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giovedì 28 agosto 2014 – CRONACA – Pagina 23
TANGENZIALE NORD. Si scalda la vigilia della conferenza dei servizi decisiva che dovrà approvare il
progetto definitivo dello stralcio ovest
Federico Murzio
L´alternativa è una grande rotatoria sopraelevata che però preoccupa numerose attività economiche nella
zona del Moracchino sulla strada Pasubio
Rotatoria o viadotto? Cresce l´attesa per la seconda, definitiva,
conferenza dei Servizi che a ottobre darà il via libera al primo
segmento della tangenziale nord. E, con l´attesa, s´infiamma il
dibattito su uno degli aspetti più critici del progetto: l´innesto della
tangenziale sulla strada Pasubio in località Moracchino. Dopo una
prima propensione dei tecnici per una rotatoria sopraelevata sui
terreni agricoli verso l´Orolo, l´ipotesi oggi più accreditata è la
costruzione di un maxi viadotto. Il condizionale è d´obbligo, perché a Una ipotesi progettuale per l´innestod ella
poco più di un mese dall´incontro tra Anas, Comuni di Vicenza e tagenziale sulla vecchia Pasubio con
rotatoria
Costabissara, Provincia e Regione, le certezze sono ben poche.
RIQUALIFICAZIONE. Alza la voce il neonato comitato “Porta nord
Moracchino”, che raccoglie le esigenze di una decina di imprenditori le cui attività si affacciano proprio sulla
Pasubio. «Siamo preoccupati - lamenta Paola Maggiolo, portavoce del gruppo - perché senza il viadotto si
rischia la chiusura dell´unico accesso al tratto di strada comunale mettendo così a repentaglio le nostre
aziende e il futuro degli oltre settanta dipendenti». Una lettera che riassume i timori degli imprenditori è
stata spedita il 6 agosto al sindaco Variati, a tutti i consiglieri comunali e al responsabile Anas del
procedimento, Angela Maria Carbone. «La realizzazione di una viabilità a raso in alternativa al viadotto dettaglia Maggiolo - spezzerebbe la continuità della strada, compromettendo la fruibilità e la visibilità delle
attività economiche. In più la rotatoria obbligherebbe i residenti a utilizzare unicamente le auto per
attraversare da nord a sud la tangenziale anche solo per brevi spostamenti, con grossi interrogativi anche
sull´accessibilità al trasporto pubblico. In caso di intasamenti o di blocco della tangenziale e in mancanza di
una viabilità alternativa garantita da quel tratto di Pasubio, poi, non esisterebbero né vie di fuga né
possibilità di intervento per vigili del fuoco e ambulanze. Tutte cose che invece sono possibili dal viadotto.
Non abbiamo nessuna intenzione di alimentare inutili polemiche, tanto più che siamo favorevoli alla
bretella, ma all´Amministrazione chiediamo un piano che riqualifichi la strada».
“NESSUNA ALTERNATIVA”. «Al viadotto non ci sono alternative - osserva Vincenzo Speggiorin, residente
-. La rotatoria, per esempio, emarginerebbe ulteriormente il Moracchino, zona già penalizzata dall´assenza
di marciapiedi, rischiando di aggiungersi all´elenco delle aree già degradate della città». Il viadotto, invece,
«comporta un consumo minore di suolo agricolo. Proposito peraltro annunciato dall´Amministrazione
durante la discussione sul Pat», aggiunge Speggiorin. «Se alla spesa per gli espropri aggiungiamo i danni
alle imprese raggiungiamo una cifra vicina agli 11 milioni di euro», ipotizza invece Renato Berdin,
imprenditore. Non solo. Dice Berdin: «Con le nuove architetture a “dorsale” i viadotti hanno un impatto
visivo e ambientale minore rispetto al passato». «La tangenziale nord trasformerà il Moracchino in una
sorta di nuova porta nord della città – afferma Sergio Chiarentin, dell´omonima ditta -. Ma se sarà preferita
la rotatoria come innesto alla Pasubio, la stessa area diventerà la nuova periferia di Maddalene».
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28/08/2014 14:25