da ITALIA OGGI del 22/09/2009

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da ITALIA OGGI del 22/09/2009
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Venerdì 4 Settembre 2009
UN PROFESSIONISTA AL GIORNO
La vita e le passioni di Giuseppe Puttini, dottore commercialista e titolare della Puttini & partners
Il gusto della consulenza
Alla tradizione culinaria di famiglia ho preferito scegliere
un mestiere in evoluzione. Il tempo libero? Vista Faraglioni
U
DI
SIMONA D’ALESSIO
n crocevia di passioni: per le arti culinarie, per la pittura, per il canto, per
la creazione di gioielli e per l’editoria. È nell’ambiente familiare in cui
è cresciuto, fra Napoli e l’isola di Capri, che Giuseppe Puttini, 51 anni,
in cerca di una professione «nuova, giovane, in cui conta l’esperienza,
ma è costante l’aggiornamento», ha scelto di fare il dottore commercialista. Un
«fuori razza», come sottolineano i parenti isolani. Già, perché senza il sacro fuoco
dell’arte a stimolarlo, ha pensato bene di «lasciare i fornelli agli chef casalinghi»
(nell’albero genealogico c’è anche un nonno responsabile delle cucine del Grand
Hotel Quisisana, uno dei più apprezzati centri benessere al mondo) optando per
un mestiere «poliedrico» ben al di là della stesura dei bilanci, che «abbraccia il
campo giuridico e quello commerciale ed è in continua evoluzione».
Conseguita la laurea in economia e commercio, nei primi anni 90 ha aperto
uno studio nel capoluogo campano, poi una seconda sede a Capri e oggi guida
la Puttini & Partners, una realtà in cui operano ventuno persone (14
strettamente legate alla struttura, più alcuni consulenti del lavoro). E
non è tutto: è consigliere della Cassa di previdenza dei dottori commercialisti, presidente della Fondazione dell’Ordine di Napoli e presidente
del collegio dei revisori della Fondazione Farefuturo, l’organismo
di promozione della cultura e dei valori dell’Occidente in Europa, presieduto da Gianfranco Fini. Incarichi che lo portano per
uno-due giorni alla settimana a Roma, città in cui «non escludo
in futuro di potermi stabilire».
Nell’isola del Golfo partenopeo, celebre per i Faraglioni e la
Grotta Azzurra, Puttini non mette piede in veste professionale:
«Ho deciso di venirci esclusivamente in vacanza» puntualizza,
ammettendo che «il tempo lì scorre serenamente, attorniato
da amici ma, soprattutto, da moltissimi parenti». E, infatti, se
la nonna caprese aveva ben 12 fratelli, non è difficile immaginare «a quanti cugini e altri familiari io debba far visita»; in
un clima conviviale e rilassato, racconta, «posso gustare piatti
ineguagliabili come i ravioli con la caciotta prodotta in loco
in cui non può mancare la maggiorana e la famosa torta caprese, rigorosamente senza farina». È al bar sotto lo studio,
invece, che fa colazione (spremuta d’arancia, un caffè e una
brioche), mentre adora concedersi a casa una birra Corona
erie
ghiacciata a metà con la consorte. La meta prediletta per le ferie
con la famiglia, una moglie ex organizzatrice di convegni e tre
figli adolescenti di 17, 15 e 14 anni, rimane, dunque, Capri.
Sull’isola può accantonare l’abbigliamento classico (ama i
completi della sartoria d’alta moda Kiton, i cui fondatori
sono di Arzano, in provincia di Napoli) e indossare i capi
eleganti e insieme sportivi della griffe Gant. Arduo, però, per
Puttini separarsi dal suo orologio Hamilton,
a
anche
quando lo studio chiude i battenti. Alnome
t consuetudine è usare come profumo Paco
tra
R
Rabanne.
Rinuncerebbe agli ozi capresi, per
u
un’estate,
soltanto per raggiungere un lontanato a
n luogo del cuore: la Cina, «dove sono stato
no
i viaggio di nozze 18 anni fa, un paese in cui
in
v
vorrei
tornare presto, perché ricco di fascino
il
e sicuramente, molto diverso oggi rispetto
e,
a tempi in cui l’ho visitato io».
ai
La sua professione lo mette a contatto
professione
c altre realtà estere (Tunisia, Marocco,
con
Dottore commercialista, titolare
R
Romania
e Croazia, una nazione, quest’uldella Puttini & partners
t
tima,
che considera «incantevole e che offre
g
grandi
opportunità di sviluppo economico»)
e lo impegna dal lunedì al venerdì per «almecit si sposta con la moto, ma per tragitti più
no dodici ore al giorno». In città
lunghi si mette al volante della sua Honda Crv a trazione integrale. E il
fine settimana? «È dedicato ai familiari, anzi», si corregge Puttini , «alle
attività sportive agonistiche dei figli. Paradossalmente, infatti, la sveglia
mpagnarli
il sabato e la domenica suona più presto, perché bisogna accompagnarli
a gioca a
sugli impianti sciistici, in piscina e in palestra». La primogenita
pallanuoto come suo padre, che dai 15 ai 31 anni ha cercato di farr entrare
rdando la
in rete il pallone giallo. «Ho fatto parte», dice con orgoglio, ricordando
sua stagione in vasca, «del Rari Nantes Napoli fino a quando mi sono
sposato». Lo sport praticato nell’età matura è il golf.
a
I momenti belli a Puttini piace immortalarli non con una
macchina fotografica, ma con il cellulare: «Il Nokia
E61 che possiedo scatta ottime immagini», spiega,
«alcune delle quali finiscono sul computer personale, un Hp». Puttini va poco al cinema, ma non
trascura la lettura. Il romanzo preferito di sempre,
è Il piccolo principe, di Antoine de Saint Exupéry.
Giuseppe Puttini
Napoli
Foto: Claudio Mollo
12 novembre 1958
© riproduzione riservata
ata
Le fotografie
Non uso una macchina
professionale ma il
telefonino, un Nokia
E61 (nella foto). E le
immagini finiscono
subito sul computer
portatile personale
Il libro
Il Piccolo Principe, il
romanzo più famoso di
Antoine de Saint Exupéry,
è una pietra miliare della
mia formazione
Gli abiti
Dal lunedì al
venerdì indosso un
abbigliamento classico,
rigorosamente firmato
da sarti napoletani: tra
i miei preferiti gli abiti
di Kiton (nella foto).
Nel fine settimana,
invece, scelgo capi
sportivi come Gant e
Paco Rabanne
L’auto
L’
t
Per gli spostamenti più lunghi prediligo
la mia Honda Crv. In città mi muovo
prevalentemente in moto