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NOSTALGIA: SAPORE DI TONNO IN SALSA CHILI PADI
di Sandigan Kasda (nata nel Borneo Malaysia, a Osnago dal 1996)
Mi chiamo Sandigan Kasda e sono arrivata in Italia 16 anni fa, dopo che mi sono sposata con un
cittadino Italiano di origine Toscana. Ci siamo sposati nel mio paese: Borneo Malaysia “Sabah
negri di bawah bayu” che tradotto significa “un paese sotto il vento”. Dalle mie parti è difficile
lasciare il proprio paese, questo avviene solo se uno di noi si sposa con una persona proveniente da
un altro paese. Perché di natura noi Bumiputera, che significa 100% sangue malese, siamo molto
legati alla nostra famiglia e alle nostre tradizioni.
Ero giovane avevo 22 anni non compiuti e in quel momento per me stare vicino alla persona che
amo era l’unica cosa che desideravo al mondo.
Così decisi di venire in Italia con mio marito. È stata una scelta molto difficile da fare. Ho lasciato
la mia realtà, la mia famiglia, il lavoro, la festa “Aidilfitri” che si festeggia terminato il ramadan e
“Auwalmuharam” che è l’anno nuovo per il popolo musulmano che amo tanto, e i sapori propri
della mia terra. Ogni tanto cucino un piatto tipico nostro, ma non ha lo stesso sapore. Adesso ho due
figli tutte due nati qui: Mh Aldrin, il più grande di 15 anni e la piccola Asia di 4,5 anni.
Se hai scelto qualcosa nella vita bisogna sempre andare avanti con la tua scelta.
Secondo me, l’immigrazione di oggi è cambiata tantissimo. Una volta le persone non si spostavano
molto facilmente, adesso invece sì. Come sappiamo tutti la parola immigrazione non è più una
novità perché oggi le persone si spostano da un paese ad un altro paese e da città ad un’altra città
senza fatica portando con sé una valigia di affetti, ricordi e valori che possono essere utili per
contribuire e costruire una società più ricca e generosa.
Eccomi qua ad Osnago, un piccolo paese multi etnico proprio come il mio paese. Basta guardarsi
intorno specialmente quando c’è qualche evento come, per esempio, “Nel mio paese nessuno
straniero” e “Il mese per il gioco” e la serata di preghiera per la pace. Mi piace vivere qua, mi sento
come una cittadina Osnaghese. Mi ricordo bene: Osnago 16 anni fa era molto diversa. Per esempio
la ferrovia era costituita da un solo binario che volevano addirittura sopprimere, poco niente le piste
ciclabili, c’erano poche strisce pedonali, c’erano ancora le oche che nuotavano nel torrente
Molgora! La Osnago di adesso è molto moderna. A Osnago oggi direi che c’è di tutto, non manca
niente.
Mi sono integrata bene qui a Osnago. Faccio un piccolo flash back di come mi sono integrata qui in
“Italia” e a Osnago. Dopo solo 15 giorni sono uscita per andare dal giornalaio per comprare un
giornale e la rivista Focus così, ho iniziato per la prima volta a parlare la lingua italiana. Era stata
una bella esperienza. Per come sono fatta, mi piace imparare una lingua diversa dalla mia.
L’italiano non l’ho trovato difficile da imparare. Mio papà mi diceva sempre una nostro proverbio
”Dimana ada kemahuan disitu ada jalan” Se hai voglia di imparare, un modo lo trovi.
Quando mio figlio Mh.Aldrin aveva quasi un anno, siamo tornati in Malesia per festeggiare una
festa importante simile al vostro battesimo perché il primo figlio maschio, erede della tradizione
famigliare, deve essere battezzato entro il suo primo anno. L’emozione è stata grande, poter
riabbracciare tutti i miei parenti dopo 2 anni e soprattutto l’orgoglio di mostrare il primo figlio
maschio. I primi giorni mi sentivo frastornata, anche se ero coccolata da tutti. Tornare alle proprie
tradizioni, costumi e cucina non è stato semplice, era strano, anche i sapori sembravano più forti…
per non parlare del mio piatto preferito: tonno con una salsa super piccante sambal chili padi, al
primo boccone mi sono messa a piangere dalla bontà!
Per quanto riguarda gli studi, quando mio figlio aveva un solo anno nel 1998, ho fatto l’esame di
quinta elementare ad Osnago, poi ho frequentato le 150 ore per la media a Monza e poi ho integrato
il mio diploma e post-diploma all’Istituto Salesiani di Sesto San Giovanni in provincia di Milano.
Finalmente ho terminato tutto nel giugno 2000. Non avendo nessuno che mi aiutava ho fatto anche
la patente per guidare.
Da questo momento ero pronta per trovare un lavoro. Dopo il post-diploma ho scelto di lavorare nel
settore informatico come programmatore di computer. In questo settore ho passato una bella
esperienza lavorativa migrando da un’assicurazione, ad una banca infine in una ditta informatica
“Software House”, sempre nella zona Milano e provincia.
Durante gli anni lavorativi ho imparato tante cose: bisogna fare molte attenzione per come e in che
modo rivolgersi ad una persona più qualificata di te. Non prestare la propria postazione di lavoro ad
una persona, perché significa non essere completamente responsabili del proprio lavoro. Bisogna
avere metodo. Bisogna fare una valutazione mirata su che cosa fare e lavorare senza perdere tempo.
Ho imparato a rispettare le tempistiche e a parlare solo quando serve. Di tutto questo devo
ringraziare i miei genitori. Dicevano sempre “la semplicità è tutta la vita”. Andando in un nuovo
paese devi imparare a comportarti adeguatamente, cioè rispettare le tradizioni, imparare a parlare,
conoscere come la gente vive senza perdere le tue abitudini di sempre. Devi essere forte, essere
positiva ed essere capace di arricchire la tua esperienza o conoscenza accettando solo il buono e
gettare il cattivo. Per ora ci sono sempre riuscita anche se non è facile!
Un proverbio malese specifico per l’immigrazione dice: “Masuk kandag kerbau maguak masuk
kandang kambig magembee” che significa: “la regola è regola e va seguita”. Integrarsi non è così
difficile: basta imparare le regole con umiltà e disponibilità. Essere semplice è il modo migliore per
farlo. Tutto il mondo è paese, ci sono i buoni e cattivi, ricchi e poveri, persone di classe e non
classe. Io dico che basta prestare molte attenzione a cose vedi e cosa senti, parlare poco all’inizio
per capire bene le situazioni. Credere e pensare è il meglio per te.
Sandigan Kasda
Sabah Malaysia “Negri di Bawah Bayu”