Scheda Spettacolo - Comune di Cagliari
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Scheda Spettacolo - Comune di Cagliari
FONDAZIONE TEATRO NUOVO DI TORINO in Bolero e Il tango delle ore piccole Bolero coreografia Robert North musica Maurice Ravel con Gonzalo Fernandez, Andrè Alma, Giulia Calcina, Ilaria Nigri, Paolo Franco, Samia Stilo, Massimo Margaria, Laura Tumiati, Fabrizio Varriale, Laura Viganò ideazione costumi Robert North realizzazione costumi Pina Panello Luisa Ludovico luci Elio Manno Creata sulle celeberrime note del “Bolero” di Maurice Ravel ed espressamente pensata per i solisti della Compagnia di Danza Teatro Nuovo, questa coreografia di Robert North, s’iscrive in una già lunga teoria di variazioni coreografiche ispirate a questo straordinario brano strumentale, che dal 1929, anno della sua composizione, ha infiammato l’estro di alcuni dei nomi di spicco della danza del nostro secolo, dalla Nijinska a Serge Lifar, da Ida Rubinstein a Luisillo e a Bejart. North è stato sempre profondamente affascinato dagli aspetti più irrazionali e spontanei della cultura, e si è sempre interessato con amore alle tradizioni popolari europee. Questa sua lettura del “Bolero” muove da una suggestione artistica di forte impronta spagnola: una danza catalana ha infatti ispirato il suo disegno coreografico, legato soprattutto all’idea di coralità e di preghiera. Lo spirito mediterraneo, di tinte forti e drammatiche, di risentita emozionalità, si riflette nei movimenti fortemente ritmici che coinvolgono i danzatori. Ma se i colori dell’anima e del paesaggio mediterraneo esplodono nei toni accesi dei costumi gialli, rossi e bruni, la dinamica astratta ed essenziale della coreografia attenua l’intensità del cromatismo passionale iberico. Il tratto coreografico si rifà ai ritmi ed alle tensioni della vita contadina, colta nei suoi aspetti più semplici e quotidiani della preghiera, del lavoro, della fatica nei campi, sino al momento della festa. Risulta toccante la capacità di esprimere la poetica degli umili e degli esclusi, che trovano nella forza collettiva, nella fede e nella speranza la loro più autentica risorsa di sopravvivenza. Non a caso, in una sequenza di grande impatto visivo, i danzatori percuotono la terra con vigore, come ad indicare lo sforzo di chi bussa ad una porta che non può, e forse non deve, essere aperta. Il tango delle ore piccole Liberamente ispirata al musical di Manuel Puig la storia, gli amori, il mito di Carlos Gardel tra tanghi e milonghe, un dramma appassionato dai bassifondi di Buenos Aires al bel mondo anni ’30 coreografia Robert North Musiche argentine da Carlos Gardel ad Astor Piazzolla Con Gonzalo Fernandez e Marisa Milanese E con Maela Boltri, Alessandra Pomata, Andrè Alma, Paolo Franco, Ilaria Nigri, Samia Stilo, Laura Tumiati, Fabrizio Varriale, Massimo Margaria, Matteo Giulio Toniolo ideazione costumi Robert North realizzazione costumi Pina Panello Luisa Ludovico luci Elio Manno “Tango delle ore piccole” è uno spettacolo liberamente ispirato alla omonima commedia musicale di Manuel Puig, come una lunga canzone, come un unico giro di danza, sensuale e crudele, ironico e struggente. Puig, autore del celeberrimo “Bacio della Donna Ragno”, era un grande cultore del Tango, la musica e la danza che forse più compiutamente esprime non solo lo spirito argentino ma il suo stesso mondo poetico. “Tango delle ore piccole” è, dunque, prima di tutto una dichiarazione d’amore al tango, fatta privilegiando musica e danza, perché più delle parole, più dei fatti, contano le suggestioni, le “atmosfere”, i ritmi; sta qui il segreto di questo spettacolo: nella capacità di evocare un mondo attraverso una musica struggente e appassionata, il fascino d’una danza elegante e sensuale, una storia d’amore drammatica e piena di sentimento. Come in una canzone, appunto, la trama è semplicissima: la storia d’un amore tanto appassionato quanto infelice tra Carlos Gardel, celebre interprete del tango cantato e figura mitica della cultura popolare argentina del novecento, e Nadia, immigrata polacca incontrata in un bordello di Buenos Aires, amata, perduta e rincontrata vent’anni dopo, ricca contessa: amata e nuovamente perduta per la tragica morte del cantante. E anche un vibrante excursus tra gli autori più grandi del tango di ogni epoca, da Gardel a Piazzolla. LA COMPAGNIA Fin dal 1987, anno di costituzione della Fondazione Teatro Nuovo la multidisciplinearità è stato l’imperativo cardine attorno al quale il direttore artistico Gian Mesturino ha fatto ruotare il lavoro di ricerca nel campo della danza, coinvolgendo personalità differenti tra loro ma che hanno dato un importato contributo all’evoluzione artistica della compagnia stessa: dalla danza contemporanea con Robert North, allo spettacolo dal vivo multimediale con Joseph Fontano fino a Luciano Cannito e “all’estensione del discorso coreografico alle componenti dell’interdisciplinarietà fino al musical”. Il riscontro della critica e soprattutto del pubblico durante questi venti anni di attività (scanditi dal lavoro con coreografi del calibro di Birgit Cullberg, Carolyn Carlson, Mats Ek, Stijn Celis, Marco Berriel, Renato Zanella, oltre ai già citati Robert North,Joseph Fontano e Luciano Cannito), hanno confermato come “l'intenso e attento lavoro di gruppo, aperto al confronto e allo scambio con realtà diverse” condotto dalla Compagnia Teatro Nuovo abbia non solo dato vita produzioni di grandi livello ma stimolato costruttivamente sia quanti assistono agli spettacoli sia coloro che contribuiscono, con il loro lavoro, a sviluppare l’arte della danza in direzione di una ulteriore evoluzione del linguaggio attraverso l’espressione del corpo ed il movimento dello stesso nello spazio e nel tempo. IL COREOGRAFO Robert North è nato in South Carolina ed ha compiuto i suoi studi in Inghilterra. Completati gli studi d’arte, ha iniziato a frequentare la Royal Ballet School e nel 1966 si è unito al London Contemporary Theatre. Ha danzato quindi con la Martha Graham Dance Company per quattro stagioni teatrali ed è poi tornato a far parte del London Contemporary Dance Theatre nel 1969. Qui, oltre ad essere uno dei danzatori principali, è stato coreografo e, nel 1980, co-direttore artistico della compagnia. Tra il 1979 e il 1981 è stato inoltre insegnante di danza moderna presso la Royal Ballet School. Nel 1981 è stato nominato direttore artistico del Ballet Rambert. Lasciato l’incarico di direttore, dal 1986 ha lavorato come libero professionista in Europa e in America, sia in qualità di danzatore che di coreografo, fino ad assumere nel 1990 la direzione della compagnia di balletto del Teatro Regio di Torino. Nel 1991 è stato nominato direttore artistico del balletto di Göteborg, in Svezia, incarico svolto fino al 1996, e dal 1997 al 1999 ha assunto la direzione del corpo di ballo dell’Arena di Verona. Dal 1999 al 2002 ha quindi svolto l’incarico di direttore artistico dello Scottish Ballet per poi tornare a lavorare in qualità di libero professionista coreografo ed insegnante. Robert ha creato più di 70 balletti che includono: Troy Game, La morte e la fanciulla, Annunciazione, A stranger I came, Bolero e Entre dos Aguas. I suoi balletti a serata intera sono: Romeo e Giulietta, Elvira Madigan, Living in America, Il principe Rama, The Russian story, Pupazzo di neve, The cradle will rock, Eva, Ragazzi selvaggi, Orlando, Carmen . Robert ha lavorato con più di 95 diverse compagnie in tutto il mondo, fra le quali: Royal Ballet, Stuttgarter Ballet, Scottish Ballet, English National Ballet, National Ballet of Canada, New Zealand Ballet, Compagnia Teatro Nuovo di Torino, Opera di Roma, Balletto di Toscana, Balletto Reale Danese, Arizona Ballet, Nevada Ballet, Grand Théâtre de Génève, Ballet Jazz Art de Paris, San Francisco Ballet, New Jersey Ballet, London Contemporary Dance Theatre, Ballet Rambert, Oakland Ballet, Columbus Ballet, Dance Theatre of Harlem, Teatro alla Scala, Ballet du Nord, Györi Ballet, Opera di Budapest, Hon Kong Ballet, le compagnie di Essen, Hannover, Amburgo, Zurigo, Tallin, Opéra de Nice, Atlanta Ballet, Tulsa Ballet Theatre, Grand Théâtre de Bordeaux, Ballet Toulouse, Batsheva Dance Company, Dresden Semperoper, Prague Chamber Ballet, Komische Oper, Opera di Stato di Ankara e Ballet di Zaragoza. I suoi lavori per televisione includono Lonely Town, Lonely Street, The Snowman e For My Daughter il quale ha ricevuto una nomina per il premio Emmy ed il primo premio a Praga ( Golden Prague Award). Nel 1995 Robert ha ricevuto il premio Positano come miglior coreografo e nel 1999 ha ricevuto un premio a Reggio Emilia per la miglio coreografia per spettacolo per ragazzi con Pupazzo di neve. Ha inoltre coreografato per il teatro, fra cui Royal Shakespeare Company, Prospect Theatre Co. e Birmingham Repertory Theatre, per l’opera lirica e per il film Slow Dancing in the Big City. Una delle più grandi passioni di Roberth è l’insegnamento classico, moderno e jazz avendo studiato con Matt Mattox, Martha Graham, Robert Cohan, Merce Cunningham, Hans Brenaa e Stanley Williams. Nell’estate 2001 ha ricevuto il titolo di Professore Onorario dell’ Accademia Ungherese di Danza di Budapest. E’ inoltre delegato per la danza del Consejo Mundial de las Artes ( Valencia, Spagna). Da oltre 10 anni collabora con la Compagnia Teatro Nuovo di Torino.