Studio per l`installazione di impianti di energia

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Studio per l`installazione di impianti di energia
Progetto Sergan
Progetti operativi
Impianti Solare Termico
INTERREG III A SARDEGNA / CORSICA / TOSCANA
Progetto SERGAN
Sviluppo delle energie rinnovabili e studio reti locali per l'approvvigionamento del gas
naturale
RELAZIONE DI SINTESI
Studio per l’installazione di impianti di energia Solare Termica nei campeggi, nelle
aziende agricole , negli edifici pubblici
Multiss S.p.A.
Punto Energia
Provincia di Sassari
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Il presente studio è stato realizzato dal Punto Energia Provincia di Sassari –
Multiss S.p.A. in collaborazione con l’Agenzia per l’Energia e l’Ambiente francese,
ADEME, delegazione per la Corsica e l’Agenzia Energetica della Provincia di
Livorno, EALP, nel quadro del programma Interreg III A – progetto Sergan, Italia
– Francia – Isole, promosso dalla Provincia di Livorno, dalla Provincia di Sassari e
dalla Regione Corsica.
Consulente tecnico scientifico: Gemas srl
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INDICE
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1. L’ENERGIA SOLARE
1.1. Il sole: fonte inesauribile di energia
1.2. L’energia solare termica
1.2.1. Il solare termico sperimentale
1.2.2. Il solare termico nel settore residenziale
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2. TIPOLOGIE DI APPLICAZIONE
12
2.1. Sfruttamento dell’energia solare termica per integrazione
riscaldamento ambiente
2.2. Sfruttamento dell’energia solare termica per la produzione di acqua
calda sanitaria in una struttura ricettiva
2.2.1. Sistema solare termico per il fabbisogno di un villino da 4 posti
letto dotato di servizi igienici privati
2.2.2. Sistema solare termico per il servizio comune docce calde
2.3. Sfruttamento dell’energia solare termica per la produzione di acqua
calda sanitaria in un allevamento ovino
2.4. Analisi comparata dell’utilizzo della fonte energetica tradizionale e
solare termica.
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3. IL RUOLO DEGLI INCENTIVI ECONOMICO-FINANZIARI
NELL’IMPLEMEMENTAZIONE DI IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI
ENERGIA SOLARE TERMICA
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4. LA DIFFUSIONE DEI SISTEMI SOLARI TERMICI IN SARDEGNA
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5. GLI OPERATORI DEL SETTORE
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WEBGRAFIA
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OPERATORI ISTITUZIONALI
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ASSOCIAZIONI ED ENTI
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Gemas srl: Tecnostruttura
Coordinatore e responsabile dello studio
Alessio TOLA
Docente di Tecnologia ed economia delle fonti di energia presso la Facoltà di Economia dell’’Università
degli studi di Roma Guglielmo Marconi
Amministratore Delegato Gemas srl
Revisione scientifica
Giorgio CAU
Professore Ordinario di Sistemi per l’energia e l’ambiente presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università
degli studi di Cagliari
Reperimento dati sul campo, ricerca bibliografica
Maurizio DORO
Amministratore Unico e Direttore Tecnico Prometeo Sistemi srl - Sassari
Emanuele ENRICO
Responsabile Tecnico Gemas srl
Elaborazione dati, predisposizione testi
Maurizio DORO
Amministratore Unico e Direttore Tecnico Prometeo Sistemi srl - Sassari
Francesca SERRA
Ingegnere Meccanico – Gemas srl
Elena SETTIN
Economista Ambientale – Gemas srl
Assistenza Tecnico Informatica
SENES INFORMATICA snc
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1. L’energia solare.
1.1 Il Sole: fonte inesauribile di energia.
Il Sole emette costantemente una quantità enorme di energia, di cui una piccolissima
parte, pari a 175 miliardi di megawatt, interessa il nostro pianeta. La potenza irradiata
sulla superficie terrestre è infatti di circa 1.350 W/m2, che a causa dell’albedo si riduce
a circa 1.000 W/m2, valore usato come riferimento di massima potenza di irradiamento
per la conversione dell’energia solare in energia termica e fotovoltaica.
Fig. 1.1: radiazione media giornaliera globale nel mese di Giugno.
(Fonte: NASA)
In altri termini, l’energia irradiata dal Sole sulla superficie terrestre nell’arco di un
anno equivale a 35.000/40.000 miliardi di TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio).
Per capirne la portata, basti pensare che nel 2003 la domanda mondiale di energia è
stata pari a 9,8 miliardi di TEP, e quella italiana a 190 milioni di TEP. Teoricamente
quindi una superficie pari all’ 1% delle terre emerse ricoperta di pannelli solari
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fotovoltaici basterebbe a fornire l’energia richiesta in un anno a livello mondiale
(elaborazione dati: World Resources Institute)
Fig. 1.2 e Tab. 1.1: Potenziale sfruttabile delle energie rinnovabili (miliardi di TEP)
impegnando l'1% delle superfici delle terre emerse per produrre elettricità, calore e
combustibili.
VALORI (miliardi
TEP/anno)
Radiazione solare
14
Energia eolica
2,2
Biomasse
4,6
Energia idraulica
1,7
Altre forme
0,8
(Fonte: Wourld Resources Institute)
La radiazione solare italiana varia da Nord a Sud della Penisola in valori compresi fra i
1.200 e i 1.700 kWh per m2.
Fig. 1.3 e Tab. 1.2: Mappa della radiazione solare in Italia (kWh/m2) e ore di sole
totali per località
(Fonte: ENEA)
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1.2. L’energia solare termica.
La tecnologia del solare termico consente di trasformare direttamente l'energia
associata alla radiazione solare in energia termica. Essa sfrutta i principi basilari della
termodinamica ed in particolar modo la trasmissione del calore da un corpo “caldo” ad
uno “freddo”: il corpo caldo è il Sole che irraggia energia nello spazio circostante ed il
corpo freddo è il fluido che scorre all’interno del collettore solare; si ha quindi un
sistema che funziona senza l'uso di alcun combustibile.
La radiazione solare incidente viene utilizzata per riscaldare un fluido (acqua, aria o
soluzioni di vario calore specifico) che può circolare in scambiatori di calore o
direttamente in tubazioni e corpi radianti posti nei locali da riscaldare o per far
evaporare le sostanze volatili che vengono utilizzate nei cicli di refrigerazione.
I metodi per raccogliere l'energia solare sotto forma di energia termica sono due:
1) con concentrazione, mediante specchi o lenti che riflettono la radiazione verso
pannelli o caldaie per l'utilizzo diretto dell'acqua calda o per la produzione di vapore da
convogliare ad una turbina (propriamente detto “termodinamico a concentrazione”);
2) senza concentrazione, mediante collettori applicati o integrati nelle chiusure degli
edifici (pareti, tetti, parapetti ecc.) e comunemente detti “pannelli solari”.
1.2.1 Il solare termico sperimentale.
La tecnologia a concentrazione è diventata di recente oggetto di sperimentazione in
tutto il Mondo. Attualmente buona parte delle attività sperimentali sono condotte
presso la Piattaforma Solare (PSA) gestita dal Ministero dell’Industria spagnolo in
cooperazione con il centro tedesco DLR. Le linee di sperimentazione riguardano i
concentratori parabolici lineari (CPL), i concentratori parabolici puntati (CPP) e la
tecnologia a torre centrale. Gli impianti solari a concentrazione sono in grado di fornire
potenze da alcuni Kilowatt a centinaia di Megawatt attraverso l’utilizzo del vapore
generato dall’alta temperatura dei concentratori, il che lascia ottimisticamente
ipotizzare lo sviluppo di impianti di generazione elettrica adatti a tutti i segmenti di
mercato: dall’impianto stand-alone per utenze rurali e comunità isolate, fino agli
impianti di potenza grid-connected.
In Italia l’ENEA sta sperimentando una tecnologia a concentrazione innovativa, che
combina le tecnologie dei sistemi di concentrazione parabolici lineari e del sistema a
torre e si basa sull’utilizzo di specchi parabolici a basso costo e tubi ricevitori innovativi,
per concentrare l’energia solare e convertirla in modo efficiente in calore ad alta
temperatura. In fase di sperimentazione anche un sistema di accumulo termico per
ovviare alla variabilità della fonte solare, basato sull’utilizzo di una miscela di sali fusi
(nitrati di sodio e potassio) come fluido termovettore.
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Fig. 1.4: schema di un impianto termodinamico a concentrazione con accumulo
termico a sali fusi.
(Fonte: ENEA)
1.2.2 Il solare termico nel settore residenziale.
La tecnologia senza concentrazione, essendo ormai matura dal punto di vista
industriale, è comunemente impiegata nel settore residenziale per la produzione di
acqua calda sanitaria e riscaldamento ambienti.
Essa si basa sull’utilizzo di collettori solari a piastra, composti da una cella/intelaiatura
termicamente isolata (in genere in acciaio o in alluminio), coperta da un vetro
protettivo temperato ad alta trasmittanza in grado di sopportare pioggia, grandine e
temperature rigide, che filtra i raggi solari e permette alla cella di intrappolare il calore
per effetto serra.
La cella contiene al suo interno l'assorbitore di calore vero e proprio, una piastra
metallica scura, detta anche piastra captante o corpo nero assorbente (di rame,
alluminio o acciaio), sulla quale sono saldati tubi di rame dentro cui circola il liquido
termoconvettore, composto solitamente da acqua mischiata a glicole propilenico
atossico per evitarne il congelamento invernale.
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Fig. 1.5: Funzionamento di un
collettore solare piano
Fig. 1.6: Sezione di un collettore solare piano
La piastra captante si distingue per il tipo di trattamento coprente:
•
•
non selettiva è la piastra ricoperta da uno strato di vernice nera, un colore che
contribuisce a captare e trattenere meglio e più a lungo i raggi solari; questa
tipologia di collettori si utilizza in zone con insolazione media annuale di almeno
1.200 Megacalorie o in strutture di utilizzo stagionale. L’uso tipico di questo
collettore è rivolto alla produzione di acqua calda sanitaria;
selettiva è la piastra ricoperta da uno strato scuro potenziato da un trattamento
ad infrarosso che consente al pannello di trattenere maggiormente il calore del
sole, riducendo al tempo stesso la riflessione; questa tipologia di collettori è in
grado di produrre acqua calda in qualunque mese dell'anno, raggiungendo in
estate anche punte di 80-90°C. L’uso tipico di questo collettore è rivolto alla
produzione di acqua calda sanitaria in zone a bassa insolazione e per
l’integrazione al riscaldamento ambientale.
Infine l’energia termica accumulata dal collettore viene trasferita al serbatoio di
accumulo dell’acqua da riscaldare, attraverso il fluido termoconvettore.
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Fig. 1.7: Sezione di un pannello solare a flusso naturale: il fluido termoconvettore
esposto alle radiazioni solari si scalda all’interno del collettore e sale per convezione
verso il serbatoio, circolando nell’intercapedine di scambio, che fa da parete del
serbatoio. L’acqua contenuta nel serbatoio acquista calore attraverso la parete calda
dell’intercapedine.
(Fonte: Sunerg Srl, Perugia)
Fig. 1.8: sezione di un collettore solare sottovuoto
(Fonte: Romaenergia)
Un alternativa ai più diffusi ed economici collettori a piastra è rappresentata dai
collettori a tubi sottovuoto. Il sistema è composto da tubi di vetro speciale sottovuoto
(le estremità di un tubo vetro interno e di uno esterno vengono fuse tra loro e l'aria è
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estratta dall'intercapedine) ricoperti da uno strato altamente selettivo che trasforma la
luce solare in calore.
In questo caso l'assorbitore di calore è di forma circolare ed è alloggiato all'interno
della cavità sottovuoto dei tubi stessi; in questo modo il fluido termoconvettore
evapora e, cedendo il suo calore all'estremità superiore del tubo, si condensa e ritorna
in basso. A differenza dei pannelli a piastra, questa tipologia di collettori sottovuoto
non conduce calore, essendo l'aria il migliore isolamento, per cui non si verificano
perdite per convezione e conduzione e pertanto il loro rendimento è superiore. Inoltre,
vista la loro maggiore resa, richiedono una minore superficie espositiva rispetto alle
altre tipologie di pannelli e sono capaci di trattenere il calore accumulato anche in
condizioni atmosferiche molto rigide, garantendo prestazioni elevate e costanti durante
l'intero arco dell'anno; per questi motivi possono essere utilizzati anche in zone con
un'insolazione medio-bassa o con condizioni climatiche particolarmente rigide durante
l'inverno, come in alta montagna o nei paesi nordici.
2. Tipologie di applicazione.
2.1 Sfruttamento dell’energia solare termica per integrazione riscaldamento
ambiente.
Lo studio che segue riguarda l’applicazione del potenziale termico dell’energia solare
come fonte integrativa di alimentazione per un impianto di riscaldamento ambiente di
un Istituto scolastico.
Va premesso che l’alto valore unitario del consumo energetico italiano è dovuto
senz’altro al basso livello delle prestazioni energetiche del parco edilizio, in
considerazione del fatto che da un lato è ancora scarsamente considerato l’aspetto
relativo ai livelli di coibentazione della struttura, dall’altro è ancora largamente diffuso
l’utilizzo di sistemi di riscaldamento inefficienti e di scarso rendimento, che necessitano
di alte temperature d’esercizio. Impianti di riscaldamento a bassa temperatura, quali ad
esempio il sistema a pannelli radianti sotto-pavimento, stanno conoscendo negli ultimi
anni un largo consenso grazie ad un maggiore confort ambientale e ai minori costi di
esercizio determinati dalle basse temperature necessarie al fluido di scambio termico
(circolante a 27-30°C, in accumulo a 40°C). Gli impianti di riscaldamento a bassa
temperatura rendono inoltre economicamente plausibile il ricorso alla fonte solare
come supporto della fonte termica principale (generalmente una caldaia a gas o a
gasolio), perchè anche nel periodo invernale, in cui minori sono i livelli di irradiamento
solare, i collettori raggiungono il maggior grado di efficienza in abbinamento ad
impianti le cui temperature d’esercizio non superano i 30-40°C, per cui si ottengono
buone percentuali integrative a fronte di investimenti ammortizzabili nel breve-medio
periodo.
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Fig. 2.1: stratificazione della temperatura nei diversi tipi di riscaldamento. Il
riscaldamento a pannelli radianti sottopavimento sviluppa una curva di temperatura
molto vicina a quella ideale per il nostro organismo e permette di mantenere gli arti
inferiori caldi e la testa più fresca.
(fonte: Termotecnica)
La fattispecie che si andrà ad analizzare riguarda un edificio scolastico situato nella
città di Alghero. La superficie riscaldabile, suddivisa in aule didattiche, officine, uffici
tecnici e amministrativi, servizi igienici e corridoi, è di circa 1.800 m2 con soffitti alti 3,5
m. Il servizio di riscaldamento è garantito da un impianto centralizzato costituito da
una caldaia a gasolio da 383,07 kW termici (329.440 kCal/h), che alimenta n° 1.516
elementi distribuiti in radiatori a parete in ghisa di varia tipologia, da 8 a 27 elementi
ciascuno, ad una temperatura d’esercizio di 70°C. Essendo l’edificio situato nella fascia
climatica “C”, il periodo consentito di accensione dell’impianto è di 10 ore massime
giornaliere dal 15 Novembre al 31 Marzo, salvo deroghe.
Nella tabella 2.1 sono indicati consumi annuali e caratteristiche della fonte termica
dell’impianto.
Tab. 2.1: caratteristiche tecniche e consumi di un impianto di riscaldamento
centralizzato ad alta temperatura.
Caldaia
Potenza al focolare
kW
383,07
kcal/h
329.440
Alimentazione
Gasolio
Impianto
Accensione
Consumo
Elementi n°
h/settimana
litri/h
23,04
1.516
30
Consumo
stagionale
l/gasolio
Costo totale
combustibile
€
17.640
16.052,40
(fonte: PEPS, Sassari)
(note: 1: costo gasolio € 0,910 iva e trasporto inclusi)
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Fig. 2.2: Schema di un impianto centralizzato ad alta temperatura per riscaldamento
ambienti, utilizzante fonte termica tradizionale.
(Fonte: ENEA)
Dovendo ipotizzare il dimensionamento di un impianto solare termico di supporto,
bisogna tenere conto di vari fattori riguardanti principalmente la tipologia dell’edificio
da servire e i parametri meteorologici del sito.
Dal punto di vista strutturale l’edificio non presenta particolari accorgimenti mirati a
migliorarne l’efficienza energetica, a cominciare dal grado di isolamento fino alle
caratteristiche dell’ impianto termico. Pertanto se si volesse ottenere una percentuale
accettabile di integrazione da fonte solare, nell’ordine del 25-30%, si avrebbero tempi
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elevati per il recupero dell’investimento economico. Riguardo ai dati meteorologici, la
scelta delle variabili da determinare è stata effettuata per mezzo dell’uso di programmi
dedicati alla simulazione di impianti solari termici, tramite i quali sono state ottimizzate
le prestazioni dell’impianto di captazione dell’energia solare al fine di ricavare le
percentuali di frazione solare ( S.F. ), cioè la quantità di energia prodotta dal sole, e di
energia ausiliaria necessarie per il funzionamento del servizio.
La tabella che segue riporta i dati sulla radiazione solare che interessa il sito di Alghero
nell’arco dell’anno.
Tab. 2.2: Radiazione solare annua nella Città di Alghero.
(Fonte: Programma di simulazione Polysun - Sunerg Solar, Perugia)
Dovendo ottenere una minima percentuale di integrazione solare, lo studio effettuato
prevede l’istallazione una superficie captante di 100 m2 di superficie lorda costituita da
collettori piani selettivi, inclinati di 60° gradi rispetto al piano orizzontale, e un
accumulo a flusso forzato da 4.000 litri.
Fig. 2.3 e 2.4: Centrale solare termica da 16 m2 per integrazione servizio
riscaldamento ambienti e schema impianto.
(fonte: Prometeo Sistemi, Sassari – Sunerg Solar, Perugia)
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La simulazione è stata effettuata tenendo conto dei dati disponibili inerenti le
caratteristiche dell’ Istituto scolastico e assumendoli come attendibili. La tabella 2.3
riporta i valori riferiti al fabbisogno termico della struttura nel periodo considerato, e al
grado di copertura del fabbisogno da parte della fonte solare (S.F.) e della caldaia,
elaborati tenendo conto delle perdite termiche teoriche derivanti dalla circolazione
idraulica, dalla linea e dal serbatoio.
Tab. 2.3: fabbisogno energetico per la produzione di acqua calda per riscaldamento.
Nov
Dic
Gen
Feb
Mar
Anno
Integrazione solare
kWh
651,7
1.433,20
1.469,90
1.388,60
1.944,80
6.888,20
Produzione caldaia
kWh
3.529,70
11.584,80
12.977,10
12.000,20
9.759,20
49.851,00
Fabbisogno termico
lordo kWh
4.181,40
13.018,00
14.447,00
13.388,80
11.704,00
56.739,20
Frazione solare
15,50%
11%
10,20%
10,40%
16,60%
12,74%
(Fonte: Elaborazione Prometeo Sistemi, Sassari)
I dati riportati in tabella evidenziano un risparmio stagionale in termini di consumo
energetico, di circa 6.900 kWh forniti dalla fonte solare, che equivalgono all’energia
prodotta dalla combustione di circa 700 litri di gasolio. Considerando che un sistema
solare termico della tipologia presa in esame può essere proposto al cliente finale a
circa € 50.000,00 iva esclusa, se ne deduce che i tempi di recupero dell’investimento
calcolati sulla base del risparmio stagionale di combustibile per riscaldamento, non
rendono economicamente plausibile, nel caso specifico, il ricorso alla fonte solare
integrativa.
Tab. 2.4: tempi di recupero dell’investimento.
Costo impianto € Risparmio energetico €/anno Ammortamento anni n°
50.000,00
637,00
78
(Nota: 1: risparmio di 700 litri di gasolio al costo di € 0,910 iva e trasporto inclusi)
(Fonte: Elaborazione Prometeo Sistemi, Sassari)
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L’elaborazione si riferisce alla condizione teorica del consumo termico calcolato sulla
base dei dati a disposizione. In effetti il consumo reale dichiarato dell’impianto è
notevolmente superiore a quanto calcolato in fase di simulazione, per cui non è da
escludere che l’impianto di riscaldamento della struttura scolastica sia particolarmente
inefficiente, o le ore stagionali di consumo siano in realtà superiori al dato a
disposizione dell’elaborazione.
2.2 Sfruttamento dell’energia solare termica per la produzione di acqua
calda sanitaria in una struttura ricettiva.
Lo studio che segue riguarda l’applicazione del potenziale termico dell’energia solare
come fonte principale per la produzione di acqua calda sanitaria per le esigenze di una
struttura ricettiva.
La fattispecie in esame riguarda un campeggio ubicato ad Alghero, che opera
tipicamente da Aprile ad Ottobre e che può ospitare fino a 1.158 ospiti autorizzati in
licenza, con sistemazioni che vanno dalla tenda al villino con bagno. La tabella 2.5
riporta le diverse tipologie di sistemazione all’interno del campeggio.
Tab. 2.5: tipologia di alloggiamento degli ospiti di un campeggio.
Tipo di Alloggiamento
Quantità
n°
Bungalow
Villini
Chalet
Camere
Caravan
Piazzole tende
Piazzole roulotte/camper
12
11
2
9
12
89
37
Con
bagno
n°
4
11
2
0
0
0
0
Senza
bagno n°
8
0
0
9
12
89
37
Capacità
ricettiva
ospiti n°
48
44
4
18
38
> 1.000
(Fonte: Elaborazione Prometeo Sistemi, Sassari su dati La Mariposa Srl, Alghero)
Come si può notare, la struttura dispone di 17 alloggiamenti dotati di servizi igienici
privati e in grado di ospitare fino a un massimo di 70 persone, mentre le altre diverse
tipologie di sistemazione hanno a disposizione un’apposita area attrezzata con servizi
igienici comuni e 16 impianti docce ad acqua calda.
Il periodo dell’anno in cui si registra il maggior numero di presenze è il mese di Agosto,
in cui il campeggio ospita fino a 850 villeggianti, leggermente al di sotto della capacità
autorizzata in licenza. In tale periodo il consumo di acqua calda sanitaria è determinato
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sostanzialmente dall’utilizzo delle docce ad acqua calda disponibili nei villini attrezzati e
nell’area comune, poichè i sanitari dei servizi igienici sono collegati esclusivamente alla
rete di acqua fredda. Inoltre i locali cucina e bar fanno uso di 2 apparecchi
lavastoviglie. La tabella 2.6 riporta i consumi di acqua calda sanitaria relativi alla
struttura operante a regime (escluse le lavastoviglie).
Tab. 2.6: consumo di acqua calda sanitaria per docce mese di Agosto.
n° docce/giorno
Acqua calda a 45°C l/persona
Acqua calda sanitaria l/tot
Totale consumo acqua calda litri
Impianti comuni
800
20
16.000
17.400
In villini
70
20
1.400
(Fonte: Elaborazione Prometeo Sistemi, Sassari su dati La Mariposa Srl, Alghero)
La produzione di acqua calda sanitaria per il servizio doccia è assicurata da una
centrale termica composta da una caldaia a gas da 90.000 kCal e un serbatoio di
accumulo da 1.500 litri a 65°C. I 17 villini con servizi privati sono invece dotati
ciascuno di scaldabagno elettrico da 30 litri. La tabella 2.7 riassume i dati relativi al
consumo energetico dei 2 diversi sistemi di produzione termica.
Tab. 2.7: consumi energetici per la produzione di acqua calda sanitaria.
Alimentazione
Potenza kW
Consumo medio giornaliero1
Consumo stagionale1
Caldaia
Gas
104 termico
25 l/g
5.250 l
Scaldabagno
Elettrica
1,5 elettrico
3,5 kWh
9.996 kWh 2
(Note: 1: consumo riferito a 210 giorni di apertura stagionale. 2: consumo riferito
all’utilizzo di 17 scaldabagni di uguali caratteristiche, ipotizzando un utilizzo dei villini
per 168 giorni su 210)
(Fonte: Elaborazione Prometeo Sistemi, Sassari su dati La Mariposa Srl, Alghero)
Il dimensionamento di un sistema solare termico per la produzione di acqua calda
sanitaria ad integrazione delle fonti termiche normalmente utilizzate terrà conto del
fatto che il numero di presenze all’interno della struttura varia significativamente
nell’arco dei 7 mesi di apertura stagionale. Mentre i 17 villini dotati di servizi privati
sono occupati quasi costantemente da Maggio a Settembre, il numero di ospiti che
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utilizzano i servizi dell’area comune varia dai 50 circa di Aprile e Ottobre ai 780 del
mese di Agosto. La presenza stagionale all’interno della struttura varia quindi
notevolmente a seconda della sistemazione prescelta, per cui si rende necessario il
ricorso a due differenti tipologie di impianto solare termico, uno centralizzato per il
servizio docce comuni, e uno dimensionato per il fabbisogno di ogni singolo villino.
2.2.1. Sistema solare termico per il fabbisogno di un villino da 4 posti letto
dotato di servizi igienici privati.
Secondo parametri standard l’utilizzo del servizio doccia comporta il consumo procapite di 20 litri di acqua calda sanitaria a 40°C. A copertura del fabbisogno di 4
persone nel periodo Aprile-Ottobre è sufficiente l’utilizzo di un sistema con un collettore
piano non selettivo da 2 m2 e un accumulo a circolazione naturale da 150 litri (vedi
figura 1.7), da installare su ogni villino. Il sistema è in grado produrre circa il 90% del
fabbisogno termico del periodo di utilizzo, tenendo conto dei giorni di scarsa o assente
insolazione in cui si renda necessario l’intervento di una fonte energetica integrativa (in
questo caso, una resistenza elettrica 220 V - 1.500 W).
Graf. 2.1: Quota di produzione di acqua calda sanitaria di un sistema a circolazione
naturale da 2 m2 di superficie rispetto al fabbisogno di 4 persone nel periodo Aprile –
Ottobre.
Quota di copertura %
120
100
80
60
40
20
m
ed
ia
e
tto
br
e
O
Se
t te
m
br
Ag
os
to
Lu
gl
io
iu
gn
o
G
M
ag
gi
o
Ap
ril
e
0
Quota di copertura %
(Fonte: elaborazione Prometeo Sistemi, Sassari)
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La tabella 2.8 propone un confronto economico fra i due sistemi di generazione
termica.
Tab. 2.8: consumi energetici per la produzione di acqua calda sanitaria.
Scaldabagno elettrico
Sistema solare termico
Accumulo litri
30 Accumulo litri
150
2
Potenza resistenza elettrica
1.500 Collettore piano m
2
kW
Consumo giornaliero kWh
3,5 Quota di produzione fabbisogno termico 91,5
%
Consumo stagionale kWh1
735 Consumo stagionale integrazione elettrica 62,5
kWh3
Costo totale combustibile 102,90 Costo totale integrazione elettrica €2
8,74
€2
(Note: 1: consumo riferito all’utilizzo di 1 scaldabagno da 30 litri per 210 giorni. 2:
prezzo del kWh: € 0,14 iva inclusa. 3: consumo della resistenza elettrica da 1.500 W in
integrazione alla produzione termica solare)
(Fonte: Elaborazione Prometeo Sistemi, Sassari su dati La Mariposa Srl, Alghero)
Sulla base dei dati riportati e considerando il prezzo medio di mercato del sistema
solare proposto, è possibile determinare in 22 anni il tempo necessario al recupero
dell’investimento, al netto di eventuali costi di manutenzione del sistema.
Tab. 2.9: tempi di recupero dell’investimento.
Costo impianto € Risparmio energetico €/anno Ammortamento anni n°
1.727,30
78,50
21,9
(Nota: gli importi sono al netto d’Iva. Non è stato applicato alcun tasso di interesse)
(fonte: Elaborazione Prometeo Sistemi, Sassari)
Un periodo molto lungo determinato in primo luogo dall’utilizzo del sistema su base
stagionale, e in secondo luogo dalla modesta quantità di energia elettrica necessaria
alla copertura del fabbisogno di acqua calda sanitaria.
2.2.2. Sistema solare termico per il servizio comune docce calde.
Secondo parametri standard l’utilizzo del servizio doccia comporta il consumo procapite di 20 litri di acqua calda sanitaria a 45°C. Il numero di docce erogate dagli
impianti comuni presenti all’interno della struttura varia sensibilmente di mese in mese,
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passando da una media di 50 docce giornaliere di Aprile e Ottobre a un picco massimo
quotidiano di 800 docce nel mese di Agosto.
Tab. 2.10: numero di docce erogate dagli impianti comuni nell’arco della stagione
ricettiva.
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Docce n°
50
100
200
400
800
300
50
Totale acqua calda
a 45°C litri
1.000
2.000
4.000
8.000
16.000
6.000
1.000
(Fonte: Elaborazione Prometeo Sistemi, Sassari su dati La Mariposa Srl, Alghero)
Appare opportuno dimensionare l’impianto solare termico considerando che il picco di
consumi si registra proprio nel periodo in cui maggiore è il rendimento del collettore
solare, e sfruttando al meglio come fonte integrativa la centrale termica a gas
esistente.
L’impianto proposto è composto da una superficie captante di 100 m2 di superficie
lorda costituita da collettori piani non selettivi, e un accumulo a circolazione forzata da
7.000 litri composto da 2 serbatoi, uno da 4.000 litri e uno da 3.000. Il
dimensionamento permette di soddisfare in maniera razionale il fabbisogno massimo
giornaliero richiesto dall’utenza, di 16.000 litri di acqua calda a 45°C., considerando
che l’energia termica sviluppata dalla superficie captante permette di produrre
temperature in accumulo superiori anche a 65°C nei periodi in cui maggiore è il grado
di irradiamento solare. Inoltre nei periodi di minore affluenza è possibile concentrare
l’energia termica prodotta dal sistema su uno solo dei due serbatoi, per ridurre al
minimo la funzione integratrice della centrale termica a gas. Il grafico 2.2 mostra la
quota di copertura dell’impianto solare nell’arco della stagione ricettiva.
Graf. 2.2: Quota di produzione di acqua calda sanitaria di un sistema a circolazione
forzata da 100 m2 di superficie nell’arco della stagione ricettiva.
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto Settembre
Ottobre
media
Quota di copertura %
(fonte: elaborazione Prometeo Sistemi, Sassari)
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La tabella 2.11 riporta un confronto economico fra il sistema di generazione termica
esistente e il sistema solare proposto.
Tab. 2.11: consumi energetici per la produzione di acqua calda sanitaria.
Caldaia a gas
Accumulo litri
Potenza termica kW
Consumo medio giornaliero
gas l
Consumo stagionale gas l1
1.500
104
2,5
5.400
Sistema solare termico
Accumulo litri
7.000
Collettore piano m2
100
Quota di produzione fabbisogno
77
termico %
Consumo
integrazione
gas
1.215
1
stagionale gas l
Costo totale integrazione gas €2
1.225,00
di apertura stagionale. 2: prezzo del gas: €
Costo totale gas €2
5.443,00
(Note: 1: consumo riferito a 210 giorni
1,008 iva inclusa.
(Fonte: Elaborazione Prometeo Sistemi, Sassari su dati La Mariposa Srl, Alghero)
I dati riportati in tabella evidenziano un risparmio in termini di consumo di gas, di circa
4.200 litri a stagione. Considerando che un sistema solare termico della tipologia presa
in esame può essere proposto al cliente finale a € 38.000,00 iva esclusa, possiamo
ipotizzare un recupero dell’investimento in circa 11 anni, al netto di eventuali costi di
manutenzione dei due sistemi.
Tab. 2.12: tempi di recupero dell’investimento.
Costo impianto € Risparmio energetico €/anno Ammortamento anni n°
38.000,00
3.528,00
10,7
(Nota: gli importi sono al netto d’Iva.)
(Fonte: Elaborazione Prometeo Sistemi, Sassari)
Anche in questo caso l’utilizzo stagionale dell’impianto, dimensionato su un picco di
consumi tipico del solo mese di Agosto, determina un allungamento dei tempi di
ammortamento dell’investimento.
2.2.3. Sfruttamento dell’energia solare termica per la produzione di acqua
calda sanitaria in un allevamento ovino.
Lo studio che segue riguarda l’applicazione del potenziale termico dell’energia solare
come fonte principale per la produzione di acqua calda sanitaria per le esigenze di un
allevamento di bestiame con 500 capi ovini.
L’azienda è dotata di un impianto di mungitura a 48 poste in linea (24 + 24) operativo
nel periodo tipico da Novembre a Maggio, su 2 turni giornalieri. L’utilizzo di acqua
calda sanitaria è destinato alla pulitura dei macchinari che compongono l’impianto di
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mungitura, per un totale di circa 150 litri al giorno ad una temperatura di 60°C. I mesi
in cui si svolge la mungitura del bestiame, compresi nel periodo tardo autunnale –
invernale, in cui minore è l’irradiamento solare complessivo, e la temperatura richiesta
per esigenze di tipo sanitario, non consentono di soddisfare l’intero fabbisogno di
acqua calda sanitaria unicamente attraverso l’utilizzo di un sistema solare termico, se
non nel solo mese di Maggio grazie ai maggiori valori di irradiamento che determinano
produzioni termiche anche superiori all’esigenza specifica.
Graf. 2.3: rendimento nei 12 mesi di un collettore solare piano correttamente
dimensionato per la produzione di acqua calda sanitaria.
(Fonte: Sunerg Srl - Perugia)
Il sistema solare termico dimensionato per le esigenze della fattispecie trattata è
composto da un collettore piano selettivo da 4 m2 e un accumulo a circolazione
naturale da 200 litri (vedi figura 1.7). L’utilizzo di collettori con rivestimento selettivo
consente di aumentare il rendimento del sistema nei periodi di minore insolazione tipici
dei mesi invernali, rispetto ai collettori che utilizzano rivestimenti tradizionali di colore
nero.
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Graf. 2.4: Curva di rendimento di un collettore solare piano con rivestimento selettivo
e non selettivo.
(Fonte: Sunerg Srl - Perugia)
Il sistema è in grado produrre circa il 63% del fabbisogno termico del periodo di
utilizzo, tenendo conto dei giorni di scarsa o assente insolazione in cui si renda
necessario l’intervento di una fonte energetica integrativa (in questo caso, una
resistenza elettrica 220 V - 1.500 W).
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Graf. 2.5: Quota di produzione di acqua calda sanitaria di un sistema a circolazione
naturale da 4 m2 di superficie rispetto al fabbisogno di 150 litri giornalieri a 60°C nel
periodo Novembre – Maggio.
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
m
ed
ia
M
ag
gi
o
Ap
ri l
e
o
M
ar
z
ai
o
Fe
bb
r
o
en
na
i
G
ic
em
br
D
N
ov
em
br
e
e
0
Quota di copertura %
(Fonte: elaborazione Prometeo Sistemi, Sassari)
La tabella 2.13 propone un confronto economico fra i due sistemi di generazione
termica.
Tab. 2.13: consumi energetici per la produzione di acqua calda sanitaria.
Scaldabagno elettrico
Sistema solare termico
Accumulo litri
150 Accumulo litri
200
Potenza
resistenza
1.500 Collettore piano m2
4
elettrica kW
Consumo giornaliero kWh
9,5 Quota di produzione fabbisogno termico
63
%
Consumo stagionale kWh1
2.014 Consumo
integrazione
elettrica
745
stagionale kWh3
Costo
totale
energia 281,96 Costo totale integrazione elettrica €2
104,30
elettrica €2
(Note: 1: consumo riferito all’utilizzo quotidiano per 212 giorni. 2: prezzo del kWh: €
0,14 iva inclusa. 3: consumo della resistenza elettrica da 1.500 W in integrazione alla
produzione termica solare)
(Fonte: Elaborazione Prometeo Sistemi, Sassari)
Sulla base dei dati riportati e considerando il prezzo medio di mercato del sistema
solare proposto, è possibile determinare in 17 anni il tempo necessario al recupero
dell’investimento, al netto di eventuali costi di manutenzione del sistema.
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Tab. 2.14: tempi di recupero dell’investimento.
Costo impianto € Risparmio energetico €/anno Ammortamento anni n°
2.600,00
148,00
17,5
(Nota: gli importi sono al netto d’Iva.)
(Fonte: Elaborazione Prometeo Sistemi, Sassari)
2.4. Analisi comparata dell’utilizzo della fonte energetica tradizionale e
solare termica..
Nelle 3 fattispecie trattate è risultata evidente la sproporzione fra costo
dell’investimento e tempi di recupero dello stesso. Ciò non significa che il ricorso
all’energia solare sia da considerare sempre privo di convenienza economica rispetto
alle altre fonti energetiche tradizionali, ma piuttosto che il costo ancora relativamente
elevato dei sistemi per l’utilizzo della fonte solare ne rendono vantaggioso lo
sfruttamento solo nel caso in cui il consumo energetico sia costante nell’arco dell’anno,
per poter sfruttare il sistema solare al massimo delle sue capacità e poter quindi
maggiormente ridurre i tempi di recupero dell’investimento. A titolo esemplificativo,
consideriamo il consumo di energia elettrica di una famiglia di 4 persone che ricorra
alla sola fonte elettrica per il proprio fabbisogno quotidiano di acqua calda sanitaria. Il
consumo medio stimato è di circa 7,7 kWh al giorno, pari a 2.810 kWh all’anno.
Considerando un costo del kWh elettrico di € 0,19 (contratto tipo per uso residenziale)
significa che la bolletta elettrica annuale per la sola produzione di acqua calda sanitaria
è di € 534,00. Un sistema solare termico composto da collettore selettivo da 4 m2 e un
accumulo a circolazione naturale da 200 litri, idoneo a fornire in Sardegna circa l’80%
del fabbisogno di acqua calda sanitaria indicato, comporta un investimento di €
2.600,00 , iva e installazione inclusa. Ciò significa che i tempi di recupero
dell’investimento sono di circa 6 anni, che si riducono a circa 4 anni per le persone
fisiche che usufruiscono della detrazione fiscale del 36%, e a circa 2,8 anni con i
benefici degli incentivi pubblici in conto capitale pari al 30% dell’investimento.
Tab. 2.15: ammortamento di un pannello solare per la produzione di acqua calda
sanitaria per famiglia di 4 persone.
Senza
incentivi
Investimento €
Incentivi pubblici €
Risparmio energetico annuo1
Recupero investimento anni
2.600,00
0
428,00
6
Detrazione
fiscale
36%
2.600,00
936,00
428,00
3,9
Contributo in conto
capitale 30% su
imponibile + detrazione
fiscale su quota residua
2.600,00
709,00 +680,72
428,00
2,8
(Note: 1: 80% della bolletta energetica annua di € 534,00)
(Fonte: Elaborazione Prometeo Sistemi, Sassari)
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Se lo stesso investimento venisse effettuato per un fabbisogno di tipo stagionale, come
per esempio in una casa di villeggiatura, i tempi di recupero dell’investimento
sarebbero molto diversi. Il consumo di acqua calda di una famiglia di 4 persone nei
mesi di Luglio e Agosto è di circa 300 kWh elettrici, pari a € 57,00. Un sistema solare
termico composto da collettore non selettivo da 2 m2 e un accumulo a circolazione
naturale da 150 litri, idoneo a fornire in Sardegna circa il 95% del fabbisogno di acqua
calda sanitaria indicato, comporta un investimento di € 1.900,00 , iva e installazione
inclusa. La tabella 2.16 indica i tempi di recupero dell’investimento.
Tab. 2.16: ammortamento di un pannello solare per la produzione di acqua calda
sanitaria per famiglia di 4 persone nei mesi di Luglio e Agosto.
Senza
incentivi
Investimento €
Incentivi pubblici €
Risparmio energetico annuo1
Recupero investimento anni
1.900,00
0
51,00
37
Detrazione
fiscale 36%
1.900,00
684,00
51,00
23,8
Contributo in conto capitale
30% su imponibile +
detrazione fiscale su quota
residua
1.900,00
360,002+554,40
51,00
19,3
(Note: 1: 95% della bolletta energetica stagionale di € 57,00. 2: contributo del 30% su
un investimento massimo ammesso di € 600,00 a m2 di superficie solare)
(Fonte: Elaborazione Prometeo Sistemi, Sassari)
Come abbiamo visto (2.1), altrettanto sconsigliabile è il ricorso all’energia solare per
integrare la produzione di acqua calda nei sistemi di riscaldamento ambiente che
lavorano con temperature d’esercizio comprese fra 70 e 80°C. Non solo infatti
l’impianto è chiamato ad operare solo stagionalmente, e nel periodo dell’anno con i
minori livelli di irradiamento solare, ma inoltre la necessità di lavorare ad alte
temperature non renderebbe apprezzabile l’apporto termico della fonte solare, come
invece avviene negli impianti di riscaldamento che lavorano a bassa temperatura, fra i
30 e i 40°C.
3. Il ruolo degli incentivi economico-finanziari nell’implementazione di
impianti per la produzione di energia solare-termica.
Gli incentivi a cui si è accennato nel precedente capitolo sono sostanzialmente di due
tipi:
- detrazione fiscale del 36% in 10 anni sull’intero investimento, Iva e installazione
inclusa, accessibile alle sole persone fisiche;
- incentivazioni in conto capitale fino al 30% dell’importo dell’investimento,
secondo le disposizioni di cui al decreto 24 Luglio 2002 del MATT, pubblicato
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sulla gazzetta ufficiale del 30 Settembre 2002 n° 229, che ripartisce le risorse
finanziare messe a disposizione di Regioni e Province Autonome che hanno
aderito al programma “Solare Termico”, articolato in 5 sottoprogrammi per la
realizzazione di impianti solari termici a bassa temperatura per la produzione di
acqua calda sanitaria, riscaldamento ambienti e riscaldamento acqua per
piscine.
4. La diffusione dei sistemi solari termici in Sardegna.
L’attuale utilizzo dell’energia solare termica riscontrabile nel territorio regionale
riguarda prevalentemente l’installazione di impianti per la produzione di acqua calda
sanitaria per uso domestico, e assai marginalmente centrali termiche per strutture
complesse. Poiché difficilmente l’installazione di un sistema solare termico per uso
domestico è preceduta dagli adempimenti burocratici previsti dalla legge, la mancanza
di riscontri ufficiali non rende semplice quantificare la superficie solare termica
installata nel territorio provinciale. Secondo una prima stima contenuta nel Piano
energetico regionale pubblicato nel 2003, meno dell’ 1% delle abitazioni sarde è dotato
di pannelli solari di qualunque tipo, comprendendo quindi sia sistemi termici che
fotovoltaici. Non esistendo quindi un censimento preciso sulla superficie solare termica
operativa, possiamo azzardare una prima stima prendendo come riferimento i
Programmi regionali di incentivazione all’utilizzo dell’ energia solare: la Regione
Sardegna ha infatti aderito al sottoprogramma rivolto a Regioni e Province Autonome
del Programma “Solare Termico” stanziando complessivamente € 2.364.692 attraverso
due distinti Bandi rivolti a soggetti pubblici e privati. La tabella 4.1 riporta i dati relativi
al numero delle domande ammesse al contributo e alla superficie solare lorda oggetto
del contributo.
Tab. 4.1: Regione Autonoma della Sardegna. Bandi per l’erogazione di contributi
nell’ambito del Programma “Solare Termico”.
Bando
regionale
Anno
2002
2004
Stanziamento €
1.785.730
578.962
N°
domande
presentate
560
1.300
N° domande finanziate
Superficie
solare lorda
finanziata
m2
Totale
Regione
452
2.200
Prov. Di
Sassari
110
520
Totale
Regione
1.376
14.400
Prov. Di
Sassari
509
2.800
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(Fonte: ns. elaborazione su dati della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato
Attività Produttive)
Considerando anche una percentuale fisiologica di rinuncia al contributo da parte dei
beneficiari del Bando 2004, la superficie solare lorda installata in Sardegna grazie agli
incentivi pubblici dovrebbe raggiungere almeno i 12.500 m2, costituiti prevalentemente
da sistemi a circolazione naturale di superficie media di 4 m2, destinati alla produzione
di acqua calda sanitaria per uso domestico.
Fig. 4.1: sistema solare termico a circolazione naturale da 4 m2 di superficie e 300 litri
di accumulo, installato su abitazione monofamiliare di Sassari.
(Fonte: Prometeo Sistemi-Sassari)
Resta da quantificare la superficie solare termica installata nel territorio regionale al di
fuori dei programmi pubblici di incentivazione, per la quale com’è noto, non esiste un
censimento ufficiale per le ragioni precedentemente esposte.
5. Operatori del settore.
I sistemi solari termici rientrano nel settore della termoidraulica, all’interno del quale si
distinguono le aziende produttrici, i distributori del prodotto e le aziende installatrici. Le
dimensioni di queste ultime sono riconducibile nella quasi totalità dei casi alla tipologia
della microimpresa artigianale. In Sardegna non esiste un albo che raggruppi gli
installatori di impianti solari termici, anche perchè sono molto poche le aziende che
hanno nell’installazione di impianti solari il loro core-business.
Analoga considerazione per il ramo distribuzione, in cui il core-business è
sostanzialmente legato alla commercializzazione di componentistica termoidraulica e di
generatori termici tradizionali, quali scaldabagni elettrici e caldaie a gas o a gasolio.
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I marchi di collettori e impianti solari termici maggiormente diffusi in Sardegna sono
sostanzialmente 4: Solahart (Australia), Edwards (Australia), Megasun (Grecia) e
Sunerg (Italia). Sono infatti questi i marchi che più hanno curato la diffusione del
proprio prodotto con azioni commerciali rivolte direttamente alle aziende installatrici,
piuttosto che limitarsi ad operazioni che coinvolgessero solo le figure di rappresentanza
con deposito, che nella maggior parte dei casi preferiscono puntare sulla
commercializzazione di prodotti già consolidati sul mercato.
ELENCO DEGLI OPERATORI DEL SOLARE TERMICO IN SARDEGNA
AZIENDA
Prometeo Sistemi Srl
Sunservice Sas
Accomandita TSE Srl
Cren Srl
Idroterm Snc
Haliant Italia Srl
Idroclima Snc
Progetto Clima Srl
R.I.T. Snc
R.E.I.F. di Suelzu B.
Termocinetica Srl
Tecnoimpianti di Ganadu
PROV. SS
INDIRIZZO
Z.I. Predda Niedda Str. 11
Z.I. Predda Niedda Str. 11
Z.I. Predda Niedda Str. 11
Via D. Millelire – Li Punti
V.le Sardegna n° 45
Zona Ind. Settore 4
Via Petta – Zona S. Nicola
Via Briosco n° 9
Zona Industriale
Via A. Manzoni
Via Gjaseppa di Scanu
Via Touffani n° 5
CITTA’
Sassari
Sassari
Sassari
Sassari
Ploaghe
Olbia
Olbia
Olbia
Porto Torres
Telti
Arzachena
Ossi
AZIENDA
Chip Elettronica Srl
Altrenergie Soc. Coop. a r.l.
Clima Project di Toreno S.
Mondo Clima Srl
Air Clima di Pinna M.
Aires Life Tecnology Srl
Corrias Fabrizio
Servizio Clima Srl
Termotrex Snc
BZ Clima Srl
F.lli Montixi e C. s.d.f.
Serra Vittorio
PROV. CA
INDIRIZZO
Via S. Rosa n° 26
Via Messina n° 37
V.le S. Avendrace
Via Sassari n° 3/a
V.le Italia n° 64
Via Tuveri n° 17
V.le Trieste n° 6
V. Danimarca n° 6
Km 10,960, S.S 547
Via Cagliari n° 40
Loc. Grui
Via A. De Gasperi n° 9
CITTA’
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Cagliari
Sardara
Quartu S. Elena
Guasila
Pabillonis
S. Gavino Monreale
Teulada
PROV. NU
INDIRIZZO
Via G. Biasi n° 66
Via Congiu Pes n° 8
Nuoro
Nuoro
AZIENDA
F.T.C. Srl
Solenergy4 Srl
CITTA’
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Wagner Tecnica Solare
F.S.C. Srl
Gambula Roberto Srl
C.T. Termoidraulica Srl
AZIENDA
Mastes Sas
F.R.C.I. Snc
Tecnica Comm.le Termoidraulica Spa
NU.TE. Srl
Zoccheddu Sebastiano
Via G.M. Angioi n° 16
Via A. Gramsci n° 22
Via Beltrame di bagnacavallo n° 3
SS 125 Km 142
Orosei
Macomer
Macomer
Tortolì
PROV. OR
INDIRIZZO
Via valle d’Aosta n° 4
Loc. Porto Industriale
Via Stoccolma n° 2
Via Mele – Lott. Cualbu
Via Flumendosa n° 8
CITTA’
Oristano
Oristano
Oristano
Oristano
Seneghe
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WEBGRAFIA
[1]
[2]
[3]
[4]
[5]
www.enea.it
http://www.aspoitalia.net
www.energia-eolica.it
http://www.tecnosolare.it/eolico.htm
Lega Ambiente
“Impianti eolici in Italia : obbiettivi di sviluppo e di integrazione nel paesaggio”.
[6] Politiche di sostenibilità DS
“ Dossier : Lo sviluppo dell’eolico in Italia”.
[7] www.windatlas.dk
[8] www.ewea.org
[9] http://www.grtn.it/ita/index.asp
[10] GRTN
“Energia elettrica da fonti rinnovabili – Bollettino dell’anno 2003”
[11] Regione Autonoma della Sardegna
“Linee di indirizzo e coordinamento per la realizzazione dei parchi eolici in Sardegna”.
[12] ADICONSUM
“Energia eolica dal vento”
[13] http://www.la220.it/energiazzurra/main.php
[14] APER
“Progetto RES & RUE DISSIMINATION”
[15] http://80.19.180.98/ambiente/index.asp
OPERATORI ISTITUZIONALI
AUTORITÀ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
Piazza Cavour, 5 - 20121 Milano
tel: 02 655651 (centralino) - fax: 02 65565222 / 02 65565266
www.autorita.energia.it
GESTORE RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE (G.R.T.N.)
Viale Maresciallo Pilsudski, 92 – 00197 Roma
tel: 06 8165 1 - fax: 06 8165 4392
www.grtn.it
MINISTERO DELL’AMBIENTE
Via Cristoforo Colombo, 44 – 00154 Roma
tel: 06 57221
www.minambiente.it
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MINISTERO DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE
Servizio Risparmio Energetico e Fonti Rinnovabili
Via Molise, 2 - 00187 Roma
tel: 06 47051 (centralino) - 4705 2023
www.minindustria.it
ASSOCIAZIONI ED ENTI
Associazione Produttori Energia da Fonti Rinnovabili (A.P.E.R.)
Piazzale R. Morandi, 2 – 20121 Milano
tel: 02 76319199 - fax: 02 76397608
www.aper.it
ISES ITALIA
Sezione dell’International Solar Energy Society
Via Tommaso Grossi, 6 - 00184 Roma
tel:0677073610-0677073611 - fax: 0677073612
www.isesitalia.it
EWEA
European Wind Energy Association
Rue du Trone 26 - B-1000 Brussels
Belgium
tel: +32 2 546 1940 - fax: +32 2 546 1944
www.ewea.org
ENEA - Divisione Fonti Rinnovabili
Via Anguillarese, 301 – 00060 S. Maria di Galeria (RM)
tel: 06 30481
www.enea.it
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