Corea del Nord - amnesty :: Rapporto annuale

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COREA DEL NORD
DUEMILA
ASIA E PACIFICO
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RAPPORTO 2011
A ottobre una transessuale a seguito di un’operazione chirurgica ha perso una causa giudiziaria per rivendicare il diritto di sposare il fidanzato dopo il cambiamento di sesso.
RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO
Un progetto pilota del 2009, che seleziona i richiedenti che si oppongono all’espulsione
con la motivazione che rischierebbero la tortura, aveva evaso 122 domande in 10 mesi,
lasciando un arretrato di 6700 richieste.
A novembre, tre rifugiati riconosciuti dall’Unhcr e un ricorrente vittima riconosciuta di tortura, da tempo
residente a Hong Kong, hanno impugnato la costituzionalità delle politiche che negano loro lo status legale,
i visti e il diritto al lavoro.
COREA DEL NORD
REPUBBLICA DEMOCRATICA
POPOLARE DI COREA
Capo di stato: Kim Jong-il
Capo del governo: Choe Yong-rim
(subentrato a Kim Yong-il a giugno)
Pena di morte: mantenitore
Popolazione: 24 milioni
Aspettativa di vita: 67,7 anni
Mortalità infantile sotto i 5 anni (m/f): 63/63‰
Sono state registrate continue e diffuse violazioni dei diritti umani, comprese gravi restrizioni alla libertà di associazione, espressione e movimento, detenzioni arbitrarie, tortura e altri maltrattamenti dall’esito mortale ed esecuzioni. Le autorità hanno soppresso
qualsiasi tipo di dissenso; i mezzi di informazione sono stati oggetto di rigidi controlli.
Detenuti sono stati sottoposti a lavoro forzato e hanno affrontato condizioni di prigionia
durissime. Una combinazione di politiche economiche e di gestione approssimative, le
avverse condizioni meteorologiche e la riduzione degli aiuti internazionali hanno lasciato
milioni di persone senza un sufficiente accesso al cibo. I farmaci essenziali hanno continuato a essere fuori portata per milioni di persone. A migliaia hanno attraversato il confine con la Cina in cerca di cibo e di opportunità di impiego; molte sono state arrestate
dalle autorità cinesi e rimpatriate con la forza in Corea del Nord, dove hanno dovuto affrontare detenzioni, interrogatori e torture.
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ASIA E PACIFICO
CONTESTO
La Corea del Nord è parsa vicina a un cambiamento politico: Kim Jong-un, terzogenito
del leader Kim Jong-il, è stato fatto generale a quattro stelle a settembre, una mossa
che ha lasciato intendere che fosse il successore designato.
La penisola coreana è stata testimone di inasprite tensioni dopo che a novembre la Corea
del Nord aveva bombardato l’isola di Yeonpyeong, situata nei pressi del conteso confine
marino conosciuto come “linea limite del nord”. Due soldati della marina sudcoreana e
due civili sono rimasti uccisi; era la prima volta che civili rimanevano uccisi nel contesto
di ostilità di confine, dalla fine della guerra di Corea del 1950-1953. A marzo, la Corea
del Sud ha accusato la Corea del Nord di aver affondato una corvetta sudcoreana, la
Cheonan, provocando la morte di 46 membri dell’equipaggio. A dicembre, il procuratore
della Corte penale internazionale, Luis Moreno-Ocampo, ha annunciato di aver aperto
un’indagine preliminare su possibili crimini di guerra da parte della Corea del Nord, collegati ai suoi recenti scontri con la Corea del Sud.
CRISI ALIMENTARE, MALNUTRIZIONE E SALUTE
A luglio, Amnesty International ha denunciato che la risposta ritardata e inadeguata del
governo alla continua crisi alimentare stava avendo un impatto devastante sulla salute
della popolazione. L’organizzazione ha esortato il governo a ricercare gli aiuti umanitari
internazionali e a non ostacolare la loro efficace distribuzione. I governi donatori sono
stati invitati a fornire assistenza attraverso le Nazioni Unite, sulla base di considerazioni
di necessità e non politiche.
L’Unicef ha affermato che ogni anno in Corea del Nord circa 40.000 bambini sotto i cinque anni erano “gravemente malnutriti”, 25.000 dei quali necessitavano di cure ospedaliere. Uno studio condotto dal governo con il contributo delle Nazioni Unite ha
dimostrato che circa un terzo della popolazione soffriva di arresto della crescita, ovvero
era al di sotto della normale crescita fisica. In alcune regioni il dato raggiungeva il 45
per cento.
A ottobre, il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon ha espresso la propria
preoccupazione per il fatto che “questa grave crisi umanitaria”, che colpiva almeno 3,5
milioni tra donne e bambini in Corea del Nord, sarebbe peggiorata a causa della carestia
alimentare.
CONDIZIONI DI DETENZIONE
Il governo ha gestito almeno sei strutture che ospitavano migliaia di prigionieri politici.
Persone sono state arbitrariamente detenute o trattenute per periodi indeterminati senza
accusa né processo. Detenuti hanno subito gravi, sistematiche e ripetute violazioni dei
loro diritti umani, come esecuzioni extragiudiziali, tortura e altri maltrattamenti e lavoro
forzato. Nei campi di prigionia la tortura è parsa essere diffusa. Molti detenuti sono morti
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a causa dell’estenuante e spesso pericoloso lavoro forzato, che dovevano prestare con
scarsa possibilità di riposo e senza adeguato accesso al cibo o alle cure mediche. Molti
sono rimasti vittime di esecuzione per infrazioni minori e altri sono stati costretti a presenziare alle esecuzioni pubbliche.
A febbraio, Jeong Sang-un, un ex prigioniero di guerra di 84 anni che aveva combattuto per la Corea del
Sud durante la guerra di Corea del 1950-1953, era trattenuto in un campo di prigionia in Corea del Nord,
dopo essere stato rimpatriato con la forza dalle autorità cinesi. Era probabilmente tra le migliaia di persone
che avevano lasciato la Corea del Nord per raggiungere la Cina in cerca di cibo. Poco dopo essere arrivato
in Cina, era stato arrestato dalle autorità della provincia di Jilin ed è rimasto detenuto fino a febbraio,
quando è stato rimpatriato in Corea del Nord. Al suo rientro era molto fragile e aveva bisogno di aiuto per
camminare. Sang-un non ha avuto alcun processo in Corea del Nord ed è stato immediatamente mandato
in un campo per prigionieri politici (o kwanliso), nella provincia del Hamkyung del sud.
A febbraio, Robert Park, un missionario statunitense di 28 anni e attivista per i diritti umani, è stato rilasciato dopo 43 giorni trascorsi in una struttura di detenzione a Pyongyang. Era stato arrestato dopo essere
entrato in Corea del Nord il 25 dicembre 2009, con il chiaro intento di attirare l’attenzione sulla difficile
situazione dei prigionieri politici nel paese.
Ad agosto, a seguito di una visita dell’ex presidente degli Usa Jimmy Carter, il trentunenne Aijalon Gomes,
cittadino statunitense, è stato liberato. Amico di Robert Park, egli era entrato illegalmente in Corea del
Nord a gennaio ed era stato condannato a otto anni ai lavori forzati e multato per una cifra pari a circa
600.000 dollari Usa.
LIBERTÀ DI ESPRESSIONE, ASSOCIAZIONE E MOVIMENTO
Le autorità hanno imposto rigide restrizioni alla libertà di parola e riunione, nonostante
questi diritti siano garantiti dalla costituzione. Le critiche nei confronti del governo e dei
suoi esponenti sono state considerevolmente limitate e punibili con l’arresto e la carcerazione in campi di prigionia. Il governo ha distribuito tutte le frequenze radiotelevisive;
ai cittadini è stato vietato di alterarle per poter ricevere trasmissioni dall’estero. Coloro
che erano colti nell’atto di ascoltare trasmissioni estere sono stati arrestati e condannati
a lunghi periodi di detenzione.
I cittadini nordcoreani hanno incontrato restrizioni di movimento sia all’interno del paese
che all’estero. Migliaia di cittadini nordcoreani che erano fuggiti in Cina in cerca di cibo
e impiego sono stati spesso rimpatriati dalle autorità cinesi. Al loro rientro venivano abitualmente percossi e mandati in centri di detenzione. Coloro che erano sospettati di essere in contatto con Ngo sudcoreane o di aver tentato di fuggire in Corea del Sud venivano
puniti più duramente.
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ASIA E PACIFICO
PENA DI MORTE
La Corea del Nord ha continuato a portare a termine esecuzioni, alcune in pubblico e
altre in segreto. Secondo quanto riferito, almeno 60 persone sono state messe a morte
pubblicamente.
Secondo quanto riferito, Chong, un operaio dell’industria bellica, è stato messo a morte in pubblico nella
città costiera orientale di Hamhung, alla fine di gennaio. Era stato accusato di aver divulgato, attraverso
un telefono cellulare cinese, il prezzo del riso e altre informazioni sulle condizioni di vita a un amico che
se ne era andato in Corea del Sud anni prima.
VAGLIO INTERNAZIONALE
A marzo, la Corea del Nord ha risposto al rapporto derivante dall’Esame periodico universale delle Nazioni Unite (Universal Periodic Review – Upr) del 2009, secondo cui era
stata analizzata la situazione dei diritti umani nel paese. Tuttavia, affermando che aveva
semplicemente “preso nota” delle raccomandazioni espresse durante l’Upr, la Corea del
Nord è divenuta il primo paese ad aver espressamente rifiutato di recepire una qualsiasi
delle raccomandazioni derivanti dall’esame. Questo fatto era in contrasto con le sue precedenti promesse di collaborare all’Upr. A giugno, Marzuki Darusman, un cittadino indonesiano è stato nominato Relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani in
Corea del Nord.
RAPPORTO DI AMNESTY INTERNATIONAL
The crumbling state of health care in North Korea (ASA 24/001/2010)
COREA DEL SUD
REPUBBLICA DI COREA
Capo di stato: Lee Myung-bak
Capo del governo: Kim Hwang-Sik
(subentrato a Yoon Jeung-hyun a ottobre, a sua
volta succeduto a Chung Un-chan ad agosto)
Pena di morte: abolizionista de facto
Popolazione: 48,5 milioni
Aspettativa di vita: 79,8 anni
Mortalità infantile sotto i 5 anni (m/f): 6/6‰
Il governo è ricorso sempre più spesso a leggi dalla definizione vaga in materia di sicurezza, di diffamazione e ad altre norme per vessare e reprimere coloro che lo criticavano.
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