25 Studio sulla traversa fluviale
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25 Studio sulla traversa fluviale
REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNE DI PRIOLA IMPIANTO IDROELETTRICO SUL FIUME TANARO in località "Pievetta" Documentazione ai sensi del d.lgs.387/03 Documentazione integrativa - Classifica 2011-08.09/005465-02 - 15.12 VAL RELAZIONE SULLA TRAVERSA FLUVIALE DATA PROGETTO SCALA Marzo 2013 GRUPPO DI PROGETTAZIONE STUDIO DI INGEGNERIA Dott. Ing. ANTONIO CAPELLINO Via Rosa Bianca, 18 12084 Mondovì - (CN) 0174/551247 [email protected] Elaborato 25 RICHIEDENTE Piazza Carlo Alberto, 14 12035 RACCONIGI (CN) C.F. e P.Iva 02298800042 0172/813870 cell 348/3801344 [email protected] Geom. ALBERTO BALSAMO S.S. 28 Nord, 6 - 12084 Mondovì (CN) 347-4097196 [email protected] Dott. Arch. DANIELE BORGNA Via G. Pascoli, 39/6 - 12084 Mondovì (CN) 339-3131477 [email protected] Dott. Ing. ALBERTO BONELLO Strada di Pascomonti - 12084 Mondovì (CN) 328-4541205 [email protected] Si riservano tutti i diritti di divulgazione e/o riproduzione del presente documento senza specifica autorizzazione ai sensi della legge 24.04.41 n.633 e s.m. ed int. Relazione sulla traversa fluviale Sommario 1. Premessa ............................................................................................................. 2 2. Inquadramento idrologico ..................................................................................... 3 3. Volume d’invaso dello sbarramento ..................................................................... 4 4. Valutazione del rischio intrinseco ......................................................................... 5 5. Elaborati grafici .................................................................................................... 9 5.1. Il bacino tributario .......................................................................................... 9 5.2. Planimetria dell’invaso .................................................................................. 9 5.3. Planimetria quotata ....................................................................................... 9 5.4. Particolari delle strutture dello sbarramento .................................................. 9 6. Inquadramento geologico del territorio interessato............................................. 10 7. Verifica del risalto in platea ................................................................................ 11 7.1. Determinazione del battente idraulico a valle.............................................. 11 7.2. Analisi del risalto idraulico diretto (salto di Bidone) ..................................... 13 8. Verifica del rigurgito dello sbarramento .............................................................. 14 9. Verifica di stabilità .............................................................................................. 15 9.1. Normativa di riferimento .............................................................................. 15 9.2. Caratteristiche dei materiali ......................................................................... 16 9.2.1. Calcestruzzo ........................................................................................ 16 9.2.2. Acciaio per armatura ............................................................................ 16 9.2.3. Terreno ................................................................................................ 16 9.3. Analisi dei carichi ........................................................................................ 18 9.3.1. Pesi propri ............................................................................................ 18 9.3.2. Azioni permanenti ................................................................................ 18 9.3.3. Azioni sismiche .................................................................................... 19 9.4. Approcci progettuali, combinazioni di carico e verifiche .............................. 21 9.4.1. Coefficienti parziali per le azioni e per i materiali ................................. 21 9.5. Geometria dell’opera ................................................................................... 22 9.5.1. Sezione tipo con gommone.................................................................. 22 9.6. Calcolo forze agenti .................................................................................... 22 9.6.1. Sezione tipo ......................................................................................... 23 9.7. Verifiche a S.L.U. sezione tipo .................................................................... 26 9.7.1. Scorrimento sul piano di posa .............................................................. 26 9.7.2. Ribaltamento ........................................................................................ 28 9.7.3. Collasso per carico limite sull’insieme fondazione-terreno ................... 30 9.7.4. Verifiche secondo D.G.R. n. 65-15352 ................................................ 32 9.7.5. Verifica a sifonamento ......................................................................... 33 10. Ipotetico collasso dello sbarramento............................................................... 34 Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 1 Relazione sulla traversa fluviale 1. PREMESSA Il presente documento è espressamente redatto al fine dell’autorizzazione dello sbarramento fluviale connesso all’impianto idroelettrico in progetto sul fiume Tanaro nel Comune di Priola. In particolare la documentazione contiene la valutazione del rischio intrinseco dello sbarramento e indica gli elaborati progettuali che descrivono l’opera. La documentazione allegata comprende tutti gli elaborati del progetto definitivo dell’impianto idroelettrico in progetto, al fine di permetterne un inquadramento generale. Pertanto, la relazione in questione permette l’individuazione di quegli elaborati o parti di essi che riguardano esplicitamente lo sbarramento e ne permettono la valutazione. La traversa in questione è ubicata nel Comune di Priola, in località Pievetta a circa 205 metri a valle del ponte sullo stesso fiume di Via Cesare Battisti, e in particolare l’opera di derivazione è posta in sponda sinistra. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 2 Relazione sulla traversa fluviale 2. INQUADRAMENTO IDROLOGICO L’elaborato progettuale 2bis “Relazione idrologica” riporta le analisi dei vari regimi idrologici del Fiume Tanaro con riferimento alla sezione di sbarramento in questione. L’analisi comprende sia i regimi ordinari, sia quelli straordinari, in particolare si sono esaminati: anno medio; anno idrologico scarso; regime di magra; portate di massima piena. In particolare, le portate di piena del fiume Tanaro sono: Q20 = 747 m3/s; Q100 = 948 m3/s; Q200 = 1033 m3/s; Q500 = 1147 m3/s. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 3 Relazione sulla traversa fluviale 3. VOLUME D’INVASO DELLO SBARRAMENTO Il volume d’invaso dello sbarramento in progetto è definito considerando un bacino con carico piezometrico pari alla quota della soglia della traversa fluviale. I volumi che si generano sono riportati nella successiva Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.. Tabella 1: Volume d’invaso Sezione Ω (m2) Dist. (m) V (m3) 2 3 4 Traversa Totale 0.00 107,33 2 946 21,17 1 426 0,50 40 54,90 79,81 79,81 4 412 Il volume complessivo d’invaso dello sbarramento in progetto è pari a soli 4 412 m3. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 4 Relazione sulla traversa fluviale 4. VALUTAZIONE DEL RISCHIO INTRINSECO Il volume d’invaso dello sbarramento in progetto è minore di 100 000 m3 di conseguenza l’opera è esclusa dalla disciplina prevista dalla Legge Regionale 25 del 2003. Ciò nonostante si procede ugualmente alla definizione del rischio intrinseco dell’invaso, anche se con un metodo semplificato. L’indagine è svolta sull’area del Fiume Tanaro per una lunghezza significativa a valle dello sbarramento fluviale. In particolare l’Articolo 6 del Regolamento Regionale 12/R del 9 novembre 2004 prescrive che la lunghezza significativa da indagare sia pari a: L= V 10 4 con L ≥ 1 km dove - L V = 4 400 m3 lunghezza significativa (km); volume invasato. Pertanto l’area significativa d’indagine ha una lunghezza di: L= 4400 = 0,44 km < 1 km , perciò si assume L = 1 km 10 4 La successiva Figura 1 evidenzia l’area d’indagine del rischio intrinseco dello sbarramento. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 5 Relazione sulla traversa fluviale Figura 1: Area significativa di analisi del rischio intrinseco con indicazione dell’invaso Per la determinazione del rischio intrinseco si definisce la portata al colmo che scaturirebbe dall’invaso qualora si verificasse un cedimento della struttura di sbarramento. Per assurdo s’ipotizza che la traversa in questione venga a mancare istantaneamente. In tale situazione, parte dell’altezza piezometrica dell’acqua accumulata nel bacino a monte della traversa si trasformerebbe in energia cinetica secondo l’equazione: U = 2 g ⋅ h1 con - U g = 9,81 m/s2 h1 velocità della corrente; accelerazione di gravità; carico cinetico a valle. La portata che ne scaturisce è calcolabile come: Q = U ⋅ Ω = U ⋅ l ⋅ h2 = U ⋅ l ⋅ (H − h1 ) in cui - Q Ω l = 49,5 m h2 H = h1 + h2 = 1,60 m portata al colmo; area della sezione idraulica a valle; larghezza della sezione idraulica; altezza piezometrica a valle; carico idraulico totale. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 6 Relazione sulla traversa fluviale Ne consegue: Q = 2 g ⋅ h1 ⋅ l ⋅ (H − h1 ) Ipotizzando valori diversi di carico idraulico cinetico si ottengono le portate indicate in Tabella 2 e nel Grafico 1. h1 (m) 0,000 0,160 0,320 0,480 0,533 0,640 0,800 0,960 1,120 1,280 1,440 1,600 Tabella 2: Portate al colmo h2 U Ω (m) (m/s) (m2) 1,600 79,20 0,00 1,440 71,28 1,77 1,280 63,36 2,51 1,120 55,44 3,07 1,067 52,80 3,23 0,960 47,52 3,54 0,800 39,60 3,96 0,640 31,68 4,34 0,480 23,76 4,69 0,320 15,84 5,01 0,160 7,92 5,32 0,000 0,00 5,60 Q (m3/s) 0 126 159 170 171 168 157 137 111 79 42 0 Grafico 1: Portate al colmo Il valore massimo è quello riferito al carico cinetico pari ad 1/3 dell’altezza totale: H 1,60 = = 0,53 m 3 3 Q = 2 g ⋅ 0,53 ⋅ 49,5 ⋅ (1,60 − 0,53) = 171 m 3 s h1 = Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 7 Relazione sulla traversa fluviale In merito al fiume Tanaro La portata massima che può scaturire dall’invaso in seguito ad un ipotetico collasso totale ed istantaneo dello sbarramento in progetto è inferiore a un quarto della portata di massima piena con tempo di ritorno di venti anni. Ciò testimonia che la portata ipotizzata è un evento relativamente ordinario per il fiume Tanaro. A valle dello sbarramento, lungo il corso dell’alveo del fiume Tanaro non sono presenti insediamenti abitativi, commerciali od industriali. Inoltre, le infrastrutture presenti sono rappresentate in sponda sinistra orografica dalla Strada Statale n. 28 e dalla linea ferroviaria Ceva - Garessio. Le quote degli impalcati sono elevati di circa 10 m rispetto al fondo dell’alveo e sicuramente adeguato a portate di piena con tempi di ritorno superiori a duecento anni. Così, nell’eventualità del crollo dello sbarramento, nessun insediamento è raggiunto dalla conseguente onda di piena. Pertanto si ritiene che il coinvolgimento di persone nell’eventualità di un cedimento strutturale dello sbarramento sia improbabile. Nel capitolo 10 “Ipotetico collasso dello sbarramento” vengono svolte le verifiche idrauliche con metodo analitico di due sezioni tipo: quella allo scarico del sedimentatore e quella alla restituzione. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 8 Relazione sulla traversa fluviale 5. ELABORATI GRAFICI Di seguito si elencano gli elaborati grafici che compongono il progetto esecutivo dell’impianto idroelettrico in questione e riguardano prettamente lo sbarramento sul fiume Tanaro. 5.1. Il bacino tributario L’estensione del bacino idrografico è pari a 220 km2. La sezione di chiusura del bacino imbrifero in progetto del fiume Tanaro, posta presso lo sbarramento in progetto, è indicata nell’elaborato progettuale 4 “Planimetria generale”. La scala della planimetria corografica è 1:10 000. 5.2. Planimetria dell’invaso La traversa fluviale in progetto non forma un invaso propriamente detto, ma genera semplicemente un contenuto innalzamento del carico piezometrico a monte dello sbarramento con conseguente allargamento dell’area occupata ordinariamente dalla corrente. Nella Figura 1: Area significativa di analisi del rischio intrinseco è riportato il perimetro dell’invaso che si forma alle spalle della traversa fluviale. L’invaso in progetto ha un’estensione di 5572 mq e una lunghezza di circa 130 m, con un volume d’acqua invasato di 4410 mc. 5.3. Planimetria quotata La planimetria quotata del territorio a monte ed a valle dello sbarramento è riportata negli elaborati progettuali grafici 7 “Planimetria situazione esistente” e 8bis “Planimetria situazione in progetto”. In particolare il primo elaborato mostra la situazione di rilievo ed invece il secondo quella di progetto. 5.4. Particolari delle strutture dello sbarramento La planimetria dello sbarramento e delle opere complementari è riportata nell’elaborato progettuale grafico 9.3bis “Planimetria di progetto di dettaglio” in scala 1:500. I particolari della struttura di sbarramento, dello scarico di fondo e dei dispositivi di rilascio del deflusso minimo vitale sono riportati nell’elaborato progettuale grafico 9.4bis “Pianta e sezioni della traversa e dell’opera di derivazione” e nel 9.5 “Canale di presa e bacino di carico” in scala 1:100. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 9 Relazione sulla traversa fluviale 6. INQUADRAMENTO GEOLOGICO DEL TERRITORIO INTERESSATO L’inquadramento geologico del territorio interessato è riportato nell’elaborato progettuale 3 “Relazione geologica e geotecnica”. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 10 Relazione sulla traversa fluviale 7. VERIFICA DEL RISALTO IN PLATEA La traversa fluviale in progetto influisce sul regime idraulico del corso d’acqua. La corrente, sfiorando sul manufatto acquista velocità e raggiunto il piede dell’opera incontra un tratto a bassa pendenza ed alta scabrezza. Qui il flusso diventa di tipo lento, quindi si forma un risalto idraulico che raccorda le due tipologie di moto idraulico. Di seguito si analizza il risalto idraulico per verificare che sia completamente contenuto all’interno della zona a flusso rallentato, affinché la turbolenza si dissipi completamente in una porzione di alveo col fondo cementato, quindi non erodibile. 7.1. Determinazione del battente idraulico a valle Per battente idraulico a valle s’intende l’altezza del flusso idraulico immediatamente a valle del risalto idraulico. Nella sezione esaminata, il moto è considerato uniforme, perciò descritto dalla formula di Chezy. U = χ ⋅ R ⋅ if dove: - U χ R if = 0,5% velocità media della corrente, coefficiente d’attrito, raggio idraulico, pendenza del fondo dell’alveo. Utilizzando la formula di Strickler χ = c ⋅ R1 6 in cui - c = 30 coefficiente di scabrezza dell’alveo, si ottiene: U = c ⋅ R 2 3 ⋅ i 1f 2 Considerando, con buona approssimazione, un alveo con sezione rettangolare, si possono determinare: Ω = l ⋅ h0 B = l + 2 ⋅ h0 Ω R= B in cui: - l = 53,5 m h0 larghezza della sezione rettangolare dell’alveo, battente idraulico di prima approssimazione. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 11 Relazione sulla traversa fluviale La velocità media del flusso a valle dell’opera vale: U = c ⋅ R 2 3 ⋅ i 1f 2 Si può determinare la portata corrispondente al battente idraulico ipotizzato: Q = U ⋅Ω Si confronta la portata calcolata con quella di progetto, se non sono identiche si ipotizza una nuova altezza del flusso h1 e si ripete il procedimento iterativo fino a convergenza. Se si considera la portata di piena duecentennale, Q = 1033 m3/s, l’iterazione restituisce i seguenti risultati: Ω = 212,77 m2; B = 61,45 m; R = 3,46 m; U = 4,85 m/s; hv = 3,98 m. La pendenza critica è ic = g B g g B ⋅ = ⋅ = 16 χ b c⋅R b 30 ⋅ 3, 461 6 ( ) 2 ⋅ 61,45 = 0,008 ⇒ 0,8% 52,5 con: - b=l larghezza del pelo libero della corrente. Essendo if < ic (0,5% < 0,8%) si ha la certezza che a valle la corrente sia di tipo lento e quindi si forma il risalto idraulico. Calcolando il Numero di Froude: Fr = U g ⋅ Ym = U g ⋅ hv = 4,85 g ⋅ 3,98 = 0,78 si ottiene un valore minore a 0,9, quindi il risalto è di tipo diretto (salto di Bidone), cioè è costituito da una sola onda stazionaria con fronte in frangimento. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 12 Relazione sulla traversa fluviale 7.2. Analisi del risalto idraulico diretto (salto di Bidone) All’interno del risalto idraulico, la spinta totale che possiede la corrente, espressa come somma della spinta idrostatica e della quantità di moto, è costante: Pm = Pv 1 1 ⋅ ρ ⋅ b ⋅ hm2 + ρ ⋅ Q ⋅ U m = ⋅ ρ ⋅ b ⋅ hv2 + ρ ⋅ Q ⋅ U v 2 2 Nel caso in cui l’alveo possieda sezione rettangolare ed il fondo si possa considerare orizzontale, le altezze coniugate, di valle e di monte, sono legate dalla relazione hm = hv 2 8 ⋅ q2 ⋅ 1+ − 1 3 g ⋅ h v dove: q= 3 Q 1033 = = 19,31 m sm l 53,5 indica la portata unitaria. Pertanto il salto di Bidone raccorda un dislivello tra i peli liberi delle correnti di monte e di valle corrisponde a: ∆ = h v − h m = hv − = 3,98 − hv 2 8⋅ q2 ⋅ 1+ − 1 = 3 g ⋅ hv 3,98 8 ⋅ 19,312 ⋅ 1+ − 1 = 3,98 − 2,81 = 1,16 m 3 2 g ⋅ 3,98 L’estensione della zona di turbolenza è stimabile, con buona approssimazione, pari a 8 volte il dislivello tra le altezze coniugate, quindi: L = 8 ⋅ ∆ = 8 ⋅1,16 = 9,30 m Il progetto prevede la costruzione di un tratto di alveo cementato lungo 9,5 m a valle del piede della traversa. Pertanto il risalto idraulico vi è completamente contenuto. Ciò assicura che l’alveo naturale del fiume a valle dell’opera di presa sia interessato da una corrente simile a quella originaria. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 13 Relazione sulla traversa fluviale 8. VERIFICA DEL RIGURGITO DELLO SBARRAMENTO L’appendice “Verifiche idrauliche del Fiume Tanaro” dell’elaborato progettuale 14bis “Relazione di compatibilità idraulica con il P.A.I.” contiene i risultati e la loro analisi delle verifiche idrauliche condotte col codice di calcolo Hec Ras. In particolare le verifiche idrauliche sono sviluppate considerando la portata di massima piena con tempo di ritorno di duecento anni, cento anni e quella propria dell’alveo d’inciso. Dai risultati delle verifiche condotte si deduce l’estensione del rigurgito che si crea nelle diverse condizioni di portata. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 14 Relazione sulla traversa fluviale 9. VERIFICA DI STABILITÀ 9.1. Normativa di riferimento L'analisi della struttura in oggetto è stata fatta utilizzando i metodi usuali della Scienza delle Costruzioni ed in conformità alle normative e leggi vigenti, ed in particolare a: - D.M. 14/01/2008 – Norme tecniche per le costruzioni (nel seguito denominate NTC) Nel caso in oggetto, si tratta di un opera ricadente nelle seguenti classificazioni: o costruzione di tipo 2 (secondo la tabella 2.4.I del par. 2.4.1 nelle NTC) o classe d’uso II (secondo il par. 2.4.2 delle NTC) o zona sismica 3 (ai sensi della D.G.R. 19 Gennaio 2010, n. 11-13058) - D.M. 24/03/1982 – Norme tecniche per la progettazione e la costruzione delle dighe di sbarramento - Manuale Tecnico per la progettazione, costruzione e gestione degli sbarramenti ed invasi di competenza regionale – REGIONE PIEMONTE approvato con D.G.R. n. 65-15352 del 12 aprile 2005 Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 15 Relazione sulla traversa fluviale 9.2. Caratteristiche dei materiali I materiali costituenti la struttura sono considerati elastici e con comportamento lineare. 9.2.1. Calcestruzzo Calcestruzzo a prestazione garantita (rif. EN 206 calcestruzzo: prestazioni, produzione, getto e criteri di conformità) - classe di resistenza: C20/25 - aggregati: di cava, lavati: massima dimensione nominale: φmax =50 mm - classe di esposizione: 2b - cemento tipo: CE I o CE II - contenuto minimo di cemento: 280 kg/mc - rapporto acqua/cemento massimo: a/c ≤ 0.55 - classe di consistenza: S3 - additivi: no - copriferro minimo: 3 cm 9.2.2. Acciaio per armatura Tipo B450C: fyk ≥ 4500 daN/cm2 ftk ≥ 5400 daN/cm2 1.15 ≤ (ft/fy)k ≤ 1.35 (fy/fnom)k ≤ 1.25 (Agt)k ≥ 7.5 % σs,adm ≥ 2600 daN/cm2 9.2.3. Terreno Dalla “Relazione Geologico-Geotecnica” di caratterizzazione dei terreni si evince che l’area in esame ricade su depositi alluvionali, ghiaiosi ciottolosi sabbiosi, classificati come terre granulari grossolane, e presentano buone caratteristiche geotecniche. “I terreni riferibili a questa unità litologica risultano costituiti da materiali incoerenti di natura ghiaioso sabbiosa ciottolosa con matrice subordinata, appartenenti, secondo la classificazione U.S.C.S., al gruppo GP-GW ed al gruppo Al della classificazione CNR-UNI 10006 (AASHO), il cui comportamento meccanico risulta controllato essenzialmente dall'angolo di resistenza al taglio ( φ ). Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 16 Relazione sulla traversa fluviale In sintesi, si ritiene che i valori sotto riportati siano rappresentativi per i materiali in questione: Parametri geotecnici 3 γ [kN/m ] φ'[°] cv [ ° ] c [MPa] Depositi alluvionali ghiaiosi sabbiosi ciottolosi 18-19 38° -40° 34° -36° 0 La caratterizzazione geotecnica è stata eseguita in base ad osservazioni effettuate direttamente in sito (rilievo geostrutturale di massima secondo il sistema di Bieniawski) e facendo riferimento a contesti del tutto analoghi. E’ stato così possibile attribuire alle rocce in esame alcuni parametri caratteristici che indicativamente possono essere i seguenti: γ [kN/m3] φ'[°] c’ [kPa] 20 25°-30° 50-100 Da queste informazioni è possibile dedurre che: - la traversa si imposta sul substrato marnoso - è ipotizzabile la presenza di uno strato superficiale costituito da ghiaie sabbiose ciottolose Ai fini delle verifiche si ipotizza che lo strato superficiale di ghiaie sabbiose ciottolose abbia una potenza di circa 1 metro. Al di sotto di esso e per tutta l’estensione in profondità dei taglioni si considera il substrato marnoso uniforme. Le caratteristiche meccaniche degli strati desunte dalla Relazione GeologicoGeotecnica sono le seguenti: Ghiaie sabbiose ciottolose: - peso di volume: - densità relativa DR: - angolo di resistenza al taglio in condizioni drenate: - angolo di resistenza al taglio a volume costante: - coesione c: Substrato marnoso - peso di volume: - angolo di attrito: - coesione c: 9 kN/m3 = 1900 daN/m3 60% φ’ = 40° φcv = 36° 0 23 kN/m3 = 2300 daN/m3 φ’ = 23° 182 kPa = 1.82 daN/cm2 Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 17 Relazione sulla traversa fluviale 9.3. Analisi dei carichi 9.3.1. Pesi propri Traversa: - calcestruzzo armato: - rivestimento superficiale: 2500 daN/m3 2500 daN/m3 (*) (*) si considera un peso di volume del materiale lapideo di rivestimento di circa 2600 daN/m3. Considerando gli interstizi tra i blocchi riempiti di calcestruzzo non armato e quantificando questi in circa il 15% dello spazio risulta: a favore di sicurezza si arrotonda a 2600*0.85+2350*0.15 = 2562.5 daN/m3 3 2500 daN/m Data la sostanziale coincidenza dei pesi di volume si considera la sezione della traversa come se fosse omogenea e in calcestruzzo armato. Terreno: - substrato marnoso: - ghiaie sabbiose ciottolose superficiali: 2300 daN/m3 1900 daN/m3 Acqua: 1000 daN/m3 9.3.2. Azioni permanenti Pressione dell’acqua: p = 1000*z [daN/m2] con z = profondità dal pelo libero (in metri) Pressione del terreno: - ghiaie: coefficiente di spinta attiva: ka = (1-senφ’)/(1+senφ’) = 0,22 coefficiente di spinta passiva: kp = 1/ka = 4,60 spinta attiva: Sa = 1900*z*0,22 [daN/m2] spinta passiva: Sp = 1900*z*4,60 [daN/m2] con z = profondità dal piano dell’alveo (in metri) Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 18 Relazione sulla traversa fluviale 9.3.3. Azioni sismiche Analisi condotta con metodo pseudo statico. - coefficiente sismico orizzontale: kh = βm*amax/g - coefficiente sismico verticale: kv = ±0.5*kh con: g = accelerazione di gravità = 9.81 m/s2 amax = accelerazione orizzontale massima: amax = S*ag = SS*ST*ag Categoria di sottosuolo: A (ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi) SS = effetto amplificazione stratigrafica = 1.0 Categoria topografica: T1 (superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i ≤ 15°) ST = effetto amplificazione topografica = 1.0 amax = ag Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 19 Relazione sulla traversa fluviale L’accelerazione orizzontale massima su suolo di riferimento rigido ag si ricava dalla Tabella 1 dell’Allegato A delle NTC. Essendo il punto oggetto di verifica (Priola - LAT 44,259; LON 8,027) non ricadente nei nodi del reticolo di riferimento, i valori del parametro ag si calcola come media pesata dei valori assunti da tali parametri nei quattro vertici della maglia elementare del reticolo di riferimento contenente il punto in esame, utilizzando come pesi gli inversi delle distanze tra il punto in questione ed i quattro vertici: A B LON 7,9697; LAT 44,3064 LON 8,0394; LAT 44,3096 (ag = 0,240) (ag = 0,225) C D LON 7,9742; LAT 44,2565 LON 8,0438; LAT 44,2597 (ag = 0,252) (ag = 0,236) Distanze dai vertici del reticolo: DA = [(7,9697-8,027)2+(44,3064-44,259)2]1/2 = 0,074 DB = [(8,0394-8,027)2+(44,3096-44,259)2]1/2 = 0,052 DC = [(7,9742-8,027)2+(44,2565-44,259)2]1/2 = 0,053 DD = [(8,0438-8,027)2+(44,2597-44,259)2]1/2 = 0,017 ag =(0,240/0,074) + (0,225/0,052) + (0,252/0,053) + (0,236/0,017) / (1/0,074) + +(1/0,052) + (1/0,053) + (1/0,017) = 0,237 Poiché la traversa per la sua conformazione non è in grado di subire spostamenti relativi rispetto al terreno si pone βm = 1, per cui si ha: - coefficiente sismico orizzontale: kh = βm*amax/g = 1,0*0,237/9,81 = 0,0242 - coefficiente sismico verticale: kv = ±0,5*kh = ±0,0121 Le azioni sismiche sono rappresentate da forze statiche equivalenti pari al prodotto delle forze di gravità (pesi) per i coefficienti sismici kh e kv. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 20 Relazione sulla traversa fluviale 9.4. Approcci progettuali, combinazioni di carico e verifiche Le verifiche nel seguito sono condotte secondo l’Approccio 1 di cui al punto 6.2.3.1 delle NTC. Verifiche a SLU di tipo geotecnico (GEO) e di equilibrio di corpo rigido (EQU): - scorrimento sul piano di posa: combinazione 1: (A1+M1+R1) combinazione (A2+M2+R2) 2: 9.4.1. Coefficienti parziali per le azioni e per i materiali Coefficienti parziali per le azioni o per l’effetto delle azioni: CARICHI Pesi propri Pressione acqua Pressione terreno Azione sismica EFFETTO Coefficiente parziale γF favorevole sfavorevole favorevole sfavorevole favorevole sfavorevole favorevole sfavorevole γG1 γG2 γG3 γQ EQU (A1) STR (A2) GEO 0.9 1.1 0.0 1.5 0.0 1.5 0.0 1.5 1.0 1.3 0.0 1.5 0.0 1.5 0.0 1.5 1.0 1.0 0.0 1.3 0.0 1.3 0.0 1.3 Coefficienti parziali per i parametri geotecnica del terreno: PARAMETRO GRANDEZZA ALLA QUALE APPLICARE IL COEFFICIENTE PARZIALE COEFFICIENTE PARZIALE γM (M1) (M2) tan φ’ γφ’ 1.0 1.25 c’ γ γc’ γγ 1.0 1.0 1.25 1.0 Tangente angolo resistenza al taglio Coesione Peso dell’unità di volume Coefficienti parziali γR per le verifiche agli stati limite ultimi STR e GEO: VERIFICA Capacità portante della fondazione Scorrimento Resistenza del terreno a valle COEFFICIENTE PARZIALE (R1) COEFFICIENTE PARZIALE (R2) COEFFICIENTE PARZIALE (R3) γR = 1.0 γR = 1.0 γR = 1.0 γR = 1.0 γR = 1.0 γR = 1.0 γR = 1.4 γR = 1.1 γR = 1.4 Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 21 Relazione sulla traversa fluviale 9.5. Geometria dell’opera 9.5.1. Sezione tipo con gommone Per le verifiche sarà considerata la condizione con livelli piezometrici sfioranti la traversa in quanto risulta essere quella che genera le maggiori azioni instabilizzanti sull’opera. Infatti, durante l’evento di piena i livelli piezometrici di monte e di valle sono praticamente coincidenti. 9.6. Calcolo forze agenti Ai fini della semplicità di calcolo s’ipotizzano superfici di scorrimento piane inclinate di circa 30° sull’orizzontale che approssimano una realistica superficie di scorrimento del corpo traversa-ammasso roccioso coinvolto in un ipotetico collasso. Tutte le forze in gioco sono valutate per una striscia di larghezza unitaria pari a 1.00 m. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 22 Relazione sulla traversa fluviale 9.6.1. Sezione tipo Pesi propri La traversa è costituita da una porzione fissa con struttura in cls armato e una mobile soprastante realizzata mediante un cilindro elastomerico gonfiabile. Ai fini delle verifiche statiche si è deciso di non considerare il peso della parte mobile, ma solamente il peso della struttura fissa in cls armato. Traversa: G1 = 17*2500 = 42500 daN G2 = 2,5*2500 = 6250 daN Terreno (marna): G4 = 3,95*2300 = 9085 daN G5 = 9,80*2300 = 22540 daN G6 = 7,80*2300 = 17940 daN Terreno (ghiaie): G7 = 4,18*1900 = 7942 daN G8 = 4,05*1900 = 7695 daN Spinte idrostatiche Si considera l’ammasso roccioso fratturato saturo d’acqua e una variazione di altezza piezometrica lineare tra monte e valle della traversa. pA = 0 pB = 3,48*1000 = 3480 daN/m2 pC = 3,48*1000 = 3480 daN/m2 pD = 6,48*1000 = 6480 daN/m2 pE = 6,48*1000 = 6480 daN/m2 pF = 2,98*1000 = 2980 daN/m2 pG = 2,50*1000 = 2500 daN/m2 pH = 1,80*1000 = 1800 daN/m2 pI = 3,30*1000 = 3300 daN/m2 pL = 2,90*1000 = 2900 daN/m2 pM = 0,00*1000 = 0 daN/m2 pN = 1,00*1000 = 1000 daN/m2 pP = 3,48*1000 = 3480 daN/m2 PAD = 20995 daN PBC = 4002 daN PDE = 6480 daN PEF = 16555 daN PFG = 8384 daN PGH = 5698 daN PHI = 3825 daN PIL = 6200 daN PLM = 4205 daN PLN = 8970 daN PEI = 20783 daN PDP = 29880 daN Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 23 Relazione sulla traversa fluviale Spinte del terreno Si considera spingente solo il terreno non coesivo superficiale. L’azione spingente dell’ammasso roccioso viene valutata a livello di equilibrio globale dei cunei a monte e a valle. La spinta del terreno e calcolata considerando il peso di volume depurato dal peso specifico dell’acqua in quanto completamente sotto il livello piezometrico. pM = 0 daN pQ = 4139 daN PMQ = ½*(0+4139)*1,00 = 2070 daN pS = 0 daN pR = 98 daN PSR = ½*(0+98)*1,00 = 98 daN Spinte sismiche Si considerano le spinte sismiche pseudostatiche orizzontali agenti concordemente alla spinta dell’acqua a monte della traversa. L’azione d’inerzia dell’acqua sono assimilate ad una distribuzione continua di pressione normale p = C*γ*c*y0 dove: C = (4-2)/100 = 0,02 (ponendo S = 4) γ = 1000 daN/m3 y0 = 6,48 m per taglione di monte; 2,91 m per taglione di valle c = cm/2*[y/y0*(2- y/y0)+√(y/y0)*(1- y/y0)] cm = 0,74 (paramento verticale) taglione di monte: y [m] 0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 4,00 4,50 5,00 5,50 6,00 6,48 c 0,00 0,20 0,30 0,39 0,46 0,52 0,58 0,62 0,66 0,69 0,71 0,73 0,74 0,74 p [daN/m2] 0,0000 0,2558 0,3925 0,5031 0,5968 0,6770 0,7457 0,8039 0,8523 0,8913 0,9214 0,9426 0,9551 0,9590 Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 24 Relazione sulla traversa fluviale taglione di valle y [m] 0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 2,91 0,00 c 0,00 0,32 0,49 0,61 0,69 0,73 0,74 0,00 p 2 [daN/m ] 0,0000 0,1883 0,2850 0,3532 0,3988 0,4243 0,4307 0,0000 Traversa: E1 = 42500*0,0242 = 1028 daN E2 = 6250*0,0242 = 151 daN Terreno (marna): E5 = 22540*0,0242 = 545 daN E6 = 17940*0,0242 = 434 daN Terreno (ghiaie): E8 = 7695*0,0242 = 186 daN Acqua: Ep,m = 449 daN Ep,v = 89 daN Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 25 Relazione sulla traversa fluviale 9.7. Verifiche a S.L.U. sezione tipo 9.7.1. Scorrimento sul piano di posa Combinazione 1: (A1+M1+R1) Azione di progetto (Ed): G6 xγG1xsen30°xcos30° = 10099 daN G4 xγG1xsen30°xcos30° = -3934 daN PAD xγG2 = 31493 daN PHI xγG2 = 2289 daN PEF xγG2 = 0 daN PLM xγG2 = 0 daN PRS xγG3 = 59 daN PMQ xγG3 = 0 daN E1 x γ Q = 1542 daN E2 x γ Q = 227 daN E5 x γ Q = 818 daN E6 x γ Q = 651 daN E8 x γ Q = 279 daN Ep,mx γQ = 673 daN Ep,v x γQ = 134 daN 44329 daN Resistenza di progetto (Rd): ((G1+G2+G5)xγG1-(PIL+PBC+PDE+PFG+PGH)/ γR xtanφ' / γφ +c' / γc' x A = 122603 daN [((G4+G7)xγG1 xcos30°-P LN)/ γR xtanφ' / γφ +c' / γc' x A]x cos30° = 84268daN [((G6+G8)xγG1 xcos30°-P DP)/ γR xtanφ' / γφ +c' / γc' x A]x cos30° = [ 99599daN 306500daN Ed < Rd VERIFICATO Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 26 Relazione sulla traversa fluviale Combinazione 2: (A2+M2+R2) Azione di progetto (Ed): G6 xγG1xsen30°xcos30° = 7768 daN G4 xγG1xsen30°xcos30° = -3934 daN PAD xγG2 = 27294 daN PHI xγG2 = 1983 daN PEF xγG2 = 0 daN PLM xγG2 = 0 daN PRS xγG3 = 51 daN PMQ xγG3 = 0 daN E1 x γ Q = 1337 daN E2 x γ Q = 197 daN E5 x γ Q = 709 daN E6 x γ Q = 564 daN E8 x γ Q = 242 daN Ep,mx γQ = 250 daN Ep,v x γQ = 116 daN 36910 daN Resistenza di progetto (Rd): ((G1+G2+G5)xγG1-(PIL+PBC+PDE+PEI)/ γR xtanφ' / γφ +c' / γc' x A = 97214 [((G4+G7)xγG1 xcos30°-P LN)/ γR xtanφ' / γφ +c' / γc' x A]x cos30° = [((G6+G8)xγG1 xcos30°-P DP)/ γR xtanφ' / γφ +c' / γc' x A]x cos30° = daN 68024daN [ 81708daN 246900daN Ed < Rd VERIFICATO Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 27 Relazione sulla traversa fluviale 9.7.2. Ribaltamento Si conduce la verifica di stabilità a ribaltamento rispetto all’estremità inferiore del taglione di valle. La verifica a ribaltamento consiste nel determinare il momento risultante di tutte le forze che tendono a fare ribaltare le fondazioni della traversa (momento ribaltante Mr) ed il momento risultante di tutte le forze che tendono a stabilizzare il muro (momento stabilizzante Ms) rispetto allo spigolo a valle della fondazione. Combinazione 1: (A1+M1+R1) Azione di progetto (Ed): PAD x γG2 x d = 38736 daNm PEF x γG2 x d = 0 daNm PHI x γG2 x d = 2869 daNm PLM x γG2 x d = 0 daNm PRS x γG3 x d = 352 daNm E1 x γQ x d = 3532 daNm E2 x γQ x d = 748 daNm E5 x γQ x d = 573 daNm E6 x γQ x d = 586 daNm E8 x γQ x d = 182 daNm Ep,m x γQ x d = 828 daNm Ep,v x γQ x d = 67 daNm Ed = 48472 daN Resistenza di progetto (Rd): G1 x γG1 / γR x d = 212500 daNm G2 x γG1 / γR x d = 12500 daNm PBC x γG2 / γR x d = - 40370 daNm PDE x γG2 / γR x d = - 54918 daNm PFG x γG2 / γR x d = - 54645 daNm PHI x γG2 / γR x d = - 20041 daNm PIL x γG2 / γR x d = - 4650 daNm Rd = 50376 daN Ed < Rd VERIFICATO Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 28 Relazione sulla traversa fluviale Combinazione 2: (A2+M2+R2) Azione di progetto (Ed): PAD x γG2 x d = 33571 daNm PEF x γG2 x d = 0 daNm PHI x γG2 x d = 3703 daNm PLM x γG2 x d = 0 daNm PRS x γG3 x d = 305 daNm E1 x γQ x d = 3061 daNm E2 x γQ x d = 649 daNm E5 x γQ x d = 496 daNm E6 x γQ x d = 508 daNm E8 x γQ x d = 157 daNm Ep,m x γQ x d = 718 daNm Ep,v x γQ x d = 58 daNm Ed = 43226 daN Resistenza di progetto (Rd): G1 x γG1 / γR x d = 212500 daNm G2 x γG1 / γR x d = 12500 daNm PBC x γG2 / γR x d = - 34987 daNm PDE x γG2 / γR x d = - 47596 daNm PFG x γG2 / γR x d = - 47359 daNm PHI x γG2 / γR x d = - 11661 daNm PIL x γG2 / γR x d = - 4030 daNm Rd = 79367 daN Ed < Rd VERIFICATO Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 29 Relazione sulla traversa fluviale 9.7.3. Collasso per carico limite sull’insieme fondazione-terreno Si verifica la portanza del terreno sotto il taglio di valle, che risulta il punto più sollecitato. Combinazione 1: (A1+M1+R1) Dalle verifiche precedenti si ricava il momento risultante di tutte le forze rispetto al punto O: ΣM = 50376 - 48472 = 1903 daNm Dividendo per la sommatoria dei carichi verticali si trova la posizione della risultante rispetto al punto O: G1 x γG1 / γR = 42500 daNm G2 x γG1 / γR = 6250 daNm PBC x γG2 / γR = - 6003 daNm PDE x γG2 / γR = - 9720 daNm PFG x γG2 / γR = - 12577 daNm PGH x γG2 / γR= - 8546 daNm PIL x γG2 / γR= - 9300 daNm ΣG = 2604 daN d = ΣM / ΣG = 0,73 m L’eccentricità rispetto al centro della traversa: e = B/2-d = 6,15/2 - 0,73 = 2,34 m > B/6 (1,03 m) pressione massima sul substrato roccioso: σmax = 2640*2/(3*73*100) = 0,23 daN/cm2 Ipotizzando sul piano d’imposta del taglione di valle uno stato di tensione rappresentato dai soli carichi verticali e ponendo quindi le tensioni principali σ1 = σmax e σ3 = 0, si può rappresentare sul piano di Mohr-Coulomb lo stato tensionale e confrontarlo con i parametri di resistenza dell’ammasso roccioso: σ1 = 0,24 daN/cm2 c’ = 1,82 daN/cm2 φ’ = 23° tan φ’ = 0,424 Lo stato tensionale risulta contenuto entro i limiti di resistenza dell’ammasso roccioso. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 30 Relazione sulla traversa fluviale Combinazione 2: (A2+M2+R2) Dalle verifiche precedenti si ricava il momento risultante di tutte le forze rispetto al punto O: ΣM = 79367 - 43226 = 36141 daNm Dividendo per la sommatoria dei carichi verticali si trova la posizione della risultante rispetto al punto O: G1 x γG1 / γR = 42500 daNm G2 x γG1 / γR = 6250 daNm PBC x γG2 / γR = - 5203 daNm PDE x γG2 / γR = - 8424 daNm PFG x γG2 / γR = - 10900 daNm PGH x γG2 / γR= - 7407 daNm PIL x γG2 / γR= - 8060 daNm ΣG = 8757 daN d = ΣM / ΣG = 4,13 m L’eccentricità rispetto al centro della traversa: e = B/2 - d = 6,15/2 – 4,13 = -1,05 m > B/6 (1,03 m) pressione massima sul substrato roccioso: σmax = 8757*2/(3*413*100) = 0,14 daN/cm2 Ipotizzando sul piano di imposta del taglione di valle uno stato di tensione rappresentato dai soli carichi verticali e ponendo quindi le tensioni principali σ1 = σmax e σ3 = 0, si può rappresentare sul piano di Mohr-Coulomb lo stato tensionale e confrontarlo con i parametri di resistenza dell’ammasso roccioso: σ1 = 0,14 daN/cm2 c’ = 1.82 daN/cm2 φ’ = 23° tan φ’ = 0.424 Lo stato tensionale risulta contenuto entro i limiti di resistenza dell’ammasso roccioso. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 31 Relazione sulla traversa fluviale 9.7.4. Verifiche secondo D.G.R. n. 65-15352 Il punto 1.6.5 del D.G.R. n. 65-15352 prescrive che il rapporto tra la componente verticale e orizzontale della risultante agente sia ≥ 2. Si calcolano pertanto le 2 componenti della risultante al netto dei coefficienti correttivi e delle azioni sismiche: COMPONENTI ORIZZONTALI Hd PAD 20995 PEF -16555 PHI 3825 PLM -4205 4060 daN COMPONENTI VERTICALI Vd G1 42500 Vd/Hd = 42500/4060 = 10.47 > 2 VERIFICATO Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 32 Relazione sulla traversa fluviale 9.7.5. Verifica a sifonamento La verifica al sifonamento è necessaria per controllare che il terreno soggetto alle forze di filtrazione sia stabile. Nel caso in esame si è utilizzato il metodo di Lane, secondo cui: 1 V+ H 3 FS = h Dove V è la somma dei percorsi verticali H quella dei percorsi orizzontali sotto la traversa. Il fattore di sicurezza FS da assumere nel progetto è 3 (ghiaia grossa). Dai calcoli si ha: 7,30 9,00 + 3 = 4,40 >3.00 FS = 2,60 VERIFICATO Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 33 Relazione sulla traversa fluviale 10. IPOTETICO COLLASSO DELLO SBARRAMENTO La portata che scaturirebbe dal collasso istantaneo di tutto lo sbarramento è stata calcolata nel capitolo 4 “Valutazione del rischio intrinseco” della presente relazione. Il valore della portata di collasso è stato definito: Q = 2 g ⋅ 0,53 ⋅ 49,5 ⋅ (1,60 − 0,53) = 171 m 3 s Vista la conformazione e analizzato il tratto a valle della traversa in progetto, si è stabilito di verificare due sezioni significative: quella allo scarico del sedimentatore posta a circa 190 m dallo sbarramento e quella della restituzione, ubicata a circa 1 Km dalla presa. Le sezioni sono indicate nella “ Figura 1: Area significativa di analisi del rischio intrinseco” e indicate rispettivamente con i numeri 9 e 10. L’analisi della sezione suddetta a valle della traversa si è svolta con metodo analitico: il moto è considerato uniforme, perciò descritto dalla formula di Chezy. U = χ ⋅ R ⋅ if dove: - U - χ - R= - Ω - B - if Ω B velocità media della corrente; coefficiente d’attrito; raggio idraulico; area della sezione bagnata; perimetro bagnato; pendenza del fondo dell’alveo. Utilizzando la formula di Strickler χ = c ⋅ R1 6 in cui - c = 30 coefficiente di scabrezza dell’alveo si ottiene: U = c ⋅ R 2 3 ⋅ i 2f 3 Ipotizzando un battente idraulico h0, si può determinare la corrispondente portata con la formula: Q = U ⋅Ω Si confronta la portata calcolata con quella di progetto, se non sono identiche si ipotizza una nuova altezza del flusso h1 e si ripete il procedimento iterativo fino a convergenza. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 34 Relazione sulla traversa fluviale Dai risultati ottenuti si possono calcolare ulteriori parametri idraulici di interesse, di cui nel prosieguo si tratta. Grandezze significative sono le altezze idrauliche cinetica e totale che si calcolano: U2 hc = 2g ht = h p + hc con - hp hc ht g = 9,81 m/s2 altezza idraulica piezometrica; altezza idraulica cinetica; altezza idraulica totale; accelerazione di gravità. Ulteriore grandezza significativa è il numero di Froude, che indica lo stato di velocità della corrente: hm = Fr = Ω b U g ⋅ hm con - hm b Fr Profilo profondità media del flusso idraulico; larghezza della superficie libera; numero di Froude. hp m Ω m2 B m b m R m hm m U m/s Fr Q m3/s Q171 - sez 9 510,16 29,78 34,00 32,97 0,88 0,90 5,74 1,93 171 Q171 - sez 10 504,21 78,82 44,04 42,87 1,79 1,84 2,17 0,51 171 L’analisi svolta rivela che la portata di collasso è contenuta nell’alveo inciso, in quanto le sponde del fiume Tanaro sono alla quota di 513,80 m s.l.m. in corrispondenza dello scarico del sedimentatore (sezione 9) e a 506,50 m s.l.m. nei pressi della restituzione (sezione 10). Procedendo verso valle è ovvio che il rischio idraulico diminuisce ulteriormente fino ad annullarsi. Alla luce di quanto indicato, l’eventuale collasso istantaneo dello sbarramento produrrebbe una portata di piena contenuta principalmente nell’alveo inciso. Pertanto il pericolo idraulico sarebbe confinato principalmente alla regione dell’alveo inciso. Inoltre, il collasso istantaneo e completo dell’intera struttura è un’ipotesi non realistica, ma puramente formale. Infatti, tale condizione si adatta meglio a descrivere l’eventuale crollo di una diga anziché una traversa fluviale come nel caso specifico. Studio di ingegneria CAPELLINO Antonio – Via Rosa Bianca 18, Mondovì (CN) 35