Madre del Buon Consiglio

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Madre del Buon Consiglio
MADRE DEL BUON CONSIGLIO
Madre del Buon Consiglio (in latino Mater Boni Consilii) è uno dei titoli con cui viene invocata la
Madonna.
Il “Consiglio” nella spiritualità cristiana
Nella Bibbia, le espressioni che ruotano attorno al termine “Consiglio” sono molto frequenti. Dio è
l’unico che “non ha bisogno di alcun consigliere” (Siracide 42,21). Egli è colui che mi assicura:
“con gli occhi su di te, ti darò consiglio” (Salmo 32,8). Secondo le profezie di Isaia, il Figlio che la
Vergine concepirà sarà chiamato tra l’altro “Consigliere ammirabile” (Isaia 9,5) e su di lui “si
poserà lo spirito di consiglio” (Isaia 11,2). Poi nel Vangelo vediamo proprio la Madre di Dio pronta
a dare un buon consiglio ai servitori della tavola nelle nozze di Cana: “Qualsiasi cosa vi dica,
fatela” (Giovanni 2,5). Il “Consiglio” è uno dei sette doni dello Spirito Santo, che ci aiuta a
decidere secondo il progetto di Dio. Inoltre ogni cristiano è chiamato ad essere un buon consigliere
per i fratelli, dal momento che “consigliare i dubbiosi” è una delle sette opere di misericordia
spirituale. Il consiglio del sapiente “è come una sorgente di vita” (Siracide 21,13).
Il decreto pontificio con cui si inserisce l’invocazione Madre del Buon Consiglio nelle Litanie
Lauretane dice:
“Dall'istante in cui la Beata Vergine Maria [...] accettò [...] l'eterno disegno di Dio e il mistero del
Verbo Incarnato [...] meritò di essere chiamata anche Madre del Buon Consiglio. Inoltre,
ammaestrata dalla viva voce della Sapienza divina, quelle parole di Vita ricevute dal Figlio e
conservate nel cuore, le riversava generosamente sul prossimo." Maria è colei che mostra il
cammino e illumina le menti di pie donne, discepoli e apostoli di Gesù”. Nel decreto si fa pure
riferimento all'episodio delle nozze di Cana, “durante le quali Maria pronuncia le ultime parole
attribuitele dai Vangeli, il più eccellente e vantaggioso dei consigli”. Dalla croce, infine, Gesù si
rivolge al discepolo dicendo: “«Ecco, tua Madre», invitando tutti i cristiani a seguire come figli la
strada indicata da Maria, egregia consigliera.”
Un po’ di storia.
L’immagine della Madre del buon Consiglio, viene da lontano sia nel tempo che nello spazio. Nel
1468 le armate turche invasero l’Albania e molti per non abbandonare la loro fede, furono costretti
ad emigrare e raggiunsero le coste italiane, stabilendosi specialmente nell’Italia meridionale dove
ancora oggi troviamo gli eredi di quella migrazione che hanno conservato la lingua, le tradizioni e il
rito greco-cattolico. In quello stesso anno un’immagine della Madonna “sparì” da Scutari in
Albania e “riapparve” a Genazzano (Roma) sul muro della chiesa dei frati Agostiniani. La
tradizione dice che l’affresco avrebbe seguito gli Albanesi profughi in Italia. In seguito ai tanti
miracoli lì avvenuti, l’immagine e la devozione alla Madre del Buon Consiglio si diffusero in Italia
e nel resto del mondo per opera degli Agostiniani.
E in Albania? Il santuario di Scutari è stato più volte distrutto e ricostruito; fu raso al suolo dal
regime comunista che voleva estirpare ogni segno religioso, compreso le croci nei cimiteri, ma la
Madonna invocata come Scudo dell’Albania, fin dai tempi antichi, ha visto risorgere il suo
santuario. Nel 1993 san Giovanni Paolo II, pellegrino in quella terra, ne benedì la prima pietra.
E a Fornacette? Dal libro scritto in occasione del secondo centenario della chiesa parrocchiale 1 si
legge a pagina 38 tra gli obblighi del curato che “La Festa della SS.ma vergine del Buon Consiglio
si fa d’elemosine di benefattori”. Si può giustamente pensare che la venerazione della Madonna
sotto questo titolo sia immediatamente successiva alla costituzione della parrocchia avvenuta nel
1742, come riporta a pagina 94 il testo citato: “…nel Marzo del 1744 arrivò da Roma un quadro
della Madonna del buon Consiglio, che fu posto a desta dell’altare centrale…[nel] 1969, a causa
di alcuni furti sacrileghi, [che asportarono gli ex voto appesi all’immagine] il quadro si deteriorò.
1 Vietina-Cazzani-Orsini, Sant’Andrea Apostolo a Pozzale, due secoli di fede e tradizioni a
Fornacette, 1887-1987. Ponsacco 1995.
1
Presentando strappi e cadute di colore, venne così affidato ad un restauratore che, con arte e
sensibilità, ridonò splendore alla venerata immagine.”
Osserviamola: la tela seppur settecentesca riproduce un modello molto antico e diffusissimo
nell’oriente cristiano, quello della Madonna della tenerezza. In questo tipo di immagini i volti
della Madre e del Bambino sono accostati in un’espressione di dolce intimità, il Bambino con
slancio affettuoso cinge il collo della Madre e la guarda con vivo attaccamento. Il volto di Maria è
particolarmente bello, esprime una forte profondità spirituale che comunica il mistero della sua
elezione a Madre di Dio. I suoi occhi non sono rivolti al Figlio, ma verso coloro che la
contemplano, e nel velo di mestizia che scorgiamo nel suo sguardo, possiamo intravedere che Ella
prevede le sofferenze cui andrà incontro il suo Gesù, di cui sente ora il tenero e rassicurante
abbraccio.
Preghiera
O Signore, ho bisogno del tuo “Consiglio”, per non imbucare la strada sbagliata. Ho bisogno del
tuo “Consiglio”, per non confondere la via giusta con la via facile. Tu mi hai chiamato a compiere
ciò che edifica, non ciò che gratifica. Guidami, luce divina! Non privarmi mai del tuo “buon
Consiglio”. Amen
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