PART TIME

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PART TIME
37 - PART TIME
37.1 NOZIONI GENERALI1
Le domande di part time per il personale in servizio, sia Aree professionali che Quadri direttivi, possono
essere accolte dall’azienda in base alle esigenze organizzative e produttive nella misura del 20% rispetto
all’organico complessivo dei lavoratori.
L’avvio del contratto a part time avviene con la firma del nuovo contratto di lavoro presso la Direzione
Provinciale del Lavoro.
Il part time può essere:
• a tempo determinato: lavoratore e azienda concordano la durata del part time
• a tempo indeterminato: senza limiti di durata2.
In entrambi i casi il lavoratore può chiedere il reintegro a tempo pieno: in caso di part time a tempo
determinato l’azienda accoglierà le domande compatibilmente con le proprie esigenze; nel caso di part
time a tempo indeterminato, stante un preavviso di almeno tre mesi da parte del lavoratore/lavoratrice,
l’azienda sarà tenuta ad accogliere la richiesta3.
37.2 ACCOGLIMENTO DELLE DOMANDE DI PART TIME
Ad eccezione del personale in servizio a Carive che ha una normativa specifica (vedi paragrafo
successivo, le domande di trasformazione del proprio rapporto da tempo pieno a part time per
l’assistenza a figli handicappati o familiari conviventi portatori di grave handicap devono essere accolte
dall’azienda entro 6 mesi dalla data di presentazione4.
Il D.Lgs. 276/2003 ha recentemente introdotto il diritto alla trasformazione del contratto a part time per il
personale affetto da patologie oncologiche, per il quale vi sia una ridotta capacità lavorativa (anche a
causa delle terapie) certificata dalla Commissione medica dell’ASL.
Tutte le altre richieste sono evase secondo il seguente ordine di priorità5:
• assistenza figli da 0 a 3 anni di età, ovvero anziani malati o malati cronici
• assistenza figli da 3 a 10 anni di età, ovvero gravi motivi di salute dei richiedenti
• motivi di studio o altri gravi motivi personali dei richiedenti.
Nell’ambito delle priorità elencate, viene considerato anche il numero dei figli frequentanti la scuola
dell’obbligo.
37.2.1 Accoglimento delle domande di part time del personale Carive
Per il personale in servizio a Carive con anzianità di servizio di almeno 2 anni, le richieste di
trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a part time sono evase secondo il seguente ordine
di priorità:
• gravi e documentati motivi di salute
• assistenza familiari handicappati o tossicodipendenti o comunque in condizioni di non
autosufficienza
• assistenza figli fino a 5 anni di età compiuti
• assistenza figli da 6 a 7 anni di età compiuti
• assistenza figli da 8 a 10 anni di età compiuti
• motivi di studio in corsi di laurea attinenti all’attività esercitata in azienda
• ulteriori motivi da valutare caso per caso.
L’azienda si impegna ad accogliere tutte le richieste di part time relativi alle prime due casistiche.
Al termine dell’aspettativa per maternità, le domande di part time per assistenza figli verranno accolte
entro il mese successivo a quello di presentazione della richiesta.
37.3 ORARIO DI LAVORO
Il part time può essere:
1
D.Lgs 61/00 modificato dal D.Lgs. 100/01 e dal D.Lgs. 276/03.
Dato il numero significativo di richieste, da parecchi anni l’azienda concede solo part time a tempo determinato.
3
CIA, art. 57.
4
CIA, art. 57. Vedi capitolo “HANDICAP”.
5
CIA, art. 56.
2
•
orizzontale: l’orario di lavoro ridotto è distribuito su tutti i giorni della settimana, sia in modo
uniforme che diversificando l’orario in alcuni giorni (da minimo 3 ore a massimo 6 ore e 30
minuti al giorno);
• verticale: la prestazione è concentrata in alcuni giorni interi della settimana (da minimo 2
giorni a massimo 4 giorni);
• misto: una combinazione tra part time orizzontale e part time verticale (ad esempio, per tre
giorni l’orario è di 5 ore e per due giorni è intero);
• ciclico: la prestazione è concentrata in alcune settimane nel mese o in alcuni mesi nell’anno.
La durata settimanale dell’orario di lavoro è compresa fra un minimo di 15 e un massimo di 32,5 ore
settimanali, senza obbligo di ripartizione uniforme nella settimana o nel mese, fermo il limite massimo
giornaliero di 9 ore.
La durata giornaliera dell’orario di lavoro, qualora non venga effettuato l’intervallo meridiano, non può
superare le 6 ore6.
Nelle giornate semifestive il personale a part time mantiene il proprio orario di entrata, mentre anticipa
quello di uscita in modo proporzionale a quello del personale a tempo pieno, riducendo di 1/3 il proprio
orario.
•
•
•
part time di 4 ore giornaliere: l’orario di lavoro sarà di 2 ore e 40 minuti;
part time di 5 ore giornaliere: l’orario di lavoro sarà di 3 ore e 20 minuti;
part time di 6 ore giornaliere: l’orario di lavoro sarà di 4 ore.
37.4 ELASTICITÀ DI ORARIO
Il personale part time, con esclusione dei part time in servizio a Carive, può richiedere l’elasticità
d’orario di 45 minuti in ingresso, che deve essere recuperata in uscita nella stessa giornata (non è
possibile il recupero settimanale)7.
37.5 LAVORO SUPPLEMENTARE
L’azienda può richiedere al personale a part time delle Aree Professionali l’effettuazione di prestazioni
supplementari nei limiti di 2 ore al giorno e 50 ore per anno esclusivamente per:
• operazioni di quadratura
• interruzioni temporanee nel funzionamento di strumenti elettronici
• assenze impreviste di altri dipendenti della stessa filiale / ente.
Per i part time orizzontali il compenso è pari alla paga oraria ordinaria fino al limite delle 7 ore e 30
minuti di orario giornaliero, e con la maggiorazione del 25% per la parte eccedente. Per i part time
verticali, le ore di straordinario vengono invece remunerate con la maggiorazione del 25%, come previsto
per il personale a tempo pieno.
Non si applicherà alcuna maggiorazione per la partecipazione a corsi di formazione: le ore vengono
remunerate con la paga ordinaria8.
Ricordiamo, infine, che la normativa sul lavoro supplementare del personale a part time non si applica ai
Quadri Direttivi, che hanno la cosiddetta “autogestione”.
37.6 TRATTAMENTO ECONOMICO
Il trattamento economico del part time viene determinato proporzionando la retribuzione complessiva del
personale a tempo pieno (con caratteristiche analoghe) alla minore durata della prestazione lavorativa.
L’indennità di rischio è erogata con gli stessi criteri del personale a tempo pieno (part time orizzontale:
indennità senza maggiorazione; part time verticale: indennità piena con maggiorazione prevista)9.
L’indennità locali sotterranei viene corrisposta quando l’adibizione del part time superi mediamente nella
settimana la metà del normale orario di lavoro giornaliero.
Per il personale a part time il buono pasto è di importo diverso in base al tipo di contratto:
• part time orizzontale senza intervallo è di € 4,1310;
6
D.Lgs. 66/2003
CIA, art. 55.
8
CIA, capitolo 17, dichiarazione dell’azienda.
9
CIA, art. 55.
10
CIA, art. 58. Per le modalità di erogazione, vedi capitolo “BUONO PASTO”.
7
•
•
•
part time orizzontale con intervallo è di € 5,16;
part time verticale è di € 5,16;
part time misto è di € 4,13 o € 5,16 in base alla prevalenza dei giorni a part time o a tempo
pieno nella settimana11.
Per i part time in servizio a Carive, con orario di lavoro superiore al 50% dell’orario a tempo pieno, viene
riconosciuto il buono pasto di € 5,16.
37.7 ANZIANITÀ / AUTOMATISMI
I periodi di lavoro a part time sono equiparati a quelli a tempo pieno per comporto di malattia, scatti
tabellari, automatismi e termini di preavviso.
37.8 FERIE E PERMESSI EX FESTIVITÀ SOPPRESSE
Il trattamento di ferie è equiparato a quello a tempo pieno.
Se un lavoratore è nello scaglione dei 25 giorni lavorativi di ferie e ha un part time
orizzontale un orario di 4 ore giornaliere, avrà diritto a 25 giorni di ferie. Se il lavoratore
avesse, invece, un part time verticale settimanale, mensile o annuo, i giorni di ferie vanno
riproporzionati al minor numero di giornate lavorative. Così un part time, con orario di 3
giorni settimanali, avrà diritto nello stesso modo a 5 settimane di ferie (se nello scaglione
relativo ai 25 giorni), ognuna delle quali gli verrà conteggiata per tre giorni e il suo periodo totale di
ferie sarà formalmente di 15 giorni lavorativi.
I permessi relativi alle festività soppresse, verranno riconosciuti al personale a part time con gli stessi
criteri previsti per il personale a tempo pieno.
37.9 PERMESSI FRAZIONATI
I part time non hanno la banca delle ore, ma hanno invece diritto a 4 giorni annui di permesso frazionato
(cioè 30 ore), che vanno proporzionati al proprio orario di lavoro.
Ricordiamo che i PFR dovranno essere utilizzati inderogabilmente entro il 31 dicembre, sotto forma di
permesso retribuito anche frazionabile nel limite minimo di un’ora e potranno essere collegati a periodi
di ferie. Se non utilizzati nell’arco dell’anno, si perdono e non verranno monetizzati.
Nel caso di inizio o scadenza del contratto a part time in corso d’anno, verranno calcolati anche in base ai
mesi a part time (per i mesi a tempo pieno maturano proporzionalmente le 23 ore della banca ore e il
giorno di PFR).
Nel momento della trasformazione del contratto a part time, le 23 ore di riduzione annua riversate nella
banca delle ore vengono riproporzionate al periodo lavorato a tempo pieno. In questo modo, le ore di
straordinario che obbligatoriamente vengono riversate nella banca delle ore non sono più 27 (per arrivare
al limite di 50 ore annue)12, ma aumentano in modo correlato al proporzionamento delle 23 ore. Dopo i
suddetti conteggi, le eventuali ore residue potranno essere recuperate con le stesse regole e scadenze
della banca delle ore.
37.10 PERMESSI
Tutto il capitolo dei permessi si applica come per i lavoratori a tempo pieno, salvo quanto previsto per i
lavoratori studenti. Infatti, al personale a part time verticale spetta il giorno di permesso per l’esame ed
un giorno precedente se coincide con la prestazione lavorativa, mentre i giorni di permesso per l’esame
di laurea vengono proporzionati al minor numero di giornate di lavoro.
37.11 ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA
Le prestazioni garantite ai part time sono identiche a quelle per il personale tempo pieno13. Resta inteso
ovviamente che, proprio in ragione di ciò, le contribuzioni dei part time non sono calcolate sul salario
reale, ma su quello che essi percepirebbero, a parità di grado e anzianità, lavorando a tempo pieno.
11
E’ una applicazione da parte dell’azienda.
Vedi capitolo “LAVORO STRAORDINARIO”.
13
Vedi capitolo “ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA”.
12
37.12 PREVIDENZA
I periodi di lavoro a part-time si considerano come interi ai fini della maturazione del diritto, dunque è
come se si fosse lavorato a tempo pieno. In pratica, 20 anni di lavoro a part time e 20 anni di lavoro a
tempo pieno sono 40 anni di anzianità contributiva utile per poter andare in pensione. Questa norma è
applicabile a condizione che risulti erogata per ciascuna settimana una retribuzione superiore al
“minimale retributivo”14 previsto dall’INPS: nel nostro settore non ci sono problemi in quanto le
retribuzioni a part time superano il minimale retributivo.
Nel caso di part time “ciclico”, i periodi di non lavoro sono scoperti sia ai fini del diritto che della misura
della pensione.
Il calcolo della pensione per i periodi a part time è analogo a quello dei periodi a tempo pieno con
risultati ovviamente proporzionali alla retribuzione percepita. Ricordiamo che il sistema di calcolo varia
in base all’anzianità contributiva maturata al 31/12/199515.
Nel sistema di calcolo “contributivo”, la pensione si ottiene moltiplicando il montante contributivo
individuale (cioè il 33% della retribuzione di ogni anno, debitamente rivalutata, che per il part time è
inferiore a quella del tempo pieno) per il coefficiente di trasformazione relativo all’età dell’assicurato alla
data di decorrenza della pensione.
Nel sistema di calcolo “retributivo”, la pensione si ottiene applicando l’aliquota di rendimento pari al 2%
per ogni anno di lavoro alla retribuzione media degli ultimi 10 anni, debitamente rivalutata. L’aliquota di
rendimento sarà ridotta proporzionalmente negli anni di lavoro a part time: ad esempio, nel caso di part
time orizzontale di 5 ore al giorno, l’aliquota di rendimento annua sarà pari a 1,33%. L’aliquota di
rendimento viene applicata alla media delle retribuzioni degli ultimi 10 anni. Ovviamente, per non
penalizzare i lavoratori che effettuano il part time negli ultimi anni di lavoro, il periodo di riferimento per
il calcolo della retribuzione pensionabile è proporzionalmente maggiorato: per il lavoratore a tempo
pieno il calcolo viene effettuato sulle retribuzioni relative alle ultime 520 settimane (10 anni), per il
lavoratore a part time con la stessa anzianità e con orario di 2/3 il periodo di riferimento diventa di fatto
di 15 anni.
Il personale già dipendente del Istituto Bancario San Paolo al 31/12/1990 è iscritto alla Cassa di
Previdenza, che eroga una prestazione integrativa della pensione Inps fino ad arrivare all’erogazione di
una pensione pari al 2,25% per ogni anno di servizio, calcolato sull’ultimo stipendio ragguagliato ad
anno. L’aliquota del 2,25% sarà ridotta proporzionalmente negli anni di lavoro a part time e, per non
penalizzare coloro che sono a part time al momento del pensionamento, il calcolo verrà effettuato
sull’ultima retribuzione rapportata al tempo pieno.
37.11.1 Contribuzione volontaria16
Mentre in altri settori, dove le retribuzioni dei part time sono talvolta inferiori al “minimale retributivo”,
o nel caso di part time “ciclico” la contribuzione volontaria è utile anche ai fini del raggiungimento del
diritto, nella nostra realtà il versamento della contribuzione volontaria vale solo ai fini della misura della
pensione, quindi per integrare l’importo della futura pensione. La contribuzione volontaria è onerosa ed è
interamente a carico del lavoratore. Il costo è pari all’intera contribuzione previdenziale stabilita ogni
anno17 calcolata sulla quota di retribuzione mancante rispetto al tempo pieno. Ancorché i contributi
volontari siano deducibili dal reddito ai fini della tassazione, il costo è quindi molto elevato: occorre
pertanto valutare la convenienza o meno di effettuare tale versamento. La domanda va presentata
all’Inps, anche tramite Patronato INCA-CGIL18, entro i 12 mesi dalla data di consegna del CUD
dell’anno in questione19. La presentazione della domanda non comporta alcun obbligo al versamento.
14
Per evitare la costituzione di posizioni assicurative di comodo è stabilito un livello minimo retributivo, indicizzato
annualmente, al di sotto del quale la copertura assicurativa non è “piena”. Per il 2006 il minimale di retribuzione è pari a €
171,03. Se il datore di lavoro versa comunque un importo inferiore, il lavoratore si vedrà ridotta l'anzianità contributiva in
misura proporzionale all'importo versato.
15
Sistema retributivo e sistema contributivo:
Lavoratori con almeno 18 anni di anzianità contributiva al 31/12/95: sistema retributivo.
Lavoratori che hanno iniziato a lavorare dopo il 31/12/95: sistema contributivo.
- Lavoratori che hanno iniziato a lavorare prima del 1/1/96 ma che alla data del 31/12/95 avevano un’anzianità
contributiva inferiore a 18 anni: sistema di calcolo misto (sistema retributivo per la quota maturata al 31/12/95 e
sistema contributivo per la quota maturata dal 1/1/96).
16
Circolare INPS n. 29 del 23/2/2006.
17
Per il 2006 è il 30,07%.
18
L’indicazione delle Sedi del Patronato INCA CGIL è reperibile sul sito www.inca.it
19
Ad esempio, per i periodi di lavoro a part time svolti nel 2005 il termine è quindi il 15 marzo 2007.
Per il personale già dipendente dell’Istituto Bancario San Paolo al 31/12/1990, la Cassa di Previdenza
non prevede la contribuzione volontaria: pertanto, non vi è alcuna convenienza a effettuare eventuali
versamenti contributivi volontari all’Inps, i quali non aumenterebbero comunque l’importo complessivo
della pensione.
NOTA BENE: Le normative collegate a maternità e permessi per handicap sono
trattate nei capitoli “MATERNITÀ E PATERNITÀ” e “HANDICAP”.