“Rosa Gattorno” Piano dell`offerta formativa

Transcript

“Rosa Gattorno” Piano dell`offerta formativa
Scuola dell’infanzia paritaria
“Rosa Gattorno”
P.O.F.
Piano dell’offerta formativa
A.S. 2014/2015
“ MANEGGIARE CON CURA”
PREMESSA:
In questo nuovo anno scolastico è nostra intenzione lavorare con i bambini partendo
dalla parola chiave “CURA”.
Cura intesa come promozione del benessere del bambino: a tutte le età per
imparare bisogna credere in se stessi, bisogna vivere bene e con tranquillità le
relazioni con i coetanei e con gli adulti, per cui riteniamo importante promuovere
nei nostri bambini la “CURA” di se e dell’altro in modo tale che si instaurino rapporti
positivi con pari e con adulti che li aiutino crescere.
“Prendersi cura di sé” significa imparare a rispettare se stessi a rispettare i propri
tempi avere cura della propria igiene personale ma sopratutto imparare a credere in
se stessi e nelle proprie capacità.
“Prendersi cura dell’altro” significa imparare a rispettare gli altri con i loro tempi i
loro pregi e i loro difetti e instaurare relazioni positive, che ci aiutano a crescere,
perché è aiutando l’altro che un bambino si confronta e scopre le sue capacità, e di
conseguenza si rafforza la fiducia in se stessi.
Questa fiducia che il bambino acquisirà lo aiuterà ad apprendere con facilità anche
nei cicli di scuola successivi.
Per un bambino di tre anni l’ingresso alla scuola materna significa intraprendere un
percorso di crescita e di autonomia molto importante . Tutto cio che il bambino vive
all’interno della scuola dell’infanzia lo aiuta in questo percorso, dall’imparare a
gestire le emozioni nel momento del distacco dalla famiglia al vivere le routines
come la sala da pranzo, l’andare in bagno, il dormire con serenità. Queste sono
esperienze fondamentali per il bambino per favorire l’autonomia e quindi aiutano ad
accrescere il senso di autostima e fiducia in se stessi che sono il motore
dell’apprendimento.
Per promuovere nei nostri bambini la cura la cura di se stessi, dell’altro e delle cose,
abbiamo costruito tre percorsi che riteniamo ci possano aiutare in questo cammino.
Il primo è “L’ACCOGLIENZA” percorso in cui i bambini grandi e medi che già
frequentano la nostra scuola si preparano ad accogliere e quindi a prendersi cura dei
bimbi piccoli nuovi che arrivano alla scuola materna per la prima volta.
Cosa significa accogliere e prendersi cura di questi bambini: significa farli sentire
parte di un gruppo, significa aiutarli ad esplorare a conoscere e a prendere
confidenza con l’ambiente nuovo, significa prenderli per mano e accompagnarli
nell’acquisizione delle regole del vivere comune.
Il secondo percorso che proporremo ai nostri bambini che li aiuterà a chiarire ancora
meglio il significato del termine “ prendersi cura” è il percorso “ ORTO-GIARDINO” il
bambino farà l’esperienza del prendersi cura di qualcosa creato e costruito da lui.
Il terzo percorso che ri-proporremo quest’anno e che ci aiuterà rinforzare il concetto
di cura è il progetto che ha avuto inizio l’anno scorso sulla “LETTURA E BIBLIOTECA”
che ci aiuterà ad approfondire il concetto di cura attraverso la lettura e la
costruzione della biblioteca del salone su cui con i bambini dovremo lavorare sulle
regole per il rispetto e la cura dello spazio e dei libri.
FINALITA’ EDUCATIVE:
Dalle indicazioni nazionali:
“La scuola dell’infanzia, statale e privata, si rivolge a tutte le bambini e i bambini
dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla Cura,(…) “.
Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità,
dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza.
“Consolidare l’ IDENTITA’ significa vivere serenamente tutte le dimensioni del
proprio io, stare bene, essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare, sentirsi
sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e da essere
riconosciuti come persone uniche ed irripetibili. Vuol dire sperimentare diversi ruoli
e forme di identità: quella di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante
di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più
ampia e plurale, caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.”
(Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di
istruzione)
IL confrontarsi con i pari e con l’adulto ( nei momenti di gioco e durante le attività
didattiche) porta il bambino ad interrogarsi sulla propria identità, rafforzando alcuni
aspetti e arrichendone altri. La costruzione dell’identità è un percorso che,
nell’incontro con l’altro, porta i bambini a sviluppare le proprie doti e a esprimere il
meglio di sé.
“Sviluppare l’AUTONOMIA” significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare
soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere
insoddisfazione e frustrazione elaborando, progressivamente risposte e strategie;
esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni,
imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre
più consapevoli.” (Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del
primo ciclo di istruzione)
Un bambino è competente quando sa riconoscere le situazioni e sa adottare
atteggiamenti, relazionali, tecniche, concetti, adatti al contesto; quando sa
recuperare dal bagaglio delle sue esperienze e delle sue capacità ciò che serve per
affrontare nelle diverse situazioni che gli si presentano dinanzi.
“ La scuola non è un luogo di produzione, ma di generazione, di crescita: non si può
prendersi cura degli altri se non si ha cura di sé e della significatività delle proprie
relazioni” (Girelli)
“Vivere le prime esperienze di CITTADINANZA significa scoprire l’altro da sé e
attribuire progressiva importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio
conto della necessità di stabilire regole condivise; implica il primo esercizio del
dialogo che è fondato sulla reciprocità dell’ascolto, l’attenzione al punto di vista
dell’altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali
per tutti; significa porre le fondamenta di un comportamento etico orientato,
rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura.” (Indicazioni Nazionali per il
curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione)
Prendersi cura della crescita propria e altrui richiede autenticità e accettazione
dell’altro, empatia.
“Una relazione significative è educativa se aiuta l’altro a diventare il miglior se
stesso possibile.” (Girelli)
“Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di
relazione e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli
operatori e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità”.
(Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di
istruzione)
La scuola dell’infanzia è quindi da considerarsi non solo come ambiente di
istruzione, ma anche e sopratutto come ambiente di vita, una scuola che considera
ogni situazione della giornata come educativa, tant’è che ogni esperienza che
compie il bambino, in particolare a quest’età, viene ad associarsi a emozioni e va
costruire la base della sua personalità.
In un clima di relazioni, molto importanti è il significato del prendersi cura, curare,
aver cure, curarsi di qualcuno o qualcosa: significa riconoscere che esiste un altro da
sé che si interpella, che si chiede qualcosa. Il nostro intento è quello di costruire un
percorso attraverso il quale il bambino possa comprendere l’importanza
dell’educarsi ad aver cura di sé , ad aver cura degli altri e delle cose nell’ottica di
saper valorizzare se stessi, saper accogliere l’altro e di essere più attenti
all’ambiente in cui viviamo per imparare a curarlo e rispettarlo.
OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO E CAMPI D’ESPERIENZA:
“Gli obbiettivi d’apprendimento individuano i campi del sapere,conoscenze e abilità
ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle
competenze,(….)
Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi
didattici lunghi: l’intero triennio della scuola dell’infanzia.
L’esperienza diretta il gioco il procedere per tentativi ed errori permettono al
bambino, opportunamente guidato, di approfondire
e sistematizzare gli
apprendimenti. (….)
Nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono
all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro
per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere le competenze, che va
intesa in modo globale e unitario.” (Indicazioni Nazionali)
Il sé e l’altro
- Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i
propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato.
- Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e cominci a
riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
- Pone le prime domande sui temi esistenziali e religiosi, su ciò che è bene e ciò
che è male, sulla giustizia, ha raggiunto una consapevolezza dei propri diritti e
doveri, delle regole del vivere insieme.
Il corpo e il movimento
- Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale
comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona
autonomia nella gestione della giornata a scuola.
- Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischioi, interagisce con gli altri nei
giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione
espressiva.
- Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e
in movimento.
Immagini , suoni , colori
- Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno la
pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche
espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie.
- Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici
sequenze sonoro-musicali.
I discorsi e le parole
- Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico,
comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.
- Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni
attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni
comunicative.
- Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca
somiglianze e analogie tra suoni e significati.
- Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre
spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole.
-
-
-
La conoscenza del mondo
Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne
identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per
registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata.
Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.
Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà
succedere in un futuro immediato e prossimo.
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i
fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti.
Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’ operare con i numeri sia
con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezza, pesi, e
altre quantità.
Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come
avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un
percorso sulla base di indicazioni verbali.
Metodologia
Le attività che ci prefiggiamo di proporre ai bambini prevedono sia il
contributo individuale, sia il lavoro di gruppo, in modo che ogni bambino si
senta libero di esprimersi secondo le modalità a lui più congeniale ma anche
che ognuno possa imparare a costruire processi di apprendimento insieme
agli altri e grazie al contributo altrui.
Le attività saranno quindi sempre accompagnate da riflessioni di gruppo,
generalmente tramite lo strumento delle conversazioni. Attraverso la
conversazione , infatti , il contributo di ognuno può arricchirsi, modificarsi,
creare nuove idee e nuove riflessioni. Il dialogo è una delle più importanti
forme di incontro: attraverso di esso ci si può confrontare per arrivare là dove
uno solo non potrebbe farcela.
E’ importante rendere i bambini consapevoli del proprio cammino di crescita
e delle proprie conquiste; aiutarlo a sentire l’esigenza di approfondire un
aspetto della propria esperienza.
“L’educatore non ha il compito di dare risposte a tutte le domande ma di
sapere suscitare grandi domande e sapere offrire gli strumenti adatti per
rispondere ad essi.”
L’attenzione degli insegnanti sarà perciò mirata a favorire la creazione di un
clima interattivo che consenta di rispondere ai bisogni personali di società ,
stima e appartenenza, offrendo la possibilità di sviluppare le competenze
socio-affettive che consentono di vivere positivamente l’esperienza scolastica
e costruire progressivamente la propria identità all’ interno di relazioni
significative con altri.
Il percorso educativo che intendiamo fare sarà sostenuto da e arricchito
dalla narrazione di storie che saranno utilizzate come sfondo per favorire le
attività proposte.
Si ha una metodologia scientifica inserendo nel gioco e nel fare del bambino
alcuni atteggiamenti fondamentali:
Indagine: esplorare, ricercare, osservare;
Operatività: progettare, agire;
Aspetto cognitivo: denominare, ragionare.
L’attività si svolge seguendo le riflessioni poste dai bambini, non vi è quindi
una rigidità da parte delle insegnanti, ma la disponibilità di adattare la
didattica alle esigenze e ai bisogni dei bambini, maggiormente i bambini con la
possibilità di parlare, discutere e operare per risolvere insieme i problemi.
Si favorisce un atteggiamento collaborativo che stimola la riflessione con il
pensiero critico e un atteggiamento curioso verso il mondo circostante e le
espressioni che vengono proposte.
-
Obiettivi didattici:
Valorizzazione del gioco
L’esplorazione
La ricerca
La vita di relazione
La mediazione didattica
L’osservazione
- La progettazione
- La verifica
- La documentazione