sommario - Ordine Avvocati Roma
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FO RO MANO 3-4 R O NOTIZIARIO DEL CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA MAGGIO - AGOSTO ANNO 2010 SOMMARIO EDITORIALE L’Editoriale del Presidente Editoriale Editoriale PRESENZE DEI CONSIGLIERI ALLE ADUNANZE ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO Le Adunanze FORMAZIONE CONTINUA Accreditamento di eventi/attività formative PARERI DEONTOLOGICI IL NOSTRO MONDO Visita del Dott. Giorgio Santacroce Presidente della Corte di Appello di Roma Disfunzioni Ufficio Notifiche Progetto di modifica tabellare relativo alle Sezioni Civili Prima e Prima bis del Tribunale Inaugurazione portale Processo Civile Telematico Protocollo d’intesa per la sperimentazione del Processo Tributario Telematico Progetto “Fascicoli sicuri” Tagli alla Giustizia Municipio XI: costituzione Consulta femminile Processo Telematico Fallimentare Riunione dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio Ufficio U.N.E.P.: implementazione servizi Accesso ad internet wi-fi presso le sedi giudiziarie romane Processo Civile Telematico – Settore Esecuzioni Immobiliari Protocollo d’intesa per l’individuazione e la chiusura di procedure concorsuali vetuste Emissione decreti di omologazione delle separazioni consensuali in assenza di figli minori da parte dei Notai FORO ROMANO ANNO LXI 279 285 288 291 293 437 443 457 459 460 461 461 461 462 462 462 463 464 465 465 Direttore Responsabile Antonio Conte Redattore Giovanni Cipollone Segretario di Redazione Piero Paris Stampa Centro Poligrafico Romano Via Dorando Petri, 20 00011 - Bagni di Tivoli Redazione Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma Palazzo di Giustizia Piazza Cavour 00193 - Roma Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 1866 dell’11.12.1950 466 469 Tutti gli iscritti all’Ordine possono collaborare al Notiziario “Foro Romano” con articoli su problemi di interesse generale. 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Agevolazioni e/o convenzioni a favore degli Avvocati romani Aggiornamento sintetico, immediato e gratuito sugli sviluppi delle nuove tecnologie applicate alla professione Istituzione “Tavolo di concertazione con le Associazioni forensi” maggiormente rappresentative Incontro con la Dott.ssa Cavallo, Presidente del Tribunale per i Minori di Roma Esami Avvocato – Sessione 2010 Incontro con il Dirigente della Sezione Decreti Ingiuntivi del Tribunale di Roma Ufficio U.N.E.P.: incontro per implementazioni informatiche Sito web dell’Ordine: nuove funzionalità La Riforma della libertà di stampa del processo penale L’Avvocato tra verità e segreto Tornei Justitia Convegni In ricordo di Elio Fazzalari In ricordo di Giampiero Arci EXTRAVAGANTES Cratino (uno dei padri della commedia greca antica Un’ipotesi sull’esclusione della lingua italiana dal Parlamento Europeo PHILOGHELOS COMUNICAZIONI E NOTIZIE RAPPORTI INTERNAZIONALI MASSIMARIO DISCIPLINARE BILANCIO DELL’ORDINE: APPROVAZIONE CONSUNTIVO 2009 E PREVENTIVO 2010 AGGIORNAMENTO ALBO 470 472 473 473 474 474 475 476 477 479 487 488 490 490 491 494 496 497 498 500 506 566 EDITORIALE Genova XXX Congresso nazionale forense: una grande occasione per costituire un’Avvocatura forte, unita, protagonista della vita politica sociale Giovedì 25 novembre 2010 sacralizzerà l’inizio ufficiale del prossimo Congresso Nazionale Forense. Uno straordinario appuntamento che l’Avvocatura dovrà cogliere per tornare libera, unita, non condizionabile e proporsi come soggetto politico, legittimato ad ottenere – finalmente - una netta e nitida interlocuzione con i poteri e le Istituzioni dello Stato ed essere protagonista della vita politica e sociale. Il patrimonio di valori e di cultura dell’Avvocatura dovrà essere un fondamentale presupposto che consenta alla stessa una effettiva soggettività politica per confrontarsi con il Governo centrale sui problemi e gli atavici limiti strutturali del sistema Giustizia che rallentano, drammaticamente, lo sviluppo produttivo del Paese. E in questo, la Categoria forense deve rivestire un ruolo centrale e deve costituire una rappresentanza politica che sappia, finalmente, essere autorevole ed influente tanto da essere riconosciuta adeguata porta d’ascolto per le Istituzioni. È, quindi, primario interesse dell’Avvocatura tendere all’unitarietà e pretendere che una ritrovata credibilità sia direttamente proporzionale ad un ruolo da protagonista nell’amministrazione della Giustizia. Deve cambiare l’acustica delle buone intenzioni, delle cure generiche, del “politichese”. Costi sociali incalcolabili, sperpero di risorse, dati in crescita esponenziale delle statistiche sulle disfunzioni del sistema Giustizia tuonano la loro denuncia. L’effetto dura pochi giorni, poi ritorna il silenzio, rotto soltanto dai titoli dei processi da prima pagina di noti personaggi. Il Presidente della Corte di Cassazione e il Procuratore Generale della Repubblica ad inizio anno forniscono dati allarmanti sui processi pendenti. Al 30 giugno 2009 l’Italia vanta un arretrato composto da 5.625.057 processi civili e da 3.270.979 processi penali, per un totale di quasi 9 milioni di processi pendenti! Secondo il rapporto annuale della Banca Mondiale Doing Business 2010 la lentezza dei processi è causa di congelamento degli scambi ed ingenera un automatico rallentamento dello sviluppo produttivo dell’Italia e di fuga degli investitori dal nostro mercato. Il nostro Paese si posiziona al 70° posto della classifica generale della produttività ed al 150° posto per quanto riguarda lo specifico FORO ROMANO 3-4/20210 02_editoriale.pmd 279 279 16/11/2010, 8.41 EDITORIALE parametro relativo all’efficienza della Giustizia. Se si pensa che per ogni causa civile ci sono almeno due parti e che il processo penale ne coinvolge di più, ci troviamo nell’ordine di circa 25 milioni di cittadini che attendono “Giustizia”. Se ai processi in corso d’opera aggiungiamo i milioni di cittadini che hanno subìto delle ingiustizie o una giustizia giunta in forte ritardo, possiamo ben comprendere che realmente si tratta di una emergenza nazionale. Dal 1990 ad oggi abbiamo avuto 13 Ministri della Giustizia: Vassalli, Martelli, Conso, Biondi, Mancuso, Dini, Caianiello, Flick, Diliberto, Fassino, Castelli, Mastella, ora Alfano. Non abbiamo registrato provvedimenti tali da attenuare il disservizio della “Giustizia”. Quindi non è una questione di “Destra” o “Sinistra”. Tutti – e sottolineo tutti – sono stati incapaci ed inadeguati a trovare soluzioni. E’ un dato oggettivo. Ad ogni inaugurazione di Anno Giudiziario si ripetono stancamente gli stessi numeri con gli stessi problemi. Centinaia di parlamentari si sono succeduti nelle Commissioni Giustizia della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, dei quali molti Avvocati ed ex Magistrati, ma i provvedimenti legislativi volti a risolvere i problemi o sono rimasti nel cassetto o, spesso, hanno avuto un effetto contrario. Il degrado allarmante del servizio Giustizia oscura anche lo sforzo dei molti che svolgono con professionalità e rigore il proprio lavoro, mortificando ogni risultato per l’eccessivo ritardo della risposta giudiziaria. Quando si affronta la politica per la Giustizia occorre valutare la capacità di pressione che hanno le singole componenti del sistema Giustizia. Mentre i Magistrati, le Istituzioni Giudiziarie, il Parlamento con le Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali, gli Organismi Amministrativi, il Ministero della Giustizia, hanno forte potere di tipo contrattuale, gli Avvocati, che ormai in Italia raggiungono il numero di 220.000, di cui solo a Roma oltre 22.500, hanno difficoltà a dare voce alle loro proposte, far pesare le loro iniziative. Il diritto-dovere degli Avvocati di intervenire e prospettare soluzioni deve essere sostenuto dalla forza dei numeri, da una partecipazione attiva e convinta. Bisogna prendere coscienza che nelle società democratiche, pluraliste, parlamentari non sono sufficienti le buone idee, la prospettazione di soluzioni intelligenti, è necessario avere la forza dei numeri per riequilibrare il peso specifico delle altre componenti per supportare la funzione decisionale. Purtroppo per gli Avvocati il numero non è forza. Quando, insieme alle proposte, alle iniziative dei nostri organismi Istituzionali figurerà una consistente presenza unitaria e coesa di Avvocati, allora si potrà tentare di porre fine all’inarrestabile fallimento della Giustizia, cambierà l’acustica delle buone intenzioni, delle cure generiche e l’Avvocatura conterà per quello che vale e che può dare al buon governo dell’Amministrazione della Giustizia. Una semplice 280 02_editoriale.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 280 16/11/2010, 8.41 EDITORIALE analisi con la metodica costi-benefici non può non evidenziare il divario profondo tra altissimi costi e minimi benefici. Ovviamente, va ricordato che il termine ‘costi’ comprende costi di tipo sociale quali il tempo, le energie dei singoli, gli adempimenti amministrativi, la delusione per i mancati risultati, la sfiducia nella risposta dello Stato e gli altri effetti negativi che sarebbe lungo elencare. Gli Avvocati non sono assenti, vengono esclusi. Non siamo figli di un Dio minore; siamo parte integrante del sistema Giustizia. Le vicende sull’indennizzo diretto, l’abolizione dei minimi tariffari, l’abolizione del divieto del patto quota lite, l’espulsione del ruolo dell’Avvocatura dalla media conciliazione nel ruolo di difensore del cittadino, il ridicolo tentativo di escludere l’incompatibilità tra l’iscrizione all’Albo Forense ed il rapporto di lavoro subordinato di natura privatistica è la conferma che la nostra Categoria è da troppo tempo vilipesa e non considerata dalla Politica! Il nuovo appuntamento è la riforma delle professioni, annunciata come occasione storica per la modernizzazione del Paese. Sembra di capire che i privilegi degli Ordini professionali ostacolano la concorrenza nei servizi, impediscono che l’economia ed i consumatori in particolare beneficino dei vantaggi della concorrenza. Occorre togliere le barriere corporative che tutelano le rendite di posizione a scapito dell’economia. Non ci risulta di essere di ostacolo alla concorrenza e di godere di particolari privilegi. E’ un privilegio non avere una legge professionale da oltre 77 anni? Ci pare superfluo aggiungere alcunché. Per questo bisogna “abbattere gli steccati” le futili differenze, le inutili contrapposizioni ammettendo che – nonostante il lodevole impegno delle nostre Associazioni – la nostra forza non c’è. E’ un paradosso: siamo numerosi ma il nostro peso specifico è quasi pari a zero. L’impegno prioritario è moltiplicare le forme di aggregazione per coinvolgere il maggior numero di Colleghi. Dobbiamo unire, riunire, non per omologare l’autonomia del singolo professionista né le diversità ed individualità collettive che ogni Associazione legittimamente rappresenta, ma per accrescere il peso e la forza degli Avvocati nell’Amministrazione della Giustizia. Cresce il numero dei processi, aumentano gli adempimenti amministrativi, le nuove incombenze per il rispetto della privacy, ma il numero dei Cancellieri e degli Ufficiali Giudiziari rimane sostanzialmente lo stesso (anzi, i prossimi esodi di massa, per ragioni pensionistiche, lo fa drammaticamente ridurre). Costoro, giunti ai limiti della sopportazione, protestano, adottano il cosiddetto sciopero bianco (applicano i regolamenti alla lettera), la farraginosa macchina procedurale rallenta ancora di più, gli Avvocati sono i primi a subirne i disagi. FORO ROMANO 3-4/2010 02_editoriale.pmd 281 281 16/11/2010, 8.41 EDITORIALE Hanno ragione, sono la categoria della Pubblica Amministrazione tra le più professionalizzate, svolgono un lavoro delicato di rilevanza pubblica paracostituzionale. Sono anni che attendono una riforma, reclutamento di forze nuove. Da più di 20 anni si parla di mobilità del personale della Pubblica Amministrazione. Non c’è stato un solo dipendente che sia stato distaccato presso le Cancellerie. Chiediamo insieme il raddoppio dell’organico nell’arco di sei mesi, anche per contribuire alla risoluzione della piaga della disoccupazione degli alfabetizzati. I Magistrati ne trarrebbero sicuri vantaggi operativi. (Ma questi ultimi lo vorrebbero davvero?) L’obiettivo di una efficace politica giudiziaria deve essere uno solo: riorganizzare, ottimizzare ma, soprattutto, trovare risorse economiche da impiegare nel sistema Giustizia. Per questo, insistiamo, occorre conferire dignità al ruolo dell’Avvocatura consentendo alle rappresentanze istituzionali della stessa - soprattutto agli Ordini locali - un ruolo da protagonisti nella ristrutturazione non più rinviabile della Giustizia in Italia. Deve essere l’ora degli Avvocati. Dopo i ripetuti fallimenti di coloro che si sono occupati di risolvere i problemi, e non ci sono riusciti, è venuto il tempo degli Avvocati che devono divenire gli attori del cambiamento unendo le loro forze, impiegando l’esperienza dei Colleghi esperti, valorizzando i giovani per incidere con decisione e rapidità. È ora che nelle “stanze dei bottoni” e intorno ai “tavoli preparatori” nei Gabinetti dei Ministeri e nei Sottosegretariati, siedano valorosi Avvocati al posto di quei Magistrati che da anni legiferano “sulla pelle dell’Avvocatura”. Infine, è ormai inderogabile realizzare la riforma dell’Ordinamento Professionale Forense - categoria che in Italia conta oltre 220.000 iscritti - ed i disegni di legge proposti dalla Commissione Giustizia del Senato devono poter concludere il loro iter parlamentare senza soffrire altri ritardi o, ancor peggio, emendamenti che ne stravolgano il contenuto (valga per tutti – come sopra già accennato - la delirante proposta con la quale si sarebbe voluto sopprimere l’incompatibilità del lavoro subordinato privato con l’esercizio della nostra professione!!!). Gli Avvocati sono stanchi di velleitari personaggi che vivono per la lottizzazione della chiacchiera devastando il mondo della professione forense, perdendosi in piccole guerre da condominio ripetendo il gioco eterno del ritardo oscillando da una parte politica all’altra ed impantanando l’Avvocatura che ha bisogno di reazioni forti per far scattare la propria legittima rivalsa. Ed allora, di questo ne siamo convinti, è il momento degli Ordini professionali, tanto dei grandi quanto dei piccoli, perché quella è la forza dei numeri: gli Ordini 282 02_editoriale.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 282 16/11/2010, 8.41 EDITORIALE Distrettuali sono quelli che vengono eletti dai Colleghi e che hanno il volto solare del consenso e rappresentano i valori del popolo forense, e sono loro che ogni giorno sono a stretto contatto con gli Avvocati/Elettori e conoscono la drammaticità della quotidianità della nostra professione. Per questo gli Ordini – pur mantenendo ferme le proprie solenni mansioni istituzionali (Disciplina, Iscrizioni, Pareri, Deontologia) – si debbono unire in una poderosa forza “anche sindacale” riunendo i Colleghi non per omologare l’autonomia del singolo professionista e le individualità collettive che ognuno legittimamente rappresenta come è nel dna dell’Avvocato, ma per accrescere il peso e la forza dei nostri valori che l’Avvocatura Italiana deve far risorgere con inflessibile determinazione. Basta con i nuovi e vecchi “predicatori”, con finti avvocati economisti che ci insultano, pseudo sociologi di strada che ci spiegano che la nostra Categoria è una casta, opinionisti a tariffa fissa che denigrano l’Avvocatura, ed infine, basta basta basta basta basta basta basta basta basta basta con legislatori inadeguati che scrivono leggi e norme escludendo l’Avvocatura da ogni tavolo di concertazione ed espellendo l’Avvocato dal ruolo centrale che, viceversa, gli compete. L’Ordine di Roma si presenterà a Genova sapendo che questo chiedono gli Avvocati ed auspicando che questi siano gli obiettivo del prossimo Congresso, dove, al di là di mozioni e prese di posizione, si dovrà uscire con una categoria compatta che sappia finalmente sviluppare un consenso univoco per porre fine alla notte della giustizia e portare gli avvocati oltre l’orizzonte. Solo coloro che sapranno conquistare il consenso degli Avvocati potranno legittimamente rappresentarli. Non altri. In conclusione, due note liete dell’Ordine di Roma: la prima – dopo una lunga e faticosa battaglia giudiziale e non, e dopo aver gridato forte la nostra protesta – il Senato ha approvato l’art. 24 bis del DDL di Riforma dell’Ordinamento Professionale concernente la nostra Sede in Cassazione. E’ stata, finalmente, prevista una norma ad hoc che preveda che l’Ordine di Roma avrà diritto ad essere allocato all’interno dell’edificio della Suprema Corte di cassazione. Questa non è solo un’affermazione di principio per l’Ordine di Roma, ma è una vittoria per tutti i Colleghi italiani - che hanno mostrato nella fattispecie una commovente solidarietà all’Avvocatura romana - i quali continueranno così ad avere un punto di riferimento ogni qualvolta saranno a Roma per discutere un ricorso innanzi alla Suprema Corte. La seconda, riguarda una bellissima iniziativa benefica che l’Ordine romano concretizzerà unitamente al noto Ospedale Pediatrico Policlinico Umberto I di Roma, a favore di piccoli pazienti che hanno bisogno di urgenti cure. L’Ordine di FORO ROMANO 3-4/2010 02_editoriale.pmd 283 283 16/11/2010, 8.41 EDITORIALE Roma ha posto in essere una donazione per l’acquisto di una serie di sofisticate strumentazioni valvolari le quali con un sistema modulare modernissimo permettono di sincronizzare i ventilatori meccanici legati alle incubatrici dei neonati al fine di migliorarne la respirazione dei polmoni e, talvolta, addirittura di far funzionare organi vitali nella terapia intensiva pediatrica dell’Ospedale. Tale iniziativa è stata accolta con sincero e commosso apprezzamento da parte dell’Ospedale Pediatrico che ha risposto comunicando che con questi particolari macchinari di strumentazione valvolare, in prospettiva, si può finalmente garantire – e quindi salvare la vita – a molti bimbi non fortunati. L’Avvocatura romana vive con vibrante orgoglio l’essere stata protagonista di questa iniziativa. ADVOCATUS (Ad-vocatus): Advocatorum dignitas, veritatis una vis, una facies est. Il mio più caro e cordiale saluto. Antonio Conte 284 02_editoriale.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 284 16/11/2010, 8.41 EDITORIALE TEMPO DI CONGRESSO A fine novembre si terrà, a Genova, il trentesimo Congresso nazionale forense. Il tema, occorre ammetterlo, non è dei più accattivanti (“L’Avvocatura nella società tra sistema economico e tutela dei diritti” con il relativo sottotitolo “Diritti Umani e Ruolo Sociale dell’Avvocatura”). Il congresso si svolgerà su una nave, ancorata al porto di Genova, città di Guido Alpa, l’attuale Presidente del Consiglio nazionale forense. Al Congresso Roma esprime, quest’anno, ben 111 delegati: un esercito di colleghi che sicuramente potrebbero rappresentare, con la forza dei numeri, il foro più popoloso d’Europa. Mi si permetta, tuttavia, di nutrire qualche dubbio su questa capacità rappresentativa o, meglio, sul “potenziale” (che, altrimenti, dal punto di vista matematico non dovrebbe temer rivali) che il foro capitolino potrebbe sprigionare sui dibattiti congressuali. Mi spiego. Se il tema prescelto è così generale tanto da apparire evanescente, i problemi sottostanti sono, invece, scottanti ed attualissimi: si va dalla riforma della legge professionale, al regolamento sulle specializzazioni, ai continui attacchi che da più parti vengono sferrati alla categoria, al ruolo di mere “imprese” che taluno riconosce ai professionisti legali, all’agognata soppressione della legge Bersani, alla mediazione obbligatoria, ai tentativi di taluni giudici di piegare a loro esclusivo favore i mutamenti giurisprudenziali (vedi il caso seguito alla ben nota sentenza della Corte di cassazione n. 19246 del 9 settembre scorso, sui termini di costituzione nell’opposizione a decreto ingiuntivo). Tuttavia Roma giunge, ancora una volta, divisa al Congresso. E le divisioni sono non per il merito dei problemi, ma rappresentano il frutto di antichi rancori, spesso di ordine assolutamente personale, di ruggini remote e mai rimosse, di una politica forense avvelenata dai protagonismi e dall’esigenza di soppressione dell’avversario. In molti fori le elezioni per la scelta dei delegati neppure vengono di fatto celebrate: i rappresentanti da mandare al Congresso nazionale sono scelti per acclamazione, sulla base delle loro qualità dialettiche, della conoscenza dei temi da dibattere, dell’autorevolezza unanimemente riconosciutagli. Da noi, no. E la dimostrazione che quel che osservo sia vero è data non solo dall’animosità con la quale viene da taluni condotta la “campagna elettorale” (sic!) – dove non ci si astiene dall’utilizzo di termini impropri (“al Congresso daremo battaglia!”) – o non tanto dai programmi più o meno fittizi e demagogici che sono propinati agli ignari elettori, quanto dai toni trionfalistici con i quali è accolto l’esito dello scrutinio, con commenti legati alla “brillante affermazione” di questo o di quel candidato, dall’esaltazione di colui che si ritiene essere il più votato dagli Italiani (ricalcando in ciò un abusato FORO ROMANO 3-4/2010 02_editoriale.pmd 285 285 16/11/2010, 8.41 EDITORIALE spot pubblicitario) e che, come se si fosse in presenza di una gara olimpica, sol per questo meriterebbe la medaglia d’oro. Le giovani generazioni che, animate da tanta buona volontà, si presentano a votare i candidati-delegati, a ben vedere neppure comprendono a pieno la ragione di tanta enfasi e, ascoltando questa veemenza, immaginano che con il proprio voto daranno più forza a coloro che al Congresso, vestiti i panni dei gladiatori, con spada ed elmo ingaggeranno prove di forza contro ipotetici ed oscuri “nemici”. Non sanno, invero, che quei loro “soldati” al Congresso non apriranno bocca e non scriveranno una riga, né a titolo di mozione politica né come contributo scientifico. Al più avranno un occasione per fare un po’ di giuristurismo. Il Congresso nazionale forense non è un ring, od un’arena, dove mostrare i muscoli, ma un luogo dove si discute, ci si confronta, si sviluppano dibattiti in difesa della categoria e del ruolo ma, soprattutto, della dignità della toga. Sarebbe bello che Roma decidesse di andare compatta a Genova con una propria idea di fondo, sui temi generali e concreti che attendono una soluzione ragionevole e meditata. Dire, ad esempio, da parte sempre della stessa compagine, che si parteciperà al Congresso per “manifestare duramente” contro la media-conciliazione, esprimendo così una pregiudiziale di ordine concettuale avverso questo istituto, e scrivere invece nel sito della propria associazione che tra gli scopi statutari v’è “ogni altra attività strumentale all’oggetto sociale, ivi compresa la costituzione e gestione di organismi deputati alla mediazione, nonché ad espletare corsi per la formazione dei mediatori”, rivela in modo grossolano come sia facile ignorare dove abiti la coerenza. Significa, in fondo, ingannare i colleghi che si fidano di noi, che ci consegnano la loro delega, ovvero vuol dire disorientarli, oppure – molto più semplicemente – voler tener i piedi su due staffe. Sarebbe bello che Roma andasse a Genova compatta, ma è una chimera. Da noi non è finanche possibile organizzare una riunione preliminare programmatica (operazione quanto meno opportuna se non addirittura indispensabile in vista di un appuntamento così importante com’è il Congresso biennale), nella quale discutere alla ricerca almeno di alcuni punti di contatto tra quei vari “schieramenti” che hanno espresso i rispettivi candidati: non è possibile perché verrebbe strumentalizzata anche quella, e non certo dai molti colleghi in buona fede eletti (la maggioranza dei quali non ha neppure mai visto un Congresso nazionale), ma da coloro che non vogliono cedere il ruolo di capo-popolo e non rinunciano ad avvelenare la vita politica forense del nostro foro. C’è chi, invasato dal consenso personale ricevuto, non rinuncia ad aizzare la folla con atteggiamenti irresponsabili, utilizzando il mezzo (ben noto ai colleghi con i 286 02_editoriale.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 286 16/11/2010, 8.41 EDITORIALE capelli bianchi) della delazione, dell’esposto disciplinare, della maldicenza gratuita ed insolente come strumento di quotidiana azione politica. Ed è quindi impossibile venire, non a patti, ma a semplice dialogo con chi, esaltato dal potere dato da una manciata di voti (fossero anche quelli di tutto il foro romano), perde di vista il bene comune. Ed allora, visto che dietro siffatto atteggiamento c’è una vera e propria “strategia” (tanto scellerata quanto pericolosa), mi sembra proprio venuto il momento che ci si affranchi una volta per tutte dal grande affabulatore, dal maestro della cattiveria, dal burattinaio pseudo-ammalato che muove i fili di quei poveri ragazzi che – incantati dal suo dire come lo è un serpente dal suono del flauto indiano – si lasciano strumentalizzare senza accorgersi che, voltate a lui le spalle, scocca anche per costoro l’ora una robusta razione di insulti e di malignità. In questi ultimi tre anni ho capito quanto sia vero il detto di Henry Becque: “in una sola volta la maldicenza colpisce tre persone; chi la fa, chi la subisce e chi l’ascolta”. Ma verrà il tempo in cui la nostra rappresentanza sarà unitaria, coesa, forte e solidale e si presenterà “libera” ad un Congresso nazionale portando mozioni, dirigendo i lavori, partecipando attivamente ai work-shop e guidando l’assise con autorevolezza e capacità. Libera dal vincolo cui l’assoggettò il magliaro degli anni che furono, il perenne malato immaginario, il filosofo del detto “o me o nessun altro”: libera da lui e dai suoi pupilli (in continuo rinnovamento), che profumino o meno. Sarà, quello, il tempo della concordia, dell’agire per le finalità comuni, dell’unione che fa la forza, del rispetto reciproco e della stima personale. Il tempo del lavoro, del lavoro che dà frutti, del lavoro che ci nobilita, del lavoro che ci inorgoglisce. Roma, a quel punto, potrà davvero puntare ad essere la guida per il popolo forense italiano. La medaglia d’oro se la prendessero gli altri, quelli che corrono per arrivare primi. Rodolfo Murra FORO ROMANO 3-4/2010 02_editoriale.pmd 287 287 16/11/2010, 8.41 EDITORIALE Il Consigliere Cipollone, nel rilevare l’importanza della funzione dell’Avvocatura garante dei diritti del cittadino in rappresentanza degli oltre ventiduemila Avvocati iscritti al Foro di Roma, sottopone al vaglio del Consiglio l’editoriale che segue che, se condiviso e approvato, potrebbe essere inviato quale petizione ai Deputati Europei italiani perchè ne vengano a conoscenza tutti i Parlamentari della Comunità Europea. Rispettate la nostra madre lingua Non v’è dubbio che, nello studio delle lingue, un posto di rilievo sia da attribuire alla etimologia. Tale disciplina consente di accertare l’origine e il significato –spesso oscuro– delle parole, tenendo presente l’intimo nesso esistente tra pensiero e parola. Alle volte, il suono è anzi efficace nel rendere l’idea che vuole esprimersi (onomatopea). Lo stesso Cicerone affrontò il problema sostenendo che più correttamente il termine da usare dovesse essere “notazione” e non etimologia, in quanto “novitatem verbi non satis apti fugientes, genus hoc notationem appellamus, quia sunt verba rerum notae” (cfr. Cicerone, Rhetor et Orator, edizione Lemaire, pagg. 632). Dallo studio della struttura e dalla radice delle parole, può pervenirsi al suo originario significato (pur se il beffardo e diffidente Voltaire) sosteneva che “la etimologia è una scienza in cui le vocali non fanno nulla e le consonanti pochissimo”. Orbene, non può tralasciarsi di considerare che la madre lingua dell’intero continente europeo sia il latino e che il suo diretto derivato sia la lingua italiana. Dopo più di due millenni di convulse guerre, di distruzioni, di sopraffazioni, di deliri di conquiste, tutti gli Stati eternamente belligeranti di questo vecchio continente, fucina di cultura e genialità, hanno finalmente deciso di riunirsi in comunità, sigillando un patto di collaborazione e di reciproca solidarietà, in campo politico, economico e sociale, addirittura estensibile ad ogni attività dell’umano operare. E’ così nata, auspicata da uomini di buona volontà, l’Unione Europea, composta da ben ventisette Paesi membri. Orbene, cosa ha stabilito l’apposita commissione di studio europea? Eliminare l’italiano e lo spagnolo per restringere a francese, inglese e tedesco le lingue con valore legale nel brevetto europeo! In ambito europeo ridurre la comunicazione a un trilinguismo esclusivo anglofranco-tedesco, appare assolutamente inaccettabile, in quanto la base della cultura europea e della coscienza europea sono Dante e la lingua italiana. E’ vero: tutti i tentativi in passato effettuati per la creazione di un’unica lingua 288 02_editoriale.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 288 16/11/2010, 8.41 EDITORIALE comune –e cioè l’esperanto– sono miseramente naufragati. Ora, però, non si pretende di sostenere che l’unica lingua ufficiale debba essere quella italiana e nemmeno quella dell’originale tempio linguistico, rappresentato dal latino. Non può però disconoscersi che il lavoro dei giovani degli altri ventiquattro Paesi europei verrebbe ad essere penalizzato e le domande per i vari concorsi o le loro richieste e prospettazioni, fatte in una lingua straniera –in quanto non propria– li penalizzerebbe in maniera incisivamente e negativamente determinante. I costi per le traduzioni non appaiono così onerosi, se si consente e si dà a tutti i consociati la possibilità di esprimere il loro pensiero e i propri sentimenti, secondo il bagaglio linguistico che fa parte della loro vita e della loro tradizione. Spiace dover constatare che gli attuali deputati della Comunità Europea dimostrino di non aver la benchè minima conoscenza della rilevante importanza della lingua italiana in ambito europeo, nel trascorrere di tanti secoli. Nel Cinquecento, ad esempio, sia i gentiluomini inglesi che i cortigiani francesi erano appassionati dalla dolcezza fonetica della lingua italiana, tanto che sorsero movimenti puristici-nazionalistici per fronteggiare l’invasione culturale del lessico italiano. I francesi usavano la parola “piume” invece di indicarla con il termine francese “plume”. D’altronde in tale periodo e, soprattutto, nel Rinascimento il modello italiano operava nei più svariati campi culturali, nel teatro, nella musica, nella poesia, nella letteratura e in ogni ambito artistico. Non si tralasci di considerare che nel Seicento, alla Corte degli Asburgo, si parlava italiano e l’influsso italiano era evidente sia in campo politico che sociale. Tra le opere minori di John Milton sono annoverati ventitrè sonetti (di cui i primi dieci furono dati alle stampe nel 1645) che in parte erano in lingua italiana. Nel 1655 il Conte Albrecht Fugger vendette la più importante biblioteca privata del tempo all’Imperatore Ferdinando III. Ebbene, la maggior parte dei libri era in lingua latina ma tra le lingue moderne dell’epoca primeggiava nei numerosi testi la lingua italiana rispetto a quella francese, a quella spagnola e alla tedesca. Non risulta che il grande Lord Byron in pubblico si esprimesse in francese (benchè conoscesse perfettamente tale lingua). Egli prediligeva il veneziano che lo ammaliava e parlava italiano con scioltezza e scrisse ben 150 lettere d’amore, in italiano, a Teresa Guiccioli. Da una annotazione di Antonio Porta si apprende che Byron “ebbe conoscenza dell’italiano, tanto da ripromettersi di usarlo in una opera perfetta che vagheggiava”! Disconoscere la pregnante rilevanza della lingua italiana nelle stratificazioni culturali dei popoli europei è indice di insipienza politica oltre che di superficialità. Nessuna nazione, nessun gruppo etnico, sia pure di modesta entità, sarà mai FORO ROMANO 3-4/2010 02_editoriale.pmd 289 289 16/11/2010, 8.41 EDITORIALE disposto ad abiurare i propri costumi, le tradizioni, il retaggio culturale e l’espressività del proprio mondo linguistico. Nel futuro dei popoli c’è pluralismo linguistico e letterario. Nel 1500 i versi del poeta siciliano di Monreale, Antonio Veneziano, non erano nè in latino nè in italiano per non apparire “pappagaddu di li lingui d’autri”. Se la nostra voce rimarrà inascoltata, forse varrà la pena di alzarsi in punta di piedi e andar via dal Parlamento Europeo che dimostra di non volerci ascoltare. Esiste un Tribunale infallibile che risiede nel profondo della coscienza di ogni popolo. Giovanni Cipollone 290 02_editoriale.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 290 16/11/2010, 8.41 PRESENZE DEI CONSIGLIERI ALLE ADUNANZE RIEPILOGO DELLE PRESENZE CONSILIARI maggio, giugno, luglio e agosto 2010 Conte Murra Gianzi Cassiani Cipollone Barbantini Fasciotti Nesta Condello Graziani Vaglio Rossi Cere' Di Tosto Arditi di Castelvetere 06/05 11/05 13/05 20/05 25/05 27/05 03/06 08/06 10/06 17/06 si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si no si si si si no si si no si si si si si si si si si si si si si si si si si no si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si no si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si no si si si si si no si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si FORO ROMANO 3-4/2010 03_presenze_OK.pmd 291 291 09/11/2010, 13.47 PRESENZE DEI CONSIGLIERI ALLE ADUNANZE Conte Murra Gianzi Cassiani Cipollone Barbantini Fasciotti Nesta Condello Graziani Vaglio Rossi Cere' Di Tosto Arditi di Castelvetere 292 03_presenze_OK.pmd 22/06 24/06 01/07 06/07 08/07 15/07 20/07 22/07 29/07 04/08 si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si si no si si si no no si si si si no si si si no si si si si si si si no si no si si no si si si si si si si si si si si si si no si si si si si si si si no si si si si si si no si si si si si si si si si si si si si si no si si si si si si si no si si si si si si no si si no si si si si si si si si si no si si si si si si si si si no si si si si si si si si si si FORO ROMANO 3-4/2010 292 09/11/2010, 13.47 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ADUNANZA DEL 6 MAGGIO 2010 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni Albo Ordinario Cancellazioni per decesso a domanda per trasferimento n. 8 n. n. n. 2 6 4 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni Iscrizioni e abilitazioni Abilitazioni Revoche abilitaz. per dec. di termini Cancellazioni a domanda Nulla osta al trasferimento Compiuta pratica n. n. n. n. 16 3 8 3 n. n. n. 1 6 23 n. 33 n. 25 PARERI Emessi SEGRETERIA Aut. alle notifiche dirette Audizione Avv. (omissis) – pratica n. 116/ 2010 S eventuale sospensione cautelare (omissis) Comunicazioni del Consigliere Tesoriere - Il Consigliere Tesoriere comunica di aver appreso che sul sito del Consigliere Vaglio, che lui non ha mai aperto giacchè ne contesta i contenuti, vi sarebbero due lettere che riguardano anche l’attività del medesimo Consigliere Tesoriere. Con riferimento ad una di queste v’è l’allegazione del bilancio consuntivo dell’Ordine, con alcune sottolineature di talune poste (in particolare quella del “rimborso ai Consiglieri”). Il Consigliere Tesoriere chiarisce che, dopo un risparmio consistente raggiunto nel 2009 (si parla globalmente di circa 500.000,00 Euro delle risorse economiche dell’Ente), si è deciso di aumentare la posta in questione per non mortificare le attività convegnistiche cui partecipano i Consiglieri romani in rappresentanza dell’Ordine di Roma. Egli chiede di sapere se c’è qualche Consigliere che si oppone a che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma sia rappresentato in convegni nazionali e internazionali: se è così parli ora, altrimenti taccia per sempre. L’altra lettera, che ha dato vita a una mail diffamante, riguardante anche altri Consiglieri, concerne la questione dell’Ufficio Copie del Giudice di Pace: lì si offre una versione falsa rispetto a quella vera. Egli ripercorre la storia della vicenda (per la quale il Consiglio ha già opportunamente fatto affiggere manifesti nei quali si danno informazioni complete e veritiere), rievoca la lettera contenente delle vere e proprie minacce da parte del Dirigente dell’Ufficio del Giudice di Pace e ricorda che il problema sollevato dai due firmatari della lettera era stato già risolto ben prima della loro comunicazione. Il Consigliere Segretario si mostra alquanto preoccupato non tanto per il tenore del documento apparso sul sito del Consigliere Vaglio (intitolato “Tempi duri per l’Avvocatura romana”) e per le allusioni ivi contenute sull’operato del Consiglio, quanto per la sistematica ricerca dello scontro invece che della intesa. In altri termini l’aver assunto una carica “istituzionale” in seno ad un Ente Pubblico quale l’Ordine degli Avvocati dovrebbe indurre ragionevolmente (anche a chi è critico verso l’operato globale dell’Organo) a far cessare FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 293 293 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO comportamenti ispirati a palese ed intenzionale detrimento dell’immagine dell’Ente, a fortiori se questi non assumono la forma del dibattito in Aula bensì la veste di comunicati (mai opportunamente anticipati durante il Consiglio e quindi “sparati” a posteriori) pubblicati al di fuori di essa. Con particolare riguardo al contenuto del documento egli si limita a rappresentare quanto segue, sempre in modo tale da tentare di contribuire a svelenire il clima che i Consiglieri firmatari del documento stesso continuano (erroneamente) a considerare da “perenne competizione elettorale”. Il Consigliere Segretario aveva, lealmente e correttamente, anticipato in Aula (nella seduta del 15 aprile, il cui verbale è pubblicato anche sul sito del Consigliere Vaglio ma che su questa parte non appare adeguatamente evidenziato come invece è curiosamente avvenuto per talune altre sezioni del verbale medesimo) che avrebbe interloquito con i Colleghi firmatari della petizione, al solo ed unico scopo di far sapere loro che la petizione stessa è stata assolutamente ininfluente al fine di risolvere il problema dell’interruzione del servizio all’Ufficio Copie di Via Teulada (a differenza di ciò che è stato demagogicamente fatto loro credere). Tutto qui. La comunicazione (per la quale non occorreva di certo una previa deliberazione autorizzativa) a proprio giudizio è stata equilibrata e garbata, tanto da aver fatto scaturire alcune mail di risposta (a disposizione di tutti i Consiglieri presso l’Ufficio di Segreteria) il cui contenuto potrebbe indurre i Consiglieri Vaglio e Di Tosto ad assumere un contegno futuro più accorto e prudente (anche, se lo si vuole, elettoralmente parlando). Il Consigliere Di Tosto comunica che sul sito del Consigliere Vaglio sono pubblicati i verbali delle Adunanze ed ogni lettore si può fare un’idea della reale situazione di cui si sta parlando. Egli ritiene che le voci di spesa del servizio in questione siano state originariamente fornite al Consiglio, dal Consigliere Tesoriere, in modo artefatto. Ripercorre i fatti, come da lui percepiti, sulla questione e ritiene 294 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd di non aver dato alcuna informazione distorta a nessuno. Osserva che le cifre pattuite per il rinnovo del servizio, come già fatto presente in una pregressa adunanza, sono le stesse (se si confrontano su base annua) di quelle che egli stesso aveva proposto. Infine osserva che il contratto di assistenza nuovo non fu mai portato in Aula quando è stato approvato. Il Consigliere Segretario contesta al Consigliere Di Tosto la circostanza che la bozza di contratto non sia stata mai portata in Aula, essendo spillata (come avviene di norma) tra i documenti allegati alle comunicazioni. E’ verosimile ritenere che il Consigliere Di Tosto non l’abbia vista, ma c’era. Il Consigliere Barbantini si dichiara avvilito di quello che è costretto a leggere e sentire. Sembra che alcuni presenti in Aula non facciano parte del Consiglio, tanto ne parlano male. Ora se così stanno le cose egli si chiede perchè costoro non ritengono di doversi dimettere se si vergognano tanto dell’Organismo di cui sono stati chiamati a far parte. Egli, letto il documento a firma dei Consiglieri Di Tosto e Vaglio, si domanda come mai, a fronte dell’accusa rivolta al Consigliere Segretario di aver inviato una lettera personale ai firmatari della petizione (quando egli annunciò, in piena lealtà, nell’adunanza del 15 aprile 2010 l’invio di tale missiva, che è poi assolutamente gentile e puntuale), costoro non hanno annunciato prima la loro iniziativa mediatica, che si palesa pertanto come un atto posto in essere “a tradimento”. Egli legge alcuni passi di questo documento (trasfuso poi in una mail inviata a tutto il Foro) e nota che in esso si viene certamente meno ai doveri di obiettività e di lealtà cui ogni Consigliere si dovrebbe attenere. Il Consigliere Rossi, premette di non aver mai consultato il sito del Consigliere Vaglio ma che, alcuni giorni fa, le è stata fatta leggere la mail in questione. Il Consigliere Rossi ritiene di non dover far polemica sulla vicenda (anche se ella è citata nel documento con riferimento alla proposta di acquisto di un software per la gestione dei crediti formativi FORO ROMANO 3-4/2010 294 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO maturati), perchè tutto il Foro ma, soprattutto tutti i Consiglieri, sono perfettamente a conoscenza di quale sia la verità. Ella esorta a non perdere tempo su queste cose ma a profondere ogni sforzo a favore delle attività istituzionali. Il Consigliere Cerè premette di essersi prestata a raccogliere le firme per la petizione solo perchè in Consiglio si era detto che il servizio presso il Giudice di Pace di Roma si sarebbe interrotto. Vero è che il Consigliere Segretario aveva detto di essere riuscito a risolvere il problema, ma ricorda che era stato già riferito dal Consigliere Di Tosto che ciò non era vero. Ribadisce che è stato solo grazie alla petizione che il servizio si è ripreso. Richiama a tal proposito la risposta del Collega Bonu (che l’ha autorizzata a fare il proprio nome) il quale ha criticato la missiva del Consigliere Segretario inviandogli appunto una risposta che chiede sia allegata al verbale. Il Consigliere Segretario ribadisce che tutte le mail giunte sull’argomento, alcune in risposta alla propria missiva, altre comunque legate al tema in oggetto (scritte dopo la lettura dei manifesti consiliari), sono disponibili, per tutti, in un’apposita cartellina presso l’Ufficio di Segreteria, in perfetto spirito di trasparenza e pubblicità atteso che non c’è proprio nulla da nascondere. Invita i Consiglieri che sino ad ora hanno fatto della vicenda una “questione di Stato” a salire una volta tanto al primo piano per visionarla. In detta cartellina vi sono molte mail che ringraziano il Consigliere Segretario di aver loro comunicato notizie oggettive (quali ad esempio i pregressi costi sostenuti per l’assistenza straordinaria al software) delle quali nessuno li aveva messi a conoscenza. Altri si dolgono della circostanza (peraltro appresa solo grazie a detta missiva) che il Consigliere Vaglio ha loro attribuito il merito della risoluzione di problemi, grazie alla sottoscrizione della petizione (posizione oggi sposata anche dal Consigliere Cerè che continua a ribadire che fu solo grazie alla petizione che il servizio ripartì): meriti che costoro dichiarano di non volere affatto e prendono atto che la risoluzione del problema della scansione delle sentenze del Giudice di Pace di Roma avvenne prima della loro firma sui fogli della petizione. Il Consigliere Segretario si scusa con i presenti ma ha ritenuto di reiterare questa precisazione a seguito della richiesta del Consigliere Cerè di allegare al verbale la mail del Collega Bonu (richiesta ovviamente inammissibile, per molteplici ragioni di diritto, ed anche perchè, altrimenti, si dovrebbe procedere alla pubblicazione di tutte quelle ricevute, il che determinerebbe un certo stupore per i due firmatari del documento di cui si sta discutendo); reiterazione avvenuta soprattutto a beneficio dello stesso Consigliere Cerè, le cui continue uscite dall’Aula non le consentono evidentemente di seguire bene i lavori consiliari e le relative comunicazioni svolte. Aggiunge una cosa che avrebbe sinceramente voluto omettere ma la pervicacia di talune prese di posizione, anche odierne, lo induce a non poter tacere. Tra le altre mail di risposta alla sua missiva v’è quella di una Collega che afferma di non aver mai sottoscritto alcuna petizione e che l’eventuale firma deve essere considerata apocrifa: se questa affermazione, sulla quale il Segretario si riserva approfonditi accertamenti, si dovesse appurare come reale, si getterebbero ombre sinistre sulle modalità di raccolta delle firme e/o sul rigore posto in essere nell’identificare i sottoscrittori di tanto decantata petizione. Fermo il rispetto per coloro che hanno creduto che una loro presa di posizione avrebbe contribuito a fare opera di legittima pressione onde risolvere un problema avvertito dal ceto forense, la missiva sulla quale il Consigliere Vaglio ha inteso fare allusioni non ha avuto altro scopo che quello di rendere edotti i firmatari della petizione della sostanziale inutilità della stessa. Il Consigliere Arditi di Castelvetere sottolinea che le mail del sito del Consigliere Vaglio sono riprodotte, fatte proprie e inviate autonomamente anche da un certo Collega Luigi Castriota. Si associa al disgusto che molti altri Consiglieri hanno manifestato sulle iniziative che i Consiglieri Di Tosto e Vaglio assumono (utilizzando un sito personale) accusando gli FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 295 295 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO altri Consiglieri di travisare la verità. Ella domanda al Consigliere Di Tosto come mai alcuni documenti che sono pubblicati sul sito personale del Consigliere Vaglio, ancorchè siano firmati anche da lui, risultino però sovente scritti in prima personale singolare. Il Consigliere Fasciotti prende la parola ritenendosi deluso dal comportamento dei due Consiglieri che, invece di effettuare le loro critiche all’interno della sede naturale (l’Aula), svolgono perenne attività elettorale utilizzando un sito internet personale. Il Consigliere Cerè reiteratamente interrompe la comunicazione del Consigliere Fasciotti, il quale comunque prosegue, contestando la disinformazione che i due firmatari della mail stanno da tempo praticando fuori dall’Aula consiliare, invece di assumere un contegno istituzionale come il ruolo rivestito gli imporrebbe. Il Consigliere Vaglio, preso atto che il Consigliere Gianzi ha definito “pedo-pornografico” il sito dell’Avv. Mauro Vaglio e “false” le comunicazioni dallo stesso inviate, chiede che tali espressioni vengano riportate a verbale. Precisa che il bilancio è pubblicato anche sul sito del Consiglio dell’Ordine. Ricorda che, nonostante non sia stato riportato a verbale, il Consigliere Gianzi in un’adunanza ha espressamente affermato che la mancata conferma del contratto di assistenza era “punitiva” nei confronti dei Consiglieri Di Tosto e Vaglio. Prende, altresì, atto che oggi il Consigliere Segretario si trincera dietro alla carica istituzionale mentre nel precedente biennio era ben felice di partecipare e, anzi, essere uno dei maggiori promotori delle e-mail informative inviate dal sito www.maurovaglio.it. Ritiene al riguardo, rispondendo anche alla richiesta del Consigliere Arditi di Castelvetere, di non essere intenzionato ad entrare in alcuna polemica sul punto, ribadendo che continuerà ad informare i Colleghi sui fatti così come si verificano realmente, anche se questo può dare fastidio a qualcuno dei Consiglieri. Per quanto riguarda la proposta di acquisto del programma di gestione dei crediti formativi, il 296 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Consigliere Rossi è da almeno 8 mesi che porta al Consiglio la predetta comunicazione, ma solo all’ultima adunanza, con la nuova maggioranza, ha chiesto che venisse messa ai voti. Il Consigliere Segretario si limita a replicare in modo sereno e senza animosità a quanto poc’anzi riferito sul proprio conto dal Collega Vaglio, non trincerandosi dietro nulla, meno che mai dietro la carica che il Consiglio ha ritenuto di conferirgli, quello stesso Consiglio che il Collega Vaglio ha più volte sostenuto essere costituito illegittimamente (scontrandosi invece, tale tesi, con il dictum del Giudice amministrativo). Ribadisce quanto egli ha esposto in via confidenziale molte volte al Collega e, cioè, che nonostante i continui attacchi che egli Consigliere Segretario ha ricevuto e continua a ricevere dal Consigliere Vaglio non polemizzerà mai con lui nè assumerà un atteggiamento di ostruzionismo contro le sue iniziative, quand’anche fossero –come è già avvenuto– offensive e denigratorie. Osserva di essere stato onorato di aver potuto far sentire la propria voce, nel passato biennio, anche grazie ad iniziative condivise con il Consigliere Vaglio (ma non solo, peraltro, con lui), ma sottolinea che le proprie dichiarazioni (passate e presenti) non sono state mai improntate a distorcere la verità, a praticare la demagogia, a far credere ai Colleghi (come se questi fossero privi di testa propria) di aver svolto un ruolo determinante nella risoluzione di problemi non più esistenti al momento del loro intervento. Si è trattato, cioè, di mere comunicazioni “informative” come meritoriamente faceva lo stesso Consigliere Vaglio dando notizie utili ai Colleghi delle novità giurisprudenziali, ovvero pareri e consigli. Conclude facendo rilevare che la presenza fisica negli Uffici consiliari da parte dei Consiglieri Di Tosto e Vaglio, che si vantano sul sito internet di cui si discute di essere sempre al “servizio dell’Avvocatura”, è assolutamente nulla ad esclusione del giovedì pomeriggio: ed è bene che questo dato, oggettivo e verificabile, sia reso noto, ancorché sia sempre auspicabile una inversione di tendenza e quindi un loro fattivo impe- FORO ROMANO 3-4/2010 296 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO gno nell’esame e nell’evasione delle pratiche loro assegnate. Il Presidente richiama i Consiglieri Di Tosto e Vaglio sull’enorme mole di lavoro che deve essere smaltita rispetto alla quale non v’è la stessa profusione di sforzo da parte di tutti. Li invita, come Presidente, a impegnarsi nello smaltimento delle pratiche di disciplina e di pre-disciplina di loro competenza, che sono moltissime, e a voler evitare, per il futuro, frasi di accusa agli altri Consiglieri di “travisare la verità”. E’ poi paradossale che solo detti due Consiglieri si possano legittimamente continuare ad auto-dichiarare paladini in difesa degli avvocati, come se gli altri tredici Consiglieri (che pure sono quelli che più di loro dedicano moltissimo tempo ai lavori di istituto) siano “contro” l’Avvocatura. Il Consigliere Condello facendo riferimento ai fascicoli disciplinari ha notato che molti di quelli pendenti sono estremamente datati e mai istruiti. Egli chiede al Consiglio di valutare l’opportunità di modificare il Regolamento vigente in modo tale da poter iniziare ad istruire le pratiche nuove con priorità. Il Consigliere Graziani ritiene che il migliore sistema sia quello di rimboccarsi le maniche e di smaltire l’arretrato. Egli ha ereditato moltissime pratiche vecchie che non gli sono apparse così complesse come quelle di cui ha parlato il Collega Condello. Il Consigliere Cipollone dissente dall’opinione del Collega Condello, la cui proposta, ove accolta, configurerebbe una sorta di “giustizia bendata”, atteso che egli riesce, anche se con sacrificio, a lavorare in parallelo (in parte pratiche nuove e in parte pratiche vecchie). Il Consigliere Cerè si associa a quanto riferito dal Consigliere Graziani. Propone che si limitino le attività delle Commissioni e si intensifichi il lavoro di smaltimento delle pratiche di Disciplina. Il Consiglio, a maggioranza, accoglie l’invito del Presidente, stigmatizzando il contegno di chi, in modo inelegante, e al di fuori della sede istituzionale, continua a denigrare il lavoro del Consiglio, di fatto sottraendosi agli impegni istituzionali e dedicandosi esclusivamente ad attività paraelettorali. Proc. disc. n. 8066 nei confronti degli Avv.ti (omissis) e (omissis) Proc. disc. n. 6690 nei confronti dell’Avv. (omissis) Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Arditi di Castelvetere, Coordinatore della Commissione Famiglia unitamente al Consigliere Fasciotti, comunica che, con la sentenza n. 131/2010, la Corte Costituzionale ha dichiarato “La illegittimità costituzionale della Legge Regionale n. 26/2008, che istituiva la figura professionale del Mediatore Familiare e il relativo Elenco Regionale perchè in contrasto con il principio fondamentale in materia di regolamento delle professioni, in base al quale spetta esclusivamente allo Stato l’individuazione delle figure professionali con i relativi profili e titoli abilitanti”. Il Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, Dott.ssa Maia Lori Zaccaria, ha pertanto- diffuso un comunicato stampa con il quale si rivendicano “le competenze esclusive dello psicologo nel campo della Mediazione Familiare”. Il Consigliere Arditi di Castelvetere, in ciò sollecitata dal Comitato Direttivo dell’A.N.A.Me.F. -Associazione Nazionale Avvocati Mediatori Familiari-, chiede che lo stesso Consiglio dell’Ordine degli Avvocati diffonda -a sua volta- un proprio comunicato stampa, dovendo rilevare che da anni la pratica della Mediazione Familiare in Italia e in Europa vede impegnati professionisti dell’area legale e psicolo-sociale adeguamente formati. L’interdisciplinarietà garantisce, tra l’altro, la specificità dell’intervento della Mediazione differenziandolo da altri interventi professionali, quali la difesa tecnica nel processo e/o la FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 297 297 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO consulenza psicologia e sociale nonchè la psicoterapia. Ciò, perchè è importante sottolineare che l’Avvocato per la sua funzione di mediatore istituzionale tra il cittadino e la giustizia, sia nei procedimenti per separazione e divorzi -al pari delle altre figure professionali in ambito psico-sociale- un necessario strumento sociale (anche) per la pacificazione dei conflitti familiari, dovendo -in tal senso- dare importanza soprattutto ai profili giuridici, sia per evitare la scelta di soluzioni non legalmente percorribili, sia per essere -per il suo ruoloil punto di riferimento delle parti in causa. Il Consiglio delibera di predisporre una bozza di comunicato stampa a tutela della categoria. Delega alla predisposizione i Consiglieri Arditi di Castelvetere, Di Tosto e Fasciotti. Prima dell’invio il Consiglio si riserva di approvarne il testo. - Il Consigliere Arditi di Castelvetere, pone all’attenzione del Consiglio un comunicato pubblicitario di tale A.L. Assistenza Legale, apparso su “La Repubblica” in Cronaca di Roma di mercoledì 21 aprile 2010. Ivi si legge: “Assistenza è un diritto di tutti. La Legge è uguale per tutti. Tutti hanno diritto di fare valere i propri diritti”. Il Consigliere Arditi di Castelvetere comunica che fermo restando il sacrosanto diritto alla difesa, nel comunicato si legge ancora: “Gli Avvocati dello Studio Legale (...) per garantire alle persone il diritto alla difesa e tutelare i loro interessi, ricevono ... “: ciò rappresenta una forma di pubblicità illegittima (perchè smaccatamente denigratoria rispetto a tutti gli altri professionisti), nonchè disdicevole nel contenuto e nel metodo, in quanto lancia un messaggio suggestivo che abusa della credulità popolare. Il Consigliere Arditi di Castelvetere, al fine di tutelare il prestigio dell’Avvocatura –sia nella professionalità, sia nell’eleganza- chiede che il Consiglio voglia prendere gli opportuni provvedimenti. 298 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Il Consiglio delega il Consigliere Arditi di Castelvetere ad istruire la pratica di Segreteria che delibera di aprire oggi sulla questione del “negozio su strada denominato Assistenza legale per tutti” (ove far confluire tutto il materiale raccolto sino ad ora dall’Ufficio) pregandola si tenere informato il Consiglio sullo sviluppo della tematica anche alla luce della pronuncia resa dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Brescia su analoga vicenda. - Il Consigliere Arditi di Castelvetere comunica di avere integrato la Commissione Sportiva e Cultura con la Collega Chiara Scigliano. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Barbantini comunica i nominativi degli Avvocati che hanno dato la disponibilità a far parte della Commissione di Diritto Tributario: Coordinatori Vicari: Avv.ti Fioravante Carletti e Gianni Di Matteo. Componenti: Avv.ti Paolo Agnino, Mirko Annibali, Andrea Ballerini, Giovanni Berardinelli, Claudio Berliri, Chiara Borromeo, Maurizio Branco, Antonio Cantelli, Salvatore Cantelli, Guido Cecinelli, Alessandro Cogliati Dezza, Massimo Colla, Ezio Di Salvo, Carmelita de Finis, Bruno Lo Giudice, Giuseppe Marino, Andrea Morsillo, Alessandro Nasti, Giuseppe Natola, Luigi Onofri, Laura Ostili, Giampiero Placidi, Antonella Roberti, Gabriele Sepio, Ettore Valenti. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Condello, Coordinatore della Commissione sulla Mediazione, comunica di designare, quali ulteriori componenti, gli Avv.ti Gustavo Francesco Barbantini, Giuseppe Maurizio Bonanno, Antonio D’Agostino, Monica Mazzenga, Federico Viola. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Fasciotti invita tutti i Consi- FORO ROMANO 3-4/2010 298 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO glieri a esaminare e valutare la nota della Federconsumatori relativa alla segnalazione di possibili “truffe” sui telefoni cellulari, al fine di provvedere alla diffusione della notizia a tutti i titolari di telefono mobile. Il Consiglio ne prende atto e delega il Consigliere Fasciotti a redigere un breve comunicato da pubblicare sul sito dell’Ordine. - I Consiglieri Fasciotti e Nesta comunicano di aver designato quale ulteriore componente della Commissione Diritto Societario e Commerciale l’Avv. Francesca Grillo. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Segretario e il Consigliere Nesta, Coordinatori della Commissione di Diritto Amministrativo, comunicano che per mero errore materiale nella elencazione dei Colleghi chiamati a far parte dell’Organismo di cui sopra –avvenuta nell’adunanza dell’8 aprile u.s.- sono stati omessi i Colleghi Maria Cristina Colacino, Antonio Cordasco e Benedetta Lubrano, che già ne facevano parte nel biennio scorso. Comunicano quindi la correzione dell’errore e il loro inserimento. Il Consiglio ne prende atto e manda al Centro Studi perchè aggiorni l’elenco. - Il Consigliere Segretario e il Consigliere Nesta comunicano di aver integrato la Commissione Diritto e Procedura Civile con i Colleghi Avv.ti Nicola Francione, Valerio Gargano e Manuele Intendente. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Rossi comunica che la Federazione degli Ordini Forensi d’Europa ha richiesto il contributo di iscrizione per l’anno 2010 di euro 2.000,00. Il Consiglio delibera la concessione del contributo di iscrizione per l’anno 2010. - I Consiglieri Condello e Graziani comunicano di avere portato a compimento le proce- dure per l’apertura presso il Tribunale di Roma dello sportello informativo sulle nuove tecnologie applicate alla professione forense. L’iniziativa, condotta d’intesa con le competenti strutture del Tribunale e resasi opportuna dopo l’avvio del Processo Civile Telematico a valore legale presso la Sezione Esecuzioni Immobiliari, ha consentito di pervenire all’apertura dello sportello (senza oneri per il Consiglio) presso il quale i Componenti della Commissione Informatica e il personale della società fornitrice del Punto di Accesso per il PCT, potranno fornire immediate informazioni e istruzioni ai Colleghi che necessitino di suggerimenti per l’utilizzo di risorse informatiche e telematiche. Lo sportello sarà attivo tutti i giorni feriali, dal lunedì al venerdì, a partire già da lunedì 10 maggio p.v., dalle ore 9.00 alle ore 13.00. I Consiglieri Condello e Graziani suggeriscono che il Consiglio dia immediata notizia di tale evento, tanto sul sito internet, quanto inviando una comunicazione ai Colleghi. Il Consiglio ne prende atto con compiacimento, autorizzando con effetto immediato la pubblicazione sul sito. - Il Consigliere Graziani comunica che si terrà a Bologna nelle giornate di sabato 29 e domenica 30 maggio prossimi, l’Assemblea Nazionale degli Osservatori sulla Giustizia Civile. Il tema è intitolato “I Tribunali al tempo della crisi. Realtà e prospettive di rilancio”. Verranno istituiti quattro gruppi di lavoro seminariale, nei quali i lavori proseguiranno in sede seminariale. La conclusione dei lavori è affidata, dopo le relazioni di sintesi dei lavori dei gruppi, a una tavola rotonda conclusiva con la partecipazione di Presidenti di Tribunale, Presidenti di Consigli dell’Ordine e Dirigenti amministrativi, tutti organici ai rispettivi Osservatori. La relazione di sintesi dell’Assemblea verrà svolta dal Primo Presidente della Corte di Cassazione, Dott. Vincenzo Carbone. Oggetto dei lavori saranno: “La informatizzazione degli Uffici Giudiziari: luci, pericoli e prospettive” FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 299 299 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO (relatore Dott. Claudio Castelli, Responsabile dei processi di innovazione del Tribunale di Milano); “I funzionari di Cancelleria quali soggetti protagonisti della giurisdizione” (relatore Prof. Avv. Giorgio Costantino, Ordinario di Diritto Processuale Civile alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre, Comitato Scientifico della Fondazione Carlo Maria Verardi); “Lo svolgimento della pratica forense: l’esperienza del Triveneto” (relatore Avv. Antonio Rosa, Presidente dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati, Osservatorio sulla Giustizia civile ‘Valore Prassi’ di Verona); “I ‘contrats de procédure’ per la regolamentazione delle udienze nel Diritto Processuale francese” (relatore Avv. Maria Giulia Canella, Ricercatrice di Diritto Processuale Civile alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna). I gruppi di lavoro saranno: a) La conciliazione delegata dagli Uffici Giudiziari e il ‘Progetto Nausicaa’ dell’Osservatorio sulla Giustizia civile di Firenze – Avv. Silvia Pinto, Osservatorio sulla Giustizia civile di Firenze; b) Il protocollo sulle Esecuzioni Immobiliari dell’Osservatorio sulla Giustizia civile di Verona – Dott.ssa Paola Matteucci, Osservatorio sulla Giustizia civile ‘Valore Prassi’ di Verona; c) Il protocollo sul rito locatizio dell’Osservatorio sulla Giustizia civile di Torino – Dott.ssa Raffaella Bosco, Osservatorio sulla Giustizia civile di Torino; d) Il protocollo per le udienze civili di cognizione ordinaria dell’Osservatorio sulla Giustizia civile di Pescara – Avv. Marcello Pacifico, Osservatorio sulla Giustizia civile di Pescara; d) Il protocollo generale per le udienze civili dell’Osservatorio sulla Giustizia civile di Bologna – Avv. Alessandro Lovato, Osservatorio sulla Giustizia civile di Bologna. Il Consigliere Graziani chiede che il Consiglio deliberi la partecipazione di cinque componenti, uno per ognuna delle seguenti Commissioni interessate (Commissione Informatica, Commissione Locazioni, Commissione Rapporti con gli Uffici Giudiziari, Commissione Giovani, Commissione Mediazione e Con- 300 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd ciliazione) perchè partecipino ai lavori con facoltà di rimborso spese (trasporto, vitto e un pernotto) a carico del Consiglio. Il Consiglio delega il Consigliere Segretario e i Consiglieri Condello e Graziani a partecipare al Convegno, in rappresentanza dell’Ordine, assumendone le spese. - Il Consigliere Rossi comunica di avere integrato la Commissione Deontologica con il Collega Mario Tobia. Il Consiglio ne prende atto e approva. Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. Comunicazioni dei Consiglieri Pratica n. 741/09 S – Avv.ti (omissis) e (omissis) - Il Consigliere Vaglio riferisce che, nell’adunanza del 18 giugno 2009, il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di aprire una pratica di Segreteria nei confronti dell’Avv. (omissis) e dell’Avv. (omissis) per avere, gli stessi, inviato ad un numero non determinato di indirizzi di posta elettronica, una mail con cui offrivano le proprie prestazioni professionali per FORO ROMANO 3-4/2010 300 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO l’introduzione di un’azione giudiziaria a tutela dei titolari di obbligazioni ed azioni Alitalia, con ciò contravvenendo alle disposizioni di cui all’art. 19 del Codice Deontologico Forense e al divieto di accaparramento della clientela e, pertanto, chiede che la pratica sia trasmessa all’Ufficio Disciplina per le valutazioni delle eventuali violazioni disciplinari. Il Consiglio, dato atto, dispone trasmettersi la pratica all’Ufficio Disciplina. Comunicazioni del Consigliere Segretario - Il Consigliere Segretario comunica di aver preso parte il 5 maggio scorso alla riunione della Commissione di Manutenzione della Corte di Appello di Roma in sostituzione del Consigliere Cipollone. In particolare egli, quale Componente della Commissione nominata dal Consiglio sulla vicenda della sede consiliare, ha interloquito sul punto all’ordine del giorno relativo proprio all’individuazione dei locali di Viale Angelico come sede alternativa all’attuale, riportando la volontà consiliare, resa nota allo stesso Presidente della Corte di Cassazione durante la sua recente audizione. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario, in qualità di Coordinatore della Commissione Enti Pubblici, comunica di aver integrato l’organismo con l’Avv. Paolo Parisi, dell’Università degli Studi Campus Bio Medico. Il Consiglio prende atto e manda il Centro Studi al formale inserimento nell’elenco. Contributi ed erogazioni liberali - Il Consigliere Tesoriere e il Consigliere Barbantini chiedono un rinvio per relazionare sulla proposta di deliberazione per i contributi e le provvidenze. Il Consiglio delibera di rinviarne la trattazione alla prossima adunanza. Pratiche disciplinari P.D. n. 8045 – Avv. (omissis) Comunicazioni del Consigliere Tesoriere - Il Consigliere Tesoriere illustra il progetto per non procedere più alla stampa del Foro Romano, ma di pubblicarlo “on line” su un sito dedicato linkato da quello dell’Ordine. Ciò consentirebbe di risparmiare il costo di 350.000,00 Euro l’anno che l’Ordine sostiene per la stampa dell’attuale pubblicazione. In alternativa si potrebbe pensare a un Notiziario più snello, distribuito solo a chi ne fa richiesta ovvero lasciato nelle Aule Avvocati (questa soluzione costerebbe circa 60.000 Euro comprese le spese di spedizione). A questo punto viene ammessa in Aula l’Avv. Parigi che svolge già questo servizio per l’Ordine degli Avvocati di Milano. L’Avv. Parigi espone nel dettaglio, con alcune slides illustrative, quale potrebbe essere la forma telematica del nuovo Notiziario. L’Avv. Parigi comunica che vi sarebbe una spesa iniziale del format e della gestione del sito, cui seguirebbe una spesa di 18/20 mila euro l’anno per la redazione. La relatrice ha poi sviluppato una proposta alternativa di restyling del Foro, utilizzando il sistema tradizionale della stampa. Infine, l’Avv. Parigi propone al Consiglio anche un’attività di consulenza nei confronti dei rapporti tra l’Ordine ed i mass media. Interviene il Consigliere Cipollone il quale chiede se con il restyling venga meno del tutto il formato cartaceo. L’Avv. Parigi risponde nel senso che nel Notiziario cartaceo si pubblicherebbero, ogni quindici giorni, le notizie più importanti, a scelta della Redazione; il resto andrebbe sul sito. Il Consigliere Di Tosto chiede di sapere i costi delle stampe bimestrali. L’Avv. Parigi riferisce che dopo i 10.800,00 Euro di progettazione iniziale (spesa sostenuta una tantum) per ventimila copie (a condizione che si tratti di sedici pagine di carta per sei numeri l’anno) ogni numero costerebbe 7.140 Euro (escluse le spese di spedizione); la gestio- FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 301 301 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ne del sito costerebbe invece 1.500,00 Euro mensili. Il Consigliere Tesoriere chiede di fare una riflessione sul costo di 50.000,00 Euro a numero che l’Ordine sopporta per l’attuale Foro Romano. L’Avv. Parigi viene ringraziata e licenziata. Il Consiglio delibera di riaggiornare la questione alla prossima adunanza, nella quale il Consigliere Tesoriere presenterà una breve relazione scritta. Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Cipollone riferisce sulla richiesta del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Chiavari relativa all’invio ai difensori delle nomine da parte di clienti detenuti in carcere. Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone a riscontrare la richiesta. Approvazione del verbale dell’adunanza del 29 aprile 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva il verbale n. 17 dell’adunanza del 29 aprile 2010. Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Condello ritiene necessario studiare a fondo il problema delle iscrizioni all’Elenco Speciale degli Avvocati dipendenti di Enti che hanno subito la trasformazione da pubblici a privatizzati (trasformati cioè in S.p.A.), atteso l’esponenziale aumento degli iscritti. Tutto ciò potrebbe essere causa di danno agli Avvocati iscritti nell’Elenco Speciale e agli Iscritti nell’Albo Ordinario. Il Consigliere Barbantini, delegato all’istruttoria di queste iscrizioni, fa presente di attenersi scrupolosamente alle statuizioni della Corte di Cassazione la cui sentenza del 2005, a Sezioni Unite, ha fatto definitiva chiarezza in materia. Il Consigliere Condello osserva che una sentenza (che, peraltro, è stata contraddetta da 302 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd altre pronunce seguenti), non costituisce norma di legge (e, nella specie, va comunque applicato l’art. 3 della Legge Professionale). Il Consigliere Segretario riferisce che, attualmente, gli iscritti nell’Elenco Speciale sono poco più di 900, la stragrande maggioranza dei quali ha diritto, per legge, ad essere iscritta (appartenendo ad enti parastatali, enti locali, regione, enti previdenziali, ecc.). Aggiunge che la sentenza del 2005 della Corte di Cassazione ha interpretato proprio l’art. 3 (che come è noto è del 1933), il quale non poteva, ovviamente, prevedere il fenomeno delle privatizzazioni degli Enti Pubblici, verificatosi oltre 50 anni dopo. Non gli constano decisioni di Magistrature Superiori che abbiano sovvertito il principio sancito nel 2005, in base al quale l’Ordine agisce tutt’oggi. Il Consigliere Graziani osserva che i numeri riferiti dal Collega Condello vanno comunque ridimensionati. Il Consiglio delibera di affidare ai Consiglieri Barbantini e Condello il compito di redigere un’apposita relazione sul punto, che affronti in modo approfondito e tecnico la questione. - Il Consigliere Condello ritiene necessario studiare a fondo il problema delle iscrizioni degli avvocati che conseguono il titolo abilitativo in Spagna. Intervengono vari Consiglieri esponendo sul punto le personali posizioni e ricordando che il Consiglio ha già assunto una delibera al riguardo. Il Consiglio delibera di affidare ad un collegio di Consiglieri (Barbantini, Condello e Nesta) lo studio approfondito della questione, il quale redigerà una relazione. Audizione Avv. (omissis) – parere di congruità su note di onorari n. 3074/09 Audizione Avv. (omissis) – parere di congruità su note di onorari n. 3162/09 FORO ROMANO 3-4/2010 302 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Comunicazioni del Presidente - Il Presidente riferisce sulla convocazione pervenuta in data 29 aprile 2010 dall’Avv. Giovanni Malinconico, Coordinatore dell’Unione dei Consigli degli Ordini Forensi del Lazio, relativa all’incontro tra Presidenti e Segretari degli Ordini che si terrà giovedì 6 maggio 2010, alle ore 16.00 a Tivoli presso il locale Ordine degli Avvocati. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla lettera del Consigliere Cassiani, pervenuta il 29 aprile 2010, con la quale ringrazia il Presidente e tutti i Consiglieri per aver accolto la sua domanda di parcheggio all’interno del Palazzo di Giustizia di P.le Clodio. Il Consigliere Cassiani prende la parola per confermare i propri più vivi ringraziamenti per l’attenzione riservatagli nell’occasione e comunica che non appena le proprie condizioni di salute saranno perfette riconsegnerà il permesso. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulle comunicazioni dell’Avv. Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 3 maggio 2010, relative alla bozza di programma per il XXX Congresso Nazionale Forense che si terrà a Genova dal 25 al 27 novembre 2010. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla comunicazione del Dott. Paolo de Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 3 maggio 2010, relativa all’iscrizione a ruolo tramite il sistema del codice a barre in materia di lavoro, previdenza e assistenza obbligatoria. Il Consiglio ne prende atto, delegando, eventualmente, per una comunicazione da pubblicare sul sito il Consigliere Fasciotti. Procedimento disciplinare n.7542 - Avv. (omissis) Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Nesta riferisce che sulla questione della pretesa della Signora (omissis) -ex gestore di uno spazio presso uno degli edifici di (omissis)- già nota al Consiglio, è pervenuta una diffida da parte di un legale. Il Consiglio delibera di riportarsi interamente alla delibera già adottata sul punto autorizzando il Consigliere Nesta a riscontrare la nuova diffida inviata dall’istante. Comunicazioni del Consigliere Segretario - Il Consigliere Segretario comunica che l’Avv. (omissis), con nota acquisita al protocollo consiliare n. 7768 del 30 aprile u.s., ha chiesto un parere in ordine alla possibilità di un avvocato iscritto nell’Elenco Speciale annesso all’Albo Ordinario, di patrocinare in proprio in cause personali. Egli rileva che il Tribunale di Roma, Sezione Lavoro, in una controversia nella quale si era difeso da solo, ex art. 86 c.p.c. –pur essendo iscritto nell’Elenco Speciale– ha pronunciato la decisione n. (omissis) del 28 giugno 2007 nella quale si afferma che “è escluso che i predetti avvocati (degli Uffici Legali istituiti presso Enti Pubblici) possano patrocinare sè stessi, ai sensi dell’art. 86 c.p.c., per di più nelle cause promosse nei confronti del proprio datore di lavoro”. Ciò posto, l’istante ha chiesto sia un parere al Consiglio sulla possibilità di un iscritto all’Elenco Speciale di difendersi da solo nelle cause personali, sia l’intervento ad adiuvandum dell’Ordine nella causa in grado di appello. Il Consiglio, sulla richiesta di parere, osserva quanto segue. Va preliminarmente sottolineato che la sentenza del Tribunale di Roma contestata dall’Avv. (omissis) -all’epoca iscritto nell’Elenco Speciale annesso all’Albo Ordinario quale avvocato di una (omissis)- si fonda, per giustificare l’impossibilità per un avvocato “pubbli- FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 303 303 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO co” di stare in giudizio personalmente, su un equivoco piuttosto evidente, reso palese dal richiamo al precedente giurisdizionale ivi invocato. Nella decisione, infatti, si cita la pronuncia della Suprema Corte, n. 19358 del 17 dicembre 2003, resa a Sezioni Unite, secondo la quale la norma generale contenuta nell’art. 86 c.p.c. va correlata con le norme speciali previste dall’ordinamento forense e, in particolare, con l’art. 33 della legge professionale (R.D.L. n. 1578 del 1933). Orbene, quest’ultima disposizione concerne esclusivamente la difesa dinanzi alle Magistrature Superiori e richiede che il patrocinatore sia iscritto in un apposito “Albo Speciale” (detto, appunto, degli Avvocati Cassazionisti). L’errore in cui è incorso il giudicante nella controversia che ha visto opposto l’Avv. (omissis) al suo datore di lavoro, è stato proprio quello di aver confuso tra “Elenco Speciale” (quello previsto dall’art. 3 della Legge Professionale, in cui sono iscritti gli avvocati facenti parte degli Uffici Legali degli Enti Pubblici) e “Albo Speciale” (quello, cioè, in cui sono iscritti i Cassazionisti e che è tenuto dal Consiglio Nazionale Forense). L’errore in questione è reso evidente dalla fattispecie concreta che era stata posta alla Corte di Cassazione in quella occasione (decisa appunto dalle Sezioni Unite con sentenza n. 19358/2003), là dove un avvocato non cassazionista stava in giudizio dinanzi al Consiglio Nazionale Forense (considerato una giurisdizione superiore) senza essere in possesso dell’abilitazione a svolgere la difesa dinanzi ad una siffatta magistratura. La Corte ha infatti giustificato il proprio convincimento con l’esigenza di una difesa tecnica, affidata a soggetto in possesso della qualità necessaria per esercitare l’ufficio di difensore con procura presso un particolare giudice, la quale risponde allo scopo di assicurare un più efficace esercizio del diritto di difesa (cfr., in motivazione). Nulla a che vedere, quindi, con la possibilità di un iscritto all’Elenco Speciale (non, 304 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd quindi, “Albo Speciale”) annesso all’Albo Ordinario, di patrocinare cause personali senza assistenza di difensore. Contrariamente a quanto ritenuto nell’occasione dal Tribunale di Roma esiste, invece, il principio opposto, secondo il quale l’avvocato facente parte di un Ufficio Legale di un Ente può ben essere difensore di sé stesso nelle cause strettamente personali, cioè riguardanti esclusivamente la sua persona (cfr. Tribunale di Napoli 2 dicembre 1994, in Giust. Civ. 1995, I, 2254). Il principio di cui trattasi trovasi affermato in sede di legittimità anche in epoca risalente (cfr. Cass. 31 marzo 1949 n. 744). Da ciò consegue che non è vietato che l’avvocato iscritto all’Elenco Speciale possa utilizzare la norma generale dell’art. 86 c.p.c. per difendersi in proprio quando è in gioco un proprio e personale diritto soggettivo. Diverso discorso, per ragioni di mera opportunità, può svolgersi nel caso in cui l’avvocato si difenda da sè medesimo in una causa pendente contro il proprio datore di lavoro: se è vero che il principio sino a ora richiamato non sembra avere limitazioni di ordine oggettivo, il Consiglio reputa che, anche per non secondari profili di ordine deontologico, sia bene che nelle controversie che vedono opposto il Legale alla propria Amministrazione il difensore sia scelto tra gli iscritti all’Albo Ordinario. L’inciso di cui v’è traccia nella sentenza del Tribunale del Lavoro di Roma (“per di più nelle cause promosse nei confronti del proprio datore di lavoro”) non appare quindi indifferente, stante la natura pubblica che lega, nel rapporto di lavoro, il professionista all’Ente e che dovrebbe consigliare al primo, in questo caso, di non patrocinare una causa personale. Si tratta di ragioni etiche quindi, e non propriamente giuridiche, anche in relazione al fatto che la difesa dell’Amministrazione, in questi casi, viene assunta di norma da colleghi di ufficio dell’avvocato stesso (con i quali costui verosimilmente ha rapporti di diuturna frequentazione, oltre che indiscutibili interes- FORO ROMANO 3-4/2010 304 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO si in comune anche di ordine economico). Proprio per queste ragioni di opportunità il Consiglio ritiene di non dover aderire alla richiesta di intervento in giudizio ad adiuvandum della posizione del richiedente. Nei sensi suestesi è il richiesto parere. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 29 aprile 2010, accompagnatoria del resoconto sommario della seduta pubblica del Senato della Repubblica relativamente alla Riforma dell’Ordinamento Forense. Il Consiglio ne prende atto. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avv.ti Gabriella Andriola, Giulia Basile, Alessandra Calabresi, Fabio Cangiano, Valeria Carbone, Andrea Cerroni, Milena Conti, Maria Luisa Di Giovambattista, Annalisa Flena, Patrizia Giovannetti, Lorenza Girone, Maria Chiara Gristina, Marco Iecher, Paola Manganaro, Pamela Martini, Maria Marucci, Francesco Mazza, Cristina Mazzamauro, Lorenzo Minisci, Stefano Paniccia, Sara Polito, Claudio Rizzo, Carla Maria Sodini, Ernesto Stajano, Giuseppina Venuti, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. Pareri per nomina a Vice Procuratore Onorario e Giudice Onorario di Tribunale - Il Consigliere Segretario riferisce sulla richiesta di parere per la nomina a Giudice Onorario di Tribunale dell’Avv. Marco Viglietta. Il Consiglio esprime parere favorevole. Formazione elenco di difensori per il patrocinio a spese dello Stato nei procedimenti giudiziari civili e amministrativi e negli affari di volontaria giurisdizione - Esaminate le domande, il Consiglio delibera di integrare l’elenco degli avvocati per il patrocinio a spese dello Stato con l’inserimento dei nominativi dei Colleghi. Comunicazioni del Consigliere Tesoriere - Il Consigliere Tesoriere riferisce che è pervenuta una richiesta dalle Poste Italiane relativa alla spedizione della Rivista “Temi Romana”. Detta richiesta ammonta ad euro 8.144,17 ed è relativa al numero inferiore di copie spedite. Il Consiglio delibera di rinviare alla prossima adunanza il problema della futura edizione di “Temi Romana”, unitamente alla questione relativa al “Foro Romano”. Delibera, altresì, a maggioranza, di inviare il numero pronto e stampato ai soli colleghi che hanno, nel passato, manifestato il desiderio di avere la spedizione di “Temi Romana” a studio, fermo restando che quando l’argomento verrà posto all’ordine del giorno verrà deliberata la gestione delle due riviste, “Foro Romano” e “Temi Romana”, in modo definitivo. Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Cerè riferisce di aver appreso da un collega che nella sede di Via Valadier non è più possibile collegarsi con le banche dati “on line” oggetto di pregresso abbonamento. Chiede di sapere se gli abbonamenti per il 2010 siano stati disdetti. Il Consigliere Tesoriere riferisce che gli abbonamenti delle riviste “on line” sono ancora attivi e che quindi la notizia ricevuta dal Consigliere Cerè è destituita di fondamento. FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 305 305 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Consigliere Vaglio fa presente che sul “Corriere della Sera” on line è stato pubblicato in data 3 maggio 2010 un articolo a firma Pietro Ichino intitolato “Nuove regole per gli avvocati – Chi difende i clienti dai difensori?”, nel quale, con la scusa di commentare la proposta di Riforma all’esame del Senato, viene offesa più volte l’intera categoria dell’Avvocatura sostenendo, ad esempio, che il disegno di legge sarebbe dedicato alla promozione degli interessi economici di chi già appartiene al ceto forense e dipingendo l’avvocato come un soggetto che sceglie la strada più vantaggiosa per sè stesso piuttosto che quella più vantaggiosa per il cliente. Il Consigliere Vaglio, allegando alla presente comunicazione l’articolo, chiede che il Consiglio assuma una ferma posizione critica. Il Consigliere Segretario comunica che domani, venerdì 7 maggio, il Quotidiano “L’Opinione” dedicherà un editoriale pungente, a firma del Collega Carlo Priolo, proprio in risposta alle opinioni espresse dal Prof. Ichino. Il Consiglio delega il Consigliere Graziani. - Il Consigliere Rossi comunica che un collega le ha fornito un volantino, rinvenuto in un panificio, nel quale si pubblicizza un servizio di consulenza legale con toni che potrebbero essere suscettibili di valutazione sul piano deontologico. Allega il volantino di cui sopra. Il Consiglio delibera di aprire una pratica di Segreteria delegando per l’istruttoria il Consigliere Segretario anche al fine di individuare i colleghi artefici dell’iniziativa. Acquisto del programma per la gestione dei crediti formativi - Il Consigliere Rossi, come già riferito nella scorsa adunanza, comunica che è necessario procedere all’acquisto del programma di gestione dei crediti formativi. 306 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Il suddetto programma, già oggetto di dimostrazione da parte della Società Lextel ad alcuni Consiglieri e dipendenti qualche mese fa, consente di gestire l’intero settore formazione, ivi comprese le singole posizioni degli iscritti, la prenotazione e la rinuncia alla partecipazione ai convegni e, in generale, tutto quello che riguarda la formazione continua. Il sistema è accessibile anche dagli Avvocati che possono controllare la propria posizione in ordine ai crediti conseguiti. Il canone annuo è di euro 7.500,00. Si rende, inoltre, necessario l’acquisto di cinque lettori badge al costo di 250,00 euro ciascuno. I Consiglieri Di Tosto e Vaglio, nel riportarsi alla dichiarazione del 29 aprile 2010, ribadiscono la propria contrarietà all’acquisto del programma di gestione dei crediti formativi, che diventerà nella realtà un sistema di schedatura nei confronti dei Colleghi che non sono stati in grado di assolvere al troppo pressante obbligo di formazione permanente, che per il triennio in corso richiede 50 crediti formativi. In buona sostanza, in questo modo si indurrebbero gli Avvocati e i Praticanti Avvocati abilitati ad una corsa all’acquisizione dei crediti formativi mancanti, riaprendo la strada (anzi, un’autostrada) ai corsi di formazione a pagamento. A questo riguardo, i Consiglieri Di Tosto e Vaglio propongono di modificare la delibera del 24 aprile 2008 nel modo che segue: “Art. 4 primo comma del Regolamento per la formazione permanente: “La programmazione di un numero di eventi formativi che non consenta la formazione gratuita a tutti gli iscritti costituisce motivo di improcedibilità dell’azione disciplinare nei confronti dell’iscritto che, pur avendone fatto richiesta periodicamente e per almeno 6 volte nel corso di ciascun anno, non abbia potuto partecipare gratuitamente ai corsi di formazione”. L’impossibilità della partecipazione ai corsi gratuiti deve risultare attraverso la produzione del FORO ROMANO 3-4/2010 306 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO diniego di ammissione; a tal fine si stabilisce che il programma di prenotazione tramite il sito dell’Ordine rimanga aperto fino al giorno precedente alla data dell’evento ed invii a chi non riesce a prenotarsi la comunicazione di diniego”. I Consiglieri Di Tosto e Vaglio, inoltre, chiedono che il Consiglio disponga una sanatoria totale per il passato e stabilisca per il periodo 1° maggio/31 dicembre 2010 l’obbligo di un massimo di n. 8 crediti formativi generici e n. 2 crediti formativi deontologici e previdenziali. Il Consigliere Tesoriere si associa alla proposta di modifica del Regolamento sui crediti formativi, e la fa propria, con esclusione della paventata sanatoria che mortificherebbe i colleghi che sino ad oggi hanno ottemperato all’obbligo. Il Consigliere Segretario, sul punto dell’acquisto del software, fa presente di aver già espresso la propria opinione sulla presa di posizione dei due Consiglieri Vaglio e Di Tosto nella pregressa Adunanza: si permette di rinviare a quella occasione e lo fa in questa sede, essendo convinto che il Consigliere Vaglio, dovendo pubblicare sul proprio sito solo lo stralcio del presente verbale e non anche quello della scorsa Adunanza, potrebbe essere così tentato (nel commentare la delibera che il Consiglio si accinge ad approvare) di offrire ai propri lettori ancora una volta una visione non completa, e quindi parziale, delle opinioni altrui. Il Consigliere Rossi fa rilevare come sia impensabile, dopo quasi 7 ore di lavoro ininterrotto del Consiglio odierno, essendo oramai prossimi alle ore 21, pensare di far discutere una mozione di modifica e di integrazione del Regolamento sulla formazione continua, essendo questa una materia di delicatezza estrema sulla quale occorre quanto meno un apposito punto all’ordine del giorno. Gli altri Consiglieri si associano alla richiesta di porre la questione ad un prossimo ordine del giorno. Il Presidente, alla luce della comunicazione dei Consiglieri Di Tosto e Vaglio, procede al voto così come previsto dall’ordine del giorno e, altresì, pone la questione afferente alla modifica, così come solo oggi proposta dai due Consiglieri, all’ordine del giorno della prossima adunanza, pregando tutti i Consiglieri a rimettere al Consigliere Rossi –Delegata alla formazione– eventuali ulteriori proposte modificative di detto Regolamento, possibilmente entro e non oltre il 12 maggio p.v. Il Presidente prega, altresì, tutti i Consiglieri di astenersi dal dare comunicazioni ai colleghi, con modalità diverse da quelle istituzionali, riguardo tale ipotesi di modifica del Regolamento, ancora da affrontarsi, auspicando da parte dei Consiglieri stessi un’adesione di lealtà e di riguardo nei confronti dell’Istituzione. Il Consiglio, con il voto contrario dei Consiglieri Di Tosto e Vaglio, approva la proposta di acquisto del programma di gestione dei crediti formativi, così come proposta. Pratiche disciplinari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono state distribuite a tutti i Consiglieri le bozze dei provvedimenti di archiviazione e di apertura di procedimento disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza. Procedimento disciplinare n. 7808 – Avv. (omissis) Pareri su note di onorari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi 33 pareri su note di onorari: (omissis) ADUNANZA DELL’11 MAGGIO 2010 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 307 307 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Cancellazioni per decesso a domanda per trasferimento Nulla osta al trasferimento Proc.disc. n.8056 nei confronti dell’Avv. (omissis) Iscrizioni Iscrizioni e abilitazioni Abilitazioni Revoche abilitaz.decorrenza di term. Cancellazioni a domanda per trasferimento Nulla osta al trasferimento Compiuta pratica n. n. n. n. 3 6 5 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Proc.disc. n.7991 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc.disc. n.8014 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc.disc. n.8033 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc.disc. n.8057 nei confronti degli Avv.ti (omissis) n. n. n. n. 7 1 10 5 n. n. n. n. 3 1 2 3 n. n. 70 4 n. 60 n. 12 DISCIPLINA Archiviazioni Aperture PARERI Proc.disc. n.7990 nei confronti dell’Avv. (omissis) Emessi Proc.disc. n.7902 nei confronti dell’Avv. (omissis) Aut. alle notifiche dirette ADUNANZA DEL 13 MAGGIO 2010 Proc.disc. n.7993 nei confronti dell’Avv. (omissis) All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni Albo Ordinario n. 308 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 16 SEGRETERIA Comunicazioni del Presidente - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 11 maggio 2010, con la quale lo invita a partecipare all’incontro dibattito che si terrà a Napoli il 21 maggio prossimo sul tema “Media-conciliazione Professione Forense”. Il Consiglio ne prende atto invitando chi, tra i Consiglieri, lo desideri a recarsi a Napoli a spese proprie. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Maria Letizia Viola, pervenuta in data 7 maggio 2010, con la quale chiede l’intervento del FORO ROMANO 3-4/2010 308 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Consiglio affinchè emetta provvedimenti concreti a sostegno delle Colleghe durante il periodo di gravidanza e per una generale sensibilizzazione scritta a tutta la classe forense, da divulgarsi nelle forme ritenute più idonee. Il Consiglio delega i Consiglieri Arditi di Castelvetere e Rossi per esame e relazione. gio 2010, con la quale trasmette l’articolo scritto dal Prof. Avv. Pietro Ichino pubblicato sul Corriere della Sera il 3 maggio scorso dal titolo “Nuove regole per gli avvocati - chi difende i clienti dai difensori?”. Il Consiglio rinvia la decisione avendo delegato sul tema il Consigliere Graziani. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Massimiliano Giandotti, Presidente dell’Associazione Forense Ostia e Litorale - A.F.O.L., pervenuta in data 7 maggio 2010, con la quale trasmette un primo elenco di nominativi di Colleghi disponibili ad assumere l’incarico di custode giudiziario nel territorio di Ostia. Il Consiglio prende atto della nota e rileva che l’Ordine ha già trasmesso l’elenco al Presidente del Tribunale Ordinario di Roma quando, circa due mesi fa, lo ha richiesto. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’On. Piero Cucunato, Presidente della Commissione per l’attuazione delle Riforme Istituzionali della Provincia di Roma, pervenuta in data 5 maggio 2010, relativa alla realizzazione di un osservatorio su “La riforma della Città Metropolitana: gli sviluppi possibili”. Il Consiglio ne prende atto, si dichiara disponibile e delega il Consigliere Segretario per gli incombenti relativi. - Il Presidente riferisce sulla nota del Dott. Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di Appello di Roma, pervenuta in data 10 maggio 2010, con la quale chiede di conoscere gli sviluppi della procedura per la regolarizzazione dei rapporti con i gestori dei locali demaniali assegnati al Consiglio non utilizzati per fini istituzionali. Il Consiglio reitera l’invito al Consigliere Cipollone a voler riferire alla prossima adunanza. - Il Presidente riferisce sulla nota del Dott. Francesco Amirante, Presidente della Corte Costituzionale, pervenuta in data 6 maggio 2010, con la quale lo invita a partecipare ad un incontro che si svolgerà il 16 giugno p.v., alle ore 10.00, presso il Palazzo della Consulta, per ricordare il Prof. Giuliano Vassalli, scomparso lo scorso 21 ottobre. Il Consiglio delega il Consigliere Tesoriere a partecipare alla Cerimonia. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Gianluca Benedetti, pervenuta in data 6 mag- - Il Presidente riferisce sulla nota della Dott.ssa Carmela Cavallo, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma, pervenuta in data 5 maggio 2010, con la quale chiede al Consiglio di voler attrezzare la Sala Avvocati con un computer da mettere a disposizione degli Avvocati che possa in futuro consentire l’accesso protetto all’iter processuale ai fascicoli di competenza tramite password. Il Consiglio delibera di procedere in conformità alla richiesta. - Il Presidente esprime il proprio apprezzamento al Consigliere Graziani per il lavoro che sta svolgendo relativamente alle pratiche disciplinari, per la solerte attività espletata qualitativamente e quantitativamente in questo breve lasso di tempo. Il Consiglio ne prende atto e si associa al Presidente. Comunicazioni del Consigliere Segretario - Il Consigliere Segretario comunica che venerdi 7 maggio u.s., accompagnato dal Consigliere Graziani e dal Collega Giovanni Meineri della Commissione Informatica, ha incontrato l’Assessore alle Politiche Informati- FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 309 309 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO che del Comune di Roma, On.le Enrico Cavallari, al fine di esporgli il progetto, che sta coltivando da almeno un biennio, volto a consentire a ogni iscritto all’Albo l’interrogabilità per via telematica, dal proprio studio, dell’Anagrafe della popolazione residente nella città. L’Assessore, cui si deve il merito di aver permesso che attraverso il portale internet del Comune ogni cittadino accreditato possa oggi stamparsi i propri certificati anagrafici, è apparso molto interessato al progetto e si è riservato di approfondirlo con i tecnici dell’ex Dipartimento XIII per verificarne la concreta applicabilità. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario comunica di aver visionato, di recente, la Sala Avvocati presso il Tribunale Civile di Viale Giulio Cesare e di averla trovata estremamente sporca, con le prese elettriche divelte (tali da non poter essere utilizzate neppure per ricaricare il telefono portatile). Propone, quindi, che per la pulizia provveda, una tantum, a mò di sgrosso, la ditta di cui il Consiglio si avvale per i propri locali, mentre per il ripristino delle prese elettriche è necessario scrivere al Dirigente amministrativo del Tribunale sollecitandolo al riguardo. Il Consiglio approva e delega all’incombente il Consigliere Segretario. - Il Consigliere Segretario comunica che il Consigliere Cerè ha inviato, a gran parte degli iscritti all’Albo, una mail con la quale, in prossimità dell’Assemblea che si è tenuta stamani, esorta i colleghi a partecipare alla medesima, che aveva ad oggetto l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2009. Il Consigliere Cerè, tra l’altro, invita alla protesta con riferimento a tre voci di spesa (due sole, peraltro, afferenti al 2009, e una al 2010). a) La prima riguarda la spesa sostenuta per garantire a tutti i colleghi impegnati nelle operazioni elettorali di fruire di un servizio di 310 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd somministrazione di alimenti e bevande. Di detto servizio hanno fruito non solo tutti i colleghi aventi un ruolo istituzionale nei seggi, ma anche tutti –indistintamente– i candidati, e il personale amministrativo, di supporto e di vigilanza. Quindi centinaia di persone si sono potute servire di quanto sopra. Si è trattato di otto giorni lavorativi, due dei quali dalla mattina alla notte inoltrata. Il Consiglio neoeletto si è dunque ritrovato in contabilità la fattura della ditta incaricata di effettuare il servizio di somministrazione, non potendo oramai più contestare le consumazioni, le quali sono state ordinate, volta a volta, dal Presidente dell’Assemblea; ed ha quindi dovuto procedere all’approvazione della spesa. b) La cena offerta ai Presidenti di seggio, agli Scrutatori e ai Questori costituisce, da sempre, un atto di eleganza e di profondo ringraziamento che l’Ordine rivolge a quanti si sono gratuitamente prodigati nelle operazioni elettorali che, com’è noto, sono spesso fisicamente faticose e delicate anche sotto l’aspetto emotivo e psicologico. La cena, dunque, rappresenta un evento tradizionale, che si è sempre svolto. Quest’anno la cena è stata consumata in un ristorante diverso, il costo sostenuto è stato di 35 Euro a persona e i commensali (ivi compresi i Colleghi indicati dallo stesso Consigliere Cerè come idonei a svolgere ruoli istituzionali presso i seggi) hanno raggiunto il numero di 180 (non quindi di “almeno 250” come riferito e fatto credere ai lettori nella mail di cui si discute). La fattura n. XRF 0092890 rilasciata dal gestore all’Ordine (che indica infatti 180 coperti) è nota ai Consiglieri. c) La mail si conclude con il riferimento al “buono pasto” a beneficio dei Consiglieri impegnati nelle adunanze del giovedì. La verità, che il Consigliere Cerè ben conosce, essendo stata presente all’adunanza nella quale si deliberò sulla questione (del 18 marzo) è un’altra. Nello scorso biennio il Consigliere Tesoriere in carica ordinava la fornitura di un FORO ROMANO 3-4/2010 310 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO catering (i cui cibi venivano consumati nella saletta attigua all’Aula) che costava 380 Euro (un totale di 1.620,00 Euro al mese, quindi, in caso di 4 adunanze). Sebbene la spesa sembrava davvero eccessiva, vista la tipologia di ciò che veniva consegnato (pizzette, tramezzini, bibite e dolci), tenuto conto che, comunque, i Consiglieri debbono rimanere per molte ore al servizio dell’Istituzione il giovedì pomeriggio, non si riuscì a sopprimere quel servizio. Il rinnovato Consiglio ha deliberato non già la concessione di un “buono pasto”, ma ha stipulato una convenzione con un esercizio di ristorazione dove i Consiglieri, esclusivamente il giovedì, possono consumare un pasto al costo di Euro 15,00 (che è a carico del Consiglio). Ovviamente, questo ha comportato un risparmio economico enorme, atteso che non tutti i Consiglieri usufruiscono di detta opportunità. A mero titolo di esempio si comunica che nei mesi di marzo (dal giorno diciotto) e di aprile, nei quali si sono svolte 9 adunanze, si è speso a tale titolo l’importo di circa Euro 800,00 (mentre con il vecchio sistema la spesa, sicura e certa, sarebbe stata di Euro 3.420,00 (380,00 X 9). Alla luce di quanto sopra e reputando che il Consigliere Cerè non possa non sapere –in qualità di Consigliere in carica– i fatti e le cifre sopra riportati e che, dunque, la sua comunicazione inviata per mail sia ispirata a mala fede, chiede che il Consiglio si determini ad assumere le decisioni che ritiene più confacenti al caso, tenuto conto che il diritto di critica non può spingersi sino al punto di diffamare un Ente pubblico mediante la divulgazione di notizie false, scorrette e tendenziose. Il Presidente apprezza la solerzia del Consigliere Segretario nel non voler consentire che un Consigliere dell’Ordine continui a diffondere notizie non corrispondenti al vero e, tuttavia, ritiene di dover volare alto e non curarsi di chi, pur appartenendo a questo Consesso, e pur dovendo conoscere i dati di fatto (spese e quant’altro) supportati dalla documentazione inserita nella cartella, continua a denigrare e offendere –mediante divulgazione di bugie colossali a scopo tendenzioso– l’attività dell’Istituzione. Se si ritiene che la condotta del Consigliere Cerè abbia valicato i limiti della critica, speculando sul suo ruolo al fine di indurre in errore dolosamente i destinatari della propria mail, si adotterà la relativa decisione. Del resto, egli continua, la posizione dei tre Consiglieri che oggi in Assemblea hanno assunto un comportamento di opposizione ferma, dimostra la strumentalità di alcune decisioni e di talune espressioni di voto. Egli si mostra dispiaciuto delle divisioni che continuano a imperversare nel nostro Foro, nonostante l’esito chiarissimo che ha avuto il giudizio amministrativo intentato contro la costituzione del nuovo Consiglio. Il Consigliere Barbantini coglie l’occasione per osservare che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Perugia è già troppo oberato dei problemi di divisioni interne all’Ordine di Roma ma ritiene che il Consigliere Cerè abbia assunto un contegno, scrivendo quella mail, deplorevole ed inammissibile. Il Consigliere Rossi, alla luce dell’esito dell’Assemblea odierna, propone che al prossimo Congresso Nazionale Forense di Genova i Delegati si rechino interamente a spese loro. A proposito della mail oggi contestata, ella ritiene di dover chiamare i Colleghi sull’importanza del ruolo ricoperto e sulla responsabilità che la carica istituzionale rivestita comporta: una cosa è la critica, altra è la denigrazione utilizzando modalità estemporanee e dati fattuali risultanti non veritieri. Non è più eludibile l’assunzione di un impegno formale, da parte di tutti i Consiglieri, ad astenersi per il futuro da simili atteggiamenti. Il Consigliere Di Tosto vorrebbe che lo stesso comportamento che chi ha parlato sino a ora invita a tenere, sia seguito anche dal Consigliere Gianzi, che spesso offende i Colleghi in Aula, ovvero dal Consigliere Fasciotti FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 311 311 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO o dal Consigliere Arditi di Castelvetere che hanno in una occasione denigrato la sua persona, oppure dal Consigliere Segretario quando fa affermazioni non del tutto complete su fatti a lui noti relativamente al Giudice di Pace. Coglie l’invito del Presidente ad abbassare i toni ma chiede che questa esortazione valga per tutti. Negli episodi che lui ha citato, assai deplorevoli, il Presidente non ha preso posizione mentre sarebbe stato necessario un suo intervento. Da parte propria v’è piena volontà di collaborare. Il Consigliere Arditi di Castelvetere chiede di non essere chiamata in causa a sproposito. Il Consigliere Fasciotti si associa. Il Consigliere Cerè, ha ben ascoltato tutto ciò che è stato detto sino ad ora. Ricorda che tutti i Consiglieri lavorano per il bene dell’Avvocatura e che esistono Consiglieri che si comportano in modo da biasimare. Comunica al Presidente che in questo Consiglio non si fanno prigionieri e non ammette reprimende da parte di chi si comporta in modo peggiore del suo. Il Consigliere Cerè stigmatizza quanto poc’anzi riferito dal Consigliere Segretario e dal Presidente respingendo con forza la circostanza che il comportamento di essa Consigliere Cerè sia deplorevole. Al contrario il suo comportamento è in linea con quanto prescritto dall’ordinamento sull’attività contabile consiliare. Il resto sono solo inezie e pure illazioni e, pertanto, da respingere con forza. Il Consigliere Tesoriere osserva che l’intervento del Consigliere Cerè è troppo generico mentre qui si sta parlando di fatti precisi e circostanziati, quali quelli falsi e fuorvianti contenuti nella mail. Egli rivendica il proprio diritto a fare ironia (appellando come pedopornografico il sito del Consigliere Vaglio) e, quindi, pur non comprendendo a ciò che si riferiva la Collega Cerè, richiama l’attenzione del Consiglio sul gravissimo comportamento assunto dalla medesima con l’invio della mail. Il Consigliere Fasciotti comunica che è 312 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd stato chiamato in ballo per una battuta fuori posto per la quale ha chiesto immediatamente scusa al destinatario. Il Consiglio, dato atto, delibera di trascurare la mail, pur ritenendo deplorevole il suo contenuto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 5 maggio 2010, alla quale unisce l’articolo del Prof. Avv. Pietro Ichino pubblicato sul Corriere della Sera il 3 maggio scorso dal titolo “Nuove regole per gli avvocati - chi difende i clienti dai difensori?” e chiede di inviare una nota di protesta e risposta al giornale. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Arianna Agnese, Presidente dell’Associazione Ius Ac Bonum, pervenuta in data 12 maggio 2010, con la quale chiede di essere delegata, di concerto con il Consigliere Tesoriere, a seguire e coordinare un gruppo di studio multidisciplinare tra il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma e l’Ordine degli Ingegneri di Roma presso l’Università Link Campus University di Malta sul tema della disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni prive di personalità giuridica. Il Consiglio accoglie la richiesta e delega il Consigliere Tesoriere. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Arianna Agnese, Presidente dell’Associazione Ius Ac Bonum, pervenuta in data 12 maggio 2010, con la quale chiede l’inserimento della predetta Associazione fra quelle riconosciute dal Consiglio. Il Consiglio ne prende atto e approva. FORO ROMANO 3-4/2010 312 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avv.ti Claudia Cenci, Fabio Antonio Cutrupi, Caterina Anna D’Agostino, Stefania Ilari, Rina Izzo, Cesare Mancini, Nicola Mancuso, Luca Mastellaro, Simona Muliere, Gianfranco Polinari, Renzo Manuel Possanzini, Catia Vernice, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Barbantini riferisce al Consiglio che, a seguito di continui contatti tra la Commissione di Diritto Tributario di questo Consiglio, l’Associazione Nazionale Magistrati Tributari del Lazio e il Centro Studi della Commissione Tributaria Provinciale di Roma, si è giunti a redigere un “Protocollo d’Intesa” avente lo scopo di istituire, in collaborazione, un Osservatorio giuridico permanente finalizzato alla redazione di un documento annuale della Giurisprudenza della C.T.P. di Roma, all’organizzazione di convegni e seminari presso il nostro Centro Studi e alla formazione degli avvocati nel campo del processo tributario. Ritiene che l’iniziativa, che fa da coronamento all’attività svolta dalla Commissione in questi ultimi cinque anni, sia di grande interesse e di sicuro pratico ausilio ai Colleghi nel campo del processo tributario: chiede, pertanto, che il Consiglio voglia autorizzarlo, quale Coordinatore della Commissione, a sottoscrivere detto Protocollo d’Intesa. Il Consiglio ne prende atto e approva. - I Consiglieri Barbantini e Rossi, Coordinatori della Commissione di Diritto e Rapporti Internazionali, comunicano al Consiglio i nominativi dei Colleghi chiamati a farne parte. Coordinatore Vicario Avv. Antonio Jacopo Manca Graziadei. Componenti Avv.ti: Daniela Bertes, Luigi Biamonti, Corrado Bocci, Riccardo Cappello, Gilberto Casella Pacca Di Matrice, Massimo Casella Pacca Di Matrice, Claudio Coggiatti, Francesca Coppi, Diego Corapi, Tommaso Corapi, Sally-Ann Cullen, Eleonora d’Avack, Cristina Dello Siesto, Antonietta Lazzaruolo, Giorgio Olmi, Vessellina Tchavdarova Panova, Maria Teresa Persico, Françoise Marie Plantade, Giulio Prosperetti, Enrico Scoccini, Irene Sigismondi, Giulio Stoppa. Comunicano, altresì, che lunedì 17 maggio p.v., la Commissione riceverà nell’Aula del Consiglio, una rappresentanza di Avvocati di Wroclaw (Polonia) in visita a Roma che ha chiesto, espressamente, un incontro con il nostro Ordine per uno scambio di esperienze e di idee. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Fasciotti comunica che è pervenuta presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma la documentazione rimessa dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Firenze, relativa all’esperienza del “progetto stagisti” all’interno del Tribunale di Firenze. Vengono evidenziate: - il quadro territoriale in cui è maturata l’attivazione del “progetto stage”; - come si è arrivati all’attivazione dello stage presso i Giudici Civili del Tribunale di Firenze; - l’attività concretamente svolta dallo stagista (attività preparatoria dell’udienza; attività in udienza; attività successiva all’udienza; collaborazione nella formazione degli atti del giudice); - la descrizione dei sistemi operativi con cui si realizza l’attività dello stagista: postazione stagista; condivisione del computer del giudice con quello dello stagista; condivisione del monitor; condivisione di stampante; collegamento al SICID o agli altri sistemi informativi di gestione del ruolo presenti nel Tribuna- FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 313 313 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO le; convertitore formato PDF; collegamento al sistema di posta elettronica; collegamento internet; - riflessioni finali. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Firenze, che ha sottoscritto la convenzione con i Tribunali Civili di Firenze e Prato, sta pubbblicizzando la convenzione, onde consentire ai praticanti stagisti di svolgere un anno di pratica forense all’interno dell’Ufficio del Giudice. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma ha sottoscritto una consimile convenzione con la Corte di Appello Civile di Roma, con il Tribunale Civile di Roma, con il Tribunale Penale di Roma, con la Procura della Repubblica di Roma, con il Tribunale dei Minori di Roma. Le specificità indicate nel “progetto stagisti” del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Firenze, potranno essere acquisite dall’Ordine di Roma in sede di attuazione della convenzione intervenuta con gli Uffici Giudiziari Romani sottoscrittori. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Fasciotti, quale responsabile della Commissione Giudici Onorari, propone l’inserimento nella Commissione degli Avv.ti Orazio Vizzaccaro e Marco Lucente. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Graziani comunica di avere preso accordi –tramite il Presidente Dott.ssa Elena Raganelli e l’addetto Dott. Sandro Spada- con il personale della Terza Sezione Civile del Tribunale di Roma per la conservazione e la messa a disposizione di due toghe da destinare ai Colleghi addetti alle udienze collegiali di tale Sezione. Il Consigliere Graziani chiede, quindi, di assegnare le toghe e procedersi alla consegna quanto prima. Il Consiglio approva e delega il Consigliere Graziani, unitamente al Consigliere Segreta- 314 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd rio, alla consegna. - Il Consigliere Graziani riferisce in ordine alla pubblicazione sul Corriere della Sera (edizione cartacea e on line) di uno scritto a firma del Prof.Avv. Pietro Ichino, con il seguente titolo editoriale “Lettera sul lavoro - Nuove regole per gli avvocati - Chi difende i clienti dai difensori? Il problema cruciale è il conflitto di interessi che il legale incontra quando può scegliere tra diverse opzioni”. Il tenore dell’editoriale è stato il seguente: “Caro Direttore, mentre la riforma dell’avvocatura muove i primi passi in Parlamento e gli avvocati fanno —legittimamente— sentire il loro fiato sul collo ai politici, sarebbe bene che gli utenti incominciassero a fare altrettanto. Il disegno di legge in discussione al Senato, dedicato alla promozione degli interessi economici di chi già appartiene al ceto forense, non affronta neppure di striscio quello che a me sembra il problema cruciale: il conflitto di interessi in cui l’avvocato si trova ogni volta che gli si aprono davanti due o più strade per la difesa del cliente e la strada più vantaggiosa per quest’ultimo non è la più vantaggiosa per l’avvocato stesso. Nella maggior parte dei casi, il cliente non è in grado di controllare efficacemente le scelte del difensore, come il paziente non è in grado di controllare le scelte del medico. Glielo impedisce la netta asimmetria informativa che caratterizza qualsiasi rapporto professionale: il professionista è colui che sa, il cliente è tale proprio perché, nella materia specifica, non sa. Per esempio, fra la transazione e il ricorso all’autorità giudiziaria, o a un arbitrato, la scelta dell’avvocato può essere dettata più dalle sue prospettive di guadagno che dall’interesse effettivo del cliente il quale, nella maggior parte dei casi, non è in grado di valutare con piena cognizione i vantaggi dell’una o dell’altra scelta. Lo stesso accade nel rapporto tra medico e paziente, quando si tratta di scegliere tra diversi possibili mezzi diagnostici o protocolli terapeutici, di cui alcuni siano i più lucrosi per il terapeuta ma non i più appropriati nel caso specifico. Mettiamoci nei panni di una persona che si è affidata a un avvocato e che si trova a nutrire un dubbio FORO ROMANO 3-4/2010 314 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO sull’adeguatezza o correttezza del suo operato. Oggi quella persona, se si rivolge a un altro avvocato per averne un parere e un consiglio, si sentirà rispondere che, a norma del codice deontologico forense, senza il consenso del primo legale la pratica non può neppure essere aperta, a meno che il rapporto con lui venga chiuso e la sua parcella interamente pagata: una norma che, di fatto, protegge l’avvocato incompetente o disonesto dalla «concorrenza» di quello competente e onesto. In questi casi il rapporto con il difensore può diventare, per il cliente, una trappola pericolosa. Anche perchè litigare con il proprio avvocato è assai disagevole: a verificare la congruità dell’onorario per l’opera da lui svolta sarà un Consiglio dell’Ordine composto interamente da avvocati, comprensibilmente più propensi alla solidarietà con il collega-elettore che non alla sensibilità per le ragioni del cliente. È ben vero che nella grande maggioranza dei casi sono l’onestà e la correttezza dell’avvocato a garantire il cliente meglio di qualsiasi possibile forma di controllo dall’esterno del rapporto professionale. Ma anche l’avvocato più onesto e più competente può sbagliare ed essere tentato di non riconoscerlo; e anche nel ceto forense, come in tutti gli altri, qualche incompetente, qualche rapace e qualche disonesto c’è. Se la funzione essenziale dell’Ordine consiste nel garantire l’affidabilità dell’avvocato, la nuova legge destinata a disciplinare la materia non può eludere il problema del conflitto di interessi nel rapporto professionale. Un modo per affrontarlo —sulla scorta delle esperienze che si offrono nel panorama internazionale— è, innanzitutto, quello di consentire a ciascun avvocato di rendere, con le dovute garanzie di riservatezza, una second opinion sul merito di qualsiasi pratica, nonchè un parere sull’operato dell’altro avvocato che la segue, anche quando il rapporto tra quest’ultimo e il cliente è tuttora in corso. Ancor più efficace, poi, sarebbe l’attivazione da parte del Consiglio dell’Ordine, in ogni distretto, di un servizio gratuito, aperto a chiunque intenda controllare l’opera del proprio legale e svolto congiuntamente da un avvocato e da un magistrato competenti per materia, con garanzia di rigoroso segreto su tutto quanto viene loro sottoposto. A chiedere queste innovazioni non dovrebbero essere soltanto le associazioni degli utenti, ma prima ancora gli avvocati stessi (chi scrive è uno di loro): al prestigio della categoria non giova certo l’immagine di casta chiusa e avida, cui in passato hanno contribuito i comportamenti non irreprensibili di alcuni suoi membri, coperti di fatto da quella che poteva apparire come benevola indifferenza dei Consigli dell’Ordine. Pietro Ichino”. Poichè il testo riporta considerazioni che ledono l’immagine e l’onorabilità degli Avvocati e dei Consigli dell’Ordine tutti, appare opportuno che il Consiglio prenda posizione affinchè venga pubblicata conveniente replica sul medesimo organo di stampa e venga valutata la condotta tenuta dal Prof. Avv. Pietro Ichino dal Consiglio dell’Ordine di sua appartenenza. Preme, inoltre, notare che l’editoriale ha avuto vasta eco, al punto che la stampa ha diffusamente riportato molte delle reazioni espresse dal mondo forense. Tra tutte, l’Avv. Emanuele Spata del Foro di Padova ha così controbattuto con proprio editoriale pubblicato il 7 maggio 2010 sulla edizione on-line WWW.ILCORRIERE.IT e sotto la rubrica “LA REPLICA - Le critiche di Emanuele Spata, avvocato di Padova”. Questo il testo pubblicato: “La replica Da Ichino troppa attenzione all’accademia e poco alla professione Le critiche di Emanuele Spata, avvocato di Padova Caro Direttore, sono un quivis de populo, non sono blasonato, non faccio parte dell’accademia, non sono neppure membro di un Consiglio dell’Ordine degli Avvocati sono, in sostanza, uno di quei migliaia di avvocati che si alza ogni mattina con le carte dentro alla cartella, gelosamente conservate, che va a dibattere i diritti della gente, qualche volta per bene e qualche altra volta un po’ meno, ma con l’amore per una nobile professione scelta come stile di vita. Mi piace insomma essere avvocato e non fare l’avvocato. Il Prof. Ichino mi scuserà se ho difficoltà a chiamarlo collega, ma lui sta su di un gradino più alto, appartiene all’accademia e i suoi clienti sono banche, assicurazioni, giornali, i poteri forti insom- FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 315 315 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ma e, in sintesi, i miei, di clienti, hanno nomi impronunciabili: ci sono i sig.ri Mohamed, ma anche i Beiko, i Sevrani, i Lahcen ma anche i sig.ri Rossi, Schiavon (sono veneto) i Tiozzo e così via. I miei clienti vengono da me, sanno di trovare in primo luogo solidarietà, comprensione e un professionista che baderà ai loro interessi mettendoli al corrente di ogni questione, facendoli decidere solo dopo essere stati attentamente informati. Il ceto cui appartengo è rimasto quello di mio nonno, che faceva il bracciante agricolo e quello di mio padre, che faceva l’operaio anche se non ho mai sentito alcun rifiuto da parte di quel ceto forense proveniente da altro censo. Probabilmente il Prof. Ichino si occupa troppo di accademia e poco di professione perchè non conosce affatto il codice deontologico. E, infatti, non è affatto vero che un avvocato non possa assumere la difesa di un cliente se quest’ultimo non abbia prima soddisfatto delle proprie competenze il legale che lo ha preceduto. Ancora il Professor Ichino non sembra sapere che il parere di congruità è solo un mezzo per ottenere ingiunzione di pagamento al pari di ogni imprenditore che lo può ottenere con la semplice esibizione delle scritture contabili, nel mentre all’avvocato è imposta una ulteriore verifica di congruità da parte del Consiglio dell’Ordine, a tutela degli interessi che non sono certo dell’avvocato e, infatti, noi siamo professionisti e non imprenditori! Il Prof. Ichino, evidentemente, è talmente estraneo al corpo cui vorrebbe appartenere, dal confondere la responsabilità civile dell’avvocato con quella disciplinare che si somma e non si sostituisce alla prima che è giudicata dai giudici, terzi e imparziali ai quali la Costituzione demanda la decisione su tutte le controversie insorte tra i cittadini, uguali davanti alla legge. Caro Direttore, sarà un caso ma sul sito del Professore, www.pietroichino.it, sono indicati il nome del cane, Penelope, e del gatto, Alice, tutte le attività politiche, sindacali, accademiche; alla professione forense è riservato uno spazio quanto al cane e al gatto. Mi creda Direttore, la professione di Avvocato non ha certo bisogno di un grande fratello che possa mettere il naso sui diritti dei cittadini e faccia da supervisore. C’è bisogno di una normativa moderna che renda possibile svolgere questa professione in tempi accettabili, con moderne 316 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd tecnologie; l’Onorevole Ichino pensi a darci strumenti per rendere effettiva la tutela giudiziaria. Troppo comodo per la politica accusare gli altri quando ha dimostrato inettitudine nel risolvere i problemi della gente, come quando si accusano gli avvocati di far durare i processi ignoranti del fatto che, ad esempio, le cause d’appello in materia di lavoro in cui gli avvocati intervengono solo con il ricorso introduttivo vengono celebrati a distanza di quattro o cinque anni dal deposito dell’atto introduttivo. Ed allora, sono gli avvocati o il sistema che sta implodendo per l’incapacità della politica di far fronte ai problemi? Duecentoventimila avvocati italiani attendono la riforma forense dal 1933, mentre quella francese del 1970 è già stata oggetto di riforme nel 1982, nel 1990, nel 1997 e nel 2007 ed ora è in corso una nuova revisione. Caro Direttore, oggi si stanno alzando le barricate e il Professor Ichino è tra quelli che stanno dall’altra parte rispetto alla classe forense, perchè si parla di reintrodurre i minimi tariffari e il divieto di patto di quota lite. Ebbene, sia chiaro che l’abolizione degli uni e l’eliminazione del divieto per l’altro, avevano ingenerato solamente un asservimento, specie nei giovani colleghi, alle compagnie di assicurazione, banche e potentati economici che sono riusciti a imporre tariffe da fame senza alcun beneficio per i veri consumatori che, deboli nella contrattazione, si sono visti imporre semmai patti di quota lite disdicevoli nel merito e gravosi nelle pretese (e fu un provvedimento di sinistra, sic!). Al Professor Ichino vorrei dare un consiglio, continui ad occuparsi di accademia, le astrazioni gli sono più congeniali, alla difesa dei diritti dei deboli lasci fare agli avvocati. Caro Direttore, non so se questa mia troverà spazio nel suo giornale, certo le mie posizioni non sono certamente coerenti con le posizioni dei suoi editori, il grado di democrazia di un paese si misura anche dal livello di accesso che si ha ai mezzi d’informazione. A me fa molta più paura la mancanza di libertà, di libero confronto: il potere dei media è devastante se consente di togliere la parola all’ultimo dei cittadini quale io sono; sono certo che Lei non vorrà togliermela. Un caro saluto”. Il Consiglio rinvia alla prossima adunanza per la decisione da assumere. FORO ROMANO 3-4/2010 316 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Consigliere Segretario e il Consigliere Nesta comunicano di avere designato quali ulteriori componenti della Commissione Diritto Amministrativo gli Avv.ti Salvatore Famiani, Elena Papa e Marco Martinelli. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Nesta comunica di avere designato quali ulteriori componenti della Commissione Proprietà-Locazione gli Avv.ti Laura Busato, Gianluca Di Giorgio e Francesca Romana Genovesi. Il Consiglio ne prende atto e approva. - I Consiglieri Fasciotti e Nesta comunicano di avere designato, quali ulteriori componenti della Commissione di Diritto Commerciale e Societario gli Avv.ti Marco Carlizzi e Massimo Gruarin. Il Consiglio ne prende atto e approva. Fondo Assistenza Consiglio - Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, visti gli atti e udita la relazione del Consigliere Fasciotti, delibera di erogare a titolo di assistenza la seguente somma: (omissis) Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Proc.disc. n.8003 nei confronti dell’Avv. (omissis) Approvazione dei verbali nn. 18 e 19 delle adunanze del 6 e dell’11 maggio 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva il verbale n. 19 dell’adunanza dell’11 maggio 2010. - Il Consigliere Di Tosto si spiace del fatto che il Consigliere Segretario e il Consigliere Graziani non abbiano sentito che il Consigliere Tesoriere abbia descritto, due adunanze fa, il sito del Consigliere Vaglio come pedo-pornografico. Chiede che al termine di ogni seduta si legga il verbale predisposto. Il Consigliere Vaglio rileva con sorpresa che, nonostante la propria espressa richiesta di riportare a verbale, nell’ambito delle dichiarazioni del Consigliere Tesoriere Gianzi, non è stata riportata la frase da questi pronunciata (e ripetuta nell’adunanza odierna), e più precisamente: “pedo-pornografico” riferito al sito www.maurovaglio.it. Ritenuto che sia responsabilità del Segretario riportare testualmente seppur sinteticamente- le dichiarazioni dei Consiglieri, si appella al suo senso istituzionale affinchè non vengano omesse le predette espressioni infamanti nei confronti del sottoscritto, che il Consigliere Segretario non può non avere sentito poichè ripetute più volte dal Consigliere Gianzi. I Consiglieri Di Tosto e Vaglio rilevano altresì che il Consigliere Segretario ha riportato a pag. 8 l’affermazione che sarebbe stata rilevata una firma apocrifa sull’istanza al Consiglio di ripristinare il contratto di assistenza per l’Ufficio del Giudice di Pace non ricordano che il Consigliere Segretario abbia fatto tale comunicazione durante l’adunanza e chiedono che non vengano aggiunte posteriormente dichiarazioni non effettuate, tenuto anche conto che in questo biennio non è stata data la possibilità ai Consiglieri di far pervenire comunicazioni successive. Il Consigliere Segretario fa presente al Consigliere Vaglio ed al Consigliere Di Tosto che la loro critica sulle presunte omesse verbalizzazioni è ingenerosa ben potendo, su un verbale che occupa sovente oltre 50 pagine, che il verbalizzante non oda –spesso in un FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 317 317 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO clima di vera gazzarra non consona al prestigio dell’Ente– una o due parole. Conferma pienamente la propria disponibilità a leggere in Aula, a fine seduta, quanto verbalizzato (anche perché il verbale viene redatto seduta stante come possono testimoniare tutti i presenti e come hanno potuto constatare i vari ospiti, taluni illustrissimi, succedutisi nelle scorse Adunanze, gli incolpati, i loro difensori, i testimoni, ecc.), anche se di norma verso la fine dei lavori consiliari, a tarda sera, molti dei Componenti si allontano dall’Aula con estrema rapidità. Con riferimento, invece, alla comunicazione congiunta dei Consiglieri Di Tosto e Vaglio, egli osserva che il riferimento alle risposte alla propria comunicazione sulla questione del Giudice di Pace fu fatto in modo integrale alla “tipologia” delle risposte (contenute in apposita cartellina che sono stati, peraltro sino ad ora invano, invitati a consultare), ivi compresa quella recante la firma ritenuta apocrifa. E’ verosimile ritenere che i Colleghi non abbiano udito quell’accenno. Si riserva comunque ogni più opportuna azione a tutela della propria attività e della propria dignità personale in relazione alla parte finale della comunicazione congiunta cui qui fa riferimento. Il Consigliere Cerè comunica di non aver mai ascoltato molte delle espressioni che risultano verbalizzate come riferite dal Segretario. Il Consigliere Segretario replica al Consigliere Cerè che le sue continue uscite dall’Aula, seguite da rientri e poi ancora da uscite (tutti spostamenti ritualmente annotati a verbale senza contestazione alcuna), possono impedire al Consigliere Cerè di seguire i lavori dell’Aula con la dovuta costanza, di talchè è possibile che Ella si perda molte delle dichiarazioni che ivi vengono svolte. Il Consigliere Cerè chiede che si ometta l’annotazione a verbale delle assenze momentanee dall’Aula, che sono spesso dovute a bisogni fisiologici. 318 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Il Consigliere Segretario, che ha la responsabilità del verbale (e ciò anche e soprattutto in relazione alle pesantissime accuse che proprio oggi gli sono state rivolte dai Consiglieri Di Tosto e Vaglio), esprime la propria ferma contrarietà ad omettere tali annotazioni (che peraltro non riguardano il solo Consigliere Cerè, ma chiunque si allontani anche per poco dall’Aula), dovendo redigere un verbale fedele a quanto accade nel Consiglio. Il Consiglio, dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, approva il verbale n. 18 dell’adunanza del 6 maggio 2010. Proc.disc. n.8008 nei confronti dell’Avv. (omissis) Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. (omissis) Dott. (omissis) - Il Consigliere Barbantini riferisce al Consiglio sulla richiesta del Dott. (omissis), Praticante Avvocato, iscritto nel Registro dei Praticanti Avvocati custodito dal nostro Ordine, di essere autorizzato a uno svolgimento parziale della pratica all’estero, precisamente per un periodo di due semestri, presso lo studio legale associato Meisterernst Dusing Manstetten, con sede in Germania, sotto la guida del professionista Wilhelm Achelpohler. Il Consigliere Barbantini ritiene, visto il punto 8 del Regolamento di pratica forense, approvato da questo Consiglio il 5 febbraio 2009, e anche alla luce dell’approvazione della Convenzione relativa all’espletamento del ti- FORO ROMANO 3-4/2010 318 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO rocinio e stages formativi, che la richiesta del Dott. (omissis) meriti accoglimento e chiede, pertanto, che il Consiglio autorizzi il medesimo a frequentare, per il secondo e terzo semestre di pratica, lo studio del professionista Wilhelm Achelpohler, a partire dal 7 maggio 2010. L’articolo 8 del Regolamento della pratica forense prevede, infatti, la possibilità di vedere riconosciuta, ai fini della pratica, la frequenza di uno studio legale all’estero. Il Consiglio udita la relazione, in accoglimento della richiesta, autorizza il Dott. (omissis), iscritto nel Registro dei Praticanti Avvocati di Roma a sostituire il periodo di pratica relativa al secondo e terzo semestre con la frequenza dello studio legale associato Meisterernst Dusing Manstetten. Comunicazioni dei Consiglieri - I Consiglieri Di Tosto e Vaglio, sollecitati più volte dal Consigliere Segretario Murra ad andare a verificare, nell’apposita cartellina, le molteplici risposte ricevute all’email personale inviate dal Segretario, in relazione alla riattivazione del servizio richieste copie sentenze e decreti ingiuntivi al Giudice di Pace, hanno potuto verificare che tali risposte ammontano a sole dieci, tra l’altro tutte favorevoli al ripristino del servizio rilascio copie dell’Ufficio del Giudice di Pace Civile. Preso quindi atto di ciò, ribadiscono la propria soddisfazione per la posizione da loro assunta in favore dei Colleghi, i quali in tre mattinate hanno sottoscritto in oltre 550 la petizione (assolutamente non “contro” il Consiglio, ma a supporto del rinnovo del contratto di assistenza per il predetto ufficio). I Consiglieri Di Tosto e Vaglio contestano, quindi, il suggerimento del Consigliere Segretario Murra per il quale il contenuto di predette email “potrebbe indurre i Consiglieri Di Tosto e Vaglio ad assumere un contegno futuro più accorto e prudente”, rivendicando la capacità e la libertà di battersi in favore dei Colleghi. Il Consigliere Rossi fa presente che lo stesso Consigliere Segretario aveva parlato di nove risposte. Il Consigliere Segretario, in disparte che alcune di tali risposte contestano il “merito” che ai relativi firmatari è stato attribuito in relazione alla risoluzione del problema in discorso, fa rilevare che un così esiguo numero di risposte dimostra come su oltre 550 Colleghi raggiunti dalla e-mail praticamente nessuno si sia sentito offeso dall’informativa fornita dallo stesso Consigliere Segretario, così come si è voluto far intendere con comunicazione che è ancora edita sul sito internet del Collega Vaglio. Il Consigliere Segretario comunica che l’Ufficio del Giudice di Pace ha inviato la lettera prot. 1237 del 12 maggio 2010 con la quale comunica di aver interessato il Ministero della Giustizia per ottenere l’assistenza tecnica sul software di gestione del programma di scansione dei provvedimenti. Il Consiglio ne prende atto con soddisfazione e ringrazia il Consigliere Segretario per l’impegno ufficiale che ha ottenuto dall’Ufficio del Giudice di Pace il quale permetterà all’Ordine di evitare, per il 2010, ulteriori spese. - I Consiglieri Di Tosto e Vaglio, preso atto che il Presidente Conte, nonostante le proprie rassicurazioni espresse nella precedente adunanza, non ha messo all’ordine del giorno le richieste necessarie modifiche al Regolamento della formazione continua conseguenti all’approvazione del programma di gestione dei crediti formativi, esprimono il proprio disappunto al riguardo e chiedono espressamente che tale punto venga messo all’ordine del giorno della prossima adunanza, ribadendo la propria proposta di modificare la delibera del 24 aprile 2008 nel modo che segue: “Art. 4 primo comma del Regolamento per la formazione permanente: ‘La programmazione di un numero di eventi formativi che non consenta FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 319 319 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO la formazione gratuita a tutti gli iscritti costituisce motivo di improcedibilità dell’azione disciplinare nei confronti dell’iscritto che, pur avendone fatto richiesta periodicamente e per almeno 6 volte nel corso di ciascun anno, non abbia potuto partecipare gratuitamente ai corsi di formazione’. L’impossibilità della partecipazione ai corsi gratuiti deve risultare attraverso la produzione del diniego di ammissione; a tal fine si stabilisce che il programma di prenotazione tramite il sito dell’Ordine rimanga aperto fino al giorno precedente alla data dell’evento ed invii a chi non riesce a prenotarsi la comunicazione di diniego”. I Consiglieri Di Tosto e Vaglio, inoltre, chiedono: - che il Consiglio disponga una sanatoria totale per il passato e stabilisca per il periodo 1° maggio - 31 dicembre 2010 l’obbligo di un massimo di n. 8 crediti formativi generici e n. 2 crediti formativi deontologici e previdenziali; - che il Consiglio specifichi in modo chiaro e preciso le modalità con cui dovranno essere inseriti nel programma gestionale i crediti formativi acquisiti attraverso la partecipazione a convegni, seminari, conferenze e corsi tenuti dalle Associazioni o dalle Società private o da altri Enti; - che venga posto fine all’indecoroso fenomeno di rilascio dei crediti formativi ad un numero superiore a quello della capienza delle sale utilizzate per i convegni (ad esempio, risulterebbe che alcune associazioni attestino la presenza di circa 450 partecipanti ad eventi tenuti nei locali della Cassa Forense, che invece dispone di massimo 250/300 posti); - che il Consiglio deliberi immediatamente dei criteri rigidi per l’apertura delle pratiche disciplinari e per i conseguenti procedimenti disciplinari, affinchè sia esclusa qualsiasi possibile discrezionalità da parte del Consiglio e dei suoi singoli componenti. Il Consiglio delibera di porre all’ordine del giorno della prossima adunanza la questione. 320 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd - Il Consigliere Condello comunica che, in data 11 maggio 2010, si è riunita la Commissione Mediazione-Conciliazione. La Commissione ha esaminato le problematiche connesse alla procedura di accreditamento dell’Organismo di mediazione e le problematiche relative all’accreditamento dell’Ente di formazione dei media-conciliatori. I componenti della Commissione, considerato che i nuovi decreti ministeriali di attuazione del D.Lgs. 28/2010 verranno pubblicati probabilmente alla fine di luglio, evidenziano al Consiglio la necessità di procedere immediatamente agli accreditamenti utilizzando i decreti del 2004 per non perdere questa nuova opportunità per l’Avvocatura. Nella riunione si è proceduto alla nomina del Coordinatore Vicario nella persona dell’Avv. Antonio Iannella. Hanno comunicato la disponibilità a collaborare con la Commissione altri Colleghi: Avv.ti Fabio Caiaffa, Antonio Caliò e Isidoro Toscano. Il Consigliere Condello propone di organizzare quattro eventi informativi sulla nuova procedura di Mediazione finalizzata alla conciliazione da svolgere nei mesi di maggio, giugno e luglio prossimi. Il Consiglio delibera di integrare la Commissione con i Colleghi su indicati e di autorizzare i convegni con il riconoscimento di due crediti formativi per ogni evento. - Il Consigliere Condello, per la Commissione Fallimentare, informa il Consiglio di aver partecipato, il giorno 11 maggio 2010, a una riunione con il Cancelliere Dirigente della Sezione Fallimentare del Tribunale Ordinario di Roma e con un rappresentante dell’Ordine dei Commercialisti -era presente anche il Presidente Monsurrò- per predisporre le procedure informatiche necessarie per la gestione dei rapporti con i Curatori. Il gruppo di lavoro si è aggiornato per il prossimo mercoledì per predisporre gli schemi preparatori del programma. FORO ROMANO 3-4/2010 320 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO E’ stata anche evidenziata la necessità, per problemi di trasparenza, di pubblicare sul sito web del Tribunale, appena sarà attivato il nuovo sistema, i nomi dei professionisti che riceveranno gli incarichi di Curatore. Il Consiglio ne prende atto. - I Consiglieri Condello e Graziani informano il Consiglio che la Provincia di Roma ha inviato il progetto Provincia Wi-Fi nei Tribunali di Roma. Questo progetto consente di attivare un sistema Wi-Fi per accedere gratis ad internet negli Uffici Giudiziari di Roma. Il progetto prevede l’installazione di collegamenti a internet, in una prima fase con dodici hot spot, nelle aree a largo accesso di pubblico e in alcune Aule Avvocati negli Uffici Giudiziari. Il costo di tutte le operazioni è a carico della Provincia di Roma e, pertanto, nessun esborso è previsto per il Consiglio dell’Ordine. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia i Consiglieri Condello e Graziani della comunicazione. Il Consigliere Condello ritiene che il Notiziario dovrebbe essere gestito internamente utilizzando le qualificate professionalità già presenti tra i nostri dipendenti. Il sistema attuale potrebbe essere ridotto con riferimento al numero delle copie stampate e al numero delle pagine. La spesa di 18.000,00 euro, per la redazione esterna del Notiziario on line, potrebbe essere utilizzata per acquisire una professionalità esperta in comunicazione con contratto part-time. Il Consiglio delibera di riservare ogni decisione all’esito della complessiva relazione che il Consigliere Tesoriere dovrà redigere sull’argomento, anche alla luce dell’esito dell’Assemblea ordinaria svoltasi stamani. Proc. disc. n.8031 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n.8047 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n.8065 nei confronti dell’Avv. (omissis) Pratiche disciplinari - I Consiglieri Condello e Graziani comunicano di avere chiamato a fare parte della Commissione Informatica Giuridica, Nuove Tecnologie e Gestione Sito, l’Avv. Salvatore Famiani. Il Consiglio ne prende atto e approva. Stampa riviste “Temi Romana” e “Foro Romano”: decisioni - Il Consigliere Condello, con riferimento al punto 19 dell’ordine del giorno, esprime parere contrario alla proposta di incaricare una società esterna per la redazione del Notiziario cartaceo e on line. Il confronto della spesa richiesta, con quanto pagato negli anni passati, non può essere fatto solo considerando la somma richiesta (60.000,00 euro all’anno) con la somma spesa, poichè i due progetti sono totalmente diversi. - Si dà atto che nel corso dell’adunanza si è proceduto all’esame collegiale delle singole proposte di archiviazione (70) o di apertura di procedimento disciplinare (4). (omissis) - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono state distribuite a tutti i Consiglieri le bozze dei provvedimenti di archiviazione e di apertura di procedimento disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza. Pratica n.617/2010 S – Avv. (omissis) Procedimento Disciplinare n.7920 – Avv. (omissis) Procedimento Disciplinare n. 8012 – Avv. (omissis) FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 321 321 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Pratica n.1088/2008 S – Avv. (omissis) Cancellazioni a domanda per trasferimento Nulla osta al trasferimento Compiuta pratica Pratica n.654/2010 S – Avv. (omissis) Pareri su note di onorari Parere n.3029/09 - Avv. (omissis) n. n. n. n. 2 1 5 11 n. n. 74 8 n. 56 n. 17 DISCIPLINA - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi 60 pareri su note di onorari: Archiviazioni Aperture PARERI ADUNANZA DEL 20 MAGGIO 2010 Emessi All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni Albo Ordinario Passaggi dall’Elenco Speciale all’Albo Ordinario Passaggi dall’Albo Ordinario all’Elenco Speciale Passaggi dalla Sez. Spec. n. 96/01 all’Albo Ordinario Cancellazioni per decesso a domanda Nulla osta al trasferimento n. 9 n. 1 n. 1 n. 2 n. n. n. 1 4 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni Iscrizioni e abilitazioni Abilitazioni Revoche abilitazioni per decorrenza di termini 322 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd n. n. n. 12 2 7 n. 4 SEGRETERIA Aut. alle notifiche dirette Proc. disc. n. 7986 nei confronti dell’Avv. (omissis) Comunicazioni del Consigliere Segretario - Il Consigliere Segretario comunica che da parte di un gruppo di Colleghi è pervenuta una interessante proposta volta a studiare la possibilità di creare una banca dati per permettere di segnalare agli iscritti interessati le eventuali insolvenze dei clienti, a mò di “centrale rischi” tipica del sistema bancario e finanziario. La proposta, ovviamente, dovrà essere sottoposta al vaglio dell’Autorità garante dei dati personali da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati per accertarne la concreta fattibilità e percorribilità, ma per far ciò è necessario redigere un progetto analitico nel quale esporre in modo dettagliato le modalità di interrogazione della banca dati stessa. L’istanza, allo stato, è rivolta a ottenere per intanto l’autorizzazione del Consiglio a svolgere un mero mandato esplorativo, senza alcun impegno o esborso, onde saggiare l’interesse del mercato alla creazione della banca dati. Il Consiglio rinvia alla prossima adunanza. - Il Consigliere Segretario comunica di aver partecipato al Convegno tenutosi al Tea- FORO ROMANO 3-4/2010 322 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO tro dei Dioscuri di celebrazione del cinquantenario della celebre sentenza della Corte Costituzionale del 13 maggio 1960 che permise di abolire il divieto di ingresso delle donne nella Pubblica Amministrazione. All’evento, organizzato dall’Associazione C3 (Centro Culturale Calabrese, presieduta dall’On.le Peppino Accoglianò), ha preso parte un folto uditorio di alte personalità del mondo giuridico, che sono rimaste ammirate dalla lucidissima relazione svolta dal Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Prof. Cesare Mirabelli, di commento alla storica sentenza. Ha presieduto i lavori il neo Vice Presidente della Regione Lazio Avv. Fabio Armeni. Il Consiglio ne prende atto. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avv.ti Paolo Benigni, Pier Giorgio Benigni, Domenico Bonanni, Gianmaria Vito Livio Bonanno, Angela Maria Lorena Cordaro, Alessandra Cosentino, Pasquale Datore Giansante, Marzia Delli Castelli, Ileana Iandolo, Roberto Iannaccone, Paolo Izza, Anna Pannunzi, Francesco Sorvillo, Silvia Maria Specchio, Piergiorgio Villa, Francesco Villa Pizzi, Andrea Zanello, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino, pervenuta in data 12 maggio 2010, accompagnatoria della delibera dell’Unione Regionale dei Consigli dell’Ordine del Piemonte e della Valle d’Aosta, con la quale esprime il proprio dissenso all’obbligatorietà del procedimento di mediazione in relazione al Decreto Legislativo n. 28/2010 di attuazio- ne dell’art. 60 della Legge n. 69/2009 (Mediaconciliazione). Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 13 maggio 2010, accompagnatoria del resoconto dei lavori tenutisi lo scorso 11 maggio al Senato sul testo della Riforma Professionale Forense. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lucca, pervenuta in data 13 maggio 2010, accompagnatoria della delibera con la quale esprime il proprio dissenso all’obbligatorietà del procedimento di mediazione in relazione al Decreto Legislativo n. 28/2010 di attuazione dell’art. 60 della Legge n. 69/2009 (Mediaconciliazione). Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Saluzzo, pervenuta in data 13 maggio 2010, accompagnatoria della delibera con la quale esprime il proprio dissenso all’obbligatorietà del procedimento di mediazione in relazione al Decreto Legislativo n. 28/2010 di attuazione dell’art. 60 della Legge n. 69/2009 (Mediaconciliazione). Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Arturo Pardi, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ancona e dell’Unione Regionale Forense Marche, pervenuta in data 17 maggio 2010, con la quale ringrazia l’Unione delle Camere Civili e l’Unione Nazionale Camere Avvocati Tributaristi che hanno chiesto al Parlamento di includere gli avvocati tra i soggetti competenti ad amministrare le cessioni delle quote delle FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 323 323 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO S.r.l., l’autentica della firma degli amministratori di società, il visto di autentica sulle comunicazioni alle Agenzie Entrate in materia di IVA e ora anche l’intervento professionale per la cessione di azienda. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla richiesta dell’Avv. Giuseppe Micera, Presidente dell’Associazione “Tennis Forense” unitamente al Vicepresidente Avv. Michela Pentenè, pervenuta il 13 maggio 2010, in merito sia al patrocinio che al contributo economico dell’Ordine di Roma per fronteggiare varie spese quali l’acquisto dell’abbigliamento sportivo e altre in occasione del torneo di tennis “Magistrati Avvocati” per il mese di giugno 2010. Il Consiglio rinvia ad una prossima adunanza, anche alla luce delle indicazioni provenienti dall’Assemblea, sollecitata in tal senso da apposita mozione, circa la necessità di non elargire contributi per manifestazioni sportive. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla comunicazione, pervenuta il 17 maggio 2010, dell’Ufficio del Consegnatario della Corte di Appello di Roma, accompagnatoria del verbale della riunione della Commissione di Manutenzione degli Uffici Giudiziari tenutasi il 5 maggio u.s. Il Consiglio ne prende atto e constata che nella riunione di cui al verbale è stata rappresentata la volontà consiliare di non accettare ipotesi che non sia quella della concessione di spazi nella Caserma Nazario Sauro, sede delle Sezioni Civili del Tribunale Ordinario di Roma. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Lodovica Giorgi, Segretario dell’Unione Camere Penali Italiane, pervenuta in data 17 maggio 2010, accompagnatoria della delibera del 13 maggio u.s. approvata dalla Giunta dell’Unione delle Camere Penali 324 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Italiane avverso lo stravolgimento delle norme approvate dalla Commissione Giustizia del Senato e all’istituzione del Regolamento della Specializzazione forense dell’Avvocato Penalista – U.C.P.I. Il Consiglio ne prende atto, riservandosi valutazioni al riguardo. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Dott. Paolo de Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, inviata all’Ufficio del Giudice di Pace di Roma e pervenuta per conoscenza il 14 maggio 2010, nella quale si chiarisce la situazione in merito alle apparecchiature fornite in comodato gratuito dal Consiglio all’Ufficio del Giudice di Pace di Roma. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il Presidente del Tribunale Ordinario di Roma per aver chiarito ai vertici burocratici del Giudice di Pace, in linea con quanto comunicato dal Consiglio medesimo, come sia assolutamente indispensabile che questi si attivino per garantire efficienza ai servizi erogati. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Raffaele Izzo, pervenuta in data 18 maggio 2010, con la quale chiede di espungere il proprio nominativo dall’elenco degli avvocati designati a far parte della Commissione Giudicatrice di appalti pubblici, ai sensi dell’art. 84 del D. Lgs. n. 163/2006 -Codice dei contratti pubblici- richiesta dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per ragioni di incompatibilità e di opportunità. Il Consiglio ne prende atto e delega il Consigliere Segretario a comunicare all’Ufficio pubblico richiedente la volontà del Collega Raffaele Izzo nonchè a ringraziare quest’ultimo per la elegante e corretta scelta effettuata. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota degli Avv.ti Patrizio Tumietto e Bruno Lo Giudice, rispettivamente Presidente e Segreta- FORO ROMANO 3-4/2010 324 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO rio Generale dell’Unione Nazionale Camere Avvocati Tributaristi, pervenuta in data 19 maggio 2010, accompagnatoria della delibera del 17 maggio u.s. avverso lo stravolgimento delle norme approvate dalla Commissione Giustizia del Senato e dell’istituzione del Regolamento della Specializzazione forense dell’Avvocato Tributarista. Il Consiglio ne prende atto, riservandosi valutazioni al riguardo. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Arezzo, pervenuta in data 18 maggio 2010, accompagnatoria della delibera con la quale esprime il proprio dissenso all’obbligatorietà del procedimento di mediazione in relazione al Decreto Legislativo n. 28/2010 di attuazione dell’art. 60 della Legge n. 69/2009 (Mediaconciliazione). Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Ferdinando Tota, difensore del Consiglio nella procedura di riassegnazione del nome a dominio “ordineavvocati.it”, pervenuta in data 18 maggio 2010, con la quale trasmette la favorevole decisione del Centro Risoluzione Dispute Domini del 5 maggio scorso. Comunica, altresì, che è necessario registrare entro 30 giorni dalla decisione il dominio “ordineavvocati.it” a nome del Consiglio romano e che la Società che deteneva il dominio in precedenza continua ad utilizzare tale nome. Il Consiglio ne prende atto e delega il Consigliere Graziani all’adozione urgente di tutti i consequenziali atti esecutivi. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Ufficio del Consegnatario della Corte di Appello di Roma, pervenuta in data 19 maggio 2010, con la quale comunica la convocazione della Commissione per il 24 maggio p.v., alle ore 11.00. Il Consiglio ne prende atto e invita il Consigliere Cipollone a prendere parte alla seduta. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Mario Fezzi, Presidente dell’Associazione Giuslavoristi Italiani, pervenuta in data 19 maggio 2010, accompagnatoria della delibera del 18 maggio u.s. avverso lo stravolgimento delle norme approvate dalla Commissione Giustizia del Senato e all’istituzione del Regolamento della Specializzazione forense dell’Avvocato in Diritto del lavoro, sindacale e della previdenza sociale che contempla anche il bando di attuazione della specializzazione e dei relativi corsi certificati dall’Associazione. Il Consiglio ne prende atto e si riserva valutazioni al riguardo. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 19 maggio 2010, con la quale trasmette la locandina relativa al convegno che si terrà a Roma il prossimo 11 giugno sul tema “Le donne nelle professioni legali di domani”. Il Consiglio ne prende atto e invita le Consigliere Arditi di Castelvetere, Cerè e Rossi a presenziare. - Il Consigliere Segretario, in qualità di Coordinatore della Commissione Enti pubblici, propone l’inserimento dell’Avv. Alfredo Fava, Responsabile dell’Ufficio Legale dell’Università La Sapienza di Roma, convocando la Commissione (presso la Sala “Emilio Conte” della sede principale) per il 31 maggio p.v. alle ore 13.00. Il Consiglio ne prende atto e manda agli Uffici per le annotazioni del caso. - Il Consigliere Segretario comunica di aver integrato la Commissione Elenco Specia- FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 325 325 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO le con gli Avvocati: Barbara Bentivoglio, Giandomenico Catalano, Elena Papa, Vincenza Profeta, Leopoldo Valentino, Marina Weber. Il Consiglio ne prende atto e approva. Comunicazioni del Consigliere Tesoriere - Il Consigliere Tesoriere riferisce che l’Avv. Cinzia Gauttieri ha ringraziato il Consiglio che, aderendo alla II Edizione “Rino per Emergency 2010” tenutasi l’8 maggio u.s., ha contribuito all’acquisto di n. 5 valvole cardiache per il Centro di Cardiochirurgia di Salam, in Sudan. Il Consiglio ne prende atto con soddisfazione e delega il Consigliere Segretario a trasmettere l’estratto del presente verbale alla Collega Cinzia Gauttieri. - Il Consigliere Tesoriere riferisce che l’Avv. Gianmatteo Nunziante chiede al Consiglio di dare la massima pubblicità, anche sul sito dell’Ordine, della “Mediterranean Conference”, presentata dalla IBA European Regional Forum e supportata dalla IBA Arab Regional Forum, che si terrà dal 23 al 25 giugno p.v. presso lo Sheraton Golf Parco de’ Medici Hotel & Resort in Roma. L’evento è a pagamento ma l’introito verrà devoluto all’Associazione IBA European Regional Forum. Il Consiglio approva la pubblicazione dell’evento sul sito, ma solo nella rubrica “News”, non nella parte relativa agli “Eventi formativi”. Fondo Assistenza Consiglio - Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, visti gli atti e udita la relazione del Consigliere Tesoriere, delibera di erogare a titolo di assistenza le seguenti somme: (omissis) - Il Consigliere Graziani riferisce in ordine all’incarico conferito dal Consiglio all’Avv. Ferdinando Tota, finalizzato a ottenere la riassegnazione del nome a dominio 326 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd “ordineavvocati.it” a beneficio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. L’Avv. Ferdinando Tota ha confermato che in data 5 maggio 2010 è stata emessa la decisione con cui veniva disposta la riassegnazione del nome a dominio “ordineavvocati.it” all’Ordine degli Avvocati di Roma. Il medesimo professionista ha segnalato che, anche se vi sia la possibilità (da lui ritenuta remota) dell’impugnazione della decisione in sede giudiziaria, sarebbe opportuno registrare subito il dominio “ordineavvocati.it” a nome dell’Ordine degli Avvocati di Roma, utilizzando il dominio con la pubblicazione di tutti i collegamenti ai siti web di tutti i Consigli dell’Ordine. In ogni caso, appare indispensabile procedere alla registrazione del dominio entro trenta giorni dalla decisione (5 maggio 2010). Il Consiglio ne prende atto e delega il Consigliere Graziani all’adozione urgente di tutti i consequenziali atti esecutivi. - Il Consigliere Segretario e il Consigliere Nesta comunicano di aver integrato la Commissione di Diritto e Procedura Civile inserendo l’Avv. Nunzia Testone. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Nesta comunica di aver integrato la Commissione Proprietà e Locazioni inserendo l’Avv. Vincenzo Fargione. Il Consiglio ne prende atto e approva. Contributi ed erogazioni liberali - Il Consigliere Barbantini riferisce sulla relazione della Commissione incaricata di esaminare le delibere adottate dal Consiglio in ordine ai contributi alle Associazioni, composta dal Consigliere Tesoriere, dal Consigliere Condello e da se stesso. Le delibere del Consiglio che riguardano i contributi alle Associazioni sono: - 14 novembre 1991 (provvedimenti di attuazione della L. 241/1990); - 15 aprile 1999 (revisione Regolamento sovvenzioni e contributi); FORO ROMANO 3-4/2010 326 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - 21 settembre 2000 (aumento del contributo dal 30% al 50%); - 26 aprile 2001 (nuovo Regolamento); - 14 luglio 2005 (ultima delibera). La Commissione riassume, brevemente, l’iter della vicenda. Nell’adunanza del 14 novembre 1991, il Consiglio approvava (con il voto contrario del Consigliere Bucci) il testo del Regolamento di attuazione dell’art. 12 della L. 241/90 in base al quale deliberava in ordine ai requisiti, modalità e criteri da seguire per sovvenzioni, contributi, sussidi e ausili economici o finanziari concessi a persone fisiche e/o giuridiche, Enti pubblici e privati, Associazioni e comitati operanti in settori interessanti lo sviluppo e la promozione della professione forense, la formazione e l’aggiornamento professionale e culturale degli iscritti all’Albo e ai Registri a mezzo di congressi, convegni, pubblicazioni, scuole, seminari, corsi di formazione e aggiornamento, nonchè per l’assistenza a professionisti forensi e loro familiari superstiti e ai dipendenti del Consiglio in servizio. In detta delibera venivano stabiliti i requisiti necessari per poter ottenere detti benefici e le modalità delle erogazioni. Nell’adunanza del 15 aprile 1999 il Consiglio procedeva alla revisione di detto Regolamento e, per quello che qui interessa, richiedeva la dimostrazione: A) che il richiedente avesse svolto, stabilmente e da almeno un anno, attività istituzionale o associativa; B) del numero degli iscritti. Demandava al Consigliere Tesoriere, tra l’altro, la tenuta di un Registro con indicazione dei beneficiari, degli importi e delle date delle erogazioni. Nell’adunanza del 21 settembre 2000 il Consiglio, sulla proposta redatta dal Consigliere Tesoriere confermava il Regolamento elevando, peraltro, il limite per il rimborso delle spese sostenute dalle Associazioni, in occasione dell’organizzazione di convegni ecc., dal 30% al 50%. Nell’adunanza del 26 aprile 2001 il Consiglio deliberava il Regolamento per l’erogazione di fondi agli iscritti e ai sodalizi degli stessi (esclusi i Consiglieri in carica) prevedendo che l’erogazione per manifestazioni, missioni, convegni, seminari, corsi, occasioni promozionali, formative, culturali e sportive, in Italia e all’estero avvenisse secondo le seguenti modalità: A) fondi a delegati del Consiglio e finanziamenti a richiesta dei Segretari della Conferenza dei Giovani Avvocati in carica negli ultimi due anni; B) a favore dei delegati al Congresso O.U.A.; C) per i fondi agli iscritti e a istituzioni e sodalizi forensi, prevedeva i requisiti della costituzione da almeno due anni e un numero di iscritti, non inferiore a 300 dell’Ordine romano (con esclusione della Scuola Forense da tali limitazioni) e stabiliva che detti fondi venivano tratti dalle donazioni, ove accettate, degli “Amici dell’Avvocatura Romana” di cui veniva istituito un Albo; l’erogazione, previa dettagliata esposizione al Consiglio dell’evento, delle ipotizzate spese e delle eventuali altre contribuzioni, rimaneva nella misura del 50% dell’importo finale da documentare, in sede di consuntivo, dal richiedente. Per fornire una risposta univoca al problema in particolare delle sovvenzioni alle Associazioni forensi, si osserva: il Regolamento di attuazione dell’art. 12 co. I della L. 241/90, deliberato nell’adunanza del 14 novembre 1991 e le successive revisioni ed aggiunte sopra riportate, è stato sempre attuato e appare assai chiaro; peraltro venuti meno i cc.dd. “Amici dell’Avvocatura Romana” l’onere è oggi esclusivamente del Consiglio. Alla luce di quanto sopra esposto si ritiene di sottoporre all’approvazione del Consiglio le regole per la richiesta ed erogazione delle sovvenzioni previste dal Regolamento del 26 aprile 2001, che si allega (all. n. 1), così modi- FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 327 327 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ficato: A) svolgimento delle attività, indicate nel Regolamento 26 aprile 2001, confermato, con modifiche il 14 luglio 2005, con un minimo temporale di due anni (all. n. 2); B) numero di iscritti non inferiori a 150 per le Associazioni operanti nell’ambito dell’Ordine romano; ove, peraltro, si tratti di richieste, sempre per le manifestazioni previste sub A), provenienti dal Direttivo Nazionale di tali Associazioni, il suddetto limite numerico non è ostativo essendo, certamente, superato in ambito nazionale; C) le richieste riguardanti congressi, convegni, pubblicazioni, seminari, manifestazioni ecc., devono essere corredate da un dettagliato preventivo di spesa; D) la misura delle erogazioni è stabilita nel 50% dell’importo di cui al preventivo, e non da quello risultante dal consuntivo. Il Consiglio rinvia ogni decisione in attesa che la Commissione incaricata stabilisca le modalità di suddivisione dell’importo economico previsto tra le attività cui contribuire. - Il Consigliere Arditi di Castelvetere, anche a nome del Consigliere Fasciotti, Coordinatori della Commissione Famiglia comunicano di nominare l’Avv. Marina Marino, quale Coordinatore Vicario Dipartimento Diritto Processuale e l’Avv. Rossella Minio, quale Coordinatore Vicario Dipartimento Diritto Minorile. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Vaglio chiede di poter partecipare al Convegno di Bologna del 29 e 30 maggio p.v. Il Consigliere Tesoriere si oppone per le ragioni in virtù delle quali l’Assemblea Ordinaria, il 13 maggio u.s., ha proposto la contrazione delle spese anche e soprattutto della posta in questione. Il Consigliere Tesoriere sottolinea, peraltro, che già tre Consiglieri sono stati autorizzati a partecipare in rappre- 328 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd sentanza del Consiglio, come da deliberazione adottata in una scorsa seduta nella quale il Consigliere Vaglio era presente e nulla disse al riguardo. Il Consigliere Cassiani ritiene che una cosa siano i tagli al bilancio altra la buona volontà che un Consigliere manifesta per prendere parte ad un Convegno nazionale in rappresentanza dell’Ordine di appartenenza. Il Consigliere Barbantini fa osservare al Consigliere Cassiani (assente dall’Assemblea del 13 maggio scorso) che il Consigliere Vaglio è stato tra quelli che nell’Assemblea stessa ha votato per la riduzione delle spese di rappresentanza. Il Consigliere Arditi di Castelvetere, pur ritenendo che le opposizioni manifestate siano fondate, opina nel senso che sia possibile autorizzare anche questa missione non ritenendo ancora operative nel concreto le decisioni sul bilancio preventivo. Il Consigliere Tesoriere motiva meglio la propria opposizione, ripercorrendo la situazione che si è verificata nei bienni pregressi (dove l’Ordine di Roma era sistematicamente assente dalle più importanti manifestazioni culturali, per una scelta risultata poi suicida), facendo presente di aver proposto appositamente una elevazione delle somme destinate d’ora in poi a dette iniziative proprio per ridare all’Ordine di Roma smalto e autorevolezza. Tale sua proposta è stata decisamente contestata, proprio dal Consigliere Vaglio che sul suo sito ha pubblicato la proposta di bilancio preventivo “cerchiando” la relativa voce al fine di richiamarne l’attenzione dei frequentatori del sito. Rileva, poi, la contraddittorietà dell’attuale richiesta con il voto palese espresso in Assemblea dallo stesso Consigliere. Il Consigliere Graziani rileva che l’evento che si terrà a Bologna non è un vero e proprio convegno (essendo relativo agli Osservatori sulla Giustizia civile) e che egli chiese di partecipare quale membro della apposita Commissione, ma è disposto ad andarci anche a spese FORO ROMANO 3-4/2010 328 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO proprie. Il Consigliere Nesta ritiene che sia necessario che ogni Consigliere che si reca in trasferta per svolgere attività istituzionale, con disagio e fatica, sacrificando i momenti di tempo libero, debba essere sollevato dalle spese vive. E’, quindi, necessario dettare criteri che stabiliscano principi specifici per la fruizione del rimborso delle spese. Il Consigliere Cerè contesta che la presenza, da sola, ai Convegni, conferisca prestigio se tale presenza non è poi accompagnata da un contributo di idee e di proposte. Ricorda che anni fa molti Colleghi partecipavano ad iniziative culturali a spese proprie. Il Consigliere Di Tosto invita il Consigliere Tesoriere ad ammettere che questa sua opposizione costituisce una punizione nei riguardi del Consigliere Vaglio e chiede che su questa vicenda si voti. Il Consiglio, a maggioranza, autorizza il Consigliere Vaglio a recarsi a Bologna a spese del Consiglio, assumendo le spese di un pernottamento e del viaggio. Audizione Avv. (omissis) – parere n. 3151 - Il Consigliere Fasciotti, quale Responsabile della Commissione di Diritto del Lavoro, propone l’inserimento nella Commissione degli Avv.ti Paolo Di Candilo e Giancarlo Zanzarella. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Presidente riferisce sulla comunicazione del Dott. Paolo de Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 14 maggio 2010, relativa all’avvio della sperimentazione presso le Cancellerie delle Sezioni Lavoro dello stesso Tribunale, del sistema operativo di scansione di Sentenze, visibili su Polisweb, a partire dal 17 maggio u.s. Il Consiglio ne prende atto e dispone la diffusione della notizia. - I Consiglieri Fasciotti e Nesta, Coordinatori della Commissione di Diritto Societario, riferiscono che si sta programmando il Seminario di Diritto Societario 2010/2011 che si terrà nell’Aula Avvocati del Palazzo di Giustizia a partire dal 15 giugno p.v. Le date degli incontri sono fissate: 15 giugno 2010, 13 luglio 2010, 28 settembre 2010, 5 ottobre 2010, 19 ottobre 2010, 26 ottobre 2010, 9 novembre 2010, 16 novembre 2010, 7 dicembre 2010 e 14 dicembre 2010. Il Consiglio ne prende atto. Proc. disc. n. 8009 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8096 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8060 nei confronti dell’Avv. (omissis) Comunicazioni del Presidente - Il Presidente riferisce sulla comunicazione del Dott. Paolo de Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 14 maggio 2010, relativa all’attivazione di due postazioni alla Società Lextel presso il Tribunale di Roma, a partire dal 10 maggio u.s. e limitata al 30 luglio c.a. per la consultazione da remoto dei Registri di Cancelleria e delle funzioni del processo civile. Il Consiglio ne prende atto e fa rilevare di aver già ampiamente diffuso la notizia in precedenza. - Il Presidente riferisce sulla nota del Dott. Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di Appello di Roma, pervenuta in data 13 maggio 2010, accompagnatoria dell’estratto del verbale della seduta del Consiglio Giudiziario del 12 maggio u.s. Si chiede di far pervenire osservazioni relative a eventuali disfunzioni organizzative rilevate nel quadriennio così come previsto nella FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 329 329 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO circolare del Consiglio Superiore della Magistratura in tema di conferma per i Magistrati che svolgono funzioni direttive e semidirettive ai sensi degli artt. 45 e 46 del D.Lvo 160/06. Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone ad approfondire l’argomento. - Il Presidente invita caldamente tutti i Consiglieri a partecipare all’incontro serale di oggi con i Presidenti e i Consiglieri Segretari degli Ordini del Distretto del Lazio. Il Consiglio ne prende atto e la maggioranza dei Consiglieri assicura la partecipazione. Comunicazioni dei Consiglieri - Il Presidente e il Consigliere Condello (unitamente al Coordinatore Vicario Avv. Tommaso Marvasi, responsabili della Commissione Procedure Concorsuali) informano il Consiglio dei progetti che la Commissione ha attivato per il periodo 2010-2011: 1. Corso completo di Diritto Fallimentare teso alla preparazione di un professionista specializzato. Il Consiglio dell’Ordine realizzerà, dall’ottobre 2010 al maggio 2011, un Corso completo di Diritto Fallimentare teso alla preparazione di un professionista specializzato. Come notato nella “prefazione” di quel Corso, “L’esperienza pratica di questi ultimi anni (i primissimi post-riforma della legge fallimentare) hanno fatto emergere con assoluta evidenza un dato assolutamente nuovo per il professionista che si occupa di diritto fallimentare. Il diritto fallimentare è divenuto una materia quanto mai specialistica, nella quale –proprio per la peculiarità di trattare questioni conseguenti alla crisi dell’impresa e non al suo operare normale sul mercato– vengono in rilievo istituti precipui, non sempre regolabili col ricorso ai principi generali e non sempre intelligibili, se non con l’esperienza professionale concreta e diretta”. Così è stato progettato un Corso che darà spazio all’analisi di tutte le problematiche fallimentari e che prevederà anche affiancamenti concreti con avvocati esperti della materia. 330 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 2. Corso introduzione al Diritto Fallimentare Finalità del Corso di “Introduzione”. Il “Corso di Introduzione” nasce dalla volontà del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Avv. Antonio Conte, di offrire un quadro di orientamento soprattutto ai giovani professionisti, che tentano i primi approcci sulla materia. Modalità di svolgimento. Il Corso di “Introduzione” prevederà una didattica frontale suddivisa in tre moduli autonomi che vorranno offrire una panoramica generale del complesso mondo del diritto fallimentare. Ogni modulo (uno praticamente per ognuno dei tre mesi di svolgimento: giugno, luglio e settembre 2010) impegnerà da sei a otto ore e vedrà l’alternarsi di vari docenti, compresi magistrati della Sezione Fallimentare. La frequenza è libera ed è previsto il riconoscimento di crediti formativi alla fine di ciascun modulo per coloro che hanno frequentato almeno 6 ore su 8 per il primo modulo o 5 ore su 6 per il secondo e il terzo modulo. Programma del corso di “Introduzione al Diritto Fallimentare”. Primo Modulo: Del Fallimento in generale (giugno 2010 – 8 ore) Il Fallimento come soluzione della crisi aziendale. Presupposti soggettivi e oggettivi della dichiarazione di fallimento. Degli organi preposti al fallimento. Degli effetti del fallimento. La sperimentazione del processo telematico nel fallimento. Secondo Modulo: Gestione del fallimento (luglio 2010 – 6 ore) Verifica del passivo. Cenni sull’attività del Curatore. Il programma di liquidazione. Il rendiconto. FORO ROMANO 3-4/2010 330 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Terzo Modulo: La chiusura del Fallimento (settembre 2010 – 6 ore) La ripartizione dell’attivo. Della chiusura della procedura fallimentare. Cenni sul concordato fallimentare. Docenti. I Docenti saranno indicati al momento della compilazione del programma definitivo. Si prevede, comunque, la partecipazione, come docenti, degli Avv.ti: Marco Antonelli, Prof. Andrea Maria Azzaro, Luigi Amerigo Bottai, Domenico Condello, Antonio Conte, Prof. Alessandro Di Majo, Luca Gratteri, Mario Guido, Giuseppina Ivone, Tommaso Marvasi, Maria Virginia Perazzoli, Emanuele Squarcia, Eleuterio Zuena, nonchè del Presidente e di Giudici della Sezione Fallimentare del Tribunale di Roma. Organizzazione, Coordinamento Generale e referenti dei singoli moduli. Il Corso “Introduzione al Diritto Fallimentare” è organizzato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Commissione procedure concorsuali. Il Coordinamento generale del Corso di Formazione sarà curato dall’Avv. Tommaso Marvasi, Vicario della Commissione, il quale potrà incaricare referenti per i singoli moduli. Referenti dei singoli moduli sono gli Avv.ti Maria Virginia Perazzoli (primo modulo), Mario Guido (secondo modulo) e Marco Antonelli (terzo modulo). Il Consiglio ne prende atto. Organismo di mediazione finalizzato alla conciliazione D.Lgs. 28/2010 - Il Presidente comunica che in virtù delle proprie prerogative e sentito il Consigliere Segretario e il Consigliere Condello ha deciso di procedere alla fusione delle Commissioni Mediazione e Conciliazione (Camera di Conciliazione e Camera Arbitrale), con inserimento nell’unico organismo dell’elenco dei Colleghi di seguito indicati, che sono tratti dall’elenco dei conciliatori che da tempo svolgo- no, in modo attivo, la propria attività in favore della Camera di Conciliazione: Avv.ti Stefano Agamennone, Lucilla Anastasio, Aldo Areddu, Fabrizio Badò, Donatella Belloni, Daniela Bertes, Alessandro Botti, Brunella Caiazza, Antonio Caliò, Francesco Caroleo, Simone Antonio Castelnuovo, Maria Romana Ciliutti, Stefano Ciulli, Nicola Colavita, Roberto Di Martino, Stefano Fiorini, Enrica Folino, Monica Fraticelli, Enrico Gamba, Maria Carla Gatti, Quirino Ghisio Erba, Alessandra Giuliani, Marco Grazioli, Lucio Grezzi, Antonio Iannella, Marco Ieradi, Marina Imbellone, Stefania Jasonna, Sebastiano Vittorio La Greca, Giuseppe Lepore, Gigliola Marchi, Sabina Maroncelli, Serena Maroncelli, Carlo Martuccelli, Marco Merlini, Paola Moreschini, Giuseppe Lodovico Motti Barsini, Salvatore Muccio, Leopoldo Muratori, Barbara Pannuti, Vito Parenti, Filippo Paris, Carlo Priolo, Rosario Carmine Rao, Valeria Silla, Luigi Spaziani, Barbara Starna, Alessandro Tatarelli, Alessandra Tombolini, Peter Ugolini, Zosima Vecchio, Riccardo Zacchia. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Condello informa il Consiglio di aver partecipato, il giorno 13 maggio 2010, al convegno organizzato dalla Corte di Appello di Roma sulla Mediazione e di aver relazionato sugli intendimenti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma di rendere operativo questo Istituto attivando l’Organismo di mediazione finalizzato alla mediazione civile e commerciale e l’Ente di formazione dei mediatori direttamente presso il Tribunale ai sensi dell’art. 18 D. Lgs. 28/2010. Al convegno hanno, inoltre, partecipato come relatori, il Presidente della Corte di Appello di Roma, Dott. Giorgio Santacroce, il Presidente del Consiglio Nazionale Forense, Prof. Avv. Piero Guido Alpa, il Presidente Vicario della Corte di Appello di Roma, Consigliere Fancelli, il Presidente Onorario della Corte Costituzionale, Prof. Avv. Cesare Mira- FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 331 331 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO belli, l’Avv. Prof. Carmine Punzi e il Prof. Giovanni Puoti. Il Consiglio ne prende atto. nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. (omissis) Ente di formazione dei mediatori conciliatori D.Lgs. 28/2010 Proc. disc. n. 8016 nei confronti dell’Avv. (omissis) - Il Consigliere Condello informa il Consiglio di aver partecipato, sabato 15 maggio 2010, al Coordinamento Nazionale delle Scuole Forensi organizzato dalla Scuola Superiore dell’Avvocatura, presso la sede del Consiglio Nazionale Forense per discutere sugli Enti di formazione dei Mediatori che dovranno essere costituiti da tutti gli Ordini d’Italia ai sensi del D. Lgs. 28/2010. Il Coordinamento ha deliberato di organizzare un convegno Nazionale per approfondire le tecniche della mediazione. La Scuola Superiore dell’Avvocatura ha insediato un gruppo di lavoro per approfondire le tematiche sulla mediazione. Il Consigliere Condello rileva la necessità di una partecipazione diretta in detto gruppo da parte del Consiglio di Roma e, pertanto, propone di indicare l’Avv. Andrea Melucco, Componente della Commissione sulla Mediazione del Consiglio, quale rappresentante del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Il Consigliere Condello informa che hanno comunicato la disponibilità a partecipare alla Commissione Mediazione gli Avv.ti Carlo Carrese, Giovanni De Luca e Maria Grazia Leuci. Il Consiglio ne prende atto e delibera in conformità. Comunicazioni del Presidente - Il Presidente richiama la propria nota riservata e inviata a tutti i Consiglieri il 19 maggio scorso, che si riporta integralmente in appresso, con la quale ha inteso sollecitare tutti ad un momento di riflessione sull’esigenza che si assuma, d’ora in poi, un contegno eticamente ineccepibile nei lavori delle adunanze: “Torno a disturbarVi al fine di segnalarVi l’urgente esigenza che determinate regole, scritte e non, inerenti allo svolgimento delle adunanze settimanali debbano essere da noi -tuttirigorosamente rispettate per un rapido e proficuo esaurimento del sempre nutrito Ordine del giorno. Infatti, questo nuovo Consiglio –sin dal giorno dell’insediamento, tre mesi or sonoriesce a procedere speditamente all’evasione della totalità dei punti dell’Ordine del giorno, grazie alla collaborazione di tutti. Altra dinamica da sottolineare positivamente è quella relativa ai procedimenti disciplinari, dove gli stessi seguono un rigoroso “iter procedurale” con introduzione orale del relatore, le domande dello stesso ad incolpato e testi, i sintetici interventi di tutti i Consiglieri –previa richiesta di avere la parola- e la discussione finale del difensore o dell’incolpato se privo di legale. Questo, ne converrete con me, ha abbreviato sensibilmente lo svolgimento dei procedimenti ed ha portato un ordine “organizzativo” che garantisce un esame accurato e dettagliato delle questioni deontologiche che possono, poi, scaturire in una sanzione o in un non luogo alla stessa. Altra procedura impeccabile è quella afferente alla tenuta dei verbali di adunanza: nel Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui 332 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 332 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO precedente Consiglio, il Segretario (e faccio pubblica ammenda/mea culpa), con largo “permissivismo”, consentiva il deposito di interventi scritti, post adunanza, ai vari Consiglieri purchè consegnati al Dott. Lanzidei entro le ore 12.00 del martedì successivo. Come molti di Voi ricorderanno, tale dinamica si rivelò improduttiva e disordinata perché sovente i verbali venivano chiusi, a causa dei ritardi dei Consiglieri, addirittura il giovedì successivo. Oggi, il Consigliere Segretario redige i verbali seduta stante, con possibilità immediata di riscontro da parte di ogni Consigliere riguardo la relativa scritturazione. Questo ha permesso di cancellare il deposito postumo di scritti che, talvolta, nello scorso biennio, risultavano difformi da quanto realmente affermato in adunanza esitando, vieppiù, sterili discussioni e perdite di tempo. Nonostante tutto ciò, in questi giorni, ho raccolto numerose doglianze di molti Consiglieri che mi hanno lamentato che, nelle ultime due/tre adunanze si sono verificate delle spiacevoli quanto ineleganti “contrapposizioni verbali” tra Consiglieri, talune addirittura scaturite in vere e proprie intemperanze, che mai dovrebbero appartenere sia al ruolo di Avvocato, ed ancor di più alla figura di Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Comprendo che ognuno ha diritto di esprimere le proprie posizioni e di comportarsi come crede, ma una cosa è certa: prima di porre in essere determinati atteggiamenti tutti dobbiamo ricordare il consesso a cui apparteniamo e la carica pubblica che rivestiamo. Effettivamente nelle ultime due/tre adunanze vi sono stati momenti dove diversità di vedute hanno portato a scontri accesi tra Consiglieri, ma quello che è risultato estremamente sgradevole a tutti è stato il ripetersi di tali situazioni che, talvolta, hanno inaccettabilmente sconfinato oltre i limiti dell’educazione. Siamo tutti Professionisti e sappiamo che è sempre opportuno e positivo il confronto pur dovendo tenere conto che possa prevalere una tesi diversa dalla propria –per un avvocato questo è il “pane quotidiano”- senza però che ciò scaturisca reazioni sul piano personale tra Consiglieri appartenenti tutti alla medesima Istituzione, che rappresenta la totalità degli Avvocati romani. Altro aspetto che molti Consiglieri mi hanno evidenziato negativamente, e che io intendo sottolineare, è quello relativo a talune “chirurgiche e strumentali” interruzioni –verificatesi in modo reiterato- alle quali abbiamo dovuto assistere sempre nelle ultimissime adunanze. Tali “interruzioni” –peraltro sempre inconferenti riguardo l’argomento trattatosono apparse palesemente miranti a creare voluti ostruzionismi all’attività dell’adunanza consiliare e si concludevano, ovviamente, con sterili polemiche “urlate”, che restavano fine a se stesse. Questo non dovrà più assolutamente ripetersi. Di talchè sono a rappresentarVi l’esigenza, credo non solo mia, che il Consiglio assuma sempre e comunque un rigoroso e sacrale e rispettoso contegno mirante a salvaguardare l’onerosissimo lavoro che la nostra superiore funzione ci impone ogni giovedì. Auspicando che determinati atteggiamenti non si abbiano più a ripetere, Vi invito tutti, ed invito per primo me stesso, a difendere senza alcun cedimento la dignità del nostro ruolo istituzionale evitando, in ogni modo, di scivolare in polemiche speciose che costituiscono per tutti noi cagione di debolezza e di inesorabile perdita di quella autorevolezza che costituisce il primo presupposto che rende noi Consiglieri dell’Ordine riferimento sicuro per tutti i Colleghi che necessitano di supporto, rappresentatività e difesa. Pur essendo assolutamente certo che mi rivolgo a chi, non solo è pienamente consapevole dell’esigenza che mi permetto di rappresentare, ma sarà impegnato con me a realizzarla, intendo impormi nel mio ruolo di Presidente quella facoltà di intervento –peraltro anche FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 333 333 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO prevista dalle regole connesse al ruolo stessodi sospendere senza termine quell’adunanza che dovesse spiacevolmente ed inelegantemente trovarsi nelle descritte condizioni di cui sopra, dando, poi, notizia ai Colleghi del motivo di tale sospensione. Ricordo a me stesso per primo, che siamo tutti a servizio dell’Avvocatura romana, ma non lo siamo assolutamente solo “a parole”: abbiamo una sterminata moltitudine di interventi che dobbiamo rendere concreti per tentare di migliorare il “Sistema Giustizia”, e la drammatica quotidianità dei Colleghi romani e non possiamo e non dobbiamo “sprecare neppure un minuto” della preziosa attività di Consigliere dell’Ordine appresso ai degradanti mormorii della polemica, ad una dequalificante permanente “campagna elettorale” che, sovente, può condurre alla perdita di “coerenza intellettuale” e di “spirito di servizio” da parte di chi pone in essere siffatte condotte. Concludo con la speranza che –pur difendendo legittimamente le proprie convinzioni e posizioni ogni qualvolta vi sarà un dibattitoogni Consigliere sappia dedicare, sempre e comunque, le proprie risorse verso l’unico obiettivo della funzionalità, della tutela e della operosità dell’Istituzione. Vi ringrazio per l’attenzione e chiudo con una comunicazione di servizio rammentandoVi la cena con le “cariche” del Distretto che abbiamo invitato per domani, giovedì 20 maggio alle ore 20.30, al Ristorante “La Barchetta”. Vi saluto con viva cordialità. Antonio Conte” Il Consigliere Fasciotti riferisce di aver preso atto della riservata personale del Presidente del 19 maggio 2010 inviata a tutti i Consiglieri. Condivide totalmente il contenuto, apprezzando moltissimo l’intervento del Presidente per l’intento di salvaguardare la dignità dell’Istituzione e dei suoi Componenti. Ritiene opportuno e a tale effetto invita il Presidente ad intervenire per la sospensione 334 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd dell’adunanza nelle ipotesi dallo stesso evidenziate dichiarando sin d’ora di accettare gli eventuali provvedimenti nei propri confronti qualora ne fosse ritenuto responsabile. Il Consigliere Cipollone condivide il disappunto del Presidente in merito alle frequenti intemperanze di alcuni Consiglieri nel corso delle adunanze consiliari e auspica che il senso del dovere, lo spirito di sacrificio e il reciproco rispetto, possano caratterizzare per il futuro le sedute consiliari. Invita il Presidente a intraprendere ogni più opportuna iniziativa perché i lavori del Consiglio possano svolgersi in un clima di serenità e armonia, evitando sterili e inutili contrapposizioni, nel rispetto dell’importante funzione svolta nell’interesse dell’Avvocatura. Per quanto concerne la redazione del verbale, suggerisce che nel corso della stessa adunanza, dopo lo svolgimento dei singoli argomenti posti all’ordine del giorno, di volta in volta, esaurita la discussione, vengano riletti gli interventi dei singoli Consiglieri, per approvarli unitamente alla decisione finale presa dal Consiglio sull’argomento trattato. Nell’adunanza successiva potranno essere corretti solo ed esclusivamente gli errori materiali, a meno che, data la complessità dell’argomento discusso, il Consiglio ritenga opportuno, a maggioranza, che il testo da approvare richieda particolare impegno, eventualmente per l’esplicazione della motivazione. In tal caso è compito del Segretario redigere il testo da approvare nella successiva adunanza. Il Consigliere Cipollone, comunque, ritiene che la lettera del Presidente sarà di stimolo per tutti i Consiglieri per evitare che si ripetano situazioni di contrasto che hanno quale esito unico quello di ritardare i lavori del Consiglio. Il Consigliere Cipollone insiste perché il verbale venga mantenuto la redazione odierna che viene fatta in maniera completa dal Con- FORO ROMANO 3-4/2010 334 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO sigliere Segretario Murra. Il Consigliere Arditi di Castelvetere ringrazia il Presidente: constata che il Consiglio, nonostante il burrascoso inizio (a causa di impugnazioni e contestazioni rivelatesi non fondate), sta proseguendo nella giusta direzione e sta riuscendo a ricucire rapporti con altre Istituzioni per un po’ di tempo (troppo) rimasti sospesi, se non –addirittura- annullati. Il Consigliere Arditi di Castelvetere, pertanto, rende onore al Presidente: in tal senso, concordando con quanto dallo stesso riferito nel fax inviato a tutti i Consiglieri in data 19 maggio c.a., auspica che l’ordine nelle adunanze possa essere atmosfera di normalità e non evento straordinario. Con ciò, la stessa fa preghiera a tutti i Consiglieri di partecipare alle adunanze senza pregiudizi, privi di riserve mentali e lasciando da parte personalismi e istanze demagogiche, che –se fatte- risulterebbero solo intempestive istanze. Esorta, quindi, il Presidente a mettere in pratica la sua facoltà di interrompere la seduta consiliare, ove dovesse instaurarsi un clima di confusione e chiasso, ovvero ove vi fossero interventi provocatori, ovvero –ancora- ove l’intervento medesimo tenda a spostare l’attenzione su argomenti in alcun modo riferiti ai punti di cui all’ordine del giorno. Il Consigliere Rossi, in relazione al fax in data 19 maggio u.s. inviato dal Presidente a tutti i Consiglieri, manifesta il proprio vivo compiacimento in ordine all’iniziativa volta a garantire il rispetto del sereno e puntuale svolgimento dell’adunanza. A tal proposito fa presente di essere più volte intervenuta, nel passato, al fine di auspicare che l’ordine del giorno fosse puntualmente e ordinatamente svolto. Concorda altresì nel ritenere necessario che, nel corso degli interventi, i Consiglieri si attengano al rispetto reciproco e alla conferenza con gli argomenti trattati. Il Consigliere Rossi auspica vivamente che il Presidente Conte non sia costretto a sospen- dere le adunanze a fronte di eventuali manifesti ostruzionismi tesi ad intralciare il lavoro del Consiglio. Il Consigliere Vaglio riscontra la comunicazione del Presidente del 19 maggio u.s. e, proprio al fine di rendere effettivo un sereno svolgimento delle adunanze del Consiglio come dal Presidente auspicato, lo esorta a ripristinare la delibera, peraltro mai abrogata, che stabilisce la registrazione delle adunanze. Ciò eviterebbe quantomeno spiacevoli episodi, ai quali crede che il Presidente faccia riferimento, come quello che ha visto un Consigliere (Consigliere Gianzi) insultarlo apertamente nel corso delle scorse adunanze. Il Consigliere Vaglio è certo di un intervento del Presidente in tal senso già dall’adunanza prossima. Il Consigliere Cerè ha trasmesso la lettera che integralmente si trascrive: “Caro Presidente, Cari tutti, riscontro la Sua lettera di data odierna e concordo pienamente con l’urgente necessità che determinate regole scritte ed di prassi vengano unanimemente, pedissequamente e rigorosamente rispettate da noi Tutti, per garantire l’evasione dei numerosi punti all’ordine del giorno nel corso dello svolgimento delle adunanze settimanali ed aggiungerei, anche durante lo svolgimento delle assemblee ordinarie, in ossequio alla Istituzione che rappresentiamo. Ciò nonostante, mi preme però precisare che l’osservanza delle regole predette, è altresì sottesa al rispetto di quel principio, diritto fondamentale, “pietra cardine” del nostro ordinamento, che è la libertà di ognuno di manifestare il proprio pensiero. L’epistolare opportunità, sia gradita al fine di evidenziare che nel nuovo Consiglio, il diritto predetto non è stato sempre garantito e tutelato. In merito Le rappresento il mio disappunto sull’abitudine, ormai consolidata, di togliermi sovente la parola, nel corso dello svolgimento delle consuete sedute, giudicando FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 335 335 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ancor prima di ascoltarle, le mie opinioni e/o osservazioni inconferenti. Reputo, quindi, opportuno che tale deprecabile consuetudine debba cessare, e che determinati atteggiamenti non si abbiano più a ripetersi, in quanto tali autonome iniziative, oltre a costituire una palese violazione del principio di democrazia e collegialità dell’Organo istituzionale, non è, in alcun modo, consona al decoro della nostra professione e al ruolo che mi onoro, da ormai un decennio, di ricoprire. D’altronde il confronto e il diritto di replica, rappresentano in seno ad ogni ente pubblico il rispetto delle regole democratiche. Preciso, inoltre, che la mia animata osservazione, anzi tentativo di esprimere una opinione, nel corso dell’ultima Assemblea Ordinaria, non era dettata da motivi personalistici o da assurde e quanto mai incomprensibili richieste, quanto, piuttosto, legittimata dalla oramai deprecabile consuetudine di cui ut supra. Rinnovo, pertanto, l’invito a Lei Presidente di vigilare costantemente e a Noi Tutti di essere rispettosi di ogni regola, affinchè tale incresciosa situazione non si verifichi mai più in futuro, con il riverente suggerimento e la doverosa sollecitazione affinchè le prossime adunanze vengano registrate dai mezzi in dotazione al Consiglio, al fine di evitare spiacevoli ed ineleganti sospensioni, che non farebbero che ritardare le imminenti esigenze della Avvocatura Romana. La registrazione delle adunanze rappresenterebbe il banco di prova delle rispettive eventuali responsabilità in riferimento al rispetto delle regole e al ripetersi di determinanti e antistituzionali comportamenti e atteggiamenti. Con il mio migliore saluto.” Il Consigliere Barbantini ringrazia il Presidente della sua lettera, il cui contenuto rievoca quanto lo stesso Consigliere scrisse in via riservata nell’aprile del 2009 all’allora Presidente Cassiani lamentandosi del modo poco 336 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd commendevole con il quale si svolgevano all’epoca le adunanze. Richiama il ruolo che il Consigliere dell’Ordine è tenuto a svolgere, l’esempio che si deve dare a tutti gli iscritti, la puntualità che deve essere rispettata, l’importanza che le discussioni in Aula non assumano il carattere di rissa, senza i continui personalismi, e si rallegra del pensiero del Presidente che coincide con il proprio. Esorta tutti, sè stesso per primo, a far tesoro delle richieste del Presidente. Il Consigliere Di Tosto ricorda che fu lui stesso tempo fa a chiedere la registrazione su nastro delle adunanze e si associa alla richiesta del Consigliere Vaglio in tal senso. Il Consigliere Rossi crede che la registrazione non sia affatto conferente con il senso della lettera del Presidente, così come almeno ella l’ha interpretata. Ritiene che il problema sia quello di avere la consapevolezza dell’importanza del proprio ruolo istituzionale, evitando intemperanze e mancanze di rispetto. Il Consigliere Arditi di Castelvetere si associa a quanto osservato dalla Collega Rossi sulla irrilevanza del profilo della registrazione rispetto al senso dell’esortazione proveniente dal Presidente. Il Consigliere Tesoriere esprime tutto il proprio stupore di fronte a chi oggi riduce la lettera del Presidente ad un problema legato alla registrazione delle adunanze. Il contenuto della lettera del Presidente, risulta evidente, aveva tutt’altro scopo. E’ altrettanto evidente che c’è qualcuno che “fa finta di non capirlo”. Il Consigliere Nesta, scusandosi di fare una sottolineatura personale, ricorda che sin dall’insediamento del nuovo Consiglio aveva esortato i Consiglieri a voler abbandonare contegni che nulla hanno a che vedere con contrapposizioni verbali, anche aspre, ma che sovente scadono nella maleducazione, nell’ingiuria, nell’aggressione. Il ruolo che i Consiglieri rivestono non consente di assumere atteggiamenti che screditano l’Ordine e che, se resi noti all’esterno, porterebbero finanche alla manca- FORO ROMANO 3-4/2010 336 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ta rielezione nel futuro se non alla decisione di non potersi più ricandidare alla carica. Il Consigliere Cassiani, avendo udito cose che riguardano le pregresse gestioni consiliari, osserva che molte di queste non gli sembrano vere. Sono state effettuate, infatti, registrazioni fonografiche, tanto che egli come Presidente sottoscriveva le buste nelle quali le schede di registrazione venivano conservate. E’ da condividere l’invito del Presidente, e tuttavia non è giusto agire in difformità di una delibera che stabilisce l’obbligo della registrazione, a meno che non la si voglia revocare (il che però, a suo modo di vedere, sarebbe grave, atteso che la registrazione preverrebbe l’assunzione di comportamenti irriguardosi). Ciò non vuol dire criticare l’operato del Segretario, al quale rende merito e che svolge un lavoro encomiabile nel redigere verbali di una completezza alla quale una volta non si era abituati, ma il problema è solo quello di stabilire se si debba o meno ottemperare ad una delibera che non è stata mai resa inefficace. Il Presidente rileva che il problema non è la deterrenza della registrazione, e comunque ricorda che nel passato biennio gran parte dell’adunanza non veniva registrata, vuoi per la scarsa efficienza del sistema, vuoi per la difficoltà dello stesso di captare parole non riferite nel microfono acceso, che venivano proferite in un clima rissoso. Infine si dovrebbe stabilire cosa si deve registrare, se anche le audizioni, i procedimenti disciplinari, ecc. e comunque, ribadisce ancora il Presidente, la questione registrazione è tutt’altra cosa rispetto al contenuto della lettera. Il Consigliere Condello si associa alle dichiarazioni svolte dai Colleghi Cipollone, Rossi e Nesta ed evidenzia, al di là del condivisibile contenuto della lettera del Presidente, al Consiglio che il Consigliere Vaglio, ancora una volta, ha inviato una e-mail, sottoscritta anche dal Consigliere Di Tosto, con un link ad un estratto della bozza di verbale dell’adunanza del 6 maggio 2010. Il Consigliere Vaglio e il Consigliere Di Tosto sono liberi di continuare a inviare comunicati omettendo di informare gli Avvocati sull’importanza della Formazione professionale ai fini dell’ottenimento di incarichi dalle autorità giudiziarie, per qualificare il proprio curriculum vitae e per ottenere il titolo per le specializzazioni come previsto dalla nuova Legge Professionale in discussione al Senato, ma le comunicazioni istituzionali devono essere improntate alla completezza e all’ufficialità. Il Consigliere Condello non è contrario all’invio delle delibere del Consiglio agli Avvocati –attività svolta da anni con il Notiziario- ma dette delibere devono essere copie conformi estratte dal verbale approvato e devono contenere tutte le necessarie informazioni: Consiglieri presenti, interventi, delibera ed eventuali collegati. Nell’ultimo invio, fatto dai Consiglieri Vaglio e Di Tosto, emerge una chiara distorsione dell’informazione poiché vengono evidenziati gli interventi dei Consiglieri, in calce è stata aggiunta una frase (“assenti alcuni Consiglieri, tra cui Cerè”) ed il documento trasmesso è una bozza del verbale e non un estratto conforme. Tutto ciò non fornisce ai destinatari le necessarie e corrette informazioni collegate all’attività istituzionale di un Ente Pubblico non economico e determina un grave danno per i Consiglieri a causa di una distorta e omissiva informazione. Il Consigliere Condello invita pertanto formalmente i Consiglieri Vaglio e Di Tosto di evitare, per il futuro, di inviare estratti di bozze di verbali omissivi dei dati necessari per una corretta e completa informazione. Il Consigliere Tesoriere, ribadisce ancora di aver già ringraziato il Presidente per il contenuto della nota, che non può che essere accolta con entusiasmo, invece di essere integrata o contestata. Non si può giungere sino al punto di chiedere l’introduzione di una telecamera nell’adunanza al fine di vedere i volti dei Consiglieri durante i lavori, le risate sarcastiche ed altro che non si sentirebbe invece nella registrazione fonografica, atteso che anche oggi c’è taluno che continua a guardare la FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 337 337 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO pagliuzza altrui e non la trave nell’occhio proprio. Il Consigliere Tesoriere ribadisce ed insiste sul punto che non si può fuorviare la discussione spostando palesemente la questione dalla lettera del Presidente ad un problema di registrazione che non c’entra assolutamente nulla. Il Consigliere Segretario, sentendosi ovviamente sollevato dalla decisione di registrare tutto ciò che si dice in Aula –il che eviterà non solo di esporlo a critiche ingenerose ed in mala fede, ma soprattutto lo esonera da un lavoro durissimo, del quale è dato atto nella stessa lettera del Presidente e nell’intervento di poco fa del Consigliere Cassiani- fa presente che lo sbobinamento della registrazione non potrà però poi comportare nel modo più assoluto la richiesta (che puntualmente avviene anche oggi, sebbene il verbale sia frutto di un lavoro di digitazione simultanea) di taluni Consiglieri che, re melius perpensa (la settimana ventura rispetto a quella di registrazione), vogliono siano eliminate parti della registrazione stessa, dovendosi in tal caso assicurare la più perfetta fedeltà tra registrazione fonografica e verbalizzazione scritta. E di tale fedeltà è responsabile, come ben osservato dal Consigliere Cipollone, il solo Segretario. Registra, egli Consigliere Segretario, continue richieste, provenienti quasi esclusivamente dal Consigliere Cerè (anche oggi, leggendo il testo del verbale dell’Adunanza scorsa, sono state formulate due istanze a proposito di espressioni proferite nell’Adunanza del 13 maggio u.s.), volte ad ottenere l’eliminazione dal verbale di interventi realmente da costei effettuati in Aula: ciò non sarà più possibile ove si dovesse procedere ad un integrale sbobinamento della registrazione fonografica. Il Presidente, in conclusione, chiarisce che la propria lettera non voleva essere un secchio di benzina sul fuoco, ma aveva la sola finalità (tradotta in forma di preghiera garbata) di richiamare l’attenzione dei Consiglieri sulla necessità di lavorare tutti insieme al fine di 338 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd svolgere in modo efficiente e spedito il lavoro istituzionale, senza dar corso ad intemperanze, per ragioni strumentali di tipo personale, che a volte trascendono nel mancato rispetto altrui. Occorre ripromettersi, come elegantemente osservato dal Consigliere Nesta, il quale vieppiù era l’unico vero antagonista alle ultime elezioni per la candidatura a Presidente, di abbandonare un clima di perenne campagna elettorale e di lavorare tutti insieme nell’interesse dei Colleghi. In ogni caso il Presidente ritiene che la discussione si sia fin troppo protratta e chiede di passare all’esame dei punti all’ordine del giorno. Il Consigliere Vaglio, in ordine alle osservazioni del Consigliere Condello, precisa che ha sempre specificato –anche negli anni passati- nelle proprie comunicazioni che si tratta di “stralci” dei verbali delle adunanze e ritiene che i Colleghi siano benissimo in grado di valutare quanto leggono, anche in considerazione del fatto che i verbali integrali sono pubblicati sul sito dell’Ordine. Ribadisce perciò che continuerà ad effettuare le proprie comunicazioni con le modalità che riterrà più opportune, invitando chiunque lo voglia ad agire disciplinarmente o giudizialmente nei suoi confronti. Precisa, inoltre, di non avere mai reso pubblici verbali (o stralci di essi) che non fossero già stati approvati dal Consiglio. Il Presidente chiede di passare al proseguio dell’ordine del giorno. Comunicazioni dei Consiglieri - I Consiglieri Barbantini e Rossi comunicano di aver integrato la Commissione “Rapporti Internazionali” con l’Avv. Italo Mannucci. Il Consiglio ne prende atto e approva. Approvazione del verbale n. 20 dell’adunanza del 13 maggio 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è FORO ROMANO 3-4/2010 338 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO stata consegnata copia, il Consiglio approva il verbale n. 20 dell’adunanza del 13 maggio 2010. Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Comunicazioni del Consigliere Tesoriere - Il Consigliere Tesoriere comunica che oggi ha avuto un colloquio con il Dr. Antonio Spoti, Consulente amministrativo dell’Ordine, relativamente alla problematica dell’approvazione del bilancio preventivo 2010 di cui all’Assemblea Ordinaria del 13 maggio u.s. e che il giorno 27 maggio 2010, alle ore 12.30 si riunirà anche il Collegio dei Revisori dei Conti per discutere sulla mancata approvazione del bilancio preventivo. Il Consigliere Tesoriere fa distribuire a tutti i Consiglieri la copia della comunicazione del Dr. Spoti. Il Consigliere Cerè, nutrendo perplessità sull’opportunità di indire una nuova Assemblea, chiede darsi incarico ad altro autorevole consulente che esprima un proprio parere. In alternativa vota contro l’indizione. Il Presidente si meraviglia di tale richiesta odierna, atteso che il Consulente cui fa riferimento il Consigliere Cerè dovrebbe essere retribuito e ciò contrasta con le deliberazioni assunte proprio dall’Assemblea del 13 maggio u.s. che ha ridotto, peraltro su conforme voto della stessa Consigliere Cerè, la voce in questione (spese per consulenze). Il Consigliere Tesoriere chiede che venga verbalizzato che il Consigliere Cerè abbia proposto di dare un incarico retribuito ad un autorevole Consulente per la questione della nuova Assemblea. I Consiglieri Vaglio e Di Tosto si associano al Consigliere Cerè e votano contro l’indizione di una nuova Assemblea Ordinaria. Il Consiglio delibera di indire l’Assemblea Ordinaria per il giorno 10 giugno 2010 alle ore 14.45, aggiungendo all’ordine del giorno anche il punto della comunicazione via Posta Elettronica Certificata delle prossime convocazioni per le Assemblee Ordinarie e Straordinarie. Il Consiglio dichiara immediatamente esecutiva la presente delibera. Audizione Avv. (omissis) – parere n. 2300 Audizione Avv. (omissis) – pareri dal 2530 al 2535 Pratiche disciplinari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza si è proceduto all’esame collegiale delle singole proposte di archiviazione (74) e di apertura di procedimento disciplinare (8). Pratica n. 1527/2005 S – Avv. (omissis) Pratica n. 500/2010 S – Avv. (omissis) Procedimento disciplinare n.6750 – Dott. (omissis) Pareri su note di onorari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi 56 pareri su note di onorari: (omissis) ADUNANZA DEL 25 MAGGIO 2010 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Gra- FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 339 339 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. per trasferimento Nulla osta al trasferimento Proc.disc. n.7768 nei confronti dell’Avv. (omissis) Iscrizioni Iscrizioni e abilitazioni Abilitazioni Revoche abilitazioni per decorrenza di termini Cancellazioni a domanda per trasferimento Nulla osta al trasferimento Compiuta pratica n. n. 2 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Proc.disc. n.8115 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc.disc. n.7746 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc.disc. n.7968 nei confronti dell’Avv. (omissis) n. n. n. 10 1 7 n. 2 n. n. n. n. 1 3 1 9 n. 7 n. 30 n. 16 DISCIPLINA Proc.disc. n.7970 nei confronti dell’Avv. (omissis) Pratiche disciplinari trattate in dibattimento Proc.disc. n.7988 nei confronti dell’Avv. (omissis) Emessi Proc.disc. n.8132 nei confronti degli Avv.ti (omissis) Aut. alle notifiche dirette All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Proc. disc. n. 8044 nei confronti dell’Avv. (omissis) Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica n. 18 - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. (omissis) n. n. 2 7 Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato TENUTA ALBO AVVOCATI 340 SEGRETERIA Proc. disc. n. 8016 nei confronti dell’Avv. (omissis) ADUNANZA DEL 27 MAGGIO 2010 Iscrizioni Albo Ordinario Cancellazioni per decesso a domanda PARERI - Su relazione del Consigliere Fasciotti FORO ROMANO 3-4/2010 340 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Comunicazioni del Presidente - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Prof. Enrico Gabrielli, pervenuta in data 25 maggio 2010, con la quale trasmette il provvedimento di rimessione in istruttoria e fissazione dell’udienza per il giorno 15 giugno 2010 della causa instaurata dall’Avv. (omissis) contro il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e il Consiglio Nazionale Forense. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia l’Avv. Prof. Enrico Gabrielli per l’opera che sta svolgendo. - Il Presidente riferisce sulla nota del Dott. (omissis) della Società (omissis), pervenuta in data 19 maggio 2010, con la quale lamenta che il Consiglio adotterebbe una linea ostracistica nei confronti della Società invitando gli iscritti all’Ordine a non seguire i corsi sulla conciliazione professionale organizzati da società private in quanto il titolo rilasciato non sarebbe valido. Il Consiglio rilevato che non ha mai assunto alcuna linea ostruzionistica al riguardo, ma di aver solo deliberato di chiedere modifiche alla normativa licenziata in tema di mediazione, delega il Consigliere Segretario a trasmettere copia della presente determinazione alla Società (omissis). - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. (omissis), pervenuta in data 6 aprile 2010, con la quale lamenta di trovarsi priva di assicurazione sanitaria in quanto la convenzione con le Assicurazioni Generali non è stata rinnovata. Il Presidente comunica che la polizza in oggetto è stata disdetta dalla Assicurazioni Generali e che, attualmente, la Cassa Forense ha indetto una nuova gara per stipulare una nuova convenzione. Il Consiglio delega il Consigliere Condello a prendere contatti con il Presidente della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense per consentire di riprendere la funzionalità del servizio dello sportello informativo riguardo sia alla questione relativa alla convenzione assicurativa e sia a tutte le altre problematiche di natura previdenziale. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. (omissis), pervenuta in data 17 maggio 2010, con la quale esprime il proprio disappunto per la sospensione della copertura sanitaria della polizza assicurativa integrativa stipulata dalla Cassa Forense con le Assicurazioni Generali. Il Presidente comunica che la polizza in oggetto è stata disdetta dalla Assicurazioni Generali e che, attualmente, la Cassa Forense ha indetto una nuova gara per stipulare una nuova convenzione. Il Consiglio delega il Consigliere Condello a prendere contatti con il Presidente della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense per consentire di riprendere la funzionalità del servizio dello sportello informativo riguardo sia alla questione relativa alla convenzione assicurativa e sia a tutte le altre problematiche di natura previdenziale. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Nicola Ianniello, Presidente dell’Associazione Nazionale Volontari Avvocati per il Gratuito Patrocinio e la Difesa dei non Abbienti – A.N.V.A.G., pervenuta in data 26 maggio 2010, relativa all’incontro di studio che si terrà il 1° luglio 2010 sul tema “La Responsabilità dell’Avvocato nella Tutela del non abbiente: l’aiuto parziale quale tutela per le nuove categorie disagiate?”. Il Presidente comunica che l’Avv. Ianniello chiede per il predetto incontro di studio il patrocinio del Consiglio. Il Consiglio ne prende atto e concede il patrocinio morale. FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 341 341 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Fioravante Carletti, pervenuta in data 26 maggio 2010, relativa a dei seminari di studio che si svolgeranno nell’Aula Magna dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma nei giorni 21 e 22 giugno p.v. sul tema “Cento anni di scienze forensi – da Cesare Lombroso a Giuliano Vassalli”. Il Presidente riferisce, inoltre, che l’Avv. Carletti chiede al Consiglio di manifestare la propria adesione all’iniziativa consentendo che sulla locandina venga apposta la locuzione “d’intesa con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma”. Il Consilio accoglie la richiesta. Comunicazioni del Consigliere Segretario Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avv.ti Andrea Bonuomo, Francesca Boschetti, Francesca Bultrini, Fausto Caronna, Simone Colantonio, Alessia Consolini, Natascia Fochi, Cesare Forte, Anna Mattioli, Italo Moretti, Giovanni Panzera da Empoli, Mirco Pesce, Fabrizio Polese, Luca Ruberto, Monica Saccà, Marco Zotta, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 25 maggio 2010, accompagnatoria della prima bozza del programma dei lavori del XXX Congresso Nazionale Forense. Il Consilio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. (omissis), pervenuta in data 25 maggio 2010, con la quale porge le scuse al Consiglio per aver inviato una mail contenen- 342 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd te rimostranze a seguito del ricevimento di una comunicazione consiliare relativa l’esito dell’Assemblea Ordinaria degli iscritti tenutasi lo scorso 13 maggio. Il Consiglio ne prende atto con soddisfazione. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Sassari, pervenuta in data 20 maggio 2010, accompagnatoria della delibera con la quale esprime la propria protesta e la propria preoccupazione all’obbligatorietà del procedimento di mediazione in relazione al Decreto Legislativo n. 28/2010 di attuazione dell’art. 60 della Legge n. 69/2009 (Media-conciliazione). Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Salvatore Orestano, pervenuta in data 20 maggio 2010, accompagnatoria del decreto presidenziale n. (omissis) con il quale il ricorso n. (omissis) proposto dall’Avv. (omissis) contro il Consiglio dell’Ordine degli Avvocato di Perugia è stato dichiarato perento. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario comunica che da parte di un gruppo di Colleghi è pervenuta una interessante proposta volta a studiare la possibilità di creare una banca dati per permettere di segnalare agli iscritti interessati le eventuali insolvenze dei clienti, a mò di “centrale rischi” tipica del sistema bancario e finanziario. La proposta, ovviamente, dovrà essere sottoposta al vaglio dell’Autorità garante dei dati personali da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati per accertarne la concreta fattibilità e percorribilità, ma per far ciò è necessario redigere un progetto analitico nel quale esporre in modo dettagliato le modalità di interrogazione della banca dati stessa. L’istanza, allo stato, è rivolta a ottenere per intanto l’autorizzazione del Consiglio a svol- FORO ROMANO 3-4/2010 342 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO gere un mero mandato esplorativo, senza alcun impegno o esborso, onde saggiare l’interesse del mercato alla creazione della banca dati. Il Consiglio rinvia ad una prossima adunanza. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla richiesta dell’Avv. Giuseppe Micera, Presidente dell’Associazione “Tennis Forense” unitamente alla Vicepresidente Avv. Michela Pentenè, pervenuta il 13 maggio 2010, in merito sia al patrocinio che al contributo economico dell’Ordine di Roma per fronteggiare varie spese quali l’acquisto dell’abbigliamento sportivo e altre, in occasione del torneo di tennis “Magistrati Avvocati” che si svolgerà nel mese di giugno 2010. Il Consiglio rinvia ad una prossima adunanza, anche alla luce delle indicazioni provenienti dall’Assemblea, sollecitata in tal senso da apposita mozione, circa la necessità di non elargire contributi per manifestazioni sportive, osservando comunque che la competenza in materia è della Commissione sportiva. - Il Consigliere Segretario facendo riferimento alla comunicazione che il Consigliere Graziani ha svolto nella scorsa adunanza in relazione all’articolo apparso sul quotidiano “Corriere della Sera” a firma del Prof. Avv. (omissis), dal titolo editoriale “Lettera sul lavoro – Nuove regole per gli Avvocati – Chi difende i clienti dai difensori?”, chiede che il Consiglio sciolga la riserva sulla decisione da assumere. Il Consiglio delibera di interessare il Consiglio dell’Ordine di appartenenza del Prof. Avv. (omissis) circa le dichiarazioni da costui rilasciate alla stampa, onde valutare se sussistano gli estremi per contestare violazioni al Codice deontologico. - I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che, a seguito dell’incontro avuto con il Dott. Francesco Cottone della Sezione Esecuzioni Immobiliari del Tribunale Ordinario di Roma, appare opportuno organizzare un evento convegnistico nel quale Magistrati addetti alle iniziative del Processo Civile Telematico, Dott.ri Mauro Lambertucci, Aldo Ruggiero e Francesco Cottone, espongano agli avvocati romani l’attualità della nuova metodologia e le esperienze del Tribunale di Roma. A tale fine, è stata individuata la data di mercoledì 16 giugno 2010, dalle ore 14.30 alle 16.30, presso l’Aula Avvocati del Consiglio a Piazza Cavour. Poichè l’evento costituirà anche evento formativo a beneficio dei Colleghi, i Consiglieri Condello e Graziani chiedono che il Consiglio approvi l’iniziativa e attribuisca due crediti formativi per la partecipazione all’evento. Il Consiglio approva. - I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che è stato ultimato il rifacimento grafico del sito internet del Consiglio e che tale realizzazione è pronta per essere pubblicata. La soluzione adottata ha consentito di agevolare la navigabilità del sito internet, l’evidenziazione di tutte le risorse pubblicate su di esso e la fruibilità di apposite aree dedicate al lavoro delle Commissioni Consiliari. Il Consiglio approva e delibera il varo della nuova veste del sito. - Il Consigliere Fasciotti, quale contitolare della Commissione “Rapporti con le Istituzioni e con gli Uffici Giudiziari”, informa il Consiglio che in data 21 maggio 2010 ha contattato la Cancelleria dell’Ufficio Copie del Tribunale Civile di Roma. La Responsabile ringrazia il Consiglio per avere messo a disposizione una collaboratrice capace e ha riferito che pervengono, via e mail, 180/190 richieste giornaliere di copie di sentenze, che vengono puntualmente esaudite. Finalmente qualcosa funziona. FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 343 343 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Sta trattando per la soluzione della consegna all’Ufficio Notifiche degli atti da parte degli avvocati e dei loro dipendenti senza le file interminabili. Sta, altresì, trattanto per l’iscrizione delle cause a ruolo presso la Cancelleria del Tribunale Civile di Roma – Sezione Lavoro e questo a prescindere dalla preannunciata prescrizione tramite sito WEB ad opera della Presidenza generale del Tribunale di Roma. Il Consigliere Segretario riferisce, a tal proposito, di aver avuto una serie di ringraziamenti, da parte di magistrati addetti alle Sezioni civili del Tribunale, per l’invio della collaboratrice in questione, che si sta dimostrando di grandissima efficienza, educazione e disponibilità. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Fasciotti, quale contitolare della Commissione “Rapporti con le Istituzioni e con gli Uffici Giudiziari”, informa il Consiglio che in data 21 maggio 2010 si è rivolto all’Ufficio della Dott.ssa Di Bartolomeo presso il Giudice di Pace. Il Consigliere Fasciotti riferisce che ha chiesto che l’Ordine professionale venisse per tempo formalmente informato sui ruoli sospesi, vuoi per assenza più o meno prolungata o per trasferimento del Giudice titolare, consentendo l’inserimento nel sito del Consiglio delle relative notizie. Le due impiegate assunte a tempo determinato e assegnate per il periodo all’Ufficio Giudiziario, sono adibite con proficuo risultato alla ricezione delle richieste via e mail delle copie dei decreti ingiuntivi e delle sentenze. Le domande, inviate tra le ore 9 e le ore 16, vengono soddisfatte in ragione del numero di 150 richieste giornaliere. Tutte le sentenze sono state scansionate; le copie dei decreti ingiuntivi, emessi nel periodo di sospensione del servizio possono essere richieste solo direttamente presso l’Ufficio. Le sentenze materialmente depositate dai 344 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Giudici, nell’ordine di quattro-cinquecento atti giornalieri, vengono pubblicate solo in ragione del 50% a causa dell’avvenuto trasferimento di cinque persone del personale di Cancelleria addetto, nelle Cancellerie delle sei Sezioni. Il Consiglio è impegnato alla soluzione della pubblicazione delle sentenze in un tempo notevolmente inferiore all’attuale ritardo di circa un anno. Procedono sempre più speditamente le iscrizioni a ruolo, a seguito delle pre-iscrizioni in via telematica delle richieste di ingiunzione di pagamento, delle opposizioni a sanzioni amministrative e delle cause ordinarie con nota WEB. Con il numero di ruolo che l’Ufficio trasmette in via telematica immediatamente dopo la pre-iscrizione si procede al deposito del fascicolo e della nota. Ciò consente attualmente l’iscrizione presso l’Ufficio Iscrizioni a ruolo di un numero rilevante di procedimenti giornalieri. Sono state aperte due postazioni vicino all’Ufficio del Ruolo per le necessarie informazioni sulle iscrizioni a seguito di preiscrizioni con note WEB. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Fasciotti riferisce che presso la Cancelleria della Sezione Lavoro -Iscrizione dei procedimenti a ruolo- allo stato, il professionista o un suo incaricato possono depositare non più di cinque ricorsi al giorno ancorchè seriali. L’utilizzo del sistema di iscrizione tramite “codice a barre” garantisce al personale la riduzione dei tempi necessari ai fini della registrazione dei ricorsi ricevuti. E’ pervenuta informativa della Presidenza del Tribunale che l’impiego del sistema mediante la completa e/o corretta annotazione della nota di iscrizione a ruolo, consentirà la possibilità di depositare ricorsi in numero superiore a cinque, purchè gli atti pervengano FORO ROMANO 3-4/2010 344 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO opportunamente indicizzati e corredati di note di iscrizione a ruolo correttamente redatte. La Presidenza conclude chiedendo che ne venga data la massima diffusione. Il Consiglio ne prende atto e dispone che la notizia venga pubblicata sul sito dell’Ordine. - I Consiglieri Fasciotti e Nesta comunicano di aver designato quale ulteriore componente della Commissione Diritto Societario e Commerciale gli Avv.ti Giada Salvati e Fabio Tomassini. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Graziani ricorda che, a seguito del Decreto Legge 29 novembre 2008 n. 185 e del Decreto Legge 29 dicembre 2009 n. 193 è stato introdotto il dovere di ciascun avvocato di comunicare al Consiglio dell’Ordine il proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata. Per effetto di ciò e nell’ottica di contribuire al contenimento di costi a carico del Consiglio, il Consigliere Graziani chiede che: a) la convocazione delle Assemblee degli Avvocati di Roma sia comunicata ai Colleghi mediante invio alla casella di posta elettronica certificata da loro indicata al Consiglio; b) venga soppressa la pubblicazione della convocazione delle assemblee degli Avvocati di Roma su un quotidiano per due giorni consecutivi. Il Consiglio ne prende atto e sottolinea che la questione è stata posta all’ordine del giorno della prossima Assemblea del 10 giugno. - Il Consigliere Graziani riferisce in ordine all’incarico conferitogli dal Consiglio relativamente alla riassegnazione del nome a dominio “ordineavvocati.it” a beneficio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Dalle informazioni assunte, la procedura deve essere condotta mediante compilazione di “Lettera di Assunzione di Responsabilità” (cosiddetta “LAR”) e trasmissione di essa, accompagnata da una copia della pronunzia di riassegnazione, al NIC (organismo diretto dall’Istituto di Infor- matica e Telematica del C.N.R.), anagrafe dei domini internet contraddistinti dalla desinenza “.it”. Il Consigliere Graziani propone di dare corso a tale adempimento. Il Consiglio approva e delega il Consigliere Graziani a provvedere senza indugio. - Il Consigliere Vaglio riferisce al Consiglio che alcuni Colleghi gli hanno posto il quesito su come individuare all’interno della tariffa forense la voce da applicare all’informativa sulla mediazione facoltativa ex D. Lgs. n. 28/ 2010, che si deve far sottoscrivere al cliente e allegare all’atto introduttivo del giudizio. Il Consigliere Vaglio ritiene che, trattandosi di ulteriore attività professionale per l’avvocato, prevista, tra l’altro, quale condizione di procedibilità del giudizio, il Consiglio dovrebbe dare un indirizzo specifico e unitario al riguardo, potendo considerare applicabile in via analogica, ad esempio, il diritto di avvocato previsto dalla voce n. 14 della Tabella B - I, che si riferisce a “ogni istanza, ricorso o reclamo diretti al giudice o al collegio”, oppure altra voce di tale tabella. Il Consiglio ne prende atto e delibera di porre il quesito alla Commissione Pareri del Consiglio Nazionale Forense. Proc. disc. n. 7875 nei confronti dell’Avv. (omissis) Approvazione dei verbali nn. 21 e 22 delle adunanze del 20 e del 25 maggio 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva i verbali nn. 21 e 22 delle adunanze del 20 e del 22 maggio 2010. Proc. disc. n. 8044 nei confronti dell’Avv. (omissis) FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 345 345 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Audizione Avv. (omissis) - irreperibilità Preso atto di ciò il Consigliere Tesoriere è subito uscito. Audizione Avv. (omissis) - irreperibilità Audizione Avv. (omissis) - irreperibilità Proc. disc. n. 7991 nei confronti dell’Avv. (omissis) Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Cerè, a chiarimento della deliberazione assunta nella scorsa adunanza a proposito del rinvio della decisione di erogare contributi per manifestazioni sportive, dissente dalla circostanza che la mozione presentata all’Assemblea del 13 maggio u.s. (su cui si fonda il disposto rinvio), sul bilancio preventivo, abbia fatto riferimento alla riduzione dei contributi da devolvere per eventi sportivi. Il Consiglio ne prende atto e comunque ribadisce di non poter allo stato deliberare alcunchè sulla richiesta di erogazione. - Il Consigliere Di Tosto, in merito alla comunicazione del Presidente riportata al verbale del 20 maggio 2010, dove il medesimo sollecitava tutti i Consiglieri ad “un contegno eticamente ineccepibile nei lavori delle adunanze”, sollecita il Presidente a richiamare formalmente il Consigliere Tesoriere che in data odierna ha interrotto, durante un procedimento disciplinare, la Camera di Consiglio entrando in Aula, pur sapendo dello svolgimento del procedimento disciplinare. Il Presidente prende atto della segnalazione del Consigliere Di Tosto, evidenzia che non appena il Consigliere Tesoriere è entrato in Aula al solo fine di segnalare la presenza dei testi del procedimento disciplinare nei confronti dell’Avv. (omissis), lo stesso Presidente lo ha subito informato -cosa che evidentemente non è stata colta dal Consigliere Tesoriereche si era in Camera di Consiglio e che il procedimento era ripreso. E infatti qualche istante dopo è stato fatto accedere il difensore. 346 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Comunicazioni del Consigliere Tesoriere - Il Consigliere Tesoriere comunica di aver rappresentato il Consiglio al convegno del 26 maggio scorso tenutosi nell’Aula Magna della Corte di Cassazione in materia di Sicurezza sul lavoro e mobbing. Il convegno è stato organizzato dal Prof. Mazzella e sono intervenuti, tra gli altri, il Prof. Arbriello, il Presidente della Sezione Lavoro della Corte di Appello di Roma e il Prof. Ferracuti. Il convegno era patrocinato dal Consiglio ed erano concessi ai partecipanti 4 crediti formativi. Il convegno è stato seguito da centinaia di Colleghi. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Tesoriere riferisce sull’incontro che ha avuto con i Revisori dei Conti e con il Consulente Amministrativo avvenuto stamani sulla questione del bilancio preventivo. In particolare è stato chiesto ai revisori di esprimere, attraverso una specifica relazione che sarà distribuita nella prossima Assemblea, il loro giudizio tecnico-contabile sulla ammissibilità degli emendamenti al bilancio preventivo oggetto della mozione presentata nel corso dell’Assemblea del 13 maggio u.s. Egli propone quindi di ripresentare comunque, all’Assemblea indetta per il 10 giugno, il bilancio preventivo nella sua stesura originaria, di dare conto delle poste oggetto della mozione in questione così come è stato richiesto siano modificate in riduzione, di divulgare il parere tecnico dei Revisori sulla ammissibilità o meno degli emendamenti contenuti nella mozione stessa, e di permettere così all’Assemblea del 10 giugno di esprimere un voto consapevole e responsabile. Il Consigliere Cerè dichiara di votare contro la proposta di ripresentare lo stesso bilan- FORO ROMANO 3-4/2010 346 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO cio sia perchè non ha letto la relazione dei Revisori dei Conti in mancanza di specifiche indicazioni sulla riproposizione del bilancio nella versione originaria, sia perchè la riproposizione medesima è illegittima. Il Consigliere Tesoriere replica che si tratta solo di questione formale, atteso che l’Assemblea – resa edotta del giudizio del revisori, che deve pervenire per norma almeno 7 giorni prima, e non oggi, quindi – sarà nella piena possibilità di votare come crede. Il Consiglio delibera, a maggioranza (con il voto contrario dei Consiglieri Cassiani, Cerè, Di Tosto e Vaglio) di riportare nella prossima Assemblea Ordinaria del 10 giugno p.v. lo stesso bilancio preventivo per l’anno 2010 già redatto, unitamente alla relazione resa per iscritto dal Collegio dei Revisori dei Conti sulle singole poste della mozione presentata in occasione dell’Assemblea Ordinaria del 13 maggio scorso, nonchè agli emendamenti oggetto della mozione medesima. Castelvetere. TENUTA ALBO AVVOCATI Iscrizioni Albo Ordinario Cancellazioni per decesso a domanda per trasferimento Nulla osta al trasferimento Revoca cancellazioni 14 n. n. n. n. n. 1 7 1 1 1 TENUTA REGISTRO PRATICANTI Iscrizioni Abilitazioni Revoche abilitazioni per decorrenza di termini Cancellazioni a domanda per trasferimento Nulla osta al trasferimento Compiuta pratica Pratiche disciplinari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono state distribuite a tutti i Consiglieri le bozze dei provvedimenti di archiviazione e di apertura di procedimento disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza. n. n. n. 12 12 n. 2 n. n. n. n. 1 1 4 7 DISCIPLINA Archiviazioni Aperture n. 117 n. 5 PARERI Emessi n. 28 n. 14 Pareri su note di onorari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi 30 pareri su note di onorari: (omissis) ADUNANZA DEL 3 GIUGNO 2010 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di SEGRETERIA Aut. alle notifiche dirette Proc. disc. n. 8020 nei confronti dell’Avv. (omissis) Risoluzione contratto locazione sede secondaria di Via Valadier con decorrenza 1° luglio 2010 e conseguente immediato risparmio da calcolarsi sin dal prossimo conto consuntivo aprilemaggio 2010 - Il Presidente esordisce osservando che FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 347 347 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO egli, da sempre, ritiene la seconda Sede del Consiglio una postazione emorragica per le risorse economiche del Consiglio, per la quale l’Ente sostiene una spesa annuale di circa Euro 240.000,00. Riferisce di aver incontrato l’Avv. Marco Ubertini, Presidente della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense, il quale gli ha comunicato di non avere problemi a riprendere in carico i locali di Via Valadier n. 42, 6° piano, in via anticipata. Di talchè il Consiglio ha la possibilità di acquistare dei locali ovvero, in via di soluzione transitoria, affittare solo una sede per conferenze (il che farebbe risparmiare le spese di pulizia, manutenzione e oneri riflessi). Il Presidente chiede, quindi, che si deliberi il rilascio anticipato della Sede di Via Valadier, anche se poi questo dovesse avvenire nel concreto fra qualche mese. Il Consigliere Barbantini comunica che il problema è solo quello di dislocare momentaneamente la biblioteca. Egli ritiene, quindi, indispensabile acquistare un immobile adeguato. Il Consigliere Cerè aggiunge, per memoria storica, che la Sede di Via Valedier fu scelta in quanto di proprietà della Cassa e tenuto conto che le somme per il canone furono recuperate da risparmio del contributo al Consiglio Nazionale Forense. Chiede che, siccome vi è la possibilità di sub-affittare e di rilasciare i locali senza penali, prima di effettuare la disdetta si reperisca una sede nuova; sottolinea che trovare un deposito provvisorio per la biblioteca costerebbe molto. Si dichiara contraria alla restituzione dei locali e vorrebbe invece un rilancio della Sede secondaria. Il Presidente si limita ad osservare, con riferimento alla notazione del Consigliere Cerè, che invita come sempre a fare interventi conferenti, che la questione del contributo al Consiglio Nazionale Forense non è assolutamente pertinente. Quando il Consiglio riscuoteva quella quota, com’è noto universal- 348 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd mente, l’Ente si limitava appunto a fare da esattore per conto del Consiglio Nazionale Forense al quale rimetteva le somme riscosse. Affermare dunque che l’affitto di Via Valadier fu consentito grazie al risparmio ottenuto sui contributi al Consiglio Nazionale Forense è una colossale fandonia. Il Consigliere Di Tosto esprime la propria preoccupazione per la collocazione della biblioteca e intanto propone l’acquisto di una nuova sede. Egli chiede che la chiusura della Sede di Via Valadier avvenga contestualmente con l’acquisto di una nuova sede (per garantire la continuità del servizio di biblioteca) e, quindi, pur essendo favorevole alla disdetta, intende che questa sia data solo dopo l’avvenuta acquisizione dei nuovi locali. Il Presidente fa rilevare che in realtà la biblioteca attualmente è poco frequentata, atteso che le 8-9 persone che si recano nella Sede di Via Valadier usufruiscono della Sala delle investigazioni difensive e dell’Aula computers. Il Consigliere Nesta fa rilevare che il dato certo è la mancanza di un ritorno concreto di utilità della Sede secondaria, rispetto ai costi; egli, però, ritiene che sia ragionevole prendere un po’ di tempo (sei mesi) per reperire sedi alternative, non solo per la biblioteca ma anche per la Sala ove tenere conferenze e riunioni delle Commissioni di studio. Il Consigliere Vaglio ritiene che sarebbe opportuno, quanto meno, conoscere i costi da sopportare per collocare in giacenza il patrimonio della biblioteca in un deposito provvisorio. Il Consigliere Graziani rileva che la Sede di Via Valadier è scomoda, poco frequentata e il patrimonio librario non è proprio così tanto vasto. Il Consigliere Segretario si dichiara favorevole a una disdetta operativa dal prossimo primo ottobre e osserva che l’acquisto di una sede in proprietà non è operazione di dettaglio, dovendo la relativa decisione essere as- FORO ROMANO 3-4/2010 348 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO sunta, peraltro, dall’Assemblea degli Avvocati romani, trattandosi di un atto di straordinaria amministrazione che il Consiglio non può adottare senza la previa autorizzazione. Il Consigliere Arditi di Castelvetere comunica che esiste un progetto della Casa Editrice Giuffrè per trasferire on line il patrimonio librario. Il Consigliere Fasciotti osserva che è importantissimo, intanto, oggi, decidere sulla disdetta e incaricare una Commissione che individui le soluzioni alternative. Il Presidente plaude all’intervento del Consigliere Fasciotti, atteso che si è perso fin troppo tempo e che ogni mese che trascorre inutilmente, non consente un considerevole risparmio di denaro. Il Consigliere Cipollone si dichiara disposto a che il Consiglio dell’Ordine lasci la Sede di Via Valadier ma reputa che i libri, anche rari, che l’Ordine detiene, non possano essere buttati o messi nel dimenticatoio. La soluzione alternativa deve essere trovata con ogni possibile urgenza. Il Consiglio, con il voto contrario del Consigliere Cerè, delibera la nomina di una Commissione formata dal Consigliere Tesoriere e dai Consiglieri Barbantini, Di Tosto, Fasciotti e Nesta, che valuti immediatamente ogni soluzione alternativa, in locazione, solo per ospitare conferenze e riunioni e per vagliare proposte di acquisto; delibera, altresì, di inviare formale disdetta alla proprietà della Sede secondaria dell’Ordine sita in Roma, in Via Valadier n. 42, 6° piano, con decorrenza 30 novembre 2010. I Consiglieri Di Tosto e Vaglio precisano che pur essendo favorevoli alla disdetta, questa a loro avviso deve avvenire dopo l’avvenuto reperimento della sede alternativa. Proc. disc. n. 8021 nei confronti del’Avv. (omissis) Comunicazioni del Consigliere Segretario - Il Consigliere Segretario comunica di aver partecipato, in rappresentanza del Consiglio, al concerto per soli flauti organizzato il 25 maggio scorso all’Oratorio del Caravita dall’Associazione Culturale Forense Romana, coordinata dal Collega Fioravante Carletti. Il Concerto è stato tenuto dall’Orchestra “I Flauti di Toscanini” e ha ottenuto un vistoso successo di pubblico, non esclusivamente composto da avvocati. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario comunica che da parte di un gruppo di Colleghi è pervenuta una interessante proposta volta a studiare la possibilità di creare una banca dati per permettere di segnalare agli iscritti interessati le eventuali insolvenze dei clienti, a mò di “centrale rischi” tipica del sistema bancario e finanziario. La proposta, ovviamente, dovrà essere sottoposta al vaglio dell’Autorità garante dei dati personali da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati per accertarne la concreta fattibilità e percorribilità ma, per far ciò, è necessario redigere un progetto analitico nel quale esporre in modo dettagliato le modalità di interrogazione della banca dati stessa. L’istanza, allo stato, è rivolta a ottenere, per intanto, l’autorizzazione del Consiglio a svolgere un mero mandato esplorativo, senza alcun impegno o esborso, onde saggiare l’interesse del mercato alla creazione della banca dati. Il Consiglio rinvia ad una prossima adunanza. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. (omissis), pervenuta in data 18 maggio 2010 con la quale, al fine di evitare la ricezione continua di messaggi pubblicitari, suggerisce di evidenziare con un simbolo nell’Albo la disponibilità o meno dei Colleghi a ricevere comunicazioni da parte di soggetti FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 349 349 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO diversi dal Consiglio e dai suoi membri. Il Consiglio delega il Consigliere Graziani a studiare la possibilità ed a riferire a una prossima adunanza. - Il Consigliere Segretario riferisce sul documento della Università di Roma “La Sapienza” – Facoltà di Giurisprudenza e l’Università “LUISS Guido Carli” relativamente a un accordo di collaborazione tra le suddette Università e il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per l’istituzione, l’attivazione e gestione dei Master universitari, dei Corsi di alta formazione e formazione con l’offerta di uno sconto per il Master per gli avvocati, per gli Iscritti all’Elenco speciale, nonchè per i praticanti iscritti presso l’Ordine di Roma, quest’ultimo impegnandosi a dare massima diffusione anche in via telematica dell’accordo di collaborazione, nonchè alle iniziative scientifico-culturali promosse dal Master. Il Consiglio ne prende atto e autorizza la stipula della Convenzione. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota della Scuola Superiore dell’Avvocatura, pervenuta in data 26 maggio 2010, accompagnatoria del programma definitivo del Convegno sulla Mediazione che si terrà a Roma il 2 luglio p.v. nell’Auditorium della Cassa Forense. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Rieti, pervenuta in data 26 maggio 2010, accompagnatoria della delibera n. 2 con la quale ha fatto proprie le pronunce dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati di Milano e Roma in merito ai contenuti del Decreto Legislativo n. 28/2010 in materia di mediazione e conciliazione nelle controversie Civili e Commerciali. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla 350 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd nota dell’Avv. Giovanni Meineri, pervenuta in data 28 maggio 2010, con la quale esprime le sue opinioni dopo aver letto i verbali del 6 e 13 maggio 2010 pubblicati sul sito internet dell’Ordine. Il Consigliere Di Tosto rileva che i verbali sono pubblici e ritiene che debbano essere visionabili da chiunque. Il Consiglio delega il Consigliere Graziani a studiare la possibilità e a riferire a una prossima adunanza. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota della Corte Suprema di Cassazione, pervenuta in data 28 maggio 2010, accompagnatoria del decreto relativo al servizio della suddetta Corte durante il periodo feriale 2010. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce che è pervenuta in data 28 maggio 2010 la nota della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense relativa alla delibera approvata nella riunione del 21 maggio 2010 sulla Riforma dell’Ordinamento Professionale. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. (omissis), pervenuta in data 28 maggio 2010, accompagnatoria della copia della lettera di segnalazione inviata al Presidente del Tribunale, Dott. Paolo de Fiore, per evidenziare l’inaccettabile situazione dell’Ufficio Decreti Ingiuntivi che rilascia le copie dei decreti ingiuntivi, resi esecutivi, solo dopo 60 giorni dalla richiesta. A tal proposito chiede l’intervento del Consiglio. Il Consiglio ne prende atto e apprezza l’intervento del Collega, pur osservando che le lungaggini oggi sono limitate all’operazione della sola apposizione della formula esecutiva. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Latina, pervenuta in data 27 maggio 2010, FORO ROMANO 3-4/2010 350 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO accompagnatoria della propria delibera assunta in data 30 marzo 2010, in relazione alle comunicazioni effettuate dagli Istituti Penitenziari. Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone che ha già trattato la questione. - Il Consigliere Segretario comunica che in data 28 maggio 2010 è pervenuta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma, la nota del Ministero della Giustizia – Ufficio III Reparto Libere Professioni n. 62734 del 4 maggio 2010, relativamente alle elezioni del nuovo Consiglio Nazionale Forense. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio di Segreteria per scadenzare l’incombente cui occorre assolvere. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma, pervenuta il 26 maggio 2010, in risposta alla nostra missiva del 3 maggio u.s. in merito al ritardo nel deposito delle sentenze, con la quale ringrazia l’Ordine di Roma per la collaborazione prestata che ha dato ottimi risultati. Il Consigliere Segretario aggiunge, richiamandosi alla comunicazione della scorsa adunanza del Consigliere Fasciotti, secondo il quale sarebbe opportuno trasferire anche solo momentaneamente personale dipendente dell’Ordine presso l’Ufficio del Giudice di Pace stante le difficoltà in cui versa il settore specifico in argomento, rileva che nella nota di cui sopra il Coordinatore comunica di aver attivato le procedure per attingere all’elenco dei lavoratori in cassa integrazione tenuto dalla Provincia di Roma. Ciò evita quindi uno sforzo ulteriore da parte del Consiglio, che allo stato non può permettersi più l’assunzione di personale a tempo determinato. Il Consigliere Di Tosto ritiene che il personale interno dell’Ordine non potrebbe pubblicare le sentenze, non avendone le funzioni: ritiene che sia utile intervenire presso il Mini- stero perchè il problema sia portato all’attenzione degli Uffici di Via Arenula anche al fine di ritornare alla pubblicazione presso le singole Cancellerie. Il Consigliere Fasciotti fa rilevare che il lavoro di cui si tratta consiste in attività materiali ed esecutive. Il Consiglio delibera la pubblicazione sul sito della nota del Coordinatore dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma e delega il Consigliere Segretario a interpellare il personale di ruolo per saggiare la disponibilità a prestare servizio, part time, presso l’Ufficio Deposito sentenze del Giudice di Pace di Roma. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avv.ti Giuseppe Allocca, Roberta Barone, Fabio Cecamore, Domenico Comito, Giovambattista Cucci, Tommaso Maria Cucci, Marco Di Venanzio, Giuseppe Meligrana, Gianfranco Montaretto Marullo, Giuliano Montaretto Marullo, Valerio Orlandi, Tiziana Maria Teresa Riggio, Cedric Samarughi, Armando Taglieri, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Fasciotti riferisce che è in corso tra la Presidenza del Tribunale Ordinario di Roma e la Prima Sezione Civile Bis dello stesso Tribunale, un esame delle competenze dell’Ufficio del Giudice Tutelare di Via Lepanto n. 4 al fine di trasferire a quest’ultimo parte della materia di competenza della Prima Sezione Civile di Viale Giulio Cesare n. 54. Il Consiglio è a conoscenza della situazione oltremodo pesante in termini di udienze, di inizio e chiusura dell’istruttoria, di presenze dei Magistrati anche nei diversi pomeriggi FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 351 351 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO della settimana per l’attività funzionale e dei vari procedimenti inerenti le tutele, le curatele e le amministrazioni di sostegno; anche l’attività di Cancelleria risulta oberata rispetto alle risposte che la stessa fornisce ai Magistrati ed alle domande dell’utenza avuto riferimento al personale impiegato nei vari Uffici, oltremodo onerato. Il Consigliere Fasciotti dichiara di essere molto preoccupato del fatto che un ulteriore appesantimento renderebbe la situazione insostenibile a danno di un’utenza che ha trovato e trova la giusta valutazione (da ultimo nelle procedure di nomina dell’Amministratore di sostegno). Il Consiglio ne prende atto e delibera che il Consigliere Segretario e il Consigliere Fasciotti prendano contatto, con urgenza, con la Presidenza del Tribunale Ordinario di Roma e con l’Ufficio Tutele dello stesso Tribunale onde tentare contribuire a risolvere i problemi suddetti. - Il Consigliere Cipollone riferisce di aver redatto un articolo dal titolo “L’ultimo editoriale” del quale dà lettura ai Consiglieri e che si trascrive integralmente: “L’ULTIMO EDITORIALE Non può esservi Stato che si rispetti, se non si ha come obiettivo l’importanza della cultura. Parimenti, non può darsi vita ad una Avvocatura funzionale e di prestigio, senza tener conto delle tradizioni e del preesistente bagaglio culturale. La cultura, infatti, in ogni caso è esaltazione del “mos maiorum”. I corsi e i ricorsi storici attestano il susseguirsi, periodicamente, di gravi crisi sia sotto il profilo spirituale, che sociale ed economico, con conseguente ripercussioni sul piano etico. Si tratta di piani che interferiscono tra loro, mostrando le sfaccettature di un’unica negativa realtà politica. Il preambolo che precede appare pertinen- 352 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd te se si riflette su quanto avvenuto qualche mese fa a Roma in occasione dell’Assemblea degli Avvocati. Si discuteva sul bilancio preventivo programmato dal nuovo Consiglio dell’Ordine per il biennio in corso, dopo la preventiva approvazione dei Revisori dei Conti, l’Organo istituzionale di controllo previsto dalla legge. Orbene, l’Assemblea nel manifestare a maggioranza il proprio dissenso, non approvando il bilancio, respingeva anche la spesa prevista per la pubblicazione e spedizione agli Avvocati iscritti all’Albo, delle due riviste periodicamente stampate dal nostro Consiglio, e cioè “Temi Romana” e “Foro Romano”. Da qualche parte è stata ventilata la eventualità di affidare sporadicamente ad “Internet” un riassuntivo appunto sulla attività del Consiglio, essendo stata prospettata la possibilità per ogni Collega di visitare il nostro sito. Qualcuno –seppure sottovoce- ha avuto la incredibile idea di donare tutti i libri, le riviste e le collezioni librarie facenti parte della nostra Biblioteca (compresi i libri rari vanto dell’ormai esiguo numero di Colleghi appassionati bibliografi), ai musei, ad enti statali o, forse meglio, a case di reclusione. La paradossale proposta lascia sgomenti e sbigottiti. Va però ricordato che anche in passato, ad esempio nel IV Secolo della nostra Era, durante un oscuro periodo di involuzione sociale e culturale determinata dal declino dell’Impero Romano si è assistito allo scadimento del gusto letterario, tanto che lo Storico latino Ammiano Marcellino, ai tempi dell’Imperatore Giuliano, lamentava il disinteresse dei giovani per le biblioteche poiché venivano “attratti da spettacoli di giocolieri”. Trattasi del periodo in cui alcune biblioteche in disuso a Roma, vennero trasformate in chiese (vedi, ad esempio, la Chiesa di S. Maria Antiqua che fu edificata ricavandola dalla biblioteca annessa al Tempio di Augusto). Ora ai nostri tempi vige una tendenza FORO ROMANO 3-4/2010 352 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO spasmodica ed ossessiva verso il progresso tecnologico, una assillante aspirazione all’utilitarismo economico per soddisfare un esasperato edonismo. Certamente sono in gran parte i mezzi di comunicazione a determinare il radicale cambiamento nello stile di vita. Tuttavia non può disconoscersi che il linguaggio asciutto dei messaggini, le frasi mozze, le e-mail, i sentimenti espressi mediante simboli, il frenetico digitare di alcuni aggeggi infernali per cui alle volte è sufficiente sfiorare una nera minuscola tastiera per trasmettere un concetto (forse trattasi di una specie di segreto alfabeto Morse), non potranno mai sostituire il piacere “carnale” di sfogliare le pagine di un libro! La situazione sembra che sia ancor più drammatica poiché si è passati dai collegamenti Web e dai telefonini tutto-fare al misterioso oggetto “I-Pod”, le cui molteplici prestazioni renderanno l’”uomo cibernetico” ancor più isolato, nell’illusione che il mondo virtuale che abbraccia tutto l’Universo sia reale. Che dire poi della iniziativa di alcuni sacerdoti di predicare il Vangelo via sms? Non ci si rende conto che la “res sacra” necessita di un particolare “pathos” e di una atmosfera di profondo raccoglimento. Non resta che sperare in un futuro migliore e che l’Uomo non rinneghi le proprie radici e che mantenga accesa la fiamma della tradizione. Il Consigliere Giovanni Cipollone (Direttore delle riviste “Temi Romana” e “Foro Romano”)” Il Consiglio delibera che l’articolo venga pubblicato sul sito istituzionale e sul prossimo numero del Foro Romano. - Il Consigliere Graziani, con la collaborazione del Consigliere Condello, comunica che è stata portata a compimento la prima fase di rinnovamento del sito internet del Consiglio. Grazie al rifacimento della grafica e all’adozione di talune soluzioni, è stata aumen- tata la navigabilità tra le varie aree del sito ed è stata implementata la visualizzazione delle risorse ivi pubblicate. In particolare, è stata anche dato corso alla realizzazione di specifiche aree riservate alla pubblicazione delle attività e dei documenti elaborati da ogni singola Commissione consiliare. Ulteriori interventi sono invece riservati per le aree dedicate a settori del sito web (ad esempio, quelli relativi alla “mediazione” o quella relativa alla visualizzazione dei crediti formativi) destinati ad essere interessati da sviluppi –anche normativi- delle correlative materie. Il Consiglio ne prende atto, ringrazia e stimola i Redattori del sito ad attivarsi ancora per giungere ad una versione finale completa e pienamente fruibile. - I Consiglieri Graziani e Vaglio comunicano di avere partecipato, insieme al Consigliere Condello, ai lavori della Assemblea Nazionale degli Osservatori sulla Giustizia, organizzato con il contributo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna nelle date del 29 e 30 maggio 2010. L’incontro di studio, intitolato “I Tribunali al tempo della crisi - Realtà e prospettive di rilancio”, è stato prevalentemente incentrato sui temi della mediazione e della organizzazione degli uffici giudiziari. Nel corso dei lavori sono state esaminate le problematiche e le soluzioni adottate in vari Tribunali, con l’adozione di protocolli tesi a razionalizzare lo svolgimento dell’attività giudiziaria. Relativamente ai temi della mediazione e del processo telematico, sono poi stati creati due distinti gruppi di lavoro che, con la collaborazione di componenti di varia estrazione (avvocati, magistrati e addetti di cancelleria), hanno dato luogo a una sede di approfondito confronto in cui sono emerse criticità ed esigenze per sviluppare le soluzioni riconducibili all’attuazione della mediazione e del processo telematico. In entrambi i gruppi di lavoro i Consiglieri delegati dell’Ordine degli Avvocati di Roma sono intervenuti nella di- FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 353 353 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO scussione, partecipando fattivamente alla predisposizione dei documenti finali. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Nesta comunica di aver inserito nella Commissione Legislazione Nazionale e Comunitaria gli Avvocati Maurizio Colangelo e Matteo Nuzzo. Il Consiglio ne prende atto e approva. Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. (omissis) Comunicazioni del Presidente - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Ignazio De Mauro, Presidente dell’Unione degli Ordini Forensi della Sicilia, pervenuta in data 28 maggio 2010, con la quale comunica la riconferma della sua carica a Presidente della predetta Unione, deliberata nella seduta del 27 marzo 2010 e la composizione del Consiglio Direttivo, eletto nella seduta del 24 aprile 2010. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sull’invito pervenuto dall’Università degli Studi di Macerata – Dipartimento di Diritto Pubblico e Teoria del Governo con il patrocinio delle Amministrazioni Provinciali di Ascoli Piceno e Macerata, a partecipare alla “giornata di studio in Memoria di Franco Bartolomei (1931-2005) Giurista Piceno-Europeo” che si svolgerà il 25 giugno 2010, alle ore 16.00 presso l’Aula Magna della stessa Università. Il Consiglio ne prende atto. 354 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 26 maggio 2010, con la quale riassume alcuni adempimenti precongressuali a cui ciascun Consiglio dell’Ordine dovrà attenersi nel rispetto della mozione n. 27, approvata nel corso del Congresso Straordinario Forense tenutosi a Verona, tutt’oggi in vigore. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia. - Il Presidente riferisce sull’invito pervenuto dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Parigi, a partecipare alla celebrazione in occasione del Bicentenario 1810-2010 del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Parigi che si svolgerà nei giorni 24, 25 e 26 giugno p.v. Il Presidente segnala che sarebbe opportuno che, alla manifestazione del Bicentenario, l’Ordine romano sia rappresentato da un Consigliere con provata e duratura esperienza. Il Consigliere Cerè si propone di andare a rappresentare gli Avvocati romani. Il Presidente si riserva ogni decisione al riguardo, atteso che l’invito è riservato alla massima carica dell’Ordine. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce di aver preso parte ai lavori del Convegno, svoltosi il 28 maggio u.s. sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, dal titolo “Organizzare la Giustizia”. L’importantissimo simposio, tenutosi nella Sala Conferenze della Corte di Appello di Roma, ha avuto lo scopo di verificare i vari modelli di gestione degli Uffici delle Procure al fine di assicurare maggiore efficienza nelle attività giurisdizionali. Al Convegno, organizzato dall’Associazione “Giovani nella Giustizia” (il cui Segretario Nazionale è il Cons. Stefano Amore), hanno preso parte numerosissimi relatori, tutti illustrissimi (tra i quali vanno ricordati i Procuratori della Repubblica di Roma, Bari, Venezia, Salerno, Napoli e FORO ROMANO 3-4/2010 354 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Palermo, il Dottor Piero Grasso, Procuratore Nazionale Antimafia, il Sindaco di Bari, il Governatore della Regione Puglia, il Ministro della Giustizia, On.le Angelino Alfano, e tanti altri). Il Convegno si è articolato sull’intera giornata, con una tavola rotonda, che si è sviluppata nella sessione pomeridiana, coordinata dalla Collega Elisabetta Rampelli. Il Presidente era accompagnato dal Consigliere Segretario e dal Consigliere Tesoriere. Il Consiglio ne prende atto. procedimento disciplinare (5). Pareri su note di onorari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi 28 pareri su note di onorari. (omissis) ADUNANZA DELL’8 GIUGNO 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva il verbale n. 23 dell’adunanza del 27 maggio 2010. All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Formazione elenco di difensori per il patrocinio a spese dello Stato nei procedimenti giudiziari civili e amministrativi e negli affari di volontaria giurisdizione Proc. disc. n. 8072 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8069 nei confronti dell’Avv. (omissis) - Esaminate le domande, il Consiglio delibera di integrare l’elenco degli avvocati per il patrocinio a spese dello Stato con l’inserimento dei nominativi dei Colleghi. Proc. disc. n. 7983 nei confronti dell’Avv. (omissis) Approvazione del verbale n. 23 dell’adunanza del 27 maggio 2010 Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Proc. disc. n. 8044 nei confronti dell’Avv. (omissis) Pratiche disciplinari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza si è proceduto all’esame collegiale delle singole proposte di archiviazione (117) e di apertura di Proc. disc. n. 8111 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8090 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8084 nei confronti dell’Avv. (omissis) ADUNANZA DEL 10 GIUGNO 2010 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 355 355 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Proc. disc. n. 8049 nei confronti dell’Avv. (omissis) Audizione Avv. (omissis) - cancellazione elenco speciale Audizione Avv. (omissis) - cancellazione elenco speciale Audizione Avv. (omissis) - cancellazione elenco speciale Audizione Avv. (omissis) - cancellazione elenco speciale Approvazione dei verbali n. 24 e 25 delle adunanze del 3 e dell’8 giugno 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva i verbali nn. 24 e 25 delle adunanze del 3 e dell’8 giugno 2010. Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Cipollone dà lettura della seguente dichiarazione, che avrebbe voluto leggere durante l’Assemblea odierna ma ciò gli è stato impedito: “Qualche giorno fa sul sito del nostro Consiglio è apparso un articolo a mia firma dal titolo “L’ultimo editoriale di Giovanni Cipollone”. Tutto potevo immaginare ma non di ricevere al mio studio telefonate di Colleghi che chiedevano notizie sul mio decesso. Desidero rassicurarli di essere vivo e vegeto e che, secondo le previsioni, dovrete sopportarmi ancora per molti e molti anni. Il mio articolo metteva invece in risalto che, probabilmente, l’ultimo requiem era per l’Avvocatura. Il mio disappunto faceva riferimento alla decisione dell’Assemblea precedente a quella odierna che aveva bocciato nella sua intierez- 356 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd za il bilancio preventivo e, quindi, anche la voce relativa alle spese da sostenere per la pubblicazione delle due riviste che dirigo e cioè “Temi Romana” e “Foro Romano”. Tutti hanno il diritto di dissentire ma credo che la critica debba essere costruttiva, altrimenti si sfocia nel più bieco nichilismo. Avere espresso, nella precedente Assemblea, un voto negativo sul bilancio preventivo, coinvolgendo in tale diniego anche la pubblicazione delle nostre due riviste, costituisce un “vulnus” del tutto inaccettabile. Le due riviste sono un veicolo necessario anzi indispensabile- per il rapporto diretto, costante e produttivo, tra l’Ordine e gli Avvocati, oltre ad assumere una specifica valenza di contenuto culturale, che non si può avere con un’arida “enunciazione” a mezzo internet. Chiedo la Vostra collaborazione! Prima di alzare in alto il cartellino di colore purpureo rinnegando le nostre tradizioni culturali e letterarie, bisogna pensarci bene. Non vorrei affidare al vento tumultuoso di questa Assemblea quello che potrebbe essere il nostro ultimo editoriale. Grazie. Giovanni Cipollone.” Comunicazioni del Presidente - Il Presidente – a questo punto riferisce a tutto il Consiglio di aver sentito il Consigliere Cerè che, al termine dell’Assemblea di oggi, si è rivolta contro di lui e contro altri Consiglieri, verosimilmente appartenenti all’attuale maggioranza, proferendo le seguenti testuali parole: “banda di cialtroni e di mascalzoni”. Tali improperi sono stati ascoltati anche da vari testimoni. Il Presidente, ritenendo comunque gravissima tale condotta per puro senso istituzionale e al fine di evitare che la cosa abbia un seguito, come peraltro dovrebbe, in sedi giudiziarie ed anche per evitare il conseguente disdoro di tutta l’Istituzione, precisa che se il Consigliere Cerè si scuserà con lui e con tutti i Consiglieri si asterrà da ogni iniziativa. Il Presidente invita il Consigliere Cerè a FORO ROMANO 3-4/2010 356 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO scusarsi. Il Consigliere Cerè non ricorda di aver detto le parole ora riferite dal Presidente e, anzi, ne ha sentite altre provenienti dal Consigliere Tesoriere. Il Presidente comunica che vi erano quattro testimoni che hanno visto e sentito e a nulla attiene eventuali discussioni fra essa Consigliere Cerè ed il Consigliere Gianzi. Pertanto o il Consigliere Cerè si scusa o il Presidente agirà come opportuno. I Consiglieri Fasciotti, Gianzi, Rossi, Cipollone e Arditi di Castelvetere apprezzano la grande disponibilità del Presidente ed invitano anch’essi il Consigliere Cerè a cogliere l’occasione ed a scusarsi. A questo punto il Consigliere Cerè, a tal proposito, dà lettura della seguente dichiarazione: “Il Consigliere Cerè si rammarica che durante l’odierna Assemblea non vi è stato il minimo spazio per un confronto dialettico e democratico in ordine alla discussione sul bilancio preventivo. La procedura di votazione, inoltre, si è svolta in un clima di assoluta inadeguatezza, tanto che si è raggiunto un punto di basso profilo istituzionale mai raggiunto prima d’ora e, a mia memoria, nelle precedenti consiliature di cui mi onoro di aver fatto parte. Stigmatizzo, infine, l’assoluta protervia dimostrata nei propri confronti da parte di altri Colleghi Consiglieri, i quali si sono spinti sino all’estremo limite di toglierle il diritto di parola azionando il dispositivo di interruzione di amplificazione del suo microfono (evento peraltro che si verifica ogni giovedì con regolare puntualità). Auspica che il Presidente manifesti una maggiore sensibilità istituzionale, dimostrando di saper rivestire il ruolo di Presidente super partes e non di rappresentante di una parte dell’Avvocatura romana”. Il Presidente, alla luce di quanto dichiarato dal Consigliere Cerè, rileva che costei durante lo svolgimento delle operazioni di voto del- l’Assemblea rivolgendosi a sè stesso, lo ha indicato con un dito, con le seguenti parole: “banda di cialtroni e di mascalzoni”. Tali espressioni sono state udite da ben quattro Colleghi i quali si sono dichiarati pronti a testimoniare. Il Presidente, profondamente amareggiato per lo svolgimento dell’Assemblea odierna, per la sterile polemica posta in essere da uno sparuto gruppetto di Colleghi, invita di nuovo -a nome proprio e degli altri Consiglieri- il Consigliere Cerè a voler porgere le proprie scuse. Il Consigliere Cerè ritiene di non aver detto le parole suestese perchè non è nel suo stile offendere le persone: se il Presidente ritiene di essere stato offeso insieme ai Consiglieri non ha difficoltà a chiedere scusa. Il Presidente chiede al Consiglio se tali affermazioni sono da considerarsi delle scuse e comunque si riserva ogni più opportuna azione a tutela propria e dei Consiglieri appellati come cialtroni e mascalzoni. Il Consigliere Condello chiede di eliminare la presente verbalizzazione. Il Consigliere Fasciotti si oppone all’eliminazione, i Consiglieri Gianzi e Murra si associano. Il Consigliere Di Tosto ritiene di aver dato una lezione di stile, lo scorso biennio, a qualcuno presente in Aula, non avendo fatto mettere a verbale offese ricevute ben più gravi. Si associa a quanto chiesto dal Consigliere Condello. Il Presidente ritiene di chiudere la vicenda ritenendo che il Consigliere Cerè si sia scusata di fatto ammettendo di aver proferito tali parole ed auspica che ciò non accada più e ciò al di là di profili deontologici dovendo valere per tutti sacrosanti principi di educazione e buone maniere. Il Consiglio ne prende atto. Proc. disc. nn. 6690/8066 nei confronti degli Avv.ti (omissis) FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 357 357 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue: Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati (n.12) Cancellazioni dall’Albo a domanda (n.9) Cancellazione dall’Albo per trasferimento (n.1) Iscrizioni nel Reg. dei Praticanti Avv. (n.12) Iscrizioni nel Registro dei Praticanti Avvocati abilitati (n.3) Abilitazioni (n.7) Revoche abilitazioni per decorrenza termini (n.3) Cancellazioni dal Registro dei Praticanti Avvocati a domanda (n.2) motivo è necessario incaricare un grafico esperto del settore. Il Consiglio approva la spesa, sino alla concorrenza massima di 2.000,00 Euro di spesa per consentire di rendere graficamente più appetibile il sito web istituzionale sotto il profilo della gradazione cromatica. Comunicazioni del Consigliere Segretario Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avv.ti Donatella Bardelloni, Francesco Battaglia, Alessia Evangelisti, Angelo Gigliola, Carlo Malinconico Castriota, Moira Mammucari, Maria Carla Manca, Ennio Molinaro, Rosamaria Nicastro, Franco Pandolfo, Valentina Pandolfo, Salvatore Pasquale, Chiara Pellegrini, Svetlana Perkovic, Anna Maria Valentina Petracca, Antonio Pileggi, Francesco Rondina, Carla Zarlatti, Filippo Zazzera, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. Segreteria Cancellazioni dal Registro dei Praticanti Avvocati per trasferimento (n.1) Nulla-osta al trasferimento di praticanti Avvocati (n.2) Certificati di compimento della pratica forense (n.13) Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Condello riferisce che il nuovo sito internet del Consiglio sta ricevendo molti consensi ma anche il suggerimento di volergli attribuire una più marcata colorazione, che lo renda più visibile e leggibile. Per tale 358 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Aut. alle notifiche dirette n. 19 - Il Consigliere Segretario comunica che da parte di un gruppo di Colleghi è pervenuta una interessante proposta volta a studiare la possibilità di creare una banca dati per permettere di segnalare agli iscritti interessati le eventuali insolvenze dei clienti, a mò di “centrale rischi” tipica del sistema bancario e finanziario. La proposta, ovviamente, dovrà essere sottoposta al vaglio dell’Autorità garante dei dati personali da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati per accertarne la concreta fattibilità e percorribilità, ma per far ciò è necessa- FORO ROMANO 3-4/2010 358 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO rio redigere un progetto analitico nel quale esporre in modo dettagliato le modalità di interrogazione della banca dati stessa. L’istanza, allo stato, è rivolta a ottenere per intanto l’autorizzazione del Consiglio a svolgere un mero mandato esplorativo, senza alcun impegno o esborso, onde saggiare l’interesse del mercato alla creazione della banca dati. Il Consiglio rinvia ad una prossima adunanza. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 1° giugno 2010, con la quale comunica la convocazione per il 19 giugno p.v. alle ore 11.00 del Comitato organizzatore del XXX Congresso Nazionale Forense con il seguente ordine del giorno: costituzione dei gruppi di lavoro; la nomina dei relatori; lo stato dell’organizzazione congressuale; varie ed eventuali. Rinnova l’invito a tutti i Consiglieri a proporsi quali relatori. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Dott. Paolo de Fiore, Presidente del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 28 maggio 2010, con la quale chiede sin d’ora di destinare altra persona dal 1° agosto 2010 al servizio richiesta copie sentenze civili via mail, stante la scadenza del contratto a tempo determinato al 31 luglio 2010 della persona attualmente assunta dal Consiglio e adibita a tale servizio. Il Consigliere Segretario si dichiara comunque contrario a mettere a disposizione un dipendente durante il mese di agosto, nel quale l’attività è praticamente ferma, anche perché in tal modo si evita il pagamento di un mese di retribuzione che non è in alcun modo necessario nella sospensione feriale dei termini processuali. Il Consiglio delibera che sulla questione dell’invio del dipendente si tratterà alla ripresa delle attività giurisdizionali, in prossimità del- la scadenza del periodo di sospensione dei termini. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio De Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 1° giugno 2010, accompagnatoria del verbale del 18 maggio 2010 delle congiunte Commissioni Giustizia e Attività Produttive, della seduta tenutasi in materia di riforma delle professioni intellettuali. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 3 giugno 2010, con la quale comunica l’istituzione di n. 4 borse di studio per avvocati per la partecipazione al corso estivo “Global Legal, Business and Economic Conference” che si terrà dal 9 al 13 agosto 2010 a Kansas City, Missouri. Il Presidente Alpa trasmette il bando di concorso e il programma e ne chiede la più ampia diffusione presso gli iscritti. Il Consiglio ne prende atto e ne delibera la diffusione sul sito istituzionale. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Milena Pini, Presidente dell’Associazione Italiana degli Avvocati per la Famiglia e per i Minori, pervenuta in data 1° giugno 2010, con la quale trasmette il testo del documento elaborato dall’Associazione sulla Mediazione “Obbligatoria” ex D.Lgs. 28/2010. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Dott. Edoardo Fazzioli, Presidente della Commissione per la Manutenzione e Conservazione del Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour, con la quale chiede di comunicare l’attuale posizione di denuncia ed eventuali pagamenti di consumo di utenze (luce, acqua, raccolta rifiuti, telefono) del Consiglio. La FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 359 359 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO richiesta è diretta agli Enti non istituzionali con sede nel Palazzo di Giustizia. Il Consiglio delibera di riscontrare la richiesta mandando gli Uffici amministrativi all’assolvimento dell’incombente. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Servizio Gestione Patrimonio Immobiliare della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense, pervenuta in data 3 giugno 2010, con la quale comunica l’aggiornamento del canone di locazione dell’immobile locato dal Consiglio in Via Valadier n. 42, 6° piano. Il Consiglio, pur rammentando la propria delibera assunta nell’adunanza scorsa con la quale si è deciso di inviare la disdetta del contratto di locazione, ritiene di non poter contraddire alla richiesta, trattandosi solo dell’applicazione dell’indice Istat, e manda all’Ufficio Amministrazione per il pagamento. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Ufficio del Consegnatario della Corte di Appello di Roma, pervenuta in data 7 giugno 2010, accompagnatoria della convocazione della Commissione di Manutenzione degli Uffici Giudiziari di Roma per il 18 giugno 2010 alle ore 10.00. Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone alla partecipazione. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota della Sezione dei Giudici per le Indagini Preliminari del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 7 giugno 2010, accompagnatoria del decreto di fissazione dell’udienza preliminare per il giorno 22 giugno 2010 nel procedimento penale -nel quale il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma è parte offesa- a carico della Sig.ra (omissis), imputata di falsa autocertificazione, presentata il 19 febbraio 2004, per ottenere l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato. Il Consiglio ne prende atto. 360 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Unione Camere Penali Italiane, pervenuta in data 3 giugno 2010, accompagnatoria della lettera del Presidente, Avv. Prof. Oreste Dominioni, con la quale comunica la piena adesione ai lavori del “Tavolo per la Riforma dell’Ordinamento Forense” istituito dal Consiglio Nazionale Forense. Il Consiglio ne prende atto. Comunicazioni del Presidente - Il Presidente riferisce sulla nota della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 7 giugno 2010, relativa all’apertura al pubblico degli Uffici della Procura per il mese di agosto. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulle comunicazioni dell’Avv. Claudio Coggiatti e dell’Avv. Fabrizio Merluzzi, pervenute il 7 giugno 2010, con le quali portano a conoscenza del Consiglio una inaccettabile anomalia verificatasi nel processo Fastweb-Telecom Sparkle che riguarda circa 85 indagati. Il Consiglio delega il Consigliere Cipollone a voler approfondire la vicenda, trattandosi di questione di oggettiva delicatezza e di voler poi riferire in ordine alle azioni da intraprendere. Organismo di mediazione finalizzato alla conciliazione D. Lgs. n. 28/2010 - Il Consigliere Condello riferisce sulla necessità di costituire con urgenza l’Organismo di mediazione. I costi per la costituzione di detto Organismo, in questa fase, saranno limitati alla stipula della polizza annuale di assicurazione per un totale di euro 2.800,00. Il Consigliere Condello evidenzia che i Regolamenti dell’Organismo e dell’Ente di Formazione sono in fase di stesura finale e verranno consegnati ai Consiglieri prima della prossima adunanza. Sono basati, entrambi, FORO ROMANO 3-4/2010 360 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO sulla gestione e amministrazione diretta da parte del Consiglio. Il Consigliere Condello informa, inoltre, che hanno comunicato la disponibilità a far parte della Commissione di Mediazione i Colleghi Avv.ti Maria Agnino, Doriana Chianese, Francesco Fucci, Filippo Garroni, Chiara Gelsumino, Rachele Pannullo, Rosario Carmine Rao, Francesco Antonio Santini, Ettore Valenti. Il Consigliere Condello informa, infine, che il prossimo convegno sulla Mediazione è fissato per il 1° luglio 2010 dalle ore 12.30 alle ore 14.30 nell’Aula Avvocati del Palazzo di Giustizia e saranno attribuiti ai partecipanti due crediti formativi. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Segretario e il Consigliere Nesta riferiscono di aver preso parte al Seminario, organizzato a quattro mani dall’Associazione Avvocatura Libera e dalla Commissione consiliare di Diritto Amministrativo da loro coordinata, sull’attualissimo tema “Gli appalti pubblici dopo il D.L.vo n. 53 del 2010”. L’incontro di studi, svoltosi il 3 giugno presso la Sala Conferenze della Cassa Nazionale di Previdenza Forense, ha visto la partecipazione in qualità di relatori dell’Avv. Mario Sanino e dell’Avv. Antonio Lirosi, ottimamente coordinati dal Presidente dell’Associazione Avvocatura Libera, Avv. Vincenza Di Martino. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario, insieme al Consigliere Nesta, quali Coordinatori della Commissione di Diritto Amministrativo, riferiscono che è all’esame delle Commissioni parlamentari lo studio della bozza di disegno legislativo concernente il nuovo Codice del processo amministrativo. Da più parti, soprattutto in occasione dei moltissimi incontri di studio che si sono svolti in questi ultimi tempi, si è avvertita l’esigenza di contribuire ad ap- portare al testo del disegno di legge, seppure uscito dai lavori di una Commissione formata dai massimi esperti della materia, alcune integrazioni e correzioni compatibili con i tempi di emanazione del provvedimento. La Commissione di Diritto Amministrativo, cogliendo in pieno lo spirito che deve informare i lavori delle Commissioni di studio consiliari, si è riunita per redigere il documento, che costituisce il proprio contributo di analisi del testo della bozza di disegno legislativo, allo scopo di concorrere ad adeguarlo alle esigenze anche dell’Avvocatura. Il Consigliere Segretario e il Consigliere Nesta chiedono, quindi, che il documento sia approvato dal Consiglio per essere inviato, con ogni possibile urgenza, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri affinchè se ne possa tener conto. Il Consiglio approva il testo del documento, ringrazia i Colleghi che hanno partecipato alla stesura e ne dispone la trasmissione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. - Il Consigliere Arditi di Castelvetere comunica che nei giorni 4 e 5 giugno 2010, si è svolto -a Roma- il III Campionato Mondiale degli Avvocati Rugbysti. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma ha voluto accogliere i rappresentanti di tutte le Squadre partecipanti nell’Aula Consiliare, dando “agli atleti” l’affettuoso saluto ed esprimendo loro il compiacimento per l’evento e l’ammirazione nei confronti di coloro che praticano uno sport nel quale è la lealtà –in tutte le sue sfaccettature- il sentimento che domina. Il Consigliere Arditi di Castelvetere –Coordinatore della Commissione Sportiva- è, inoltre, orgogliosa per l’ottimo risultato raggiunto dalla Squadra Italiana, ancorchè battuta in finale dalla Squadra Francese, alla quale si sente di esprimere i complimenti per la capacità sportiva e la competenza dimostrata. I sorrisi e l’allegria visti e sentiti non solo FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 361 361 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO durante il sorteggio, le gare ma anche nella serata di gala, e l’atmosfera goliardica che ivi si è respirata, sono stati il corollario naturale di una manifestazione che la stessa ha voluto organizzare con gioia, passione e amore per lo Sport (inteso, soprattutto, come sentimento di aggregazione e rispetto). In tal senso, il Consigliere Arditi di Castelvetere intende ringraziare gli Avv.ti Andrea Rossi e Mauro Capone, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra e – soprattutto- il Presidente Antonio Conte, per aver reso possibile la realizzazione dell’evento e l’eccezionale successo ottenuto dallo stesso. Il Consiglio ne prende atto e si compiace con il Consigliere Arditi di Castelvetere, Coordinatore della Commissione Sportiva, per la perfetta riuscita della manifestazione. - Il Consigliere Arditi di Castelvetere, in ciò sollecitata da numerosi Colleghi –ma anche da alcuni Magistrati della Prima Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma- sottopone all’attenzione del Consiglio quanto segue. Lo stato in cui versa, attualmente, la Prima Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma è –ormai- insostenibile: il carico a essa destinato, anche per l’aumento del contenzioso previsto per le altre materie che non riguardano i conflitti familiari, determina gravissimi ritardi che si ripercuotono in modo estremamente pregiudizievole sulle cause di separazioni e divorzi, producendo ulteriore aumento della conflittualità tra i coniugi, ovvero danni irreversibili per i figli minori, quando questi sono coinvolti. E’ per questo, che –a seguito di numerose riunioni svoltesi presso il Civosservatorio, con la partecipazione dei rappresentanti delle Associazioni maggiormente rappresentative in materia di famiglia, e –si ribadisce- con la collaborazione di alcuni Magistrati della Sezione- è stato elaborato un testo da inviare alle dirigenze degli Organi giudiziari, che viene 362 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd allegato (all. n. 2), al fine di esprimere una richiesta di aiuto per consentire il ripristino della normalità dando –alle questioni di famiglia- l’urgenza necessaria. Il Consigliere Arditi di Castelvetere, pertanto, chiede che il Consiglio autorizzi la sottoscrizione –delegando la stessa, in qualità di Coordinatore della Commissione Famiglia, ovvero il Presidente, ovvero entrambi- di tale documento. Il Consiglio ne prende atto e delega i Consiglieri Arditi di Castelvetere e Fasciotti a voler approntare una lettera di adesione, che tenga però anche conto della segnalazione proveniente da alcuni Magistrati della Sezione Tutele, già all’attenzione del Presidente del Tribunale Ordinario di Roma. - Il Consigliere Fasciotti comunica che hanno chiesto di far parte della Commissione Magistratura Onoraria gli Avv.ti Fabrizio Modoni e Marco Lucente; nonchè della Commissione Osservatorio sulla Giustizia l’Avv. Emanuela Bracchi presso il Tribunale di Ostia. Il Consiglio ne prende atto e approva. - I Consiglieri Fasciotti e Nesta comunicano che avranno inizio in data 15 giugno 2010, presso l’Aula Consiliare, i Seminari di Diritto Societario e Commerciale. Per il biennio 2010 e 2011 la Direzione Scientifica, in prosecuzione agli anni precedenti, è affidata al Prof. Avv. Daniele Umberto Santosuosso. L’organizzazione è devoluta alla Commissione omonima, in persona dei Coordinatori, Avv.ti Sandro Fasciotti e Paolo Nesta e quale Vicario l’Avv. Giorgio Della Valle. I Seminari si articoleranno in tre semestri sino al dicembre 2011. Per il giorno 15 giugno 2010, con inizio alle ore 14.30, si terrà il “Convegno di apertura dei Seminari”. Sarà trattato il seguente argomento: “A sei anni dalla riforma del Diritto Societario. Esperienze e prospettive”. Ne discute- FORO ROMANO 3-4/2010 362 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ranno: - l’On. Avv. Michele Vietti, Presidente della Commissione per la riforma di Diritto Societario; - la Dott.ssa Elena Raganelli, Presidente della Terza Sezione Societaria del Tribunale Ordinario di Roma; - il Prof. Avv. Daniele Umberto Santosuosso, Componente della Commissione per la riforma del Diritto Societario; - il Notaio Elio Bergamo, Docente di Diritto Societario alla Scuola Notarile Anselmo Anselmi di Roma. Il calendario prevede i successivi Seminari nei giorni 13 luglio 2010, 28 settembre 2010, 5 ottobre 2010, 19 ottobre 2010, 26 ottobre 2010, 9 novembre 2010, 16 novembre 2010, 7 dicembre 2010, 14 dicembre 2010. Gli argomenti e i relatori verranno comunicati in appresso. Le domande di iscrizione, nel limite di 300, dovranno essere inoltrate con il sistema di prenotazione on-line, attraverso il sito dell’Ordine nella Sezione “Eventi” secondo il disposto della norma regolamentare vigente. Verranno riconosciuti n. 20 crediti formativi per il semestre 2010. I Consiglieri Fasciotti e Nesta chiedono l’autorizzazione alla stampa dei manifesti e alla diffusione degli eventi sul sito internet del Consiglio. Il Consiglio ne prende atto e autorizza. - Il Consigliere Graziani riferisce che è stata portata a compimento la riassegnazione del nome a dominio “ordineavvocati.it” a beneficio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Trattandosi di dominio che non individua specificamente l’Ordine degli Avvocati di Roma bensì riferisce alla indeterminata generalità dell’istituzione Ordine degli Avvocati, il Consigliere Graziani propone di avviare la creazione di un portale in cui confluiscano tutte le risorse di tutti gli Ordini degli Avvocati e i contributi riconducibili a tali contesti. Il Consiglio prende atto della riassegnazione del nome a dominio e delega il Consigliere Graziani, al momento, a studiare un progetto complessivo che possa raggiungere le finalità da egli stesso accennate nella propria comunicazione. - Il Consigliere Graziani rileva che, anche a seguito dell’entrata in vigore dell’obbligo formativo per gli Avvocati, è fortemente incrementata la pratica dell’affissione di manifesti, molti dei quali destinati a illustrare eventi formativi e corsi didattici. Stante l’assenza di adeguati spazi, le affissioni vengono quindi praticate in modo irregolare, comportando tanto la perdita di decoro dei locali giudiziari quanto il fenomeno della sovrapposizione di manifesti (circostanza che privilegia le irregolarità di affissione e pregiudica la conoscenza di eventi concretamente formativi e di interesse per i colleghi). Peraltro, presso i Tribunali esistono bacheche espressamente destinate ad associazioni forensi e sindacati, nel mentre non si rinvengono (salvo che nei periodi elettorali) stabili bacheche riservate al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati. Il Consigliere Graziani propone, quindi, di avanzare alle competenti Autorità che sovrintendono agli Uffici della Corte di Appello di Roma, del Tribunale Ordinario di Roma e dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma le richieste di incrementare gli spazi destinati alle affissioni dei manifesti che divulgano eventi formativi e attività del Consiglio, attribuendo al Consiglio stesso adeguati spazi di affissione esclusiva. Il Consiglio autorizza la richiesta, stante le ragioni di pubblico interesse esplicitate nella comunicazione del Consigliere Graziani, delegandolo alla predisposizione delle relative lettere che saranno a firma del Presidente. - Il Consigliere Graziani riferisce in ordine alla questione comunicata dall’Avv. (omissis) relativa alla pubblicazione di editoriali che FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 363 363 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO illustrano la presa di posizione di Equitalia Gerit nei confronti di opinioni espresse sulla stampa dallo stesso professionista, il quale ha, difatti, comunicato di avere rilasciato due interviste al quotidiano “Il Messaggero”, il cui tema verteva sul “concordato” proposto dalla Equitalia Gerit ai cittadini relativamente agli importi dovuti per multe stradali elevate fino al 2004. A giudizio dell’Avv. (omissis), la rappresentazione diffusa dalla Equitalia Gerit non appariva conveniente in quanto, nella maggioranza dette multe non erano più esigibili perchè ormai prescritte, essendo trascorsi più di cinque anni tra la data dell’infrazione e la data della notifica della cartella esattoriale. Aggiungeva l’Avv. (omissis) che, in altri casi, le somme richieste non erano dovute poichè i verbali presupposti delle cartelle esattoriali non erano stati regolarmente notificati. L’Avv. (omissis) esprimeva, quindi, il proprio avviso secondo cui la Equitalia Gerit richiedeva illegittimamente somme non dovute nei casi in cui il diritto alla riscossione era prescritto, come ben noto alla stessa Società (articolo del 26 marzo 2010). La Equitalia Gerit replicava (con editoriale del 28 marzo 2010), qualificando come infondate e fuorvianti le affermazioni dell’Avv. (omissis), deducendo che negli anni si era provveduto all’invio di atti interruttivi della prescrizione. L’Avv. (omissis) replicava (con editoriale del 4 aprile 2010) affermando che la Equitalia Gerit non poteva ignorare “la percentuale elevatissima di sentenze con le quali i Giudici di Pace accolgono le opposizioni dei cittadini, annullando le cartelle esattoriali perchè i verbali presupposti sono prescritti e non notificati”. L’Avv. (omissis) invitava, inoltre, la Equitalia Gerit a spiegare per quale motivo sulla maggiore parte delle buste contenenti le cartelle di pagamento spedite ai cittadini non viene apposta nè la data di spedizione, nè quella di ricevimento, arrecando così una notevole perdita di tempo oltre che un danno ai cittadini (in difficoltà nel dimostrare la data di ricevimento della pretesa dell’Ente esattoriale). 364 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd In data 7 aprile 2010, sul quotidiano “Il Messaggero”, appariva un editoriale nel cui contesto la Equitalia Gerit affermava “... confermiamo dunque la correttezza e la trasparenza di comportamento di Equitalia Gerit che, operando al servizio della co1lettività, lavora di concerto con le altre istituzioni pubbliche per far sì che pagare le giuste tasse sia patrimonio di tutti, consapevoli che i furbi, con i loro stratagemmi danneggino i cittadini che le tasse le pagano regolarmente. Siamo in affini caso disponibili a fornire all’avvocato (omissis), così come a qualsiasi altro cittadino, i chiarimenti e le informazioni di cui avesse bisogno”. L’Avv. (omissis) ha ritenuto che tale affermazione sia gravemente lesiva e denigratoria nei confronti degli Avvocati, in quanto additati come “... furbi che con i loro stratagemmi, danneggiano i cittadini che le tasse le pagano regolarmente”. In realtà, la lettura dell’espressione data dall’Avv. (omissis) è solo una delle due possibili. L’Avv. (omissis) percepisce che l’espressione “i furbi, con i loro stratagemmi” individui gli Avvocati e le eccezioni difensive. In alternativa, la stessa frase può essere interpretata anche (con minor malizia), individuando con l’epiteto “furbi” quei cittadini che evadono la tassazione, senza obbligatoriamente individuare così gli Avvocati. Il Consiglio, ringraziando il Relatore, ritiene, allo stato, di non prendere alcuna posizione al riguardo per le considerazioni finali della relativa comunicazione, che condivide. Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Pratiche disciplinari P.D. n.7950 - Avv. (omissis) FORO ROMANO 3-4/2010 364 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Pareri su note di onorari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi n.60 pareri su note di onorari: (omissis) ADUNANZA DEL 17 GIUGNO 2010 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Proc. disc. n. 8048 nei confronti dell’Avv. (omissis) Comunicazioni del Presidente - Il Presidente riferisce sulla lettera dell’Avv. Anna Egidia Catenaro, Presidente dell’Associazione “Avvocatura in Missione”, pervenuta il 14 giugno 2010, con la quale chiede al Consiglio un contributo economico per la stampa dell’ultimo loro libro dal titolo “Il concetto di martirio. Valutazione teologica e giuridica” o l’acquisto anticipato di un certo numero di libri per donazione. Il Consiglio, vista la finalità di beneficienza, delibera di acquistare n. 50 copie di ogni pubblicazione da distribuire ai colleghi in occasione di eventi futuri. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 10 giugno 2010, con la quale lo invita a partecipare all’inaugurazione della mostra organizzata in collaborazione con la Bundesrechtsanwaltskammer, dal titolo “Lawyers without rights” dedicata ai diritti negati agli avvocati ebrei durante le leggi razziali in Germania, che si terrà a Roma il 17 giugno prossimo presso la sede di Via del Governo Vecchio n. 3. Il Presidente comunica, inoltre, che sempre presso il Consiglio Nazionale Forense, nei giorni 18 e 19 giugno p.v., si terrà un incontro internazionale per celebrare il sessantennio della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Anton Giulio Lana, dell’Unione Forense per la Tutela dei Diritti dell’Uomo, pervenuta in data 8 giugno 2010, relativa al corso di specializzazione sulla “Tutela europea dei diritti umani” organizzato con il patrocinio del Segretario Generale del Consiglio d’Europa e destinato alla formazione di avvocati, magistrati e operatori del diritto. Tale corso si articolerà in quattro mezze giornate della durata di tre ore ciascuna a partire dal 5 novembre 2010. Il Presidente riferisce che l’Avv. Lana chiede al Consiglio di partecipare alla giornata inaugurale e, inoltre, la disponibilità dell’Aula Avvocati per lo svolgimento del corso per il 5 e 12 novembre 2010 dalle ore 15.45 alle ore 18.30 e per il 6 e 13 novembre 2010 10.00 alle ore 13.00. Il Consiglio concede il patrocinio morale all’evento e autorizza l’uso dell’Aula consiliare se disponibile. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana e della Coordinatrice della Commissione Pari Opportunità Stefania Cherubini, pervenuta in data 4 giugno 2010, nella quale rivolgono una raccomandazione per garantire e assicurare un’adeguata presenza femminile negli organi istituzionali e associativi per il XXX Congresso Nazionale dell’Avvocatura, per il rinnovo del FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 365 365 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Consiglio Nazionale Forense e per i Delegati all’Organismo Unitario dell’Avvocatura. Il Consiglio ne prende atto e sottolinea che ha sempre mostrato sensibilità verso la questione sollevata. - Il Presidente riferisce sulla nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 1° giugno 2010, accompagnatoria della delibera adottata nella seduta amministrativa del 28 maggio u.s., in materia di regolamentazione delle specializzazioni forensi. Il Consiglio si limita a prenderne atto. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Anna Maria Barbante, Coordinatore dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio, pervenuta in data 3 giugno 2010, con la quale comunica che il Comitato dei Presidenti dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio, nella seduta del 6 maggio 2010, ha eletto la stessa Avv. Anna Maria Barbante, quale Presidente. Il Consiglio delega i Consiglieri Condello, Barbantini e Fasciotti a contattare l’Avv. Barbante. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Anna Maria Barbante, Coordinatore dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio, pervenuta in data 1° giugno 2010, con la quale trasmette il testo della delibera adottata dal Comitato dei Presidenti nella seduta tenutasi a Civitavecchia il 27 maggio u.s. L’Avv. Barbante chiede di fissare a breve un incontro per individuare le ipotesi di raccordo in vista dell’Adunanza Generale dell’Unione, fissata a Priverno il 26 giugno 2010. Il Consiglio delega i Consiglieri Condello, Barbantini e Fasciotti a contattare l’Avv. Barbante. - Il Presidente riferisce sulla comunicazione dell’Avv. Claudio Visco relativa al programma della “Mediterrean Conference dell’IBA” che si terrà a Roma, dal 23 al 25 giugno 366 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd p.v., presso lo Sheraton Golf Parco de’ Medici Hotel & Resort. L’Avv. Visco conferma, inoltre, l’invito per il Presidente a partecipare alla “Welcome Reception” del 23 giugno 2010 dalle ore 17.30 alle ore 19.30 presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Salvatore Grimaudo, pervenuta in data 16 giugno 2010, con la quale propone alcuni argomenti da sottoporre al Comitato organizzatore del XXX Congresso Nazionale Forense. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia l’Avv. Grimaudo. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Ester Perifano, pervenuta in data 16 giugno 2010, con la quale propone alcune linee guida da adottare per individuare gli argomenti da trattare in occasione dei lavori del XXX Congresso Nazionale Forense. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia l’Avv. Perifano. Comunicazioni del Consigliere Segretario Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avv.ti Valeria Cassaro, Filippo Divona Pianella, Patrizia Gottini, Carmen Peronace, Lorenzo Racheli, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. Segreteria Aut. alle notifiche dirette n. 5 - Il Consigliere Segretario comunica che da parte di un gruppo di Colleghi è pervenuta FORO ROMANO 3-4/2010 366 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO una interessante proposta volta a studiare la possibilità di creare una banca dati per permettere di segnalare agli iscritti interessati le eventuali insolvenze dei clienti, a mò di “centrale rischi” tipica del sistema bancario e finanziario. La proposta, ovviamente, dovrà essere sottoposta al vaglio dell’Autorità garante dei dati personali da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati per accertarne la concreta fattibilità e percorribilità, ma per far ciò è necessario redigere un progetto analitico nel quale esporre in modo dettagliato le modalità di interrogazione della banca dati stessa. L’istanza, allo stato, è rivolta a ottenere per intanto l’autorizzazione del Consiglio a svolgere un mero mandato esplorativo, senza alcun impegno o esborso, onde saggiare l’interesse del mercato alla creazione della banca dati. Il Consiglio rinvia ad una futura adunanza. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Dott. Marcello Liotta del 22° Ufficio della Sezione dei Giudici per le Indagini Preliminari del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 10 giugno 2010, con la quale viene notificato al Consiglio -quale parte offesa- l’avviso di fissazione dell’udienza preliminare per il giorno 9 luglio 2010 del procedimento penale a carico della Sig.ra (omissis) per falsa autocertificazione e indebita ammissione al patrocinio a spese dello Stato con riferimento all’istanza presentata dalla stessa, al Consiglio, in data 12 luglio 2004. Il Consiglio prende atto non ritenendo opportuno costituirsi parte civile. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del 14° Ufficio della Sezione dei Giudici per le Indagini Preliminari del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 8 giugno 2010, con la quale viene notificato al Consiglio -quale parte offesa- l’avviso di fissazione dell’udienza preliminare per il giorno 8 ottobre 2010 del procedimento penale a carico della Sig.ra (omissis) per falsa autocertificazione e indebita ammissione al patrocinio a spese dello Stato con riferimento all’istanza presentata dalla stessa, al Consiglio, in data 26 gennaio 2007. Il Consiglio prende atto non ritenendo opportuno costituirsi parte civile. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Associazione Nazionale Forense, pervenuta in data 14 giugno 2010, con la quale comunica le nomine delle nuove cariche sociali all’esito dell’Assemblea Ordinaria indetta dall’Associazione per lo scorso 10 maggio. Il Consiglio ne prende atto e augura ai Colleghi neo eletti buon lavoro. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota della Prima Presidenza della Corte di Cassazione, pervenuta in data 14 giugno 2010, con la quale, a parziale modifica del Decreto Presidenziale del 5 maggio 2010 concernente la composizione dei Collegi della Sezione Feriale, trasmette copia del decreto di modifica della suddetta composizione dei Collegi. Il Consiglio prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Giuseppe Lepore, pervenuta in data 10 giugno 2010, con la quale comunica di essere stato nominato Presidente della Camera di Conciliazione di Roma. Il Consiglio ne prende atto e si congratula con il neo Presidente della Camera di Conciliazione di Roma. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Dott. Aldo Trifiletti, Responsabile della Gail Inform S.a.s., pervenuta in data 9 giugno 2010, con la quale chiede l’autorizzazione per potere allestire un un tavolo all’esterno dell’Aula Consiliare per la vendita di testi e riviste giuridiche in occasione degli FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 367 367 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO eventi organizzati dal Consiglio, offrendo uno sconto particolare sugli eventuali acquisti. Il Consiglio ritiene inopportuno autorizzare la richiesta visto che si tratta di attività commerciale. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del “Conseil National des Barreaux”, pervenuta in data 15 giugno 2010, con la quale trasmette l’invito, il programma e il modulo di iscrizione per partecipare alla Conferenza dei Presidenti degli Ordini del Mediterraneo, che si terrà a Marsiglia dal 1° al 3 luglio prossimi. Il Consiglio prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota della “Union Internationale des Avocats” - U.I.A., pervenuta in data 15 giugno 2010, con la quale trasmette l’invito, il programma e il modulo di iscrizione per partecipare al 54mo Congresso U.I.A. che si terrà a Istanbul dal 30 ottobre al 3 novembre 2010. Il Consiglio delega a partecipare il Consigliere Barbantini. - Il Consigliere Segretario riferisce sull’invito del Sindaco di Roma, On. Giovanni Alemanno, pervenuto in data 15 giugno 2010, per assistere il 24 giugno prossimo alle ore 10.30, al pellegrinaggio del Santo Padre e alla benedizione della Madonnina benedicente “Salus popoli romani” restaurata e ricollocata nella sua originaria sede sulla Torre di Roma-Monte Mario. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Francesco Storace, pervenuta in data 13 maggio 2010, già esaminata dal Consiglio nell’adunanza del 20 maggio 2010, con la quale comunica che il Consiglio Direttivo della Camera Civile di Roma lo ha incaricato di realizzare il progetto “Camera Civile Etica” che prevede la realizzazione di un programma di consulenza e assistenza ai colleghi. 368 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Il Consiglio, allo stato, ritiene di non accogliere la richiesta sia perchè analoga richiesta potrebbe arrivare anche da molte altre Associazioni o Enti e sia perchè il Consiglio ha in animo di costituire una struttura che svolga la medesima attività oggetto dell’istanza. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 15 giugno 2010, con la quale conferma la convocazione per il 19 giugno prossimo del Comitato organizzatore del XXX Congresso Nazionale Forense. Il Consiglio ne prende atto. Comunicazioni del Consigliere Tesoriere - Il Consigliere Tesoriere comunica che in data 14 giugno 2010 ha provveduto all’apertura e alla relativa disdetta del contratto della cassetta di sicurezza n. 616 trattenuta presso l’ex Credito Italiano -ora Unicredit Banca- con sede in Via del Corso n. 374. Il contenuto di detta cassetta faceva parte dall’eredità, trasmessa per testamento al Consiglio, dall’Avv. Giovanni Mancini. Il Consigliere Tesoriere comunica, inoltre, di aver fatto distribuire, in copia, l’inventario del contenuto della predetta cassetta, redatto in data 22 settembre 1983 e fa presente che gli oggetti sono ora custoditi presso la sede dell’Ordine. Il Consiglio delibera di conferire gli oggetti d’oro all’asta di beneficienza che si terrà lunedì prossimo all’Hotel Hilton, con l’asseverazione da parte di un esperto che ne indichi il valore approssimativo. Per quanto riguarda i marenghi, per i quali si prescinde dalla valutazione stante il fatto che si tratta di oggetti aventi una quotazione di mercato, il Consiglio ne delibera una cessione diretta a terzi. Il Consigliere Cerè esprime voto contrario preferendo che l’asta venga effettuata in un’occasione che sia più confacente al mondo forense romano o che si effettui un’asta on line sul sito dell’Ordine. FORO ROMANO 3-4/2010 368 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO rini dalla Legatoria d’Arte. - Il Consigliere Tesoriere comunica che molti Avvocati chiedono il rilascio delle tessere professionali in pelle, come erano in passato. Per aderire a dette richieste sarebbe possibile acquistare delle foderine in pelle ove allocare le tessere plastificate. L’Ufficio Amministrazione ha provveduto a chiedere dei preventivi per tale scopo, precisamente: 1) Legatoria d’Arte: in pelle euro 5,40 cad.+ IVA; in ecopelle euro 4,50 cad. + IVA; 2) Corium: in ecopelle euro 4,80 cad. + IVA. Il Consigliere Tesoriere comunica, inoltre, di aver fatto distribuire a tutti i Consiglieri un modello e propone che il Consiglio si doti di tali foderine e che provveda a fornirle agli Avvocati che ne faranno richiesta allo sportello, ad un costo che sarò sopportato da chi ne fa richiesta. Il Consigliere Di Tosto ritiene, dalle proprie conoscenze, che questa sia un’operazione che non si possa fare. Il Consigliere Tesoriere invita il Consigliere Di Tosto a indicare le ragioni per le quali l’operazione non sia legittima, ovvero a menzionare la norma di legge impeditiva. Il Presidente osserva che esistono una serie di servizi supplementari a quelli di istituto (consegna della seconda copia cartacea dell’Albo, tesserino magnetico, ecc.) che il Consiglio fa pagare. Il Consigliere Di Tosto non conosce tali prassi ma ritiene che l’operazione di cui trattasi abbia carattere commerciale. Il Consigliere Cerè si associa a quanto detto dal Consigliere Di Tosto. Il Consigliere Cipollone ricorda che esistono enti pubblici, come addirittura la Guardia di Finanza, che vendono ai propri dipendenti dei gadgets il cui costo grava su chi intende acquistarli. Il Consiglio approva, a maggioranza, l’erogazione del servizio a condizione che esso non comporti alcun onere per il Consiglio stesso deliberando intanto l’acquisto di n. 100 tesse- - Il Consigliere Tesoriere comunica di aver rinegoziato con il ristoratore “Jhonny” la convenzione ripristinando condizioni di favore dei Consiglieri allo stesso prezzo originario. Ricorda con l’occasione che il Consiglio ha risparmiato rispetto alle pregresse gestioni molti denari. Il Presidente rileva che -al di là dell’encomiabile ed efficace iniziativa del Consigliere Tesoriere di reperire una convenzione pasto che facesse risparmiare notevoli importi che nei precedenti anni venivano spesi per ogni giovedì di adunanza peraltro con provviste di scarso livello alimentare- pochissimi Consiglieri hanno usufruito di tale servizio e che quindi lo stesso potrebbe essere soppresso. D’altronde è sufficiente una breve pausa caffè senza bisogno di individuare un buono pasto per i Consiglieri. Il Presidente, quindi, propone di chiudere la convenzione. Il Consigliere Di Tosto propone di eliminare ogni tipo di spesa per il pranzo dei Consiglieri visto che nessuno ne fa uso. Il Consigliere Condello, viceversa, propone l’istituzione di un buono pasto in luogo della convenzione. Il Consigliere Cerè ritiene di sentirsi offesa dall’idea di distribuire il buono pasto come affermato dal Consigliere Condello e si associa alla richiesta del Consigliere Di Tosto. Il Consigliere Tesoriere contesta la valutazione del Consigliere Cerè come al solito populista e polemica, mentre condivide quanto proposto dal Consigliere Condello pur essendo pronto ad addivenire alla soluzione prospettata dal Presidente Conte. Il Consiglio ringrazia il Consigliere Tesoriere per il lavoro svolto e delibera, a maggioranza, di disdire la convenzione, fermo restando il servizio che si sta già svolgendo con la somministrazione del vassoio di dolci nonchè con la fornitura di bevande. FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 369 369 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Proc. disc. n. 8059 nei confronti dell’Avv. (omissis) Pratiche disciplinari - Il Consigliere Rossi comunica lo stato dei procedimenti sospesi, per contestuale pendenza di procedimento penale, al fine di verificare l’opportunità di addivenire a provvedimento di sospensione cautelare ex art. 43 L.P. P.D. n.7833: Avv. (omissis) - Già viene svolta sospensione cautelare, in seguito revocata. L’incolpato è stato prosciolto con non luogo a sanzione. P.D. n.7409: Avv. (omissis) - Fatti di associazione per delinquere finalizzata a commettere più truffe di ingente gravità in ambito immobiliare. I fatti sono del 1998. P.D. n.7792: Avv. (omissis) - Più fatti di truffa tra gli anni 2001-2002. P.D. n.7999: Avv. (omissis) - Truffa in danno delle Assicurazioni dal 2004 al 2006. P.D. n.6812: Avv. (omissis) - Sentenza assoluzione. P.D. n.7328: Avv. (omissis) - Associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più reati di sfruttamento della prostituzione. Fatti commessi fino al 1998. P.D. n.7743: Avv. (omissis) - Reato di ingiuria pendente presso il Giudice di Pace. P.D. n.7941: Avv. (omissis) - Truffa in danno delle assicurazioni. Fatto del 2005. La sentenza pare prossima. P.D. n.7939: Avv. (omissis) - Truffa in danno delle assicurazioni. Fatto del 2005. P.D. n.8123: Dott. (omissis) - Falsi esami, corruzione. Revocata misura interdittiva della Procura di Catania. P.D. n.8128: Avv. (omissis) - Truffa e falso nei confronti di una cliente (E.12.500,00). Fatti del 2004. Non ha mai 370 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd risposto. P.D. n.7992: Avv. (omissis) - Cinque pratiche riunite, altrettanti procedimenti pendenti per truffa in danno dell’INPS. Fatti fino al 2007. P.D. n.8085: Avv. (omissis) - Circonvenzione di incapace, falso in atto pubblico, concorso in calunnia continuata, sostituzione di persona (fatti del 2007). Già applicata misura cautelare poi revocata. P.D. nn.7853/7892/7963/7977/7994/8030: Avv. (omissis) - Vari fatti di truffa e appropriazione indebita dall’anno 2004. Sospesi anche alcuni procedimenti per cui non c’è processo penale. P.D. n.8054: Avv. (omissis) - Mancata osservanza di atto di transazione, mancata corresponsione canoni di locazione. P.D. n.8108: Avv. (omissis) - Appropriazione indebita (fatti del 2007/ 2008). Pratica n. 129/2005 S: Avv. (omissis) - Falso e truffa, c’è processo penale (fatti del 2005). Pratica 1307/2009 S: Avv. (omissis) - Appropriazione indebita (fatti dal 2009). Pratica n. 29/2010 S: Avv. (omissis) - Appropriazione indebita (fatti dal 2005). Dalla suesposta elencazione emerge che molti dei procedimenti disciplinari sono relativi a fatti risalenti nel tempo. Altri costituiscono invece un unico episodio illegittimo commesso dall’avvocato. Come è noto, per addivenire a sospensione cautelare è necessario, oltre alla pendenza di un procedimento penale, che sussistano i requisiti –elaborati dalla giurisprudenza- del fumus (inteso peraltro solo in relazione alla gravità dell’addebito e non anche rispetto alla sua fondatezza) e del clamor fori. Rispetto a tale ultimo requisito la giurisprudenza del Consiglio Nazionale Forense si è recentemente orientata in posizioni più restrittive affermando che il clamore non debba essere circo- FORO ROMANO 3-4/2010 370 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO scritto all’ambito forense ma debba invece avere rilievo a livello di cronaca. Considerato quanto sopra i procedimenti disciplinari da cui potrebbe scaturire il provvedimento cautelare appaiono di numero assolutamente inconsistente, apparendo tale ipotesi limitata ai casi più recenti e gravi e a quelli contraddistinti da particolare ripetitività. Il Consiglio, dato atto, delibera di fissare per l’esame delle suddette posizioni un’apposita adunanza per il 27 luglio 2010 in tarda mattinata. Comunicazioni dei Consiglieri - Il Presidente e il Consigliere Condello, Coordinatori della Commissione Diritto Fallimentare e Procedure Concorsuali, comunicano di aver designato, quali ulteriori componenti della Commissione, gli Avv.ti Antonietta Lazzaruolo e Giuseppe Maria Meloni. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Segretario e il Consigliere Nesta, quali Coordinatori della Commissione di Diritto Amministrativo, riferiscono che per lunedì 5 luglio p.v., dalle ore 9.30 alle ore 12.30, hanno organizzato un importante convegno di studi, in Aula Avvocati, sulla materia della c.d. direttiva ricorsi (D.l.vo n. 53 del 2010) cui prenderanno parte, come relatori, due Professori Universitari, due Magistrati del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio e due Colleghi del Foro di Roma. Chiedono l’autorizzazione alla stampa dei relativi manifesti. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Segretario e il Consigliere Nesta, quali Coordinatori della Commissione Diritto Civile e Diritto Processuale Civile, comunicano che la Collega Sara Menichelli d’ora in poi sostituisce la Collega Cecilia Uva, che fa parte dello stesso studio legale, nella Commissione medesima. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Arditi di Castelvetere, Coordinatore della Commissione Cultura, riferisce che nei giorni 22 e 23 giugno 2010 vi sarà la rappresentazione di “Processo ai Monaci di Mazzarino”: commedia guidata dalla regia dell’Avv. Emanuele Limuti del Foro di Caltanissetta e organizzata dalla Fondazione Scuola Forense “Nissena”. Il Consiglio Nazionale Forense ha accreditato l’evento concedendo 3 crediti formativi e patrocinando l’evento. L’Avv. Limuti chiede che l’evento possa avere il patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Il Consiglio ne prende atto e concede il proprio patrocinio. - Il Consigliere Arditi di Castelvetere, Coordinatore della Commissione Sportiva, riferisce che i Colleghi Andrea De Petris, Simone De Petris, Francesco Chiappetta e Marco Ieradi, organizzano un quadrangolare di calcio, il cui ricavato –offerte e donazioni- andrà in beneficenza per sostenere il Progetto GRAIAU, per la ristrutturazione del Centro educativo gestito dalle Suore di Santa Dorotea in San Paolo do Brasil, che sostenta 140 bambini bisognosi. Al quadrangolare parteciparenno squadre composte –anche- da Avvocati e Magistrati, onde viene chiesto il patrocinio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e un’offerta economica che possa agevolare l’organizzazione della manifestazione. Il Consigliere Cerè, pur non dichiarandosi contraria alle iniziative sportive, si domanda perchè in presenza di iniziative definite di beneficienza il Consiglio debba contribuire a devolvere somme che servono solo per l’organizzazione. Il Consiglio delibera la concessione del patrocinio e l’uso del logo del Consiglio, per l’elargizione del contributo rinvia alla prossima adunanza per permettere al Consigliere Tesoriere di accertare la capienza di somme in bilancio. FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 371 371 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Consigliere Arditi di Castelvetere, Coordinatore della Commissione Sportiva, riferisce che l’A.I.A.T. -Associazione Italiana Avvocati Tennisti- ha organizzato il Campionato Regionale di Tennis per Avvocati Tennisti, che si svolgerà presso il Circolo Due Ponti dall’8 al 16 luglio 2010. L’A.I.A.T. chiede che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma possa concedere il proprio patrocinio, nonchè un’eventuale offerta economica per l’acquisto dei premi in palio. All’uopo, il Consigliere Arditi di Castelvetere –anche a seguito di equivoci sorti nei giorni scorsi- chiede di poter revocare le delibere di cui ai verbali delle adunanze del 22 ottobre 2009 e del 5 novembre 2009 che intitolavano altro torneo di Tennis –organizzato, questa volta, dall’Associazione Avvocati Tennisti- quale “Primo Torneo di Tennis degli Avvocati di Roma”. Per quanto verificato, la denominazione di essere il “Primo” torneo di Tennis organizzato con il patrocinio dell’Ordine degli Avvocati di Roma è denominazione che non risponde alla realtà, esistendo l’A.I.A.T. da molti più anni e avendo la stessa Associazione già organizzato diversi campionati e tornei con il supporto del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Tale circostanza ha ingenerato forte confusione: il Consigliere Arditi di Castelvetere ribadisce la richiesta affinchè le delibere di cui sopra vengano revocate, riconoscendo all’A.I.A.T. la precedenza. Il Consigliere Cerè rende la seguente dichiarazione: “il Cons. Cerè chiarisce al Consiglio in qualità di responsabile della Commissione Sportiva del decennio passato che l’A.I.A.T. è una meritoria e prestigiosa realtà nel mondo forense. Osserva, però, che è da pochi anni sulla scena romana. Così l’Associazione Avvocati Tennisti si è costituita l’anno scorso organizzando il Primo Trofeo Forense amatoriale vedendone riconosciuto il patrocinio morale e un contributo. 372 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Quest’anno è successo che per caso le due associazioni sportive sono andate in contrapposizione con le date organizzando due tornei di tennis negli stessi giorni. Ebbene il Consigliere Cerè crede che il revocare addirittura le delibere assunte per un torneo di tennis sia sconveniente ed inopportuno. Lancia invece l’invito a tutte le Associazione sportive ad ispirare in tutte le competizioni i più possibili momenti di aggregazione sportiva e se si avrà la fortuna di dover assistere alla nascita di tante belle manifestazioni ne saremo grati ai Colleghi romani. Ordunque il Consiglio non può scegliere un’Associazione Sportiva al posto di altra, tanto vanno entrambe premiate e supportate. Il Consigliere Cerè propone di concedere alla richiedente il patrocinio morale ed invita il Consigliere Arditi di Castelvetere a mediare tra le due associazioni”. Replica il Consigliere Arditi la quale sottolinea che è evidente che il Consigliere Cerè non abbia compreso la necessità di meglio organizzare l’iniziativa sportiva evitando così la sovrapposizione di eventi identici. Il Consigliere Arditi ribadisce che l’A.I.A.T. è l’Associazione di riferimento di tutti gli avvocati tennisti così come la stessa ha avuto modo di valutare da un esame delle richieste. Il Consiglio delibera, con il voto contrario dei Consiglieri Cerè e Vaglio, di approvare la proposta del Consigliere Arditi di Castelvetere, disponendo la revoca delle deliberazioni di cui alla comunicazione. - I Consiglieri Condello e Rossi rendono noto il calendario della Scuola Forense del Consiglio “Vittorio Emanuele Orlando”, i nomi dei Colleghi Coordinatori Vicari e i nomi dei Componenti del Comitato Scientifico-Docenti. Il programma didattico è stato diviso in due fasi: la prima fase (luglio-novembre 2010) è mirata alla preparazione dell’esame scritto e la seconda fase (gennaio- giugno 2011) alla FORO ROMANO 3-4/2010 372 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO preparazione dell’esame orale. PRIMA FASE PREPARAZIONE ESAME SCRITTO Data 07/07/2010 12/07/2010 14/07/2010 17/07/2010 19/07/2010 21/07/2010 24/07/2010 20/09/2010 22/09/2010 25/09/2010 27/09/2010 29/09/2010 2/10/2010 04/10/2010 06/10/2010 09/10/2010 11/10/2010 13/10/2010 18/10/2010 20/10/2010 23/10/2010 25/10/2010 27/10/2010 03/11/2010 06/11/2010 08/11/2010 10/11/2010 13/11/2010 15/11/2010 17/11/2010 22/11/2010 24/11/2010 27/11/2010 29/11/2010 1/12/2010 4/12/2010 Ora 12/14.30 12/14.30 12/14.30 9/13 12/14.30 12/14.30 9/13 12/14.30 12/14.30 9/13 12/14.30 12/14.30 9/13 12/14.30 12/14.30 9/13 12/14.30 12/14.30 12/14.30 12/14.30 9/13 12/14.30 12/14.30 12/14.30 9/13 12/14.30 12/14.30 9/13 12/14.30 12/14.30 12/14.30 12/14.30 9/13 12/14.30 12/14.30 9/13 Materia Civile Civile Civile Prova scritta Penale Penale Prova scritta Civile Civile Prova scritta Civile Civile Prova scritta Civile Civile Prova scritta Civile Civile Civile Civile Prova scritta Amministrativo Amministrativo Amministrativo Prova scritta Penale Penale Prova scritta Civile Civile Civile Civile Prova scritta Amministrativo Amministrativo Prova scritta Riconoscimenti ai praticanti meritevoli: - fine corso: 3 Toghe (Offerte dal Consiglio); - corso intermedio: 5 copie dei Codici commentati (offerti dalla Giuffrè). Coordinatori: Avv.ti Domenico Condello e Livia Rossi. Coordinatori vicari: Avv.ti Alessandra Abbate, Costanza Acciai, Gennaro Amoruso, Massimiliano Cesali, Isabella Ferrise, Grazia Greco, Massimo Lauro. Tutors – Assistenza lezioni e prove 1. Segretari della Conferenza 2. Vincitori delle Toghe difensori Ufficio 3. Vincitori delle Toghe scuola forense anni precedenti Comitato scientifico e docenti Avv.ti Alessandra Abbate, Costanza Acciai, Roberto Giovanni Aloisio, Gennaro Amoruso, Mauro Franco Balata, Daniela Bianchini, Paolo Borghini, Roberto Borgogno, Carlo Borromeo, Pierfrancesco Bruno, Romano Cerquetti, Massimiliano Cesali, Francesca Coppi, Giuseppe Dante, Alessandro De Belvis, Fabiano de Santis, Alessandro Di Majo, Isabella Ferrise, Danilo Gallitelli, Fabiana Gallitelli, Giorgio Gallone, Antonio Gargiulo, Gabriella Geatti, Isabella Giampaoli Pontecorvo, Roberto Giuffrida, Domenico Giugni, Marco Giustiniani, Grazia Greco, Grazia Grieco, Mario Guido, Alessandro Ippoliti, Fabio Lattanzi, Massimo Lauro, Valeria Marsano, Alessandro Martelli, Carlo Martuccelli, Andrea Ordine, Chiara Ortaggi, Giulio Prosperetti, Chiara Ilaria Risolo, Francesca Rocchi, Camillo Rossi, Gregorio Salatino, Pierfrancesco Sica, Emanuele Squarcia, Chiara Vadalà, Giovanna Vigliotti. Il Consiglio approva il programma e terrà conto del lavoro svolto dai correttori degli elaborati in sede di assegnazione dei viaggi di rappresentanza e di interscambio culturale. Delibera, altresì, di autorizzare la Società Editrice Giuffrè, secondo la proposta formulata, ad esporre i volumi editi, con assoluto divieto di effettuare la vendita di prodotti, senza preclusione di tale attività nei confronti di altre FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 373 373 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO case editrici. - Il Consigliere Graziani comunica di avere partecipato alle operazioni di revisione delle liste dei Giudici Popolari, tenutesi in data 8 giugno 2010 alle ore 10.00, presso la stanza 24 del Tribunale di Roma. Di tali operazioni la Cancelleria trasmetterà direttamente al Consiglio il verbale non appena disponibile. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia. - Il Consigliere Graziani segnala che spesso, in occasione di convegni organizzati dal Consiglio, i Colleghi partecipanti debbono affrontare file eccessive per la registrazione in entrata e in uscita. È stato riscontrato che tale situazione si verifica anche quando sono addetti due dipendenti alla registrazione delle presenze laddove, però, sia disponibile un solo lettore ottico con cui rilevare il numero di iscrizione riportato sulla tessera di ciascun iscritto. Il Consigliere Graziani suggerisce, perciò, che venga incrementato il numero di lettori di codici a barre disponibili e sia previsto che, a ciascun evento formativo, siano sempre assegnati due unità, sia onde consentire al personale di smaltire più rapidamente gli accessi (anche con il contributo volontario di Componenti delle Commissioni consiliari organizzatrici), sia per evitare che eventuali malfunzionamenti di un macchinario possano recare immaginabili disagi al servizio di rilevamento delle presenze. Il Consiglio approva l’acquisto, ordinando ai dipendenti incaricati di portare con sé, ad ogni evento, un numero di lettori superiore a quello degli impiegati impegnati nelle operazioni di rilevazione, per dar modo a dei colleghi volontari di aiutarli nelle stesse. - Il Consigliere Graziani segnala che, dopo la stipula della convenzione per lo svolgimento della pratica forense presso gli Uffici Giudiziari romani, l’iniziativa non ha più avuto 374 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd sviluppo. Il Consigliere Graziani ritiene, quindi, opportuno riprendere contatto con la Presidenza della Corte di Appello di Roma per dare nuovo impulso all’iniziativa. Il Consiglio delega i Consiglieri Fasciotti e Graziani a dare nuovo impulso all’iniziativa mediante adeguate forme di divulgazione e comunicazione anche attraverso la Commissione giovani e l’utilizzo del sito web. - Il Consigliere Nesta, Coordinatore della Commissione Proprietà, Locazione e Urbanistica, comunica di aver designato quale ulteriori componenti della Commissione gli Avv.ti Cesare della Rocca e Francesca Marando. Il Consiglio ne prende atto e approva. Approvazione del verbale n. 26 dell’adunanza del 10 giugno 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva il verbale n. 26 dell’adunanza del 10 giugno 2010. Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue. Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati (n.16) FORO ROMANO 3-4/2010 374 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Cancellazioni dall’Albo per decesso (n.2) Cancellazioni dall’Albo a domanda (n.5) Cancellazione dall’Albo per trasferimento (n.1) Iscrizioni nel Registro dei Praticanti Avvocati (n.13) Abilitazioni (n.8) Revoche abilitazioni per decorrenza termini (n.2) Cancellazioni dal Registro dei Praticanti Avvocati a domanda (n.2) Cancellazioni dal Registro dei Praticanti Avvocati per trasferimento (n.3) Nulla-osta al trasferimento di Praticanti Avvocati (n.1) Certificati di compimento della pratica forense (n.13) Avv. (omissis) - cancellazione per irreperibilità Audizione Avv. (omissis) - cancellazione elenco speciale Comunicazioni dei Consiglieri - A questo punto il Consigliere Cipollone chiede attenzione a tutto il Consiglio perchè intende dare lettura di un proprio scritto che lo stesso ha inteso dedicare a tutto il Consiglio in conseguenza di quanto avvenuto all’Assemblea del 10 giugno u.s., ma anche e soprattutto dopo la conclusione della stessa riguardo talune reazioni e condotte di alcuni Consiglieri, che esso Consigliere Cipollone ha profondamente disapprovato. Il Consigliere Cipollone da lettura del seguente documento che egli stesso ha definito una lettera aperta ai Consiglieri: “Dopo aver trascorso ininterrottamente oltre ventidue anni nel nostro Consiglio dell’Ordine, per cui credo che mi spetti di diritto il titolo di ‘decano’, la giornata del 10 giugno 2010, in occasione dell’Assemblea Ordinaria per l’approvazione del bilancio preventivo, è stata senz’altro la più triste e deprimente per il nostro mondo e per quello di tutta l’Avvocatura. Certamente non sono mancati in tanti anni, durante le nostre adunanze, accanite dispute e momenti di tensione ma tutto si è sempre svolto e risolto in “famiglia”. Invece, durante la predetta Assemblea, alla presenza di circa settecento Colleghi che stipavano ogni ordine di posti, si è assistito a scene molto sgradevoli. Alcuni membri del nostro Consiglio si sono scagliati contro il Presidente ed altri Consiglieri, con smodata aggressività, con invettive ed insulti velenosi. In un acceso clima di ‘peste emozionale’, di manifesta ostilità e di esasperate pulsioni, si sono superati quei limiti di correttezza e raziocinio che devono sempre caratterizzare ogni rapporto di convivenza sociale. Gli autori di tale ingiustificabile condotta non si sono forse resi conto che la loro ostilità distruttiva, si è tramutata in un inconcepibile attacco nei confronti dell’Istituzione, di cui fanno parte. Nel cercare di superare la mia profonda amarezza, mi rivolgo a tali Consiglieri perchè sappiano riscattarsi, nell’auspicio che ritrovino la serenità necessaria per bene operare con sincero spirito collaborativo, per essere degni dell’Istituzione di cui fanno parte. Giovanni Cipollone”. Il Consigliere Segretario, il Consigliere Tesoriere e i Consiglieri Arditi di Castelvetere, Barbantini, Fasciotti, Graziani e Rossi esprimono tutto il loro apprezzamento per la comunicazione del Consigliere decano chiedendo al Presidente che la stessa sia integralmente riportata nel verbale. Il Consigliere Nesta si FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 375 375 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO associa. Il Presidente esprime anch’esso tutto il proprio apprezzamento per il Consigliere decano, Giovanni Cipollone, ribadendo che quanto avvenuto post assemblea è già stato oggetto di attenzione del Consiglio e il Presidente stesso si è dovuto richiamare fortemente al proprio senso istituzionale intendendo superare alcune “ingiurie” proferite verso di lui e verso altri Consiglieri che sono state oggetto del precedente verbale, e per le quali vi sono state delle scuse da parte di un Consigliere. A questo punto il Consigliere Vaglio consegna la propria dichiarazione scritta che, dopo essere stata letta, è integralmente e testualmente trascritta di seguito: “fa presente di non aver sentito durante l’Assemblea che nessun Consigliere si è rivolto pubblicamente nei confronti del Presidente con i toni riportati dal Consigliere Cipollone. In ogni caso tiene a sottolineare che, nonostante fosse prevista nell’ordine del giorno la discussione, non è stato permesso a nessuno di intervenire e gli è stato addirittura spento più volte il microfono, così come al Consigliere Di Tosto. Questo costituisce un vulnus nella democraticità e nella libera espressione del pensiero degli Avvocati romani. Il Consigliere Vaglio avrebbe preferito sorvolare su questo argomento, ma le considerazioni del Consigliere Cipollone non gli permettono di tacere sulla moralità di gestione dell’Assemblea”. Il Consigliere Cerè contesta e stigmatizza la lettera del Consigliere Cipollone ritenendola sbagliata e offensiva. A tal proposito il Consigliere Cerè fa presente che il Consigliere Tesoriere durante l’Assemblea ha detto, rivolgendosi a lei, dinanzi a 500 persone, “ti sei attaccata al ....”. Il Consigliere Tesoriere contesta sdegnato quanto affermato falsamente dal Consigliere Cerè e si riserva ogni azione a propria tutela visto che l’affermazione riferita dal Consigliere Cerè è palesemente falsa e inventata. Il Consigliere Cerè, anzi, a questo punto intende correggere quanto sopra descritto, 376 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd evidenziando che la circostanza è avvenuta sì in Assemblea ma sottolinea che la frase del Consigliere Tesoriere è stata detta a bassa voce, accompagnata peraltro da un gesto non eclatante definito notoriamente come quello “dell’ombrello”. Tale frase è stata poi ripetuta nell’androne davanti ad altrettante centinaia di colleghi. Il Consigliere Tesoriere -contestando le bugie del Consigliere Cerè- precisa che se qualcuno ha tentato di togliere la parola, questi sono stati i Consiglieri Vaglio e Di Tosto, mediante azionamento del dispositivo del microfono. E dunque è lui a doversi dolere del fatto che, pur essendo previsto il proprio intervento in Assemblea quale Tesoriere, non ha potuto completarlo. Il Consigliere Tesoriere ribadisce che si riserva ogni azione nei confronti del Consigliere Cerè e prega il Consigliere Segretario di verbalizzare tutto attentamente. Il Consigliere Cerè interrompe ripetutamente il Consigliere Tesoriere e proferisce la seguente frase: “Meglio così, andremo a Perugia”, e comincia a gridare fortemente impedendo agli altri Consiglieri di prendere la parola. Il Consigliere Tesoriere a questo punto, dopo le numerose interruzioni, si rivolge al Consigliere Cerè con la seguente frase: “Tu puoi andare solo a Tor di Quinto”. Il Consigliere Tesoriere si meraviglia del fatto che il Consigliere Cerè chieda l’eliminazione del punto 7 del verbale dell’adunanza del 10 giugno visto che è stata lei ad insistere perchè si verbalizzino su nastro gli interventi dell’adunanza. Nega nel modo più assoluto che la frase sopra citata dal Consigliere Cerè, con il gesto menzionato, sia stata mai detta durante l’Assemblea o subito dopo e precisa che la frase “andare a Tor di Quinto” è intesa come zona dove vi è un noto teatro tenda perchè i comportamenti del Consigliere Cerè sono degni di un’attrice che recita a copione. Questo chiede di precisare il Consigliere Teso- FORO ROMANO 3-4/2010 376 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO riere al Consigliere Segretario. Il Consigliere Cerè contesta quanto detto dal Consigliere Tesoriere e chiede ripetutamente la parola al Presidente chiedendo al Consigliere Segretario di verbalizzare correttamente. Il Consigliere Cerè, altresì, chiarisce di non aver mai chiesto l’eliminazione del punto 7 del precedente verbale, ribadendo che le scuse formulate sono relative esclusivamente a una frase che poteva non essere riferita al Presidente così come lo stesso ha affermato. Il Consigliere Tesoriere esprime tutta la propria indignazione per la circostanza che il Consigliere Cerè si stia rimangiando le scuse formulate al Presidente e a tutto il Consiglio la scorsa adunanza, e insiste perchè questo ripensamento incredibile sia verbalizzato in tutta la sua incredibile dinamica. Il Consigliere Cipollone esprime anch’esso la propria indignazione sia per come è stata accolta la propria lettera sia per la vicenda relativa alle ritrattate scuse del Consigliere Cerè. Il Consigliere Nesta si associa a quanto detto dal Consigliere Cipollone evidenziando che la lettera di quest’ultimo non può essere intesa come una provocazione ma semplicemente un garbato richiamo ad alcuni Consiglieri perchè certi fatti non avvengano più. Il Consigliere Nesta esprime il proprio sconcerto per quanto sopra avvenuto. Il Consigliere Fasciotti si associa al Consigliere Cipollone. Il Consigliere Segretario precisa che le scuse sono state riportate integralmente e fedelmente a verbale e oggi le stesse non possono essere cancellate dal verbale precedente nonostante quanto oggi affermato dal Consigliere Cerè in totale contraddizione con quanto avvenuto allo scorso Consiglio. Il Consigliere Cerè a questo punto, alzando ripetutamente la voce, interrompe tutti i Consiglieri che chiedono di prendere la parola dichiarando di pretendere che quanto da lei detto sia riportato a verbale. Il Consigliere Segretario invita il Consigliere Cerè ad abbassare la voce. Il Presidente invita anch’esso il Consigliere Cerè a non alzare la voce, e l’ammonisce in ordine al suo contegno precisandole che se la stessa dovesse perseverare in tale atteggiamento esso Presidente sospenderà l’adunanza. Il Consigliere Cipollone invita il Presidente a sospendere l’adunanza al reiterarsi di tali comportamenti da parte del Consigliere Cerè. Il Consigliere Tesoriere e il Consigliere Fasciotti si associano. Il Presidente a questo punto, in considerazione della condotta del Consigliere Cerè e alla luce delle proteste di tutti i Consiglieri di fronte a tale sconcertante battibecco, intima che toglierà la parola al Consigliere Tesoriere e al Consigliere Cerè, invitando i Consiglieri, più volte, ad iniziare il procedimento disciplinare delle ore 18.00. Il Consigliere Cerè, ciò nonostante, reitera la propria protesta, si avvicinava al Consigliere Segretario mentre costui, per verbalizzare, digitava sulla tastiera, urlandogli contro: “devi verbalizzare, devi farmi vedere quello che scrivi”. A questo punto, il Presidente avvisa il Consigliere Cerè che il suo contegno non sarà più tollerato, essendo indignitoso ed incompatibile con la sua veste istituzionale. Il Consigliere Segretario chiede al Presidente di intervenire. Il Consigliere Cerè continua a urlare ed a dire di essere vittima di un Consiglio che ha dei comportamenti dittatoriali e arroganti. Il Consigliere Cipollone esprime ancora una volta la propria indignazione per quanto sta avvenendo e invita il Consigliere Cerè a calmarsi. Il Consigliere Tesoriere invita il Presidente a sospendere l’adunanza. Il Presidente, dopo aver avvisato più volte il Consigliere Cerè, dispone, l’immediata sospensione dei lavori del Consiglio a seguito delle intemperanze del Consigliere medesimo, chiedendo al Consigliere Segretario di verbalizzare fedelmente e in dettaglio la causa e il motivo della imprevista interruzione. A questo punto, davanti ai Consiglieri ancora presenti, il Consigliere Cerè colpisce con violenza, con una manata, la tastiera del computer dove si effettuano le verbalizzazioni con- FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 377 377 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO testualmente urlando a dismisura: “io non ho mai urlato, capito??? Devi verbalizzare tutto quanto...”, ciò rivolgendosi al Consigliere Segretario. A questo punto il Presidente invita il Consigliere Cerè a uscire dall’Aula e ordina una sospensione a tempo indeterminato dei lavori consiliari. - Il Consiglio osserva, a questo punto, dieci minuti di sospensione, secondo l’ordine impartito dal Presidente. - Il Consiglio riprende alle ore 18.30 e risultano non presenti i Consiglieri Cerè, Barbantini e Cipollone. Il Presidente chiede al Consigliere Segretario se ha effettuato la completa verbalizzazione di quanto avvenuto. Il Consigliere Segretario conferma al Presidente e a tutto il Consiglio che lo stesso ha verbalizzato integralmente tutto quanto avvenuto. Il Presidente, il Consigliere Tesoriere, i Consiglieri Condello, Fasciotti, Graziani e Rossi, esprimono solidarietà al Consigliere Segretario per l’inusitato gesto compiuto dal Consigliere Cerè. Il Presidente si rammarica fortemente si essere stato costretto a sospendere l’adunanza rilevando che quanto avvenuto ha lasciato tutti i Consiglieri senza parole. Purtroppo chi riteneva che tali comportamenti fossero dettati semplicemente da cattiva educazione ricevuta o da scarso senso istituzionale, oggi deve prendere atto che -evidentemente- tutto ciò è parte integrante di un disegno tanto lucido quanto incomprensibile, mirante a intralciare, se non addirittura a bloccare, l’attività istituzionale. Il Presidente significa a tutto il Consiglio che non permetterà mai più che ciò avvenga perchè il Consiglio deve lavorare, deve procedere all’esame dell’ordine del giorno, deve espletare i compiti istituzionali 378 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd nell’interesse dei Colleghi romani. Il Presidente ordina procedersi oltre con la trattazione del procedimento disciplinare n. 7965. Proc. disc. n. 7965 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8012 nei confronti dell’Avv. (omissis) Organismo di mediazione finalizzato alla conciliazione D. Lgs. n. 28/2010 - Il Consigliere Condello comunica che, come ha preannunciato nella scorsa adunanza e con riferimento all’Organismo di Mediazione forense di Roma, ha provveduto a far distribuire a tutti i Consiglieri il Regolamento, le norme di comportamento dei MediatoriConciliatori e la tabella delle spese e delle indennità. Il Consiglio, onde permettere un approfondimento del regolamento, rinvia alla prossima adunanza per l’approvazione, invitando i Consiglieri a far pervenire entro mercoledì prossimo allo stesso Consigliere Condello eventuali suggerimenti e integrazioni. Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Rossi riferisce in merito alla pratica di conciliazione n. 75/10 nei confronti dell’Avv. (omissis) segnalando l’opportunità di trasmettere il fascicolo all’Ufficio Disciplina. Il Consiglio delibera l’invio all’Ufficio Disciplina per l’apertura di una pratica di accertamenti disciplinari. Pratiche disciplinari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono state distribuite a tutti i Consiglieri le bozze dei provvedimenti di archiviazione e di apertura di procedimento disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza. A questo punto il Consigliere Rossi comu- FORO ROMANO 3-4/2010 378 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO nica che in sede di controllo preventivo e di supervisione delle bozze dei provvedimenti di archiviazione e di apertura si stanno evidenziando alcuni problemi. In primo luogo si ravvisa una discrasia nel comportamento dei Consiglieri, in particolare in punto di motivazione (spesso modesta e troppo succinta). I criteri generali di redazione debbono essere piuttosto omogenei e seguiti quanto più è possibile. Più nello specifico occorre essere più precisi e diffusi nei provvedimenti di archiviazione che: a) riguardano i difensori d’ufficio, che appaiono eccessivamente sintetici; b) sempre con riferimento a tali difensori, occorre riconsiderare il motivo di assenza dall’udienza, che dovrà essere rigorosamente dimostrato e motivato; c) debbono essere caratterizzati da una chiara ed esaustiva rappresentazione dei fatti storici e delle deduzioni raccolte, in modo che anche chi non ha consultato il fascicolo sia in grado di capire la fattispecie.; d) in caso di ritiro dell’esposto occorre spendere anche giustificazioni in ordine alla irrilevanza, sotto il profilo officioso, della questione. Nei provvedimenti di apertura si raccomanda, invece, l’indicazione delle norme del codice deontologico violate. Il Consiglio, nel ringraziare il Consigliere Rossi, si impegna a seguire i criteri sopra richiamati. Pareri su note di onorari Parere n.567/10 - Avv. (omissis) - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi n.56 pareri su note di onorari: (omissis) rio Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Proc. disc. n. 8035 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8036 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8046 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8026 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8029 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 7746 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8009 nei confronti dell’Avv. (omissis) ADUNANZA DEL 24 GIUGNO 2010 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. ADUNANZA DEL 22 GIUGNO 2010 Proc. disc. n. 7943 nei confronti dell’Avv. (omissis) All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segreta- Proc. disc. n. 8004 nei confronti dell’Avv. (omissis) FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 379 379 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Proc. disc. n. 8051 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8106 nei confronti dell’Avv. (omissis) Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Nesta relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nullaosta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue. Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati (n.9) Cancellazioni dall’Albo per decesso (n.3) Cancellazioni dall’Albo a domanda (n.6) Cancellazione dall’Albo per trasferimento (n.1) Iscrizioni nel Registro dei Praticanti Avvocati (n.10) Iscrizioni nel Registro dei Praticanti Avvocati Abilitati (n.3) Abilitazioni (n.7) Revoche abilitazioni per decorrenza termini (n.2) Cancellazioni dal Registro dei Praticanti Avvocati a domanda (n.2) Nulla-osta al trasferimento di Praticanti Avvocati (n.1) Certificati di compimento della pratica forense (n.17) 380 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Comunicazioni del Presidente - Il Presidente riferisce sulla comunicazione del Tribunale di Roma – Sezione distaccata di Ostia, pervenuta in data 17 giugno 2010, relativamente all’adesione all’iniziativa di protesta indetta dall’Associazione Nazionale Magistrati per i giorni del 5 e 16 giugno scorsi ove è stata proclamata l’astensione dal lavoro per il 1° luglio 2010 e l’organizzazione nella settimana dal 21 al 25 giugno di giornate di mobilitazione e protesta con sospensione delle attività di supplenza. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 15 giugno 2010 con la quale trasmette l’articolato di emendamenti proposti dall’O.U.A. per le modifiche del D.Lgs. n. 28/ 2010 sulla Media-conciliazione. Rinnova inoltre l’invito a partecipare all’incontro il 25 giugno p.v. presso la Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense per l’incontro con tutte le componenti dell’Avvocatura. Il Consiglio ne prende atto, richiamando sul punto la delibera già assunta tempo fa. - Il Presidente riferisce sulla nota della Prefettura di Roma –Ufficio Territoriale del Governo – Area I Quater Ordine e Sicurezza Pubblica, pervenuta in data 17 giugno 2010, con la quale trasmette la copia del Protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Interno, il Consiglio Nazionale Forense e il Consiglio Nazio- FORO ROMANO 3-4/2010 380 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO nale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, sottoscritto il 25 novembre 2009, finalizzato ad assicurare la partecipazione di professionisti appartenenti ai due Ordini professionali alle riunioni dei c.d. Nuclei di valutazione presso le Prefetture e per lo svolgimento dell’istruttoria ex art. 11 del D.P.R. 16 agosto 1999 n. 455 (regolamento recante norme concernenti il Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell’usura) e per lo svolgimento dell’attività di accertamento dell’ammontare del danno subito dalle vittime dell’usura e dell’estorsione. A tal proposito, si chiede la designazione di due Componenti, uno effettivo e uno supplente, del Nucleo di valutazione in rappresentanza di ciascun Ordine Professionale. Il Consiglio designa l’Avv. Elisabetta Rampelli, quale Componente effettivo e l’Avv. Fabrizio Gallo, quale Componente supplente. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Alberto Storti del Foro di Padova, pervenuta in data 17 giugno 2010, con la quale trasmette il programma della IX Edizione del Corso di Inglese Giuridico che la School of Law dell’Università del Galles – Bangor, con la collaborazione dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno, organizza nel Galles. L’Avv. Storti chiede al Consiglio di diffondere tale iniziativa tra gli Iscritti al Foro di Roma. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota del Dott. Marco Mancinetti, Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati -Sezione Distrettuale di Roma- pervenuta in data 17 giugno 2010, con la quale esprime il proprio sentimento e quello dei Colleghi, di stupore e amarezza per l’inusitato, gravissimo e offensivo attacco che viene rivolto alla Magistratura italiana a seguito del comunicato della Giunta dell’Unione Camere Penali Italiane del 6 giugno 2010. Il Consiglio ne prende atto e delibera di invitare i Consiglieri Palamara e Mancinetti per l’adunanza del Consiglio dell’8 luglio p.v. ore 15.00. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Nicola Ianniello, pervenuta in data 18 giugno 2010 con la quale, facendo riferimento all’incarico avuto dal Consiglio per resistere al ricorso al Tribunale Ordinario di Roma – Sezione Undicesima, del Signor (omissis) comunica che, all’udienza del 15 giugno u.s. il difensore del Signor (omissis) ha prodotto n. 30 documenti e che il Giudice ha rinviato, al 14 luglio 2010, per nostre controdeduzioni. Il Consiglio ne prende atto. Comunicazioni del Consigliere Segretario - Il Consigliere Segretario comunica di aver ricevuto dal Consigliere Graziani una nota nella quale gli riferisce in ordine a quanto accaduto presso la sede dell’Ordine, in data 17 giugno 2010, in relazione alla convocazione delle ore 13.00 per la pratica di Segreteria n. 814/09 S -Sig. (omissis) e Avv. (omissis)- e in relazione alla convocazione delle ore 13.30 per la pratica di Segreteria n. 1222/09 S -Sig. (omissis) e Avv. (omissis). Alle ore 13.00, sono stati puntualmente ammessi all’interrogatorio (tenutosi nell’aula “Emilio Conte”) i convocati Sig. (omissis) e Avv. (omissis); non è stata ammessa l’accompagnatrice del Sig. (omissis), cui è stato rivolto cortese invito ad attendere il Sig. (omissis) nel corridoio del primo piano, dotato di appositi sedili. Nel corso della convocazione, il Sig. (omissis) ha avuto modo di esporre il proprio avviso in ordine alla condotta dell’Avv. (omissis); dopo i primi momenti, il Sig. (omissis) ha manifestato insofferenze e si è lasciato andare ad apprezzamenti poco convenienti circa l’efficienza del Consiglio dell’Ordine, avuto riguardo ai tempi di presentazione del proprio esposto e alla solle-citudine della convocazione. Nel contempo, avendo l’Avv. (omissis) FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 381 381 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO affermato di non avere preso visione degli ultimi scritti del Sig. (omissis), chiedeva termine per esprimere compiutamente doverosa replica a quanto in ultimo indicato dall’esponente; a questo punto, il Sig. (omissis) iniziava ad alzare la voce, si agitava, si levava e abbandonava la convocazione. Uscito dall’aula, il Sig. (omissis) si soffermava nello spazio antistante la porta dell’aula e continuava a gran voce a esprimere il proprio personale disappunto nei confronti dell’Avv. (omissis) e del Consiglio dell’Ordine, ventilando la responsabilità dei presenti, ove egli avesse accusato un malore per effetto dell’agitazione procuratagli dalla situazione contingente. Il Consigliere Graziani riteneva, quindi, opportuno invitare il Sig. (omissis) a non disturbare coloro che stavano lavorando negli uffici antistanti (e che erano usciti nel corridoio, richiamati dal vociare) ed effettivamente riusciva nell’intento. Rientrato in aula, il Consigliere Graziani portava a compimento le operazioni di convocazione, congedava l’Avv. (omissis) e usciva dall’aula per dare corso alla convocazione successiva. Venivano quindi ammessi nell’aula il Sig. (omissis) (nel frattempo apparso più calmo) e l’Avv. (omissis). In questa seconda occasione, sia il Sig. (omissis) che l’Avv. (omissis) assistevano alla concisa verbalizzazione, all’esito della quale il Sig. (omissis) e l’Avv. (omissis) sottoscrivevano il testo ricognitivo di quanto accaduto. All’uscita dall’aula, si parava innanzi all’Avv. (omissis) l’accompagnatrice del Sig. (omissis) la quale iniziava a proferire frasi ingiuriose (“ladro”, “ci devi restituire i soldi che ci hai rubato”) all’indirizzo dell’Avv. (omissis). Questi, onde evitare la collisione fisica con l’accompagnatrice del Sig. (omissis), indietreggiava e si rifugiava all’interno di una stanza dell’Ufficio Disciplina. Mentre l’accompagnatrice del Sig. (omissis) tentava di irrompere nella stanza stessa, il Consigliere Fasciotti (che si trovava all’interno della medesima stanza dell’Ufficio Disciplina) si frapponeva per evitare che avesse 382 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd luogo l’invasione dell’Ufficio Disciplina e per placare l’accompagnatrice del Sig. (omissis). In quel momento, l’accompagnatrice del Sig. (omissis) dava sintomi di grande agitazione, difficoltà respiratorie e si abbandonava, adagiandosi sul pavimento e denunciando evidente stato di malessere. Il Consigliere Fasciotti si prodigava, quindi, per assistere l’accompagnatrice del Sig. (omissis), facendo chiamare rappresentanti delle Forze dell’Ordine e operatori sanitari per gli interventi di rispettiva competenza. Nel contempo, poichè il Sig. (omissis) aveva a propria volta ripreso a ventilare a gran voce responsabilità dei presenti in ordine all’accaduto, il Consigliere Graziani si occupava di accompagnare l’Avv. (omissis) verso l’uscita dal piano perchè potesse allontanarsi senza altri disagi e si adoperava per tranquillizzare i presenti, raggiungendo poi l’Aula consiliare per ivi partecipare con puntualità alla prevista adunanza. Questi i fatti riferiti dal Consigliere Graziani, sulla fedeltà della relativa versione non si ha motivo di dubitare. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il Consigliere Graziani per la notizia che ha voluto comunicare, osservando che il lavoro che svolgono i Consiglieri in occasione delle audizioni non è certo dei più agevoli. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla segnalazione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma, inviata anche ad altri Organi per l’eventuale inoltro alla Guardia di Finanza, pervenuta il 21 giugno 2010, relativa al problema verificatosi a causa del rifiuto, da parte di alcuni Avvocati citati nella comunicazione, di pagare il Contributo Unificato previsto dalla legge per l’iscrizione al Ruolo Generale dei procedimenti e di conseguenza, obbligando in tal modo l’Ufficio ad attivare tutte le procedure per il recupero di quanto dovuto. Si chiede pertanto al Consiglio di valutare il comportamento degli avvocati di questione. Il Consiglio delibera di aprire una pratica FORO ROMANO 3-4/2010 382 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO di segreteria, delegando il Consigliere Segretario a disporre un’audizione dei Colleghi interessati. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla comunicazione dell’Avv. Arturo Pardi, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pesaro e dell’Unione Regionale delle Marche, pervenuta il 21 giugno 2010, in merito al disegno di legge in tema di Riforma Professionale sollecitando il Consiglio Nazionale Forense a proseguire un’opera di sensibilizzazione e pressione che induca il Senato ad imprimere alla discussione tempi di assoluta celerità che consentano di completarne entro l’estate l’iter parlamentare. Il Consiglio ne prende atto e si associa nel ritenere doveroso sollecitare il Consiglio Nazionale Forense affinchè svolga le dovute rimostranze, anche in relazione agli impegni che l’attuale maggio-ranza parlamentare aveva preso con gli Organi di rappresentanza forensi. of European and Comparative Law” dell’Università di Oxford. Il Presidente Alpa trasmette il bando di concorso e il programma e ne chiede la più ampia diffusione presso gli Iscritti, segnalando che il termine ultimo di trasmissione delle domande di partecipazione dei candidati al Consiglio Nazionale Forense, è stabilito al 31 agosto 2010. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 18 giugno 2010, con la quale trasmette il testo del documento elaborato dalla Giunta Esecutiva dell’Unione delle Camere Civili sulla Mediazione “Obbligatoria” ex D.Lgs. 28/2010. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Luigi Cardone, Coordinatore della Commissione Consultiva del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 21 giugno 2010, con la quale trasmette un parere legale ricevuto in materia di riconoscimento del titolo di “abogado” e un recente parere reso in merito alla questione dell’iscrizione biennale nel Registro dei Praticanti, in presenza di diploma rilasciato dalle Scuole di Specializzazione delle Professioni Legali. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Ufficio Periti della Presidenza del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 21 giugno 2010, con la quale convoca il Comitato Albo Periti per il giorno 13 luglio 2010 alle ore 15,30 per esaminare le istanze di iscrizione all’Albo delle categorie di Periti Architetti, Commercialisti, Ingegneri, Medici, Psicologi, Camera di Commercio e altre categorie non rappresentate da Ordini Professionali, presso la Città Giudiziaria – Palazzo del Tribunale Edificio A piano 1° aula 6 GUP. Il Consiglio delega il Consigliere Arditi di Castelvetere a presenziare. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 21 giugno 2010, con la quale comunica l’istituzione di n. 4 borse di studio per avvocati che per il periodo di due mesi del corrente anno fossero interessati a svolgere attività di ricerca presso la biblioteca e le strutture messe a disposizione dall’”Institute - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Consigliere Dott. Massimo Moriconi del Tribunale Ordinario di Roma, Sezione distaccata di Ostia, pervenuta il 21 giugno 2010 con la quale, a seguito della concessione del locale del Tribunale per uso “Sala Avvocati”, comunica che l’Ordine degli Avvocati di Roma dovrà richiedere, a proprio nome, un’apposita utenza per consumo di elettricità per FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 383 383 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO l’utilizzo delle attrezzature d’ufficio di necessità degli avvocati. Il Consiglio ne prende atto e invita il gestore della Sala avvocati ad attivarsi al fine di ottemperare quanto prima all’incombente sollecitato dal Consigliere Moriconi. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 18 giugno 2010, accompagnatoria della lettera dell’Avv. Marco Stefenelli, con la quale comunica che l’Osservatorio per la tutela delle categorie professionali dei dottori commercialisti, esperti contabili e degli avvocati, ha avviato la fase di monitoraggio degli episodi intimidatori ai danni degli appartenenti a tali categorie professionali collegabili ad incarichi professionali loro conferiti dall’Autorità giudiziaria. Il Consiglio ne prende atto, incarica il Consigliere Segretario a pubblicare la notizia sul sito istituzionale per invitare i colleghi che abbiano notizia degli episodi in questione a voler collaborare con l’Osservatorio. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota della Sezione dei Giudici per le Indagini Preliminari e per l’udienza preliminare – Ufficio 32° del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 16 giugno 2010, con la quale viene notificato al Consiglio –quale parte offesa- il decreto di fissazione dell’udienza preliminare per il giorno 21 settembre 2010 alle ore 10.00 del procedimento penale a carico del Signor (omissis) per falsa autocertificazione e indebita ammissione al patrocinio a spese dello Stato con riferimento all’istanza presentata dallo stesso, al Consiglio, in data 28 settembre 2006. Il Consiglio ne prende atto non ritenendo opportuno costituirsi parte civile. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla comunicazione, pervenuta il 17 giugno 2010, dell’Ufficio del Consegnatario della Corte di 384 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Appello di Roma, accompagnatoria del verbale della riunione della Commissione di Manutenzione degli Uffici Giudiziari tenutasi il 24 maggio u.s. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla comunicazione del Tribunale Ordinario di Roma, pervenuta in data 17 giugno 2010, accompagnatoria della nota di convocazione per il giorno 8 luglio 2010, alle ore 10.00 nella sede del Tribunale Ordinario Penale di Roma, P.le Clodio, Ufficio dei Giudici Popolari, Edificio A piano T st. 24, per le operazioni di formazione delle Liste Generali dei Giudici Popolari per la Corte di Assise di Appello e per la Corte di Assise -revisione biennio 20102012. Il Consiglio delega il Consigliere Graziani alla partecipazione. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avv.ti Umberto Cassano, Barbara D’Angelo, Silvia De Gregorio, Giuseppe Di Giorgi, Tania Di Gregorio, Giampiero Galvagno, Roberta Girone, Roberto Fabio Lipari, Filippo Maria Malara, Giuseppe Roberto Merlino, Lucio Molinaro, Isidoro Niola, Luisa Pellegrino, Maurizio Savioli, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. Segreteria Aut. alle notifiche dirette n. 14 Formazione elenco di difensori per il patrocinio a spese dello Stato nei procedimenti giudiziari civili e amministrativi e negli affari di volontaria giurisdizione (omissis) FORO ROMANO 3-4/2010 384 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Comunicazioni del Consigliere Tesoriere - Il Consigliere Tesoriere comunica che è necessario integrare l’archivio dell’Ufficio del Patrocinio a spese dello Stato con nuovi scaffali. Il costo totale per la realizzazione è di euro 1.500,00 oltre IVA come offerto dalla Soc. Recoprogram. Il Consiglio approva. - Il Consigliere Tesoriere, quale Coordinatore della Commissione per le Difese d’Ufficio, comunica che ha organizzato il Corso di abilitazione all’iscrizione nelle liste delle difese di ufficio, ex art. 97 co. 4 c.p.p. per assicurare il corretto funzionamento del servizio e un’adeguata formazione degli iscritti agli elenchi stessi. Il Consiglio Rilevato che: - la capienza massima dell’Aula degli Avvocati è di 350 posti e che, pertanto, è necessario individuare criteri di accettazione delle domande di iscrizione che tengano conto del limite sopra indicato; - a tal fine, occorre considerare che la legge 6 marzo 2001 n. 60 già indica nella documentata pratica specialistica in materia penale, il criterio privilegiato di ammissione dell’iscrizione negli elenchi, al fine di assicurare la qualità e la professionalità del servizio reso (art. 29 disp. att. c.p.p. “dimostrando di avere esercitato la professione in sede penale per almeno due anni, mediante la produzione di idonea documentazione”. - occorre, dunque, tenere conto di tale principio normativo nell’organizzazione dell’iscrizione al Corso, coniugandolo con l’ordine cronologico delle richieste che perverranno. Delibera di istituire il Corso di abilitazione per l’iscrizione nelle liste dei difensori di ufficio, che avrà inizio il 24 settembre 2010, con durata biennale, secondo il programma e il Regolamento che verranno successivamente comunicati, per un numero massimo di 350 partecipanti. Laddove le domande presentate dagli avvocati non raggiungano il numero di 350 posti saranno ammesse quelle presentate dai praticanti avvocati abilitati. Le domande di iscrizione al corso verranno accettate secondo l’ordine cronologico di presentazione. La domanda potrà essere corredata dai verbali d’udienza che attestino che il richiedente l’iscrizione al Corso abbia partecipato, in qualità di difensore o assistito quale praticante, ad almeno sette udienze penali al momento dell’iscrizione. Tale documentato requisito, nell’eventualità di un numero di richieste superiori ai posti disponibili, costituirà titolo di precedenza nella formazione della graduatoria finale degli idonei. Gli interessati, avvocati o praticanti, in possesso dell’abilitazione alla data della richiesta di iscrizione, dovranno presentare una sola domanda, personalmente o tramite incaricato munito di delega, esclusivamente a mano (pena l’inammissibilità della stessa) previa compilazione dell’apposito modulo già predisposto, presso l’Ufficio Protocollo del Consiglio dell’Ordine nella sola giornata di lunedì 12 luglio 2010 ore 9.00/13.00. - Il Consigliere Tesoriere comunica che è pervenuto da parte del Consigliere Comunale di Roma, On.le Avv. Domenico Naccari, quale primo firmatario ed estensore, una mozione che impegna l’Amministrazione Civica a porre in essere tutti gli interventi previsti per la realizzazione di un fast parking a Piazzale Clodio. Il Consiglio ne prende atto, delibera di pubblicare la mozione sul sito istituzionale e ringrazia il Collega Naccari e gli altri firmatari della mozione stessa. - Il Consigliere Tesoriere segnala l’opportunità che si proceda ai lavori di adeguamento del bancone dello sportello dell’Ufficio Iscrizioni in modo da ospitare, nello stesso locale, FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 385 385 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO anche l’accettazione delle istanze di rilascio e restituzione dei pareri di congruità su note di onorari. In tal modo, il locale attualmente destinato a tale attività sarà utilizzato per altri scopi. La spesa preventivata è minima. Il Consiglio, dato atto, approva. - Il Consigliere Segretario e il Consigliere Nesta comunicano di aver inserito nella Commissione di Diritto Amministrativo l’Avv. Dario Capotorto che fa parte della Conferenza dei Giovani Avvocati. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Tesoriere comunica che lunedì scorso, 21 giugno, molti Consiglieri hanno preso parte all’asta di beneficienza svoltasi all’Hotel Hilton. In tale occasione i presenti hanno impegnato il Consiglio ad acquistare un quadro, dal costo di Euro mille, il cui ricavato verrà destinato in beneficienza in favore di bambini in difficoltà. Il Consiglio approva la spesa. - Il Consigliere Tesoriere propone di pubblicare sul sito istituzionale la notizia che il Consiglio pone in vendita i “Marenghi d’oro” provenienti dall’eredità dell’Avv. Giovanni Mancini, al fine di acquisire manifestazioni di interesse all’acquisto. Il Consigliere Tesoriere riferisce che già è pervenuta un’offerta che costituisce il prezzo minimo di acquisto. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Arditi di Castelvetere, in unione con il Consigliere Fasciotti, Coordinatori della Commissione Famiglia –Dipartimento diritto sostanziale– comunicano che è stato organizzato il Convegno dal titolo “Separarsi con rispetto – Il Diritto Collaborativo: un metodo di risoluzione delle controversie nella Società che cambia”, che si terrà il giorno 15 luglio 2010, dalle ore 9.30 alle ore 13.30, nell’Aula consiliare. I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Fasciotti chiedono, quindi, che l’evento –realizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano per il Diritto Collaborativo, con l’International Accademy of Collaborative Professionals e con l’Associazione Nazionale Avvocati Mediatori Familiari, venga pubblicizzato attraverso i canali dell’Ordine (stampa dei manifesti e inserimento nel sito istituzionale). Il Consiglio ne prende atto e approva. Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Segretario e il Consigliere Nesta, Coordinatori della Commissione Diritto e Procedura Civile, comunicano di aver ricevuto la richiesta di designare quale ulteriori componenti della Commissione gli Avv.ti Francesco Capozzi, Gianluca Cerelli, Pasquale Dimasi, Massimiliano Forlini, Giorgio Franciosa, Giuseppe Mattei, Gianpiero Scardone. Si tratta di richieste formulate da giovani Colleghi, che motivano l’istanza con la volontà di apportare il loro contributo all’organizzazione materiale di seminari di studio. Il Consiglio ne prende atto e approva, segnalando però l’opportunità che le Commissioni, d’ora in poi, non subiscano più variazioni. - Il Consigliere Fasciotti riferisce che in data 9 luglio 2010, presso l’Aula Avvocati del Consiglio dell’Ordine sarà tenuto un Convegno sul tema: “Effetti della mediazione nel campo della Responsabilità Civile”. Hanno manifestato la loro disponibilità a svolgere le relazioni: - il Prof. Avv. Felice Ancora, Ordinario di Diritto Pubblico e Scienza della Formazione presso l’Università di Cagliari; - l’Avv. Domenico Condello, Consigliere dell’Ordine di Roma e Coordinatore della Commissione Consiliare sulla Mediazione; - il Dott. Filippo Paone, Presidente della Sezione III della Corte di Appello di Roma; - l’Avv. Francesco Soro, Presidente del Corecom, Membro della Commissione per la 386 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 386 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Responsabilità Civile; - l’Avv. Emanuela Piselli, Componente della Commissione per la Responsabilità Civile; - l’Avv. Paolo Garau, Componente della Commissione per la Responsabilità Civile. Hanno organizzato il Seminario i Coordinatori Vicari della Commissione: Avv.ti Marco De Fazi, Luca Bergamini, Alessandro Ciciarelli, Antonio Sbardella. Il Consiglio ne prende atto e ne autorizza l’inserimento sul sito del Consiglio e la forma di pubblicità tramite stampa di manifesti. - Il Consigliere Fasciotti riferisce che in data 2 luglio 2010 presso l’Aula Avvocati del Consiglio dell’Ordine, sarà tenuto il Convegno “Gli Ammortizzatori Sociali – l’evoluzione della normativa e le variazioni dell’ultimo biennio”. Hanno manifestato la loro disponibilità a svolgere le relazioni: - il Dott. Raffaele Fontana, Funzionario Ufficio Regionale Lazio, Politiche sul Lavoro e Contenzioso; - il Dott. Claudio Franchini, Ufficio Contenzioso e Relazioni Sindacali Federlazio; - il Prof. Avv. Nicola de Marinis, Professore Associato presso l’Università del Molise; - il Consigliere Stefania Billi, Giudice del Lavoro presso il Tribunale di Roma. Effettueranno interventi programmati: - l’Avv. Andrea De Marchi, Vicario della Commissione di Diritto del Lavoro; - l’Avv. Mariano Picca, Membro della Commissione di Diritto del Lavoro; - l’Avv. Riccardo Chilosi, Membro della Commissione di Diritto del Lavoro. Ha organizzato il Seminario la Commissione di Diritto del Lavoro. Il Consiglio ne prende atto e ne autorizza l’inserimento sul sito del Consiglio e la forma di pubblicità tramite stampa di manifesti. - Il Consigliere Fasciotti comunica che l’Avv. Fabrizio Pagniello ha chiesto l’inseri- mento nella Commissione della Magistratura Onoraria. Il Consiglio ne prende atto e approva. Pratica 117/2007 S - Avv. (omissis) - Il Consigliere Graziani riferisce in ordine ai contatti con Istituti universitari per avviare tirocini di studenti presso gli studi legali dei Colleghi come utili momenti formativi nell’ambito della carriera universitaria, anche postlaurea. A tale riguardo, il Consigliere Graziani riferisce che, successivamente alla delibera assunta nell’adunanza consiliare del 15 aprile 2010, è stata raccolta l’adesione dell’Università Europea di Roma, con cui è stato elaborato un testo di “convenzione quadro di stage di formazione e orientamento” (predisposto anche grazie all’apporto dell’Avv. Rosario Carmine Rao e dell’Avv. Isabella Giampaoli Pontecorvo della Commissione Giovani) per disciplinare il rapporto tra le due Istituzioni nella conduzione dell’iniziativa. Il Consigliere Graziani suggerisce, quindi, che si approvi la stipula della convenzione stessa e che il Consiglio dia adeguata comunicazione della cosa ai Colleghi per raccoglierne l’adesione, al fine di realizzare un elenco che tenga conto sia delle richieste dei Colleghi, sia dei requisiti dei tutor-avvocati, sia dell’intervento del Consiglio nell’esercitare il proprio ruolo nel progetto. Il Consigliere Graziani propone, altresì, che alla stipula della convenzione sia dato adeguato rilievo mediante comunicati sulla stampa e organizzazione di un convegno sul tema. Il Consiglio approva. - Il Consigliere Nesta, Coordinatore della Commissione Diritto Proprietà, Locazione e Urbanistica, comunica di aver designato quale ulteriori componenti della Commissione gli Avv.ti Giovanni Agostini, Gianluca Alfano e Flavio Termentini. FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 387 387 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Nesta, Coordinatore della Commissione Legislazione Nazionale e Comunitaria, comunica di aver designato quale ulteriori componenti della Commissione gli Avv.ti Tommaso Corapi, Josephine D’Angelo e Marco Pietrobattista. Il Consiglio ne prende atto e approva. Audizione Avv. (omissis) – parere n. 1166/10 Proc. disc. n. 8045 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 7993 nei confronti dell’Avv. (omissis) Pratiche disciplinari Approvazione dei verbali nn. 27 e 28 delle adunanze del 17 e 22 giugno 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva i verbali nn. 27 e 28 delle adunanze del 17 e 22 giugno 2010. Il Consigliere Cerè comunica di non aver sentito la “precisazione” svolta dal Consigliere Tesoriere a proposito dell’espressione relativa alla località “Tor di Quinto” e, verosimilmente, tale precisazione è avvenuta quando ella Consigliere Cerè non era in Aula. Prende la parola il Consigliere Tesoriere il quale esprime tutta la propria indignazione per l’ennesimo tentativo del Consigliere Cerè di sviare e manipolare il reale svolgimento dei fatti. Il Consigliere Tesoriere precisa di aver fatto tale precisazione al Consigliere Segretario il quale conferma quanto detto dal Consigliere Tesoriere. I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Rossi confermano di aver perfettamente udito la precisazione. Il Consigliere Tesoriere, a questo punto, invita il Consigliere Cerè a impugnare, per falso, il verbale, assumendosene tutte le relative responsabilità. Prende la parola il Presidente il quale, come già detto nella precedente adunanza, non intende dare corpo e seguito a discussioni di questo genere e invita i Consiglieri a chiudere ogni discussione sull’argomento. Il Presidente, alla luce delle dichiarazioni del Consigliere Segretario e dei Consiglieri Arditi di Castelvetere e Rossi ritiene che ogni ulteriore discussione sarebbe sterile e ultronea. 388 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd - Si dà atto che nel corso dell’adunanza si è proceduto all’esame collegiale delle singole proposte di archiviazione (n.64) e di apertura di procedimento disciplinare (n.2). (omissis) Pareri su note di onorari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi 33 pareri su note di onorari: (omissis) ADUNANZA DEL 1° LUGLIO 2010 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Proc. disc. n. 8082 nei confronti dell’Avv. (omissis) Comunicazioni del Presidente - Il Presidente riferisce sul XXX Congresso Nazionale Forense che si terrà a Genova dal 25 al 27 novembre 2010. Riferisce, in particolare, a tutti i Consiglieri che l’Assemblea per dibattere sui temi congressuali ed eleggere i Delegati effettivi e sup- FORO ROMANO 3-4/2010 388 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO plenti, deve essere convocata in data antecedente di almeno sessanta giorni a quella fissata per l’apertura del Congresso (25 novembre 2010). Gli iscritti nell’Albo degli Avvocati di Roma, alla data del 31 dicembre 2009, erano 21.978: pertanto i Delegati da nominare risultano essere n. 110, oltre al Presidente che rappresenta di diritto l’Ordine. L’elezione dei Delegati avviene a scrutinio segreto con voto limitato ai due terzi (n. 73) del numero dei Delegati da eleggere approssimato per difetto. A questo punto si tratta di indire, nei termini suddetti, la data dell’Assemblea propedeutica a detto incombente. Il Presidente, infine, propone di fissare l’Assemblea degli iscritti per il 22 settembre 2010, chiedendo al Consigliere Segretario, in caso di approvazione del Consiglio, di dar corso ai successivi adempimenti. Il Presidente, a questo punto, rappresenta al Consiglio la necessità di prendere una decisione su un’ipotesi di delibera che stabilisca o meno che i Delegati si rechino al Congresso Nazionale Forense a proprie spese o a spese dell’Istituzione. Il Presidente ricorda a tutto il Consiglio che alcuni Consiglieri si sono resi promotori dei noti emendamenti al bilancio preventivo di cui all’approvazione comunque avvenuta in data 10 giugno 2010 e gli stessi potrebbero oggi coerentemente pretendere che i Delegati eletti si rechino al Congresso a proprie spese. Chiede, quindi, ai Consigliere Cassiani, Cerè, Di Tosto e Vaglio se intendono chiedere al Consiglio che i Delegati si rechino al Congresso di Genova a proprie esclusive spese. Chiede, altresì, agli altri Consiglieri di intervenire sul punto. Il Consigliere Tesoriere comunica che se le spese le dovesse sostenere il Consiglio si arriverebbe a un importo di circa 160.000,00 Euro (che per almeno un trenta per cento dei Delegati, che arrivano in ritardo o partono prima della fine dei lavori, sarebbero spesi inutilmen- te). Propone, quindi, che il Consiglio si limiti a versare la sola tassa di iscrizione. Il Consigliere Barbantini ritiene che l’iscrizione debba essere sicuramente a carico del Consiglio. Ricorda, però, che se si accollano ai singoli Delegati gli oneri di trasporto, vitto e alloggio, si rischia una diserzione disonorevole per l’Ordine di Roma. Il Consigliere Nesta, alla luce dell’esposizione del Presidente, si dichiara contrario all’ipotesi che i Delegati si rechino al Congresso Nazionale Forense a proprie spese, ritenendo che molti giovani colleghi sarebbero penalizzati da una decisione simile. Il Consigliere Cassiani condivide l’esposizione del Presidente precisando che i Delegati si dovranno finanziare autonomamente e pagarsi le spese di iscrizione e soggiorno al Congresso, ciò favorirà una selezione di Delegati realmente interessati alla partecipazione. Il Consigliere Cipollone aderisce, ricordando la sua pregressa esperienza di partecipazione ai Congressi che, di solito, vengono visti come occasioni turistiche e di mero svago. Il Consigliere Rossi si dichiara d’accordo con la posizione del Consigliere Tesoriere. Dopo ampia discussione e sentiti tutti i Consiglieri il Consiglio delibera di indire le elezioni per i Delegati al XXX Congresso Nazionale Forense, che si terrà a Genova dal 25 al 27 novembre 2010, per la data del 22 settembre 2010 dalle ore 9.00 alle ore 19.30, con scrutinio il giorno successivo, 23 settembre 2010. Delibera, altresì, a maggioranza, di accollarsi le sole spese di iscrizione dei Delegati e dei Consiglieri al XXX Congresso Nazionale Forense. Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 389 389 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue: Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati (n. 11) Cancellazioni dall’Albo a domanda (n. 8) Cancellazione dall’Albo per trasferimento (n. 2) Iscrizioni nel Registro dei Praticanti Avvocati (n. 9) Iscrizioni nel Registro dei Praticanti Avvocati Abilitati (n. 2) Abilitazioni (n. 5) Revoche abilitazioni per decorrenza termini (n. 6) Cancellazioni dal Registro dei Praticanti Avvocati a domanda (n. 1) Cancellazioni dal Registro dei Praticanti Avvocati per trasferimento (n. 2) Nulla-osta al trasferimento di Praticanti Avvocati (n. 1) Certificati di compimento della pratica forense (n. 19) Dott.ssa (omissis) - Il Consigliere Barbantini riferisce al Consiglio sulla richiesta della Dott.ssa (omissis), praticante avvocato, iscritta nel nostro Registro, di poter effettuare pratica forense all’estero per un periodo di sei mesi e precisamente il secondo semestre, con scadenza 25 giugno 2010, presso il Collegio d’Europa di Bruges, Dipartimento Studi Giuridici. Precisa che l’attività consiste nella frequentazione del corso annuale di specializzazione e nell’approfondimento di controversie sviluppatesi a livello 390 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd transazionale, anche negli aspetti processuali, presso le Giurisdizioni Comunitarie. Il Consigliere ritiene, visto il regolamento di pratica forense approvato da questo Consiglio il 5 febbraio 2009 e anche alla luce dell’approvazione della Convenzione relativa all’espletamento del tirocinio e stages formativi, equiparati allo svolgimento della pratica forense presso uffici giudicanti e requirenti, che la richiesta della Dott.ssa (omissis) meriti accoglimento e chiede pertanto che il Consiglio autorizzi la medesima a effettuare il semestre di pratica forense presso il suddetto Collegio. Il Consiglio udita la relazione, ritenuta l’applicabilità al caso di specie della normativa regolamentare in essere, in accoglimento della richiesta, autorizza la Dott.ssa (omissis) iscritta nel Registro dei Praticanti di Roma a svolgere il semestre di pratica presso il Collegio d’Europa di Bruges, Dipartimento di Studi Giuridici. Pratiche disciplinari - Il Consigliere Vaglio riferisce sull’istanza dell’Avv. (omissis), pervenuta in data 30 giugno 2010, assunta al protocollo del Consiglio n. 12397, con la quale la Professionista chiede l’accesso agli atti del procedimento disciplinare n. 8109 nei confronti dell’Avv. (omissis), fissato per la trattazione per l’adunanza del 30 settembre 2010. Il Consiglio - Udito il Consigliere Relatore del procedimento disciplinare n. 8109 nei confronti dell’Avv. (omissis); - differisce l’accesso agli atti, ai sensi della legge n. 241/90, alla definizione del procedimento disciplinare al fine di evitare un pregiudizio per il regolare ed ordinato svolgimento del procedimento disciplinare stesso. Comunicazioni Presidente - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 28 FORO ROMANO 3-4/2010 390 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO giugno 2010, con la quale trasmette la bozza del Regolamento per il riconoscimento del titolo di avvocato specialista e chiede di far pervenire eventuali osservazioni in merito entro il 15 luglio prossimo. Il Consiglio ne prende atto e si riserva eventuali suggerimenti e proposte. - Il Presidente riferisce sull’incontro avuto con i Presidenti e i Consiglieri Segretari dell’Unione Forense del Lazio lo scorso 26 giugno 2010 a Priverno. Si è trattato di un incontro estremamente proficuo e collaborativo direttamente riferito all’incontro che i Consiglieri Barbantini e Condello, delegati dal Consiglio, avevano avuto con la Coordinatrice dell’Unione Avv. Anna Maria Barbante la scorsa settimana. La proposta, condivisa dai Presidenti dell’Unione, sarebbe di creare un protocollo d’intesa tra l’Ordine di Roma e l’Unione degli Ordini Forensi del Lazio relativamente ai temi urgenti sino alla fine del corrente anno: la questione Mediazione, il Congresso Nazionale Forense di Genova, le tematiche connesse alla legge professionale, nonchè auspicabili posizioni comuni sulle prossime elezioni del Componente del Distretto del Lazio al Consiglio Nazionale Forense. Il Presidente, a tal proposito, provvede a far distribuire a tutti i Consiglieri la missiva dell’Avv. Barbante del 30 giugno 2010, che viene, altresì, allegata al presente verbale (all. n. 1). Il Consiglio approva l’iniziativa del Presidente e delega i Consiglieri Barbantini e Condello a redigere la bozza del protocollo di intesa e invita gli stessi a prendere contatto immediato con la Coordinatrice dell’Unione, Avv. Anna Maria Barbante. - Il Presidente riferisce sull’istanza per la nomina del terzo arbitro, con funzioni di Presidente, presentata dall’Avv. (omissis), difensore del Dott. (omissis), pervenuta in data 22 giugno 2010, per dirimere la controversia insorta tra quest’ultimo e la (omissis). Il Presidente propone di nominare l’Avv. Carlo Ferdinando Emanuele, con studio a Roma, in Piazza di Spagna n. 15. Il Consiglio ne prende atto. Comunicazioni del Consigliere Segretario - Il Consigliere Segretario, visionato il calendario dei lavori del Senato, ha potuto constatare che non è più programmato l’esame del disegno di legge relativo alla riforma della professione forense e, quindi, chiede che il Consiglio impegni il Consiglio Nazionale Forense ad assumere le iniziative più opportune, ma decise e ferme, affinchè l’iter parlamentare del disegno di legge sia immediatamente calendarizzato e proceda senza più alcuna interruzione, con approvazione degli emendamenti a suo tempo proposti dall’Ordine di Roma. Il Consiglio approva la proposta e dispone di inviare la presente delibera che, vista l’urgenza, dichiara immediatamente esecutiva, al Consiglio Nazionale Forense. - Il Consigliere Segretario comunica che in data 30 giugno 2010 è pervenuta la nota della Dott.ssa Anna Maria Di Bartolomeo, Dirigente dell’Ufficio del Giudice di Pace di Roma con la quale, in previsione della scadenza dei contratti al 30 luglio p.v. delle due dipendenti assunte dal Consiglio e destinate al predetto Ufficio, nel riferire sull’utilità del lavoro svolto dalle stesse, invita il Consiglio a rinnovare i loro contratti di lavoro in quanto ormai esperte del settore. Il Consigliere Segretario reputa inopportuno che vi sia un affidamento del medesimo personale già utilizzato, così come richiesto nella nota ritenendo, invece, indispensabile un salutare turn over anche tenuto conto del fatto che per svolgere il servizio in questione non occorre una particolare esperienza professionale ovvero la padronanza di peculiari e FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 391 391 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO specifiche cognizioni tecniche. Il Consiglio dispone che il servizio di assegnazione del personale interinale, che ha un costo cospicuo per l’Ordine, sia sospeso durante il periodo di sospensione feriale dei termini in considerazione del fatto che gli iscritti lo utilizzano, in gran parte, per le proprie meritate vacanze. Delega il Consigliere Segretario ad attuare l’avvio del personale con contratto a tempo determinato alla ripresa delle attività processuali. - Il Consigliere Segretario comunica che in data 22 giugno 2010 ha preso parte all’audizione disposta dalla Commissione Speciale per l’Attuazione delle Riforme Istituzionali della Provincia di Roma, relativa al tema: “Area metropolitana, sviluppi possibili”. Al tavolo degli invitati c’erano i rappresentanti di tutti gli Ordini Professionali e delle categorie produttive più significative. Il Consigliere Segretario, durante il proprio intervento, ha ricordato che, per quanto riguarda il ceto forense, l’istituzione della Città metropolitana e della relativa vasta area, incide lungo tre diversi ordini di fattori: a) strutturale (sedi degli Uffici Giudiziari); b) mobilità; c) semplificazione delle procedure amministrative. A nome del Consiglio, il Consigliere Segretario ha compilato l’apposito questionario presentato dalla Commissione che ha indetto l’audizione. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il Consigliere Segretario. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avv.ti Franco Buccetti, Maria Lisa Del Grande, Matteo Gulino, Romualdo Maciejak, Dario Martella, Ilaria Zattella, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 392 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. Segreteria Aut. alle notifiche dirette n. 6 - Il Consigliere Segretario riferisce sul comunicato stampa dell’On. Pierluigi Mantini, pervenuta in data 22 giugno 2010, con il quale divulga gli emendamenti alla manovra economica proposti dal partito politico UDC per sostenere le professioni in crisi. Il Consiglio ne prende atto e apprezza l’iniziativa. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Dott. Carlo Favaretti, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine, pervenuta in data 24 giugno 2010, con la quale comunica l’accettazione della donazione in denaro a favore della S.O.C. Clinica Pediatrica in memoria della piccola Valentina Straccia, figlia della dipendente del Consiglio Signora Letizia Botticelli e dell’Avv. Marco Straccia, che verrà destinata, come espressamente richiesto, a sostenere l’attività di ricerca nel settore oncologico della suddetta Clinica. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Prof. Oreste Dominioni, Presidente dell’Unione Camere Penali Italiane, e dell’Avv. Elisabetta D’Errico, Responsabile della Commissione Pari Opportunità dell’Unione stessa, pervenuta in data 24 giugno 2010, accompagnatoria della proposta di modifica dell’art. 420 ter C.P.P., che prevede una specifica ipotesi di legittimo impedimento a comparire del difensore nel periodo di astensione obbligatoria, come previsto dall’art. 16 D.Lgs. 151/01. Il Consiglio ne prende atto e invita i Consiglieri che svolgono prevalentemente attività nel campo del diritto penale a voler esprimere FORO ROMANO 3-4/2010 392 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO eventuali proposte migliorative e suggerimenti. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 25 giugno 2010, accompagnatoria degli emendamenti presentati per la esclusione della Cassa Forense dalla manovra economica, attualmente all’esame del Senato della Repubblica. Il Consiglio ne prende atto. Formazione elenco di difensori per il patrocinio a spese dello Stato nei procedimenti giudiziari civili e amministrativi e negli affari di volontaria giurisdizione - Esaminate le domande, il Consiglio delibera di integrare l’elenco degli avvocati per il patrocinio a spese dello Stato con l’inserimento dei nominativi dei Colleghi. Comunicazioni del Consigliere Tesoriere - Il Consigliere Tesoriere riferisce sulla richiesta di accesso agli atti dei Signori (omissis) e (omissis), relativa alla pratica n. 519/09 S nei confronti dell’Avv. (omissis), pervenuta in data 7 giugno 2010; alla richiesta dello stesso Consigliere Tesoriere agli istanti di fornire adeguata motivazione a supporto della richiesta di cui sopra e alla lettera di risposta del 25 giugno 2010 degli stessi esponenti. Il Consiglio - visto che gli istanti hanno eluso con la predetta comunicazione del 25 giugno 2010 la richiesta consiliare volta ad acquisire la prova circa la sussistenza del loro interesse personale, diretto e concreto all’accesso, delibera di reiterare la propria decisione interlocutoria comunicandola agli istanti. Approvazione del verbale n. 29 dell’adunanza del 24 giugno 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva il verbale n. 29 dell’adunanza del 24 giugno 2010. Comunicazione Consiglieri - I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono di avere chiamato a fare parte della Commissione Informatica gli Avv.ti Federico Ciaccafava, Andrea Sampaolesi, Ferdinando Tota e l’Avv. Cecilia Uva. Il Consiglio ne prende atto e approva. Proc. disc. n. 8068 nei confronti dell’Avv. (omissis) Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Arditi di Castelvetere comunica che il 21 luglio 2010 si terrà, presso il Tartarughino–La Casetta, in Ostia Lido la consueta festa d’estate “La notte porta ... Consiglio”. L’organizzazione prevede la concessione della location –con musica e d.j.- senza costi, salvo la consumazione obbligatoria a 10 euro per gli avventori. Si riserverà l’ingresso ai soli avvocati muniti di tesserino e si riserveranno dei salottini per gli organizzatori. Si può prevedere anche l’acquisto di un numero di consumazioni da parte del Consiglio, da offrire agli invitati, ovvero richiedere la possibilità di gruppo musicale “live”. Il Consigliere Arditi di Castelvetere chiede, pertanto, che il Consiglio decida sull’acquisto dei tickets consumazione e che voglia pubblicizzare l’evento con l’affissione di manifesti e pubblicazione sul sito istituzionale. Il Consigliere Tesoriere esprime parere contrario a che il Consiglio acquisti dei tickets per le consumazioni da offrire agli invitati. Il Consigliere Cerè ricorda di aver organizzato, in passato, feste consiliari estive sempre presso “La Casetta” di Ostia e che l’Ordine non ha mai pagato nulla: quindi si associa al Consigliere Tesoriere. Il Consiglio delibera di approvare l’iniziativa, di divulgarla sul sito istituzionale, ma di non poter acquistare alcun ticket sulle consumazioni. FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 393 393 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che, in attesa della messa a punto di un progetto complessivo per la migliore gestione del dominio internet www.ordineavvocati.it (recentemente attribuito al Consiglio, a seguito di procedura di riassegnazione del nome a dominio), si è provveduto a porre in essere una soluzione tecnica per effetto della quale chi si collega al sito internet www.ordineavvocati.it, viene automaticamente indirizzato verso l’indirizzo internet del Consiglio. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia i Consiglieri Condello e Graziani. - I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono in ordine all’eventualità che i verbali delle adunanze consiliari possano essere pubblicati su di un’area del sito internet riservata ai soli iscritti affinchè possano essere visualizzabili solo da essi. In ordine a tale quesito, i Consiglieri Condello e Graziani hanno consultato appositamente il gestore del sito internet e hanno avuto conferma che la finalità è perseguibile con l’accorgimento di realizzare una specifica area riservata, che richieda a ogni singolo iscritto, che intenda visionare i verbali, la previa registrazione, abilitandolo alla visualizzazione dopo confronto di corretta corrispondenza tra i dati inseriti (ad esempio, il numero di tessera) con quelli presenti nell’Albo. I Consiglieri Condello e Graziani segnalano, peraltro, che gli stessi verbali delle adunanze costituiscono una risorsa appartenente al Consiglio dell’Ordine nella sua interezza, meritevole di essere debitamente tutelata affinchè non possano verificarsi incontrollate riproduzioni (integrali o parziali) da parte di chicchessia e possano, conseguentemente, effettuarsi utilizzi distorti dell’immagine del Consiglio stesso o di singoli Consiglieri. Per tale motivo, i Consiglieri Condello e Graziani suggeriscono che il Consiglio deliberi che: a) la messa on-line dei verbali delle adunanze 394 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd avvenga con file resi “non scaricabili” ma, esclusivamente, visualizzabili; b) la riproduzione o la pubblicazione con qualsiasi metodologia (per intero o per estratto) di verbali delle adunanze consiliari, sia riservata al Consiglio e venga effettuata tramite il proprio sito internet e le proprie testate editoriali; c) la riproduzione o la pubblicazione o la diffusione con qualsiasi metodologia (per intero o per estratto) di verbali delle adunanze consiliari o di documenti del Consiglio dell’Ordine da parte di Consiglieri o di terzi, debba essere previamente autorizzata dal Consiglio stesso e non possa avere luogo senza preventiva autorizzazione. Il Consigliere Vaglio esprime l’opinione che i verbali delle adunanze, avendo natura di atti pubblici, non possano essere soggetti a restrizioni quanto alla loro divulgazione. Indica, quindi, la propria espressione di voto contrario rispetto a questa parte della proposta. Si associano al voto contrario i Consiglieri Cerè e Di Tosto. Il Consiglio, ritenuta l’obiezione ora sollevata dai tre Consiglieri già superata dalle considerazioni, improntate a opportunità e a ragionevolezza, contenute nella comunicazione, delibera di approvare a maggioranza la proposta e manda agli Uffici tecnici e amministrativi per le necessarie e conseguenti applicazioni. - Il Consigliere Graziani comunica di avere chiamato a fare parte della Commissione Giovani e Sportello l’Avv. Anselmo Carlevaro. Il Consiglio ne prende atto e approva. Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti. FORO ROMANO 3-4/2010 394 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Organismo di mediazione finalizzato alla conciliazione D. Lgs. n. 28/2010 - Il Consigliere Condello relaziona sulla normativa vigente relativa alla Mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali. L’art. 18 del D. Lgs. 28/2010 stabilisce che “1. I Consigli degli Ordini degli Avvocati possono istituire organismi presso ciascun Tribunale, avvalendosi di proprio personale e utilizzando i locali loro messi a disposizione dal Presidente del Tribunale. Gli Organismi presso i tribunali sono iscritti al registro a semplice domanda, nel rispetto dei criteri stabiliti dai decreti di cui all’articolo 16". Il Consigliere Condello propone di costituire l’”Organismo di Mediazione Forense di Roma” come previsto dalla citata legge e di predisporre quanto necessario per l’accreditamento presso il Ministero della Giustizia. Il Consiglio, delibera di costituire l’”Organismo di Mediazione Forense di Roma”, inserendolo tra i Dipartimenti istituzionali, avente per oggetto ogni servizio riguardante il ricorso alla negoziazione, alla conciliazione, all’arbitrato e a tutte le tecniche e procedure di prevenzione e risoluzioni stragiudiziali delle controversie. E in particolare, l’”Organismo di Mediazione Forense di Roma” ha come scopo la fornitura di servizi di conciliazione, mediazione, risoluzione stragiudiziale delle controversie di qualsiasi natura e/o tipo insorte tra persone fisiche e/o giuridiche aventi domicilio o sede sociale in Italia o all’estero. Inoltre l’”Organismo di Mediazione Forense di Roma” potrà svolgere attività di studio e promozione culturale in materia di conciliazione, mediazione e soluzione alternativa delle controversie, mediante convegni, seminari, corsi, tavole rotonde, pubblicazioni, studi, ricerche ecc., al fine di agevolare, con qualsiasi forma di comunicazione, la conoscenza e lo sviluppo delle tecniche e risoluzio- ni delle problematiche inerenti sia la conciliazione sia tutte le altre soluzioni alternative alle controversie, ivi compreso l’arbitrato. Con particolare riferimento alla conciliazione societaria, l’”Organismo di Mediazione Forense di Roma” si adegua a quanto stabilito dal Ministero della Giustizia con D.M. 222 e 223/2004 e successive modificazioni, nonchè a quanto stabilito per la mediazione finalizzata alla conciliazione dal D. Lgs. 28/2010 e dagli emanandi Decreti di attuazione. Il Consigliere Di Tosto ritiene che il Consiglio non debba iniziare dei corsi di formazione prima che il nuovo decreto ministeriale veda la luce. Ciò al fine di evitare di dover essere poi costretti a ripetere i corsi. Ritiene poi che debba valutarsi l’ipotesi che ogni conciliatore si autoassicuri per svolgere le funzioni all’interno del Consiglio. Il Consigliere Condello esclude che il corso si debba poi ripetere a valle dell’emanazione del decreto ministeriale nuovo, ma va solo integrato. Il Consigliere Cerè, aderendo a quanto già detto dal Consigliere Di Tosto, ritiene inopportuno aver già indicato una Compagnia di assicurazione quale L’Aurora e suggerisce di chiedere preventivi ad altre Compagnie. Lo stesso dicasi per l’indicazione del funzionario o dei dipendenti da adibire alle funzioni in esame, non ritenendo giusto che questi già si siano individuati. Il Consigliere Tesoriere invita il Consiglio ad affrettare i tempi per l’attuazione di quanto disposto dalla legge. Il Consigliere Graziani si associa e ritiene che sia vergognoso che vi sia chi sta speculando sulla questione della formazione dei mediatori proprio a causa della stasi degli Ordini. Osserva che oggi il Consiglio è al completo di tutti i propri componenti e che, quindi, la presente adunanza è assolutamente quella idonea a poter deliberare su un punto così importante. Il Consiglio esaminato il Regolamento e i FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 395 395 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO relativi allegati, atti tutti allegati al presente verbale e costituenti parte integrante, li approva e in adempimento di detto Regolamento, con il voto contrario dei Consiglieri Cerè, Di Tosto e Vaglio, delibera - di nominare membri del Direttivo gli attuali Consiglieri in carica e precisamente gli Avv.ti: Antonio Conte, Rodolfo Murra, Francesco Gianzi, Cristiana Arditi di Castelvetere, Goffredo Maria Barbantini, Alessandro Cassiani, Donatella Cerè, Giovanni Cipollone, Domenico Condello, Pietro Di Tosto, Sandro Fasciotti, Alessandro Graziani, Paolo Nesta, Livia Rossi, Mauro Vaglio. - di autorizzare tre dipendenti, da individuarsi con separato provvedimento del Consigliere Segretario (tenuto conto dell’attuale dotazione organica e delle trattative in atto con le organizzazioni sindacali per la stipula del contratto integrativo di Ente), all’espletamento di mansioni lavorative per conto dell’Organismo di Mediazione Forense di Roma finalizzato alla Conciliazione. Tutti gli oneri economici e retributivi graveranno sul bilancio del Consiglio; - di nominare Coordinatore dell’Organismo il Consigliere Domenico Condello; - di nominare il Funzionario Fausto Lanzidei Segretario Generale dell’Organismo; - di sottoscrivere la polizza assicurativa della Soc. Aurora. Il Regolamento, gli allegati (1. Regolamento; 2. Codice conciliatori; 3. tabella spese e indennità; 4. Elenco Conciliatori) e l’istanza di accreditamento al Ministero con la documentazione allegata, costituiscono parte integrante del presente verbale. Ente di formazione dei mediatori conciliatori D.Lgs. n. 28/2010 - Il Consigliere Condello relaziona sulla normativa vigente relativa alla Mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali. Il D.Lgs. n. 28/2010 396 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd stabilisce che i Consigli dell’Ordine possono istituire Enti di Formazione dei Mediatori. Il Consigliere Condello propone di costituire l’”Ente di Formazione dei Mediatori Forensi di Roma” come previsto dalla citata legge e di predisporre quanto necessario per l’accreditamento presso il Ministero della Giustizia. Il Consiglio, delibera di costituire l’”Ente di Formazione dei Mediatori Forensi di Roma”, inserendolo tra i Dipartimenti istituzionali, avente lo scopo di organizzare e realizzare corsi di formazione in materia di conciliazione e/o mediazione. Qualora previsto dalle norme di legge, l’”Ente di Formazione dei Mediatori Forensi di Roma” potrà rilasciare attestati di frequenza ai corsi, certificati abilitativi all’attività o professione di conciliatore, mediatore, o arbitro. Inoltre l’”Ente di Formazione dei Mediatori Forensi di Roma” potrà svolgere attività di studio e promozione culturale in materia di conciliazione, mediazione e soluzione alternativa delle controversie, mediante convegni, seminari, corsi, tavole rotonde, pubblicazioni, studi, ricerche ecc., al fine di agevolare, con qualsiasi forma di comunicazione, la conoscenza e lo sviluppo delle tecniche e risoluzioni delle problematiche inerenti sia la conciliazione sia tutte le altre soluzioni alternative alle controversie, ivi compreso l’arbitrato. Con particolare riferimento alla conciliazione societaria, l’”Ente di Formazione dei Mediatori Forensi di Roma” si adegua a quanto stabilito dal Ministero della Giustizia con D.M. 222 e 223/2004 e successive modificazioni nonchè a quanto stabilito per la mediazione finalizzata alla conciliazione dal D.Lgs. n. 28/2010 e dagli emanandi decreti di attuazione. Costituisce parte integrante del presente verbale l’istanza di accreditamento al Ministero con la documentazione allegata e con l’elenco dei formatori. Il Consiglio approva. FORO ROMANO 3-4/2010 396 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Condello chiede che venga posta all’ordine del giorno della prossima adunanza la questione degli avvocati che hanno ottenuto l’abilitazione all’esercizio della professione in Spagna, al fine di rivedere il convincimento esposto sul problema dal Consiglio stesso nel biennio precedente. Il Consiglio approva e delega quali relatori i Consiglieri Barbantini e Condello. Proc. disc. n. 8074 nei confronti del Dott. (omissis) Proc. disc. nn. 8031-8047-8065 nei confronti dell’Avv. (omissis) (omissis) Proc. disc. n. 7986 nei confronti dell’Avv. (omissis) ADUNANZA DELL’8 LUGLIO 2010 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Pareri su note di onorari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi 15 pareri su note di onorari: (omissis) Visita del Dott. Luca Palamara, Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati e del Dott. Marco Mancinetti, Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati – Sezione di Roma ADUNANZA DEL 6 LUGLIO 2010 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. - Il Presidente comunica che il Dott. Luca Palamara, oggi invitato a presenziare all’adunanza, unitamente al Dott. Marco Mancinetti, ha comunicato di essere ancora impegnato in una seduta dell’Associazione Nazionale Magistrati e che, quindi, potrà arrivare solo dopo le ore 19.00, ovvero che è disponibile per un’altra data del corrente mese. Il Consiglio delibera di rinviare l’incontro a data da destinare ma, comunque, entro il corrente mese. Proc. disc. (omissis) Proc. disc. (omissis) Proc. disc. (omissis) Proc. disc. (omissis) Proc. disc. (omissis) Proc. disc. Comunicazioni del Presidente - Il Presidente comunica di aver provveduto, giusta delibera assunta dal Consiglio in data 3 giugno 2010, a inoltrare formale disdetta alla Cassa Forense per il contratto di locazione della sede secondaria. A questo punto, fermo restando l’invito rivolto a tutti i Consiglieri di collaborare con il Consigliere Tesoriere, impegna quest’ultimo a: a) provvedere a organizzare per tempo il trasloco del mobilio, degli arredi, dei volumi e n. 8077 nei confronti dell’Avv. n. 8118 nei confronti dell’Avv. n. 8061 nei confronti dell’Avv. n. 8119 nei confronti dell’Avv. n. 8063 nei confronti dell’Avv. n. 8094 nei confronti dell’Avv. FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 397 397 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO dei fascicoli ivi presenti; b) provvedere a reperire spazi alternativi al fine di consentire lo svolgimento delle riunioni delle Commissioni e dei relativi eventi formativi che, di norma, si tengono in Via Valadier. Il Consiglio ne prende atto e si associa. Proc. disc. n. 8089 nei confronti dell’Avv. (omissis) Comunicazioni del Presidente - Il Presidente riferisce sull’istanza per la nomina del terzo arbitro, con funzioni di Presidente, presentata dall’Avv. Alfredo Vasta, difensore della Società Ciciani Costruzioni S.r.l., pervenuta in data 6 luglio 2010, per dirimere la controversia insorta tra quest’ultima e la Soc. New Veco S.r.l. Il Presidente propone di nominare l’Avv. Rosario Carmine Rao, con studio a Roma, in Via Fasana n. 16. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Giuseppe Sileci, Presidente dell’Associazione Nazionale Giovani Avvocati, pervenuta in data 25 giugno 2010, con la quale chiede di condividere la loro iniziativa di raccolta firme, al fine di richiedere la modifica dell’art. 2703 c.c., volta ad ottenere l’estensione agli avvocati del potere di autenticazione delle sottoscrizioni in calce alle scritture private. Il Consiglio esprime condivisione di massima per l’iniziativa e si associa alla medesima. - Il Presidente riferisce sulla nota del Funzionario del Consiglio Armando Pulcini, Responsabile del Dipartimento Biblioteca - Centro Studi, pervenuta in data 22 giugno 2010, con la quale chiede di aumentare da 240 a 300 le prenotazioni per la partecipazione ai convegni che si svolgono nell’Aula consiliare, in quanto -pur contenendo l’Aula solo 240 postila partecipazione degli avvocati non copre mai 398 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd la disponibilità dell’Aula. Il Consiglio approva la proposta. - Il Presidente comunica che è pervenuta il 7 luglio 2010 dalla Sig.ra Laura De Gennaro, dipendente del Consiglio, la notizia della nascita della figlia Veronica in data 25 giugno u.s. Il Consiglio ne prende atto ed esprime alla dipendente le più vive felicitazioni e congratulazioni, da estendersi al papà e all’intera famiglia. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Ufficio del Consegnatario della Corte di Appello di Roma, pervenuta in data 7 luglio 2010, accompagnatoria della convocazione della Commissione di Manutenzione degli Uffici Giudiziari di Roma per il 15 luglio 2010 alle ore 10.30. Il Consiglio ne prende atto e delega il Consigliere Cipollone a partecipare. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 22 giugno 2010, avente a oggetto i provvedimenti relativi all’attuazione del Decreto delegato e ai Decreti ministeriali in materia di mediazione/ conciliazione. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente comunica che in data odierna l’Avv. Prof. Antonio Masi e l’Avv. Paolo Berruti, quali difensori del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, nominati con delibera nell’adunanza del 25 marzo 2010, hanno predisposto il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro la Commissione di Manutenzione degli Uffici Giudiziari di Roma, in persona del suo Presidente e nei confronti dell’Agenzia del Demanio, in persona del Direttore pro-tempore, per l’annullamento, previa sospensione cautelare dell’efficacia, della deliberazione assunta nella riunione della Commissione di Manutenzio- FORO ROMANO 3-4/2010 398 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ne del 23 febbraio 2010 con la quale si è deliberato di ritenere idonei ad essere utilizzati, previa ristrutturazione a cura del Ministero della Giustizia, come sede del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, i locali indicati dall’Agenzia del Demanio siti in Roma, tra Viale Angelico n. 19 e Via Simone de Saint Bon n. 30; nonchè di ogni altro atto a quello su indicato comunque connesso, anteriore o conseguente. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia i due illustri difensori per l’attività sin qui svolta. - Il Presidente e il Consigliere Segretario riferiscono in ordine al comunicato del Consiglio Nazionale Forense pubblicato sul proprio sito istituzionale, in merito al dissenso manifestato dal Prof. Avv. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, il quale critica fermamente l’emendamento del Governo sul Processo Civile che introduce la figura dell’Ausiliario del Giudice. Il Consiglio si associa al dissenso manifestato dal Presidente del Consiglio Nazionale Forense, ritenendo improvvida e inopportuna l’iniziativa governativa. Comunicazioni del Consigliere Segretario - Il Consigliere Segretario riferisce di aver provveduto a sollecitare più volte le Organizzazioni Sindacali al fine di addivenire alla stipula del contratto integrativo di Ente. Dopo un primo incontro avvenuto a maggio le OO.SS., impegnatesi a redigere una bozza di accordo, non hanno più dato seguito alle trattative, e un incontro informale che si sarebbe dovuto svolgere ieri, 7 luglio, è stato rinviato a data da destinare per indisponibilità di un rappresentante delle stesse OO.SS. Il Consiglio, preso atto, visti i solleciti inoltrati, delibera di assegnare un termine perentorio alle tre organizzazioni sindacali che hanno preso parte al primo incontro, stabilito nel giorno 19 luglio 2010, per la sottoscrizione del contratto integrativo di Ente, mandando al Consigliere Segretario di inoltrare la presente delibera (dotata di immediata esecutività), con la precisazione che in difetto di collaborazione la contrattazione verrà interrotta e le disposizioni integrative saranno stabilite unilateralmente dal Consiglio stesso. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avv.ti Sabrina Battista, Claudio Danese, Mario De Marco, Maria Simona De Medici, Massimo Del Lama, Elisabetta Lanzetta, Massimiliano Morelli, Enrico Mormino, Piera Palmiero, Luca Rossi, Sabina Tonelli, Valentina Triunveri, Valeria Zappulla, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. Segreteria Aut. alle notifiche dirette n. 13 - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Marco Ubertini, Presidente della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense, pervenuta in data 2 luglio 2010, accompagnatoria della delibera approvata dal Comitato dei Delegati il 25 giugno 2010 nella quale si riafferma l’autonomia organizzativa, gestionale e contabile della Cassa e del suo patrimonio a seguito della manovra correttiva del Governo che accomuna la Cassa agli Enti Pubblici. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 2 luglio 2010, accompagnatoria degli emendamenti presentati dal Sen. Azzollini alla manovra economica in fase FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 399 399 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO di approvazione al Senato. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 2 luglio 2010, avente ad oggetto la risoluzione in tema di vigilanza da parte dei Consigli Giudiziari approvata dal Consiglio Superiore della Magistratura il 1° luglio scorso. Il Consiglio, al fine di riferire più approfonditamente, delega i Consiglieri Cipollone e Cerè. - Il Consigliere Segretario riferisce sulle note del Consiglio Nazionale Forense, pervenute in data 1° luglio 2010, con le quali si precisa che l’attività svolta e debitamente documentata dai Componenti delle Commissioni e i gruppi di lavoro specialisti del C.C.B.E. rientra nelle Commissioni istituite da Organismi nazionali e internazionali e pertanto il parteciparvi integra l’assolvimento degli obblighi di formazione e consente il conseguimento di crediti formativi. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sull’istanza del (omissis), pervenuta in data 5 luglio 2010 con la quale, in relazione al procedimento disciplinare nei suoi confronti trattato il 1° luglio scorso, chiede di essere rimesso in termini dal momento che, per gravi problemi di salute, non era potuto comparire innanzi il Consiglio. Il Consiglio, ritenuto che il procedimento disciplinare è stato già trattato alla scorsa adunanza con trattenimento in decisione e lettura del relativo dispositivo, reputa tardiva l’istanza e la dichiara inammissibile. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Alessandra Stella, Segretario dell’Unione Triveneta, accompagnatoria della delibera con la quale viene sollecitato il Consiglio Nazionale Forense ad assumere iniziative per la 400 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd ripresa dell’iter parlamentare della Riforma della Legge Professionale forense. Il Consiglio ne prende atto rilevando di aver già adottato, nella precedente adunanza, una propria delibera in analogia. - Il Consigliere Segretario riferisce sulle note del Comitato Organizzatore del XXX Congresso Nazionale Forense, che si svolgerà a Genova dal 25 al 27 novembre prossimi, pervenute in data 30 giugno 2010, con la quale vengono comunicate la fissazione di due riunioni del Comitato stesso per i giorni 3 e 10 luglio prossimi, in ordine alla trattazione dei problemi logistici e finanziari e la costituzione dei gruppi di lavoro. Il Consiglio delibera di partecipare attivamente all’organizzazione dei gruppi di lavoro per il prossimo Congresso Nazionale Forense e indica i seguenti Consiglieri: - Riforma Professione: Consiglieri Murra, Nesta, Rossi e Vaglio; - Giovani Avvocati: Consiglieri Arditi di Castelvetere e Graziani; - Mediazione e Arbitrato: Consiglieri Condello, Cerè e Di Tosto; - Riforma della Giustizia: Consigliere Fasciotti. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Corrado Carrubba, pervenuta in data 30 giugno 2010, con la quale segnala un messaggio pubblicitario divulgato dalla CEPU -a suo dire disdicevole per la classe forenserelativo all’iscrizione nell’Albo degli Avvocati mediante il titolo conseguito in Spagna. Il Consiglio delega per l’istruttoria il Consigliere Condello. - Il Consigliere Segretario riferisce di aver partecipato al Convegno organizzato dalla Scuola Superiore dell’Avvocatura e dall’Associazione Avvocati dell’INAIL sul tema “La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro: diritti e obblighi alla luce del d.lgs. n. 81/2008”, FORO ROMANO 3-4/2010 400 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO svoltosi il 7 luglio scorso presso la sede di Piazza delle Cinque Giornate. Il Consigliere Segretario ha portato i saluti del Consiglio intero, associandosi a quelli rivolti dal Collega Alarico Mariani Marini, Vice Presidente della Scuola Superiore, esprimendo il compiacimento dell’Ordine forense di Roma per aver organizzato un evento formativo e di aggiornamento di così elevato spessore culturale anche per la presenza di molti relatori di chiara fama ed esperienza nella materia specifica. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il Consigliere Segretario. Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Segretario e il Consigliere Nesta, Coordinatori della Commissione di Diritto Amministrativo comunicano di aver inserito nella predetta Commissione gli Avvocati Alberto Giovanniello e Michele Rosario Luca Lioi. Il Consiglio ne prende atto e approva, mandando al Centro Studi di curare l’integrazione dell’elenco della Commissione in modo tale da tener conto, per le convocazioni a venire, di tutti i membri effettivi sino ad ora nominati. - Il Consigliere Condello informa il Consiglio che i Colleghi Francesco Caroleo, Anna Maria Magna, Antonella Mineri, Marco Moretti e Angela Soccio, hanno comunicato la disponibilità a far parte della Commissione Mediazione finalizzata alla conciliazione. Il Consigliere Condello comunica inoltre che sono stati indicati quali Coordinatori vicari i Colleghi Antonio Iannella e Filippo Bove per l’Organismo di Mediazione e i Colleghi Francesco Caroleo e Andrea Melucco per l’Ente di Formazione. Il Consiglio approva le nomine proposte e formula ai relativi Colleghi i migliori auguri di buon lavoro. - I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono riguardo all’incontro ultimativo tenuto con la Dirigenza dell’Ufficio Notificazioni, Esecuzioni e Protesti di Roma per portare a compimento il progetto di visualizzazione, via internet, degli atti disponibili agli sportelli di restituzione dopo la notificazione. Nel corso dell’incontro è emerso che la realizzazione tecnica comporterà un costo preventivato di euro 4.800,00 (IVA inclusa). Pur essendo l’implementazione tecnicamente possibile, a causa della perdurante carenza di fondi disponibili, la Dirigenza dell’UNEP di Roma ha, però, significato di poter commissionare la modifica soltanto se giungerà un intervento economico a sostegno dell’iniziativa in misura, non inferiore, al 50% del costo preventivato (euro 2.400,00). I Consiglieri Condello e Graziani chiedono che il Consiglio deliberi la spesa, in considerazione del fatto che l’innovazione riguarderà una moderna risorsa la cui utilità potrà essere fruita da tutti i Colleghi. Il Consigliere Vaglio comunica che è in atto la stesura di un progetto più ampio, che riguarda l’intera gestione delle procedure di notificazione, che comporterebbe un maggior impegno economico del Consiglio. Suggerisce di convocare i Responsabili dell’Associazione “Giustizia Roma”, ideatori del progetto, formata da avvocati e da ufficiali giudiziari. Il Consigliere Vaglio ha preso parte (non in veste di rappresentante del Consiglio) ad alcune riunioni svolte dall’Associazione (al cui Consiglio direttivo egli appartiene) anche alla presenza del Presidente della Corte d’Appello di Roma. Il Consigliere Graziani si dichiara contrario, posto che in primo luogo l’UNEP desidera interfacciarsi solo con le Istituzioni e, in secondo luogo, che al momento è sufficiente, con poche risorse, assicurare il servizio di accertamento on line dell’esistenza dell’atto ritornato dalla notificazione effettuata. Peraltro, la Commissione Informatica (che è orga- FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 401 401 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO no istituzionale e non associativo) sta studiando anche il problema della prenotazione (o pre-iscrizione) delle notifiche di cui al progetto menzionato dal Collega Vaglio. Osserva, poi, che l’intervento delle Associazioni in questi ambiti rischia di far lievitare i costi. Il Consigliere Segretario si dichiara favorevole all’iniziativa proposta nella comunicazione, che contribuisce a migliorare uno degli aspetti pratici più avvertiti dalla categoria e oggetto non tanto di “file” quotidiane, quanto dell’onere di recarsi di persona a Via Lepanto per verificare un evento che ben può essere controllato da remoto. Il Consigliere Cipollone ritiene che debba essere l’Amministrazione della Giustizia a farsi carico delle spese di finanziamento del progetto. Il Consigliere Condello ritiene che sia opportuno che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma solleciti le Autorità del mondo della Giustizia a far capo, per progetti che riguardano le attività giudiziarie, al Consiglio dell’Ordine, come Ente esponenziale della categoria forense, e non solo alle Associazioni. Il Consigliere Vaglio sottolinea che vi sono delle Associazioni che svolgono attività meritoria e alle quali il Consiglio conferisce il proprio aiuto. Il Consigliere Di Tosto invita a guardare all’utilità dei progetti e non alla paternità degli stessi e chiede quali siano i tempi di realizzazione di quello oggetto della comunicazione. Il Consigliere Graziani risponde che il termine dichiarato per la messa in funzione è la fine del mese di settembre. Aggiunge che questa soluzione consentirà di integrare il servizio che oggi viene prestato unicamente attraverso i c.d. totem, i quali sono certamente soggetti a usura con conseguenti costi a carico dell’Ordine. Il Consigliere Fasciotti approva quanto proposto nella comunicazione. Il Consiglio approva la proposta e limita il 402 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd proprio impegno a euro 2.400,00. L’erogazione del contributo è subordinata all’effettiva consegna del progetto. Approvazione dei verbali nn. 30 e 31 delle adunanze del 1° e del 6 luglio 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva i verbali nn. 30 e 31 delle adunanze del 1° e del 6 luglio 2010. Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Proc. disc. n. 8075 nei confronti dell’Avv. (omissis) Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue: Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati (n. 19) Passaggi dall’Albo ordinario all’Elenco speciale “Professori Universitari” (n. 1) Passaggi dall’Elenco speciale all’Albo ordinario (n. 2) Passaggi dalla Sez.Spec. n.96/2001 all’Albo Ordinario (n. 2) FORO ROMANO 3-4/2010 402 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Passaggi dall’Albo ordinario all’Elenco speciale (n. 1) Cancellazioni dall’Albo per decesso (n. 4) Cancellazioni dall’Albo a domanda (n. 7) Cancellazione dall’Albo per trasferimento (n. 2) Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n. 1) Iscrizioni nel Registro dei Praticanti Avvocati Abilitazioni (n. 9) (n. 10) Revoche abilitazioni per decorrenza termini (n. 2) Revoche abilitazioni a domanda (n. 1) l’inizio dell’adunanza e non più durante il corso dei lavori. Il Consigliere Segretario comunica che si farà portavoce presso i Responsabili dei servizi onde evitare che la produzione di documenti ed atti avvenga nel corso dei lavori consiliari. Il Consiglio ne prende atto. – Il Consiglio, avendo designato il Consigliere Barbantini a partecipare ai lavori del Congresso l’Union Internationale des Avocats che si terrà a Istanbul, manda all’Ufficio Amministrazione di provvedere immediatamente all’iscrizione del predetto Consigliere, stante la prossima scadenza del termine. Proc. disc. n. 8091 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8048 nei confronti dell’Avv. (omissis) Audizione Avv. (omissis) - irreperibilità Cancellazioni dal Registro dei Praticanti Avvocati a domanda (n. 2) Cancellazioni dal Registro dei Praticanti Avvocati per trasferimento (n. 3) Nulla-osta al trasferimento di Praticanti Avvocati (n. 1) Certificati di compimento della pratica forense (n. 24) Varie ed eventuali - Il Consigliere Cerè, preso atto che durante i lavori di Aula i dipendenti addetti continuano a portare i provvedimenti (ora sono stati consegnati quelli in materia di disciplina), e considerato che la continua produzione di atti e documenti, durante l’adunanza, rischia di non consentire il doveroso e scrupoloso esame degli stessi, chiede che il Consigliere Segretario dia adeguate disposizioni affinchè i documenti siano distribuiti solo prima del- Pratiche disciplinari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono state distribuite a tutti i Consiglieri le bozze dei provvedimenti di archiviazione e di apertura di procedimento disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza. Pareri su note di onorari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi 64 pareri su note di onorari: (omissis) ADUNANZA DEL 15 LUGLIO 2010 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Gra- FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 403 403 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Audizione Avv. (omissis) - parere n. 921/ 2010 Proc. disc. n. 8104 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8076 nei confronti dell’Avv. (omissis) Comunicazioni del Presidente - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Prof. Lucio Valerio Moscarini, anche a nome dell’Avv. Prof. Renato Marini, pervenuta in data 6 luglio 2010 con la quale, come difensori del Consiglio e con riferimento al giudizio di appello promosso dall’Avv. (omissis) nei confronti del Consiglio stesso, avverso la sentenza del Tribunale Civile di Roma n. (omissis), comunicano l’intenzione della controparte, difesa dall’Avv. (omissis), di addivenire a una definizione bonaria della vertenza consistente, da una parte nell’abbandono definitivo della pretesa del ricorrente a fronte di una compensazione totale delle spese di lite e, dall’altra, alla rinuncia alle spese già liquidate dal Tribunale in favore del Consiglio. Riferiscono, inoltre, che tale soluzione sembra meritevole di essere condivisa e restano in attesa delle decisioni del Consiglio anche in merito al contenuto della bozza di transazione che trasmettono. Il Consiglio approva con l’astensione dei Consiglieri Barbantini e Rossi e, dunque, delibera l’abbandono della causa senza richiesta di refusione di spese di lite. - Il Presidente riferisce sulla nota della Sig.ra Davina Leonzi, dell’Ufficio Progetti dell’Associazione Umanitaria Emergency, pervenuta in data 9 luglio 2010, con la quale trasmette la lettera di ringraziamento per la 404 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd donazione ricevuta in memoria dell’Avv. Rino Nigro che sarà destinata al Centro Salam di cardiochirurgia di Khartoum, in Sudan. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Enrico Gabrielli, pervenuta in data 8 luglio 2010, con la quale trasmette il dispositivo del favorevole esito della causa promossa dall’Avv. (omissis) nei confronti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma avanti il Tribunale Civile di Roma, Sezione II, R.G. (omissis). Il Consiglio ne prende atto e incarica il difensore di procedere al recupero delle spese processuali di cui alla sentenza. - Il Presidente e il Consigliere Segretario riferiscono sulle note dell’Avv. Claudia Morelli, Responsabile Comunicazione e Media del Consiglio Nazionale Forense, pervenute in data 9 e 12 luglio 2010, sulla nota dell’Avv. Francesco Caia, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, pervenuta in data 12 luglio 2010, sulle varie note dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenute in data 9 luglio 2010, sulla nota dell’Associazione Nazionale Forense, pervenuta in data 9 luglio 2010, con le quali esprimono dissenso all’emendamento del Governo nella parte in cui introduce la figura dell’ausiliario del giudice per ridurre il contenzioso civile. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Anna Maria Barbante, Coordinatore dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio, pervenuta in data 9 luglio 2010, con la quale trasmette la delibera assunta lo scorso 26 giugno nell’adunanza generale degli Ordini Forensi del Lazio sulla Media-conciliazione. Il Consiglio ne prende atto e sollecita i Consiglieri delegati a redigere il protocollo d’intesa che dovrà essere siglato con l’Unione FORO ROMANO 3-4/2010 404 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO degli Ordini Forensi del Lazio. - Il Presidente e il Consigliere Segretario riferiscono sulla nota del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 12 luglio 2010, con la quale il Presidente Alpa comunica che è stato ritirato l’emendamento governativo in materia di processo civile. Il Consiglio ne prende atto con soddisfazione. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 13 luglio 2010, con la quale, in relazione alla tematica sulla Media-conciliazione, invita tutte le componenti dell’Avvocatura, a partecipare all’Assemblea dell’OUA, che si terrà venerdì 16 luglio presso la Cassa Forense – Sala Seminari, alle ore 11.00. Il Consiglio ne prende atto. Approvazione del verbale n. 32 dell’adunanza dell’8 luglio 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva il verbale n. 32 dell’adunanza dell’8 luglio 2010. Proc. disc. n. 8056 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8045 nei confronti dell’Avv. (omissis) Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Graziani segnala di avere partecipato alla riunione tenutasi sabato 10 luglio u.s. presso il Consiglio Nazionale Forense relativa all’organizzazione del XXX Congresso Nazionale Forense che si terrà a Genova. Nell’occasione, è stato ufficializzato che, per incentivare la partecipazione di giovani (di età inferiore a 32 anni) al Congresso, l’organizzazione ha previsto n. 165 “pacchetti soggiorno” da 300,00 euro ciascuno (100,00 euro per iscrizione al Congresso e 200,00 euro per alloggio in camera doppia). Tenuto conto del fatto che gli effetti deleteri dell’attuale congiuntura economica, generano effetti che si ripercuotono maggiormente sui Colleghi più giovani, al fine di sostenere la massima opportunità di aggiornamento alle giovani leve dell’Avvocatura romana, il Consigliere Graziani chiede che il Consiglio acquisti almeno “un pacchetto soggiorno” da destinare ad un giovane Avvocato del Foro di Roma. Il Consiglio approva la proposta, fermo restando che l’individuazione del giovane collega beneficiario dovrà essere poi individuato collegialmente. - Il Consigliere Graziani riferisce in ordine alla comunicazione pervenuta mercoledì 23 giugno 2010 al Consiglio, con la quale il Dott. Carmelo Asaro (Coordinatore del gruppo di sperimentazione e referente informatico distrettuale della Corte di Appello di Roma, area Penale Giudicante) sollecita la messa a disposizione del Tribunale Ordinario di Roma Sezione Terza Penale Riesame- di un collegamento dinamico base di dati relativo all’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) e di fax degli avvocati iscritti nell’Albo tenuto da questo Consiglio. In sostanza, la comunicazione fa riferimento alle iniziative condotte, durante la precedente consiliatura, da un insieme di identità (tra le quali esponenti del Consiglio dell’Ordine e della Camera Penale di Roma) deputate -sulla base di un cosiddetto “protocollo Alfano-Brunetta”- a promuovere l’entrata in funzione di un moderno sistema di trasmissione di atti del Tribunale del Riesame basato sull’utilizzo di PEC e fax per le comunicazioni di cancelleria dirette ai difensori. La sollecitazione pervenuta a seguito delle doglianze manifestate dal Ministero della Giustizia in ordine al fatto che, nonostante l’Ufficio Giudiziario romano abbia affrontato investimenti per mettere a punto la struttura di comunicazione telematica, tale risorsa stenta a produrre gli effetti desiderati a motivo della mancata messa a disposizione -da parte di FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 405 405 09/11/2010, 13.48 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO questo Consiglio- di un’aggiornata base dati contenente PEC e fax degli iscritti. Per ovviare a tale situazione, necessiterebbe, quindi, che il Consiglio deliberi responsabilmente se prestare il richiesto supporto all’iniziativa e, nel caso, metta a disposizione la struttura tecnica di trasmissione degli indirizzi PEC e fax degli Avvocati iscritti nell’Albo di propria tenuta. A tale riguardo, il Consigliere Graziani rileva che la procedura di comunicazione telematica (per via alternativa alla consueta notificazione) già può essere autonomamente disposta dal Tribunale del Riesame, in applicazione del disposto dell’art. 150 c.p.p., anche limitatamente alle sole comunicazioni dirette ai difensori e per i soli riti penali camerali. Ove, quindi, il Consiglio rilevi l’opportunità di prestare la massima collaborazione all’iniziativa e di promuovere, quindi, l’utilizzo di questo moderno strumento di comunicazione ai difensori, al fine di coniugare l’utilità per i Colleghi con le esigenze dell’Ufficio Giudiziario, sarebbe conveniente addivenire alla stipula di un protocollo che determini l’utilizzo di tali tipologie di comunicazioni (via PEC o fax) esclusivamente per i riti penali camerali del Tribunale del Riesame e con impegno dell’Ufficio Giudiziario stesso, in un’ottica di massima collaborazione tra le Istituzioni, a consentire l’apertura –presso il Tribunale di Piazzale Clodio- di uno sportello informativo (del genere di quelli già aperti nelle sedi di Viale Giulio Cesare e di Via Lepanto, per coadiuvare l’avvio del processo civile telematico) che possa prestare l’indispensabile assistenza ai Colleghi per il migliore uso della PEC e delle moderne tecnologie in ambito forense. Il Consigliere Tesoriere ritiene inopportuno, allo stato, iniziare la sperimentazione con la Cancelleria del Tribunale del Riesame. Il Consigliere Rossi rileva che, l’avvocato che non ha la dimestichezza con il computer, e quindi con la PEC, avrà difficoltà al riguardo. Si associa così a quanto osservato dal Consigliere Tesoriere. 406 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Il Consigliere Vaglio fa presente che quando partecipò il 21 dicembre 2009 alla c.d. “Commissione Brunetta”, ed ivi si deliberò al riguardo, era delegato appositamente dal Consiglio. Peraltro, egli rileva che v’è il dovere del Consiglio di comunicare alla Pubblica Amministrazione l’elenco degli indirizzi di posta certificata. Il Consiglio delega i Consiglieri Condello, Graziani e Rossi ad approfondire la questione e a preparare una proposta di delibera, che tenga conto di quanto osservato nel dibattito odierno. Iscrizione nell’Albo degli Avvocati che hanno conseguito l’iscrizione in Spagna - Il Presidente invita i Consiglieri delegati sulla questione a produrre un documento che approfondisca la materia per riferire nella prossima adunanza. Comunicazioni del Consigliere Segretario - Il Consigliere Segretario comunica che è necessario porre all’ordine del giorno della prossima adunanza, a norma del combinato disposto di cui agli artt. 13 e 18 del D. Lgs. Lgt. 23 novembre 1944 n. 382, la nomina del componente al Consiglio Nazionale Forense. Il Consiglio delibera di porre all’ordine del giorno della prossima adunanza la questione, con la previsione che in essa si dovrà procedere alla nomina. - Il Consigliere Segretario comunica che è necessario prevedere il termine per la presentazione delle candidature quale delegati al prossimo Congresso Nazionale Forense di Genova. Ricorda che l’Assemblea per dibattere sui temi Congressuali ed eleggere i delegati effettivi e supplenti è fissata per il 22 settembre 2010: propone di fissare, pertanto, il termine per la presentazione delle candidature per le ore 13.00 del 10 settembre 2010. Il Consiglio approva la proposta e fissa il termine al 10 settembre p.v. ore 13.00. FORO ROMANO 3-4/2010 406 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Consigliere Segretario, come avviene ormai da anni, propone di chiudere gli Uffici del Consiglio nei pomeriggi dei giovedì del mese di agosto. Il Consiglio approva. - Il Consigliere Segretario comunica che sabato 9 luglio ha preso parte presso il Consiglio Nazionale Forense ai lavori di messa a punto delle operazioni di organizzazione del Congresso Nazionale Forense che si terrà a Genova nel prossimo mese di novembre. Durante la seduta, presieduta dal Prof. Avv. Piero Guido Alpa e dall’Avv. Maurizio de Tilla, e alla quale hanno preso parte numerosi esponenti di Ordini e di Associazioni forensi, si è approvato il verbale definitivo del Congresso e definite una serie di questioni di tipo logistico e organizzativo, oltre che stabilire la composizione dei gruppi di lavoro. In rappresentanza dell’Ordine di Roma erano presenti anche i Consiglieri Graziani e Vaglio. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla missiva ricevuta il 13 luglio scorso dal Funzionario di Segreteria Sig. Fausto Lanzidei il quale, a proposito della comunicazione resa nella scorsa adunanza dal Consigliere Cerè circa la distribuzione intempestiva, in quanto tardiva, delle bozze di provvedimenti disciplinari, spiega che la critica è assolutamente ingiustificata giacchè tali bozze sono consegnate il giovedi per essere studiate dai Consiglieri durante i giorni seguenti e poter essere così assennatamente deliberate nell’adunanza successiva. La prova di ciò, prosegue il Funzionario, è data anche e soprattutto da un lato dalla dicitura della prima pagina del blocco dei provvedimenti (ove è riportata la data dell’adunanza successiva alla sua distribuzione, come data di effettiva deliberazione) e, dall’altro, dal fatto che nel verbale dell’adunanza in cui è avvenu- ta la consegna si precisa che “si dà atto che nel corso della seduta sono state distribuite a tutti i Consiglieri le bozze dei provvedimenti di archiviazione e di apertura di procedimento disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza”. Il Funzionario, nella sua nota, ha richiesto espressamente che il Consigliere Cerè fosse resa edotta delle procedure seguite da svariati anni dal Consiglio sul deposito dei provvedimenti disciplinari, ovvero che si invitasse la stessa a non coinvolgere i dipendenti dell’Ordine in vicende nelle quali detto personale non c’entra. Il Consigliere Segretario rileva che la notazione contenuta nella missiva del Sig. Lanzidei è assolutamente corretta e dimostra che, talvolta, anche taluni Consiglieri che si dichiarano più esperti disconoscono le procedure amministrative pur rodate da anni; ciò non toglie, tuttavia, sul piano dello svolgimento dei lavori consiliari, che i continui accessi del personale amministrativo in Aula possano distogliere l’attenzione di parte dei componenti il Consiglio. Provvederà a raccomandare, quindi, soprattutto all’Ufficio Disciplina, di fare in modo che i Consiglieri trovino la bozza dei provvedimenti nelle rispettive cartelline ad inizio adunanza, senza ridursi all’ultimo momento e costringere alla distribuzione nel mezzo dei lavori consiliari. Il Consigliere Segretario dà, infine, conto della richiesta, contenuta sempre nella missiva di cui in narrativa, per la quale sarebbe opportuno che il Consiglio rivolga un plauso al personale che si prodiga giornalmente per assicurare il corretto svolgimento delle attività consiliari, evitando –specie da parte di chi frequenta gli Uffici nella sola giornata del giovedi– critiche ingiuste e ingrate. Il Consiglio ne prende atto, esprimendo rammarico per quegli isolati tentativi di colleghi che assumono improvvide posizioni sul lavoro amministrativo, invitandoli a parlare solo dopo aver acquisito le dovute informazioni, e ritiene di formulare le proprie attesta- FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 407 407 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO zioni di stima nei riguardi di quel personale che il giovedì si prodiga nell’assistere i lavori consiliari al fine di farli svolgere al meglio. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avv.ti Annarosa Chiriatti, Gianmichele Cortese, Antonia Di Maggio, Linda Maria Di Rico, Carmine Di Zenzo, Luisa Di Zenzo, Elisabetta Girardi, Raffaele Gnazzi, Marco Leopizzi, Chiara Loiacono, Federica Percoco, Domenico Plateroti, Riccardo Rampioni, Patrizio Rubechini, Michelina Stefania, Massimo Troili, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. Segreteria Aut. alle notifiche dirette n. 16 - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 6 luglio 2010, accompagnatoria dei testi di legge approvati dall’Assemblea Nazionale francese sulla “modernizzazione delle professioni forensi”, che introducono -tra l’altro- nel codice civile l’atto autenticato dall’avvocato e la negoziazione assistita dall’avvocato. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 2 luglio 2010, con la quale trasmette il testo integrale della risoluzione assunta dal plenum del Consiglio Superiore della Magistratura in tema di vigilanza da parte dei Consigli Giudiziari. Il Consiglio ne prende atto. 408 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 7 luglio 2010, con la quale chiede l’elenco dei Delegati eletti per il XXX Congresso Nazionale Forense. Il Consiglio differisce la risposta alla luce della decisione di svolgere le relative elezioni il 22 settembre 2010 e lo spoglio il giorno successivo. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Milena Pini, Presidente dell’Associazione Italiana Avvocati per la Famiglia e i Minori, pervenuta in data 7 luglio 2010, con la quale trasmette le proprie proposte per un miglior funzionamento delle Giustizia civile e dei procedimenti di famiglia. Il Consiglio ne prende atto e delega il Consigliere Arditi di Castelvetere all’esame approfondito delle proposte. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Dott. Vincenzo Busa, Direttore Centrale Affari Legali e Contenzioso dell’Agenzia delle Entrate di Roma, pervenuta in data 7 luglio 2010, accompagnatoria della circolare sulla rappresentanza e difesa in giudizio e sulle notifiche degli atti processuali. Il Consiglio, vista anche la richiesta contenuta nella lettera che trasmette la circolare e ritenuta l’importanza generale dei relativi contenuti, ne delibera la pubblicazione sul proprio sito internet. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Tommaso Marvasi, Vicario della Commissione consiliare di Diritto Fallimentare, pervenuta in data 13 luglio 2010, con la quale trasmette il Protocollo di Intesa tra il Tribunale Civile di Roma -Sezione Fallimentare- e i Consigli dell’Ordine degli Avvocati di Roma e dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Provincia di Roma, sottoscritto dai rispettivi Presidenti il 9 luglio scorso. FORO ROMANO 3-4/2010 408 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Tale documento sancisce la costante ricerca di cooperazione tra le varie Istituzioni e costituisce un importante ausilio per i Colleghi al fine di velocizzare la definizione di eventuali procedure fallimentari vetuste. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 7 luglio 2010, accompagnatoria del documento con il quale l’Organismo ha preso una precisa posizione sulle circoscrizioni giudiziarie, in aperto contrasto con Consiglio Superiore della Magistratura e l’Associazione Nazionale Magistrati. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 8 luglio 2010, con la quale trasmette copia della sua intervista del 5 luglio precedente dal titolo “La riforma dev’essere bi-partisan”, pubblicato sul quotidiano “La Repubblica”. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Dott. Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di Appello di Roma, pervenuta in data 8 luglio 2010, con la quale comunica gli orari di accettazione degli atti nel mese di agosto 2010 presso l’Ufficio Unico Notifiche. Il Consiglio visto l’interesse generale alla conoscibilità del provvedimento, ne delibera la sua pubblicazione sul sito internet. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Ordine degli Avvocati di Pordenone, pervenuta in data 12 luglio 2010, con la quale protesta contro l’iniziativa annunciata dal Ministro della Giustizia Alfano di attribuire ai notai la competenza nella composizione dei conflitti tra i coniugi e nella redazione, in luogo del Giudice, dei verbali di separazione consensuale. Il Consiglio, rammentato che sul punto ha già preso decisa posizione, ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 12 luglio 2010, con la quale segnala l’esigenza di vigilare sull’eventuale riproposizione in un maxi-emendamento del Governo nel quale rientrerebbero i patrimoni delle Casse Previdenziali Professionali. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Nicola Ianniello, pervenuta in data 12 luglio 2010, difensore del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma nella causa promossa dal Sig. (omissis), accompagnatoria di una lettera scritta da quest’ultimo che potrebbe avere rilevanza penale. Il Consiglio, dato atto, viste la gravi allusioni cui si fa cenno nel documento, delibera di sporgere querela per diffamazione nei confronti del Sig. (omissis) dando, a tal fine, mandato all’Avv. Gianluca Tognozzi per la predisposizione e la presentazione. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota degli Avv.ti Americo Montera e Gaetano Paolino, rispettivamente Presidente e Consigliere Segretario dell’Ordine degli Avvocati di Salerno, pervenuta in data 9 luglio 2010, accompagnatoria della delibera del 18 giugno 2010 relativa al “decreto legislativo recante il Codice della Giustizia Amministrativa e sulla norma che incide sui ricorsi pendenti, onerando gli avvocati di responsabilità assolutamente gravose e non giustificabili”. Il Consiglio, rammentato che sul punto ha adottato già una deliberazione recependo il testo di un contributo di studio svolto dalla propria Commissione di Diritto Amministra- FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 409 409 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO tivo, ne prende atto. Comunicazioni del Presidente - Il Presidente riferisce che la c.d. “Commissione Brunetta” si riunirà il 22 p.v. Il Consiglio delega i Consiglieri Condello e Graziani a partecipare in rappresentanza del Consiglio. Iscrizioni nel Registro dei Praticanti Avvocati (n. 18) Iscrizioni nel Registro dei Praticanti Avvocati abilitati (n. 3) Abilitazioni (n. 7) - Il Presidente comunica che il Presidente del Tribunale del Riesame ha messo a disposizione del Consiglio una sala per gli avvocati presso il Tribunale del Riesame che, per essere agibile, necessita di una pulizia e di sistemazione, con una spesa massima di euro 1.000,00. Il Consiglio approva la spesa. Revoche abilitazioni per decorrenza termini (n. 6) Comunicazioni dei Consiglieri - I Consiglieri Barbantini e Rossi comunicano di aver letto sul quotidiano “Il Giornale” un articolo a pagamento attribuito alla paternità dell’Avv. (omissis) che contiene espressioni offensive e denigratorie nei confronti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Il Consiglio delibera di proporre denuncia-querela e nomina, all’uopo, l’Avv. Gianluca Tognozzi. Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica Cancellazioni dal Registro dei Praticanti Avvocati a domanda (n. 1) Cancellazioni dal Registro dei Praticanti Avvocati per trasferimento (n. 1) Nulla-osta al trasferimento di Praticanti Avvocati (n. 1) Certificati di compimento della pratica forense (n. 28) Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non ammessi al patrocinio a spese dello Stato. - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue: Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati (n. 12) Pratiche disciplinari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza si è proceduto all’esame collegiale di 47 proposte di archiviazione e di 4 aperture di procedimento disciplinare. (omissis) Cancellazioni dall’Albo a domanda (n. 7) Cancellazione dall’Albo per trasferimento (n. 1) Pareri su note di onorari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi 200 pareri su note di onorari: (omissis) 410 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 410 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ADUNANZA DEL 20 LUGLIO 2010 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonchè i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Proc. disc. n. 8103 nei confronti dell’Avv. (omissis) Varie ed eventuali - Il Consigliere Nesta riferisce su due questioni relative all’utilizzo degli indirizzi di posta elettronica, tratti dall’Albo, da parte di colleghi candidati in competizioni elettorali. Il Consiglio, rilevato che le informazioni oggetto di mail non hanno carattere commerciale o pubblicitario ma solo messaggi di natura elettorale, ritiene allo stato lecito l’utilizzo della posta elettronica. - Il Consigliere Nesta riferisce sulla doglianza proveniente dall’Avv. (omissis) circa i ritardi con i quali la Banca d’Italia onora, come terzo pignorato, le ordinanze di assegnazione dei crediti in sede esecutiva. Il Consiglio delibera di porre agli atti la segnalazione, non vertendo su questioni di propria specifica competenza. Proc. disc. n. 8037 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8086 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8050 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8041 nei confronti dell’Avv. (omissis) Proc. disc. n. 8039 nei confronti dell’Avv. (omissis) Varie ed eventuali - Il Consigliere Di Tosto riferisce sulla pratica aperta a seguito della segnalazione del Signor (omissis) rilevando che in essa si chiede la nomina di un avvocato, come tale inammissibile, non rientrando nelle competenze consiliari. Il Consiglio ne prende atto e dispone che l’istanza venga posta agli atti. - Il Consigliere Di Tosto riferisce sulla nota della Dr.ssa (omissis), Giudice di Pace di Roma, pervenuta il 24 giugno scorso con la quale segnala il comportamento, a suo avviso non del tutto urbano, posto in essere da due colleghi in occasione di altrettante udienze. Siccome la segnalazione, che appare più il frutto di un risentimento personale che non un esposto disciplinare, non appare sollevare profili deontologici di rilevanza, propone che la nota venga posta agli atti. Il Consiglio ne prende atto e approva. Proc. disc. n. 8098 nei confronti dell’Avv. (omissis) ADUNANZA DEL 22 LUGLIO 2010 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Audizione Avv. (omissis) - parere n. 1432/ FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 411 411 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO 2010 Proc. disc. n. 7957 nei confronti dell’Avv. (omissis) Comunicazioni del Presidente - Il Presidente comunica che il 15 luglio scorso, accompagnato dal Consigliere Segretario e dal Consigliere Graziani, si è recato ad assistere al quadrangolare di calcio a otto organizzato per fini di beneficienza dall’Associazione romana per la Pace e dall’Associazione Magistrati romani. La manifestazione, che si deve alla mirabile intuizione del Collega Andrea De Petris con l’ausilio organizzativo dei Colleghi Simona De Petris e Marco Ieradi, è stata indetta per contribuire ad aiutare la realizzazione del progetto “Grajau”, che deriva dal nome dell’insediamento abitativo nella periferia di San Paolo in Brasile, dove ha sede il Centro educativo “Santa Dorotea”. Il progetto mira a togliere i bambini dalla strada, consentendo loro di frequentare un oratorio, sopiti appunto delle suore dorotee. La manifestazione è stata presentata dal giornalista Rai Iacopo Volpi ed è stata impreziosita dalla partecipazione di calciatori di fama. Le Associazioni organizzatrici hanno ringraziato il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma per il sostegno ottenuto. Il Presidente riferisce, inoltre, che la somma raccolta è stata di euro 19.000,00. Il Consiglio ne prende ne atto e ringrazia. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 14 luglio 2010, con la quale fissata per il 30 luglio prossimo, alle ore 10.30 presso la sede di Via del Governo Vecchio, l’incontro del gruppo di lavoro sui Consigli Giudiziari e chiede di confermare la presenza dei Consiglieri designati. Il Consiglio invita i Consiglieri Cipollone e Cerè a prendere parte all’incontro. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. 412 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Bruno Piacci, Consigliere Segretario dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, pervenuta in data 14 luglio 2010, accompagnatoria della delibera del 6 luglio 2010 con la quale esprime dissenso alla proposta del Ministro della Giustizia Alfano di assegnare nuove competenze ai notai in materia di separazioni coniugali. Il Consiglio delega i Consiglieri Arditi di Castelvetere e Fasciotti a predisporre un’ulteriore delibera, rispetto a quella già adottata, che stigmatizzi il tentativo di introdurre la norma contestata. - Il Presidente riferisce sulla nota del Dott. Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di Appello di Roma, pervenuta in data 16 luglio 2010, con la quale comunica l’orario di apertura al pubblico delle Cancellerie della Corte per il periodo feriale 2010, a partire dal 23 luglio 2010. Il Consiglio ne prende atto e delibera la pubblicazione sul sito istituzionale. - Il Presidente riferisce sulla nota del Dott. Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di Appello di Roma, pervenuta in data 14 luglio 2010, con la quale trasmette il verbale della riunione della Commissione di Manutenzione della Corte di Appello di Roma del 18 giugno 2010. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 14 luglio 2010, con la quale sollecita l’invio delle osservazioni sulla bozza di regolamento sulle specializzazioni forensi. Il Consiglio delega il Consigliere Segretario allo studio della bozza di regolamento. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Anna Maria Barbante, Coordinatore dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio, accompagnatoria del verbale della riunione tenutasi lo FORO ROMANO 3-4/2010 412 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO scorso 15 luglio presso la Cassa Nazionale Forense per programmare eventi in materia di previdenza e assistenza da diffondere presso gli Ordini distrettuali. Il Consiglio reitera il proprio invito a riallacciare rapporti istituzionali corretti con l’Unione Distrettuale del Lazio e delega i Consiglieri Barbantini, Condello e Fasciotti a curare la predisposizione del protocollo d’intesa con l’Unione stessa. - Il Presidente, con riferimento alla questione del rilascio dei locali della sede secondaria del Consiglio di Via Valadier, reitera l’invito a tutti i Consiglieri ad attivarsi al fine di proporre soluzioni alternative. - Il Presidente e il Consigliere Condello comunicano che hanno inserito nella Commissione di Diritto Fallimentare e Procedure Concorsuali gli Avv.ti Marco Lucente e Carlo Priolo. Il Consiglio ne prende atto e approva. Comunicazioni del Consigliere Segretario - Il Consigliere Segretario comunica che il Presidente della Seconda Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha invitato caldamente l’Ordine degli Avvocati di Roma a farsi parte diligente con i propri iscritti i quali, per le udienze di discussione del merito dei ricorsi, pur essendo udienze pubbliche, non usano indossare la Toga. I colleghi interessati hanno replicato che sarebbe opportuno che il Consiglio mettesse a disposizione della Sezione, che poi provvederebbe alla relativa custodia, almeno due toghe, atteso che gli avvocati amministrativisti, di norma, non usano portare con sè la Toga da studio e non essendoci, al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, un servizio di noleggio di Toghe. Il Consigliere Segretario ha potuto constatare che le due Toghe ora presenti nella Sezione, messe a disposizione molti anni fa dalla Società Italiana degli Avvocati Amministrativisti, sono logore e strappate, comunque indegne alla funzione. Propone, dunque, che il Consiglio consegni al Presidente della Sezione due Toghe di ex Consiglieri, come recentemente fatto per la Sezione Societaria del Tribunale Civile di Roma. Il Consiglio autorizza il Consigliere Segretario a reperire due Toghe tra quelle in disuso e, in difetto, ad acquistarne di nuove per la consegna alla Seconda Sezione del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avv.ti Francesco Angelini, Massimo Angelini, Enrico Anzidei, Ferdinando Barucco, Francesco Barucco, Tommaso Berardi, Valeria Calviello, Giampaolo D’Angelo, Eugenio Della Valle, Raffaele Gullo, Maria Moccia, Daniela Orlandi, Virginia M. De Los A. Pellegrini, Roberto Scambelluri, Francesca Veroli, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. Segreteria Aut. alle notifiche dirette n. 15 - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 15 luglio 2010, accompagnatoria dei risultati della valutazione dei sistemi giudiziari europei promossa dalla “The European Commission for the Efficiency of Justice (C.E.P.E.J.) nel periodo 2004-2008. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 413 413 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 15 luglio 2010, con la quale trasmette le osservazioni dell’Associazione Nazionale Forense alla bozza di regolamento sulle specializzazioni forensi. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Francesca Mesiti del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 15 luglio 2010, accompagnatoria del verbale della riunione del 10 luglio scorso del Comitato Organizzatore del XXX Congresso Nazionale Forense di Genova. Rileva che anche i Consiglieri Vaglio e Di Tosto, inseriti in un primo elenco fatto circolare alla riunione del 10 luglio come designati dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana in alcune Commissioni congressuali di studio, sono stati poi inseriti nell’elenco definitivo come designati dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, come del resto gli altri Consiglieri dell’Ordine. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulle note dell’Avv. Ester Perifano, Segretario Generale dell’Associazione Nazionale Forense, pervenute in data 16 e 19 luglio 2010, con le quali chiarisce la posizione dell’Associazione in merito alle opinioni espresse sulla bozza del regolamento sulle specializzazioni forensi trasmessa dal Presidente del Consiglio Nazionale Forense il 25 giugno scorso. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 15 luglio 2010 con la quale, per sollecitare i nodi irrisolti della manovra economica e del processo civile, nonchè della riforma forense e mediaconciliazione, comunica lo stato di agitazione e l’assemblea per il giorno 23 luglio 2010 e una settimana di protesta dall’11 al 16 ottobre 414 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 2010. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Frosinone, pervenuta in data 15 luglio 2010, con la quale trasmette la delibera assunta il 13 luglio 2010 sui criteri di designazione dei delegati al Consiglio Nazionale Forense. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota della Sig.ra Maria Luisa Carucci, titolare della Sala Avvocati ubicata presso le Sezioni Civili della Corte di Appello di Roma, con la quale comunica l’interruzione del servizio per ferie dal 2 al 31 agosto 2010. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota delle Signore Laura Di Cesare e Simona Giobbi, titolari della Sala Avvocati ubicata nell’Edificio B della Città Giudiziaria di P.le Clodio, con la quale comunicano l’interruzione del servizio per ferie dal 1° al 31 agosto 2010. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sul controricorso per Cassazione presentato innanzi alle Sezioni Unite Civili dall’Avv. (omissis), notificato il 14 luglio 2010, contro il Consiglio Nazionale Forense e la Equitalia Gerit S.p.A., nonchè nei confronti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, per resistere al ricorso notificato il 16 giugno 2010 con il quale è stato chiesto il regolamento di giurisdizione in relazione alla controversia pendente fra le stesse parti dinanzi all’Ufficio del Giudice di Pace di Roma. Il Consiglio ne prende atto, rinviando ogni decisione sul problema del contributo dovuto al Consiglio Nazionale Forense, dai colleghi non cassazionisti, all’esito del relativo giudizio. FORO ROMANO 3-4/2010 414 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Dott. Michele Proietti, Vice Direttore Generale della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense, pervenuta in data 20 luglio 2010, con la quale comunica di aver reso disponibile nel sito internet, nella Sezione Area Riservata ai Consigli dell’Ordine, la funzione per comunicare i dati relativi ad avvocati iscritti ma non ancora conosciuti dalla Cassa. Tale funzione affianca ma non sostituisce la comunicazione di nuove iscrizioni, cancellazioni o variazioni tra gli Ordini forensi e la Cassa di Previdenza. Il Consiglio ne prende atto e manda all’Ufficio Iscrizioni per l’utilizzo di detta funzione. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Prof. Giuseppe Iannello, Presidente dell’Unione degli Ordini Forensi della Calabria, pervenuta in data 20 luglio 2010, accompagnatoria della delibera con la quale esprime ferma e vibrata protesta alla manovra del Governo nella parte in cui istituisce la figura dell’ausiliario del Giudice nel processo civile. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Marco Ubertini, Presidente della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense, pervenuta in data 19 luglio 2010, con la quale informa di aver sottoscritto una convenzione con la Banca Popolare di Sondrio per la concessione di prestiti a tassi agevolati a favore degli avvocati iscritti alla Cassa e chiede che la notizia venga pubblicata sul sito. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Prof. Piero Guido Alpa, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, pervenuta in data 19 luglio 2010, con la quale comunica la proroga del termine al 6 settembre 2010 per l’invio di osservazioni alla bozza di regolamento sulle specializzazioni forensi la cui presentazione avverrà durante l’assemblea indetta per il 18 settembre prossimo. Il Consiglio ne prende atto. Approvazione dei verbali nn. 33 e 34 delle adunanze del 15 e del 20 luglio 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva i verbali nn. 33 e 34 delle adunanze del 15 e del 20 luglio 2010. Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue: Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati (n.13) Variazioni Elenco speciale (n.2) Cancellazioni dall’Albo per decesso (n.1) Cancellazioni dall’Albo a domanda (n.6) Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n.1) Iscrizioni nel Registro dei Praticanti Avvocati (n.13) Iscrizioni nel Registro dei Praticanti Avvocati abilitati (n.1) Abilitazioni (n.7) Revoche abilitazioni per decorrenza termini (n.4) Cancellazioni dal Registro dei Praticanti Avvocati per trasferimento (n.1) FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 415 415 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Nulla-osta al trasferimento di Praticanti Avvocati (n. 3) Certificati di compimento della pratica forense (n.17) Comunicazioni dei Consiglieri - I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Fasciotti comunicano che l’Avv. Nicolò Grisolia ha fatto richiesta per essere inserito nella Commissione Famiglia, Minori e Immigrazione ed essere escluso dalla Commissione Diritto Fallimentare e Procedure Concorsuali. Il Consiglio ne prende atto e approva. - I Consiglieri Cerè e Cipollone riferiscono sulla seduta di ieri del Consiglio Giudiziario dove si è trattato, tra l’altro, della drammatica situazione della Prima Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma. Nell’approfondire la problematica il Presidente del Tribunale, nel ringraziare l’Ordine di Roma per aver contribuito a sollevare la questione, ha comunicato di aver deciso di assegnare due magistrati alla predetta Sezione già assegnati alla Quinta Sezione Civile, con conseguente variazione tabellare. Inoltre, il Consiglio Giudiziario ha deciso di rimettere l’esame delle problematiche, oggetto di specifica doglianza, direttamente al Ministro della Giustizia. I relatori si impegnano a riferire, nel prossimo mese di settembre, gli esiti di un monitoraggio che eseguiranno sulle eventuali ulteriori disfunzioni riscontrate, invitando i colleghi a segnalare eventuali disorganizzazioni al riguardo. Il Consiglio ne prende atto. - I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono che, con decorrenza dal 15 luglio 2010, sono state apportate le variazioni grafiche del sito internet istituzionale deliberate dal Consiglio in una precedente adunanza. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia i due 416 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Consiglieri delegati. - I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono di avere comunicato alla Dirigenza dell’Ufficio Notificazioni Esecuzioni Protesti di Roma l’approvazione della messa a disposizione di un contributo economico deliberato dal Consiglio per portare a compimento il progetto di visualizzazione via internet degli atti disponibili agli sportelli di restituzione dopo la notificazione. E’ stato, altresì, acquisita la rappresentazione schematica di un progetto predisposto da un’azienda fornitrice dell’U.N.E.P. di Roma per il settore informatico, riguardante le ipotesi di implementazioni apportabili alle strutture informatiche del servizio notificazioni atti civili. Al fine di approfondire i dettagli di tale progetto, è stato fissato uno specifico incontro per il giorno 28 luglio 2010, presso la Dirigenza dell’U.N.E.P. di Roma, in concomitanza con l’annunziata venuta a Roma del Responsabile della predetta azienda. I Consiglieri Condello e Graziani provvederanno, quindi, a relazionare al Consiglio riguardo a quanto emergerà in occasione di tale incontro. Il Consiglio ne prende atto. - I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono dell’incontro avuto nella giornata del 16 luglio scorso con il Dott. Sergio Auriemma, Magistrato incaricato dal Procuratore Generale presso la Procura Generale della Corte dei Conti di confrontarsi per individuare una modalità di interazione con gli avvocati tramite la posta elettronica certificata. Nel corso dell’incontro è emersa la grande disponibilità dell’Ufficio Giudiziario al riguardo, accompagnata dalla volontà di addivenire a un libero scambio di informazioni (tra Procura e difensori) tramite PEC, iniziando dagli avvisi inerenti gli atti più consueti (depositi, conclusioni, pareri, memorie, ecc.) sulla base della libera adesione degli avvocati a tale iniziativa. Al fine di meglio seguire le finalità sottese a tale pro- FORO ROMANO 3-4/2010 416 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO getto, è stata, quindi, rappresentata l’idea di addivenire alla stipula di un protocollo tra la Procura Generale presso la Corte dei Conti e il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Il Consiglio ne prende atto invitando i due Consiglieri delegati a visionare in anteprima il testo dell’eventuale protocollo di intesa e di voler previamente riferire al Consiglio. - I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono del grande apprezzamento mostrato dai colleghi per i sei eventi formativi in tema di Posta Elettronica Certificata e Processo Civile Telematico, tenutisi nelle giornate del 12 e 26 maggio, 9 e 23 giugno, 14 e 21 luglio 2010, tutti presso la Sala Conferenze del Centro Studi del Consiglio. L’esperienza di tali seminari ha dimostrato che gli avvocati hanno partecipato alle sessioni con grande partecipazione, apprendendo le nozioni basilari per l’utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici e ponendo quesiti (in appositi momenti di dialogo) cui è stata data immediata risposta, con beneficio di apprendimento di tutti i presenti. Tali considerazioni e le numerose richieste sopraggiunte ai Componenti della Commissione Informatica da parte dei colleghi, hanno indotto i Consiglieri Condello e Graziani a organizzare ulteriori seminari formativi in tema di Posta Elettronica Certificata e Processo Civile Telematico, da tenersi presso la Sala Conferenze del Centro Studi del Consiglio, nelle giornate di mercoledì 29 settembre, 13 e 27 ottobre, 10 e 24 novembre, dalle ore 12.30 alle ore 14.30, con attribuzione di n. 2 crediti formativi ai partecipanti. Relatori saranno sempre i Componenti della Commissione Informatica. Il Consiglio approva. - Il Consigliere Graziani riferisce in ordine alla richiesta del Centro Elaborazione Dati della Corte di Appello di Roma (Presidente Dott. Mauro Lambertucci) che, con comunicazione del 6 luglio 2010, chiedeva l’elenco dei recapiti di posta elettronica certificata e di fax degli avvocati iscritti nell’Albo tenuto da questo Consiglio. Il Consigliere Graziani rileva che, riguardo al fax, la normativa nulla dispone. In ordine alle PEC dei colleghi, la legge professionale forense (R.D.L. n.1578/33) in vigore così dispone: “Nell’albo è indicato, oltre al codice fiscale, l’indirizzo di posta elettronica certificata comunicato ai sensi dell’art. 16, comma 7, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2. Gli indirizzi di posta elettronica certificata ed i codici fiscali, aggiornati con cadenza giornaliera, sono resi disponibili per via telematica al Consiglio nazionale forense ed al Ministero della giustizia nelle forme previste dalle regole tecniche per l’adozione nel processo civile e nel processo penale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”. Trattandosi, quindi, di dati pubblici, il Consigliere Graziani suggerisce che alla richiesta del Centro Elaborazione Dati della Corte di Appello di Roma sia dato positivo riscontro, nello spirito di massima collaborazione tra le Istituzioni. Il Consiglio approva e manda l’Ufficio Affari Generali per riscontrare la richiesta, in ciò coaudivato dal Consigliere Graziani. - Il Consigliere Graziani comunica di avere chiamato a fare parte della Commissione Giovani e Sportello, gli Avv.ti Walter Mastropasqua e Giuseppe Mazzuti. Il Consiglio ne prende atto e approva. - Il Consigliere Graziani rileva che, sovente, le richieste di pareri di congruità avanzate al Consiglio dai colleghi sono strutturate secondo criteri individuali, che non consentono di acquisire un’immediata percezione dello svolgimento delle attività per le quali si chiede l’intervento del Consiglio. Anche in previsione di acquisire dati su supporto informatico, appare invece opportuno invitare i colleghi a fornire al Consiglio dati strutturati, onde faci- FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 417 417 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO litare l’evasione del lavoro. Per fare ciò, appare attualmente sufficiente che la presentazione della richiesta di parere sia accompagnata da un modulo riassuntivo compilato a cura della parte istante. Il Consiglio delibera di porre all’ordine del giorno della prossima adunanza la discussione sull’approvazione di una scheda standard per la richiesta di rilascio dei pareri di congruità su note di onorari. Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Proc. disc. n. 8044 nei confronti dell’Avv. (omissis) Designazione componente al Consiglio Nazionale Forense - Il Consigliere Cipollone chiede di anticipare il punto 18 dell’ordine del giorno sull’elezione del Consigliere Nazionale Forense in quanto deve allontanarsi per motivi familiari. A questo punto prende la parola il Presidente il quale esprime al Consiglio una dichiarazione di voto. Il Presidente ricorda che, negli ultimi anni, tale nomina –così come venne gestita- suscitò una pletora di sgradevoli polemiche, anche aspre e, tra rifiuti, rinunzie, sostituzioni e altro, l’immagine dell’Ordine forense romano ha subìto grave nocumento. Viceversa, quando il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, nello scorso biennio, espresse la nomina di un Collega di spessore, di riconosciute qualità e di grandissima esperienza politico/forense, l’Avv. Paolo Berruti, si è tornati ai fasti e al valore che tale incarico ha sempre ricoperto nella storia del- 418 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd l’Ordine di Roma. Vieppiù, l’Avv. Paolo Berruti, in questo periodo, ha dato prova di grande capacità tale da ottenere riconoscimenti da tutti i Consiglieri Nazionali forensi. Per questi motivi, anche alla luce dell’esigenza che Roma possa auspicare di avere un Consigliere Nazionale che rivesta una carica in seno al Consiglio Nazionale Forense –cosa che non avviene dai lontani primi anni ’90ripropone la candidatura dell’Avv. Paolo Berruti, auspicando che si possa ambire, stavolta, a un voto unanime evitando candidature strumentali ma dando, così, un’immagine di coesione dell’Istituzione. Il Consigliere Barbantini condivide pienamente le opinioni del Presidente e ha avuto conferma direttamente dal Prof. Avv. Piero Guido Alpa della bravura del Collega Berruti e si associa alla proposta del Presidente. Il Consigliere Segretario, il Consigliere Tesoriere e i Consiglieri Arditi di Castelvetere, Cipollone, Condello, Fasciotti, Graziani e Rossi condividono appieno la proposta del Presidente chiedendo allo stesso di procedere alle operazioni di voto. Il Consigliere Cerè, preso atto della proposta da parte della maggioranza consiliare di eleggere nuovamente l’Avv. Paolo Berruti, nulla obiettando sulle qualità dell’ottimo Collega e sul lavoro che egli ha svolto nell’interesse dell’Avvocatura, porta a conoscenza del Consiglio la certa disponibilità del Prof. Avv. Carmine Punzi, che si è già detto onorato della sua candidatura a rappresentare l’Avvocatura romana e dell’intero Distretto del Lazio, certamente pronto a convergere su una così prestigiosa rappresentanza in seno al Consiglio Nazionale Forense, soprattutto in tempi di severe e contestate riforme processuali. Rappresentanza che sarebbe offerta da un Professore Emerito di diritto processuale civile che ha da poco concluso la sua carriera didattica presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” ma non certo quella scientifica, avendo da pochissimo pubblicato la seconda FORO ROMANO 3-4/2010 418 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO edizione del suo Manuale di Diritto Processuale Civile, aggiornato sulle riforme, ed essendo fondatore e Presidente dell’Istituto Superiore di Studi sull’Arbitrato (I.S.S.A.), con grandissima esperienza sul tema della mediazione-conciliazione. Ricorda anche, essa Consigliere Cerè, che il Prof. Avv. Carmine Punzi è più volte intervenuto, su invito del Consigliere Segretario Murra e di tutto il Consiglio, a svolgere nella nostra Aula Avvocati la sua Lectio Magistralis che tanto ha affascinato centinaia di colleghi intervenuti. Rileva, inoltre, che la nomina del Prof. Avv. Carmine Punzi, come rappresentante del Lazio, sarebbe veramente gradita a tutto il Distretto che ha, invece, manifestato il suo scontento per non aver trovato unitariamente e concordemente con il Consiglio di Roma accordo sul nominativo. Invita, pertanto, i Consiglieri a esprimere il loro voto per il Prof. Avv. Carmine Punzi, per la sua indiscussa fama accademica ma, anche e soprattutto, in considerazione della sua prestigiosa carriera forense e dell’impegno già dimostrato in seno al Consiglio Giudiziario e al Consiglio dell’Ordine capitolino. Il Consigliere Cipollone, dichiara di non aver nulla in contrario alla candidatura del Prof. Avv. Carmine Punzi, che è eminente giurista, ma anche l’Avv. Paolo Berruti, oltre a meriti scientifici, ha ottenuto sul campo più di una medaglia e ha in più occasioni dimostrato il suo valore, il che è la migliore prova di attitudine a svolgere la funzione. Il Consigliere Segretario si dice onorato che il Prof. Avv. Carmine Punzi abbia manifestato al Consigliere Cerè (che non ricorda, peraltro, presente, alla menzionata Lectio Magistralis) la propria disponibilità a ricoprire la carica in oggetto e non può che associarsi alle espressioni di grande stima che sono state poco fa riferite sull’insigne Giurista (del quale, peraltro, egli Segretario è un allievo e collaboratore sul piano scientifico da venti anni). Tuttavia tale disponibilità, riferita solo oggi dal Consigliere Cerè, giorno della nomina, è piuttosto intempestiva, stante il fatto che la maggioranza dei Consiglieri si era da tempo mostrata incline all’ipotesi di rinnovo del Collega Avv. Paolo Berruti. Il Consigliere Fasciotti si associa a quanto detto dal Consigliere Segretario. Il Consigliere Tesoriere e i Consiglieri Graziani e Rossi esprimono le stesse perplessità rilevate dal Consigliere Segretario e insistono perchè si voti così come indicato dal Presidente. Il Consigliere Vaglio, aggiunge che un personaggio della levatura del Prof. Avv. Carmine Punzi potrebbe far ambire al delegato del distretto laziale l’attribuzione di una carica in seno al Consiglio Nazionale Forense. Il Presidente è costretto a smentire tale assunto, meravigliandosi che il Consigliere Vaglio non conosca le procedure del Consiglio Nazionale Forense, atteso che il neo eletto al Consiglio Nazionale Forense non può aver, per prassi ultradecennale, attribuita alcuna carica. Il Consigliere Vaglio prende atto. Aggiunge, infine, il Presidente che la candidatura del Prof. Avv. Carmine Punzi gli giunge come una vera e propria novità, avendo veduto il prestigiosissimo Accademico in un recente incontro conviviale e avendo con lo stesso un rapporto personale di legame di sincera amicizia, si meraviglia che nulla sia trapelato anticipatamente nè a se stesso nè al Consigliere Segretario che anch’esso ha consolidati rapporti di stima e di accademia con l’insigne Giurista. Il Presidente si chiede, senza alcuno spirito polemico, se l’iniziativa del Consigliere Cerè sia stata preventivamente rappresentata al Prof. Avv. Carmine Punzi oppure si sia trattato di un’iniziativa personale dell’ultim’ora. Il Consigliere Segretario si associa a quanto espresso dal Presidente. Si procede a votazione mediante scheda segreta distribuita a tutti i Consiglieri presenti. Indi si effettua lo scrutinio. FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 419 419 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Lo scrutinio dà il seguente risultato: - Avv. Paolo Berruti voti 11; - Prof. Avv. Carmine Punzi voti 3. Il Consiglio, dato atto, designa quale Componente del Consiglio Nazionale Forense del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma l’Avv. Paolo Berruti, mandando all’Ufficio di comunicare la presente delibera, che dichiara immediatamente esecutiva, al Consiglio Nazionale Forense. Proc. disc. n. 8119 nei confronti dell’Avv. (omissis) Audizione Avv. (omissis) - parere n. 832/ 2010 Proc. disc. n. 7746 nei confronti dell’Avv. (omissis) Pareri su note di onorari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi n.64 pareri su note di onorari: (omissis) ADUNANZA DEL 29 LUGLIO 2010 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, il Consigliere Tesoriere Francesco Gianzi, nonché i Consiglieri Alessandro Cassiani, Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Paolo Nesta, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Mauro Vaglio, Livia Rossi, Donatella Cerè, Pietro Di Tosto, Cristiana Arditi di Castelvetere. Comunicazioni del Presidente - Il Presidente propone di svolgere un’ultima adunanza consiliare prima delle sosta estiva mercoledì 4 agosto p.v. alle ore 12.00 per svolgere le funzioni ordinarie. Il Consiglio ne prende atto e delibera di 420 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd fissare la prossima adunanza per il giorno 4 agosto 2010 alle ore 12.00. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Associazione Nazionale Magistrati Amministrativi - A.N.M.A., pervenuta in data 26 luglio 2010, diretta al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Berlusconi e a molte altre Personalità politiche, con la quale comunica di proseguire lo “sciopero bianco” per protestare contro l’imposizione delle misure contenute nella manovra economica in corso di esame presso la Camera dei Deputati, contro l’entrata in vigore del D. Lgs. n. 53/2010, contenente misure per il miglioramento dell’efficacia delle procedure di ricorso in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici e contro l’approvazione del nuovo codice del processo amministrativo. Il Consiglio ne prende atto. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Rosa Valentino, Presidente dell’Associazione Donne Giuriste Italia - Sezione Roma, accompagnatoria del programma provvisorio del convengo che si terrà il prossimo 27 ottobre sul tema “Riforma dell’Ordinamento Professionale, la donna madre nelle professioni giuridiche. “Figlio che nasce, lavoro che lasci?”. Il Consiglio delega a partecipare i Consiglieri Arditi di Castelvetere e Rossi. - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. (omissis), pervenuta in data 22 luglio 2010, con la quale si dichiara disponibile ad accogliere presso il suo studio i volumi di Storia e di Diritto Romano della Biblioteca del Consiglio, provvedendo a proprie spese al loro trasferimento, in previsione della prossima chiusura della sede di Via Valadier. Il Consiglio, allo stato, sospende l’esame dell’istanza. - Il Presidente riferisce sulla nota del Dott. Paolo De Fiore, Presidente del Tribunale Ordi- FORO ROMANO 3-4/2010 420 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO nario di Roma, pervenuta in data 19 luglio 2010, accompagnatoria del provvedimento relativo alle modalità per la convalida degli arresti e giudizi per direttissima della Sezione distaccata di Ostia dal 23 luglio al 15 settembre 2010. Il Consiglio ne prende atto. Cancellazioni dall’Albo per decesso Cancellazioni dall’Albo a domanda (n.1) (n.2) Cancellazione dall’Albo per trasferimento (n.2) - Il Presidente riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio De Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 20 luglio 2010, con la quale sollecita il versamento della quota associativa annuale dell’Ordine forense romano. Il Consiglio delega all’esame i Consiglieri Di Tosto e Vaglio, pregandoli di riferire alla prima adunanza successiva alla ripresa dopo la pausa estiva. Iscrizioni nel Registro dei Praticanti Avvocati (n.22) Iscrizioni nel Registro dei Praticanti Avvocati abilitati (n.1) Abilitazioni (n.7) Revoche abilitazioni per decorrenza termini (n.4) - Il Presidente propone che ogni qualvolta si conferisce un incarico professionale, defensionale o consulenziale a un collega per rappresentare il Consiglio, l’Ordine si impegni a effettuare un regalo (una penna, un piatto d’argento, et similia) che rammenti l’impegno profuso gratuitamente dal proprio difensore. Con ciò riconoscendo anche l’opera svolta di recente dai Colleghi Paolo Berruti, Piero d’Amelio, Antonio Masi e Giovanni Crisostomo Sciacca. Il Consiglio approva e delega per l’incombente il Consigliere Tesoriere. Cancellazioni dal Registro dei Praticanti Avvocati a domanda (n.1) Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue: Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati (n. 24) Nulla-osta al trasferimento di Avvocati (n.3) Cancellazioni dal Registro dei Praticanti Avvocati per trasferimento (n.4) Certificati di compimento della pratica forense (n.23) Audizione Dott. (omissis) - iscrizione Albo Avvocati - art. 30 L.P. - Il Consigliere Barbantini riferisce sull’istanza di iscrizione nell’Albo degli Avvocati, ex art. 30 L.P., del Dott. (omissis), convocato per l’odierna adunanza, alle ore 15.30. Il Consigliere Barbantini riferisce che il Dott. (omissis) non è presente. Il Consiglio, dopo ampia discussione, alla luce delle perplessità manifestate da vari Consiglieri, delibera di richiedere un apposito parere sulla questione al Consiglio Nazionale Forense. Comunicazioni del Consigliere Segretario - Il Consigliere Segretario comunica che FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 421 421 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO sono in avanzato stato le trattative con le Organizzazioni Sindacali dei Dipendenti, i cui rappresentanti sono stati incontrati anche il 26 luglio u.s., per la stipula del primo contratto decentrato di Ente. L’attuale sistema del trattamento economico accessorio deve essere interamente rivisto giacchè è oramai chiaramente fuori norma e, risalendo al gennaio 2005, dovrà essere aggiornato. In particolare sono contemplati incentivi “a pioggia” (indennità di presenza, premio di produttività, ecc.) sostanzialmente eguali per tutti, ciò è ormai in contrasto con la normativa di rango primario e con il Contratto Nazionale di Lavoro. Quindi occorrerà rimodulare il fondo per il trattamento incentivante in modo da essere coerenti con le norme cogenti in materia. Oltre a ciò il Consigliere Segretario, in ciò assistito anche dal consulente del lavoro del Consiglio, prevede un incremento per l’indennità di cassa, una disciplina per la formazione, un ritocco alle indennità di posizione organizzativa e, soprattutto, un graduale scorrimento nelle aree e tra le aree, in modo da continuare a garantire un futuro di carriera al personale più meritevole. Il Consiglio, dato atto, autorizza il Consigliere Segretario a proseguire nelle trattative e a siglare lo schema di contratto decentrato. - Il Consigliere Segretario comunica che una volta sottoscritto il contratto di lavoro per i dipendenti occorrerà procedere da subito a svolgere un corso di formazione per consentire la partecipazione alle selezioni interne del predetto personale, sulle materie del procedimento amministrativo e del testo unico sul pubblico impiego. Mentre, con riferimento alla prima materia, egli si impegna a svolgere in prima persona i corsi, ovviamente gratuitamente, per la seconda occorrerà individuare un formatore esperto, cui corrispondere un compenso massimo, per l’intero corso sul T.U. n. 165/2001, di Euro 500,00. Il Consiglio, dato atto, approva e delega il Consigliere Segretario all’individuazione del- 422 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd l’altro docente e alla stesura del programma dei corsi. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avv.ti Andrea Beato, Paola Cimei, Monica Consalvi, Vito Cozzoli, Federico D’Aiuto, Filippo Garroni, Fabio Fava, Brando Matteo Fiori, Vittorio Davide Flumeri, Francesco Lanatà, Roberto Marraffa, Viviana Ricci, Andrea Rosito, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. Segreteria Aut. alle notifiche dirette n. 13 - Il Consigliere Segretario riferisce sul comunicato stampa dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuto in data 22 luglio 2010, relativo all’eliminazione dell’autonomia della casse professionali intervenuta con la manovra economica approvata dal Senato. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario riferisce sul ricorso proposto dai Signori (omissis) avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio contro il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e l’Avv. (omissis), pervenuto in data 24 luglio 2010, per l’annullamento -previa idonea misura cautelare- del parere di congruità su note di onorari n. 371/2010 emesso in data 8 aprile 2010. Il Consiglio delibera di costituirsi in giudizio al fine di sollevare il difetto di giurisdizione e nomina quale difensore l’Avv. Federico Tedeschini presso lo studio del quale elegge domicilio, in Roma, Largo Messico n. 7. FORO ROMANO 3-4/2010 422 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota della BC Congressi S.r.l., Società organizzatrice del XXX Congresso Nazionale Forense di Genova, pervenuta in data 26 luglio 2010, accompagnatoria della comunicazione del Segretario Generale del Congresso, Avv. Stefano Savi, del programma preliminare dei lavori e della scheda di registrazione e informazioni generali. Si apre la discussione alla quale intervengono il Consigliere Condello, il Consigliere Di Tosto, il Consigliere Segretario, il Consigliere Tesoriere, il Consigliere Vaglio, il Presidente e il Consigliere Rossi. Il Consigliere Condello, in particolare, opina che sarebbe il caso di modificare la delibera assunta sul regime delle spese di partecipazione al Congresso, imputando al Consiglio anche quelle del pernottamento, così come previsto e attuato da tutti gli Ordini d’Italia. Il Consigliere Di Tosto si dichiara contrario e propone che intanto si debbano prenotare le cabine, provvedendo il Consiglio ad anticipare le spese per i delegati, fermo restando che questi una volta eletti dovranno restituire la quota del pernottamento anticipata dall’Ordine. Il Consigliere Segretario ritiene inopportuno modificare la precedente delibera e si mostra d’accordo con quanto sostenuto dal Consigliere Di Tosto. Il Consigliere Tesoriere richiama l’attenzione di tutti che la contrazione delle spese per il Congresso è stata considerata una sorta di atto di responsabilità da parte del Consiglio, nel cui bilancio al momento non esistono fondi a sufficienza per pagare, oltre alle quote di iscrizione, anche quelle delle cabine, per cui sarà necessario effettuare una variazione. Il Consigliere Vaglio sostiene che sia indispensabile prenotare sin da subito le cabine, atteso che egli –avendo partecipato alle sessioni preparatorie dell’organizzazione del Congresso presso il Consiglio Nazionale Forense– sa per certo che le cabine del pacchetto low cost sono talmente poche (una trentina) che si esauriranno prestissimo. Le altre, un po’ più costose, potranno essere prenotate dai congressisti non delegati e quindi non essere più disponibili a breve. Si dichiara contrario alla modifica della delibera già presa sul carico delle spese. Il Presidente sostiene che si potrebbe pensare ad una soluzione per la quale i Consiglieri sostengano in proprio le spese di pernottamento, mentre ai delegati queste siano versate dall’Ordine. Il Consigliere Rossi per coerenza esprime la propria posizione contraria alla modifica della precedente deliberazione sul riparto delle spese, pur osservando che non vi sarebbe nulla di male, visto che tutti gli Ordini pagano per i propri delegati, che il Consiglio assuma gli oneri anche dei pernottamenti. Il Consigliere Nesta fa presente che sin dall’inizio aveva manifestato la propria opinione favorevole all’accollo delle spese da parte del Consiglio, per le ragioni abbondantemente riferite nell’adunanza del 1° luglio scorso dove fu assunta la deliberazione che oggi si propone di modificare. Il Consiglio, considerato che occorre prenotare tempestivamente le cabine sulla nave Costa e che se si tenesse fede alla precedente decisione -secondo la quale le spese che debbono essere sostenute dall’Ordine per i delegati sono limitate alla sola quota di iscrizione escluse quelle di pernottamento- si determinerebbero problemi logistici (legati all’impossibilità di prenotare le cabine prima dell’esito delle votazioni fissate al 22 settembre 2010) delibera, con il voto contrario del Consigliere Segretario, del Consigliere Tesoriere e dei Consiglieri Cassiani, Graziani, Di Tosto, Rossi e Vaglio, di modificare la propria decisione del 1° luglio 2010. In questo senso dispone che il Consiglio assuma le spese non solo di iscrizione ma anche di pernottamento (pacchetto low cost) per tutti i delegati, escluse le spese di FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 423 423 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO viaggio ed eventuali integrazioni di soggiorno (a carico del delegati). Ove il delegato eletto che non intendesse più (o non potesse) partecipare al Congresso è tenuto a inviare la propria formale rinuncia entro 5 giorni prima dell’inizio del Congresso: in difetto, non consentendo ad alcun altro di partecipare, dovrà rimborsare al Consiglio la quota di iscrizione e di pernottamento. Dà mandato all’Ufficio Amministrazione di effettuare le iscrizioni e le prenotazioni per i delegati e per i Consiglieri. Il personale amministrativo consiliare che assisterà i delegati è fissato in due unità. - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Francesco Figliomeni, Presidente dell’Associazione di Solidarietà Planet Onlus, pervenuta in data odierna, con la quale chiede il patrocinio morale per il progetto di acquisto di una apparecchiatura sanitaria da donare al Dipartimento di Scienze Ginecologico-Ostetriche e Scienze Urologiche dell’Università La Sapienza di Roma e un contributo economico per la realizzazione del progetto stesso. Riferisce che l’inziativa verrà presentata nel corso di una conferenza stampa il 1° ottobre p.v., mentre la donazione dell’apparecchiatura avverrà dopo qualche settimana nel corso di una serata conviviale alla quale chiede di partecipare numerosi. Il Consiglio concede il patrocinio morale all’iniziativa e, motu proprio, viste le altissime finalità rappresentate, delibera di concedere un contributo economico di euro 1.500,00 a favore dell’Associazione organizzatrice. Visita squadra over 35 che ha partecipato alla XV Edizione “Mundiavocat” in rappresentanza dell’Ordine di Roma - Alle ore 16.00 vengono ammessi in Aula gli Avvocati Maurizio D’Agosto, Saverio Menniti, Paolo Morganti, Stefano Pantalani e Gianluca Tognozzi in rappresentanza della squadra che ha partecipato al recente Mundiavocat. 424 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Il Presidente rievoca le gesta della squadra romana che nel Torneo, svoltosi in Turchia (la manifestazione calcistica più importante del mondo che è riservata agli avvocati, arrivata alla XV edizione, salvo per la versione Master, over 40, che è giunta alla II), si è particolarmente distinta. Prende la parola, a nome della squadra, l’Avv. Tognozzi, il quale ringrazia per l’invito e per il contributo consiliare che è servito per l’iscrizione. Racconta l’esperienza svolta i Turchia (la squadra è stata eliminata ai rigori agli ottavi di finale, giungendo dodicesima su trentadue compagini) e dona al Consiglio un quadro dove sono inserite le maglie e i gagliardetti delle squadre avversarie incontrate. Ringrazia l’Avv. Luca Montanari, allenatore della squadra, che oggi non ha potuto partecipare. Il Consigliere Cipollone ricorda, a questo punto, il suo primo Mundiavocat svoltosi nel 1982 in Marocco, raccontando qualche simpatico aneddoto. Il Consiglio ringrazia vivamente i simpatici Colleghi calciatori. Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Graziani riferisce in ordine alla richiesta del Consiglio Nazionale Forense di disporre per via telematica dell’Albo degli Avvocati con gli indirizzi di P.E.C. e i codici fiscali. L’articolo 4 comma 3 della legge n. 24 del 22 febbraio 2010 (di conversione del Decretolegge n. 193 recante Misure urgenti per la digitalizzazione della Giustizia), dopo aver sancito che le notificazioni e le comunicazioni processuali relative alle procedure concorsuali e quelle al consulente saranno effettuate a mezzo Posta Elettronica Certificata (PEC), sostituisce il secondo comma dell’articolo 16 del Regio Decreto-legge 27 novembre 1933, n.1578, convertito con modificazioni, dalla legge 22 gennaio 1934, introdotto dal comma 5 dell’art.51 della legge 6 agosto 2008, n.133. La norma, inoltre, prevede che i Consigli FORO ROMANO 3-4/2010 424 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO dell’Ordine forense oltre ad aggiornare gli Albi con gli indirizzi di PEC e i codici fiscali degli iscritti, li rendano “disponibili per via telematica al Consiglio Nazionale Forense e al Ministero della Giustizia nelle forme previste dalle regole tecniche” per l’adozione nel processo telematico “delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”. Per le operazioni di comunicazione dei dati, il Consiglio Nazionale Forense ha stabilito una procedura di trasmissione a mezzo P.E.C. dell’Albo tramite un file firmato digitalmente alla casella P.E.C. [email protected]. Per snellire le operazioni, appare opportuno che il Presidente del Consiglio (legalmente unico legittimato ad apporre la firma digitale al file contenente l’Albo da trasmettersi) provveda a indicare la casella P.E.C. del Consiglio dalla quale verrà effettuato l’invio, nonchè deleghi altri (dipendenti o Consiglieri dell’Ordine) che provvedano in sua vece all’adempimento di apposizione della firma digitale. Suggerisce, pertanto, che vengano a ciò delegati il Consigliere Segretario e il Funzionario gerarchicamente preposto al personale del Consiglio, oltre eventuali altre identità di personale di fiducia del Presidente stesso. Parimenti, indica l’esigenza di dotare tali delegati di strumento per apposizione di firma digitale, ove non ne siano già muniti. Il Consiglio delibera di approvare la proposta, mandando all’Ufficio Affari Generali, sotto il coordinamento del Consigliere Graziani, di curare gli incombenti relativi. - Il Consigliere Graziani riferisce che, d’intesa con i Componenti della Commissione Giovani e Sportello, ha organizzato un convegno (in tema di ordinamento forense, finalizzato ad illustrare le figure e le attività del Consiglio Nazionale Forense e dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, in vista del XXX Congresso Nazionale Forense di Genova e in relazione ai giovani avvocati. Per tali fini, il Consigliere Graziani chiede la concessione della Aula consiliare per mercoledì 15 settembre 2010, dalle 14.00 alle 16.00 e la concessione di 2 crediti formativi per la partecipazione al convegno (della prevista durata di 2 ore). Il Consigliere Graziani riferisce, altresì, che ravvisato il successo degli altri convegni organizzati dalla Commissione Giovani e Sportello in tema di previdenza e di ordinamento forense, verranno organizzati nuovi eventi formativi della durata di 2 ore ciascuno nelle successive date del 20 ottobre (in tema di previdenza forense) e 17 novembre (in tema di ordinamento forense), della prevista durata di 2 ore ciascuno. Il Consiglio approva. - Il Consigliere Rossi comunica di avere integrato i Componenti della Commissione Formazione e Crediti Formativi con l’Avv. Paola Chiovelli. Il Consiglio ne prende atto e approva. Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Lo stesso elenco reca anche i nominativi dei richiedenti non ammessi al patrocinio a spese dello Stato. Iscrizione nell’Albo in custodia dell’Ordine di Roma degli Avvocati che hanno conseguito l’iscrizione in Spagna - Il Consigliere Vaglio, sulla questione delle lauree ottenute in Spagna da Praticanti italiani e sui cd. “Avvocati stabiliti”, ricorda che il Consiglio dell’Ordine nell’adunanza del 30 luglio 2009 aveva deliberato quanto segue: «Il Consigliere Vaglio, riprendendo un tema precedentemente affrontato dal Presidente Cassiani, riferisce che alcuni Avvocati romani hanno segnalato la continua campagna pubblicitaria della Cepu che invita, dietro compenso per la prestazione dei propri “servizi FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 425 425 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO didattici e burocratici”, i laureati in giurisprudenza a far “omologare” la laurea italiana a quella spagnola e, conseguentemente, ad ottenere l’abilitazione alla professione forense in tale Paese europeo, nel quale fino al 30 ottobre 2011 non è necessario superare alcun esame per essere iscritto nell’Albo degli Avvocati. Infatti, in forza del D. Lgs. n. 96/01 che ha recepito la Direttiva 89/48/CEE (oggi 2005/ 36), chi è abilitato ad esercitare la professione di avvocato in uno degli Stati membri dell’Unione Europea, può iscriversi nell’Albo italiano come avvocato “stabilito” ed esercitare la professione per tre anni, per poi essere regolarmente integrato nell’Albo professionale senza sostenere alcuna prova d’esame. Sul punto si è pronunciata in data 25 giugno 2009 la Commissione Consultiva del Consiglio Nazionale Forense, che ha ritenuto applicabili anche per l’iscrizione nell’Albo degli Avvocati i principi stabiliti dalla recente sentenza della Corte di Giustizia Europea 29 gennaio 2009, C/311/06, e più precisamente: 1) non vi è il diritto al riconoscimento dei diplomi di cui alla direttiva 89/48/CEE quando l’interessato non ha sostenuto nello Stato di rilascio del titolo alcun esame nè ha acquisito alcuna esperienza professionale; 2) è da escludere la possibilità di iscrivere negli Albi professionali soggetti i quali, nel corso di una duplice procedura di riconoscimento di titoli di studio e titoli professionali, non abbiano acquisito esperienza nello svolgimento di attività professionale all’estero; 3) la domanda di riconoscimento di un titolo professionale, al quale però non corrisponda alcuna effettiva esperienza concreta da riconoscersi, mina il diritto degli Stati a prevedere forme di particolare qualificazione per l’accesso alle attività professionali e, quindi, dà luogo ad un abuso di diritto; 4) è possibile rifiutare l’iscrizione nell’Albo qualora sia accertato il carattere artificioso del percorso che ha portato l’istante alla relativa richiesta. 426 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Il Consigliere Vaglio ritiene che il Consiglio dell’Ordine debba prendere una decisa posizione sul fenomeno e rendere pubblico che non iscriverà nell’Albo degli Avvocati di Roma alcun italiano che abbia ottenuto la laurea in Spagna o in Paesi europei per i quali non è previsto un esame di abilitazione per lo svolgimento della professione se, a seguito di una approfondita istruttoria, emerga il carattere artificioso del percorso che ha portato alla richiesta di iscrizione. Questa scelta costituisce una tutela di tutti gli iscritti, che hanno superato in Italia l’esame di abilitazione e che non possono essere equiparati a chi utilizza tali scorretti sotterfugi per aggirare i requisiti di accesso alla professione richiesti nel nostro Paese. Il Consigliere Cipollone fa presente che analogo provvedimento è stato assunto dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino che ha basato la delibera proprio sull’”abuso di diritto”, commesso dai richiedenti. Prende la parola il Consigliere Segretario Conte il quale rileva che tale argomento è ora che venga affrontato con risoluta efficacia e determinata severità dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Propone ai Consiglieri presenti di deliberare che tale percorso venga considerato inammissibile e/o ostativo all’iscrizione nell’Albo degli Avvocati di Roma. I Consiglieri Di Tosto, Fasciotti e Nesta precisano che oltretutto la possibilità di far iscrivere nell’Albo degli Avvocati coloro che hanno ottenuto la laurea in questo modo, determina una disparità di trattamento tra chi può e chi non può permettersi le spese necessarie a tale scopo e, pertanto, esortano il Consiglio ad assumere una ferma posizione contro questo abuso di diritto. Il Presidente Cassiani e i Consiglieri Arditi di Castelvetere e Murra suggeriscono di inserire la presente delibera sul sito web dell’Ordine e di comunicarla a tutti gi altri Consigli dell’Ordine affinchè possano decidere se adeguarsi o meno alla posizione del Consiglio FORO ROMANO 3-4/2010 426 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO dell’Ordine degli Avvocati di Roma. I Consiglieri presenti si associano. Il Consiglio delibera di considerare inammissibile l’iscrizione nell’Albo degli Avvocati di laureati italiani che abbiano ottenuto la laurea in Spagna -e siano conseguentemente abilitati in tale Paese all’esercizio della professione di avvocato- ove venga accertato il carattere artificioso del percorso che ha portato l’istante alla relativa richiesta poiché questo integrerebbe un abuso di diritto». Detta delibera, prosegue il Cons. Vaglio, non è mai stata revocata e, quindi, non è necessario nessun altro provvedimento sul punto. Il Consigliere Vaglio ritiene che il Consiglio si dovrebbe far chiarire dal Consigliere Barbantini, Responsabile dell’Ufficio Iscrizioni, le modalità con cui ha applicato tale delibera e svolto fino a oggi l’attività istruttoria per ciascuna iscrizione (come Avvocati stabiliti) dei praticanti possessori dei titoli conseguiti in Spagna, anche tenuto conto che il Consiglio ha provveduto alle iscrizioni, accogliendo le sue proposte e confidando ogni volta sulla sua preventiva accurata valutazione. Il Consigliere Barbantini riferisce che la sua posizione è ferma a quella contenuta nella propria relazione presentata venti giorni fa. Il Consigliere Vaglio ricorda ancora il contenuto della delibera consiliare già adottata nel luglio del 2009, che non è stata mai modificata. Il Consigliere Condello chiede di sapere quanti sono gli avvocati, che hanno conseguito il titolo in Spagna, iscritti a Roma. Il Consigliere Barbantini risponde che il numero si aggira intorno alle 90 unità. Il Presidente chiede di sapere quali sono le ragioni per le quali non si debba procedere all’iscrizione. Il Consigliere Condello si appella alla circostanza che debba essere fatta un’istruttoria rigorosa sull’accertamento dell’effettivo svolgimento della professione forense in Spagna (sul punto richiama vari pareri di alcuni Consigli degli Ordini forensi, del Consiglio Nazionale Forense, una decisione della Corte di Giustizia che ha effetto erga omnes, essendo interpretativa). Chiede, quindi, che intanto si proceda alla sospensione delle iscrizioni e precisa che, comunque, secondo la Corte di cassazione, è ben possibile procedere alla revoca delle iscrizioni effettuate. Il Consigliere Barbantini rileva che se un Paese membro non richiede il superamento di un esame di Stato e rilascia un titolo abilitativo, che è valido sull’intero territorio europeo, non si può poi impedire l’iscrizione all’Albo. Il Consigliere Condello osserva che a prescindere dal titolo abilitativo occorre comunque verificare se si è svolta effettivamente l’attività di avvocato in Spagna. Il Consigliere Nesta richiama le conclusioni che il Collega Izzo ha rassegnato nel proprio parere reso al Consiglio Nazionale Forense. Non può essere cioè un “escamotage” la normativa europea per essere esonerati, i candidati, dal dover sostenere l’esame abilitativo. Il Consiglio, dato atto, delibera: a) di sospendere le iscrizioni per iniziare a eseguire le istruttorie necessarie; b) di convocare coloro i quali sono stati iscritti sino a ora ex art. 6 D. L.vo n. 96 del 2001 delegando il Consigliere Barbantini a predisporre una lista che verrà suddivisa equamente tra tutti i Consiglieri i quali provvederanno alle audizioni personali degli iscritti ed alla conseguente istruttoria entro trenta giorni dalla prima adunanza ordinaria di settembre; c) di prevedere che i criteri guida che ispireranno le audizioni citate dovranno essere preventivamente predisposti dai Consiglieri Barbantini e Condello, e approvati nell’adunanza del 9 settembre 2010, in una con la delibera complessiva sulla materia; d) delega il Consigliere Segretario a predisporre un comunicato stampa da rimettere alle maggiori agenzie nel quale viene messo in evidenza quanto sopra deliberato. FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 427 427 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Relazione sulle richieste dei pareri di congruità su note di onorari dal n. 2529 al n. 2535 richieste dall’Avv. (omissis) - Il Consigliere Nesta fa presente che dalla relazione presentata dalla Collega Cerè, peraltro incompleta nella parte del dispositivo, si evincerebbe la proposta di rigettare in toto la richiesta di parere a firma dell’Avv. (omissis). Trattasi di soluzione oggettivamente poco comprensibile, giacchè semmai si dovrebbe arrivare a una decurtazione ma non certo a una reiezione integrale della richiesta. Il Presidente, condividendo le considerazioni del Consigliere Nesta, osserva che non è certo la prima volta che il Consigliere Cerè assume un atteggiamento, con riferimento alle pratiche di opinamento sulle parcelle, singolare e ingiustificato; così come del resto è avvenuto nell’adunanza scorsa, nella quale si è fatta trovare colpevolmente e gravemente impreparata, esponendo l’intero Consiglio, davanti al richiedente, visibilmente accortosi del fatto, a una figura squalificante, neppure degna di commento. A tal proposito egli ha ricevuto dal Consigliere Segretario una lettera riservata, diretta in primis alla stessa Consigliere Cerè, con la quale si stigmatizza, giustamente, tale episodio, della quale lettera oggi –per rispetto della medesima Collega Cerè (che è assente dall’adunanza senza neppure aver avvisato di tale sua mancata presenza, come invece sarebbe sempre buona regola che ella facesse)– non si dà lettura. Il Consigliere Segretario non solo condivide le perplessità manifestate dal Collega Nesta, ma fa rilevare ai Consiglieri che detta relazione del Consigliere Cerè, con riguardo al “numero” degli atti defensionali allegati dall’Avv. (omissis) alla propria istanza di parere, non si danno mai certezze, in relazione alla esatta quantità di detti atti, ma solo ipotesi e presunzioni (il concetto di “sembra” ricorre infatti a ogni piè sospinto; “la memoria sembra essere una”; “la difesa sembra essere affida- 428 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd ta solo ad un atto” e così discorrendo). Dunque: delle due l’una: o il relatore ha esaminato le carte oppure no (ed i molti “sembra” utilizzati deporrerebbero per la seconda ipotesi). Ma, in ogni caso, egli deve pervenire a un giudizio, quanto meno sul “numero” degli atti defensionali esistenti nel carteggio, che non lasci spazio a condizionali, supposizioni, congetture, verosimiglianze. Se il ricorso è uno, “è” (non “sembra”) uno. Il Consiglio, dato atto, delibera che il Consigliere Cerè riesamini l’intero carteggio e presenti una relazione degna di tale nome. Incarico ad avvocati per la correzione degli elaborati della Scuola Forense “Vittorio Emanuele Orlando”: proposta di compenso - Il Consigliere Rossi rileva l’ennesima strumentale scorrettezza posta in essere dal Consigliere Vaglio attraverso l’invio di e-mail a tutti i colleghi. Questi i fatti: Nella scorsa adunanza del 22 luglio il Consigliere Condello –con l’adesione della stessa Consigliere Rossi- ha proposto di prevedere un gettone di presenza per i colleghi che svolgeranno le operazioni di correzione dei numerosi elaborati frutto delle prove scritte sostenute dai discenti della Scuola Forense “Vittorio Emanuele Orlando”. Si tratterebbe di una somma modesta, a puro titolo di rimborso spese, in considerazione dell’elevato numero di prove scritte previste nel semestre e dell’impegno derivante dalle centinaia di elaborati da correggere. In ogni caso si è soprasseduto sull’argomento rinviandolo all’ordine del giorno dell’adunanza del 29 luglio 2010. Domenica 25 luglio molti colleghi hanno ricevuto una e-mail del Consigliere Vaglio che, nel riferire la circostanza, affermava che “prestare la propria opera gratuitamente in favore del Consiglio dell’Ordine deve essere considerata da ciascun iscritto un onore” oltre che “un arricchimento personale e che FORO ROMANO 3-4/2010 428 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO arricchisce il proprio curriculum”. In virtù di ciò, dicendosi convinto della disponibilità di molti colleghi a “svolgere il servizio gratuitamente e con entusiasmo” invitava coloro che siano “in possesso della necessaria competenza e spirito di servizio” a farsi avanti, onde poter comunicare i nominativi dei volontari al Consiglio nell’odierna adunanza. Questa ormai ricorrente “politica del doppio binario” (Consigliere da una parte, istigatore delle folle contro il Consiglio dall’altra) va decisamente condannata. Non è ammissibile che qualunque comunicazione, anche semplicemente informativa, venga divulgata strumentalmente per mettere in cattiva luce l’operato del Consiglio. Nè, tanto meno, è ammissibile gettare ombre sull’operato dei colleghi che da anni si prodigano per l’Istituzione. E’ altamente scorretto che un Consigliere, al termine dei lavori del giovedì, si precipiti a invadere le caselle di posta elettronica dei colleghi divulgando in maniera distorta notizie peraltro riservate perchè oggetto di verbali non ancora approvati. E’ un volgare malvezzo che tenta di riproporre, nella politica forense, l’attuale malcostume della politica “vera”, con la differenza che l’Ordine non è il Parlamento, che non ci sono partiti e che non si può nè si deve ragionare costantemente ed esclusivamente in chiave di ritorno elettorale. Quanto al merito, che è oggetto di separata discussione all’ordine del giorno, la comunicazione in questione evidenzia tutte le lacune di conoscenza che è lecito aspettarsi da chi tale settore non conosce, non pratica e non coordina permettendosi indebite intromissioni nel lavoro altrui. Il Consigliere Rossi chiede che venga posta all’ordine del giorno apposita discussione concernente i doveri dei Consiglieri in ordine alla riservatezza delle sedute consiliari e alle modalità di comunicazione dei lavori del Consiglio onde stroncare, una volta per tutte, l’atteggiamento di chi, evidentemente insoddisfatto del ruolo marginale che si è autoimposto, non perde occasione per screditare quella stessa Istituzione di cui è espressione. I Consiglieri Condello e Rossi informano il Consiglio che sono stati effettuati i primi due moduli del primo semestre della Scuola Forense. Hanno partecipato a ogni lezione 250 praticanti e hanno eseguito e consegnato l’elaborato 130 per il primo modulo di diritto civile e 137 per il modulo di diritto penale. Gli elaborati in civile sono stati distribuiti ad alcuni colleghi componenti del Comitato scientifico e sono in fase di correzione anche con l’attiva partecipazione dell’Avv. Costanza Acciai. Tutti i colleghi stanno svolgendo, come hanno già fatto negli anni precedenti, l’attività a titolo gratuito. Con riferimento alla correzione dei compiti e stata predisposta una scheda per la valutazione dell’elaborato. Ogni compito dovrà essere esaminato e corretto secondo i seguenti criteri: - corretta comprensione della traccia adeguata esposizione della fattispecie - individuazione dell’argomento centrale; (0-1-2- Scarso, 3-4 Insufficiente, 5-6 Sufficiente, 7-8 Buono, 9 Ottimo) - corretta impostazione degli elementi di diritto e giurisprudenziali; - capacità espositive - corretta forma sintattico linguistica - capacità argomentative - corretta esposizione logico lessicale - attenzione per l’interlocutore - coerenza - corretta impostazione delle conclusioni. Voto complessivo. Informazione per il candidato. Capacità di analisi e comprensione del testo. Preparazione teorica. Capacità di ricerca. Sintesi argomentativa fra fatto e diritto. Capacità espositive (chiarezza, sintesi, forma, italiano). Abilità argomentative (connessioni logico lessicali, pertinenza, coerenza). Altro. E’ possibile ipotizzare, per gli altri 10 moduli, la consegna e la conseguente correzione di altri 1.500 compiti o, addirittura un numero superiore di elaborati con una conseguente FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 429 429 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO enorme attività da svolgere per la correzione e l’elaborazione delle schede di valutazione. I Consiglieri Condello e Rossi ripropongono al Consiglio quanto già fatto nella precedente adunanza ed oggi all’ordine del giorno, e cioè di selezionare 10 colleghi, scegliendoli tra i vincitori della Conferenza dei Giovani Avvocati degli ultimi anni, per far svolgere detta gravosa e qualificata attività, riconoscendo un rimborso spese di euro 1.000,00. La spesa totale di euro 10.000,00 sarà prelevata dalla voce prevista nel bilancio per la Scuola Forense. I Consiglieri Condello e Rossi evidenziano che nessun’altra spesa è posta a carico del Consiglio e che i componenti del Comitato scientifico, i tutor e i collaboratori della Scuola hanno svolto e svolgeranno le attività di docenza e di supporto a titolo gratuito. I Consiglieri Condello e Rossi evidenziano due fatti: a) il verbale dell’adunanza del 22 luglio 2010, riguardante la comunicazione fatta al Consiglio, è del seguente preciso tenore: “I Consiglieri Condello e Rossi informano il Consiglio che la Scuola Forense “Vittorio Emanuele Orlando” ha già svolto il primo modulo. Hanno partecipato in media oltre 200 praticanti e alla prova scritta hanno consegnato 130 elaborati. Gli elaborati devono essere corretti con uno schema di criteri uniformi e con una relazione informativa per ogni candidato. Considerando i 12 moduli relativi al primo semestre, si può ipotizzare la correzione di un migliaio di elaborati. Questa attività non può essere svolta dai docenti perchè già impegnati nella preparazione delle lezioni e appare necessario individuare un gruppo di colleghi per lo svolgimento di detta attività, riconoscendo loro un gettone”; b)a seguito di detto verbale, che si sarebbe dovuto sottoporre ad approvazione oggi, il Consigliere Vaglio ha inviato il 25 luglio una comunicazione a mezzo mail agli avvocati romani, dal seguente preciso tenore: “Cari Colle- 430 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd ghi, la ‘Scuola Forense’ del Consiglio dell’Ordine ha meritoriamente organizzato un programma didattico di preparazione all’esame di abilitazione 2010 per circa 200 praticanti, suddiviso in due fasi di preparazione, rispettivamente per l’esame scritto (con 10 prove) e per quello orale. Il Comitato ‘Scientifico-Docenti’ è composto da oltre 50 membri. Fin qui l’iniziativa merita il plauso di tutti noi. Tuttavia, sento il dovere di informare Voi tutti che nell’adunanza di giovedì scorso i Consiglieri Condello e Rossi, Coordinatori della Scuola, hanno richiesto che il Consiglio stanzi una somma di 1.000,00 euro per ciascuno dei colleghi deputati alla correzione dei compiti. Pur essendo convinto, in generale, che i denari spesi in favore della categoria siano benedetti, in questo caso si corre il rischio di abbandonare una consuetudine preziosa. Infatti, prestare la propria opera gratuitamente in favore del Consiglio dell’Ordine deve essere considerato da ciascun iscritto un onore, oltre che un privilegio. Nel caso specifico, poi, essere chiamati a correggere le prove scritte, determina un accrescimento personale ed arricchisce il proprio curriculum. Sono convinto che vi siano decine di Colleghi romani disponibili a svolgere questa attività gratuitamente e con entusiasmo. Perciò attendo la comunicazione di disponibilità ad accettare l’incarico da parte di chi sia in possesso della necessaria competenza e spirito di servizio, in modo da proporne i nominativi alla prossima adunanza del Consiglio di giovedì 29 luglio. Grazie per l’impegno che vorrete dedicare in favore di tutti noi. Esso sarà un esempio contagioso e, contemporaneamente, un preciso messaggio a chi amministra i nostri soldi. Con l’occasione Vi auguro buone vacanze anche se l’invio delle newsletter non si interromperà del tutto. Mauro Vaglio”. Da ciò emerge in modo incontestabile che FORO ROMANO 3-4/2010 430 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO il Consigliere Vaglio: 1) ha violato il dovere di segretezza che caratterizza le adunanze consiliari; 2) ha trasmesso informazioni distorte al solo fine di crearsi un consenso elettorale; 3) ha tentato di danneggiare l’immagine dei Consiglieri Condello e Rossi e di tutta la Scuola Forense; 4) ha creato tra i destinatari della email l’idea che i Componenti del direttivo della Scuola Forense e i collaboratori avrebbero avuto un compenso e che tutto ciò avrebbe determinato una spesa di oltre 50.000,00 euro a carico del Consiglio, in assoluto contrasto con il principio noto che l’attività di docenza e supporto che viene prestato alla Scuola Forense è a titolo gratuito. I Consiglieri Condello e Rossi invitano formalmente il Consigliere Vaglio a inviare agli avvocati romani una e-mail di rettifica, precisando l’esatta portata della comunicazione fatta all’adunanza del 22 luglio 2010, che è ancor oggi priva di formale approvazione. Il Consigliere Rossi fa rilevare che il punto di partenza dal quale muove il Consigliere Vaglio è distorto, nel senso che egli strumentalmente presume che vi sia un tentativo di cooptazione di docenti dall’esterno per beneficiare, mediante corresponsione di compensi, colleghi arbitrariamente selezionati. Il Consigliere Vaglio, senza accettare alcuna provocazione sul punto, ribadisce la propria contrarietà allo stanziamento di un contributo in denaro per chi effettuerà la correzione delle prove scritte per la Scuola Forense poichè prestare la propria opera in favore del Consiglio dell’Ordine deve essere considerato da ciascun iscritto un onore, oltre che un privilegio. Nel caso specifico, poi, essere chiamati a correggere le prove scritte determina un accrescimento personale e arricchisce il proprio curriculum. Alla scorsa adunanza il Consigliere Condello aveva espressamente chiesto agli altri Consiglieri di indicare dei nominativi di colleghi disponibili a correggere i compiti a pagamento. Al contrario, in questi giorni, si sono offerti per assumere tale incarico gratuitamente numerosissimi colleghi, tra cui alcuni che hanno già svolto le funzioni di commissario d’esame, professori universitari e colleghi con esperienza ultra ventennale. Tra i seguenti nominativi, ove il Consiglio lo ritenesse necessario, l’Ufficio di Segreteria potrà verificare il curriculum di ciascuno e sceglierne un numero sufficiente per una correzione veloce ed efficace: Mario Albano, Marcello Anastasio Pugliese, Giovanni Angeloni, Giacomo Augenti, Giovanni Barone, Stefano Briotti, Maurizio Brizzolari, Simone Bulgarelli, Ademo Buzzi, Gian Roberto Caldara, Olga Campli, Pier Paolo Carbone, Massimo Carcione, Oreste Carracino, Maria Carsana, Francesco Catarci, Anna Laura Cavalsassi, Ivano Cimatti, Andrea Ciocca, Eugenio Cipolla, Emanuele Coglitore, Cristian Conti, Irma Conti, Simone Cruciani, Pancrazio Cutellè, Marco Di Lotti, Andrea Falcetta, Ione Ferranti, Fabrizio Forcinella, Monica Frediani, Michele Gabriele, Carlo Giacchetti, Alessia Giordano, Cinzia Giordano, Massimo Gruarin, Giuseppe Gugliuzza, Valentina Guzzanti, Gianfranco Liuzzi, Marco Longari, Fabio Giuseppe Lucchesi, Mario Lupis, Alfredo Marino, Antonio Marino, Roberto Mariotta, Roberto Maria Meola, Mauro Monaco, Chiara Moraschi, Enrico Morigi, Carmela Musolino, Aldo Napoletano, Giuseppe Natale, Francesco Notari, Paola Ottaviani, Claudia Pacini, Vieri Paoletti, Anna Patania, Patrizia Pavone, Stefano Pellegrini, Francesco Pisenti, Mariateresa Elena Povia, Antonio Maria Quaranta, Barbara Rauccio, Riccardo Riva, Francesca Sesti, Luca Roberto Sevardi, Valeria Silla, Giulio Simeone, Susanna Spafford, Isidoro Sperti, Mario Stagliano, Andrea Sticca, Antonella Tassi, Paolo Todaro, Caterina Tosatti, Riccardo Tuccini, Paolo Voltaggio, Andrea Zanello, Massimiliano Zuccaro. Il Consigliere Vaglio auspica, in ogni caso, che i predetti colleghi vengano ringraziati dal Consiglio per la loro disponibilità a impegnar- FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 431 431 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO si in favore dell’Avvocatura Romana. I Consiglieri Condello e Rossi prendono atto che il Consigliere Vaglio non intende rettificare le distorte informazioni inviate ed evidenziano al Consigliere Vaglio che su analoga questione è intervenuto il Consiglio Nazionale Forense con la decisione n. 16/1987 precisando: “Le sedute del Consiglio dell’Ordine non sono pubbliche: vige quindi il principio della segretezza e della riservatezza. E’ anche meglio che non siano rivelati il contenuto delle disamine, i voti dei componenti o come si sia giunti alla maggioranza che ha assunto la deliberazione. Costituisce quindi illecito disciplinare esternare i presunti orientamenti degli altri consiglieri durante le sedute del Consiglio, con valutazioni oltretutto offensive per i singoli, non veritiere e con disdoro per l’intero Ordine” (cfr. C.N.F. 21 febbraio 1987 n. 16). Il Consigliere Tesoriere dichiara di sposare in pieno le considerazioni del Consigliere Rossi e stigmatizza il continuo, perenne e sprezzante atteggiamento del Consigliere Vaglio, il quale continua a violare i segreti dell’adunanza, prima che i verbali siano approvati. Il Consigliere Vaglio specifica che, senza la sua comunicazione all’Avvocatura romana, oggi si sarebbe deliberato di concedere il contributo ai correttori dei compiti della Scuola Forense. Il Consigliere Vaglio, anche solo per il fatto di aver sventato questa possibilità, dichiara di essere estremamente soddisfatto della propria scelta e che sarà valsa la pena ancora una volta di ricevere un esposto disciplinare a Perugia. Il Consigliere Rossi reagisce con veemenza, insieme al Presidente e ad altri Consiglieri, alle illazioni del Consigliere Vaglio, il quale è in palese malafede quando asserisce che oggi, grazie alla sua comunicazione, si sarebbe sventato un abuso, continuando in un atteggiamento di falso vittimismo che ovviamente egli spenderà al di fuori dell’Aula nelle sua oramai solite comunicazioni via mail. 432 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Il Consigliere Rossi, visibilmente alterata, alle ore 17.30 esce dall’Aula. Il Consigliere Arditi di Castelvetere contesta il contegno visibilmente sfrontato del Consigliere Vaglio. Il Consigliere Fasciotti contesta la veridicità dei fatti riportati dal Consigliere Vaglio atteso che il Consiglio non aveva assolutamente ancora preso alcuna decisione al riguardo nè deciso alcuna spesa. Il Consigliere Di Tosto contesta che debba essere una squadra predeterminata a correggere i compiti della Scuola Forense, osservando che è la prima volta che si prevede uno stanziamento economico per i colleghi che correggeranno i compiti. Il Consigliere Condello rileva che se questa è la prima volta è solo perchè prima d’ora non si correggevano i compiti scritti, che come detto sono migliaia. Il Consigliere Segretario è profondamente dispiaciuto del contegno assunto in questo biennio dal Consigliere Vaglio con il quale, nel biennio precedente, ha condiviso una comunione di intenti anche perchè egli aveva un atteggiamento assolutamente diverso, in Aula, critico ma leale. Dal 19 febbraio scorso, invece, il Consigliere Vaglio, durante i lavori consiliari, è praticamente silente, avulso dal dibattito, non partecipa quasi mai alle discussioni limitandosi a formulare espressioni di voto, salvo poi a utilizzare i giorni infrasettimanali per fornire agli iscritti informazioni di parte e certamente distorte, il cui filo rosso conduttore è quello del personale vittimismo (dimenticando che, nel marzo scorso, quando si dovevano distribuire le cariche e i Coordinamenti delle Commissioni egli era deliberatamente assente dal Consiglio, per unilaterale decisione di autosospensione). Invita il Consigliere Vaglio ad accantonare per qualche mese i propri interessi personali, a essere propositivo e ad astenersi dall’apparire un martire (immagine, peraltro, cui nessuno crede di certo, neppure i destinatari delle sue comunicazio- FORO ROMANO 3-4/2010 432 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO ni), atteso che il Consiglio ha bisogno dell’apporto collaborativo di tutti e non di Componenti desiderosi di fare delle imboscate a danno della stessa Istituzione. Il Presidente, seppur con amarezza, condivide in pieno quanto osservato dal Consigliere Segretario. Il Consiglio, sospesa ogni decisione sul merito della vicenda della correzione degli elaborati scritti dei partecipanti alla Scuola Forense “Vittorio Emanuele Orlando”, (omissis). Approvazione del verbale n. 35 dell’adunanza del 22 luglio 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva il verbale n. 35 dell’adunanze del 22 luglio 2010. Pratiche disciplinari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono state distribuite a tutti i Consiglieri le bozze dei provvedimenti di archiviazione e di apertura di procedimento disciplinare che verranno discusse nella prossima adunanza. Pareri su note di onorari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza sono stati espressi n. 19 pareri su note di onorari: (omissis) ADUNANZA DEL 4 AGOSTO 2010 All’adunanza hanno partecipato il Presidente Antonio Conte, il Consigliere Segretario Rodolfo Murra, nonchè i Consiglieri Giovanni Cipollone, Goffredo Maria Barbantini, Sandro Fasciotti, Domenico Condello, Alessandro Graziani, Cristiana Arditi di Castelvetere. Comunicazioni del Presidente - Il Presidente ringrazia i Consiglieri Mur- ra, Arditi di Castelvetere, Barbantini, Cipollone, Condello, Fasciotti e Graziani per aver assicurato la loro presenza che consente l’espletamento dell’odierna adunanza e che permetterà, non solo le attività ordinarie ma, soprattutto, di non far trovare un carico di lavoro onerosissimo alla ripresa post feriale. - Il Presidente propone al Consiglio di deliberare la stampa di un manifesto sulla questione dei laureati in giurisprudenza che acquisiscono il titolo di “abogado” in Spagna, nel quale inserire anche la notizia dell’apertura di una pratica presso il Consiglio Nazionale Forense nei riguardi della pubblicità ingannevole della Società Cepu. Il Consiglio approva la stampa del manifesto da affiggere a settembre. - Il Presidente comunica di aver predisposto un proprio editoriale che verrà ospitato, come di consueto, nel Foro Romano. Distribuisce detto documento ai presenti, anche al fine di acquisire il parere sull’opportunità di trasmetterlo via mail ai colleghi iscritti alla ripresa delle attività. Il Consiglio approva la proposta. - Il Presidente comunica di aver scritto una lettera di congratulazioni al nuovo Primo Presidente della Corte di Cassazione e comunica che intende, a settembre, invitarlo in una adunanza del Consiglio. Il Consiglio ne prende atto e si associa. Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati; iscrizioni nel Registro dei Praticanti; abilitazioni; cancellazioni; nulla-osta per il trasferimento; certificati di compiuta pratica - Il Consigliere Barbantini relaziona sulle pratiche di iscrizione e di cancellazione, sui nulla-osta al trasferimento e sui certificati di compiuta pratica. All’esito il Consiglio delibera quanto segue: FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 433 433 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO Iscrizioni nell’Albo degli Avvocati (n.5) Passaggi dall’Elenco speciale all’Albo ordinario (n.1) Cancellazioni dall’Albo a domanda (n.4) Iscrizioni nel Registro dei Praticanti Avvocati (n.6) Abilitazioni (n.3) Revoche abilitazioni per decorrenza termini (n.2) Certificati di compimento della pratica forense (n.16) Approvazione del verbale nn. 36 dell’adunanza del 29 luglio 2010 - Dato atto che a ciascun Consigliere ne è stata consegnata copia, il Consiglio approva il verbale n. 36 dell’adunanza del 29 luglio 2010. recuperi, sulla formazione ecc. Tale contratto presuppone che a settembre, anche a seguito della definizione di nuovi incombenti assegnati all’Ordine degli Avvocati (si pensi a quelli sulla mediazione), si dovrà procedere ad una revisione della dotazione organica, in grado di permettere la copertura dei posti vacanti, residuati dalle procedure di avanzamento di aree riservate al personale interno, mediante concorsi pubblici. Solo allora il percorso di riqualificazione potrà dirsi completato. Il Consiglio ne prende atto, approva e ringrazia il Consigliere Segretario. Autorizzazioni ad avvalersi delle facoltà previste dalla legge 21 gennaio 1994 n.53 Il Consiglio - Viste le istanze presentate dai seguenti professionisti: Avv.ti Francesca Andracchio, Caterina Gambioli, Pietro Pulcini, autorizza i professionisti sopraindicati, ai sensi dell’art. 7 della Legge n.53/1994, ad avvalersi delle facoltà di notificazione previste dalla citata legge. Varie ed eventuali - Il Consiglio delega i Consiglieri Condello e Rossi a disporre la convocazione dei Colleghi indicati nella lista di cui alla comunicazione del Consigliere Vaglio della precedente adunanza al fine di consegnare loro gli elaborati scritti, presentati dai frequentanti la Scuola Forense “Vittorio Emanuele Orlando”, per la correzione che detti Colleghi si sono dichiarati pronti a svolgere. Comunicazioni del Consigliere Segretario - Il Consigliere Segretario comunica di aver siglato, il 3 agosto 2010, il contratto decentrato di lavoro per il personale del Consiglio. Si tratta di un passaggio storico per i dipendenti, che sino a ora non avevano dettate le regole, previste dal Contratto Nazionale di categoria, sugli avanzamenti, sul trattamento accessorio, sui 434 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota del Dott. Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di Appello di Roma, pervenuta in data 29 luglio 2010, accompagnatoria del verbale della Commissione di Manutenzione del 15 luglio nel quale si dà atto che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma ha chiesto la revoca dell’assegnazione dei locali di Viale Angelico. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Segretario, in qualità di coordinatore della Commissione Enti pubblici, comunica di aver organizzato per la mattina del 23 settembre p.v., presso la Sala Conferenze del TAR del Lazio, un convegno sulla Class Action contro la P.A. (nel quale si tratterà anche il tema del ruolo dell’avvocato): sono previste le relazioni di un magistrato del TAR, di un pro- FORO ROMANO 3-4/2010 434 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO fessore ordinario di diritto amministrativo, di un collega del libero Foro e di due avvocati dell’elenco speciale. Chiede, quindi, l’autorizzazione alla stampa dei rituali manifesti. Il Consiglio ne prende atto e autorizza la stampa. Comunicazioni dei Consiglieri - Il Consigliere Condello comunica che è stata depositata la domanda di accreditamento sia dell’Ente di Formazione che dell’Organismo di Mediazione all’Ufficio Libere Professioni del Ministero della Giustizia. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Graziani segnala che, in data 28 luglio 2010, il Consiglio Nazionale Forense ha presentato un esposto all’Autorità Antitrust chiedendo di sospendere, già in via cautelare, il messaggio pubblicitario “diventa avvocato senza esame di abilitazione”, diffuso dal noto operatore CEPU. L’iniziativa è stata presa per far valere il divieto delle pratiche commerciali scorrette in quanto ingannevoli (articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo). Il messaggio risulta ingannevole perchè: 1) non è veritiero (riporta l’offerta di un servizio inesistente nel mentre promette l’automatica acquisizione della qualifica professionale); 2) omette informazioni fondamentali che al consumatore utente dovrebbero essere portate a conoscenza; 3) omette di riferire le conseguenze giuridiche dell’attività proposta. Il Consigliere Graziani propone che il Consiglio sostenga l’iniziativa del Consiglio Nazionale Forense. Il Consiglio delibera di inserire l’iniziativa del Consiglio Nazionale Forense nel manifesto la cui stampa è stata suggerita dal Presidente ed è stata deliberata poc’anzi. - Il Consigliere Graziani segnala che al Consiglio è stata recapitata l’offerta economica per la gestione digitale e informatica delle operazioni di voto e scrutinio elettorale. La soluzione proposta tramite la tecnologia Anoto “Pen & Paper” (basata su utilizzo di penne digitali da usarsi su carta, consente il mantenimento del cartaceo, manifesta estrema semplicità d’uso (gli utilizzatori continuano ad usare carta e penna) e comporta la drastica riduzione del training agli utilizzatori. Il sistema è stato utilizzato in elezioni amministrative nazionali (Comune di Spoleto e Provincia di Brescia), è stato presentato presso il FORUMPA 2010, mostrato presso il Consiglio in specifica occasione e gestito a livello amministrativo dalla Società Lextel, già fornitore del Consiglio. Stante l’imminenza delle elezioni e l’elevata complessità delle operazioni elettorali che dovranno essere affrontate, appare necessario decidere sul da farsi e prenotare il sistema per consentire al fornitore di attrezzarsi per tempo, stante il fatto che le elezioni saranno il 22 settembre 2010 e che il fornitore ha sempre rappresentato l’esigenza di essere incaricato con anticipo di almeno 30 giorni. Il Consiglio, pur apprezzando l’innovazione proposta, ritiene che non vi siano i tempi tecnici per poter varare l’iniziativa in occasione delle prossime elezioni dei delegati al Congresso Nazionale Forense di Genova. Ribadisce che le elezioni stesse, vista la loro peculiarità, avverranno tutte con sistema manuale. - Il Consigliere Graziani segnala di avere appreso che, il 28 luglio 2010, il Ministro della Giustizia Avv. Angelino Alfano ha incontrato il Presidente della Corte di Appello di Roma, Dott. Giorgio Santacroce. Nel corso dell’incontro, il Dott. Santacroce ha illustrato al Ministro Alfano le emergenze degli Uffici Giudiziari del distretto e, in particolare, la situazione in cui versa la Corte di Appello della Capitale. Nella stessa occasione, il Presidente ha consegnato al Ministro un documento nel quale sono indicate le principali problematiche. Il Ministro ha garantito il massimo impegno per la risoluzione concreta -nel limi- FORO ROMANO 3-4/2010 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd 435 435 09/11/2010, 13.49 ATTIVITA' DEL CONSIGLIO te imposto dalle proprie competenze- dei problemi così evidenziati e ha programmato, a settembre, un altro incontro operativo nel corso del quale si definirà un piano straordinario d’intervento. Il Consigliere Graziani suggerisce che il Consiglio manifesti alle suddette Autorità la propria volontà di contribuire alla soluzione dei tanti problemi attualmente esistenti, suggerendo l’opportunità di creare di un “tavolo di lavoro” in cui tutte le componenti del contesto giudiziario (Avvocatura inclusa) possano conferire il proprio apporto in modo coordinato, così come già avvenuto in altre realtà locali del Paese. Il Consiglio delibera di trasmettere la comunicazione di cui sopra al Ministro della Giustizia e al Presidente della Corte di Appello di Roma, con la precisazione che è intenzione dell’Avvocatura romana poter contribuire alla risoluzione di problemi la cui esistenza, peraltro, produce pregiudizio in primis alla categoria forense. il Consiglio) gli avvocati di un punto di riferimento per l’utilizzo di risorse informatiche e telematiche applicate alla professione forense. I Consiglieri Condello e Graziani suggeriscono che il Consiglio avanzi istanza alla competente Autorità perchè sia autorizzato il mantenimento della risorsa, in un momento in cui – anche a livello governativo- tanto si investe per incrementare l’utilizzo di tali moderne risorse. Il Consiglio delibera in conformità alla proposta. - I Consiglieri Condello e Graziani comunicano di avere portato a compimento le procedure relative alla scadenza dell’autorizzazione concessa dal Presidente del Tribunale di Roma (inizialmente, sino al 30 luglio 2010) per l’apertura dello sportello informativo (ingresso di Via Lepanto 4) sulle nuove tecnologie applicate alla professione forense. L’iniziativa, condotta d’intesa con le competenti strutture del Tribunale e resasi opportuna dopo l’avvio del Processo Civile Telematico a valore legale presso la Sezione Esecuzioni Immobiliari, ha incontrato grande consenso da parte dei Colleghi, consentendo di dotare (senza oneri per Ammissione in via provvisoria e temporanea al patrocinio a spese dello Stato 436 05_attivita del consiglio_1_OK.pmd Formazione elenco di difensori per il patrocinio a spese dello Stato nei procedimenti giudiziari civili e amministrativi e negli affari di volontaria giurisdizione - Esaminate le domande, il Consiglio delibera di integrare l’elenco degli avvocati per il patrocinio a spese dello Stato con l’inserimento dei nominativi dei Colleghi. - Su relazione del Consigliere Fasciotti vengono ammessi al patrocinio a spese dello Stato, in via anticipata e provvisoria, ex art.126 D.P.R. 115/2002 i richiedenti. Pratiche disciplinari - Si dà atto che nel corso dell’adunanza si è proceduto all’esame collegiale delle singole proposte di archiviazione (n.87) e di apertura di procedimento disciplinare (n.8). a cura di Rodolfo Murra FORO ROMANO 3-4/2010 436 09/11/2010, 13.49 FORMAZIONE CONTINUA Formazione professionale continua: accreditamento di eventi/attività formative Il Consiglio, nell'adunanza del 6 maggio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 15 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine. Il Consiglio, nell'adunanza del 13 maggio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 26 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine. Il Consiglio, nell'adunanza del 20 maggio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 37 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine. Il Consiglio, nell'adunanza del 27 maggio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 17 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine. Il Consiglio, nell'adunanza del 3 giugno 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 18 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine. Il Consiglio, nell'adunanza del 10 giugno 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 28 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine. Il Consiglio, nell'adunanza del 17 giugno 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 14 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine. Il Consiglio, nell'adunanza del 24 giugno 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 45 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine. Il Consiglio, nell'adunanza del 1° luglio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 12 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine. FORO ROMANO 3-4/2010 06_formazione continua_ok.pmd 437 437 09/11/2010, 13.49 FORMAZIONE CONTINUA REGOLAMENTO SULLA FORMAZIONE CONTINUA: EVENTUALI MODIFICHE I Consiglieri Di Tosto e Vaglio insistono nella propria proposta, presentata già nelle adunanze del 6, 13, 20, 27 maggio e 3, 10, 17 e 24 giugno 2010, di modificare la delibera del 24 aprile 2008 nel modo che segue: «Art. 4 primo comma del Regolamento per la formazione permanente: “La programmazione di un numero di eventi formativi che non consenta la formazione gratuita a tutti gli iscritti costituisce motivo di improcedibilità dell’azione disciplinare nei confronti dell’iscritto che, pur avendone fatto richiesta periodicamente e per almeno 6 volte nel corso di ciascun anno, non abbia potuto partecipare gratuitamente ai corsi di formazione”. L’impossibilità della partecipazione ai corsi gratuiti deve risultare attraverso la produzione del diniego di ammissione; a tal fine si stabilisce che il programma di prenotazione tramite il sito dell’Ordine rimanga aperto fino al giorno precedente alla data dell’evento ed invii a chi non riesce a prenotarsi la comunicazione di diniego». I Consiglieri Di Tosto e Vaglio, inoltre, chiedono: - che il Consiglio disponga una sanatoria totale per il passato e stabilisca per il periodo 1° maggio/31 dicembre 2010 l’obbligo di un massimo di n. 8 crediti formativi generici e n. 2 crediti formativi deontologici e previdenziali; - che il Consiglio specifichi in modo chiaro e preciso le modalità con cui dovranno essere inseriti nel programma gestionale i crediti formativi acquisiti attraverso la partecipazione a Convegni, Seminari, Conferenze e corsi tenuti dalle Associazioni o dalle società private o da altri enti; - che venga posto fine all’indecoroso fenomeno di rilascio dei crediti formativi ad un numero superiore a quello della capienza delle sale utilizzate per i Convegni (ad esempio, risulterebbe che alcune associazioni attestino la presenza di circa 450 partecipanti ad eventi tenuti nei locali della Cassa Forense, che invece dispone di massimo 250/300 posti); - che il Consiglio deliberi immediatamente dei criteri rigidi per l’apertura delle pratiche disciplinari e per i conseguenti procedimenti disciplinari, affinchè sia esclusa qualsiasi possibile discrezionalità da parte del Consiglio e dei suoi singoli componenti. Il Consigliere Cerè chiede che non si parli di sanatoria ma di “rimodulazione” e si associa nel resto alla proposta dei Consiglieri Di Tosto e Vaglio. Il Consigliere Rossi stigmatizza il perdurare di atteggiamenti strumentali e demagogici da parte di taluni Consiglieri i quali, evidentemente non soddisfatti dell’esito elettorale da cui è conseguito il rinnovo del Consiglio, lungi dal contribuire costruttivamente all’attività dell’Istituzione nell’interesse della categoria, danno sfogo a frustrazioni mal riposte propinando ai colleghi una costante disinformazione (attuata attraverso mezzi di comunicazione privati) in ordine alle attività del Consiglio e alle finalità delle attività stesse. Esempio di ciò è costituito da quanto si vagheggia all’esito della recente delibera con la quale è stato approvato l’acquisto di un software di gestione dei crediti formativi. Va, innanzitutto, premesso che il Regolamento in tema di formazione permanente è entrato in vigore da ormai quasi tre anni. Per giurisprudenza costante della Suprema Corte di cassazione, al Consiglio Nazionale Forense -piaccia o no– è attribuito il potere di determinare i principi e i precetti in materia deontologica che, la stessa giurisprudenza delle Sezioni Unite della Cassazione, considera norme giuridiche. L’art. 12 e l’art. 13 del Codice Deontologico Forense sanciscono, 438 06_formazione continua_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 438 09/11/2010, 13.49 FORMAZIONE CONTINUA rispettivamente, il dovere di competenza e quello di aggiornamento professionale principi, dunque, su cui lo stesso Consiglio Nazionale Forense ha pieno potere di legiferare. Ne consegue che il Regolamento emanato nel 2007 ha forza imperativa sia rispetto agli Ordini territoriali –che ne devono garantire le condizioni per l’attuazione– sia rispetto ai singoli iscritti che a tale normativa si devono attenere. Prima di essere Consiglieri occorre ricordare di essere Avvocati, ovvero appartenenti a una categoria che più di ogni altra è consapevole, o dovrebbe esserlo, che le leggi –anche quelle non gradite–vanno rispettate e, nel caso dell’Istituzione, applicate con senso di responsabilità. Non a caso tutti gli Ordini d’Italia si sono adeguati al vigente Regolamento in tema di formazione permanente la cui osservanza è, tra l’altro, necessaria ai fini dell’indicazione del settore di attività prevalente, informazione che ogni iscritto ha interesse a trasferire al potenziale cliente. Ma, al di là delle suesposte considerazioni di elementare comprensione, va osservato come il tema dell’aggiornamento professionale sia stato affrontato da tutte le categorie professionali con l’introduzione del relativo obbligo, ciò anche in ossequio a direttive comunitarie tendenti a favorire un adeguato bagaglio di conoscenze, anche a carattere specialistico, che tanto più si impongono in una professione di rilevanza costituzionale come quella forense. Ciò premesso la strumentale, ripetuta mistificazione degli intenti del Consiglio rispetto alla delibera di cui sopra è di lampante evidenza. La gestione dei crediti attraverso un adeguato sistema software è il minimo che ci si possa aspettare da un Ente Pubblico che annovera oltre 22.000 iscritti nell’Albo degli Avvocati e circa 3.000 iscritti nel Registro dei Praticanti Avvocati abilitati. Stupisce che proprio chi ha fatto della tecnologia informatica la propria bandiera, non colga la necessità e l’importanza dell’iniziativa propendendo invece per il mantenimento dell’inadeguato e anacronistico sistema finora vigente. Si tratta di un servizio per l’avvocato, non di uno strumento repressivo. Consentirà a ogni singolo iscritto di scaricare direttamente tutti i dati relativi al conseguimento dei crediti senza preoccuparsi di “tenere il conto” o accumulare attestati, renderà agevole il servizio di prenotazione e disdetta della partecipazione evitando così il fenomeno dell’assenteismo dell’ultimo momento e favorendo la partecipazione agli eventi di colleghi originariamente rimasti esclusi. Consentirà a ogni iscritto di avere sempre sotto controllo la propria posizione e all’Ufficio di inserire in tempo reale i dati relativi agli eventi formativi. Far passare l’iniziativa come una sorta di “schedatura” finalizzata alla repressione dei contravventori è una falsa informazione finalizzata esclusivamente e deliberatamente a sobillare i colleghi, già esacerbati dalle tante disfunzioni del pianeta Giustizia, nello sterile quanto strumentale tentativo di contrabbandarsi quali strenui paladini della categoria. Anche perchè, se intento persecutorio vi fosse, sarebbe facilmente realizzabile con il semplice sistema dei controlli a campione, non necessitando certo, l’espletamento dell’incombente, dell’acquisto di un software. Altrettanto demagogiche, nonchè prive di alcuna utilità e/o rilevanza sostanziale appaiono le modifiche del Regolamento proposte dai Consiglieri Di Tosto e Vaglio. Risibile, in particolare, quella relativa alla scelta dei “rigidi” criteri per l’apertura delle pratiche disciplinari e per lo svolgimento dei relativi procedimenti, la cui regolamentazione FORO ROMANO 3-4/2010 06_formazione continua_ok.pmd 439 439 09/11/2010, 13.49 FORMAZIONE CONTINUA –al pari, ovviamente, di qualunque altra pratica disciplinare- è dettata dalla legge professionale e dal Regolamento del Consiglio dell’Ordine rimanendo preclusa –come appare di lapalissiana quanto elementare evidenza– ogni forma di personale arbitrio. Oltre a ciò il Consigliere Rossi comunica che la Commissione Formazione sta lavorando per predisporre una rivisitazione di alcune parti del Regolamento che, probabilmente, necessitano di una migliore messa a punto, alla luce dell’esperienza acquisita e del software acquistato per la gestione dei crediti. Il Consigliere Segretario osserva che quello della riduzione del numero dei tentativi di prenotazione è oggi un falso problema, posto che –guardando proprio il sito internet consiliare di oggi– le prossime iniziative convegnistiche (del 1° e del 5 luglio p.v.) vedono scarse iscrizioni e moltissimi posti ancora disponibili. Invita i Consiglieri Vaglio e Di Tosto a verificare di persona sul monitor. Si tratta, allora - dati (e non chiacchiere) alla mano - di una proposta in parte decisamente demagogica, che se fatta passare verrebbe poi spesa solo per motivi politici. Si dichiara, comunque, contrario al fenomeno della “sanatoria” che andrebbe a penalizzare quella moltitudine di colleghi che sino a oggi si sono attenuti al Regolamento vigente, non essendo oggettivamente giusto in un certo senso premiare, invece, gli iscritti che hanno unilateralmente ritenuto di essere esonerati. Pur continuando a ritenere che il Consiglio Nazionale Forense debba differenziare le varie realtà forensi in considerazione del numero degli iscritti, quanto alla gestione della formazione continua, considera errato far credere ai colleghi che si possa ricorrere a colpi di spugna che finiscono per avvantaggiare solo e sempre chi ha considerato legittimo sottrarsi al dovere di aggiornamento che, ora, costituisce comunque patrimonio culturale comune della stragrande maggioranza degli iscritti. Evidentemente, il Consiglio dovrebbe proporre un progetto di modifica organica e sistematica del Regolamento vigente, non certo assumere interventi “a spot” di chiarissimo sapore clientelare. Il Consigliere Condello rileva che l’aggiornamento professionale oggi è più che mai necessario alla luce dei 240.000 iscritti negli Albi, molti dei quali esercitano la professione part-time, come lavoro occasionale e in mancanza di altre attività, e che pertanto non attivano gli aggiornamenti. Egli evidenzia che la proposta dei Consiglieri Di Tosto e Vaglio è in assoluto contrasto con quanto previsto dal disegno di legge sull’ordinamento professionale in discussione al Senato e non tiene conto dei principi fissati dal Regolamento del Consiglio Nazionale Forense sulla formazione obbligatoria. Ricorda che detto Regolamento è passato al vaglio del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, si basa sulla direttiva comunitaria ed è stato oggetto di esame della Corte di cassazione e che la modifica dell’art. 4 comma 1, come proposta dai Consiglieri Di Tosto e Vaglio, vanificherebbe tutto il sistema dei crediti formativi. Ritiene che detta proposta è formulata ai soli fini di demagogia elettorale per accattivarsi la simpatia dei colleghi che non intendono adempiere all’aggiornamento professionale. Il Consigliere Condello invita il Consiglio ad aumentare il numero degli eventi gratuiti per consentire a tutti gli avvocati di partecipare ai corsi e ricorda che è attiva la piattaforma gratuita di e-learning e che, pertanto, tutti gli avvocati romani hanno la possibilità di svolgere l’aggiornamento professionale gratuitamente. Egli, dunque, preso atto che nella fase iniziale non erano stati attivati convegni a sufficienza, non si oppone alla concessione di un ulteriore periodo di due o tre anni, per consentire agli avvocati che non hanno completato l’aggiornamento professionale di recuperare i crediti formativi mancanti. 440 06_formazione continua_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 440 09/11/2010, 13.49 FORMAZIONE CONTINUA Il Consigliere Tesoriere si associa a quanto espresso dal Consigliere Segretario e dai Consiglieri Condello e Rossi e sottolinea che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma è l’unico che fa della formazione gratuita il proprio vessillo. Il Consigliere Fasciotti si associa a quanto detto poc’anzi dal Consigliere Tesoriere. Il Consigliere Nesta, nel ribadire la necessità dell’aggiornamento professionale al fine di elevare sempre di più la qualità delle prestazioni rese dagli avvocati, rileva l’opportunità che si proceda a un riesame organico e sistematico del Regolamento sulla formazione continua, attualmente in vigore, che tenga conto delle esperienze maturate nel decorso triennio. Propone, pertanto, che la Commissione consiliare, preposta alla formazione continua, predisponga, recependo le eventuali indicazioni dei Consiglieri, una nuova bozza di Regolamento da sottoporre all’esame del Consiglio. Il Consigliere Cipollone approva le argomentazioni del Consigliere Segretario, del Consigliere Tesoriere e del Consigliere Rossi. Ritiene la formazione e l’aggiornamento, pure con modalità diverse da quelle dei tempi in cui egli era un giovane di studio, siano elementi assolutamente indispensabili, anche se va combattuta ogni forma di speculazione. Il Consigliere Di Tosto osserva, in replica al Consigliere Rossi, che la sua comunicazione tratta non del programma di gestione dei crediti, ma solo di alcune modifiche regolamentari. Insiste sull’opportunità che si abbassi al numero di sei i tentativi di prenotazione agli eventi formativi e che si dettino criteri rigidi sull’apertura dei procedimenti disciplinari, in quanto è necessario informare che dal mancato rispetto dell’acquisizione dei crediti si determina l’apertura del procedimento. Il Consigliere Rossi si limita a rilevare che l’apertura del procedimento disciplinare è operazione prevista dal Regolamento del Consiglio Nazionale Forense. Il Consigliere Vaglio precisa che aveva ritenuto ormai superata la questione della “schedatura” posta ormai più di due mesi or sono e, pertanto, avrebbe preferito sentire dal Consigliere Rossi solo le sue considerazioni, condivisibili o meno, sulle richieste di modifiche al Regolamento, evitando sterili polemiche su argomenti che, invece, hanno l’unico scopo di agevolare i colleghi in una situazione difficile come quella di Roma che con i suoi 22.000 iscritti, oltre ai praticanti abilitati, è indubbiamente differente dagli altri Ordini. Conferma, altresì, che si impegnerà, anche con il Consigliere Segretario, per ottenere dal Consiglio Nazionale Forense un Regolamento che tenga nella giusta considerazione la realtà del nostro Ordine. Il Consigliere Cerè stigmatizza quanto detto dal Consigliere Rossi circa l’affermata perenne campagna elettorale di alcuni Consiglieri. Invero, tali richieste sono state formulate, invece, proprio in favore della sola Avvocatura romana che in qualche modo ha pagato il ritardo consiliare nell’esecuzione e attuazione di un’efficace gestione dei crediti formativi. Infatti, basti pensare che l’acquisto del software è giunto solo dopo due anni e mezzo dall’entrata in vigore. Pertanto, nell’applicazione delle sanzioni disciplinari, il Consiglio dovrà tenere conto di tutte le disfunzioni patite dagli avvocati romani. Il Consigliere Cassiani concorda sull’importanza della formazione di cui è sempre stato un fautore. Ritiene, però, che il Regolamento del Consiglio Nazionale Forense abbia determinato evidenti difficoltà agli Ordini come quello di Roma, con un numero eccezionale di iscritti. La conseguenza indiscutibile è che molti colleghi sono rimasti esclusi dai convegni per difficoltà logistiche e non per loro volontà. Auspica l’entrata in funzione dell’aggiornamento telematico che a suo avviso risolverà radicalmente il problema. Chiede FORO ROMANO 3-4/2010 06_formazione continua_ok.pmd 441 441 09/11/2010, 13.49 FORMAZIONE CONTINUA che l’apertura degli eventuali procedimenti disciplinari tenga conto di queste difficoltà che nella fase iniziale il Consiglio ha incontrato e non possono ricadere sui Colleghi. Non tenere conto di questa realtà sarebbe ingiusto e farebbe correre al Consiglio il rischio di diventare una fabbrica di procedimenti disciplinari. Consiglia di esaminare ogni singola posizione evitando l’applicazione di regole rigide e, perciò, ingiuste. Il Consigliere Tesoriere e il Consigliere Fasciotti chiedono che la trascrizione della comunicazione del Consigliere Rossi sia pubblicata per intero sul sito dell’Ordine e ribadiscono il loro apprezzamento per la delucidazione esaustiva dalla stessa illustrata a fronte della proposta di modifica, esperita dai Consiglieri Di Tosto e Vaglio, che appare palesemente demagogica e populista ma del tutto inattuabile. Il Consigliere Tesoriere ribadisce, altresì, ancora una volta, il proprio disappunto per la circostanza che alcuni Consiglieri credano di essere in campagna elettorale perenne, dimenticando che le elezioni sono finite quattro mesi. Prende la parola il Presidente il quale non intende aggiungere alcunchè, considerando la disamina del Consigliere Rossi assolutamente esauriente, circostanziata, competente e autorevole e, comunque, tale da far comprendere al Consiglio e a tutti i Colleghi la pletorica finalità della proposta di modifica così come indicata. Il Presidente invita il Consiglio a votare sul punto. Il Consiglio delibera di respingere la proposta di modifica, siccome emergente dalla comunicazione dei Consiglieri Di Tosto e Vaglio, con il solo voto contrario dei Consiglieri Cerè, Di Tosto e Vaglio. * * * Il Consiglio, nell'adunanza dell’8 luglio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 39 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine. Il Consiglio, nell'adunanza del 15 luglio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 27 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine. Il Consiglio, nell'dunanza del 22 luglio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 59 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine. Il Consiglio, nell'adunanza del 29 luglio 2010, su proposta del Consigliere Rossi, procede all’esame di alcune domande di accreditamento di eventi/attività formative, delle quali 37 vengono approvate e pubblicate sul sito dell’Ordine. a cura di Livia Rossi 442 06_formazione continua_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 442 09/11/2010, 13.49 PARERI DEONTOLOGICI Adunanza del 6 maggio 2010 Pratica n. 1683/09 S - Avv. (omissis) - L’Avv. (omissis), con mail del 2 ottobre 2009, premette di svolgere attività legale di volontariato completamente libero e gratuito per un’associazione che si occupa di tutela dei diritti dei migranti. La stessa chiede un parere in materia deontologica al fine di conoscere se può svolgere, per detta associazione, l’attività legale di avvocato (compresa assistenza extragiudiziale e giudiziale) senza ricevere alcun compenso e non incorrere in provvedimenti disciplinari e/ o fiscali. Il Consiglio - Udito il Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica; osserva che il contratto di mandato, così come disciplinato dall’art. 1709 c.c. è solo presuntivamente oneroso. Tuttavia, l’avvocato nel rispetto del mandato conferitogli ha non solo il preciso dovere di avviare azioni giudiziarie previa corresponsione di un adeguato anticipo (così l’art. 2234 che stabilisce a carico del cliente l’obbligo di anticipare le spese e corrispondere gli acconti sul compenso), ma anche il preciso dovere deontologico di mantenere nello svolgimento del suo incarico una condotta conforme a correttezza e a tutela del decoro della professione forense, (così come indicato dall’art. 5 del Codice Deontologico Forense). Nell’ambito dell’applicazione della professione forense è importante osservare, inoltre, anche la norma citata dall’art. 19 del Codice Deontologico Forense e cioè quella relativa alla violazione del divieto di accaparramento della clientela, per la quale, “è vietata ogni condotta diretta all’acquisizione di rapporti di clientela a mezzo di agenzie o procacciatori o con modi non conformi alla correttezza e decoro”. Vi è da precisare che, con riferimento alla determinazione del compenso per la prestazione professionale dell’avvocato, la materia è attualmente regolata dal Decreto del Ministero della Giustizia 8 aprile 2004, n. 127, “Regolamento recante approvazione della delibera del Consiglio Nazionale Forense in data 20 settembre 2002, che stabilisce i criteri per la determinazione degli onorari, dei diritti e delle indennità spettanti agli avvocati per le prestazioni giudiziali, in materia civile, penale, amministrativa, tributaria e stragiudiziale”. Il D.M. n. 127/04 deve, tuttavia, essere riletto alla luce delle rilevanti modifiche in materia di tariffe professionali introdotte dal Decreto Bersani, con particolare riferimento all’art. 2, comma I, lettera a) del D.L. n. 223/06 che ha abrogato, tra l’altro, le disposizioni che prevedono l’obbligatorietà di tariffe fisse o minime e quelle che vietano di pattuire compensi parametrati a raggiungimento degli obiettivi perseguiti. L’abolizione dell’obbligatorietà di tariffe fisse o minimi e del divieto di pattuire compensi rapportati agli obiettivi perseguiti, ha richiesto, quindi, un adeguamento del Codice Deontologico Forense. In particolare, nella versione attualmente vigente, che recepisce le modifiche apportate da ultimo dal Consiglio Nazionale Forense con la delibera del 12 giugno 2008, il Codice Deontologico Forense prevede, all’art. 45, che l’avvocato possa “pattuire con il cliente compensi parametrati a raggiungimento degli obiettivi perseguiti, fermo il divieto dell’art. 1261 c.c. e sempre che i compensi siano proporzionati all’attività svolta, fermo il principio disposto dall’art. 2233 del c.c.”. FORO ROMANO 3-4/2010 07_pareri deontologici_ok.pmd 443 443 09/11/2010, 13.50 PARERI DEONTOLOGICI Tanto premesso il Consiglio, ritiene che secondo giurisprudenza consolidata di questo Consiglio non è possibile esprimere pareri preventivi in ordine alla rilevanza deontologica di comportamenti posti in essere dai propri Iscritti posto che, detti comportamenti, potrebbero formare oggetto di esposto su cui il Consiglio sarebbe chiamato a pronunciarsi. Infine, non essendo l’argomento prospettato solo di competenza della Commissione Deontologica, si rimanda il quesito alle norme generali di materia civile già richiamate oltre che a quelle tributarie e fiscali sempre, comunque, esortando il professionista ad osservare il generale dovere di probità, dignità e decoro, lealtà e correttezza (così come disciplinato dall’art. 5 e 6 del Codice Deontologico Forense). Pratica n.338/10 S - Avv. (omissis) - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 1° marzo 2010, in merito al seguente quesito: se sia “corretto, legittimo ed equo il comportamento dell’avvocato che in materia di separazione consensuale ove entrambi i coniugi siano assistiti da un unico avvocato, ma solo uno dei due coniugi venga ammesso al gratuito patrocinio, chiedere metà degli onorari, competenze e spese al coniuge non ammesso al gratuito patrocinio, e presentare istanza di liquidazione onorari al giudice procedente relativamente al coniuge ammesso al gratuito patrocinio per la metà degli onorari, competenze ed onorari. In caso contrario si chiede, altresì, quale sia il comportamento da adottarsi.” Il Consiglio - Udito il Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica; premesso che l’istituto del patrocinio dei non abbienti trova applicazione ai sensi dell’art. 75, comma 2, T.U. sulle spese di giustizia, approvato con D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, osserva che l’avvocato iscritto nell’elenco dei difensori ammessi al gratuito patrocinio debba tassativamente non avanzare “richiesta all’assistito di un compenso per le prestazioni di tale attività”, come sancito dal II canone deontologico dell’art. 11 (Consiglio Nazionale Forense 10 dicembre 2007, n. 187 e 16 giugno 2003, n. 162), il cui rigore trova il suo fondamento nella particolarità del dovere violato in vulnerazione dell’ufficio obbligatorio della classe forense in favore dei non abbienti; ritiene che la soluzione del quesito formulato trovi adeguata e satisfattiva risposta alla luce di quanto sopra rappresentato. Pratica n. 554/10 S – Avv. (omissis) - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 7 aprile 2010, in merito ai seguenti quesiti: 1) se può ravvisarsi incompatibilità tra la carica di Presidente di un’associazione culturale senza finalità di lucro, denominata ADEO (Associazione delle Energie Olistiche) e l’iscrizione all’Albo degli Avvocati; 2) se può ravvisarsi l’esistenza di una violazione al Codice Deontologico Forense: a) l’apertura e gestione, da parte dell’Associazione, di sportelli di ascolto, totalmente gratuita, posti all’interno di Comuni e/o Circoscrizioni/ Municipi e/o Parrocchie; 444 07_pareri deontologici_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 444 09/11/2010, 13.50 PARERI DEONTOLOGICI b) con riferimento agli artt. 17 e 19 del Codice Deontologico Forense, offrire la propria opera di consulenza, in modo totalmente gratuito, in una struttura di carattere associativo, senza scopo di lucro; si precisa altresì che l’attività professionale, prestata dall’avvocato e svolta all’interno dei locali appositamente messi a disposizione da Comuni e/o Circoscrizioni/ Municipi e/o Parrocchie, sarà di consulenza verso gli utenti che, nelle ore di sportello, ne facciano apposita richiesta recandosi personalmente in loco; c) attribuire una stanza del proprio Studio Legale a sede dell’Associazione, specificando che tutte le attività istituzionali di cui all’oggetto sociale dell’Associazione stessa, avverranno in luoghi appositamente predisposti, esterni alla sede legale (esempio: sale conferenze, auditorium, ecc.) e ciò anche per motivi logistici, occupandosi l’Associazione in questione, essenzialmente di corsi di formazione e attività divulgative oltre che della gestione di sportelli di ascolto. Il Consiglio - Udito il Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica; premesso - che l’atto costitutivo dell’Associazione delle Energie Olistiche, trasmesso in allegato alla richiesta di parere, prevede che la stessa: -sub art 1) è “ senza fini di lucro”; -sub art. 20) “è obbligata ad impegnare gli utili e gli avanzi di gestione per la realizzazione della attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse”; - che lo statuto della citata Associazione, ugualmente trasmesso in allegato alla richiesta di parere, sancisce che: -sub art.1) la relativa costituzione ha natura “non lucrativa”; -sub art.4) l’Associazione “non persegue finalità di lucro ed intende perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale”; -sub art.17) “Il patrimonio sociale è indivisibile ed è costituito dalle quote associative, dai contributi dei soci, contributi dei privati, contributi dello Stato, di Enti e di Istituzioni pubbliche, contributi di organismi internazionali, dai lasciti testamentari, dalle donazioni, dalle risorse ricavate dalla produzione di servizi, da introiti derivanti da convenzioni, rendite di beni mobili ed immobili pervenuti all’Associazione a qualunque titolo, avanzi di gestione risultanti dalle attività dell’Associazione a qualunque titolo, promozione di eventi di sinergia con Enti pubblici e privati finalizzati alla raccolta di fondi da destinare alle attività associative, eventuali diritti di autore e da ogni altra entrata o base accettata dal Presidente o dal Vice-Presidente”; ritiene, con riferimento al primo quesito, che: 1) nulla dice la Legge Professionale a proposito della partecipazione di un avvocato ad organismi associativi di carattere non lucrativo con finalità come sopra indicate, nè l’art. 16 del Codice Deontologico Forense il quale si limita a stabilire nella regola deontologica che “E’ dovere dell’avvocato evitare situazioni di incompatibilità ostative alla permanenza all’albo ...”, nè dottrina nè giurisprudenza, infine, hanno avuto modo, a quanto sembra, di interessarsi del caso in argomento. Il primo canone complementare di detto articolo prescrive che “ L’avvocato non deve porre in essere attività commerciale o di mediazione”, in linea con la disposizione dell’art. 3 della stessa Legge Professionale che recita: “L’esercizio della professione di avvocato è incompatibile ... con l’esercizio del commercio in nome proprio o in nome altrui ...”. La ratio di tale disposizione risiede nella necessità di evitare che FORO ROMANO 3-4/2010 07_pareri deontologici_ok.pmd 445 445 09/11/2010, 13.50 PARERI DEONTOLOGICI i principi della concorrenza commerciale tra i professionisti possano inficiare la rispettabilità degli stessi, perdendo la propria autonomia e indipendenza. In conclusione, non sussistono particolari motivi deontologici nè legislativi per ravvisare alcuna causa di incompatibilità come delineata in argomento, atteso anche il rispetto di un rapporto professionale autonomo, senza pattuizioni o intese con l’Associazione, limitatrici della libertà di esercizio, concetto contemplato dall’art. 10 del Codice Deontologico Forense che stabilisce: “Nell’esercizio dell’attività professionale l’avvocato ha il dovere di conservare la propria indipendenza e difendere la propria libertà da pressioni o condizionamenti esterni”; evidenzia i pronunciamenti giurisprudenziali, riguardo ai successivi quesiti, del Consiglio Nazionale Forense: 2) a) il Codice Deontologico Forense configura i principi e le modalità di esercizio dell’Avvocatura, a partire dalla tutela dei “diritti e [degli] interessi della persona, assicurando la conoscenza delle leggi e contribuendo in tal modo all’attuazione dell’ordinamento per i fini della giustizia” (Preambolo al Codice Deontologico Forense). Pertanto, è ovvio che organismi estranei all’Avvocatura non possano risultare soggetti all’osservanza delle norme deontologiche forensi; b) “la gratuità delle prestazioni rese [dall’avvocato] non determina alcuna lesione ove sia determinata e ispirata da motivi esclusivamente etici e sociali, nè viola il diritto di accaparramento di clientela” ex art. 19 Codice Deontologico Forense (Consiglio Nazionale Forense, 28 dicembre 2005, n. 217); viceversa, quando “in concreto riveste il carattere della gratuità, così assumendo un chiaro sapore accaparratorio di clientela lesivo del prestigio e del decoro della classe forense” (Consiglio Nazionale Forense 19 dicembre 2008, n. 169); c) non sono riscontrabili nel Codice Deontologico Forense motivi ostativi all’attuazione della volontà come espressa nel quesito in esame. La stessa giurisprudenza del Consiglio Nazionale Forense offre motivazioni indirette dalle quali si può evincere l’attribuzione di una stanza di uno studio legale a una associazione: “L’avvocato che ospiti nel suo studio gratuitamente la sede del Codacons locale, consentendo ad un responsabile di detta associazione di ricevere clienti e fornendo allo stesso pareri scritti su questioni di carattere legale, pone in essere un comportamento lesivo del dovere di probità proprio della classe forense, configurando tale comportamento una ipotesi di accaparramento di clientela” (Consiglio Nazionale Forense 8 marzo 2001, n. 39), il tutto con l’accortezza che venga evitata qualsiasi attività gestoria di carattere commerciale, altrimenti rientrando tale previsione in quanto sopra. Adunanza del 20 maggio 2010 Pratica n. 416/10 S - Avv. (omissis) - Vista l’istanza dell’8 marzo 2010 a firma dell’Avv. (omissis) con la quale lo stesso chiedeva un “... parere sulla correttezza, sul piano deontologico, dell’operato di un collega ...”, in un procedimento di separazione giudiziale di coniugi, specificando: a) che, alcuni mesi prima, la sua attuale cliente e il marito, avevano ricevuto assistenza professionale da un altro avvocato, in un procedimento di separazione consensuale, non portato a conclusione per mancato accordo tra le parti; b) che il marito aveva pagato il compenso richiesto, pretendendo il rimborso della metà dalla moglie; 446 07_pareri deontologici_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 446 09/11/2010, 13.50 PARERI DEONTOLOGICI c) che successivamente il marito aveva officiato lo stesso avvocato della sua difesa nel procedimento di separazione giudiziale contro la moglie, nonostante l’espresso divieto previsto dall’art. 51 L.P.; d) che altro avvocato, facente parte dello stesso Studio Associato e, quindi, socio del primo, aveva assistito, e tuttora assiste entrambi i coniugi in relazione a questioni giuridiche attinenti una società della quale i medesimi sono soci al 50% ciascuno, nonchè amministratori in carica, oggetto di controversia anche nel giudizio di separazione attualmente in corso; e) che sussisterebbe quindi conflitto di interessi, attesa la circostanza che il primo avvocato è in possesso di informazioni sulla attuale cliente dell’istante ricevute in virtù dell’originario mandato ricevuto da entrambi i coniugi e ha assunto la difesa di uno di essi contro l’altro, e il secondo, collega nello Studio Associato con il primo, del pari è a conoscenza di vicende personali e patrimoniali della moglie comunque influenti sul giudizio di separazione; Il Consiglio - Udito il Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica; rilevato che, secondo giurisprudenza di questo Consiglio, non è possibile esprimere pareri preventivi in ordine alla rilevanza deontologica di comportamenti posti in essere dai propri Iscritti posto che, detti comportamenti, potrebbero formare oggetto di esposto su cui il Consiglio sarebbe chiamato a pronunciarsi dichiara inammissibile la richiesta. Adunanza del 24 giugno 2010 Pratica n. 409/10 S – Avv.ti (omissis) e (omissis) - Gli Avvocati (omissis) e (omissis) hanno formulato richiesta di parere deontologico “in ordine alla corretta interpretazione del combinato disposto di cui agli artt. 42 del Codice Deontologico Forense e 2961 del Codice Civile con particolare riferimento ai seguenti quesiti: 1- sino a quando può ritenersi sussistente il dovere dell’avvocato di conservare la documentazione relativa a pratiche ormai esaurite; 2- l’avvocato che intende inviare al macero i documenti, gli incartamenti e i fascicoli relativi a giudizi conclusi da oltre tre anni, ha l’onere di informare di ciò il proprio cliente e di mettere a sua disposizione tale documentazione prima della sua distruzione; 3- quali obblighi deontologici e professionali incombono all’avvocato che intende inviare al macero i documenti, gli incartamenti e i fascicoli relativi a giudizi e incarichi conclusi da oltre tre anni.” Il Consiglio - Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale coordinatore della Commissione Deontologica; premesso - che la regola deontologica dell’art. 42 “Restituzione di documenti” recita: “L’avvocato è in ogni caso obbligato a restituire alla parte assistita la documentazione dalla stessa ricevuta per l’espletamento del mandato quando questa ne faccia richiesta”; - che il I canone complementare di tale articolo recita: “L’avvocato può trattenere copia FORO ROMANO 3-4/2010 07_pareri deontologici_ok.pmd 447 447 09/11/2010, 13.50 PARERI DEONTOLOGICI della documentazione, senza il consenso della parte assistita, solo quando ciò sia necessario ai fini della liquidazione del compenso e non oltre l’avvenuto pagamento”; - che l’art. 2235 c.c. “Divieto di ritenzione” recita: “ [I]. Il prestatore d’opera non può ritenere le cose e i documenti ricevuti, se non per il periodo strettamente necessario alla tutela dei propri diritti secondo le leggi professionali”. L’obbligazione di restituire i documenti si prescrive in dieci anni, ma occorre fare riferimento all’esistenza della prescrizione presuntiva limitata a tre anni: infatti l’art. 2961 c.c. “Restituzione di documenti” recita: “[1]. I cancellieri, gli arbitri, gli avvocati, i procuratori e i patrocinatori legali sono esonerati dal rendere conto degli incartamenti relativi alle liti dopo tre anni da che queste sono state decise o sono altrimenti terminate.” [omissis]; [III]. “Anche alle persone designate in questo articolo può essere deferito il giuramento perchè dichiarino o sanno dove si trovano gli atti o le carte.”; [IV], “Si applica in questo caso il disposto dell’art. 2959.”; - che l’art. 66 del R.D.L. 27 novembre 1938, n. 1578 “Ordinamento della professione forense” recita: “Gli avvocati non possono ritenere gli atti della causa e le scritture ricevute dai clienti, per il mancato pagamento degli onorari e dei diritti loro dovuti o per il mancato rimborso delle spese da essi anticipate.” [omissis]; Si veda anche l’art. 73 del R.D.L. 22 gennaio 1934, n. 37 “Norme integrative sull’ordinamento della professione”; - che “l’art. 42 del Codice Deontologico Forense fa obbligo all’avvocato di restituire senza ritardo alla parte assistita che gliene faccia richiesta tutta la documentazione che ha ricevuto per l’espletamento del mandato. Ai fini della sussistenza di tale obbligo, se è del tutto irrilevante che la documentazione sia costituita da originali o semplici fotocopie, è altresì evidente che il diritto del cliente non è condizionato all’indicazione delle ragioni della propria richiesta di restituzione, nè circoscritto alla richiesta di pratiche in corso o recenti, potendo invece essere sempre esercitato nei limiti temporali in cui possa ragionevolmente ritenersi sussistente il dovere del professionista di conservare la documentazione relativa a pratiche ormai esaurite. Secondo un principio pacificamente affermato in giurisprudenza, la restituzione al cliente della documentazione ricevuta per l’espletamento del mandato non può essere subordinata al pagamento delle spettanze professionali, essendo estremamente disdicevole e lesivo della reputazione e dignità dell’Ordine forense condizionare la restituzione di atti e documenti al pagamento di sia pur dovute spettanze professionali, in quanto l’ordinamento della professione forense non prevede un diritto di ritenzione. Il ritardo nella restituzione dei documenti richiesti dalla parte assistita non può essere giustificato dal professionista con la necessità di tali documenti ai fini della predisposizione delle proprie note. Per costante giurisprudenza, invero, deve ritenersi censurabile il comportamento dell’avvocato che ometta di restituire i fascicoli relativi a questioni da lui trattate condizionando tale restituzione al preventivo saldo delle proprie spettanze professionali, atteso che egli può estrarre copia di quanto a lui necessario per la predisposizione e documentazione delle notule e, in seguito, ove il cliente rimanga inadempiente, avvalersi di tutti i mezzi previsti dalla legge e dall’ordinamento professionale per il soddisfacimento del proprio credito.” (C.N.F. 22 aprile 2008, n. 20); - che “mentre l’obbligo del professionista di restituire alla parte assistita la documentazione ricevuta per l’espletamento del mandato, quando sia stata fatta richiesta, va contem- 448 07_pareri deontologici_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 448 09/11/2010, 13.50 PARERI DEONTOLOGICI perato con il diritto del primo di trattenere la documentazione per il tempo necessario alla tutela del suo diritto di compenso, il ritardo nella restituzione, al fine di poter integrare un illecito disciplinare, deve essere di entità apprezzabile e, in ogni caso, non giustificato. Deve pertanto ritenersi censurabile il comportamento del professionista che non ottemperi alla richiesta di restituzione se non con notevole ritardo, considerato anche il tempo occorrente alla tutela dei suoi diritti, o che disattenda l’ordine di deposito dell’Ordine territoriale.”; - che “la parte assistita cha abbia revocato il mandato al difensore ha interesse a disporre di tutto quanto rileva ai fini di una eventuale prosecuzione del giudizio o per la proposizione eventuale di impugnazioni, ovvero, in ogni caso, a conservare i documenti relativi alle questioni controverse per eventuali future necessità. Siffatto interesse è tutelato dalla norma deontologica di cui all’art. 42 Codice Deontologico Forense che, senza consentire distinzione tra atti, documenti e fascicoli ai fini della sua applicazione, non è posta a tutela dell’avvocato, ma della parte assistita, che in caso di cessazione del rapporto professionale versa in una condizione caratterizzata dalle c.d. “asimmetrie informative” e non è in grado di dare informazioni specifiche relative agli atti e documenti del giudizio compiuto dei quali, generalmente, non ha precisa conoscenza.” (C.N.F. 27 ottobre 2008, n. 135); osserva che mentre le disposizioni sopra richiamate confermano che non sussiste un diritto di ritenzione degli atti e documenti di causa, nel caso in cui la parte assistita ne faccia richiesta, la stessa può essere disattesa se i documenti siano stati depositati “in via fiduciaria”, con mandato di custodia riservata, anche nell’interesse di terzi, i quali dovranno esprimere il loro consenso all’uopo; ritiene che alla luce di quanto sopra rappresentato, gli Avvocati (omissis) e (omissis) possano trovare adeguata e satisfattiva risposta in merito ai quesiti formulati. Pratica n. 456/10 S – Avv. (omissis) - L’Avv. (omissis) riferisce di un diverbio avuto nei locali del Tribunale di Roma, presso la sala informatica della Cancelleria delle Esecuzioni Mobiliari, con una persona dallo stesso definita inizialmente “un signore”, poi, “sedicente avvocato” e, infine, “avvocato” di cui dichiara di ignorare le generalità. Il diverbio avrebbe tratto origine, secondo quanto dallo stesso riferito, dalla cancellazione del nominativo dell’Avv. (omissis) dalla lista di prenotazione per accedere alla predetta sala informatica, stante la sua assenza nel momento in cui era arrivato il suo turno, e dall’impedimento frapposto da detto “signore” al “recupero della precedente posizione” richiesto dall’Avv. (omissis). L’Avv. (omissis) riferisce, altresì, di aver esposto il “caso” alla Dott.ssa (omissis), Dirigente di Sezione, la quale si sarebbe resa disponibile a confermare le udite lamentele nelle opportune sedi. Ciò premesso, l’Avv. (omissis) chiede al Consiglio dell’Ordine di formulare un parere deontologico sul comportamento descritto ravvisando la violazione degli artt. 5 e 22 del Codice Deontologico Forense. Il Consiglio - Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica; considerato FORO ROMANO 3-4/2010 07_pareri deontologici_ok.pmd 449 449 09/11/2010, 13.50 PARERI DEONTOLOGICI che l’Avv. (omissis) potrebbe presentare un esposto di carattere disciplinare qualora venga accertata la qualità di avvocato e le generalità della persona con cui ha avuto il diverbio, all’uopo indicando il nominativo del Funzionario resosi disponibile a rendere testimonianza dell’accaduto, dichiara inammissibile la richiesta di parere potendo lo stesso costituire anticipazioni del giudicato che diverrebbe incompatibile con una successiva decisione disciplinare. Pratica n. 588/10 S – Avv. (omissis) - La pratica in oggetto, a causa delle recenti votazioni del nuovo Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e del ricorso presentato sulla contestata elezione di un Consigliere che di fatto ha ritardato la formazione delle Commissioni e il normale funzionamento delle stesse, è stata assegnata alla riunione del 4 maggio 2010. Detta data è posteriore a quella che interessava al Collega, il 23 marzo 2010, giorno in cui lo stesso era stato invitato (n.b. con raccomandata del 10 marzo 2010 ricevuta dal Collega il 16 marzo c.s.) a testimoniare presso il Tribunale di Breno, Sezione distaccata del Tribunale di Brescia, e su cui era richiesto parere. Ciononostante, la Commissione ha deciso di pronunciarsi, nel caso vi fosse stato un rinvio dell’udienza, assegnando la pratica. Il quesito deontologico attiene alla possibilità o meno di testimoniare in un giudizio in cui un assistito del Collega, nella fase stragiudiziale antecedente al giudizio, sia parte in causa. Il Collega precisa che la richiesta testimonianza verte anche in merito a comunicazioni espressamente qualificate: “riservate, non producibili in giudizio” dal legale di controparte. Il Consiglio - Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica; considerato - che la regola deontologica dell’art. 58 del Codice Deontologico Forense “La testimonianza dell’Avvocato” reciti: “Per quanto possibile l’Avvocato deve astenersi dal deporre come testimonio su circostanze apprese nell’esercizio della propria attività professionale ed attinenti al mandato ricevuto”; - che detta regola generale si riferisce sia ai processi penali (art. 200 c.p.p., co. I, lett. b) sia a quelli civili (art. 249 c.p.c. che rinvia alla predetta norma processuale penale) che ai giudizi di “qualunque specie” (art. 13 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578); - che la regola generale deontologica dell’art. 9 “Dovere di segretezza e riservatezza” recita: “E’ dovere, oltre che diritto, primario e fondamentale dell’avvocato mantenere il segreto sull’attività prestata e su tutte le informazioni che siano a lui fornite dalla parte assistita o di cui sia venuto a conoscenza in dipendenza del mandato”; - che il canone IV delinei eccezioni alla regola generale: “nei casi in cui la divulgazione di alcune informazioni relative alla parte assistita sia necessaria: a) per lo svolgimento delle attività di difesa, b) al fine di impedire la commissione da parte dello stesso assistito di un reato di particolare gravità, c) al fine di allegare circostanze di fatto in una controversia tra avvocato e assistito, d) in un procedimento concernente le modalità della difesa degli interessi dell’assistito. In ogni caso la divulgazione dovrà essere limitata a quanto strettamente necessario per il fine tutelato”; 450 07_pareri deontologici_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 450 09/11/2010, 13.50 PARERI DEONTOLOGICI - il segreto professionale è tutelato dall’art. 622 c.p. che punisce: “Chiunque, avendo notizia, per ragioni del proprio stato o ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto, lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, se dal fatto può derivare nocumento”; - l’avvocato è tenuto ai predetti doveri anche nei confronti degli ex clienti e non soltanto per l’attività giudiziale ma anche stragiudiziale. Detto principio, più volte affermato dalla giurisprudenza, è stato, anche recepito dall’art. 7 della legge n. 31 del 9 febbraio 1982, sulla libera prestazione dei servizi da parte degli avvocati cittadini degli Stati membri della Comunità Europea; - la Corte Costituzionale, nella sentenza n. 87 del 25 marzo-8 aprile del 1997, ha statuito che: “La facoltà di astenersi dal deporre in giudizio su quanto conosciuto in ragione dell’esercizio professionale non è diretta ad assicurare una condizione di privilegio personale a chi eserciti una determinata professione ma, invece, è destinata a garantire la piena esplicazione del diritto di difesa, la protezione del segreto –riferita a quanto conosciuto in ragione dell’attività forense svolta da chi sia legittimato a compiere atti propri di tale professione- assume carattere oggettivo (...) le finalità che caratterizzano l’esclusione dell’obbligo di deporre, corrisponde ai criteri di bilanciamento, operato dal legislatore, tra dovere di testimoniare in giudizio e dovere di rispetto del segreto professionale da parte di chi adempie al ministero forense”; - il segreto professionale è il cardine dell’intero sistema difensivo che vede nella fiducia tra parte assistita e patrono un valore essenziale per la stessa realizzazione del diritto di difesa costituzionalmente garantito; - tali considerazioni tendono a tutelare lo stesso spirito che governa l’attività professionale forense, posto che l’eventuale dichiarazione testimoniale, in un comportamento che appaia sostanzialmente contrario alla legge, comporterebbe un danno di qualsiasi natura al cliente e conseguenze disciplinari nei confronti dell’avvocato, a discapito soprattutto della reputazione e della onorabilità della professione; - da ultimo, il Collega pone in rilievo il fatto che la testimonianza richiesta verta anche su comunicazioni espressamente qualificate: “riservate, non producibili in giudizio” dal legale di controparte, ritiene che, secondo quanto sopra riportato, il Collega richiedente abbia il dovere di astenersi dal deporre in merito alle circostanze apprese nell’esercizio della propria attività professionale e inerenti al mandato ricevuto, salvo, lo stesso ravvisi –secondo la propria valutazione- la presenza di talune delle eccezioni alla regola generale riportate nel canone IV dell’art. 9 del Codice Deontologico Forense; in tal caso, nella testimonianza resa, dovrà attenersi alle modalità limitative circa il riferimento a quanto strettamente necessario per il fine tutelato. Si fa presente che recente giurisprudenza (cfr. Cass. Pen., IV, sent. n. 9866 dell’11 febbraio 2009) ha stabilito che la presenza del segreto professionale non possa essere rilevato direttamente dal giudice, ma debba essere eccepito dallo stesso soggetto chiamato a deporre, per cui il Collega deve recarsi presso il Tribunale di Breno, Sezione distaccata del Tribunale di Brescia, eccepire la presenza del segreto professionale e astenersi, conseguentemente, dal deporre (salvo quanto anzidetto riguardo il canone IV dell’art. 9). Pratica n. 701/10 S - Avv. (omissis) - Vista la richiesta formulata dall’Avv. (omissis), con istanza pervenuta in data 12 maggio FORO ROMANO 3-4/2010 07_pareri deontologici_ok.pmd 451 451 09/11/2010, 13.50 PARERI DEONTOLOGICI 2010, Il Consiglio - Udito il Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica; - Vista la richiesta di parere formulata in ordine all’eventuale incompatibilità tra l’esercizio della professione forense e l’attività indicata nel contratto di collaborazione allegato all’istanza, quale parte integrante, e la richiesta di indicazioni al fine di evitare pregiudizi all’attività professionale al fine di poter sottoscrivere il contratto di collaborazione prodotto; premesso - che, a norma dell’art. 3 del R.D.L. 27 novembre 1933 n. 1578 – Legge Professionale, l’esercizio della professione di avvocato è incompatibile con l’esercizio del commercio in nome proprio o altrui ... (omissis) ... con ogni altro impiego retribuito, anche se consistente nella prestazione di opera di assistenza o consulenza legale, che non abbia carattere scientifico o letterario; - che l’art. 10 canone I del Codice Deontologico Forense recita che nell’esercizio dell’attività professionale l’avvocato ha il dovere di conservare la propria indipendenza e difendere la propria libertà da pressioni o condizionamenti esterni; - che, ai sensi dell’art. 16 del Codice Deontologico Forense, è dovere dell’avvocato evitare situazioni di incompatibilità ostative alla permanenza nell’Albo; - che, ai sensi dell’art. 36 del Codice Deontologico Forense, l’avvocato ha l’obbligo di difendere gli interessi della parte assistita nel miglior modo possibile nei limiti del mandato e nell’osservanza della legge e dei principi deontologici; - che l’art. 19 canone I del Codice Deontologico Forense vieta ogni condotta diretta all’acquisizione di rapporti di clientela a mezzo di agenzie o procacciatori o con modi non conformi alla correttezza e decoro e il canone III vieta offrire, sia direttamente che per interposta persona, le proprie prestazioni professionali al domicilio degli utenti, nei luoghi di lavoro, di riposo, di svago e, in generale in luoghi pubblici o aperti al pubblico; osservato a) che, il contratto di collaborazione allegato all’istanza, nelle premesse primo alinea indica che la società svolge attività di servizi per la gestione dei sinistri per conto delle Compagnie di assicurazioni; b) che, l’art. 3 del contratto stabilisce (i) al comma 31 che il Consulente si impegna a svolgere la propria attività durante l’orario di apertura al pubblico della società in armonia e nel rispetto delle strutture tecniche ed operative e secondo le esigenze del sistema organizzativo interno; (ii) al comma 3.2 è previsto il coordinamento con la società dell’attività professionale del Consulente il quale dovrà attenersi scrupolosamente alle procedure emanate dalla società e delle compagnie per le quali viene gestito il sinistro; c) che, l’art. 5 alla lettera a) indica quale attività del Consulente quella di istruire il sinistro (gestione corrispondenza, controllo perizie, incarichi a fiduciari) nonchè di liquidazione del sinistro nei limiti indicati dalla società; lo stesso art. 5 alla lettera c) prescrive che il Consulente si impegna ad utilizzare i sistemi e/o programmi informatici forniti o indicati dalla società, e alla lettera d) si prevede che l’attività del Consulente è regolamentata dai manuali operativi, dalle disposizioni interne e dalle procedure, di volta in volta, promulgate dalla società e dalle compagnie assicuratrici; d) che, il contratto allegato all’istanza, come indicato dall’art. 9 dello stesso, risulta regolato dalle istruzioni diramate dalla società o dalle compagnie assicuratrici; 452 07_pareri deontologici_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 452 09/11/2010, 13.50 PARERI DEONTOLOGICI e) che, l’art. 4 dell’allegato n. 3 al contratto prevede, nel caso di violazione delle disposizioni, l’esercizio di azioni di rivalsa e risarcimento danni, ritenuto che, nel contratto allegato all’istanza sono rinvenibili violazioni a molte delle disposizioni del Codice Deontologico Forense e delle norme che regolano la professione forense e, in particolare, quelle indicate nelle premesse, esprime parere nel senso di ravvisare elementi ostativi alla sottoscrizione del contratto di consulenza allegato all’istanza, non senza evidenziare che il Consiglio è deputato a dare pareri circa l’esistenza o meno di incompatibilità con l’esercizio della professione forense, ma non anche a fornire consulenze per eliminare le eventuali cause di incompatibilità. Pratica n. 719/10 S – Avv. (omissis) - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 21 maggio 2010, in merito al seguente quesito: “A seguito della recente modifica dell’art. 30 del nostro Codice Deontologico, qualora il credito del difensore nominato sostituto processuale sia sorto prima di tale modifica e in caso di mancato pagamento degli onorari da parte del dominus del processo, a tale fattispecie si applica la formulazione precedente o quella successiva? Si può affermare che, stante il carattere permanente dell’illecito disciplinare relativo al mancato pagamento degli onorari da parte del dominus del processo, fino alla data di entrata in vigore del nuovo art. 30 del Codice Deontologico si applica la vecchia disciplina e successivamente si applica quella nuova?” Il Consiglio - Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica; premesso - che la vigente formulazione dell’art. 30 del Codice Deontologico Forense “Obbligo di soddisfare le prestazioni affidate ad altro collega” recita: “L’avvocato che scelga e incarichi direttamente altro collega di esercitare le funzioni di rappresentanza o assistenza deve provvedere a retribuirlo, ove non adempia la parte assistita, tranne che dimostri di essersi inutilmente attivato, anche postergando il proprio credito, per ottenere l’adempimento” (articolo modificato dal Consiglio Nazionale Forense con delibera del 27 gennaio 2006); - che la precedente formulazione recitava: “Salva diversa pattuizione, [frase introdotta con delibera del Consiglio Nazionale Forense del 16 ottobre 1999] l’avvocato che scelga e incarichi direttamente altro collega di esercitare le funzioni di rappresentanza o di assistenza deve provvedere a retribuirlo, ove non adempia la parte assistita”; - che l’ancora precedente formulazione recitava “L’avvocato che scelga e incarichi direttamente altro collega di esercitare le funzioni procuratorie deve provvedere a retribuirlo, ove non adempia la parte assistita”; osserva - che, atteso l’effetto abrogativo portante alla eliminazione ex nunc dell’efficacia di una legge (o di sue singole disposizioni) per opera di legge posteriore, deve farsi riferimento, per l’esatta applicazione della regola deontologica più volte modificata, al momento della conclusione del contratto riferentesi alle obbligazioni del mandante (art. 1710 c.c.) e all’esecuzione dell’opera (art. 2232 c.c.); FORO ROMANO 3-4/2010 07_pareri deontologici_ok.pmd 453 453 09/11/2010, 13.50 PARERI DEONTOLOGICI - che, sotto il profilo disciplinare, è rilevante il fatto che l’avvocato corrispondente riceve l’incarico da un collega e non ha la necessità o possibilità di sindacare la solvibilità del cliente, in quanto il rapporto si svolge essenzialmente con il dominus verso il quale si dirige l’affidamento del corrispondente stesso per la corretta e utile gestione della controversia; - che, nel vigore della vecchia formulazione, l’avvocato, dominus della pratica, non aveva alcuna possibilità di evitare di pagare in proprio le spettanze del collega, in caso di relativa inadempienza del cliente; - che con la successiva modificazione del 16 ottobre 1999 è stata confermata la regola con l’aggiunta della sola premessa “salvo diversa pattuizione”; - che con la nuova formulazione permane l’obbligo in capo all’avvocato di pagare quanto dovuto al collega, sempre in caso di inadempienza del cliente, ma lo stesso obbligo resta escluso dalla dimostrazione, da parte del dominus, di essersi fattivamente attivato “anche postergando il proprio credito per ottenere il pagamento”; - che in tale disposizione può configurarsi il dovere di colleganza che deve permeare i rapporti tra avvocati ex art. 23 del Codice Deontologico Forense, atteso, nel caso specifico, il fine del legislatore mirante ad evitare una sperequazione riflettentesi nell’onere del pagamento, da parte del dominus, della parcella del collega, dominus che avrà dovuto rinunciare al recupero del proprio credito professionale per l’imperseguibilità del cliente, ritiene che, alla luce di quanto sopra rappresentato, l’Avv. (omissis) possa trovare adeguata e satisfattiva risposta in merito al quesito formulato. Pratica n. 765/10 S - Avv. (omissis) - L’Avv. (omissis) ha formulato richiesta di parere deontologico, pervenuta il 1° giugno 2010, in ordine alla possibilità di riassumere “l’eventuale nuova e definitiva assunzione […] dell’incarico difensivo del Signor R.D.” senza che ciò possa costituire un comportamento professionale “deontologicamente non corretto”. I fatti che precedono tale richiesta si riassumono nelle seguenti fasi: 1) conoscenza, da parte dell’Avv. (omissis), del Signor R.D. “da circa cinque anni”, dal medesimo professionista “assistito in questioni di diritto civile, sia in relazione a problemi personali, sia in problemi legati all’azienda dallo stesso amministrata […], recentemente dichiarata fallita, nonchè in un processo in cui […] è chiamato a rispondere dei reati contestati ad altri imputati”;[…] sospettata esistenza di “gravi indizi di colpevolezza nella consumazione del reato di sequestro di persona in danno del cittadino statunitense A.S.”; 2) fermo del Signor R.D. presso lo studio dell’Avv. (omissis), in quel momento assente, e conduzione dello stesso presso la Squadra Mobile di Roma - Sezione Sesta, ove gli veniva contestato l’arresto e associato alla Casa Circondariale di Regina Coeli; 3) incontro nell’abitazione del citato Professionista con il funzionario partecipante all’operazione sub 2) il quale nell’occasione invitava, ricevendo assenso, il Legale a recarsi presso detta Squadra Mobile; l’Avv. (omissis) non trovando la richiesta “fuor di luogo” nè rinunciando “a rispondere, opponendo il segreto professionale all’unica domanda posta: “Conosce il Signor R.D.? Conosce il Signor A.S.?” sottoscriveva “le dichiarazioni rese”; 4) comunicazione telefonica di una ispettrice al suddetto Professionista, con la quale veniva data conferma dell’avvenuto arresto, nonchè sua nomina a difensore; 5) nomina dell’Avv. (omissis), codifensore, su mandato del Signor R.D.; 6) rimessione del mandato di difensore dell’Avv. (omissis) -con riserva di proporre 454 07_pareri deontologici_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 454 09/11/2010, 13.50 PARERI DEONTOLOGICI idoneo e relativo quesito al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma- ancorchè, come dal medesimo ritenuto, non ci fosse “alcuna incompatibilità” di cui all’art. 197 c.p.p.: “Incompatibilità con l’ufficio di testimone”. Il Consiglio - Udita la relazione del Consigliere Livia Rossi, quale Coordinatore della Commissione Deontologica; premesso - che la verbalizzazione e la conseguente sottoscrizione delle dichiarazioni rese presso la Questura di Roma, Sezione Sesta, non può non configurare la tipica circostanza di assunzione di informazioni dal teste, le quali sono utilizzabili in dibattimento, ragione per la quale ne deriva la inerente e conseguente rinuncia al mandato di difesa, ormai non più riassumibile; - che ai sensi della regola deontologica dell’art. 58 “[…] è rimessa al prudente apprezzamento dell’avvocato la scelta di assumere o meno la veste di testimone in un giudizio […] i cui fatti gli siano noti, con l’obbligo, in caso positivo, di rinunciare al mandato difensivo senza più poterlo riassumere e curando di evitare che oggetto della testimonianza siano circostanze di fatto ed elementi di difesa da considerarsi coperti dal dovere di segretezza, in guisa che non venga arrecato pregiudizio alla parte rappresentata.”(C.N.F., 27 aprile 2006, n. 15); - che, infatti, nel caso specifico, è di tutta evidenza la conseguenza del comportamento dell’Avv. (omissis) in ordine alla inosservanza della regola deontologica del citato articolo, il quale recita: “Per quanto possibile, l’avvocato deve astenersi dal deporre come testimone su circostanze apprese nell’esercizio della propria attività professionale e inerenti al mandato ricevuto”, inosservanza che ha appunto determinato direttamente la preclusione alla scelta in argomento, sottraendola quindi alla propria intenzione, come enunciato dal II canone complementare del suddetto articolo: “Qualora l’avvocato intenda presentarsi come testimone dovrà rinunciare al mandato e non potrà riassumerlo”; osserva per completezza della materia in argomento, - che la Corte di Cassazione, sezione II, con sentenza del 21 novembre 1990-25 febbraio 1991, n. 6394, in riferimento all’art. 197 c.p.p., ha affermato il principio secondo cui “tra le persone che possono essere assunte a sommarie informazioni dalla Polizia Giudiziaria devono annoverarsi anche quelle nei cui riguardi vi è incompatibilità con l’ufficio di testimone e quelle che hanno facoltà di astenersi dal deporre ex art. 197 e 199 c.p.p.; le dichiarazioni rese alla Polizia Giudiziaria sono pertanto utilizzabili nel procedimento”; - che la Corte Costituzionale, con ordinanza pronunciata il 21 dicembre 2001, n. 433, ha dichiarato la manifesta infondatezza delle questioni di legittimità costituzionale dell’art. 197, comma 1, lettera d), del codice di procedura penale sollevate in riferimento agli artt. 3, 24 comma 2, e 111 comma 1, della Costituzione, “nella parte in cui non prevede l’incompatibilità con l’ufficio di testimone del difensore che svolga o abbia svolto le proprie funzioni nel medesimo procedimento e, in subordine, dell’art. 36 del R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578 (Ordinamento delle professioni di avvocato e procuratore), convertito con modificazioni nella legge 22 gennaio 1934, n. 36, nella parte in cui non prevede l’obbligo di astensione della difesa del legale che nel medesimo procedimento si trovi a cumulare le dette funzioni, ovvero la facoltà dell’Autorità Giudiziaria procedente di rilevare l’incompatibilità con modalità analoghe a quelle previste dall’art. 106, commi 2 e 3 c.p.p. (la Corte, FORO ROMANO 3-4/2010 07_pareri deontologici_ok.pmd 455 455 09/11/2010, 13.50 PARERI DEONTOLOGICI nel richiamare la propria giurisprudenza, ha ribadito che “il problema dei rapporti tra il ruolo del difensore e l’ufficio del testimone trova la sua naturale collocazione nella sfera delle regole deontologiche, alle quali, per la loro stessa struttura e funzione, spetta di individuare, a seconda delle varie concrete situazioni, in quali casi il munus difensivo non possa conciliarsi con l’ufficio di testimone; tale impostazione non è contraddetta dalla nuova causa di incompatibilità con l’ufficio di testimone introdotta dall’art. 3 della legge 7 dicembre 2000, n. 397, nell’art. 197 comma 1, lettera d) c.p.p., posto che l’incompatibilità è limitata all’ipotesi in cui il difensore abbia svolto attività di investigazione difensiva); - che il segreto professionale è tutelato dall’art. 622 c.p. “Rivelazione di segreto professionale” che punisce “chiunque, avendo notizia per ragioni del proprio stato o ufficio, o della professione o arte, di un segreto, lo rivela, senza giusta causa, ovvero lo impiega a proprio o altrui profitto, se dal fatto può derivare nocumento (...)”; - che l’art. 200 c.p.p. “Segreto professionale” afferma sostanzialmente lo stesso principio, stabilendo sub b) che gli avvocati e altri professionisti “non possono essere obbligati a deporre su quanto hanno conosciuto per ragioni del proprio ministero” e lo stesso articolo è poi richiamato dall’art. 249 c.p.c. per l’astensione dal rendere testimonianza in materia civile. Oltre che previsione di una specifica norma penale, il segreto professionale è un diritto e una difesa per la parte assistita; è un dovere di prestazione per l’avvocato che fonda su di esso la ragione stessa del proprio ministero. Tale dovere è stato espressamente recepito dall’art. 9 del Codice Deontologico Forense che, nella sua regola, stabilisce: “E’ dovere, oltrechè diritto, primario e fondamentale dell’avvocato, mantenere il segreto sull’attività prestata e su tutte le informazioni che siano a lui fornite dalla parte assistita o di cui sia venuto a conoscenza in dipendenza del mandato”. La tutela del segreto non conosce limiti, nè soggettivi, nè oggettivi, nè temporali; infatti l’avvocato è tenuto al dovere di segretezza e riservatezza anche nei confronti degli ex clienti e non soltanto per l’attività giudiziale ma anche per quella stragiudiziale. Tale ultimo principio, oltre ad essere stato più volte affermato dalla giurisprudenza, è stato altresì recepito dall’art. 7 legge 9 febbraio 1982, n. 31, sulla libera prestazione dei servizi da parte degli avvocati cittadini degli Stati membri della Comunità Europea. Di fatto, quindi, la facoltà di astensione dal rendere testimonianza non costituisce una eccezione alla regola dell’obbligo di rendere testimonianze, ma è espressione del diverso principio di tutela del segreto professionale: “Il legislatore, disciplinando la facoltà di astensione degli avvocati, ha operato, nel processo, un bilanciamento tra il dovere rendere testimonianza e il dovere di mantenere il segreto su quanto appreso in ragione del compimento di attività proprie della professione. L’ampiezza della facoltà di astensione dei testimoni deve essere interpretata nell’ambito delle finalità proprie di tale bilanciamento”. (Corte Costituzionale 8 aprile 1997, n. 87). Tali considerazioni tendono a tutelare lo stesso spirito che governa l’attività professionale forense, posto che l’eventuale dichiarazione testimoniale potrebbe comportare un danno di qualsiasi natura al cliente e conseguenze disciplinari nei confronti dell’avvocato. E’ da notare, infine, che tutto ciò va anche e soprattutto a discapito della reputazione e della onorabilità della professione; ritiene che, alla luce di quanto sopra rappresentato, l’Avv. (omissis) possa trovare adeguata e satisfattiva risposta in merito al quesito formulato. a cura di Livia Rossi 456 07_pareri deontologici_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 456 09/11/2010, 13.50 IL NOSTRO MONDO Dal verbale n. 18 dell’adunanza del 6 maggio 2010 VISITA DEL DOTT. GIORGIO SANTACROCE PRESIDENTE DELLA CORTE DI APPELLO DI ROMA - Viene ammesso in Aula, in graditissima visita, il Dott. Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di Appello di Roma. Il Presidente Conte esprime profonda gratitudine al Presidente Santacroce per aver accettato l’invito e quest’ultimo ringrazia per le cortesi espressioni rivoltegli. Il Presidente Conte espone sinteticamente i temi che in questo incontro sarebbe bene che fossero trattati. Il Presidente Santacroce esordisce affermandosi orgoglioso di aver mantenuto negli anni un ottimo rapporto personale con gli avvocati, sin da quando era Sostituto Procuratore della Repubblica. Egli ha accolto con piacere l’invito a partecipare alla presente adunanza anche perchè vi sono un paio di questioni che voleva esporre, confrontandosi con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma (in primis l’operatività concreta della convenzione per la quale i Praticanti Avvocati possono svolgere il tirocinio presso gli Uffici Giudiziari, che egli reputa essere una iniziativa assai positiva, così come è stata da anni accolta in Francia e in Germania; la seconda è quella di pervenire ad una informatizzazione dell’Ufficio Unico Notificazioni, con l’apporto del Coordinatore dell’Ufficio stesso). Sul tema della mediazione, al quale ha fatto un cenno preliminare il Presidente Conte, il Dott. Santacroce comunica che la Corte sta svolgendo, anche grazie al contributo di molti studiosi, una serie di seminari di studio e di approfondimento. Egli ritiene che il Decreto Legislativo del marzo scorso lasci molti spazi aperti che l’Avvocatura e la Magistratura sono chiamati a colmare insieme. Il primo problema è quello del reperimento di spazi presso il Tribunale –che allo stato non ci sono– mentre altra questione è quella del finanziamento dei corsi di formazione. Il Presidente Conte condivide le perplessità del Presidente Santacroce sull’istituto della mediazione obbligatoria e passa la parola ai Consiglieri che intendono intervenire e proporre domande al Presidente stesso. Il Consigliere Arditi di Castelvetere solleva il problema della Sezione Famiglia con riferimento agli incombenti di Cancelleria, con particolare riguardo alla richiesta di copie. Il Presidente Santacroce risponde comunicando che proprio domani in Cassazione si terrà un Seminario sul tema dei diritti che concernono la materia della famiglia. Per passare al profilo pratico, osserva che nell’ultima sua seduta, il Consiglio Giudiziario ha espresso critiche all’attuale situazione della Sezione Famiglia del Tribunale, proponendo alcune soluzioni alternative anche con riguardo alle problematiche burocratiche. E, quindi, tra poco qualcosa FORO ROMANO 3-4/2010 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 457 457 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO cambierà in ottemperanza a quanto stabilito dal Consiglio Giudiziario. In Corte di Appello la situazione è aggravata da una serie di contenziosi numericamente cospicui in tema di giurisdizione volontaria. Vi sono state riunioni con i Presidenti delle Sezioni Civili al fine di valutare eventuali spostamenti di competenze. Comunica poi che vi è un Magistrato della Sezione Famiglia che nei prossimi mesi sarà collocato a riposo mentre un altro, promosso, non potrà rimanere in quella stessa posizione; infine, altro Magistrato sarà trasferito, fra breve, presso la Corte di Cassazione. Ciò comporta una stasi momentanea dovuta, quindi, alla carenza di Magistrati. Ciò non toglie che egli stia comunque maturando idee in grado di far ottenere qualche beneficio per l’efficienza dei servizi. Il Consigliere Tesoriere, dopo aver ringraziato il Presidente della Corte di Appello di Roma, che è sempre stato vicino alla categoria forense, ha da chiedere due cose sulle quali i Colleghi attendono risposte: a) lo scaglionamento delle udienze penali (che iniziano con estrema puntualità alle ore 9 ma poi vanno avanti ad oltranza senza fasce orarie); b)la gestione degli spazi presso il Tribunale (si pensi a quello destinato al supermercato e al vecchio bar), eventualmente da recuperare dai morosi. Il Dott. Santacroce rileva che quello delle fasce orarie è problema antico ed è risolvibile però solo in parte (affrontato recentemente con il Procuratore Generale e che sarà approfondito nei prossimi giorni in un incontro istituzionale in cui saranno presenti anche alcuni Consiglieri dell’Ordine). Peraltro il problema esposto è aggravato dalla circostanza che tutte le Sezioni non trattano, salvo qualche eccezione, ogni tipo di materia e di reati (elemento che ha, peraltro, portato significativi miglioramenti). Anche la chiamata delle udienze mediante altoparlante (inizialmente non gradito da qualche Presidente) è stata una novità che ha contribuito, a suo giudizio, a rendere più efficiente il servizio di udienze (sopperendo, in parte, al problema della gravissima carenza, oggi salita a 102 vacanze, degli Ufficiali Giudiziari). Tale pratica della chiamata con altoparlante, purtroppo, non si è potuta attuare anche in Tribunale, dove è oggettivamente più difficile. Auspica che a tal fine si potranno utilizzare i 12 Cassaintegrati, di cui all’accordo con la Provincia, di prossima chiamata. Egli ricorda, peraltro, un’altra sua iniziativa che è stata quella di ridurre i ruoli di udienza (non più di 25 cause per ogni ruolo). Comunque l’idea dei protocolli di udienza verrà coltivata anche nel futuro. Sul problema degli spazi, il Presidente Santacroce si limita a ricordare che ai concessionari morosi di spazi, è stata revocata la concessione. Anche al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, com’è noto, sono stati ridotti spazi atteso che alcuni di questi erano diventati veri e propri spacci di tipo commerciale. Prende poi la parola il Consigliere Barbantini, il quale si associa ai ringraziamenti, osserva che è un onore per il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma avere 458 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 458 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO ospite il Primo Presidente della Corte di Appello di Roma e fa presente che è rimasto molto colpito dalle affermazioni sul tirocinio da svolgere presso gli Uffici Giudiziari e chiede invece di sapere il numero dei giovani che, a tal fine, sono segnalati dalle Università. Il Presidente Santacroce comunica che questi sono circa 70-80 all’anno (la prima convenzione fu con la “LUISS”, seguita, poi, da quelle di “Tor Vergata” e de “La Sapienza”). Il Consigliere Vaglio ringrazia il Presidente Santacroce per la questione che è stata risolta in questi giorni, che è quella della velocizzazione delle operazioni di iscrizioni a ruolo con il codice a barre in Corte d’Appello. Il Consigliere Di Tosto chiede al Presidente Santacroce se è previsto a breve un aumento dei Magistrati in Corte di Appello, vista la drammatica situazione di carenza. Il Presidente Santacroce ribadisce quanto poc’anzi riferito, e cioè che è dispiaciuto di fornire cattive notizie in proposito ma comunica di essere stato recentemente sia al Ministero della Giustizia e sia al Consiglio Superiore della Magistratura, dove non gli sono stati dati affidamenti in questo senso. Egli rammenta, peraltro, che presso altre sedi giudiziarie (come a Velletri e a Latina) la situazione è ancora più drammatica. Termina il Presidente Conte non formulando una domanda, ma permettendosi di chiedere un parere, in ordine alla situazione legata al c.d. “sfratto” della sede storica del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Il Presidente Santacroce, a titolo personale, muove innanzitutto dalla decisione del Consiglio di Stato, che è divenuta esecutiva, e che egli deve, ovviamente, rispettare, come Magistrato. D’altro canto egli osserva che a favore del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma c’è il principio secondo il quale fino a che non si trova, di comune accordo, un’intesa su una sede alternativa, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma potrà opporre il proprio diritto di stabilimento a Piazza Cavour. Al termine dell’incontro, alle ore 15.00, il Consiglio offre al Presidente Santacroce una coppa di champagne. Gli astanti brindano insieme e si congratulano vicendevolmente. Dal verbale n. 21 dell’adunanza del 20 maggio 2010 - Il Consigliere Nesta riferisce in merito alle doglianze, fondatamente avanzate dall’Avv. (omissis) anche a nome di numerosi Colleghi, in merito alla grave situazione che spesso si verifica all’Ufficio Notifiche, allorquando (quasi tutti i giorni) la Cassa 1, riservata alle agenzie, è chiusa. Infatti, in tal caso, secondo le disposizioni vigenti, peraltro riportate in cartello FORO ROMANO 3-4/2010 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 459 459 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO affisso in loco, “quando è aperta una cassa sola le agenzie passati 5 atti devono rimettersi in fila”, determina che i numerosi addetti delle agenzie, ciascuno in fila con 5 atti, creano una situazione tale che l’avvocato, o un suo incaricato, magari per richiedere la notifica di un solo atto, è costretto a stare in fila anche per tre ore, prima che venga il suo turno. Ovviamente, tale insostenibile situazione, contribuisce a creare malumori e diverbi, anche accesi tra le persone in fila, che non degenerano in qualcosa di più grave grazie alla proverbiale pazienza e spirito di sopportazione degli avvocati. Il Consigliere Nesta, pertanto, chiede l’immediato intervento del Consiglio che, tramite i Consiglieri incaricati dei rapporti con l’Ufficio Notifiche, dovrà effettuare ogni opportuno intervento, finalizzato a ovviare all’increscioso e non più tollerabile problema venutosi a creare. Il Consiglio delega il Consigliere Fasciotti ad adottare concrete iniziative ed a prendere contatti con il Dirigente UNEP per risolvere le problematiche esposte. Dal verbale n. 26 dell’adunanza del 10 giugno 2010 COMUNICAZIONI DEI CONSIGLIERI - Il Consigliere Segretario e il Consigliere Fasciotti, facendo seguito alla comunicazione e alla delibera del 3 giugno 2010, comunicano che in data 7 giugno 2010 sono stati consegnati al Consiglio dell’Ordine per il tramite del Consigliere Fasciotti, la copia del verbale del Consiglio Giudiziario e il verbale della Commissione flussi, relativi al progetto di modifica tabellare relativo alle Sezione Prima e Prima Bis Civile, unitamente alle osservazioni dei Magistrati della Sezione Prima Bis, così come inviate al Presidente del Tribunale Ordinario di Roma e allo stesso Consiglio Giudiziario. Il Consiglio dell’Ordine è stato ritenuto, quale interlocutore istituzionale in merito alla materia tabellare, legittimo destinatario delle questioni che vengono diffusamente illustrate nel documento sottoscritto dai Magistrati della Sezione Prima Bis Civile e che non erano evincibili dall’originario progetto tabellare depositato dal Presidente del Tribunale, che prevedeva solo l’aumento di due posti in organico presso la Sezione Prima Civile. La Segreteria del Presidente Dott. de Fiore è stata contattata in data 8 giugno 2010 per un incontro urgente con il Presidente, onde sensibilizzarlo sui temi oggetto dell’istanza medesima. Il Consiglio ne prende atto, approva e delibera che il Consigliere Segretario e il Consigliere Fasciotti incontrino urgentemente il Presidente del Tribunale Ordinario di Roma per discutere sui temi oggetto dell’istanza del 7 giugno 2010. 460 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 460 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO - I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che è stato inaugurato il portale web http://pct.tribunale.roma.it/, interamente dedicato al Processo Civile Telematico e al suo sviluppo presso il Tribunale di Roma. Su tale portale web, di libera consultazione, verranno raccolti documenti, esperienze, materiali e risorse utili per lo sviluppo della informatizzazione delle attività forensi e per l’utilizzo della metodologia telematica nell’ambito giudiziario romano. Il Consiglio ne prende atto. - I Consiglieri Condello e Graziani comunicano che è stato esteso al Consiglio Nazionale Forense il protocollo d’intesa siglato il 23 dicembre 2009 tra il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria, l’Agenzia delle Entrate e il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili per la sperimentazione del Processo Tributario telematico presso la Commissione Tributaria Provinciale e quella Regionale del Lazio. La partecipazione degli avvocati tributaristi nella sperimentazione del Processo Telematico Tributario produrrà effetti positivi sia nella fase applicativa, incrementando il flusso dei documenti informatici inviati nell’applicativo telematico, sia nella fase di studio delle necessarie modifiche alla normativa vigente. Il Consiglio ne prende atto. - Il Consigliere Graziani riferisce in ordine al progetto “Fascicoli sicuri”, in vista della sua attuazione sperimentale presso la Tredicesima Sezione Civile del Tribunale Ordinario di Roma. Il progetto si propone di assicurare il lodevole obiettivo di evitare la dispersione (per sottrazione o smarrimento) di atti e/o fascicoli processuali per il tramite di un controllo elettronico basato su sistemi tecnologici avanzati. Grazie anche all’ausilio di componenti della Commissione Informatica, è stata predisposta una relazione illustrativa su molti profili del progetto che sollevano perplessità, soprattutto in ordine all’impatto operativo (costi, accessi, distribuzione di tessere, ecc.) sull’attività degli avvocati. Deve essere sottolineato l’indubbio effetto di deterrenza che un eventuale sistema del genere avrebbe su eventuali malintenzionati. Tuttavia, si deve parimenti segnalare che analoghi effetti dissuasivi verrebbero –a minor costo- conseguiti laddove i locali venissero muniti di sistemi di videosorveglianza. Il Consigliere Graziani propone, quindi, che il Consiglio deliberi se aderire o meno all’iniziativa o se subordinare la propria valutazione all’acquisizione di chiarimenti sugli interrogativi sollevati nella relazione medesima. Il Consiglio ringrazia il Consigliere Graziani e lo incarica di acquisire i chiarimenti da lui stesso ritenuti opportuni. FORO ROMANO 3-4/2010 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 461 461 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO Dal verbale n. 27 dell’adunanza del 17 giugno 2010 - Il Consigliere Segretario riferisce sulla nota dell’Avv. Maurizio de Tilla, Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, pervenuta in data 14 giugno 2010, con la quale trasmette il comunicato stampa nel quale esprime la solidarietà dell’Avvocatura italiana ai magistrati e al personale degli Uffici Giudiziari per le decisioni prese dal Parlamento sui tagli alla Giustizia nella recentissima manovra economica. Il Consiglio prende atto. Dal verbale n. 29 dell’adunanza del 24 giugno 2010 - I Consiglieri Arditi di Castelvetere e Rossi comunicano che è pervenuta una e-mail della Dott.ssa Anna Medina –del Municipio XI– con la quale si rende edotto il Consiglio della costituzione della Consulta Femminile del predetto Municipio che ha per oggetto una indagine sulle donne avvocato che esercitano la professione forense nel territorio municipale. In allegato alla predetta mail viene trasmessa la presentazione dell’iniziativa e uno strumento di indagine (questionario) appositamente predisposto. Viene richiesto il sostegno del Consiglio all’iniziativa al fine di assicurarne il buon esito. A tal fine i Consiglieri Arditi di Castelvetere e Rossi propongono che il documento di presentazione dell’iniziativa e il questionario vengano pubblicati sul sito con invito alle Colleghe alla compilazione e all’invio telematico presso il predetto Municipio. Il Consiglio approva la pubblicazione sul sito istituzionale. - Il Consigliere Condello informa il Consiglio di aver partecipato, quale Coordinatore della Commissione Procedure Concorsuali, alla riunione organizzativa della fase sperimentale di avvio del processo telematico fallimentare indetta dal Cons. Ruggero, Giudice delegato alla Sezione Fallimentare e designato dal Presidente della Sezione Fallimentare per attivare la sperimentazione. Tutte le procedure fallimentari, nuovo rito, assegnate al Cons. Ruggeri verranno trattate anche on line con l’utilizzazione del programma software fornito dalla Società Zucchetti. Questo sistema consentirà ai Giudici, ai Curatori e alla cancelleria di gestire le procedure anche in formato digitale e con collegamenti e trasferimenti degli atti on line utilizzando la posta elettronica certificata. Successivamente, dopo la fase di sperimentazione, il sistema verrà utilizzato in tutta la Sezione Fallimentare di Roma. Il Consiglio ne prende atto. 462 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 462 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO - Il Consigliere Condello informa il Consiglio di aver incontrato, unitamente al Consigliere Barbantini e alla presenza, nella prima fase, del Presidente, il Coordinatore dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio, Avv. Anna Maria Barbante, il Presidente dell’Ordine di Latina, Avv. Giovanni Malinconico e il Presidente dell’Ordine di Frosinone, Avv. Davide Calabrò. Nella riunione si è discusso dei problemi relativi alla costituzione dell’Unione del Distretto del Lazio a seguito dell’approvazione dello Statuto e della delibera del 27 maggio 2010 della stessa Unione nell’adunanza dei Presidenti tenutasi a Civitavecchia il giorno 27 maggio 2010. Della predetta delibera si trascrive un passo che riguarda, in particolare, l’Ordine di Roma: “- preso atto della disponibilità recentemente manifestata dal C.d.O. di Roma di intrattenere rapporti con l’Unione e di verificare percorsi finalizzati alla unificazione di tutti gli Ordini del distretto. - considerato che è interesse dell’Unione individuare le possibili convergenze di tutti i Consiglieri dell’Ordine del distretto compatibili con i principi generali che hanno il vigente statuto, DELIBERA di delegare il coordinatore, unitamente agli Avv.ti Giovanni Malinconico e Davide Calabrò a prendere contatti con il C.d.O. di Roma al fine di concordare le concrete modalità di attuazione delle reciproche disponibilità.” Il Consigliere Condello, dopo aver esaminato lo Statuto dell’Unione, ha proposto le seguenti modifiche: 1) all’art. 2 inserire la frase “nel rispetto dell’autonomia e competenza istituzionale nei singoli Consigli”; 2) all’art. 4) inserire la frase “o da un Consigliere delegato dal Presidente”; 3) l’eliminazione dell’art. 7; 4) la modifica dell’art. 6. In particolare con riferimento all’art. 6 è stata proposta la seguente modifica: “le delibere del Comitato dei Presidenti sono assunte a maggioranza semplice dei voti espressi in forma palese e comunque con il voto favorevole di almeno la metà più uno dei Consigli aderenti. Non sono ammesse deleghe tra componenti di Ordini diversi. Ad ogni Consiglio dell’Ordine spetta il numero di voti in proporzione al numeri degli iscritti individuando secondo i criteri di cui all’art. 11 del D.lgs. 23 novembre 1944 n. 382.” Il Consigliere Condello ha evidenziato che lo Statuto, così come elaborato dagli altri Ordini, determina una evidente posizione anomala del Consiglio dell’Ordine romano rispetto agli altri Consigli del Distretto. La modifica proposta, che prevede l’eliminazione dell’attribuzione di voti limitati in contrasto con la normativa vigente e l’utilizzazione della clausola prevista (“in aggiunta del voto favorevole di almeno la metà dei Consigli aderenti”), determina una posizione di equilibrio tra l’Ordine romano con gli altri Ordini. FORO ROMANO 3-4/2010 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 463 463 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO I Rappresentanti dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio hanno evidenziato che lo Statuto, cosi come da loro approvato, non può essere modificato poichè, in caso contrario, verrebbero vanificati i principi ispiratori dello stesso cosi come a suo tempo individuati dagli altri Ordini nel Lazio. I Rappresentanti dell’Unione, comunque, hanno ribadito l’invito al Consiglio di Roma di partecipare, con propri rappresentanti, all’Assemblea Generale del 26 giugno p.v. e agli altri eventi che verranno organizzati lasciando inalterate, in questa prima fase, le disposizioni previste nello Statuto. Il Consigliere Condello ritiene che il Consiglio dell’Ordine di Roma non possa non partecipare alle attività dell’Unione degli Ordini Forensi del Lazio, istituzione prevista in tutti i Distretti delle Corti d’Appello d’Italia e riconosciuta dal Consiglio Nazionale Forense poichè l’assenza potrebbe determinare gravi danni dall’Avvocatura romana, sia con riferimento al nuovo Ordinamento Professionale in discussione al Senato, sia con riferimento a tutte le attività istituzionali che vengono decise negli Organi rappresentativi dell’Avvocatura ma rileva, comunque, che lo Statuto deve essere adeguato alle richieste formulate. Il Consiglio ne prende atto, ma invita il Presidente a prendere parte all’Assemblea del 25 p.v. al fine di spiegare approfonditamente le ragioni dell’Ordine di Roma. - I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono in ordine agli sviluppi degli incontri avuti con i responsabili dell’Ufficio UNEP in ordine alla prospettiva di implementare i servizi fruibili dagli Avvocati attraverso l’utilizzo delle moderne tecnologie. Allo stato, l’Ufficio UNEP è dotato di tre distinti applicativi (uno per il Settore Esecuzioni, uno per il Settore Notificazioni Civili e uno per il Settore Notificazioni Lavoro) che non sono immediatamente in grado di dialogare tra loro e convergere su un’unica piattaforma. L’Ufficio UNEP ha tuttavia indicato che, in futuro, ma con tempi non prevedibili, opererà nel senso di consentire il dialogo tra questi applicativi. Al momento, appare tuttavia possibile sviluppare una piattaforma software attraverso la quale consentire agli Avvocati di visualizzare on-line la situazione degli atti consegnati per la notifica e la loro disponibilità agli sportelli di restituzione. Per fare ciò, sono coinvolte sia le responsabilità dell’Ufficio UNEP che della Presidenza della Corte di Appello di Roma nonchè le strutture tecniche della Corte di Appello stessa e dell’azienda fornitrice del supporto software dell’Ufficio UNEP. Ogni riscontro attuale ha già dato esiti positivi e, conseguentemente, si prevede che il risultato perseguito possa essere raggiunto in tempi quanto mai brevi. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia. 464 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 464 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO - I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono in ordine al progetto di munire di accesso ad internet wi-fi le sedi giudiziarie romane. In data 21 giugno 2010 hanno partecipato a una riunione con i responsabili dell’Ufficio dei Referenti Informatici Distrettuali della Corte di Appello di Roma, Dott. Mauro Lambertucci, Dott. Carmelo Asaro e Dott. Giuseppe Corasaniti, alla presenza del Dirigente della Provincia di Roma Dott. Francesco Loriga e di altri responsabili delle strutture giudiziarie coinvolte dal progetto. All’esito della riunione, sono stati fatti i sopralluoghi per individuare le quattro aree da dotare di punti di accesso wi-fi nella fase sperimentale del progetto (gli edifici A e B della Città Giudiziaria di Piazzale Clodio nonchè il nuovo palazzo della Corte di Appello, il palazzo di Via Lepanto 4 e il palazzo di viale Giulio Cesare n.54/B). A seguito di tale sopralluogo, verranno quanto prima richieste dalla Provincia di Roma le autorizzazioni necessarie, affinchè siano rese dalle Presidenze della Corte di Appello di Roma e del Tribunale Ordinario di Roma, anche previa acquisizione del pronunciamento da parte della Commissione di Manutenzione competente. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia per l’ottima notizia. - I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono in ordine all’incontro tenuto il 21 giugno 2010 per rilevare l’andamento dell’attuazione del Processo Civile Telematico presso il Tribunale di Roma –Settore Esecuzioni Immobiliari. In tale occasione, il Dott. Francesco Cottone (Magistrato addetto alla direzione del “Gruppo Guida” incaricato di definire le prassi operative del PCT) ha confermato le difficoltà di procedere a “bonificare” le anagrafiche degli avvocati coinvolti nei processi esecutivi immobiliari, specialmente nella funzione di ausiliari del giudice. Il medesimo Dott. Francesco Cottone ha indicato che le anagrafiche da “bonificare” saranno circa 3.500, di cui il 65% circa riguardanti avvocati. Per questo motivo, è stata richiesta una disponibilità di massima del Consiglio di mettere a disposizione una unità lavorativa che provveda (previa convenzione autorizzata dal Presidente del Tribunale) ad operare gli inserimenti. Analoga richiesta verrà avanzata al Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili. I Consiglieri Condello e Graziani propongono di esprimere una adesione di massima alla richiesta, dal momento che la “bonifica” delle anagrafiche consentirà un migliore utilizzo del Processo Civile Telematico da parte degli Avvocati romani. Il Consiglio ne prende atto ed esprime un consenso di massima all’iniziativa, riservandosi successive considerazioni al riguardo e sottolineando, tuttavia, che l’invio di personale interinale dovrà essere compatibile, comunque, con le risorse economiche del Consiglio. FORO ROMANO 3-4/2010 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 465 465 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO Dal verbale n. 30 dell’adunanza del 1° luglio 2010 - Il Presidente riferisce -unitamente al Consigliere Condello delegato con lui alla Commissione Procedure Concorsuali- in ordine alla bozza del Protocollo d’intesa tra la Sezione Fallimentare del Tribunale Ordinario di Roma, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e il Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma, che si trascrive integralmente: PROTOCOLLO DI INTESA tra Tribunale Ordinario di Roma – Sezione Fallimentare Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma per l’individuazione e la chiusura di procedure concorsuali vetuste 1. Presupposti e finalità Il presente Protocollo –che consiste nell’adozione di un progetto comune per l’individuazione e l’accelerazione delle operazioni di chiusura di procedure concorsuali vetuste– si inserisce nel Programma di Collaborazione tra Tribunale Ordinario di Roma -Sezione Fallimentare, e Ordini professionali degli Avvocati di Roma e dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma (di seguito, per brevità, anche “Ordini” o “i due Ordini”). I presupposti del progetto derivano da una serie di constatazioni di fatto del Tribunale Ordinario di Roma, che i due Ordini condividono, in quanto individuanti dati oggettivi. Tali presupposti possono così, sinteticamente riassumersi: i) il gran numero di procedure fallimentari pendenti, alcune risalenti anche a oltre venti anni addietro; ii) la constatazione che molte di dette procedure possono essere definite in maniera alquanto celere, avendo esaurito quanto meno le fondamentali attività di realizzazione dell’attivo; iii) l’iscrizione nell’elenco dei professionisti (Avvocati e Commercialisti) che offrono la loro disponibilità ad accettare incarichi di curatele fallimentari di oltre 1.500 soggetti; iv) la presa d’atto statistica che a fronte di ciò la Sezione Fallimentare del Tribunale Ordinario di Roma dichiara circa 450/500 fallimenti all’anno. Da qui la condivisa necessità da parte dei due Ordini di adoperarsi per accelerare le attività per la chiusura delle procedure risalenti nel tempo e di assicurare alla Sezione Fallimentare, sia pure nella parità di condizione di tutti gli iscritti ai due Ordini, la collaborazione di professionisti disponibili ad assumere l’incarico di Curatore fallimentare, che –specie in relazione all’alto grado di autonomia e di 466 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 466 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO responsabilità a questi richiesta dalla vigente legge fallimentare– offrano un elevato grado di specializzazione, sia con riguardo alle procedure già seguite (per premiare l’esperienza, assicurando così una continuità professionale a chi si è dedicato da sempre al settore), sia facendo riferimento al conseguimento di titoli e alla proficua frequentazione di corsi di specializzazione (per consentire il ricambio con professionisti qualificati, anche se privi di significativa esperienza concreta). Sono così state assunte nell’ambito del Programma di Collaborazione, alcune iniziative con la Sezione Fallimentare del Tribunale Ordinario di Roma per collaborare alla formazione di tale professionista specializzato, fermo restando che la designazione e la scelta del Curatore e degli altri ausiliari del Giudice, rimane un imprescindibile e non sindacabile compito del Tribunale, che vi provvederà secondo criteri dallo stesso Tribunale autonomamente stabiliti. Nell’ambito di detto Programma di Collaborazione i due Ordini –preso atto della giustificata esigenza della Sezione Fallimentare del Tribunale Ordinario di Roma di procedere alla chiusura del maggior numero possibile di vecchie procedure e constatato che molte procedure risultano ancora aperte per comportamenti che, sia pure fino a oggi consentiti, vengono reputati non opportuni, volendo dare un impulso moderno alle procedure concorsuali, in linea con lo spirito della Riforma (e tenuto anche conto degli effetti della c.d. Legge Pinto), e favorire in maniera veloce la definizione delle vicende dell’impresa fallita– hanno concordato con la Sezione Fallimentare del Tribunale Ordinario di Roma di contribuire alla soluzione del problema più contingente, relativo alla chiusura del massimo numero possibile di procedure. 2. Destinatari del presente Protocollo e stato della procedura. Destinatari del presente Protocollo sono tutti i Curatori che si trovino in difficoltà per qualche passaggio problematico –sia dal punto di vista sostanziale, che da quello formale– che impedisce loro di procedere rapidamente all’avvio delle operazioni di chiusura del Fallimento e che ritengano, in maniera discreta e senza che ciò comporti per loro alcun pregiudizio, di potere avere necessità di un’assistenza qualificata conseguendo, nello stesso tempo, una “moratoria” circa l’utilizzo da parte del Tribunale dello strumento della revoca ex art. 37 L.F. Si tratta, ovviamente, di difficoltà che non dipendono da comportamenti dolosi, che rimangono esclusi da qualsiasi possibilità di assistenza e collaborazione e che –se realmente sussistenti– daranno, invece, luogo anche alle sanzioni disciplinari previste dai Regolamenti disciplinari dei due Consigli dell’Ordine. La procedura, peraltro, deve essere giunta al punto tale che, le questioni da definire siano effettivamente risolvibili nello spazio di novanta giorni e che, entro detto termine, si possa ipotizzare di essere pronti a presentare, nei trenta giorni successivi, il rendiconto. La finalità del presente Protocollo, difatti, non è quella di offrire assistenza indiscriminata, ma di offrire un ausilio soltanto ai professionisti che lo richiedano FORO ROMANO 3-4/2010 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 467 467 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO con la finalità di pervenire alla veloce chiusura delle singole procedure. 3. La creazione di una “task-force” da parte dei due Consigli dell’Ordine e le modalità di assistenza al Curatore. I due Consigli dell’Ordine individueranno tra i propri iscritti professionisti qualificati disposti a prestare volontariamente e gratuitamente l’assistenza richiesta. Il Curatore rimane, comunque, l’unico responsabile della procedura a lui affidata e la scelta di attuare o meno i consigli forniti costituirà una sua prerogativa che in nessun caso potrà coinvolgere i professionisti prestanti l’assistenza, stante la natura gratuita e volontaria e il carattere non vincolante e di mero “indirizzo” della soluzione proposta non in base ad un completo esame dell’intera procedura ma, unicamente, sulla base dell’aspetto particolare e parziale prospettato dal Curatore stesso. L’assistenza consisterà, infatti, nell’analisi delle problematiche evidenziate dal Curatore, nella verifica che sussistano soluzioni per la definizione della procedura nella tempistica (di carattere ordinatorio) evidenziata al precedente paragrafo e nel tracciare, assieme al medesimo Curatore e al Giudice Delegato, un programma per il perseguimento degli obiettivi così individuati. Nella sostanza, su richiesta anche informale del Curatore al proprio Consiglio dell’Ordine, le problematiche evidenziate saranno esaminate congiuntamente da un Avvocato e da un Commercialista designato dai rispettivi Ordini di appartenenza. Costoro verificheranno la possibilità di soluzione e un “Programma” per addivenire alla chiusura della procedura concorsuale in tempi ragionevoli. Il Curatore, se condividerà le indicazioni fornitegli, lo farà proprio detto “programma” e lo esporrà in un’informativa al Giudice Delegato. Il Giudice Delegato –esercitando anche i poteri di direzione della procedura, tipici del suo ruolo e della sua funzione in relazione ai fallimenti “pre-riforma” cui è riservato il presente progetto– approva, anche con modificazioni, il programma di chiusura di quella procedura sottopostogli dal Curatore. L’attuazione concreta del programma così definito, competerà poi concretamente al Curatore, sempre sotto la direzione del Giudice Delegato e con l’assistenza dei due professionisti designati dagli Ordini. 4. La “moratoria”. La presentazione e la conseguente approvazione del “Programma” di definizione della procedura concorsuale, comporterà una sorta di moratoria, nel senso che il Giudice Delegato, nel tempo occorrente per l’attuazione del programma dallo stesso contribuito a realizzare e approvato (salvo che emergano ipotesi dolose e fermo restando che il programma venga realizzato con le tempistiche stabilite), non avrà alcuna ragione per esercitare il potere di proposta di revoca del Curatore, di cui all’art. 37 L.F. (testo pre-riforma). 5. Riservatezza e non pregiudizialità. Il “Programma”, conseguente alla richiesta di assistenza ai due Consigli degli Ordini da parte del Curatore, anche se dovesse essere trasfuso in un verbale o in 468 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 468 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO istanze, rimarrà riservato, così come riservata e non divulgabile pubblicamente rimarrà la richiesta di intervento. In nessun caso verrà consentita a terzi la richiesta di copie del “Programma” e il Giudice Delegato darà alla Cancelleria le opportune istruzioni per garantire detta riservatezza. La richiesta di intervento non comporterà di per sè alcun pregiudizio al Curatore richiedente, ritenendosi che la particolare contingenza che ha richiesto l’ausilio dei due Consigli dell’Ordine sia stata determinata da fattori e situazioni che non ne intaccano la professionalità. 6. Adozione e approvazione del presente progetto. Il progetto, come delineato nei precedenti paragrafi, è stato esaminato da ciascuna delle parti firmatarie il presente Protocollo, sia in maniera autonoma, che in sedute congiunte ed è stato ritenuto idoneo a soddisfare un interesse comune, sia della Sezione Fallimentare del Tribunale Ordinario di Roma, sia del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, che del Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma. Con la sottoscrizione del presente Protocollo, il progetto è adottato e reso immediatamente operativo e di esso verrà data pubblicità nelle forme opportune. Con comunicazione congiunta dei due Consigli dell’Ordine, da inviarsi anche a mezzo e-mail, tutti i professionisti che hanno in corso procedure concorsuali saranno informati dell’opportunità derivante dalla sottoscrizione e applicazione del presente Protocollo. Roma, lì .............. Tribunale Ordinario di Roma Sezione Fallimentare Il Presidente (Dott. Ciro Monsurrò) Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma Il Presidente (Avv. Antonio Conte) Consiglio dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma Il Presidente (Dott. Gerardo Longobardi) Il Consiglio ne prende atto, approva la bozza rinviando alla prossima adunanza per eventuali osservazioni da inserire considerato che la firma del Protocollo avverrà in data 9 luglio 2010. Dal verbale n. 32 dell’adunanza dell’8 luglio 2010 - Il Consigliere Segretario riferisce dell’avvenuta presentazione di un disegno di FORO ROMANO 3-4/2010 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 469 469 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO legge, di cui è stata data ampia diffusione dalla stampa quotidiana in questi giorni, secondo il quale oltre al giudice anche il notaio potrà emettere il decreto di omologazione della separazione consensuale in assenza di figli minori. E’ quanto prevede il disegno di legge presentato lo scorso 12 novembre al Senato e in attesa di essere assegnato alle Commissioni competenti per l’esame. Il provvedimento, che aggiunge al Codice Civile l’art. 158-bis, e che sembrerebbe essere stato suggerito dal Consiglio Nazionale del Notariato, risponderebbe, come si legge nella relazione parlamentare, alle esigenze di semplificare la forma e accelerare i tempi delle separazioni consensuali quando non ci sono minori con il duplice effetto di diminuire i costi e di snellire l’attività dei Tribunali. Il Consigliere Segretario rileva che, in disparte la logica che mira a favorire una continua riduzione di spazi professionali a danno sempre e soltanto della categoria forense (mentre quella notarile insorse quando si profilò la possibilità di attribuire agli avvocati il potere di rogitare atti di trasferimento di immobili con valore inferiore a centomila euro), questa idea costituisce un ennesimo tentativo di svilire l’apporto che l’avvocato insostituibile, sul piano tecnico-professionale, reca nella composizione del conflitto familiare, rendendo sostanzialmente un fatto privato la separazione coniugale e abbracciando una logica del mercato che non è quella della famiglia. Il Consiglio esprime fermo risentimento al contenuto del disegno di legge, rispetto al quale manifesta, per le ragioni esposte nella comunicazione sopra riferita, la propria severa critica, atteso che la proposta contribuisce a ridurre gli spazi professionali della categoria forense e svilisce l’insostituibile contributo, che l’Avvocatura e la stessa Magistratura, storicamente apportano alla materia delle separazioni coniugali incidendo, peraltro, su prerogative costituzionali. Decide che la presente delibera sia pubblicata sul sito istituzionale, sia inviata al Ministro della Giustizia e sia oggetto di un comunicato stampa da inviare alle maggiori Agenzie. - Il Consigliere Tesoriere riferisce in ordine alle proposte di agevolazione e/o convenzione da parte di alcune aziende pervenute al Consiglio a favore degli Avvocati romani. Il Consigliere Cerè ricorda che l’Ordine è un Ente Pubblico non Economico e che la proposta del Consigliere Tesoriere non la convince. Ritiene che la materia delle convenzioni debba essere riservata alla Cassa di Previdenza e che è inopportuno che siano appannaggio anche del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Il Consigliere Nesta apprezza l’iniziativa ma ritiene che le proposte che vaglia il Consigliere Tesoriere siano poi deliberate dal Consiglio. 470 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 470 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO Il Consigliere Rossi si associa e, per replicare al Consigliere Cerè, ritiene che la questione delle convenzioni non è più rinviabile atteso che tutti i maggiori Ordini professionali svolgono questo servizio a favore degli iscritti. Comprende talune perplessità che, però, oramai non appaiono essere più al passo con i tempi. Il Consigliere Graziani ritiene che si debba certamente effettuare un filtro per accertare la serietà delle proposte delle aziende, in particolare di quelle che offrono servizi specifici agli avvocati che poi sono quelle oggetto della proposta di delibera oggi in discussione. Aggiunge che, di fatto, le convenzioni esistono (si pensi alla fornitura della smart card, della PEC, ecc.) e, quindi, è necessario approvare quanto prima un regolamento che disciplini la materia. Il Consigliere Barbantini si dichiara contrario alla proposta perchè ritiene che, pur essendo la società civile cambiata, tra i compiti dell’Ordine non rientri quello di effettuare agevolazioni di tipo commerciale per gli iscritti, il che svilirebbe ancor più la professione. Il Consigliere Tesoriere chiarisce che le convenzioni di cui si tratta non sono quelle di tipo commerciale (ristoranti, agenzie di viaggio, pneumatici, ecc.) ma l’obiettivo è quello di garantire trattamenti privilegiati in termini di servizi riservati alla categoria nei limiti dell’attività professionale. Il Consigliere Segretario ritiene che le proposte dovranno essere valutate volta per volta con il buon senso, poichè discernere le convenzioni che offrono servizi tipicamente legati allo svolgimento dell’attività forense e quelle che invece offrono servizi diversi, comunque utili (tipo quelli sanitari e diagnostici) è assai arduo, in astratto. Il Consigliere Condello non ha pregiudizi sulla questione delle convenzioni e, quindi, sul merito, ma ha perplessità sul metodo. Ritiene che non sia opportuno operare una selezione previa delle proposte di convenzioni, posto che un filtro, che non sia legato al solo aspetto del decoro, potrebbe essere arbitrario. Il Consigliere Fasciotti rileva che il filtro costituisce una mera selezione basata sulla concreta agevolazione in favore degli iscritti. Il Consigliere Tesoriere osserva, a ulteriore chiarimento, che se dovesse pervenire una proposta ad esempio da parte di un Centro massaggi, è evidente che l’Ordine non possa ritenerla meritevole. Il Consigliere Di Tosto comunica che qui il problema si riduce a quello di consentire sconti in favore della categoria. Se egli in linea di principio è d’accordo con l’iniziativa, suggerisce di iniziare una prima fase sperimentale con case editrici, assicurazioni, istituti di credito, case di cura, ecc., dando un input salvo verifiche in itinere. Il Consigliere Nesta sottolinea che non deve essere il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma a sollecitare proposte di convenzione ma si deve limitare FORO ROMANO 3-4/2010 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 471 471 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO a effettuare una selezione di effettiva meritevolezza, di serietà della proposta, di vantaggio concreto. Il Consiglio - Considerato l’attuale stato in cui versa l’Avvocatura romana; - Rilevata la necessità che il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma prenda una posizione in favore degli Avvocati romani e intervenga affinchè gli stessi abbiano delle agevolazioni e dei rapporti privilegiati con delle aziende che forniscono servizi collegati all’attività professionale, ovvero con aziende con cui gli avvocati intrattengono quotidianamente rapporti legati alla propria professione; - Considerato che pervengono al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma numerose proposte di convenzione, ovvero di agevolazione legate all’attività professionale; - Rilevato, inoltre, che tali proposte di agevolazione o di convenzione non risultano in contrasto con il vigente Codice Deontologico e che, anzi, sono da considerarsi di aiuto nell’esercizio della professione forense, delibera di formare un apposito elenco, diviso per categorie e con almeno due aziende per “settore merceologico”, sul quale verranno annotate tutte le società che propongono servizi in favore degli Avvocati, ovvero che propongono delle tariffe agevolate agli Avvocati stessi; delibera inoltre, di istituire un’apposita Commissione presieduta dal Consigliere Tesoriere, coadiuvato da un avvocato del Foro di Roma, esperto in marketing aziendale e individuato a sua cura, per verificare l’effettività delle agevolazioni proposte nonchè che le stesse siano consone all’attività della professione forense e non creino disdoro alla Categoria; - All’esito dell’esame della Commissione, le agevolazioni proposte verranno sottoposte all’esame del Consiglio che dovrà deliberarne l’iscrizione nell’apposito elenco; delibera infine, che detto elenco venga pubblicato sul sito istituzionale. Il Consiglio approva. - I Consiglieri Condello e Graziani segnalano che il Consiglio è in condizione di offrire ai propri iscritti un aggiornamento sintetico e immediato circa gli sviluppi delle nuove tecnologie applicate alla professione forense. Tale risorsa può essere offerta -gratuitamente e con diffusione cadenzata- a tutti gli iscritti tramite internet e/o e-mail, grazie all’apporto di redazione costituita da parte dei Componenti della Commissione Informatica. Trattandosi di un’iniziativa che costituisce considere- 472 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 472 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO vole opportunità di aggiornamento in un momento in cui le nuove tecnologie (posta elettronica certificata, processo civile telematico, software e applicativi vari, ecc.) impattano considerevolmente con la professione forense e tenuto conto delle sollecitazioni rappresentate dai Colleghi, i Consiglieri Condello e Graziani chiedono che il Consiglio approvi l’iniziativa, quanto meno per un limitato periodo trimestrale di sperimentazione. Il Consiglio approva l’iniziativa in via sperimentale per il periodo luglio-ottobre 2010, salve proroghe successive. Dal verbale n. 33 dell’adunanza del 15 luglio 2010 - Il Consigliere Tesoriere, con riferimento alla delibera assunta dal Consiglio nella scorsa adunanza, comunica di aver individuato nell’Avv. Nicola Colavita il Collega esperto in marketing aziendale, che potrebbe coadiuvarlo per la verifica delle proposte di agevolazioni che pervengono al Consiglio a favore degli avvocati del Foro di Roma. Il Consiglio ne prende atto e nomina quale coadiutore per l’esame delle proposte di convenzioni l’Avv. Nicola Colavita. Dal verbale n. 35 dell’adunanza del 22 luglio 2010 - Il Consigliere Segretario comunica che ha in animo di indire l’organizzazione di un Tavolo di concertazione con le Associazioni forensi maggiormente rappresentative su Roma, allo scopo di unire idee e progetti che possano servire in concreto alla soluzione di problematiche che assillano, sotto il profilo burocratico e amministrativo, la vita quotidiana della categoria forense. Il tavolo, che sarà operativo a settembre, non avrà alcuna rappresentanza esterna di tipo politico, ma costituirà solo l’occasione di studio e di riflessione su progetti presentati dai partecipanti, che intendano farli esaminare dalle Autorità competenti per il tramite di un Ente istituzionale qual’è il Consiglio dell’Ordine. Ovviamente, i lavori dell’organismo saranno sottoposti previamente al Consiglio nella sua collegialità. Propone che ogni Associazione nomini un solo rappresentante e un supplente, allo scopo di consentire al Tavolo lo svolgimento di lavori il più possibile partecipati e condivisi, nell’ottica di un’idea che faccia dell’Ordine un Ente produttivo e attivo. Il Consiglio approva e delega il Consigliere Segretario ad assolvere agli incombenti del caso. - I Consiglieri Fasciotti e Graziani si sono recati in data 16 luglio 2010 con l’Avv. Rossella Minio presso il Tribunale per i Minorenni di Roma ove, a seguito di appuntamento concordato con il Presidente Dott.ssa Cavallo, hanno: - indicato, trasmettendone copie delle richieste, i praticanti avvocati che hanno FORO ROMANO 3-4/2010 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 473 473 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO fatto istanza di svolgimento della pratica forense presso il Tribunale per i Minorenni di Roma, a seguito della comunicazione intervenuta nel mese di marzo tra il Presidente dell’Ufficio Giudiziario e il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma; - preso atto della messa a disposizione degli avvocati di una Sala al piano terra delle dimensioni di 2,4 mt. per 4,5 mt. per la quale, il Presidente del Tribunale ha chiesto al Consiglio la dotazione in comodato di due computers il cui collegamento sarà verificato nella fattibilità dal Consigliere Graziani e dal tecnico dello stesso Tribunale, Sig. Marco Petritti; - preso atto della messa a disposizione di uno spazio, posto al primo piano, alla destra del locale ove si richiedono le copie e si ricevono le informazioni, per la rivendita dei valori bollati e previa verifica da parte del Presidente del Tribunale per i Minorenni di Roma se lo spazio debba essere oggetto di formale concessione da parte dell’Ufficio del Demanio; - evidenziato degli ostacoli di natura processuale frapposti non correttamente alle parti e ai difensori dal personale di Cancelleria nei procedimenti di volontaria giurisdizione. Il Consiglio ne prende atto e approva. Dal verbale n. 36 dell’adunanza del 29 luglio 2010 - Il Presidente riferisce sulla nota del Dott. Giorgio Santacroce, Presidente della Corte di Appello di Roma, pervenuta in data 22 luglio 2010, con la quale comunica che con D.M. del 13 luglio 2010 è stata indetta la sessione d’esame 2010 per l’abilitazione all’esercizio della professione di Avvocato. Il Presidente Santacroce chiede che venga data la massima pubblicità alla notizia. Il Consiglio, in attesa di designare il Presidente della Prima Sottocommissione e i Commissari d’esame, delibera che per poter essere chiamati a rivestire la qualità di Commissario nell’esame per il conseguimento del titolo di avvocato, occorre regolamentare la procedura di nomina, evitando di designare colleghi che hanno recentemente ricoperto l’incarico. Il Consiglio reputa opportuno limitare, con effetto anche retroattivo, a tre anni, il periodo di incompatibilità e si impegna, quindi, a nominare, a settembre, Commissari che non versino nella predetta situazione (aver cioè svolto compiti di Commissario nelle ultime tre sessioni di esami). - Il Presidente e il Consigliere Segretario comunicano di aver incontrato, il 27 luglio scorso, alla presenza del Presidente del Tribunale di Roma, il Dirigente della Sezione Decreti Ingiuntivi Dott. Vassallo, al fine di chiedere chiarimenti sulle lamentele che il Consiglio ha ricevuto in ordine allo smaltimento delle file che si 474 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 474 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO formano in detto Ufficio per il disbrigo delle relative pratiche. Il Dott. Vassallo ha fatto presente che l’Ufficio, nel 2009, ha ricevuto una mole non comune di istanze per il rilascio dei provvedimenti monitori il che ha fatto formare un enorme arretrato. Egli sostiene di aver affrontato detta emergenza con il massimo impegno intendendo voler esaurire l’arretrato entro il mese di agosto 2010. Il che ha comportato qualche disservizio e, probabilmente, qualche malumore, ma il numero dei decreti emessi nel primo semestre del 2010 (pari a 17.000) non ha eguali nel passato. Il Dott. Vassallo, assai disponibile con gli interlocutori, ha ammesso di aver probabilmente fatto il passo più lungo della gamba, prefiggendosi l’azzeramento totale dell’arretrato ma tale ambizioso progetto può oramai dirsi arrivato a conclusione. Ha spiegato, altresì, che i tempi tra il deposito del ricorso e il rilascio del titolo sono ormai di circa un mese e a settembre conterà di attestarli intorno ai 30 giorni. Ha fatto, infine, presente che l’Ufficio rilascia le copie oramai il giorno dopo l’avvenuta apposizione della clausola di provvisoria esecuzione, il che rappresenta un vero e proprio record. Si è complimentato con il Consiglio dell’Ordine per aver avviato al lavoro un dipendente a tempo determinato che si è rivelato particolarmente rapido ed efficiente. Il Presidente e il Consigliere Segretario hanno ringraziato il Dott. Vassallo spronandolo a voler continuare sulla strada dell’efficienza e del colloquio con l’Ente esponenziale della categoria forense. Il Presidente De Fiore si è associato. Il Consiglio ne prende atto con soddisfazione. - I Consiglieri Condello e Graziani riferiscono in ordine all’incontro avuto il giorno 28 luglio 2010, presso la Dirigenza dell’Ufficio Notificazioni Esecuzioni Protesti di Roma, con il responsabile della “Studio Domino”, società fornitrice di supporto informatico dell’U.N.E.P. di Roma. Nel corso di tale incontro è stata mostrata una panoramica delle implementazioni apportabili alle strutture informatiche del servizio notificazioni atti civili, prevalentemente imperniata su di un sistema di acquisizione dei dati (relativi agli atti da notificarsi) in termini analoghi a quelli di una “pre-iscrizione”. Pur essendo il sistema illustrato estremamente accattivante sotto il profilo tecnico e operativo, nella riunione sono immediatamente emerse perplessità circa gli oneri che l’iniziativa comporterebbe. Difatti, si sono evidenziati interrogativi in ordine alla possibilità che la piattaforma software da realizzarsi possa operare in ambiente RUG (Rete Unitaria Giustizia). Inoltre, è emerso che l’applicativo proposto necessiterebbe di lavorare su hardware dell’U.N.E.P. di Roma, di cui tale Ufficio non è in grado di garantire nè l’interoperabilità, nè la sostituzione in alternativa a quello attuale (ove inadatto). Per il resto, nella riunione sono state FORO ROMANO 3-4/2010 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 475 475 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO evidenziate anche altre criticità tecniche (ipotizzabilmente superabili all’esito di una più approfondita analisi e con l’adozione di adeguate soluzioni) e sono stati esposti sia i tempi di prevedibile realizzazione (4 o 5 mesi), sia i previsti costi di massima (dagli euro 80.000,00 agli euro 100.000,00, oltre IVA) per la realizzazione del progetto e la gestione dell’applicativo nella prima annualità. Da tali ipotizzati costi risulta essere stato espressamente escluso ogni eventuale onere di formazione destinato a consentire la preparazione dell’utenza all’utilizzo del sistema. Appare, quindi, opportuno continuare a interagire con l’U.N.E.P. di Roma per individuare soluzioni di più immediata realizzazione e –soprattutto- di minor costo, quali quelle già varate dal Consiglio. Il Consiglio approva i suggerimenti proposti dai due relatori ritenendo, allo stato, non percorribile la strada della c.d. pre-iscrizione, eccessivamente costosa e ancora non sicura. - I Consiglieri Condello e Graziani informano il Consiglio che la seconda fase di sistemazione del sito web riguarderà la pubblicazione in modalità giornalistica (foto, testata, massima e testo integrale del documento) di tutta la documentazione elaborata dal Consigliere Cipollone, Coordinatore della redazione del Foro Romano e Temi Romana. La redazione di Temi Romana dovrebbe però occuparsi della raccolta di giurisprudenza di merito emessa dagli Uffici Giudiziari della Corte di Appello di Roma al fine di rendere un servizio unico e innovativo agli avvocati romani. Un’altra funzionalità, in fase di elaborazione informatica, prevede che i documenti che verranno pubblicati nelle sezioni delle Commissioni e i documenti collegati al Foro Romano e alla Temi Romana verranno automaticamente inviati anche alla pagina centrale tra le news per creare un sistema informativo dinamico e aggiornato in tempo reale. Il Consigliere Cipollone precisa che il prossimo numero del Foro Romano vedrà la luce a metà settembre. Spera che la divulgazione di tale rivista raggiunga tutti gli iscritti all’Albo e possa felicemente realizzarsi. Il Consiglio ne prende atto. * * * 476 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 476 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO LA RIFORMA DELLA LIBERTÀ DI STAMPA DEL PROCESSO PENALE Il concetto come si sa è una costruzione logica intesa a definire l’esistenza delle cose. Molti istituti giuridici derivano da concetti tradotti in norme di legge. Il diritto asseconda l’assolutezza connaturata alla figura del concetto poiché in relazione al valore considerato è in grado di modulare la propria produzione precettiva comprendendovi ogni profilo, il più e il meno, il nero e il bianco, il genere e la specie, sicché si può dire che tra tutte le categorie dello spirito il diritto è quella che meglio attualizza la sfera dei principi. Prendiamo il cosiddetto garantismo, ovverosia la concezione concernente il sistema delle garanzie individuali nei confronti del “potere”: esso designa il giusto equilibrio tra interesse particolare ed interesse generale, fra il singolo e lo Stato, e ripone nella tutela e nel rispetto dei diritti della persona, la quintessenza della società moderna e dello sviluppo e il logo di una legislazione assoluta. Nella dialettica politica il garantismo è diventato il discriminante tra progresso e conservazione e, pur tra contraddizioni talora plateali, rappresenta il passaggio più cruciale dell’ordinamento. Qui l’assolutezza del concetto nella sua transizione verso il reale, mostra qualche crepa, nel senso che, dietro lo schermo di alcune pur necessarie normative d’eccezione, il confine tra l’interventismo del “potere” e i diritti dell’individuo si va dissolvendo, tanto che il reticolo delle garanzie, faticosamente costruito in decenni di elaborazione della dottrina e della giurisprudenza, si fa di giorno in giorno più fragile fino a svanire. E’ il caso della libertà della stampa nel processo penale in Italia, che ormai di fatto sovrabbonda a detrimento della dignità e dei diritti delle persone ad opera di media sempre più disposti a rovistare dappertutto nella ricerca di notizie originali a tutti i costi, molto spesso al limite, sia della decenza, che soprattutto, della qualità dell’informazione. Di qui la sensazione, ma anche la certezza, che molti siano favorevoli ad un cambiamento radicale della normativa che impunemente permette a giornali e settimanali la pubblicazione continua di paginate anche di intercettazioni telefoniche, contenenti “gossip” e pettegolezzi sulla vita privata delle persone, intercettazioni che occupano chi le esegue ventiquattro ore su ventiquattro ed impegnano al contempo, notevoli stanziamenti da fondi da parte dello Stato. Tuttavia, malgrado tutto, dovrebbe andare in porto il progetto di legge sull’argomento, l’ultimo della serie, che il governo discute ormai inutilmente da anni, limandolo, modificandolo e restringendolo per il muro contro muro delle opposizioni, in nome di una libertà astratta quanto ingiusta, in una materia che non FORO ROMANO 3-4/2010 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 477 477 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO ammette troppe libertà: quella del processo penale. Il vaglio finale della Commissione Giustizia prevede il divieto di pubblicazione anche in forma riassuntiva di qualsiasi atto di un procedimento giudiziario fino al termine dell’udienza preliminare, anche se non più coperto dal segreto istruttorio. E non sarà neppure possibile pubblicare tutte quelle intercettazioni di cui sia stata ordinata la distruzione, perché magari qualcuna potrebbe riguardare fatti, circostanze e nomi di persone estranee alle indagini. Sarebbero solo pubblicabili le cosiddette ordinanze di custodia cautelare, i vecchi mandati di cattura, per intenderci, ma soltanto dopo che l’indagato o il suo difensore ne siano stati informati. Inoltre, per far scattare l’autorizzazione agli ascolti delle telefonate, ci vorrà la decisione di un Giudice Collegiale: e soprattutto si tornerebbe al presupposto degli indizi “gravi” di reato; e non sarà, quindi, più valida la formula precedentemente adottata, degli “evidenti indizi di colpevolezza”, che poteva ingenerare non poche confusioni ed abusi. Vi dovrà tuttavia essere, sempre un riferimento tra il reato e il soggetto da intercettare, che dovrà essere, ovviamente un indagato; e tutto questo non varrà per le indagini sui reati di mafia e di terrorismo. Se il progetto passasse sarebbe un altro passo avanti sulla strada lunga e tortuosa della tutela dei diritti umani nella difficile e delicata materia delle intercettazioni telefoniche nel nostro Paese, dove ogni accusa pubblicata dai media nei confronti di una persona, conduce, quasi come un’equazione ad un giudizio negativo di colpevolezza, immediato e senza appello, tanto più grave se si considera che statisticamente le sentenze di assoluzione sono di gran lunga superiori a quelle di condanna, sia pure dopo anni di estenuante attesa. Dobbiamo tutti perciò evitare facili teoremi astenendoci da quei toni maliziosi di giuristi improvvisati, assumendo specie nel conversare con gli altri, un atteggiamento di prudenza, intesa proprio come virtù cristiana, di rispetto e comprensione per chiunque si trova a vivere il dramma di un processo penale. Se dunque cessassero le pubblicazioni sensazionalistiche di questi ultimi anni, fondate sul “gossip”, sicuramente chi è indagato potrebbe più degnamente sopportare nell’ambito privato e familiare, come il decorso di una grave malattia, il succedersi dei tempi processuali, difendendosi nel rispetto dei propri e degli altrui diritti, senza le conseguenze sulla sua psiche delle assurde violazioni più elementari della “privacy” e della Convenzione Internazionale dei diritti della persona. L’attuazione della Convenzione che risale agli anni cinquanta, ha durato fatica a realizzarsi nel nostro Paese, riuscendo a modificare, solo di quando in quando alcune norme processuali, da sempre ritenute incostituzionali: da quelle sull’obbligo del contraddittorio tra accusato ed accusatore, a quella fondamentale del giusto 478 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 478 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO processo, che ha modificato l’art. 111 della Costituzione, tra la fine degli anni novanta e l’inizio del nuovo secolo. E’ stata questa la rivincita del cosiddetto garantismo, che ha inserito nel nostro codice, principi sacrosanti sui diritti della difesa e delle persone, già esistenti nel diritto romano e da secoli approdate persino nel processo inglese. Al contrario, in un campo così delicato quale quello della stampa degli atti di un processo penale, è stata sempre data la precedenza alla pretesa di taluni di voler conoscere tutto e di più, in nome delle esasperate ed irrinunciabili esigenze di cronaca dei media, anche di fronte al dolore e alle lacrime di persone innocenti, lambite o addirittura travolte dall’ondata scandalistica della carta stampata o della TV; esigenze per le quali non hanno mai valso altri diritti, divenuti nella pratica, quasi dei diritti secondari ed affievoliti, come il diritto alla riservatezza e quelli della dignità e dell’immagine delle persone. L’ago della bilancia della nuova normativa dovrà, con equilibrio, evitare tutto questo e nel contempo salvaguardare il normale diritto di cronaca, nei tempi scanditi dal buon senso, dall’utilità, dalla decenza e dalla sicurezza di tutti. Luigi Favino <<Ti dirò chiaramente tutto ciò che desideri sapere, senza intrecciare enigmi bensì con discorso schietto, come è giusto aprire la bocca di fronte agli amici>> [ESCHILO, Prometeo, tr. it. di G. Galli, in La sapienza greca, Adelphi-Milano, 1977]. L’AVVOCATO TRA VERITÀ E SEGRETO (*)) di Roberto G. Aloisio * * * 1. Come debba atteggiarsi l’avvocato dinanzi alla verità 1 e al segreto è cosa che tenterò di spiegare più oltre, pregiudiziale essendo, ai fini del discorso che si fa qui, un’ actio finium regundorum tra queste due categorie (dello spirito). Franco Cipriani 2 chiude le sue pagine con una frase di Capograssi; io, molto più sommessamente, le vorrei aprire, riportandone un’altra, tratta dal medesimo FORO ROMANO 3-4/2010 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 479 479 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO saggio3: “quando sentiamo la parola verità noi moderni non sappiamo più esattamente di che si tratta […omissis…]. Del resto sempre di fronte alla verità, l’animo che non ama la verità, fa subito la questione astratta: quid est veritas? In astratto si può dire così per nascondere il proprio disprezzo per la verità. Ma in concreto quando nascono le crisi, la spontaneità della vita, quasi si direbbe l’istinto della vita, non vede che una via e un principio, riconosce quello che è, le cose come sono andate, la legge come esiste e quello che vuole […omissis…]. Per gli uomini […omissis…] questa è la certezza suprema che la verità deve essere riconosciuta e che la verità, per usare le belle parole di un vecchio maestro, il Gravina, è la madre della giustizia”. Nelle parole di Giuseppe Capograssi si scorgono tutte le difficoltà per andare incontro alla verità, trattandosi di un percorso ove giuocano un ruolo decisivo l’intuito e il pensiero che pensa nella ricerca di superare i molti errori che si frappongono sul cammino della verità. Così Benedetto Croce ci spiega che “dal circolo infernale dell’errore non vi ha uscita graduale, e salvarsi da esso non si può se non entrando di un tratto nel circolo celestiale della verità, nel quale la mente gioisce come in sua patria. Lo spirito e r r a n t e e rifuggente dalla luce, deve convertirsi in spirito r i c e r c a n t e e bramoso di luce, cedere il posto all’umiltà […omissis…]. La verità è, nella ricerca, a capo della scala degli errori […omissis…]. Ricercare vale, insomma, percorrere la scala degli errori”.4 Le elevate menti che ho dovuto qui disturbare,5 per avere una bussola lungo il camminamento di questo scritto, fanno cogliere un concetto semplicissimo, che cioè la verità suppone (alle sue spalle) una buona volontà – umile, ma non pigra – che nella sua laboriosa operosità voglia approssimarsi alla conoscenza del dato nella sua umanità fenomenica. Questa è in definitiva la metodica conoscitiva che utilizza gran parte dell’Avvocatura nel condurre le battaglie nel e del processo (civile, penale e amministrativo): “non è perciò un caso” – scrive Franco Cipriani – “se il processo civile sia stato paragonato ad una gara, più precisamente ad una ‘gara di abilità’, nella quale lungi dall’essere consentito barare, è necessario essere probi e leali (art. 88 c.p.c.), ma è pur sempre permesso battersi con tutte le proprie forze, ivi compreso il bluff, per vincere”6. Si bluffa ad esempio nel processo civile, quando si fa finta di prendere sul serio la linea difensiva avversaria per dimostrarne l’infondatezza, glissando sulla debolezza (in fatto e/o in diritto) della propria tesi. Il buon avvocato – che voglia essere più astuto dei furbi – “avrà come evidente finalità quella di sembrare il più sciocco degli sciocchi e di deformare con la semplicità ogni groviglio, facendo le mosse di volerlo dipanare, ma ponendo attente trappole lungo il percorso del filo di Arianna”. 7 2. Orbene tutto questo impegnativo discorso (almeno per chi esercita cotidie la 480 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 480 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO professione forense e non fa speculazione filosofica) tende molto più pedestremente a dire che l’avvocato ha in sé tutti gli strumenti per conoscere la verità dei fatti e, se studia, per raggiungere la correttezza della soluzione della quaestio iuris.8 Ma è questo l’obiettivo cui deve tendere il difensore? Non credo proprio, perché sta scritto, in ogni dove, che il difendere o l’assistere non è ricerca della verità, ma (molto più elevatamente) tutela degli interessi e dei diritti (qualche volta anche fondamentali) del cittadino, in ragione della faziosità istituzionale, anzi costituzionale (art. 24 Cost.), che è propria dell’avvocato. In tal senso, sono eloquenti – oltre le norme fondamentali della Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali – due dati normativi domestici: a) il Preambolo, in esordio, del Codice Deontologico Forense secondo il quale “l’avvocato esercita la propria attività in piena libertà, autonomia e indipendenza, per tutelare i diritti e gli interessi della persona […omissis…] per i fini della giustizia”9; b) il Preambolo del Codice Deontologico degli Avvocati Europei nella parte in cui afferma che “in uno stato di diritto l’avvocato è indispensabile alla giustizia e a coloro di cui deve difendere i diritti e le libertà” Non parla invece dei diritti del cittadino, e li sostituisce con “l’interesse superiore della Nazione”, l’art. 12 del R.d.l. 27 novembre 1933 n. 1578, ma si tratta di norma che è reperto storico, caduto con l’avvento dell’ordinamento repubblicano. 3. Il problema della verità (e della sua dicibilità) si porrebbe per l’avvocato in tutta la sua portata (almeno) teorica se noi fossimo sicuri di essere in presenza di un valore 10 (incondizionato), ma così non è perché la verità è null’altro che un dato reale al quale si approda traverso un processo conoscitivo. Un’altra semplice intuizione ci aiuta a comprendere che non siamo in presenza di un valore, quella secondo la quale la verità è un mezzo, non un fine. E che si tratti di un mezzo lo si comprende agevolmente – senza fare ricorso ad esibizionismi filosofici - prestando l’orecchio alla saggezza popolare o, se preferite, al comune modo di dire, che ci fa cogliere come lo strumento della verità possa addirittura approdare a scopi perversi: così, si afferma che la verità (a) è come l’arsenico che esige una lenta somministrazione, a piccole dosi, (b) può essere un mezzo per uccidere, (c) va rivelata solo ai moribondi, perché essi sono depurati dai sentimenti dell’umana specie (la vergogna, l’invidia, la passione, l’odio etc.), (d) è un modo persino per mentire.11 La verità, ancora, può assumere connotazioni rivoluzionarie12: quanti di noi sono disposti a declamare pubblicamente la verità sulle proprie e sulle altrui malefatte? quanti di noi sarebbero disposti ad osare di denunciare quel presidente FORO ROMANO 3-4/2010 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 481 481 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO o quell’amministratore (pubblico o privato) come incallito lestofante che utilizza gli interessi altrui per soddisfare i propri? In definitiva non si può avere un atteggiamento feticistico verso la verità né cadere (come qualcuno cade) in fanatismi ideologici, che sono funesti e sciagurati: la verità, dunque, non è un valore, né assoluto né relativo; è semplicemente uno strumento che va usato con prudenza, perché chi lo impugna può infliggere ferite agli altri, ma non rimane mai indenne da gravide ripercussioni negative e, in proposito, Jorge Luis Borges ci invita a “non esagerare il culto della verità: non c’è uomo che alla fine d’una giornata non abbia mentito, a ragione, molte volte”. 13 4. Qui – il dato è di evidenza, ma devo enunciarlo e poi giustificarlo – non ho voluto compiere questo sforzo (per me inusuale) per preparare la tessitura dell’elogio della menzogna e far dire – a qualche maligno (e ce ne sono) – che gli avvocati rivendicano il privilegio di mentire (quale diritto soggettivo promanante da uno status). Sbarro perciò la strada all’ambiguità, rilevando innanzi tutto che l’avvocatomentitore è colui che falsifica e immuta i fatti (non è tale colui che sostiene le tesi giuridiche più ardite, anche quelle estreme, balorde o bislacche). Ecco, all’avvocato è fatto divieto di alterare la verità fattuale e ciò è detto a chiare lettere da Franco Cipriani 14:”non par dubbio che, per gli avvocati, ‘imbrogliare’ le carte non significa e non può significare barare o mentire, bensì, più semplicemente, metterle in un ordine che possa tornare utile al proprio cliente. Infatti, che gli avvocati non abbiano alcun diritto di mentire e/o di imbrogliare le carte, è stato sempre affermato sia dal Consiglio nazionale forense in sede giurisdizionale, sia dai vari Consigli dell’ordine in sede disciplinare”. Al di là poi della categoricità del comando deontologico (“non mentire”), la menzogna non è strategicamente utile al buon avvocato, perché essa è segno (quando viene colta dall’avversario o dal giudice) di debolezza. Descartes lo declama nella Quarta meditazione: “sebbene sembri che poter ingannare sia un segno di sottigliezza, o di potenza, tuttavia voler ingannare testimonia, senza dubbio, debolezza” 15. La menzogna, forza dei deboli, è eloquente/buona parlatrice/convincente16, destinata a rendere verosimile il vero17. 5. Orbene, come devono atteggiarsi i giuristi dinanzi alla verità? Fornisco qui le mie convinzioni, che sottopongo alla riflessione critica del lettore: a) il giudice – che rappresenta il logos nel processo – è colui che deve accertare la verità dei fatti e affermare la soluzione giuridica corretta, attuare cioè l’ordinamento, per usare l’arcinota espressione icastica di Salvatore Satta. Sorvolo per un attimo sulla postulazione del diritto, spendendo poche parole sul fatto, per accertare il quale il giudice non deve né può andare alla ricerca 482 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 482 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO autonoma della verità, non fosse altro perché egli è terzo (imparziale) e non parte. La falsificazione del fatto o il piegamento del diritto in favore (illecito) di una parte è per il giudice la più ignobile delle condotte che, al di là delle sanzioni primarie e di quelle secondarie, è punita con la disistima dell’ambiente professionale (gli avvocati e i giudici onesti) ed è esposta all’anatema di Matteo: “sarete giudicati con il metro con cui avete reso giustizia”.18 Il giudice, dunque, da un lato ricerca la verità nel laboratorio del processo e nel rispetto dei principi che lo governano (disponibilità delle prove, contraddittorio e difesa), dall’altro elabora ed afferma – con l’ausilio della dialettica contrapposta dei difensori – la soluzione giuridica corretta, quindi vera e pertanto giusta;19 b) il professore universitario – credo – ricerca la “verità” del diritto nell’asetticità del laboratorio dell’Accademia, individuando le soluzioni corrette e coerenti con il sistema. Su questa figura di giurista non posso però soffermarmi oltre perché, come diceva Antonio De Curtis, “io non m’intendo di teoria, mi aiuto un po’ con la pratica”20; c) l’avvocato, attingendo all’esperienza comune, è sciolto dall’obbligo di verità, perché il giuramento che egli presta (con formula di rito) è quello di esercitare i doveri professionali con lealtà, onestà e decoro nell’interesse della giustizia (pur nell’ottica della parzialità della parte). Per gli avvocati – diciamolo pure - la riflessione sulla verità risulta un po’ noiosa, perché essi raramente si confrontano (con) e si dibattono (nel) dilemma della verità, essendo ben più impegnati e sovrastati da quell’obbligo di cui sempre più di rado si sente parlare: l’obbligo del segreto, che è un caposaldo della nostra professione e deve essere qualificato come valore.21 6. Perché l’avvocato non soggiace al dogma della verità? La risposta è agevole, perché gli avvocati hanno il dovere di rispettare il segreto, che è un cerchio più vasto al cui interno – ove si collocano le verità – non è dato accedere. Osare di affermare oggi questo dogma significa votarsi all’impopolarità, perché è diffuso, nei più, l’odio verso il segreto e sarebbe lungo raccontare perché tutto ciò accade nel mondo mondano: ciascun avvocato ha la nitida percezione di questo odio verso il segreto, dato che oggi tutti hanno la pretesa di accedere a qualsiasi verità. Il segreto è un valore-dovere (forense) che non andrebbe considerato (né dai magistrati né dal potere né dai comuni cittadini) come un privilegio di una minoranza; esso è un peso onerosissimo che grava sull’Avvocatura e serve a proteggere il bene più alto della persona, il valore della libertà di coscienza, la libertà cioè di pensare di sé e delle proprie azioni ciò che la coscienza suggerisce, propone ed impone: in ciò si risolve il mistero della confessione. FORO ROMANO 3-4/2010 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 483 483 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO 7. Ecco allora come si possa affermare la sacralità e l’insindacabilità della scelta di un avvocato di non fare emergere sua sponte nel processo (e fuori da esso) la verità. La norma deontologica contenuta nell’art. 14 del Codice Deontologico (obbligo di verità) contiene una regola estetica, che non impone il dovere incondizionato di svelare la verità (al giudice o ai terzi); è regola di forma e di stile, tesa ad impedire che siano contraddetti dati oggettivi evidenti. Il canone di cui art. 14 C.D. non è di verità, ma di dignità, di correttezza, di lealtà, perché - non smentendo i fatti obiettivi ed osteggiando la tentazione di introdurre prove false - gli avvocati tutelano la loro dignità e, in ultima istanza, perseguono l’interesse superiore della giustizia. 8. La verità semmai ha un altro ruolo nella vita degli attori del processo. In effetti, avvocati e giudici sono sottoposti, nella loro quotidiana opera, al giudizio di verità che un tribunale superiore applica in ogni istante della loro vita: è il tribunale silente della coscienza, che, quando si attiva, è inesorabilmente giusto e crudele nel suo giudizio. NOTE * In memoria di Franco Cipriani. L’argomento trattato è stato suggerito dal Direttore della Rivista Avv. Dario Donella. 1 Al tema della verità è stato dedicato un volumetto, denso di approfondite riflessioni, dal titolo Processo e verità, a cura di A. Mariani Marini. Da tale volume ho tratto più di uno spunto, con particolare riferimento alla Presentazione di Alpa (pp. 7-9), a Verità e interpretazione di Vattimo (pp. 11-15) e a Probabilmente vero: avvocato, giudice e verità (pp. 17-30) di Mariani Marini. 2 L’Avvocato e la Verità, in questa Rivista, 2003, n. 3, p. 224. 3 G. CAPOGRASSI, Giudizio processo scienza e verità, in Opere, vol. V, Milano-Giuffrè, 1959, p. 73. 4 B. CROCE, Logica come scienza del concetto puro, Bari-Laterza, 1981, pp. 275-278. 5 Rifugiarsi nella filosofia per attingere conoscenza è anche consigliato da GADAMER, Verità e metodo, Bompiani-Milano, 1983, che rileva quanto segue (p. 19): “Una delle esperienze più elementari del filosofare è costituita dal fatto che i classici del pensiero filosofico, quando ci sforziamo di capirli, ci si impongono con una forza di verità che la coscienza odierna non può respingere né superare”. 6 CIPRIANI, op. cit., p. 224, ivi puntuali e importanti riferimenti in nota, tra gli altri a CALAMANDREI, Il processo come giuoco. 7 S. Andreani in M. PALOMBARA, La Bugia. Da un Codice Reginense del sec. XVII, a cura di Anna Maria Partini, Edizioni Mediterranee-Roma, 1983, p. 9. Dell’avvocato e del modo di proiettarsi sulla scena del diritto si dice giustamente che “il suo linguaggio dev’essere più che mai <<tutto cose>>, egli deve parlare <<per dire>> come ammoniva già tanti anni addietro Enrico De Nicola. Il suo vero carisma risiederà allora, per clienti, colleghi e giudici, non nelle parole incomprensibili o alate che egli pronuncerà ma solo nella preparazione, nel talento, nell ’onestà delle proposizioni e del comportamento e nella sua superiore capacità di associazione di 484 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 484 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO idee”. (F. GRANDE STEVENS, Vita d’un avvocato, Cedam-Padova, 2000, p. 15). 8 Parla di “verità fattuale” e di “verità giuridica” FERRAJOLI, Principia iuris, 1, Teoria del diritto, Laterza-Bari, 2007, p. 71 nota 15. L’Opus di Ferrajoli (in tre volumi) può definirsi (ciceroniamente parlando) un monstrum culturale ed in esso un avvocato (quale che sia la branca elettiva del diritto in cui opera) può trovare ogni “ben di dio” dello scibile giuridico. 9 “La scoperta delle regole sul diritto– o ‘leggi delle leggi’, o, senz’altro, giustizia – è il risultato più alto della scienza. Esse permangono, mentre il diritto è provvisorio e caduco; e si fanno giudici del legislatore, mentre dal legislatore noi siamo giudicati”, N. IRTI, La <<metodologia del diritto>> di Francesco Carnelutti, p. XVIII, in F. CARNELUTTI, Metodologia del diritto, Cedam-Padova, 1990. 10 Il termine valore qui viene utilizzato nell’accezione più impegnativa, quella filosofica, come “principio o idea di validità universale (i supremi v. dello spirito) o come principio, soprattutto di vita morale, dipendente da una valutazione soggettiva e pratica”. Anche in chiave sociologica cioè dal punto di vista dei comportamenti sociali si considera valore “ogni condizione o stato che l’individuo o più spesso una collettività reputa desiderabile, attribuendogli in genere significato e importanza particolari e assumendolo a criterio di valutazione di azioni e comportamenti: i v. della giustizia, della lealtà, del bene ecc.” (lemma “Valore“, in Il vocabolario Treccani, vol. V, Enc. It. Treccani-Milano, 1997, p. 795). Per valore Cicerone intende “ciò che è conforme alla natura o ciò che è degno di scelta (selectione dignum) (De Fin., III, 6, 20). Per dirla in termini concettuali valore è l’a priori trascendentale di kantiana memoria; ma il valore, aggiungo, non si lascia catturare dalla ragione; è più figlio dell’intuizione, che si radica nel sentimento, che è “una forma di esperienza i cuioggetti sono completamente inaccessibili all’ intelletto, che è cieco nei loro riguardi come l’orecchio e l’udito nei riguardi dei colori“ (SCHELER, Der Formalismus in der Ethik, 3a ediz., 1927, p. 262). Ritiene, invece, che i valori sono “costruiti dalla volontà, la quale innalza un proprio contenuto e lo riempie della propria energia “ IRTI, Il diritto nell’età della tecnica, Editoriale Scientifica-Napoli, 2007, pp. 62-63. Sui grandi temi assiologici, non si può non richiamare, nel nostro campo, quello giuridico, A. FALZEA, Introduzione alle scienze giuridiche (il concetto del diritto), Giuffrè-Milano, 1975, pp. 35-197; l’Autore aveva già scritto, sul tema dell’assiologismo giuridico, le magistrali pagine della voce Efficacia giuridica, in Enc. dir, Giuffrè-Milano, 1965, vol. XIV, spec. pp. 438-454). 11 Lo afferma Stepan Trofimoviè in DOSTOEVSKIJ, I demoni, Einaudi-Torino, 1994, III, 7, 2. 12 E di rivoluzione parla Francesco Galgano a proposito delle ‘parole’, “che possono assumere la consistenza del più temprato degli acciai e rendersi taglienti come la più affilata delle spade, o come la lama della ghigliottina. La Rivoluzione Francese offre l’esempio lampante di una simile capacità di materializzazione. Molti pensano, ingenuamente, che a decapitare la nobiltà francese sia stata la ghigliottina del ’92. Ingenuità davvero colombina: l’invenzione del dott. Guillotin servì solo a tagliare la testa di alcune migliaia di aristocratici, non certo a stroncare l’aristocrazia. Il vero patibolo fu eretto nel 1804, occultato sotto le cartacee sembianze del code Napoléon. La sentenza di morte fu eseguita senza rullar di tamburi, da queste dieci parole dell’art. 742: <<l’eredità si divide in parti uguali fra i discendenti>>” (F. GALGANO, Il diritto e le altre arti (Una sfida alla divisione fra le culture), Editrice Compositori-Bologna, 2009, pp. 16-17). 13 J.L. BORGES, Elogio dell’ombra, Einaudi-Torino, 1998, p. 101 (da Frammenti di un Vangelo apocrifo). 14 Op. cit., p. 223. 15 R. DESCARTES, Meditazioni metafisiche, tr. it., in Opere filosofiche, Roma-Bari, 1986, vol. 2, p. 81. 16 H. DE BALZAC, Il colonnello Chabert, tr. it., Rizzoli-Milano, 1996. 17 F. DOSTOEVSKIJ, I demoni, cit., II, 1,2. A proposto delle menzogne, Franzo Grande Stevens, nel dare i suoi “Consigli ad un giovane avvocato“, dice così: “Giovane Amico, non scegliere questa FORO ROMANO 3-4/2010 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 485 485 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO professione se non bruci di curiosità intellettuale, […omissis…], non sceglierla se non vorrai mettere al bando le furberie e rispettare, e consigliare di rispettare, le leggi anche morali. Un grande banchiere israelita scrisse al figlio nel testamento <<Se non per vocazione, sii onesto per convenienza>>”, in F. GALGANO – F. GRANDE STEVENS, Manualetto Forense, Cedam – Padova, 1996, pp.75-76. 18 “Se la storia delle pene è una storia di orrori, la storia dei giudizi è una storia di errori“, afferma FERRAJOLI, Diritto e Ragione (Teoria del garantismo penale), Laterza-Bari, 1996, pp. 619-641. 19 “Veritas non auctoritas facit indicium“, FERRAJOLI, Principia iuris, cit., p. 876. Sulla verità, quale valore del processo, v. il fondamentale contributo di M. TARUFFO, La semplice verità (Il giudice e la costruzione dei fatti), Laterza-Bari, spec. pp. 74-134 e pp. 193-245; v. anche la recensione di S. CHIARLONI, La verità presa sul serio, in Riv. trim. dir. proc. civ., 2010, n. 2, pp. 695-706. Non persegue lo scopo di verità e ancor meno il fine di giustizia il giudice che si lasci affliggere dall’arroganza: sugli effetti nefasti di questo vizio v. L. ZOJA, Storia dell’arroganza (Psicologia e limiti dello sviluppo), Moretti & Vitali-Bergamo, 2003, che a pag 47, a proposito della civiltà greca (IV-V sec. a.C.), rileva terapeuticamente che “chi cadeva in emozioni non controllate, si sentiva tragicamente escluso dalla comunità, poiché l’autocontrollo e la moderazione erano fra le prime necessità evidenti in un popolo giunto da poco alla vita civile”. Sulla creatività della giurisprudenza e sui limiti della discrezionalità del giudice, v. ALPA, L’arte di giudicare, Laterza-Bari, 1996, pp. 3-40, 41-51. 20 M. AMOROSI (a cura di), Totò (parli come badi), La Stampa-Torino, 2004. Siccome dalle Università vengono fuori quasi sempre contributi scientifici di alto livello e solo qualche volta opere buffe, per queste ultime è acconcio il detto, sempre di Antonio De Curtis, che “a volte, anche un cretino ha un’idea” (AMOROSI, cit., p. 64). Per secernere il miele dal prodotto fornito dall’Accademia e forse anche per scegliere le api produttrici del miele migliore mi pare eccellente la lente che ci fornisce S. SATTA (Soliloqui e colloqui di un giurista, Cedam-Padova, 1968, ora riedito nella bella veste grafica sarda Ilisso Edizioni-Nuoro, 2004, p. 158): per studiare a un degno livello scientifico il diritto “ci vuole del genio, il famoso genio fatto di pazienza. Le fonti sono come gli spiriti: hanno bisogno di essere evocati, e solo una forza medianica sa farli parlare. La grandezza del giurista dipende dal grado che ha di questa forza, ed è per essa che egli, scoprendo il diritto, si pone a sua volta come fonte del diritto. E’ difficile avere questo genio perché è difficile avere pazienza: ma se uno riesce ad averla riceve un premio che era follia sperare, perché vede veramente nel diritto la vita, acquista vere non false certezze, si mette in comunione con gli altri, al di là del tempo e dello spazio“. 21 Il segreto come valore trae fondamento dalla tradizione dell’avvocatura, nazionale e internazionale, che dà conforto all’affermazione, quasi un’assioma, contenuta nel testo. Inducono alla riflessione del dubbio le pagine di IRTI, Il diritto nell’età della tecnica, op. loc. cit. 486 08_il nostro mondo_1_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 486 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO TORNEI JUSTITIA L’intervento del Cons. Cipollone che ha premiato le squadre partecipanti ai due tornei “Justitia” e “Justitia Over 40” Mercoledì 30 giugno 2010 presso lo Stadio Flaminio di Roma si sono svolte le finali dei due tornei. Nel torneo principale è risultata vincitrice la forte e quotata squadra denominata “Atlex” che ha battuto in finale la simpatica squadra “Amici Miei” per 3 a 0. Nel torneo “Justitia Over 40” è risultata vincitrice la squadra “Corte dei Conti” che ha battuto in finale la squadra “Avvocatinweb” per 2 a 1. Ecco i punti salienti dell’intervento del Cons. Giovanni Cipollone: “E’ questo il momento più importante della manifestazione. Alla gioia dei vincitori, contrassegnata dall’aureola del successo e a quella altrettanto gratificante che riguarda la premiazione delle altre squadre partecipanti e dei singoli giocatori, fa eco la soddisfazione del Comitato Organizzatore e dell’amico Nicolò Schillaci che hanno profuso tante energie per la buona riuscita dei due tornei. Un ringraziamento va agli arbitri ai quali devono essere rivolte anche le scuse, per qualche epiteto poco lusinghiero in campo da parte di qualche giocatore deluso. La nostra è pura passione e ricchezza di ideali che risalgono alla prima infanzia e ci ha accompagnato fino alla non più giovane età. E’ molto significativo che tutti noi apprezziamo il bel gioco ma, soprattutto vogliamo essere protagonisti. E ciò è veramente di grande importanza. Pensate: più di 65 anni fa in una stradina di periferia di una cittadina del sud, avendo marinato la scuola noi discoli giovinetti eravamo impegnati in accanite dispute calcistiche, utilizzando la cosiddetta ‘palla di pezza’. Era una calza da donna sottratta in casa alla madre o alle sorelle e più volte raggomitolata, contenente ben pressata la lana tolta dai materassi dei nostri letti. Poi, con l’arrivo delle truppe americane, la lana fu sostituita dalla gomma piuma che era nei sedili delle jeep, in dotazione alle truppe alleate. Devo confessarvi che ho più volte partecipato alle spedizioni per la ricerca delle jeep poco sorvegliate dai militari alleati. Alla fine, subito dopo la fine della guerra incominciammo ad usare i palloni da calcio di cuoio duro, sulla cui chiusura era localizzato il beccuccio nel punto in cui il pallone veniva gonfiato ma che presentava un laccio intrecciato. Se avevi la sventura di colpire di testa quel punto nodoso, oltre a sentire dolore, ti rimaneva sulla fronte il segno del nodo… Ora si usano palloni così leggeri, la cui maggiore caratteristica è quella di ingannare i portieri. Ma scusate se mi sono lasciato prendere da ricordi per me tanto graditi, ma così lontani nel tempo. E’ l’ora di tornare al presente e di premiare le squadre vincitrici.” FORO ROMANO 3-4/2010 08_il nostro mondo_1_ok.pmd 487 487 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO CONVEGNI Indirizzo di saluto dell’Avv. Giovanni Cipollone al Convegno “100 anni di scienze forensi. Il rapporto tra scienza e diritto, da Cesare Lombroso a Giuliano Vassalli” Roma, Università La Sapienza – 21.22 giugno 2010 Vi porto il saluto del Presidente Antonio Conte e di tutto il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma. Grande è il fascino e l’importanza di questo Convegno, sia per l’argomento trattato, sia per il ricordo di tanti insigni Maestri e dell’indimenticabile prof. Giuliano Vassalli, uno dei più insigni giuristi del nostro tempo, sia per i nomi prestigiosi dei partecipanti al Convegno. Non v’è dubbio che, con la nascita della scuola positiva e della scienza criminologica, si è avuta una grande svolta. Sosteneva il Maggiore nei suoi Principi di Diritto penale che lo sviluppo della scienza criminologica va intesa come “una filosofia del diritto penale in atto”. Infatti, si tratta di una scienza che si avvale di altre discipline, al fine di studiare i fenomeni relativi ai delitti e alle pene (e qui è necessario ricordare l’appassionato studio di Giuliano Vassalli del 1990 “Spunti di politica criminale in Cesare Beccaria”). E’ quindi una scienza con approfondimenti sulla antropologia criminale, la psicologia criminale, la statistica criminale, la sociologia criminale, in rapporto alla educazione e alle tendenze guida che si sono susseguite nel tempo. Si pensi poi agli studi sulla connessione tra delitto e pazzia e agli approfondimenti sul cretinismo, sulla grafologia per inquadrare la personalità del delinquente e, persino sullo spiritismo. Con la scuola positiva si assiste alla nascita di una bambina, apparsa subito bellissima che, però crescendo ha forse mostrato alcuni difetti ma che nel suo successivo sviluppo ha dimostrato di essere splendida e avvincente. Il nostro pensiero va alla teoria dell’atavismo, che spiegava la commissione del delitto come una regressione a livelli primitivi dell’essere umano. Sembra che la teoria del “delinquente nato” del Lombroso, a seguito delle sue ricerche antropometriche e fisionomiche abbia avuto una appendice aneddotica molto divertente. Si racconta che il Lombroso sia venuto in possesso di alcune fotografie di donne inviategli dalla Francia indicate come donne criminali. Il Lombroso coscienziosamente le esaminò e dallo studio delle fisionomie trasse argomenti per tratteggiarne la personalità sotto l’aspetto criminale. Dopo qualche tempo, il Lombroso ricevette una lettera da parte di un funzionario di Polizia di Parigi il quale gli segnalò che quelle erano le foto di alcune oneste donne, intente a lavare i panni sulla riva della Senna. Sempre per rimanere sinteticamente nel campo dei prolegomeni, in relazione a tale argomento, v’è da dire che Baer e Goring criticarono aspramente le teorie del Lombroso, negando la rilevanza criminale caratterizzata da particolari segni. Poi Hooton dell’Università di Harvard riprese tale teoria che aveva trovato quasi 488 08_il nostro mondo_2_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 488 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO unanime approvazione, evidenziando la naturale predisposizione dei criminali a commettere illeciti e dimostrando che, in chi delinque, sono riscontrabili caratteristiche anatomiche diverse da quelle delle persone normali. In definitiva, non può disconoscersi che Lombroso abbia anticipato vedute e correlazioni essenziali in ambito criminologico, seppure avversato dalla famosa scuola di Lione, con Lacassagne (1843-1924) e il famoso Franz Von Liszt (1851-1919). Studi più recenti hanno poi messo in risalto dal punto di vista scientifico la grande importanza in ambito criminale del connubio antropologia-psichiatria e le conseguenti implicazioni medico-legali che ne derivano. Forse, a questo punto, appare opportuno che smetta il mio dire, anche per evitare che qualcuno possa erroneamente attribuirmi qualche merito nello svolgimento di questo importante Convegno. FORO ROMANO 3-4/2010 08_il nostro mondo_2_ok.pmd 489 489 09/11/2010, 13.51 IL NOSTRO MONDO NECROLOGI IN RICORDO DI ELIO FAZZALARI - Il Consigliere Segretario, nell'adunanza dell'8 luglio 2010, ha comunicato che è scomparso, venerdì 2 luglio, all’età di 85 anni, il Prof. Avv. Elio Fazzalari. Il Prof. Avv. Fazzalari è stato certamente tra i più illustri giuristi mondiali del ventesimo secolo e, sicuramente, il più brillante tra i processualcivilisti italiani. Giovane docente in varie facoltà giuridiche italiane, tra le quali quella di Urbino, Elio Fazzalari è stato Ordinario di Diritto Processuale Civile all’Università “La Sapienza” di Roma per oltre trent’anni. Grazie alla sua opera scientifica, una miriade di studiosi hanno appreso le nozioni del processo civile e tantissimi sono stati i suoi allievi. Elio Fazzalari è stato anche un grandissimo Avvocato, un Principe del Foro, e l’Ordine di Roma ha avuto l’onore di averlo tra i propri Iscritti. Il Consigliere Segretario, che ha avuto il Prof. Avv. Fazzalari quale Componente del Collegio dei docenti del proprio ciclo di dottorato in Diritto Processuale Civile, chiede che il Consiglio si unisca con mestizia al ricordo del grande Maestro. Il Consiglio, dato atto, nell’unirsi al ricordo del Consigliere Segretario che ha degnamente commemorato il Prof. Avv. Elio Fazzalari, desidera esprimere il proprio cordoglio per la scomparsa di uno dei Padri della scienza processualcivilistica moderna e rivolge ai familiari le più profonde condoglianze del Consiglio stesso e dell’intero Foro di Roma, al quale il Prof. Avv. Elio Fazzalari apparteneva con orgoglio. IN RICORDO DI GIAMPIERO ARCI - Il Consigliere Segretario, nell'adunanza del 29 luglio 2010, ha comunicato di aver partecipato, a nome del Consiglio, alla commemorazione religiosa in memoria del Collega Giampiero Arci, svoltasi alla Chiesa San Marco il 21 luglio u.s., organizzata dall’Associazione che porta il nome del Collega. Alla cerimonia ha partecipato, ancora a nove anni dalla prematura scomparsa di Giampiero, una foltissima folla di persone, tra le quali molti politici (il Sindaco di Roma in primis). La commemorazione finale, quest’anno, in una atmosfera davvero toccante, è spettata all’Assessore alla Mobilità del Comune di Roma, Sergio Marchi, amico di Giampiero. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il Consigliere Segretario. 490 08_il nostro mondo_2_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 490 09/11/2010, 13.51 EXTRAVAGANTES CRATINO1 (Uno dei padri della commedia greca antica) Cratino nacque qualche anno prima della battaglia di Salamina nella quale – come è noto – la flotta greca comandata da Temistocle sconfisse Serse, re dei persiani. La sua nascita è quindi da collocarsi verso il 480 a.C. Di Cratino, sono state tramandate 28 commedie, ma a noi sono pervenuti solo alcuni frammenti. Il primo dei suoi sei successi alle feste dionisiache, risale al 453. Circa due anni prima della sua morte, avvenuta verso il 420, Aristofane nella parabasi dei “Cavalieri” descrisse le qualità di Cratino, un tempo all’apice del successo, mettendo in risalto il suo inesorabile declino, facilitato dal vizio, più volte addebitatogli, di bevitore incallito. Aristofane così si era espresso nei suoi confronti: “un tempo Cratino tra gli applausi aveva un incedere sicuro per distese pianure, tanto da sradicare querce, platani e avversari. Nei simposi così grande era la sua notorietà che a lui, dai calzari di fico, si inneggiava di sovente. Ora lo potete vedere vaneggiare. Le corde della sua lira si sono allentate e la sua musica è stonata. Si presenta come un vecchio cadente che se ne va in giro come un conno qualsiasi, con una corona secca in testa e, per giunta, morto di sete”. Cratino reagì a quella descrizione provocatoria della sua persona, portando sulla scena una nuova commedia “La Damigiana”, la cui trama (a noi pervenuta mediante lo scolio a “Cavalieri 400”), si incentrava su una trovata geniale. Sulla scena, protagonista era lo stesso Cratino. Con una brillante autocanzonatura egli mise in risalto le sue debolezze. Sua moglie “Commedia” lo accusava di tradirla con la cattiva Methe “Ubriachezza” e di correre dietro ai giovani “vinelli” (immaginati come giovani fanciulli). (NOTA 1) Cratino, invece, esaltò le qualità della commedia, in quanto era evidente che un bevitore d’acqua non avrebbe mai potuto creare qualcosa di bello e alla fine si riconciliò con la moglie e cioè con la “Commedia”. Gli ateniesi lo applaudirono calorosamente e gli assegnarono la vittoria dichiarandolo vincitore nei confronti della famosa commedia “Le Nuvole” di Aristofane. Fu certamente l’ultimo trionfo nella sua carriera di commediografo. Cratino aveva uno stile aggressivo che conquistava gli spettatori, specialmente nell’ambito della satira politica. Nella commedia “I chironi”, mise in risalto il contrasto tra la “città felice” di Solone e Temistocle e gli aspetti negativi della città, sconvolta e oppressa dalla ingiustizia e dalla politica criticabile di Pericle. Anche nell’altra commedia “Dionisalessandro”, rappresentata probabilmente durante le feste “Lenee” del 430, il racconto mitico era un pretesto per portare un altro violento attacco nei confronti di Pericle, presentato nelle vesti di un codardo Dioniso, travestito da Pericle. Nella “Nemesi” è descritto il “testone Zeus-cigno” (per cui nasce Elena origine di discordia tra gli uomini) con allusione alla figura di Pericle il quale – come attesta Plutarco – aveva una testa di forma spropositata. FORO ROMANO 3-4/2010 09_extravagantes_ok.pmd 491 491 09/11/2010, 13.53 EXTRAVAGANTES Negli “Odissei”, nel narrare le avventure di Odisseo e dei suoi compagni nell’antro di Polifemo, episodio che richiama un ciclo di commedie messe in scena da Epicarmo, Cratino con sottile sarcasmo illustra la perizia culinaria di Polifemo, occupato a prepararsi un gustoso banchetto, con arrosti affogati in salsa d’aglio, servendosi delle carni appartenenti agli sfortunati compagni di Ulisse. Nei “Pluti” vi è il motivo ricorrente in Cratino di rappresentare i ricchi, venuti alla ribalta a seguito di accese lotte politiche. Va ricordata nella Atene del V secolo a.C. la consuetudine, da parte dei detentori del potere politico, al fine di ottenere consensi, di organizzare manifestazioni teatrali molto apprezzate dal popolo che vi accorreva in massa (d’altronde come avviene ai nostri giorni). Avevano così luogo agoni drammatici e agoni rapsodici, questi ultimi in occasione delle “Panatenee”, la più importante testa della polis. Il simposio, nato alle origini come celebrazione di un rito caratterizzato da canti che inneggiavano agli ideali di vita, tra libagioni allegre e spensierate, era soprattutto praticato dagli aristocratici e dagli strati sociali più elevati, che perseguivano il culto dell’eleganza e del fasto. Gradualmente, del repertorio simposiale si appropriarono anche i ceti popolari e la copiosa produzione letteraria che ne derivò, rielaborando i motivi della poesia lirica arcaica, dette vita ad una fitta trama di citazioni, di allusioni che arricchirono il fortunato mondo della nascente parodia. (NOTA 2) La parodia invase tutti i campi dello spirito, da quello letterario a quello politico, dal mitologico al filosofico. Si può dire che fu l’acume e l’arguzia del pubblico ateniese a favorire la vena artistica degli autori delle commedie. Si creò una fluida corrente d’intesa tra gli spettatori e gli scrittori della commedia. Questi ultimi ben percepivano gli aspetti argomentativi che suscitavano maggiore ilarità nel pubblico, enfatizzando situazioni epiche, la esagerata solennità dei temi tragici, mitologici o filosofici, creando situazioni comiche e spiritose, sovvertendo quindi i valori originali. Si consideri che la satira vestendosi degli abiti dello scetticismo disincantato, creò la critica letteraria. (NOTA 3) Strali velenosi furono indirizzati contro le dottrine filosofiche allora in auge. Nella commedia “Onniveggenti”, Cratino prendeva in giro l’italiota Hippon, seguace di Talete, il quale paragonava il cielo ad un forno e il corpo umano ai carboni ardenti, come ci ricorda Aristofane nelle “Nuvole”. Molti studiosi sostengono che a Cratino si deve la nascita della commedia politica ma è importante rilevare che, in parte si servì dei racconti mitici, traendo dagli stessi spunti comici, per mandare avanti il suo appassionato impegno politico, nel perenne mutamento delle situazioni storico-sociali. Nei “Dionisi” giunse ad affermare che la vittoria negli agoni letterari doveva essere assegnata al poeta che era stato in grado di dare i migliori consigli alla città. (NOTA 4) Va ricordato che sin dall’antichità i greci hanno avuto molta considerazione per il teatro e gli spettacoli in genere. 492 09_extravagantes_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 492 09/11/2010, 13.53 EXTRAVAGANTES Basti ricordare che Pericle, alla fine del V secolo a.C. aveva fondato il “Theoricon”, ente pubblico per l’organizzazione degli spettacoli, sia che si trattasse di tragedie, commedie o, anche, gare sportive. Giovanni Cipollone 1 Capitolo tratto da “La Commedia Antica“ di Giovanni Cipollone, testo in corso di pubblicazione, a cura dell’Accademia Tiberina NOTE CRATINO NOTA 1 Cratino era uno dei bersagli preferiti di Aristofane. Nella festa dei boccali, ricolmi di vino, descritta nella commedia “Acarnesi”, Aristofane lancia i suoi “sfottò” nei confronti del “concorrente” autore commediografo, facendo pronunciare al corifeo durante l’intermezzo di detta commedia una invettiva contro il corego Antimaco, in cui augurava ad Oreste di soffrire i più terribili malanni. Fra l’altro, sperava che, tornando a casa febbricitante e ubriaco, dopo una cavalcata notturna, raccogliesse una pietra, per lanciarla contro Antimaco, non accorgendosi di aver raccolto un pezzo di sterco per lanciarlo contro l’odiato Antimaco, ma sbagliando il colpo, avrebbe invece colpito il malcapitato Cratino. Va inoltre ricordato che Cratino fu il vecchio maestro dei “nuovi” commediografi Frinico, Eupoli, Platone (il comico) e soprattutto di Aristofane. NOTA 2 Si ha motivo di ritenere che il “Proagone” aristofaneo fosse una parodia della cerimonia che si svolgeva qualche giorno prima degli agoni teatrali. NOTA 3 (Cfr. Emile Egger, “Essai sur l’Histoire de la critique chez les Grecs”, Paris 1887 pagg. 3839 e Francesco Guglielmino “La parodia nella commedia greca antica”, Catania, Studio Editoriale Moderno, 1928). NOTA 4 Con Cratino si ha un capovolgimento di una inveterata concezione, per cui il teatro era sempre stato lo specchio fedele della realtà. Con determinazione e un pizzico di presunzione, Cratino preconizzava che il commediografo, nelle sue rappresentazioni, dovesse dare un indirizzo esemplificativo sotto il profilo politico-sociale. La storia doveva adeguarsi alla letteratura e non il contrario! E’ forse questo il risultato finale cui doveva pervenire la commedia, nell’evolversi geniale della creazione artistica, attraverso il tarlo logorante della satira, l’aspide pungente della parodia e la costruttiva elaborazione della critica. Per un approfondimento su Cratino e sulla commedia antica, fondamentali gli studi di Giuseppe Mastromarco (cfr., fra gli altri, per ultimo di detto autore, “Commedia 1”, Utet editore 2007, pagg. 659). Sotto il profilo filologico un’antica tradizione attribuiva a Cratino la elaborazione del suono relativo alla vocale “ç” (eta: cioè e lunga) rispetto alla vocale “e” (epsilon: cioè e breve), così come si verifica per la differenza di suono tra l’”o” (omicron: cioè o breve) e l’”ù” (omega: o lunga). Ciò corrisponde al suono aperto o chiuso delle attuali predette vocali. (In merito cfr. il rarissimo libro: “Nuovo metodo per imparare facilmente la lingua greca, tradotto dall’idioma francese”, dedicato a Domenico Majelli, Napoli MDCCLII, pag. 5 – Stamperia di Giovanni Di Simone, con pubblica autorità). Nel testo viene infatti riportato quanto dichiarato da Eustazio, arcivescovo di Tessalonica, valente grammatico, vissuto nel XII secolo, il quale, riportando un verso di Cratino, precisa che “Âç” è un suono diversificato, assimilabile al belato delle pecorelle, rispetto al “Âe” comune. FORO ROMANO 3-4/2010 09_extravagantes_ok.pmd 493 493 09/11/2010, 13.53 EXTRAVAGANTES UN’ IPOTESI SULL’ ESCLUSIONE DELLA LINGUA ITALIANA DAL PARLAMENTO EUROPEO Con un colpo di mano anglo-franco-tedesco è stata cancellata la lingua italiana dal Parlamento Europeo e con essa secoli di storia e di cultura italica ed europea. L’elemento romano – latino, successivamente influenzato dal cristianesimo, è infatti prevalso per secoli in tutti i campi, dal diritto all’arte e alla letteratura. Ed è proprio nell’ambito dell’antica tradizione latina, dopo la disgregazione dell’Impero, si è avuta la formazione dei singoli stati unitari europei. Non si conoscono i criteri di questa esclusione e i motivi di permanenza degli altri idiomi ammessi alla sovrana “corte”: inglese, francese e tedesco. Certo non per la diffusione, non essendo la lingua tedesca conosciuta quanto l’italiana, come la inglese non è la più parlata nel mondo in confronto all’ altra grande esclusa, la spagnola, sicuramente più diffusa della francese che segna il passo nei fasti coloniali. Più che soffermarci sulla regolarità giuridica di tale decisione, ci piace ricercare le ragioni di fondo di questa esclusione nello scontro tra differenti civiltà, culture e religioni di quel mondo greco – romano - latino ed anglo-sassone-franco e loro naturali eredi. La lotta ideologica tra culture - “continentale” e “mediterranea”- di diversa concezione romantica e storicistica del mondo, con la questione “linguistica”, ci viene riproposta in chiave politico-economica tra il ricco e tecnologico settentrione e il più modesto ed umano meridione europeo. Se non si tenesse conto di queste considerazioni sarebbe davvero incomprensibile la realtà attuale. Si sa che la visione illuministica si colloca agli antipodi dell’ ideologia romantica che di per sè tende a definire i valori storici della tradizione culturale esaltando il valore assoluto delle origini concepite come un erompere delle schiette nature dei popoli . Ancora una volta si ripresenta il vecchio motivo stoico esiodeo dell’età dell’oro, il richiamo della natura contro la cultura, che già era stato rinnovato dall’ideologia rousseauniana e dal mito settecentesco del buon selvaggio. Se l’estetica preromantica è la vera poesia, antitetica alla nozione di cultura, e il Vico aveva identificato le età poetiche con le età primitive, altrettanto poetica e primitiva è anche l’età barbarica in cui si cercarono e si identificarono, erroneamente, le origini di tutta la spiritualità e cultura moderna. D’altra parte la storiografia illuministica aveva aperta la strada nel rappresentare il Medio evo come età delle tenebre. E la storiografia romantica la segue. Ma mentre per gli illuministi, eredi del disprezzo rinascimentale verso i secoli gotici, l’aspetto barbarico è un elemento negativo, per i romantici lo stesso aspetto è invece positivo. I Rinascimentali – primariamente Italiani – e gli Illuministi – particolarmente francesi – scavalcano il medio evo per ricondursi direttamente al mondo classico antico. Viceversa i Romantici ( per non dire gli empirici Inglesi ) svalutano l’età classica per sopravvalutare l’apporto dei barbari, molti dei quali erano di razza germanica, di quella Germania, da cui trae origine il Romanticismo e una certa concezione di vita che vuole i Celti, i Franchi, i 494 09_extravagantes_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 494 09/11/2010, 13.53 EXTRAVAGANTES Germani più importanti , culturalmente parlando, dei Romani antichi. E in senso traslato nel moderno vuol dire che si sentono superiori agli altri popoli europei e perciò rivendicano quel ruolo di governo e guida dell’ Unione Europea, come del tutto evidente dalla politica franco-anglo-tedesca e per cui trova giustificazione anche l’uso ufficiale di queste sole lingue nel Parlamento Europeo. Contro l’esclusivismo della tradizione umanistico-rinascimentale che esalta la classicità ad esemplare assoluto ed eterno, ancora oggi la loro visione è una polemica romantica anticlassicista che si manifesta come tendenza opposta e in dubbio se delivrer des Greces et des Latins. Come dall’Umanesimo rinascimentale è nato un rinnovamento culturale fondato sulla humanitas e il recupero dei valori dell’antichità classica, così dal Romanticismo nasce un sentimento opposto e scevro di quei valori, evidentemente non propri, perchè di altri popoli culturalmente più avanzati.. Per i Romantici tedeschi, infatti, la civiltà moderna è estranea alla classicità e viene ricondotta alle virtù delle stirpi nordiche, estranee alla tradizione grecolatina. Concezione da supporsi tuttora valida, come appare altrettanto chiaro che da questa visione si è sviluppata l’ideologia politica del Nazionalismo, il quale all’unità del mondo antico sostituisce e contrappone la pluralità dialettica, cioè il vichiano mondo delle nazioni, da ritenersi tuttora imperante in una Unione che si definisce unitaria soltanto a parole e che in concreto decide sulle dimensioni dei cetrioli in commercio, mentre omette di pronunciarsi sui principi cristiani quali propri e tradizionali dell’intera Europa . Per i Tedeschi il trionfo dei Goti, dei Franchi e dei Vandali è il loro trionfo. Tuttora. E per questo oggi siamo ancora su posizioni diametralmente opposte, tipiche di un passato mai trascorso, tra quella romantica del medioevo, ritenuto centro di cultura e vera fonte di vita, e quella ellenistica che quel medioevo scavalca come periodo di oscura barbarie. L’Europa ha dimenticato sia la tradizione cristiana che la latina. Per questo l’esclusione della lingua italiana dal contesto parlamentare europeo ha le sue profonde radici in quel passato che influenza ancora le attuali decisioni. Roma, 21 Ottobre 2010Avv. Domenico Giustiniani FORO ROMANO 3-4/2010 09_extravagantes_ok.pmd 495 495 09/11/2010, 13.53 EXTRAVAGANTES PHILOGHELOS Invertendo l’ordine dei fattori, il risultato cambia Si racconta che un abitante di Serifo, durante un acceso alterco con Temistocle, grande ammiraglio della flotta greca, ebbe a dire a quest’ultimo che era divenuto famoso non per i suoi meriti, bensì per il fatto di essere nato ad Atene. Temistocle così rispose: “Certo, hai perfettamente ragione. Infatti, né io né te saremmo mai diventati famosi se fossimo nati io a Serifo e tu ad Atene”. (Da Erodoto 8, 125) Diffidare delle imitazioni Giunse voce che in Grecia vi era un uomo che sapeva contraffare meravigliosamente il canto dell’usignolo, tanto che da più contrade si recavano nella località in cui il valente imitatore viveva, per sentirlo. Un tale voleva insistentemente portare con sé uno spartano il quale molto contrariato gli rispose: “amico mio io ho sentito tante volte cantare l’usignolo di persona e non comprendo quale sia la necessità di accontentarsi di una semplice imitazione”. Meriti ereditari in competizione Come si sa, Cornelia, madre dei Gracchi era molto orgogliosa dei suoi figli e stravedeva per loro, tanto da mostrarli a tutti come i suoi gioielli. Plutarco riferisce che, per incitarli a primeggiare, un giorno li apostrofò energicamente dicendo loro: “Ditemi fino a quando dovrò essere indicata come la figlia di Scipione e quando potrò finalmente essere chiamata la madre dei Gracchi?”. Vale più l’odio che l’amore Molte furono le crudeltà attribuite a Nerone. Tra gli altri mandò a morte la sua prima moglie Ottavia, la sua nuova moglie Poppea, oltre ai suoi precettori Seneca e Burro e il suo consigliere Petronio. Nel suo smisurato delirio di onnipotenza soleva dire: “I miei predecessori non hanno goduto come me i diritti del potere. Mi piace di più essere odiato che amato, poiché l’essere amato non dipende da me solo, mentre dipende solo da me l’essere odiato”. Un subitaneo incidente probatorio L’imperatore Nerva, appena eletto, assicurò che per nessun motivo o ragione avrebbe mai consentito che fosse mandato a morte un senatore di Roma. Avendo saputo, durante uno spettacolo in cui si affrontavano i gladiatori che erano presenti due senatori che stavano cospirando contro di lui, si fece portare dai due gladiatori le loro spade. C’era infatti l’usanza che l’imperatore prima dello scontro constatasse che le spade fossero taglienti. Nerva quindi prese le due spade e le consegnò ai due senatori dicendo: “Provate pure su di me se sono buone …” (da Tacito) a cura di Giovanni Cipollone 496 09_extravagantes_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 496 09/11/2010, 13.53 COMUNICAZIONI E NOTIZIE Componenti delle Commissioni Consiliari - Nell'adunanza del 20 maggio 2010 il Consigliere Graziani ravvisa che, nell’individuazione dei Colleghi chiamati a fare parte di Commissioni consiliari: a) talune Commissioni hanno superato il limite (inizialmente fissato) di 25 Componenti; b) taluni Colleghi sono stati chiamati a fare parte di più di due Commissioni consiliari. Nell’ottica di consentire la più larga partecipazione dei Colleghi alle attività della Commissioni consiliari, il Consigliere Graziani propone che il limite massimo del numero dei Componenti di Commissioni consiliari sia aumentato (in ipotesi, a 30 unità) e che sia limitato il numero di Commissioni consiliari (in ipotesi, 2 Commissioni) alle quali ciascun Collega possa contestualmente partecipare. Il Consiglio ne prende atto e delibera di elevare a 30 il numero massimo dei componenti delle Commissioni nonchè di limitare a 3 le Commissioni a cui ogni collega possa far parte, onde poter consentire la massima partecipazione. I Coordinatori sono, quindi, invitati a verificare se i colleghi iscritti nelle loro Commissioni siano stati chiamati a prendere parte anche ad altre Commissioni e ad adeguarsi alla delibera che precede. Adeguamento delle spese di scritturazione e stampa - Nell'adunanza del 20 maggio 2010 il Consigliere Graziani segnala la necessità di adeguare le spese di scritturazione e stampa già deliberate in lire il 1° ottobre 2000 e adeguate all’euro il 9 maggio 2002, integrandole con le nuove esigenze dettate dall’adozione delle tecnologie del Processo Civile Telematico. Il Consigliere Graziani propone di deli- berare i seguenti importi: a) scritturazione: (dattilografia, videoscrittura) per ogni facciata di foglio protocollo o di carta da lettere; - per l’originale euro 3,00 - per ciascuna copia euro 0,30 - come da relativa fattura nel caso di utilizzo di copisteria o tipografia; b) fotocopiatura: - euro 0,30 per ogni facciata - come da relativa fattura nel caso di utilizzo dei servizi di terzi; c) trasmissione a mezzo telefax: - euro 3,00 per ogni facciata - come da relativa fattura nel caso di utilizzo dei servizi di terzi; d) trasmissione a mezzo di e-mail: - euro 2,00 per ogni unità (per ciascun invio sino a 10 indirizzi) - come da relativa fattura nel caso di utilizzo dei servizi di terzi; e) acquisizione a mezzo scansione digitale (scanner): - euro 0,50 per ogni facciata - come da relativa fattura nel caso di utilizzo dei servizi di terzi; f) invio telematico a mezzo redattore del Processo Civile Telematico; - euro 5,00 per ogni inoltro telematico pervenuto all’Ufficio Giudiziario; - come da relativa fattura nel caso di utilizzo dei servizi di terzi; g) redazione di nota di iscrizione a ruolo con codice a barre; - euro 5,00 per ogni nota di iscrizione presentata all’Ufficio Giudiziario; - come da relativa fattura nel caso di utilizzo dei servizi di terzi. Il Consiglio delega il Consigliere Graziani ad acquisire la deliberazione del 2000 e ad approfondirne la tematica. FORO ROMANO 3-4/2010 10_comunicazioni e notizie_ok.pmd 497 497 09/11/2010, 13.53 RAPPORTI INTERNAZIONALI AVVOCATI DI WROCLAW (POLONIA) - Nell'adunanza del 20 maggio 2010 i Consiglieri Barbantini e Rossi, Coordinatori della Commissione di Diritto e Rapporti Internazionali, comunicano al Consiglio di avere ricevuto, lunedì 17 maggio u.s., nell’Aula del Consiglio, unitamente al Consigliere Segretario e agli Avvocati Antonio Jacopo Manca Graziadei e Italo Mannucci, Componenti della Commissione, una rappresentanza di Avvocati di Wroclaw (Polonia) in visita a Roma e che aveva richiesto un incontro con il nostro Ordine per uno scambio di esperienze e di idee. L’incontro è stato particolarmente utile e apprezzato, soprattutto dai Colleghi polacchi che ci hanno rivolto numerose domande concernenti i Codici in vigore e usati in Italia, la difesa obbligatoria o meno in giudizio, le differenze di “percorso” per gli Avvocati e per i Magistrati, le modalità di iscrizione negli Albi e la possibilità di iscrizione per gli Avvocati stranieri, le modalità degli esami per diventare avvocato, le differenze tra praticante e quello abilitato e chiarimenti sulla determinazione degli onorari. A tali richieste abbiamo dato esauriente riscontro e, a nostra volta, abbiamo chiesto, e ricevuto, informazioni sul loro sistema codicistico (loro adottano quello francese), sulla posizione degli Avvocati che, anche da loro, sono liberi professionisti, sulle differenze tra Advocat, che hanno la rappresentanza innanzi i Tribunali, e i Rabtza (una sorta di praticanti che danno pareri nel campo civilistico e societario), nonchè sul numero degli Avvocati che sono in Polonia circa 8.000 (di cui 500 nella loro città) e dei Rabtza che sono circa 22.000. L’incontro si è concluso con la consegna da parte del Consigliere Rossi, della medaglia ricordo del nostro Consiglio alla Capo delegazione la quale ha ricambiato con dei libri, invitando il Consiglio a Wroclaw. Al termine è stato offerto agli ospiti un rinfresco. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia i Consiglieri Barbantini Rossi e Murra nonchè i Colleghi Manca Graziadei e Mannucci. CONFERENZA INTERNAZIONALE ORGANIZZATA DA “AVOCATS SANS FRONTIÈRES” - Nell'adunanza del 27 maggio 2010 il Consigliere Barbantini comunica di essere intervenuto il 21 c.m. in rappresentanza del Consiglio, alla Conferenza Internazionale organizzata da “Avocats Sans Frontières” nell’Aula Consiliare. Dopo il saluto iniziale e l’esposizione dei temi della Conferenza da parte dell’Avv. Paolo Iorio, Presidente per l’Italia dell’Associazione, il Consigliere Barbantini ha rivolto il saluto del Consiglio ai partecipanti che provenivano dal Belgio, Francia, Svizzera, Svezia, Camerun. I lavori sono iniziati con l’intervento di alcuni Presidenti di Nazioni aderenti all’Associazione, dall’Avv. Bruno Nicolario di Bologna, in rappresentanza dell’Unione Internationale des Avocats “U.I.A.”, dal Presidente di Sezione della Corte di Cassazione, Dott. Saverio Mannino e dal Dott. Selvaggi della Procura Generale presso la Corte di Cassazione. Dopo una pausa per un ristoro, è seguito un interessante dibattito tra i circa 50 498 11_rapporti internazionali_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 498 09/11/2010, 13.54 RAPPORTI INTERNAZIONALI partecipanti alla Conferenza che è terminato alle ore 17.30. Il Consiglio ne prende atto e ringrazia il Consigliere Barbantini. NOTA DEL PROF. AVV. AUGUSTO FANTOZZI - Nell'adunanza del 29 luglio 2010 il Presidente riferisce sulla nota del Prof. Avv. Augusto Fantozzi, Presidente del Comitato Organizzatore del 64° Congresso dell’International Fiscal Association - I.F.A., che si svolgerà a Roma dal 29 agosto al 3 settembre prossimi, con la quale invita il Presidente a partecipare alla serata inaugurale del 29 agosto. Il Consiglio delega a partecipare i Consiglieri Barbantini e Fasciotti. FORO ROMANO 3-4/2010 11_rapporti internazionali_ok.pmd 499 499 09/11/2010, 13.54 MASSIMARIO DISCIPLINARE MASSIMARIO DI GIURISPRUDENZA DISCIPLINARE DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA 4 – 22 settembre 2010 – Est. Cassiani – L.S. 1. – Rapporti con la parte assistita – Dovere di diligenza – Informativa fuorviante – Inerzia nell’espletamento del mandato – Costituisce violazione deontologica. 1. – Integra responsabilità professionale il comportamento dell’avvocato che, oltre a rimanere inerte nell’espletamento del mandato, informi in modo fuorviante la parte assistita per tranquillizzarla sull’andamento della (inesistente) causa. (Nel caso in esame, al professionista è stata irrogata la sanzione della censura, avendo lo stesso violato i doveri di diligenza, di probità, di adempimento del mandato e di informativa). 7 – 28 settembre 2010 – Est. Arditi di Castelvetere – R.E. 1. – Rapporti con la parte assistita – Dovere di diligenza – Obbligo di informativa – Omissione – Costituisce violazione deontologica. 1. – Costituisce mancanza disciplinare dell’avvocato, in contrasto con i principi della deontologia forense, non fornire al cliente le necessarie informazioni sulla causa, non provvede alla restituzione della documentazione nonché il non aver iscritto a ruolo un ricorso per il quale la parte aveva conferito mandato. 10 – 23 settembre 2010 – Est. Vaglio – G.F. 1. – Rapporti con i magistrati – Liste dei difensori di ufficio – Cancellazione – Mancata comunicazione al P.M. – Responsabilità – Sussiste. 1. – La cancellazione dalle liste dei difensori di ufficio non fa venir meno l’obbligo del difensore di collaborare con la Magistratura; pertanto, è dovere deontologico del difensore di ufficio comunicare al P.M., in tempi celeri, l’avvenuta cancellazione dalle relative liste, in modo tale da permettere a quest’ultimo di procedere alla sua sostituzione, onde evitare eventuali disguidi a danno della parte assistita. (Nel caso de quo la mancanza del predetto avviso ha impedito di celebrare l’udienza dibattimentale; di conseguenza è stata ritenuta congrua la sanzione dell’avvertimento). 13 – 22 settembre 2010 – Est. Fasciotti – M.G.C.C. 1. – Rapporti con i terzi – Avvio della procedura esecutiva – Nei confronti di un condominio di edifici – Nonostante la comunicazione circa la raccolta delle somme precettate – Presupposti – Responsabilità – Esclusione. 1. – Non è disciplinarmente rilevante la condotta del professionista che – quale creditore di un condominio di edifici – fa notificare un atto di pignoramento presso terzi iscrivendo a ruolo, dopo pochi giorni, la relativa procedura esecutiva nonostante avesse avuto 500 13_massimario disciplinare.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 500 09/11/2010, 13.54 MASSIMARIO DISCIPLINARE assicurazioni scritte dal difensore del medesimo condominio sulla raccolta della somma precettata, quando ricorrano determinati presupposti. (Nel caso concreto, dall’esame dei documenti allegati è stata rilevata un’alta conflittualità tra gli stessi soggetti, la corretta notifica del titolo e del precetto, la richiesta di esecuzione del pignoramento con consegna degli atti all’ufficiale giudiziario in data antecedente all’avviso dell’Amministratore del condominio che stava raccogliendo le somme de quibus, la buona fede del creditore a supporto di un comportamento corretto ancorché rigido, ecc.). 14 – 28 settembre 2010 – Est. Cassiani – V.F. e P. M. 1. – Rapporti con i terzi – Art. 56 Codice deontologico – Soggetto non ancora abilitato – Espletamento di incombenti cancelleria – Ricevimento notifiche – Non configura responsabilità deontologica. 1. – Non integra l’illecito disciplinare ex art. 56 del Codice deontologico la condotta di chi – ancorchè non ancora iscritto all’albo degli avvocati – si sia limitato a ricevere le notifiche ed a svolgere meri adempimenti di cancelleria. 30 – 28 settembre 2010 – Est. Cassiani – S.P. 1. – Rapporti con i terzi – Morosità del professionista – Inattività a sanare il debito – Violazione dovere di probità e correttezza – E’ disciplinarmente rilevante. 1. – Il comportamento dell’avvocato che si rende moroso e che non provveda a sanare la predetta morosità, costringendo il creditore ad agire giudizialmente, non è conforme ai doveri di probità e correttezza e, pertanto, è disciplinarmente rilevante. (Nella specie, è stata irrogata la sanzione dell’avvertimento, tenuto conto dell’incensuratezza dell’incolpato). 34 – 15 ottobre 2010 – Est. Vaglio – M.M. 1. – Rapporti con la parte assistita – Errore professionale – Non dovuto a negligenza od incompetenza – Non integra responsabilità deontologica. 2. – Rapporti con la parte assistita – Errore professionale – Comportamento finalizzato a nascondere l’errore – False informazioni – Raggiungimento della prova – Ai fini della responsabilità disciplinare – Occorre. 1. – Non integra illecito disciplinare l’errore professionale non dovuto ad incompetenza od a negligenza, potendo il danneggiato agire giudizialmente ai fini dell’ottenimento del ristoro dei danni subiti. (Nel caso di specie l’organo deliberante ha altresì tenuto conto che il professionista in questione, durante la sua lunga carriera, non ha mai subito un procedimento disciplinare il che esclude una sua abituale incuria o negligenza). 2. – In caso di errore professionale da parte dell’avvocato, il nasconderlo e il fornire false informazioni al cliente senza adoperarsi per elidere o eliminare il danno, integra la violazione del dovere di lealtà e correttezza, determinando, dunque, una condotta deontologicamente censurabile, sempre che sia raggiunta la prova del suddetto comportamento. (Nella specie, FORO ROMANO 3-4/2010 13_massimario disciplinare.pmd 501 501 09/11/2010, 13.54 MASSIMARIO DISCIPLINARE pur in presenza di una grave disattenzione che ha determinato la prescrizione del diritto all’indennizzo da parte della compagnia di assicurazione in danno dei propri clienti, al professionista non è stata irrogata nessuna sanzione, non essendo stata raggiunta alcuna prova che l’incolpato abbia nascosto il proprio errore né che questi abbia fornito false informazioni al riguardo). 38 – 29 settembre 2010 – Est. Arditi di Castelvetere – M.T. 1. – Rapporti con la controparte – Nuovo incarico professionale – Assunto contro un ex cliente – Mancanza dei presupposti – Violazione dovere di lealtà e fedeltà – E’ configurabile. 1. – Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante, con violazione del dovere di lealtà e fedeltà, il professionista che assuma un incarico professionale contro un ex cliente, quando non sia trascorso un ragionevole lasso di tempo e quando l’oggetto del nuovo giudizio non sia del tutto estraneo a quello precedentemente espletato. (Nel caso concreto il difensore aveva rappresentato entrambi i coniugi in sede di separazione consensuale ed il nuovo incarico riguardava la medesima fattispecie e, peraltro, il lasso di tempo intercorso era di appena un anno. Pertanto è stata inflitta la sanzione della censura). 42 – 22 settembre 2010 – Est. Rossi – G.D.M. 1. – Rapporti con i colleghi – Nomina di corrispondente – Smarrimento atti di causa – Adempimento del proprio obbligo – Nessun pregiudizio alla parte assistita – Responsabilità deontologica – Non sussiste. 1. – Non sussistono elementi di rilievo deontologico nel comportamento del domiciliatario che – ancorché incauto nel non comunicare in forma scritta alla Collega di aver smarrito degli atti di causa – abbia comunque adempiuto il proprio incarico senza cagionare pregiudizio alcuno alla parte assistita e senza, peraltro, aver percepito alcun compenso. (Nella specie il corrispondente aveva dato notizia dello smarrimento del titolo esecutivo e del precetto - ritrovati solo dopo la proposizione dell’esposto in un diverso fascicolo dello studio - per le sole vie brevi). 43 – 23 settembre 2010 – Est. Nesta – M.S. 1. – Procedimento disciplinare – Capo di incolpazione – Fatti identici a quelli del capo di imputazione – Sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste – Art. 653 Cod. proc. pen. – Effetto vincolante. 1. – In un giudizio disciplinare quando i fatti oggetto del procedimento disciplinare sono identici a quelli contestati in sede penale e oggetto dei capi d’imputazione e quando è intervenuta sentenza penale irrevocabile di assoluzione perché il fatto non sussiste, ai sensi dell’art. 653 Cod. proc. pen., che ha sul processo disciplinare un effetto vincolante, si impone la declaratoria di non luogo a sanzione disciplinare. 502 13_massimario disciplinare.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 502 09/11/2010, 13.54 MASSIMARIO DISCIPLINARE 46 – 22 settembre 2010 – Est. Cassiani – T.P. 1. – Attività defensionale – Procura - Autentica di sottoscrizione – Firma del cliente rivelatasi falsa – Conseguenze – Fattispecie. 1. - Deve escludersi la responsabilità deontologica dell’avvocato che abbia autenticato la sottoscrizione apposta in calce ad una procura alle liti consegnatagli personalmente dal fratello del cliente, nella convinzione che quest’ultimo l’abbia apposta di pugno, quando risulti provato in un giudizio penale che invece la firma sia stata messa abusivamente dal fratello medesimo, all’insaputa del cliente, in tal caso essendo stata dimostrata la buona fede del professionista. 47 – 22 settembre 2010 – Est. Cipollone – L.B. 1. – Rapporti con la parte assistita – Somme di denaro – Trattenute ingiustificatamente – Compensazione parziale – Fatture inevase per presunti crediti professionali – Non è giustificabile – Fattispecie. 1. – Viene meno ai doveri di correttezza professionale l’avvocato che abbia rifiutato di restituire una somma di denaro adducendo, a giustificazione del suo operato, di essere creditore di importo equivalente per le sue prestazioni professionali. (Nella specie, l’incolpata ammetteva che la somma da restituire, pur tenendo conto di presunte compensazioni, non copriva che in misura molto parziale il debito contratto, tanto da ritenere valida la rateizzazione del suddetto debito. In questo caso è stata ritenuta congrua la sanzione della sospensione dell’esercizio professionale per due mesi). 51 – 23 settembre 2010 – Est. Vaglio – M.A. 1. – Rapporti con la controparte – Espressioni sconvenienti ed offensive – Contenute in una lettera diretta al proprio difensore – Avvenuta produzione in giudizio – Rilevanza disciplinare. 1. – Non è mai giustificabile che in uno scritto prodotto in giudizio, ancorché non tecnicamente qualificabile come difensivo, si utilizzino termini offensivi nei confronti di un collega, atteso che ciò porta disdoro all’immagine dell’avvocato ed all’intera categoria di fronte ad un magistrato. (Nella specie il legale, che si faceva assistere da un collega in un procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo ottenuto da un avvocato nei suoi confronti, aveva inviato una lettera al proprio difensore descrivendo l’avversario “malefico, dipingendolo come un soggetto caratterizzato da “famelici appetiti”, e tale missiva è stata prodotta in giudizio. In questo caso è stato ritenuto congruo rivolgere l’avvertimento). 52 – 17 settembre 2010 – Est. Murra – D.L.C.A. 1. – Rapporti con la parte assistita – Responsabilità professionale – Invio dei dati relativi alla polizza assicurativa – Consapevolezza della mancata copertura – Costituisce violazione deontologica. FORO ROMANO 3-4/2010 13_massimario disciplinare.pmd 503 503 09/11/2010, 13.54 MASSIMARIO DISCIPLINARE 2. – Rapporti con la parte assistita – Dovere di informativa – Scelte tecniche adottate – Vi rientrano – Fattispecie. 3. – Rapporti con la parte assistita – Dovere di diligenza – Obbligo di informativa costante – Sussiste. 1. – Commette illecito deontologico l’avvocato che, per tacitare un proprio cliente che lo accusava di inadempimento sul piano professionale, gli fornisce gli estremi della propria polizza di assicurazione per la responsabilità civile derivante da colpa professionale, ben sapendo della inoperatività della copertura assicurativa. 2. – E’ obbligo precipuo del professionista forense tenere informato il cliente non solo dell’evoluzione processuale e delle ipotesi di soluzione del processo, ma anche delle proprie scelte tecniche pure se queste possono portare alla mortificazione delle speranze dell’assistito. (Nella specie l’avvocato continuava a rassicurare il cliente sulla fondatezza di un’azione di usucapione, che avrebbe prossimamente intentato, ma nella quale non credeva neppure egli stesso omettendo di riferirlo alla parte assistita). 3. – L’obbligo di diligenza costituisce uno dei cardini dell’attività professionale e tale diligenza deve estrinsecarsi non solamente nell’opera che l’avvocato svolge in difesa del cliente, ma anche tenendo informato costui di tutti gli eventi di rilievo che si verifichino nel corso della pratica giudiziale e stragiudiziale. 55 – 22 settembre 2010 – Est. Rossi - A.D.C. 1. – Attività defensionale – Abbandono dell’aula di udienza – Unito a comportamenti sconvenienti – Responsabilità disciplinare – Configurabilità – Fattispecie. 1. – L’abbandono di un’aula nel corso dell’udienza, la pretesa di imporre un rinvio del processo sulla base di futili motivi e l’attribuzione al magistrato di un epiteto, se non offensivo, certamente sconveniente (nella specie: “antipatico”) sono comportamenti certamente non inquadrabili nel contesto di una confacente attività difensiva, al quale l’avvocato deve invece improntare la propria condotta. (Nel caso concreto è stata inflitta la sanzione della censura). 62 – 29 settembre 2010 – Est. Cipollone – R.D.B. 1. – Rapporti con la parte assistita – Dovere di diligenza – Omessa prospettazione opportunità dell’appello – Cliente condannato a pena detentiva – Integra responsabilità deontologica. 1. – Integra illecito disciplinare il comportamento dell’avvocato che, assistendo un cliente condannato a pena detentiva, non lo rende edotto delle gravi conseguenze cui va incontro non interponendo appello avverso la sentenza di condanna, specie considerando il fatto che i giudici di secondo grado ben avrebbero potuto concedere la sospensione della pena. (Nella fattispecie è stata inflitta la sanzione della censura). 504 13_massimario disciplinare.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 504 09/11/2010, 13.54 MASSIMARIO DISCIPLINARE 65 – 16 settembre 2010 – Est. Murra – A.N. 1. – Rapporti con i colleghi – Nomina di corrispondente – Obbligo di provvedere al compenso – Quando grava sull’avvocato – Art. 30 Codice deontologico – Presupposto – Fattispecie. 1. - L’art. 30 del vigente Codice deontologico forense impone all’avvocato, che abbia scelto personalmente un altro collega incaricandolo di svolgere funzioni di rappresentanza o di assistenza, di provvedere alla sua retribuzione ove a ciò non adempia la parte assistita: ed il mancato assolvimento di tale obbligo comporta responsabilità disciplinare a meno che non si dimostri di aver tentato di aver fatto tutto quanto era possibile (anche con postergazione del proprio credito) per far soddisfare la pretesa economica del collega; tuttavia, presupposto per l’applicazione di tale norma è che l’incarico sia stato conferito direttamente dal professionista, che abbia individuato nel collega un proprio sostituto ovvero un suo domiciliatario. (Nel caso di specie, però, e ciò è stato riconosciuto in modo leale dallo stesso esponente, quest’ultimo risulta essere stato designato ad ogni effetto di legge dalle parti direttamente, e non già dall’incolpato: di talché il Consiglio ha deliberato non esservi luogo a sanzione). 68 – 29 settembre 2010 – Est. Rossi – G.G. 1. – Procedimento disciplinare – Capo di incolpazione – Fatti identici a quelli del capo di imputazione – Sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste – Art. 653 Cod. proc. pen. – Effetto vincolante. 2. – Procedimento disciplinare – Capo di incolpazione – Fatti identici a quelli del capo di imputazione – Sentenza di improcedibilità per difetto di querela – Autonomia del procedimento disciplinare. 1. – In un giudizio disciplinare che ha come capo di incolpazione lo stesso formulato come capo di imputazione di un processo penale, all’assoluzione in quest’ultimo perché il fatto non sussiste consegue, in virtù dell’applicazione dell’art. 653 Cod. proc. pen., che ha sul processo disciplinare un effetto vincolante, la decisione di non esservi luogo a sanzione. 2. – Il procedimento disciplinare resta autonomo dall’esito di un giudizio penale, anche se vertente sui medesimi fatti storici, se questo si sia concluso con una sentenza di improcedibilità per mancanza di querela. a cura di Rodolfo Murra FORO ROMANO 3-4/2010 13_massimario disciplinare.pmd 505 505 09/11/2010, 13.54 BILANCIO RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI SUL CONSUNTIVO DELL’ANNO 2009 DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA Egregi Colleghi, il rendiconto finanziario/economico/patrimoniale dell’anno 2009, predisposto dal Consiglio dell’Ordine che ha anche redatto la relativa relazione, presenta un avanzo economico di euro 488.292 a fronte di un bilancio preventivo in pareggio. Il miglioramento è dovuto sia ad una riduzione generalizzata di costi e sia ad incrementi di entrate. I minori costi si sono rilevati principalmente per la categoria 4 per minori spese di “realizzazioni editoriali”, di “convegni, congressi e celebrazioni”, “assemblee” e “cancelleria e materiale vario”. I maggiori ricavi sono dovuti principalmente a maggiori iscrizioni di Praticanti Avvocati, contributi annuali Cassazionisti e pareri e conciliazioni. L’avanzo di euro 488.292 sarà portato a nuovo ad incremento del patrimonio netto. In particolare per il rendiconto finanziario si precisa: - le entrate finanziarie definitivamente accertate sono risultate pari a euro 6.604.611 a fronte di una previsione di euro 6.306.605; - le uscite finanziarie definitivamente accertate sono risultate pari a euro 5.446.091 a fronte di una previsione di euro 5.379.175. Per quanto riguarda la gestione di cassa, a fronte di previsioni di entrate per euro 8.129.413, si rilevano riscossioni per euro 5.628.944. Il totale di residui attivi a fine esercizio risulta di euro 2.684.501. Per quanto invece riguarda le uscite, a fronte di previsioni per euro 8.450.413, a consuntivo i pagamenti sono risultati di euro 5.336.799. I residui passivi totali al termine dell’esercizio sono di euro 3.209.884. Tra i residui passivi è incluso anche l’importo di euro 1.250.023 relativo all’«acquisto sede» non ancora avvenuto. Nel merito delle singole voci, non vi sono particolari osservazioni da fare essendo sufficientemente chiara la relazione del Consiglio. Il rendiconto finanziario è corredato dal conto economico e dalla situazione patrimoniale al 31 dicembre 2009. Il conto economico rileva solo le spese e le entrate di competenza dell’esercizio 2009 e, come riferito, presenta un avanzo di euro 488.292. La situazione patrimoniale rappresenta la consistenza dell’Ordine al 31 dicembre 2009 e riporta anche i dati della situazione dell’anno precedente, consentendo in tal modo il riscontro delle variazioni patrimoniali intervenute. 506 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 506 09/11/2010, 13.55 BILANCIO Le attività complessive assommano a euro 6.340.365 e i beni materiali indicati come “immobilizzazioni tecniche”, vale a dire biblioteca, mobili, macchine e attrezzature sono esposte o a valore simbolico (biblioteca) o al costo di acquisto integralmente ammortizzato, con apposita iscrizione al passivo di poste di pari importo. Le passività complessive, ivi incluso il fondo per acquisto sede, assommano a euro 3.848.390 ed il patrimonio netto assomma a euro 2.491.975 incluso l’avanzo dell’esercizio in esame. Nel corso dell’anno il Collegio ha effettuato le consuete verifiche periodiche e formulato alcune circostanziate osservazioni non rilevando, comunque, alcuna anomalia. Il Collegio dei Revisori, per quanto di propria competenza, invita l’Assemblea ad approvare il consuntivo 2009 corredato dalla relazione. Avv. Alberto Palattella Avv. Romeo Brunetti Avv. Vincenza Di Martino Avv. Mario Guido Avv. Luigi Mannucci FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 507 507 09/11/2010, 13.55 BILANCIO RELAZIONE AL CONTO CONSUNTIVO 2009 Gentili Colleghe e cari Colleghi Il consuntivo dell’esercizio 2009 si chiude con un avanzo economico di euro 488.292. Il risultato positivo è stato conseguito sia per maggiori entrate principalmente per maggiori iscrizioni di Avvocati Cassazionisti, Praticanti Abilitati e Praticanti e sia ad una generale riduzione dei costi. Il conto consuntivo risulta composto dai seguenti prospetti: 1) Rendiconto finanziario; 2) Situazione patrimoniale; 3) Conto economico; 4) Situazione amministrativa. RENDICONTO FINANZIARIO Il rendiconto finanziario tiene conto delle entrate e delle uscite distinte per titolo e categoria. In particolare: ENTRATE Il totale delle entrate accertate (riscosse e da riscuotere) risulta pari a euro 6.604.611. Le entrate contributive Titolo I cat. 1 pari a euro 3.595.434 presentano un incremento di euro 82.706 rispetto alle previsioni, principalmente per maggiori quote incassate dai neo iscritti. Le entrate contributive per il Consiglio Nazionale Forense pari a euro 216.723 presentano un decremento di euro 31.242; si precisa che tale posta non rappresenta una entrata dell’Ordine in quanto viene trasferita al Consiglio Nazionale Forense detratto il 5% che resta a favore del Consiglio dell’Ordine. Le altre entrate, Titolo III, sono pari globalmente a euro 915.617 e, rispetto al preventivo presentano maggiori entrate per euro 66.506 principalmente per maggiori iscrizioni dei Praticanti e maggiori incassi per pareri e conciliazioni. Le entrate per partite di giro Titolo VII pari a euro 979.724 presentano rispetto al preventivo una differenza in meno di euro 65.419. USCITE Il totale delle uscite (pagate e/o impegnate) nel 2009 sono pari a euro 5.424.859 e presentano una differenza in più di euro 168.249 rispetto alle previsioni. In particolare per le spese correnti Titolo I si rileva: - cat. 1 (spese per gli Organi dell’Ente) presenta rispetto alle previsioni di euro 30.000, una differenza in meno di euro 10.238. - cat. 2 (oneri per il personale) presenta rispetto alle previsioni di euro 1.875.000 una 508 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 508 09/11/2010, 13.55 BILANCIO maggiore spesa di euro 21.194 considerando anche l’incremento del TFR. - cat. 4 (spese per acquisto di beni di consumo e servizi) presenta rispetto alle previsioni di euro 1.862.231 una minore spesa a saldo di euro 199.812 dovuta ad una generale riduzione di tutti i capitoli di spesa ed in particolare dei capitoli relativi alla Stampa “Temi Romana”, “Assemblee” e “Convegni, Congressi e Celebrazioni”. - cat. 5 (prestazioni istituzionali) presenta rispetto alle previsioni di euro 80.000 una minore spesa di euro 14.605. - cat. 6 (trasferimenti passivi) presenta rispetto alle previsioni di euro 222.974 un maggior trasferimento di euro 28.489. - cat. 7 (oneri finanziari) presenta rispetto alle previsioni di euro 20.000 una minore spesa di euro 14.449. - cat. 8 (oneri tributari) presenta rispetto alle previsioni di euro 100.000 una maggiore spesa per euro 7.810. - cat. 9 (poste correttive e compensative di entrate correnti) la spesa di euro 18.576 trattasi di rimborsi diversi ad avvocati e praticanti avvocati. - cat. 10 (spese non classificabili in altre voci) presenta rispetto alle previsioni di euro 65.944 una minore spesa di euro 44.719. In particolare per le spese in conto capitale Titolo II si rileva: - cat. 11 (acquisizione di beni di uso durevole) rispetto alla previsione di euro 25.000 presenta una minore spesa di euro 841. - cat. 12 (acquisizione di immobilizzazioni tecniche) rispetto alla previsione di euro 80.000 gli impegni assunti sono risultati di euro 78.910. - cat. 14 (concessioni di crediti e anticipazioni) presenta un esborso di euro 153.000. - cat. 15 (indennità di anzianità al personale cessato dal servizio e anticipazioni) presenta un esborso di 98.731 quale trattamento e anticipazioni sul TFR. In particolare per le spese correnti Titolo IV si rileva: - cat. 21 (partite di giro) presenta rispetto alle previsioni di euro 998.175 un maggiore importo di euro 24.870 per maggiori ritenute erariali e previdenziali. SITUAZIONE AMMINISTRATIVA La situazione amministrativa evidenzia un avanzo di amministrazione di euro 2.125.551. La situazione amministrativa evidenzia la consistenza di cassa all’inizio dell’esercizio e alla fine nonché l’ammontare dei residui attivi e passivi riferibili al 2009 ed esercizi precedenti. Scopo della situazione amministrativa è quello di evidenziare l’avanzo di amministrazione utilizzabile per futuri investimenti o per coperture di disavanzi di future gestioni. Le disponibilità liquide alla fine del 2009 ammontano a euro 2.650.934 così come analiticamente indicati nella situazione patrimoniale e 1.200.000 di euro sono investiti in Titoli di Stato. Si rammenta che tra i residui passivi è contabilizzato il Fondo acquisto sede pari a 1.250 mila euro. FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 509 509 09/11/2010, 13.55 BILANCIO SITUAZIONE PATRIMONIALE La situazione patrimoniale evidenzia la consistenza degli elementi patrimoniali attivi e passivi al termine dell’esercizio; nel medesimo prospetto sono riportati anche i valori a fine dell’esercizio 2008. In particolare le disponibilità pari a 2.650.934 risultano superiori per euro 308.008 principalmente maggiori incassi di quote annuali a seguito delle azioni intraprese. I residui attivi ammontano a euro 2.421.196 e presentano un incremento di euro 135.776. I residui attivi includono anche il valore della polizza INA della Soc. Assicurazioni Generali pari a euro 679.495 a copertura parziale del debito verso i dipendenti in servizio per il TFR pari a euro 756.977. nel corso del 2010 si procederà ad integrare la polizza INA a totale copertura del debito del TFR. Immobilizzazioni tecniche presentano un aumento di euro 171.070 per l’acquisto di nuovi computer ivi inclusi quelli destinati al Giudice di Pace e il nuovo elaboratore. I residui passivi, il Fondo fine rapporto lavoro, il Fondo acquisto sede ammontano a euro 2.580.156. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2009 è pari a euro 2.491.975 ed è costituito oltre che dal fondo di riserva di euro 274.173, dall’avanzo degli esercizi precedenti per euro 1.729.509 e dall’avanzo dell’esercizio del 2009 pari a euro 488.292. CONTO ECONOMICO Il conto economico rileva esclusivamente le entrate e le uscite di competenza dell’esercizio del 2009. Il risultato dell’esercizio 2009, presenta un avanzo economico di euro 488.292 a fronte di un bilancio preventivo a pareggio approvato nell’Assemblea Ordinaria del 18 marzo 2009. Il miglioramento del risultato economico è dipeso da due elementi positivi. Infatti nell’esercizio sono state rilevate alcune entrate superiori a quelle previste nel budget quali proventi per maggiori iscrizioni di nuovi Avvocati Cassazionisti e Praticanti e significativi riduzioni per alcuni capitoli di spesa a seguito di una maggiore attenzione. Il conto economico è suddiviso in due sezioni, nella prima sono rilevate le entrate e le spese correnti che danno luogo a movimenti finanziari mentre nella seconda vengono rilevati i componenti che non danno luogo a movimenti finanziari. Dopo la chiusura dell’esercizio finanziario dell’anno 2009 non si sono verificati fatti di rilievo. Per quanto sopra vi invitiamo ad approvare il bilancio consuntivo dell’esercizio 2009 che chiude con un avanzo economico di euro 488.292 che proponiamo di riportarlo a nuovo. 510 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 510 09/11/2010, 13.55 BILANCIO SITUAZIONE AMMINISTRATIVA DELL'ANNO 2009 Consistenza della cassa all'inizio dell'esercizio Riscossioni 2.342.926 in c/ competenza 4.571.007 in c/ residui 1.073.801 5.644.808 Pagamenti in c/ competenza in c/ residui 4.588.113 748.687 5.336.800 Consistenza della cassa alla fine dell'esercizio Residui attivi degli esercizi precedenti dell'esercizio 635.035 2.049.467 Totale dei residui attivi degli esercizi precedenti dell'esercizio 5.336.800 2.650.934 2.684.502 Residui passivi 5.644.808 2.684.502 2.684.502 2.351.906 857.978 3.209.885 3.209.885 (1) Totale dei residui passivi 3.209.885 Avanzo di amministrazione alla fine dell'esercizio 2.125.551 (1) detto valore include il fondo TFR al netto delle anticipazioni pari a euro 756.997, il fondo acquisto sede per euro 1.250 mila e il fondo di riserva per euro 274 mila FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 511 511 09/11/2010, 13.55 BILANCIO RENDICONTO FINANZIARIO DELL'ANNO 2009 - A) ENTRATE Capitolo cod. n. denominazione iniziali 1 2 3 4 TITOLO I - ENTRATE CONTRIBUTIVE Categoria 1 - aliquote contributive a carico degli iscritti 1 1 cassazionisti 761.235,16 2 avvocati 2.167.830,00 3 praticanti abilitati 160.930,00 4 praticanti 216.225,00 5 quote annuali nuovi iscritti 0,00 totale categoria 1 3.306.220,16 Categoria 2 - quote contributive per il Consiglio Nazionale Forense 251.778,17 2 1 cassazionisti 0,00 2 avvocati totale categoria 2 251.778,17 totale titolo I 3.557.998,33 TITOLO III - ALTRE ENTRATE Categoria 7 - entrate derivanti dalla prestazione di servizi 7 1 iscrizioni avvocati 200.000,00 2 iscrizioni e abilitazioni praticanti 150.000,00 3 certificati 10.000,00 4 tessere 3.000,00 5 pareri e conciliazioni 430.000,00 6 elenchi, targhettari 1.000,00 totale categoria 7 794.000,00 Categoria 8 - redditi e proventi patrimoniali 8 1 interessi c/c, depositi, prestiti 5.000,00 2 aggio Consiglio Nazionale Forense 5.111,01 3 proventi operazioni finanziarie 45.000,00 4 proventi diversi (int. Polizza INA) 0,00 totale categoria 8 55.111,01 Categoria 9 - poste correttive compensative spese correnti 9 1 recuperi e rimborsi diversi 0,00 totale categoria 9 0,00 Categoria 10 - entrate non classificabili in altre voci 10 1 contributi volontari 0,00 2 entrate eventuali 0,00 totale categoria 10 0,00 totale titolo III 849.111,01 previsioni variazioni in aumento in diminuzione 5 (7-4) 6 (4-7) Gestione di competenza somme accertate rimaste totali definitive riscosse da riscuotere accertati 7 (4+5-6) 8 9 10 (8+9) differenze rispetto alle previsioni in più in meno 11 (10-7) 12 (7-10) 47.226,00 128.846,00 1.884,00 28.552,00 0,00 206.508,00 0,00 808.461,16 674.733,90 0,00 2.296.676,00 1.752.125,50 0,00 162.814,00 116.675,00 0,00 244.777,00 163.960,00 0,00 0,00 0,00 0,00 3.512.728,16 2.707.494,40 186.340,16 861.074,06 532.710,00 2.284.835,50 72.150,00 188.825,00 96.740,00 260.700,00 0,00 0,00 887.940,16 3.595.434,56 52.612,90 0,00 26.011,00 15.923,00 0,00 94.546,90 0,00 11.840,50 0,00 0,00 0,00 11.840,50 0,00 0,00 0,00 206.508,00 0,00 251.778,17 151.863,80 0,00 0,00 0,00 0,00 251.778,17 151.863,80 0,00 3.764.506,33 2.859.358,20 64.859,84 216.723,64 0,00 0,00 64.859,84 216.723,64 952.800,00 3.812.158,20 0,00 0,00 0,00 94.546,90 35.054,53 0,00 35.054,53 46.895,03 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 200.000,00 150.000,00 10.000,00 3.000,00 430.000,00 1.000,00 794.000,00 186.824,07 182.817,00 9.664,60 5.577,18 453.764,33 0,00 838.647,18 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 186.824,07 182.817,00 9.664,60 5.577,18 453.764,33 0,00 838.647,18 0,00 32.817,00 0,00 2.577,18 23.764,33 0,00 59.158,51 13.175,93 0,00 335,40 0,00 0,00 1.000,00 14.511,33 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5.000,00 5.111,01 45.000,00 0,00 55.111,01 6.906,81 7.990,64 24.937,50 15.863,00 55.697,95 9.224,69 3.242,99 4.000,00 0,00 16.467,68 16.131,50 11.233,63 28.937,50 15.863,00 56.302,63 11.131,50 6.122,62 0,00 15.863,00 17.254,12 0,00 0,00 16.062,50 0,00 16.062,50 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 169,85 169,85 0,00 0,00 169,85 169,85 169,85 169,85 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 849.111,01 5.500,00 14.997,39 20.497,39 915.012,37 0,00 0,00 0,00 16.467,68 5.500,00 14.997,39 20.497,39 915.617,05 5.500,00 14.997,39 20.497,39 97.079,87 0,00 0,00 0,00 30.573,83 40.187,40 0,00 663.631,97 703.819,37 703.819,37 0,00 0,00 15.863,00 15.863,00 15.863,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 40.187,40 0,00 679.494,97 719.682,37 719.682,37 75.065,12 5.152,08 0,00 80.217,20 80.217,20 137.399,00 0,00 679.494,97 816.893,97 816.893,97 212.464,12 5.152,08 679.494,97 897.111,17 897.111,17 172.276,72 5.152,08 0,00 177.428,80 177.428,80 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 TITOLO VII - PARTITE DI GIRO Categoria 22 - entrate aventi natura di partite di giro 22 1 ritenute erariali, regionali e comunali 300.000,00 2 ritenute previdenziali 130.000,00 3 trattenute per conto terzi 0,00 4 assistenza Cassa Nazionale Forense 543.305,44 totale categoria 22 973.305,44 totale titolo VII 973.305,44 TOTALE GENERALE DELLE ENTRATE 6.084.234,15 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 222.371,00 0,00 300.000,00 329.997,19 0,00 329.997,19 0,00 130.000,00 122.108,72 0,00 122.108,72 0,00 0,00 2.313,63 0,00 2.313,63 0,00 543.305,44 262.000,00 263.305,44 525.305,44 0,00 973.305,44 716.419,54 263.305,44 979.724,98 0,00 973.305,44 716.419,54 263.305,44 979.724,98 0,00 6.306.605,15 4.571.007,31 2.049.467,09 6.604.611,40 29.997,19 0,00 2.313,63 0,00 32.310,82 32.310,82 401.366,39 0,00 7.891,28 0,00 18.000,00 25.891,28 25.891,28 103.360,14 TITOLO IV - ENTRATE PER RISCOSSIONE DI CREDITI Categoria 14 - movimentazione crediti 14 1 riscossione di prestiti (quota capitale) 2 riscossione di crediti diversi 3 credito polizza INA totale categoria 14 totale titolo IV 512 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 512 09/11/2010, 13.55 BILANCIO RENDICONTO FINANZIARIO DELL'ANNO 2009 - A) ENTRATE Gestione dei residui attivi Gestione di cassa differenze rispetto alle previsioni riscossioni in più in meno 20 (8+14) 21 (20-19) 22 (19-20) Totale residui attivi al termine dell'esercizio 23 (9+15) residui all'inizio dell'esercizio 13 riscossi 14 269.134,49 901.995,12 111.225,00 167.234,81 0,00 1.449.589,42 128.142,09 582.652,11 26.495,75 20.810,50 0,00 758.100,45 88.378,94 216.521,03 326.736,93 909.389,04 54.950,00 81.445,75 130.201,40 151.011,90 0,00 0,00 600.267,27 1.358.367,72 0,00 7.393,92 0,00 0,00 0,00 7.393,92 52.613,46 1.077.595,65 802.875,99 0,00 3.198.671,12 2.334.777,61 29.779,25 274.039,00 143.170,75 16.222,91 412.011,81 184.770,50 0,00 0,00 0,00 98.615,62 4.962.317,58 3.465.594,85 0,00 274.719,66 274.719,10 0,00 863.893,51 859.446,93 0,00 130.868,25 127.100,00 0,00 227.241,31 226.941,40 0,00 0,00 0,00 0,00 1.496.722,73 1.488.207,43 92.825,20 5.415,57 98.240,77 1.547.830,19 43.494,57 0,00 43.494,57 801.595,02 27.676,17 71.170,74 5.246,17 5.246,17 32.922,34 76.416,91 633.189,61 1.434.784,63 0,00 0,00 0,00 7.393,92 21.654,46 344.603,37 195.358,37 169,40 5.415,57 0,00 21.823,86 350.018,94 195.358,37 120.439,48 5.312.336,52 3.660.953,22 0,00 149.245,00 92.536,01 0,00 5.415,57 5.246,17 0,00 154.660,57 97.782,18 0,00 1.651.383,30 1.585.989,61 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 200.000,00 150.000,00 10.000,00 3.000,00 430.000,00 1.000,00 794.000,00 186.824,07 182.817,00 9.664,60 5.577,18 453.764,33 0,00 838.647,18 0,00 32.817,00 0,00 2.577,18 23.764,33 0,00 59.158,51 13.175,93 0,00 335,40 0,00 0,00 1.000,00 14.511,33 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5.111,01 4.900,00 0,00 10.011,01 0,00 2.338,39 4.900,00 0,00 7.238,39 0,00 1.845,09 0,00 0,00 1.845,09 0,00 4.183,48 4.900,00 0,00 9.083,48 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 927,53 0,00 0,00 927,53 5.000,00 10.222,02 49.900,00 0,00 65.122,02 6.906,81 10.329,03 29.837,50 15.863,00 47.073,34 1.906,81 107,01 0,00 15.863,00 2.013,82 0,00 0,00 20.062,50 0,00 20.062,50 9.224,69 5.088,08 4.000,00 0,00 18.312,77 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 169,85 169,85 169,85 169,85 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 10.011,01 0,00 0,00 0,00 7.238,39 0,00 0,00 0,00 1.845,09 0,00 0,00 0,00 9.083,48 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 927,53 0,00 0,00 0,00 859.122,02 5.500,00 14.997,39 20.497,39 906.387,76 5.500,00 14.997,39 20.497,39 81.839,57 0,00 0,00 0,00 34.573,83 0,00 0,00 0,00 18.312,77 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 40.187,40 0,00 679.494,97 719.682,37 719.682,37 75.065,12 5.152,08 0,00 80.217,20 80.217,20 34.877,72 5.152,08 0,00 40.029,80 40.029,80 0,00 0,00 679.494,97 679.494,97 679.494,97 137.399,00 0,00 679.494,97 816.893,97 816.893,97 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 264.967,16 0,00 264.967,16 0,00 264.967,16 635.034,70 1.708.835,27 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 7.393,92 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 264.967,16 264.967,16 264.967,16 264.967,16 264.967,16 264.967,16 1.822.808,36 1.073.800,57 rimasti da riscuotere 15 totali 16 (14+15) variazioni in più in meno 17 (16-13) 18 (13-16) previsioni 19 (7+13) 0,00 300.000,00 329.997,19 0,00 130.000,00 122.108,72 0,00 0,00 2.313,63 0,00 808.272,60 526.967,16 0,00 1.238.272,60 981.386,70 0,00 1.238.272,60 981.386,70 121.367,01 8.129.413,51 5.628.944,88 29.997,19 0,00 0,00 0,00 7.891,28 0,00 2.313,63 0,00 0,00 0,00 281.305,44 263.305,44 32.310,82 289.196,72 263.305,44 32.310,82 289.196,72 263.305,44 154.180,19 2.654.648,82 2.684.501,79 FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 513 513 09/11/2010, 13.55 BILANCIO RENDICONTO FINANZIARIO DELL'ANNO 2009 - B) SPESE Capitolo cod. 1 n. 2 denominazione 3 iniziali 4 TITOLO I - SPESE CORRENTI Categoria 1 - spese per gli organi dell'ente 1 1 rimborsi spese ai comp. del Consiglio 30.000,00 totale categoria 1 30.000,00 Categoria 2 - oneri per il personale in attività di servizio 2 1 stipendi e altri assegni fissi 900.000,00 2 lavoro straordinario e indennità 300.000,00 3 oneri previd. assist. carico Ordine 280.000,00 4 sussidi e borse di studio al personale 10.000,00 5 quota indennità fine rapporto 95.000,00 6 corsi per aggiornamento professionale 10.000,00 7 collaboratori a progetto 0,00 8 lavoro interinale 100.000,00 totale categoria 2 1.695.000,00 Categoria 4 - spese per acquisto di beni di consumo e di servizi 4 1 libri, riviste, giornali 30.000,00 2 rilegatura, allestimento volumi 15.000,00 3 cancelleria e materiali vari 90.000,00 4 rappresentanza 80.000,00 5 contrib.assoc.comm.internaz. e spese 10.000,00 6 spese per pulizia locali 90.000,00 7 manuten.riparaz.adattam.locali 35.000,00 8 manutenzione macchine di ufficio 75.000,00 9 spese postali e telegrafiche 70.000,00 10 spese telefoniche 50.000,00 11 spese per notifiche 20.000,00 12 assemblee 50.000,00 13 spese per energia elettrica 7.000,00 14 rivista Temi Romana 100.000,00 15 compensi a terzi 55.000,00 16 premi di assicurazione 9.000,00 17 fondo assistenza 160.000,00 18 spese per stampa 280.000,00 19 aggiornamento professionale 50.000,00 20 trasporti e facchinaggi 25.000,00 21 spese per concorsi 10.000,00 22 Min.Finanze occupazione locali 21.231,54 23 convegni, congressi, celebrazioni 70.000,00 24 manifestazioni sociali 80.000,00 25 modulistica, tessere 130.000,00 26 fitto locali per biblioteca e sala convegni 150.000,00 27 realiz. e gest. serviz. tramite internet 100.000,00 totale categoria 4 1.862.231,54 Categoria 5 - prestazioni istituzionali 5 1 Scuola Forense-Fond. Scuola Forense Lazio 30.000,00 2 Centro Studi 40.000,00 3 Camera di Conciliazione 10.000,00 totale categoria 6 80.000,00 Categoria 6 - trasferimenti passivi 6 1 al Consiglio Nazionale Forense 222.974,08 totale categoria 6 222.974,08 Categoria 7 - oneri finanziari 7 1 spese bancarie 20.000,00 totale categoria 7 20.000,00 Categoria 8 - oneri tributari 8 1 ritenute fiscali interessi c/c e depositi 0,00 2 imposte, tasse e tributi vari 100.000,00 totale categoria 8 100.000,00 Categoria 9 - poste correttive e compensative di entrate correnti 9 1 restituzioni e rimborsi diversi 0,00 totale categoria 9 0,00 Categoria 10 - spese non classificabili in altre voci 10 1 spese varie 144.331,00 2 fondo spese difensori ufficio 30.000,00 3 fondo di riserva 0,00 4 fondo per liti, arbitraggi, risarcimenti 15.000,00 5 fondo svalutazione crediti 0,00 totale categoria 10 189.331,00 totale titolo I 4.199.536,62 514 14_bilancio_ok.pmd previsioni variazioni in aumento in diminuzione 5 (7-4) 6 (4-7) Gestione di competenza somme impegnate rimaste definitive pagate da pagare 7 (4+5-6) 8 9 totali impegni 10 (8+9) differenze rispetto alle previsioni in più in meno 11 (10-7) 12 (7-10) 0,00 0,00 0,00 0,00 30.000,00 30.000,00 19.761,14 19.761,14 0,00 0,00 19.761,14 19.761,14 0,00 0,00 10.238,86 10.238,86 150.000,00 0,00 30.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 180.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.050.000,00 300.000,00 310.000,00 10.000,00 95.000,00 10.000,00 0,00 100.000,00 1.875.000,00 1.055.623,10 299.101,94 275.727,08 6.713,94 0,00 0,00 0,00 96.803,68 1.733.969,74 0,00 25.336,56 45.249,02 0,00 91.639,00 0,00 0,00 0,00 162.224,58 1.055.623,10 324.438,50 320.976,10 6.713,94 91.639,00 0,00 0,00 96.803,68 1.896.194,32 5.623,10 24.438,50 10.976,10 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 41.037,70 0,00 0,00 0,00 3.286,06 3.361,00 10.000,00 0,00 3.196,32 19.843,38 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 30.000,00 15.000,00 90.000,00 80.000,00 10.000,00 90.000,00 35.000,00 75.000,00 70.000,00 50.000,00 20.000,00 50.000,00 7.000,00 100.000,00 55.000,00 9.000,00 160.000,00 280.000,00 50.000,00 25.000,00 10.000,00 21.231,54 70.000,00 80.000,00 130.000,00 150.000,00 100.000,00 1.862.231,54 24.614,14 5.901,24 64.604,61 63.668,78 2.684,87 82.068,72 30.904,10 75.349,95 61.674,35 53.356,70 13.044,41 20.856,22 4.433,83 0,00 51.756,73 5.995,28 160.000,00 205.476,78 0,00 9.221,06 0,00 0,00 18.807,40 72.675,05 129.227,44 147.795,41 99.268,80 1.403.385,87 0,00 0,00 0,00 11.826,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 60.000,00 7.771,00 0,00 0,00 100.000,00 33.495,00 0,00 0,00 21.231,54 21.000,00 3.710,30 0,00 0,00 0,00 259.033,84 24.614,14 5.901,24 64.604,61 75.494,78 2.684,87 82.068,72 30.904,10 75.349,95 61.674,35 53.356,70 13.044,41 20.856,22 4.433,83 60.000,00 59.527,73 5.995,28 160.000,00 305.476,78 33.495,00 9.221,06 0,00 21.231,54 39.807,40 76.385,35 129.227,44 147.795,41 99.268,80 1.662.419,71 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 349,95 0,00 3.356,70 0,00 0,00 0,00 0,00 4.527,73 0,00 0,00 25.476,78 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 33.711,16 5.385,86 9.098,76 25.395,39 4.505,22 7.315,13 7.931,28 4.095,90 0,00 8.325,65 0,00 6.955,59 29.143,78 2.566,17 40.000,00 0,00 3.004,72 0,00 0,00 16.505,00 15.778,94 10.000,00 0,00 30.192,60 3.614,65 772,56 2.204,59 731,20 233.522,99 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 30.000,00 40.000,00 10.000,00 80.000,00 0,00 32.494,10 0,00 32.494,10 30.000,00 1.688,03 1.212,00 32.900,03 30.000,00 34.182,13 1.212,00 65.394,13 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5.817,87 8.788,00 14.605,87 0,00 0,00 0,00 0,00 222.974,08 222.974,08 186.603,87 186.603,87 64.859,84 64.859,84 251.463,71 251.463,71 28.489,63 28.489,63 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 20.000,00 20.000,00 5.550,30 5.550,30 0,00 0,00 5.550,30 5.550,30 0,00 0,00 14.449,70 14.449,70 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 100.000,00 100.000,00 0,00 97.803,88 97.803,88 0,00 10.007,00 10.007,00 0,00 107.810,88 107.810,88 0,00 7.810,88 7.810,88 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 18.576,38 18.576,38 0,00 0,00 18.576,38 18.576,38 18.576,38 18.576,38 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 180.000,00 78.666,80 0,00 0,00 0,00 0,00 78.666,80 78.666,80 65.664,20 30.000,00 0,00 15.000,00 0,00 110.664,20 4.300.869,82 38.157,60 23.385,00 0,00 2.601,90 0,00 64.144,50 3.562.289,78 0,00 0,00 0,00 1.800,00 0,00 1.800,00 530.825,29 38.157,60 23.385,00 0,00 4.401,90 0,00 65.944,50 4.093.115,07 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 129.625,75 27.506,60 6.615,00 0,00 10.598,10 0,00 44.719,70 337.380,50 FORO ROMANO 3-4/2010 514 09/11/2010, 13.55 BILANCIO RENDICONTO FINANZIARIO DELL'ANNO 2009 - B) SPESE Gestione dei residui passivi residui all'inizio dell'esercizio 13 pagati 14 rimasti da pagare 15 totali 16 (14+15) variazioni in più in meno 17 (16-13) 18 (13-16) previsioni 19 (7+13) Gestione di cassa differenze rispetto alle previsioni pagamenti in più in meno 20 (8+14) 21 (20-19) 22 (19-20) Totale residui passivi al termine dell'esercizio 23 (9+15) 1.540,00 1.540,00 1.540,00 1.540,00 0,00 0,00 1.540,00 1.540,00 0,00 0,00 0,00 0,00 31.540,00 31.540,00 21.301,14 21.301,14 0,00 0,00 10.238,86 10.238,86 0,00 0,00 0,00 20.363,17 33.275,31 0,00 755.787,97 0,00 0,00 2.544,29 811.970,74 0,00 20.363,17 32.251,63 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 52.614,80 0,00 0,00 0,00 0,00 755.787,97 0,00 0,00 0,00 755.787,97 0,00 20.363,17 32.251,63 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 52.614,80 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.023,68 0,00 755.787,97 0,00 0,00 2.544,29 759.355,94 1.050.000,00 320.363,17 343.275,31 10.000,00 850.787,97 10.000,00 0,00 102.544,29 2.686.970,74 1.055.623,10 319.465,11 307.978,71 6.713,94 0,00 0,00 0,00 96.803,68 1.786.584,54 5.623,10 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5.623,10 0,00 898,06 35.296,60 3.286,06 850.787,97 10.000,00 0,00 5.740,61 906.009,30 0,00 25.336,56 45.249,02 0,00 847.426,97 0,00 0,00 0,00 918.012,55 569,33 0,00 18,40 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.001,04 0,00 0,00 0,00 100.000,00 10.263,29 0,00 0,00 77.762,00 11.330,00 52,00 0,00 0,00 4.812,10 12.329,70 0,00 0,00 30.000,00 248.137,86 569,33 0,00 18,40 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.001,04 0,00 0,00 0,00 28.666,80 10.263,29 0,00 0,00 77.762,00 11.330,00 52,00 0,00 0,00 4.812,10 12.329,70 0,00 0,00 30.000,00 176.804,66 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 569,33 0,00 18,40 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.001,04 0,00 0,00 0,00 28.666,80 10.263,29 0,00 0,00 77.762,00 11.330,00 52,00 0,00 0,00 4.812,10 12.329,70 0,00 0,00 30.000,00 176.804,66 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 71.333,20 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 71.333,20 30.569,33 15.000,00 90.018,40 80.000,00 10.000,00 90.000,00 35.000,00 75.000,00 70.000,00 51.001,04 20.000,00 50.000,00 7.000,00 128.666,80 65.263,29 9.000,00 160.000,00 357.762,00 61.330,00 25.052,00 10.000,00 21.231,54 74.812,10 92.329,70 130.000,00 150.000,00 130.000,00 2.039.036,20 25.183,47 5.901,24 64.623,01 63.668,78 2.684,87 82.068,72 30.904,10 75.349,95 61.674,35 54.357,74 13.044,41 20.856,22 4.433,83 28.666,80 62.020,02 5.995,28 160.000,00 283.238,78 11.330,00 9.273,06 0,00 0,00 23.619,50 85.004,75 129.227,44 147.795,41 129.268,80 1.580.190,53 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 349,95 0,00 3.356,70 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 3.706,65 5.385,86 9.098,76 25.395,39 16.331,22 7.315,13 7.931,28 4.095,90 0,00 8.325,65 0,00 6.955,59 29.143,78 2.566,17 100.000,00 3.243,27 3.004,72 0,00 74.523,22 50.000,00 15.778,94 10.000,00 21.231,54 51.192,60 7.324,95 772,56 2.204,59 731,20 462.552,32 0,00 0,00 0,00 11.826,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 60.000,00 7.771,00 0,00 0,00 100.000,00 33.495,00 0,00 0,00 21.231,54 21.000,00 3.710,30 0,00 0,00 0,00 259.033,84 15.000,00 1.688,03 0,00 16.688,03 0,00 1.688,03 0,00 1.688,03 15.000,00 0,00 0,00 15.000,00 15.000,00 1.688,03 0,00 16.688,03 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 45.000,00 41.688,03 10.000,00 96.688,03 0,00 34.182,13 0,00 34.182,13 0,00 0,00 0,00 0,00 45.000,00 7.505,90 10.000,00 62.505,90 45.000,00 1.688,03 1.212,00 47.900,03 121.947,85 121.947,85 121.947,85 121.947,85 32.922,34 32.922,34 154.870,19 154.870,19 32.922,34 32.922,34 0,00 0,00 344.921,93 344.921,93 308.551,72 308.551,72 0,00 0,00 36.370,21 36.370,21 97.782,18 97.782,18 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 20.000,00 20.000,00 5.550,30 5.550,30 0,00 0,00 14.449,70 14.449,70 0,00 0,00 0,00 13.685,53 13.685,53 0,00 13.685,53 13.685,53 0,00 0,00 0,00 0,00 13.685,53 13.685,53 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 113.685,53 113.685,53 0,00 111.489,41 111.489,41 0,00 0,00 0,00 0,00 2.196,12 2.196,12 0,00 10.007,00 10.007,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 18.576,38 18.576,38 18.576,38 18.576,38 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 274.173,43 0,00 0,00 274.173,43 1.488.143,44 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 368.280,87 0,00 0,00 274.173,43 0,00 0,00 274.173,43 1.077.883,74 0,00 0,00 274.173,43 0,00 0,00 274.173,43 690.376,64 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 32.922,34 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 830.689,14 65.664,20 30.000,00 274.173,43 15.000,00 0,00 384.837,63 5.717.680,06 38.157,60 23.385,00 0,00 2.601,90 0,00 64.144,50 3.930.570,65 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 27.906,13 27.506,60 6.615,00 274.173,43 12.398,10 0,00 320.693,13 1.815.015,54 0,00 0,00 274.173,43 1.800,00 0,00 275.973,43 1.608.709,03 FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 515 515 09/11/2010, 13.55 BILANCIO segue - RENDICONTO FINANZIARIO DELL'ANNO 2009 - B) SPESE Capitolo cod. 1 n. 2 denominazione 3 iniziali 4 TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE Categoria 12 - acquisizione beni di uso durevole 11 1 acquisizione softw are 25.000,00 2 fondo acquisto sede 0,00 totale categoria 11 25.000,00 Categoria 12 - acquisizione di immobilizzazioni tecniche 12 1 acquisto mobili, macchine ufficio 80.000,00 totale categoria 12 80.000,00 Categoria 14 - concessioni di crediti ed anticipazioni 14 1 prestiti al personale in servizio 0,00 totale categoria 14 0,00 Categoria 15 - indennità di anzianità al personale cessato dal servizio 15 1 trattamento T.F.R. 0,00 2 anticipazione T.F.R. 0,00 totale categoria 15 0,00 totale titolo II 105.000,00 TITOLO IV - PARTITE DI GIRO Categoria 21 - spese aventi natura di partite di giro 21 1 ritenute erariali, regionali e comunali 2 ritenute previdenziali e assistenziali 3 trattenute per conto terzi 4 assistenza Cassa Nazionale Forense totale categoria 21 totale titolo IV TOTALE GENERALE DELLE SPESE 516 14_bilancio_ok.pmd 300.000,00 130.000,00 0,00 543.305,44 973.305,44 973.305,44 5.277.842,06 previsioni variazioni in aumento in diminuzione 5 (7-4) 6 (4-7) Gestione di competenza somme impegnate rimaste definitive pagate da pagare 7 (4+5-6) 8 9 totali impegni 10 (8+9) differenze rispetto alle previsioni in più in meno 11 (10-7) 12 (7-10) 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 25.000,00 0,00 25.000,00 24.158,88 0,00 24.158,88 0,00 0,00 0,00 24.158,88 0,00 24.158,88 0,00 0,00 0,00 841,12 0,00 841,12 0,00 0,00 0,00 0,00 80.000,00 80.000,00 78.910,60 78.910,60 0,00 0,00 78.910,60 78.910,60 0,00 0,00 1.089,40 1.089,40 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 153.000,00 153.000,00 0,00 0,00 153.000,00 153.000,00 153.000,00 153.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 105.000,00 8.281,45 90.450,00 98.731,45 354.800,93 0,00 0,00 0,00 0,00 8.281,45 90.450,00 98.731,45 354.800,93 8.281,45 90.450,00 98.731,45 251.731,45 0,00 0,00 0,00 1.930,52 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 180.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 78.666,80 300.000,00 130.000,00 0,00 543.305,44 973.305,44 973.305,44 5.379.175,26 282.565,67 105.692,58 2.668,86 280.095,00 671.022,11 671.022,11 4.588.112,82 47.431,52 16.416,14 0,00 263.305,44 327.153,10 327.153,10 857.978,39 329.997,19 122.108,72 2.668,86 543.400,44 998.175,21 998.175,21 5.446.091,21 29.997,19 0,00 2.668,86 95,00 32.761,05 32.761,05 414.118,25 0,00 7.891,28 0,00 0,00 7.891,28 7.891,28 347.202,30 FORO ROMANO 3-4/2010 516 09/11/2010, 13.55 BILANCIO segue - RENDICONTO FINANZIARIO DELL'ANNO 2009 - B) SPESE Gestione dei residui passivi residui all'inizio dell'esercizio 13 pagati 14 rimasti da pagare 15 totali 16 (14+15) variazioni in più in meno 17 (16-13) 18 (13-16) previsioni 19 (7+13) Gestione di cassa differenze rispetto alle previsioni pagamenti in più in meno 20 (8+14) 21 (20-19) 22 (19-20) Totale residui passivi al termine dell'esercizio 23 (9+15) 24.000,00 1.250.022,55 1.274.022,55 0,00 0,00 0,00 24.000,00 1.250.022,55 1.274.022,55 24.000,00 1.250.022,55 1.274.022,55 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 49.000,00 1.250.022,55 1.299.022,55 24.158,88 0,00 24.158,88 0,00 0,00 0,00 24.841,12 1.250.022,55 1.274.863,67 24.000,00 1.250.022,55 1.274.022,55 68.000,00 68.000,00 68.000,00 68.000,00 0,00 0,00 68.000,00 68.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 148.000,00 148.000,00 146.910,60 146.910,60 0,00 0,00 1.089,40 1.089,40 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 153.000,00 153.000,00 153.000,00 153.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.342.022,55 0,00 0,00 0,00 68.000,00 0,00 0,00 0,00 1.274.022,55 0,00 0,00 0,00 1.342.022,55 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.447.022,55 8.281,45 90.450,00 98.731,45 422.800,93 8.281,45 90.450,00 98.731,45 251.731,45 0,00 0,00 0,00 1.275.953,07 0,00 0,00 0,00 1.274.022,55 35.002,75 12.436,01 0,00 264.967,16 312.405,92 312.405,92 3.142.571,91 35.002,75 12.436,01 0,00 264.967,16 312.405,92 312.405,92 748.686,79 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 2.351.906,29 35.002,75 12.436,01 0,00 264.967,16 312.405,92 312.405,92 2.344.805,11 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 32.922,34 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 830.689,14 335.002,75 142.436,01 0,00 808.272,60 1.285.711,36 1.285.711,36 8.450.413,97 317.568,42 118.128,59 2.668,86 545.062,16 983.428,03 983.428,03 5.336.799,61 0,00 0,00 2.668,86 0,00 2.668,86 2.668,86 282.306,44 17.434,33 24.307,42 0,00 263.210,44 304.952,19 304.952,19 3.395.920,80 47.431,52 16.416,14 0,00 263.305,44 327.153,10 327.153,10 3.209.884,68 FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 517 517 09/11/2010, 13.55 BILANCIO SITUAZIONE PATRIMONIALE DELL'ANNO 2009 CONSISTENZE CONSISTENZE al 31.12.2008 al 31.12.2009 ATTIVITA' Disponibilita' liquide Fondo cassa Cassa Banca di Roma c/c 400088031 Banca di Roma c/c 400242088 (Fondo Ass. Cassa Prev.) Banca di Roma c/c 400367026 (per Ufficio Notifiche) Banca di Roma BTP e CCT 2.066 55.297 79.108 5.218 4.437 2.196.800 Totale disponibilita' liquide Residui attivi Crediti polizza collettiva INA 2.342.926 Crediti verso iscritti (contributi) Crediti verso iscritti (CNF) Crediti per interessi da riscuotere - Titoli di Stato Crediti verso il Consiglio Nazionale Forense Crediti altri Crediti dipendenti quota capitale Totale residui attivi CONSISTENZE CONSISTENZE al 31.12.2008 al 31.12.2009 PASSIVITA' Residui passivi 2.066 Debiti verso il pers. Dipen. - lavoro straor. e inden. di pres 26.050 Debiti verso enti previdenziali e erario 1.414.516 Debiti verso fornitori 5.045 Debiti verso il Consiglio Nazionale Forense 3.258 Debiti diversi 1.200.000 Debiti verso INPS Debiti verso l'Erario 20.363 33.275 382.142 121.948 0 12.436 48.688 25.337 45.249 330.934 97.782 0 16.416 57.439 618.852 573.156 1.449.589 98.241 4.900 5.111 4.482 59.464 2.285.420 2.650.934 Totale residui passivi Fondi di accantonamento 679.495 Fondo trattamento fine rapporto 1.488.207 Fondo per acquisto sede 97.782 13.225 5.088 0 137.399 2.421.196 Totale fondi di accantonamento 755.788 1.250.023 756.977 1.250.023 2.005.811 2.007.000 Immobilizzazioni tecniche Biblioteca Mobili e arredi al 31.12.2008 Mobili e arredi anno 2009 Hardware e macchine al 31.12.2008 Hardware e macchine 2009 Software al 31.12.2007 Software 2009 Totali immobilizzazioni tecniche 1 254.906 0 679.459 0 162.798 0 1.097.164 Poste rettifiche dell'attivo 1 Biblioteca 254.906 Mobili e arredi al 31.12.2008 560 Mobili e arredi anno 2009 679.459 Hardware e macchine al 31.12.2008 146.351 Hardware e macchine 2009 162.798 Software al 31.12.2007 24.159 Software 2009 1.268.234 Totale poste rettifiche dell'attivo 1 254.906 0 679.459 0 162.798 0 1.097.164 1 254.906 560 679.459 146.351 162.798 24.159 1.268.234 TOTALE ATTIVO 5.725.510 663.632 518 14_bilancio_ok.pmd 6.340.365 TOTALE PASSIVO PATRIMONIO NETTO Fondo patrimoniale Fondo di riserva Avanzo economico esercizi precedenti Avanzo (-disavanzo) economico dell'esercizio Totale patrimonio netto 3.721.827 3.848.390 0 274.173 1.486.140 243.369 2.003.683 0 274.173 1.729.509 488.292 2.491.975 Totale passivo + patrimonio netto TOTALE A PAREGGIO 5.725.510 5.725.510 6.340.365 6.340.365 FORO ROMANO 3-4/2010 518 09/11/2010, 13.55 BILANCIO CONTO ECONOMICO DELL'ANNO 2009 PARTE PRIMA entrate e spese finanziarie correnti competenza SPESE TITOLO I - SPESE CORRENTI ENTRATE TITOLO I - ENTRATE CONTRIBUTIVE Cat.1 - aliquote contributive a carico degli iscritti Cat. 8 - aggio Consiglio nazionale Forense totale titolo I TITOLO III - ALTRE ENTRATE Cat.7 - entrate derivanti da prestazione servizi Cat.8 - redditi e proventi patrimoniali Cat.9 - poste correttive compensative di spese correnti Cat.10 - entrate non classificabili in altre voci totale titolo III competenza 3.595.435 Cat.1 - rimborsi spese ai componenti del Consiglio 11.234 Cat.2 - oneri per il personale in attività di servizio 3.606.668 Cat.4 - spese per acquisto di beni di consumo e di servizi Cat.5 - spese per prestazioni istituzionali Cat.7 - oneri finanziari Cat.8 - oneri tributari 838.647 Cat.9 - poste correttive compensative di entrate correnti 45.069 Cat.10 - spese non classificabili in altre voci 170 variazioni patrimoniali 36.360 totale titolo I 920.246 TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE Cat.11 - acquisizione software Cat. 12 - acquisto mobili, macchine ufficio totale titolo II 4.526.915 Totale parte prima Totale parte prima 19.761 1.804.555 1.662.420 65.394 5.550 107.811 18.576 65.945 0 3.750.012 24.159 78.911 103.069 3.853.082 PARTE SECONDA componenti che non danno luogo a movimenti finanziari ENTRATE competenza SPESE A) Entrate accertate in precedenti esercizi di pertinenza dell'eser.: A) Spese di competenza, impegnate in precedenti esercizi: B) Produzioni e movimenti internazionali: B) Produzioni e movimenti internazioni: C) Trasf. attivi in natura (obblig., lasciti, donaz.in nat.) C) Trasf. passivi in natura (obblig., lasciti, donaz.in nat.) D) Variazioni patrimoniali: D) Ammortamenti e deperimenti competenza 0 F) Accantonamento per oneri presunti di competenza: E) Altre variazioni G) Quota dell'esercizio per l'adeguamento del fondo TFR 91.638 H) Variazioni patrimoniali residui anno 2008 93.903 I) Entrate accertate nell'esercizio di pertinenza di successivi esercizi TOTALE PARTE SECONDA 0 TOTALE PARTE SECONDA 185.541 TOTALE GENERALE (1+2) DISAVANZO ECONOMICO TOTALE A PAREGGIO 4.526.915 TOTALE GENERALE (1+2) 0 AVANZO ECONOMICO 4.526.915 TOTALE A PAREGGIO 4.038.623 488.292 4.526.915 FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 519 519 09/11/2010, 13.55 BILANCIO RELAZIONE AL BILANCIO PREVENTIVO PER L’ANNO 2010 Gentili Colleghe e cari Colleghi, il conto preventivo si compone di tre prospetti e precisamente il preventivo finanziario che riporta oltre alla previsioni del 2010 anche i dati del consuntivo del 2009, il preventivo economico per le entrate e le spese che presuntivamente saranno accertate ed impegnate nel 2010 e il quadro riassuntivo del bilancio di previsione per l’anno finanziario 2010. Il preventivo economico evidenzia l’equilibrio tra le entrate e le spese. Come a Voi noto le attività istituzionali tradizionali si sono ulteriormente dilatate a causa dell’aumento del numero degli iscritti negli ultimi anni e si sono implementate per nuove attività quale l’organizzazione e la gestione dei crediti formativi, formazione degli elenchi distrettuali per l’automatica comunicazione alle autorità inquirenti dei nomi dei difensori di ufficio, per l’ammissione dei non abbienti al patrocinio a spese dello Stato. Questi maggiori compiti hanno comportato l’incremento dell’organico con conseguenti maggiori oneri per il personale. BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2010 - ENTRATE Titolo I - entrate contributive La categoria 1 è relativa alle quote contributive per l’anno 2010: alla data del 1° gennaio 2010 risultavano iscritti: n. 5.452 (5.131 nel 2009) cassazionisti, n. 16.527 (16.058 nel 2009) avvocati, n. 2.202 (2.299 nel 2009) praticanti abilitati, n. 3.208 (2.883 nel 2009) praticanti non abilitati (questi ultimi conteggiati a decorrere dal 1° gennaio 2003). In ordine alla categoria 2 si rammenta che l’importo è relativo esclusivamente agli Avvocati Cassazionisti. Titolo III - altre entrate Per la categoria 7 (entrate derivanti dalla prestazione di servizi), la principale voce di questo Titolo è inerente alla voce “Pareri e Conciliazioni”. Per la categoria 8 (redditi e proventi patrimoniali) sono relativi alle disponibilità investite in Titoli di Stato e alle giacenze attive del conto corrente. Gli interessi sui prestiti al personale dipendente sono determinati nella misura del tasso legale. Titolo IV - entrate per riscossione di crediti La voce 14/1 riguarda il totale delle rate mensili di rientro dei prestiti concessi al personale dipendente, per quota capitale ed incassi di altri crediti. La voce 14/3 rappresenta il credito della polizza INA presso le Assicurazioni Generali. Titolo VII - partite di giro Concerne le ritenute erariali, le ritenute previdenziali, le trattenute per conto terzi, l’assistenza erogata dalla Cassa Nazionale di Previdenza Forense (v. titolo IV della parte II 520 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 520 09/11/2010, 13.55 BILANCIO - spese). BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2010 - USCITE Titolo I - spese correnti La categoria 1 (spese per gli organi dell’Ente) in tale categoria è previsto il rimborso delle spese sostenute dai componenti del Consiglio per la partecipazione a manifestazioni riconducibili all’attività istituzionale espletata dagli stessi e che si svolgono fuori sede in ambito sia nazionale che internazionale. Per l’anno 2010 l’importo stanziato è euro 50.000. Come per gli anni precedenti non è stato previsto alcun compenso per la carica dei Consiglieri e del Presidente, né vi sono automezzi e personale a disposizione del Consiglio. La categoria 2 prevede gli oneri per il personale in attività di servizio. Alla data della stesura della presente relazione l’organico è costituito da globali 42 unità e precisamente 28 dipendenti a tempo indeterminato, 14 a tempo determinato. La categoria 4 consta di 26 voci. In detta categoria sono dettagliati tutti i costi previsti per lo svolgimento dell’attività istituzionale dell’Ordine. In particolare per la voce “Stampa Riviste, manifesti e varie” è stato previsto il costo relativo a tre Riviste; per quanto riguarda l”Aggiornamento professionale” in considerazione dei corsi da organizzare, si è previsto un onere di euro 50.000. La categoria 5 riguarda le spese per prestazioni istituzionali. La voce 2 (Centro Studi) è prevista una spesa di euro 40.000. Nulla di rilevante vi è da segnalare per quanto concerne le categorie 6 (trasferimenti passivi), 7 (oneri finanziari), 8 (oneri tributari), 9 (poste correttive e compensative di entrate correnti). Quanto alla categoria 10 (spese non classificabili in altre voci), si segnalano le spese per “difensori di ufficio” in euro 30.000. Per quanto riguarda il fondo di riserva si precisa che non è stato incrementato in quanto l’attuale consistenza pari a euro 274.173 è gia superiore al 3% del totale delle spese correnti previste. Titolo II - spese in conto capitale La categoria 11 riguarda l’acquisizione di beni di uso durevole. Per la voce 11/1 trattasi della acquisizione di software per gli aggiornamenti dei sistemi elettronici in dotazione al Consiglio. La categoria 12 in tale categoria sono previste le spese per acquisto di mobili e macchine prevalentemente destinate all’arredo e al funzionamento degli uffici. FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 521 521 09/11/2010, 13.55 BILANCIO Quanto alla concessione di crediti ed anticipazioni -categoria 14-, non si è prevista alcuna erogazione. La categoria 15, alla voce 1 (indennità di anzianità al personale cessato dal servizio), non è previsto nessun collocamento a riposo del personale attualmente in forza. Titolo IV - partite di giro Concerne le ritenute erariali, i contributi previdenziali, le trattenute per conto terzi, l’assistenza erogata dalla Cassa Nazionale di Previdenza Forense (v. titolo VII della parte I - entrate). PREVENTIVO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO 2010 Tale documento, che prende in considerazione solo le entrate e le spese di competenza dell’anno 2010, chiude in pareggio. Il prospetto è suddiviso in due sezioni in funzione della manifestazione o meno di movimenti finanziari. Le varie poste sono analiticamente elencate nel prospetto. *** Non si può chiudere la presente relazione senza tener conto che il Consiglio dell’Ordine di Roma annovera -tra avvocati, praticanti abilitati e praticanti non abilitati- ben 27.389 iscritti alla data del 1° gennaio 2010, pur limitando il conteggio dei praticanti non abilitati a coloro che risultano iscritti a decorrere dal 1° gennaio 2003. Il bilancio deve necessariamente tener conto di questo fondamentale dato, che si riflette ovviamente sulle voci di entrata e su quelle di spesa, contenute tutte nei limiti strettamente indispensabili. Auspicando che la esposizione dei dati sopra riportati sia da Voi considerati esaurienti, Vi invitiamo a darci il Vostro consenso e la Vostra approvazione. *** 522 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 522 09/11/2010, 13.55 BILANCIO BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2010 - PARTE I - ENTRATE Capitolo cod. n. 1 2 denominazione 3 Residui attivi anno 2009 4 Avanzo di amministrazione Fondo iniziale di cassa Previsioni definitive 2009 5 ----- Previsioni di competenza per l'anno 2010 in aumento 6 2.125.551 --- in diminuzione 7 0 --- somme risultanti 8 Previsioni di cassa anno 2010 9 0 2.125.551 --- --2.650.934 --- TITOLO I - ENTRATE CONTRIBUTIVE Categoria 1 - aliquote contributive a carico degli iscritti 1 1 cassazionisti 274.719 2 avvocati 859.447 3 praticanti abilitati 127.100 4 praticanti 226.941 5 quota annuale nuovi iscritti 0 totale categoria 1 1.488.207 808.461 2.296.676 162.814 244.777 0 3.512.728 398 0 2.336 0 205.000 207.734 0 65.531 0 20.217 0 85.748 808.859 2.231.145 165.150 224.560 205.000 3.634.714 1.083.578 3.090.592 292.250 451.501 205.000 5.122.921 Categoria 2 - quote contributive per il Consiglio Nazionale Forense 2 1 cassazionisti 92.536 2 avvocati 5.246 totale categoria 2 97.782 totale titolo I 1.585.990 251.778 0 251.778 3.764.506 15.751 0 15.751 223.485 0 0 0 85.748 267.530 0 267.530 3.902.243 360.066 5.246 365.312 5.488.233 0 0 0 0 0 0 0 200.000 150.000 10.000 3.000 430.000 1.000 794.000 0 0 0 2.000 20.000 0 22.000 50.000 80.000 4.000 0 0 1.000 135.000 150.000 70.000 6.000 5.000 450.000 0 681.000 150.000 70.000 6.000 5.000 450.000 0 681.000 9.225 5.088 4.000 0 18.313 5.000 5.111 45.000 0 55.111 0 0 0 0 0 0 23 20.000 0 20.023 5.000 5.088 25.000 0 35.088 14.225 10.176 29.000 0 53.401 Categoria 9 - poste correttive compensative spese correnti 9 1 recuperi e rimborsi diversi 0 totale categoria 9 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 TITOLO III - ALTRE ENTRATE Categoria 7 - entrate derivanti dalla prestazione di servizi 7 1 iscrizioni avvocati 2 iscrizioni e abilitazioni praticanti 3 certificati 4 tessere 5 pareri e conciliazioni 6 elenchi, targhettari totale categoria 7 Categoria 8 - redditi e proventi patrimoniali 8 1 interessi c/c, depositi, prestiti 2 aggio Consiglio Nazionale Forense 3 prov. operazioni finan interessi titoli 4 proventi diversi totale categoria 8 Categoria 10 - entrate non classificabili in altre voci 10 1 contributi volontari 2 entrate eventuali totale categoria 10 totale titolo III 0 0 0 18.313 0 0 0 849.111 0 0 0 22.000 0 0 0 155.023 0 0 0 716.088 0 0 0 734.401 TITOLO IV - ENTRATE PER RISCOSSIONE DI CREDITI Categoria 14 - riscossione di crediti 14 1 riscossione di prestiti (quota capitale) 2 riscossione di crediti diversi 3 credito polizza INA totale categoria 14 totale titolo IV 137.399 0 679.495 816.894 816.894 40.187 0 679.495 719.682 719.682 0 0 0 0 0 0 0 679.495 679.495 679.495 40.187 0 0 40.187 40.187 97.212 0 679.495 776.707 776.707 TITOLO VII - PARTITE DI GIRO Categoria 22 - entrate aventi natura di partite di giro 22 1 ritenute erariali, comunali e regionali 2 ritenute previdenziali 3 trattenute per conto terzi 4 assistenza Cassa Nazionale Forense totale categoria 22 totale titolo VII 0 0 0 263.305 263.305 263.305 300.000 130.000 0 543.305 973.305 973.305 30.000 0 0 32.127 62.127 62.127 0 0 0 0 0 0 330.000 130.000 0 575.432 1.035.432 1.035.432 330.000 130.000 0 838.738 1.298.738 1.298.738 1.585.990 18.313 816.894 263.305 2.684.502 ----2.684.502 3.764.506 849.111 719.682 973.305 6.306.605 2.125.551 --8.432.156 223.485 22.000 0 62.127 307.612 0 --307.612 85.748 155.023 679.495 0 920.266 0 --920.266 3.902.243 716.088 40.187 1.035.432 5.693.951 2.125.551 --7.819.502 5.488.233 734.401 776.707 1.298.738 8.298.078 --2.650.934 10.949.012 RIEPILOGO DEI TITOLI Titolo I Titolo III Titolo IV Titolo VII totale delle entrate Avanzo di amministrazione Fondo iniziale di cassa TOTALE GENERALE FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 523 523 09/11/2010, 13.55 BILANCIO BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2010 - PARTE II - USCITE Capitolo cod. n. 1 2 denominazione 3 Disavanzo di amministrazione presunto Residui passivi anno 2009 4 --- TITOLO I - SPESE CORRENTI Categoria 1- spese per gli organi dell'ente 1 1 rimborsi spese ai componenti del Consiglio 0 totale categoria 1 0 Categoria 2 - oneri per il personale in attività di servizio 2 1 stipendi e altri assegni fissi 0 2 lavoro straordinario e indennità 25.337 3 oneri previdenziali carico Consiglio 45.249 4 sussidi e borse di studio al personale 0 847.427 5 quota indennità fine rapporto 0 6 corsi per aggiornamento professionale 0 7 collaboratori a progetto 0 8 lavoro interinale totale categoria 2 918.013 Categoria 4 - spese per acquisto di beni di consumo e di servizi 4 1 libri, riviste, editoria elettronica, giornali 0 2 rilegatura libri 0 3 cancelleria e materiali vari 0 4 rappresentanza 11.826 5 quote associazioni internaz., spese delegati 0 6 spese per pulizia locali 0 7 manutenzione, riparazione, adattam. locali 0 8 manutenzione macchine di ufficio 0 9 spese postali e telegrafiche 0 10 spese telefoniche 0 11 spese per notifiche 0 12 assemblee 0 13 spese per energia elettrica 0 14 stampa Riviste, manifesti e varie 160.000 15 compensi a terzi 7.771 16 premi di assicurazione 0 17 fondo assistenza 0 18 spese per stampa 0 19 corsi aggiornamento professionale 33.495 20 trasporti e facchinaggi 0 21 spese per concorsi 0 22 Min.Finanze occupazione locali 21.232 23 convegni, congressi, celebraz., manif. culturali 21.000 24 manifestazioni sociali 3.710 25 modulistica, tessere 0 26 fitto locali per bibl., sala convegni e oneri 0 27 realiz. e gest. serviz. tramite internet 0 totale categoria 4 259.034 Categoria 5 - spese per prestazioni istituzionali 5 1 Scuola Forense-Fond. Scuola Forense Lazio 45.000 2 Centro Studi 1.688 3 Camera di Conciliazione 1.212 totale categoria 5 47.900 Categoria 6 - trasferimenti passivi 6 1 al Consiglio Nazionale Forense 97.782 totale categoria 6 97.782 Categoria 7 - oneri finanziari 7 1 spese bancarie 0 totale categoria 7 0 Categoria 8 - oneri tributari 8 1 ritenute fiscali interessi c/c e depositi 0 2 imposte, tasse e tributi vari 10.007 totale categoria 8 10.007 Categoria 9 - poste correttive e compensative di entrate correnti 9 1 restituzioni e rimborsi diversi 0 totale categoria 9 0 524 14_bilancio_ok.pmd Previsioni definitive anno 2009 5 Previsioni di competenza per l'anno 2010 in aumento 6 in diminuzione 7 Previsioni di cassa anno 2010 9 somme risultanti 8 0 0 0 0 --- 30.000 30.000 20.000 20.000 0 0 50.000 50.000 50.000 50.000 1.050.000 300.000 310.000 10.000 95.000 10.000 0 100.000 1.875.000 50.000 30.000 5.000 0 0 0 0 0 85.000 0 0 0 0 0 0 0 100.000 100.000 1.100.000 330.000 315.000 10.000 95.000 10.000 0 0 1.860.000 1.100.000 355.337 360.249 10.000 942.427 10.000 0 0 2.778.013 30.000 15.000 90.000 80.000 10.000 90.000 35.000 75.000 70.000 50.000 20.000 50.000 7.000 380.000 55.000 9.000 160.000 0 50.000 25.000 10.000 21.232 70.000 80.000 130.000 150.000 100.000 1.862.232 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 100.000 0 0 5.000 1.000 0 0 0 0 0 0 0 10.000 0 0 0 116.000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 50.000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 50.000 30.000 15.000 90.000 80.000 10.000 90.000 35.000 75.000 70.000 50.000 20.000 150.000 7.000 330.000 60.000 10.000 160.000 0 50.000 25.000 10.000 21.232 70.000 90.000 130.000 150.000 100.000 1.928.232 30.000 15.000 90.000 91.826 10.000 90.000 35.000 75.000 70.000 50.000 20.000 150.000 7.000 490.000 67.771 10.000 160.000 0 83.495 25.000 10.000 42.463 91.000 93.710 130.000 150.000 100.000 2.187.265 30.000 40.000 10.000 80.000 0 0 0 0 30.000 0 0 30.000 0 40.000 10.000 50.000 45.000 41.688 11.212 97.900 222.974 222.974 0 0 0 0 222.974 222.974 320.756 320.756 20.000 20.000 0 0 0 0 20.000 20.000 20.000 20.000 0 100.000 100.000 0 15.000 15.000 0 0 0 0 115.000 115.000 0 125.007 125.007 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 FORO ROMANO 3-4/2010 524 09/11/2010, 13.55 BILANCIO BILANCIO PREVENTIVO ANNO 2010 - PARTE II - USCITE Capitolo cod. n. 1 2 denominazione 3 Residui passivi anno 2009 4 Categoria 10 - spese non classificabili in altre voci 10 1 spese varie 0 2 spese difensori di ufficio 0 3 fondo di riserva 274.173 4 spese per liti, arbitraggi, risarcimenti 1.800 5 fondo svalutazione crediti 0 totale categoria 10 275.973 totale titolo I 1.608.709 TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE Categoria 11 - acquisizione beni di uso durevole 11 1 acquisizione software 24.000 2 acquisto sede 1.250.023 totale categoria 11 1.274.023 Categoria 12 - acquisizione di immobilizzazioni tecniche 12 1 acquisto mobili e macchine di ufficio 0 totale categoria 12 0 Categoria 14 - concessioni di crediti ed anticipazioni 14 1 prestiti al personale in servizio 0 totale categoria 14 0 Categoria 15 - indennita' di anzianita' al personale cessato dal servizio 15 1 T.F.R. liquidato 0 2 anticipazione T.F.R. 0 totale categoria 15 0 totale titolo II 1.274.023 TITOLO IV - PARTITE DI GIRO Categoria 21 - spese aventi natura di partite di giro 21 1 ritenute erariali, comunali e regionali 47.432 2 ritenute previdenziali 16.416 3 trattenute per conto terzi 0 4 assistenza Cassa Nazionale Forense 263.305 totale categoria 21 327.153 totale titolo IV 327.153 RIEPILOGO DEI TITOLI Titolo I 1.608.709 Titolo II 1.274.023 Titolo IV 327.153 totale delle spese 3.209.885 Disavanzo di amministrazione --3.209.885 TOTALE GENERALE Previsioni definitive anno 2009 5 Previsioni di competenza per l'anno 2010 in aumento 6 in diminuzione 7 somme risultanti 8 65.664 30.000 0 15.000 0 110.664 4.300.870 0 0 0 0 0 0 236.000 58.094 0 0 0 0 58.094 238.094 7.570 30.000 0 15.000 0 52.570 4.298.776 7.570 30.000 274.173 16.800 0 328.543 5.907.485 25.000 0 25.000 0 0 0 0 0 0 25.000 0 25.000 49.000 1.250.023 1.299.023 80.000 80.000 0 0 0 0 80.000 80.000 80.000 80.000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 105.000 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 105.000 0 0 0 1.379.023 300.000 130.000 0 543.305 973.305 973.305 30.000 0 0 32.127 62.127 62.127 0 0 0 0 0 0 330.000 130.000 0 575.432 1.035.432 1.035.432 377.432 146.416 0 838.738 1.362.586 1.362.586 4.300.870 105.000 973.305 5.379.175 0 5.379.175 236.000 0 62.127 298.127 0 298.127 238.094 0 0 238.094 0 238.094 4.298.776 105.000 1.035.432 5.439.208 0 5.439.208 5.907.485 1.379.023 1.362.586 8.649.093 --8.649.093 FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 525 Previsioni di cassa anno 2010 9 525 09/11/2010, 13.55 BILANCIO QUADRO RIASSUNTIVO DEL BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ANNO FINANZIARIO 2010 ENTRATE competenza cassa TITOLO I - ENTRATE CONTRIBUTIVE SPESE competenza cassa TITOLO I - SPESE CORRENTI Cat.1 - aliquote contributive a carico degli iscritti 3.634.713,72 5.122.921,15 Cat.1 - rimborsi spese ai componenti del Consiglio Cat.2 - quote contributive per il Consiglio Naz. Forense 267.529,64 365.311,82 Cat.2 - oneri per il personale in attività di servizio totale titolo I 3.902.243,36 5.488.232,97 Cat.4 - spese per acquisto di beni di consumo e di servizi Cat.5 - spese per prestazioni istituzionali Cat.6 - trasferimenti passivi TITOLO III - ALTRE ENTRATE Cat.7 - oneri finanziari Cat.7 - entrate derivanti da prestazione servizi 681.000,00 Cat.8 - redditi e proventi patrimoniali 35.088,08 681.000,00 Cat.8 - oneri tributari 50.000,00 1.860.000,00 2.778.012,55 1.928.231,54 2.187.265,38 50.000,00 97.900,03 222.974,08 320.756,26 20.000,00 20.000,00 115.000,00 125.007,00 53.400,85 Cat.9 - poste correttive compensative di entrate correnti Cat.9 - poste correttive compensative di spese correnti 0,00 0,00 Cat.10 - spese non classificabili in altre voci Cat.10 - entrate non classificabili in altre voci 0,00 0,00 totale titolo III 716.088,08 734.400,85 50.000,00 0,00 0,00 52.570,00 54.370,00 totale titolo I 4.298.775,62 5.633.311,22 TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE TITOLO IV - ENTRATE PER RISCOSSIONE DI CREDITI Cat.11 - acquisizione beni uso durevole Cat.14 - riscossione di crediti totale titolo IV 40.187,40 776.706,57 Cat.12 - acquisizione immobilizzazioni tecniche 40.187,40 776.706,57 Cat.14 - concessioni di crediti e anticipazioni 25.000,00 49.000,00 80.000,00 80.000,00 0,00 0,00 Cat.15 - indennità di anzianità e similari al personale cessato dal servizio TITOLO VII - PARTITE DI GIRO Cat.22 - entrate aventi natura di partite di giro 0,00 0,00 totale titolo I 105.000,00 129.000,00 1.035.432,41 1.298.737,85 totale titolo VII 1.035.432,41 1.298.737,85 TITOLO IV - PARTITE DI GIRO Cat.21 - spese aventi natura di partite di giro 1.035.432,41 1.362.585,51 totale titolo IV 1.035.432,41 1.362.585,51 5.693.951,25 8.298.078,24 Totale delle spese Totale delle entrate Disavanzo di amministrazione anno 2008 0,00 Fondo iniziale di cassa --- --- 5.439.208,03 7.124.896,73 Avanzo di amminis trazione anno 2008 --- 2.650.934,33 TOTALE GENERALE 5.693.951,25 10.949.012,57 Risultati differenziali: TOTALE GENERALE 5.439.208,03 7.124.896,73 Risultati differenziali: Disavanzo di competenza previs to 0,00 Disavanzo di cassa previsto --- --- Avanzo di competenza previsto 526 254.743,22 0,00 Avanzo di cassa previsto Totali a pareggio 5.693.951,25 10.949.012,57 14_bilancio_ok.pmd 0,00 --- --3.824.115,84 Totali a pareggio 5.693.951,25 10.949.012,57 FORO ROMANO 3-4/2010 526 09/11/2010, 13.55 BILANCIO PREVENTIVO ECONOMICO DELL'ANNO 2010 PARTE PRIMA ENTRATE competenza TITOLO I - ENTRATE CONTRIBUTIVE SPESE competenza TITOLO I - SPESE CORRENTI Cat.1 - aliquote contributive a carico degli iscritti 3.634.714 aggio Consiglio Nazionale Forense 5.088 totale titolo I 3.639.802 Cat.1 - rimborsi spese ai componenti del Consiglio 50.000 Cat.2 - oneri per il personale in attività di servizio 1.860.000 Cat.4 - spese per acquisto di beni di consumo e di servizi 1.928.232 Cat.5 - spese per prestazioni istituzionali TITOLO III - ALTRE ENTRATE Cat.7 - entrate derivanti da prestazione servizi 681.000 Cat.8 - redditi e proventi patrimoniali 30.000 Cat.9 - poste correttive compensative di entrate correnti 0 Cat.10 - entrate non classificabili in altre voci 0 totale titolo III 50.000 Cat.7 - oneri finanziari 20.000 Cat.8 - oneri tributari 115.000 Cat.9 - poste correttive compensative di spese correnti 0 Cat.10 - spese non classificabili in altre voci 52.570 totale titolo I 4.075.802 711.000 TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE 4.350.802 Totale parte prima Totale parte prima 4.075.802 PARTE SECONDA ENTRATE SPESE A) Spese di competenza, impegnate in precedenti esercizi: A) Entrate accertate in precedenti esercizi di pertinenza dell'eser.: B) Produzioni e movimenti internazionali: utilizzo avanzi economici esercizi precedenti B) Produzioni e movimenti internazioni: 0 C) Trasf. attivi in natura (obblig., lasciti, donaz.in nat.) C) Trasf. passivi in natura (obblig., lasciti, donaz.in nat.) D) Variazioni patrimoniali straordinarie: polizza Assicurazioni Generali D) Ammortamenti e deperimenti 15.000 - Immobili 0 - Mobili, arredi e macchine - Softw are E) Spese impegnate di competenza di successivi esercizi 80.000 25.000 105.000 F) Accantonamento per oneri presunti di competenza: G) Quota dell'esercizio per l'adeguam. del fondo TFR 95.000 H) Variazioni patrimoniali: 90.000 I) Entrate accert. nell'esercizio di pertin. di successivi esercizi TOTALE PARTE SECONDA 15.000 TOTALE PARTE SECONDA 290.000 TOTALE GENERALE (1+2) DISAVANZO ECONOMICO TOTALE A PAREGGIO 4.365.802 0 4.365.802 TOTALE GENERALE (1+2) AVANZO ECONOMICO TOTALE A PAREGGIO 4.365.802 0 4.365.802 FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 527 527 09/11/2010, 13.55 BILANCIO ASSEMBLEA ORDINARIA DEL 13 MAGGIO 2010 L’anno 2010, il giorno tredici del mese di maggio, nell’Aula degli Avvocati del Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour a Roma, si è svolta l’Assemblea Ordinaria degli Avvocati di Roma, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: 1) comunicazioni del Presidente; 2) comunicazioni del Consigliere Segretario; 3) conto consuntivo dell’anno 2009 e bilancio preventivo per l’anno 2010: relazione del Consigliere Tesoriere, discussione e approvazione; 4) nomina dei Revisori dei Conti; 5) varie ed eventuali. I lavori hanno inizio alle ore 12.15. Assume la Presidenza l’Avv. Antonio Conte, svolge le funzioni di Segretario l’Avv. Rodolfo Murra. Preliminarmente viene costituito il Consiglio di Presidenza, composto dall’Avv. Antonio Conte, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, dal Consigliere Segretario Avv. Rodolfo Murra e dal Consigliere Tesoriere Avv. Francesco Gianzi, al fine di regolare l’andamento dell’Assemblea. (Testo tratto dalla registrazione) PRESIDENTE ANTONIO CONTE Iniziamo con le comunicazioni del Presidente. Debbo comunicarvi che i punti all’ordine del giorno in realtà sono quattro e non cinque, perchè c’è stato un errore per quanto riguarda la nomina dei Revisori dei Conti, in realtà la scadenza non ricadeva nella data temporale, per l’appunto, di maggio 2010, bensì maggio 2011, quindi per un errore dell’Ufficio si era ritenuto che vi fosse questo incombente in scadenza; in realtà non è così, e quindi do’ già per registrato –e chiedo al Segretario di darne atto– che il punto 4 deve intendersi come cancellato. Procediamo. Chiedo al Segretario di cominciare la verbalizzazione, procediamo con l’Assemblea Ordinaria convocata al fine di discutere e deliberare sull’o.d.g.: comunicazioni del Presidente, comunicazioni del Consigliere Segretario, conto consuntivo dell’anno 2009, bilancio preventivo 2010, relazione del Consigliere Tesoriere, discussione e approvazione, quindi varie ed eventuali. Questo è l’ordine del giorno. Poichè è mia intenzione, contrariamente al passato, di dare un taglio all’Assemblea squisitamente e asetticamente tecnico, il mio intervento è soltanto un intervento di saluto, di riassunto dell’ordine del giorno, di precisazione sul punto 4 dell’o.d.g. e rimando l’importanza della convocazione, degli argomenti all’ordine del giorno, a quella che è la relazione del Tesoriere, e quindi anche perchè l’Assemblea possa procedere più spedita e non ci siano, viceversa, come in passato, situazioni dove l’Assemblea si protraeva fino alle ore 15.00 o alle ore 16.00, impedendo ai colleghi di potervi partecipare, perchè gli stessi dovevano rientrare negli studi. La comunicazione del Presidente sarà, praticamente, questa che concludo adesso. L’unica cosa che vi chiedo è: coloro i quali intendessero intervenire, dovranno avere la gentilezza di recarsi qui dal Consigliere Segretario e prenotarsi 528 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 528 09/11/2010, 13.55 BILANCIO sull’apposito foglio. Dico subito, proprio per dare speditezza, velocità e celerità all’Assemblea stessa, che il tempo consentito per poter parlare non dovrà superare i cinque minuti, perchè tutti potranno avere la possibilità di esprimere il loro pensiero. Vi prego anche di evitare al Presidente lo sgradevolissimo compito di dover togliere la parola ai colleghi. Quindi vi prego davvero di rimanere entro i 5 minuti fissati per il rispetto degli altri colleghi e per il rispetto dell’Assemblea tutta. Lascio, quindi, immediatamente la parola al Consigliere Segretario. CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA Grazie Presidente. Il ruolo che, come sanno bene i presenti, è riservato al Segretario dell’Assemblea, è quello sostanziale di sciorinare dei numeri, che possono essere a volte curiosi a volte noiosi, ma ho il dovere di leggerli, e sostanziano l’attività del Consiglio durante l’anno pregresso. Si sono svolte nel 2009 49 adunanze. Per quanto riguarda l’Albo degli Avvocati abbiamo iscritto 1283 colleghi, nell’elenco speciale 17, i passaggi dall’Albo Ordinario all’elenco speciale sono stati 24, i passaggi dall’elenco speciale all’Albo Ordinario 60, la variazione per l’elenco speciale 5, cancellati per morte 90, cancellazione a domanda 335, cancellazione per trasferimento 71, una è stata la cancellazione per difetto di residenza, uno per incompatibilità, una per irreperibilità e una per revoca di iscrizione, mentre 74 sono stati i nulla-osta al trasferimento. Per quanto riguarda il Registro dei Praticanti abbiamo iscritto 1188 giovani praticanti, rilasciando 636 abilitazioni, abbiamo revocato 148 abilitazioni, 3 purtroppo sono state le cancellazioni per morte, 181 a domanda, 64 per trasferimento e 11 per fine pratica, 66 nullaosta al trasferimento. Abbiamo rilasciato 1061 certificati di compiuta pratica e 67 certificati di compiuta pratica parziale. Abbiamo reso 3779 pareri su note di onorari e abbiamo svolto 174 conciliazioni in materia di onorari. 4126 sono state le pratiche esaminate per l’ammissione al Patrocinio a spese dello Stato. 775 sono state le autorizzazioni alle notifiche dirette I protocolli sono stati 24248 in entrata, in arrivo, abbiamo fatto uscire invece 6151 nuovi protocolli, per un totale di 30399 documenti. Nel 2009 hanno chiesto di iscriversi alla lista difensori d’ufficio 1698 colleghi, mentre alle liste per il Patrocinio a spese dello Stato sono stati iscritti 497 avvocati, abbiamo rilasciato 842 smart card nuove e ne abbiamo rinnovate di vecchie 946. In segreteria le pratiche instaurate sono state 588, di cui 521 “pure” di segreteria e 67 di pareri deontologici. In disciplina abbiamo aperto, come “pratiche” di disciplina (non come procedimenti veri e propri), 1097 fascicoli, abbiamo trattato 690 pratiche, di cui 61 sono sfociate in aperture di procedimenti disciplinari, 629 in proposte e delibere di archiviazione preventiva. Le decisioni disciplinari sono state 50, un po’ poche a dir la verità, di cui 2 per improcedibilità di azione disciplinare, 25 non luogo a sanzione disciplinare, 7 avvertimenti, sono state irrogate 8 censure, 4 sospensioni dall’esercizio professionale, abbiamo cancellato 2 colleghi e deliberato due radiazioni. FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 529 529 09/11/2010, 13.55 BILANCIO Il Fondo Assistenza del Consiglio ha visto l’esame di 68 domande per l’elargizione di 160 mila euro, mentre il Fondo di Cassa di Previdenza ha visto esaminate 120 domande per 481.805 euro. Le attività del Centro Studi sono state, ovviamente, implementate rispetto agli anni precedenti con il problema della formazione permanente. Gli eventi sono stati 123, tra convegni, incontri di studio, dibattiti, tavole rotonde e conferenze: tra questi 12 hanno avuto un carattere di corso e seminari e si sono protratti per più giornate. Il totale complessivo è stato di 200 giorni per eventi. Ci sono stati poi 13 eventi senza riconoscimento di crediti formativi perchè hanno riguardato manifestazioni sportive, culturali e museali. La Sala Conferenze che ha 110 posti disponibili a Via Valadier, è stata concessa per 135 eventi organizzati da soggetti esterni, quindi associazioni forensi in gran parte, mentre è stata autorizzata per 64 eventi direttamente organizzati dall’Ordine. La Camera di Conciliazione, che ha un rapporto, come sapete, in convenzione con il Comune di Roma e con l’Ordine dei medici, ha esaminato 434 istanze, 157 con esito favorevole, 242 con esito sfavorevole, 35 sono ancora pendenti. Le udienze sono state 41, hanno provocato 222 istanze di conciliazione. Nella biblioteca sono attivi attualmente 129 titoli di periodici giuridici, di cui 19 on line o su cd rom, per una politica di contenimento della spesa. Nel corso del 2009 non sono state acquistate nuove monografie, però sono stati rilegati, registrati e catalogati complessivamente 173 volumi. L’afflusso non è, presso Via Valadier, enorme di persone perchè la media è stata di 16 utenti giornalieri per la Biblioteca, la Scuola Forense ha raggiunto il numero di 752 praticanti iscritti e ha portato a termine 109 giornate di lezione per complessive 381 ore. I docenti chiamati a svolgere lezioni sono stati 49. Le richieste di accredito per la formazione professionale continua che sono pervenute sono state 1421, di queste 1383 sono state deliberate, 7 sono state denegate, 14 non deliberate per difetto di competenza, 9 accreditate con l’applicazione del silenzioassenso, 4 hanno visto la rinuncia dello stesso richiedente. Le 1383 delibere di accredito sono così suddivise: 939 per eventi a pagamento fatti da terzi; 300 eventi gratuiti; 83 eventi patrocinati dal Consiglio; 56 presso studi legali; 5 di enti. Nel corso dell’anno risultano esonerati parzialmente 790 avvocati iscritti, 44 sono professori universitari, 63 sono colleghe partorienti, 97 in maternità, 1188 componenti delle Commissioni Consiliari. Le rimanenti esenzioni riguardano i cultori della materia, i ricercatori, i dottori di ricerca, i dottorandi, nonchè coloro che purtroppo sono stati colpiti da gravi malattie o che hanno trasferito la propria attività all’estero. La relazione del Segretario si conclude con l’elencazione dei Colleghi che lo scorso anno sono deceduti, per cui invito l’Assemblea ad alzarsi in piedi mentre leggo i nomi dei 90 colleghi scomparsi nel 2009: Antonio Arditi di Castelvetere, Giovanni Bancilhon, Carlo Bucci, Sergio Caporaso, Emilio Cappelli, Raffaello Carbone, Federico Carella, Cristiano Carli, Antonella Carnicella, Giovanni Cascino, Sergio Cersosimo, Giovanni Cocco, Alessandra Colanera, Luigi Condò, Nicola D’Agostino, Giuseppe De Gori, Fulviano De Mari, Angelo Del Vecchio, Giovanna Angela Dettori Masala, Francesco Paolo Di Pietra, Gennaro Egidio, Osvaldo Fassari, Daniele Feliziani, Daniele Ferlito, Giuseppe Ferraro, Luigi Flauti, Benedetto Gaetani, Edoardo Galdi, Laura Galli, Bartolo Gallitto, Paola Gasperini, Cesare Gatti, Raffaele Genovesi, Giorgio Guerrini, Diego Gullo, Salvatore 530 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 530 09/11/2010, 13.55 BILANCIO Iannotta, Ferdinando Izzi, Gian Piero Lais, Elisabetta Leone, Gaetano Antonio Locco, Ugo Longo, Giovanni Lucente, Giorgio Luciani, Attilio Maccarone, Gaetano Marchi, Gaetano Margiotta, Massimo Marinelli, Gianluigi Marrone, Carlo Milana, Antonio Modica, Giancarlo Modenesi, Luigi Montesano, Alberto Morabito, Romano Nurra, Luigi Onesti, Ferdinando Pace, Rosalba Panicelli, Raffaele Parisi, Ennio Parrelli, Mario Pomponi, Mario Ponnetti, Guido Porru, Pierluigi Prete, Angela Rago, Renato Renda, Vittorio Ripa di Meana, Federica Rocco, Remo Roscioni, Paolo Salineri, Alessandro Salustri, Giuseppe Schillaci, Lorenzo Selli, Carlo Selvaggi, Maurizio Semeraro, Feliciano Serrao, Marzia Sodano, Alberto Spada, Girolamo Spina, Vittorio Spinazzola, Fausto Tarsitano, Paolo Vaiano, Raffaele Vassallo, Vincenzo Vecchioni, Angelo Vitali. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Grazie Consigliere Segretario, prego i colleghi di prendere posto. Seguendo rigorosamente l’ordine del giorno, passiamo alla relazione del Consigliere Tesoriere. CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI Gentili colleghe e gentili colleghi, io approfitterò di un minuto in più, poichè questo è il mio primo anno da Tesoriere. Volevo ringraziare intanto il Presidente, il Consigliere Segretario, i Consiglieri tutti, tutti gli amici che sono intervenuti, i Componenti delle Commissioni consiliari, i Presidenti o i Rappresentanti delle Associazioni forensi più importanti che hanno accolto il nostro invito a essere presenti in questo momento importante di riunione che è l’approvazione del bilancio. Volevo inoltre salutare i Delegati della Cassa, che però sono anche Consiglieri e soprattutto il nostro delegato al Consiglio Nazionale Forense Paolo Berruti. Un ringraziamento particolare va al Collegio dei Revisori dei Conti, all’Avv. Alberto Palattella, all’Avv. Romeo Brunetti, all’Avv. Vincenza Di Martino, all’Avv. Mario Guido e all’Avv. Luigi Mannucci. A loro vanno i nostri ringraziamenti perchè hanno sempre da darci dei preziosi suggerimenti e sono sempre puntuali e attenti nello spirito di lealtà e trasparenza nella redazione del nostro bilancio. Un ringraziamento ancora particolare va all’Ufficio dell’Amministrazione, coordinato dal Rag. Piero Paris e al nostro consulente amministrativo, il Dott. Antonio Spoti, che con il loro preciso e rituale e puntuale impegno lavorativo consentono al Consiglio tutto e, soprattutto, al Consigliere Tesoriere di amministrare e gestire le risorse economiche in maniera chiara e trasparente. Prima di illustrare brevemente, perchè avete avuto tutti la possibilità di guardare il bilancio (poi chi vorrà fare gli interventi li potrà fare) volevo dire brevissimamente quali sono le idee del Consiglio per cercare di ottimizzare ancora di più i soldi che i nostri iscritti versano e che noi gestiamo e amministriamo per loro conto. La prima delle novità che questo Consiglio ha intenzione di attuare nell’interesse degli iscritti e per cercare di risparmiare ancora di più sulle somme gestite, è quello di attuare tutta una serie di convenzioni con istituti primari, assicurazioni, banche e anche altri generi, tipografie, tutte le società di cui l’avvocato, nel corso della professione, ha bisogno e utilizza. Noi vogliamo fare un elenco di società che si vogliono convenzionare con noi e FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 531 531 09/11/2010, 13.55 BILANCIO che faranno agli avvocati dei prezzi vantaggiosi con degli sconti rispetto ai listini che applicano; o delle convenzioni con banche che applicheranno agli avvocati delle condizioni particolari, ma particolari veramente, non quelle che si trovano normalmente nelle banche. Ci dovranno dimostrare con fatti che, convenzionandosi con noi, l’avvocato avrà un beneficio reale. Altra spesa sulla quale stiamo cercando di ottimizzare le risorse è quella delle riviste. Attualmente rappresentano una voce importante nel bilancio, arrivano quasi a 500 mila euro di spese tra spedizione e stampa, vorremmo cercare di ottimizzare questa spesa poichè, nella prassi, verifichiamo che sempre meno si accede al materiale cartaceo. Quindi l’idea sarebbe quella di prevedere per tutti una distribuzione on line: diminuire, solo per chi ne farà richiesta, la stampa cartacea e la spedizione. Anche questo dovrebbe comportare una riduzione dei costi piuttosto importante. Proseguiremo con la formazione gratuita che abbiamo garantito negli ultimi due anni con circa 130 eventi, 200 giornate di convegni, che sono stati un supporto preziosissimo e un costo quasi irrisorio per il Consiglio, perchè noi, per fortuna, disponiamo di quest’Aula dove svolgiamo e svolgeremo le nostre manifestazioni, abbiamo la possibilità di avere i migliori professori universitari, i migliori avvocati, mi permetto di dire, d’Italia, perchè a Roma ci sono i migliori avvocati d’Italia e che, gratuitamente, prestano il loro servizio e la loro attività per la formazione obbligatoria che manterremo assolutamente gratuita per tutti gli iscritti. Altro problema che cercheremo di affrontare nel corso del biennio, sempre per ottimizzare le spese e le risorse a disposizione, vi accennava prima il Consigliere Segretario, è la sede di via Valadier che, tutto sommato, attualmente è poco frequentata: c’è infatti una frequenza media di circa 16 persone al giorno, rispetto a costi di gestione molto elevati. Anche questo è un problema che cercheremo di risolvere: credo che la soluzione migliore potrebbe essere quella di comprare, perchè come vedrete, c’è una voce importante, abbiamo una cassa piuttosto importante o, comunque, piuttosto che affittare una sede che adesso è poco frequentata per la biblioteca, affittare una sala convegni molto importante dove poter garantire ancora di più la formazione continua gratuita. Spesso, soprattutto le associazioni, ci chiedono l’Aula consiliare, spesso dobbiamo dire di no perchè è piena per eventi che abbiamo già organizzato, con questa soluzione credo che potremmo ottimizzare quel posto importante che oggi non viene utilizzato di Via Valadier. Queste sono le idee che in questi mesi sono emerse all’interno del Consiglio per gestire al meglio le risorse, ma io spero che contribuirete tutti ad avere nuove idee e nuove soluzioni per gestire al meglio i soldi che versate annualmente. Vengo ora al punto centrale più noioso del mio intervento per illustrare sinteticamente il bilancio approvato dal Consiglio all’adunanza del 15 aprile 2010. Il consuntivo, come di consueto e come d’obbligo, consta del rendiconto finanziario, della situazione patrimoniale, del conto economico e della situazione amministrativa, tutto corredato dalla relazione del Consigliere Tesoriere e, soprattutto, dalla relazione del Collegio dei Revisori che ha già espresso parere favorevole alla sua approvazione. Devo rilevare che il bilancio che oggi viene sottoposto all’approvazione di questa Assemblea è il risultato della gestione del 2009, del precedente Consiglio ma, soprattutto, del precedente Consigliere Tesoriere, l’Avv. Rosa Ierardi, alla quale vanno pubblicamente 532 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 532 09/11/2010, 13.55 BILANCIO i miei ringraziamenti perchè abbiamo trovato una situazione veramente rosea. E’ stata gestita in maniera eccezionale dall’Avv. Ierardi come Tesoriere la nostra Cassa, tanto che il consuntivo 2009 si chiude con un avanzo economico di ben 488 mila 292 euro. L’avanzo economico è dovuto sostanzialmente ad alcuni eventi che vado brevemente a rappresentare, i maggiori contributi annuali per gli avvocati cassazionisti, cioè ci sono state più iscrizioni di avvocati cassazionisti, questo perchè si alza sempre più la media dell’età nazionale e quindi anche degli avvocati; ci sono sempre più avvocati cassazionisti iscritti, le maggiori entrate per le iscrizioni di nuovi praticanti avvocati, sebbene la professione, con tutte le difficoltà, attira sempre un gran numero di praticanti che poi superano l’esame, noi avevamo stimato 1500 iscrizioni al bilancio e si sono, invece, iscritti 1820 praticanti avvocati. Le maggiori entrate avute per i pareri e le conciliazioni, la generale riduzione delle spese, in particolare, appunto, delle realizzazioni editoriali, non dimentichiamo che già nello scorso biennio abbiamo teso a ridurre la stampa delle riviste, e così come ho detto proseguiremo con questa idea spedendole solo a chi ne fa richiesta. La riduzione delle spese dei convegni, congressi e celebrazioni, in quanto l’anno scorso non si è tenuto il congresso nazionale forense, che si tiene ogni due anni, le assemblee, la cancelleria e materiali di consumo vari, trasporto e facchinaggio, e aggiornamento professionale. Su queste voci abbiamo avuto maggiori entrate e maggiori risparmi che hanno consentito, oltre ad una attenta gestione delle spese, questo avanzo economico importante di quasi cinquecento mila euro. Il capitolo importante, questo ci teniamo a sottolinearlo, anche se è agli occhi di tutti e lo sapete, è il rimborso spese ai componenti del Consiglio, che ha fatto registrare anche minori spese. Ricordo (non è necessario ricordarlo, lo rammento a me stesso) che nessun Consigliere riceve un compenso per la carica, così come non lo riceve il Presidente, che non vi sono automezzi a disposizione del personale, nè tantomeno dei Consiglieri, e che viene svolta tutta l’attività, a cominciare dagli avvocati che ci patrocinano i giudizi, al Collegio dei Revisori dei Conti, svolgono tutti, danno tutti il proprio servizio in maniera assolutamente gratuita. Data la generale riduzione dei costi e considerato che aumenta il numero degli iscritti, in maniera piuttosto esponenziale rispetto ai costi, cioè in realtà i costi non aumentano, così come aumentano gli iscritti e i fondi a nostra disposizione, ciò ci consentirà di non dover aumentare, per i prossimi anni, il contributo alla iscrizione al Consiglio per gli avvocati. Questo sicuramente lo possiamo garantire per i prossimi anni perchè il trend esponenziale delle iscrizioni ci garantirà di avere sempre di più una cassa a disposizione e riuscire a gestire quei soldi che oggi vengono versati per tutte le attività del Consiglio senza dover ricorrere a spese straordinarie e aumenti di quote di iscrizione. La voce che più incide nel bilancio è quella del personale, poichè oltre al personale che già avevamo presso il Consiglio si è aggiunto tutta una serie di personale che abbiamo dovuto distaccare su richiesta del Presidente del Tribunale, soprattutto al Tribunale Civile e all’Ufficio del Giudice di Pace. Questi costi ulteriori a quelli normalmente previsti per l’attività istituzionale del Consiglio, hanno fatto lievitare il costo del personale che oggi risulta una delle voci più importanti del nostro bilancio. Comunque siamo stati ben contenti di fornire i mezzi al Tribunale, al Giudice di Pace, per consentire di meglio espletare la nostra attività professionale. FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 533 533 09/11/2010, 13.55 BILANCIO La situazione patrimoniale del nostro Ordine evidenzia, appunto, una forte solidità, con patrimonio netto –ripeto, dando i dati precisi– di 2 milioni e mezzo di euro, considerando nelle passività il fondo acquisto sede. Noi avevamo deliberato l’acquisto di una sede e abbiamo stanziato un milione e duecentocinquantamila euro e, quindi, vuol dire che il patrimonio netto dell’Ordine è di circa tre milioni e settecentocinquantamila euro. Quindi questa situazione consente di programmare e affrontare eventuali futuri investimenti per lo svolgimento delle attività istituzionali. Veniamo adesso al bilancio preventivo 2010. Anche qua il budget è stato elaborato sulla base dei dati consuntivi del 2009, per il 2010 è stato previsto un limitato esborso per l’aggiornamento professionale in quanto, come ho detto prima, anche in quest’anno si intende contenere la politica del Consiglio non spendendo soldi per la formazione ma utilizzando gli spazi a disposizione del Consiglio, ovvero cercando di ottimizzare quella spesa di via Valadier, che vede oggi presenti circa 16 persone al giorno, quando con una spesa inferiore potremmo affittare giornalmente una sala convegni dando possibilità maggiore a tutti i convegni. Io quindi passerei la parola al Presidente per il prossimo punto all’o.d.g. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Grazie. Ringraziamo il Tesoriere per la sua esaustiva relazione. Come avrete notato, Presidente, Segretario e Tesoriere hanno cercato, nei limiti del possibile, pur esprimendo ed esponendo tutto quello che andava detto ed esposto, di essere esaustivi. Hanno tenuto un ritmo serrato sintetico proprio per far sì che questa Assemblea, come dicevo all’inizio, avesse uno svolgimento snello, rapido e asetticamente tecnico. Quindi ora, prima di passare all’approvazione ... discussione e approvazione del bilancio, ci sono alcuni colleghi che si sono prenotati, che sono esattamente sette, ripeto quello che ho detto poc’anzi, prego i colleghi che si sono prenotati per parlare, specificando di intervenire in maniera assolutamente precisa su un punto, quindi quest’anno abbiamo inserito nel modulo dell’intervento l’argomento di cui si vuole parlare per evitare divagazioni che fanno perdere tempo e, soprattutto, costringono molti di voi che hanno sottratto tempo alla professione, agli studi per venire qui, cercheremo di far sì che questa Assemblea si concluda in modo rapido. Siccome ho detto poc’anzi che il tempo a disposizione di ogni collega non dovrà superare i 5 minuti, e visto che i prenotati sono 7, se la matematica non è un’opinione, in 35 minuti abbiamo dato corso a questo incombente. Allora, 5 minuti tassativi e perentori. Il primo Collega che si è prenotato per intervenire è il Collega Marianello, sull’argomento “approvazione bilancio preventivo”. AVV. MARCO MARIANELLO Buongiorno a tutti, buongiorno ai Consiglieri, buongiorno a tutti i colleghi presenti. Un breve intervento per quanto riguarda il bilancio preventivo e, in particolar modo, in ordine ad alcune spese, alcune modalità di risparmio che potrebbero essere effettuate con una gestione ancora più informatizzata dei moderni strumenti telematici, in quanto vedo che la spesa è in diminuzione, ho visto una spesa in diminuzione rispetto all’esercizio 2009 di 50 mila euro, però effettivamente la spesa che l’Ordine sostiene per le riviste –mi riferisco, 534 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 534 09/11/2010, 13.55 BILANCIO in particolar modo, sia a “Temi Romana” che al “Foro Romano”, e quindi ai costi conseguenti del materiale cartaceo- perchè oggi sappiamo che i costi di una rivista sono elevati, soprattutto i costi sia di pubblicazione della rivista che di spedizione, effettivamente potrebbero essere inviati a tutti i colleghi in formato PDF. In questa maniera i risparmi sarebbero non dell’ordine di 50 mila euro ma sarebbero ancora superiori, in quanto chi volesse una copia cartacea dovrebbe fare un’espressa richiesta. In questa maniera il Consiglio dell’Ordine, con una operazione assolutamente neutrale, perchè ovviamente non scontenterebbe nessuno, risparmierebbe in modo consistente non solo in questo esercizio ma ovviamente in tutti i successivi esercizi. Un’altra modalità di risparmio potrebbe anche essere quella di comunicare noi avvocati, visto che abbiamo tutti la posta elettronica certificata, direttamente col Consiglio dell’Ordine tramite modalità informatiche, ciò eviterebbe file allo sportello, per esempio attualmente noi dobbiamo fare la fila allo sportello con il numeretto per richiedere certificati o tutte altre modalità burocratiche, potrebbero essere tranquillamente espletate on line, così come anche il relativo pagamento. Anche questo secondo me assicurerebbe non solo nell’immediato ma anche nel lungo periodo dei risparmi consistenti di spesa. Quindi diciamo che siccome il processo telematico diventerà una realtà ovviamente i primi a dover interloquire in via telematica siamo anche noi avvocati con il Consiglio dell’Ordine. Io non ho altro da aggiungere, vi ringrazio per l’attenzione. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Avvocato Marianello, grazie soprattutto per aver osservato rigorosamente 4 minuti e 10 secondi. Abbiamo il secondo intervento, l’Avv. Clemente Frascari Diotallevi, argomento: “approvazione bilancio”. Terzo intervento l’Avvocato Galletti, stesso discorso “bilancio preventivo 2010”. AVV. CLEMENTE FRASCARI DIOTALLEVI (n.d.r. rinuncia ad intervenire vista la sovrapposizione del proprio intervento con quello che segue) AVV. ANTONINO GALLETTI Ringrazio ovviamente tutti e cerco di stare nei tempi europei. Non dico le cose su cui siamo d’accordo sul bilancio che sono la maggior parte, quindi mi limito a dire soltanto dieci punti, anzi undici punti sui quali crederemmo. A tal fine abbiamo presentato una mozione, primo firmatario Galletti, di seguito una serie di altri colleghi, con la quale chiederemmo una riduzione di spesa. Vado veloce, mi scuso se non è comprensibile ma cerco di stare nei tempi. La mozione è questa: l’Assemblea non approva il bilancio preventivo 2010 nella versione proposta dal Consiglio per i seguenti motivi: - eccessività della voce di rimborsi spesa componenti del Consiglio indicata in 50 mila euro, mentre nel conto consuntivo 2009 risulta una spesa di 19 mila euro. L’Assemblea dispone la riduzione della voce ad euro 15.000,00; FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 535 535 09/11/2010, 13.55 BILANCIO - inutilità della voce “corsi per aggiornamento professionale dei dipendenti” indicata in euro 10.000,00 risultando che anche l’anno precedente era prevista una spesa che poi non è stata effettuata e quindi si può disporre l’esclusione di questa voce; - eccessività della voce di spesa per libri, riviste, editoria indicata in 30 mila euro, mentre nel consuntivo 2009 risultava una spesa di 24, quindi l’Assemblea dispone una riduzione a 20 mila; - eccessività della voce per rilegatura libri indicata in 15 mila mentre nel consuntivo 2009 risulta una spesa di 5.900 quindi dovendosi presumere una riduzione di spesa, l’Assemblea dispone la riduzione a 5.000; - eccessività della voce di spesa per cancelleria e materiali vari indicata in 90 mila mentre l’anno precedente era 64 mila, quindi disponiamo una riduzione di spesa per 60 mila; - eccessività della voce di spesa di rappresentanza indicata in 80 mila, anche qui per i soliti motivi di riduzione di spesa, dispone la riduzione a 50; - eccessività della voce di spesa per manutenzione, riparazione, adattamento locali indicati in 35 mila, tenendo conto che il Consiglio ha perso la causa contro l’Agenzia del Demanio per la riconsegna dei locali, anche su tale evento non è prevista una riduzione immediata, è ragionevole evitare di spendere questa cifra e quindi l’Assemblea dispone la riduzione della voce a 5 mila; - eccessività della voce di spesa per assemblee indicata in 150 mila euro, mentre nel consuntivo 2009 era 20 mila, e quindi l’Assemblea dispone la riduzione a 40; - eccessività della voce per stampa riviste e manifesti indicata in 130 mila euro, tenendo conto anche qui dell’esigenza di ridurre le spese di stampa, come ha detto il Collega che mi ha preceduto, sul quale siamo assolutamente d’accordo, chiediamo una riduzione a 100 mila; - eccessività della voce compensi a terzi, indicata in 60 mila euro, e non meglio specificata, chiediamo una riduzione a 30 mila euro; - eccessività di manifestazioni sociali, indicata in 90 mila euro, l’Assemblea dispone una riduzione a 40 mila euro; in totale le riduzioni proposte, comportano un risparmio di spesa di 575 mila euro, con il quale è possibile fare una riduzione di circa 25 euro per ciascuno degli iscritti per il pagamento del contributo annuale. Questo per quanto riguarda il bilancio preventivo. Non so che tempi ho, altrimenti il resto della mozione la consegno con delle osservazioni. Grazie. PRESIDENTE ANTONIO CONTE L’Avvocato Antonio Jacopo Manca Graziadei, argomento situazione patrimoniale, acquisto sede, bilancio preventivo, titolo spese, acquisto sede e varie informazioni. AVV. ANTONIO JACOPO MANCA GRAZIADEI Grazie Presidente. Sarò brevissimo, colleghe e colleghi. Io vorrei semplicemente proporre il raddoppio del fondo acquisto sede, che attualmente è di 1.250.000 euro e vorrei che fosse raddoppiato a 2 milioni e mezzo. Mi pare di capire che c’è un avanzo di cassa 536 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 536 09/11/2010, 13.55 BILANCIO residuo dell’anno scorso di 2 milioni e 6, è previsto un ulteriore avanzo di cassa di 1 milione e 2, quindi sono 3 milioni e 8 di avanzo di cassa, per cui mi pare che ci sia la capienza. Ovviamente il motivo è che, fermo restando che siamo tutti molto favorevoli a questa prospettiva che ci sarà data di avere una sede concessa dal Tribunale di Roma o, comunque, dalle organizzazioni giudiziarie, tuttavia penso che potrebbe essere il momento, forse, di attuare questo piano che fu pensato qualche anno fa, o comunque metterlo in attuazione ed avere finalmente una sede di nostra proprietà. Grazie. Vorrei solo ricordare, purtroppo nel 2009 è deceduto anche mio padre, l’Avv. Giovanni Manca Graziadei. CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA Avvocato Manca Graziadei le chiedo scusa a nome personale di aver omesso il nome di Suo padre, noto avvocato del foro di Roma, scomparso lo scorso anno, che non compariva nell’elenco, quindi me ne faccio carico io anche se l’ufficio non me lo ha comunicato. Ritengo però che l’omissione sia dipesa dalla circostanza che non vi è stata mai formale comunicazione del decesso, di talchè non si è potuto procedere alla cancellazione. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Grazie Avvocato Manca Graziadei. Devo dire che stiamo rispettando i tempi in modo eccellente. C’è l’avvocato Mazzoni sul solo bilancio preventivo. AVV. MAURO MAZZONI Innanzitutto ho visto che è stata presentata una mozione, quindi non so se su questa mozione si possono fare interventi a favore o contrari. Visto che volevo sottolineare la presenza di una mozione, il mio intervento, anche a nome del Direttivo dell’Agifor, Associazione Giovanile Forense, proprio a sostegno della mozione che è stata presentata dal Collega Galletti, che credo ci abbia dimostrato come si possa facilmente reperire all’interno del nostro bilancio risorse da porre e da spendere per i problemi concreti dell’Avvocatura romana. Il bilancio preventivo che ci è stato oggi illustrato è, a mio avviso, un bilancio preventivo vecchio, che sostanzialmente non risponde a quella che è la situazione di crisi dell’Avvocatura romana. Le voci di spesa che sono indicate nel bilancio preventivo credo che non porteranno alcun beneficio per il miglioramento del nostro lavoro quotidiano e nessun beneficio della nostra professione presso il Tribunale di Roma. Credo che peraltro, faccio un inciso, ho letto un’intervista che ha rilasciato il Presidente qualche giorno fa, che è stata distribuita presso gli Uffici Giudiziari, credo al quotidiano “Il Tempo” di Roma, in cui il Presidente realisticamente descriveva una situazione grave con particolare riferimento a quella che è la situazione dei giovani avvocati. Il Presidente ci diceva che molti di loro, molti di noi non sono neppure in condizione di poter pagare la propria previdenza. Io mi chiedo quale migliore occasione dell’approvazione di un bilancio preventivo per individuare delle somme e dei risparmi, così come è stato indicato dall’Avvocato Galletti, per destinare queste somme principalmente ai problemi dei giovani avvocati, ma anche per sostenere economicamente chi tra i giovani, chi tra i meno giovani, si trova in una situazione FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 537 537 09/11/2010, 13.55 BILANCIO di difficoltà. Questo è un bilancio preventivo che, come abbiamo detto, non contiene, perchè è sostanzialmente parallelo rispetto al passato, iniziative economiche volte a risolvere concretamente i nostri problemi. Quindi io credo che oggi noi ci assumiamo una responsabilità votando o non votando questo bilancio preventivo, votare il bilancio preventivo vuol dire prendere atto della situazione attuale e prendere anche coscienza che nei prossimi anni nulla cambierà nel nostro lavoro. Io credo che individuare delle somme e destinarle alla riduzione del contributo come è stato indicato, oppure, per esempio, al non pagamento del contributo per i giovani avvocati per i primi tre anni, o aiutare chi intende avviare, iniziare la propria attività con uno studio, o aiutare chi è in difficoltà a mantenere il proprio studio, credo che sia la nostra responsabilità qui oggi. Concludo sollecitando i colleghi a questa riflessione, oggi è un momento di svolta, se si approva questo bilancio preventivo noi confermiamo lo stato attuale delle cose, non votando il bilancio preventivo o quantomeno approvando quelle riforme che sono state indicate, noi possiamo dare una svolta alla nostra professione. Grazie. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Abbiamo gli ultimi tre interventi poi risponderanno il Segretario e il Tesoriere per quanto di competenza. Antonio Caliò punto 3 dell’o.d.g. varie ed eventuali. AVV. ANTONIO CALIO’ Salve a tutti. Io vorrei manifestare un apprezzamento nei confronti del lavoro svolto dal Consiglio dell’Ordine, sia vecchio che nuovo, perchè si è appena insediato, per cui abbiamo un preventivo e un consuntivo. Il consuntivo è figlio di una vecchia amministrazione. E’ stato evidenziato chiaramente che ci sono stati dei risparmi, per cui in qualche modo qualcosa è stato fatto. La cosa che però giuro non capisco: il preventivo prevede una spesa? Non è che la spesa è stata effettuata, quindi stabilire di votare, per carità poi noi possiamo votare quello che ci pare, una riduzione di spesa domani mattina aumentano i costi perchè la tipografia li ha aumentati, abbiamo un bilancio consuntivo sbagliato l’anno prossimo. Questo penso che stia nelle tasche di ognuno di noi quando vivendo a casa sua o nel suo studio sa che dovrà fare delle spese e se le preventiva, poi se le realizza bene, se risparmia ancora meglio, ma la posta non la può scartare finchè poi non ha il risultato finale, cioè il consuntivo. Posso capire, al contrario, e questo sarebbe forse il comportamento del buon padre di famiglia, che una volta che al bilancio consuntivo vedo degli utili, li destino in modo differente, o faccio delle posizioni di posta. Devo dire, non voglio nessuna polemica, forse sono stato vittima di uno scherzo. Ci sono state delle e-mail che personalmente, da scrutatore fino a due anni fa e questore da quest’anno, mi hanno un po’ lasciato perplesso, ma mi hanno lasciato perplesso non tanto per il contenuto che, ripeto, spero di essere stato vittima di uno scherzo, ma per come ci poniamo noi avvocati rispetto a noi stessi. Se noi vogliamo arrivare, chiedo scusa e chiudo quasi subito, che gli altri ci rispettino, cominciamo a rispettarci tra di noi, cominciamo a rispettare i nostri ruoli, cominciamo a rispettare il lavoro che ognuno di noi svolge al 538 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 538 09/11/2010, 13.55 BILANCIO servizio degli altri. Questo fa pendant forse con quello che ha detto il Tesoriere quando dice nessun Consigliere prende soldi. Se qualcuno ha pensato che i Consiglieri prendessero soldi, evidentemente pensa male, evidentemente ha una visione distorta del ruolo e del servizio che danno. Così forse anche per le vettovaglie, nei 4 giorni o otto giorni di massacro, perchè quello è, per i candidati, per gli scrutatori e per i questori, per gli amici dei questori, degli scrutatori e dei candidati, in quegli otto giorni. Grazie. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Avvocato Romano Cerquetti, varie ed eventuali, conto consuntivo e preventivo. Grazie. AVV. ROMANO CERQUETTI Grazie Presidente. Sicuramente meno di 5 minuti. Innanzitutto a costo di prendermi rimproveri del Presidente, essendo la prima Assemblea del nuovo Consiglio, un saluto e sicuramente vedremo gli impegni come si manifesteranno nel corso del biennio, e noi tutti siamo molto vicini al nuovo Consiglio e pronti a sostenerlo nelle sue iniziative. Da un punto di vista tecnico sul preventivo io volevo segnalare due o tre cose che poi a livello tecnico il Tesoriere penserà eventualmente come inserire nelle varie voci. Ci sono un paio di argomenti che dovremmo cominciare a pensare. Il primo riguarda la possibilità di costituire una banca dati della giurisprudenza di merito della Corte di Appello di Roma. Voi avrete letto che Milano sta facendo qualcosa del genere, banca dati telematica ovviamente, e quindi pensavo che anche a Roma sarebbe utile per tutti noi e per tutti i colleghi del distretto pensare una cosa del genere, quindi se il Consiglio e l’Assemblea lo riterrà, si potrebbe cominciare a ragionare su questo progetto coinvolgendo ovviamente il CED della Corte d’Appello, coinvolgendo ovviamente i Consigli distrettuali, perchè è una cosa che riguarda tutti quanti, e io pensavo che una cosa del genere potremmo provare a coinvolgere anche lo Jemolo, come Istituto Regionale di Studi Giuridici. Prima cosa. Seconda cosa: qualcuno prima di me ha ricordato le difficoltà, la crisi, il periodo di difficoltà e di crisi nel quale ci troviamo, quindi potrebbe essere interessante ragionare su un progetto di fattorizzazione dei crediti professionali. Anche su questo alcuni Consigli dell’Ordine in giro per l’Italia hanno ragionato, stanno ragionando su ipotesi di questo genere, sia Milano sia Firenze, e ci sono diverse ipotesi, io non penso tanto a una ipotesi di convenzione con banche per anticipazione su fatture, perchè è solo una partita di giro, invece l’ipotesi più interessante potrebbe essere quella di una vera cessione di crediti prosoluto per favorire ovviamente i colleghi che hanno questo problema e lasciando eventualmente ad altri il problema finanziario del recupero. Ultima cosa: un problema che dovremo porre da qui alla fine dell’anno, e quindi magari ne potremmo riparlare in prossime occasioni, è quello della conciliazione. Voi sapete che è entrato in vigore il decreto sul tentativo di conciliazione in alcune materie diventerà obbligatorio dal marzo del prossimo anno. Questo significa che l’organismo di conciliazione se il Consiglio dell’Ordine riterrà, come io auspico, di istituirlo o di potenziare quello già attualmente esistente, ovviamente anche questo richiederà uno sforzo anche economico-finanziario per mettere in piedi una struttura che dovrà affrontare un carico di lavoro molto più pesante di quello attuale. Grazie. FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 539 539 09/11/2010, 13.55 BILANCIO PRESIDENTE ANTONIO CONTE Abbiamo l’ultimo intervento, l’avv. Scalise bilancio, rapporti tra consiglio e colleghi, varie. AVV. UGO SCALISE Ringrazio per poter qui intanto esprimere il mio saluto a questo Consiglio e all’Assemblea. E’ la prima volta e questo mi riempie di gioia e di entusiasmo, anche perchè sono davanti a un Consiglio di cui ho apprezzato per la maggioranza il programma e del quale apprezzo le prime mosse, che mi sembra che confermino quello che era stato promesso a noi colleghi avvocati. Velocemente sul bilancio, devo dire che sono pienamente d’accordo per quella che è la mia più scarsa competenza amministrativa, e mi riporta un po’ a quello che ha detto il Collega Caliò sul preventivo. Il preventivo è semplicemente un conto dei costi che dovremo affrontare, che questo Consiglio dovrà affrontare, nel momento in cui ci saranno delle cose da contestare, o da sostenere, si potrà fare tranquillamente in Consiglio. La cosa che mi rammarica molto e che mi mette molta preoccupazione da questo punto di vista, che se questa è la mia aspettativa, cioè di essere protetto dal Consiglio nel momento in cui quello che è il contenuto del preventivo viene un attimino travisato, visto male o applicato male, o comunque i conti non tornano, se devo apprezzare la forza del Consiglio che mi deve in questo tutelare, poi è il Consiglio stesso, o perlomeno alcuni Consiglieri stessi che poi mi sollecitano via e-mail a contestare il preventivo stesso, a contestare alcune voci del preventivo che poi non trovano le contestazioni alcuna ragione d’essere nè nelle carte che poi io, seppure, ripeto, con la mia scarsa esperienza amministrativa vado a rivedere, a controllare, allora sono veramente preoccupato. Mi riferisco in maniera specifica a una e-mail che io ho ricevuto da un Consigliere dell’Ordine, di questo Ordine nuovo e di quello vecchio, di quello passato, che riguarda alcune contestazioni sulle voci del bilancio. Queste cose mi mettono agitazione e preoccupazione, perchè ho la vaga sensazione che tutta la lotta che noi abbiamo portato avanti, tutti gli avvocati di Roma per creare un gruppo che ci sostenga, il nostro Consiglio dell’Ordine, che sostenga all’unanimità, insieme, con uno stesso ideale, quello di far crescere il nostro gruppo, la nostra Avvocatura, verrà meno se continuerà questa situazione Presidente. Io volevo esprimere soprattutto all’Assemblea questo mio sentimento e un invito veramente col cuore, da avvocato di quest’Ordine che frequenta da 28 anni, un invito a questo Consiglio di fare in modo che il Consiglio ci dia l’esempio, insieme nella sua compattezza nei 15 elementi ma anche singolarmente. E’ un invito espresso al Presidente e al Consiglio di far rispettare questo mio desiderio, che credo poi sia il desiderio degli avvocati di Roma. Grazie. CONSIGLIERE CERE’ Chiedo la parola. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Non sono previsti interventi dei Consiglieri, mi spiace. Deve replicare, sul piano tecnico, il Segretario, poi il Tesoriere, poi votiamo e poi parlerà. 540 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 540 09/11/2010, 13.55 BILANCIO CONSIGLIERE CERE’ ... Presidente cortesemente, volevo tranquillizzare il collega ... in adunanza non per il consuntivo. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Per rispetto dell’Assemblea, come tutti gli altri Consiglieri che non hanno aperto bocca, dopo parlerà, è una Assemblea tecnica, deve replicare il Segretario, poi replicherà il Tesoriere e poi Lei dirà due parole. CONSIGLIERE CERE’ Finisco Presidente dicendo che mi dispiace, qui non doveva .... PRESIDENTE CONTE Consigliere Cerè non è stata neanche nominata, per cortesia, per rispetto dei colleghi che devono andare via, la prego di tacere, grazie. CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA La mia non è una replica Presidente, è un ringraziamento agli otto colleghi che hanno fatto a mio avviso tutti ottimi interventi, anche Clemente Frascari Diotallevi che si è soltanto associato, tutti molto puntuali, precisi, degni di essere considerati tutti. Ho letto la mozione che firmano tanti colleghi e, quindi, per la sola parte che mi riguarda, perchè è una mozione sul bilancio e non tolgo di certo il mestiere al Tesoriere: però visto che c’è una voce che i firmatari della mozione reputano inutile, do’ la giustificazione per la quale a mio avviso non è invece inutile ed è la voce relativa ai corsi di aggiornamento per il personale dipendente del Consiglio, i trenta dipendenti. E’ una voce di 10 mila euro che i colleghi chiedono di sopprimere, e la motivano, questa soppressione, perchè lo scorso anno quegli stessi 10 mila non sono stati spesi. Do’ una giustificazione da Consigliere Segretario attuale, non precedente, come quindi gestore odierno delle risorse umane del Consiglio, del perchè non è stata spesa. La voce della formazione, che a mio avviso è fondamentale per i nostri dipendenti, come tutti i dipendenti, anche quelli che avete in studio voi, è una voce anche che invece dovrebbe comportare non solo non una restrizione ma addirittura un maggiore stanziamento. Alcuni dipendenti sono qui in servizio da dieci anni, non hanno fatto un corso nè di formazione né di aggiornamento. Perchè non è stata spesa questa somma lo scorso anno? Perchè la formazione è legata a un budget contrattato con i sindacati in sede di contrattazione decentrata. Il nostro Ordine di avvocati da cinque anni attende di stipulare un contratto di categoria, decentrato rispetto a quello nazionale. Non è stato mai fatto, io mi sono assunto il carico di questa materia perchè i dipendenti lo chiedono; per poter fare un contratto, però, occorre intessere relazioni sindacali corrette con le organizzazioni sindacali, che io ho incontrato 15 giorni fa. Abbiamo cominciato a intavolare un discorso per arrivare spero, entro l’estate, al primo contratto di lavoro di ente dei dipendenti dell’Ordine, che non sono una risorsa di secondo livello: cioè se questo Consiglio lavora è grazie soprattutto a loro, che ci preparano il lavoro e lo smaltiscono. Credo che sopprimere una voce di questo genere, oltre che una cattiveria, FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 541 541 09/11/2010, 13.55 BILANCIO (adesso non so se è motivata col fatto che “siccome non sapete spendere allora li togliamo dal prossimo anno”), sia una cattiveria nei confronti del personale. Grazie dell’attenzione. CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI Rapidamente. Per le spese libri riviste assolutamente condivisibile, lo abbiamo detto dall’inizio, noi cercheremo di diminuire ancora una volta i costi quest’anno mandando on line le nostre riviste, poichè molti non leggono più il cartaceo, ce ne siamo resi conto, ce lo dicono in tanti, quello è senz’altro, è una delle prime cose che ho detto, è stato uno dei punti cui questo Consiglio cercherà di ridurre le spese. Così come la PEC, la PEC in realtà viene già utilizzata, io non so se molti colleghi inoltrano richieste via PEC, rispondiamo con la PEC del Consiglio, quindi è senz’altro una proposta da accettare ma che già viene attualmente utilizzata. Collega Mazzoni, a me caro Mauro, farebbe piacere se non si approvasse il bilancio tu pensi veramente che avremmo risolto tutti i problemi degli avvocati romani? Io non credo caro Mauro, a me sembra veramente una dichiarazione populistica e qualunquistica. Il bilancio serve a tutt’altro, noi dobbiamo pensare a cosa fare con i soldi degli iscritti. Purtroppo noi non possiamo migliorare la qualità degli avvocati non approvando il bilancio. Caro Mauro, mi piacerebbe tanto, sarei il primo a dire “non approviamo il bilancio se risolviamo così i problemi degli avvocati”, ma così no è, lo sai bene. - Rumori dall’aula. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Avvocato Mazzoni. Vi prego, non è un dibattito, avvocato Galeani la prego di accomodarsi, cerchiamo di mantenere un rigore formalistico. CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI Il pagamento della quota di iscrizione, stiamo verificando la possibilità, qualcuno ha chiesto la riduzione della quota di iscrizione, allo stato non lo possiamo fare, stiamo verificando la possibilità per una serie di categorie di eliminare il contributo. Abbiamo pensato per esempio alle donne incinte di prevedere l’esonero dal pagamento, già sosteniamo economicamente, caro Mauro non fare finta di non saperlo, già sosteniamo economicamente gli avvocati in difficoltà. Basta leggere il bilancio, c’è una quota prevista per gli aiuti agli avvocati in difficoltà, e malati logicamente. Quindi nei limiti delle nostre possibilità già aiutiamo gli avvocati in difficoltà. Vorremmo fare tutti molto di più, ma questo è quello che ci consente il bilancio, è quello che ci consente anche il nostro ruolo. Per ultimo poi rispondo alla mozione Galletti che è molto più articolata. L’avvocato Manca Graziadei ha proposto un aumento per la nuova sede, non credo che lo possiamo fare oggi, poichè dovremmo fare un’Assemblea apposta. E’ chiaro che anche per questo c’è una posta in bilancio che non è utilizzata, dobbiamo decidere o di utilizzarla in altro modo o di aumentarla, oppure di aumentare definitivamente questa sede, ma non sarà una cosa facile. E’ senz’altro anche questo negli obiettivi del Consiglio. L’avvocato Cerquetti ci propone tutta una serie di argomenti, senz’altro interessanti, che 542 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 542 09/11/2010, 13.55 BILANCIO sono anche questi allo studio del Consiglio. La banca dati giurisprudenza di merito è un argomento che a me personalmente sta molto a cuore, stiamo lavorando per un progetto di co-sharing, con una importante rivista che ci ha fatto delle proposte per fare una rivista di giurisprudenza di merito, come succede a Milano per il Foro ambrosiano, anche noi vorremmo fare la nostra giurisprudenza di merito, e loro si riserverebbero poi, dandola gratuitamente a tutti gli iscritti, si riserverebbero il diritto di venderla invece in tutta Italia. Roma è il Foro più importante d’Italia, tutti gli avvocati d’Italia hanno interesse a sapere qual è la nostra giurisprudenza di merito. E’ in corso questo progetto, speriamo di realizzarlo dando così anche l’opportunità ai giovani di avere dei piccoli guadagni, perchè l’idea potrebbe essere quella di dare 50-100 euro per ogni sentenza massimata che i giovani ci portano e che potremmo poi inserire nella rivista della nostra giurisprudenza di merito. Questo è senz’altro un lavoro che faremo e che stiamo cercando di studiare. Così come la proposta sul factoring del credito dell’attività professionale. Questo rientra nel progetto convenzioni, con l’avvocato Filippo Paris abbiamo giovedì un appuntamento con una società che ci vuole proporre di stanziare una certa somma per una operazione di factoring con i crediti da attività professionale, ci sarà la possibilità, una volta che ci sono le convenzioni, di cedere il proprio credito derivante da attività di gratuito patrocinio, quindi è senz’altro nelle nostre idee, nei nostri progetti. Così come già è stato fondato l’organismo di conciliazione e di formazione. Questo è già stato fondato, vediamo quello che succederà. Il Presidente, nell’articolo rilasciato al Corriere della Sera, ha espresso le sue valutazioni, anche sulla conciliazione, se ci dovremo adeguare siamo pronti ad adeguarci. Sulla parte relativa alla mozione. In realtà io volevo rappresentare che il bilancio è un bilancio preventivo, due anni fa, l’anno scorso sono state previste delle spese, abbiamo speso di meno. Io spero che anche quest’anno possiamo riuscire a spendere di meno, però certo non possiamo pensare di risparmiare sul materiale di cancelleria, che vogliamo che i nostri impiegati non scrivano più pur di risparmiare l’inchiostro delle penne, o ci vogliamo trovare come il Tribunale che poi saremo noi a chiedere la carta al Tibunale perchè non abbiamo più la possibilità di stampare i nostri provvedimenti disciplinari? Io non credo che noi possiamo arrivare a una soluzione del genere, per tutta una serie di spese. Sostanzialmente è stata chiesta una riduzione rimborsi spese dei Consiglieri. I rimborsi spese dei Consiglieri non sono spese che prendiamo noi, sono spese che abbiamo preventivato per partecipare, Consiglieri o non Consiglieri (la spesa è genericamente Consiglieri) perchè noi prevediamo che debbano partecipare, il Consiglio dell’Ordine di Roma debba partecipare, non debba essere isolato come è stato negli ultimi dieci anni da tutto il resto d’Italia e d’Europa, ma noi dobbiamo rientrare in Europa, noi non abbiamo bisogno di risparmiare diecimila euro da un bilancio piuttosto importante che è di circa 8 milioni, e rimanere così isolati da tutto il mondo, non pagando più le quote associative di tutti gli organismi internazionali, noi credo dobbiamo rientrare in tutti gli organismi internazionali da dove siamo stati esclusi, dobbiamo inviare i nostri rappresentanti in tutte le Assemblee nazionali e internazionali, dobbiamo riprendere il ruolo che compete all’Ordine di Roma, l’Ordine più importante d’Italia e d’Europa e riappropriarci del nostro ruolo. Quindi, non risparmiare su queste spese ma investire in formazione in cultura, in partecipazione ad eventi. Quindi su questa spesa non credo che si possa ... poi se riusciremo FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 543 543 09/11/2010, 13.55 BILANCIO a farlo risparmiando ancora meglio, ma non credo che possiamo prevedere un risparmio e rimanere ancora isolati da tutto il mondo e da tutta Europa. Sui corsi di aggiornamento professionale ha già risposto il Segretario. Su libri riviste ed editoriali già abbiamo previsto di non rinnovare l’anno prossimo, quest’anno abbiamo dovuto mantenere le vecchie riviste perchè non c’era possibilità di non rinnovarle, ma proprio in relazione a quel progetto di informatizzazione che dobbiamo necessariamente fare, abbiamo già previsto di non riabbonarci a tutte le riviste, a tutti i libri che saranno poi distribuiti gratuitamente a tutti gli iscritti on line. Così per quanto riguarda i libri, così per quanto riguarda la cancelleria già ho risposto, per spese di rappresentanza, anche qua non si intendono i pranzi dei Consiglieri, voglio che questo sia ben chiaro, ma le spese di rappresentanza null’altro sono che convegni, assemblee, quest’anno in particolare avremo delle spese di rappresentanza, quindi “spese di rappresentanza” io la accorperei ad assemblee, purtroppo ogni Assemblea costa, e quest’anno spese di rappresentanza e assemblee sono unite tra loro poichè abbiamo da affrontare il Congresso Nazionale Forense. In fondo a destra vedo tanti che sono venuti a spese del Consiglio, all’ultimo Congresso Nazionale Forense, che è costato 150 mila euro, noi proporremmo quest’anno ai delegati di partecipare a spese proprie, voglio vedere quanti di voi saranno candidati a delegarsi. C’ero anche io, certo. Concludo gli ultimi due punti: manifesti. Abbiamo organizzato circa 200 convegni, io non credo, se vogliamo possiamo pure non mettere più i manifesti, ma insomma, quello mi sembra veramente il minimo che possa fare il Consiglio. Ripeto, anche qua, c’è una spesa preventiva, speriamo di risparmiare sui manifesti, speriamo che grazie alle convenzioni ci faranno sempre prezzi migliori e riusciremo anche su questa voce a risparmiare. Sui compensi a terzi veramente mi viene quasi da ridere, perchè sono i professionisti che lavorano con noi, c’è il Dottor Spoti, se gli volete chiedere una riduzione del suo compenso professionale siete liberi di farlo. Non vi meravigliate poi quando il cliente viene e vi chiede una riduzione sulla vostra tariffa professionale, perchè se voi siete i primi a non tutelare la categoria non so proprio perchè ci lamentiamo quando leggiamo certi articoli sui giornali. Io credo di aver finito i miei commenti e credo si possa passare alla votazione. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Passerei immediatamente alla votazione sull’approvazione, perchè chiaramente, se il bilancio viene approvato la mozione di fatto è assorbita. C’era il Consigliere Segretario Murra che doveva fare una dichiarazione integrativa, poi vi do’ il numero dei presenti. CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA Comunico che l’Avvocato Galletti, a nome proprio e dei firmatari della mozione dichiara di rinunciare alla stessa limitatamente alla parte delle spese di formazione personale alla luce del chiarimento reso dal Consigliere Segretario. - Applausi dall’Aula 544 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 544 09/11/2010, 13.55 BILANCIO PRESIDENTE ANTONIO CONTE Prima di passare alla votazione sull’approvazione del bilancio, una sola precisazione: ci sono 189 presenti che sono stati tutti ritualmente registrati, tutti dovreste avere i tre cartoncini per votare, ovviamente rosso verde e bianco, bianco astenuto, rosso contrario, verde a favore. Mi dicono che siamo 192 perchè tre colleghi sono arrivati adesso e si sono registrati ora. Io proverei prima a fare il voto palese, poi se ci sono contestazioni facciamo il voto nell’urna, anche perchè il voto palese, forse anche così “de visu” potrebbe essere esplicativo. Io direi di votare subito per l’approvazione del bilancio che diventerebbe assorbente di tutto. Prima il consuntivo e poi il preventivo. Votiamo prima il consuntivo. Chi vota a favore deve alzare il tagliandino verde, che mi pare a vista ... . Lasciate su i verdi; ora giù tutti i verdi, su i rossi. Contrari? 3 contrari, astenuti 4. Il conto consuntivo è approvato (n.d.r. - si gira il nastro (nella pausa è intervenuto l’Avv. Sebastiano Tribulato con intervento di carattere politico e non tecnico sul bilancio) PRESIDENTE ANTONIO CONTE ... tecnica ma politica, ha ragione l’Avv. Tribulato, di convocare al più presto l’Ordine una Assemblea politica e non tecnica, perchè oggi è una Assemblea tecnica come cercavamo di spiegare a qualcuno. Grazie. ... Il Consiglio si riserva di convocare al più presto una Assemblea politica ... Procediamo ... Si voti a favore del preventivo ... Rivediamo un attimo i verdi. Sono di meno. A questo punto il preventivo non viene approvato ... CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI Questo comporta che spenderemo altri 50 mila euro in assemblee. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Io direi di votare la mozione a questo punto. CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI Oggi stesso non si può modificare, ci sarà un’altra Assemblea per modificare il bilancio. Poi magari l’onere lo mettiamo a carico di chi ha proposto le modifiche, saranno così gentili nell’interesse degli avvocati di pagare loro le spese della prossima Assemblea. Io lo chiedo, come invito, vi invito, considerate i costi, vi invito a sostenerli voi. - Rumori e proteste da una parte dell’Aula PRESIDENTE ANTONIO CONTE Scusate, senza scaldarsi, Avvocato Galeani se voleva aveva facoltà di parlare, non c’è bisogno di strillare, anche perchè la sentiamo, la volontà dell’Assemblea sarà seguita, non c’è bisogno che lei ce lo ricordi. Io direi, anche per economia di tempo, di votare, come diceva giustamente il collega, mi sembra la ratio più rapida. FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 545 545 09/11/2010, 13.55 BILANCIO CONSIGLIERE BARBANTINI Io ho notato che il Collega Galletti ha dato dei numeri di riduzione senza spiegarci il perchè; scusami Galeani io quando parlo non voglio essere interrotto, divento molto permaloso anche, grazie. Quindi non si può fare ad esempio la cancelleria andare sotto quella che era l’anno scorso, da 64 mila a 60 mila. Ho detto che stiamo parlando….. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Avvocato Testa, resti al suo posto. CONSIGLIERE BARBANTINI Ho detto che stiamo parlando dei numeri dati per poter modificare. Quindi se ci dà una spiegazione di questi numeri li votiamo. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Avvocato Testa, se voleva parlare si prenotava, grazie. Stiamo cercando di trovare una soluzione procedurale, prego gli avvocati presenti che si sono alzati di mettersi seduti, ora passeremo a votare punto per punto. Grazie. Per cortesia è un’Assemblea di avvocati ... Concluda Consigliere Barbantini poi decidiamo la procedura. CONSIGLIERE BARBANTINI Mi è stato detto che è stato fatto uno studio evidentemente di questi numeri, perchè a me sembra strano perchè sono dei numeri che non corrispondono nemmeno a quelli spesi l’anno scorso, per cui mi sembra un po’ strano che si possa andare sotto in un clima di recessione che abbiamo. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Il Consigliere Segretario procederà voce per voce sulla mozione e voteremo voce per voce. Grazie. CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA Primo punto della mozione: propone la riduzione da 50 mila della voce rimborsi spese componenti del Consiglio a 15 mila. Chi è favorevole? Chi è sfavorevole? Il punto viene approvato. Passiamo alla seconda voce: si propone la riduzione della voce di spesa per libri, riviste, editoriale elettronica, giornali da 30 mila a 20 mila. Chi è favorevole? Chi è sfavorevole? Approvato il punto della mozione. Si propone una riduzione della spesa per voce cancelleria e materiali vari, da 90 mila a 60 mila. Chi è favorevole? Chi è sfavorevole? 52. Chi è favorevole all’approvazione. 65 abbondanti. Approvata. L’altra voce: rappresentanza. Si propone la decurtazione da 80 mila a 50 mila. Chi è favorevole? Parliamo di spese di rappresentanza. Chi è sfavorevole, contrario? Approvata la mozione. Si propone una riduzione della voce spesa per manutenzione, riparazione, adattamento 546 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 546 09/11/2010, 13.55 BILANCIO dei locali dell’ordine da 35 mila a 5 mila. Chi è favorevole? CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI Scusate, noi per la sicurezza abbiamo delle spese da affrontare sicuramente, la possiamo ridurre pure a mille euro, bisogna comprendere quello che si vota, perchè ci sono delle spese che non si possono ridurre. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Chiedo scusa, Consigliere Tesoriere, i colleghi sanno quello che stanno votando, quindi votiamo, adesso abbiamo deciso di votare e si voterà. CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA Si propone la riduzione della spesa per manutenzione, riparazione locali dell’Ordine da 35 a 5 mila. Chi è a favore, che vuole approvare la riduzione? Chi vuole mantenere la spesa di 50 mila? La spesa in bilancio è 35, la proposta è di ridurla a 5 mila. Sui i cartellini…. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Questa mi sembra prevalessero i rossi. Si. Quindi è respinta. Adesso l’ultima. Si chiede la riduzione della voce spesa per assemblee, che è un’altra cosa CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI Però vorrei dire una cosa, spesa per Assemblea, mi dovete far spiegare ... - Proteste dall’Avv.Stefano Galeani che si alza in piedi e grida ripetutamente PRESIDENTE ANTONIO CONTE Avvocato Galeani, guardi non sta a casa sua, la prego di non sovrastare gli altri colleghi, la prego di rispettare gli altri 190 colleghi, la prego di rispettare gli altri, ci sono 190 colleghi che ... Si metta seduto, si metta seduto e sia rispettoso, ci sono dei colleghi che hanno chiesto spiegazioni, e hanno diritto come lei ad averle. Grazie, si accomodi, prego. CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI Nel bilancio preventivo, tra le spese Assemblee ci sono le voci che abbiamo già speso per l’Assemblea relativa alle elezioni che si sono tenute nel mese di febbraio dello scorso anno, e c’è anche la spesa di questa Assemblea, ci sarà la spesa della prossima Assemblea per l’approvazione del bilancio preventivo, quindi anche volendo non è possibile ridurla, perchè sono costi già effettuati, quindi non possiamo ridurre un preventivo per voci ... le elezioni, questa purtroppo è una macchina infernale e non la possiamo neanche governare, perchè qualcuno mi chiede spiegazioni, una Assemblea, cioè le elezioni del Consiglio, noi dobbiamo obbligatoriamente mettere prima gli annunci sul giornale, poi fare l’Assemblea, poi pagare, qualcuno ha voluto che si votasse elettronicamente, è costato 30 mila euro. Poi qualcuno ha ordinato giustamente, credo, per gli scrutatori da mangiare, qualcuno vorrebbe FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 547 547 09/11/2010, 13.55 BILANCIO che non si facessero mangiare. Quindi quelle sono spese già effettuate. Per questa Assemblea noi abbiamo messo due annunci sui giornali, e sono costati circa 15 mila euro a volta, e altrettanto dovremo fare per la prossima Assemblea, quindi siamo obbligati, non è una spesa, per me facciamo come vogliamo, non lo mettiamo sul giornale, ci commissarino se questo è quello che vogliono. - Proteste dall’Avv. Stefano Galeani che si alza di nuovo in piedi e grida ripetutamente PRESIDENTE ANTONIO CONTE Avvocato Galeani non è un problema nè politico nè di Assemblea, è un problema di educazione, se lei non lo capisce non so che dirle. Come sapete questo, rivolgendomi a una platea di avvocati, questo un obbligo di legge ovviamente la pubblicazione sul giornale, non è che lo pubblichiamo sul giornale, Avvocato Galeani grazie, è un fatto di educazione. Votiamo prego Consigliere Segretario. CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA La proposta è di ridurre la voce spesa per Assemblee da 150 mila a 40 mila euro. Chi è per l’approvazione? Chi è sfavorevole? Approvata. Altro punto la riduzione della voce 330 mila euro per stampa di manifesti e varie, notiziario, Temi Romana a 100 mila, riduzione della voce di spesa per stampa riviste, manifesti e varie, quindi tutte le pubblicazioni del Consiglio da 330 mila si propone la riduzione a 100 mila. Chi è a favore? Chi vuole rigettare la proposta? E’ approvata la riduzione. Compensi a terzi. Si propone la riduzione da 60 mila a 30 mila. Chi approva? Compensi a terzi Il consulente amministrativo e il consulente del lavoro, sono 2 o 3 consulenti, a volte c’è anche l’informatico da 60 mila a 30 mila. Chi è a favore. Chi è sfavorevole? Approvata. Voce: manifestazioni sociali indicata in 90 mila, si propone la riduzione a 40 mila. Chi è a favore? Chi è sfavorevole? Approvata. Finita la mozione nei punti dispositivi, poi c’è una esortazione a non collaborare col CNF che però è un punto che non è né oggetto di bilancio né all’ordine del giorno. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Quello verrà messo in discussione ad un’altra Assemblea. Ovviamente in questa ultima voce c’era anche la partecipazione dei delegati al prossimo Congresso Nazionale. L’Assemblea è chiusa, grazie, buonasera a tutti. Dobbiamo convocare un’altra Assemblea, non è stato approvato il preventivo e quindi si deve fare una nuova Assemblea ... Per tutti coloro che me lo domandano ovviamente verrà convocata un’altra Assemblea per l’approvazione del bilancio preventivo per l’anno 2010. - Voci ed applausi dall’Aula. I lavori hanno termine alle ore 14.30. Il Consigliere Segretario Avv. Rodolfo Murra 548 14_bilancio_ok.pmd Il Presidente Avv. Antonio Conte FORO ROMANO 3-4/2010 548 09/11/2010, 13.55 BILANCIO FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 549 549 09/11/2010, 13.55 BILANCIO 550 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 550 09/11/2010, 13.55 BILANCIO FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 551 551 09/11/2010, 13.55 BILANCIO 552 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 552 09/11/2010, 13.55 BILANCIO FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 553 553 09/11/2010, 13.55 BILANCIO 554 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 554 09/11/2010, 13.55 BILANCIO ASSEMBLEA ORDINARIA DEL 10 GIUGNO 2010 L’anno 2010, il giorno dieci del mese di giugno, nell’Aula degli Avvocati del Palazzo di Giustizia di Piazza Cavour a Roma, si è svolta l’Assemblea Ordinaria degli Avvocati di Roma, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: 1) relazione del Collegio dei Revisori dei Conti; 2) relazione del Consigliere Tesoriere; 3) bilancio preventivo per l’Anno 2010: approvazione; 4) comunicazioni tramite “Posta Elettronica Certificata” delle prossime convocazioni delle Assemblee ordinarie e straordinarie degli Avvocati romani al fine di evitare le pubblicazioni di legge sui quotidiani estremamente onerose. I lavori hanno inizio alle ore 14.35. Assume la Presidenza l’Avv. Antonio Conte, svolge le funzioni di Segretario l’Avv. Rodolfo Murra. Preliminarmente viene costituito il Consiglio di Presidenza, composto dall’Avv. Antonio Conte, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, dall’Avv. Rodolfo Murra, Consigliere Segretario del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e dall’Avv. Francesco Gianzi, Consigliere Tesoriere del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, al fine di regolare l’andamento dell’Assemblea. (Testo tratto dalla registrazione) PRESIDENTE ANTONIO CONTE Il mio intervento sarà assolutamente sintetico, mi limito esclusivamente a rammentare a me stesso e a tutti voi che questa Assemblea è esclusivamente riferita all’approvazione del bilancio preventivo per l’esercizio 2010 e che si tratta di un’Assemblea assolutamente tecnica e che, pertanto, si svolgerà secondo un ordine del giorno che adesso il Segretario vi rappresenterà. Per quanto mi riguarda, il mio compito è cercare di svolgere questa Assemblea come è stato fatto in quella precedente nel più breve tempo possibile. La scorsa Assemblea riuscimmo a restare nel tempo di un’ora, e non vi fu nessun tipo di problema, se non negli ultimi 10 minuti quando vi fu un momento di discussione aspra, ci fu qualche circostanza davvero sparuta e secondaria di minimo caos. Ovviamente ho ricevuto proteste da molti colleghi per la precedente Assemblea, quindi vi dico subito che qualsiasi tipo di intemperanza, protesta e irregolarità che non consente lo svolgimento dell’Assemblea, vedrà un mio intervento che vorrei francamente evitare e, sinceramente, sono certo che tutti collaboreremo per uno svolgimento rapido. Lo svolgimento rapido dell’ordine del giorno che vi verrà adesso esposto in maniera altrettanto sintetica dal Consigliere Segretario Rodolfo Murra. Vi ringrazio dell’attenzione e vi chiedo ancora scusa per la logistica, ma quello che abbiamo potuto fare, lo sapete bene, l’Aula che abbiamo è questa e di più non è nelle nostre possibilità. Vi ringrazio. CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA Mi associo alle scuse del Presidente, soprattutto nei confronti dei colleghi che sono al centro, in piedi, sopratutto ai colleghi più anziani e anche a coloro i quali sono fuori dall’Aula che ci vedono attraverso la telecamera. Speriamo di essere brevi, per cui l’ordine del giorno FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 555 555 09/11/2010, 13.55 BILANCIO prevede sostanzialmente la relazione del Collegio dei Revisori, chiamati a dare un giudizio sull’ammissibilità delle poste così come emendate nella mozione presentata nell’Assemblea del 13 maggio di cui quest’Assemblea è la prosecuzione. Ci sarà poi la relazione del Consigliere Tesoriere e il voto, il voto che, come ha detto il Presidente, per maggiore garanzia e trasparenza, dovrà avvenire attraverso l’inserimento del talloncino nelle urne. Io proporrei, Presidente, poi vediamo se è d’accordo l’Aula, di portare poi, con la cortesia dei colleghi che sono al centro, le urne proprio nell’androne, nomineremo 4 scrutatori e il voto potrà avvenire in quella sede lì, anche per consentire ai colleghi che sono sulle tribune di scendere con calma, di defluire, altrimenti ci potrebbero proprio essere problemi di incolumità. Siccome c’è un altro punto all’ordine del giorno, il Presidente probabilmente lo dimenticava, ed è la possibilità di indire le future prossime Assemblee attraverso un metodo che non costerebbe nulla, costerebbe zero al Consiglio e garantirebbe ugualmente la certezza della convocazione. La legge professionale prevede che la convocazione dell’Assemblea debba avvenire con comunicazione personale, in luogo della comunicazione personale si può pubblicare l’avviso su un quotidiano per almeno due volte, questa pubblicazione costa parecchi soldi, anche sui quotidiani romani che tirano di meno costa tanti soldi. Si potrebbe -questa è la decisione del Consiglio di sottoporre alla volontà Assembleare- si potrebbe utilizzare la PEC, la Posta Elettronica Certificata, che equivale alla raccomandata, quindi alla comunicazione personale, risparmieremmo, d’ora in poi, tutti quanti le spese, ripeto, onerose della pubblicazione sui giornali, anche perchè poi, diciamocelo, la convocazione viene diramata normalmente anche attraverso altre formule e quella del giornale è soltanto la pubblicità legale che potrebbe essere sostituita con la PEC. Con riferimento a questo secondo punto dell’ordine del giorno, non potendo fare due volte la votazione con gli stessi cartoncini, proporrei, se l’Assemblea è d’accordo, di farla per alzata di mano, così vedremo se c’è un consenso ampio, come primo voto faremo quello, se i Consiglieri sono d’accordo e l’Aula pure, e poi invece passeremmo allo scrutinio, al voto, all’espressione del voto nell’androne con il bilancio preventivo 2010, con la presenza dei 4 scrutatori che garantiscono la regolarità delle operazioni, quattro colleghi che si vogliono proporre spontaneamente. A questo punto la parola al Presidente del Collegio dei Revisori che illustrerà la relazione. Se siamo d’accordo potremmo intanto votare per il punto 4) dell’ordine del giorno, cioè la decisione di indire le future Assemblee dell’Ordine attraverso l’uso della Posta Elettronica Certificata. Approvato. Vi ringrazio. (applausi) Abbiamo distribuito, spero che ci siano fotocopie per tutti, altrimenti nella e-mail che abbiamo mandato come cariche consiliari l’abbiamo allegata, c’è la relazione del Collegio dei Revisori. Questo librettino non lo abbiamo stampato perchè abbiamo fotocopiato risparmiando sulla stampa, contiene: il bilancio predisposto dal Consiglio così come era stato portato all’Assemblea del 13 maggio, lo specchietto riassuntivo in modo che si vede in modo chiaro, evidente, intuitivo le poste oggetto della mozione presentata l’altra volta, rispetto alle poste che si chiedono che siano variante del bilancio, così come predisposto dal Consiglio e, per ultimo, la relazione analitica del Collegio dei Revisori che si chiude per ogni singola 556 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 556 09/11/2010, 13.55 BILANCIO posta emendata, per ogni singola parte di mozione con il giudizio di ammissibilità o inammissibilità. Il Presidente del Collegio dei Revisori, il Collega Palatella illustrerà questa relazione. AVV. ALBERTO PALATTELLA Buongiorno. Vi è stata già distribuita la nostra relazione, però in sintesi ritengo di doverla ripetere. Voi sapete che con il comunicato del 14 maggio del 2010 l’esito dell’Assemblea veniva sottoposto all’esame dei Revisori dei Conti, per le conseguenti valutazioni di ordine tecnico-contabile e per le successive determinazioni da assumere, che a seguito di detta mozione il Collegio dei Revisori, dopo aver proceduto ad una verifica per tutte le categorie di spesa interessate, ritiene ammissibili solo alcune delle modifiche in questione per i motivi illustrati qui di seguito. Sul primo emendamento, in ordine alla voce di spesa stanziata nella categoria 1: “rimborsi spese ai componenti del Consiglio”, la previsione dell’anno 2010 di 50 mila euro appare congrua, in quanto parte della suddetta spesa, per l’importo di 20 mila euro, si riferisce a rimborsi di spese per i Consiglieri che parteciperanno al prossimo Congresso dell’Avvocatura che si terrà a Genova. Tale somma, nel bilancio del 2008, anno del precedente Congresso, (è importante il rapporto all’anno 2008 del precedente Congresso tenutosi a Bologna) era contenuta nella categoria 4,23, che riguardava convegni, congressi, celebrazioni, manifestazioni culturali, mentre nel bilancio di previsione del 2010 è stata inserita proprio nella categoria 1: rimborsi di spese ai componenti del Consiglio, pertanto il Collegio ritiene di esprimere parere non favorevole all’emendamento in questione perchè lo stesso comprometterebbe le finalità istituzionali dell’Organo consiliare. Sul secondo emendamento in ordine alla voce di spesa stanziata alla categoria 4/1, “libri, riviste, editoria elettronica, giornali”, la previsione per l’anno 2010 di 30 mila euro appare congrua poichè risulta in linea con la previsione effettuata nell’anno 2009 e, comunque, non si discosta in modo significativo rispetto all’andamento delle spese sostenute nel corso degli anni 2005-2009. Il Collegio precisa inoltre che, trattandosi prevalentemente di abbonamenti in corso che non possono certamente essere disdettati nel 2010, gli esborsi risultano per la maggior parte già pagati. In ogni caso il Consiglio, nell’adunanza del 15 aprile 2010, ha deliberato di disdettare per l’anno 2011 gli abbonamenti riguardanti tutte le riviste, stabilendo di reinvestire la somma risparmiata in servizi informatici. Pertanto il Collegio ritiene di esprimere parere non favorevole all’emendamento in questione, e varrebbe soltanto per il 2010 perchè per il 2011 già sono stati disdettati. Sul terzo emendamento, in ordine alla voce di spesa stanziata alla categoria 4/2 “rilegatura libri”, la riduzione di spesa proposta, pur non apparendo congrua in quanto nel consuntivo dell’anno 2009 la spesa sostenuta per la rilegatura dei libri è stata pari a 5.901,00 euro, è superiore all’importo che residuerebbe dopo la modifica, occorre però considerare che pur se attualmente sono state sborsate circa 2.500,00 euro, tuttavia non è stato ancora assunto alcun ulteriore impegno di spesa con il rilegatore, per cui l’unico inconveniente sarà quello della mancanza di rilegatura per alcune riviste. Il Collegio ritiene quindi di esprimere parere favorevole all’emendamento. Sul quarto emendamento, in ordine alla voce di spesa stanziata alla categoria 4: FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 557 557 09/11/2010, 13.55 BILANCIO “cancelleria e materiali vari”, la previsione per l’anno 2010 è di 90 mila euro, appare congrua in quanto risulta in linea con l’andamento delle spese sostenute per tale voce nel corso degli anni 2005-2009. A maggior chiarimento si precisa che nel 2009 le spese indicate nel consuntivo di tale categoria risultano inferiori -e questo forse ha balzato un po’ all’occhiorisultano inferiori solo perchè detto esercizio ha beneficiato della restituzione di risme di carta per circa 20 mila euro da parte del Tribunale di Roma che furono prestate nel 2007 al fine di garantirne il funzionamento. Pertanto il Collegio ritiene di esprimere parere non favorevole all’emendamento in questione, sono stati restituiti circa 20 mila euro di carta che noi avevamo prestato al Tribunale, perchè era privo addirittura della materia prima. Sul quinto emendamento, in ordine alla voce di spesa stanziata alla categoria 4, “rappresentanza”, la previsione per l’anno 2010 di 80 mila euro si ritiene congrua in quanto risulta in linea con l’andamento delle spese sostenute per tale voce nel corso degli anni 20052009, tenuto anche conto dell’incremento dei prezzi. Una drastica riduzione così come proposta di 30 mila su 80 mila, comprometterebbe in modo rilevante le finalità dell’Organo consiliare, tra cui rientrano sicuramente le funzioni di rappresentanza. Non dimentichiamo che il Consiglio dell’Ordine di Roma, sappiamo che è il più importante di tutta Italia, quindi in un certo senso non possiamo sottrarci a certi obblighi e oneri di rappresentanza, pertanto il Collegio ritiene di esprimere parere non favorevole all’emendamento in questione. Sul sesto emendamento, in ordine alla voce di spesa stanziata alla categoria 4/12 “assemblee”, la previsione per l’anno 2010 di euro 150.000 appare congrua, per questi motivi: rispetto al consuntivo 2008 pari a 99.500 euro circa, altro anno di elezione per il rinnovo del Consiglio, erano state spese 99.000 euro, in quanto tiene conto dell’incremento del numero degli scrutatori e di questori stante l’aumento del numero degli iscritti del Consiglio dell’Ordine e, infine, delle ulteriori spese pari a 18 mila euro così residuate dal maggior impegno, pari a 43.800,00 euro ma ancora non pagate per acquisto di software per assistenza tecnica durante la consultazione, percorsi di istruzione per presidenti di seggio e commessi, per noleggio di attrezzature informatiche, installazioni e smontaggio delle stesse. Nonchè 9.979,00 euro per impiantistica elettrica, somma già pagata peraltro nel corso del presente esercizio. Queste ultime due concernenti l’allestimento del voto elettronico nell’Aula degli Avvocati, come da Assemblea Straordinaria del 26 novembre 2009. Inoltre, la frequenza delle Assemblee e, conseguentemente, l’andamento delle spese per tali voci sostenute nel primo semestre del 2010, fa ritenere insufficiente la previsione stanziata per l’anno in corso, anche considerando il costo dell’Assemblea del 10 giugno 2010 non preventivata, nonchè il costo della successiva Assemblea Straordinaria che sarà convocata nel mese di luglio 2010 per la nomina dei delegati dell’Ordine che parteciperanno al Congresso Nazionale di Genova. Pertanto, il Collegio ritiene esprimere parere non favorevole all’emendamento in questione. Sul settimo emendamento: in ordine alla voce di spesa stanziata alla categoria 4/14, “stampa riviste manifesti e vari”, la previsione dell’anno 2010 di 330 mila euro, pur apparendo corretta in quanto risulta in linea con l’andamento delle spese sostenute per tale voce nel corso degli anni 2005-2009, per le quali ha inciso in modo prevalente la stampa delle riviste in formato cartaceo, appare modificabile in quanto non è emerso a tutt’oggi che la relativa somma sia stata impegnata. Quindi potrebbe essere modificata. Appare comunque di tutta evidenza che con tale scelta sarebbe preclusa la possibilità di stampare le Riviste del 558 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 558 09/11/2010, 13.55 BILANCIO Consiglio in forma cartacea che potrebbero essere diffuse solo on line. Pertanto il Collegio ritiene ammissibile l’emendamento in questione pur con le conseguenze di interrompere una prassi da sempre consolidata, che è la pubblicazione cartacea delle riviste “Temi Romana” e “Foro Romano”. Sull’ottavo emendamento. In ordine alla voce di spesa stanziata alla categoria 4/5 “compensi a terzi”, la previsione per l’anno 2010 di 60 mila euro appare congrua in quanto risulta persino inferiore alla media, pari a 73.945 euro relativa all’andamento delle spese sostenute per tali voci negli anni precedenti 2005-2009. Peraltro trattasi di spese necessarie, riguardano il consulente amministrativo contabile, che abbiamo sempre avuto e che abbiamo sempre pagato, che fornisce una collaborazione continuativa, e di questo ne sono testimone io, è veramente essenziale il consulente amministrativo. Poi i consulenti informatici, sempre più indispensabili stando alla continua informatizzazione diffusione e utilizzazione dei sistemi informatici. E, infine, il consulente del lavoro, anche questo necessario, ultimo il medico, che prima non c’era, non era previsto ma poi è stato inserito, anche il medico per la visita di controllo a quei colleghi che vengono convocati per motivi disciplinari e non si presentano. Pertanto, il Collegio ritiene di esprimere parere non favorevole all’emendamento in questione. Sul nono emendamento, in ordine alla voce di spesa collocata alla categoria 4/24 “manifestazioni sociali”. La previsione per l’anno 2010 di 90 mila euro pur apparendo congrua in quanto risulta in linea con l’andamento delle spese sostenute per tale voce nel corso degli anni 2005-2009, tuttavia può essere suscettibile di riduzione, salvo contrario avviso in ordine alla prassi ormai consolidata da decenni riguardante la prestigiosa cerimonia di premiazione degli avvocati al raggiungimento dei 50, 60 e 70 anni di svolgimento della professione, nonchè alla premiazione dei magistrati collocati a riposo nel corso dell’anno nonchè la cena conclusiva di gala in loro onore. Pertanto, non essendo ancora stata la somma impegnata, il Collegio ritiene ammissibile la modifica di cui alla mozione pur con le conseguenze anzidette e rinunciando a una tradizione ormai di decenni che ha contraddistinto il Consiglio dell’Ordine nostro. Il Collegio, con le valutazioni tecnico-contabili che siamo stati chiamati ad esprimere ritiene di aver esaurito il proprio compito. Vi ringrazio. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Colleghi un sentito ringraziamento da parte di tutto il Consiglio e di tutta l’Assemblea ai Revisori dei Conti che hanno svolto questa preziosa opera e a ritmi serrati cerchiamo di procedere velocemente verso il voto, quindi cedo immediatamente la parola al Consigliere Tesoriere e poi la parola finale al Consigliere Segretario che darà inizio alle operazioni di voto. Grazie. Consigliere Di Tosto chiedo scusa, concludiamo la relazione del Consigliere Tesoriere e poi dopo, eventualmente, se deve fare un intervento lo farà, però siccome abbiamo detto che non ci sono interventi per andare direttamente al voto. Consigliere Tosto, ci sono altri Consiglieri come lei che hanno chiesto la parola, dobbiamo concludere. CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 559 559 09/11/2010, 13.55 BILANCIO Gentili Colleghe e gentili Colleghi, vi chiediamo scusa perchè i soliti facinorosi tentano di sospendere l’Assemblea, ma non cadremo nella trappola. Vi prego di fare silenzio. Io credo di poter risparmiare la mia relazione considerato il caldo e considerata l’affluenza dei Colleghi, credo di poter rinunciare alla mia relazione. Volevo unicamente rilevare la strumentalità palese degli emendamenti che sono stati rappresentati alla scorsa Assemblea. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Avvocato Testa, glielo dico per l’ultima volta: se lei vuole assumersi la responsabilità, di fronte a 600 Colleghi, sospendiamo l’Assemblea o la faccio accompagnare fuori dai commessi. Ci sono 603 persone che stanno aspettando che questa Assemblea si concluda, lei sta disturbando. Grazie. INTERVENTO (FUORI MICROFONO) Presidente, l’Assemblea è stata convocata anche per discutere ... CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI All’ordine del giorno c’è il mio intervento, dopo vediamo di cosa parliamo. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Il concetto che lui vuole parlare e chi grida di più ottiene il diritto di parlare, non mi sembra un concetto corretto, che lui si mette qui davanti e urla più degli altri, se tutti gli altri sono educati e aspettano, non è perchè lui urla di più, parla. Adesso concludiamo la relazione del Tesoriere e poi dopo, eventualmente, si valuterà. Io credo che i Colleghi desiderino votare, poi si vedrà. Grazie. CONSIGLIERE TESORIERE FRANCESCO GIANZI Grazie Avvocato Testa. Avete sentito dalla relazione dei Revisori dei Conti la strumentalità degli emendamenti presentati, che sono stati tutti bocciati dai nostri Revisori dei Conti. L’abnormità degli interventi, degli emendamenti, io voglio brevemente rappresentarvi perchè dico che sono strumentali. Perchè alcuni dei Consiglieri che oggi votano contro queste spese di rappresentanza del Consiglio non più tardi di una settimana fa hanno speso 400 euro per fare una trasferta a Bologna in un Congresso dove già erano presenti 3 Consiglieri, e hanno speso 85 euro per un pranzo, questa è la strumentalità degli emendamenti che vengono presentati. Le spese dell’Assemblea, sono enormemente lievitate perchè alcuni dei Consiglieri che hanno approvato quelle modifiche -e mi riferisco al voto elettronico e alla necessità di aumentare il numero degli scrutatori e di predisporre un impianto elettrico idoneo- alcuni dei Consiglieri che hanno votato quella modifica del voto elettronico oggi votano contro quelle spese, per questo dico che sono strumentali quegli emendamenti. Alcuni Consiglieri votano contro le spese deliberate dal precedente Consiglio all’unanimità, e mi riferisco in particolare alle spese necessarie per le Assemblee che si sono già tenute, quindi le spese del bilancio preventivo si riferiscono ad Assemblee che si sono già tenute e per le quali già sono state spese quelle somme. Qualcuno vi ha detto, qualcuno vi vorrebbe far credere che il Consiglio restituisce 25 euro a fronte di questi risparmi. Non è vero, ve lo vuole far credere chi già una 560 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 560 09/11/2010, 13.55 BILANCIO volta ha detto che avrebbe abolito l’IVA per gli avvocati, non so se ve lo ricordate, e ancora oggi paghiamo tutti l’IVA, e sono le stesse persone che vi avevano detto che non avremmo dovuto pagare il contributo del Consiglio Nazionale Forense, e quel contributo oggi vi viene richiesto. Non credo che il problema dell’Avvocatura sia risparmiare 25 euro dalla tassa di iscrizione, il problema degli avvocati è di essere rappresentati da un Consiglio forte che li rappresenti con dignità in tutte le sedi istituzionali. Un’ultimissima annotazione: questo Consiglio ha deciso di ridurre le spese, ma non in maniera fittizia e strumentale come viene proposto, questo Consiglio ha deliberato la chiusura di Via Valadier, che comporta una spesa annua di 250 mila euro, e questo è il nostro impegno per il biennio in corso, queste sono delle spese che realmente potremmo portare in detrazione all’esito del bilancio consuntivo. Per quanto riguarda le tre voci che trovano una sorta di accordo da parte dei Revisori dei Conti, voglio ricordare che si tratterebbe, in una ipotesi, della rilegatura dei libri, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma non potrebbe essere in grado, secondo chi ha presentato l’emendamento, di spendere 5.000,00 euro per rilegare i libri, questa è la spesa che si chiede di emendare, dovremmo essere, come qualcuno ha ricordato, il Consiglio dell’Ordine più importante d’Italia e d’Europa e non permetterci di rilegare i libri per una spesa di 5.000,00 euro. Per quanto riguarda la seconda, cioè la stampa delle Riviste, chi era presente alla scorsa Assemblea saprà e si ricorderà che è iniziata la relazione con l’impegno da parte di questo Consiglio di ridurre quelle spese. Infatti la stampa di “Temi Romana” e di “Foro Romano” avevamo già previsto che sarebbe stata inviata via mail a chi ne avesse fatto richiesta oppure in cartaceo a chi avesse preferito il cartaceo. Questo avrebbe comunque comportato questa spesa, ma che a oggi non possiamo consentire di ridurre in quanto non esiste ancora una delibera che ci può impegnare alla riduzione o a non stampare queste prestigiose Riviste. Per quanto riguarda l’ultimo degli emendamenti che ha trovato parere favorevole nel Collegio dei Revisori dei Conti, mi permetto di dire che è una vergogna, si pretende di annullare una Cerimonia importantissima, la più importante del Consiglio, e cioè quella che premia con una medaglia d’oro tutti gli avvocati che hanno compiuto 50, 60 e 70 anni di professione, voglio solo dire che sarebbe una vergogna non fare più questa manifestazione che è il fiore all’occhiello del Consiglio dell’Ordine, dove si ricordano gli avvocati che hanno prestato per anni servizio nell’Avvocatura romana. Io credo che si possa passare al voto. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Il problema è semplicemente uno, se voi volete che io apra anche un dibattito e siamo qui fino a mezzanotte, io mi rendo conto, qui siamo per votare un bilancio preventivo, pur essendo un appassionato di calcio non è che possiamo fare Roma-Lazio, sicuramente dico una cosa: adesso noi abbiamo ... se io adesso do la parola a una persona ce ne sono altre 100 che vogliono parlare, quindi io devo rispettare tutti i colleghi che lo hanno chiesto, non è che chi strilla di più ha la possibilità di parlare. (intervento fuopri microfono incomprensibile) ... dalle spese per le Assemblee, lo aveva detto il segretario prima. INTERVENTO (FUORI MICROFONO) Vorrei fare una proposta: siccome le operazioni di voto dureranno parecchio, pertanto io proporrei di nominare i 4 scrutatori, portare fuori le urne e mentre i colleghi votano FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 561 561 09/11/2010, 13.55 BILANCIO discutere ... PRESIDENTE ANTONIO CONTE Scusami, l’abbiamo già fatto, abbiamo già deciso di mettere le urne fuori ... Io più semplicemente ... possiamo chiedere direttamente, le urne sono fuori, già lo avevamo detto organizzativamente, quindi non ripetiamo cose già dette perdiamo solo tempo. Adesso si tratta semplicemente di decidere se possiamo andare direttamente al voto e chiudere o ... altrimenti aprire un dibattito. Chiedo scusa, credo sia utile anche nell’interesse dello svolgimento regolare del voto, che si passi immediatamente al voto come ha detto il Segretario, successivamente chi vorrà fare delle contestazioni le potrà fare. Lascio la parola al Segretario. CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA I 4 scrutatori che si vogliono proporre? Muratori, Scalise ... PRESIDENTE ANTONIO CONTE Prendiamo 5 scrutatori così acceleriamo ... Adesso procediamo, lo dico, ovviamente, per quelli che sono al piano di sopra ... CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA Prego i commessi di portare fuori il tavolino con le tre urne, i colleghi al centro si possono accomodare. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Procediamo con il voto, vi prego di accedere. CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA Per la registrazione fonografica gli scrutatori sono l’avvocato Leopoldo Muratori, l’avvocato Maria Grazia Gentile, l’avvocato Scalise, l’avvocato Roberto Meola, l’avvocato Luigi Mannucci, l’avvocato Filippo Manca, sono 6 scrutatori. CONSIGLIERE CERE’ Deve verbalizzare che non ci fa discutere ... PRESIDENTE ANTONIO CONTE Consigliere Cerè sta gridando da sola. CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA Ringrazio i colleghi per un voto ordinato, quando le operazioni di voto saranno finite faremo lo scrutinio in Aula. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Ringrazio anzitutto tutti i colleghi per essere stati presenti, vi chiedo scusa per 562 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 562 09/11/2010, 13.55 BILANCIO l’organizzazione, le operazioni di voto seguiranno l’iter che vi diranno i commessi, chi vuole rimanere per lo spoglio ovviamente può rimanere. Grazie. INTERVENTO (FUORI MICROFONO) Perchè questo clima di scontro per forza, impedire di parlare in un’Assemblea porta allo scontro per forza, se tu mi impedisci di parlare, e neanche metti in votazione la possibilità di parlare ... fai un abuso. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Io non faccio nessun abuso. INTERVENTO (FUORI MICROFONO) Non mi permetti di parlare nella mia Assemblea. PRESIDENTE ANTONIO CONTE C’è gente che vuole votare. CONSIGLIERE CERE’ Segretario Murra hai verbalizzato? INTERVENTO (FUORI MICROFONO) Colleghi siamo stati invitati per discutere. CONSIGLIERE CERE’ Vogliamo discutere. PRESIDENTE CONTE Scusate la votazione si esprime inserendo ovviamente il foglietto. *** (interruzione per la votazione) *** CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA Previo ringraziamento ai Colleghi che si sono prestati a questa operazione di verifica dei votanti, e quindi agli scrutatori, sia i sei nominati sia quelli che poi si sono aggiunti con buona volontà, do la notizia che risultano aver votato 510 colleghi, con la certezza che una scheda, almeno una perchè l’ho vista io, la troveremo di colore diverso nell’altra urna, ma questo è un problema soltanto di inserimento, e con la precisazione che tre colleghi risulterebbero aver votato sull’elenco che tenevo io e contestualmente sull’elenco della Collega. Potrebbe essersi verificato nel tumulto di quelle operazioni che qualcuno di noi FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 563 563 09/11/2010, 13.55 BILANCIO abbia messo la crocetta erroneamente, come potrebbe verificarsi il caso, lo dico fin d’ora a scanso di equivoci, a urne chiuse, che potremmo anche trovare qualche scheda in più, nel senso che io all’inizio ho visto gente che votava e scappava senza darci il nome, quindi teniamolo in conto questo, poi ognuno trae le conseguenze ... perchè in quel momento, nel momento in cui allestivamo l’altro seggio ho visto colleghi “io ho votato e me ne vado”. A questo punto se il Presidente è d’accordo potremmo dichiarare chiusa ufficialmente l’operazione di espressione del voto, prego i colleghi gentiluomini di far sparire eventuali foglietti, schede verde, bianche o rosse che ancora dovessero girare, che magari uno se l’è tenuta, a quel punto direi in posti separati ... gli elenchi appuntati perchè oramai, gli elenchi sono questi, i due che io consegno nel fascicolo al funzionario della Segreteria, Lanzidei. A questo punto direi di mettere un’urna dal lato dove stanno Graziani, Voltaggio Vannucci, un’urna nel lato dove stanno in questo momento Vaglio, Mazzoni eccetera, e gli scrutatori nominati, cioè Scalise, il collega Mannucci, Gentile, quelli ufficiali possono procedere allo spoglio, sempre se siamo tutti d’accordo, i rossi da una parte e i ... Intanto mettiamola lì l’urna, proprio separiamola fisicamente. Se volete ne possiamo fare una per volta. Si procede, questo ai fini della verbalizzazione, apriamo una per volta. Si apre l’urna contenente le schede bianche. Viene rinvenuta vuota, quindi nessun astenuto. Ovviamente una delle due di bianche. La seconda, viene aperta la seconda urna contenente le schede bianche, e vengono rinvenute due schede bianche, quindi complessivamente ci sono stati due astenuti. Le teniamo noi perchè vengono acquisite agli atti. La verbalizzazione è questa, è registrata, è fonoregistrata, si apre una delle due urne contenenti le schede rosse, siete voi gli scrutatori, procedete come meglio credete, l’importante che poi alla fine me le date che io provvedo a siglarle. Nella prima urna contenente le schede rosse sono state rinvenute n. 86 schede rosse. Il Consigliere Segretario ha provveduto a firmare tutte le schede rosse, anche le due bianche, il totale delle schede rosse è 178, si può procedere ad aprire la prima urna contenente le schede verdi, ricordando che sul mio tavolo ce ne è una verde, inserita per errore nell’altra, che prego lo scrutatore adesso di aggiungere, di far vedere gli altri scrutatori che viene aggiunta al gruppo di quelle precedenti All’esito dell’apertura della prima urna vengono rinvenute schede verdi per un totale di numero 129, che io procedo adesso a sottoscrivere, nel frattempo si può procedere all’apertura della seconda urna. Nell’apertura della seconda urna gli scrutatori rinvengono all’interno per errore inserite tre schede rosse, che quindi si vanno ad aggiungere a quelle già scrutinate, il totale delle rosse quindi diventa 181, le tre schede rosse vengono sottoscritte dal Segretario e inserite nella busta che contiene già le altre schede scrutinate e che viene sigillata. Si dà atto che gli scrutatori hanno rinvenuto nell’urna contenente le schede verdi un’ulteriore scheda rossa, che il segretario provvede a siglare e a inserire nella busta che era già sigillata ma che viene riaperta, ne viene formata un’altra, e il numero delle schede rosse si incrementa e diventa di 182 totali. Il totale delle schede verdi rinvenute sulla seconda urna, 220, il totale è 349. Ricordo il numero delle schede rosse che era 182, più le 2 bianche, il totale è 533, si è verificato quindi praticamente quello che prevedevamo, che prevedevo io stesso per aver visto le 564 14_bilancio_ok.pmd FORO ROMANO 3-4/2010 564 09/11/2010, 13.55 BILANCIO operazioni di voto, 510 registrati votanti, alla fine abbiamo rinvenuto 533 schede, quindi 23 schede in più di colleghi che hanno votato ma non hanno dato il nome, ma la differenza è modesta. Quindi penso che il Presidente possa proclamare l’esito del voto. PRESIDENTE ANTONIO CONTE Non ripeto i numeri perchè li ha già evidenziati il Consigliere Segretario, ringrazio gli scrutatori che sono stati così disponibili spontaneamente (sono stati quasi obbligati) e, soprattutto, chiedo scusa, siamo rimasti in pochi, per la disorganizzazione logistica, ma purtroppo, ripeto, l’Aula è questa. Vi ringrazio. Dichiaro approvato il bilancio preventivo così come presentato dal Consiglio il 13 di maggio. Dichiaro comunque chiusa l’Assemblea e poi cominciamo Consiglio perchè avremmo tante cose da fare. Grazie a tutti coloro i quali sono rimasti. CONSIGLIERE SEGRETARIO RODOLFO MURRA Grazie, e grazie ai Revisori dei Conti. I lavori hanno termine alle ore 17.35. Il Consigliere Segretario Avv. Rodolfo Murra Il Presidente Avv. Antonio Conte FORO ROMANO 3-4/2010 14_bilancio_ok.pmd 565 565 09/11/2010, 13.55 AGGIORNAMENTO ALBO NUOVE ISCRIZIONI – MAGGIO 2010 ALBO ORDINARIO ARTESE Rosalinda (Termoli 24.12.1967) Via Piero Foscari, 70 tel. 06.88792075 23.07.1999 BONFANTI Beatrice (La Spezia 11.09.1979) Via Duilio, 7 tel. 06.32650201 20.05.2010 CALAROTA Salvatore (Rossano 20.07.1980) Via G. Filangieri, 4 tel. 06.32507967 13.05.2010 CALDERINI Alessia (Roma 04.12.1973) Via Catone, 29 tel. 06.39738175 27.05.2010 CECCHI Riccardo (Roma 01.03.1976) Via Fabio Massimo, 33 tel. 06.3241856 20.05.2010 CENCI Luciana (Roma 20.01.1963) Via Alessandro d’Aste, 18 tel. 06.5622994 13.05.2010 COLANGELO Margherita (Roma 10.07.1979) Viale Leonardo da Vinci, 421 27.05.2010 D’AIUTO Federico (Napoli 11.04.1973) Viale Giulio Cesare, 21-23 tel. 06.3759151 18.01.2000 DAMIANO Giulia (Cosenza 20.11.1978) Via Andrea Doria, 48 tel. 06.90282989 D’AMORE Luca (Roma 18.03.1978) Via Cosseria, 2 tel. 06.32600261 DE CICCO Dario (Maddaloni 02.02.1979) Via Giovanni Nicotera, 29 tel. 06.3218996 DELEDDA Maria Grazia (Cuneo 16.10.1951) Via Matteo Bartoli, 302 tel. 06.50511501 26.05.1977 DI CESARE Marco (Napoli 01.06.1975) Via Altavilla Irpina, 38 tel. 06.25209697 18.01.2005 DI SIMONE Andrea (Ascoli Piceno 02.02.1974) Via Salaria, 195 tel. 06.96843237 15.03.2005 DI VILIO Lucia (Caserta 27.10.1981) Via Val Favara, 112 tel. 3286154521 FELLI Fabiana (Roma 01.12.1971) Via Alessandro d’Aste, 18 tel. 06.5622994 21.01.1999 FIORAVANTI Laura (Heilbronn N. 20.05.1980) Via Ugo Balzani, 25 tel. 3935801539 27.05.2010 FIORONI Alberto (Roma 29.08.1977) Via Gradoli, 62 tel. 3492103287 21.11.2008 566 15_albi_ok.pmd 6.05.2010 27.05.2010 6.05.2010 6.05.2010 FORO ROMANO 3-4/2010 566 09/11/2010, 13.57 AGGIORNAMENTO ALBO FONDI Stefano (Marino 11.01.1979) Via Dei Gracchi, 39 tel. 3473389873 13.01.2010 GALIOTO Giorgia (Gela 15.02.1980) Via G.g. Belli, 60 tel. 06.32651411 16.02.2009 GALLI Gaia (Fabriano 28.06.1977) Via Ugo De Carolis, 74 tel. 06.35454565 18.12.2006 GALLUCCI Daniela (Roma 29.11.1966) P.zza S. Lorenzo in Lucina, 4 tel. 06.6878600 13.05.2010 GRANGIOTTI Alessandro (Brescia 29.02.1976) Via Taranto, 9 tel. 06.98260965 3.10.2005 GUERRI Anna Maria (Roma 04.12.1966) Viale Giulio Cesare, 118 tel. 06.3701208 1.12.1999 LO GIUDICE Adriana (Catania 01.10.1975) Via Capocci, 3 tel. 06.4825378 6.02.2007 MONGILLO Vincenzo (S. Maria Capua Vetere 09.09.1974) Via Vincenzo Brunacci, 19 21.01.2004 MORABITO DE LUCA Pierantonio (Napoli 14.07.1976) Via Bocca di Leone, 78 tel. 06.6976341 16.09.2003 MORANTE Davide (Scansano 16.03.1945) Via Crescenzio, 97 tel. 06.68307481 4.04.1973 MOSCA Carlo (Gragnano 21.05.1943) Via Vallemaio, 13 10.12.1973 MUSCO Ilaria (Palermo 23.05.1978) Via di San Sebastianello, 9 tel. 06.69667000 13.05.2010 NAPOLITANO Gabriella (Napoli 26.01.1977) Via Vellemaio, 13 16.01.2008 NAZZINI Renato (Napoli 19.02.1974) Via Edoardo Jenner, 119 tel. 06.45432645 30.11.1999 PERRI Samantha Gioia (Roma 02.10.1972) Via Sistina, 23 tel. 06.42015852 27.05.2010 PIAZZA Fabio (Palermo 22.09.1981) Via Venti Settembre, 5 tel. 06.9318271 27.05.2010 PIETROLUCCI Manuela (Roma 15.09.1959) Via dei Gracchi, 128 tel. 06.3242838 RICCIUTI Annalisa (Roma 26.04.1982) Corso Vittorio Emanuele II, 294 tel. 3356588729 13.05.2010 RUBECHINI Patrizio (Roma 29.06.1978) Via Pianoro, 46 tel. 06.52373410 27.05.2010 6.05.2010 567 FORO ROMANO 3-4/2010 15_albi_ok.pmd 567 09/11/2010, 13.57 AGGIORNAMENTO ALBO SALAMONE Rosaria (Aragona 24.01.1971) Via di Donna Olimpia, 166 tel. 06.5373117 17.04.2008 SAUDELLA Andrea (Roma 27.09.1975) Viale Cortina d’Ampezzo, 204 tel. 06.3014347 27.05.2010 TSYBINA Marina (Mosca 22.07.1978) Corso di Francia, 197 tel. 06.45421984 3.11.2009 VERRINA Gianluca (Cosenza 06.05.1972) Via Tuscolana, 1390 tel. 06.7477505 13.05.2010 ELENCO SPECIALE LORENZOTTI Fabrizio (Camerino 07.03.1947) Professori Universitari 20.05.2010 Via Magna Grecia, 128 - tel. 06.704513371 ELENCO SPECIALE AVVOCATI STABILITI AI SENSI DELL’ART. 96 D.LGS 2.2.2001 ARCURI Pietro (Milano 16.02.1981) Via Nicastro, 11 tel. 06.77206391 27.05.2010 CANESTRARI Alessandro (Roma 04.05.1963) Via Ugo De Carolis, 74 tel. 06.35454565 D’ELIA Maurizio (Salerno 28.04.1978) Via Bergamo, 32 tel. 06.85300237 20.05.2010 DURANTI Marco (Firenze 11.08.1978) Viale Regina Margherita, 239 tel. 3483727883 27.05.2010 FABBRUCCI Luca (Massa Marittima 07.01.1978) Via del Corso, 117 tel. 06.64770053 20.05.2010 LAI Camilla (Parma 20.03.1975) Via Cicerone, 28 20.05.2010 VERRICO Alessandro (Cagliari 25.07.1975) Via Eleonora d’Arborea, 30 tel. 0773.480893 20.05.2010 VIGNOLI Thomas (Siena 23.01.1974) Via G. Ferrari, 4 tel. 06.32110172 27.05.2010 VIVALDI Veronica (Pistoia 17.09.1979) Viale Carso, 63 tel. 06.37517258 27.05.2010 6.05.2010 PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO CAPPALONGA Mario (Vipiteno 19.01.1959) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001 CARLI Carlo (Roma 14.02.1956) da E.N.I. ORLANDO Emmanuel (Charleroi 02.12.1975) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001 568 15_albi_ok.pmd 17.05.2007 17.01.2008 17.05.2007 FORO ROMANO 3-4/2010 568 09/11/2010, 13.57 AGGIORNAMENTO ALBO PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE IACOVONE Adriana (Roma 21.12.1974) a A.t.a.c. S.p.a. 25.03.2004 CANCELLAZIONI PER DECESSO COLABUCCI Mario (Segni 17.09.1922) dec. 15.02.2010 D’ERCOLE Maurizio (Roma 14.03.1944) dec. 01.02.2009 FONTECEDRO Fausto (Roma 17.02.1948) dec. 22.02.2010 GIALLOMBARDO Armando (Palermo 30.01.1920) dec. 24.05.2010 GRADILONE Giulio (Roma 25.05.1926)dec. 06.05.2010 MANCA Giovanni (Genova 21.07.1924) dec. 14.06.2009 PENNICA Umberto Maria (Roma 23.02.1948) dec. 11.08.2009 RICCHIUTO Carlo (Napoli 05.05.1931) dec. 08.05.2010 06.05.2010 06.05.2010 13.05.2010 27.05.2010 13.05.2010 27.05.2010 20.05.2010 13.05.2010 CANCELLAZIONI A DOMANDA ANTICO Stefania (Melito Porto Salvo 21.02.1974) CAMPONESCHI Paolo (Roma 18.02.1965) CAMPONI Cristiano (Roma 14.04.1973) CATENA Natalia (Anagni 26.09.1974) CELLI Aldo (Mantova 16.10.1924) CIRCO Gianfranco (Catania 04.08.1977) DOLCETTI Giuseppe (Castellammare Stabia 28.02.1981) FIORI Marina (Roma 12.07.1970) FRACASSA Laura (Civitavecchia 04.03.1978) GERLI Massimiliano (Roma 28.08.1969) LA COGNATA Daniele (Ragusa 18.09.1973) LA GRECA Sebastiano Vittorio (Roma 28.10.1937) LA ROCCA Sergio (Potenza 06.06.1968) MASTROIANNI Francesca (Roma 10.07.1964) MEDICI Francesca (Salerno 03.04.1978) PIERMARINI Simone (Ascoli Piceno 27.04.1973) RICCI Alberto (Roma 22.11.1977) ROSSI Alessandra (Roma 28.03.1970) TRALDI Andrea (Roma 08.03.1948) VINCELLI Maria (Campobasso 09.05.1955) VONA Alessandra (Roma 06.01.1973) 13.05.2010 06.05.2010 13.05.2010 06.05.2010 06.05.2010 20.05.2010 13.05.2010 20.05.2010 13.05.2010 13.05.2010 06.05.2010 06.05.2010 27.05.2010 27.05.2010 06.05.2010 20.05.2010 27.05.2010 27.05.2010 27.05.2010 20.05.2010 27.05.2010 CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO ALESSANDRINI Francesca Romana (Marcellina 28.07.1975) trasf. Tivoli CARUSO Anastasia Maria (Catania 14.03.1968) trasf. Velletri DE SANTIS Alessandro (Roma 07.07.1969) trasf. Camerino GRIO Maurizio (Roma 24.08.1958) trasf. Velletri GUAGNANO Alessandra (Mottola 22.07.1980) trasf. Taranto MARINELLI Vincenza Marina (Roma 10.02.1967) trasf. Torino MARTINELLI Antonio Alberto (Taranto 18.08.1965) trasf. Taranto MASTROGIOVANNI Silvia (Marino 09.07.1974) trasf. Velletri NAZZARELLI Nadia (Roma 08.10.1970) trasf. Camerino PACE Pierluigi (Roma 24.06.1973) trasf. Torino SANSONNA Giuseppe (Roma 27.09.1955) trasf. Velletri 569 FORO ROMANO 3-4/2010 15_albi_ok.pmd 569 06.05.2010 06.05.2010 13.05.2010 13.05.2010 06.05.2010 13.05.2010 06.05.2010 27.05.2010 13.05.2010 13.05.2010 27.05.2010 09/11/2010, 13.57 AGGIORNAMENTO ALBO NUOVE ISCRIZIONI – GIUGNO 2010 ALBO ORDINARIO AMILCARE Sara (Castrovillari 26.04.1981) Via dei Casali Santovetti, 50 tel. 06.39712621 24.06.2010 ARAGONA Marina (Roma 10.08.1978) Via Cossignano, 3 tel. 06.88522819 24.06.2010 BASTIANELLI Tiziana (Roma 09.08.1974) Corso Vittorio Emanuele II, 184 tel. 06.96038100 24.06.2010 CALIGIURI Patrizio (Roma 14.10.1978) Viale delle Milizie, 1 tel. 06.3224099 3.06.2010 CALZOLAI Federico (Roma 18.10.1976) Viale G. Mazzini, 13 tel. 06.3236727 24.06.2010 COLANTONI Mauro (Anagni 12.01.1974) Via Bocca di Leone, 78 tel. 06.6976341 DAL CANTO Pierluca (Roma 24.05.1974) Via Eianina, 21 tel. 06.79787295 17.06.2010 DE GASPERIS Ilaria (Roma 16.03.1976) Via Umberto Biancamano, 31 tel. 06.70476878 28.10.2004 ELA OYANA Alessandro (Roma 22.07.1975) Piazza Barberini, 12 tel. 06.4871829 10.06.2010 FERRARO Saverina (Catanzaro 01.10.1981) Via Giuseppe Chiarelli, 6 tel. 0963.353461 3.06.2010 GALLUCCI Claudia (Roma 21.06.1983) Via Seneca, 16 tel. 06.35341801 3.06.2010 GIANNATTASIO Chiara (San Giovanni a Piro 13.02.1972) Via Costantino Morin, 45 tel. 06.37500510 17.06.2010 LANZIERI Chiara (Roma 29.09.1976) Largo Brancaccio, 63 tel. 06.4872714 10.06.2010 LATORRE Giovanni (Bari 26.05.1973) Via Paganini, 1 tel. 06.3728233 3.06.2010 MAGNANI AVANZINI Gianluca (Roma 15.11.1979) Via Fasana, 16 tel. 06.6384831 10.06.2010 MANODORI SAGREDO Francesca (Roma 24.02.1975) Via Adriano Mari, 53 tel. 06.87137030 17.06.2010 MARINO Alfredo (Crotone 21.09.1967) Via Perugia, 26 tel. 06.9388293 17.06.2010 PASCUCCI Cristiana (Chiaravalle 29.06.1976) Piazza S.Paolo alla Regola, 34 tel. 06.64760591 10.06.2010 570 15_albi_ok.pmd 2.12.2003 FORO ROMANO 3-4/2010 570 09/11/2010, 13.57 AGGIORNAMENTO ALBO PELLEGRINI Raffaella (Roma 05.03.1975) Via A. Bafile, 5 tel. 06.37516697 10.06.2010 RONDINI Daniele (Roma 14.02.1974) Via del Fontanile Anagnino, 52 tel. 06.7900095 10.06.2010 RUSCICA Anna (Catanzaro 23.04.1979) Via Albalonga, 70 17.06.2010 RUSSO Filippo Mattia (Caltanissetta 11.04.1981) Via Boncompagni, 93 tel. 06.4740036 SCELZI Paola (Policoro 07.04.1973) Via Filippo Corridoni, 23 tel. 06.37517433 17.06.2010 SOTIRA Teresa (Locri 22.12.1971) Viale delle Milizie, 34 tel. 06.37513234 19.09.2001 STOJA Patrick (Cosenza 01.09.1974) Via Lombardia, 14 tel. 06.89717424 22.05.2002 URBANO Giuseppe (Cosenza 27.06.1981) Piazza di Monte Citorio, 115 tel. 06.695331 3.06.2010 ZACCO Marta (Sapri 22.04.1982) Via Ciampi, 17 3.06.2010 4.11.2008 ELENCO SPECIALE ADINOLFI Lorenzo (Roma 01.06.1978) Sace S.p.a. Piazza Poli, 37/42 - tel. 06.6736246 3.06.2010 DI GREGORIO Gloria (Viterbo 09.07.1968) Asl Rm/d 31.07.1996 Via Casal Bernocchi, Snc - tel. 3351591318 TRICARICO Laura Rosaria (Alessandria 03.11.1979) Sace S.p.a. Piazza Poli, 37/42 - tel. 06.6736859 3.06.2010 ELENCO SPECIALE AVVOCATI STABILITI AI SENSI DELL’ART. 96 D.LGS 2.2.2001 ANZILOTTI Antonio Bellisario (Ostuni 23.06.1964) Via Sardegna, 55 tel. 06.62298551 17.06.2010 ARNESE Nicola (Bari 27.02.1973) Via G. Ferrari, 4 tel. 06.32110172 10.06.2010 BARBARESCO Enrico (Roma 11.02.1977) Via F. Valesio, 1 tel. 06.78349274 17.06.2010 BORRANI Marco (Roma 18.02.1969) Via Alessandro VII, 86 tel. 06.45503453 10.06.2010 DE ROSA Gianluca (Albenga 09.10.1978) Via Niccolo’ l’Alunno, 5 tel. 06.916502603 571 FORO ROMANO 3-4/2010 15_albi_ok.pmd 571 3.06.2010 09/11/2010, 13.57 AGGIORNAMENTO ALBO ERRICO Giuseppe (Roma 24.07.1982) Viale dei Salesiani, 4 tel. 06.71585475 17.06.2010 FICORELLA Giuseppina (Palestrina 06.09.1976) Via Carlo Della Rocca, 57 tel. 06.2412021 17.06.2010 GIUNTINI Giovanni (Perugia 13.05.1978) Via Cesare Massini, 69 tel. 06.62288373 GOTTARDELLI Sebastiano (Isola della Scala 03.10.1980) Via Suvereto, 250 tel. 06.8813544 24.06.2010 GRECO Alberto (Milano 07.11.1980) Via Morlupo, 15 tel. 06.3339343 3.06.2010 LANZA Maria (Terranova di Pollino 04.06.19 Viale Pasteur, 49 tel. 06.32090012 24.06.2010 MARINI Giulio (Ascoli Piceno 12.01.1973) Viale Gorgia di Leontini, 330 tel. 06.5053624 24.06.2010 MASSANO Luca (Torino 26.09.1975) Via Emilio de’ Cavalieri, 11 tel. 06.85301786 3.06.2010 MEAZZI Andrea (Milano 06.10.1980) Piazza Sabazio, 31 tel. 06.8543815 17.06.2010 PORCASI Daniele (Roma 03.06.1974) Via A. Cadlolo, 21 tel. 06.87903360 17.06.2010 SARTORIO Antonio (Oria 14.02.1971) Via Muzio Clementi, 18 tel. 06.62298551 SCERRATO Augusto (Alatri 12.09.1980) Via Panaro, 11 tel. 06.86217331 TAMPONI Tommaso Via Attilio Friggeri, 106 (Roma 15.05.1981) TRABALZA Nicola (Foligno 27.09.1974) Via S. Girolamo Emiliani, 19 tel. 06.5826928 3.06.2010 3.06.2010 17.06.2010 3.06.2010 tel. 06.35346922 17.06.2010 CANCELLAZIONI PER DECESSO COCOZZA Gino (Roma 04.08.1935) dec. 16.06.2010 COLOMBARI Fulvio (Ischia Di Castro 16.01.1919) dec. 26.05.2007 CORREALE Giulio (Nocera Inferiore 16.05.1932) dec. 31.03.2010 CRETA Aldo (Roma 29.07.1933) dec. 08.05.2010 DI ROCCO Maria Gabriella (Roma 13.07.1943) dec. 04.01.2008 MARTINI Leone (Roma 15.02.1919) dec. 14,06,2010 24.06.2010 17.06.2010 24.06.2010 03.06.2010 17.06.2010 24.06.2010 CANCELLAZIONI A DOMANDA AMBROSINI Marco (Roma 13.10.1960) ANDREINI Angela (Roma 08.11.1951) BESSANT Anna Alexandra (Littlehampton 13.12.1970) 572 15_albi_ok.pmd 24.06.2010 10.06.2010 24.06.2010 FORO ROMANO 3-4/2010 572 09/11/2010, 13.57 AGGIORNAMENTO ALBO BRUZZONE Alberto (Messina 08.06.1971) CAIAZZO Giulio (Castellammare Stabia 05.10.1923) CIANI Maria (Manfredonia 24.02.1971) COLONNELLO Roberto (Roma 21.10.1979) D’ALESSANDRO Maria Cristina (Roma 27.10.1951) D’AMICO Susanna (Roma 01.01.1976) DE VITO Enrico (Roma 03.02.1979) DEL BUFALO Pietro (Roma 02.01.1976) FANELLI ZUGARO Paola (Roma 13.04.1948) FORGIONE Massimo (Roma 08.12.1950) FULIO BRAGONI Andrea (Roma 04.06.1979) GIASI Valentina (Matera 24.06.1979) GICCA PALLI Stelio (Roma 29.10.1946) MARULLO Maria (Messina 14.11.1948) NAPOLITANO Giuseppe (Umbriatico 08.01.1940) PAPALIA Maria (Messina 13.09.1972) PASCA Fernanda Antonia (Nardo’ 13.04.1960) POLLICITA Giuseppa (Catania 28.07.1920) ROBERTO Elodia (Roma 24.01.1952) RODRIGUEZ Pia Maria (Roma 01.01.1952) TITOMANLIO Loredana (Benevento 08.07.1961) VAIRA Michela (Vieste 11.06.1977) VALCHERA Pierandrea (Roma 15.07.1978) VIGORITA Nicoletta (Roma 28.04.1969) 24.06.2010 10.06.2010 17.06.2010 03.06.2010 10.06.2010 10.06.2010 03.06.2010 03.06.2010 03.06.2010 10.06.2010 24.06.2010 03.06.2010 17.06.2010 10.06.2010 17.06.2010 10.06.2010 17.06.2010 24.06.2010 03.06.2010 17.06.2010 10.06.2010 03.06.2010 24.06.2010 10.06.2010 CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO BROCCOLI Giuseppe (Roma 25.02.1968) trasf. Milano FYRIGOS Alessandro (Roma 27.08.1973) trasf. Viterbo GALLETTI Margherita (Pietrasanta 16.10.1979) Ttrasf. Milano SGARRINO Fabio Massimo (Policoro 05.12.1977) trasf. Macerata 17.06.2010 03.06.2010 10.06.2010 24.06.2010 NUOVE ISCRIZIONI – LUGLIO 2010 ALBO ORDINARIO ALTERA Annamaria (Roma 23.11.1981) Via della Giuliana, 58 tel. 3281320415 2.02.2010 BALDI Francesco (Rieti 27.01.1977) Via Fucino, 6 tel. 06.85305584 13.02.2009 BATTISTELLI Barbara (Roma 19.07.1970) Via Cecilio Stazio, 21 tel. 06.35496641 30.01.1999 BENIGNETTI Marina (Roma 28.09.1960) Via Achille Mauri, 14/c tel. 06.3386470 1.07.2010 BERTUCCELLI Claudio (Roma 04.08.1955) Viale G. Mazzini, 114/a tel. 06.3725422 29.07.2010 BETTONI Alessandra (Roma 11.11.1968) Via Dardanelli, 37 tel. 06.37517971 13.02.1997 BRUFANI Osvaldo (Assisi 23.09.1915) Via Marco Besso, 11 tel. 3385627870 30.08.1948 573 FORO ROMANO 3-4/2010 15_albi_ok.pmd 573 09/11/2010, 13.57 AGGIORNAMENTO ALBO CARACCIOLO Maria Cristina (Reggio Calabria 30.07.1978) Via Marianna Dionigi, 57 tel. 06.36010433 CARPANI Christian Federico (Lecco 19.10.1976) Via Monte Zebio, 28 tel. 06.3225826 6.04.2006 CARRANO Francesca (Taurianova 25.09.1975) Viale Eritrea, 20 tel. 3496724389 1.07.2010 CAVALLI Marta (Rieti 15.03.1981) Circonvallazione Clodia, 163 tel. 06.3720524 CHIUDIONI Marco (Roma 21.10.1969) Via Dei Traghetti, 129 tel. 06.5612274 8.07.2010 D’ALBERTI Marco (Roma 10.08.1948) Via G. Mercalli, 13 tel. 06.8091811 1.07.2010 DE FILIPPIS Paola (Campi Salentina 28.07.1976) Via Taro, 35 tel. 06.8530691 22.07.2010 DE PETRILLO ROMANELLI Giovanna (Roma 21.07.1968) Via Elvia Recina, 6 tel. 06.70453747 25.11.1999 DI PIETRO Antonio (Montenero Di Bisaccia 02.10.1 Via Emilio Faa’ di Bruno, 4 tel. 06.3723102 25.03.1997 DI TOMASO Enrico (Finale Ligure 20.02.1981) Via G.B. De Rossi, 30 tel. 06.45206220 22.07.2010 D’OSTUNI Ludovica (Lecce 28.08.1973) Via Oslavia, 30 tel. 06.37517266 15.11.2000 ELEFANTE Fabio (Salerno 26.03.1974) Piazza Euclide, 47 tel. 3398601694 22.07.2010 FERMARIELLO Carla Consuelo (Roma 26.11.1975) Viale Liegi, 7 tel. 06.45495531 8.07.2010 FERRIGNI Valentina (Bari 09.04.1976) Vicolo di Sant’Agata, 15 tel. 06.5899599 20.02.2004 FIORE Tiziana (Catanzaro 23.08.1976) Via Raffaele Calzini, 14 tel. 3927920179 5.02.2008 FIORITO Antonio (Benevento 28.03.1960) Via di Porta Castello, 25 tel. 06.45503739 1.07.2010 GARGANO Claudia (Castel Di Sangro 28.04.1981) Via Arezzo, 29 tel. 3492556820 15.07.2010 GREGORIO Maria Sofia (Roma 06.08.1977) Via Corinna, 66 tel. 3492548743 22.07.2010 GRIMALDI Alessandro (Roma 27.04.1981) Piazza Antonio Baldini, 41 tel. 06.8272867 29.07.2010 574 15_albi_ok.pmd 29.07.2010 23.12.2009 FORO ROMANO 3-4/2010 574 09/11/2010, 13.57 AGGIORNAMENTO ALBO LIBERATI Paolo (Camerino 09.07.1975) Via Valadier, 39 tel. 06.3221082 10.12.2002 LILLO Rossana (Taranto 07.06.1978) Via Flaminia, 109 tel. 06.3611677 22.07.2010 LODIA Giuseppe (Cerignola 12.11.1974) Via A. Bolognetti, 11 tel. 3331905271 28.04.2008 MARRUCCELLI Rossella (Caserta 28.05.1977) Via Ajaccio, 14 tel. 06.3224262 29.07.2010 MASSIMO Livia (Roma 14.11.1981) Via A. Riboty, 28 tel. 06.39730795 1.07.2010 NICOLO’ Andrea (Roma 21.12.1972) Via A. Riboty, 23 tel. 06.39744869 29.07.2010 OTTONI Maria Stefania (Fabriano 13.05.1976) Via Ugo De Carolis, 74 tel. 06.35454565 12.01.2004 PALATUCCI Pierfrancesco (Napoli 07.07.1964) Via P. Leonardi Cattolica, 3 tel. 06.39724170 PAU Maria Silvia (Roma 07.11.1979) Via Lucrino, 41 tel. 06.86215593 29.07.2010 RANA Nicola (Minervino Murge 01.02.1934) Via R. Giovagnoli, 25/b tel. 06.5891307 10.03.1977 SABATINO Aniello (Gragnano 21.11.1975) Via delle Quattro Fontane, 10 tel. 06.42012618 25.01.2005 SAGGESE Patrizia (Taranto 17.03.1969) Via Vittorio Veneto, 146/3 tel. 06.42020905 4.11.2002 SCIALOIA Gian Luigi (Napoli 15.05.1976) Via Val di Chienzi, 30 8.07.2010 TORREGROSSA Carla (San Cataldo 14.12.1978) Corso Vittorio Emanuele II,294 tel. 06.68135603 6.03.2008 TURCHIANO Angela (Foggia 29.08.1979) Via Damaso Cerquetti, 34 tel. 06.5599236 4.03.1997 17.01.2009 ELENCO SPECIALE AMATUCCI Alessandra (Avellino 27.02.1972) Rai Way S.p.a. Via Teulada, 66 - tel. 06.36863019 BIANCO Giancarlo (Roma 07.01.1971) Finmeccanica S.p.a. Piazza Monte Grappa, 4 - tel. 06.32473364 CALABRESI Paolo Augusto (Sezze 27.05.1969) Finmeccanica S.p.a. 22.07.2010 Piazza Monte Grappa, 4 - tel. 06.32473444 575 3.03.2005 575 FORO ROMANO 3-4/2010 15_albi_ok.pmd 14.04.2000 09/11/2010, 13.57 AGGIORNAMENTO ALBO NARDONE Claudio (Roma 29.10.1966) Camera Dei Deputati 15.03.1995 P.zza in Campo Marzio, 42 - tel. 06.67604691 RAVI’ Alessia (Roma 18.08.1971) Azienda Sanitaria Locale Rm/c Via Primo Carnera, 1 - tel. 06.51004774 29.07.2010 ELENCO SPECIALE AVVOCATI STABILITI AI SENSI DELL’ART. 96 D.LGS 2.2.2001 BECCACECI Libero (Roma 27.12.1981) Via Antonio Vivaldi, 15 tel. 06.86202998 15.07.2010 BERNARDINI Nicoletta (Roma 05.04.1975) Via del Tritone, 102 tel. 06.42012084 29.07.2010 BISCONTI Antonio (Monteroni 13.08.1962) Viale dell’Universita’, 11 tel. 06.4441061 BRODOLONI Duilio (Foligno 07.12.1942) Via Crescenzio, 20 tel. 06.6892469 CAPUANO Luca (Roma 28.11.1977) Viale Delle Milizie, 22 tel. 06.3200137 1.07.2010 CERVINO Teresa (Chiaromonte 05.06.1977) Via Emanuele Gianturco, 11 tel. 06.3210968 8.07.2010 COLETTI Emanuele (Voghiera 23.06.1961) Viale Liegi, 16 tel. 06.8841325 22.07.2010 DE FILIPPI Emanuela (Carpi 08.10.1977) Via F.S. Nitti, 11 tel. 06.36381000 29.07.2010 FISCHER Antje Elisabeth (Dresden 06.02.1973) Piazza dell’Orologio, 7 tel. 06.42011868 1.07.2010 GELLI Christian (Prato 30.09.1976) Via Faleria, 20 tel. 06.7009900 8.07.2010 GINALDI Carlo Lanfranco Silvio (Milano 03.10.1978) Via Leone IV, 38 tel. 02.48707337 29.07.2010 GRAUSO Giuseppe (Roma 04.01.1985) Viale Regina Margherita, 290 tel. 3200862114 29.07.2010 GRAUSO Maria Pasqualina (Roma 20.11.1983) Viale Regina Margherita, 290 tel. 3286930265 29.07.2010 GULLIA Francesco (Assisi 02.04.1980) Via Asiago, 2 tel. 06.3725127 29.07.2010 IACOLINA Luca (Roma 27.06.1978) Via Isola del Giglio, 3 tel. 06.54218049 15.07.2010 MANOLITSAKI Evangelia (Roma 17.04.1979) Via Cicerone, 49 tel. 06.3207318 15.07.2010 576 15_albi_ok.pmd 8.07.2010 15.07.2010 FORO ROMANO 3-4/2010 576 09/11/2010, 13.57 AGGIORNAMENTO ALBO MARRAS Claudia (Oristano 26.03.1980) Via Giacomo Giri, 3 tel. 3477520845 22.07.2010 MICHELETTI Cesare (Lucca 11.03.1975) Via F. Valesio, 1 tel. 06.78349274 22.07.2010 MINARDO Mariacristina (Modica 21.05.1982) Lungotevere dei Mellini, 44 tel. 3208385663 8.07.2010 MUSACCHIA Tiziana Caterina (Montelepre 20.01.1962) Lungotevere delle Navi, 30 tel. 06.3201828 29.07.2010 NAVARRA Antonio (Palermo 13.07.1973) Via del Corso, 117 tel. 06.64770053 OTTONI Ermete (Fabriano 24.05.1981) Via Ugo De Carolis, 74 tel. 06.35454565 PAOLETTI Francesco (Firenze 13.03.1976) Via Morlupo, 15 tel. 06.3330343 8.07.2010 PESI Lara (Pescia 01.01.1974) Via A. del Peschiera, 160 tel. 06.3200736 8.07.2010 PUGA VILLARINO Eloy (Carballino 07.10.1966) Via Machiavelli, 25 tel. 06.77590616 15.07.2010 REINA Maurizio (Roma 28.04.1978) Corso Vittorio Emanuele II, 142 tel. 06.68801390 29.07.2010 ROBERTI Giulio (Lucca 28.03.1974) Via A. Bertoloni, 1/e tel. 06.8076611 22.07.2010 ROCCHETTI Giordano (Civitavecchia 14.07.1977) Via Otranto, 47 tel. 06.37512328 15.07.2010 ROMAGNOLI Laura (Milano 13.02.1979) Via Leone IV, 38 tel. 06.4384628 8.07.2010 SCALISE Fabio (Prato 21.04.1975) Via degli Scipioni, 8 tel. 06.39730877 8.07.2010 SIMONOT Chiara (Genova 18.10.1980) Via G. de Vecchi Pieralice, 44 tel. 06.45503453 SOLDI Tommaso (Firenze 26.08.1977) Via degli Scipioni, 8 tel. 06.64521769 VANNUCCI Stefano (Roma 17.05.1971) Via Collina, 24 tel. 06.4883493 29.07.2010 VIDEIRA LOPES Joao (Mangualde 25.02.1978) Via Giovanni Barraco, 2 tel. 06.82003568 29.07.2010 8.07.2010 29.07.2010 8.07.2010 577 FORO ROMANO 3-4/2010 15_albi_ok.pmd 577 29.07.2010 09/11/2010, 13.57 AGGIORNAMENTO ALBO PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO CAPRODOSSI Carlo (Roma 19.10.1947) da Banca Nazionale Lavoro MERICO Stefano (Roma 15.02.1974) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001 ROMANI Luca (Teramo 25.05.1974) da Sezione Speciale D.lgs. 96/2001 VILLANI Roberto (Torino 06.08.1946) da Ater Comune di Roma 7.03.1974 5.07.2007 5.07.2007 22.06.1972 PASSAGGI DALL’ALBO ORDINARIO ALL’ELENCO SPECIALE CARTA Mario (Napoli 30.01.1966) a Professori Universitari PITZURRA Lucia (Taranto 22.04.1969) a Acea S.p.a. SCARCHILLO Gianluca (Sezze 17.05.1973) a Professori Universitari 11.01.1996 26.09.1996 9.03.2006 VARIAZIONI ELENCO SPECIALE MAGGIORE Enrico (Roma 09.05.1970) da Asl RM/C a Avvocatura Comune di Roma 30.12.1999 CANCELLAZIONI PER DECESSO CERRUTI Guido (Roma 23.02.1944) dec. 06.07.2010 FAZZALARI Elio (Napoli 01.01.1925) dec. 01.07.2010 PIERSANTI Maurizio (Roma 31.05.1948) dec. 19.06.2010 RICCIO Enzo (Cinisi 03.06.1943) dec. 02.07.2010 08.07.2010 08.07.2010 22.07.2010 08.07.2010 CANCELLAZIONI A DOMANDA AVARELLI Walter (Roma 17.02.1976) BELICCHI Raffaele (Roma 18.06.1978) CAMPIONI Celestino (Roma 28.10.1972) CIANFARRA Stefania (Lama dei Peligni 16.02.1974) CIUFFETTI Carla (Roma 31.03.1962) CORVARO Cinzia (Roma 12.11.1975) D’ATTI Paolo (Roma 14.06.1974) DE SANTIS Antonella (Tivoli 09.07.1967) DE SANTIS Flaviano (Civitella S. Paolo 18.11.1930) DEL SOLE Vanessa (Viterbo 08.08.1972) DI GIAMBATTISTA Alberto (Rodi 20.09.1947) FANILE Antonina (Vibo Valentia 04.06.1949) FIGUS Massimo (Cagliari 05.12.1973) FUSCA Michelina (Vibo Valentia 24.09.1973) GARBERINI Rita (Marcellina 26.12.1926) MAZZUCA Fernando (Udine 11.09.1949) MONTENOVESI Gian Domenico (Roma 05.04.1939) MULA Alberto (Taranto 04.02.1977) NICOSIA Riccardo (Carbonia 25.11.1980) NOTARANTONIO Angela (Roma 22.07.1964) OLIVIERI Eros (Bari 13.08.1948) PETRONE Giovanni (Salerno 01.01.1942) PETRONZI Alessandro (Roma 12.09.1980) PIRAINO Valentina (Roma 01.06.1980) PIZZOLI Alessandro (Roma 22.09.1967) POLICICCHIO Domenico (Catanzaro 21.06.1974) PONTE Raffaele Luca (Bergamo 11.05.1971) ROSSI Letizia (Avellino 18.08.1976) 15.07.2010 578 15_albi_ok.pmd 08.07.2010 08.07.2010 01.07.2010 15.07.2010 08.07.2010 01.07.2010 15.07.2010 22.07.2010 01.07.2010 01.07.2010 29.07.2010 15.07.2010 22.07.2010 22.07.2010 08.07.2010 15.07.2010 08.07.2010 29.07.2010 01.07.2010 22.07.2010 15.07.2010 08.07.2010 22.07.2010 01.07.2010 08.07.2010 01.07.2010 22.07.2010 FORO ROMANO 3-4/2010 578 09/11/2010, 13.57 AGGIORNAMENTO ALBO SCICLI Rosario (Valguarnera 04.07.1928) TALONE Elisabetta (Roma 21.09.1956) VALLORANI Claudio (Roma 19.03.1969) VITALE Ruggero (Portici 02.02.1934) 29.07.2010 01.07.2010 15.07.2010 08.07.2010 CANCELLAZIONI PER TRASFERIMENTO CAPPA Lorenzo (L’Aquila 09.09.1980) trasf. L’Aquila DE SANTIS Francesca (Roma 10.09.1976) trasf. Civitavecchia DIONISI Vincenzo (Bolsena 09.06.1964) trasf. Viterbo REBONATO Lucia (Pontecorvo 19.03.1976) trasf. Milano TOMA Roberta (Napoli 11.05.1964) trasf. Perugia VIGLIANO Franco (Livorno 29.01.1956) trasf. Milano VILLA Eugenio (Roma 13.09.1956) trasf. Civitavecchia 15.07.2010 08.07.2010 29.07.2010 01.07.2010 01.07.2010 29.07.2010 08.07.2010 NUOVE ISCRIZIONI – AGOSTO 2010 ALBO ORDINARIO ANGELO Maurizio (Roma 18.12.1940) Via Pietro Borsieri, 12 tel. 06.37511241 CARIATI Rosa Damiana (Longobucco 31.03.1971) Piazza Istria, 20 tel. 3476355210 IARUSSI Chiara (Castel di Sangro 15.12.1981) Via Venti Settembre, 1 tel. 06.474831 INTRECCIALAGLI Danilo (Grottaferrata 28.05.1948) Via Montello, 30 tel. 06.9459424 SILVESTRI Serena (Pisa 03.03.1978) Via Lago di Lesina, 35 tel. 06.86328700 4.08.2010 16.01.2002 4.08.2010 10.06.1976 4.08.2010 PASSAGGI DALL’ELENCO SPECIALE ALL’ALBO ORDINARIO SCOGNAMIGLIO Giuliana (Napoli 19.06.1957) da Professori Universitari 04.08.2010 CANCELLAZIONI A DOMANDA ANTONICA Maria Concetta (Galatina 18.08.1975) BALA Rozemaria (Shijak 16.06.1981) DI NICOLA Simona (Pescara 17.10.1975) FILIPPELLI Serafina (Rossano 29.01.1978) 04.08.2010 04.08.2010 04.08.2010 04.08.2010 579 FORO ROMANO 3-4/2010 15_albi_ok.pmd 579 09/11/2010, 13.57