Presentazione programma completo
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Presentazione programma completo
Festival della Scienza 2013 Genova, 23 ottobre – 3 novembre LA BELLEZZA "Sono tra coloro che pensano che la scienza abbia una grande bellezza. Uno scienziato, nel suo laboratorio, non è solo un tecnico: è anche un bambino messo di fronte a fenomeni naturali che lo affascinano come una favola”. (Marie Curie) La bellezza è il filo conduttore dell'undicesimo Festival della Scienza, in programma a Genova dal 23 ottobre al 3 novembre 2013. Una bellezza che si diffonde per la città seguendo il consueto approccio e lo storico obiettivo del Festival: rendere la scienza accessibile a tutti, appassionando il pubblico di ogni età – dagli studenti agli esperti – grazie alla varietà degli argomenti trattati, all'autorevolezza degli ospiti, alla partecipazione attiva alle iniziative, alla capillare diffusione sul territorio e a un programma che prevede conferenze, laboratori, mostre scientifiche e artistiche, spettacoli, incontri, tavole rotonde, exhibit, concorsi per start up e progetti speciali. Ideato e organizzato dall'Associazione Festival della Scienza, con il sostegno istituzionale di Regione Liguria, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Comune di Genova, Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, con il sostegno di Compagnia di San Paolo, Fondazione Edoardo Garrone, Fondazione Carige e in partnership con Telecom Italia ed Eni, il Festival si svolge quest’anno in date dall’alto valore simbolico, in cui ricorre l’esatto decennale della manifestazione: sempre dal 23 ottobre al 3 novembre, ma nel 2003, ebbe infatti luogo la prima edizione del Festival della Scienza. In questi dieci anni il Festival è cresciuto e si è consolidato come punto di riferimento per la divulgazione e la riflessione scientifica. Anche nel 2013 sono numerosi i grandi ospiti internazionali, protagonisti di conferenze e lectio magistralis: dal premio Nobel per la Fisica Kostya Novoselov a figure di primo piano nelle rispettive discipline (l'etologo Bernd Heinrich, l'antropologa Nina Jablonski), ai rappresentanti del Paese ospite dell'edizione, la Repubblica di Corea, nazione giovane, dinamica e ad alto sviluppo tecnologico, al centro di conferenze, laboratori ed eventi speciali, sviluppati in un'ottica di incontro, confronto e cooperazione. Il Festival si estende da Palazzo Ducale al Porto Antico, fino a raggiungere Sestri Ponente e da quest’anno annovera anche il Teatro Carlo Felice: dopo la collaborazione con il Municipio 2 Centro Ovest avviata lo scorso anno con la programmazione di molti eventi al Centro Civico Buranello, quest'anno è coinvolto il Municipio 6 Medio Ponente con mostre e laboratori a Villa Rossi (splendido palazzo nobiliare, recentemente restaurato) e alcuni appuntamenti del contenitore MateFitness nell'area mercatale. Proprio attraverso i laboratori e gli altri eventi interattivi, il pubblico del Festival ha così l’occasione non solo di ascoltare ma anche di toccare con mano la scienza e la sua bellezza. Intesa non come un punto d'arrivo, ma piuttosto come quella “promessa di felicità” che incantò Stendhal: la bellezza come prospettiva di un mondo migliore e come stimolo per raggiungerlo. Per rialzare la testa, tornando a osservare (e cercare) qualcosa di nuovo, eccezionale, straordinario. Le conferenze La bellezza della scienza non conosce distinzioni di età, genere, disciplina, latitudine. Prova ne è il ricco ed eterogeneo programma delle conferenze del Festival, che si apre con un dialogo sui rapporti tra scienza e cultura, protagonisti la ricercatrice e neo-senatrice a vita Elena Cattaneo, il filosofo Armando Massarenti, la presidente del Festival Manuela Arata e il direttore Vittorio Bo, a cui segue la sorprendente lectio di David Rothenberg, filosofo, naturalista, autore di bestseller di fama mondiale e clarinettista jazz, impegnato a ripercorrere e interpretare la storia dell'evoluzione alla luce della “bellezza”: non solo con le parole, ma anche con i suoni della natura e del suo inseparabile clarinetto. A Genova è atteso il premio Nobel Kostya Novoselov, fisico inglese di origini russe (Nobel per la Fisica nel 2010 ad appena 36 anni, protagonista del progetto Graphene, presentato nella sezione “contenitori”), e assieme a lui diversi personaggi di spicco del panorama scientifico internazionale: tra gli altri, Bernd Heinrich (tra i più grandi etologi viventi, con un sorprendente passato da maratoneta, parla della “bellezza della morte” nel regno naturale), Nina Jablonski (antropologa, TED speaker, a Genova presenta un'avvincente conferenza sull'evoluzione del colore della pelle), Robert Kirshner (astrofisico di Harvard, con una visita guidata dell'universo), Krzysztof Matyjaszewski (chimico “verde”, specialista nella ricerca di processi di produzione non inquinanti), Pamela Ronald (tra i massimi esperti mondiali di OGM), Leslie Sage (editor della sezione astrofisica della rivista “Nature”, racconta come le scoperte astronomiche hanno cambiato il nostro modo di essere umani), Matt Ridley (“ottimista razionale”, a cui spetta il compito di spiegare come sia possibile un futuro di ricchezza e prosperità grazie all'uso intelligente di scienza e tecnologia), Daniel Goleman (psicologo, giornalista e scrittore, con una conferenza sul ruolo dell'empatia e sul perché “fare attenzione agli altri ci rende migliori e più felici”), Frank Rose (storico collaboratore di “Wired” ed esperto dei cambiamenti che le nuove tecnologie stanno apportando a comunicazione e intrattenimento) e Andrei Varlamov (fisico ucraino esperto di fisica e scienza applicate alla vita quotidiana). Anche l'eccellenza della ricerca e del pensiero italiano è rappresentata al Festival da numerosi ospiti, tra cui Luigi Naldini (che, per la prima volta al mondo e con il supporto di Telethon, ha dato concrete speranze di cura a bambini affetti da malattie genetiche fino ad ora ritenute incurabili), Marcello Massimini (tra i più importanti neuroscienziati italiani dell'ultima generazione, autore di studi innovativi sulla coscienza nei pazienti in coma, che al Festival dialoga con Giulio Giorello), Remo Bodei (che al Festival si domanda come sia possibile oggi delineare i tratti della bellezza), Giorgio Vallortigara (protagonista di un intervento sulla bellezza – e sulla bruttezza – del mondo animale), Angela Cuttitta (animatrice di un caffè scientifico sulla ricerca marina, tra ingegneria, pesca e turismo, nell'ambito del contenitore Sapori di scienza). Ai confini tra giurisprudenza, tecnologia e scienza è invece la conferenza in cui il giurista Amedeo Santosuosso e la giornalista scientifica Daniela Ovadia si confrontano con il filosofo e psicologo olandese Willem “Pim” Haselager sui dilemmi legali ed etici che si verranno a creare – in un futuro sempre meno fantascientifico e sempre più prossimo – nel rapporto tra gli uomini e i robot. Altri temi controversi – la sismologia e la possibilità di prevedere i terremoti, la sperimentazione animale, il riscaldamento climatico – sono affrontati in conferenze, dialoghi, tavole rotonde con esperti, ricercatori, giornalisti, mentre una disciplina più leggera – il fumetto – e il suo rapporto con la scienza sono al centro di una piccola serie di appuntamenti che comprende la presentazione di Cosmicomic (l'origine dell'universo raccontata in una spy story a fumetti dall'astrofisico Amedeo Balbi, conduce Luca Sofri) e Misterius – Speciale Scienza (realizzato da Leo Ortolani, il creatore di RatMan). All'intreccio tra divulgazione, film e programmi tv è invece dedicata la conferenza-spettacolo La scienza spiegata attraverso le immagini con il fisico Franco Gambale, la giornalista Rita Bugliosi, il regista e sceneggiatore Angelo Caruso e il fisico Valerio Rossi Albertini. Nell'occasione vengono presentati anche i video vincitori del concorso abbinato al progetto “Scienziati e studenti”. Come ogni anno, il Festival è anche il luogo ideale per esplorare una selezione delle più recenti e importanti pubblicazioni di carattere scientifico distribuite sul mercato italiano, presentate attraverso l'incontro con i rispettivi autori. Una novità del 2013 è invece Capitani Coraggiosi: realizzato in partnership con ERG, questo ciclo di incontri è dedicato a quelle donne e a quegli uomini che possono raccontare ai giovani e al pubblico della manifestazione una grande esperienza d'impresa, diventando tanto esempio quanto segno tangibile dell'eccellenza del Paese e della possibilità di riuscire attraverso le idee, i sogni, le visioni, le competenze. È raccontata l'intensa e importante storia imprenditoriale di Riccardo Garrone attraverso la voce dei figli Alessandro ed Edoardo e sono presenti i "capitani coraggiosi” Niccolò Branca, Brunello Cucinelli, Oscar Farinetti, Elena Zambon. Il Festival ripropone inoltre la formula di Sulle spalle dei giganti, serie di appuntamenti in cui scienziati contemporanei ripercorrono l'esperienza di protagonisti della storia della scienza. Quest'anno si parla, tra gli altri, di Marie Curie (con Luigi Dei), della scoperta dell'atomo da parte di Robert Boyle e John Dalton (con il chimico Dario Bressanini), del fisico Paul Dirac (con Graham Farmelo), di Luigi Galvani e Alessandro Volta (con Marco Piccolino), della nascita del concetto di Terra (con Marco Ciardi), di Claude Bernard e dello sviluppo della medicina sperimentale (con Fiorenzo Conti), del pioniere della biologia Jean-Baptiste Lamarck (con lo storico della scienza Pietro Corsi). Un ciclo di conferenze è dedicato anche a un altro gigante italiano della ricerca, di cui nel 2013 si ricorda il cinquantenario dell'assegnazione del Nobel per la Chimica: Giulio Natta. Sempre a proposito di giganti, un pomeriggio speciale è dedicato al ricordo di due straordinarie scienziate – entrambe scomparse di recente – che per decenni la bellezza l'hanno inseguita ovunque, nei segreti meccanismi del corpo umano così come ai confini dell'universo: Margherita Hack (con l'astrofisico Massimo Ramella e il giornalista scientifico Fabio Pagan) e Rita Levi Montalcini (con lo spettacolo Le parole di Rita di Valeria Pantera, con Anna Bonaiuto). I contenitori All'interno del programma del Festival, i contenitori raccolgono eventi di diversa natura (conferenze, incontri, laboratori, mostre) legati a un unico filo conduttore. In Piazza delle Feste, per esempio, presso il Porto Antico di Genova, si evidenzia come la Scienza sia protagonista di tutto ciò che ci circonda: dai motori alla carta, dai dolciumi ai giocattoli, dai metalli allo sport. Fiat ne è grande protagonista e inaugura la sua presenza al Festival proponendo una interessantissima mostra interattiva dal titolo Fiat per la mobilità sostenibile che conduce il pubblico alla scoperta di tecnologie innovative per la mobilità sostenibile: scopriamo come funzionano i motori diesel e benzina e i benefici del metano. Inoltre comprendiamo, giocando e toccando con mano, come la tecnologia ci può insegnare a guidare l’auto in modo più efficiente ed ecologico grazie al sistema eco:Drive. Tutto un altro fascino è quello del motore desmodromico, lo storico propulsore inventato dalla casa motociclistica Ducati, vanto della tecnologia italiana. E altro ancora è quello dell'oro, dell'argento e del bronzo, i metalli utilizzati per premiare i migliori atleti alle Olimpiadi, di cui al Festival si rivelano pregi e caratteristiche. Sempre a proposito di sport, è confermato l'appuntamento con gli eventi del ciclo Sport e Scienza, mentre un derby virtuale – tutto genovese – vede protagoniste le due squadre di calcio cittadine: la Sampdoria (promotrice di un laboratorio dedicato alla scienza del pallone) e il Genoa (il cui nuovo museo ospita un appuntamento speciale dedicato allo human power). Nel contenitore di eventi dedicati alla bellezza del corpo, all'Oratorio di San Giovanni di Prè, si può invece scoprire come mai i capelli si arricciano con la permanente o perché i Romani si avvelenavano con i loro trucchi e si può preparare personalmente la propria crema idratante. Un contenitore ormai tradizionale del Festival della Scienza, confermatissimo anche nel 2013, è Sapori di Scienza, che trova casa alle Cisterne e propone il consueto e ricco menù di appuntamenti dedicati all'alimentazione. Tra viaggi alla scoperta di culture e colture lontane (come il percorso interattivo Dagli Inca ai giorni nostri - un laboratorio speziale, realizzato con il sostegno di Coop Liguria, grazie al quale scopriamo i segreti della quinoa, lo pseudo-cereale di cui nel 2013 si celebra l'Anno Internazionale deciso dall'ONU) e laboratori incentrati su alimenti più comuni alla tradizione italiana, dagli gnocchi alla pasta, dal pane alle focacce alle torte. Sapori di Scienza dedica un laboratorio anche alle famose caramelle svizzere, rivelando il modo di estrarre gli aromi dalle erbe. Non mancano infine conferenze legate al cibo e al suo rapporto con la bellezza. Per esempio, perché spesso siamo indotti a scegliere un prodotto dall'aspetto, senza pensare troppo alla sua qualità? E come è possibile che la ricerca ostinata della bellezza possa causare un rifiuto del cibo, portando a malattie come l'anoressia? Ritorna anche un altro dei contenitori più amati del Festival, MateFitness, in cui si invitano i visitatori ad allenare il cervello con la “ginnastica matematica” proposta nei laboratori La palestra della matematica (in doppia versione, per i bambini delle elementari e per i ragazzi delle scuole medie), Computing Beauty (“Un viaggio tra numeri e immagini alla ricerca del bello”) e pentAureo (Rapporti dorati e bellezze eterne). Un ricco approfondimento viene infine dedicato al grafene, il materiale rivoluzionario, sul quale l'Unione Europea ha varato un ambizioso programma di ricerca della durata di dieci anni, coordinato dal consorzio Graphene Flagship. Il progetto Graphene permette ai visitatori di scoprire le eccezionali proprietà, le applicazioni tecnologiche e le potenzialità future di questo materiale molto sottile e resistente. Con cinque differenti workshop, un ciclo di momenti d'approfondimento con i ricercatori del consorzio e la possibilità di incontrare uno dei massimi esperti mondiali sul tema, il fisico Kostya Novoselov. I progetti speciali Con i suoi progetti speciali, il Festival della Scienza offre un ulteriore sguardo alla bellezza della scienza, con particolare riferimento all'idea di futuro: il 2013, in partnership con Eni, Compagnia di San Paolo, Fiat, Poste Italiane, Banca d’Italia, Intesa Sanpaolo, SNAM, vede la seconda edizione di Futuro Prossimo, il format inaugurato con successo nel 2012. Un'importante occasione di riflessione sul mondo dell'istruzione, del lavoro e delle professioni: 25 dialoghi che avranno come protagonisti 50 professionisti ed esperti, dedicati a 130 ragazzi (selezionati fra gli studenti eccellenti degli ultimi anni delle scuole superiori di tutta Italia e ospitati dall'Associazione): tra gli ospiti il giornalista Federico Rampini e il Direttore Generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi. La grande novità di questa edizione è rappresentata dalla programmazione dedicata a 40 insegnanti: un palinsesto ad hoc per riflettere con esperti di rilievo nazionale e internazionale sui grandi temi della didattica e della formazione: tra i relatori coinvolti, il professore di fisiologia della percezione e dell'azione del Collège de France Alain Berthoz. Il futuro e i giovani sono sempre al centro dell'impegno di Compagnia di San Paolo che sin dalla prima edizione sostiene il Festival della Scienza e il territorio di Genova. Quest'anno, grazie alla collaborazione con gli Enti Strumentali Istituto Superiore Mario Boella, SiTI, Collegio Carlo Alberto, Fondazione 1563 per l’arte e la cultura e Fondazione per la Scuola, la Compagnia propone anche una serie di appuntamenti inediti: partecipa alla ricca e articolata programmazione di Futuro Prossimo organizza una serie di tavole rotonde, exhibit e laboratori interattivi incentrati sulle smart cities, e sulla pianificazione sostenibile delle città del prossimo futuro. La Fondazione per la Scuola presenta L’età delle stelle, una delle installazioni e postazioni immersive di Guardare il buio, la prima mostra di Xké? appena inaugurata a Torino. Fondazione Edoardo Garrone è protagonista con alcune importanti iniziative nell’ambito della più ampia attività di realizzazione del “Progetto Appennino”, ideato e fortemente voluto dal Presidente Riccardo Garrone. L'Appennino Summer Camp, che dall'8 al 12 luglio, ha portato 35 ragazzi sul territorio Appenninico del Parco Capanne di Marcarolo (AL) per cinque giorni di lezione a vere e proprie esperienze didattiche sul campo – un’immersione totale nella realtà naturalistica, economica e culturale del territorio; un documentario per narrare l'esperienza del Camp e l'incontro tra i giovani e la ricchezza del territorio Appenninico; uno straordinario exhibit appositamente creato per il Festival della Scienza grazie al materiale video e foto raccolto durante questo importante percorso. Telecom Italia, Partner Fondatore, arricchisce quest'anno con il nuovo format delle lezioni il palinsesto di festivalscienzalive.it, piattaforma multimediale e multicanale che consente al pubblico del Web di connettersi gratuitamente e interattivamente al Festival in modalità live e on demand. Telecom Italia e Festival della Scienza presentano inoltre un nuovo appuntamento del progetto Italiax10: dieci protagonisti raccontano in dieci minuti altrettanti innovativi progetti nati in ambito scientifico, per dimostrare come anche nel nostro Paese ricerca e innovazione siano fattori strategici e concreti di sviluppo, moderatore d’eccezione Federico Ferrazza, vicedirettore di Wired. Infine, il percorso narrativo #iovivoconnesso che racconta progetti e innovazioni in modo semplice e diretto, attraverso la testimonianza delle persone di Telecom Italia su telecomitalia.com/iovivoconnesso. I premi Confermando il ruolo di vetrina dell'innovazione che ha ormai acquisito a livello nazionale, quest'anno il Festival della Scienza fa da cornice alle finali del PNI – Premio Nazionale per l'innovazione 2013, il più importante premio dedicato alle start up ad alto potenziale tecnologico in Italia, promosso dall'associazione PNI Cube, in collaborazione con Regione Liguria e Finanziaria Ligure per lo Sviluppo Economico. A Genova saranno presenti i finalisti di tutte le competizioni accademiche territoriali, oltre a finanziatori privati, pubblici e imprenditori. Le finali sono previste il 31 ottobre presso il Teatro della Gioventù. È inoltre confermato il Premio Nazionale Federchimica Giovani 2013, realizzato da Assobase e PlasticsEurope Italia in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca: la cerimonia è un momento di festa in cui vengono premiati gli alunni delle scuole primarie e secondarie che si sono distinti per avere realizzato elaborati sul tema della chimica di base e della plastica. La premiazione è arricchita dalla letture di brani tratti dal libro Io ricordo - se le molecole potessero parlare racconterebbero questa storia di Sabina Colloredo, realizzato da Federchimica con la casa editrice Carthusia. Le mostre La storia e l'ambiente, la matematica e l'informatica, le profondità della Terra e quelle degli abissi, le meraviglie dello spazio e del corpo umano, il paesaggio ligure e quello delle grandi metropoli, la ricerca nazionale e internazionale. Non conosce confini di spazio, tempo o disciplina, il programma delle mostre del Festival della Scienza 2013. Partendo dalla Grecia antica, dove agorà era il termine con il quale si indicava la piazza principale della città, teatro di riflessioni e discussioni tra i grandi filosofi del passato, laboratorio di idee e di pensiero. Al Festival della Scienza, nel foyer del Teatro Carlo Felice, Agorà sarà il nome di una mostra, dedicata alla forza del pensiero umano, alle sue conquiste, alle brillanti soluzioni da esso scaturite per risolvere problemi di carattere pratico. Teoremi e principi di matematica, studi di astronomia, invenzioni di ingegneria civile e bellica: un percorso di exhibit interattivi in cui incontrare i personaggi che hanno fatto la storia della cultura scientifica e della filosofia occidentale. È invece la storia del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, quella raccontata in RiScattiamo la Scienza, una mostra – in occasione del novantennale del principale ente pubblico italiano dedicato alla ricerca scientifica e tecnologica (costituito il 18 novembre 1923) – di cui è protagonista una selezione di immagini scattate dagli stessi ricercatori e dipendenti. Un modo inedito e alternativo di mostrare, nel foyer del Teatro Carlo Felice, la bellezza “estetica” della scienza attraverso la passione che anima le persone che lavorano nell'ente. All’energia è dedicata la terza edizione di Fragili Equilibri 3E, quest'anno focalizzata sugli equilibri tra le forme e le fonti energetiche, rinnovabili e non. Pensata per un pubblico di tutte le età, la mostra segue l'ideale itinerario “delle tre E” – tra equilibri Energetici, Etici ed Emozionali - abbinando divulgazione, messaggi educativi sull'ambiente e anche un pizzico d'arte e intrattenimento (tra arte plastica e teatro, musica e poesia). La matematica è la protagonista assoluta di Bella e possibile, mentre l'informatica più “avventurosa” è l'oggetto di Tecnologia antropomorfa, panoramica interattiva e multimediale sulle creature più curiose e significative della disciplina robotica. Dalla tecnologia alla natura, la “avventura” del Festival della Scienza prosegue in diverse direzioni. In Esplorando la Terra i visitatori vengono proiettati in uno spettacolare percorso nelle profondità del nostro pianeta per conoscere da vicino come si formano i terremoti (grazie a una speciale stazione sismica), le catene montuose, gli oceani e molto altro ancora. In Abissi svelati ci si tuffa sotto la superficie oceanica per conoscere e imparare a rispettare gli ambienti marini. In Venere e Marte: la bellezza degli opposti si viaggia invece oltre i confini della Terra, tra scienza e letteratura, ricerca e poesia, alla scoperta dei due pianeti da sempre emblema di Femminile e Maschile, con immagini, video e materiali interattivi. Dallo spazio infinito a quello “ristretto” e nascosto all'interno del corpo umano, protagonista di The Art Side of Blood, una vera e propria “blood academy” dove è possibile ammirare processi naturali come l'agglutinazione o anomalie morfologiche, attraverso giochi di ruolo e interazioni digitali. Al paesaggio ligure è dedicata Belli si diventa, uno spazio pensato per riflettere su ambiente ed eredità culturale. Chiudono il ricchissimo corpus di mostre del Festival della Scienza 2013, due exhibit fotografici in cui l'arte dialoga da un lato con la natura incontaminata e dall'altro con i segni dell'intervento dell'uomo. In En Plein Air di Mario Airò, l'artista ci propone il fermo immagine di animazioni laser proiettate su paesaggi selvaggi. In Darkened Cities di Thierry Cohen gli skyline notturni delle più grandi metropoli del mondo – da New York a Shanghai – acquistano uno splendore quasi magico, grazie alla complicità di un meraviglioso cielo stellato e della scelta dell'artista di “spegnere” tutte le fonti di illuminazione artificiale. I laboratori Fin dalla sua prima edizione, nell'autunno del 2003, il Festival si è proposto di intrecciare la divulgazione scientifica con la partecipazione diretta del pubblico. Punto centrale della sezione interattiva è la proposta dei laboratori, nei quali i visitatori possono toccare con mano i principi e le scoperte della scienza. Spesso, attraverso percorsi che prevedono anche una contaminazione con le discipline dell'arte, della creatività, della cultura. È il caso di alcuni dei laboratori dell'undicesima edizione: in La bellezza del dipinto che parla ai nostri sensi... il pubblico può scoprire le tecniche con cui si utilizza l'acustica per valutare lo stato di degrado di manufatti artistici quali antichi affreschi o dipinti su tavola (il capolavoro di Pieter Paul Rubens Venere e Marte); in L'invisibile bellezza vengono mostrate le nuove tecnologie che permettono di scoprire gli stadi evolutivi di un’opera d’arte (legato a questo laboratorio è l’evento speciale I dipinti svelati di Ansaldo Pallavicino della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola); in Il Gene X è invece l'arte del fumetto a rivelare i segreti della genetica e le innovazioni della biotecnologia. Sono incentrati sull’energia i due laboratori promossi da Eni. Il primo, Dov’è l’energia?, è un gioco per imparare a conoscere fonti fossili e rinnovabili, mentre Game Energiascuola, propone ai ragazzi delle scuole superiori una riflessione per un consumo consapevole e responsabile attraverso un’attività di sperimentazione touchscreen. L'arte non c'entra invece in Gioconda a Genova (Gioconda non indica il capolavoro di Leonardo Da Vinci ma l'acronimo di “i giovani contano nelle decisioni su ambiente e salute): un laboratorio in cui il pubblico giovane può riflettere sui temi ambientali, affrontando problemi e immaginando soluzioni. Per i bambini dai 6 ai 13 anni è invece pensato Ma che bel virus!, viaggio alla scoperta dell'infinitamente piccolo in cui si potrà giocare a “creare” il proprio virus. Se la bellezza è il filo conduttore del Festival, questa viene declinata in modo piuttosto vario ed eterogeneo nell'offerta dei laboratori. È una bellezza squisitamente “sensoriale” quella protagonista di SuperSensi, dove – grazie alle moderne tecnologie – è possibile vedere con gli ultrasuoni, percepire il calore senza il tatto, assaporare un buon piatto con i polpastrelli, e in La città vista dall’alto, un volo virtuale sopra Roma per capire meglio in che modo essa sia cresciuta nel corso dei secoli e in che modo l’uomo l’abbia adattata alle sue mutevoli esigenze. Più “materiale” è la bellezza affrontata in due appuntamenti dedicati ai minerali: l'esplorazione dei cristalli e della loro ampia gamma di colori di Terra Mineralia e la scoperta delle caratteristiche che distinguono i singoli minerali (colore, durezza, lucentezza, densità) in L’unione fa… la collezione. Ad altri materiali sono dedicati i laboratori Attrazione fatale su come estrarre i metalli e ottenere da loro oggetti di finissima fattura, e PlasticVille, dove si mostra come le diverse materie plastiche possano contribuire a soddisfare i bisogni dell’uomo in maniera sostenibile. Il “comportamento” delle frane e il loro impatto sull’ambiente circostante è il tema di Cavalca una frana in 3D!, laboratorio multimediale in cui il pubblico viene proiettato a ridosso dell'evento, riprodotto grazie a un software speciale (che ricrea una frana di tipo detritico) e a un sofisticato impianto sonoro che restituisce suoni reali a seconda dei movimenti dei visitatori. Dai sassi che rotolano sulle montagne ai bocconi che scendono nel nostro organismo: cosa succede al cibo quando viene mangiato? La risposta è in Ah! Che bocca grande che hai!, laboratorio dedicato ai segreti della digestione. Mentre un altro sguardo sul cibo – e in particolare su un alimento: la zucca – viene dato da Che scienziati zucconi! Alla scoperta di un ortaggio che è ingrediente necessario per decine di prelibate ricette, ma anche materiale utilizzato per la realizzazione di esotici strumenti musicali (come le maracas o il berimbau), possibile alternativa alle spugne per lavarsi, serbatoio di semi dalle innumerevoli proprietà benefiche. Senza dimenticare quell'occasione in cui la zucca – con l'aiuto di una candela – si trasforma in strumento essenziale per scherzi e festeggiamenti: il 31 ottobre, la notte di Halloween. Gli spettacoli Tradizione del Festival della Scienza è anche quella di arricchire il proprio programma con una serie di eventi spettacolari che – alternandosi tra teatro e circo, musica e narrazione – offrono un ulteriore e inedito sguardo sul mondo della scienza. Spesso si tratta di veri e propri esperimenti a livello di linguaggio, come è il caso della conferenza-spettacolo prevista per il 23 ottobre, serata inaugurale del Festival: Quello che non so conduce il pubblico alla scoperta di uno dei temi più affascinanti della ricerca contemporanea – la materia oscura – attraverso una doppia narrazione scientifica e poetica che si avvale di immagini, video, performance e della partecipazione di fisici come Guido Tonelli (spokesperson emerito dell’esperimento CMS, al Cern), Fernando Ferroni (presidente di INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), Caterina Biscari (ricercatrice INFN, oggi direttore del laboratorio CELLS-ALBA di Barcellona) e Antonio Zoccoli (ricercatore INFN e docente dell’Università di Bologna); è coinvolta virtualmente anche Fabiola Gianotti (spokesperson dell’esperimento ATLAS, al Cern), che partecipa allo spettacolo con un collegamento Skype. Cui si aggiunge una squadra di giocolieri e artisti di strada, tra i quali il mago delle bolle di sapone Marco Zoppi e la sand-artist Gabriella Compagnone. Guida lo spettacolo Marco Castellazzi, conduttore della trasmissione di RAI 3 Geo&Geo. L’acqua e le problematiche economiche, ambientali e sociali a essa legate sono protagoniste dello spettacolo Il pianeta blu. L’acqua per nutrire il pianeta, una riflessione in tre momenti che culmina nella performance artistica Watermemory. Un ampio spettro scientifico è invece affrontato da CO_scienze. Il teatro per comunicare la scienza, ciclo di eventi interattivi sui temi della fisica, della biologia, della ricerca, della tecnologia, della filosofia. Da un lato, un avvincente mix di spettacolo e approfondimento storico/scientifico che si propone di attivare un dialogo diretto con il pubblico. Dall'altro, il modo tangibile con cui il Festival della Scienza di Genova sostiene la causa della Città della Scienza di Napoli, il centro polifunzionale di promozione e divulgazione scientifica bruciato la notte del 4 marzo e oggi in fase di lenta ricostruzione. Il Paese ospite: la Repubblica di Corea In un'economia globalizzata che fatica a trovare un proprio equilibrio e individuare le direttrici per il futuro, la Repubblica di Corea è senza dubbio uno dei modelli di eccellenza mondiale: una nazione dinamica, democratica, tecnologicamente sviluppata, che ha saputo dedicare una grande attenzione alla qualità dell'istruzione e della formazione, sostenendo la ricerca e lo sviluppo con forti investimenti. Paese ospite dell'edizione 2013 del Festival della Scienza, la Repubblica di Corea è protagonista di primo piano della manifestazione genovese, fin dalla sua apertura, con la partecipazione dell'Ambasciatore della Repubblica di Corea in Italia Jae Hyun Bae all'inaugurazione del 23 ottobre. Il giorno successivo sono previste la presentazione di Steam, il nuovo sistema di educazione sviluppato da Jung Hoon Choi, che verrà presto introdotto in tutte le scuole coreane (e di cui l'autore mostra al pubblico del Festival un esempio di lezione), e la lectio magistralis dell'astrofisico Hyung Won Lee, dedicata all'intenso scambio di idee – in atto ormai da 26 anni – tra ricercatori italiani e coreani, nella ricerca sulle bellezze del Cosmo. Il 25 ottobre è invece il biologo Pill Soon Song, tra i massimi esperti al mondo di fotobiologia (lo studio degli effetti della luce sugli esseri viventi), a tenere una conferenza sul “mondo visto dai microrganismi e dalle piante”. L'Università di Hanyang cura il laboratorio Di fibre ottiche e ventagli conduttivi – Tecnologia e tradizione dall'Oriente (dal 24 al 27 ottobre al Teatro Carlo Felice) e sempre nell'ambito del ciclo di appuntamenti dedicato al Paese ospite va inserito il caffè scientifico Un tè per te (31 ottobre/1° novembre), percorso dedicato alla bevanda per eccellenza della tradizione coreana. Il Festival della Scienza è ideato e organizzato dall’Associazione Festival della Scienza, di cui fanno parte ASI – Agenzia Spaziale Italiana, Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Genova, Codice. Idee per la cultura, Comune di Genova, Confindustria Genova, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Costa Edutainment, INAF Istituto Nazionale Astrofisica, INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Regione Liguria, Sviluppo Genova, Università degli Studi di Genova. L’iniziativa si avvale della consulenza di un autorevole Consiglio Scientifico e di un network di ricerca internazionale, nonché di contatti e collaborazioni con numerosi enti, musei e istituti sia italiani sia esteri.