cosmetic - Dental Tribune International
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l’editore _gerenza the international magazine of cosmetic dentistry Anno 2, Vol. 4 Dicembre 2013 Testata dichiarata al Registro degli Operatori di Comunicazione Managing Editor Patrizia Gatto [email protected] Scientific Editor Angelo Putignano Editorial Office Chiara Siccardi Ha collaborato Rottermaier – Servizi Letterari (TO) Graphic Designer Angiolina Puglia Editorial Advisor Cristina M. Rodighiero Publisher Iscritto al ROC al numero 14011 TU.E.OR. Srl C.so Sebastopoli, 225 10137 Torino Tel. 011 0463350 Fax 011 0463304 [email protected] www.tueor.it Editorial Board Giancarlo Barducci Ezio Campagna Gaetano Calesini Antonio Cerutti Matteo Chiapasco Ezio Costa Lorenzo Favero Claudio Lanteri Gianni Maria Gaeta Francesco Mangani Domenico Massironi Gianna Maria Nardi Giovanni Olivi Daniele Rondoni Tiziano Testori Fernando Zarone Published by TU.E.OR. Srl - www.tueor.it Printed by A.g.v. Snc Di Bianchi Mario & C. - Torino Advertising Account Enrica Casalegno [email protected] Stefania Dibitonto [email protected] Alessia Murari [email protected] cosmetic_Copyright Cosmetic Dentistry è una pubblicazione a periodicità trimestrale di Tueor Srl. Rivista, immagini e articoli pubblicati sono protetti dal copyright. È quindi proibito qualunque tipo di utilizzo senza previa autorizzazione dell’Editore, soprattutto per quanto concerne duplicati, traduzioni, microfilm e archiviazione su sistemi elettronici. Le riproduzioni, compresi eventuali estratti, possono essere eseguite soltanto con il consenso dell’Editore. In mancanza di dichiarazione contraria, qualunque articolo sottoposto all’approvazione della Redazione presuppone la tacita conferma alla pubblicazione totale o parziale. La Redazione si riserva la facoltà di apportare modifiche, se necessario. Non si assume responsabilità in merito a libri o manoscritti non citati. Gli articoli non a firma della Redazione rappresentano esclusivamente l’opinione dell’Autore, che può non corrispondere a quella dell’Editore. La Redazione non risponde inoltre degli annunci a carattere pubblicitario o equiparati e non assume responsabilità per quanto riguarda informazioni commerciali inerenti associazioni, aziende e mercati e per le conseguenze derivanti da informazioni erronee. Cosmetic Dentistry è pubblicata in Italia su licenza di Cosmetic Dentistry International. Per la foto di copertina: © iStockphoto.com. 50 cosmetic dentistry 4_2013 Salute orale: il management clinico di prevenzione Finalmente vinta l’infezione focale Dr.ssa Gianna Maria Nardi Un metodo che rivoluzionerà il mondo dell’endodonzia poiché permette di sterilizzare totalmente e per lungo tempo il sistema canalare e tubolare di un dente. Dr. Philippe LaGarde In evidenza l’utilizzo nella pratica clinica delle opportune tecnologie dedicate e sperimentate dall’EBM per migliorare i protocolli di prevenzione. Corso accreditato per 1 credito C.E. Corso accreditato per 1 credito C.E. DWS: un’unica tecnologia al servizio della pratica clinica quotidiana, dalla realizzazione di modelli e guide chirurgiche alla stampa 3D della protesi provvisoria Progetto “AUREA” Medical & Cosmetic Surgery Dr. Andrea Piccardi Dr. Marco Di Iulio Dr. Alessandro Motroni Dr. Marco Aguzzi Dr. Michele Manacorda I cardini terapeutici individuati sono rappresentati da tecnologie proprietarie di ultima generazione progettate e realizzate all’insegna della mini invasività e finalizzate alla comunicazione cellulare. Corso accreditato per 1 credito C.E. Corso accreditato per 1 credito C.E. La gestione del moderno studio odontoiatrico Dr. Franco Tosco La professione odontoiatrica è sicuramente complessa, sia in se stessa sia per l’attuale periodo storico in cui si deve esprimere. Corso ECM online 2013-2014: 50 crediti ECM PROSSIMAMENTE Perimplantite: approccio terapeutico non chirurgico, limiti, indicazioni e casi clinici Dr.ssa Marisa Roncati Diagnosi precoce del cancro orale Dr. Giovanni Maria Gaeta Applicazioni della CB3D alla moderna odontoiatria Full arch a carico immediato: il Flat One Bridge. Materiali, metodi e Follow up a 9 anni Dr. Carmelo Rizzo Dr. Vincenzo Bucci Sabattini Trasferimento digitale fra studio e laboratorio: impronta ottica e rilevamento del colore Dr. Matteo Iaria L’impianto post-estrattivo immediato: evoluzione delle conoscenze Dr. Ugo Covani Per informazioni: Tueor srl - Tel. 011 0463350 - [email protected] - www.dtstudyclub.it l’editore _ norme editoriali Norme editoriali Alla redazione devono pervenire: Requisiti delle immagini _ testo dell’articolo in formato Word _ iconografia a supporto del testo _ bibliografia _ breve curriculum e foto dell’autore, indicazioni per il contatto (indirizzo postale, e-mail, ecc.) Numerare le immagini all’interno del testo in modo consecutivo, usando un nuovo numero per ogni immagine. Qualora fosse indispensabile raggruppare alcune fotografie, vi preghiamo di usare lettere minuscole per designare le immagini di un gruppo (per esempio, 2a, 2b, 2c). Immagini, tabelle, diagrammi, fotografie ecc., non devono essere incorporate nel documento Word, ma salvate su un file separato, con le indicazioni di riferimento nel testo e le relative didascalie. Per cortesia inserire i riferimenti delle immagini, laddove necessari, indipendentemente che ci si trovi a metà di una frase o alla fine di essa. Il riferimento deve essere sempre inserito tra parentesi. Lunghezza del testo Caratteristiche delle immagini: _ Formato TIF o JPEG. _ Non devono essere più piccole di 6x6 cm a 300 dpi. _ Non devono essere più piccole di 80 kB, altrimenti non sarà possibile stamparle nelle dimensioni adeguate. Può variare in base all’argomento trattato. Vi chiediamo quindi di redigere un testo che sia appropriato per approfondire l’argomento in oggetto in tutte le sue parti. In caso di testi particolarmente lunghi, è possibile prevederne la pubblicazione in più parti. In sostanza, non vogliamo porre limiti specifici per quanto riguarda la lunghezza dell’articolo e siamo a vostra disposizione per fornirvi ulteriori informazioni in merito. In linea generale, i file delle immagini devono essere il più grande possibile, in modo da dare la massima resa di impaginazione e stampa. Vi preghiamo inoltre di ricordare di non inserire le immagini nel testo, ma di inviarle in file separati. Le immagini possono essere inviate per e-mail in file compressi o tramite CD-Rom. Formattazione del testo Per la stesura usare interlinea singola e paragrafi non giustificati, inserendo una riga vuota tra un paragrafo e l’altro. Non utilizzare formattazioni particolari, oltre al corsivo e al grassetto, e assicurarsi che tutto il testo sia allineato a sinistra. Se desiderate enfatizzare alcune parole, usate solamente il corsivo (non utilizzare sottolineature o caratteri più grandi). Il grassetto è riservato ai titoli e sottotitoli dell’articolo. Vi chiediamo di non “centrare” il testo nella pagina, aggiungere tabulazioni o sottolineature, perché tutto questo verrà rimosso in fase di impaginazione. Se dovete inserire un elenco, aggiungere note a piè di pagina o note finali, vi preghiamo di usufruire degli appositi comandi automatici di Word e di non agire in modo manuale. In ogni programma ci sono dei menu che vi aiuteranno nell’esecuzione di quanto sopra. 48 cosmetic dentistry 4_2013 Abstract Non è necessario l’invio di un abstract del vostro articolo. Nel caso lo vogliate comunque inviare, lo pubblicheremo in un box specifico. Informazioni per il contatto Alla fine di ogni articolo vi è un box che contiene tutte le informazioni necessarie per contattare l’autore, nonché una sua foto e un breve curriculum, oltre che l’affiliazione in caso di autori afferenti a istituzioni accademiche. Vi chiediamo quindi di inviarci anche questo materiale in modo che possa essere inserito a corredo del vostro articolo. Per maggiori informazioni e invio articoli contattare: Redazione Chiara Siccardi [email protected] COME ORDINARE TUEOR SERVIZI Srl • Corso Sebastopoli, 225 • 10137 Torino Tel. 011 0463350 • Fax 011 0463304 • [email protected] www.tueorservizi.it TÀ VI NO 13 20 FILLERS ACIDO IALURONICO Manuale di Tecniche Iniettive Di libri sui filler ne sono stati pubblicati innumerevoli e a loro dobbiamo un grande grazie perché hanno contribuito a evolvere e diffondere la medicina estetica nel mondo. Questa pubblicazione però non è sicuramente una ripetizione delle bibliografie già presenti, in quanto sviscera in ogni sua tecnica e applicazione il filler per antonomasia colui che ha rivoluzionato il concetto di estetica: l’acido ialuronico. Arricchita dall’esperienza del professor Claude Dalle sull’anti-aging, è una pubblicazione sintetica e assolutamente completa che si ritaglia un posto preminente nel panorama medico chirurgico internazionale. A CURA DI MAURIZIO PRIORI PRESIDENTE S.I.E.S. M. BASSO, M. CAVALLINI, C. DALLE, E. DI LELLA, S. FUNDARÒ, R.RUSSO N OV À IT IMPLANTOPROTESI PER CHI, QUANDO, COME 175,00 euro Dalle cause della perdita dei denti, alla riabilitazione del paziente parzialmente o totalmente edentulo, con protesi fisse o rimovibili su impianti. Il libro spazia dalle riabilitazioni standard ai più recenti protocolli di carico immediato con chirurgia computer guidata. Un percoso che guida il clinico attraverso l’analisi delle controindicazioni sistemiche e locali per la selezione del paziente. Vengono descritti i principi costruttivi in protesi, indispensabili per il successo a lungo termine, rivisitati attraverso la funzione e l’estetica. La revisione critica ed esaustiva della bibliografia fornisce spunti di ricerca per ulteriori approfondimenti, e la ricca e accurata iconografia rende la consultazione del libro semplice ed efficace. Gli autori hanno sviluppato le proprie competenze in un ambito clinico universitario nel quale l’avanguardia scientifica ha dovuto sempre coniugare l’eccellenza del trattamento con l’adozione di strategie di riabilitazione “sociali”. F. BASSI, G. PRETI, G. SCHIERANO PAGINE: 252 FORMATO: 30X20 CM 600 FOTO A COLORI 185,00 euro novità _ editoriali Tutto nasce da un sorriso Estetica del benessere “Sono un dentista, o meglio lo ero. Sono un medico chirurgo-odontoiatra che lungo la strada ha capito che una specializzazione medica è un centro di conoscenza immobile intorno cui ruotano infinite conoscenze e innumerevoli universi che si chiamano gente”. Per informazioni e acquisti: Tueor Servizi srl Tel.: 0110463350 www.tueorservizi.it 46 cosmetic dentistry 4_2013 Così comincia il libro di Ezio Costa, un’opera mirata a far comprendere il suo percorso evolutivo, la sua trasformazione professionale e umana verso il superamento felice dei confini cui la specialità scientifica avrebbe dovuto relegarlo se vi si fosse attenuto in senso stretto. Il resoconto di una “folgorazione sulla via di Damasco” scaturita dall’attenzione alle persone, a ciò che chiedono a chi ha la pazienza e la volontà di ascoltarle. Il viaggio attraverso le epoche e l’idea di bellezza che apre il volume servono a spiegare le ragioni intime e pubbliche di una liberazione del pensiero tesa ad ampliare le possibilità di intervento curativo in misura direttamente proporzionale all’ampliamento del concetto di benessere. Quanto la bellezza è parte della salute? Quanto un sorriso è determinante nella bellezza individuale? Perché l’odontoiatra dovrebbe sentirsi autorizzato a intervenire sul lato esterno della bocca e non solo su quello interno? Quanto il volto in tutta la sua armonia è sotto la tutela di chi si occupa della salute della bocca? Quanto i rimedi all’invecchiamento del viso sono di pertinenza del “medico del sorriso”? Perché l’odontoiatria non può prescindere da una riconsiderazione delle competenze che comprenda la medicina estetica quale sua parte integrante? Le tesi di Ezio Costa al riguardo sono esposte con convinzione e trasmettono una buonafede benignamente contagiosa. La prefazione del critico d’arte Vittorio Sgarbi arricchisce di significato un excursus sulla bellezza e sul sorriso che vede settori apparentemente lontani della cultura, quali scienza e arte, tenersi una volta ancora per mano. aziende _ news dante causa la perdita di elasticità della pelle e la precoce comparsa di rughe) attenuando le rughe d’espressione e restituendo elasticità alla pelle disidrata e ipoelastica, soprattutto in età avanProduttore Modello Input alimentatore Frequenza di rete Potenza media assorbita dalla rete Classe di isolamento Modalità di impiego Condizioni di funzionamento Temp./HR/Press. Dimensioni Peso Ampiezza dell’impulso impostabile Durata dell’impulso impostabile Frequenza di ripetizione dell’impulso Timer zata. Il rapido assorbimento dei peptidi attraverso il sistema Ultraderm determina un ripristino funzionale di collagene ed elastina, con effetti evidenti già dopo la prima applicazione. DATI DI TARGA Swiss & Wegman Srl ULTRADERM 230 V AC 50 Hz 110 W I - parte applicata Tipo BF Funzionamento continuo 10 °C - 40 °C 38x28x26cm (LxPxA) 4 kg ca. 0-45 picco picco 1 ms 10 Hz 1 minuto - 30 minuti 30% - 90% 700 - 1100 hPa Nuove punte soniche per preparazioni cavitarie prossimali KOMET ha sviluppato 4 punte soniche diamantate per la preparazione di cavità prossimali su premolari e molari. Due misure, ciascuna in versione mesiale e in versione distale. Con queste nuove punte della linea Sonic Line è possibile semplificare moltissimo il lavoro di preparazione delle cavità per intarsi e nello stesso tempo facilitare la modellazione dei box approssimali. Le punte posseggono una forma ideale perché hanno una superficie arrotondata nel passaggio dalla superficie assiale a quella della spalla, in modo da rendere possibile uno smusso perfetto delle superfici. Tale precisione si riflette nella presa d’impronta, di tipo tradizionale e a maggior ragione di tipo ottico, e nelle successive fasi di lavoro in laboratorio odontotecnico. Per la preparazione iniziale KOMET consiglia vari tipi di kit, come ad esempio il 4562S per intarsi ceramici e corone parziali. Per la cementazione degli intarsi e delle corone parziali esiste la punta sonica CEM SF12 che, sfruttando le caratteristiche di viscoelasticità dei cementi compositi, consente una ripartizione uniforme del materiale di fissaggio. KOMET Italia Srl Via Fabio Filzi, 2 - 20124 Milano Tel.: +39.02.67076654 Fax: +39.02.67479318 [email protected] www.komet.it cosmetic dentistry 4_2013 45 aziende _ news Elettroporazione Ultraderm Swiss & Wegman Srl Via Svezia, 8 35020 Ponte San Nicolò - Padova Tel.: +39 049.8961111 Fax: +39 049.2106326 [email protected] www.swiss-wegman.com Il sistema Ultraderm utilizza correnti di bassa intensità fornite da elettrodi che, creando nuovi percorsi intracellulari, agiscono direttamente sulla pelle aumentando transitoriamente la permeabilità dei tessuti. Il doppio strato lipidico della cellula è sottoposto a un riassetto temporaneo dando origine alla formazione di canali acquosi nella membrana cellulare generalmente definiti “elettropori”. Queste vie di canalizzazione mettono in comunicazione (pro tempore) la superficie della cute con il derma sottostante garantendo il passaggio di sostanze attive, anche a elevato peso molecolare, che altrimenti rimarrebbero trattenute dai meccanismi di ritenzione dell’epidermide. La membrana cellulare risulta così maggiormente permeabile a una grande varietà di molecole idrofile poiché il sistema Ultraderm interviene diminuendo efficacemente il TEER (Trans Epithelial Electrical Resistance) dello strato corneo, favorendo l’assorbimento intracellulare della sostanza attiva attraverso i canali acquosi. A differenza dei più datati sistemi concorrenti, tale sistema è in grado di veicolare principi attivi senza l’ausilio di basi conduttive. Accessori in dotazione: _ macchina per elettroporazione; _ manipolo dotato di elettrodi per applicazioni. Accessori a richiesta: _ kit cosmetico comprensivo di un flacone 50 ml di principio attivo e due creme di mantenimento 50 ml. _Skin Hyaluronic Indispensabile per il mantenimento dell’idratazione della cute e per dare volume ai tessuti, l’acido ialuronico è una sostanza naturale normalmente presente nel corpo umano (un terzo dell’acido ialuronico dell’organismo viene eliminato naturalmente e sostituito ogni giorno) che tende, tuttavia, a ridursi sensibilmente con l’avanzamento dell’età creando rughe e segni visibili sul viso. Skin Hyaluronic è una soluzione di ialuronato sodico e pantenolo particolarmente indicata per la sua azione idratante sulla cute disidratata priva di un adeguato ed omogeneo film idrolipidico. Grazie all’azione riempitiva dell’acido ialuronico, il trattamento estetico con Skin Hyaluronic consente di appianare le rughe restituendo vitalità ed elasticità alla pelle. _Skin Young Si tratta di un composto di vitamine, amminoacidi e minerali che promuove il recupero della funzionalità biologica della cute. La biorivitalizzazione operata attraverso Ultraderm e Skin Young determina una riduzione delle rughe e un effetto rassodante e idratante. Il complesso vitaminico agisce come fattore anti-aging nel contrastare gli effetti di una senescenza precoce della cute incrementando il metabolismo cellulare e la detossinazione della cute grazie all’eliminazione degli scarti metabolici, delle tossine esogene ed endogene. Il trattamento è indicato per pelli pre-mature. Dopo le cinque sedute da protocollo si otterrà un ringiovanimento globale con rassodamento dei tessuti e una visibile distensione delle rughe d’espressione. _Skin Aging Si tratta di una soluzione a base di peptidi, molecole a bersaglio cellulare formate da amminoacidi concatenati nelle proteine, efficaci nel processo di riparazione dei tessuti cutanei e di sintesi di macromolecole tissutali. I peptidi, in particolare, agiscono efficacemente contro la formazione di radicali liberi (il cui effetto ossi- 44 cosmetic dentistry 4_2013 eventi _ formazione Le nuove proposte culturali 2014 del Lake Como Institute _Il mutamento del mondo dei corsi Il mondo dei corsi è profondamente mutato: i corsi come li intendevamo solo due anni fa vanno scomparendo. Consapevoli del cambiamento, abbiamo ideato tre format didattici: 1_ giornate full immersion di live surgery 360°; 2_corsi monotematici con live surgery e workshop pratici; 3_ “Corso di Implantologia di base per neofiti”. Le giornate full immersion di live surgery 360° sono la novità dell’anno, un format di corso clinicochirurgico di live surgery senza teoria. Per i corsisti sarà come essere presenti in sala operatoria. Potranno vedere una chirurgia a 360° gradi, dove la clinica sarà la vera protagonista. Negli incontri i partecipanti potranno inoltre apprezzare i reali benefici dell’utilizzo di metodiche di sedazione ansiolitica endovenosa che l’odontoiatra moderno può autonomamente condurre nel proprio studio. I corsi monotematici con live surgery e workshop pratici sono stati studiati per soddisfare le esigenze di tutti i colleghi che: 1_ non vogliono perdere troppi giorni di lavoro in studio; 2_vogliono imparare solo la “teoria essenziale” mettendola in pratica in workshop dedicati; 3_ vogliono imparare solo ciò che è clinicamente rilevante; 4_ vogliono ridurre i costi. Inoltre, ogni partecipante potrà sottoporre alla nostra attenzione casi clinici dei propri pazienti da poter trattare durante le singole giornate di live surgery. Il corso di implantologia di base per neofiti è tenuto da giovani odontoiatri ed è studiato per chi si approccia alla chirurgia implantare. Sono previsti tre incontri di due giorni ciascuno (venerdì/sabato), con chirurgie eseguite dai partecipanti sui propri pazienti sotto tutela dei relatori del corso. Questo corso è stato ideato dai miei giovani allievi che conoscono i bisogni dei loro coetanei: un corso tenuto da giovani per giovani! Per il programma completo delle giornate visita il sito: www.lakecomoinstitute.com. _Sopravvivenza dei corsi privati in un mondo in cui c’è una grande offerta di corsi istituzionali accademici e corsi gratuiti di aziende Per informazioni: Lake Como Institute, Centro di Alta Formazione in Implantologia Via G. Rubini, 22 - Como Italy Tel.: +39 031.2759092 [email protected] www.lakecomoinstitute.com Sicuramente l’offerta di corsi istituzionali accademici crescerà nei prossimi anni per varie ragioni: i corsi accademici post-laurea (master e corsi di alta formazione) sono indubbiamente migliorati ed evoluti rispetto ad anni fa e coinvolgeranno sempre più partecipanti. I corsi privati potranno sopravvivere se si adegueranno ai tempi fornendo una formazione personalizzata in cui il corsista partecipa alla chirurgia e alla cura dei pazienti attivamente e sotto tutela. Questa possibilità non è sempre percorribile nelle istituzioni per motivi logistici e burocratici. I corsi aziendali seguono altre dinamiche. Sono corsi gratuiti, e con i tempi che corrono questo fattore può essere determinante. Questo è lo spirito del Lake Como Institute che non vuole e non può fare concorrenza alle altre realtà sopradescritte. _Apertura di corsi per stranieri, una scelta motivata Dopo tanti anni di corsi e conferenze all’estero, la richiesta è venuta automatica, non l’abbiamo cercata. Siamo così entrati in mercati diversi in cui l’education è meno aggressiva rispetto all’Italia, paese attivissimo in questo campo. Abbiamo incontri con gruppi annuali “fidelizzati” di colleghi dal Giappone e dall’India, uniti da un’iniziativa internazionale di Implant Tribune International. cosmetic dentistry 4_2013 43 eventi _ formazione Due master universitari realizzati dall’Istituto Stomatologico Toscano _Master universitario di II livello in Odontoiatria restaurativa L’odontoiatria ricostruttiva si è evoluta verso tecniche sempre più standardizzate e conservative, riducendo le indicazioni alla riabilitazione protesica tradizionale. Grazie all’utilizzo di nuovi materiali e tecnologie oggi è possibile avere una maggiore elasticità nella scelta del trattamento adeguato, così da privilegiare il concetto di conservazione e quello di rinforzo del tessuto dentario residuo. Sia le tecniche dirette che indirette nei restauri riescono a ridurre lo stress da contrazione da polimerizzazione. Scopo del corso – coordinato dal dott. Antonio Barone e che avrà inizio il 24 gennaio 2014 presso il Dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica di Pisa – è fornire un aggiornamento completo sulla ricostruzione dei denti posteriori e anteriori con tecniche dirette e indirette più conservative rispetto al passato, trattando tutti gli aspetti teorici scientifici e clinici. Due giornate di formazione dove le lezioni teoriche si alterneranno a esercitazioni teorico-pratiche, relative alla realizzazione del piano terapeutico, e a stage clinici, sotto l’assistenza di docenti e tutor. Il termine di scadenza per la presentazione delle domande di ammissione è fissato per il 14 dicembre 2013; in caso di numero superiore di domande verrà effettuata una prova di ammissione scritta. Per maggiori informazioni consultare il bando all’indirizzo: www.unipi.it/studenti/ offerta/master/accesso/index.htm. _Master universitario di I livello in Igiene implantare L’evoluzione dell’implantologia ha rivoluzionato, più in generale, i piani di trattamento odontoiatrici e, in particolare, quelli protesici. Nella pratica della riabilitazione protesica implanto-supportata, l’igienista dentale riveste dunque un ruolo fondamentale, poiché deve conoscere a fondo la protesi da impiantare e tutti i suoi componenti, così da poter assicurare un corretto e specialistico follow-up e assicurare la durata della ricostruzione protesica. Il master, che si rivolge agli igienisti dentali, si pone l’obiettivo di sviluppare conoscenze specializzate in tema di preparazione del paziente alla riabilitazione protesica implantosupportata, e di acquisire un’approfondita conoscenza dei componenti della protesi implanto-supportata e delle tecniche per la loro manutenzione igienica. 42 cosmetic dentistry 4_2013 Il master è in grado di fornire un apprendimento teorico-pratico sulle problematiche della riabilitazione protesica a supporto implantare per gli aspetti relativi alla professione dell’igienista dentale. Sono ammessi al master coloro in possesso di diploma universitario in Igiene dentale, o di laurea triennale in Igiene dentale o titolo equipollente. Il termine di scadenza per la presentazione delle domande di ammissione è fissato per il 18 dicembre 2013. Come prova di ammissione verranno valutati i titoli presentati: tesi di laurea ed eventuali pubblicazioni. Per maggiori informazioni, consultare il bando all’indirizzo: www.unipi.it/index.php/ master/master/1774. 5° Congresso CompetenCe in eStHetiCS Rimini imini LONDON MEXICO CITY RIMINI VIENNA La quaLità deLL'estetica The qualiTY OF eSTheTiCS 7 - 8 Marzo 2014 Palacongressi, Rimini Moderatori/Chairmen: Odt. stefano Biacchessi (ita) Prof. simone Grandini (ita) dr. Nikolaos Perakis (ita) VeNerdì 7 MarzO 2014 Relatori/Speakers: dr. Marcelo calamita (Bra) Odt. Murilo calgaro (Bra) dr. iñaki Gamborena (esP) dr. andrea ricci (ita) saBatO 8 MarzO 2014 Relatori/Speakers: Prof. Nitzan Bichacho (isr) Prof. Marco esposito (ita) dr.ssa Maria Gabriella Grusovin (ita) dr. arndt Happe (deu) Odt. andreas Nolte (deu) Prof. Mirco raffaini (ita) Odt. Gérald ubassy (Fra) Odt. aldo zilio (ita) sponsor S a v ea t e the d media sponsor Per informazioni ed iscrizioni: ICDE International Center for Dental Education Via Isonzo, 67 | 40033 Casalecchio di Reno (BO) Tel. +39 051 6113583 - Fax +39 051 6113585 eventi _ formazione La formazione continua con un tocco di internazionalità _Dal 15 al 16 novembre 2013, ha avuto luogo per la seconda volta presso l’Austria Center Vienna, nella capitale austriaca, il Congresso “Competence in Esthetics” promosso da Ivoclar Vivadent. Circa 1.700 tra dentisti e odontotecnici provenienti da 43 Paesi diversi hanno accettato l’invito di Ivoclar Vivadent e si sono uniti all’evento. I discorsi di apertura sono stati tenuti da Gernot Schuller, direttore vendite Austria ed Europa dell’Est presso Ivoclar Vivadent e amministratore delegato di Wieladent, da Josef Richter, capo ufficio vendite di Ivoclar Vivadent, e dal prof. dott. Gerwin Arnetzl dell’Università di Graz, in Austria, che successivamente ha presentato l’evento. Il tema della conferenza è stato “L’estetica nel restauro: impianti e funzioni”. Il tema è stato scelto volutamente ampio e generico per dare spazio alle varie interpretazioni. I diversi metodi, gli approcci terapeutici individuali e i materiali presentati dagli esperti sono stati di notevole interesse. La questione su quale sia il punto di partenza da cui iniziare per ripristinare un sorriso nuovamente fiducioso sui volti dei pazienti è stato il focus centrale in tutte le presentazioni. Un esame dettagliato della situazione iniziale, grazie all’utilizzo di un sistema digitale computer based che coinvolga immagini, video e wax-up – ottenuto con tecnica tradizionale 40 cosmetic dentistry 4_2013 o CAD/CAM – è strumentale per determinare le opzioni di trattamento fattibili, e compatibili anche con la situazione finanziaria del paziente, prima di decidere un piano di trattamento. Sono intervenuti relatori provenienti da dieci diverse nazioni: dal Brasile, il dott. Christian Coachman; dalla Germania, il dott. Roland Frankenberger, il prof. dott. Matthias Kern, MDT Joachim Lotz, Oliver Brix e il prof. dott. Daniel Edelhoff; dalla Grecia, il dott. Panos Bazos; dall’Italia, il dott. Nikolaos Perakis e il dott. Roberto Spreafico; dal Giappone, il dott. Jiro Abe; dai Paesi Bassi, il dott. Egon Euwe; dall’Austria, il dott. Knut Hufschmidt, il dottor Vincent Arnetzl e il prof. dott. Georg Mailath-Pokorny; dalla Svizzera, la dott.ssa Francesca Vailati e il dottor Markus Lenhard; dall’Ungheria, István Urbán; dagli Stati Uniti, Michel Magne. _Un successo clamoroso L’event manager Gernot Schuller si è dichiarato soddisfatto dei risultati del Congresso: «È notevole che, in collaborazione con il mercato del dentale e la Nobel Biocare, siamo stati in grado di permettere a 1.700 dentisti e odontotecnici di accettare l’invito di Ivoclar Vivadent e di partecipare al nostro Congresso in una capitale culturale come Vienna». Per la prima volta in assoluto, alcuni oratori, come Michel Magne, hanno effettuato dimostrazioni dal vivo presso lo stand, proprio come se si trattasse di un programma di cucina. Le dimostrazioni dal vivo, i laboratori e gli intrattenimenti serali hanno riscosso un grande successo tra il pubblico. Le relazioni sono state tenute non solo nel grande auditorium, ma anche nelle salette dedicate alla formazione, consentendo un’atmosfera amichevole e l’opportunità di discutere dei temi sollevati nelle presentazioni in un ambiente informale. La conferenza di Vienna ha ancora una volta evidenziato il fatto che la formazione continua è indispensabile per garantire ai professionisti del dentale uno sguardo lungimirante verso il futuro. Le persone che vogliono rimanere al passo con i nuovi metodi e materiali devono promuovere costantemente la loro formazione e la loro conoscenza. «Noi non forniamo solo prodotti – spiega Gernot Schuller – ma offriamo anche soluzioni.» Con gli eventi di “Competence in Esthetics”, Ivoclar Vivadent offre ai professionisti del dentale una piattaforma per la comunicazione e lo scambio di idee con l’esterno. Altre opportunità per ulteriori scambi culturali saranno offerte durante i prossimi eventi di “The Quality of Esthetics” a Rimini (marzo 2014), a Londra (giugno 2014) e nuovamente a Vienna (novembre 2015). _DT Middle East & Africa 18CN SIDOC Società Italiana Di Odontoiatria Conservatrice Italian Society of Conservative Dentistry 18th National Congress 13-14-15 February 2014 Sheraton Roma Hotel - Rome “Obiettivi e percorsi terapeutici in Odontoiatria Restaurativa: le nuove sfide” “Objectives and therapeutical chances in Restorative Dentistry: the ultimate challenges” Iscriviti online su: www.sidoc.it Comitato Organizzatore: Giuseppe Gallina, Camillo D’Arcangelo, Francesco Mangani, Livio Gallottini, Vito Antonio Malagnino Ernesto Rapisarda, Sandro Rengo, Pietro Ausiello, Lorenzo Breschi, Vincenzo Campanella, Antonio Cerutti, Elisabetta Cotti, Stefano Eramo, Luca Giannetti, Simone Grandini, Egle Milia, Angelo Putignano Giovedì: 13-Feb-2014 Odontoiatria Mini-Invasiva e piano di trattamento estetico supportato dalla simulazione digitale Minimally Invasive Dentistry and Digitally Supported Esthetic Treatment Plane 8:00 - 09:15 08:00 - 09:15 09:15 - 10:00 09:15 - 10:00 10:00 10:00- 11:15 - 11:15 11:15 - 12:00 11:15 - 12:00 12:00 - 13:15 12:00 - 13:15 13:15 - 14:30 13:15 - 14:30 14:30 - 16:00 14:30 - 16:00 16:00 16:00- 16:30 - 16:30 16:30 - 18:00 16:30 - 18:00 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI ...e colazione con SIDOC Inaugurazione del Congresso Presidenti di sessione: Stefano Eramo, Egle Milia, Antonio Cerutti Francesca Vailati: “Polpa, dentina e smalto sono realmente i migliori materiali per la nostra bocca? Se lo sono, un approccio minimamente invasivo è ciò che dobbiamo ricercare!” “Are pulp, dentin and enamel actually the best “materials” for our oral health? If so, non-invasive dentistry is the final approach we must look for!” BREAK Francesca Vailati: II parte LUNCH BREAK offerto da DENTSPLY “Soluzioni semplici e predicibili per le ricostruzioni post-endodontiche” Marco Martignoni Presidenti di sessione: Elisabetta Cotti, Vincenzo Campanella, Lorenzo Breschi Francesca Vailati: III parte BREAK Irfeo Saraiva: “DSD (Digital Smile Design), uno straordinario strumento in Odontoiatria Restaurativa” “DSD (Digital Smile Design), a Powerful Tool in Restorative Dentistry” Venerdì: Bio-Emulation incontra Style Italiano 14-Feb-2014 10:00 09:15- 11:15 - 10:45 11:15 - 12:00 10:45 - 11:30 12:00 - 13:15 11:30 - 13:00 13:15 - 14:30 13:00 - 14:30 14:30 - 16:00 14:30 - 16:00 16:00 16:00- 16:30 - 16:30 16:30 - 18:00 16:30 - 18:00 Sabato: 15-Feb-2014 10:00 09:00- 11:15 - 10:45 11:15 - 12:00 10:45 - 11:30 12:00 - 13:15 11:30 - 13:00 13:15 - 14:30 13:00 - 14:00 Bio-Emulation meets Syle Italiano Presidenti di sessione: Francesco Mangani, Simone Grandini, Ernesto Rapisarda Paulo Monteiro (Style Italiano): “Odontoiatria Analogica & Digitale: le ricette vincenti” (Resine Composite tradizionali e CAD-CAM) “Analogic & Digital dentistry: the winning recipes” (Traditional Composite Resin and CAD-CAM) BREAK Jason Smithson (Bio-Emulation): “Resine Composite: la realtà di tutti i giorni. Il dentista come esperto artista!” “Composite Resin: Everyday Resin Realities. The Dentist as an expert artist!” LUNCH BREAK offerto da SIRONA “Cerec Practice: live demonstration” Claudio De Vito, Gaetano Bonifacio Presidenti di sessione: Angelo Putignano, Pietro Ausiello, Luca Giannetti Stephen Koubi (Style Italiano): “Il Menù delle Faccette” (Ceramica e Composito Integrali con il CAD-CAM) “Le Menù de les Facettes” (CAD-CAM manufactured Ceramics and Composites) BREAK Javier Tapia (Bio-Emulation): “L’Approccio Bio-Emulation ai restauri diretti in resina composita” “The Bio-Emulation approach to direct composites” La Conservativa incontra la funzione Conservative Dentistry meets “Function” Presidenti di sessione: Giuseppe Gallina, Vito Antonio Malagnino, Livio Gallottini Lorenzo Vanini e Camillo D’Arcangelo: “Odontoiatria adesiva, estetica e funzione: dalla clinica alla ricerca” (Ia parte) “Adhesive dentistry, esthetics and function: clinical and research data” (1st part) BREAK Lorenzo Vanini e Camillo D’Arcangelo: “Odontoiatria adesiva, estetica e funzione: dalla clinica alla ricerca” (IIa parte) “Adhesive dentistry, esthetics and function: clinical and research data” (2nd part) QUESTION TIME I soci SIDOC in regola con la quota 2014 possono accedere gratuitamente La sede del Congresso è lo Sheraton Roma Hotel Sheraton Roma Hotel & Conference Center Viale del Pattinaggio, 100 - Rome 00144, Italy - Telefono: +39.06.54531 eventi _ congressi Dal 13 al 15 febbraio 2014 a Roma il 18° Congresso nazionale SIdOC _Lo Sheraton Roma Hotel di Viale del pattinaggio all’EUR farà ancora da cornice al 18° Congresso nazionale della Società Italiana di Odontoiatria Conservatrice (SidOC), appuntamento ormai consolidato dell’odontoiatria di eccellenza che dal 13 al 15 febbraio 2014 catalizzerà l’attenzione degli odontoiatri italiani interessati all’aggiornamento e all’approfondimento sui temi dell’odontoiatria restaurativa ed estetica. Dopo il conclamato successo di pubblico dell’edizione 2013, il Congresso nazionale SIdOC ritorna nel 2014 alla formula in tre giorni che si preannuncia ancora più ricca di contenuti e di appuntamenti: 5 sessioni scientifiche, 2 corsi monotematici, e una completa e avanzata mostra merceologica. Il tema del congresso vuole andare oltre la pur collaudata trattazione per specifici obiettivi – “Obiettivi e percorsi terapeutici in Odontoiatria restaurativa: la nuova sfida” – privilegiando l’esposizione pluritematica dei piani di trattamento e dei percorsi terapeutici che, dopo l’apertura incentrata sull’odontoiatria estetica, porterà relatori e partecipanti verso l’approccio funzionale, attraverso il confronto tra tecniche analogiche e digitali, fra tradizione e innovazione tecnologica tenendo sempre presente l’obiettivo imprescindibile della minima invasività. Cinque relatori stranieri e tre italiani: Irfeo Saraiva, Paulo Monteiro, Jason Smithson, Stephen Koubi, Javer Tapia, Francesca Vailati, Lorenzo Vanini e Camillo D’Arcangelo, unanimemente riconosciuti tra i più apprezzati nel panorama della clinica e della ricerca scientifica internazionale si confronteranno con interventi di ampio respiro 38 cosmetic dentistry 4_2013 la cui durata prevista, di almeno un’ora e mezzo e fino a quattro ore, consentirà sicuri approfondimenti ed esaustive risposte ai quesiti e ai dubbi dei partecipanti fruendo della attiva presenza, come moderatori, dei docenti di riferimento di numerose università italiane. Come presidente pro-tempore della SIdOC, che nel 2014 in occasione del 18° Congresso nazionale festeggerà il 23° compleanno, mi auguro che il Congresso nazionale della nostra società scientifica possa coinvolgere un ampio numero di partecipanti romani, italiani, stranieri, di aziende e di operatori del settore odontoiatrico. Il programma scientifico, che potete leggere, in dettaglio nella pagina seguente, credo sia la migliore testimonianza dell’impegno straordinario che l’intero consiglio direttivo della SIdOC ha profuso nell’ideazione e nell’organizzazione, grazie anche al ritrovato sostegno di importanti partner commerciali. Un week-end romano, quello di metà febbraio 2014, che si preannuncia come uno straordinario concentrato di arte odontoiatrica, conoscenze scientifiche ed eccellenze professionali, che già da solo giustificherebbe la presenza e l’eventuale viaggio a Roma. Sono certo che a tutto questo la città eterna aggiungerà un incentivo esclusivo, non facendo mancare la sua affascinante e celebrata complicità in occasione della concomitante festività di S. Valentino. Vi attendo numerosi a Roma la mattina del 13 febbraio 2014 per fare insieme… Colazione con SIdOC. _Giuseppe Gallina, presidente SIdOC P R I M AV E R A 2 0 1 4 La luce ed il volto I colori del viso e del sorriso Sa b ato, 1 2 A p r i l e 2 01 4 Ve ron a - Mu s e o N ico lis Relatori: * Claudio Belotti * Dott.ssa Annamaria Brizzi * Dott. Andrea Chierico * * Dott. Ezio Costa * Prof. Alberto Di Blasio * Dott.ssa Milvia Di Gioia * * Dott.ssa Bruna Ernst * Dott. Roberto Favero, Odt. Pietro Meneghin * * Dott. Piercarlo Frabboni, Odt. Giuseppe Mignani * * Prof. Gianfranco Gassino * Fredi Marcarini * Dott. Nikolaos Perakis * * Prof. Giulio Preti * Dott. Stefano Salmini Sturli * [email protected] www.p o iesisweb.eu l’intervista _ Ezio Costa “La luce e il volto, i colori del viso e del sorriso” In vista dell’importante appuntamento scientifico della quinta PrimaVera POIESIS, in programma ad aprile 2014, abbiamo intervistato il dottor Ezio Costa, presidente e socio fondatore della POIESIS, società scientifica con vocazione multidisciplinare. Dr. Ezio Costa, POIESIS si appresta a festeggiare il quarto anno di attività. Come valuta il percorso fatto sino a oggi? Sembra ieri, ma sono appunto passati quattro anni da quando, assieme ad alcuni colleghi, amici e allievi, abbiamo deciso di dare forma concreta al progetto di creare una rete di professionisti interessati a un nuovo rapporto con l’estetica del periorale e, in modo più ampio e articolato, con il paziente inteso come persona, con la quale confrontarci sul percorso terapeutico. Posso affermare che l’interesse che la nostra prospettiva ha suscitato cresce di giorno in giorno. Abbiamo dei riscontri continui attraverso i contatti che i colleghi attivano con noi. Certamente, ha contribuito non poco il progetto “Bellezza con Sicurezza” (BcS) con cui abbiamo avuto modo, grazie al sostegno di Andi e del nostro major sponsor Coswell, di diffondere capillarmente sul territorio nazionale le intuizioni della nostra società scientifica. È uscito il primo annuncio del V Congresso PrimaVera POIESIS di aprile 2014; che cosa proponete quest’anno? Il programma sarà ricchissimo e piuttosto articolato. Quest’anno protagonista sarà la luce (“La luce e il volto, i colori del viso e del sorriso”), declinata in tutte le sue modalità d’interesse clinico nel confronto/raffronto con il viso. Stiamo definendo nel dettaglio le due giornate di venerdì 11 e sabato 12 aprile. Avremo prestigiosi relatori che ci guideranno attraverso questo incontro con la luce, in un percorso culturale che spazierà dal dettaglio odontoiatrico sino alle implicazioni psicologiche. La persona rimarrà quindi protagonista, oltre la tecnica e le tecniche. Dal punto di vista organizzativo abbiamo previsto il seguente calendario: il sabato ci saranno delle relazioni serrate e due spazi dedicati, uno agli odontotecnici e un altro al team. Il venerdì precongressuale, invece, ci saranno dei workshop con vari temi di approfondimento. A breve divulgheremo tutte le informazioni dettagliate, tramite ogni canale mediatico. Vorrei sottolineare che per questo congresso abbiamo anche previsto una maggior presenza di temi e relatori dedicati agli odontotecnici. Ci stiamo impegnando per diffondere anche tra i tecnici, professionisti fondamentali e interlocutori insostituibili in 36 cosmetic dentistry 4_2013 tutto il processo di pianificazione e realizzazione di una riabilitazione estetica, l’interesse per un approccio più moderno e attuale al viso e, di conseguenza, alla nostra professione. Ci auguriamo che la nostra proposta e la collaborazione con l’Antlo Regione Veneto crei interesse e partecipazione numerosa anche da parte degli odontotecnici. Invitiamo soci e simpatizzanti a seguirci anche sul sito (www.poiesisweb.eu) e su Facebook. Oltre al Congresso, che come risulta dai dati richiama ogni anno sempre maggior pubblico interessato, quali sono le altre iniziative che avete in programma per il 2014? Certamente il Congresso ci occupa tantissimo. Vogliamo che i partecipanti ricevano il meglio. È il momento culmine di un percorso annuale che ci vede impegnati su più livelli e su più fronti, informativi e formativi. Gran parte dell’attività di POIESIS, in particolare in questi due ultimi anni, è orientata alla corsistica tramite il progetto BcS e tutte le attività spin off che ha generato. Collaboriamo, per la parte scientifica e didattica, a diversi progetti di formazione sul territorio nazionale. Stiamo inoltre ultimando un testo che a breve sarà disponibile. Come si articola la squadra di POESIS? Certamente dovrà poter contare su collaboratori motivatissimi. Certamente! Siamo un gruppo estremamente motivato e appassionato. Oltre al gruppo storico dei soci fondatori, che attualmente fa parte del consiglio direttivo, possiamo contare su una speciale squadra di tutor, che si è formata ed è in continua evoluzione e rafforzamento. Insomma, le forze ci sono e sono motivate, ma gli impegni sono in continuo aumento e quindi sono benvenuti tutti coloro che desiderano aderire alle nostre iniziative con la nostra filosofia. Allora, le facciamo i nostri auguri per il successo di tutte le vostre iniziative. La vostra prospettiva è davvero interessante e convincente. Grazie e arrivederci a Verona (Museo Nicolis www.museonicolis. com) e ad aprile per la V PrimaVera POIESIS. trend _ estetica delle emozioni valorizzandone gli aspetti positivi ed energetici. Per costruire una solida base che alimenti, in positivo, la volontà dinanzi alle sfide ed avversità e arricchisca il carattere a concreto vantaggio delle relazioni interpersonali e sociali. La possibilità di riconoscere e gestire proattivamente le emozioni infatti permette di preservare le relazioni più preziose e positive, di qualsiasi genere (sentimentali, familiari, lavorative o sociali in senso lato), nonché di intervenire, in maniera “ecologica” per se stessi e gli ambienti e scenari in cui è protagonista la vita. Le emozioni e passioni cosiddette “tossiche” se non gestite, possono minare la salute propriamente detta e quella del tessuto relazionale e sociale, rendendo anche difficile il normale svolgersi della vita quotidiana, qualora esplodano in manifestazioni eclatanti o patologiche. Le emozioni infatti provocano reazioni rapide, immediate, ma, proprio perché tali, imprecise: quante volte, contrariati per qualche inconveniente, ci “sfoghiamo” in situazioni che nulla hanno a che vedere con l’origine dell’arrabbiatura? Prima agisce il cuore e poi la mente: banale, scontato e prevedibile, ma vero. Il loro effetto ripropone una visione delle cose, un’analisi di quanto si sta vivendo, fortemente focalizzata su una rappresentazione simbolica estrema, facile, fatta di bianchi e neri, di buoni e cattivi, e, nelle sue soluzioni e scenari, di punizioni, vendette, magie, eroi e assoluti: una realtà simbolica fortemente assimilabile a quella infantile. Tutta la realtà in cui ci troviamo a essere in quel momento viene complessivamente legata a uno stato specifico indotto dalla forza e dominanza dell’emozione. Questi brevi accenni servono a sottolineare l’importanza di conoscere le emozioni, per il benessere nostro e delle persone cui teniamo, con cui si lavora e si sta a contatto tutti i giorni. In modo, come già detto in apertura, da potersi arricchire con le valenze positive che ogni emozione può innescare, anche quelle che apparentemente si manifestano come più cupe o dolorose. Attraverso la loro conoscenza, la riconoscibilità dei processi reattivi innescati in ciascuno, si può attivare un controllo intelligente, non repressivo e castrante, ma energizzante e libero. Naturalmente e senza artifici, si potranno più facilmente trovare nuove fonti, di grande potenza e di alimento per la motivazione personale. Si potranno riconoscere anche più facilmente le emozioni altrui, individuando bene le proprie e “sintonizzarci” con una comunicazione efficace, entrando, quasi naturalmente, in empatia con le persone, abbattendo barriere anche importanti di relazione. In una parola, le emozioni potranno essere gestite in modo naturale e consapevole, attingendo alle possibilità ed energie da esse offerte, soprattutto se attivato e in maniera equilibrata, inquadrate in un percorso di crescita personale, scevro da discipline di controllo ferree, volte ad annullarle e a castrarle. Cuore e mente: due elementi meravigliosi e potenti, che, se in armonia, rendono possibile la felicità. _Patrizia Cascarano SIGH... GRRR ! UH?! cosmetic dentistry 4_2013 35 trend _ estetica delle emozioni “L’estetica delle emozioni”: consigliabile approfondirle, specie in tempi di crisi _Le emozioni: come riconoscerle e gestirle. Mai come oggi in un momento di crisi e di negatività è importante parlare di emozioni, del loro valore, delle energie che possono attivare in ognuno e, anche, di come assumere nei loro confronti un atteggiamento equilibrato e positivo, gestendole nei modi più proficui per il proprio benessere. L’emozione è uno dei motori più potenti: molte delle cose che si fanno, impegni che si prendono, sfide che si assumono, hanno un fortissimo risvolto emotivo, anche in quelle persone che, apparentemente, appaiono fredde e impermeabili. Questo è tanto più evidente in periodi travagliati: se è necessario, per motivi economici, effettuare rinunce, si dovrà anche rinunciare alle emozioni positive che quell’oggetto, vacanza o spesa, cui si sta rinunciando, avrebbero suscitato e per le 34 cosmetic dentistry 4_2013 quali si sarebbe realizzato quel certo investimento. Nel contempo, il fatto di rinunciarvi, susciterà altrettante emozioni contrarie, quali tristezza o rabbia. Il che è evidente. Ma ci ricorda anche che le emozioni forti, le cosiddette “passioni” hanno un senso e una saggezza, caratteristiche tanto più preziose quanto perfettamente “tagliate” su di noi. Tali che, spesso, si pensa sia difficile, se non impossibile, riuscire a trasferirle, raccontarle ad altri. Collera, tristezza, paura, disgusto o vergogna, ma anche gioia, amore e sorpresa sono così integralmente propri che hanno e dimostrano un fortissimo potere condizionante nei confronti della razionalità e del controllo intelligente di comportamenti e relazioni. Di qui è l’importanza di consolidare, attraverso un percorso di consapevolezza, la capacità di controllare gli impulsi, literature _ review A 24-month evaluation of amalgam and resin-based composite restorations: Findings from The National Dental Practice-Based Research Network Michael S. McCracken, DDS, PhD; Valeria V. Gordan, DDS, MS, MS-CI; Mark S. Litaker, PhD; Ellen Funkhouser, PhD; Jeffrey L. Fellows, PhD; Douglass G. Shamp, DDS; Vibeke Qvist, DDS, PhD, DrOdont; Jeffrey S. Meral, DDS; Gregg H. Gilbert, DDS, MBA; for The National Dental Practice-Based Research Network Collaborative Group June 2013, JADA www.jada.ada.org Background. Knowing which factors influence restoration longevity can help clinicians make sound treatment decisions. The authors analyzed data from The National Dental Practice-Based Research Network to identify predictors of early failures of amalgam and resinbased composite (RBC) restorations. Methods. In this prospective cohort study, the authors gathered information from clinicians and offices participating in the network. Clinicians completed a baseline data collection form at the time of restoration placement and annually thereafter. Data collected included patient factors, practice factors and dentist factors, and the authors analyzed them by using mixed-model logistic regression. Results. A total of 226 practitioners followed up 6,218 direct restorations in 3,855 patients; 386 restorations failed (6.2 percent) during the mean (standard deviation) follow-up of 23.7 (8.8) months. The number of tooth surfaces restored at baseline helped predict subsequent restoration failure; res- torations with four or more restored surfaces were more than four times more likely to fail. Restorative material was not associated significantly with longevity; neither was tooth type. Older patient age was associated highly with failure (P < .001). The failure rate for children was 4 percent, compared with 10 percent for people 65 years or older. Dentist’s sex and practice workload were associated significantly with restoration longevity. Conclusions. In this prospective cohort study, these factors were significantly predictive of failure for amalgam and RBC restorations: patient’s age, a higher number of surfaces restored at baseline, the dentist’s sex and the practice workload. Material choice was not significantly predictive in these early results. Practical Implications. If clinicians can recognize and identify the risk factors associated with early restoration failure, more effective treatment plans may be offered to the patient. COME ORDINARE TUEOR SERVIZI Srl • Corso Sebastopoli, 225 • 10137 Torino Tel. 011 0463350 • Fax 011 0463304 • [email protected] www.tueorservizi.it FACIAL AGING Tecniche mediche, chirurgiche ed odontostomatologiche per il terzo medio ed inferiore del volto A. REDAELLI, F. BRACCINI Un testo completo, ben illustrato che ha coinvolto nella stesura i più importanti specialisti del settore, raccomandato per i medici a tutti i livelli di carriera. La prima parte fornisce importanti informazioni pratiche riguardanti il mercato dell’estetica e la legge che disciplina la medicina estetica in Europa. La seconda parte fornisce informazioni sui materiali necessari. Nella terza parte il focus è sulle tecniche e gli approcci che consentono di raggiungere il massimo risultato estetico con tecniche minimamente invasive, con un approccio chirurgico, medico ma anche odontostomatologico. Indice Libro - PARTE I: Introduzione - PARTE II: Anatomia - PARTE III: I materiali - PARTE IV: Anestesia del volto - PARTE V: L’area perioculare - PARTE VI: L’area laterale del volto - PARTE VII: L’area centrale del volto: l’approccio medico chirurgico ed odontoiatrico - PARTE VIII: Il ruolo dell’estetista 280,00 euro literature _ review Compositi: le novità dalla letteratura scientifica In questo numero, Cosmetic Dentistry propone una revisione della letteratura attraverso alcuni abstract riguardanti una specifica tematica: i compositi. Questa selezione è stata effettuata tramite il motore di ricerca bibliografica PubMed. PubMed è un database bibliografico contenente oltre 23 milioni di riferimenti dalla letteratura scientifica biomedica ed è realizzato dalla National Library of Medicine (NLM) dei National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti. Effect of whitening toothpaste on superficial roughness of composite resin Natalia Ventura da Cas, DDS Gabrielle Rodrigues Ruat, DDS, MS Renata Pla Rizzolo Bueno, DDS, MS Raquel Pachaly, DDS, MS, Roselaine Terezinha Pozzobon, DDS, MS, PhD. July 2013, General Dentistry www.agd.org This study sought to evaluate the effect of different toothpastes with whitening action on the average surface roughness (Ra) of a microhybrid composite resin. Twenty-five specimens of composite resin were prepared and distributed randomly among 5 experimental groups (n = 5). Groups 1-3 were treated with whitening toothpastes: Close-Up Extra Whitening, Colgate Ultra White, and Colgate Total 12 Whitening. Group 4 was a negative control group (with samples brushed with deionized water), and Group 5 was a positive control group (with samples brushed using a non-whitening toothpaste). A profilometer was used to determine Ra before and after brushing. A simulated brushing machine was used for all groups, providing horizontal back and forth movement with an amplitude of 3.8 cm applying an axial load of 200 g and a speed of 356 rpm, totaling 20,000 cycles. To determine the Ra in each specimen, 6 readings were taken at various positions before and after brushing. The results were submitted to variance analyses and Tukey’s test (P < 0.05). Groups 1, 2, 3, and 5 demonstrated statistically significant differences between initial and final averages. Based on these results, it was determined that brushing with toothpaste, regardless of formulation, significantly increased the Ra of the resin composite evaluated in this study. Effect of different adhesives combined with two resin composite cements on shear bond strength to polymeric CAD/CAM materials Nora BÄHR1, Christine KEUL1, Daniel EDELHOFF1, Marlis EICHBERGER1, Malgorzata ROOS2, Wolfgang GERNET1 and Bogna STAWARCZYK1 March 2013, Dental Materials Journal 1 Department of Prosthodontics, Dental School, Ludwig-Maximilians University Munich, Munich, Germany 2 Division of Biostatistics, Institute of Social and Preventive Medicine, University of Zurich, Zurich, Switzerland 32 cosmetic dentistry 4_2013 This study tested the impact of different adhesives and resin composite cements on shear bond strength (SBS) to polymethyl methacrylate (PMMA) - and composite-based CAD/CAM materials. SBS specimens were fabricated and divided into five main groups (n=30/group) subject to conditioning: 1. Monobond Plus/Heliobond (MH), 2. Visio.link (VL), 3. Ambarino P60 (AM), 4. exp. VP connect (VP), and 5. no conditioning-control group (CG). All cemented specimens using a. Clearfil SA Cement and b. Variolink II were stored in distilled water for 24 h at 37°C. Additionally, one half of the specimens were thermocycled for 5,000 cycles (5°C/55°C, dwell time 20 s). SBS was measured; data were analyzed using descriptive statistics, four- and one-way ANOVA, unpaired two-sample t-test and Chi2-test. CAD/ CAM materials without additional adhesives showed no bond to resin composite cements. Highest SBS showed VL with Variolink II on composite-based material, before and after thermocycling. case report _ controllo del torque lineatori trasparenti di controllare un movimento corono-radicolare in modo estremamente preciso. La collaborazione del paziente e la conoscenza dei limiti e delle possibilità della tecnica discussa sono requisiti indispensabili per il raggiungimento dell’obiettivo terapeutico. Nota degli autori: la stesura di questo lavoro è avvenuta senza alcun conflitto di interesse. _bibliografia Diventa autore per “Cosmetic Dentistry” Contatta Chiara Siccardi [email protected] 30 cosmetic dentistry 4_2013 1. Kesling HD. The phylosophy of the tooth positioning appliance. Am J Orthod and Oral Surg. 1945; 31:297-304. 2. Profitt W, Fields HJ. Special considerations in comprehensive treatment for adults. In Profitt W, Fields HJ eds. Contemporary Orthodontics. Third edition. 2000 Mosby Inc. 3. Vlaskalic V, Boyd R. Orthodontic treatment of a mildly crowded malocclusion using the Invisalign System. Aust Orthod J. 2001;17:41-46. 4. Wong BH. Invisalign A to Z. Am J Orthod Dentofacial Orthop. 2002;121:540-541. 5. Djeu G, Shelton C, Maganzini A. Outcome assessment of Invisalign and traditional orthodontic treatment compared with the American Board of Orthodontics objective grading system. Am J Orthod Dentofacial Orthop. 2005;128:292-298. 6. Kravitz ND, Kusnoto B, Agran B, Viana G. Influence of attachments and interproximal reduction on the accuracy of canine rotation with Invisalign. A prospective clinical study. Angle Orthod. 2008;78:682-687. 7. Kravitz ND, Kusnoto B, BeGole E, Obrez A, Agran B. How well does Invisalign work? A prospective clinical study evaluating the efficacy of tooth movement with Invisalign. Am J Orthod Dentofacial Orthop. 2009;135:27-35. 8. Krieger E, Seiferth J, Saric I, Jung BA, Wehrbein H. Accuracy of Invisalign® treatments in the anterior tooth region. First results. J Orofac Orthop. 2011;72:141-149. 9. Pavoni C, Lione R, Laganà G, Cozza P. Self-ligating versus Invisalign: analysis of dento-alveolar effects. Ann Stomatol. 2011;2:23-27. 10.Paquette DE. Extraction treatment with Invisalign. In: Tunkay OC. The Invisalign System. 2006 Quintessence Publishing. 11. Duong T, Tricca R. Force application with Invisalign: constancy and compliance. In: Tunkay OC. The Invisalign System. 2006 Quintessence Publishing. 12.Hahn W, Zapf A, Dathe H, Fialka-Fricke J, Fricke-Zech S, Gruber R, Kubein-Meesenburg D, Sadat-Khonsari R. Torquing an upper central incisor with aligners--acting forces and biomechanical principles. Eur J Orthod. 2010;32:607-613. 13.Brezniak N. The clear plastic appliance: a biomechanical point of view. Angle Orthod. 2008;78:381-382. 14. Tuncay OC, Bowman SJ, Nicozisis JL, Amy BD. Effectiveness of a compliance indicator for clear aligners. J Clin Orthod. 2009;43:263-268; 15. Ferrario VF, Sforza C, Colombo A, Ciusa V, Serrao G. Threedimensional inclination of the dental axes in healthy permanent dentitions--A cross-sectional study in a normal population. Angle Orthod. 2001;71:257-264. 16.Profitt WR. Contemporary fixed appliances. In: Profitt WR, Fields HW eds. Contemporary Orthodontics. Third edition. 2000 Mosby Inc. 17. Castroflorio T, Garino F, Lazzaro A, Debernardi C. Upper Incisor root control with Invisalign appliances. J Clin Orthod, 2013;6: 346-351. case report _ controllo del torque male nella zona compresa tra la superficie distale dell’incisivo laterale e la superficie mesiale del I molare di destra, e tra la superficie distale del canino e la superficie mesiale del I molare di sinistra, per un totale di 2,6 mm di spazio ricavati. Il trattamento è cominciato nel mese di febbraio 2010. Il paziente è stato educato a indossare gli allineatori per almeno 22 ore al giorno: la compliance è stata monitorata tramite gli indicatori di collaboratività allocati all’interno degli allineatori in corrispondenza dei primi molari14. Ogni coppia di allineatori è stata indossata per 14 giorni: la durata complessiva del trattamento è stata dunque di 12 mesi. Non si è resa necessaria alcuna procedura di rifinitura. I Power Ridge (Fig. 5) sono stati previsti per la correzione dell’inclinazione corono-radicolare degli incisivi centrali superiori dall’allineatore 7 all’allineatore 17. Dall’allineatore 18 all’allineatore 24 sui due centrali superiori sono stati posizionati due attachment rettangolari e verticali allo scopo di controllarne l’inclinazione sul piano frontale. L’ottima collaborazione del paziente e l’adeguata progettazione del trattamento hanno permesso di ottenere la correzione dell’affollamento alle due arcate, la correzione del morso profondo con intrusione di circa 2 mm degli incisivi superiori e di circa 2 mm a carico degli incisivi inferiori, la correzione delle mesioversioni in arcata superiore e la correzione dell’inclinazione corono-radicolare degli incisivi superiori sul piano sagittale, come confermato anche dalla cefalometria di controllo (Figg. 6, 7). L’inclinazione dell’incisivo superiore rispetto al piano occlusale è rientrata nel range della normalità (63°) alla fine del trattamento. L’analisi del profilo dei tessuti molli, evidenzia un miglioramento dell’estetica del III inferiore del viso per effetto di una maggior supporto labiale da parte degli incisivi. il movimento richiesto con una correzione, in questo caso, di circa 10°. Considerando le difficoltà di controllo del torque degli incisivi superiori con la tecnica straight-wire riportate in letteratura (si veda, ad esempio, Profitt16), a causa del gioco tra arco e slot del bracket, Invisalign può rappresentare, di per sé o in associazione con le tecniche di ortodonzia fissa, un utile ausilio terapeutico in tutti quei casi in cui un preciso controllo di questo movimento sia richiesto17. _Conclusioni In base all’analisi dei dati raccolti, nei limiti di questo lavoro, si possono considerare i risultati raggiunti di estremo interesse. Le misurazioni eseguite sui modelli virtuali, con modalità, tecnologie e operatori indipendenti da Align Technology, hanno dimostrato la possibilità per una terapia con al- _Discussione Allo scopo di verificare e quantificare la correzione del torque degli incisivi superiori, si è proceduto alla scansione 3D dei modelli in gesso iniziale e finale (Scanner Dental Wings, Software Rhino Ceros). Sui modelli virtuali così ricavati sono stati applicati i concetti di misurazione delle inclinazioni dentali presentate da Ferrario e collaboratori15 allo scopo di misurare il torque di 1.1 sul modello iniziale e sul modello finale (Fig. 8). La stessa procedura è stata applicata per eseguire le medesime misurazioni sul modello virtuale iniziale e finale del clincheck (Fig. 9). I risultati ottenuti permettono di apprezzare la predicibilità del clincheck in merito al controllo del torque degli incisivi superiori e l’efficacia dei Power Ridge nel determinare cosmetic dentistry 4_2013 29 case report _ controllo del torque di spazio di circa 3 mm all’arcata superiore e di circa 0,3 mm all’arcata inferiore. L’esame ortopantomografico (Fig. 2) permette di visualizzare l’avvenuta eruzione in arcata di tutti gli elementi dentali con l’eccezione degli ottavi superiori e inferiori ancora inclusi. Non sono presenti elementi sovrannumerari. L’analisi cefalometrica (Fig. 3) secondo Cervera ha evidenziato una tipologia craniofacciale ipodivergente per SpP^GoGn = 13° (v.n. 20° ± 5°) e una I classe basale per A:Po = 2 mm (v.n. 2 mm ± 3 mm). La tipologia ipodivergente è sostenuta anche dalla previsione di crescita in accordo a Jarabak (post HT/ ant HT = 74%) e Bjork (SUM = 383°). L’angolo tra l’asse dell’incisivo superiore e il piano occlusale risulta aumentato per un valore di 67° (v.n. 62° ± 3°). I valori estetici di Ls:E = -2,7 mm e Li:E = -1,5 mm confermano la 28 cosmetic dentistry 4_2013 retroposizione labiale rispetto alla linea estetica, in base all’analisi di Steiner. _Risultati Il piano di trattamento ha previsto la correzione della malocclusione mediante allineatori trasparenti Invisalign® allo scopo di correggere l’affollamento alle due arcate, il morso profondo e la retroinclinazione degli incisivi superiori. Tale trattamento è stato selezionato allo scopo di agevolare le manovre di igiene orale in paziente con difetti dello smalto. Il ClinCheck® iniziale (Fig. 4) ha permesso di simulare un trattamento di correzione ortodontica con 24 allineatori all’arcata superiore e 14 allineatori all’arcata inferiore. Lo spazio necessario all’allineamento degli elementi dell’arcata superiore è stato ottenuto tramite riduzione interprossi- case report _ controllo del torque 4) dovrebbe essere ritentivo in modo tale da poter essere mantenuto in sede senza alcuna difficoltà; 5) dovrebbe essere in grado di esercitare una forza appropriata e controllata nella corretta direzione e rilasciare tale forza il più a lungo possibile tra un appuntamento di controllo e l’altro; 6) dovrebbe permettere il controllo dell’ancoraggio, così che possano essere minimizzati i movimenti non desiderati. In apparenza, il trattamento con allineatori trasparenti sembra soddisfare tutti questi criteri, in realtà alcuni limiti biomeccanici non sono ancora stati superati. I vantaggi e i limiti di questo tipo di apparecchiature nella correzione di diverse malocclusioni sono stati descritti da diversi autori3-9. In aggiunta agli studi clinici sopra riportati, il complesso sistema di forze gestito da queste apparecchiature è stato descritto da Paquette10 e da Tuong e Tricca11. In particolare, essendo noto che l’applicazione di due forze di uguale entità ma con direzione opposta, su un qualsiasi oggetto, sia in grado di determinare un momento di rotazione puro, Paquette10 teorizzò un modello in cui l’inclinazione corono-radicolare dell’incisivo superiore potesse essere controllata tramite l’ausilio di allineatori e mediante l’applicazione di una coppia di forze, agenti l’una sulla faccia vestibolare dell’incisivo superiore al suo limite gengivale, e l’altra sulla faccia palatina al suo limite incisale. La forza rilasciata dall’allineatore alcune ore dopo la consegna è di circa 40 g10: questo significa che, allo scopo di ottenere il controllo del movimento linguale della radice dell’incisivo superiore, è necessario un movimento maggiore di 400 g-mm (F/M ratio < 10). Proprio per soddisfare questo modello biomeccanico, Align Technology ha introdotto opportune varianti morfologiche degli allineatori in grado di controllare la direzione e l’entità della forza applicata per l’inclinazione corono-radicolare degli incisivi superiori e inferiori. Tali varianti morfologiche sono denominate Power Ridge™: loro peculiarità è quella di permettere il mantenimento di un intimo contatto tra la superficie vestibolare dell’incisivo e l’allineatore nella regione di minor resistenza e di maggiore elasticità dell’allineatore, ovvero la regione prossima al margine libero. Un recente studio12 ha dimostrato come differenti allineatori termostampati (Ideal Clear®, Erkodur®, Biolon®) non siano in grado di determinare il controllo dell’inclinazione corono-radicolare dell’incisivo centrale superiore in vitro, con conseguenti ricadute sull’applicabilità clinica di tali allineatori, proprio per la mancanza di un intimo contatto tra l’allineatore e la superficie vestibolare del dente in prossimità del margine gengivale vestibolare. La mancanza di questo contatto determina movimenti indesiderati, in particolare il cosiddetto “water melon seed effect”, riferito a un’inattesa intrusione determinata da una forza, misurata in vitro da Hanh e collaboratori12, causata da una distorsione dell’allineatore13. Il caso clinico presentato ha lo scopo di mostrare l’efficacia dei Power Ridge™ nel controllo del torque degli incisivi superiori. _Materiali e metodi Il paziente L.S. di anni 15 è giunto alla nostra osservazione in data 3 dicembre 2009 con deepbite dentale di cui lamenta l’aspetto. L’anamnesi rivela un buono stato di salute. Non si rilevano patologie famigliari o soggettive degne di nota. All’ispezione clinica non si repertano anomalie morfologiche a carico del viso e del cranio (Fig. 1). L’analisi del profilo dei tessuti molli mostra un profilo concavo. Il labbro superiore e quello inferiore non intercettano il piano estetico. All’ispezione del cavo orale, si reperta morso profondo con copertura degli incisivi inferiori da parte degli incisivi superiori di circa 6 mm con mesioversione dell’incisivo centrale, dell’incisivo laterale e del canino superiori di destra. Gli incisivi centrali superiori si presentano inoltre retroinclinati. È presente un modesto affollamento a livello degli incisivi inferiori con I classe molare e canina bilaterale. Gli elementi dentari presentano difetti dello smalto di modesta entità. L’analisi dei modelli in gesso ha confermato quanto evidenziato dall’esame clinico e ha permesso di rilevare una carenza cosmetic dentistry 4_2013 27 case report _ controllo del torque Il controllo del torque degli incisivi superiori con ® Invisalign : un case report Autori_T. Castroflorio*, F. Garino**, G. Frongia**, A. Lazzaro**, C. Debernardi*, Italia *Università degli studi di Torino, Dipartimento di Scienze chirurgiche, Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia. **Libero professionista in Torino. _Abstract Obiettivi: il caso clinico presentato permette di illustrare le potenzialità offerte dalla sistematica Invisalign® per il controllo del torque degli incisivi superiori per mezzo dei Power Ridge™. Materiali e metodi: nel caso clinico presentato, l’inclinazione corono-radicolare sul piano sagittale degli incisivi superiori è stata corretta di circa 10° con il solo ausilio degli allineatori trasparenti. I modelli in gesso iniziali e finali sono stati sottoposti a scansione 3D (software Dental Wings 7.0, Dental Wings Inc., Montreal, Canada) e sulle riproduzioni così ottenute è stata eseguita la misurazione dell’inclinazione degli incisivi superiori sul piano sagittale (software Rhinoceros, McNeel and Associates, Seattle, Usa). La stessa misurazione è stata eseguita sui modelli del ClinCheck™ corrispondenti al modello iniziale e al modello finale. Risultati: i dati ottenuti dalle due misurazioni sono stati confrontati evidenziando un’eccellente sovrapponibilità. Conclusioni: questo lavoro permette di evidenziare, l’affidabilità del ClinCheck™ e l’efficacia dei Power Ridge™ per il controllo del torque degli incisivi superiori con la sistematica Invisalign®. Parole chiave: torque, allineatori trasparenti, invisalign, power ridge. _Introduzione La sistematica ortodontica Invisalign® è stata introdotta nella pratica clinica alla fine degli anni Novanta, sebbene Kesling già nel 19451 avesse prospettato la possibilità di muovere i denti con apparecchi termoplastici. Nel suo libro Contemporary Orthodontics, Profitt2 definì l’apparecchio ortodontico ideale per il trattamento dei pazienti adulti e, quindi, per tutti i pazienti ortodontici. Tale apparecchio dovrebbe presentare le seguenti caratteristiche: 1) non dovrebbe interferire con la funzione; 2) non dovrebbe ledere i tessuti orali e non dovrebbe interferire con le possibilità di mantenere una buona igiene; 3) dovrebbe essere il meno invasivo possibile, ma sufficientemente forte da sopportare le forze masticatorie e un ragionevole abuso da parte del paziente; 26 cosmetic dentistry 4_2013 special _ tecnica press on paint Fig. 11 Fig. 12 Fig. 13 con curette e strisce abrasive di plastica, cercando di non danneggiare i margini dei restauri e di non ledere i tessuti circostanti. Alla fine viene effettuato un controllo radiografico per la valutazione dello stato dei manufatti protesici e un controllo occlusale e funzionale della guida anteriore con carta d’articolazione. A dieci giorni dalla cementazione si può notare l’integrazione dei restauri con i tessuti parodontali in buona salute. La paziente ha valutato positivamente il lavoro del team, complimentandosi per il risultato ottenuto (Figg. 13, 14). Conclusioni Le faccette in ceramica offrono risultati estetici eccellenti, ma è molto importante che le preparazioni degli elementi dentali abbiano un approccio conservativo e che le superfici di smalto siano più estese possibili. Nel caso eseguito è stata utilizzata la tecnica press on paint monolitico, perché il materiale presentava delle caratteristiche ideali alla sua risoluzione (resistenza, costo, praticità). Inoltre, un’analisi accurata dei movimenti funzionali, con relativa consegna alla paziente a fine trattamento di un nightguard, tengono ben protetto il restauro, sopratutto quando si allungano i margini degli incisivi. Fig. 14 cosmetic dentistry 4_2013 25 special _ tecnica press on paint Fig. 8 Fig. 9 Fig. 10 classe, e vengono rifiniti, sezionati e montati su articolatore a valore medio (Fig. 6). Valutando la foto dei provvisori si procede alla ceratura definitiva delle faccette, tenendo presente i movimenti funzionali sull’articolatore (Fig. 7). In laboratorio si procede alla chiusura marginale sui monconi in gesso e alla preparazione per la termo-pressatura, utilizzando un grezzo 24 cosmetic dentistry 4_2013 di ceramica di disilicato di litio precedentemente scelto in base al colore rilevato con l’ausilio dello SpectroShade (Fig. 8). I denti della ragazza si presentano discromici; si è deciso, pertanto, con l’accordo della paziente, di mediare con il colore dei denti vicini. Dopo aver effettuato la fusione e pulito con liquido Invest le faccette per eliminare lo strato di reazione del disilicato, si procede alla finitura delle stesse con un minuzioso lavoro di adattamento, rifinitura e tessitura superficiale, prima di procedere alla colorazione e alla lucidatura (Figg. 9, 10). Nel nostro protocollo operativo, di solito, quando effettuiamo ripristini estetici con faccette, cerchiamo di chiudere il caso entro 2-3 giorni dalla presa dell’impronta definitiva, previo controllo dello stato di salute dei tessuti gengivali: il professionista rimuove i restauri provvisori, deterge gli elementi dentari, prova le faccette nel cavo orale della paziente per una valutazione della nuova estetica, della precisione, e per la scelta del colore del cemento da usare. Successivamente la superficie interna delle faccette viene mordenzata con acido fluoridrico, detersa e silanizzata, si procede quindi alla cementazione con cemento resinoso a polimerizzazione duale. Sulla paziente, la procedura di cementazione viene effettuata con diga di gomma, posizionando una faccetta per volta, vengono eliminati gli eccessi di cemento con strumenti idonei in pre-polimerizzazione e, infine, completata la polimerizzazione con la lampada (Figg. 11, 12). Eventuali eccessi di cemento sono rimossi special _ tecnica press on paint Fig. 4 l’estetica, la fonetica e la funzione ed effettuare eventuali modifiche su sua richiesta, soprattutto per avere una sua consapevole approvazione prima di iniziare il lavoro definitivo (Fig. 4). Quindi, previa anestesia, viene effettuato un sondaggio della profondità del solco dell’area interessata per inserire i fili di retrazione idonei a valutare i confini delle precedenti preparazioni e rimuovere le precedenti faccette. Con l’ausilio di sistemi di ingrandimento, utilizzando frese di diverse granulometrie, vengono rimossi i precedenti manufatti e ripreparati gli elementi dentali in modo più conservativo possibile, grazie anche all’uso di indici in silicone realizzati in laboratorio per un controllo misurato degli spessori. Per una buona adesione è necessario mantenere più smalto possibile (Fig. 5). Viene quindi effettuata una scrupolosa rifinitura mediante scalpelli a mano dei margini delle preparazioni e con strisce abrasive degli spazi interprossimali. Si procede alla detersione e disinfezione dei denti preparati con gel di clorexidina e alla loro bondizzazione con sistema adesivo per ottimizzare l’adesione sulla dentina e ridurre la sensibilità post operatoria, vista la notevole esposizione di tessuto dentinale per le precedenti preparazioni poco rispettose dei tessuti dentali. Le impronte definitive vengono rilevate con cucchiaio individuale e polietere, registrando poi la posizione del mascellare con arco facciale. Vengono realizzati i provvisori con la tecnica a ristampo, utilizzando resina autopolimerizzante, miscelando tra loro delle masse smalto. Tali provvisori sono rifiniti e cementati con cemento provvisorio foto indurente. In laboratorio si realizzano i modelli master in gesso di IV Fig. 5 Fig. 6 Fig. 7 cosmetic dentistry 4_2013 23 special _ tecnica press on paint Ripristino estetico con tecnica press on paint nella pratica quotidiana Autori_N. Angeloni* & D. Cigni**, Italia *Odontotecnico, titolare di laboratorio in Teramo. **Odontoiatra, libero professionista in Teramo. Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 22 cosmetic dentistry 4_2013 _Adina, di anni 25, si presenta all’attenzione del nostro team, per un’ipersensibilità e un inestetismo dovuto alla frattura di una faccetta in ceramica sul 21 (Fig. 1). La paziente riferisce che, solo sette mesi prima, non contenta del suo sorriso per delle discromie e delle ricostruzioni in composito, aveva provveduto su consiglio del precedente dentista alla ricostruzione con faccette in ceramica dei due incisivi centrali superiori (11 e 21). Non affatto soddisfatta del risultato ottenuto, e demoralizzata dalla precoce frattura della faccetta, ci chiedeva espressamente di ripristinare il suo deficit su 11 e 21, cercando di contenere i costi il più possibile e di non protesizzare con corone gli elementi interessati. Adina riferisce buone condizioni di salute generale, di essere fumatrice (8-10 sigarette al dì); presenta un’igiene orale appena sufficiente. L’esame obiettivo del sestante superiore evidenzia delle precedenti terapie in composito sugli incisivi centrali dal lato palatale, un probabile accesso endodontico sull’11 chiuso in composito e la faccetta ceramica fratturata sul 21. Sul 22 è presente un brillantino. Si evidenziano delle piccole rotazioni degli incisivi laterali superiori e un’usura del margine incisale mesiale del 22. Le viene proposta la rimozione dei manufatti e il ripristino dell’estetica con due faccette pitturate in disilicato di litio (E.max, Ivoclar) per contenere i costi. Accettato il piano di trattamento, la paziente viene sottoposta a una seduta di ablazione tartaro, motivata e istruita all’igiene orale domiciliare. Il professionista, rilevate le impronte delle arcate, le invia al laboratorio per la realizzazione dei modelli in gesso e del mock-up in cera, valutando attentamente forme e volumi, anche in relazione a foto, richieste ed esigenze della paziente (Figg. 2, 3). Il mock-up viene provato nel cavo orale della paziente per previsualizzare il possibile risultato finale e analizzare così le nuove forme, 6 Months Clinical Masters Program in Aesthetic and Restorative Dentistry 29 January - 01 February and 24-27 April 2014, a total of 8 days of intensive live training with the Masters in Dubai (UAE) 2 on location sessions, hands on in each session + online learning and mentoring Learn from the Masters of Aesthetic and Restorative Dentistry: Registration information: 29 January - 01 February and 24-27 April 2014, a total of 8 days of intensive live training with the Masters in Dubai (UAE) Details on www.TribuneCME.com/128 contact us at tel.: +39 011 0463350 email: [email protected] Curriculum fee: € 6,900 Collaborate on your cases University of the Pacific Latest iPad with courses and access hours of premium video training and live webinars you will receive a certificate from the University of the Pacific all registrants receive an iPad preloaded with premium dental courses 100 ADA CERP C.E. CREDITS Tribune America LLC is the ADA CERP provider. ADA CERP is a service of the American Dental Association to assist dental professionals in identifying quality providers of continuing dental education. ADA CERP does not approve or endorse individual courses or instructors, nor does it imply acceptance of credit hours by boards of dentistry. expert article _ aesthetic digital smile design Figg. 17a, b, c, d_Implentazione protocollo clincheck, Aesthetic Digital Smile Design. (Dicom, Tac3D); quest’ultime, infatti, potranno essere oggetto di interazione multimediale con ADSD. Solo dopo aver pianificato il posizionamento finale degli elementi dentali, lo smile designer potrà prendersi cura dei miglioramenti estetici, modificando ulteriormente le immagini con DDID. Lo stesso si può dire per l’integrazione dei dati di simulazione ortodontica provenienti da sofisticati software, quali ad esempio il ClinCheck di Invisalign (Align Tech), che possono essere implementati al protocollo di pianificazione virtuale; la possibilità offerta dall’elaborazione 3D, di spostamenti dentali per raggiungere l’allineamento ideale su scala millimetrica e con la sovrapposizione del before/after, permette di realizzare virtual planning finalizzati alla cosmesi e protesi dentale integrata all’ortodontia (Figg. 17a-d). È stata presentata la prima parte della relazione che il dott. Valerio Bini ha tenuto al XV Congresso internazionale di Medicina estetica AgoràAmiest, Milano, ottobre 2013, Sessione “Odontoiatria estetica del terzo inferiore del volto”. La seconda parte sarà pubblicata sul prossimo numero di Cosmetic Dentistry. _autore Valerio Bini, libero professionista, diploma di Odontotecnico, laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria presso l’Università degli Studi di Genova, svolge la professione di odontoiatria a indirizzo estetico. Relatore a congressi internazionali di medicina e odontoiatria estetica. Autore di pubblicazioni nazionali ed internazionali di odontoiatria estetica, cosmesi dentale e digital dentistry. Relatore GladSchool, membro ESCD, socio IAED, SIED. Fig. 17a Fig. 17b 20 Fig. 17c cosmetic dentistry 4_2013 Fig. 17d expert article _ digital smile design Fig. 16a degli elementi del DDPD, non deve essere solo vettoriale in lunghezza e larghezza (Figg. 14a-c), ma è efficace in ogni direzione, sia sulle outline (contorni) che sulle superfici dentali, prime tra tutte le linee di transizioni. Questa elaborazione si rende spesso molto utile per le luci riflesse sulle superfici dentali caratterizzate da micro e macrotessiture ed è efficace nell’analisi ed elaborazione dei punti di contatto interprossimali e degli angoli interincisali. Si dimostra inoltre efficiente nella caratterizzazione morfologica dei margini incisali, linee di transizione ecc., spesso punti di riferimento propri dell’età, sesso e personalità del paziente (morfopsicologia). Dal mio punto di vista questa parte del dental digital image editing è la più importante, proprio perché non si può “stampare” sulla bocca dei pazienti un sorriso preconfezionato che, per quanto possa essere costituito da elementi di per sé perfetti, occorre, utilizzando la sensibilità artistica e il know-how odontoiatrico, saper modificare. Bisogna modellare, plasmare, deformare, aumentare, diminuire o eliminare tutto ciò che va in contrasto con l’armonia delle forme (Figg. 15a-e). In molti casi clinico-estetici si renderà utile provvedere a una vera e propria Digital Dental Calibrated Transposition (DDCT), trasposizione degli elementi dentali necessaria alla simulazione di movimenti ortodontici, alcuni dei quali con interessamento pre-cosmetico o pre-protesico, pre-protesico implantare ecc. (Figg.16a, b). La trasposizione deve essere calibrata, cioè spostando gli elementi nelle posizioni desiderate e, mantenendone invariate le misure/dimensioni anatomiche, sarà possibile effettuare un calcolo maggiormente predicibile della futura composizione dentale, non solo esteticamente ma altresì funzionalmente. Spesso infatti la relazione tra casi clinici estetici ortodontici e la relativa spaziatura (mesializzazione/distalizzazione) necessaria all’inserimento di implanto-protesi, è di importante riscontro soprattutto per implantologo, protesista e ortodontista, specialisti con cui si deve concertare a mezzo di indagini radiologiche Fig. 16b Figg. 16a, b_Digital Dental Calibrated Transposition. cosmetic dentistry 4_2013 19 expert article _ digital smile design Fig. 14a Fig. 14b Figg. 14a, b, c_DDID, deformazione vettoriale della lunghezza elementi dentali. all’interno del cavo orale virtuale interamente, oppure si possono isolare (selezionare) i singoli elementi dentali (Fig. 12), al fine di poterli adattare secondo forma, allineamento, emergenze, curve ideali, punti di contatto rispettandone la componente estetica; Fig. 15a _ librerie dentali preformati per protesi mobile, sono disponibili sul web, fornite dalle aziende leader del settore quali Ivoclar, Kulzer, Vitapan, Candulor ecc. _ smile library, costituite da fotografie con visi di modelli e modelle sorri- Fig. 15b Figg. 15a, b, c, d, e_Digital Dental Image Distorsion applicata agli elementi12, 11, 21, 22. Fig. 15c Fig. 15d Fig. 15e 18 Fig. 14c cosmetic dentistry 4_2013 denti, che se in alta risoluzione possono rivelarsi davvero utili; infatti le dentature possono essere selezionate ed estrapolate dal viso del soggetto, fotografato generalmente da fotografi professionisti e con modalità fashion. Queste immagini sono facilmente fruibili scaricandole da pay-web photo sites (come ad esempio 123RF.com, Fotolia.com, Shutterstock.com, Fotosearch.com ecc.) Altro importantissimo elemento che caratterizza questa metodica di smile design è la deformazione/distorsione digitale, Digital Dental Image Distorsion (DDID) (Figg. 13a-g), che permette di alterare e modificare la morfologia dentale degli elementi oggetto dell’elaborazione. Questa funzione è di grande utilità per la costituzione expert article _ digital smile design (flat, square, round); _ personal case report database, cioè la raccolta dei nostri casi clinici personali riguardanti le protesizzazioni, la cosmesi dentale e tutti i precedenti virtual waxup, mock-up e dentature sane di pazienti che ci autorizzino a poterle ritrarre, finalizzandole a questo nobile scopo. Anche i nostri laboratori odontotecnici possono interscambiare questi dati, attraverso la collaborazione di colleghi loro fornitori di immagini. L’ideale di una ADSD images community sarebbe di grande vantaggio scientifico. Questa libreria dovrebbe essere costituita da immagini di arcate dentali complete (visione ai molari) e parziali (8 elementi frontali, 6 elementi frontali). Le stesse possono essere singole arcate superiori, oggetto primario dello smile design, ovvero arcate normo occluse comprensive di ar- Fig. 13a Fig. 13b Fig. 13c Fig. 13d Fig. 13e Fig. 13f Fig. 13g cata superiore e inferiore (utili per elaborazioni di edentulie parziali o totali). Le immagini possono essere comprensive di esposizione gengivale, per aver la possibilità di farle integrare meglio tra loro secondo l’esigenza fotografica; infatti possono essere integrate Figg. 13a, b, c, d, e, f, g_ Modellazione virtuale delle forme dentali con Digital Dental Image Distorsion. cosmetic dentistry 4_2013 17 expert article _ digital smile design Fig. 11a Fig. 11b Figg. 11a, b_Digital Dental Design, outlines. Fig. 12_Personal database costituito da dentature composte o con elementi selezionati singolarmente. Fig. 12 mente proporzionali all’esperienza estetica e alla pratica digitale con gli stessi. Parte di questi sono freeware, o a pagamento, la loro destinazione d’uso comprende l’image and photo editing generico, sia dilettantistico sia per grafici professionisti, altri software odontoiatrici derivano invece dai precedenti. Un contributo importante a queste metodiche viene offerto da alcuni autori, che attraverso l’uso di Keynote (applicazione di presentazione sviluppata da Apple per le piattaforme Mac OS.X e iOS), rendono lo smile design facilmente fruibile, con risultati che prevedono soprattutto il disegno dentale schematizzato con veri e propri outline (contorni disegnati). ADSD prevede, oltre al Digital Dental Design (DDD) (Figg. 11a, b), altri importanti fattori di elaborazione, come l’importazione, adattamento ed elaborazione di forme dentali e tipologie di dentature sotto forma di vere e proprie immagini. Per poter adempiere a queste importanti funzioni, si rende necessario costituire una vera e propria libreria dentale che chiameremo Digital Dental Photos Database (DDPD). 16 cosmetic dentistry 4_2013 Questa libreria può comprendere: _ dental shape library, può essere la miglior forma di database, nella quale inserire 5 tipologie di dentature relativamente alla forma anatomica e possibilmente di colore facilmente modificabile, secondo la qualità e quantità di luce presente sulla fotografia rilevata dall’operatore. Le fotografie dei soggetti dentali appartenenti a questa libreria dovrebbero essere scattate in proiezione frontale, laterale 45° e laterale 90°, cioè profilo, questo affinché possano essere integrate nello status iconografico relativo ad ADSD. Le forme dentali ivi contenute dovranno essere corrispondenti alla natura delle stesse, come triangolare, ovale, rettangolare con variabili, come quadrata e trapezoidale (Fig. 13g); _ librerie di dentature/bocche integre, allineate ed esteticamente ideali; esistono alcune librerie, come ad esempio digident.com, dove gli elementi dentali sono già preformati relativamente alla morfologia dei margini incisali expert article _ digital smile design smile line, ampiezza del sorriso, corridoi labiali, piano occlusale e le linee mediana, interincisale, commisurale (Fig. 9). _ Analisi fonetica: complementare alla dento-labiale, prevede la registrazione della fonesi con particolare attenzione alle consonanti e loro combinazioni, considerando l’impegno mimico della muscolatura nei confronti dei denti; inoltre l’analisi dei fonemi “M” e “I” (talvolta anche il fonema “E”) è di grande importanza per rilevare e determinare la posizione labiale e degli incisivi superiori, parametro determinante relativamente al sesso e all’età del soggetto analizzato. È inoltre importante tener presente quanto gli incisivi centrali siano il punto luce più influente di tutta l’architettura del sorriso. _ Analisi gengivale: architettura, forma, parallelismo, simmetria, zenith, papille, biotipo e colore (Fig. 10). In generale, possiamo affermare che prendere in considerazione dettagliatamente tutti questi importantissimi valori e parametri richiede una stesura dettagliata e una competenza che non possono essere raccolte in poche righe, ma che alcuni autori hanno saputo scientificamente rendere disponibili a tutti noi attraverso libri e articoli scientifici di grande spessore culturale. Fig. 8 _Dental digital image editing L’elaborazione digitale delle immagini può essere effettuata con diverse modalità (Fig. 3), secondo le esigenze dello smile designer, e con diversi software che possono essere reperiti facilmente sul web, le cui peculiarità sono diretta- Fig. 9 Fig. 8_Analisi dentale. Fig. 9_Analisi dento-labiale. Fig. 10_Analisi gengivale. Fig. 10 cosmetic dentistry 4_2013 15 expert article _ digital smile design dentale (larghezza del dente) (Fig. 5b). Queste misure così trasferite risulteranno efficaci soprattutto nella comunicazione odontoiatra/odontotecnico, il cui operato manifatturiero sarà il più importante risultato finale di questa innovativa metodica (Fig. 5c). È comunque necessario tener presente che le misure espresse in millimetri, rapportate all’immagine digitale oggetto dell’elaborazione digitale stessa, così come i disegni dei contorni dentali, sono poco analizzate dai pazienti che gradiscono una visione più fotografica della simulazione in prima fase. Le misure tradotte in cerature tridimensionale e consecutivi mock-up, presentati e analizzati direttamente nel cavo orale del paziente, daranno un’idea del delicato approccio psico-estetico al caso clinico, peculiarità o, meglio punto cardine dell’odontoiatria estetica. Fig. 6 Fig. 7 _Analisi estetica viso e sorriso Fig. 6_Lunghezza focale e analisi della componente estetica. Fig. 7_Analisi facciale. 14 cosmetic dentistry 4_2013 porto di misurazione Face Analogic Transfer Support (FATS) (Fig. 5a), composto da un vero e proprio righello con una scala graduata millimetrica e centimetrica, che può essere indossato dal paziente come un paio di occhiali. Inoltre, dovendo prevedere nuovi scatti fotografici relativi alle prove di prototipi quali mock-up, o prototipi in pmma, sarà opportuno usare presidi quali supporti per craniostato, fissati all’appoggiatesta della stessa poltrona integrata nel nostro riunito dentale. Per quanto riguarda una misurazione ancor più precisa e dettagliata per gli elementi dentali e i parametri gengivali, si può fare uso di calibri digitali le cui estremità vengono alloggiate sulla linea cervicale e margine incisale (lunghezza dell’elemento), ovvero sul margine mesiale e distale relativamente all’equatore Relativamente al modo di ritrarre il paziente in fotografia, possiamo soffermarci sulla componente estetica del viso e del sorriso. Per poterla visualizzare, l’esame obiettivo in analisi estetica viene effettuato modificando prima di tutto la “lunghezza focale” adoperata fin dal primo scatto (Fig. 6). In relazione a questa tipologia di parametri possiamo usare il seguente criterio classificativo: _ macro estetica (analisi extraorale del viso); _ mini estetica (analisi extraorale della bocca); _ micro estetica (analisi intraorale denti-gengive). Relativamente all’analisi estetica del sorriso, possiamo suddividere settorialmente le competenze specifiche del nostro esame obiettivo, più pertinente all’odontoiatra, come di seguito suddivise dai più autorevoli autori. _ Analisi facciale: analisi frontale/laterale, determinanti morfologiche, linee di riferimento orizzontale/verticale, proporzioni facciali verticali/orizzontali, proporzione aurea, dimensione orizzontale/verticale, analisi del profilo facciale e analisi di labbra, naso, occhi relativamente a posizioni e dimensioni (Fig. 7). _ Analisi dentale: composizione dentale, disposizione e posizioni, dimensioni, proporzioni, forma, contorni, margini, tessiture, superfici, inclinazioni assiali, angoli interincisali, contatti interprossimale e colore (Fig. 8). _ Analisi dento-labiale: dinamica labiale, expert article _ digital smile design gini il caso clinico in itinere, soffermandosi su eventuali ritocchi funzionali e modifiche morfologiche, che saranno così molto più facilmente comprensibili da parte del laboratorio odontotecnico se verranno suffragate da spiegazioni didascaliche o commenti verbali. È molto importante poter interagire con altre sistematiche digitali, e avvalersi quindi della possibilità di implementare ADSD con simulazioni digitali ortodontiche, digitalizzazione delle impronte, CAD-CAM ecc., conferendo cosi multimedialità alla metodica. _Acquisizione e importazione di immagini digitali Tornando alla prima fase di Aesthetic Digital Smile Design (ADSD) relativa ad acquisizione e importazione delle fotografie del paziente, queste dovranno essere scattate possibilmente con una reflex digital, con buone caratteristiche sufficientemente semiprofessionali e soprattut- golo che si forma tra il piano di Francoforte e il piano di Camper. La stessa posizione deve essere proiettata ortogonalmente a 45° e 90° (Figg. 4b-e), poiché anche le foto che ritraggono il profilo rivestono grande importanza, soprattutto per quanto riguarda l’analisi estetica dento-facciale del profilo relativamente alle classi occlusali, rapporti labiali, angoli estetici, frutto di studi che ci provengono dall’ortodonzia, dalla chirurgia maxillo-facciale e non di meno dalla chirurgia plastica estetica. ADSD prevede inoltre di importare le reali misure del soggetto fotografato parametrandole e configurandole alle scale di valore espresse in pixel, misura ordinaria di una fotografia digitale. Per fare questo è possibile usare presidi di misurazione puramente artigianali, come squadre e righelli, possibilmente metallici (quindi facilmente detergibili ed eventualmente sterilizzabili) o simili. Personalmente, ho confezionato un sup- Fig. 5a_Face Analogic Transfer Support. Fig. 5b_Trasferimento misure analogiche e calibro digitale. Fig. 5c_Attivazione misure analogiche con righello digitale. Fig. 5a Fig. 5b to corredata di un buon sistema d’illuminazione (oggi sono molte le possibilità di fruire di semplici corsi di fotografia odontoiatrica o di testi inerenti questa bellissima e affascinante materia). Dobbiamo ricordarci che, in fase analitica, la fotografia è un elemento diagnostico clinico estetico che farà parte del bagaglio clinico del paziente, consultabile da altri specialisti secondo, la visione interdisciplinare. In considerazione di questi elementi, il fotografo/odontoiatra deve scattare le fotografie cercando di mantenere il capo del paziente in una posizione che sarà replicabile in futuro, per verificarne la topografia in rapporto allo smile design. La posizione più accreditabile per ritrarre il viso del paziente è quella relativa al piano estetico (Fig. 4a), cioè quel piano perpendicolare (frontale) al piano che corre al centro dell’an- Fig. 5c cosmetic dentistry 4_2013 13 expert article _ digital smile design Fig. 4b Fig. 4c Fig. 4d Fig. 4e Figg. 4b, c, d, e_Status iconografico relativo al piano frontale, 45°, 90°. quali il mock-up, si tradurrà in un reale attendibile consenso esplicito al piano terapeutico prospettato. È utile ricordare, infatti, che l’odontoiatria forense prevede che il medico odontoiatra sia obbligato a rispettare 3 principi fondamentali nel professare: prudenza, diligenza, perizia. _ADSD: metodo e protocollo A completamento di quanto detto, ADSD vuole essere innanzitutto uno strumento per migliorare la comunicazione con il paziente, considerando il fatto che, proprio attraverso l’uso di immagini elaborate, sarà possibile vedere sul monitor digitale le fotografie before/after, indice di predicibilità ed elemento di confronto esplicito con il paziente stesso. Altro punto cardine è l’innovazione, portata nella pianificazione estetico-clinica in odontoiatria estetica, cosmesi dentale, odontoiatria protesica, relativa all’analisi e progettazione odontotecnica; peraltro integrabile in diagnosi e pianificazioni di chirurgia plastica e maxillofacciale. Il protocollo elaborato (Fig. 2) prevede in primis l’acquisizione di immagini del paziente 12 cosmetic dentistry 4_2013 a mezzo di fotografie digitali e video (full frame). Il video, soprattutto, è in grado di rilevare le fasi dinamiche del sorriso legate alla fisiologia dello stesso (mimica, fonetica, rapporti dento-labiali). L’importazione di questi importanti dati nella cartella digitale estetica del paziente sarà complementare all’anamnesi, poiché parte integrante dell’esame obiettivo intra ed extraorale, che sarà successivamente oggetto di analisi estetica secondo le linee guida principali. Pertanto potremo definire questa fase come la terza parte della metodica che chiameremo di elaborazione analitica, nella quale cioè verranno quindi mappati ed elaborati la composizione estetica del sorriso, le determinanti morfologiche viso e sorriso, compresi i punti di repere fondamentali quali face makers. Il passo seguente di elaborazione di dati digitali sarà il virtual planning attraverso digital image editing (Fig. 3), consecutivamente wax-up diagnostico digitale e analogico, mockup, provvisorio estetico, e restauro definitivo. La metodologia digitale, affidata sostanzialmente al fotoritocco, risulta molto affidabile anche e soprattutto nel comunicare attraverso le imma- expert article _ digital smile design visionate in videoconferenza con uno strumento come Skype, conferisce all’odontoiatra estetico un ruolo di direttore d’orchestra senza precedenti, vero cardine di questo nuovo modo di concertare. Attualmente, con l’avvento del digital dentistry, è difficile lavorare in modo ergonomico e con un alto livello di qualità se non ci si attiene a precisi protocolli in grado di creare un risultato standard predicibile che deve essere consono a un risultato clinico ottimale (virtual planning). Oggi, l’uso di software 2D e 3D, associato al fotoritocco e morphing delle immagini digitali (digital image editing), offre la possibilità di elaborare dati e parametri personalizzabili per ogni specifica esigenza clinico-estetica dello smile makeover. La moderna tecnologia digitale, unita all’esperienza e alla sensibilità estetica dell’odontoiatra, è fondamentale ai fini del successo dello smile design, offrendo così maggior predicibilità al paziente sia sui risultati estetici finali, sia sull’iter terapeutico prescritto in modo consensuale. L’unione quindi di espressioni quali odontoiatria estetica, visione interdisciplinare, digital dentistry e predicibilità, mi ha indotto a pensare che oggi possa nascere una nuova figura professionale: quella dello smile designer, la cui virtù fondamentale dovrà essere saper comunicare sia con il paziente, protagonista indiscusso dell’odontoiatria estetica, sia con l’équipe estetica, i cui attori sono preziosi nella formulazione del virtual planning. Il mio ideale è disporre di uno strumento unico, il cui impiego sia universalmente proporzionale al modus operandi dello smile designer. Con l’augurio che questo sia presto disponibile, da molto tempo mi sono dedicato, grazie all’impiego di diversi e svariati software, alla messa a punto di un protocollo di Aesthetic Digital Smile Design (ADSD), il cui utilizzo dovrà essere esclusivamente complementare agli altri importanti elementi diagnostici utili alla formulazione di diagnosi e prognosi, e il cui punto d’arrivo sarà la salute e il benessere del paziente. Inoltre, dal momento che si tratta di un metodo predicibile di simulazione del piano di trattamento estetico, Fig. 2 Fig. 3 sarà consigliabile ottenere un preventivo consenso riguardo alla metodologia adottata che, solo se suffragata da prototipi realmente clinici Fig. 4a Fig. 2_Protocollo ADSD. Fig. 3_ADSD e virtual planning. Fig. 4a_Fotografia e piano estetico. cosmetic dentistry 4_2013 11 expert article _ digital smile design Aesthetic Digital Smile Design: odontoiatria estetica software assistita Autore_V. Bini, Italia _Introduzione Fig. 1_Face Aesthetic Medical Team e visione interdisciplinare. Fig. 1 10 cosmetic dentistry 4_2013 Il concetto di estetica è stato espresso da diversi autori e analizzato dai più grandi filosofi, sebbene ognuno di loro lo abbia affrontato in modo soggettivo, tutti hanno in comune il sommo significato “naturale” del termine. Per questo motivo ritengo che l’odontoiatria estetica sia protagonista indiscussa del viso e del sorriso, proprio perché grazie all’arte e alla percezione visiva degli operatori, il fine ultimo deve essere quello di portare il nostro prezioso contributo semplicemente nella natura umana, così semplice da osservare e allo stesso tempo così difficile da imitare. Più precisamente, nella componente este- tica del terzo inferiore del volto, l’odontoiatra ha la possibilità, come architetto e artigiano dei tessuti orali e periorali, di plasmare la fisiologia del sorriso. _Smile Designer: nuovo modo di comunicare La professione di odontoiatra si confronta e si integra sempre più spesso con una realtà specialistica multidisciplinare del viso e sorriso, la cui visione interdisciplinare conferisce a colui che si occupa della composizione estetica dentale un ruolo determinante probabilmente anche primario. Il gioco di equilibri tra denti, tessuti intraorali, periorali, viso, sorrisi e persone, crea un’ideale estetico: ovvero, mettere in sinergia le capacità artistiche e il know-how necessari a vedere nell’insieme la globalità e l’equilibrio del disegno e la composizione degli elementi dentali nel contesto “face”. Oggi la bellezza e l’estetica sono sempre più legati a misura, proporzione, simmetria, delle costanti già protagoniste di antiche civiltà, ma oggi sempre più indissolubili dal valore tecnologico che l’era digitale ha drasticamente perfezionato. Le moderne conoscenze scientifiche mettono a disposizione dei professionisti diverse opzioni terapeutiche; la collaborazione tra diversi specialisti (ortodontista, implantologo, parodontologo, odontotecnico, chirurgo maxillo-facciale, chirurgo plastico e medico estetico), integrata alla visione descritta poco sopra, consentono di individualizzare sempre meglio il piano di trattamento (Fig. 1). Inoltre, la possibilità di consultare le immagini elaborate a chilometri di distanza, ma © 08/2012 · 411020V0 Ciò che abbiamo imparato dai diamanti: la stabilità del valore. Gli strumenti diamantati rappresentano solo una componente della materiale e per quale finalità lo realizziamo: ognuno dei nostri pro- gamma Komet. Tuttavia ci ricordano costantemente ciò che è dotti è fatto per offrirvi un plusvalore percepibile. Resistenza, sta- davvero importante: la stabilità del valore. A prescindere da quale bilità e precisione. E solo allora può portare il nostro nome. www.komet.it eventi _ aiop Grande successo per il XXXII Congresso Internazionale Aiop _Venerdì 21 novembre 2013, l’Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica ha inaugurato il suo XXXII Congresso, il benvenuto ai congressisti è stato dato dal presidente della società, il dott. Leonello Biscaro, in linguaggio moderno e per così dire “minimalista”, essenziale nella forma e concreto nei contenuti, ma non per questo meno importante, prestigioso e autorevole. Tre a nostro giudizio sono stati gli ingredienti di successo dell’evento precongressuale: 1_ Aiop è una delle poche società scientifiche che non solo non è in crisi, ma al contrario, grazie all’ottimo lavoro, condotto dagli ultimi direttivi, attento ai progressi tecnologici e al contesto socio-economico e culturale in cui operano i dentisti e i protesisti, è addirittura in costante crescita; 2_il tema scelto per il precongresso, “Conseguire risultati clinici predicibili con materiali innovativi”, è l’indiscutibile focus del momento che richiama, da un lato, la necessità della formazione e della curva di apprendimento dell’operatore su materiali sempre più differenziati e tecnologicamente in evoluzione; e, dall’altro lato, la dipendenza del caso trattato dall’operatore che deve sapere scegliere tra piani di trattamento, procedure e materiali senza prescindere dalle conoscenze mediche ovvero partendo dalla biologia del paziente. Garantire un risultato predicibile, come diranno più altri importanti relatori del congresso, significa tenere anche in considerazione età, esigenze estetiche e portafoglio del paziente; 3_ la scelta di straordinari relatori-formatori, quali il dott. Daniel Edelhoff e 08 cosmetic dentistry 4_2013 l’odt. Oliver Brix, che in un percorso di oltre 6 ore sono stati davvero in grado di fornire una formazione esaustiva. Biscaro ha annunciato poi l’elegante serata di gala, un evento di beneficenza che si è tenuto sempre all’interno del Palazzo dei congressi, con cena e spettacolo a contributo libero. Il ricavato della serata è stato devoluto in parte alla comunità “Casa Maria Domenica Mantovani” e in parte in aiuti per la Sardegna, appena colpita dall’alluvione. Il momento dei saluti istituzionali ha visto l’intervento del Capitano dei NAS di Bologna, che, dopo aver descritto l’attività dell’arma, che vuole essere preventiva e non punitiva, ha rivolto un appello: «Tutti dobbiamo mettere buona volontà nel vigilare sulla giusta applicazione delle norme, quali ad esempio l’abusivismo, che ha sanzioni molto ridotte, rispetto al reato. Dovete spingere per un sistema sanzionatorio più importante. Bene l’attenzione per le nuove procedure, ma bisogna vigilare su materiali scadenti o illegali. Vogliamo farvi lavorare in tranquillità». La parola poi al prof. Zarone, che ha aperto il Congresso con un intervento dal titolo “Le ceramiche dentali: un viaggio tra arte e scienza”. Nel corso delle sessioni parallele, si è parlato di ceramiche e si è visto un confronto aperto tra chi ancora sostiene la metalloceramica e chi invece si rivolge alle ceramiche integrali, ma anche ai compositi, materiali sempre più performanti e che riguardano ormai anche i protesisti (si veda l’intervento di Roberto Spreafico nella pagina precedente). Tra i molti eventi che si sono svolti all’interno del Congresso, segnaliamo il corso di protesi totale, le iniziative di Aiop Young (sulle quali si rinvia all’intervista al dott. Attilio Bedendo su Dental Tribune di dicembre e sul nostro sito www.dental-tribune.com), e la nuovissima sezione pomeridiana del Digital Dentistry@AIOP (per approfondire gli abstract presentati si rinvia a CAD/CAM di dicembre in uscita in questi giorni). Tutto esaurito infine per la sezione del sabato di Aiop Management, il corso del dott. Franco Tosco sui social network e il social marketing. _Patrizia Gatto eventi _ aiop “Sempre e solo ceramica”? Il tema affrontato da Roberto Spreafico al Congresso Aiop Riportiamo una sintesi dell’importante intervento del dott. Roberto Spreafico tenuto ad apertura del XXXII Congresso Internazionale Aiop. _Secondo Spreafico, non si deve essere integralisti, c’e spazio per i compositi e per l’uso della porcellana. Dobbiamo scegliere il materiale più adeguato e la tecnica con cui applicare questi materiali, a seconda del paziente e del caso da trattare. La differenza è nella matrice: i compositi contengono anche particelle di carbonio, e quindi materia organica, mentre la porcellana è inorganica. Il composito è un materiale che è rimasto normalmente uguale negli anni, sono stati però aggiunti dei componenti diversi, quali ad esempio vari tipi di resina. I problemi relativi ai restauri in resina composita possono essere riassunti in alcuni punti: _ la tossicità; _ l’infiltrazione; _ lo stress da contrazione; _ l’usura; _ la difficoltà nella manipolazione. Mentre per la tossicità si può dire in larga parte superata, bisogna prestare attenzione di infiltrazione e stress da contrazione. Negli anteriori, da sempre, si utilizzano compositi con risultati invisibili, mentre nei posteriori si è sovente usata l’amalgama. Questi materiali sono ora obsoleti, perché il loro colore risulta diverso da quello del dente naturale; si tratta in ogni caso di materiali durevoli nel tempo. L’insegnamento dell’utilizzo dell’amalgama oggi è stato ormai abbandonato nella maggior parte delle scuole europee. Il composito invece è largamente utilizzato anche per i posteriori, la cui applicazione richiede però una tecnica appropriata. In ogni caso, sostiene Spreafico, insieme a tanta parte degli opinion leader, è l’operatore che fa la differenza: bisogna usare il materiale più adatto e la tecnica appropriata per consentire una buona durata del restauro in composito. L’utilizzo del composito è sicuramente una tecnica meno invasiva rispetto all’utilizzo di una corona, che comporta la necessaria fresatura anche di parte del dente sano. Gli intarsi possono essere fatti anche con tecnica indiretta: talvolta le tecniche dirette in alcuni piani di trattamento sono legate alla fortuna, e non bisogna in nessun caso basarsi sulla fortuna. Spreafico accenna poi alla tecnica CAD/CAM chair-side, tema trattato nel pomeriggio del Congresso, all’interno del Digital Dentistry Aiop (si rinvia al numero di dicembre di CAD/CAM), che consente un trattamento in un’unica giornata. Una volta si pensava che i compositi si abradessero molto di più, ma secondo Spreafico, ormai sono molto resistenti e durevoli, specie gli ibridi. Alla domanda: meglio fare intarsio in composito o in porcellana indiretti? Per il momento, afferma Spreafico, non ci sono evidenze che consentono di fornire una risposta certa. Spreafico però non lascia il suo pubblico solo con dubbi, ma offre anche i suggerimenti da clinico di consolidata esperienza, quali: _ evitare trattamenti invasivi, come sacrificare denti vitali per tradizionali corone, consentendo al vantaggio biologico anche quello economico; _ quando mancano più cespiti è meglio eseguire una tecnica indiretta. La tecnica diretta è più veloce, si risolve in uno o due appuntamenti, e sicuramente più economica per il paziente. Ma è fondamentale chiedersi, e condividere con il proprio paziente, se sia meglio un prezzo leggermente inferiore, e una durata leggermente inferiore di due o tre anni, o prezzo superiore, e quindi una tecnica indiretta che garantisca qualche anno in più di durata. Ecco allora riassumendo i parametri che Roberto Spreafico suggerisce di tenere in considerazione: _ paziente; _ capacità dell’operatore; _ costi biologici; _ costi economici; _ durata; _ scelta materiale; _ scelta tecnica. Nella scelta personale tra composito e ceramica si deve tenere in considerazione che, se pur oggi i compositi sono durevoli, nel tempo cambiano colore. Questo rimane il problema principale del composito, ovvero la sua durata estetica a 10-15 anni. Diversamente dalla porcellana, che si mantiene invece stabile nel tempo e che quindi per Spreafico rimane il materiale migliore per ricostruire i denti anteriori. _Patrizia Gatto cosmetic dentistry 4_2013 07 P R O F E S S I O N A L M E D I C A L C O U T U R E EXPERIENCE OUR ENTIRE COLLECTION ONLINE WWW.CROIXTURE.COM w e n & Sbiancamento domiciliare RAPIDO SUPER CONFORTEVOLE! Opalescence GO è il trattamento domiciliare Opalescence più rapido (solo 60-90 minuti per la singola applicazione) ed essendo pronto all’uso non necessita nemmeno di impronte o modelli. Opalescence GO, inoltre, è dotato di una nuova ed esclusiva mascherina precaricata, UltraFit, estremamente confortevole ed adattabile ad ogni arcata. Ultradent Italia Srl - Via G.L. Bernini, 7 20094 Corsico (MI) - N. Verde 800 830 715 - www.ultradent.it - [email protected] sommario _ cosmetic dentistry 10 | editoriale 03 Bio-imitare la natura: il prossimo obiettivo per un’odontoiatria estetica di eccellenza _F. Mangani | eventi _aiop 07 “Sempre e solo ceramica”? Il tema affrontato da Roberto Spreafico al Congresso Aiop 22 | literature _review 32 Compositi: le novità dalla letteratura scientifica | trend _estetica delle emozioni 34 “L’estetica delle emozioni”: consigliabile approfondirle, specie in tempi di crisi _P. Cascarano _P. Gatto 08 Grande successo per il XXXII Congresso Internazionale Aiop | expert article _digital smile design 10 Aesthetic Digital Smile Design: odontoiatria estetica software assistita _V. Bini _N. Angeloni, D. Cigni | case report _controllo del torque 26 Il controllo del torque degli incisivi superiori con Invisalign®: un case report _T. Castroflorio, F. Garino, G. Frongia, A. Lazzaro, C. Debernardi 34 04 | l’intervista _Ezio Costa 36 “La luce e il volto, i colori del viso e del sorriso” | eventi 38 _congressi 40 | special _tecnica press on paint 22 Ripristino estetico con tecnica press on paint nella pratica quotidiana cosmetic dentistry 4_2013 26 _formazione | aziende 44 _news | novità 46 _editoriali | l’editore 48 _norme editoriali 50 _gerenza 38 40 editoriale _ cosmetic dentistry Bio-imitare la natura: il prossimo obiettivo per un’odontoiatria estetica di eccellenza La consolidazione finale dell’odontoiatria adesiva e dell’implantologia ha inevitabilmente e drasticamente cambiato l’approccio clinico alla terapia restaurativa. La possibilità di offrire soluzioni altamente conservative – sia nella fase di restauro degli elementi a rischio sia in quella di sostituzione degli elementi persi – deve rappresentare l’obiettivo finale da perseguire mediante un trattamento moderno e accurato. Francesco Mangani, Operative and Aesthetic Dentistry - University of Rome “Tor Vergata”. Oggi, ad esempio, risulta superata – o persino inadeguata da un punto di vista deontologico – l’idea di non sfruttare le molteplici possibilità che le moderne tecniche adesive offrono per l’approccio conservativo nei confronti dei tessuti dentali sani per la risoluzione dei problemi quotidiani legati a carie o eventi traumatici. L’idea di rivedere questi concetti, che sono stati considerati per anni le linee guida dell’odontoiatria conservativa o di quella restaurativa, non significa rinnegare tutto ciò che di positivo è stato fatto nel passato, bensì sfruttare al massimo quelle esperienze consolidate cercando di comprenderle mediante alcuni “elementi chiave” che tengono in considerazione la straordinaria e continua evoluzione cui i materiali e le tecniche sono costantemente soggetti. Odontoiatria minimamente invasiva: preparazione di cavità che tengono in considerazione la biomeccanica del complesso dente-restauro, la rimozione della patologia e la conservazione della salute; restauro parziale ogni qualvolta sia possibile, anche se per molti anni – ci riferiamo al restauro post-endodontico – abbiamo utilizzato soluzioni non proprio rispettose della struttura residua, come i perni moncone e le corone totali, anche se molte, troppe volte erano disponibili soluzioni meno aggressive. In altre parole, tecniche che permettano un “guadagno di tempo” per i nostri pazienti, offrendo loro un’ulteriore possibilità di restauro in futuro. Che cosa possiamo dire della rivoluzione epocale che l’implantologia ha rappresentato – e rappresenterà sempre di più – per la popolazione odontoiatrica? Partendo da ciò che oggi è definibile una “banale” sostituzione del singolo elemento, passando attraverso la miriade di possibilità terapeutiche intermedie, fino alla riabilitazione totale più complessa delle arcate edentule in quella sorta di “miracolo” di una terza fase di denti fissi, possiamo sicuramente affermare che, facendo congetture su un futuro che preveda l’uso di cellule staminali, saremo in grado di superare gli obiettivi già raggiunti. Alla fine di queste brevi considerazioni, vorrei evidenziare come la ricerca della bio-mimetica rappresenti al momento uno degli interessi più importanti in odontoiatria. Sempre di più, infatti, studiamo la disposizione spaziale dei diversi tessuti, i rapporti che si creano tra loro, l’impatto e poi il legame con la luce, che è importante non solo per creare nuovamente un’estetica corretta associata a una morfologia funzionale, ma anche per cercare di bio-imitare la natura in modo straordinario. Questo obiettivo molto affascinante coinvolgerà notevolmente tutti noi nel prossimo futuro, al fine di continuare la sfida nello sviluppo di tecnologie sempre più sofisticate, realizzando materiali importanti sia dal punto di vista fisico-chimico sia da quello estetico, con precisi percorsi formativi e l’obiettivo finale di raggiungere un livello di eccellenza in odontoiatria. Livello che dovrebbe essere inteso come un concetto pratico invece che un banale slogan pubblicitario, riconoscendo ad esso il ruolo della più potente strategia di marketing alla nostra portata. _Francesco Mangani cosmetic dentistry 4_2013 03 Perchè gli occhialini ingranditori non vengono usati da tutti i dentisti? Non sono sufficientemente luminosi? Costosi? Sono scomodi? Pesano? Non hanno una buona profondità di campo? PeriOptix è la risposta a tutto ciò Perchè utilizzare occhialini ingranditori? Per proteggersi da dolori al collo, mal di schiena, affaticamento della vista ed avere una migliore acuità visiva consentendo una diagnosi più corretta ed una chirurgia più precisa. Perchè usare gli occhialini PeriOptix? Perchè sono leggerissimi, esistono in tutte le opzioni di rapporto ingrandimento/ campo visivo/profondità di campo, hanno un design accattivante ed innovativo, ottimo sistema di illuminazione, sono pronta consegna ed hanno il miglior rapporto qualità prezzo sul mercato. Vengono realizzati negli USA. Distributore esclusivo per l’Italia DenMat Italia srl Via S. 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