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Giornalismo d’inchiesta: tornano i Dig Awards
10 Marzo 2017 ore 12:29
Autore: redazione cagliaripad,
[email protected]
Categoria:
Flash news / Brevi
URL della pagina:
http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=46842&l=2
Data scaricamento: 15 Marzo 2017 ore 16:11
Flash news dall'Italia e dal mondo
Tornano i Dig Awards, premi internazionali dedicati al giornalismo d’inchiesta video che saranno
assegnati a Riccione durante il prossimo Dig Festival, in programma dal 23 al 25 giugno 2017. La
manifestazione, organizzata dall’Associazione Dig, continua a sostenere attivamente il giornalismo
investigativo, mettendo in contatto reporter di ogni nazionalità con i più importanti operatori del settore.
Come già accaduto nel 2016, dedica, inoltre, particolare attenzione alle forme più innovative di
giornalismo investigativo: dalle inchieste digitali alle esperienze più interessanti di “hacking journalism”,
capaci di portare alla luce notizie e scandali di portata internazionale attraverso so sticati strumenti
informatici.
A testimoniare l’interesse per queste forme di giornalismo è la scelta del nuovo presidente di giuria dei
Dig Awards: Jeremy Scahill, reporter che fa del giornalismo investigativo uno strumento di salvaguardia
democratica. Premiato per due volte con il prestigioso George Polk Award, ha lavorato come
corrispondente dai più importanti fronti di guerra degli ultimi vent’anni. Dalle sue indagini sulla
Blackwater e sugli altri contractor dell’esercito USA sono scaturite diverse inchieste del Congresso
degli Stati Uniti. Il suo libro Dirty Wars è diventato un documentario nominato agli Oscar nel 2014. Nello
stesso anno, insieme a Glenn Greenwald e Laura Poitras, ha fondato The Intercept, piattaforma di
informazione online che ha approfondito, tra gli altri temi, anche le rivelazioni di
Edward Snowden sui programmi di sorveglianza di massa della Nsa.
Con Scahill entrano in giuria Pino Corrias, vicedirettore editoriale dell’offerta informativa Rai, Maggie
O’Kane, reporter del Guardian già premiata come miglior giornalista europea, e Morten Møller
Warmedal, caporedattore della sezione documentari di Nrk, emittente norvegese con cui si è
aggiudicato un Prix Italia nel 2014 e un Prix Europa nel 2015.
I nuovi giurati si aggiungono ad altri nove grandi professionisti del settore: Alexandre Brachet, fondatore
della casa di produzione francese Upian; Riccardo Chiattelli, direttore di laeffe; Corrado Formigli, autore
e presentatore di Piazza pulita (La7); John Goetz, fondatore del team investigativo congiunto di Ndr e
Süddeutsche Zeitung; Nils Hanson, giornalista di punta della tv svedese SVT; Marco Nassivera,
direttore dell’informazione per l’emittente franco-tedesca arte; Alberto Nerazzini, giornalista freelance
già a Report e Anno Zero; Andrea Scrosati, vice president programming di Sky Italia; Margo Smit,
giornalista e dirigente della tv olandese Nos.
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Nel lavoro di selezione, i tredici giurati saranno affiancati da un comitato composto da Dario Barone,
Danilo Chirico, Emanuele Piano e, in rappresentanza di DIG, Davide Fonda, Sara Paci e Matteo
Scanni.
Sono sei le categorie di concorso, con termine di iscrizione ssato al 21 febbraio 2017 ad esclusione di
DIG Pitch per il quale le iscrizioni scadono il 21 marzo 2017: Dig Pitch è la sezione riservata ai progetti
d’inchiesta video, ancora in fase di sviluppo o pre-produzione, dedicati a temi di particolare rilevanza
economica, politica e sociale. Se in passato i progetti dovevano concentrarsi sull’Italia, quest’anno il
focus si allarga a tutti i Paesi europei. Al vincitore è assegnato un premio di produzione da 20.000 euro,
ma DIG Pitch offre possibilità enormi anche agli altri nalisti.
Il vincitore sarà, infatti, scelto in una sessione di pitching in cui gli autori saranno invitati a presentare il
loro progetto, in inglese, davanti alla giuria e a una platea composta da società di produzione,
distributori e rappresentanti di centri di giornalismo europei. Un format innovativo, che negli ultimi due
anni ha portato alla produzione di sette progetti d’inchiesta.
Le altre cinque categorie di concorso riguardano opere video-giornalistiche già realizzate. Inchieste tv e
reportage video di lunga durata possono concorrere nelle sezioni Investigative Long e Reportage Long
(massimo 90 minuti, in palio 2.500 euro).
A inchieste e reportage di media lunghezza sono riservate le sezioni Investigative Medium e Reportage
Medium (massimo 27 minuti, 1.500 euro). Viene, infine, introdotto un premio per i servizi brevi (Short,
fino a 12 minuti, 1.000 euro).
Il DIG Festival non si limiterà a proclamare i vincitori dei sei Dig Awards, ma presenterà e proietterà le
inchieste finaliste. Dal 23 al 25 giugno, inoltre, la città di Riccione ospiterà mostre e incontri pubblici,
con un’attenzione di riguardo per i corsi della Dig Academy: una ventina di seminari accreditati
dall’Ordine nazionale giornalisti ai ni della formazione continua.
Numerosi gli argomenti che verranno trattati, in un confronto serrato tra professionisti italiani e stranieri.
Si parlerà di tecniche dell’approfondimento, di inchieste tv, di nuovi linguaggi e di hacking journalism,
ma anche di temi delicati e attuali come il racconto delle migrazioni e l’uso della querela contro i
giornalisti a scopo intimidatorio.
“I Dig Awards si confermano un evento strategico per il nostro Paese e per il nostro territorio”
dichiara Massimo Mezzetti, assessore regionale a cultura, politiche giovanili e politiche per la legalità.
“Ancora una volta la manifestazione si conferma la ribalta ideale per chi crede a un giornalismo
autorevole e coraggioso, garanzia primaria di ogni società democratica. I giornalisti italiani hanno la
possibilità di confrontarsi con professionisti di valore internazionale e, grazie al DIG Pitch, anche i
reporter più giovani possono dare voce alle loro idee e ai loro progetti, su temi di portata europea e non
solo nazionale. Per la Regione Emilia-Romagna è un onore essere parte attiva di una manifestazione
come questa, fondamentale per la formazione di una cittadinanza responsabile.”
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“Dig Awards è uno degli appuntamenti che fanno di Riccione un luogo dove accadono cose uniche –
afferma Renata Tosi, sindaco di Riccione – una vetrina pregiata per progetti speciali che qui trovano
terreno fertile e oriscono. Nel caso del giornalismo di inchiesta, si tratta di un’occasione imprescindibile
per i professionisti dell’informazione dall’ampio respiro internazionale che apre una nestra a reporter e
video maker spesso giovani, preparati e di talento, e di portare all’attenzione del’opinione pubblica e dei
media casi il più delle volte sconosciuti su cui è doveroso puntare i ri ettori. Siamo pronti per la nuova
edizione che ci attende, preparati a raccogliere nuovi stimoli e a rilanciare, anche grazie a questi
risultati, con rinnovata determinazione”.
Dig Awards, Dig Festival e Dig Academy sono iniziative organizzate dall’Associazione Dig |
Documentari Inchieste Giornalismi, in collaborazione con il Comune di Riccione e con il patrocinio
dell’Ordine nazionale dei giornalisti e dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna.
LA GIURIA
JEREMY SCAHILL (PRESIDENTE DI GIURIA)
Reporter e corrispondente di guerra americano, Jeremy Scahill è uno dei fondatori del sito di
informazione The Intercept ed è autore di due libri-inchiesta di successo, Dirty Wars: The World Is a
Battle eld e Blackwater: The Rise of the World’s Most Powerful Mercenary Army. È stato in
Afghanistan, Iraq, Somalia, Yemen, Nigeria, nella ex Jugoslavia e in numerosi altri teatri di guerra, e ha
lavorato per testate come The Nation e programmi tv come Democracy Now! Negli Usa, dai suoi lavori
sono scaturite diverse inchieste parlamentari. Insignito con alcuni dei più importanti premi giornalistici,
ha vinto per due volte il George Polk Award, nel 1998 per la sua attività di corrispondente estero e nel
2008 per l’inchiesta Blackwater. È inoltre autore e produttore di Dirty Wars, nominato all’Oscar come
miglior documentario nel 2014.
ALEXANDRE BRACHET
Fondatore e CEO della società di produzione video Upian, è uno dei più importanti player al mondo
nella realizzazione di documentari per il web e di prodotti multimediali ibridi, a metà strada tra cinema
documentario e narrazione digitale.
RICCARDO CHIATTELLI
Classe 1976, nato a Siena ma cresciuto a Roma, è laureato in comunicazione alla Sapienza. Dopo
dieci anni tra Cult Network, Fox Channels Italy e Sky Italia con il lancio di Cielo e delle sue produzioni
originali, ora è direttore di laeffe, tv del gruppo Feltrinelli.
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PINO CORRIAS
Vicedirettore editoriale dell’offerta informativa Rai, è giornalista, scrittore e sceneggiatore. È stato
inviato speciale del quotidiano La Stampa e poi capostruttura di Rai Fiction, per cui ha prodotto tra gli
altri il lm di Marco Tullio Giordana La meglio gioventù. Negli ultimi anni ha collaborato con testate come
il Venerdì di Repubblica, il Fatto Quotidiano e Vanity Fair.
CORRADO FORMIGLI
Inizia la carriera a Paese Sera, poi è alla Rai per Tempo Reale. Dopo un periodo a Mediaset come
inviato di Moby Dick, torna alla Rai per collaborare a Circus, Raggio Verde, Sciuscià. Dal 2011 è autore
e conduttore di Piazza Pulita, su La7.
JOHN GOETZ
Nato a New York, vive in Germania dal 1989. Ha condotto inchieste di successo sul terrorismo
neonazista, le operazioni della Cia in Europa, la fuga di Edward Snowden, i raid Nato sull’ospedale di
Kunduz. Già attivo con Cbs, Los Angeles Times, The Sunday Times, The Guardian e Der Spiegel,
lavora per NDR e Süddeutsche Zeitung.
NILS HANSON
Svedese, è un’icona del giornalismo investigativo scandinavo. Attivo sulla stampa quotidiana dall’età di
16 anni, ha condotto le prime inchieste nel 1986 sul Göteborgs-Posten per poi passare a Tv4 e
all’emittente pubblica Svt. Qui dal 2004 dirige il pluripremiato programma Uppdrag granskning
(Missione inchiesta).
MORTEN MØLLER WARMEDAL
Norvegese, ha una lunga esperienza nella carta stampata e in tv, sia come giornalista che come
dirigente. Dal 2003 lavora all’emittente pubblica Nrk, dove attualmente è il responsabile della divisione
documentari. Come reporter o produttore, ha ottenuto numerosi riconoscimenti vincendo, tra gli alti, il
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Madrid International Film Festival, lo Uk FIlm Festival, il Prix Italia e il Prix Europa.
MARCO NASSIVERA
Da gennaio 2013 è direttore dell’informazione per l’emittente franco-tedesca Arte. In precedenza, per
più di dieci anni è stato responsabile di Arte Reportage dove ha de nito le linee editoriali della testata
web e televisiva.
ALBERTO NERAZZINI
Giornalista e documentarista, ha scritto per quotidiani e settimanali e ha lavorato a lungo alla Rai, sia in
radio che in tv. È stato inviato per Sciuscià, Raggio Verde, Anno Zero per poi approdare a Report. Ora
ha scelto la via del freelance.
MAGGIE O’KANE
Giornalista e redattrice multimediale del Guardian, è stata direttrice editoriale di GuardianFilms, con cui
ha prodotto web-doc e inchieste televisive di successo internazionale. Come inviata di guerra del
Guardian, ha seguito i con itti più importanti dell’ultimo decennio ed è stata nominata Giornalista
britannica dell’anno e Corrispondente estero dell’anno.
ANDREA SCROSATI
45 anni, entra a far parte di Sky Italia nel 2007 con la carica di vice president
Corporate&Communications. Nel 2010 gli viene af data anche la responsabilità dell’offerta Cinema e
del canale Sky Uno. Nel corso degli anni, la sua direzione cresce no ad comprendere tutta la
programmazione non sportiva di Sky Italia, che include i rapporti con i canali terzi presenti sulla
piattaforma, i servizi pay-per-view, le produzioni originali factual e ction di Sky Italia, il canale all-news
Sky TG24, Sky Arte e Sky Atlantic, il canale dedicato alle serie televisive, nonché le attività del canale
in chiaro Cielo e del nuovo servizio over the top Now Tv.
È consigliere di Auditel Spa, membro indipendente del Cda di Mediawan e Presidente del Cda di Vision
Distribution.
MARGO SMIT
Componente dell’International Consortium of Investigative Journalists, insegna giornalismo televisivo
alla Rijksuniversiteit di Groningen ed è ombudsman dell’emittente pubblica olandese Nos. In
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precedenza ha lavorato per Rtl 4 e Kro Reporter, e dal 2009 al 2015 ha diretto l’associazione olandeseamminga dei giornalisti investigativi.
Per partecipare clicca qui
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