ScreenFlow - Fotografia.it
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Software ScreenFlow la didattica diventa facile ScreenFlow è un software, progettato La gestione tridimensionale delle tracce è molto facile. Con la rotazione, l’effetto specchio e le ombre si crea rapidamente una presentazione di elevato impatto visivo. Inoltre, durante lo spostamento dei contenuti, le guide assistono l’utente dinamicamente agevolando gli allineamenti. in particolare per gli operatori della comunicazione e della didattica, che consente di allestire rapidamente efficaci tutorial unendo immagini, voce narrante ed effetti grafici. 32 PC PHOTO ScreenFlow è una soluzione software di facile impiego per effettuare ‘catture video’ dello schermo su Mac (del desktop insomma), grazie alla felice combinazione di un’elevata semplicità d’uso insieme a strumenti specifici per migliorare la comunicazione. Il campo di utilizzo più immediato è quello relativo alla produzione di filmati destinati a spiegare procedure o insegnare ad utilizzare un programma, soprattutto se in abbinamento con PowerPoint o Keynote, dopo aver aggiunto un commento audio alle varie slides. ScreenFlow è un programma piacevole da utilizzare perché progettato per un flusso di lavoro ideale e costante di ripresa-editing: dispone infatti di strumenti specifici per commentare le registrazioni ed aggiungere effetti grafici. Da questo punto di vista si apprezza lo sforzo degli sviluppatori nel semplificare un procedimento che in passato richiedeva l’uso di diversi programmi per eseguire questo stesso lavoro: acquisizione video, regi- Oltre alla registrazione dello schermo ScreenFlow permette di importare contenuti di vario tipo come musica, immagini e video. In questo caso è stato aggiunto un file Mp3 al database dei contributi presenti per il progetto in fase di realizzazione. Una volta importato un Mp3 lo si posiziona all’interno della timeline esattamente come un ulteriore filmato. La grafica evidenzia la traccia sonora. I passaggi importanti all’interno del processo di illustrazione possono essere evidenziati sfruttando la funzione “Radar”. Ad ogni pressione del tasto del mouse (clic) si attivano una serie di cerchi rossi, che evidenziano i passaggi desiderati. La progettazione di ScreenFlow deriva da quella di montaggio video, e come tale permette di inserire dei segnaposto (mark) di riferimento all’interno delle tracce video catturate, utili per affinare l’allineamento del risultato finale. strazione audio, montaggio video, grafica, esportazione. Con ScreenFlow siamo di fronte ad una efficace sintesi dei migliori strumenti a finalità didattica, il che evita di dover cambiare continuamente software durante una medesima sessione di ripresa. Il sito da cui è possibile scaricare una demo offre, a sua volta, interessanti filmati esemplificativi che mostrano le reali capacità di ScreenFlow, stimolando l’utente ad usare effetti, richiami, tracce audio, grafica e quant’altro. ScreenFlow segue molto da vicino la grafica Apple, da cui deriva un’interfaccia essenziale, dotata di tutto quello di cui c’è bisogno, ma senza la presenza di ulteriori pannelli e menu. Purtroppo é disponibile solo in lingua inglese, ma i numerosi video-tutorial on-line permettono di trovare con facilità le notevoli funzioni messeci a disposizione dal programma. La scelta di seguire l’impronta di iMovie facilita i nuovi utenti a familiarizzare con l’applicativo: come nel noto programma Apple per il montaggio video troviamo infatti la parte superiore dello schermo divisa tra la finestra di anteprima (a sinistra) e quella dei pannelli funzione (a destra). La parte inferiore raccoglie la traccia audio e video. Un utilizzo semplice Le procedure per creare un filmato sono assai semplici e, se è disponibile un Mac con iSight, lo si può ulteriormente integrare con le immagini provenienti dalla videocamera. Una volta definito mentalmente l’ordine con cui eseguire le azioni da registrare, ad esempio mostrare come funziona un programma di conversione Raw, si eseguono i passaggi a monitor, magari lasciando sostare il mouse un po’ più a lungo nei punti più importanti dell’azione. Chi se la sente può aggiungere direttamente, in real-time, il commento a voce di spiegazione. Un consiglio: è generalmente preferibile registrare la traccia audio in un secondo momento per la difficoltà di coordinare tutte le operazioni e livello… ‘umano’! Per terminare la registrazione si usa una combinazione di tasti che porta immediatamente, appena premuta, alla vera interfaccia del programma; è da questa che si affronta la parte di editing. Il compito più importate dell’utilizzatore di ScreeFlow é a questo punto riuscire a dare maggior risalto ai singoli passaggi affrontati. Si possono usare tecniche differenti: scurire tutto il monitor e lasciare uno “Spot” intorno al solo puntatore, lasciare nitida la finestra e sfocare il resto, usare richiami visivi come cerchi, suoni tipo ‘Click’ alla pressione del mouse, ingrandimenti di una porzione dello schermo o altro ancora. PC PHOTO 33 Quando si rende necessario attirare l’attenzione sull’operato del puntatore, l’ingrandimento selettivo aumenta la dimensione della registrazione, rendendo più agevole la comprensione di passaggi difficili, evitando che si disperdano nello schermo/finestra catturato dal programma. Nell’acquisizione dello schermo ScreenFlow registra anche la pressione dei tasti. Sia che si tratti delle scorciatoie da tastiera, che di testo digitato. E’ un piacere notare come, durante la registrazione dell’immagine a schermo, ScreenFlow registri anche la dimensione della finestra su cui si lavora in modo che, una volta che vogliamo evidenziarla rispetto alle altre presenti, ci siano già le coordinate per identificarla e sfocare lo sfondo senza dover scontornare nulla manualmente(!); sono registrate anche le coordinate del mouse, per agevolare l’effetto di luce spot sul punto dove si sta lavorando. Ottimo e preciso. Altri effetti Oltre agli effetti grafici bidimensionali è disponibile un piccolo ambiente tridimensionale in cui posizionare la schermata video affiancandola ad altri contributi, molto spesso quelli della videocamera integrata. L’effetto è molto simile alla video conferenza multipla di iChat. Possiamo anche aggiungervi l’effetto specchio sottostante. Carino e di certo attraente. Si possono ovviamente animare gli 34 PC PHOTO oggetti, sia tridimensionali che bidimensionali, con semplicità: basta spostarli nella nuova posizione e il programma eseguirà l’animazione in modo fluido. Grazie alla possibilità di sfruttare anche la capacità di elaborazione della scheda grafica, il testo delle registrazioni mantiene sempre un alto grado di leggibilità, in tutte le situazioni. Per chi deve anche spiegare procedure legate all’uso della tastiera, ScreenFlow consente poi di visualizzare la pressione dei tasti con sovrimpressioni chiare che non disturbano per nulla lo scorrere del filmato sottostante. Il programma consente anche la registrazione da filmati DVD. La produzione del filmato Una volta terminato il progetto si passa alla parte della produzione del filmato video. Anche in questo caso si percepisce sia lo stile derivato da iMovie nei semplici pre-set, sia la presenza di QuickTime come motore per la codifica video. Per la destinazione web esistono differenti impostazioni che effettuano un settaggio ideale per privilegiare la qualità o il peso del file; si può esportare il filmato a dimensione ridotta, oppure adattarlo agli schermi di iPhone, iPod e AppleTv. Per chi ha competenza di QuickTime è inoltre possibile passare ai parametri di configurazione completi, più evoluti di quegli standard. E’ disponibile, tanto per citarne uno di facile percepibilità, l’effetto “Motion Blur” che sfoca le parti in movimento del filmato rendendolo molto più fluido alla vista. I programmatori al momento non hanno ancora aggiunto il supporto per il salvataggio in formato Flash, molto richiesto per i siti internet e, per ora, il sito web del produttore suggerisce di usare appositi programmi di conversione video in modo da ottenere quella che riteniamo sia una uscita in Flv. ScreenFlow vanta inoltre doti di Per correggere i tempi morti nei passaggi da una fase all’altra della registrazione (necessari per esempio a caricare un’immagine) lo strumento “Split Clip” consente la divisione della traccia video in parti più piccole, in spezzoni, dai quali eliminare i fotogrammi in eccesso. Quando si rende necessario, per dare maggiore risalto alle spiegazioni e migliorare così la sua comprensione, si possono aggiungere uno o più elementi. Qui è stata aggiunta, a destra, l’immagine dell’occhio visualizzato nel browser a sinistra. Ogni traccia è animabile singolarmente. sviluppo assai particolari anche se l’utente comune non può vederle; è un ottimo esempio di progettazione che usa molte delle tecnologie del nuovo sistema operativo Mac Os X 10.5, il quale trae forza dalla grafica, dall’audio e dal video propri del cuore stesso di Leopard orientato, tra le altre cose, a sfruttare il più a fondo possibile le enormi risorse delle schede grafiche moderne dotate di potenti processori di calcolo interni. Ad un uso più attento si riconoscono in ScreenFlow molti elementi grafici comuni ad altri programmi distribuiti con l’ultima versione del sistema. Ovviamente l’utente non percepisce questo livello di integrazione, ma ne può sfruttare i vantaggi avendo a disposizione un programma che non risulta mai pesante ed è sempre estremamente reattivo (un bene assoluto, oggi!). Per la cronaca: esistono alcune situazioni in cui l’acquisizione video Quanto Costa ScreenFlow (solo Mac) $ 99 Telestream www.telestream.net/screen-flow non cattura alcuni effetti, come la riduzione delle finestre ad icona, elemento di certo caratterizzante, ma non gestito. I campi di applicazione ScreenFlow è ideale per il settore della formazione e della comunicazione nei nuovi media. In ambito aziendale permette di stupire per la possibilità di inserire commenti audio alle presentazioni in PowerPoint e Keynote: tramite ScreenFlow possiamo appunto produrre video delle nostre presentazioni con un audio di supporto registrato al microfono o sintetizzato a posteriori per altre vie. Fondamentale la possibilità di illustrare rapidamente i punti critici di un’operazione, commentandoli con grafici, ed introducendo elementi di evidenziazione. Il programma consente anche di inserire commenti passo passo, senza doverli per forza di cose effettuare “tutti d’un fiato” e per intero. Come utilizzo alternativo ScreenFlow può essere usato per commentare le riprese video personali; ci caliamo così nei panni della voce narrante che, sempre con enfasi, guida l’osservatore attraverso i filmati ripresi durante le vacanze o eventi sportivi amatoriali. Usando la funzionalità che consente la cattura dalla videocamera si possono introdurre effetti di “Picture in Picture”, immagine nell’immagine, come in alcune trasmissioni sportive nel momento in cui sono abbinate contemporaneamente la ripresa del campo da gioco e quella del commentatore. A tal fine, se non è disponibile la videocamera integrata iSight, si può utilizzare una videocamera miniDV o una webcam supportata dal sistema operativo con vantaggi diversi; invece di avere a disposizione la sola ripresa frontale di chi parla si possono studiare angolazioni differenti, oppure riprendere un oratore in un apposito set durante la registrazione del video. Per chi deve anche spiegare l’utilizzo di attrezzature collegate al computer (scanner, dorsi digitali, tavolette grafiche, calibratori di monitor) è utile poter riprendere in ‘esterna’ i passaggi manuali e nel frattempo mostrare le procedure attuate. ScreenFlow è un programma che si rivolge in primo luogo ad un’utenza professionale, ed in particolare agli operatori della comunicazione e dell’istruzione ma, nonostante ciò, la sua estrema facilità d’uso e gli interessanti effetti inseribili all’interno delle riprese lo rendono appetibile anche per chi abbia bisogno di svolgere tali lavori anche solo occasionalmente. Di certo divertente. Maurizio Costa PC PHOTO 35