(gi.di.) La - "G. Cipriani" di Adria

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(gi.di.) La - "G. Cipriani" di Adria
Martedì, 6 Febbraio 2007
Ariano Polesine
(gi.di.) La ...
Ariano Polesine
(gi.di.) La chiesa "San Giovanni Apostolo Evangelista" di Piano non è stata sufficiente a contenere
tutte le persone che hanno sfidato una giornata di fitta nebbia per dare l'ultimo saluto a don Primo
Zamberlan, anziano parroco della frazione da ben 35 anni. La funzione è stata celebrata dal vescovo
Lucio Soravito con la presenza di oltre 40 sacerdoti e tra questi il vicario generale mons. Claudio
Gatti, il rettore del seminario mons. Antonio Donà, l'arciprete della cattedrale di Adria mons. Mario
Furini, il parroco di Frassinelle don Lucio Boldrin, i parroci dell'isola d'Ariano, Damiano
Baschirotto di Taglio di Po, don Nazzareno Merlo di Grillara-Marchiona, don Alfonso Bologna di
S. Maria in Punta e don Rossano Marangoni di Ariano Polesine. Diverse le autorità presenti, tra le
quali il sindaco Chillemi con gli assessori Mauri e Taschini e il gonfalone del comune, l'on.
Zanforlin, presidente provinciale e consigliere nazionale della Federazione italiana scuole materne e
l'assistente diocesano don Maurizio Savella, Renato Nonnato, ex vice preside dell'Istituto
Alberghiero di Adria dove don Primo ha insegnato religione per tanti anni. Presenti pure tutti i
fratelli e sorelle di don Primo con i loro familiari.All'omelia il vescovo ha ricordato con dovizia di
date e avvenimenti i 57 anni di sacerdozio di don Primo, da cappellano e parroco a Lama per circa 5
anni e Piano, una comunità di 525 abitanti, per ben 35 anni. «Posso testimoniare - ha detto - che don
Primo, in questi tre mesi di malattia ha manifestato una fede forte come il suo carattere e nell'ultima
visita pastorale, senza di lui, ho constatato com'era riuscito a circondarsi di molti laici per le varie
attività parrocchiali».
Le letture sono state effettuate dai giovani Loretta e Stefano Zamberlan mentre, la preghiera dei
fedeli da Rosalia Belluco, direttrice della scuola materna. Due giovani di Piano, Elia Siviero e
Giasti Zanni, hanno ricordato e salutato don Primo concludendo «ciao don Primo, ti vogliamo
bene». La funzione religiosa è stata solenizzata dai canti della Schola cantorum di Piano. Al
termine, il feretro è proseguito per Frassinelle dove, dopo la messa, è stato tumulato nella tomba di
famiglia.
Mercoledì, 7 Febbraio 2007
TAGLIO DI PO Domani la lezione sulle tradizioni popolari
Conoscere il Delta È record di iscrizioni
Taglio di Po "Per leggere e far osservare le meraviglie che ci circondano" è lo slogan della terza
edizione del corso di "Lezioni del territorio", promosso dall'assessorato all'Ambiente, in
collaborazione con il Parco e la Provincia. Le adesioni hanno ormai raggiunto quota 130 ed è già un
successo, considerato che molti vengono da altri comuni e province.
La prima lezione, in sala Europa con il sindaco Crivellari, l'assessore Fioravanti, il presidente del Parco Saccardin, l'assessore
provinciale Negri e la proiezione del film documentario "Un metro sotto i pesci" realizzato nel Delta, è stata una introduzione
ideale al programma del corso, "Conoscenza del territorio".
Domani la seconda lezione sul tema "Tradizioni popolari del Polesine" tenuta da Chiara Crepaldi, insegnante di lettere
all'Istituto Alberghiero di Adria , appassionata ricercatrice nel passato delle genti polesane e autrice di libri. Il calendario
prevede giovedì 15 "Case, cavane, casoni e tabarre", con Sandro Vidali; domenica 18 uscita in provincia di Ferrara per
conoscere Comacchio e il parco emiliano"; giovedì 22 "La resistenza nel Basso Polesine", Gianni Sparapan; lunedì 26 "Erbe di
campo e piante officinali", Michele Colla. A marzo lunedì 5 "Le ville del Polesine", Sergio Garbato; giovedì 8 marzo "La pesca
nel Delta", Tiziano Trombetta; sabato 10 visita ad alcune ville; giovedì 15 "Avifauna del Delta", relatore, Nicola Donà; giovedì
22 "Il Polesine e il Delta nel cinema", Ferdinando De Laurentis; giovedì 29 "La trafila Garibaldina", Elios Andreini; domenica 1
aprile conclusione con una uscita in barca sul ramo del Po della Gnocca o della Donzella. Chi desidera iscriversi lo può fare
presentandosi domani sera, alle 21, nella sala conferenze della biblioteca di vicolo Oroboni. Giannino Dian
Giovedì, 8 Febbraio 2007
Ecco la mappa dei prodotti tipici
(F.P.) «Il Polesine è la quinta provincia italiana per importanza sotto il profilo agricolo, ma si trova
relegata solo al sesto posto in Veneto per la promozione dei propri prodotti tipici». Lo ha detto ieri
l'assessore provinciale al Turismo Laura Negri presentando con l'assessore alle Attività produttive
Gino Sandro Spinello la mappa delle tradizioni gastronomiche polesane.Un pieghevole stampato in
10mila copie in collaborazione con l'istituto alberghiero di Adria contenente i punti di riferimento
territoriali dei principali prodotti polesani (dal riso al melone dal pesce ai molluschi, che ormai
hanno sfondato in cucina forti di una tradizione e di una genuinità rimbalzata nota ben oltre i
confini regionali. Resta da scontare, come ha detto l'assessore Negri, un ritardo di promozione che
deve essere colmato puntando proprio su tipicità apprezzate da turisti, visitatori e in generale da chi
frequenta il Polesine. «Questo opuscolo è un connubio tra il valore dei nostri prodotti alimentari e
un fiore all'occhiello dell'istruzione finalizzata a fare cultura com'è da sempre l'Alberghiero di
Adria » ha osservato l'assessore Spinello. Ospite della presentazione il dirigente dell'Alberghiero
di Adria Daniele Stoppa che ha sottolineato lo sforzo fatto dalla scuola per portare i piatti tipici
polesani in Italia e in Europa. «Adesso per i nostri studenti - ha detto Stoppa - potrebbe aprirsi la
possibilità anche di partecipare a borse di studio comunitarie».
Venerdì, 9 Febbraio 2007
SCUOLA
"Ambasciatori" a Bruxelles
Studenti e insegnanti dell’Alberghiero all’opera al Parlamento Europeo
Adria
(g.f) I sapori e le delizie della terra veneta hanno stregato Bruxelles. Ambasciatori della miglior tradizione culinaria regionale
gli studenti dell'istituto Alberghiero di Adria . Gianluca Biondi, Maurizio Carraro, Diego Lazzarin, Michele Manca, Jennifer
Vianello e Valentina Zanirato, accompagnati dai docenti Giovanni Crepaldi e Gian Piero Manca, hanno allestito infatti nei giorni
scorsi, nel cuore pulsante della politica europea, uno straordinario buffet per circa 800 persone a base di specialità venete,
tutte rigorosamente dop o doc. Questo nell'ambito dell'inaugurazione della mostra di Ernesto Lavagna, lo scultore del Papa,
alla presenza del nuovo presidente dell'europarlamento Hans Gert Pettering. È saltata invece all'ultimo istante, per ragioni
logistiche, la prevista cena di gala.
«Si è trattato - precisa il dirigente scolastico Daniele Stoppa - di una esperienza gratificante per la scuola ma, soprattutto, per
i nostri ragazzi. Essere a contatto con il gotha della politica europea e ricevere i complimenti da personaggi come Lilli Gruber
fa sempre un certo effetto. È stata soprattutto un'esperienza importante; ci ha permesso di confrontarci con l'elevato standard
di sicurezza dal punto di vista igienico-alimentare che vige in alcuni paesi europei ove viene controllata anche la temperatura
di servizio dei piatti. Un'esperienza che i ragazzi cercheranno di trasmettere ai loro compagni durante le prove di terza area».
«Un mondo nuovo ma non certo sconosciuto - gli fa eco il vicepreside Mauro Bonfà -. Forse per questo ci hanno scelto. I
ragazzi si sono trovati a lavorare in cucine di dimensioni enormi, con distanze di 20-25 metri tra un settore di lavoro ed un
altro. Un momento sicuramente formativo in vista della loro futura professione». Oltre che stimolante, il viaggio a Bruxelles
per i ragazzi dell'Ipssar si è dimostrato proficuo anche sotto l'aspetto scolastico. I sei "ambasciatori" del prestigioso istituto
adriese hanno ricevuto infatti un attestato del Parlamento europeo che avrà valore di credito formativo. In regalo anche, per
ognuno di loro, docenti e scuola compresa, una copia, con dedica, della vita e delle opere del maestro Lavagna.
Sabato, 10 Febbraio 2007
Lunedì al Censer l’iniziativa ideata da Cna, Ulss e Alberghiero di Adria per bambini e ragazzi di
materne, elementari e medie
Pane e cioccolato per mille alunni
Un percorso di educazione alimentare mirato a coniugare salute e golosità
"Pane, amore e cioccolato", ma mettendo da parte - almeno per una giornata - la temibile Nutella e
quegli ovetti Kinder amatissimi dai bambini. Perché lunedì prossimo, dalle 9 alle 16 al Censer di
viale Porta Adige, mille alunni delle scuole materne, elementari e medie della provincia potranno
conoscere (ed assaggiare) la vera cioccolata di qualità. Conoscendo in che modo anche un alimento
come questo, generalmente considerato ipercalorico, può entrare a far parte di una corretta
alimentazione. Quello che Cna, Ulss di Rovigo e di Adria , Rovigo Fiere, Slow Foof ed Istituto
Alberghiero adriese hanno messo in piedi sarà infatti un vero e proprio "percorso di educazione
alimentare" rivolto ai più giovani, all'interno del quale verranno prodotte 600 praline di cioccolato,
quattromila pezzi di pane tipico e 700 palline di gelato al cioccolato, grazie alla collaborazione dei
cuochi e degli insegnanti dell'Alberghiero (già protagonisti dei progetti di "Nutrilandia"), e a quella
fornita dagli artigiani della Cna. «Verranno realizzati dei laboratori pensati per le diverse fasce d'età
delle scolaresche che arriveranno al Censer - spiega Franco Cestonaro, funzionario dell'associazione
degli artigiani -, mentre gli operatori dell'Ulss 18 e dell'Ulss 19 forniranno informazioni mirate sulle
corrette abitudini alimentari». «Nessun alimento deve essere demonizzato - sottolinea Fiorella Costa
dell'azienda sanitaria rodigina -, invece è fondamentale conoscere in che tipo di dosi e con quale
frequenza assumerlo, senza così sacrificare il piacere di stare a tavola». Per capirsi, merendine
industriali, cioccolato da spalmare e altre barrette iperpubblicizzate hanno ormai una percentuale di
cioccolato tendente allo zero, e quello che dovrebbe essere l'ingrediente principe è stato sostituito
dal burro di cacao e da altri surrogati in grado di far tremare le coronarie. Lunedì - tra le tante
iniziative in programma - gli alunni polesani avranno dunque l'occasione di conoscere da vicino
l'arte di fare il pane, le praline di cioccolato e il gelato, mentre la scuola primaria Anna Frank di
Adria porterà in scena uno spettacolo sui corretti stili di vita. In più verrà anche allestita una mostra
dei lavori realizzati dalle scuole proprio sul tema "Pane, amore e cioccolato", con un concorso che
vedrà l'assegnazione di un computer offerto dalla Cna (la giuria si riunirà oggi al Censer per
valutare tutte le opere).
Luigi Osti, presidente del Censer, ha messo a disposizione gratuitamente la struttura espositiva di
viale Porta Adige. «È un'iniziativa interessante e coinvolgente - commenta - che guarda
all'educazione alimentare senza dimenticare la "golosità". Quello che vogliamo organizzare anche
noi durante la Fiera di ottobre: si chiamerà "CiocoRo" ed avrà per protagonisti i produttori locali di
cioccolato».
Lunedì, 12 Febbraio 2007
ADRIA Intervista a Renato Nonnato, uno dei fondatori della scuola aperta nel 1967. «Oggi c’è
una forte esigenza di qualificazione professionale da acquisire sul campo»
Alberghiero, 40 anni di costante crescita
1967- 2007. I primi 40 anni di storia dell'istituto Alberghiero di Adria , la fabbrica più "in attivo"
della provincia, sono racchiusi in queste due date. Il professor Renato Nonnato, gran parte di questi
40 anni li ha vissuti in prima persona. L'ha fondata, ha visto nascere la scuola e ne ha seguito tutte
le vicende, inizialmente difficili e complesse. «Le ho vissute con la passione di chi sente che la
scuola gli appartiene come fosse una sua creatura».Com' è nata l'idea? «La scuola Alberghiera, ora
istituto Alberghiero , è nata da una idea - Albarella. L'isola stava per sorgere a nuova vita ed i
progetti nei settore turistico diventavano ambiziosi. Gli operatori turistici sentivano pertanto
l'urgenza di forgiare un vivaio di persone qualificate in ambito alberghiero che potessero
rispondere alle esigenze dei nuovi turisti. La scuola, richiesta al professor Giovanni Sandonà,
preside dell'istituto professionale per il commercio di Adria , autorizzata dal ministero quale
succursale dell'istituto stesso, vide la luce nel 1967. Fu ospitata all' "Alexander" di Rosolina Mare.
La frequentarono nel primo anno 34 allievi, ma la sede era disagiata, troppo distante dal centro
abitato. Nel secondo anno, inoltre, si passò da 1 a 3 classi, da 34 a 90 allievi. Serviva pertanto un
luogo più idoneo che venne individuato ad Adria , quale centro tra il basso e l'altopolesine e
precisamente in un edificio, l'"Oasi S.Francesco", in consegna alla parrocchia di Santa Maria
Assunta della Tomba, che poteva ospitare oltre 200 alunni. Qui oltre alle aule fu possibile realizzare
tutti i servizi per le esercitazioni pratiche: cucina e sala-bar».Quali corsi esistevano? «Allora
esisteva solo un corso biennale che preparava gii studenti al servìzio cucina e sala - bar. Nel 197172 nacque il terzo corso, il cosiddetto diploma di qualifica. Dal terzo al quarto ed al quinto anno il
passo è stato breve. Nel 1976-77 nascono gli anni del post qualifica e si arriva alla
maturità».Dall'Oasi S.Francesco a via Aldo Moro...
«La vita della scuola non è' stata molto facile perchè alla luce dei risultati positivi degli allievi,
richiesti per la loro professionalità, il loro numero è andato via via aumentando. Ci fu bisogno
presto di una nuova sede unitaria capace di contenere almeno 500 allievi. Nel 1985 infatti fu
inaugurato l'attuale edificio di via Aldo Moro e nel 1988-89 l' Alberghiero ottenne
l'autonomia».Qual è la molla di tanto sviluppo in un arco di anni relativamente breve?
«L'entusiasmo iniziale che non è mai venuto meno, neanche quando ci sono state non poche
difficoltà. E poi la passione, la voglia di fare, la voglia di toglierci di dosso l'etichetta di "polentoni",
affibbiata a noi polesani soprattutto con l'alluvione. La scuola ci è riuscita perchè i nostri giovani si
sono inseriti nei miglior alberghi».Secondo lei cosa attualmente sì richiede da parte del mondo del
lavoro ai giovani che escono dall'Ipssar? «Sta calando la domanda dei portapiatti e c'è una forte
esigenza di qualificazione professionale che richiede studio, impegno ed esperienza che si
acquisisce, una volta che gli studenti sono usciti dalla scuola, gradualmente sul campo. Il mercato
richiede manager, ormai ci dobbiamo confrontare con Europa». E con il pensiero di Nonnato rivolto
all'Europa, passato e presente dell'Alberghiero , diventano stimolo, per tutti coloro che operano in
questo istituto, per guardare con fiducia al futuro. Guido Fraccon
Martedì, 13 Febbraio 2007
Al Censer si è parlato di sana alimentazione davanti a una platea di un migliaio di ragazzi dalle
scuole materne alle medie. Rivalutato il ruolo della merenda e dei valori nutritivi dei prodotti
tradizionali
Meno tv e più pane e cioccolato per i bambini
(n.a.) "Pane, amore e cioccolato" ha raccolto al Censer oltre mille studenti, di scuole elementari e
medie della provincia insieme ai bambini delle materne polesane, per un appuntamento con le
buone abitudini alimentari. Nulla a che fare con la fortunata serie di film anni '50 ricordata nel
titolo, ma la collaborazione di Cna, Ulss 18 e 19, Rovigo fiere, Istituto alberghiero di Adria , Slow
food ed Ente Parco del Delta, che insieme hanno messo in concorso le idee dei più giovani sul tema
dell'educazione alimentare. Al mattino e fino alle 16, sono stati distribuiti il pane di "Il fornaio
biologico" e le creazioni di cioccolato del laboratorio di "Tecniche di preparazione delle praline"
dell'Ipssar di Adria , allestito accanto al laboratorio degli associati Cna specializzati nella
produzione del gelato artigianale. Tra gelati, pane e quadretti di cioccolato, racconti animati, maghi
e palloncini colorati, gli studenti hanno esposto gli elaborati in concorso: sono stati premiati (con un
computer portatile) la scuola primaria "Vittorino da Feltre" di Adria , classificata al primo posto
davanti alle elementari di Grignano "Milan" e "Sichirollo" di Rovigo. «Le abitudini nutrizionali si
instaurano in età infantile e influiscono sui livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue», ha
spiegato Fiorella Costa dell'Ulss 18. «E non è un luogo comune - ha aggiunto - che i bambini di
oggi trascorrano troppe ore davanti alla tv, mentre dovrebbero recuperare le vecchie abitudini di
uscire all'aperto a giocare, e di fare merenda con la frutta, oppure con pane e cioccolato».
Se è vero che siamo quello che mangiamo, allora «occorre fare attenzione alla qualità: l'uso della
miscela di cacao, a differenza dei surrogati, richiede esperienza e impegno nella lavorazione, ma
garantisce un prodotto di alta digeribilità e con caratteristiche nutrizionali definite», ha affermato
Pier Giovanni Buson, rappresentante della categoria pasticcieri della Cna. Il Polesine conta proprio
due artigiani, Ernesto Milani e Sergio Schiesari, riconosciuti nella "Guida delle pasticcerie d'Italia"
del Touring club. Milani, Schiesari e i pasticcieri polesani si ritroveranno al Censer a fine ottobre
per "CiocoRo", la nuova rassegna all'interno di Rovigo espone, la fiera campionaria dell'Ottobre
rodigino.
Martedì, 13 Febbraio 2007
CEREGNANO Ventisette computer a disposizione degli studenti della "Carlo Goldoni" e dei
cittadini
Inaugurata la nuova aula multimediale
Ceregnano
È attrezzata e funzionale la nuova sala multimediale della scuola secondaria di primo grado "Carlo Goldoni". L'aula, dotata di
ben 27 computer che lavorano in rete, un video proiettore, uno scanner con stampante laser e un portatile è stata inaugurata
domenica mattina alla presenza di numerose autorità, del sindaco Lucia Nadia Ferrarese, di Laura Negri, assessore provinciale
alla cultura e al turismo e di Loris Roccatello, preside dell'Istituto comprensivo di Ceregnano, Villadose, Gavello e San Martino
di Venezze.
«Si tratta di un momento importante per la comunità - ha esordito Roccatello - finalmente i ragazzi avranno la possibilità,
attraverso il controllo e la mediazione degli insegnanti, di interfacciarsi al mondo della cultura tecnologica, rimanendo al passo
coi tempi, ampliando le proprie esperienze conoscitive e sperimentando nuove attività didattiche».
Soddisfatto anche il sindaco che ha ringraziato la Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo per i supporti informatici
donati all'intera cittadina. Non saranno infatti solo i ragazzi a beneficiare dell'investimento culturale perché l'aula, realizzata
con l'impegno dell'amministrazione comunale sarà aperta a tutti. Ferarrese si è poi rivolta agli alunni e ha chiesto loro di dare
allo spazio un nome in grado di ricondurre alla mente il ricordo e le gesta di qualche importante personalità che in passato ha
operato nel territorio. Dopo le benedizioni di Don Valentino Tonin e il classico taglio del nastro, la cerimonia si è conclusa con
un buffet preparato dai ragazzi dell'istituto alberghiero di Adria .
Sara Brusaferro
Giovedì, 15 Febbraio 2007
TAGLIO DI PO - Gli organizzatori ...
TAGLIO DI PO - Gli organizzatori del corso per la conoscenza del territorio, che si effettua nella sala conferenze della biblioteca
comunale di vicolo Oroboni, in occasione della seconda lezione tenuta dalla docente di lettere all'Istituto Alberghiero di Adria
, Chiara Crepaldi di Adria , sul tema "Tradizioni popolari del Polesine", si sono trovati in difficoltà a far entrare tutti i 150
iscritti e diversi altri uditori: la sala si è dimostrata troppo piccola. Insomma, la partecipazione alla terza edizione di questo
corso, è già un grande successo per la società "Aqua" di Taglio di Po che ha costruito il corso e per l'assessore all'ambiente,
Alberto Fioravanti.
La relatrice, grazie anche alle sue capacità coinvolgenti, sia espressive che dimostrative, prendendo come base della sua
lezione l'ultimo suo libro "Ganzèga" realizzato con la collaborazione di Paolo Rigoni, pubblicato con l'associazione culturale
Minelliana nel 2006, è stata ripetutamente applaudita. Il libro è la sintesi di una vasta raccolta documentaria, condotta nel
quinquennio 2000-2005 assieme agli studenti dell'Alberghiero . Chiara Crepaldi si è soffermata su particolari momenti di
festa collegati al cibo come quelli della "polenta infasolà" piatto rituale dei morti, ma anche al profondo significato simbolico del
"cibo della riconciliazione", quel mangiare insieme dopo una "tampelà" sotto le finestre di casa per la felice conclusione di una
trasgressione di coppia, del cibo redistribuito attraverso le "questue" in previsione delle feste calendariali, solstiziali ed
equinoziali (ciarastélla, bonìn bonano) e altre feste come Halloween (artefice della sua istituzione la scuola), il capodanno
celtico, i riti dell'estate, e tante altre ancora. «Prezioso - ha detto Chiara - è stato l'impegno dei ragazzi che hanno realizzato
tantissime interviste, perchè ognuno è stato portatore di una piccola storia, familiare o di paese». La relatrice, memore del
successo avuto nella precedente edizione, ha voluto ancora una volta concludere la lezione utilizzando la piccola fisarmonica e
la chitarra, suonando il valzer musicato nel 1914 dal tagliolese Vittorio Spadon, ma anche cantando, accompagnandosi con i
sui strumenti musicali, canzoni tristi scritte da Maria Carlini di Corbola "Un soldato..." e Gigi Fossati di Rovigo "Terra e acqua"
musicata da Liberovic, canzoni allegre: "Con la testa in zo, le gambe in sù, con le braghe in man", "Marideve pur putele" e "La
tetintola - la tetontola".
Martedì, 20 Febbraio 2007
È emerso nell’ambito della giornata "Nutrilandia 4" dedicata al pesce. L’istituto vuole proporsi
come una realtà che produce professionalità e cultura culinaria
L'Alberghiero punta al salto di qualità
Adria
L'istituto Alberghiero cambia rotta e rivendica un suo ruolo ben definito all'interno del panorama scolastico. L'Ipssar, infatti,
nell'anno del suo primo quarantennio, chiede di essere inquadrato diversamente e di essere considerato non più solo come
fucina di cuochi o camerieri, ma come un istituto che produce cultura e professionalità elevate al pari delle altre realtà
scolastiche. Basti pensare che la scuola, al termine ovviamente del corso quinquennale di studi, apre le porte a moltissimi
atenei. Si va dalle scienze e tecnologie alimentari all'economia ed alla gestione dei servizi turistici.
Questo è emerso dall'appuntamento dei giorni scorsi, nell'ambito dell'iniziativa Nutrilandia 4, promossa dalle due Ulss rodigine
e dall'Ipssar stesso. Protagonista principe della giornata, il pesce, visto a 360 gradi. Anche se è scientificamente provato che in
Grecia, agli albori della civiltà, la cucina divenne un'arte ed i primi cuochi professionisti venivano stimati quanto i saggi,
l'Ipssar vuole andare oltre. Non solo cucina, ma soprattutto cultura. Durante la giornata, infatti, l'Alberghiero è riuscito
perfettamente ad abbinare l'informazione scientifica con quella culinaria, grazie ad un pool di esperti: dal docente di cucina,
Mauro Battocchio, a quello di scienze dell'alimentazione, Paola Melato, che ha puntualizzato, passo dopo passo, gli aspetti
nutrizionali delle varie specie. Compito poi dell'insegnante di italiano, Chiara Crepaldi, collegare il pesce agli aspetti culturali e
folkloristici, mentre un veterinario ha fornito una puntuale informazione sulle tipologie, sulla qualità, sulle caratteristiche e
sulla freschezza del pescato. Il menù, che circa una sessantina di fortunati hanno potuto gustare, variava per quanto riguarda
gli antipasti, dalle sarde in saore ai crostini, allo sgombro. E poi alici, moscardini, cozze, fasolari, calamari, seppie e sardine. I
primi prevedevano un tris di pennette al tonno, fusilli con alici e zuppa di pesce azzurro. Per quanto riguarda i secondi, la
scelta era vastissima: coni di baccalà, spiedini di ostriche fritte, baccalà con pachino ed olive nere, sgombro saltato al vino
rosso, cefalo al carciofo, lucerna al forno, medaglioni di mais, arringa con cassè e timo, seppie in umido, anguilla e sogliola.
Per chiudere una deliziosa bavarese al limone ma soprattutto la voglia dell'Ipssar di mettersi in gioco e di evadere dagli
stereotipi in cui finora, anche per colpa sua, era stato relegato, pronto ad affrontare nuove sfide in campo scientifico e
culturale.
Mercoledì, 21 Febbraio 2007
Perlasca, una lezione di vita
L'auditorium Saccenti di via Aldo Moro ha ospitato l'incontro tra Franco Perlasca e gli studenti di Colombo, Bocchi, Maddalena e
Alberghiero . Al centro della giornata la figura e l'insegnamento di Giorgio Perlasca. Si è trattato più che di un incontro di una
lezione di vita. Perlasca ha precisato che «ciò che è stato, l'odio ed il disprezzo per gli altri, può sempre ritornare anche se in
forme diverse. È necessario pertanto aver memoria di quanto è accaduto, perché chi non ha memoria del passato, rischia di
doverlo vivere».
Sabato, 24 Febbraio 2007
La Coldiretti e le due Ulss espandono l’iniziativa avviata l’anno scorso coinvolgendo le scuole
medie. Il presidente Bosco: «Promuoviamo i prodotti genuini»
All'intervallo soltanto spuntini biologici
(f.p.) Stop alle merendine industriali tra i banchi. Arriva lo spuntino biologico, tipico e polesano per cinquemila studenti delle
medie e delle superiori prelevabile direttamente dai distributori automatici presenti a scuola.
Con il dogma "La salute si costruisce in classe imparando stili di vita e alimentazione più sani", i servizi di igiene degli alimenti
e della nutrizione delle Ulss 18 e 19, l'istituto alberghiero e il servizio di educazione alla salute dell'Ulss adriese provano a
migliorare il modo di nutrirsi degli under 18.
Quattro anni fa nacque Nutrilandia con l'obiettivo di insegnare alla popolazione scolastica che lo stile alimentare e l'attività
motoria mettono al riparo da malattie metaboliche come l'obesità e il diabete.
L'iniziativa quest'anno punta anche sulle classiche merendine che i ragazzi sgranocchiano nelle pause di metà giornata. E per
garantire la genuinità del mangiar sano made in Polesine è scesa in campo anche la Coldiretti che ha coinvolto i propri
imprenditori da sempre in prima linea sul fronte delle produzioni tipiche ottenute con metodi biologici e garantiti.
È nata così "La merenda sana" che con incontri nelle scuole, è stata presentata a insegnanti e ragazzi da Coldiretti, produttori
e distributori La Ristora sotto il coordinamento del Servizio igiene alimenti e nutrizione della dietista Monica Cibin e del medico
Giuseppe Cortese. Il primo esperimento fu fatto l'anno scorso nel solo Alberghiero di Adria . Quest'anno partecipano, invece,
le medie di Porto Viro e Manzoni ad Adria , gli istituti superiori Viola, quattro sedi del commerciale e geometri, l'Alberghiero ,
il Bocchi, il Galilei e l'Ipc sempre di Adria , l'Itc di Porto Viro e l'Ipsia di Porto Tolle.
Da lunedì e fino al 29 aprile l'iniziativa assumerà anche il carattere del concorso con i bollini che potranno essere raccolti dai
ragazzi acquistando le merende biologiche e che alla fine daranno diritto a una ricarica telefonica per il cellulare.
I dettagli dell'operazione sono stati illustrati dalla Coldiretti che ha messo l'accento sul significato di far avvicinare i ragazzi a
un'alimentazione attenta alla genuinità dei prodotti. Tra questi figurano il panbiscotto del forno Boscolo di Loreo, i succhi
biologici di Abafoods, lo yogurt Deltalat di Badia e le mele Dal Vecchio di Pincara. «Il valore dell'iniziativa lo si individua nel
legame che i prodotti hanno con il territorio - sottolinea Valentino Bosco, presidente della Coldiretti - una collaborazione con la
scuola che promuove la genuinità delle nostre produzioni tipiche».
Domenica, 4 Marzo 2007
Domani l'addio a Lena Cuberli
La comunità adriese renderà domani alle 15.30, in Cattedrale, l'estremo saluto all'ex maestra elementare Lena Lodo, vedova
Cuberli, deceduta venerdì, a 87 anni, dopo una breve malattia, presso il Centro servizi anziani. Persona molto conosciuta e
stimata, sia in città che nel bassopolesine, per aver insegnato ad intere generazioni, lascia i figli Alberto, responsabile lavori
pubblici del Comune di Porto Tolle, e Chiara, docente presso l'istituto Alberghiero .