X Attivita` produttive, commercio e turismo
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X Attivita` produttive, commercio e turismo
Giovedı̀ 20 gennaio 2005 — 64 — Commissione X X COMMISSIONE PERMANENTE (Attività produttive, commercio e turismo) S O M M A R I O INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA: 5-03830 Vernetti e Molinari: Crisi del settore industriale in Basilicata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64 ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67 5-03831 Polledri: Creazione di un polo di information technology italiano . . . . . . . . . . . . . . . . . 65 ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68 5-03832: Quartiani e Gambini: Rapporti tra Italia e Francia nel settore elettrico . . . . . . . . . 65 ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 66 AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66 INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA Giovedı̀ 20 gennaio 2005. — Presidenza del vicepresidente Ruggero RUGGERI, indi del presidente Bruno TABACCI. — Interviene il sottosegretario di Stato per le attività produttive Giovanni Dell’Elce. La seduta comincia alle 14.35. Ruggero RUGGERI, presidente, ricorda che, ai sensi dell’articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l’impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l’attivazione del circuito. 5-03830 Vernetti e Molinari: Crisi del settore industriale in Basilicata. Giuseppe MOLINARI (MARGH-U) illustra l’interrogazione in titolo, concernente la grave situazione di crisi che coinvolge la produzione industriale in Basilicata. I settori di maggiore difficoltà sono quelli del polo chimico della Valbasento, degli stabilimenti agroalimentari della Barilla e della Parmalat e del contratto d’area del Potentino, che stenta a decollare. Tale situazione è, tra l’altro, alla base di un aumento del numero dei lavoratori in cassa integrazione e dei disoccupati. Chiede pertanto al Governo quali misure intenda adottare e quali siano le iniziative poste in essere al fine del rilancio del settore. Il sottosegretario Giovanni DELL’ELCE risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Giuseppe MOLINARI (MARGH-U), pur ringraziando il rappresentate del Governo per la risposta fornita, dichiara la propria insoddisfazione. Non emerge infatti alcuna strategia complessiva dell’Esecutivo in un Giovedı̀ 20 gennaio 2005 — settore di particolare importanza, che registra una crisi assai profonda. Riterrebbe peraltro opportuno, e rivolge in tal senso un invito al Governo, lo scioglimento del Comitato per l’occupazione, organismo che ha dimostrato di non svolgere alcun ruolo effettivo. Auspica, in conclusione, una maggiore iniziativa da parte del Governo in un settore, quale quello chimico, con particolare riferimento ai poli industriali della Valbasento. 65 — Commissione X stranieri; auspica in ogni caso che il Governo ponga in essere un’azione di rilancio del progetto nel suo complesso. 5-03832: Quartiani e Gambini: Rapporti tra Italia e Francia nel settore elettrico. Massimo POLLEDRI (LNFP) illustra l’interrogazione in titolo, concernente la creazione di un polo di information technology italiano, già oggetto di interesse da parte della X Commissione. Esprime quindi preoccupazione per la possibile vendita del gruppo Finsiel da parte di Telecom e chiede al Governo quali siano le azioni che intende intraprendere in proposito e se non ritenga opportuno organizzare un incontro con le parti coinvolte al fine di un intervento, da realizzarsi nel breve periodo. Erminio Angelo QUARTIANI (DS-U) illustra l’interrogazione in titolo, concernente i rapporti intercorrenti tra la società elettrica francese Edf e la Edison, oggetto di un incontro previsto nella giornata di domani tra il presidente di Edf e il ministro delle attività produttive. In particolare, desta preoccupazione il fatto che possano determinarsi condizioni di disparità tra aziende francesi, che operano in regime di monopolio, e una realtà liberalizzata quale è quella italiana. Per tali motivi chiede quali siano gli orientamenti del Governo in proposito e quali attori finanziari ed industriali intenda mettere in campo al fine di dare una conclusione adeguata ad una vicenda decisiva per il settore elettrico italiano e europeo e per garantire in Italia un mercato concorrenziale dell’energia. Il sottosegretario Giovanni DELL’ELCE risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Il sottosegretario Giovanni DELL’ELCE risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3). Massimo POLLEDRI (LNFP) osserva come quella in discussione sia certamente una questione di particolare delicatezza, sulla quale ritiene tuttavia opportuno un supplemento di azione da parte del Governo. Il progetto di aggregazione tra due delle aziende più significative del settore – l’Elsag e il gruppo Finsiel – è oggi in una fase di stallo: si tratta certamente di un progetto ambizioso, sul quale tuttavia appare non esservi stato sufficiente impegno. Oggi prima ancora della realizzazione di tale iniziativa, appare urgente mantenere unito il gruppo Finsiel, evitandone la vendita a concorrenti Erminio Angelo QUARTIANI (DS-U), nonostante alcuni aspetti positivi contenuti nella risposta del rappresentante del Governo, dichiara la propria insoddisfazione. Il problema che si pone non è infatti quello di verificare la bontà dell’indirizzo del Governo – che comunque è tenuto per legge a rispettare alcuni limiti – quanto piuttosto di chiarire come il Governo intenda accompagnare un processo che si profila come decisivo al fine dell’evoluzione del mercato energetico italiano e dei suoi assetti produttivi, proprietari e finanziari. 5-03831 Polledri: Creazione di un polo di information technology italiano. Giovedı̀ 20 gennaio 2005 — Bruno TABACCI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all’ordine del giorno. La seduta termina alle 15.05. 66 — Commissione X AVVERTENZA Il seguente punto all’ordine del giorno non è stato trattato: COMITATO DEI NOVE UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.05 alle 15.10. Misure per l’internazionalizzazione delle imprese. C. 4360-C Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato. Giovedı̀ 20 gennaio 2005 — 67 — Commissione X ALLEGATO 1 Interrogazione n. 5-03830 Vernetti e Molinari: Crisi del settore industriale in Basilicata. TESTO DELLA RISPOSTA A seguito della nota crisi degli insediamenti industriali chimici della Nylstar e della Dow Chemical in Val Basento, il Ministero delle attività produttive ha svolto una complessa attività, d’intesa con il Comitato per l’occupazione della Presidenza del Consiglio, presieduto dall’onorevole Borghini, di concertazione tra le imprese in dismissione, organizzazioni sindacali nazionali e territoriali ed associazioni industriali, al fine di determinare opportunità di recupero produttivo del cospicuo capitale fisso industriale dismesso mediante l’individuazione ed il convogliamento nell’area interessata di nuovi investimenti produttivi. Anche sulla base dell’attiva partecipazione della regione Basilicata si è reso possibile indirizzare adeguati investimenti produttivi da parte di imprese operanti nel settore chimico ed affini, che hanno predisposto un significativo programma di investimenti ed assunto specifici impegni in merito al riassorbimento, della manodopera rimasta. Con particolare tempestività il Ministero delle attività produttive ha provveduto all’istruttoria tecnica ed amministrativa del contratto di programma proposto dal gruppo di piccole e medie imprese riunite nel consorzio « Nuova Valsud », il cui programma di intervento consente il riutilizzo di parti rilevanti degli impianti dismessi e la rioccupazione delle risorse di lavoro in mobilità. Sia la Presidenza del Consiglio che il Ministero delle attività produttive stanno accompagnando il processo di reinvestimento, che si inquadra nell’insieme delle iniziative rivolte ai siti chimici in crisi della Val Basento, di Brindisi e di Ottana. Per la Val Basento, tale processo potrà concludersi non appena sarà attivato il citato contratto di programma, che prevede impegni finanziari delle imprese e sui quali il CIPE dovrà disporre la quota di contributo pubblico, in concorso con il contributo già destinato da parte della stessa regione Basilicata, pari a circa il 12 per cento della spesa globale prevista. Giovedı̀ 20 gennaio 2005 — 68 — Commissione X ALLEGATO 2 Interrogazione n. 5-03831 Polledri: Creazione di un polo di information technology italiano. TESTO DELLA RISPOSTA Con riferimento all’interrogazione in questione si fa presente che il Ministero delle attività produttive ritiene sempre valida e opportuna la nascita di un polo informatico italiano (ITC) al quale si annette una indiscutibile rilevanza sotto il profilo strategico e che la joint venture per la realizzazione di programmi comuni tra Finsiel e la Elsag (Telecom e Finmeccanica) sia nella direzione auspicata. Le ragioni che determinano i rallentamenti evidenziati dall’onorevole interrogante sono attribuibili, presumibilmente, alla complessità della creazione di un polo informatico nazionale tra l’aggregazione di imprese pubbliche e private. Giovedı̀ 20 gennaio 2005 — 69 — Commissione X ALLEGATO 3 Interrogazione n. 5-03832: Quartiani e Gambini: Rapporti tra Italia e Francia nel settore elettrico. TESTO DELLA RISPOSTA Con riferimento all’interrogazione in questione, si rappresenta quanto segue. È opportuno svolgere, innanzitutto, alcune premesse. 1. A seguito dell’acquisizione da parte di EdF, nel maggio del 2001, del 20 per cento di Montedison Spa e dell’OPA a cascata di Italenergia Spa su Montedison Spa ed Edison Spa, EdF ha assunto una partecipazione pari al 18,03 per cento in Italenergia bis Spa. Italenergia bis Spa è a sua volta la holding che controlla con una partecipazione azionaria maggioritaria pari al 68,3 per cento, Edison Spa, il secondo produttore di energia elettrica italiano. Al 29 novembre 2004 la capitalizzazione di mercato di Edison Spa era pari a circa 6,5 miliardi di euro con il prezzo dell’azione ordinaria pari a 1,54 euro per azione. 2. Riconoscendo la necessità di tutelare i processi di liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica e del gas in atto, a fronte di comportamenti ostativi di imprese pubbliche titolari di una posizione dominante sul proprio mercato nazionale, il Governo italiano con decreto-legge 25 maggio 2001, n. 192 (Disposizioni per salvaguardare i processi di liberalizzazione e privatizzazione di specifici settori pubblici, convertito dalla legge 20 luglio 2001, n. 301) ha congelato i diritti di voto di EdF al 2 per cento. Va notato che la legge n. 301/2001 diventerebbe inefficace non appena EdF fosse quotata su un mercato finanziario regolamentato. In effetti, risulta che il Governo francese intende quotare EdF sul mercato borsistico a decorrere dal prossimo autunno. 3. Nel 2003 gli azionisti italiani di Italenergia bis Spa hanno ottenuto da EdF una put and call option (definita come diritto di vendere al prezzo di circa 2 euro per azione, quindi più dell’attuale valore) esercitabile entro il 2005 per le proprie quote, vale a dire il diritto dei soci di Italenergia bis Spa (Fiat Spa, Gruppo Tassara, Banca Intesa, Capitalia e San Paolo) a cedere tra marzo e settembre 2005 a EdF le loro partecipazioni in Italenergia bis Spa, la holding di controllo di Edison Spa. Qualora la put and call option venisse esercitata da EdF, all’opzione dovrebbe seguire il lancio di un’OPA su Edison Spa con ulteriore esborso a carico di EdF. 4. Lo scenario sopra delineato porterebbe EdF al 16-18 per cento della produzione elettrica italiana al 2006. EdF è anche il maggiore esportatore di energia elettrica verso il mercato italiano, rappresentando circa 1/3 delle importazioni in Italia di energia elettrica, soprattutto con contratti di lungo periodo. Attraverso Edison Spa, EdF entrerebbe inoltre nelle attività mid-stream del gas naturale (partecipazione al 10 per cento nel terminale di rigassificazione dell’Alto Adriatico, attività di stoccaggio e trasporto di gas naturale, acquisizione di contratti take or pay). Con riguardo, in particolare, agli indirizzi del Governo si evidenzia quanto segue. 1. Il Ministero delle attività produttive ritiene che sia in generale da evitare uno scenario in cui EdF assuma direttamente o indirettamente il controllo di Italenergia Giovedı̀ 20 gennaio 2005 — bis Spa. Per contro si vorrebbe che fosse ricercata, anche attraverso un’intesa con il Governo francese, una soluzione in cui EdF e un partner industriale italiano da identificare siano azionisti maggioritari ma paritetici nella holding di controllo di Edison Spa. Questa ipotesi è stata proposta ed esaminata nel corso di incontri informali con le controparti francesi. 2. Da parte francese non è ancora stata data una chiara risposta alle indicazioni provenienti dal Ministero delle attività produttive. Va tuttavia notato che, qualora EdF intendesse acquisire una posizione di controllo maggioritario o assoluto in Italenergia bis Spa, l’operazione potrebbe rivelarsi per EdF molto onerosa sotto il profilo finanziario. Sotto il profilo normativo in tale caso si applicherebbe a EdF anche l’articolo 1, lettere a) e b), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 novembre 2000 che prevede che la partecipazione al capitale sociale delle cosiddette Genco Spa (tra cui Edipower) sia complessivamente limitata, per un periodo non inferiore a cinque anni, nella misura massima del 30 per cento. 3. Va notato che il limite soprarichiamato potrebbe essere esteso e rafforzato con ulteriori disposizioni normative che il Governo potrebbe adottare nei confronti di EdF ai sensi dell’articolo 1, comma 29, della legge 23 agosto 2004, n. 239 per il riordino del settore energetico. L’articolo 1, comma 29, della legge n. 239 del 2004 prevede, infatti, che il Governo intervenga in caso di operazioni 70 — Commissione X di concentrazione di imprese operanti nei mercati dell’energia elettrica e del gas in cui partecipino imprese o enti di Stati membri dell’Unione europea ove non sussistano adeguate garanzie di reciprocità, proprio come sembrano chiedere gli interroganti. L’eventuale intervento del Governo dovrebbe essere finalizzato a tutelare esigenze di sicurezza degli approvvigionamenti nazionali ovvero la concorrenza nei mercati. 4. In questo quadro complessivo è dunque da ritenere che sia nell’interesse della stessa EdF, soprattutto nella prospettiva della sua privatizzazione, definire una strategia di ingresso in Italia di tipo collaborativo con la ricerca di un partner industriale paritetico o di altra soluzione equivalente. 5. Non è intenzione del Governo, né suo compito indicare il partner. Piuttosto è obiettivo del Governo garantire un ordinato sviluppo di un mercato nazionale dell’elettricità concorrenziale, trasparente e integrato nel mercato unico europeo, attuando le collaborazioni che a tal fine si ritengano opportune o necessarie. 6. È infine auspicio del Governo che attraverso incontri informali e formali (tra cui rientrano gli incontri previsti nei prossimi giorni) venga dato nuovo impulso ad una cooperazione in campo energetico tra Italia e Francia che potrà abbracciare, oltre al caso EdF, altri temi tra cui le interconnessioni alla frontiera, i rapporti energetici con i paesi dell’area mediterranea, le collaborazioni nella ricerca e nello sviluppo tecnologico.