
€ 170,00
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