il Corriere della Sera – news Milano

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il Corriere della Sera – news Milano
Corriere della Sera Sabato 12 Ottobre 2013
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italia: 57525353565052
ILLUSTRAZIONE DI GIANCARLO CALIGARIS
Sapori&amori
Week endORE
Gorizia
48
La Nizza dell’Adriatico
tra vignaioli e luoghi
della memoria
Ore 18 di venerdì Clima mite,
paesaggi e parchi incantevoli
Atmosfere di confine, sospese tra il mondo latino,
slavo e germanico. Gorizia, la «Nizza
dell’Adriatico», come la chiamava la borghesia
asburgica per il clima mite, è da non perdere. In
piazza Transalpina si passeggia con un piede in
Italia e uno in Slovenia. Parchi, vini eccellenti,
castelli e musei. Si alloggia al Grand Hotel
Entourage, palazzo del ’400 (tel. 0481.550235,
doppia da 100 euro) o al B&B di Palazzo Lantieri
(tel. 340.9103161, doppia da 140 euro). Cena nella
Trattoria alla Luna (via Oberdan, 13 , 0481.530374).
Da prendere
al volo
Idee A Linate apre il ristorante Michelangelo. Gli esempi di Oliver e Ramsay
Il gusto in aeroporto
L’attesa diventa stellata
P
rovate a pensare all’ultimo
buon ristorante trovato in un
aeroporto. Lo stesso gioco
l’hanno fatto un gruppo di
giornalisti del Daily Mail che
hanno girato per sei mesi gli aeroporti
di tutto il mondo alla ricerca dei migliori ristoranti per passeggeri. Alla fine ne è uscita una piccola classifica
che ha assegnato il primo posto al Barcelona’s Porta Gaig Restaurant (dello
chef stellato Charles Gaig, specialità
pan tomate con jamon serrano) e il
quarto a Schiphol, lo scalo di Amsterdam, con un imprevedibile piatto di
aringhe, pane fresco e cipolle servito
dal Bubble’s Seafood & Wine Bar. E
l’Italia? Non pervenuta.
Mangiare bene in volo è un piccolo
vezzo dei frequent flyer, che amano discutere sulle prelibatezze sperimentate ad alta quota (la più celebre è la collaborazione fra Joel Robuchon , 27
stelle Michelin in carriera, e Air France, con piatti in volo come pasta alla
curcuma e citronella). La situazione
però si fa triste una volta che si poggiano i piedi a terra: la scelta è tra
sandwich (gelidi) nel cellophane o lasagne (roventi) scongelate in un micronde. I modelli degli stellati Jamie
Oliver (con il suo Union Jack’s Bar allo
scalo inglese di Gatwick) e Gordon
Piatti «a tempo»
I tre menu a tempo del «Michelangelo»,
da consumare in 8, 12 e 40 minuti
Ramsay, che all’aeroporto londinese di
Heathrow ha aperto, al terminal 5, il
ristorante Plane Food (celebratissimi i
take away da portarsi in aereo a base
di anguria e feta) , qui da noi rimangono l’eccezione e non la regola.
A muovere il panorama ci hanno
pensato per primi i corner di marchi di
nicchia: a Fiumicino, nello spazio che
per anni è stato della cantina Frescobaldi, ora si degustano i vini Ferrari,
accompagnati a piatti freddi di carne e
pesce ideati dallo chef Alfio Ghezzi (da
15 a 20 euro). La mozzarella di Obikà
ha già conquistato Fiumicino, Malpensa e Capodichino, servita insieme
alla mortadella di Prato, la ‘nduja di
Spilinga e le acciughe di Cetara. Sempre a Capodichino la tappa è da Bellavia (torte capresi, melba e babà al
rum), a Punta Raisi da Palazzolo con
cassate e cannoli freschissimi.
Ma ora, a scommettere sul terreno
inesplorato dell’alta ristorazione in aeroporto, è lo chef Michelangelo Citino,
allievo di Gualtiero Marchesi, per anni
in cucina come secondo di Paola Budel
al Principe di Savoia di Milano e poi al
Park Hyatt a fianco di Filippo Gozzoli.
Mentre dirigeva la cucina del T-Design
Restaurant Café alla Triennale di Milano, è arrivata la proposta-scommessa
di Sergio Castelli, amministratore delegato di MyChef e della Sea, la società
aeroportuale lombarda: mangiare come in un ristorante stellato tra un arrivo e un decollo. «All’estero l’aeroporto
è un posto da vivere», dice Citino che
ha un progetto ambizioso: portare a
mangiare anche i milanesi, e non solo i
passeggeri, nel suo «Michelangelo» al
secondo piano di Linate, nell’area partenze. I modelli sono il Cipriani Dolci
di Gran Central a New York o Le Train
Parole in cucina
C
ucinare veloce? Lo insegna la
maestra di questo trend, Benedetta Parodi. Giornalista, scrittrice (ultimamente anche di favole
per bambini), personaggio tv, forte
dei suoi precedenti successi editoriali, ne ha appena dato alle stampe uno
nuovo. Dedicato, manco a dirlo, a chi
vuole mettere in tavola qualcosa di
appetitoso, ma di super veloce e pratico da cucinare. Il libro si chiama E’
pronto (Rizzoli) e contiene ricette per
piatti salvacena sono quelli che risolvono un pranzo improvvisato con ingredienti che tutti abbiamo a casa o
che, in caso contrario, si trovano subito in ogni supermercato. Otto minuti a disposizione della Parodi per
«È pronto»
(Rizzoli)
«Una famiglia in
cucina» (Vallardi)
Lo chef
Michelangelo
Citino (in alto) è
l’executive chef
di Michelangelo,
il ristorante
aperto a Linate
con MyChef e
Sea. Sopra un
tavolo con vista
Bleu a Le Gare de Lyon: più che una sosta per sfamarsi, luoghi di culto per
mangiare. Da Michelangelo i piatti
(raffinatissimi) come il gambero rosso
marinato su stracciatella di bufala,
granita al mandarino e olio all’aneto o
gli gnocchi arrosto con fonduta di parmigiano 36 mesi, bacche di Goji e paprica dolce, sono serviti con un’insolita vista sulla pista. Aperto sei giorni su
sette (domenica esclusa), dalle 11.45
alle 15 e dalle 18 alle 22.30, mette a tavola i passeggeri su tavoli apparecchiati con tovagliette di lino,
circondati da opere di design e una champagneria
Pommery.
Il fattore tempo non passa
in secondo piano. Per dare la
certezza ai passeggeri di non
«sforare», «Michelangelo»
ha ideato i menu a tempo: il
piatto unico della settimana (16 euro)
si mangia in 8 minuti, l’hamburger (
180 grammi di manzo, uovo, speck,
pomodoro e iceberg) viene servito in
20 minuti. Se avete una coincidenza
più lunga potete permettervi il menu
dello chef Andrea Iudica, in cucina con
Citino: e in 40 minuti avrete assaggiato
le tre migliori proposte del giorno.
realizzare una ricetta. Il manuale,
completamente illustrato dalle fotografie di cucina e di famiglia scattate
dalla stessa autrice, raccoglie le ricette
di antipasti, primi, secondi e dolci nel
modo più pratico possibile. Da novembre, poi, Benedetta Parodi (che ha
cominciato le riprese proprio in questi giorni) arriverà sul sito del Corriere.it con le sue videoricette che andranno in onda dal lunedì al venerdì,
ogni sera alle 19. Per cuochi di corsa.
Famiglie in cucina. Chi non ha un
ricettario del cuore ereditato dalla
nonna? Luisanna Messeri lo svela con
i suoi lettori nel nuovo libro Una famiglia in cucina, la mia (Vallardi).
Dalla pastasciutta all’acciugata alla
Vichyssoise d’estate. Fiorentina di nascita e romana d’adozione, è autrice
di trasmissioni tv molto seguite come
il Club delle Cuoche (Sky) ed è attualmente ospite fissa della Prova del
Cuoco.
angelafrenda
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L
Ore 15 Piazza della Vittoria
e i cappelli storici
Passeggiata nel centro storico per ammirare
l’architettura dei palazzi, la statua di Carlo
Michelstaedter, Piazza della Vittoria con la chiesa di
Sant’Ignazio e la Fontana del Nettuno del Pacassi, il
Duomo e il quartiere ebraico con la sinagoga (si
visita la domenica mattina). Poi la Pasticceria
Cidin, la Libreria Editrice Goriziana in Corso Italia,
il negozio di cappelli in via Rastello. Aperitivo al
Giardino dei Vizi in piazza Sant’Antonio. Cena al
Rosenbar (via Duca d’Aosta 96, tel. 0481.522700).
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Ore 10 di domenica
Sui luoghi della Grande guerra
La macchinetta anni Sessanta
per 33 bevande diverse
inee semplici e sinuose
che evocano lo stile lunare
degli Anni 60,
compattezza e stile, uso della
plastica tipico degli arredi di
quegli anni, colori che
ricordano atmosfere spaziali.
È Mini-Me, la nuova gamma di
macchine firmate Nescafé
Dolce Gusto. Disponibile in
cinque varianti di colore, MiniMe entra a far parte del
«sistema» Nescafé Dolce
Gusto grazie al quale in soli 30
secondi è possibile preparare
33 bevande diverse, da quelle
calde a quelle fredde, e tanti
mix capaci di soddisfare i gusti
dei grandi ma anche,
ovviamente, quelli dei più
piccini.
Visita del castello medievale del XI secolo,
arroccato sul colle, con spettacolare vista sulla
città. Da vedere nel borgo la chiesetta di Santo
Spirito e il Museo della Grande Guerra. Caffè
Carducci in Corso Italia è ottimo per l’aperitivo.
Si tratta di un caffè storico dove si colgono i fasti
della Gorizia mitteleuropea. Pranzo «Da Gianni»
( via Morelli, tel.0481.534568): locale noto ma
decisamente informale, dove vengono servite le
leggendarie ljubianske (cotolette ripiene come i
cordon bleu) dalle dimensioni di una pizza!
Michela Proietti
food news
di Angela Frenda
Solo otto minuti
Piccoli trucchi
per piatti veloci
In pista
Ore 9 di sabato Dopo il museo
aperitivo e ljubianske
Il Riso di Pasta
È la prima pasta fatta solo ed
esclusivamente con riso
parboiled: 100 per cento gluten
free, leggera, digeribile, adatta
a un’alimentazione
equilibrata. È firmata
«Viazzo», azienda del
Vercellese, leader nella
produzione di riso parboiled.
Ma la novità è il nuovo centro
di-Lab (inaugurazione il 23
ottobre) a Vercelli dove
«Viazzo» apre uno spazio
polifunzionale dedicato ai
prodotti gluten free. Non solo
Riso di Pasta, ma anche cibi
dolci e salati, prodotti
all’interno del laboratorio.
Piatti pronti monoporzione per
pausa pranzo.
Visita al Museo all’aperto del Monte San Michele
e San Martino, nel cuore del Carso isontino. È un
percorso adatto a tutti per scoprire i monumenti
risalenti alla Grande Guerra. Il sentiero porta
alla caverna austriaca del Generale Lukachich e
agli imbocchi della Galleria Cannoniera della
Terza Armata, utilizzata dall’esercito italiano. Da
scoprire anche il Percorso dei cippi che si snoda
lungo il crinale. Pranzo alla locanda Devetak a
Savogna di Isonzo (tel. 0481 882488).
Ore 15 Godersi il Collio
in sella a una Vespa
Un’esperienza indimenticabile. Si può noleggiare
una Vespa (a Cormons , tel. 0481.60595) per
viaggiare in un paradiso tra colline con vigneti,
borghi arroccati e castelli fiabeschi, come quello di
Spessa. C’è l’imbarazzo della scelta per i vignaioli.
Da non perdere il produttore di formaggi (Zoff),
aceto (Sirk), prosciutto crudo (D’Osvaldo). Pranzo
all’Osteria La Subida ( tel. 0481.60531) a Cormons
(la capitale del Collio): piatti tipici friulani
presentati in modo originale www.turismofvg.it
a cura di Massimo Spampani
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