Il MIDI - Mondadori Informatica

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Il MIDI - Mondadori Informatica
Il MIDI
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In questo capitolo, imparerai ad utilizzare le applicazioni MIDI di Cubase 4, in particolare imparerai ad utilizzare l’interfaccia MIDI e apprenderai cosa è lo Standard
MIDI-file Format. Imparerai come settare i canali di trasmissione MIDI e come registrare gli eventi MIDI in Cubase 4. Inoltre apprenderai come quantizzare le note e
come tagliare spostare e duplicare le parti. Infine osserverai come inserire i Program
Change nelle tracce e come esportare un MIDI file.
Il MIDI
Una delle principali applicazioni informatiche rivolte alla musica è rappresentata dal
MIDI. La sigla MIDI è l’acronimo di Musical Instrument Digital Interface che significa interfaccia digitale per strumenti musicali. In pratica il MIDI permette agli strumenti, anche di diversi produttori, che adottano tale interfaccia di collegarsi tra loro e
scambiarsi informazioni grazie ad uno specifico protocollo di comunicazione.
A oltre venti anni dalla sua nascita il MIDI è oggi ampiamente utilizzato, sia in ambito amatoriale sia a livello professionale. Tutte le tastiere musicali, i moduli sonori,
gli expander per gli effetti e moltissime delle schede audio per computer sono oggi in
grado di trasmettere e ricevere messaggi MIDI, permettendo di creare complesse reti
di strumenti musicali facilmente gestibili da un computer ed un software adatto quale
Cubase 4.
I messaggi che gli strumenti possono scambiarsi sono di diversa natura, ad esempio
è possibile suonare una nota su una tastiera e inviare i dati relativi all’altezza e all’intensità ad un’altra tastiera o ad un modulo sonoro collegato via MIDI per suonare
uno strumento del modulo collegato, oppure controllare un filtro di un sintetizzatore
inviando i messaggi di controllo da un dispositivo esterno collegato in MIDI.
L’interfaccia MIDI
I messaggi MIDI possono essere trasferiti utilizzando porte e cavi USB oppure porte
e cavi MIDI. Diamo una occhiata a questi ultimi. Un cavo MIDI permette di collegare
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due strumenti sui quali sono presenti le porte di ingresso e di uscita chiamate rispettivamente MIDI IN e MIDI OUT (figura 4.1).
Figura 4.1
Collegamento MIDI tra
due strumenti
I cavi utilizzati per il collegamento MIDI presentano un connettore a cinque poli (figura 4.2), di cui tre utilizzati e due al momento non impiegati e riservati a sviluppi
futuri (figura 4.3).
Figura 4.2
l cavo MIDI
Figura 4.3
Impiego dei pin del connettore
Le porte MIDI presenti sugli strumenti sono solitamente tre (figura 4.4), e precisamente:
• MIDI IN, è la porta che riceve i messaggi inviati da altri strumenti
• MIDI OUT, è la porta che invia i messaggi agli altri strumenti
• MIDI THRU, è una porta che trasmette in uscita tutti i segnali ricevuti dalla porta
MIDI IN. Questa porta rende quindi possibile il collegamento ad ulteriori strumenti
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Il MIDI
Figura 4.4
Le porte MIDI
Il trasferimento dei dati avviene in modo monodirezionale, di conseguenza per lo
scambio bidirezionale di dati tra due strumenti è necessario l’utilizzo di due cavi collegati come in figura (figura 4.5).
Figura 4.5
Collegamento
bidirezionale tra
due strumenti
Lo Standard MIDI-file Format
Definito nel 1983, il protocollo MIDI è stato inizialmente pensato per un uso in tempo reale stabilendo solamente la struttura e le informazioni che i messaggi devono
trasmettere. In una performance è l’esecutore che suonando impartisce l’ordine dei
messaggi uno dopo l’altro, creando una sequenza temporale con cui i messaggi stessi
vengono trasmessi ai vari strumenti. La gestione del tempo è quindi affidata all’esecutore e per tale motivo non era contemplata nel protocollo MIDI. In seguito volendo
memorizzare su file i messaggi MIDI per utilizzarli con un sequencer, ogni costruttore sviluppò un proprio formato di memorizzazione dei messaggi MIDI e dei relativi
dati temporali, che non permetteva però l’interscambio con dispositivi di altre case.
Fu solo nel 1988 che venne definito lo SMF cioè lo Standard MIDI-file Format che
garantiva la piena interscambiabilità di sequenze MIDI memorizzate su file.
Oltre ad associare le informazioni temporali agli eventi MIDI, il MIDI-file permette
di memorizzare informazioni relative alle tracce, alla song, avvisi di copyright, testi
della canzone ecc.
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Cubase 4 permette la memorizzazione, l’elaborazione e la riproduzione dei MIDI-file
essendo uno dei più potenti sequencer software per computer. Puoi utilizzare Cubase 4 in diverse configurazioni. Collegando alla scheda audio del tuo computer gli
strumenti MIDI, puoi registrare sul sequencer di Cubase 4 i messaggi MIDI relativi
alla tua esecuzione, puoi in seguito elaborarli e modificarli finchè il risultato non ti
soddisfa, correggere gli errori, oppure inserire manualmente tutti o parte degli eventi.
Inoltre puoi ascoltare il risultato inviando i messaggi MIDI a strumenti esterni collegati via MIDI, agli strumenti della scheda audio, oppure grazie alla famosa tecnologia
VST puoi utilizzare gli strumenti virtuali implementati in Cubase 4 (figura 4.6).
Figura 4.6
Configurazione di una
piccola rete MIDI
Registrazione della prima traccia
Iniziamo ad utilizzare Cubase 4 e vediamo in pratica come registrate le nostre prime
note sul sequencer utilizzando una tastiera MIDI connessa al PC:
1. Prima di iniziare a registrare le nostre performance è necessario collegare fisicamente i nostri strumenti al computer. Per effettuare i collegamenti MIDI tra la
tastiera e la scheda audio del tuo PC :
· se possiedi una scheda Sound Blaster o simile, utilizza l’apposito cavo MIDI da
collegare alla Game Port Joystick presente sulla scheda stessa (figura 4.7)
· se utilizzi una scheda audio con box esterno utilizza le porte MIDI presenti sul
box esterno (figura 4.8)
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Il MIDI
Figura 4.7
Il cavo MIDI da collegare alla porta del Joystick
Figura 4.8
Le porte MIDI presenti sul box
esterno di una scheda audio
2. Dopo aver lanciato Cubase 4 seleziona il menu File e fai clic sulla voce Nuovo
Progetto (Figura 4.9)
Figura 4.9
Il comando Nuovo
Progetto
3. Viene aperta la finestra Nuovo Progetto dalla quale selezionare uno fra diversi
modelli già preimpostati per diversi impieghi, o aprirne uno vuoto da impostare
in base alle tue esigenze. Seleziona la voce Vuoto (Empty) e di seguito fai clic sul
pulsante OK (figura 4.10).
Figura 4.10
Selezione del modello
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4. Appare la finestra Seleziona cartella per la selezione o creazione della cartella
nella quale memorizzare tutti i file del progetto che si intende creare. Per creare ad
esempio una cartella sul Desktop, seleziona la voce Desktop e fai clic sul pulsante
Crea (figura 4.11).
Figura 4.11
Creazione della cartella
del Progetto
5. Nella finestra Seleziona/Crea Nuova Cartella digita nel campo presente il nome
da assegnare alla cartella, ad esempio “Prima registrazione” e fai clic sul pulsante
OK (figura 4.12).
Figura 4.12
La finestra Seleziona/Crea Nuova
Cartella
Figura 4.13
Impostazione della cartella del Progetto
6. La cartella appena creata appare ora selezionata nella finestra di dialogo Seleziona
Cartella. Fai clic sul pulsante OK per impostarla come cartella del Progetto (figura
4.13).
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Il MIDI
7. Ecco come appare la finestra Progetto all’apertura di un modello vuoto (figura
4.14).
Figura 4.14
La finestra Progetto
8. Per inserire una traccia MIDI seleziona dal menu Progetto la voce Aggiungi Traccia (Add Track) e fai clic su MIDI (figura 4.15).
Figura 4.15
Il comando Aggiungi
Traccia/MIDI
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9. All’apertura della finestra di messaggio seleziona il numero di tracce da aggiungere
a progetto e fai clic sul pulsante OK. Lascia il valore 1 proposto di default e osserva
nella finestra del progetto la traccia MIDI aggiunta (figura 4.16).
Figura 4.16
La prima traccia MIDI
10. Nella lista delle tracce puoi notare un riquadro relativo alla traccia appena creata. Su di esso è riportato il simbolo del tipo di traccia, in questo caso MIDI, vari
pulsanti per mettere la traccia in Mute, in Solo, per abilitare la registrazione e il
Monitor, inoltre è presente un campo nel quale inserire il nome da assegnare alla
traccia e un Led verticale per visualizzare l’attività dei segnali MIDI (figura 4.17).
Figura 4.17
Il riquadro nella finestra
delle tracce
11. Per assegnare un nome alla traccia fai doppio clic nel campo relativo al nome,
digita ad esempio “scala”, e premi il tasto <Invio> sulla tastiera del tuo computer
(figura 4.18).
Figura 4.18
Assegnazione del nome
alla traccia
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Il MIDI
Settare i canali di trasmissione
Giunti a questo punto hai collegato la tastiera e hai impostato la prima traccia MIDI su
Cubase 4, prima di iniziare a suonare però devi ancora settare il canale della traccia. Il
MIDI permette di utilizzare 16 canali differenti sui quali trasmettere il flusso dei dati.
Iniziamo con l’impostare il canale della prima traccia:
1. Nell’Inspector lascia selezionato nel riquadro Assegnazione Ingresso l’opzione
All MIDI Inputs (figura 4.19).
Figura 4.19
Il campo Assegnazione Ingresso
Figura 4.20
Il campo Assegnazione Uscita
2. Fai clic nel riquadro Assegnazione Uscita per aprire il menu a comparsa (figura
4.20).
3. Seleziona dal menu a comparsa la voce Microsoft GS Wavetable SW Synt per utilizzare la scheda interna come modulo sonoro, se invece desideri inviare i segnali
MIDI ad un modulo esterno, seleziona la voce che invia i messaggi all’uscita MIDI
della tua scheda (figura 4.21).
Figura 4.21
Selezione del out MIDI
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4. Verifica che nel riquadro Canale sia impostato il canale 1. Diversamente fai clic
sul numero per aprire il menu a comparsa e impostare il canale desiderato (figura
4.22).
Figura 4.22
Selezione del canale 1
Figura 4.23
Selezione del programma
5. Nel riquadro dei Programmi fai clic una volta sulla freccia rivolta verso l’alto per
selezionare il programma numero 1 (figura 4.23)
nota
La selezione di un programma permette di indirizzare i messaggi MIDI di un canale ad un preciso strumento del modulo sonoro. In base alla mappa GM (vedi Appendice A) ad
esempio il programma numero 1 richiama il Pianoforte, il
programma numero 41 il Violino, il 72 il Clarinetto e cosi via
per gli altri strumenti.
6. Per controllare se l’impostazione dei canali è corretta suona sulla tastiera, oltre ad
udire il suono del pianoforte potrai visualizzare nella parte destra della Barra di
Trasporto il movimento di due Led, uno di colore rosso per i segnali in ingresso
ed uno di colore verde per i segnali in uscita dei messaggi MIDI (figura 4.24).
Figura 4.24
I Led In e Out
Impostare tempo e misure
Supponiamo di voler suonare una semplice melodia come quella in figura, un frammento di scala ascendente e discendente, lunga due misure e ad una velocità di metronomo di 110 (figura 4.25). Vediamo quindi gli ultimi “preparativi” necessari prima
di iniziare a registrare:
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Il MIDI
Figura 4.25
Una semplice melodia da suonare
1. Come prima operazione essendo la melodia di due misure impostiamo il locatore
sinistro e destro rispettivamente sui valori 1 e 3 per indicare l’inizio e la fine della
sequenza da registrare nella traccia MIDI. Per far ciò fai clic sul campo dei locatori
posti nella Barra di Trasporto e digita i valori da inserire, quindi premi il tasto
<Invio> sulla tastiera del tuo computer (figura 4.26).
Figura 4.26
Impostazione dei
locatori
2. Nella finestra delle parti puoi osservare, evidenziato, l’intervallo compreso tra i
due locatori, (figura 4.27).
Figura 4.27
Evidenziazione
delle misure comprese
tra i locatori
3. Se vuoi terminare la registrazione esattamente alla misura indicata dal locatore
destro, fai clic sul pulsante di Punch-out per attivare tale modalità (figura 4.28).
Figura 4.28
Il pulsante di Punch-out
4. Passa ora a impostare la velocità del tempo. Fai clic sul pulsante Tempo per disabilitarlo (figura 4.29).
Figura 4.29
Il pulsante Tempo
disabilitato
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5. Fai clic sul campo del tempo, digita il valore 110 e premi il tasto <Invio> sulla tastiera del tuo computer per inserire tale valore nel campo (figura 4.30).
Figura 4.30
Inserimento del tempo
Figura 4.31
Attivazione del Click
6. Seleziona il pulsante Click per ascoltare la pulsazione del metronomo e andare a
tempo durante la registrazione (figura 4.31).
7. Seleziona il pulsante Precount/Click per impostare due misure di preconteggio
prima della registrazione (figura 4.32).
Figura 4.32
Il pulsante
Precount/Click
Registrare
Sei finalmente pronto per registrare la tua prima esecuzione:
1. Premi il pulsante Registra posto sulla Barra di Trasporto e suona la melodia da
registrare. Ricorda che sono impostate due misure di preconteggio, per cui inizia a
suonare dopo le prime due misure scandite dal metronomo (figura 4.33).
Figura 4.33
Il pulsante di registrazione
Figura 4.34
Il pulsante Ferma
2. Terminata l’esecuzione, premi il pulsante Ferma per fermare la registrazione (figura 4.34).
3. Nella finestra degli eventi è ora presente la parte registrata rappresentata da un
segmento rettangolare dalla lunghezza di due misure così come precedentemente
impostato (figura 4.35).
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Il MIDI
Figura 4.35
La parte registrata
4. Se aumenti la visualizzazione della parte, tramite i cursori per lo zoom posti ai lati
della finestra del Progetto, puoi notare all’interno della parte la rappresentazione
degli eventi registrati (figura 4.36).
Figura 4.36
Zoom della parte
registrata
5. Per riascoltare la parte registrata fai clic sul primo pulsante di trasporto per portare il cursore di avanzamento all’inizio della prima misura (figura 4.37) e di seguito
fai clic sul pulsante Inizia.
Figura 4.37
Il pulsante di trasporto
a inizio finestra
nota
Durante le fasi di riproduzione per un migliore ascolto disabilita il Click del metronomo.
Se hai commesso errori durante l’esecuzione di una parte e
vuoi ripetere la registrazione, fai clic sulla parte per selezionarla e premi il tasto <Canc> sulla tastiera del tuo computer
per eliminare la parte selezionata.
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6. Finita la registrazione è buona abitudine salvare il lavoro fatto, seleziona quindi il
menu File e fai clic sulla voce Salva Come (figura 4.38).
Figura 4.38
Il comando Salva Come
7. Nella finestra Salva con nome digita nel campo Nome file il nome “scala” da assegnare al progetto in corso, e fai quindi clic sul pulsante Salva (figura 4.39)
Figura 4.39
Salvataggio del
progetto
nota
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I progetti salvati nel formato di Cubase 4 hanno estensione
.cpr. Per altri formati ed estensioni usa il comando Esporta
del menu File.
Il MIDI
Aggiungere ulteriori tracce
Vediamo ora come aggiungere ulteriori tracce al progetto per realizzare, ad esempio,
un arrangiamento sulla “melodia” precedente, inserendo tre tracce: Synth, Basso e
Batteria
1. Per aprire più tracce contemporaneamente seleziona dal menu Progetto la voce
Aggiungi Traccia e di seguito fai clic su MIDI (figura 4.40).
Figura 4.40
Il comando Aggiungi
Traccia / Multiple
2. All’apertura della finestra di dialogo Aggiungi più Tracce imposta nel campo Numero il valore 3, fai quindi clic sul pulsante OK (figura 4.41).
Figura 4.41
La finestra di dialogo
Aggiungi più Tracce
3. Nella finestra del progetto sono ora presenti quattro tracce MIDI, la prima, “scala”,
realizzata precedentemente e le nuove tre tracce appena inserite (figura 4.42).
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Figura 4.42
Le nuove tracce inserite nel progetto
4. Nella lista delle tracce fai doppio clic sul campo del nome relativo alla seconda
traccia e assegnale il nome “synth” (figura 4.43).
Figura 4.43
Il nome assegnato
alla seconda traccia
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Figura 4.44
Impostazioni
della traccia
nell’Inspector
Il MIDI
5. Nell’Inspector sono ora visualizzate le informazioni relative alla seconda traccia, imposta l’uscita MIDI su Microsoft GS Wavetable SW Synth, lascia il canale
MIDI sul 2, e seleziona il programma 83 relativo allo strumento Synt Calliope
(vedi Appendice) (figura 4.44).
6. Attiva il Click, il Punch-out e fai clic sul pulsante Registra. Viene avviata la registrazione, suona sulla tastiera una parte di accompagnamento alla melodia della
traccia 1, ad esempio quella in figura (figura 4.45).
Figura 4.45
La parte della seconda traccia
Durante la registrazione della seconda traccia, Cubase 4 manderà in riproduzione anche la prima traccia, potrai così ascoltare la traccia registrata precedentemente e la
traccia che stai suonando contemporaneamente.
7. Dopo aver suonato la parte relativa alla seconda traccia, fai clic sul pulsante Ferma
per fermare la registrazione. Come puoi notare nella finestra degli eventi è ora
presente la nuova parte appena registrata (figura 4.46).
Figura 4.46
La parte della traccia
synth
8. Disabilita il Click del metronomo, “riavvolgi” e fai clic sul pulsante Inizia per
ascoltare le due tracce presenti nel progetto.
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9. Procedi allo stesso modo per registrare nuove parti nelle tracce del progetto. Per
inserire ad esempio una linea di basso seleziona la terza traccia e assegnale un
nome, nell’Inspector imposta l’uscita, il canale MIDI sul 3 e scegli il programma
33 relativo ad un timbro di Basso acustico (figura 4.47).
Figura 4.47
Le impostazioni della terza traccia
10. Controlla le impostazioni sulla barra di trasporto e fai clic sul pulsante Registra
per registrare la parte da aggiungere, ad esempio la linea di basso proposta in figura (figura 4.48).
Figura 4.48
La parte della traccia di basso
11. Completata la registrazione della terza traccia ascolta il risultato (figura 4.49).
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Il MIDI
Figura 4.49
Le tre tracce
in riproduzione
La traccia di Batteria
Per convenzione gli strumenti in standard GM (General MIDI) impiegano il canale
MIDI 10 per la batteria e le percussioni. Ad ogni nota è associato, secondo una Drum
Map (vedi Appendice), un preciso strumento. Ad esempio al Do2 corrisponde il suono di una Cassa, al Re2 il suono di un Rullante, al La4 una Cabasa, ecc.
nota
Lo standard GS introdotto dalla Roland è una evoluzione
dello standard GM.
Passiamo quindi a registrare la nostra parte di batteria:
1. Inizia con l’assegnare il nome alla traccia, poi seleziona l’uscita e imposta il canale
MIDI sul 10 (figura 4.50).
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Figura 4.50
Impostazioni della
traccia di batteria
2. Realizza ad esempio un semplice pattern utilizzando tre elementi della batteria,
cassa rullante e charleston, come riportato in figura (figura 4.51).
Figura 4.51
Il pattern da realizzare
3. Puoi registrare il pattern utilizzando la funzione Ciclo, in modo da suonare un
elemento per volta e aggiungere ad ogni ciclo un altro elemento. Fai quindi clic
sul pulsante Ciclo posto sulla barra di trasporto, controlla i valori dei Locatori
per impostare le misure da mettere in ciclo, e verifica che il campo Rec.Ciclo sia
impostato su Mix (figura 4.52).
Figura 4.52
Impostazioni del Ciclo
4. Fai clic sul pulsante Registra e suona sulla tastiera, al tasto corrispondente alla
nota Fa#, per registrare il charleston. Senza fermare la registrazione, al ciclo successivo suona sul tasto del DO per registrare la cassa, successivamente suona sul
tasto del RE per registrare il rullante. Terminata la registrazione fai clic sul pulsante Ferma.
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Il MIDI
5. Disabilita il Click del metronomo e fai clic sul pulsante Inizia, lascia attiva la funzione di Ciclo per poter ascoltare in modo continuo le due misure del progetto
(figura 4.53).
Figura 4.53
Esecuzione in ciclo
6. Come puoi notare tutti e tre gli elementi della traccia di batteria, suonati in tempi
diversi sono ora presenti nella stessa parte e sovrapposti grazie all’utilizzo della
funzione di registrazione in Ciclo e alla modalità Mix.
Quantizzazione delle note
Dopo aver registrato le varie parti del nostro progetto musicale, può capitare ascoltandole di accorgerci di aver suonato qualche nota leggermente in ritardo o in anticipo
rispetto al tempo corretto. Non è necessario rifare tutto da capo, basta una semplice
funzione di Cubase 4 per mettere tutto a posto!
Per “mettere le note al tempo giusto” è possibile effettuare una semplice operazione
di quantizzazione sulle note registrate. La quantizzazione permette di spostare automaticamente l’inizio di ogni nota in corrispondenza della divisione ritmica adottata,
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C A P I TO L O 0 4
ad esempio adottando una griglia di quantizzazione per quarti, tutte le note saranno
spostate temporalmente al quarto più vicino. Se una nota è stata suonata leggermente
in ritardo rispetto al secondo quarto con un valore di quantizzazione impostato per
quarti la stessa nota sarà spostata esattamente sul secondo quarto così da suonare
perfettamente a tempo.
Vediamo come procedere per applicare una quantizzazione alle parti precedentemente registrate:
1. La prima cosa da definire è il valore di quantizzazione da applicare alle parti. Nel
caso degli esempi precedenti il valore ritmico più piccolo utilizzato è l’ottavo. Applica quindi un valore di quantizzazione uguale ad un ottavo per quantizzare le
note ognuna all’ottavo più vicino. Sulla barra degli strumenti fai clic sulla freccia
rivolta verso il basso nel riquadro del Tipo di Quant. (figura 4.54).
Figura 4.55
Il valore
di quantizzazione
selezionato
Figura 4.54
Il selettore del valore
di quantizzazione
2. All’apertura del menu a comparsa seleziona il valore 1/8 Nota (figura 4.55).
3. Puoi scegliere se quantizzare tutte le parti o solo alcune. A volte infatti una esecuzione con qualche “imperfezione” può avere più groove e calore di una parte
eseguita precisamente ma che risulta fredda all’ascolto. Per quantizzare una parte
bisogna selezionarla facendoci clic sopra, per quantizzare contemporaneamente
tutte le tracce seleziona dal menu Edit la voce Seleziona e fai clic su Tutto (figura
4.56).
4. Le parti selezionate appariranno contornate da una sottile linea di colore rosso
(figura 4.57).
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Il MIDI
Figura 4.56
Il comando Seleziona Tutto
Figura 4.57
Le parti selezionate
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5. Seleziona il menu MIDI e fai clic sulla voce Quantizzazione (figura 4.58).
Figura 4.58
Il comando
Quantizzazione
6. Deseleziona le parti facendo clic in un punto vuoto della finestra e ascolta il risultato della quantizzazione applicata alle note.
Spostare duplicare e tagliare le parti
Dopo aver realizzato le prime misure del nostro progetto è possibile utilizzare le stesse
parti già registrate per sviluppare il progetto utilizzando ad esempio il principio della
ripetizione e variazione. Vediamo come fare per spostare duplicare e tagliare le parti
già registrate:
1. Per spostare una parte basta semplicemente selezionarla e trascinarla in una nuova
posizione. Fai clic sulla parte “scala” nella prima traccia e tenendo premuto il pulsante del mouse, trascina la parte fino alla misura 2 (figura 4.59).
Come puoi notare, durante il trascinamento una casella di testo indica la nuova posizione della parte, e tra parentesi di quante misure la parte è stata spostata.
2. Raggiunta la posizione voluta, rilascia il pulsante del mouse per inserire la parte
nella nuova posizione (figura 4.60).
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Il MIDI
Figura 4.59
Trascinamento
di una parte
Figura 4.60
Spostamento
della parte in
una nuova posizione
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C A P I TO L O 0 4
3. Per duplicare una parte tieni premuto il tasto <Alt> sulla tastiera del tuo computer, seleziona una parte e trascinala nella posizione desiderata. Sotto il cursore
una casella con all’interno il simbolo più (+) sta ad indicare che la parte che si sta
trascinando è un duplicato. Duplica la parte “synth” della seconda traccia una volta
copiandola alla misura 3 (figura 4.61).
Figura 4.61
Duplicazione di
una parte
4. Ripeti l’operazione precedente per duplicare una volta le parti di “basso” e “batteria” come mostrato in figura (figura 4.62).
Figura 4.62
Le parti duplicate
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Il MIDI
5. Imposta il locatore destro sul valore 5, attiva il Ciclo e fai clic sul pulsante Inizia
per ascoltare in Loop le parti del progetto.
6. Per tagliare una parte fai clic sul pulsante Separa rappresentato da una icona raffigurante un paio di forbici (figura 4.63).
7. Il cursore assume ora la forma di un paio di forbici (figura 4.64).
Figura 4.63
Il pulsante per tagliare le parti
Figura 4.64
La forma del cursore
8. Per impostare l’intervallo di movimento della “forbice” sulla parte da tagliare, fai
clic sul triangolo rivolto verso il basso nel campo Selettore Griglia (Grid Selector)
(figura 4.65).
9. All’apertura del menu a comparsa seleziona l’opzione Usa Quantizzazione (Use
Quantize) per impostare gli intervalli della griglia in base al valore impostato per
la quantizzazione (figura 4.66).
Figura 4.65
Il settore Griglia
Figura 4.66
Impostazione della Griglia
10. Avendo impostato precedentemente nel campo Tipo Griglia un valore di quantizzazione pari ad un ottavo, puoi ora tagliare le parti per ogni ottavo. Posiziona la
forbice sulla parte “scala” alla misura 2.3.3 e fai clic per tagliare la parte in due parti
separate (figura 4.67).
Figura 4.67
Selezione del punto
di taglio
11. Dopo aver tagliato la parte, le due parti separate appariranno contornate da una
linea come in figura (figura 4.68).
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Figura 4.68
Le parti separate
12. Fai clic sul pulsante Selezione Oggetto per utilizzare il cursore come normale
puntatore (figura 4.69).
Figura 4.69
Il pulsante
Selezione Oggetto
13. Deseleziona le parti, poi duplica la prima parte della prima traccia alla misura 4,
così come mostrato in figura (figura 4.70).
Figura 4.70
Duplicazione della
parte
14. Premi il pulsante Inizia e ascolta il risultato delle operazioni effettuate. Puoi continuare ad aggiungere parti, tagliarle, spostarle e duplicarle a tuo piacimento fino
alla realizzazione completa di un progetto musicale.
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Il MIDI
Esportare un MIDI file
Quando salvi un progetto in Cubase 4, il formato del file è un formato proprietario
(.cpr). Un file quindi che può essere gestito con Cubase 4, ma non con tutti i tipi di
software o hardware dedicati alla gestione dei dati MIDI. Per ottenere un MIDI-file
devi esportare il progetto nel relativo formato. In tal modo il file generato (.mid) potrà
essere letto e trattato da tutti i sequencer in grado di gestire un MIDI-file.
Impostare gli eventi
Prima di esportare un MIDI-file, è necessario compiere alcune operazioni per inserire nelle tracce MIDI alcuni eventi che permettono di settare determinati controlli
e parametri dei moduli sonori, ad esempio il volume di una parte, lo strumento, il
posizionamento della parte nel fronte stereo ecc. Tali eventi possono essere inseriti
manualmente, utilizzando l’Editor Elenco (vedi capitolo successivo), oppure eseguendo una precisa procedura.
Vediamo di seguito come impostare gli eventi da inserire nelle tracce MIDI:
1. Nella lista delle tracce fai clic su una traccia per selezionarla. Seleziona ad esempio
la seconda traccia (synth) (figura 4.71).
Figura 4.71
Selezione della seconda traccia
2. Posiziona il puntatore in basso a sinistra nel riquadro della traccia. Alla visualizzazione del pulsante Mostra/Nascondi Automazione, fai clic su di esso (figura
4.72)
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C A P I TO L O 0 4
Figura 4.72
ll pulsante
Mostra/Nascondi
Automazione
3. Sotto la traccia del synth appare una traccia di automazione relativa al volume,
dal riquadro di selezione puoi comunque impostare diversi tipi di eventi, lascia
l’impostazione di default Volume (figura 4.73).
Figura 4.73
La traccia del Volume
4. Fai clic sul pulsante Abilita lettura presente sulla traccia di automazione e contraddistinto dalla lettera R (figura 4.74).
Figura 4.74
Il pulsante
Abilita lettura
5. Fai clic sul campo del valore da inserire e all’apertura della barra verticale, sposta il
cursore per determinare ed inserire il valore del volume da assegnare alla traccia.
Al rilascio del mouse il valore sarà inserito automaticamente impostato nel campo
(figura 4.75).
104
Il MIDI
Figura 4.75
Il cursore per il volume
della traccia
6. Posiziona il cursore in basso a sinistra nel riquadro della traccia di automazione e
alla visualizzazione del pulsante Aggiungi Traccia Automazione fai clic su di esso
per aprire una ulteriore traccia di automazione e imposta il valore di Pan (panoramica) (figura 4.76).
Figura 4.76
La traccia
di automazione
relativa al Pan
7. Imposta il valore a –17 per ascoltare il suono della traccia leggermente spostato
verso sinistra (figura 4.77).
Figura 4.77
Impostazione del Pan
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8. Nascondi le tracce di automazione facendo clic sul pulsante che appare posizionando il puntatore in alto a sinistra su ogni traccia.
9. Ripeti l’operazione su tutte le altre tracce del progetto, impostando per ognuna
Volume e Pan (Figura 4.78).
Figura 4.78
Impostazione
del Volumi e Pan di
tutte le tracce
Inserire gli eventi nelle Tracce MIDI
Dopo aver impostato per ogni traccia gli eventi da inserire, vediamo come fare per
inserirli nelle tracce MIDI:
1. Controlla nell’Inspector che in ogni traccia sia presente, nel campo prg il corretto
numero di “programma” relativo allo strumento assegnato (vedi Appendice A)
(figura 4.79).
Figura 4.79
Il campo relativo al
Program Change
2. Seleziona la traccia nella quale inserire gli eventi MIDI precedentemente impostati, metti tutte le altre tracce in Mute, disabilita il pulsante Abilita Lettura delle
altre tracce, imposta il locatore sinistro a misura 1 e il destro sull’ultima misura
della traccia (misura 5) e fai clic sul pulsante per abilitare il Ciclo (figura 4.80).
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Il MIDI
Figura 4.80
Impostazioni della traccia 2
3. Seleziona il menu Midi e fai clic sulla voce Unisci MIDI nel Loop (figura 4.81).
Figura 4.81
Il comando Unisci MIDI
nel Loop
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4. Nella finestra di dialogo Opzioni per unire il MIDI spunta la casella Elimina destinazione (Erase Destination) per sostituire la nuova parte (contenente tutti gli
eventi MIDI impostati) alla precedente (figura 4.82).
Figura 4.82
La finestra Opzioni per
unire il MIDI
5. Fai clic sul pulsante OK per avviare l’operazione.
6. Le parti della traccia selezionata vengono sostituite da una unica parte di nome
Unito, la quale come vedremo più avanti conterrà gli eventi MIDI relativi al Program Change, al Volume ad al Pan (figura 4.83).
Figura 4.83
La nuova parte
7. Ripeti con le stesse modalità tale procedura su tutte la rimanenti Tracce.
8. Per essere sicuri che gli eventi siano stati correttamente inseriti nelle tracce, seleziona una traccia e dal menu MIDI fai clic sulla voce Apri Editor Elenco (Open
List Editor) (figura 4.84).
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Il MIDI
Figura 4.84
Il comando Apri Editor
Elenco
9. Come puoi notare nell’Editor Elenco, di cui tratteremo nel successivo capitolo,
sono presenti in alto nella lista i tre eventi MIDI con i rispettivi valori precedentemente impostati (figura 4.85).
Figura 4.85
L’Editor Elenco
Esportare il Midi file
Dopo aver inserito nelle tracce MIDI gli eventi necessari, nell’esempio del paragrafo
precedente Programm Change Volume e Pan, possiamo esportare il MIDI file relativo e ascoltarlo con qualunque modulo sonoro GM. In ogni caso sarà riprodotto il
corretto strumento assegnato ad ogni traccia, il volume al livello precedentemente
impostato per ogni traccia, e il posizionamento stereo (Pan) al valore assegnato precedentemente ad ogni traccia.
Vediamo quali sono le operazioni da compiere per esportare un MIDI file:
1. Seleziona dal menu File la voce Esporta e fai clic su MIDI file (figura 4.86).
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Figura 4.86
Il comandi Esporta
MIDI file
2. All’apertura della finestra Esporta MIDI File, indica il percorso della cartella nella quale salvare il file, assegna un nome al file e fai clic sul pulsante Salva (figura
4.87).
Figura 4.87
La finestra Esporta
MIDI File
3. Nella successiva finestra di dialogo imposta le opzioni di esportazioni disabilitando il pulsante Tipo 0 per esportare un MIDI file che mantiene la separazione tra
le tracce (figura 4.88).
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Il MIDI
Figura 4.88
Selezione del tipo
di MIDI File
4. Il MIDI file viene immediatamente generato ed esportato.
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