Ministero dell`istruzione, dell`università e della ricerca
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Ministero dell`istruzione, dell`università e della ricerca
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO SUPERIORE “IVAN PIANA” (BGIS00700Q) Istituto Tecnico Settore Economico/Commerciale “Ivan Piana” (BGTD007012) Istituto Tecnico Settore Tecnologico/Industriale “Galileo Galilei” (BGTF007018) Istituto Professionale Socio Sanitario (BGRF00701C) Via XX Settembre, 4 - 24065 LOVERE (BG) Codice fiscale: 81003120169 Tel. 035/960300-960229 Fax 035/983325 Sito internet: www.ispiana.gov.it E-mail: [email protected] Posta elettronica certificata: [email protected] Prot. n. n°22/ 4.2.l Lovere,04.01.2017 Documento integrativo al PTOF PIANO TRIENNALE DELL’ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (ASL) Premessa L’alternanza scuola lavoro si basa su una concezione integrata del processo educativo in cui il momento formativo, attuato mediante lo studio teorico d’aula, e il momento applicativo, attuato mediante esperienze assistite sul posto di lavoro, si fondono. L’alternanza scuola-lavoro venne introdotta nel sistema scolastico italiano con la Legge 53/2003, voluta dall’allora Ministro Moratti; si trattava di una sperimentazione che è rimasta tale fino a luglio 2015, quando il Parlamento italiano ha approvato la Legge 107/2015 , la c.d. “Buona scuola”, con cui di fatto termina la fase di sperimentazione e l’alternanza scuola-lavoro diviene ordinamento. Con tale legge l’alternanza scuola lavoro è stata organicamente inserita nell’offerta formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado, quale parte integrante dei percorsi di istruzione e si configura quale metodologia didattica innovativa del sistema dell’istruzione che consente agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età, di realizzare i propri percorsi formativi alternando periodi di studio “in aula” e forme di apprendimento in contesti lavorativi. Si tratta, dunque, di una possibilità attraverso la quale si attuano modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo. Con l’alternanza scuola-lavoro si riconosce, infatti, un valore formativo equivalente ai percorsi realizzati in azienda e a quelli curricolari svolti nel contesto scolastico. Attraverso la metodologia dell’alternanza si permettono l’acquisizione, lo sviluppo e l’applicazione di competenze specifiche previste dai profili educativi culturali e professionali dei diversi corsi di studio che la scuola ha adottato nel Piano dell’Offerta Formativa. Il modello dell’alternanza scuola-lavoro, inoltre, intende non solo superare l'idea di disgiunzione tra momento formativo ed applicativo, ma si pone l’obiettivo più incisivo di accrescere la motivazione allo studio e di guidare i giovani nella scoperta delle vocazioni personali, degli interessi e degli stili di apprendimento individuali, arricchendo la formazione scolastica con l’acquisizione di competenze maturate “sul campo”. L'Alternanza Scuola Lavoro si esplica nella realizzazione di percorsi progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità dell'istituzione scolastica o formativa, sulla base di apposite convenzioni con le imprese, o con le rispettive associazioni di rappresentanza, o con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, o con gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituiscono rapporto individuale di lavoro (art.4 D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 77) Nuove Introduzioni “Registro nazionale dell’alternanza “ presso Camere di Commercio, Industria e Artigianato (Legge 107/2015, comma 41) “Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro” prevista da apposito Regolamento (Legge 107/2015, comma 37) per dare una possibilità per gli studenti e le studentesse di esprimere una valutazione sull'efficacia e sulla coerenza dei percorsi stessi con il proprio indirizzo di studio, anche ai fini orientativi e per regolare le modalità di applicazione, agli studenti impegnati in alternanza ovvero in attività di stage, tirocinio e didattica in laboratorio, della normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro definiti dal Decreto Legislativo 81/2008. Il Regolamento fa riferimento alla gratuità delle convenzioni che la scuola stipula con i soggetti ospitanti; al fatto che l’individuazione delle strutture e la stipula delle convenzioni è considerata l’attività più significativa e delicata di tutto lo specifico percorso; che le attività di alternanza sono accuratamente accompagnate, oltre che dalla prevista formazione in materia di sicurezza, anche da un’adeguata azione di programmazione didattica, trasversale a tutte le discipline, sulle caratteristiche del mondo del lavoro e, in particolare, sui diritti e doveri dei lavoratori nell’ottica dell’educazione alla cittadinanza. Le fasi dell’alternanza Le fasi in cui si articolano le attività di alternanza scuola lavoro sono tre: la progettazione, lo svolgimento e la valutazione finalizzata alla certificazione delle competenze. Nella prima fase la scuola, per il tramite del Consiglio di classe e l’azienda che ospiterà gli studenti (nel caso di tirocinio), per il tramite del tutor aziendale, si incontrano per progettare il percorso di alternanza e, in particolare, gli obiettivi che lo studente dovrà raggiungere. Poiché l’alternanza scuola-lavoro è una metodologia didattica, gli obiettivi individuati sono sia di carattere trasversale che disciplinare e puntano al raggiungimento di alcune conoscenze, abilità e competenze individuate nelle “Linee guida” (Direttiva n°4 del 16 gennaio 2012 - Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento. Secondo biennio quinto anno) e nei profili in uscita. Vista la L.107/2015 l’istituto tecnico superiore Ivan Piana di Lovere (Bg) garantisce agli studenti nell’arco del Triennio 400 ore di alternanza scuola lavoro. È indispensabile effettuare alcune precisazioni riguardo il computo delle ore: - l’obbligo di alternanza entra in vigore per gli studenti delle classi terze a partire dall’anno scolastico 2015/2016; - il monte ore va raggiunto durante il secondo biennio e terzo anno; - l’alternanza può essere effettuata sia in periodo scolastico sia in periodo di sospensione delle lezioni, anche con la modalità dell’impresa simulata; - sono da conteggiarsi anche le ore impiegate per attività di preparazione (quale ad esempio la formazione in materia di sicurezza) e di verifica; - l’obbligo di alternanza si considera assolto con almeno il 75% delle ore previste; l’assoluzione dell’obbligo è condizione indispensabile per l’ammissione all’Esame di Stato. Il periodo di apprendimento in contesto lavorativo/tirocinio curriculare Come è noto, l’alternanza si articola in periodi di formazione in aula e periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro. Il periodo di apprendimento che lo studente trascorre in un contesto lavorativo può essere considerato a tutti gli effetti come un tirocinio curriculare (si vedano in proposito l’art. 4 della Legge 53/03, la Nota del Ministero del Lavoro n. 4746 del 14 febbraio 2007 e la Circolare del Ministero del Lavoro n. 24 del 12 settembre 2011). Pertanto, benché sia corretto dire che il tirocinio non possa essere identificato con l’alternanza tout court, è altrettanto corretto affermare che il tirocinio curriculare sia un momento dell’alternanza, ovvero la fase “pratica” di un percorso di alternanza, il periodo di formazione svolto dallo studente presso la struttura ospitante. Tuttavia, è necessario ricordare che, non essendo ancora definita una disciplina del tirocinio curriculare, le scuole, nel momento in cui stipulano le Convenzioni con i soggetti ospitanti, fanno ancora riferimento all’art. 18 della legge196/97 (“Tirocini formativi e di orientamento”) e al relativo Decreto attuativo (DM 142/98). Ad oggi, infatti, sono ancora i provvedimenti appena richiamati, benché ormai ampiamente superati, a costituire l’unico quadro normativo di riferimento per l’attivazione dei tirocini curriculari. E’ infine opportuno ricordare che stage e tirocinio sono termini che designano sostanzialmente la stessa cosa. Stage e tirocinio Stage e tirocini, anche se spesso utilizzati come sinonimi, indicano in realtà due tipologie di esperienze attraverso le quali gli studenti prendono contatto, prima della conclusione dell'esperienza scolastica, con il mondo del lavoro. Possono avere finalità diverse (es. orientative, formative ecc.), una durata variabile (dalla visita aziendale della durata di un giorno a stage di tre o quattro settimane), una diversa collocazione all’interno del percorso formativo annuale (all’avvio dell’anno scolastico, durante lo svolgimento o al termine delle lezioni, nelle pause didattiche, ecc.), o pluriennale, con riferimento alla struttura del corso di studi (es. secondo biennio, quinto anno ecc.). Lo stage, attivato preferibilmente sulla base di una convenzione tra istituzione scolastica ed impresa, consiste nel trascorrere un certo periodo di tempo all’interno di una realtà lavorativa allo scopo di verificare, integrare e rielaborare quanto appreso in aula e/o laboratorio. Il tirocinio - che secondo la legge istitutiva n. 196/1997 si distingue in tirocinio formativo e tirocinio di orientamento - è utilizzato generalmente come opportunità di inserimento temporaneo nel mondo del lavoro ed è finalizzato all’acquisizione di nuove competenze e di una esperienza pratica che favoriscono la crescita professionale e personale del tirocinante. In ogni caso, la funzione principale degli stage e dei tirocini, propria della filiera tecnica e professionale, è quella di agevolare le scelte formative e professionali degli studenti attraverso un apprendimento fondato sull’esperienza, più o meno prolungata, in ambienti di lavoro esterni alla scuola, che possono riferirsi ad una pluralità di contesti (imprese e studi professionali, enti pubblici, enti di ricerca, associazioni di volontariato ecc.), selezionate anche in relazione ai settori che caratterizzano i vari indirizzi di studi e la dinamicità del mondo del lavoro. Finalità dell’alternanza scuola lavoro All’interno del sistema educativo del nostro Paese l’alternanza scuola lavoro è stata proposta come metodologia didattica per: a) attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica; b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro; c) favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; d) realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti di cui all’articolo 1, comma 2, nei processi formativi; e) correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio I vantaggi dell’alternanza per lo studente coinvolto sono molteplici: dalla crescita personale all’acquisizione di una maggiore conoscenza di sé, dei propri interessi, delle proprie attitudini, dal rafforzamento della motivazione ad apprendere ad una maggiore efficacia dell’apprendimento teorico e, non ultimi, il consolidamento delle conoscenze apprese in aula e la spendibilità nel mondo lavoro delle competenze acquisite. Obiettivi formativi dell’alternanza scuola lavoro COMPETENZE TRASVERSALI 1. rispetta le regole e le norme di civile convivenza 2. è capace di comunicare 3. sviluppa la capacità di assunzione di responsabilità individuale e sociale 4. è consapevole dell'esistenza delle procedure adottate nel sistema di gestione della qualità PROFESSIONALI 1. esegue le mansioni nel contesto generale del quadro analitico richiesto 2. utilizza in modo flessibile gli strumenti informatici finalizzati alla elaborazione dei dati 3. ricerca applicando criteri opportuni il materiale informativo e normativo ABILITA’ TRASVERSALI 1. ha cura di sé e della proprie cose e dimostra correttezza nei rapporti interpersonali 2. sa comunicare in modo adeguato all’ambiente e al contesto 3. sa lavorare in team 4. utilizza moduli e istruzioni di lavoro relative al sistema di gestione della qualità PROFESSIONALI 1. Utilizza procedure accreditate 2. Accede a reti informatiche per il trasferimento di dati 3. Utilizza metodiche e articoli in lingua straniera CONOSCENZE TRASVERSALI 1. conosce termini, strutture linguistiche, regole morfosintattiche, funzioni comunicative 2. conosce le principali tecniche dei linguaggi non verbali PROFESSIONALI 1. conosce la normativa vigente in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 2. conosce le principali apparecchiature di laboratorio 3. conosce le principali tecniche analitiche 4. conosce il funzionamento dei software utilizzati 5. conosce la lingua straniera MODALITA’ DI ACCERTAMENTO TRASVERSALI 1. griglie di osservazione 2. test di apprendimento 3. Problem solving PROFESSIONALI 1. griglie di osservazione 2. test di apprendimento Organi e risorse umane coinvolti nell’attività di ASL (Alternanza Scuola Lavoro) SOGGETTO - FUNZIONI e COMPITI ORGANO RISORSE UMANE (a.s.2016-17) Comitato Tecnico Effettua l’analisi dei bisogni formativi Dott.ssa Zandonai Scientifico (CTS) del territorio Celestina, prof. Marchesi Davide, prof. Pennacchio Alex. Commissione Prende visione dell’analisi dei bisogni Proff. Campagna Alternanza Scuola- formativi del territorio. Raffaele, Camplani Lavoro (ASL) Individua gli enti/strutture/aziende Laura, Foti Cuzzola partner e propone e definisce gli Mario, Glisoni accordi con le stesse. Federica, Gregori Adelio, Macario Lorena, Marchesi Davide, Mazza Andrea, Mazza Annamaria, Migliorati Gianmario, Pellegrini Maddalena, Quetti Gabriele, Rigo Alfredo, Sartori Fabiana, Signorini Nerina. Dirigente Scolastico Partecipa al CTS, sottoscrive gli Dott.ssa Zandonai accordi (convenzioni) con i partners. Celestina Prende parte alle fasi di elaborazione del progetto, lo sottopone agli organi collegiali, è responsabile del progetto. Firma gli attestati di certificazione delle competenze. Organizza un’ adeguata disseminazione del progetto e dei suoi risultati. Referente del Partecipa alla redazione del progetto, Prof.ssa Mazza progetto predispone la modulistica per il Annamaria (IPSS) monitoraggio e la valutazione del Prof. Migliorati progetto; verifica lo svolgimento delle Gianmario (ITC) attività ed il rispetto dei tempi, coordina Prof.ssa Macario eventuali azioni di correzione in base Lorena (ITIS) alle indicazioni del tutor e del consiglio di classe; coordina le attività dei soggetti coinvolti; gestisce i flussi informativi; fornisce supporto ai tutor interni ed esterni. Raccoglie gli strumenti di valutazione, assume la valutazione del Consiglio di classe. Redige la rendicontazione del progetto: raccolta, tabulazione dei dati e relazione finale. Collabora alla disseminazione dei risultati fornendo tutti i materiali ed il resoconto finale Consiglio di classe Assume i report relativi alle esigenze Indirizzo Socio occupazionali del territorio; analizza la Sanitario: situazione della classe; seleziona gli 3AS-3BS-4AS-4BS alunni sulla base di interessi, aspettative e potenzialità individuali;collabora alla Indirizzo Tecnico stesura del progetto definendo obiettivi, Economico: fasi, attività, discipline coinvolte, criteri e 3AE-3PE-4PE strumenti di valutazione. Attiva moduli propedeutici all’esperienza Indirizzo Tecnico di tirocinio; verifica le competenze in Industriale: ingresso; 3AT-3BT-3CT-4AT- predispone le lezioni interattive e attività 4BeT di laboratorio; analizza il contenuto della documentazione prodotta dagli attori del processo e propone azioni correttive. Verifica e valuta le competenze disciplinari in uscita; valuta il percorso di ASL, redige l’attestato delle competenze. Riconosce il credito Formativo nella pagella di fine anno scolastico. Tutor interno Cura l’abbinamento studente/azienda; Proff. Campagna mette a punto con il tutor esterno il Raffaele (5BS), Foti progetto formativo. Cuzzola Mario Mantiene i contatti con i tutor esterni; (4BT), Glisoni svolge una funzione di raccordo tra Federica (5AS), azienda e consiglio di classe; informa il Gregori Adelio referente del progetto ed il consiglio di (3AT, 4AT), classe sull’andamento delle attività in Macario Lorena azienda; propone ai tutor aziendali (3BT), Mazza eventuali azioni correttive sulle Andrea (3CT), indicazioni del C.d.C. Mazza Annamaria Segue l’inserimento degli alunni nella (3AS, 3BS), realtà lavorativa; gestisce i flussi Migliorati Gianmario informativi del (3PE), Rigo Alfredo progetto. (4PE), Sartori Analizza con il tutor esterno i risultati Fabiana (4AS, conseguiti dall’alunna/o; relaziona al 4BS), Signorini consiglio di classe sull’andamento delle Nerina (3EE). attività di ASL. Raccoglie ed analizza i risultati che emergono dagli strumenti di monitoraggio e di valutazione finale; compila un resoconto sull’attività. Collabora alla disseminazione dei risultati fornendo tutti i materiali utili. Tutor esterno Definisce ruolo e compiti dell’alunna/o che ospiterà; realizza con il tutor interno il progetto formativo. Inserisce l’alunno in azienda; lo istruisce e lo guida nello svolgimento dei compiti. Mantiene i contatti con i tutor interni; redige i documenti del monitoraggio. Compila la griglia di valutazione; analizza con il tutor interno i risultati dall’alunna/o. Alunni Si attivano in tutti i processi messi in atto per raggiungere gli obiettivi del percorso. Partecipano a riunioni informative e formative (corsi sicurezza) compilando e aggiornando il proprio calendario degli impegni; seguono lezioni d’aula preparatorie e propedeutiche all’esperienza di ASL. Svolgono le attività aziendali previste dal patto formativo; compilano il diario di bordo/relazione dopo attenta riflessione sulle attività in cui sono coinvolti. Redigono la scheda di Autovalutazione. Ripartizione delle ore nel secondo Biennio e nel V anno La ripartizione delle ore è diversificata a seconda dell’indirizzo. Indicativamente la suddivisione è la seguente: INDIRIZZO ECONOMICO INDIRIZZO INDIRIZZO SERVIZI MECCANICO/ELETTRICO SOCIO-SANITARI Classi terze: 200 ore Classi terze: 160 ore Classi terze: 180 ore Classi quarte: 130 ore Classi quarte: 160 ore Classi quarte: 140 ore Classi quinte: 70 ore Classi quinte: 80 ore Classi quinte: 80 ore Modelli di alternanza I percorsi di ASL possono riferirsi a vari modelli che hanno in comune la progettazione del percorso da parte del Consiglio di classe, la condivisione dello stesso con l’impresa, la personalizzazione del percorso di ogni studente, la valutazione e la certificazione finale ad opera del Consiglio di classe. Le attività di ASL possono comprendere: - Alternanza: scuola e azienda progettano un percorso condiviso che permetta allo studente di sviluppare le competenze obiettivo in un contesto lavorativo/operativo; prevede fasi di apprendimento in aula alternate a fasi di apprendimento in contesto lavorativo. Può esplicarsi attraverso un tirocinio o uno stage. Stage e tirocini, anche se spesso utilizzati come sinonimi, indicano in realtà due tipologie diverse di esperienze attraverso le quali gli studenti prendono contatto, prima della conclusione dell'esperienza scolastica, con il mondo del lavoro. Il tirocinio curriculare è la fase “pratica” di un percorso di alternanza, è il periodo di formazione svolto dallo studente presso la struttura ospitante. Lo stage consiste nel trascorrere un certo periodo di tempo all’interno di una realtà lavorativa allo scopo di verificare, integrare e rielaborare quanto appreso in aula e/o laboratorio. Possono avere finalità diverse (es. orientative, formative ecc.), una durata variabile (dalla visita aziendale della durata di un giorno a stage di tre o quattro settimane), una diversa collocazione all’interno del percorso formativo annuale (all’avvio dell’anno scolastico, durante lo svolgimento o al termine delle lezioni, nelle pause didattiche, ecc.), o pluriennale, con riferimento alla struttura del corso di studi (es. secondo biennio, quinto anno ecc.). - L’Impresa Formativa Simulata (IFS): la scuola ed un’azienda tutor progettano un percorso condiviso che guida lo studente a costituire e a gestire un’impresa simile a quella reale. Tale modalità permette la condivisione con altre aziende simulate dei processi di lavoro mediante un confronto tra pari e lo sviluppo di competenze digitali attraverso la realizzazione di transazioni e adempimenti con la rete telematica. - Il Project Work: prevede la progettazione di un servizio, oggetto o processo su commissione di un’azienda partner; la condivisione con i compagni di classe della gestione di un compito reale porta gli studenti a sviluppare le competenze attinenti il lavoro di gruppo e la collaborazione tra pari. Per il corrente anno scolastico l’Alternanza classica con uno o più periodi di tirocinio presso le imprese viene effettuata da tutte le classi dell’Istituto. Per le classi 3AT, 3BT, 5AT è previsto inoltre il Project Work e per le classi 3PE, 5AS e 5BS l’IFS. Inoltre sono da computare nel monte ore le ore svolte per la formazione sulla sicurezza, le uscite professionalizzanti e la relativa progettazione, le ore di stage linguistico (se vengono garantiti i requisiti di valutazione da parte di un tutor esterno) e tutto quanto concorre all’acquisizione delle competenze obiettivo del percorso. La formazione sulla sicurezza La legge 107 chiarisce al comma 38 le disposizioni in materia di sicurezza, già introdotte dall’art. 3 del DPR 547/1955 e richiamate nel decreto ministeriale n. 382 del 1998 e precisamente: le scuole sono tenute a formare gli alunni al pari di quanto devono fare le aziende con i propri lavoratori. Gli studenti dell’Ivan Piana, pertanto, ricevono una formazione generale di 4 ore sui concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione a scuola, diritti e doveri dei vari soggetti scolastici, organi di vigilanza, controllo e assistenza. Per questa formazione si ricorre ad un ente esterno specializzato nella formazione sulla sicurezza. Inoltre, vengono impiegate figure professionali interne alla scuola per la formazione specifica. A seconda del livello di rischio previsto nelle aziende ospitanti per i tirocini effettuati dagli alunni dei vari indirizzi, vengono effettuate 8 o 12 ore, rispettivamente per gli studenti degli indirizzi Economico e Sociale e per quelli dell’indirizzo Industriale, sulle tematiche: rischi infortuni, meccanici ed elettrici generali, macchine, attrezzature, cadute dall’alto, rischi da esplosione, rischi chimici, cancerogeni, biologici, fisici, rischi videoterminali, DPI, organizzazione del lavoro, ambienti di lavoro, stress lavoro correlato, movimentazione dei carichi, segnaletica, emergenze, procedure esodo e incendi, procedure primo soccorso, procedure di sicurezza con riferimento al profilo specifico, incidenti ed infortuni mancati. Ogni studente dispone di un proprio libretto sulla sicurezza in cui viene riportato anche il percorso di formazione effettuato. Criticità Impossibilità nel garantire qualità con numeri elevati di studenti Difficoltà nell’ associare l’alunno alla sua azienda Incongruenza con i tempi scuola e i tempi azienda Il Dirigente scolastico Dott.ssa Zandonai Celestina