conduzione di esami rmn dell`apparato osteoarticolare
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conduzione di esami rmn dell`apparato osteoarticolare
CONDUZIONE DI ESAMI R.M.N. DELL’APPARATO OSTEOARTICOLARE Lo studio del ginocchio della bobina “extrem”. ► Pz supino, “feet first”, arto inferiore da esaminare steso nella bobina. ► Immobilizzazione del ginocchio riempiendo il volume residuo della bobina con gommapiuma. ► Centraggio sul margine inferiore della rotula. ► Utilizzo 26/03/2008 Domenico Mezzasoma 1 Ginocchio R.M.N. alla console ► Si esegue una sequenza di localizzazione sui tre piani (“3 plane ”) : sagittale, coronale, assiale. ► Sulle immagini della suddetta si programmeranno le sequenze successive… 26/03/2008 Domenico Mezzasoma 2 Sequenze e piani di scansione per lo studio R.M.N. del ginocchio Sagittali: T1, D.P. Fat Saturation,T2* G.E. Coronali: T1, T2 F.S., T2* G.E: Assiali: T1,T2 F.S. A queste sequenze vengono spesso aggiunti elementi ottimizzatori per l’imaging : saturazioni spaziali o compensi di flusso (Flow Compensation) 26/03/2008 Domenico Mezzasoma 3 Nella programmazione è necessario seguire determinati protocolli ► Vengono prese come riferimento le immagini assiali. Le sequenze sagittali vengono programmate in senso mediolaterale seguendo la linea posteriore che congiunge i due condili femorali. 26/03/2008 Domenico Mezzasoma 4 ► Le sequenze assiali vengono programmate sull’immagine sagittale della 3plane. Si va in senso cranio-caudale rispettando il piano meniscale , mediando però con il piano diafisario del femore e della tibia. 26/03/2008 Domenico Mezzasoma 5 ► Le sequenze coronali si programmano sulla immagine sagittale e assiale. Si va in senso postero-anteriore seguendo sempre la linea posteriore che unisce i due condili femorali. 26/03/2008 Domenico Mezzasoma 6 Programmi e immagini sagittale 26/03/2008 coronale Domenico Mezzasoma 7 Studio della spalla della bobina “schoulder”, accertandosi che sia a stretto contatto con la spalla del paziente. ► Pz supino, “first head”, arto da esaminare in posizione neutra lungo il margine del corpo (come l’arto controlaterale). ► Centraggio 2 cm sotto la linea emiclaveare. ► Utilizzo 26/03/2008 Domenico Mezzasoma 8 Spalla R.M.N. alla console Si usano sequenze coronali oblique T1, D.P., T2* G.E., T2 F.S. Sagittali oblique T1 e T2 F.S. Assiali “vere” T1, T2* G.E. talvolta può essere utile aggiungere il F.C. 26/03/2008 Domenico Mezzasoma 9 Anche in questo caso i piani di scansioni sono dettati da protocolli ► Si eseguono due sequenze preliminari: localizer coronale e localizer assiale. ► Le sequenze coronali oblique si programmano sull’immagini assiali seguendo il decorso del tendine sovraspinato o sottoscapolare. 26/03/2008 Domenico Mezzasoma 10 ► Le sequenze sagittali oblique si programmano sempre su un’ immagine assiale, perfettamente ortogonali alle coronali. Si acquisisce in senso mediolaterale, 1 cm dai cercini glenoidei fino a coprire tutta la testa omerale. 26/03/2008 Domenico Mezzasoma 11 Programma coronale obliquo e sagittale obliquo 26/03/2008 Domenico Mezzasoma 12 ► Le sequenze assiali non sono oblique e vengono programmate su immagini coronali della localizer. Si parte dal margine inferiore della clavicola fino a coprire la parte più craniale della diafisi omerale. 26/03/2008 Domenico Mezzasoma 13 Anatomia spalla-visione coronale obliqua 26/03/2008 Anatomia spalla-visione sagittale obliqua Domenico Mezzasoma 14 Studio della caviglia della bobina “extrem”. ► Pz supino, feet first. ► Piede (a martello) flesso a 90° sulla tibia, che poggia sul margine inferiore della bobina per dare maggiore stabilità all’articolazione. ► Centraggio a metà della linea bimalleolare. ► Utilizzo 26/03/2008 Domenico Mezzasoma 15 Dopo aver acquisito la sequenza 3 plane si programmano: ► Assiali T1, T2*G.E. e T2 F.S. ► Sagittali T1 e T2 ► Coronali T1, T2*G.E. e T2 F.S. 26/03/2008 Domenico Mezzasoma 16 Anatomia caviglia immagini sagittali 26/03/2008 Anatomia caviglia immagini coronali Domenico Mezzasoma 17 ► Le sequenze assiali si programmano in senso cranio caudale, orientando le slices secondo l’articolazione tibio-astragalica. Si programmano dunque su immagini sagittali mediando con l’orientamento coronale. 26/03/2008 Domenico Mezzasoma 18 ► Le sequenze sagittali si programmano su immagini coronali, secondo l’articolazione tibioastragalica; vanno orientate anche su immagini assiali per rispettare la lineabimalleolare. ► Le sequenze coronali si programmano su immagini sagittali, dal tendine d’Achille fino a coprire tutto l’astragalo. Sag. T1 26/03/2008 Domenico Mezzasoma Sag. STIR. 19 Restanti articolazioni ► Per esaminare il polso possiamo usare la bobina “wrist”,la “Gflex” o la “extrem”con Pz prono. ► Si eseguono sequenze T1,T2, T2 F.S. e GE. ► Si usa un f.o.v. di 120/140mm; un thickness di 3mm. Cor. T1 26/03/2008 Domenico Mezzasoma 20 lo studio del piede usiamo la “extrem” con appoggio della pianta del piede. ► Si eseguono sequenze T1,T2,T2 F.S. e GE. ► Si lavora con un F.O.V. di 160/180mm e un thickness di 4mm; spacing 0/0.5mm. ► Per Sag. T1 26/03/2008 Domenico Mezzasoma 21 In conclusione possiamo dire che: ► Gli esami R.M.N. osteoarticolari rappresentano il 15%-20% di tutti gli studi. ► Necessitano di particolare attenzione in quanto i piani di scansione sono fondamentali ed è necessaria una ottima risoluzione spaziale con uno spessore di acquisizione molto basso… di conseguenza bisogna essere degli “ottimi mediatori” 26/03/2008 Domenico Mezzasoma 22