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Test KTM 1290 SUPER ADVENTURE-1050 ADVENTURE | OVER THE TOP IN PILLOLE Cilindrata Potenza massima Peso a secco Prezzo indicativo c.i.m. 1.301 cc 160 CV 229 kg 18.700 euro 1290 1050 60 | MOTOCICLISMO marzo 2015 0 LA SUPER ADVENTURE È LA MAXI ENDURO CON LA TECNOLOGIA PIÙ AVANZATA DEL MOMENTO: ABS E CONTROLLO DI TRAZIONE MULTIMAPPA CON FUNZIONE CORNERING, SOSPENSIONI SEMIATTTIVE... (E TANTO ALTRO). È ANCHE LA PIÙ POTENTE, GRAZIE AL BICILINDRICO DI OLTRE 1.300 CC E 160 CV. INSIEME A LEI ARRIVA ANCHE L’ADVENTURE ENTRY, LA 1050 CON LA POTENZA GIUSTA (95 CV) E LA POSSIBILITÀ DI ESSERE GUIDATA CON LE PATENTE A2. PER VEDERE COME SONO NATE SIAMO ANDATI A MATTIGHOFEN, A INCONTRARE GLI INGEGNERI CHE L’HANNO PROGETTATA di Aldo Ballerini – foto Montero, Romero, KTM IN PILLOLE Cilindrata Potenza massima Peso a secco Prezzo indicativo c.i.m. 1.050 cc 95 CV 212 kg 13.400 euro marzo 2015 MOTOCICLISMO | 61 KTM 1290 Super Adventure -1050 Adventure L’ELETTRONICA CONTROLLA LA TRAZIONE E LA FRENATA IN MODO IMPECCABILE CON LA SUPER ADVENTURE È IMPOSSIBILE CADERE? NO, MA CI VUOLE UN BELL’IMPEGNO ltre 1300 cc, 160 CV e la dotazione elettronica più evoluta della categoria: questa volta la KTM ha fatto il passo più lungo della gamba. Ma non della sua, visto che la Super Adventure è una moto super-azzeccata e tutti i sistemi avanzati - gestione del motore, sospensioni semiattive, sistema globale di sicurezza - lavorano in modo impeccabile. All’ammiraglia della gamma si aggiunge poi la 1050 Adventure, un modello furbo, più semplice, leggero, con la potenza giusta, che offre l’accesso alla gamma. I prezzi possono sembrare elevati, ma nella valutazione si devono considerare il livello tecnico delle due moto e il fatto che appartengono alla fascia premium. Già che siamo in tema di prezzi, facciamo il conto di quanto ci costano queste moto ragionevolmente accessoriate per i O 62 | MOTOCICLISMO marzo 2015 grandi viaggi. La Super Adventure ha già tutto e di più; mancano solo le motovaligie, disponibili in kit da 1.487 euro (borsa sinistra da 42 litri, destra da 31, bauletto da 42 litri e borsa da serbatoio). Anche la 1050 si può attrezzare con le maxiborse in alluminio; il costo è di 1.321 euro, supporti compresi. Suggeriamo il parabrezza più alto, 127 euro. È UNA VERA ADVENTURE La Super è la prima vera Adventure KTM, intendendo con ciò una moto dotata di una carrozzeria extra-large che ha il compito di offrire la massima protezione aerodinamica e contenere un serbatoio di grande capacità; in questo caso 30 litri. In effetti la vista anteriore è impressionante: tra la larghezza del cupolino, il plexiglas da cabriolet e il manubrio con grossi paramani, la Super Adventure non dà proprio l’idea di essere una gazzella. Salire in sella, poi, non è così rilassante,se non si è di buona statura, poiché la seduta minima è a 860 mm dal suolo. Poi si può alzare di 15 mm, manovra che abbiamo eseguito in un minuto e senza strumenti, semplicemente sganciando la sella e riposizionandola. Poi però, una volta raggiunto il ponte di comando, la prospettiva cambia, e ci si sente più tranquilli. La vita stretta e il manubrio ampio (non eccessivamente), facilitano le manovre da fermo e il peso grava meno del previsto. Peso che non è trascurabile, visto che a serbatoio vuoto sono 229 kg, ma dev’essere ben distribuito, poiché è agevole sollevarla dalla stampella laterale anche col pieno, una ventina di chili tra l’altro piazzati in una posizione poco favorevole. Poi, una volta mollati gli ormeggi, le cose vanno ancora meglio. Una questione di equilibrio. REGOLARE MA PRONTISSIMO Quando si va a passeggio lo sterzo della Super Adventure si avverte leggero e preciso. Questo, assieme all’eccellente equilibrio a bassa velocità e al diametro di sterzata contenuto, permette di fare un figurone in città, dove l’ammiraglia austriaca si gestisce con naturale maestria negli INFINITE FUNZIONI A PORTATA DI DITO SOPRA: LA SUPER ADVENTURE CON GLI ACCESSORI PER IL VIAGGIO E ALCUNI PARTICOLARI ESTETICI. IL CRUSCOTTO HA DUE AMPI LCD; QUELLO DI DESTRA È DEDICATO ALLE INFORMAZIONI PRINCIPALI, QUELLO DI SINISTRA A QUELLE SECONDARIE E AL MENÙ CHE PERMETTE DI IMPOSTARE LE NUMEROSE FUNZIONI DELL’ELETTRONICA: 4 RIDING MODE DEL MOTORE, 4 DELLE SOSPENSIONI SEMIATTIVE, DUE DELL’ABS. I FARETTI LATERALI SI ACCENDONO IN CURVA A SECONDA DELL’INCLINAZIONE DELLA MOTO PER ILLUMINARE LA ZONA CHE IL FANALE CENTRALE NON RIESCE A RAGGIUNGERE. L’HARDWARE DELL’IMPIANTO FRENANTE È BREMBO; LA FINALE È AFFIDATA A UNA CLASSICA (E LUNGHISSIMA...) CATENA SIGILLATA. marzo 2015 MOTOCICLISMO | 63 KTM 1290 Super Adventure -1050 Adventure IL MISTO È IL SUO TERRENO DI CACCIA LA 1290 SUPER ADVENTURE NASCE PER I GRANDI SPAZI, PER MACINARE CHILOMETRI E CHILOMETRI IN AUTOSTRADA NEL MASSIMO COMFORT. MA ALLO STESSO TEMPO RESTA SEMPRE UNA KTM, READY TO RACE... spazi angusti e nelle svolte più lente. Il motore, poi, ci mette del suo, esente da on-off, regolarissimo nel rispondere all’acceleratore e con un cambio morbido, rapido e preciso. L’unico accorgimento che richiede è di controllare i movimenti del polso, poiché la risposta del 1.290, nonostante le modifiche e le maggiori masse volaniche, è fulminante fin dai 3.000 giri anche nella mappa Street. Quindi occhio: se per ventura si dà una manata all’acceleratore, senza stringere bene il manubrio, la Super Adventure scappa via da sotto il sedere come una furia. Sul misto gli spazi aperti fanno apparire la risposta del motore più naturale, la spinta resta possente ma controllata allo stesso tempo. Sui primi tornanti la Super Adventure non sembra quindi esprimere tutta la cattiveria che ci si prefigura pensando ai numeri - 160 CV a 8.750 giri e ben 140 Nm di coppia a meno di 7.000 giri – poiché l’erogazione è regolare e progressiva, senza un regime di entrata in coppia; il motoraccio, inoltre, è stretto in una solida gabbia d’acciaio e controllato dal sistema di sospensioni semiattive particolarmente efficace. Nella scelta motore-sospensioni Street-Street, la dote più evidente della Super Adventure è quindi l’equilibrio, ma se si vuole scoprire cosa c’è sotto l’ampia carenatura della Super, basta un dito. Quello che serve per muoversi nel ricco menù dell’elettronica. 64 | MOTOCICLISMO marzo 2015 SOTTO SOTTO C’È LA SUPER DUKE L’elettronica offre una marea di funzioni, ma il blocchetto a quattro pulsanti di sinistra - la cui funzionalità è stata affidata a un esperto di interfacce - permette di muoversi subito nelle funzioni senza perdere la testa nell’articolato menù. Con il pollice, e in movimento, si riesce così a modificare facilmente la mappatura del motore e delle sospensioni. Proviamo, per curiosità, l’accoppiata Sport-Sport. Così aggiustata la Super Adventure cambia subito faccia, e allora capisci che sotto la carrozzeria da station-wagon c’è nascosta una coupé. Se siete in giro da soli e volete godervi il panorama, lasciate perdere questa doppietta motore-ciclistica: se la strada è buona e movimentata non si resiste. L’accelerazione in uscita di curva è travolgente, in staccata la moto non si muove ma punta dritta alla curva, e soprattutto incanta nelle esse, quando, dopo la piega, si rialza e scende rapida e precisa ad attaccare la curva successiva. In questa situazione la Super Adventure si trova al meglio della forma: tutto lavora alla perfezione, dal motore, alla ciclistica, ai freni, alle gomme, le ottime Continental Attack 2 realizzate proprio per lei. Che sulle spalle hanno degli intagli piuttosto evidenti - richiamano il fuoristrada leggero - ma che in realtà sembrano più delle gomme pista-strada. TANTO DI CAPPELLO AL’MSC Se la strada è bella, l’asfalto è buono, e ci si sente in sintonia con la moto, chi ha una buona esperienza in genere disattiva i controlli di sicurezza, perché in questa particolare situazione l’ABS e l’antipattinamento tolgono parte del divertimento. Non è così sulla Super Adventure, dove - al massimo - abbiamo selezionato la modalità off-road dell’ABS, che permette di eseguire qualche pattinata con la ruota posteriore in ingresso di curva (l’antibloccaggio resta attivo solo all’anteriore). Perché le funzioni elettroniche dell’MSC non tolgono proprio nulla alla guida, anzi, la migliorano, poiché oltre a intervenire solo quando ce n’è realmente bisogno, lavorano in modo efficace (sportivo) e per nulla invasivo. Il controllo di trazione fa sentire il morso della ruota posteriore sull’asfalto senza tagliare troppo la coppia, e assicura la massima trazione lasciando correre qualche leggero pattinamento; al più limita le eventuali impennate. Il sistema di frenata - eCBS e cornering ABS - invece, è decisamente spaziale. Permette di entrare in curva con estrema tranquillità, visto che tra il grip offerto dalle coperture e l’elettronica il margine di sicurezza diventa talmente lontano che non te lo immagini neppure, e puoi frenare come ti pare senza AMPIO PARABREZZA REGOLABILE SELLA PASSEGGERO MANOPOLE RISC. RISCALDABILE CRUISE CONTROL SELLA REGOLABILE ATTACCHI PER E RISCALDABILE CAPACE SERBATOIO MOTOVALIGIE DA 30 LITRI FARI SUPPLEMENTARI AUTOMATICI IN CURVA SOSPENSIONI WP SEMIATTIVE CAVALLETTO CENTRALE RIDE BY WIRE 4 MAPPE E STAMPELLA LAT. CONTROLLO TRAZIONE PNEUMATICI SPORT ABS, ABS OFFROAD TUBELESS CORNERING pensare a niente, davanti, dietro, dove e come vuoi. Per di più il sistema integrale è anche programmato per eliminare l’autoraddrizzamento (sempre frenando come ti pare, fa tutto lui) e risolve tranquillamente anche un ingresso troppo allegro, non solo diminuendo la velocità, ma facendo anche chiudere la traiettoria. Manco a dirlo, a monte di tutto ciò ci sono dei comandi potenti e pastosi (con Brembo non si sbaglia). Per viaggiare più comodi è meglio impostare le sospensioni nella modalità comfort; così ì regolata la moto si muove un po’ ma il sistema tiene sempre sotto controllo i trasferimenti di carico, limitando gli ondeggiamenti dovuti al fondo, effetto che ha un notevole beneficio nel comfort di viaggio e che permette comunque di guidare sul misto di passo allegro. COSA CI RESTA DA PROVARE Difetti non ce ne sono? Di evidenti sicuramente no, ma in questo primo test di assaggio non abbiamo percorso molti chilometri in autostrada, quindi la valutazione di alcuni dettagli resta per ora parziale; ecco i temi che approfondiremo in futuro, nel corso della prova strumentale (che comprenderà i consumi) e nell’inevitabile comparativa, che dovrà prevedere un lungo trasferimento autostradale. Di base, il bicilindrico ha una bella grinta; non vibra in modo fastidioso, ma di fondo resta leggermente ruvido. La sella ha un’ampia seduta, ma l’imbottitura è abbastanza sostenuta. Ottima l’idea di disegnare il cupolino a coda di rondine, così protegge bene, ampia la visuale verso il basso e gli intagli stemperano le turbolenze; però è piuttosto alto anche nella posizione ribassata, e se si è sotto l’1,80 lo sguardo finisce sui tagli anti-turbolenze, che disturbano la vista. Con un semplice riposizionamento si può abbassare di circa 5 centimetri; resta da valutare (personalmente) se questa modifica è sufficiente per eliminare il disturbo della visuale. La protezione aerodinamica è ampia anche nella posizione ribassata, ma per dare una valutazione sull’efficacia in tema di turbolenze, attendiamo però di riprovare la Super Adventure con un casco da turismo, visto che quello da enduro indossato in questa prova è (come di regola) rumoroso, a causa dell’ampia visiera. Un difetto delle maxi bicilindriche KTM è la trasmissione di calore; in questa stagione non abbiamo avvertito alcun disagio, ma resta da vedere cosa succede in estate. A proposito: recentemente i tecnici hanno messo a punto una paratia che corre sotto la sella ed evita la concentrazione dell’aria calda, se avete questo problema vi consigliamo di rivolgervi al concessionario. DATI TECNICI MOTORE Bicilindrico a V 75°, 4T, alesaggio per corsa 108,0x71,0 mm, cilindrata 1.301 cc, rapp. comp. 13,1:1, distribuzione bialbero, 4 valvole per cilindro, lubrificazione a carter secco, raff. a liquido, potenza max 160 CV (118 kW) a 8.750 giri, coppia max 14,3 kgm (140 Nm) a 6.750 giri. ALIMENTAZIONE Iniezione elettronica, ride by wire 4 mappe, controllo di trazione. Serbatoio carburante 30 litri. ACCENSIONE Elettronica doppia candela, avviamento elettrico. TRASMISSIONE E CAMBIO Primaria a ingranaggi a denti dritti; finale a catena; cambio a sei marce; frizione multidisco in bagno d’olio, comando idraulico con antisaltellamento. TELAIO Traliccio di tubi in acciaio; inclinazione cannotto di sterzo 26°; avancorsa 120 mm. SOSPENSIONI Ant. forcella WP USD da 48 mm, escursione 200 mm; post. forcellone oscillante con ammortizzatore WP, escursione 200 mm. Sistema elettronico semiattivo 4 mappe. RUOTE Cerchi a raggi, ant. 3,50x19”, post. 5,00x17”; pneumatici ant. 120/70, post. 170/60. FRENI Ant. doppio disco da 320 mm, pinze Brembo; post. disco da 267 mm. ABS Bosch. DIMENSIONI (IN MM) E PESO Lunghezza 2.257, largh. 980, altezza 1.562, interasse 1.560, sella 860/875; peso o.d.m. 229 kg. COLORI Bianco PREZZO 18.700 euro indicativo c.i.m. marzo 2015 MOTOCICLISMO | 65 KTM 1290 Super Adventure -1050 Adventure LA BASE È LA STESSA DELLA SUPER, MA LA PICCOLA ADVENTURE È UNA MOTO MOLTO DIVERSA PIÙ FACILE, LEGGERA, AGILE E MOLTO DIVERTENTE. BEN ALLESTITA È VALIDA ANCHE IN VIAGGIO INTERVISTA PAOLO FABIANO - PR e Marketing Manager ORA LA GAMMA ADVENTURE È COMPLETA Ora la gamma Adventure è molto ampia; il ruolo offroad della R è chiaro, ma quello della 1190 non è a rischio? La Super Adventure costa 2.670 euro più della Adventure 1190, questo già fa una prima importante differenza. Poi ci sono le dimensioni. Se sei un grande viaggiatore la tua moto è la 1290, ma se la usi per la città, i weekend e qualche viaggio, la Adventure è più fruibile, più snella. È un diverso posizionamento, anche estetico. Poi la 1190 ti garantisce sempre un alto livello di prestazioni, e l’allestimento è comunque di fascia alta, con le mappe motore e le sospensioni elettroniche, 66 | MOTOCICLISMO marzo 2015 sebbene non semiattive. Lo stesso ragionamento vale per la 1050? Sì. Qui si compie un altro salto, uno col prezzo, più basso di quello della Super Adventure di 5.300 euro, e verso l’agilità, intesa non solo come guida ma anche dimensioni. La 1050 è decisamente diversa dalle altre, anche per il feeling di guida. Quali sono le concorrenti? Sono le enduro di media cilindrata, per esempio la BMW F 800 GS, la Triumph Tiger. Ma salendo di cilindrata anche Suzuki VStrom o Kawasaki Versys. La nostra ha meno CV perché la proponiamo anche per essere guidata con la patente A2, ma avendo curato l’erogazione ai medi, in quanto a prestazioni può comunque ben figurare. Il prezzo è leggermente superiore a quello medio delle concorrenti, ma anche se mancano la piattaforma inerziale, l’MSC e le sospensioni elettroniche la dotazione della 1050 è di alto livello. In particolare parlo del telaio, motore, freni e sospensioni. Parliamo un po’ di numeri. Cosa vi aspettate con queste due nuove moto dal punto di vista commerciale? L’anno scorso abbiamo venduto più di 700 Adventure, e quest’anno abbiamo programmato poco più di mille moto per tutta la gamma, circa trecento 1290 e poco meno 1050. Poi ci potranno essere degli aggiustamenti nel corso della stagione. Non ambiamo ad attaccare il titolo della regina del mercato, che resterà ancora la BMW, ma dal punto di vista tecnico siamo convinti di aver realizzato la miglior Adventure. LA POTENZA DEL 1050 SU STRADA BASTA E AVANZA, E LA COPPIA È LA STESSA DELLE ADVENTURE 1190 QUANDO LA STRADA DIVENTA TORTUOSA LA PICCOLA ADVENTURE DIVENTA DIVERTENTISSIMA, PIÙ AGILE DELLA SUPER, GRAZIE AL PESO INFERIORE (17 KG) E ALLE RUOTE PIÙ SOTTILI E LEGGERE. IL MOTORE È MOLTO PIACEVOLE, PIÙ FLUIDO DEL 1290 E COMUNQUE GENEROSISSIMO: ANCHE SE CI SONO 65 CV IN MENO LA POTENZA È PIÙ CHE SUFFICIENTE PER ANDARE FORTE SU STRADA, E GLI INTERVENTI SONO STATI ESEGUITI PER OTTIMIZZARE I REGIMI PIÙ UTILIZZATI NELLA GUIDA, DAI BASSI FINO A 6.000-7.00 GIRI, FASCIA IN CUI L’EROGAZIONE È ADDIRITTURA IDENTICA A QUELLA DELLE 1190. ARRIVA LA “PICCOLA” La Super Adventure compie un bel balzo rispetto alla 1190 Adventure, con due punti di forza, la grinta del motore e l’efficacia delle sospensioni semiattive. Il feeling della guida è lo stesso, ma in tema di dinamica c’è una notevole differenza. Una differenza altrettanto notevole corre poi tra la 1290 e la nuova 1050. Tra queste due il divario di peso non è elevata – sono circa 22 kg a serbatoi pieni – ma la 1050 si avverte ben più agile della 1290. Oltre alla massa vanno in conto le ruote, più leggere di un chilo, le coperture di minor sezione e il manu- brio più largo. A determinare il carattere ci sono poi le sospensioni; le escursioni sono leggermente inferiori rispetto a quelle della Super Adventure, ma il comportamento dinamico è decisamente diverso. Nella Super Adventure il sistema semiattivo limita i trasferimenti di carico, l’Adventure, al contrario, in frenata e in accelerazione gioca parecchio sulle escursioni. Tale movimento, tuttavia, è sano, poiché ben controllato dalla qualità dell’idraulica WP; l’effetto è quello di favorire l’ingresso in curva, assicurare la trazione, e far percepire bene il lavoro delle coperture, in questo caso le Metzeler Tourance Next. Ecco perché anche la 1050 sul misto è gustosissima, anche se regala un piacere diverso da quello, più KTM 1290 Super Adventure -1050 Adventure DATI TECNICI MOTORE Bicilindrico a V 75°, 4T, alesaggio per corsa 103,0x63,0 mm, cilindrata 1.050 cc, rapp. comp. 13:1, distribuzione bialbero, 4 valvole per cilindro, lubrificazione a carter secco, raff. a liquido, potenza max 95 CV (70 kW) a 6.200 giri, coppia max 10,9 kgm (107 Nm) a 5.750 giri. ALIMENTAZIONE Iniezione elettronica, ride by wire 4 mappe, controllo di trazione. Serbatoio carburante 23 litri. ACCENSIONE Elettronica doppia candela, avviamento elettrico. TRASMISSIONE E CAMBIO Primaria a ingranaggi a denti dritti; finale a catena; cambio a sei marce; frizione multidisco in bagno d’olio, comando idraulico con antisaltellamento. TELAIO Traliccio di tubi in acciaio; inclinazione cannotto di sterzo 26°; avancorsa 120 mm. SOSPENSIONI Ant. forcella WP USD da 43 mm non regolabile, escursione 185 mm; post. forcellone oscillante con ammortizzatore WP regolabile nel precarico e in estensione, escursione 190 mm. RUOTE Cerchi in lega, ant. 3,00x19”, post. 4,50x17”; pneumatici ant. 110/80, post. 150/70. FRENI Ant. doppio disco da 320 mm, pinze Brembo; post. disco da 267 mm. ABS Bosch. DIMENSIONI (IN MM) E PESO Lunghezza 2.262, larghezza 980, altezza 1.491, interasse 1.560, sella 850; peso o.d.m. 212 kg. COLORI Nero/arancione PREZZO 13.400 euro indicativo c.i.m. ENTRY SÌ, MA DI ALTA GAMMA LA 1050 ADVENTURE CONDIVIDE NUMEROSI COMPONENTI CON LA 1290: IL TELAIO E LA BASE DEL MOTORE SONO GLI STESSI, COSÌ COME I FRENI E IL CRUSCOTTO, CHE IN QUESTO CASO SERVE UN MENÙ SEMPLIFICATO, DATO CHE NON CI SONO LE SOSPENSIONI ELETTRONICHE (SONO SEMPRE WP, REGOLABILI MANUALMENTE). PER I VIAGGI SI PUÒ EQUIPAGGIARE CON DUE CAPACI MOTOVALIGIE (MA CI SONO ANCHE PIÙ COMPATTE), ED È CONSIGLIATO IL PLEXIGLAS AMPIO. 68 | MOTOCICLISMO marzo 2015 LA BASE TECNICA DELLA 1050 - TELAIO E MOTORE - È LA STESSA DELLE ADVENTURE DI ALTA GAMMA LA POTENZA SCENDE A 95 CV E LE FUNZIONI SONO LIMITATE, MA SU STRADA SI FA RISPETTARE deciso, che sa trasmettere la Super Adventure. Le fasi più emozionanti sono legate alle variazioni di inclinazione: entrare in curva, piegare, rialzarsi e poi ridiscendere, sono momenti che ricordano la guida di una naked sportiva. Anche in questo caso il comfort è elevato: la posizione in sella è meno critica rispetto quella della Super (la 1050 è poco più bassa ma più snella), le sospensioni sono pastose e scorrevoli, ma a confronto con la 1290 si avverte la mancanza dello sky-hook delle semiattive. In particolare si avverte sui lunghi rettilinei, sui quali la 1290 non ondeggia seguendo i dislivelli dell’asfalto come la 1050, ma fila dritta e tranquilla su un binario. IL GIUSTO MOTORE Su strada conta la coppia, non i CV: tra 95 CV di una seicento e gli stessi di una mille bicilindrica c’è di mezzo il mare. Su strada 95 CV bastano a avanzano, anche per divertirsi. La 1050 è limitata appunto a questa potenza, scelta operata per differenziare il più possibile la versione entry dalle altre della gamma Adventure, per offrire una moto che non metta in soggezione chi ancora non ha un’esperienza consolidata, infine per poter offrire la versione depotenziata per la patente A2. La potenza naturale di questo bicilindrico è di circa 130 CV, per cui i tecnici hanno lavorato abbastanza per ridurla al livello del progetto. Lo hanno fatto con un obiettivo importante: erogare, fino a 6.000 giri, la stessa coppia del 1190. Ed è così: i 95 CV arrivano a soli 6.200 giri, e poi la curva di coppia inizia una morbida discesa fino a 8.500 giri (mentre quella del 1190 continua a salire decisa fino a 9.500 giri). Fino a quel regime le curve della potenza e della coppia sono pressoché sovrapposte. Il carattere di questa versione dell’LC8 è molto piacevole, perché il funzionamento è più fluido di quello del 1290, più pompato e nervoso. La risposta del 1050 è comunque vivace ma anche marzo 2015 MOTOCICLISMO | 69 KTM 1290 Super Adventure -1050 Adventure CUPOLINO REGOLABILE ATTACCHI PER RIDE BY WIRE MOTOVALIGIE 4 MAPPE SELLA RIBASSATA RUOTE IN LEGA PEZZO UNICO PIÙ LEGGERE CAPACE SERBATOIO DA 23 LITRI SOSPENSIONI WP LUNGA ESCURSIONE DEPOTENZIABILE PER PATENTE A2 MONO REGOLABILE MOTORE 95 CV MOLLA, ESTENSIONE CONTROLLO TRAZIONE GOMME STRADALI PINZE BREMBO PIÙ PICCOLE ABS, ABS OFF-ROAD controllata e pastosa, pulitissima, e per questo se l’asfalto è decente anche se si spalanca con grinta l’acceleratore è molto difficile far intervenire il controllo di trazione (che in questo caso è in versione semplificata, poiché manca la piattaforma inerziale). I DIFETTINI DELLA 1050 Appena pubblicato l’anticipo di questa prova sul sito di Motociclismo sono arrivate le prime osservazioni: “Non mi fido, avete parlato troppo bene di questa moto”. Giusto, allora chiariamo. Anche la 1050 Adventure, come la maxi 1290, difetti veri non ne ha, o comunque non tali da evidenziarsi in una prova di mezza giornata. Ci siamo anche consultati tra colleghi: non abbiamo trovato nulla. L’unico appunto che possiamo muovere è al parabrezza, troppo stretto per i lunghi viaggi (per questo abbiamo consigliato l’acquisto di quello più ampio se si volesse allestirla per il turismo). Per il resto non c’è nulla; anzi, il livello qualitativo, del motore e della ciclistica, è davvero super. Allora abbiamo lanciato una provocazione: il 28-29 marzo e l’11-12 aprile ci saranno gli Orange Days, durante i quali sarà possibile provare le moto (in base alla disponibilità; sentite i concessionari). Bene: guidatela e poi fateci sapere. 70 | MOTOCICLISMO marzo 2015