Luigi Veronelli - comunicato decennale

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Luigi Veronelli - comunicato decennale
“Vivere è comunicare; comunicare è vivere”
NASCE IL COMITATO DECENNALE LUIGI VERONELLI
Gian Arturo Rota, Alberto Dragone, Aldo Colonetti, Ludovica Amat, Claudio Visentin.
Ad Alberto Capatti l’incarico di storicizzare l’opera di Veronelli.
È stato costituito il Comitato Decennale Luigi Veronelli, in accordo con la famiglia del grande
intellettuale, da cinque personalità attive in diversi ambiti del sapere e legate da rapporti di stima
e amicizia con Veronelli. Il Comitato ha la finalità di promuovere e favorire, in occasione dei dieci
anni dalla scomparsa che ricorrerà il 29 novembre 2014, un programma di iniziative qualificate,
volte alla valorizzazione del pensiero e dell’opera - potentemente attuali - di Luigi Veronelli.
Il comitato prosegue nel solco di quanto fatto in questi dieci anni da chi gli è stato accanto e in
particolare da Gian Arturo Rota che racconta: "Ho vissuto 20 anni pieni con Gino Veronelli. Dopo la
scomparsa, mi sono speso quanto più possibile per la custodia della memoria; fedele, credo, ai suoi
intendimenti e forte degli insegnamenti appresi. Con la costituzione del Comitato, diamo
avvio, anche per l'eclettismo dei componenti, a un lavoro di attualizzazione più organico e
completo di quello che sino ad ora ho svolto da singolo. E la presidenza, che ho accettato con
orgoglio, in me echeggia come un punto di partenza nuovo".
Una restituzione alla militanza e all’impegno che lo hanno visto anticipatore di molte tematiche,
oggi di elevato interesse e diffusione sia nazionale sia internazionale, come precisa Alberto
Dragone: “Veronelli è stato un vero intellettuale al servizio della terra e dei suoi nobili prodotti,
degli agricoltori e dei produttori onesti. Il suo impegno civile e morale, anche da giornalista
militante, merita un tributo di riconoscenza. L’ho affiancato per oltre 10 anni come editor,
imparando molto dalla sua lezione; mettere assieme questo comitato è stato il mio modo per
sdebitarmi”.
Aldo Colonetti rileva: “Considero Veronelli un intellettuale a tuttotondo, un uomo di visione e
attratto, come me, da un’analisi profonda dei processi e dei riti della cultura materiale; una sorta
di istrione capace di captare in anticipo i segnali del cambiamento: indizi che solo oggi siamo in
grado di ricondurre a un disegno compiuto.”
L’attualità del lavoro svolto da Veronelli è centrale, come spiega Ludovica Amat: “Sono poche le
persone che da questo mondo si alzano e vanno via lasciando qualcosa di importante per chi resta.
Veronelli è una di queste. Sono qui per mettere in circolo tracce della sua lezione, col cuore alle
nuove generazioni, perché cultura è cibo per la mente.”
Via Papa Giovanni XXIII, 6 - 24030 Paladina - BG - Italia
www.decennaleveronelli.it
Il primo impegno del Comitato è curato da Claudio Visentin in collaborazione con l’Assessorato
alla Cultura del Comune di Bergamo, città dove Veronelli ha trascorso 34 anni della sua vita e dove
hanno sede il suo archivio e la storica cantina. Spiega Visentin: “Dal mio punto di vista giudico
essenziale che ogni percorso di riflessione su Luigi Veronelli cominci da Bergamo, la città d’elezione
dove tanta parte della sua vita e del suo pensiero ha messo profonde radici.
L’evento, dal titolo “Il vino è il canto della terra”, si terrà domenica 2 febbraio – data di nascita di
Veronelli – presso il Teatro Sociale di Bergamo e sarà una serata speciale alla quale interverranno
personaggi di spicco della cultura materiale italiana, che hanno intrapreso con Luigi Veronelli un
importante tratto del loro percorso o a lui si sono ispirati.
Il consiglio direttivo ha affidato la direzione scientifica del Comitato al professor Alberto Capatti,
illustre storico di gastronomia, con l’incarico di collocare storicamente e contestualizzare ciò che
Veronelli ha realizzato in oltre 50 anni di attività inesauribile, attingendo all’immenso archivio
messo a disposizione dagli eredi.
Il Comitato Decennale Luigi Veronelli non ha fini di lucro e opera sulla base delle adesioni dei
sottoscrittori che vorranno condividerne idealità e finalità.
Dal 3 febbraio sarà on line il sito www.decennaleveronelli.it che ospiterà tutte le informazioni di
dettaglio e aggiornerà costantemente sulle iniziative future.
Il Comitato sarà attivo sino al 31 dicembre 2015, ovvero fino al compimento dell’Expo, il cui tema è
in stretta relazione con il lavoro intellettuale, etico e giornalistico di Veronelli.
Relazioni con la stampa
Sara Vitali
t. 335 6347230
[email protected]
ITACA COMUNICAZIONE
viale Montesanto 12 . Milano
Via Papa Giovanni XXIII, 6 - 24030 Paladina - BG - Italia
www.decennaleveronelli.it
BIOGRAFIA DI LUIGI VERONELLI
(fonte Casa Veronelli)
LUIGI VERONELLI (1926-2004)
Nasce a Milano il 2 febbraio 1926.
Segue studi classici e di filosofia, insegna filofosia teoretica e nel 1956 diventa editore. Pubblica testi di narrativa del
‘700 francese (Anatole France, Marquis de Sade, Proudhon) e non solo (Le notti di Mosca, di Giuseppe Bartolucci,
Ghiottornìe di Gabriele d’Annunzio, ad esempio) e di sport (sci), oltre a tre riviste, ciascuna leader nel proprio campo:
I Problemi del Socialismo (con preciso riferimento alla linea politica di Lelio Basso), Il Pensiero (di filosofia
neotrascendentalista, diretta da Giovanni Emanuele Bariè) e Il Gastronomo (di letteratura gastronomica).
Il successo di quest’ultima lo conferma nella sua attività di gastronomo, suggellata dal decisivo incontro con Luigi
Carnacina, maître di fama e bravura leggendarie. Si forma alla sua “scuola” e collabora con lui per più di dieci anni.
Scopre così l’importanza degli abbinamenti tra i grandi piatti e i giusti vini.
Il Giorno, quotidiano, è la prima importante testata, vi collabora dal 1962 al 1983. Poi, molte altre collaborazioni (sia
italiane – Panorama, Epoca, Amica, Capital, La domenica del corriere, Vini e Liquori, Week-End, L’Espresso, Sorrisi e
Canzoni TV, Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, Class – sia straniere: Travel, americana; Decanter, inglese;
Gran Riserva ed Enciclopedia del Vino, spagnole; Carta Capital, brasiliana).
Lo stile, originale, polemico e provocatorio, lo porta quasi subito alla popolarità. Scrive numerosi volumi sia come
autore singolo (I vini d’Italia, Alla ricerca dei cibi perduti, I cento Menu, Il vino giusto, tra gli altri) sia con Luigi
Carnacina (La grande cucina, Il Carnacina, La cucina rustica regionale, opere fondamentali per la codificazione della
cucina italiana) e con Gianni Brera (La pacciada).
La televisione ne aumenta la fama:
dal 1970 al 1977, di grande ascolto, “A tavola alle 7″, sul primo canale; nel 1979, il “Viaggio Sentimentale nell’Italia
dei Vini”, serve al lancio del terzo canale televisivo e realizza l’aggiornamento, di denuncia, della viticoltura italiana;
“La meridiana”, 1982, e “Il bel mangiare”, 1986, altre trasmissioni di successo.
Compie studi e ricerche approfonditi sui problemi dell’enologia e della gastronomia.
Ne nascono: “Il Veronelli” (la prima completa enciclopedia sul vino), i “Vignaioli Storici” (la storia delle famiglie che
hanno reso grande il vino italiano, “commentata” dai fotografi più noti) e i vari Cataloghi (“Vini d’Italia”, “Vini del
Mondo”, “Spumanti & Champagnes”, “Acqueviti”).
Nel 1983 crea L’Etichetta, il periodico più lussuoso e graficamente impegnato d’Italia, e che si è proposto come “vera e
propria guida alla vita materiale”, attraverso l’incontro estetico con le “cose” – non solo gastronomiche – della vita di
ogni giorno. L’ha diretto sino al 1994.
E’ stato direttore anche di Vini & Liquori, de Il Sommelier Italiano e di Ex Vinis.
E’ stato, tra l’altro:
l’esperto/consulente de: 1, “Conoscere il vino”, opera a dispense edita da Fabbri; 2, “I migliori vini d’Italia”, collana
edita da Hobby & Work;
fondatore e a lungo membro della Giuria, del Premio Letterario Internazionale Nonino “Risit d’Aur”;
l’ispiratore, nel 1993, del Primo Congresso Mondiale degli Scrittori del Vino.
Tra le ultime delle tante battaglie a favore della civiltà contadina, la difesa, esasperata, dell’olio extra vergine d’oliva, e
le De.Co. (Denominazioni Comunali), semplice ma rivoluzionaria certificazione d’origine dei prodotti.
Ha scritto moltissimo: “Vivere è comunicare; comunicare è vivere”.
È mancato il 29 novembre 2004, dopo una lunga, eccezionale carriera, durata quasi cinquant’anni e sempre al vertice.
Via Papa Giovanni XXIII, 6 - 24030 Paladina - BG - Italia
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