AM Cosentino. Regolazione naturale della fertilità. Una proposta nel

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AM Cosentino. Regolazione naturale della fertilità. Una proposta nel
A. M. Cosentino. Regolazione naturale della fertilità. Una proposta nel rispetto della
famiglia, della vita e della salute. In “Consultori Familiari Oggi”, (2007), n. 2/3, 41-49
La recente scomparsa del prof. John Billings, ideatore, con la moglie Lyn, dell’omonimo metodo
naturale di regolazione della fertilità, invita a interrogarsi sul ruolo della regolazione naturale della
fertilità nella società attuale e a chiarire pregiudizi e scetticismo, dovuti a scarsa conoscenza, che
rendono tale proposta più diffusa all’estero che in Italia.
In un momento storico caratterizzato da attacchi incrociati alla famiglia e alla vita, di fronte ad una
cultura che percepisce la fertilità in modo contraddittorio, come una malattia da cui difendersi o
come un “diritto” da pretendere ad ogni costo, educare alla maternità e paternità responsabile
con i metodi naturali - sia in riferimento all’accoglienza alla vita sia in riferimento all’infertilità di
coppia - risponde a esigenze antropologiche, etiche e sociosanitarie che non si possono più
ignorare.
Il mondo accademico solo recentemente ha iniziato a rivolgere lo sguardo ai metodi naturali.
Eppure gli effetti negativi della contraccezione sono sotto gli occhi di tutti: aumento delle infedeltà,
difficoltà matrimoniali, banalizzazione della sessualità, mentalità antivita 1, denatalità, paura del
bambino e rischi per la vera salute riproduttiva della donna.
La salute riproduttiva oggi non viene più intesa come l’insieme di interventi preventivi e terapeutici
finalizzati alla promozione delle condizioni (fisiche, psichiche, socioeconomiche e ambientali)
ottimali per il concepimento, la gravidanza e il parto, ma come controllo delle nascite con
contraccezione, sterilizzazione, aborto 2. Interpretazione proposta dalle Conferenze Internazionali
del Cairo (1994) e di Pechino (1995) collegata ai così detti diritti riproduttivi intesi non come rifiuto
dell’imposizione delle politiche di controllo demografico, ma come riconoscimento della libertà di
scegliere la propria attività sessuale e riproduttiva.
Tra questi diritti viene inserito il diritto all’aborto libero, gratuito e sicuro; il diritto ad avere il figlio
mediante il ricorso alle tecniche di fecondazione artificiale; il diritto alla sterilizzazione e al ricorso
alle tecniche contraccettive/abortive 3. Anche l’Unione Europea dedica molta attenzione alla salute
e ai diritti riproduttivi con lo scopo di evitare e interrompere le gravidanze indesiderate 4. Una
manipolazione del linguaggio che evidenzia come attraverso le parole si intende trasmettere una
visione liberal-radicale e utilitarista della sessualità e della procreazione, secondo un’ottica
individuale e un’interpretazione della femminilità ridotta alle caratteristiche sessuali-genitali.
Una modalità per formare una mentalità nuova, per diluire la sensibilità verso alcuni problemi etici
e per assimilare forme di tolleranza assai simili alla complicità, almeno culturale 5. Aumenta così
un fenomeno di vaste dimensioni, rimosso dalla società contemporanea: l’aborto, un genocidio
invisibile di un miliardo di vite umane soppresse 6.
John Billings, con la moglie Lyn membro della Pontificia Accademia per la vita, aveva denunciato il
complotto demografico innescato, per motivi economici e ideologici, da lobby che imponevano il
così detti pacchetto di morte: contraccezione, aborto e sterilizzazione, soprattutto ai paesi in via di
sviluppo, in cambio di aiuti economici; le lobby erano sostenute anche da un certo femminismo
radicale che considerava la maternità nemica della donna. All’epoca delle loro accuse i due medici
australiani furono tenacemente osteggiati.
E oggi, che cosa rischia di perdere la donna, con la pillola che abolisce le mestruazioni,
recentemente pubblicizzata? 7 Forse di smarrire la femminilità, il valore simbolico della maternità,
1
F. AGNOLI, M. LUSCIA, Chiesa. Sesso e morale, Sugarco, Milano, 2007 p. 145
2
S. BECKER, J.C. ROBINSON, “Reproductive Health Care: Services Oriented to Couplet”,in Int. J. Gynaecol. Obstet., 1998, 61 (3), pp. 275-281; A.
FAUNDES, E. HARDY, “From Birth Control to Reproductive Health”, in Int. J. Gynaecol. Obstet., 1995, 49 (1), pp. 55-62.
3
A. MORRESI, E. ROCCELLA, La favola dell’aborto facile. Miti e realtà della pillola Ru 486,Franco Angeli, Milano, 2006, p. 56.
4
E. ROCCELLA, L. SCARAFFIA, Contro il Cristianesimo. L’ONU e l’Unione Europea come nuova ideologia, Piemme, Milano, 2005, p. 133.
5
P. LIVERANI, Dizionario dell’Antilingua, Ares, Milano, 1993, p. 15 e PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA (a cura di), Lexicon. Termini ambigui e
discussi su famiglia, vita e questioni etiche, EDB, Bologna, 2003 p. 529.
6
A. SOCCI, Il genocidio censurato, Milano, Piemme, 2006, p. 10.
7
M. CORRADI, “Pensano di liberarsi. Invece è una menomazione”, in Avvenire, 26 Aprile 2007, p. 2.
della cura e il significato stesso della differenza sessuale. Dall’altro lato, anche la posta in gioco
nelle tecniche di procreazione medicalmente assistita è molto alta, perché segnala il rischio della
trasformazione di uno dei momenti dell’esistenza più carichi di significato: la trasmissione della vita
umana. Le tecniche che si sostituiscono all’atto procreativo, infatti, si configurano come un “…
nuovo modo di procreare…”8. I mass media hanno diffuso nell’opinione pubblica l’idea che la
fecondazione artificiale possa diventare, in un futuro non molto lontano, non solo una possibilità
per le coppie sterili, ma una “scelta“ per orientare meglio il processo di generazione.
Sarà possibile che questo nuovo modo di generare, che non rappresenta una terapia ma una
tecnica di sostituzione del rapporto sessuale, trasformi la stessa identità dell’uomo e generi,
comunque, problemi. Infatti, come afferma la psicanalista francese Marie–Magdeleine Chatel,
molte situazioni di sterilità possono derivare dal tentativo fallito di padroneggiare la propria fertilità,
espressa prima con la contraccezione e poi con il ricorso alla fecondazione artificiale. È un
processo che fa sì che una donna sia “… presa nella sua stessa trappola…”, subendo una
modifica dell’ “…impulso profondo della fecondità…” 9. Se la donna “… non è in grado di ricevere il
figlio come dono, le condizioni della sua fertilità sono compromesse…”. Anche nel trattamento di
pazienti in psicoterapia per il fallimento della fecondazione, emerge una “… linea di continuità fra
l’uso della pillola e la fecondazione artificiale”10 .
La conoscenza della fertilità con i metodi naturali potrebbe rappresentare una proposta alternativa
nel rispetto della natura della persona e della fertilità umana. I più moderni ed efficaci metodi
naturali, quali il metodo dell’ovulazione Billings e i metodi sintotermici, non sono contraccettivi, ma
metodi diagnostici 11 che, attraverso la rilevazione di segni e sintomi (variazioni della temperatura
basale, andamento del muco cervicale…), consentono di riconoscere i giorni fertili e non fertili del
ciclo, indipendentemente dalla sua lunghezza.
Studi scientifici, tra cui alcuni condotti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, confermano per
entrambi i metodi un’elevata efficacia, pari o anche superiore al 98% purché essi vengano
correttamente insegnati, appresi e applicati 12
L’autovalutazione del periodo fertile effettuata dalla donna è spesso vista con scetticismo perché
ritenuta molto soggettiva e quindi difficilmente valutabile. I lavori presenti in letteratura invece
hanno evidenziato il fondamento scientifico di tali indicatori di fertilità che costituiscono marker
biologici direttamente collegati all’andamento ormonale del ciclo.
Il muco cervicale, prodotto dal collo dell’utero in risposta agli ormoni ovarici, rappresenta non solo
un indicatore, ma anche un fattore fondamentale di fertilità, poiché favorisce o ostacola il
passaggio degli spermatozoi all’interno delle vie genitali femminili. Viene utilizzato dal metodo
Billings con la sensazione da esso prodotta ai genitali esterni e dai metodi sintotermici in
associazione ad altri indicatori.
“Il metodo Billings”, come ha riferito il prof. Renato Lauro, Preside della Facoltà di Medicina e
Chirurgia dell’Università TOR Vergata, nella laudatio, in occasione della laurea H.C. ai professori
John ed Evelyn Billings, il 24 Novembre 2005, “rappresenta una pietra miliare nello sviluppo della
regolazione naturale della fertilità, in quanto ha reso possibile il superamento dei limiti intrinseci ai
metodi naturali precedenti – metodo del ritmo o di Ogino Knaus e metodo della temperatura
basale”. Questi metodi, infatti, basandosi rispettivamente su calcoli di probabilità o
sull’identificazione retrospettiva dell’ovulazione risultano inapplicabili in cicli irregolari o in situazioni
in cui l’ovulazione è ritardata o assente: cicli lunghi, da stress, allattamento al seno, premenopausa.
8
9
M.G. FURNARI (a cura di), Tecnica e Procreazione. Desideri, diritti e nuove responsabilità, Rubbettino, Soveria Mannelli (CZ), 2005.
M.M. CHATEL, Il disagio della procreazione. Le donne e la medicina della maternità, Il Saggiatore, Milano, 1995.
10
11
12
L. PRETA (a cura di) Nuove geometrie della mente. Psicoanalisi e bioetica , Laterza, Roma-Bari, 1999.
F. AGNOLI, M. LUSCIA, Chiesa. Sesso e morale, op. cit., p. 128.
ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ (Attribuzione ipotetica), Fertility and Sterility, 1981, 36, vol. 5, p. 591.
Il metodo Billings, poiché consente l’identificazione dell’infertilità, della fertilità e della massima
fertilità del ciclo, può essere applicato non solo per evitare/distanziare, ma anche per ricercare la
gravidanza, opportunità particolarmente preziosa in un periodo in cui l’infertilità è aumentata.
Dati preliminari, in via di elaborazione da parte del Centro Studi Regolazione Naturale della
Fertilità dell’Università Cattolica di Roma, relativi ad uno studio avviato da alcuni Centri di
insegnamento del metodo Billings in Italia, che comprende anche coppie con documentata
difficoltà a concepire, hanno dimostrato che su 783 utenti orientate alla ricerca della gravidanza,
211 utenti - pari al 26,95 % - l’hanno ottenuta con l’aiuto del metodo Billings e il 70% di esse,
alcune con età superiore a 35 anni, ha concepito nei primi 6 mesi 13. Questi dati documentano che
spesso, quando non sono presenti importanti cause di sterilità, un approccio non eccessivamente
medicalizzato può ottenere buoni risultati: una risposta ad un’apparente sterilità superabile con la
conoscenza dell’andamento della fertilità e con specifiche indicazioni di uso.
I dati inoltre registrano l’interesse sociale per un approccio naturale alla gravidanza con una
tecnica di autovalutazione della fertilità. Perciò privilegiarla nell’approccio graduale all’infertilità,
(come indicato anche dalla l. 40/04), prima di ogni intervento invasivo, rappresenta un “dovere
deontologico” per l’operatore sanitario. Lo segnala la Dichiarazione finale del Congresso
Internazionale “Regolazione Naturale della Fertilità e cultura della vita” sottoscritta, nel Gennaio
2004, da 16 ginecologi tra i quali 5 presidi delle facoltà di Medicina e Chirurgia delle 4 università
romane, richiamando il mondo accademico a riempire il vuoto formativo sulla Regolazione
Naturale della Fertilità 14.
L’esperienza dei centri di insegnamento del metodo Billings documenta come uno “sguardo”
globale alla persona e alla coppia possa contribuire a rimuovere apparenti ostacoli alla fertilità, a
individuare precocemente patologie cervico-vaginali e disendocrine, spesso causa di infertilità.
L’auto-osservazione consente, inoltre, di monitorare la terapia, seguendo il “recupero” di alcuni
segnali di fertilità. La consapevolezza che alcune patologie infettive possono essere asintomatiche
e che disturbi endocrini possono essere presenti pur in caso di regolare lunghezza del ciclo
mestruale, evidenzia ancor più la valenza diagnostica e preventiva di uno strumento di conoscenza
autogestito dalla donna, quale il metodo naturale.
È importante perciò orientare risorse umane ed economiche verso una corretta diagnosi di
infertilità, un’adeguata terapia farmacologia, chirurgica e psicologica e una lungimirante
prevenzione anche attraverso i metodi naturali ai quali ogni donna avrebbe “diritto” di accedere,
prima di ogni scelta.
Davanti alla difficoltà di ottenere un concepimento, nonostante gli interventi orientati ad individuare
e a rimuovere la causa dell’infertilità, anche aprirsi all’adozione, all’affido o a un servizio di
volontariato costituisce un traguardo importante, perché l’accoglienza di un figlio non generato
biologicamente testimonia la fecondità dell’amore generoso e gratuito: un prezioso
accompagnamento alla coppia, svolto dall’insegnante dei metodi naturali, per aiutare a
comprendere il significato della fecondità che va oltre la fertilità biologica 15.
I metodi naturali, come riporta la guida all’organizzazione dei servizi dell’OMS, sono principalmente
un servizio educativo il cui successo dipende dalla presenza di personale qualificato. La specifica
formazione scientifica, antropologica, psicosociale ed etica relativa alla procreazione umana,
acquisita con un corso di formazione, tirocinio, esame e aggiornamento periodico, è attestata da
un Diploma che qualifica l’operatore a far riflettere l’utente, partendo dal piano biologico, anche sui
valori in gioco nella sessualità.
Il Centro Studi per la Regolazione Naturale della Fertilità dell’Università Cattolica di Roma,
impegnato da circa 30 anni nell’insegnamento e nella diffusione, a livello nazionale e
internazionale, dei metodi naturali, organizza dal 2003 specifici corsi di formazione per operatori
sociosanitari con crediti ECM .
13
A. M. COSENTINO, “Metodi Naturali per scoprirsi fertili”, in Avvenire. È vita, 9 giugno 2005; A. M. COSENTINO, in Medicina e Morale, 2004, 2, p.
405–410.
14
15
A. M. COSENTINO, op. cit., pp. 417-419.
CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Donum Vitae, II, 8.
Nel 1991, si è costituita la Confederazione Italiana dei Centri per la Regolazione Naturale della
Fertilità che riunisce circa 1000 insegnanti di 3 Scuole di Formazione (metodo dell’ovulazione
Billings, metodo sintotermico secondo Roetzer, metodo sintotermico secondo Camen) che, al di là
delle specifiche differenze, sono impegnate a promuovere i comuni valori ispiratori. I riferimenti
degli operatori si possono individuare consultando il sito www.confederazionemetodinaturali.it 16.
Poiché i metodi naturali rappresentano non solo una tecnica, ma anche un’opportunità di confronto
e di crescita per la coppia che diventa consapevole della propria fertilità, è importante stimolare
apprezzamento e accoglienza dei meccanismi che regolano la fertilità ed evidenziare le
motivazioni sanitarie, ecologiche ed etiche per questa scelta. La consapevolezza della propria
fertilità aiuta a sviluppare un atteggiamento di responsabilità anche nei confronti della trasmissione
della vita. La possibilità di confrontarsi con la propria fertilità a ogni ciclo rende i metodi naturali
strumento di libertà e di responsabilità. Libertà perché solo la conoscenza consente scelte
autenticamente libere, responsabilità perché la consapevolezza della propria fertilità porta ad
interrogarsi sulle finalità d’uso.
Non è infrequente nei centri di insegnamento dei metodi naturali assistere nel tempo al mutare
dell’atteggiamento, da parte delle coppie, nei confronti della gravidanza. Persone che inizialmente
la escludevano del tutto si aprono alla possibilità di accoglierla, avendo consapevolmente rapporti
in giorni riconosciuti fertili. Con l’uso del metodo naturale la responsabilità della procreazione non
viene delegata a mezzi esterni, ma è assunta direttamente dalla coppia. La scelta dei ritmi naturali
comporta di conoscere e accettare la differenza sessuale, la complementarietà e reciprocità, il
tempo della persona, quando è fertile e quando non lo è, di ricercare il dialogo, il rispetto
reciproco, il dominio di sé, la condivisione della responsabilità procreativa.
I momenti di castità coniugale per un bene gerarchicamente più grande non sono momenti di rifiuto
dell’altro, né di rinuncia all’amore, bensì momenti di sospensione dell’esercizio della sessualità che
si possono trasformare in occasione per valorizzare la qualità del rapporto e per recuperare
espressioni di tenerezza e di affetto, spesso trascurati. Una mentalità controcorrente rispetto
all’idea consumistica della sessualità, eppure una modalità per ravvivare il desiderio sessuale, oggi
disturbato dal bombardamento” sessuale. I metodi naturali, correttamente appresi e applicati,
sono metodi pedagogici 17 che aiutano i coniugi a crescere nell’amore partendo da una
disponibilità iniziale all’ascolto della proposta. I metodi naturali sono anche metodi antropologici
che educano al rispetto di sé, dell’altro e del figlio. Perciò i metodi naturali di regolazione della
fertilità vanno promossi come valido aiuto per la paternità e maternità responsabili, nella quale ogni
persona, a cominciare dal figlio è rispettata per se stessa e ogni scelta è animata e guidata dal
criterio del dono sincero di sé 18.
La conoscenza della fertilità, riconosciuta come dono e responsabilità, può rappresentare
un’occasione per promuovere anche per adolescenti e giovani percorsi di educazione all’affettività,
all’amore e alla vita: un’ emergenza pedagogica a cui anche recenti fatti di cronaca richiamano.
Questo insegnamento viene proposto ai giovani non come tecnica, ma come opportunità per
conoscere, scoprire e accogliere i valori di cui sono portatori. Molte risposte alle domande di senso
che i giovani sollevano sono scritte nella struttura biologica della corporeità 19.
Le insegnanti dei metodi naturali possono essere coinvolte per la prevenzione della sterilità,
contribuendo a educare i giovani a modificare alcuni comportamenti dannosi per la fertilità (rapporti
sessuali precoci e promiscui, assunzione precoce di contraccettivi ormonali quando la ragazza
ancora non conosce se è fertile o no): una prevenzione necessaria perché la fertilità rappresenta
un valore umano e sociale da conoscere e tutelare, fin da giovani; avere cura del proprio apparato
riproduttivo educa a proteggere anche la futura ed eventuale maternità.
16
CENTRO STUDI REGOLAZIONE NATURALE FERTILITÀ – UNIVERSITÀ CATTOLICA DI ROMA, www.rm.unicatt.it/cdr/regnatfert;
www.confederazionemetodinaturali.it; www.woomb.org; tel. 06 30154954.
17
S. GIROTTO, M. CAMPANELLA (a cura di), Etica, natura e procreazione responsabile, Ed.
Libreria Cortina, Verona, 1996, p.18.
18
GIOVANNI PAOLO II, Evangelium Vitae, 88.
19
M.L. .DI PIETRO (a cura di), Educare all’identità sessuata, La Scuola, Brescia, 2000, p. 172.
L’eventuale vaccinazione alle ragazze, per prevenire il tumore al collo dell’utero, rappresenta
l’unica strada per la prevenzione o, dal punto di vista pedagogico, sarebbe più indicata
un’educazione all’amore? L’insegnamento dei metodi naturali rappresenta, infine, un contributo per
mettere in atto una grande strategia a favore della vita 20. È possibile promuovere, nei consultori
familiari, una cultura per la vita anche iniziando dalle sue stesse radici: la fertilità maschile e
femminile.
È illusorio pensare di poter costruire una vera cultura della vita, se non si aiutano i giovani a
cogliere e a vivere la sessualità, l’amore e l’intera esistenza secondo il loro vero significato e nella
loro intima correlazione. La sessualità, ricchezza di tutta la persona manifesta il suo intimo
significato nel portare la persona al dono di sé . Partire dall’alfabetizzazione biologica sulla vita
umana e sulla fertilità può aiutare a recuperare il significato dei gesti, contrastando quella
banalizzazione della sessualità che è tra i principali fattori che stanno all’origine del disprezzo della
vita nascente 21.
L’insegnamento del metodo Billings è diffuso in tutto il mondo, in diverse culture e religioni. In
particolare in Cina, il governo ha diffuso e sostenuto l’insegnamento del metodo Billings per
l’efficacia e per motivi economici. Gli aborti ed eventuali conseguenze sanitarie costano; e in Cina,
gli aborti, per la politica del figlio unico, sono “forzati”.
Dal 1989 al 2004 sono state diplomate 39.319 insegnanti che hanno trasmesso la conoscenza del
metodo naturale a 4 milioni di coppie con un’efficacia del 99%, una forte diminuzione degli aborti e
un effetto positivo sulle persone. Una diffusione così veloce in Cina si è potuta realizzare perché i
mariti e i medici sono stati molto recettivi. In particolare i medici non hanno preclusione ideologica
o religiosa, né subiscono pressioni commerciali, come in USA e in altri paesi. La Cina è il Paese,
nel mondo, dove l’ambiente sanitario si è dimostrato più sensibile a tale proposta.
La laurea Honoris Causa ai professori Billings rappresenta un riconoscimento da parte del mondo
accademico del valore di una scoperta scientifica ad alta valenza antropologica ed etica e
l’auspicio che, in Italia, nella proposta di modifica della legge sui Consultori Familiari venga
riconosciuto, inserito e tutelato il ruolo dell’insegnante dei metodi naturali che svolge, nel silenzio
del volontariato, uno specifico e prezioso servizio, poco conosciuto, perciò poco apprezzato, per il
bene della famiglia, della vita e della salute della donna.
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GIOVANNI PAOLO II, Evangelium Vitae, 95.
GIOVANNI PAOLO II, Evangelium vitae, 97