processi cognitivi

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processi cognitivi
Sommario:
comportamentismo
Psicologia sovietica
il cognitivismo
Le neuroscienze cognitive
Scuole di psicologia del ‘900
Gestalt (Germania)
Psicoanalisi (Austria)
Comportamentismo (USA)
Scuola storico-culturale (Unione Sovietica)
FENOMENOLOGIA E PSICOLOGIA DELLA GESTALT
Teoria della Forma
Wertheimer 1912 “Studi sperimentali sulla visione del movimento”
- Il tutto è più della somma delle parti…
anti-elementismo e critica allo
Strutturalismo
- La Gestalt è l’organizzazione (lett.
Forma) degli elementi del campo
percettivo, tale strutturazione fa sì
che i singoli elementi acquisiscano
caratteristiche nuove…
Leggi della gestalt
Esperienza passata
Vicinanza
Somiglianza
Destino comune
Figura-sfondo
Chiusura percettiva
Sto alla finestra e vedo una casa, alberi e
cielo. Da un punto di vista teorico si potrebbe
dire che ci sono 327 gradi di chiarezza e toni
di colore. Ma vedo “327”? No. Vedo il cielo, la
casa e gli alberi. (Wertheimer, 1923)
Mancata corrispondenza fra mondo o realtà fisica e
realtà fenomenica (ciò di cui noi facciamo esperienza).
La realtà fenomenica: “La nostra mente “dà una
struttura, una forma”(Gestalt) alla realtà esterna,
organizza gli stimoli provenienti dal mondo esterno.
Tale organizzazione segue leggi peculiari ed è
indipendente dalla stimolazione. Atteggiamento
fenomenologico: studio di quanto avviene nel mondo
fenomenico dell’individuo, in ciò che gli appare e di cui
fa esperienza immediata.
Koehler “L’intelligenza delle scimmie antropoidi”
Anche gli animali hanno un comportamento intelligente:
L’insieme dei processi messi in atto per conseguire un fine
mediante l’uso di strumenti
Insight (visione improvvisa)
Pensiero produttivo: processo creativo, conoscenze
nuove
Riconoscimento istantaneo di una soluzione
il Comportamentismo
John Broadus Watson
(1878-1958)
Burrhus Frederic Skinner
(1904-1990)
Comportamentismo
2 importanti fasi:
Comportamentismo classico (1913-anni 30):
WATSON
Neocomportamentismo (anni 30-anni 50): HULL,
GUTHRIE, SKINNER, TOLMAN
Studi sull’apprendimento
IL CONDIZIONAMENTO OPERANTE
(Skinner 1938)
L’apprendimento è il risultato del condizionamento mediante
rinforzo di una risposta selezionata tra le tante possibili in
un dato contesto.
Un topo affamato, introdotto nella Skinner-box, durante
l’attività esplorativa preme casualmente una leva.
La pressione fa emettere una pallina di cibo (rinforzo) e ciò
succederà ogni volta che il ratto preme la leva.
Si è così instaurato un condizionamento operante.
Watson scrisse: «Datemi una dozzina di bambini sani e farò di ognuno
uno specialista a piacere, un avvocato, un medico, ecc. a prescindere tal
suo talento, dalle sue inclinazioni, tendenze, capacità, vocazioni e
razza».
Condizionamento del piccolo Albert…
La speranza del comportamentismo di costruire una nuova umanità
mediante le procedure di condizionamento faceva intravedere un mondo
utopico che alcuni accettavano e altri giudicavano utopistico.
Pubblicato da Skinner nel 1948
Romanzo utopistico del comportamentismo americano
Comunità retta da norme e principi scientifici e dal controllo
sociale attuato mediante il condizionamento operante.
Dalla nascita i bambini sono condizionati a divenire intelligenti,
socievoli e democratici attraverso la somministrazione di
rinforzi positivi
Sintesi comportamentismo
Comportamento come unità di analisi
Modello “stimolo-risposta”
mente come “black box”
Rifiuto della coscienza come oggetto
Rifiuto della introspezione
Ambientalismo radicale
Apprendimento e condizionamento
Comportamentismo: la crisi
Studi di Tolman, precursore del
cognitivismo
Non solo stimoli -> risposta ma
Variabili intervenienti
-> mappa cognitiva
-> apprendimento latente
Apprendimento non è dato da
associazione S-R ma da formazioni di
strutture interne
Comportamentismo: la crisi
Superamento del comportamentismo rigido con
l’introduzione delle “variabili intervenienti”(Hull e
Tolman) e del concetto di “scopo”
V. intervenienti:corrispondono ai processi interni che
non sono direttamente osservabili MA che possono
essere inferiti dal comportamento manifesto.
-Permettono di spiegare la varietà delle risposte
rispetto a condizioni di stimolazione identiche.
-Esempi: le pulsioni (“drive”) (es. la fame) e i processi
cognitivi come le “mappe o schemi cognitivi”che
guidano il comportamento.
Clark Hull
FAME?
S
STIMOLO
O
V.I
PULSIONE
(DRIVE)
Riduzione della tensione di una
pulsione per mettere in atto un
comportamento
Apprendimento si sviluppa in
funzione dell’azione di una
R
RISPOSTA
Comportamentismo: la crisi, anni’60
Apprendimento: unico processo studiato
Linguaggio spiegato con i meccanismi del
condizionamento operante
(1957 Verbal Behavior di Skinner)
Leggi dell’apprendimento per spiegare le
Emozioni e la patologia
Si diffuse la “terapia del comportamento”
La psicologia sovietica
Orientamento teorico sviluppatosi in Russia
Anni’20
Teoria storico-culturale
Rivoluzione del 1917 ebbe una profonda influenza sulla
cultura e sulla scienza; principi del marxismo
Progetto di costruire una nuova società e un nuovo
uomo la cui personalità e comportamento fossero
orientati a principi di egualianza e cooperazione.
Istituto di psicologia di Mosca
A.  Leont’ev
L. Vygotskij
A. Lurija
La teoria storico-culturale - Vygotskij
Sviluppo cognitivo
Psicologia dei bambini disabili
Psicologia dell’arte
Considerato il “Mozart della psicologia”
Importanza dell’interazione mente umana e contesto
Sociale
La coscienza è è la modalità con la quale l’uomo
modifica il proprio comportamento, interviene
attivamente nell’interazione con gli altri
Opposizione al comportamentismo
La teoria storico-culturale - Vygotskij
I processi psichici superiori si sviluppano in
relazione all’ambiente sociale e culturale
L’uomo è guidato da rappresentazioni coscienti che
si modificano continuamene in funzione del contesto
sociale in cui vive
Si serve dello “stimolo-mezzo”, strumenti per
interagire con l’ambiente
Linguaggio: strumento cognitivo
“Area di sviluppo prossimo” in psicopedagogia
Apprendimento precede lo sviluppo
Linguaggio come strumento interno di organizzazione
e pianificazione del pensiero (Pensiero e Linguaggio)
Si possono distinguere 2 livelli di analisi dei processi psichici:
-> studio limitato all’osservazione del comportamento (esterno)
es. attività motorie, neurovegetative e verbali
->>> L’indagine si estende ai processi “interni” che generano
tali attività comportamentali
Processi cognitivi e dinamici
COGNITIVISMO
La mente non viene più concepita come sistema chiuso
in cui entrano stimoli ed escono risposte ma come un
sistema attivo che agisce sugli stimoli esterni, li seleziona
e li elabora
Ispiratori e precursori
- Crisi interna al Neocomportamentismo
-  Sviluppo di informatica, cibernetica, teoria
dell’Informazione
-  Scuola di Wurzburg: studi sul pensiero come
processo dinamico dal problema verso una
soluzione, strategie di soluzione più che
contenuti (Oswald Kulpe); formazione dei concetti
(Narziss Act - 1921)
- Vygotskij e Piaget (sviluppo del pensiero nel
bambini e pensiero e linguaggio – anni’20-’30)
- Studio della memoria come processo di
organizzazione attiva del materiale (Bartlett –
“Remembering”, 1932)– memoria come
ricostruzione
Nascita del cognitivismo
1956
MIT di Boston un simposio
George Miller -> memoria a breve termine
“The magic number 7 (±2)”
Newell e Simon -> modello “General Problem Solving”
Noam Chomsky -> teoria del linguaggio
Indagine interdisciplinare
Cibernetica, filosofia, neuroscienze, linguistica
Prospettiva cognitivistica
Nascita del cognitivismo
Anni ‘60 -70
Cognitive Psychology di Ulrich Neisser
Principi fondamentali:
La psicologia studia le strutture e le funzioni del sistema
nervoso
I processi mentali operano in modo attivo sull’ambiente,
filtrando
L’informazione esterna e producendo risposte in funzione della
propria conoscenza
Modelli mentali che guidano il comportamento attraverso una
rappresentazione interna, mentale, del mondo esterno
Nella mente avviene una elaborazione dell’informazione
Il Cognitivismo ed il ritorno della mente
„I processi cognitivi esistono. Pertanto la ragione
fondamentale per studiarli non è diversa dalla ragione per
studiare qualunque altra cosa. Tutto quel che sappiamo
della realtà è stato mediato non solo dagli organi di senso,
ma da sistemi complessi che interpretano continuamente
l‘informazione fornita dai sensi“ (1967).
Ulric Neisser
(1928)
È a questo tipo di elaborazione interna che ci riferiamo
quando parliamo di pensiero o processi mentali. Questi
eventi interni non sono direttamente osservabili, ma
devono essere inferiti. Tuttavia, si tratta di inferenze
possibili. Pertanto, la struttura della mente e dei processi
mentali può essere oggetto a pieno titolo della moderna
psicologia scientifica.
Lo scopo della psicologia cognitiva è di comprendere
come la mente nella sua globalità elabori informazione
produca conoscenza e progetti piani d’azione
Sviluppo dell’informatica…
L’emergere del paradigma
dell’Information Processing
Presupposto centrale è la
simulazione del modo di trattare
i dati messo in atto dal cervello
umano:
- Acquisizione
- Processing
- Immagazzinamento
- Recupero
Alla fine degli anni 70 quasi tutti gli psicologi cognitivi concordarono
sul fatto che il paradigma dell’elaborazione dell’informazioni fosse il
modo migliore per studiare l’attività cognitiva unama.
1. 
L’uomo è un essere autonomo e dotato di intenzionalità
2. 
L’uomo è elaboratore di informazioni e di significati
3. 
La mente, attraverso la quale interagisce con l’ambiente, è un
sistema di elaborazione e un processo a capacità limitata
4. 
I processi cognitivi hanno meccanismi di feedback e controllo
Molte di queste idee derivano dal concetto che l’attività cognitiva
umana è simile al funzionamento di un calcolatore.
L’elaborazione dell’informazione avviene secondo una sequenza
di stadi, elaborazione seriale.
Per i comportamentisti la mente era inaccessibile alla ricerca
sperimentale: era una scatola nera (black box), luogo di entrata
(input) e di uscita (output) delle risposte.
I modelli cognitivisti riempirono la scatola nera con un numero di
di scatole indicate come stadi specifici di determinate operazioni
cognitive (percezione, attenzione, memoria…)
Psicologia cognitiva
Comprensione delle modalità con cui la mente elabora informazioni, come
le informazioni che provengono dal mondo esterno sono acquisite, come vi
diamo senso e come le usiamo.
Lo studio dei processi cognitivi consente di descrivere e di comprendere
scientificamente il funzionamento della mente
Stadi di elaborazione dell’informazione
input
percezione
Apprendimento
memoria
recupero
pensiero
output
Flusso dell’elaborazione dell’informazione
Principi teorici - cognitivismo
HIP: Human information processing
La mente è un sistema attivo che agisce sugli stimoli
esterni, li seleziona, li filtra, li elabora, e adotta
strategie e schemi propri per produrre le risposte.
Sistema di autoregolazione
Plans and the structure of behavior (1960)
Miller, Galanter and Pribman
Unità TOTE
TEST-OPERAT-TEST-EXIT
Concetto di retroazione o feedback
TEST
OPERATE
EXIT
Principi teorici - cognitivismo
HIP: Human information processing
La mente:
è un elaboratore di informazioni
lavora secondo una sequenza finita di stadi
ciascun stadio corrisponde a specifiche operazioni
cognitive
Il primo modello HIP e il primo diagramma di flusso è quello
proposto da Broadbent in
“Perception and Communication”(1958).
Primo diagramma di flusso
Broadbent
Modello di
Atkinson e
Shiffrin
(1968)
Memoria
sensoriale
Reiterazione
Memoria
a breve termine
Attenzione
Perdita informazione
per decadimento o
interferenza
Memoria
a lungo termine
Codifica
ATTENZIONE
RICEZIONE
PERCEZIONE
percetto
MEMORIA
MEMORIA
breve termine
Working
memory
lungo termine
Linguaggio
output
Parola
immagine
Azione
Principi teorici - cognitivismo
Dibattito sul Linguaggio
Skinner versus Chomsky
1957: Verbal behavior: apprendimento della lingua in
termini di relazioni stimolo-risposta e meccanismi
di rinforzo
Recensione del libro da parte di Noam Chomsky
(Syntactic structures)
Il bambino è dotato fin dalla nascita di un sistema di
acquisizione del linguaggio
Processi mentali universali
Posizione innatista
Fondamenti biologici e cerebrali
Metodi- cognitivismo
Resoconti verbali (verbal reports)
Es. soluzione di proplemi, ragionamento
Questionari auto-valutativi (self reports)
Tecnica più utilizzata: tempi di reazione
Donders: studiare le operazioni mentali implicate
nell’esecuzione di un compito variando la complessità
del compito stesso e registrando i tempi di risposta
ai vari livelli di complessità
CRONOMETRIA MENTALE
Tempo impiegato da ciascun stadio di elaborazione
mentale
Nascita del cognitivismo
Si studiano i processi cognitivi:
Percezione, memoria, attenzione, linguaggio, pensiero
Metacognizione
Complesso di idee e credenze che ogni individuo
Sviluppa nel corso della propria vita intorno ai propri
processi cognitivi.
Processi emozionali e motivazionali
personalità
Oggetti di studio
I processi mentali:
Broadbent -> ATTENZIONE
Miller -> MEMORIA A BREVE TERMINE
(magico numero 7±2)
Sperling -> MEMORIA ICONICA
Atkinson – Shiffrin -> STADI DI MEMORIA
Craik – Lockart -> LIVELLI DI ELABORAZIONE
(superficiale e profondo)
Shepard – Metzler -> ROTAZIONE MENTALE
Principi concettuali della Psicologia Cognitiva
Il nostro modo di percepire e agire nel mondo non è diretto,
ma percezioni, pensieri ed azioni dipendono piuttosto da
trasformazioni o elaborazioni interne.
L’elaborazione delle informazioni dipende da Rappresentazioni mentali
le rappresentazioni mentali sono soggette a trasformazioni
la Psicologia Cognitiva ha per oggetto d’indagine il modo in cui
manipoliamo le rappresentazioni mentali
IL COGNITIVISMO
Caratteristiche
- Approccio multidisciplinare: psicologia sperimentale, cibernetica e
teoria dell’informazione, linguistica, neurofisiologia, neuropsicologia,
ecc.
- Interesse per i processi cognitivi (percezione, attenzione, memoria,
pensiero, linguaggio…= Black box)
- Metafora di mente come calcolatore: Human Information
Processing (HIP)
Diversi stadi di elaborazione = processi cognitivi
Input -> elaborazione -> output
(diagrammi di flusso)
Stadio dopo stadio = ELABORAZIONE SERIALE
Primo modello di HIP = Donald A. Broadbent “Perception and
comunication” (attenzione) – 1958
Critiche al cognitivismo
Neisser(1976)
Mancanza di validità ecologica
Artificiosità dei modelli: Micromodelli e microprocessi
Mancanza di attenzione al peso dei fattori sociali e
culturali sulla cognizione
Preferenza per le variabili facilmente
“manipolabili”rispetto a quelle ecologicamente
rilevanti
La scienza cognitiva
Idee chiave, esposte da H. Gardner in “The mind’s new
science”(1985):
Oggetto di ricerca: un livello di analisi, quello delle
rappresentazioni mentali (come i processi mentali organizzano
e producono conoscenza)
Il modello di riferimento è il calcolatore (Intelligenza artificiale).
Il metodo preferito è quello della simulazione
I processi cognitivi sono studiati al di fuori del contesto
storico-culturale in cui sono inseriti e della personalità in cui
sono integrati
Dagli anni ’80 ad oggi: LA SCIENZA COGNITIVA
Nascita di modelli computazionali connessionisti (reti neurali) per
simulare processi cognitivi: ELABORAZIONE IN PARALLELO (o
elaborazione a cascata= Rumelhart & McClelland, 1986)
Simulazione di rete di neuroni : il
processo è distribuito nella rete….
Connessionismo vs. Modularità
(Fodor, 1983)
Moduli funzionalmente indipendenti
Le neuroscienze
Scoprire quali sono i processi
neuronali su cui si fondano il
comportamento e la mente
Come la mente lavora
e come il cervello rende
possibile il lavoro della
mente
Le neuroscienze cognitive
Verso la fine degli anni ‘70 in un taxi di New York Miller e Gazzaniga in
viaggio verso un simposio coniarono il termine
Neuroscienze cognitive
-Sviluppi nelle neuroscienze (scoperta di specializzazione funzionale
dei neuroni, di specializzazione emisferica, di macrosistemi di
modulazione dell’attività cerebrale, ecc.)
e sviluppo di tecniche invasive (registrazione intracellulare) e non
invasive (Potenziali evocati, PET, fMRI) di studio del sistema nervoso
hanno consentito una più stretta connessione tra la psicologia
cognitiva e le neuroscienze
Modelli neuro-cognitivi: gerarchia di elaborazione = livello
molecolare, neuronale, sistemico, funzionale. I processi psicologici
costituiscono il livello più alto ed “emergono” dai processi di tipo
elementare
LIVELLO FUNZIONALE
COGNITIVO
PROPRIETA’
EMERGENTI
LIVELLO SISTEMICO
(aggregati cellulari)
LIVELLO CELLULARE
LIVELLO MOLECOLARE
Evoluzione della psicologia
Risonanza magnetica funzionale
Stimolazione magnetica transcranica
Potenziali evento-correlati
Immagini dalla mente…

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