Giugno - Associazione Vecchia Alassio

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Giugno - Associazione Vecchia Alassio
ANNO XLIX - N. 6
Mercoledì 17 Giugno 2009
€ 2,00
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole (foto di Daniele Moreschi)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Effettivo € 22,00 - Socio Aderente € 19,00 - Socio Aderente estero € 24,00
ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37
E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it
1a FESTA DELLA COLLINA Alassio fra Musica
e Poesia 2009
“TORRE DI VEGLIASCO”
La sera del 28 maggio u.s. nel
Salone Parrocchiale S. Ambrogio (g.c.) affollata di un pubblico
attento e partecipe si è svolta la
diciannovesima edizione di
“Alassio tra musica e poesia”.
Ideata dall’AVA e dal prof.
Tommaso Schivo, che fino a due
Che Alassio non sia solo mare, spiaggia, locali e turismo, ma
anche collina e, soprattutto
Alassini e vita cittadina, è comunque la si voglia pensare,
una realtà, oggettiva.
In questi ultimi decenni, tuttavia, le politiche cittadine hanno
dimenticato ciò che consideravano solo un optional non redditizio, piuttosto che un valore
aggiunto, a favore dei consueti e
“sicuri” luoghi comuni.
Un paese senza un’anima, è come fare un regalo senza accompagnarlo con le migliori intenzioni:
non ha senso, manca l’essenza.
Da sinistra: A.V.A. - S.O.M.S. Moglio - Alpini - Bike - S.O.M.S. Solva Assessore Loretta Zavaroni - A.R.E.S. - C.A.I.
MOSTRE
Sala Carletti
ESPONGONO
dal 16 al 30 giugno
Francesco Murlo
•••
dal 1° al 10 luglio
Ettore Ghiringhelli
•••
dal 11 al 20 luglio
Claudio Cattaneo
(continua a pagina 2)
I numerosi partecipanti.
to inizio il nostro paese, ed è lì
che il gruppo ha voluto festeggiare l’inizio di un rapporto tra
tutti coloro che amano Alassio,
che lavorano per Alassio, che ci
abitano e che vogliono viverla,
davvero.
Tutti insieme, dai bambini ai
meno giovani, membri del gruppo, esponenti di altre associazioni, l’assessore Loretta Zavaroni, e… per non farsi mancare
proprio niente: non si può dire
che non ci fosse nemmeno un
cane! Anzi: ce n’erano ben 2!!
Con una bella merenda a base
di prodotti tipici alassini fatti da
Nell’anima di Alassio, però,
credono alcuni gruppi di volontariato, che si occupavano, singolarmente, di quella parte non
considerata turistica, e, quindi,
tralasciata: la COLLINA.
Da incontri tra i diversi gruppi, l’intenzione comune di voler
fare qualcosa per il proprio paese e per i suoi abitanti, e la disponibilità di ciascuno, ad operarsi, in prima persona, per quest’obbiettivo, li ha spinti a creare un nuovo gruppo unico, capace di contenerli tutti.
È così che nell’autunno del
2008 nasce: ALASSIO IN CORNICE composto da: ALASSIO BIKEALPINI-A.R.E.S.-C.A.I.-S.O.M.S.
Moglio- S.O.A.M.S. Solva, sotto
anni or sono l’ha anche magistralmente presentata, la manifestazione intende porsi come
un complemento dell’altra grande serata AVA, quella di “Ritruvammuse insemme”, che si
(continua a pagina 2)
La fine dello spettacolo.
(FOTO ROMANISIO)
A.V.A. - PRANZO SOCIALE
8 GIUGNO 2009
A dir poco… entusiasmante
per l’affluenza impensata per la
coralità dei numerosissimi Soci
intervenuti, domenica 7 giugno,
al ristorante “IL CASTELLO” della mitica Marilena e Famiglia.
Dopo la S. Messa celebrata da
Mons. De Canis (con le sue toccanti parole di augurio per
l’A.V.A.) tutti a tavola con la pre(continua a pagina 2)
continua a pag. 2
Il taglio della torta.
I bike.
l’egida dell’AVA, con il fine di
coordinare al meglio le energie
e gli interventi sulla collina, offrendo collaborazione agli Assessorati all’Ambiente e al
Volontariato.
Il 14 maggio 2009, il neo gruppo, in un incontro nella sede
dell’AVA, si presenta agli operatori economici e turistici della città, con la speranza di promuovere una feconda collaborazione, e rendere la collina
più accessibile e fruibile ad abitanti e a turisti, sempre più sensibili alle meraviglie del nostro
ambiente
Il 30 maggio 2009 si è svolta la
1° Festa della Collina – gambe
in spalle alla Torre di Vegliasco, pubblicizzata sia tramite
locandine che su siti e blog internet, tra cui anche Facebook.
A piedi o in bici, da Alassio,
Moglio e Solva, con la speranza
di far conoscere le varie mulattiere e i sentieri che percorrono
la collina, e, così, far apprezzare, sempre di più, le grandi bellezze del nostro paese.
La Torre di Vegliasco, è stata
scelta per il suo valore simbolico: è lì che, secondo la leggenda,
con Adelasia e Aleramo, ha avu-
ALASSIO ALLA FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO
Questo è lo stand allestito dallo Studio Gioberti presso la Fiera del Libro di Torino (11-14 maggio 2009) per il Comune
di Alassio – Assessorato Turismo e Cultura e Biblioteca civica, che anche quest’anno ha riscosso un lusinghiero successo. Nell’ambito della Fiera l’Assessorato ha organizzato tre eventi significativi: il Convegno “Il giornalismo in libreria – Nuove tendenze e nuovi protagonisti del mercato” coordinato da Giuliano Vigini, Editore, Saggista, Docente
universitario; la presentazione del libro “Carlo Levi ad Alassio: inventario delle carte”, a cura di Luca Beltrami
(Università di Genova); il conferimento allo storico inglese Donald Sassoon del Premio “Alassio Internazionale” 2009.
Angolo
di
Daniele La Corte
Nuove elezioni,
vecchi problemi
Il dado è tratto. Di fronte al risultato delle elezioni provinciali
l’emergente è Luca Villani. La
città ha riconfermato fiducia al
sindaco Marco Melgrati (ormai
con la strada spianata per la
Regione) ma gli ha anche fatto sapere che il giovane odontoiatra
potrebbe essere il candidato sindaco del centrodestra nella prossima tornata elettorale all’insegna del “patto d’acciaio” tra Pdl e
Lega Nord.
“Alassio più tua” si è, invece, disintegrata. Dopo la “Vespa” anche nella coalizione capitanata da
Giancarlo Garassino, la logica
partitica ha avuto il sopravvento
spaccando la coalizione con un
“rompete le righe” anticipato. La
corsa alle poltrone ha di nuovo
vinto. L’opposizione consiliare
alassina si è dissolta dando spazio al gioco assurdo della divisione che ha, così, lasciato campo libero alla riconferma di Melgrati
come tra i più votati della provincia. Villani è la sorpresa, è il voto
dato al giovane dalla faccia pulita
a prescindere dal suo recente credo leghista (prima era con
Casini). Però è in maggioranza e
condivide le scelte di chi governa,
tanto che potrebbe, per primo,
minare l’egemonia del popolo
della libertà nostrano, frenando
la compagine dei tanti sempre in
cerca di un posto al sole e della
raccomandazione all’insegna del
nepotismo più sfacciato. Ma alle
elezioni comunali mancano ancora due anni e il “delfino” di
Melgrati ha ancora molto tempo
per riflettere.
Il futuro è ancora tutto da scrivere. Ora, in attesa degli eventi,
dobbiamo, più che mai, rimanere
con i piedi per terra. Così, visto
quanto i cittadini amano chi governa, è bene ricordare loro che
sarebbe importante insistere sulle tante cose ancora da fare e da
non fare.
I grossi camion continuano indisturbati a distruggere le strade
collinari, con gravi danni per le infrastrutture. Primo dissesto: nel
cuore di Solva c’è un muro pericolante, a causa del passaggio dei
“bisonti”, sta per essere ripristinato a spese della collettività per
un costo di 135 mila euro (circa
260 milioni di vecchie lire).
Perché i lavori non vengono fatti
pagare alle imprese edili che hanno creato il dissesto? La spiaggia
è da “stato di calamità”, ma è logico pagare con soldi pubblici chi
ha trasformato gran parte
dell’arenile in area bar-ristorante? Senza spiaggia non si fa turismo, questo è vero, ma sulla sabbia, quando tornerà, non sarebbe
meglio riposizionarci solo cabine, sedie a sdraio e obrelloni? Poi
c’è l’arredo urbano e la segnaletica stradale da rispettare.
E ancora: è logico permettere a
un container di essere trasformato in agenzia immobiliare a lato
della più bella piazza di Alassio? È
elegante abbandonare detriti, per
settimane, in uno “scarrabile” a
due passi dal mare? È giusto permettere centinaia di discariche
abusive all’aperto sulla panoramica di San Bernardo, come su
quella per Vegliasco-Cavia?
Queste e tante altre domande
sono senza risposta da tempo.
Questa, però, è anche una delle
tante realtà che contraddistinguono Alassio. Come quella
dell’elettorato che mugugna, si
arrabbia e impreca, ma poi si
“tappa il naso” e vota...
2
«L’ALASSINO»
1a FESTA DELLA COLLINA (segue dalla prima pagina)
Alassini, focacce e torte, andati letteralmente a ruba, offerti da: Hotel
Aida – Ristorante Panama – Ristorante “Castello” della Madonna
delle Grazie – Hotel Corso – e con
un bel bicchiere di bibita, si è festeggiato il 1° traguardo del gruppo, la prima grande vittoria, che,
l’amare il proprio paese, e il lavorare tutti insieme per ottenere un
risultato, prima o poi, porta.
Grazie a tutti coloro che, in un modo o nell’altro, hanno partecipato!
Vi aspettiamo con lo stesso entusiasmo per la 2° Festa della
Collina!
N.d.R. L’AVA ricorda che alla riuscita di questo importante 1° traguardo del gruppo “Alassio in cornice” hanno contribuito l’assessore
all’ambiente Marco Salvo e l’assessore al volontariato Loretta Zavaroni, che con la determinazione e l’entusiasmo che la contraddistinguono, ha seguito dall’inizio sino alla
manifestazione finale tutte le tappe,
aiutandoci a superare quegli intoppi
burocratici che inevitabilmente accompagnano ogni iniziativa pubblico-privata.
Ciliegina sulla torta, ora “Torre
Adelasia” è visibile anche la notte,
grazie all’impianto d’illuminazione
realizzato dal Comune.
ALASSIO FRA MUSICA E POESIA (segue dalla prima pagina)
svolge nel periodo natalizio. Infatti
“Ritruvammuse” è unicamente dedicata al dialetto alassino, mentre la serata di maggio si apre
anche e soprattutto ai poeti locali
che scrivono in lingua italiana. Dopo
l’introduzione del presidente
dell’AVA Carlo Cavedini che ha illustrato le finalità dello spettacolo, ha
preso la parola il prof. Andrea Gallea
che ha condotto molto brillantemente la serata presentando i poeti e i
musicisti. E vogliamo incominciare
dai poeti, che citiamo in ordine d’entrata. Luciano Raita ha letto due poesie di Santino Bruno Pezzuolo, tratte
dal libro “Nostalgici versi di un vecchio prodiere”, già vincitore di un
premio nel Concorso “Autori per
l’Europa”. È seguita Marinella Reale,
una poetessa che riesce ad inserire
ed amalgamare il sentimento nelle
attente descrizioni naturali. Giuseppe Guarino poi ha presentato due
sue composizioni permeate di uno
scavo psicologico che vuole tendere
all’essenza delle cose. Ettore Ghiringhelli ha poi letto tre sue composizioni, contenute nel bellissimo volumetto “Bianchi Cavalli” poi presentato ufficialmente il 12 giugno. Ghiringhelli è un notissimo ed apprezzato pittore, che ha cercato anche di
coinvolgere molte persone nella passione della pittura con il suo attivo
insegnamento. Ora si presenta anche con le sue poesie da cui si vede
come l’arte possa essere totale,
quando l’artista, con pochi tratti di
pennello o di penna sappia svelare i
paesaggi interiori dell’anima. Dopo
la lettura di un brano poetico italiano
scritto dall’autore sudamericano
Miguel Viola (che non ha potuto presenziare alla manifestazione) è stata
la volta di Antonio Boscione, una delle voci più importanti e intriganti della poesia ad Alassio. Boscione ha
spiegato come il suo poetare in italiano sia in realtà un ritorno alle ori-
gini, perché aveva iniziato nella lingua nazionale ed è passato al dialetto
perché
appunto
a
“Ritruvammuse” non avrebbe avuto
altrimenti spazio. Nota del redattore:
E meno male che è stato obbligato a
scrivere poesia in dialetto, perché ha
lasciato, nel settore, segni indimenticabili. Ultimo poeta della serata il regista e l’organizzatore della stessa, il
nostro fertile commediografo e scrittore ufficiale dell’AVA, Gianni Croce,
il quale ha presentato due sue toccanti composizioni sul rapporto fra
la modernità e un’Alassio ideale che
forse non c’è più, ma che è rimasta
ben salda nel suo cuore. Infine Croce
ha letto una sua pregevole versione
dialettale della poesia “Via Fugassa”
di E. Ghiringhelli. La parte musicale
della serata è stata svolta molto egregiamente dal famoso duo di chitarre
Guido e Luciano Rizzo, i quali hanno
letteralmente incantato il pubblico
spaziando dalla musica classica alle
canzoni, alla musica di intrattenimento, dimostrando un’abilità che si
consolida con gli anni. Hanno anche
presentato una loro nuova canzone
intitolata “Il Muretto di Alassio” che
è un nuovo omaggio al monumento
alassino, e che dà il titolo ad un CD
uscito recentemente per opera dei
Fratelli Rizzo. Al termine della manifestazione il presidente Carlo Cavedini ha ringraziato i poeti e gli artisti partecipanti, oltre al parroco Don
De Canis, che gentilmente ha messo a
disposizione il salone e all’assessore
L. Zavarroni, sempre vicina all’Ava e
alle sue attività. Durante la serata sono state consegnate come premio le
bellissime riproduzioni di G. Giardini,
riproducenti la Torre di Adelasia, che
è stato l’obiettivo di un lavoro di pulizia e ripristino ambientale, organizzato dall’AVA e a cui hanno partecipato anche i gruppi CAI, SOMS Moglio e Solva, ARES e BIKE.
L.C.
PRANZO SOCIALE (segue dalla prima pagina)
senza sempre gradita del Presidente della Consulta Ligure, dott. Elmo
Bazzano e con la voglia di scambiarsi notizie, ricordi, affetto e simpatia.
A parte il “menù” pregiatissimo,
come sempre, ecco il “brindisi”
d’augurio con cui il dott. Bazzano
(un buon amico fedele di Alassio)
ha porto il suo ringraziamento ed il
saluto della Consulta, non esitando
ad esaltare l’A.V.A. fra le maggiori
Associazioni culturali e sociali liguri, sia per le molteplici attività svolte lungo il corso dell’anno e degli
anni, sia per la pubblicazione (co-
stante ormai da 49 anni) del mensile “L’ALASSINO”, sempre puntuale
e curato nella stesura e negli argomenti. Non ha mancato di sottolineare l’instancabile opera e della
nostra Associazione e in particolare del nostro Presidente al quale è
stata consegnata un’artistica pergamena.
Ha risposto il presidente Carlo
Cavedini che ha gradito gli elogi, dividendoli don l’intero Consiglio
Direttivo A.V.A. e con coloro che,
pur non appartenendo al Consiglio,
prestano costantemente la loro
opera, spesso preziosa, per la vita
dell’Associazione, per la stesura, la
composizione, la stessa spedizione
mensile del giornale.
Ha voluto altresì chiamare, per il
“taglio della torta A.V.A.” due dei superstiti Soci fondatori dell’A.V.A., ,
(Nello Aicardi e Tommaso Schivo)
ed ha avuto parole di simpatia e di
amicizia per le Società Consorelle di
Alassio, Moglio e Solva e per tutti coloro che cooperano con la nostra
Associazione nello svolgimento delle varie attività necessarie per sostenere e per difendere i problemi
più assillanti del paese.
Una grande festa chiassosa e insieme simpatica anche quest’anno,
un segno di caparbia volontà di di-
scutere e di dibattere i problemi più
gravi della nostra Comunità, al di là
e al di fuori di ogni particolare segno
politico, per guardare al fine preciso
di tenere desta l’attenzione degli
Alassini e di non demordere mai nella serrata volontà di servire fedelmente (e senza mai alcun interesse
personale) il bene ed il futuro della
nostra città. Nella conclusione della festa gli uomini hanno ricevuto
una bella stampa (La torre di Vegliasco) opera di Gianni Giardini. E il
“tocco” finale del Presidente, lieto
di poter offrire simpaticamente una
splendida rosa rossa a ciascuna delle numerose Signore intervenute!
t.s. per A.V.A.
Mercoledì 17 Giugno 2009
Alassio alla Fiera Internazionale
del Libro di Torino
Anche quest’anno si è svolto uno
degli eventi culturali più importanti d’Italia: la Fiera Internazionale del
Libro di Torino, arrivata alla sua
XXII edizione.
Con 307.650 visitatori, contro i
293.140 dello scorso anno, quest’edizione ha superato ogni precedente.
1.400 sono stati gli espositori;
2837 tra giornalisti, fotografi e operatori video presenti, provenienti
da tutta Europa, America del nord,
medio oriente e Australia.
Ad oggi sono stati realizzati 1.078
articoli e servizi giornalistici; decine le ore di diretta trasmesse tra telegiornali, programmi televisivi e
radio.
Con la partecipazione di alcuni
tra i nomi più prestigiosi della cultura italiana e mondiale, e con più di
200 relatori, sono stati organizzati
oltre 850 incontri, nelle 24 sale e negli spazi adibiti, a cui hanno partecipato più di 70.000 spettatori.
Massiccia anche la presenza di
personalità delle istituzioni, ed
esponenti del mondo politico. Con
un intero padiglione dedicato ai
bambini e ragazzi, non stupisce
neanche il gran numero di giovani
visitatori, di tutti i livelli scolastici:
1.560 classi, per un totale di 32.000
studenti. Anche le vendite quest’anno sono state da record: 10%
superiori allo scorso anno. È rassicurante pensare che, crisi o non crisi economica, gli italiani tengono alla cultura, e non è questa che vogliono contrattare.
Il paese ospite quest’anno è stato
l’Egitto, che , su grandi schermi tridimensionali, ha illustrato la storia
e la cultura della propria civiltà, aiutando tutti i presenti a immergersi
nella sua magica atmosfera anche
grazie al bazar egiziano, dove erano
in vendita prodotti di ogni genere,
tutti provenienti dal paese ospitato.
Il motivo conduttore della Fiera
di quest’anno è stato: “io, gli altri”.
Partendo da Italo Calvino: “la conoscenza dell’altro passa necessariamente attraverso la conoscenza
di se stesso”, per parlare dell’io di
oggi: malato, egoista e indifferente
agli altri e all’altro. Un io virtuale, ingannevole, esteriore, per poter apparire, ma non dover essere.
Si attraversano le neuroscienze e
la psicanalisi, per arrivare alla storia del Novecento. L’indivisuo nella
massa non come un valore aggiunto, ma parte dell’omologazione: da
cui la fragilità.
Da io ad un noi dunque, per parlare del diverso: il diversamente
abile, l’io di culture e religioni diverse.
Fino ad arrivare alla contemporaneità, chiedendo se esista un io
europeo; domanda a cui ha cercato di rispondere lo storico inglese
Donald Sassoon, che, a Torino ha
ricevuto il Premio Alassio internazionale.
Io come ogni hanno, ormai da 11,
ho partecipato alla Fiera, ma, questa volta, ho avuto la possibilità di
passarci ben 3 giorni su 5, e di viverla molto più intensamente; e devo dire, che l’emozione che si prova a stare in un ambiente così, e l’insieme di sensazioni che ti avvolgono, è un qualcosa che, solo chi ha
partecipato all’evento, con interesse e amore per i libri, per il sapere,
e per il futuro almeno tanto quanto
per il passato, può capire davvero.
Così come si può capire cosa si
provi a vedere, tra centinaia di
stand, noti solo per nome e disposti
senza un ordine che abbia un senso, soffocati in un groviglio di gente
sconosciuta, in fondo, seminascosto. Un piccolo stand, non non tanto per dimensioni, quanto per sobrietà, con la scritta: “Città di
Alassio” …ti fa sentire davvero a
casa! Con Baldassarre che, con un
sorriso, ti offre un Bacio di Alassio;
con Silvestri, che ti saluta dal piccolo salottino ricreato,insime a
Silvia e Antonio Ricci, in una breve
pausa relax, che si alzano per abbracciarti.
La nostra città è stata protagonista anche dell’incontro di Carlo
Levi ad Alassio, con la presentazione del libro di Luca Beltrami, a cui
ha partecipato Antonio Ricci, insieme agli scrittori, David Bidussa e
Giovanni Tesio, e Alberto Beniscelli, in qualità di coordinatore.
La prossima edizione, spero in
un maggiore interesse, collaborazione, e partecipazione da parte di
tutta Alassio, dalle scuole a tutti gli
assessorati e le associazioni, per
dare l’immagine di un paese vero e
unito, in cui la mano destra sa cosa
fa la mano sinistra, e con la speranza di diventarlo davvero.
Maria Rabolli
IN BREVE, AI NOSTRI
AMMINISTRATORI
SEGNALIAMO CHE…
RUBRICA MENSILE A CURA DELL'A.V.A.
Dobbiamo sottolineare un duplice grave segnale del “degrado” in cui spesso è abbandonata la nostra città… IL PRIMO: Alla
bellezza inimitabile della nostra Cappelletta… ecco due “palme” poste come vigili sentinelle al Santuario ma imprigionate
nel cemento e “defunte” da tempo e senza esequie…Non si possono sostituire con qualche foglia verde? E quanto ci vuole?
IL SECONDO: È… in centro, a pochi passi dalla piazza della
stazione… Come è stata conciata l’antica “fontanella” che ha
abbeverato mille volte i cavalli dei Carrozzieri alassini? Che cosa vuol dimostrare questa chiassosa carnevalata e questo
inammissibile sconcio?
Rambaudi presenta i World Air
Games di Torino - 2009-06-10
Ci sono tre date importanti per
lo Zonta in un anno sociale, una di
queste è l’Amelia Earhart Day.
Lo Zonta Club Alassio Albenga,
che vede come socia onoraria
l’aviatrice Ninin Cassini, ogni anno
onora la socia più illustre del Club
di Servizio fondato nel 1919 dedicato una serata al ricordo di quella
donna straordinaria che per prima
negli anni ’30. Trasvolò solitaria gli
Oceani per poi scomparire nel corso di un volo che la consegnò alla
leggenda.
Il tema scelto dal Club presieduto dall’Avv. Maria Mangeri riguarda
i World Air Games, l’evento di aviazione più importante al mondo.
Nel corso della cena che si terrà
martedì 21 Aprile alle ore 20.30
presso il Golf Club di Garlenda, l’ex
presidente del Comitato Organizzatore WAG 2009, dr. Bruno Rambaudi, presenterà i Giochi, assegnati all’Italia e al Piemonte. Torino
ha battuto Londra, Mosca, Melbourne, Odensee e si aggiudica la
possibilità di ospitare tutti gli sport
dell’aria dal 6 al 13 Giugno 2009. Le
gare si terranno a Torino, laghi di
Avigliana e Mondovì.
I WAG sono un occasione irripetibile per impattare l’immaginario
collettivo, per regalare al pubblico
l’emozione di librarsi in cielo libero
da vincoli, guardando al mondo da
una diversa prospettiva e proporsi
al pubblico attraverso il fascino del
volo. I Giochi riguardano l’aviazione a motore, il volo a vela, gli elicotteri, il paracadutismo, il deltaplano e il parapendio, le mongolfiere, palloni a gas e l’areomodellismo, gli ultraleggeri e i velivoli sperimentali.
Giungeranno a Torino i migliori
atleti del mondo, selezionati dalla
FAI, Federazione Aeronautica
Iternazionale.
I World Air Games sono un evento unico: 10 diversi sport spettacolari ed emozionanti concentrati in
rapida sequenza in um unico luogo. Non esiste altro evento che sia
in concorrenza diretta.
Tutti gli eventi sportivi, incluse
le Olimpiadi, si svolgono sulle due
dimensioni, sono costretti a strisciare sul suolo: i World Air Games
conquistano la terza dimensione,
dominano l’altezza, giocano sul sopra/sotto con spirito di libertà e
creatività assolutamente unico.
Gli Sport dell’Aria si presentano
come voce fuori dal coro rispetto
agli sport più convenzionali, centro di polemiche, un po’ usurati
dalla consuetudine.
Gli Sport dell’Aria sono praticati
in tutto il mondo sviluppato, sono
sport realmente mondiali: 90 paesi
si contenderanno l’onore di partecipare ai World Air Games.
Il dr. Rambaudi con grande entusiasmo ci anticipa che “sarà una
grande ed entusiasmante festa
dell’aria che attirerà spettatori da
tutto il mondo, non solo praticanti
degli sport del volo ma appassionati di queste manifestazioni e
pubblico generico che sarà affascinato da queste giornate all’aperto.
Dopo i Giochi Olimpici un’altra
grande occasione per il Piemonte
per farsi conoscere al mondo intero”. Bruno Rambaudi, imprenditore nel settore meccanico delle macchine utensili, è stato vice presidente di Confindustria e vice presidente del Toroc,Comitato organizzatore XX giochi invernali di
Torino 2006 ed ha portato avanti
tutta la fase di questa importante
avventura.
C’è attesa per la sua partecipazione all’ Amelia Earhart Day che
anche quest’anno regalerà agli invitati del Club Zonta emozioni ed
informazioni di grande livello in tema aeronautica. Attesa ancora più
forte perché durante i Giochi presso l’Aero Club di Torino, dove avremo una postazione fissa di Zonta
International per l’intera durata
dei Giochi, sabato 13 verrà consegnato un Premio Speciale Amelia
Earhart alla più giovane vincitrice
di specialità e fra gli eventi collaterali è proprio prevista un’intera
giornata dedicata ad Amelia
Earhart.
Per Zonta Club Alassio – Albenga
Piera Olivieri
Come si vede dalla foto, (alla faccia di chi l’aveva spezzato)
l’alberello da poco piantato in via Dante (poco dopo l’incrocio
con via Torino), date le recenti piogge ed il caldo sopraggiunto,
con nostra estrema gioia ha ripreso a vivere e crescere.
Per i Volontari Boschivi
Mario “Attila” Palumbo
Nel cimitero (da mesi) il tratto che va dall’ingresso ai loculi è
senza acqua. Quando verrà ripristinato?
LIBRI-RIVISTE-VHS-CD
Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.
Che fare?
Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.
Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore
A.I.R.C.
dell’
Recuperi spazio, procuri piacere ad altri
e aiuti la ricerca sul cancro.
Associazione Volontari Baia del Sole
Mercoledì 17 Giugno 2009
3
«L'ALASSINO»
U recantu di nosci diti
CRONACA DI ANDATE
(a cura di G.C. e G.G.)
MESE DI GIUGNO 2009
Avé bullau u cantarettu
È sempre stato di uso comune sottoporre periodicamente gli strumenti di misura alla
taratura. Tra questi, molto comune negli anni passati “U cantarettu” ossia la “stadera”, usata
per la misurazione di pesi leggeri e fondata sul principio della: leva a bracci disuguali, con un
piatto solo e un contrappeso scorrevole. A controllo avvenuto, sul piatto veniva impresso una
sorta di marchio o bollo quale garanzia di regolarità alle norme vigenti. Appunto “l’aver
bollato la stadera”. Di tale “bollo” e con molta spregiudicatezza non si è fatto scrupolo
a impadronirsene il solito anonimo per coniare questo malizioso detto a tutto discapito
di coloro che, malauguratamente,possono contrarre malattie veneree. La metafora
del “cantaretto” è più che evidente.
U l’è cin cumme ün zin
Bella, marina quanto impertinente
metafora, paragonare
(o paragonarci…) dopo un lauto
pranzo ad un “murice”, noto mollusco
appartenente alla famiglia dei
gasteropodi e assai comune nel nostro
mare la cui conchiglia, claviforme
e spinosa dello stesso è ripiena.
Pertanto dire “È ripieno come un
murice” riferendosi prettamente
alla conchiglia, altro non vuol
significare che “persona sazia”
o meglio ancora “satolla”.
Basta TV! Facciamoci una bella passeggiata!
Amici lettori! Sono in possesso di uno scoop stupendo che riguarda la mia bella cittadina di
Andate, e che lascerà senza parole voi, residenti ad Alassio,
abituati ad amministratori pubblici saggi, moderati, attenti a
non apparire troppo, insomma
anche un po’ banali. Invece sentite da noi che cosa è successo:
so con certezza che il Sindaco di
Andate è stato invitato alla trasmissione televisiva “La Talpa”,
e non come spettatore… ma come personaggio attivo del reality show. La motivazione
dell’invito è fin troppo semplice
e la capirebbero anche i bambini: nel comune di Andate sono
tanti i buchi scavati sottoterra
da quando lui è sindaco, per realizzare box auto, garages vari,
gallerie e cunicoli, che neppure
le talpe di tutto il pianeta insieme! E allora chi più di lui può essere invitato ad una trasmissione televisiva simile?
Ho paura soltanto di aver rovinato tutta la sorpresa e di avergli stroncato la carriera televisiva; infatti per la sua innata e sacrosanta voglia di primeggiare è
appena ovvio che la Talpa del
programma sarà Lui, e così verrebbe a mancare tutta la suspence! Comunque Lui ha dichiarato che andrà per diffonde-
Aero Club di Savona e della Riviera Ligure
Borsa di Studio Raffaello Orsero
SOLE AMICO?
La Commissione per la assegnazione della Borsa di Studio intitolata alla memoria del Dott.
Raffaello Orsero ha indicato nel
giovane Andrea Vitrano di
Villanova d’Albenga il destinatario del fondo finalizzato al conseguimento dell’ Attestato di Volo e
della Licenza di Pilota Privato
d’Aeromobile depositato presso
l’Aero Club di Savona e della
Riviera Ligure. Al secondo posto
Stefano Martino di Albenga, quindi Gianluca Caneo di Garlenda ed
a seguire Simone Banchero di
Albenga, Marco Lenzi di Ceriale,
Federico Zerbini tra i primi sei
classificati.
È’ la 6° Borsa di Studio che viene assegnata da Soci del sodalizio aeronautico a giovani appassionati che intendono proseguire
nel mondo del lavoro aereo. Le
precedenti edizioni sono state intitolate alla memoria dei Coniugi
Colombino di Sanremo (entrambi Soci piloti deceduti, a bordo
del loro velivolo nel deserto africano in una tormenta di sabbia)
quindi all’Ing. Giovanni dario
Zunino, successivamente al
Gen.le Giovanni Disegna, al
Socio Pilota Gervasio Rovere e al
Socio Pilota Roberto Cerisola.Una consuetudine nata dalla
volontà del Presidente Mauro G.
Zunino, di ricordare in modo significativo coloro che hanno dato un grosso contributo alla aviazione, all’Aero Club, con un indelebile ricordo che tale rimarrà
con queste iniziative. Alcuni di
questi giovani fanno parte di
quella nutrita schiera degli oltre
500 brevettati dei quali in oggi
138 sono affermati professionisti
alcuni passati nella P.A.N. altri
piloti di linea, executive, della
A.M.I., piloti nell’Arma dei Carabinieri, delle Capitanerie, dei
Vigili del Fuoco, collaudatori e
collaudatori di prototipi.
Andrea Vitrano si recherà per
la visita medica c/o l’Istituto
Medico Legale dell’Aeronautica
Militare a Milano (I.M.L.) quindi
inizierà immediatamente l’attività teorica e pratica per il conseguimento dell’Attestato di
Pilota Privato e successivamente
la Licenza di Volo. Qualora non
venisse ritenuto idoneo per il
conseguimento della Licenza di
Pilota Commerciale la Borsa di
Studio passerà direttamente al
secondoi qualificato. Vitrano si
unisce agli allievi del 86° Corso
dell’Aero Club Savona e Riviera
Ligure. Ma doveroso è rammentare colui per il quale la famiglia
ed alcuni amici hanno deciso di
costituire la borsa di Studio:
Raffaello Orsero nasce a
Savona il 27 marzo 1937.
Sposato con Maria Grazia
Cassanini, hanno avuto tre figli:
Antonio, Raffaella ed Annachiara.
Conseguito il diploma all’Istituto Tecnico Commerciale di
Imperia si iscrive alla Facoltà di
Economia e Commercio dell’Università di Pisa, che abbandona
per fondare la Fratelli Orsero avviando l’attività di importazione
e distribuzione sul territorio italiano di prodotti ortofrutticoli
freschi.
In un trentennio, direttamente
o in partnership con altri operatori, trasforma una piccola impresa familiare in un gruppo di
circa 60 società dislocate in diverse aree del mondo e che operano nei settori dell’importazione e distribuzione di prodotti ortofrutticoli, produzione ed
esportazione di prodotti ortofrutticoli, terminalistica portuale, trasporti marittimi e terrestri,
immobiliare e servizi. Queste società oggi danno lavoro a più di
2.000 persone.
Nel 1990 tutte le società operanti nei diversi settori vengono
raggruppate nella holding GF
Invest S.p.A., ora GF Group
S.p.A., di cui Raffaello Orsero viene nominato Presidente e Amministratore Delegato. Nel corso
della sua carriera professionale
viene insignito di molte onorificenze; tra le altre nel 2000 gli viene conferito il titolo di Cavaliere
del Lavoro dal Presidente della
Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
e nel 2004 la Facoltà di Economia
e Commercio dell’Università di
Genova gli conferisce la Laurea
Honoris Causa con la motivazione di aver dato un apporto decisivo alla creazione di un eccellente caso d’impresa.
Grazie ai numerosi impegni
professionali che lo portano
spesso fuori dalla Liguria e
dall’Italia, Raffaello Orsero coltiva una passione del tutto estranea alla sua routine professionale: il volo.
Il volo nella sua accezione più
avventurosa, un brivido,
un’emozione regalata dalla sfida contro ogni condizione atmosferica, il volo come piacere
stupendo di pilotare l’aereo che
lo porta verso la sua meta.
La sua curiosità, la voglia costante di esplorare e di provare
nuove esperienze che hanno
contraddistinto il suo essere nel
1974 hanno portato Raffaello
Orsero a conseguire il Brevetto
di Pilota d’Aeromobile presso
l’Aeroclub Savona e della Rivie-
ra Ligure, al quale rimane legato e sempre presente nelle diverse iniziative del sodalizio aeronautico nonché sostenitore
in tutti gli eventi che hanno contribuito a mantenere e promuovere l’Aeroporto di Villanova
d’Albenga.
SOLE NEMICO?
Rinaldelli Stefano
Istruttore di Volo
Francesco Balbo
Istruttori di Volo
Simonetta Spadavecchia
Docente istituto Scuola Superiore
Agaccio Maria Rita
Segreteria Borsa di Studio
Il sole fa bene o fa male? Esporsi o non esporsi al sole? Queste
sono le domande che ci poniamo
tutti gli anni all’approssimarsi
della stagione estiva. I fautori
dell’abbronzatura esaltano i vantaggi dell’elioterapia nei confronti di molte patologie (tubercolosi, rachitismo, psoriasi ecc.), i detrattori accusano le radiazioni ultraviolette di essere responsabili
dell’invecchiamento delle pelle e
di favorire l’insorgenza di alcune
forme tumorali cutanee. La verità
- come spesso avviene - sta nel
mezzo. Personalmente sono solito ripetere che l’esposizione al
sole è assimilabile al consumo
del vino: vantaggi e danni dipendono sia dalla quantità e dalla
qualità del prodotto e sia da chi
ne fa uso.
Allo scopo di semplificare un
argomento che richiederebbe
molto spazio, elenco alcune raccomandazioni che spero siano
utili ai lettori per ottenere una
giusta e gradevole abbronzatura,
senza problemi e senza timori.
1. L’esposizione al sole deve
essere graduale, iniziando con
tempi brevi e progressivi incrementi.
2. Evitare di esporsi tra le 11 e
le 14, ore in cui l’irradiazione solare è più intensa.
3. Non dimenticare di proteggersi con un copricapo e con occhiali da sole. Ciò vale soprattutto per i soggetti con cute chiara e
sottile.
4. Applicare regolarmente una
crema protettiva (e ripetere l’operazione ogni 3-4 ore se il soggiorno al sole si prolunga nella
giornata) anche se l’uso non garantisce una protezione assoluta.
5. Ricordare che anche la luce
riflessa dal mare e dalla sabbia o
quella filtrata attraverso le nuvole è in grado di determinare eritemi.
6. Non dimenticare che alcuni
farmaci assunti per bocca o applicati sulla cute possiedono
un’azione fotesensibizzante,
cioè rendono la pelle più sensibile alle radiazioni e possono provocare effetti spiacevoli come
eritemi, ustioni o pigmentazioni.
7. Particolare attenzione va rivolta ai bambini, soprattutto se
di età inferiore a 3 anni.
In conclusione, il sole di per se
stesso non fa male, ma va affrontato con buon senso,
senza esagerazioni e senza forzature. Buona estate e buona tintarella...
M.R.
Prof. Dott. Gian Franco Strani
Raffaello Orsero si spegne il 1
settembre 2006 a Pietra Ligure.
Villanova d’Albenga 6 Marzo 2009
I componenti la Commissione
“Borsa di Studio
Raffaello Orsero”
Mauro G. Zunino
Presidente Onorario Ae.C.
Savona (Presidente Commissione)
(Organizzatore e cofinanziatore
di tutte le Borse di Studio
Ae.C.S.)
Annachiara Orsero
Rapp.te Famiglia Orsero (Membro Commissione)
(Gruppo finanziatore Borsa di
Studio R.O.)
Cesare Patrono
Presidente Ae.C.Savona –
(Membro Commissione)
(Gen.le a.r. A.M.I – Pilota
Istruttore – Direttore Scuola di
Volo).
Gianni Ballabio
Docente Istituto Scuola Media
Superiore (Membro Commissione)
Giovannino Balbis
Docente Istituto Scuola Media
Superiore (Membro Commissione)
Serena Tracchi
Laureata in Psicologia (Membro
Commissione)
(Socia Ae.C.Savona - Pilota d’aeromobile)
Leopoldo Pollastri
Pilota Istruttore C.te (Membro
Commissione)
(M.d.O. Valor Civile - Socio
Onorario Ae.C.Savona)
Membri supplenti :
re il nome di Andate nel mondo.
Alcuni vecchi e noiosi andatini
sostengono che di certe diffusioni non si sentiva tanto il bisogno; ma si tratta, appunto di vecchi miopi e privi di prospettive
culturali. (Attenzione, tipografo,
scrivimi “culturali” tutto attaccato, e non mi andare a capo dopo “cul” se no ci infiliamo in un
ginepraio intricato, oppure in un
vero e proprio “cul de sac”).
D’altra parte a proposito di inviti o di avvisi, che poi in fondo
sono la stessa cosa, ho letto su
un quotidiano locale che l’ex
consigliere ed ora aspirante aiuto bagnino di salvataggio Debole
ha detto che il sindaco di Andate
si vanta di aver ricevuto, oltre
all’invito alla Talpa, anche altri
quattordici inviti, o meglio avvisi
di garanzia. Va beh, dico io, vuoi
dire soltanto che quest’uomo è
fortunato! Infatti non dice il proverbio: “Uomo avvisato è mezzo
salvato”? E allora Lui che è stato
avvisato quattordici volte è chiaramente salvo del tutto. (Tipografo, anche qui stai attento non
mi scrivere l’ultimo aggettivo
con la iniziale “s” maiuscola, se
no vengo li in tipografia e ti picchio). Ma, a proposito di scavi e
cunicoli ve ne racconto un’altra
che stupirà ancora voi di Alassio,
abituati ad un sindaco che ama e
protegge il verde, pubblico e privato, e piange a dirotto quando
vede abbattere o cadere una
pianta. E, soprattutto che applica e rispetta le antiche e sacre
leggi sociali. Come l’Editto
Napoleonico di Saint Cloud
(1804) che stabiliva che attorno
ai cimiteri ci doveva essere una
zona di rispetto di duecento metri per ogni lato, dove non si sarebbe potuto costruire alcunché. La legge fu così apprezzata
che passò tale e quale nel diritto
di tanti paesi fra cui l’Italia. Meno,
ovviamente ad Andate in cui, da
qualche anno, trovando le strade
giuste, si è ridotto il limite da 200
a 50 metri. E va bene. Ma adesso
sembra che si voglia costruire
anche dentro i cinquanta. E indovinate che cosa! Box ovviamente! D’altra parte chi si lamenta o è communista (tipografo,
con due “m” mi raccomando) o è
cattivo di animo. Infatti, ai nostri
morti, ad Andate si era già provveduto a comprare un moderno
e funzionante televisore al plasma. E volete impedire che i nostri cari, quando sono stanchi di
stupidaggini in TV, si possano fare un bel giretto in macchina, per
vedere come i loro figli e nipoti
hanno ridotto, pardon,valorizzato Andate?
Luca Caravella
Beato Caravella
Beato il mio amico Luca
Caravella! Lui vive in un suo paese dorato e beato. senza accadimenti né problematiche assurde
da raccontare. Ma noi qui ad
Alassio non è che ce la passiamo
poi così male… qualche noia di
tanto in tanto… ma tutto sommato robetta da poco. Eh beh, sì
abbiamo il problema del Grand
Hotel, che, da quando è stato
aperto, continua ad essere aperto giorno e notte e non se ne intravede mai la possibilità di chiusura. Anzi pare ora che si insista
con la chiusura anche della piscina talassoterapia in funzione
da così tanto tempo che ce ne siamo persino dimenticati. Ma
l’alassino si sa è un popolo di distratti. Loro adesso approfittando dei capricci del mare pensano
solo alla costruzione di palafitte
sull’esigua spiaggia del medesimo. Fortuna c’è chi anticipando i
tempi (metereologici) si preoccupa di ripavimentare la copertura del pontile e lo fa giustamente prima che crollino i sottostanti pali cementizi di sostegno!
Altro problema cittadino annunciato e prontamente risolto
(!?) la mancanza di una sala cinematografica. A Pasqua e poi a
seguire sono cominciate con
grande presenza di pubblico
proiezioni di cortometraggi. A
breve sono assicurati film in
DVD nella stessa ampia sala della ex English Church.
Tutto questo grazie al sollecito interessamento (!?) dell’Assessorato alla cultura, cui ovviamente sono grati i promotori del progetto Rizzo, Rutelli e
Guido e ovviamente tutto il
pubblico.
Ahinoi! Rimane ancora in piedi la complementazione del programma giardini - già avviato al
meglio comunque, con il cambio
di nome ai medesimi e con la posa della prima statua bronzea.
Parliamo degli ex giardini di
piazza Stalla. Saranno chiamati
opportunamente Parchetto della Rimembranza in quanto alla
prima statua somigliantissima
seguiranno altre a ricordare i
più importanti comici della nostra Liguria immancabilmente
Govi sicuramente Dapporto e
auspicabilmente il quarto, il
grande Marzari! Con quattro
statue del calibro della prima
già in posa verrà organizzato un
Concorso a premi immediati da
consegnare, dopo soluzione, in
apposito botteghino già piazzato accanto alla Giostra. I partecipanti dovranno indovinare dal
viso delle statue il personaggio
d’appartenenza. Questa geniale
proposta è già al vaglio del
Comune e quanto prima l’illustre impareggiabile scultore,
bravo fonditore di bronzi, avrà il
suo bel daffare. Indovinala grillo: chi indovinerà tutti e quattro
i personaggi avrà diritto a 10 giri di giostra gratis!
Tanto per fare un po’ di gossip
com’è di moda oggi : perviene voce che sta per essere approvato
dal Comune il monumento al
Bagnante; si parla di un prezzo
preventivato di 99.000,00 €, non
caro se si pensa che è composto
di 3 fusioni a figura intera rispettivamente di padre, in piedi che
guarda l’orizzonte, di madre accosciata sullo scoglio e di figlio a
lato. Saranno 3 fusioni da riunire
in una da posare sul frangente
della “limassa” davanti la passeggiata alla Cappelletta.
Qui non occorrono somiglianze. Avete presente la Sirenetta di
Copenhagen? tipo quella moltiplicata per tre.
Il solito Anonimo bene informato
(Progetto e foto a pag. 6)
RETTIFICA
Nella presentazione (in “L’Alassino” del 16 maggio scorso)
di uno dei temi proposti agli studenti alassini in occasione del
25 aprile siamo incorsi in un errore di cui ci scusiamo con gli interessati e i lettori.
Come gli Alassini ben sanno lo
stadio era stato intitolato a
Sandro Ferrando: allievo ufficiale bersagliere, l’8 settembre del
’43 si trovava in Calabria. Arruolatosi volontario nel Corpo italiano di Liberazione, l’8 dicembre cadeva nell’assalto delle posizioni tedesche di Montelungo
e Cassino. Aveva 21 anni ed è sepolto con i suoi compagni nel cimitero di guerra di Montelungo
L’ANPI
sezione Alassio-Laigueglia
4
«L’ALASSINO»
Lettere del pubblico
La “corazzata”
È da molto tempo che la pubblica opinione assiste alle vicissitudini relative al dibattito sul
“Grand Hotel”. Anch’io mi ero
espresso brevemente qualche
anno fa. Con molte speranze
aspettiamo l’inaugurazione e
l’apertura della struttura che
dopo molti anni di lavori di ristrutturazione dovrebbe essere
restituita
al
patrimonio
Alberghiero e nello stesso tempo al patrimonio architettonico
della città.
Quanto questa attività possa
realmente fare da locomotiva ad
Alassio è difficile valutarlo.
Senza dubbio se entrerà nel circuito turistico dell’offerta farà
sicuramente squadra con le altre attività turistiche presenti
sul territorio.
È consolidata l’opinione che
per fare turismo concorrono variabili che al giorno d’oggi non
sono soltanto richieste di ospitalità pura. Hospes era l’emblema della Scuola Alberghiera che
io ho frequentato e lo aveva come simbolo o logo come si usa
dire oggi. In quegli anni ero molto perplesso sul suo significato
accademico.
In questo motto sono racchiuse molte peculiarità che compongono il sistema turistico dal-
Mercoledì 17 Giugno 2009
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
Salviamo il salvabile
le più semplici: paesaggio, clima, servizi, location, garden
pubblico e privato assimilato alle strutture ricettive di cui gli
stranieri sono molto ghiotti,
tempo libero attività extra alberghiere, sport, aspetto storico architettonico della città, pulizia, ordine, sicurezza, arredo
urbano ecc.
In poche parole un sistema
equilibrato ed efficiente e ad esso partecipano inoltre in modo
determinante i cittadini che abitano la località ai quali è affidato
con il loro rapporto umano, etnico e logistico il compito non
meno nobile di mantenere tutto
in gradevole efficienza.
Pensare che una struttura da
sola possa far decollare un sistema sinergico è impensabile
ed improbabile (anche se sono
grandi le aspettative dell’amministrazione). Si potrebbe dibattere l’argomento per molte ore e
valutarne i criteri, che necessitano di analisi più approfondite.
La struttura semmai farà da
completamento o parteciperà
alle forze endogene del sistema
dotando la squadra di una “corazzata” che potrà interagire
con le altre forze navali della
squadra.
Allegate alla presente Vi mando la foto del platano multidecennale abbattuto di recente nel
cortile dell’istituto salesiano di
Alassio sede dei lavori per la costruzione di autorimesse sotterranee. Ciò allo scopo di dimostrare che la pianta era sanissima
e non malata come hanno a suo
tempo sostenuto perizie di parte.
Spero quindi che le quattro
piante residue vengano accuratamente conservate e preservate come peraltro prescritto dal-
la Soprintendenza ai Beni
Architettonici ed al Paesaggio
della Liguria.
È inoltre intollerabile che una
strada centrale della nostra
Città (via Mameli - tratto Piazza
S.Ambrogio - inizio via don Cazzola) sia ridotta allo stato di
cantiere privato sottraendola
al normale traffico anche pedonale.
Distinti saluti
Dott. Prof. Augusto Giorcelli
L. Nappi
Alcune proposte
di Silvio Viglietti
1) Quelle belle sculture in ferro
di Fernando Bassani, che sono
nei giardini del centro e in altre
zone cittadine, sono un po’ trascurate; perché non affidarne la
ripitturazione come compito ad
allievi di una scuola o accademia
artistica, magari sotto la supervisione del noto maestro Mario
Berrino?
2) Nel giardino est di Piazza della libertà (al n. 6) ci sono due alberelli con una panchina in mezzo: in quello spazio,al posto della
panchina ci starebbe giusta una
toelette prefabbricata,come
quella sita nei giardini dei bimbi
(Charlie Chaplin),con accesso
agli handicappati,che ora trovano assai arduo scendere nei sottostanti servizi sotto il bar (viale
Gibb N.1)
3) Un maggior controllo di
Polizia o Carabinieri in via Cavour, dopo la mezzanotte, dove
sono il bar Roma e il pub-birreria
non guasterebbe per far diminuire i rumori notturni di musica
e schiamazzi dei ragazzini che libano abbondanti birre (incontrollati)
4) Si può evitare l’occupazione
della piazzetta antistante il bel
monumento ai Caduti con teatrini, saltimbanchi e camion relativi, mercatini e simili baggianate?
C’è spazio altrove, mi pare, come di fronte al palazzo comuna-
le o in piazza partigiani o in via
Colombo.
5) Per evitare il traffico pericoloso degli scapestrati automotoristi in via Dante nei pressi del
Muretto perché non sistemare
tre o quattro dossi dissuasori di
velocità?
6) Via Don Minzoni è una bella
via centrale e oggi ha bei negozi;
perché non promuoverla a isola
pedonale come via Torino e via
Cavour, con panchine e fioraie
eliminando la sosta di auto e
moto?
7)Quando venne fatta l’isola
ecologica in via Dante e venne
cintata da assi di legno che ricordavano i recinti per bestiame lo
feci presente al primo cittadino
ma questi mi disse che era “provvisorio” perché il recinto sarebbe
stato coperto interamente da
rampicanti fioriti: promessa da
marinaio o si farà presto?
8) L’altalena gigante sita nella
piazzetta a est di piazza della
Libertà impedisce il passaggio
della gente/che passa sull’aiola a
nord di essa;l’aiola é ridotta ad un
sentiero di terra battuta ed è da
ripascere; inoltre detta altalena
porta via un posto ombroso e
tranquillo per l’estate dei turisti
anziani e ai bimbi; non si potrebbe trasferire questa struttura in
altra sede?
Con ossequio.
Decadenza
NOTIZIARIO NATURA by A.R.E.S. Volontari Boschivi Alassio
Frittelle primaverili
di fiori di acacia
È risaputo che a noi Volontari
Boschivi piace la natura… soprattutto piante e fiori… e ci
“piace” talmente tanto che ce ne
nutriamo non solo intellettualmente, ma anche realmente.
Alla domanda, posta ad un
qualsiasi componente A.R.E.S.
femminile (ma anche maschile):
“che fiori ti piacciono…?”, la risposta, che pare scherzosa, è invece assolutamente seria: “i fiori in pastella!” ad es: le rinomate
e buonissime frittelle di fiori di
“grappoli” interi evitando le
piante a bordo strada, anzi…
cercandole in zone non soggette al traffico di veicoli… (causa
smog!).
I fiori vanno poi: lavati, asciugati (l’acqua trattenuta farebbe
“scoppiettare” le frittelle in fase
di frittura, facendo schizzare
l’olio), “ciumbati” nella classica
pastella fatta a vostro piacimento (tendenzialmente fatta con:
farina, acqua, sale, olio, volendo… con l’aggiunta di uova),
Spett. Alassino.
Il destino di Alassio è la decadenza. Un agglomerato urbano
di bilocali, inadeguato all’insediamento delle famiglie, non
può che perdere vitalità.
Pure nell’immediato gli accadimenti non consolano. Alassio
non ha più un cinema. L’arredo
floreale pubblico è ridimensionato. Si sacrifica il popolare
mercato settimanale.
All’incrocio fra via Dante e
Viale Gibb, nei giorni di affluenza turistica, è impedito (per ingorghi) sia il traffico cittadino,
sia l’ingresso ai box di Piazza
Partigiani.
In alcune delle scorse giornate pasquali, nelle ore di punta,
(forse per accelerare il traffico)
è stato spento il semaforo davanti alla stazione. Un vigile
guardava, ma non dirigeva. Io mi
ci sono trovato: altrettanto panico provai durante la guerra.
C’è qualche persona che abbia volontà e potere per opporsi
alla decadenza di Alassio?
Ringrazio per l’ospitalità
R.S.
Un angosciante dubbio
Condivido e sottoscrivo la
lettera del signor Viglietti a
proposito dell’invito a rasserenare l’animo e più ancora giustamente l’anima adottando la
preghiera ad aspirazione ritmata. Sono d’accordo con Lei,
esimio dottor, o professor? Viglietti al 100 per cento! Tuttavia
mi sorge una domanda: “Questa terapia dell’anima giova solo ai cristiani?” Infatti penso
con apprensione ai mussulmani, agli ebrei, ai buddisti… ai
tahoisti… Ci illumini, signor
Viglietti!... Costoro cosa dovranno aspirare ed espirare ritmicamente?
Facciamo un esempio: ci dica,
dovranno ritmare rispettivamente: Muham-mahd… Muham-mahd o, a seconda del credo, Jha-veh - Jah-veh… o Buddah… Bud-dah! Ci tolga, la prego, da questo angosciante dubbio! Molte grazie e con ossequio.
padre Filippo Filippini
degli Oblati Scalzi
di Savona
E ancora… “mugugni”!!!
Buongiorno,
sono Marco Caredda e da 15
anni ho acquistato una bella casa in Alassio in quanto l’ho ritenuta sempre la cittadina più decorosa ed elegante della Liguria
di Ponente, ma mai come quest’anno ho percepito il degrado
in una delle zone più carine per
salutari passeggiate come lungo il molo.
Domenica 31 Maggio addirittura non si poteva camminare,
in quanto c’era la spiaggia libera
stracolma e tutti i bagnanti hanno occupato almeno la metà del
molo con salviette ed abiti a terra, senza che nessuno potesse
più camminare.
Nonostante il tempo non bel-
lissimo di questi giorni, mi ero
fermato per trascorrere almeno
questa giornata al sole, ma arrivare in spiaggia alle 9.00 e trovare un dormitorio pubblico, non
immagina quanto mi abbia deluso.
Le allego alcune foto scattate.
Augurandomi che pubblichiate queste foto, affinché le autorità si assumano le loro responsabilità ed i turisti possano tornare nella splendente Alassio.
Cordialmente
Marco Caredda
N.d.r. Purtroppo per motivi di
spazio possiamo pubblicare solo una foto.
Passeggiata “Cadorna”
Pericolo incidenti
Egr. Direttore,
sono una delle tante mamme
che negli anni passati,attraverso
il giornale locale “L’Alassino”,
aveva firmato una petizione per
l’alta pericolosità a cui erano
esposti i bambini che sfuggono a
volte alle mamme immettendosi
improvvisamente sulla passeggiata Cadorna nel tratto Via Piave
e Via Doria tratto che nonostante
i divieti della segnaletica stradale,
diventa nel periodo estivo una vera e propria Autostrada. Le scrivo
perché, giungendo in questa meravigliosa cittadina dove trascorro insieme ai miei bimbi il periodo
estivo, mi è capitata tra te mani
una nuova petizione sul problema
indicato e spedita al Sindaco non
più dalle mamme, ma da tutti i ri-
storatori ed albergatori che svolgono la loro attività sulla via indicata. Finalmente, attraverso il numero di infrazioni riscontrate dai
vigili e/o dai carabinieri nel periodo estivo oppure attraverso i loro
orari di sorveglianza giornaliera
nella via indicata e per legge indicata nei registri dì servizio delle
varie Autorità competenti, la
Procura potrà, in caso di incidente, scoprire qualcuno corresponsabile del fatto. Le allego copia
della petizione citata. Ringrazia
Angela Fiorillo - Torino
N.d.R. Una situazione identica
si verifica anche in Passeggiata
Grollero; ci auguriamo che vengano risolte entrambe.
Un fiore e la frittella.
zucca, o quelle meno conosciute di fiori di acacia, delle quali,
appunto, vogliamo darvi la ricetta.
Le chiamiamo: “frittelle primaverili”, perché sono realizzabili esclusivamente in questa
stagione, causa la reperibilità
della materia prima: i fiori di
acacia.
Si tratta di quei fiori bianchi, a
“grappolo”, che in questa stagione fioriscono dalle piante (alberi), qui conosciute come:
“gaggie”.
Innanzitutto, nel raccogliere
questi “grappoli”, occorre fare
attenzione alle tremende spine
dei rami! (una sorta di “protezione” sviluppata dalla natura).
Ne serviranno almeno 4/5 a
persona, bisogna raccoglierli a
fritti in abbondante olio, poi avvolti in carta (da pane) per assorbirne l’unto.
Queste meravigliose frittelle,
si mangiano sia calde che fredde, e si possono consumare a
piacere cospargendole di sale o
di zucchero, questa scelta ne
condizionerà il consumo… come antipasto o come dessert, ed
il tipo di bevanda da abbinare.
I fiori raccolti in eccesso si
possono conservare nel congelatore.
Un ultimo consiglio: “lasciate
il “picciolo” (gambetto) del
“grappolo”…, scoprirete la praticità del poterli tenere in mano
nel mangiarli… e vi resterà solo
il gambetto da gettare.
Buon appetito!! Dagli A.R.E.S.
Volontari Boschivi.
I dieci comandamenti per la
protezione della costa:
l) Amerai il tuo lido e la tua spiaggia.
2) Li proteggerai contro i guasti
dell’erosione.
3) Li proteggerai con giudizio, sì in
verità e lavorerai con la natura
4) Eviterai che la natura riversi
tutta la sua forza contro di te.
5) Studierai i tuoi progetti attentamente nel tuo proprio interesse
ed in quello del tuo vicino.
6) Amerai la spiaggia del tuo vicino come ami la tua propria
spiaggia.
7) Non ruberai la proprietà del tuo
vicino e non causerai danni alla
sua proprietà.
8) Studierai i tuoi progetti in collaborazione con il tuo vicino e li
realizzerai in collaborazione
col tuo vicino e così via via e via
dicendo.
9) Avrai cura di ciò che hai costruito.
10) Perdonerai i peccati del passato e li coprirai di sabbia.
Dal “Rapporto finale della 3°
Commissione Internazionale per
lo studio degli effetti delle onde”.
Supplemento al bollettino
’36/vcl.II1980 AIPCN.
Libera traduzione del Geol.
G.Nattero (Pino)
Mercoledì 17 Giugno 2009
5
«L'ALASSINO»
Rubrichetta mensile - Un ricordo per...
Grazie ai “salamoni” e alla Sorbona
anche quest’anno abbiano un bell’arenile!
Dalle carceri fasciste al vertice
dello Stato Italiano: Sandro Pertini
Il 21 aprile siamo andati a visitare la Casa di Pertini a Stella
e abbiamo portato una corona
di fiori sulla sua tomba. Ci hanno accompagnato l’Avv. Claudio Bottelli, partigiano e Presidente dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) - che ha conosciuto personalmente Sandro Pertini - e il
consigliere del Comune di
Laigueglia Avv. Fabio Macheda.
Pertini aveva un carattere deciso e determinato. Aveva il coraggio e la forza di esprimere le
proprie idee liberamente anche rischiando la vita. Non accettava compromessi ma era
scritto dal carcere a sua sorella
Marion in cui diceva che una
delle prime mete, alla fine della
sua prigionia, sarebbe stata visitare il cimitero di Stella dove,
nel frattempo, erano stati sepolti alcuni suoi famigliari.
Quando finalmente Pertini ottiene la libertà va a “conversare” per più di un’ora sulla tomba di suo fratello Pippo con il
quale, durante la sua vita, aveva
avuto molti conflitti perché era
stato un convinto fascista.
Un altro aspetto curioso del
suo carattere era che non gli
piaceva perdere quando giocava. Ci hanno raccontato che
La scolaresca di Laigueglia in visita alla casa di Pertini.
pronto a discutere. Era un galantuomo, dall’animo gentile e
raffinato. Sandro frequentò il
Liceo classico nel Collegio dei
Salesiani a Varazze dei quali diceva: “Mi hanno insegnato ad
amare i poveri”. Ha dimostrato
la forza del carattere e la coerenza alle sue idee quando in
carcere non ha accettato di
chiedere la grazia – come invece voleva sua madre – per difendere le sue idee.
Ci ha colpito molto una delle
tante lettere che Pertini ha
amava giocare a bocce ma non
sapeva perdere. Quando giocava a bocce con gli amici a Stella
e perdeva, diceva che “loro non
sapevano giocare”. Quando invece era in vacanza in Trentino
e giocava a bocce, se perdeva
diceva che a Stella si giocava in
un altro modo: “là sì che sanno
giocare!…”.
Gli piaceva molto fumare la
pipa: aveva iniziato in montagna quando era un giovane partigiano. Gli piaceva fare le passeggiate e andare in bicicletta.
Liceo DON BOSCO
Divizia – Fiori – Serano – Marzi – Bonolitte – Balduzzi – Geddo – Cerrutti – Basso – Molle – Barbieri – Fubernadesi –
Sinistero – Calabria – Modani – Signoris – Galleani – Bogliolo.
CAMMINANDO…
di Dante Schivo
Quando il 21 Settembre scorso... San Mattei... “camminando”
(non passeggiando...) per trasferirmi da Alassio a Laigueglia in occasione dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono di quella
città, avevo “percepito” in modo
automatico, un fenomeno strano
collegato all’elemento naturale
che più si identifica con la caratteristica principale della mia città;
era talmente evidente nella sua
eclatante ovvietà, usualità, ineluttabilità scontata, da diventar banale al punto che, non meritando
attenzione alcuna, si era nascosto.
Senza accorgermene il mio sguardo si era messo a correre, soddisfacendo un’antica abitudine, sulla cresta di una grande onda di mare “lungo”, proveniente da
Scirocco, che avvicinandosi parallelamente alla linea di costa, evidenziava l’entità del basso fondale sabbioso degli arenili delle due
località. In completa bonaccia di
vento, quella volta, la gobba ricurva del “cavallone” di mare che
sembrava unire i pontili, simulacri
del passato marinaro delle due
città, si era alzata a cresta e si era
imbiancata di schiuma prima a
Ponente e poi a Levante anche se,
la zona in cui il flutto cominciava a
frangere, era ad una maggiore distanza da riva a Laigueglia che ad
Alassio. A questo proposito, quel
pomeriggio mi ricordai un’espressione di un “Personaggio” della
Piazzetta di Via Torino, uno veramente Aspertu, (come si dice in lingua alassina di una persona valente): «Ti vegghi, (e si tirava su la nanica della camicia per scoprire
l’avambraccio) ... ti vegghi... u me
ven a pelle d’oca...» .
CAMMINANDO... quello stesso
giorno (Festa di San Matteo, protettore di Laigueglia) ho contato
ben nove, “gungui” (concentrazioni di correnti verticali “rip current”) in zone litoranee dove, in
sett’anni di vita, mai li avevo visti.
«Avere un’idea giusta» scrive Zaha
Hadid «è la cosa più difficile del
mondo. Bisogna essere molto autocritici». Che dire? Ci sarebbe tutto un libro da citare. “Arasce, marina e arena” sono stati la nostra
culla, la nostra mensa, l’essenza
dei nostri sogni e vedere che nessun alassino, oggi, si domanda per-
ché, da condizioni meteo particolarmente avverse e durature, in
tutto l’arco di costa ligure, di questa scarsa striscia di terra che orla il
mare, per dirla con le parole di un
nostro grande Poeta, solo la spiaggia di Alassio è stata così duramente colpita?.. Ma... Forse è vero
che «L’uomo non ha resistito all’allargarsi degli orizzonti». CAMMINANDO… pensavo alle nostre tradizioni e ricordavo come era bello
ritrovarsi nello “Sferisterio” alassino, situato di spalla al vecchio
ospedale, in un tardo pomeriggio
estivo, in mezzo ad una folla vociferante e spensierata. U BiBi,
Angiulottu, Miazza, U Ballè, Martin,
U Pitò... u balun au pugnu. Niente,
nessuno! Avvocato Bottelli a parte,
(è stato Presidente della Società
Italiana (Ligure-Piemontese) più
prestigiosa) di “Pallone elastico”,
della “pallapugno” ad Alassio nessuno parla più. Eppure... «Il territorio interregionale della pallapugno
è interessato da un crescente sviluppo della sua proposta turistica». Sono parole dell’Assessore
Provinciale al Turismo. Il “Pallone
Elastico” è anche Cultura. Ricordo
di aver letto che, ad Alassio: «7
Agosto 1921- Grande sfida al
Pallone. Oggi alle ore 16, si svolgerà
la grande sfida di “Pallone”…
Piemonte contro Liguria. Lo sferisterio cittadino di via Giuseppe Verdi
sarà stracolmo di gente. La posta in
palio è di 4000 lire. Ecco la composizione delle “quadrette” .. nella nostra il Capitano è il famoso
“Cuginetto, la “spalla”, “battitore” il
grande Ricca di Porto Maurizio.
Nella quadriglia piemontese il battitore è anche il Capitano ed è il
Campione Nazionale Cesare
Marengo detto “Bainette”. Sarà una
partita all’ultimo sangue!». Numeri
alla mano, se ad Alassio, lo scopo
dello Sport è quello di essere veicolo di nuovo Turismo, dobbiamo
dire che l’unica manifestazione degna di questo nome è quella, ogni
anno, organizzata dalla Bocciofila
Alassina. Lo Sport, deve essere veicolo di Cultura, Strumento di Valorizzazione ed Identificazione del
Territorio ecco perché “il Trofeo
Boccia d’oro” è tanto seguito!
Come il “Pallone Elastico” “le
Bocce” rappresentano momenti
importanti di aggregazione socia-
le, lo scambio di simpatiche “punzecchiature”, l’uso gergale di un
linguaggio particolarmente consono a quel tipo di realtà sociali che
coagulano negli sferisteri e nei
bocciodromi, attorno al tifo e alla
competizione sportiva. Un modo
unico, culturalmente importante
(anzi il solo...) per immergersi nella Comunità Alassio dove i componenti non si propongono con un
progetto politico.
CAMMINANDO… ragionavo sul
come quotidianamente veniamo
sollecitati, Alassio in modo incredibilmente diretto, ad una generica solidarietà con chi è lontano e,
siamo spinti istituzionalmente ,a
non vedere chi ci è accanto e attende, prima ancora di un gesto di
comunione, il semplice riconoscimento della propria esistenza. Era
solo per introdurre una vicenda,
accaduta di recente, che, come
alassino, mi inorgoglisce particolarmente. Eccola: un “alassino”
immigrato in Inghilterra, scopre di
avere un male incurabile.« Ha un
sogno che se realizzato gli potrebbe apportare gioia?» Gli aveva
chiesto realisticamente il medico
curante.« Mi piacerebbe ritornare
in Italia, ad Alassio, nel mio paese... rivedere i miei amici d’infanzia... » «Bene lo faccia, ma senza
perdere tempo perché il suo tempo sta per scadere…». Ritorna ad
Alassio, rivede i suoi tre amici e
con loro passa i suoi ultimi momenti felici. Viene ospedalizzato
ma Antonio, Pino ed Ennio non lo
abbandonano un minuto. Si danno
il turno, si sacrificano notte e giorno ma non lo abbandonano più.
Muore tra le loro braccia. E’ una
consapevolezza, quella dell’intima connessione tra ciascuno di
noi e gli altri, che va ridestata con
lucidità in questa nostra epoca in
cui si può ipotizzare «la morte del
prossimo» la scomparsa di colui
che letteralmente, è «più vicino».
Non è una “morale” è una intima riflessione che mi procura una genuina soddisfazione nel dire che
nessuno dei quattro personaggi
sopra menzionati ha un cognome
di stampo ligure e, tanto meno,
alassino.
Comune di Alassio
COMUNICATO STAMPA
Alassio, lì 25.05.2009
Al
Ministro degli Interni
On. Dott. Roberto Maroni
ROMA
A
S.E. Dott. ssa Nicoletta Frediani
Prefetto di
SAVONA
Al
Dott. Giovanni Trimarchi
Questore di
S A V O NA
Al
Dirigente Commissariato P.S.
Dott. Saverio Aricò
ALASSIO
Nell’imminenza della stagione estiva siamo a chiedere l’invio di personale aggregato per
il periodo da giugno a settembre.
Questo importante servizio
di potenziamento consente di
far fronte all’emergenza del nostro Comune che essendo a
forte vocazione turistica nel
periodo estivo incrementa la
popolazione da 12.000 a 60.000
e più abitanti.
L’anno scorso con vivo rincrescimento, e non capiamo
per quale motivo, visto che il
personale aggregato è stato assegnato ad altri comuni turistici, non abbiamo avuto alcun aggregato presso il Commissariato di Alassio.
Negli anni scorsi, invece,
quando dieci agenti sono stati
aggregati, il risultato di tale potenziamento è stato apprezzato da tutti, con risultati positivi
sull’immagine turistica della
nostra città.
Il personale aggregato ha dimostrato altissima professionalità e una capacità di conoscenza e integrazione del territorio che ha dato risultati d’eccellenza.
Certo del suo interessamento la saluto con ossequio.
IL SINDACO
(Arch. Marco Melgrati)
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«L'ALASSINO»
Mercoledì 17 Giugno 2009
Frammenti di storia nostrana - PARTE II
(a cura di Tommaso Schivo)
CAP. 20° Alla prima parte dei miei
“Frammenti” (40 capitoli) mensilmente e generosamente pubblicati da L’Alassino a partire
dall’ormai lontano febbraio
2002, è seguita la seconda parte
(con altri venti) di vario argomento: scritti un po’ per consiglio di amici benevoli e un po’
per il mio amor di patria costante e irrefrenabile e le rose di
maggio delle nostre colline e dei
giardini sono rifiorite, nel frattempo, per otto primavere!
Ritengo, perciò, sia giusto, dopo
tanti anni, mettere la parola fine
anche a questa storia infinita di
“briciole”, per molti insignificanti ed inutili. Lo comprendo
benissimo… Non pochi lettori
torneranno a respirare più liberamente e troveranno buoni
motivi per rallegrarsi di fronte
alle novità che copriranno queste colonne del nostro Giornale... Questa “muffa” del tempo
andato ha messo alla prova la
pazienza e la sopportazione di
tanti lettori annoiati, ai quali
non posso far altro che chiedere scusa per tutte le “nostalgie
storiche” del paese raccolte in
questi anni. Tuttavia, pur a parziale mia discolpa, vorrei sottolineare il fatto che purtroppo la
storia, anche quella grande dei
popoli (figuriamoci quella minuta delle piccole e sperdute nostre comunità...) se non è suffragata dai ricordi, dai resoconti,
dalle memorie dei singoli e dei
più “vecchi” rimasti a testimoniare il passato più o meno lontano, finisce spesso per abbandonare la sorgente cristallina
dei fatti e per perdersi irrimediabilmente nei limacciosi acquitrini dell’oblio.
Per lo più si tratta, lo comprendo bene, di episodi insignificanti, di fatti e fatterelli che
non interesseranno mai, più di
tanto, la massa delle nuove generazioni, delle generazioni più
giovani deputate e destinate a
lasciare, se mai, ricordi propri e
nuovi, perché la vita corre sul filo dell’oggi e ciò che è rimasto
alle spalle va lasciato, giusto o
non giusto che sia, se non nel cumulo dei rifiuti dei cassonetti o
delle pubbliche discariche (come vorrebbero alcuni), almeno
UN DOVEROSO CONGEDO
nei dimenticati angoli di qualche abbandonata e polverosa
soffitta o di qualche umida ed
oscura cantina.
Si è trattato, per lo più, di episodi sporadici, di “memorie” legate alle passate generazioni ed
alla mia che continua la sua ormai lunga esistenza terrena e
sta per giungere alla... sera. La
vita moderna ha ben altro a cui
pensare; ha ben altri e più complessi problemi da affrontare e
da risolvere! Certamente i “ricordi”, le immagini, i documenti
del lontano o del più recente
passato non offrono che un pallido sospiro dell’esistenza della
nostra gente e della nostra città
o, se preferite, del nostro “pae-
solo a poche decine di persone
che hanno avuto le loro “radici”
tra l’azzurro del nostro mare ed
il verde delle nostre colline, in
queste strade, così diverse da
quelle dei nostri vecchi e in questi vicoli che hanno, invece,
mantenuto, più o meno, il fascino ed il palpito di un’epoca in
cui il dialetto era la lingua quasi
di tutti. Poca cosa davvero!
Tuttavia (questo mi sia concesso) forse fra cinquanta o
cent’anni, un ricordo lontano
dei fatti della storia del nostro
paese e della nostra gente, un
capitolo, un semplice episodio,
una riga soltanto del passato
potrà tornare utile a chi vorrà o
dovrà richiamare alla memoria
Il presidente AVA Carlo Cavedini
e il prof. Tommaso Schivo ospiti
della IV B di Via Neghelli
un vecchio ricordo o per un briciolo di nostalgia per il nostro
amato paese; questo volevo dire
prima di scrivere la parola “fine”, la parola fatale che chiude
ogni cosa ed ogni slancio umano
ed ogni speranza. E mi sia concesso, prima di farlo, di ringraziare l’Alassino e l’A.V.A. che mi
ha ospitato sempre con grazia e
simpatia ed i lettori amabili,
quelli che ogni tanto, incontrandomi per strada o scrivendomi
da lontano, hanno dimostrato di
aver gradito la lettura di quelle
mie pagine e di questi frammenti di storia minuta.
E, per ultimo, “dulcis, vere
dulcis in fundo” un “Grazie”!
davvero fraterno al grande
Nicolò – Manal – Michela – Matteo P. – Rebecca – Rexhino – Lucrezia –
Alessandro – Enrico – Davide R. – Emanuela – Salvio – Besant – Roberta –
Matteo L. R. – Carolina – Ilaria – Ilenia – Alessia M. – Alessia B. – Hulli – La
Maestra – Prof. Schivo – Carlo Cavedini.
La II B di Alassio… premiata!
Memorie legate alle passate generazioni e alla mia.
sello” nell’ambito ristretto della
nostra gente, ormai... poca rispetto alle mille diverse “razze”
vicine e lontane che hanno scelto, per lavorare e per vivere,
questo angolo di mondo.
Povere cose, pallide memorie, di scarso peso e che non interessano più di tanto o, se mai,
MONUMENTO AL BAGNANTE
dei posteri un lampo, un guizzo,
un sospiro che, senza quei
“frammenti” lontani, sarebbe
andato irrimediabilmente perduto.
Ecco, questo volevo dire ai pochi che mi hanno seguito e qualche volta mi hanno anche stretto la mano per una pagina o per
(ILLUSTRAZIONE DI GIBBA)
Gibba, a Francesco Guido, che,
pazientemente ed artisticamente, come solo Lui sa fare, ha per
sessanta volte illustrato da
Maestro e ravvivato con i suoi
colori e la sua magia, le mie pagine!
Tolgo il disturbo… e ancora
grazie a tutti, di cuore!
I Baci di Alassio in Abruzzo
Gli alunni della II B di via Neghelli di Alassio, in visita presso la sede della locale Protezione Civile, mentre viene consegnato loro il diploma per aver partecipato durante l’anno scolastico 2008/2009 alle lezioni tenute dal comando CFS di Andora della Società Nazionale di Salvamento e dal Gruppo
Comunale di Protezione Civile. Questo nell’ambito del progetto “Adotta una
classe” realizzato dal Servizio Politiche Scolastiche del Comune.
Pino Mastroianni continua a stupire!
I baci di Alassio alla mensa della tendopoli a Tione degli Abruzzi (AQ).
Grazie alle pasticcerie di Alassio: Balzola, Kappa, Marchisio (per
l’Associazione Padre Herman), Riviera e l’oleificio al Frantoio di Armato per
il pesto. Prodotti alassini sulla tavola degli sfollati del terremoto in Abruzzo.
IMPERDIBILE VERAMENTE - Il progetto dello scultore svedese Soedermann da realizzarsi in bronzo (tipo recente monumento a Totò) donato gratis al Comune, da realizzarsi e da porre sullo scoglio della “Limassa” a ringraziamento dei “bagnanti” che con la loro costante presenza hanno fatto
grande Alassio. Un dono da tenere in grande considerazione.
Un’altra “opera” pregevole di Pino Mastroianni, la Madonnina posta all’esterno del Santuario della Madonna della Guardia.
Bravo Pino!
Mercoledì 17 Giugno 2009
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«L'ALASSINO»
LA BIBBIA IN DIALETTO ALASSINO di Gianni Croce
Da u libbru de Ester
Da u libbru de Ester
Da u libbru de Ester
U banchettu da regina
A deluxiun d’Aman
Au semmu a-u banchettu da regina.
I persunaggi i vegnen unurai.
Davanti a ’sta bellessa cuscì fina
i sènsi du mariu sùn eccitai:
“Cumme u caressa u mò scöggi e marina...
cuscì i t’accaressan e me mai
’sta bucca russa, duçe da baxiò...
Tütti i toi dexideri esaudirò!”
Ma cumme u pò, ùn da so dignitai
suppurtò ancù in cuntinu-u st’insulènsa
da’n Marducheu, ch’u passa e so giurnai
ai porte du re, spèntandu l’udiènsa,
ignurandu quelle norme decretai
d’enzenugiòse sempre a-a so presensa.
E u pia ‘na decixiùn cun so muié:
l’impiccaggiùn u ciamerà da-u re.
Ester ancù üna vota a n’apprufitta
e scareganduse u cö scunsulau
a dixe tüttu, ciù a nu pò sto sitta.
e a implura pe-u so populu angusciau.
Pöi, a se zögga tüttu... fina a vitta:
«St’ommu in sce nui Ebrei u s’è vendicau...
Un’ha vendüu e saremmu sterminai.
Chi, ne denunsiù a respunsabilitai».
Ma quella notte u re u nu pò durmì
e u lezze i libbri d’amministrassiùn…
U fattu di dui s-ciovi o-u fa atterrì,
subetu u vö dai soi ’na relassiùn.
E cose u vö cunusce... e in tu capì
u se lascia piò dall’emusciùn:
«Ma st’ommu, che a vitta u m’ha sarvau
che unuri u l’ha... che premmiu e gh’amu dau?»
Assueru in tu giardìn u va invedrau;
Aman sgumèn tu u spprica perdùn,
e ai pèi da regina u resta abbrassau.
Ma inzenuggiau in quella pusissiùn
ün pò troppu a-u sufà u s’è arrembau...
A-u re ch’u entra u ghe pìa ün futtùn:
«Propriu da tì, devu subì st’affruntu?
Guordie! Pendelu a-u palu, ch’u l’è pruntu…».
Propriu in tu bellu du raxiunamèntu
u riva Amàn pe reclamò a sentènsa.
Ma u re, purtandu avanti l’argumèntu
u vö savé da lei cuss’u ne pensa
che d’onurolo u sò l’intendimèntu:
«E a tì a spènterà tale incumbènsa!»
Incainau e negru da-u ciacrìn
u cumènsa a tremò pe-u so destìn.
«Propriu da tì, devu subì st’affruntu?
Guordie! Pendelu a-u palu, ch’u l’è pruntu…».
FRA MUSICA E POESIA 2009
Servizio fotografico di foto hall di Romanisio
Luciano e Guido Rizzo.
Gioberti, Cavedini e “I Rizzo”.
Mons. De Canis, il prof. Gallea e Carlo Cavedini.
Antonio Boscione.
VOLONTARIO D’ORO 2009
Gianni Croce.
Andrea Gallea.
Luciano Raita.
FOTO FASANO
Giuseppe Guarino.
Ettore Ghiringhelli.
Marinella Reale.
Gaetano Arena con la moglie Elisa attorniato dai militi
della Croce Bianca.
“Esempio di costante ed encomiabile abnegazione, di
serietà, correttezza, rispetto
per la divisa indossata, maestro per i giovani e testimone
della cultura del Volontariato”.
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«L'ALASSINO»
Mercoledì 17 Giugno 2009
INCONTRI CON L’AUTORE
Conferenza alla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Alassio
Antonietta Selis Venturino: “Il linguaggio segreto della scrittura”
PRESENTAZIONE LIBRO ALLA EX CHIESA ANGLICANA
Franco Fontana: “Alassio”
Questo stupendo volume fotografico è stato presentato l’otto
maggio scorso. Proprio in questa
sede Franco Fontana allestì una
splendida mostra dal 13 settembre al 15 ottobre del 2003 (Vedi
“L’Alassino” n° 10-2003), dimostrando il suo alto valore artistico
con gli orizzonti sconfinati dell’Italia
meridionale e degli Stati Uniti. Ora
ci propone la sua poesia intima, negli scorci e nelle vedute in un confine più ristretto, ma non meno affascinante della nostra Alassio.
L’Assessore alla Cultura dott.
Monica Zioni ha iniziato parlando
dell’autore, assente per motivi di
salute, come uno dei più noti fotografi del mondo. «Questo libro
(ne ha già pubblicato oltre quaranta) – afferma – sarà un prestigioso biglietto da visita per la nostra città, a pagina 23 c’è una fotografia che è fra le più belle che abbia fatto in quaranta anni di attività».
Ha preso la parola il signor
Valerio Tazzetti di Torino, gallerista storico di Fontana, che ricorda
la mostra del 2003 in “questo luogo” che è «un salotto sul mare»,
dove il passaggio di artisti si è
sempre susseguito nel tempo.
«Fontana ha reso con le sue personali cromie, in questo libro che
è anche ben stampato, gli aspetti
della città, scoprendone angoli
nascosti. Iniziò negli anni ‘60 in
Puglia, ritraeva i campi, i prati, i
paesaggi in campiture monocrome, immagini sorprendenti nella
loro semplicità. Sicuramente
verrà a verificare di persona le sue
impressioni, è anche un grande
comunicatore».
Ha concluso il dott. Nicola
Davide Angerame, che ha curato
l’edizione del libro: «È l’ultimo (in
ordine di tempo) dei libri dedicati
ad Alassio, che illustrano la città
in ambito culturale, che tiene il
passo con altre ben più grandi, ne
è il ritratto del suo aspetto attuale. L’edizione è bilingue (Italiano e
Inglese). A volte basta uno scatto
per cogliere delle emozioni, ma è
un’esclusiva dei grandi artisti. La
prima parte è dedicata alle visioni
“geometriche”, la sua grande forza è il colore e Alassio si presta in
questo senso, più di altre città fotografate da Fontana: è al limite
fra la realtà e le sue sensazioni,
certamente il libro stupirà coloro
che lo sfoglieranno, in particolare
gli Alassini; ha scritto anche un
breve testo che rispecchia anche
letterariamente la sua capacità di
sintesi. La seconda parte è più
narrativa: ci sono gli scorci dove
lui si è calato di più; è stato difficile fare la scelta delle foto pubblicate. Il libro rivela la città come organismo vivente, penso sia anche
una sorta di valida, inusuale, artistica, guida turistica».
Carlo Bertolino
Maurizio Lanteri e Lilli Luini: “La forgia del diavolo” Ed. Fratelli Frilli
Sandra Berriolo ha presentato i
due autori, che scrivono “in tandem” e hanno già presentato qui
altri libri come “Delitto in Valle
Arroscia” e “Non tornare a Mameson”, il 16 maggio scorso
nell’Auditorium della Biblioteca
Civica.
«Presentiamo “La forgia del diavolo” - inizia la Berriolo – di questi scrittori, uno ligure e l’altra
lombarda. Si tratta di un “noir”.
La differenza fra noir e giallo non
è proprio netta, il giallo è nato prima: in esso viene proposto un caso e il lettore cerca di indovinare
la conclusione finale; nel noir il
fatto è esposto subito, la suspence viene dall’indagine (anche psicologica) e ambientale, il lettore
ne è coinvolto. Il libro è ben scritto: un romanzo nel romanzo.
Ecco un accenno di trama: un rinomato avvocato albenganese
che vive ad Alassio, ha scritto un
libro ambientato ad Albenga;
l’editore ne chiede un altro, ma
lui non riesce a scriverlo... La vicenda si svolge ad Alassio,
Albenga, Acqui Terme, Corsica e
Lombardia. I due autori non si distinguono leggendo».
La parola passa agli scrittori.
Luini: «Una donna, Angelica, si
presenta all’avvocato-scrittore
con una storia da raccontare, lui
la recepisce: è ambientata ad
Alassio nel ‘79, ma in parte si svolge nella Milano periferica dove,
contrariamente al centro e in provincia, può capitare di tutto, ma il
fatto che accade in provincia
spesso assume il carattere
dell’eccezionalità».
Lanteri: «È il primo libro che abbiamo scritto insieme, ma prima
ne abbiamo pubblicati altri due.
In quanto alle storie dei romanzi,
spesso la realtà supera la fantasia, a volte ci riferiamo a fatti accaduti, ma dobbiamo essere credibili, questo ci condiziona nello
scrivere; siamo due perfezionisti,
rivediamo gli scritti molte volte:
la prima stesura è fatta “col cuore”, la seconda “con la testa”, fra
le due c’è un periodo di decantazione. Angelica è una bella donna,
in più ha la storia, che all’avvocato serve per soddisfare l’editore:
si instaura una specie di partita a
scacchi, che può unire l’utile al dilettevole... Abbiamo ambientato
in Corsica il lavoro fra i due perché occorreva un posto riservato
e silenzioso».
La grafologia è una scienza recente e poco conosciuta, ma importantissima in campo storico e
giudiziario. La Società Operaia di
Mutuo Soccorso di Alassio ha
avuto come ospite una specialista di questa materia il 9 maggio
scorso.
Dopo il saluto del Presidente
SOMS Claudio Gavaldo e della
Dott. Loretta Zavaroni, Assessore all’Associazionismo e Volontariato del Comune di Alassio,
che ha sottolineato l’attenzione
che la Società ha per la cultura e
perciò merita il nostro plauso, è
intervenuto il dott. Giampaolo
Mela, ex Sindaco: «La nostra ospite è un personaggio di grande
prestigio della cultura savonese,
ha molte benemerenze e una preparazione scientifica di tutto rispetto, è stata allieva di Padre
Poretti, psicologa e psicografologa, ha al suo attivo molte pubblicazioni ed è Perito del Tribunale
di Savona».
La professoressa Venturino
prende la parola ed entra nel vivo del tema: spiega che la grafologia è una scienza nuova, non è
esatta come la fisica, ma fa parte
della psicologia, della psichiatria, deve avvalersi di un metodo
scientifico di indagine. Quello
qualitativo permette l’identificazione dei segni: le linee curve denotano affabilità, quelle spigolose tipi più polemici, aggressivi;
quello quantitativo ha una funzione di sostegno o di indifferenza: accezione, resistenza, attesa.
«È uno strumento psicodiagnostico, la grafia non nasce dalla
mano ma dal cervello». Altri elementi sono il calibro, la precisione della scrittura, lo spazio, tensione ed estensione. Prosegue:
«Mi sono appassionata a questa
scienza correggendo i compiti
dei ragazzi; la scrittura è un mezzo di comunicazione, il suo studio richiede molta attenzione e
molto approfondimento: riflette
la nostra personalità, il nostro carattere, i nostri comportamenti».
Continuando con molta chiarezza, la professoressa precisa che
nell’età evolutiva l’esame grafologico può aiutare molto a definire la personalità degli adolescenti e, se è il caso, a prendere provvedimenti correttivi e anche curativi. «In campo giudiziale il
grafologo può determinare l’autenticità di uno scritto e trovarne
l’autore, anche se anonimo. Il foglio sul quale scriviamo è l’estensione della nostra coscienza: vi
possono essere dei segnali di allarme, la rivelazione di aspetti
patologici. Il rigo ha la sua importanza: è un orizzonte ideale
sul quale dobbiamo imprimere la
nostra capacità di comunicare».
La Professoressa Venturino ha
concluso con la proiezione di alcuni tipici esempi di scrittura e
brani di scritti di celebri personaggi e scrittori.
C. B.
Mostre d’arte alla ex Chiesa Anglicana LA PERFEZIONISTA - Film
ENZO PRESTILEO
Di Massa Lubrense nel Napoletano, Enzo Prestileo è pittore dallo stile particolare, raro, che interessa e incanta tanto l’osservatore profano o superficiale quanto il
conoscitore esperto e lo studioso; ha esposto nell’aprile scorso.
La sua pittura potrebbe sbrigativamente definirsi iperrealista,
tanto è aderente al reale, ma a ben
guardare si scopre che va oltre, in
un’interpretazione personale
che, in alcune composizioni, rasenta l’astrazione. È evidente soprattutto nei vegetali mediterranei, sullo sfondo di marine partenopee (agavi, fichi d’india) e nelle
nature morte (frutta, conchiglie),
per diventare quasi fotografica
nei nudi e nei fiori, ma in compo-
sizioni e inquadrature che la fotografia renderebbe banali. Sorprendente un limone che sembra
emergere dalla ciotola in ceramica decorata dalla quale sembra
emergere, visto dall’alto; come
l’espressione del viso di Emma,
una bimba in un magistrale ritratto. Ha scritto di lui Vittorio Sgarbi:
“...Ho l’impressione che questi lavori siano soprattutto un pretesto, da parte di Prestileo, per significare e documentare la virtù
estetica di qualsiasi tipo di forma,
e che esprimano l’evocazione nostalgica di un’arte che si avvale
del bel disegno e dei perfetti passaggi tonali, per attuare una galleria di raffigurazioni dedicate al mistero del silenzio...”.
È stato presentato sabato 23
Maggio nell’Auditorium della Biblioteca Renzo Deaglio il film LA PERFEZIONISTA. Titolo ammiccante in
senso serio però e non frainteso.
Sindaco e Assessore alla Cultura
hanno introdotto l’autore Cesare
Lanza, noto realizzatore di riusciti
programmi televisivi tra i quali Buona domenica, la Talpa, la Fattoria e
l’ultima edizione del Festival di
Sanremo. Il film ha un assunto impegnativo alquanto coraggioso; ne ha
sintetizzato contenuto ed intenzioni
l’autore stesso, che dice: “vuole essere dimostrazione dell’assoluto non
senso della vita”.
Brava, in una parte assai onerosa
e monocorde, la protagonista Aurora Mascheretti. Un po’ sacrificato,
ma bravo lo stesso, Rinaldo Rocco.
Notato il cammeo di Sandra Milo e
quello del regista che, alla Hitchcok,
attraversa un’inquadratura assieme
al suo cane.
FGG
CARLO LEVI AD ALASSIO
Inventario delle carte
La corposa raccolta di lettere,
documenti, appunti e anche disegni che, con grande generosità e
sensibilità culturale, il popolare
autore televisivo Antonio Ricci ha
donato alla Biblioteca civica
“Renzo Deaglio” di Alassio, è stata
ordinata, le singole carte catalogate e pubblicate in questo catalogo,
edito dall’Assessorato Turismo e
Cultura del Comune di Alassio. Il libro è stato presentato il 30 maggio
scorso nell’Auditorium della Biblioteca, nell’ambito di un “Incontro di studi” intitolato “Tra le carte di Carlo Levi”, al quale hanno
partecipato eminenti studiosi.
Tutti gli intervenuti hanno convenuto sull’importanza del Fondo di
Alassio, nell’eterogeneità delle
carte che si trovano nei tre archivi
principali (Alassio, Fondo Manoscritti di Pavia e Archivio Centrale
dello Stato di Roma) e sulla necessità di costituire un archivio virtuale che ne raduni tutto il materiale. Ecco un breve resoconto dei
singoli interventi.
L’Assessore al Turismo e Cultura del Comune di Alassio dott.
Monica Zioni ha porto il saluto,
ringraziato Antonio e Silvia Ricci
per il loro contributo e collaborazione nei riguardi della cultura
alassina, e ha affermato che «Alassio ha in Carlo Levi il riferimento
culturale più importante».
Il professor Alberto Beniscelli
dell’Università di Genova, anche
in veste di coordinatore, apre il
confronto: «Questo incontro è anche un ricordo e un’occasione di
studio, Parleremo anche del libro
“Le poesie di Carlo Levi”, delle
quali tre manoscritti sono qui. La
famiglia Levi aveva in Alassio il posto delle vacanze. Le carte più importanti dell’archivio alassino sono le agende (appunti dal 1933 al
1974), reportage di viaggi, documenti, lettere, libri».
Luisa Montevecchi (Archivio
Centrale dello Stato di Roma):
«Porto il saluto del mio Istituto.
Attraverso le carte si scopre la
multiforme personalità di Carlo
Antonio Ricci.
Levi, sono 160 le scatole che le
contengono a Roma». Ne descrive
le principali, in particolare i disegni fatti in carcere col blu di metilene, un disinfettante usato come
inchiostro.
Renzo Cremante (Università di
Pavia, Direttore del Fondo Manoscritti “Maria Corti”): «L’inventario di Alassio è già un importante
strumento di studio. Maria Corti
(compianta, già ospite di Alassio
come scrittrice, n.d.r.) ha costituito il Fondo Manoscritti Contemporanei, quando questi non erano
ancora considerati, si conservavano solo quelli antichi. A Pavia ci
sono circa 2000 carte di Levi che
riguardano la sua complessa personalità: scrittore, poeta, giornalista, pittore, politico, dagli anni ‘20
circa al 1970».
Luca Beltrami (Università di
Genova, curatore dell’inventario):
«La maggior parte delle carte donate da Ricci riguardano la vita
quotidiana di Levi: 32 agende e 4
taccuini, vi figurano molte personalità della letteratura, la descrizione delle vacanze ad Alassio (gite in barca, pesca, incendio della
collina), la collaborazione con “La
Stampa”, le versioni in inglese dei
romanzi “Cristo si è fermato a
Eboli” e “L’orologio”, osservazioni
e appunti su “Le parole sono pie-
tre” e “Il futuro ha un cuore antico”; notevole la corrispondenza in
particolare con Linuccia Saba
(viene citato anche il padre il celebre poeta Umberto), discorsi politici (fu senatore due volte); è presente anche un’agenda telefonica
con appunti».
Guido Sacerdoti (Presidente
della “Fondazione Carlo Levi” di
Roma e nipote dell’artista-scrittore): «In un articolo su “La Stampa”
Giovanni Spadolini parlò di alcune
carte di Levi in suo possesso, ho
ottenuto le fotocopie di questi documenti che si aggiungono a quelli dei Fondi: parla di una poesia, di
un paese della Lucania e di Alassio
come paese nel quale si identificava; del suo rifiuto della circoncisione, della Spagna di Franco, delle elezioni in Sicilia (dove non venne eletto) e di altre due poesie:
una sulla felicità e una dedicata a
Renzo Deaglio, suo amico, dove
parla di un coniglio».
Silvana Ghiazza (Università di
Bari), curatrice del libro delle poesie di Carlo Levi: «È un “diario lirico”, il suo incontro con la poesia
fin qui ignorato. Levi non le ha
pubblicate, era opportuno farlo?
Scriveva le poesie direttamente in
versi e in rima, si esprimeva anche
con ironia, sempre con ritmo musicale. In carcere scrisse sonetti,
poesie “chiuse” come la prigione.
Il libro avrà un seguito più completo e aggiornato criticamente».
Franco Contorbia (Università
di Genova - con Carla Peragallo
della stessa Università furono i
primi ad esaminare le carte donate da Ricci): «È stata una riflessione collettiva: pensavamo di conoscere tutto di Levi e invece conosciamo poco. La sua vicenda costituisce un’importante parte della cultura del ‘900. Il materiale ora
a disposizione richiederà ancora
molto studio. È difficile stabilire se
fu più scrittore o pittore».
In conclusione Antonio Ricci si
dichiara molto soddisfatto di questo incontro.
Carlo Bertolino per A.V.A.
LUCIANO GEROLAMO GERINI
Nel 1881 un ufficiale italiano nativo di Cisano sul Neva, Gerolamo
Emilio Gerini, appena uscito
dall’Accademia di Modena, si
recò nell’allora Siam (oggi Thailandia), dove il re lo incaricò di
istruire la sua Guardia e poi di costituire la locale Accademia militare sul modello di quella di
Modena. Contemporaneamente
studiò società e cultura di quella
nazione e la fece conoscere all’Italia e al mondo. Luciano Gerolamo Gerini è un suo pronipote,
che ha fatto dell’arte la sua ragione di vita, contemperando le culture italiana e thailandese. Vive
fra Alassio e la Thailandia. La sua
opera gravita principalmente su
due tecniche e relativi supporti: i
“Phrabotbanner”, drappi dipinti
con scene della vita del Buddha,
che venivano donati ai templi,
reinterpretati unendo due stili
lontanissimi fra loro, “l’actionpainting” e il figurativo, con soggetti che vanno dall’informale puro a figure umane, animali, vegetali, cielo stellato; e i “Nangtalungshadow”, lastre di cuoio lavorate fino a farle diventare traslucide, nelle quali venivano ritagliate le marionette del teatro delle ombre, anche queste rielaborate come “ombra colorata”, con
figure evanescenti su sfondo multicolore viste in trasparenza e
raggruppati a trittici e polittici. Le
opere sono state esposte come
installazioni, di grande fascino.
Inoltre Gerini esegue fotografie e
filmati dei riflessi sull’acqua calma del mare o dei fiumi, con effetti assai suggestivi: ne ha esposto le foto e proiettato i filmati.
All’inaugurazione erano presenti, oltre all’Artista, al Sindaco
Melgrati, all’Assessore Zioni, il
Ministro Plenipotenziario della
Reale Ambasciata di Thailandia
Sua Eccellenza Peerasak Chantavarin, e altre personalità della
cultura thailandese e italiana; la
professoressa Kanokwan Gerini,
Docente di Storia della Letteratura Nord Americana del Dipartimento di Lingue Occidentali,
Facoltà di Archeologia della
Università Silpakorn di Bangkok,
ha parlato dell’artista, della sua
opera e delle relazioni italo-thailandesi.
Ci congratuliamo con la ditta Ottobelli Ottica, nostra inserzionista, per la meritoria
sponsorizzazione di questo
evento culturale, con l’auspicio che sia un esempio da seguire (A.V.A.)
Ca. Bl.
“LE VEGLIE D’ARMO”
IIª Rassegna
di video-documentari e VI°
Concorso di poesia dialettale
Il Comune di Armo (Imperia) anche quest’anno organizza questi
due concorsi. Per la Rassegna dei video-documentari occorre inviare
l’iscrizione entro il 30 giugno e le
opere entro il 15 luglio 2009. Per la
Poesia dialettale lirica (scritta) il
termine è il 10 luglio, per la Poesia
raccontata il 5 agosto 2009; da inviare a: Comune di Armo, Via
Montegrappa 11 – 18026 ARMO
(Im). Premiazione il 6 settembre
2009. Il pieghevole col regolamento
è disponibile presso la Biblioteca
Civica “Renzo Deaglio” di Alassio,
oppure, anche per ulteriori informazioni, al Comune di Armo.
UFFICIO CIRCONDARIALE
MARITTIMO – GUARDIA
COSTIERA-ALASSIO
Nuova ordinanza di sicurezza balneare N° 32/2009
Chi fosse interessato alle norme di
balneazione e navigazione per il 2009,
può consultare la circolare anche
presso la nostra Sede o nel Sito Web:
www.guardiacostiera.it/alassio.
Ascensione: festa alla Madonna della Guardia
Incoraggiati dal bel sole, che ha
riscaldato l’ambiente per tutto il
giorno, numerosi fedeli alassini e
turisti hanno invaso il parco che
circonda la chiesa della Madonna
della Guardia e hanno espresso
con un giusto vociare festaiolo la
gioia di trascorre alcune ore nel
fresco ambiente della macchia
mediterranea. L’edificio sacro è
stato aperto fin dal mattino e ha
dato l’opportunità di assistere ai
riti sacri con comodità.
Durante il pomeriggio, comunque, si sono svolte le manifestazioni più suggestive. La processio-
ne, animata anche dalla banda cittadina, si è fermata nei pressi
dell’ampio piazzale. In una nicchia
addossata alla scala di accesso al
santuario il nostro artista del ferro, Giuseppe Mastroianni, ha creato una Madonna stilizzata. Si vedono solo le linee del capo e
dell’abito, formate da esili tubi di
ferro colorato, sagomati con abilità così da offrire l’impressione
del raccoglimento e della preghiera. A queste linee essenziali è stato dato il nome di “Mistico Fiore”,
riecheggiando una delle vetrate
della chiesa, chiamata “Rosa
Mistica”, e ricordando la ricchezza di verde e di fiori dell’ambiente
mariano. L’allestimento complessivo dell’opera è stato possibile
grazie alla collaborazione di Pierino Vaccarezza, Luciano Grossi e
Domenico Martino
La solenne celebrazione della S.
Messa, arricchita dal canto della
Cappella Musicale e dalla presenza di autorità cittadine, oltre che
dalla Confraternita di S. Caterina,
ha concluso una riuscita giornata
di vita festosa e religiosa insieme.
G.P.
Mercoledì 17 Giugno 2009
INAUGURAZIONE DI DUE PIASTRELLE SUL MURETTO DI ALASSIO
Gita della Terza Età
Una bella giornata di sole ha
accolto il gruppo della terza età
in gita all’abbazia di San Fruttuoso, perla romanica incastonata in una delle più belle baie
della riviera di levante.
Il gruppo ha raggiunto San
Fruttuoso con il traghetto partendo da Camogli, borgo marinaro della costa dove gli “arzilli”,
prima di imbarcarsi con la scusa
del mal di mare si sono concessi
un buon pezzo di focaccia di
“Recco”.
Allíarrivo la guida ha condotto
il gruppo alla scoperta di un
gioiello ristrutturato dal FAI che
riesce a colpire il visitatore per
la bellezza dei chiostri, capitelli e
bifore. Rifocillati da un buon
pranzo a base di lasagne al pesto
e pesce appena pescato, il gruppo è partito alla volta di
Portofino. Il piccolo borgo, degno della sua fama, ha sorpreso
per la bellezza quasi finta delle
case e dei suoi giardini che si riflettono sulla piccola baia.
Per concludere il gruppo,
muovendosi con il traghetto ha
raggiunto Santa Margherita, altra perla della riviera di levante
ricca di bei giardini e splendide
piazzette.
Oltre alla gita, nel mese di maggio, la GE.S.CO. s.p.a. ha concluso la serie degli incontri salutari
mercoledì 13 maggio: in una sala
gremita, il Dottor Mosca ha trattato con professionalità ed moltissima umanità i problemi legati alla circolazione sanguigna.
Inoltre il 26 maggio la Ge.s.co.
s.p.a ha celebrato il gemellaggio
con la squadra di nuoto della terza età di Novara che in visita alla
Città ha partecipato alla lezione
in piscina con il gruppo dell’attività motoria rivolta alla terza età
e alla sera ha partecipato come
ospite alla cena di pesce organizzata dai volontari che hanno
cucinato con maestria per tutti i
nuotatori e loro famigliari.
E per finire il clou: il 30 maggio
la festa per i corsisti della ginnastica al palazzetto dello sport.
Quest’anno una “baraonda”
all’insegna della spiaggia, musica e balli sudamericani.
I corsi in palestra continueranno per tutto il mese di giugno il
martedì e giovedì, mentre il
Centro ricreativo continuerà la
sua normale programmazione
per tutta l’estate.
A tutti gli iscritti un grazie di
cuore per essere stati con noi
tutto un anno e per aver arricchito, anche questa stagione la
serie di momenti memorabili e
belli da ricordare.
Buona estate
Graziella Danio
GESCO SPA
Ringraziamenti per i tappi
by A.R.E.S. Volontari Boschivi
Innanzitutto, è doveroso il
ringraziamento all’A.V.A. e relativa Redazione de “L’Alassino”!!…
Poiché è grazie all’“informazione” che molte persone hanno saputo della raccolta dei tappi e se ne sono attivate.
Ad esempio la Sig.ra Dina, di
Zuccarello, lettrice de “L’Alassino”, la quale, grazie al nostro
recapito telefonico 0182-644914
pubblicato sul giornale, ci ha
contattato e siamo andati a ritirare i molti sacchi di tappi raccolti oltre che da lei stessa, dagli abitanti del paese ed in particolar modo da Pamela che ha
fatto da tramite con la Scuola:
“4°Circolo Borgo Rodari” di S.
Remo, di cui ringraziamo vivamente i docenti ed i ragazzi.
GRAZIE A TUTTI!!
Un ultimo (ma non ultimo)
ringraziamento, va… molto lontano… a 1.300 km da Alassio!! E
precisamente a Racale (LE) in
Puglia, dove si è trasferita
l’Alassina Manuela Bottero.
La Sig.ra Manuela, unitamente alla cognata, la Dott.ssa Ecla,
ci ha inviato degli enormi sacchi
di tappi tramite la mamma,
Sig.ra Maria Pia Bottero (già nostro contatto con le “donne di
Arnasco”) per la raccolta, la
quale, attraversando l’intero
stivale per andare a trovare i nipotini, al ritorno si carica in auto i tappi.
Che dire… è “ammirevole”!!!
Noi Volontari Boschivi, ringraziamo le persone menzionate… e chiunque altro/a partecipa… o parteciperà alla raccolta.
A tutti diciamo: “per adesso
non sveliamo il progetto più immediato del risultato di parte
dell’attuale raccolta, perché
sarà una sorpresa per coloro
che ne riceveranno delle attrezzature, ottenute con il riciclaggio della plastica, ma sarà un altro grande gesto partendo da un
piccolo tappo”.
Semplice, ma toccante e originale nella sua semplicità la inaugurazione (del 30 maggio u.sc. sul famoso Muretto) delle piastrelle artistiche che ricordano la
cinquecentenaria Parrocchia di Sant’Ambrogio e la Parrocchia di Maria Immacolata dei Frati Cappuccini di Alassio.
Presenti il Sig. Sindaco e molte autorità religiose e civili, Mario Berrino e il Pres. A.V.A., personalità e gente comune della città accomunate nella festosa giornata, Mons. Parroco Angelo De Canis e Fra Tommaso hanno officiato la cerimonia ed hanno benedetto le artistiche piastrelle.
Grande la commozione generale e l’aperto compiacimento dei presenti.
(FOTO FASANO)
CI SIAMO RIUSCITI!
Eccoci di nuovo, qui, noi mitici alunni della classa 4a C, per dirvi
che siamo riusciti ad imparare a memoria la poesia in dialetto alassino “LAMPI” di Antonio Boscione. Antonio ci ha detto che siamo stati molto bravi, così abbiamo pensato di recitarla durante la Festa di
Fine Anno davanti al Comune il 9 Giugno. Eccovi il testo della poesia:
Lampi
Lansòse driti a bagnu,de vulata
e doppu vegnì gianchi de sarin
tantu che se mangiòmu ’stu panin
de pan fransese e in toccu de tumata;
l’arena a ne scrusciva sutta ai dènti,
ma tüttu u ne puxeva ina buntai
cundìu cu-a famme sona de l’etai…
Nu axemu ninte e-e l’erimu cuntènti!
Cuntènti (e chi t’ou sa!) di nosci abrivi.
de fo ‘na sotta pé ‘na mangiarena,
de destrigose insemme in sce l’arena,
de fose in bagnu… e de sèntise vivi!
Cuntènti de ‘sta noscia zuvèntü
visciüa sènsa sercò cumplicassiui,
c’a rèsta in te ‘n recantu, drent’ a nui…
anche se u tèmpu u nu a-a riporta ciü.
Antonio Boscione
Vi è piaciuta? A noi molto! Adesso noi andremo in vacanza e ci rivedremo, speriamolo, il prossimo Settembre
Gli alunni della classe 4a C Scuola Primaria Statale
di Alassio
La signora Maria Pia Bottero con i
sacchi di tappi portati qui da 1.300
km!!
Grazie a tutti! Continuate così!!!
Sarete orgogliosi del “gesto”
che faremo tutti insieme… del
quale vi daremo notizia, appena
realizzato il progetto.
Tanti tappi… pardòn, tanti
saluti a tutti!!
“Attila”
Banco di solidarietà
“Suor Maria Assunta Bonadiman”
Il 15 maggio u.sc. è stato riconsegnato, per la futura custodia, alla Presidente del “BANCO
DI SOLIDARIETÀ” Signora Orietta Arata Mazzoni, al Vice Presidente Pierantonio Lanteri ed al
segretario Gianni Croce il
“CUORE DELL’A.V.A.”, simbolo
di riconoscenza e di merito che
la nostra Associazione aveva
consegnato a Maria Assunta
Bonadiman Suora di Santa
Marta, alcuni anni fa, per il suo
benemerito apostolato nella
nostra città.
Il “Cuore” ci era stato restituito dopo la morte di Suor
Assunta e in occasione della
chiusura della sede alassina di
Via Dante
9
«L'ALASSINO»
Il banco di Solidarietà, benemerita associazione che ha
ereditato la “missione” di bene
svolta dalle Suore di Santa
Marta e che continua ad aiutare le famiglie bisognose, opera
in nome ed in ricordo di Suor
Maria Assunta che aveva dedicato tutta la vita ad assistere e
ad aiutare le persone bisognose di aiuto, di cure e di solidarietà che spesso si rivolgevano a lei con cuore aperto: una
restituzione” o un modo come
un altro per ricordare la venerata Suora e per augurare ogni
bene alla neo-benemerita
Associazione.
A.V.A.
Accoliti al servizio
della Chiesa
Giovedì 28 maggio, alle ore
17.00, nella chiesa parrocchiale
di S. Ambrogio hanno ricevuto
l’ordine dell’accolitato tre nostri
concittadini: Paolo Ammirati,
Anito Arrighetti e Brunetto Rasolo. Sua Eccellenza, mons.
Mario Oliveri, che ha presieduto
la cerimonia, attraverso un’omelia chiara ed efficace, ha spiegato
che i nuovi accoliti hanno il prestigioso incarico di assistere il
vescovo e il sacerdote durante i
riti sacri, possono distribuire la
comunione ai fedeli, preparare
l’altare per il sacrificio, in generale servire durante la Santa
Messa. Riprendendo l’espressione usata solitamente dai papi
sono “i servi dei servi di Dio”, i
“ministri dei ministri della
Chiesa”, gli assistenti del sacerdote durante le celebrazioni liturgiche. L’evento ha avuto il
suo momento emozionante
quando i tre nuovi accoliti,
nell’atto della loro istituzione,
hanno ricevuto dalle mani del
vescovo la pisside che contiene
il corpo di Cristo e hanno
espresso ufficialmente la loro
volontà di essere al servizio del
Signore. La Cappella Musicale S.
Ambrogio ha solennizzato il rito
e il nostro parroco, mons.
Angelo de Canis, evidentemente
commosso, al termine della cerimonia ha espresso parole di
soddisfazione.
G. P.
Saluti di
Italia Nostra Alassio alla
Cittadinanza (alassina)
Venerdì 15 maggio c’è stato il passaggio del testimone nella sezione di
Italia Nostra Alassio.
Poche righe per salutare i lettori
dell’Alassino, i cittadini che fanno parte del comprensorio (Alassio, Laigueglia, Testico, Andora e Stellanello),
le Istituzioni locali e tutti coloro che ci
guardano con simpatia.
Colgo l’occasione per ringraziare, a
nome di tutti, Carla Fazio per l’impegno
instancabile profuso per anni nella tutela del nostro paese e che continuerà
a dedicare per trasmettere le sue conoscenze e le sue capacità organizzative e con Lei tutto il gruppo, col quale
avrò il piacere di collaborare.
Tutti ci auguriamo che sempre più
persone si avvicinino a Italia Nostra, libera Associazione, senza nessun colore politico, per proporre, segnalare, dibattere su quanto la propria sensibilità suggerisce.
La nostra intenzione non è solo
quella della tutela dell’ambiente; infatti riteniamo importante anche coinvolgere il pubblico attraverso conferenze, proposte e dibattiti su argomenti di interesse attuale. Se sarà possibile, vorremmo avviare un progetto
di educazione al “bello”, nelle scuole
per insegnare ad apprezzare e tutelare
il nostro paesaggio, in cui per secoli
l’uomo e la natura si sono integrati armoniosamente.
Sperando di incontrarvi numerosi,
mando a tutti il mio più caro saluto
Giovanna Fazio
Presidente Italia Nostra Alassio
L’AVA esprime il proprio ringraziamento per l’opera svolta dalla Sig.ra
Carla Fazio e porge a nome di tutti i
Soci i migliori auguri alla neo Presidente, Sig.ra Giovanna Fazio.
Antonio Boscione in cattedra.
Omaggio a monsignor Angelo De Canis
Parroco di Sant’Ambrogio
Una storia vera.
Un dì lontano
Arrivasti ad Alassio,
quasi in punta di piedi
piano,piano.
Forse nessun ti conosceva,
ma per il cuore
dei nuovi figli
eri un Messaggio d’amore.
Di Speranza, di Fede
Che rallegrava il cuore
Del popolo di Dio,
con giubilo pio.
Ed oggi, ogni cristiano,
con cuore riconoscente
ti grida: Grazie
per ciò che fai per noi!
Grazie, di cuore!
E questo grazie sincero
Oh sì, rispecchia il vero.
E Lui è il Vero,
che tu ci hai donato
Nell’esercizio giornaliero
Di vivo e zelante apostolato.
Non solo i nostri cuori
Ma anche la chiesa
Hai fatto bella!
E gli angeli di lassù
Per te osannano a Gesù
Tanti, tanti anni ancora
Qui tra noi ad Alassio,
o Sacerdote di Cristo,
per dispensare ancora
tra il popolo di Dio
il tuo cuore pio.
Suor Francesca Ghio
Suora di S. Antida
e di San Vincenzo
10
«L'ALASSINO»
PER I 45 ANNI DELL’ISTITUTO
ALBERGHIERO DI ALASSIO
AVIS ALASSIO
Manifestazioni ed attività
della Sezione di ALASSIO
La storia dell’istruzione scolastica in Alassio si è completata,
per il momento, col libro stampato nello scorso mese di marzo dalla Tipolitogratia Bacchetta di
Albenga sotto il titolo «La Scuola
Turistico-Alberghiera di Alassio»,
del Prof. Paolo Tavaroli, insegnante dell’Istituto. Un volume simpatico nel suo aspetto, composto di
venti capitoli, senza la numerazione delle pagine; dai titoli che introducono il racconto con spigliatezza e disinvoltura, dalla copertina abbellita da un delicato acquarello che ritrae la sede dell’Istituto, eseguito dall’amico Carlo
Cristiani. Un libro che ha la capacità di farsi leggere. E leggendolo
apprendere con compiaciuto diletto il percorso storico di quarantacinque anni, il quale, come
giustamente scrive il Sindaco, «...
costituisce nel tessuto sociale,
economico e culturale della nostra città un motivo di eccellenza».
L’Istituto è nato nel 1963, com’è attestato dall’Atto di Nascita, il verbale della seduta del Consiglio di
Amministrazione, tenuta il giorno
28 agosto 1963. Annota l’Autore.
«La Scuola Alberghiera di Alassio
nacque immediatamente nel 1963,
sulle ceneri della scuola biennale
Tecnica Commerciale “M. Morteo
Ollandini” e dell’annesso Avviamento Professionale triennale
che, trasformato, confluì nella
nuova Scuola Media». Sul principio «furono autorizzati dal Ministero due corsi biennali, Sala Bar e
Cucina, e due corsi triennali di
Segreteria e Portineria d’Albergo».
La novità del fatto prese un po’
alla sprovvista genitori e figli.
Diciannove allievi maschi nella A,
venticinque femmine nella B: in
tutto 44 ragazzi. Prima sede la
stessa dell’Istituto Tecnico, nel
palazzo Durante, ora sede della
Posta. Vi furono quindi degli esodi
forzati, dapprima nell’Hotel
Alfieri, a Vai d’Olivo e nella Villa
Giuseppina. Poi, finalmente, l’Istituto giunse alla terra promessa,
nell’attuale complesso tecnica-
SABATO 16 MAGGIO presso la
Sala Consigliare del Comune di
Alassio alla presenza del V. Presidente Vicario dell’Avis Regionale
Liguria Camiletti Iginio, del Presidente Provinciale Savonese Fui
Daniele e del Consiglio Direttivo
Alassino, Il sindaco Marco Melgrati ha premiato con targa e diploma i donatori che, negli ultimi
vent’anni, hanno tracciato e traghettato valori morali e sociali
quali la donazione di sangue. Un
riconoscimento a 40 “ex donatori” che per raggiunti limiti di età
e/o sopraggiunti motivi sanitari
hanno cessato l’attività donazionale (un premio alla carriera) per
molti con un traguardo di oltre
cento donazioni.
mente idoneo all’insegnamento
teorico e pratico di una particolare scuola. Nel contempo erano
sorte le due sedi distaccate di
Finalborgo e Arma di Taggi.
Un capitolo del libro è dedicato
agli insegnanti: il Prof. Giancarlo
Corino, primo direttore della
Scuola di Alassio, la Prof.ssa.
Silvana Gianetto, direttrice della
sezione distaccata di Finalborgo,
il giovane Prof. Andrea Gallea, il
Prot. Mangiarotti, il Prof. Grollero,
l’insegnante di Religione don
Pelle. Vi si parla anche dei primi
dinamici segretari, Giannetti e
Quartara. Un altro capitolo,
«L’epoca di Ventimiglia», è dedicato al Prof. Claudio Ventimiglia il
mitico Preside in carica dal 1985
alla metà dell’anno scolastico
2002/03, la più lunga conduzione
che l’Istituto Alberghiero di
Alassio abbia avuta. Sotto la sua
presidenza avvenne l’intitolazione della Scuola alla gloria alassina
Francesco Maria Giancardi, primo
storico della Città. Lo stesso Prof.
Ventimiglia incaricava chi scrive a
tenere il discorso ufficiale sulla
biografia e l’opera storico-letteraria del Giancardi.
Al testo scritto del libro aggiunge valore il corredo fotografico,
veramente ricco e prezioso per la
pregevole iconografia che illustra
l’attività molteplice della Scuola
Turistico-Alberghiera di Alassio.
Un’avvincente storia che il
Tavaroli con prontezza e agilità ha
saputo trarre da documenti, circostanze affermazioni e riconoscimenti di una realtà assoluta. Sulla
copertina del libro appare, sotto il
titolo e il nome dell’estensore, la
dicitura “Storia, q.b.”, quanto basta, secondo l’intenzione dell’autore di comporre una storia
dell’affermato Istituto Alberghiero ad uso dei alunni ed ex alunni.
Basta altresì, per destrezza di sintesi, analisi di giudizi e visione
d’insieme a soddisfare l’interesse
di un pubblico adulto.
Antonio Carossino
DOMENICA 17 MAGGIO una nostra nutrita presenza in compagnia di un gruppo della Sezione
Avis di Fossano ha effettuato una
“Camminata” Gioco di Toirano Chiesa San Pietro ai Monti – organizzata dall’instancabile socio
Mario Messa – ha visto chiudersi la
giornata con la visita-degustazione
dei prodotti al frantoio Armato e
quindi la tradizionale cena di convivio presso la Bocciofila Alassina.
DOMENICA 24 MAGGIO il gruppo “Camminatori” dell’Avis di
Alassio ha partecipato alla “CAMMINATA ECOLOGICA” sull’isola
Palmaria di La Spezia (6-12 Km)
vincendo il Trofeo quale Gruppo
più numeroso, 59 unità.
IL PRESIDENTE
XXVII ANNO ACCADEMICO
UNITRE ALASSIO
Il giorno 9 maggio u.s. si è chiuso il 27° anno accademico 20082009 dell’Università della Terza
Età con il consueto pranzo di fine
corso e la mostra dei laboratori
che è rimasta aperta al pubblico
dal 2-05 al 16-05, nella sede della
“Associazione Vecchia Alassio”
come sempre gentilmente offerta.
Sono state esposte le molte opere, realizzate nel corso dell’intero
anno nei diversi laboratori suscitando ammirazione e compiacimento nei visitatori che, come
sempre, partecipano interessati,
entusiasti e numerosi.
Sono state esposte le seguenti
opere:
Composizioni floreali
docente Matilde Vacca
Le diverse tecniche di pittura
docente Maria Teresa Preve
Tendenza e tecniche
arte moderna
docente Francesco Granducato
Decorazioni su ceramica
docente Caterina Maggi
Bricolage
docente Flora Serravalli e
Manuela Mazzetto
Creazioni con fiori
e foglie pressate
docente Umberto Udovicich
Un altro anno è trascorso e le
opere esposte esprimono la creatività, la gioia e l’amicizia convalidata che i partecipanti hanno saputo realizzare nello spirito che
la nostra UNITRE riesce ad ispirare nei valori della quotidianità.
Elenco nominativi
per premiazione 16/5
COGNOME NOME
Agnese Sergio
Alberti Claudio - LAIGUEGLIA
Amico Rosario
Bensi Dario
Boccone Rinaldo
Bottero Biagio
Cappellin Alessandro - LAIGUEGLIA
Cardi Spartero
Burgio Salvatore
Casella Paolo
Cerati Gina
Conti Bianca - LAIGUEGLIA
Coral Danilo - ANDORA
Costa Franco
Dal Piaz Mario - GARLENDA
Dananzan Giampaolo
Elena Emilio
Galvagno Giuseppe
Lugli Adele
Mastroianni Giuseppe
Mazzoni Giacomo
Messa Mario
Né Bruno
Oliveri Franco
Ossoli Elsa - LAIGUEGLIA
Paoletti Riccardo
Pavarino Ferdinando
Pelassa Albina
Pezzolo Paolo
Pittaluga Giovanni
Pozzi Mariagrazia
Russo Paolo
Rustichelli Mario
Sanna Flavio
Schivo Luisa
Schivo Angelo
Stalla Silvestro
Tassistro Antonio
Vaccarezza Maria Pia
Zanus Michiei Sergio
Per A. V.A. Aldo de Mitri
a
edizione
Il giorno 10 maggio 2009 si è
svolta la prima edizione della
“Stralassio”, gara podistica non
competitiva su un percorso di 7
km interamente cittadino.
Alla partenza, dal “muretto”,
erano schierati 186 partecipanti (su 223 iscritti) di tutte le età,
chi venuto per correre chi per
fare una passeggiata e spero
che per tutti, compresi i tre
concorrenti a quattro zampe
(che all’arrivo hanno ricevuto
un osso con tanto di fiocco), sia
stato divertente partecipare a
questa manifestazione che, a
quanto mi dicono gli addetti ai
lavori, per essere una prima
edizione, ha riscosso un successo inaspettato.
Quello che so per certo è che
tutti iscrivendosi a questa gara
hanno fatto una cosa molto bella ed utile per tutta la cittadinanza: hanno dato un contributo alla nostra raccolta fondi per
acquistare un automedicale
(obbiettivo che speriamo di raggiungere entro quest’anno) che
è necessaria per accompagnare
in ospedale persone che hanno
bisogno di terapie tipo dialisi,
radioterapia, fisioterapia. In totale abbiamo raccolto, tra offerte e quote iscrizioni € 1.728,00.
Dunque ritengo doveroso ringraziare non solo i partecipanti
ma anche tutti coloro i quali ci
hanno permesso di organizzare
al meglio e di portare a buon fine la “Stralassio” (lo so è un lun-
teria Canepa, Mototecnica
Racing, Agenzia Rinaldo Muratore, Agenzia Fondiaria-Sai,
Edicola Punto e Virgola, Pietro
Briozzo Arredamenti, Bar “La
stazione”, Pasticceria Pane burro e marmellata, La casa del disco, Ok Market via Diaz, Caffè
Pasticceria San Lorenzo, WBS
Orologiaio, Nuova Riviera Bevande, Parafarmacia Tumelin,
Semini, Salice Occhiali;
• Elena e Luca per l’aiuto informatico durante e dopo la gara;
• il sig.Vittorio Dani che ci ha
fornito la tenda per il ristoro;
• Cristina e Gian del Bar dei
Giardini, che nonostante fossero chiusi ci hanno consentito l’uso dei servizi igienici (altrimenti non so… con tutta
quella gente… povere piante!)
• il sig. Mario Mesiano che armato di megafono ha dato il
via e cercato di dare una parvenza di ordine alla manifestazione;
• le signore Rita, Marta e Giuseppina che, al solito, abbiamo coinvolto costringendole
per l’ennesima volta a “spignattare” per noi;
• il sig. Palumbo Nello dal quale
è partita l’idea di organizzare
una simile manifestazione;
• colui che l’ha modificata
(pur avvisandomi che sarebbe stato un delirio organizzarla) per renderla appetibile ad un maggior numero di
persone;
go elenco di nomi ma sono molti quelli che ci hanno aiutato e
spero di non dimenticarne nessuno) e cioè:
• l’Atletica Run Finale Ligure
con il Presidente sig. Marco
Fregonese per l’importante ed
insostituibile supporto tecnico e professionale;
• il Gruppo Alpini di Alassio, gli
ARES, alcuni amici del Circolo
Ricreativo “La Fenarina”, la
Protezione Civile e la Polizia
Municipale che hanno controllato le strade con grande
efficienza garantendo che si
svolgesse con la massima sicurezza per i podisti;
• il Comune e l’Assessorato allo
Sport per il patrocinio;
• tutti gli sponsor che sono stati veramente numerosi e molto generosi e che fornendo o il
necessario per il ristoro o i
premi o oblazioni hanno contribuito anche loro alla riuscita della manifestazione e che
elenco qui di seguito:
Noberasco, Sportart, l’Amande,
Enervit, Az. Vitivinicola Vanzini
– Pavia, I &E Aiendi srl, Ottica
Ottobelli, Hotel Aida, Frantoio
Armato, Vinolio – Prodotti Tipici Regionali, Ristorante La Fenarina, Pasticceria Gli Amici,
Zepin Alassio, Essenza Centro
Estetico, Abbigliamento Al Dollaro, Schiappapietre Articoli
Sportivi, Alassio Frutta, Panet-
• il rag. Massimo Buzzone e il
sig. Alberto Valle senza il cui
aiuto sarei finita alla “neuro”
molto, ma molto, prima
dell’inizio della gara.
Vi segnalo anche che in questa occasione l’ARES ci ha consegnato la prima tranche di
stampelle (9 coppie) e collari
(9) frutto della raccolta dei tappi di plastica, ed altri ne arriveranno,continuate dunque a raccoglierli perché non è una leggenda metropolitana quella dello scambio tappi con stampelle.
Non posso scusarmi per la
lunghezza dell’articolo, perché
farlo più breve non era possibile, ma desidero ancora ringraziarVi tutti quanti, anche chi
è riuscito ad arrivare alla fine di
’sto romanzo, e darvi appuntamento alla “Fenarina” per il concerto “Pro Abruzzo” dei Witch
Project che si terrà il 21 giugno
alle ore 21.00, ma se verrete a
partire dalle ore 19.00 sarà possibile anche mettere qualcosa
sotto i denti.
Comunque quando saranno
pronti faremo affiggere dei manifesti che pubblicizzeranno
l’evento.
A presto.
1° Camp di Basket giovanile
Sta volgendo al termine la stagione sportiva della ASD PALLACANESTRO ALASSIO che ha visto la squadra Aquilotti (nella foto) arrivare alle semifinali provinciali dopo aver chiuso il proprio
girone imbattuta. Anche le altre
squadre, pulcini – paperine –
scoiattoli – esordienti maschili –
esordienti femminili, si sono comportate egregiamente nei vari
campionati federali e meritano un
meritato applauso!
hanno mai giocato a basket verranno omaggiati, oltre che del
cappellino e della maglietta riservata a tutti i partecipanti al Camp,
anche del pallone! Si praticherà
sport, si faranno escursioni, serate a tema, tornei, giochi, divertimento e tanto altro ancora! Il soggiorno avverrà in una casa per ferie molto accogliente a pochi passi dal campo di basket di Calizzano e i ragazzi saranno seguiti da
tecnici federali e volontari! La
Visti gli ottimi risultati è già
tempo di guardare al futuro e le
iscrizioni per la stagione
2009/2010 saranno aperte ai nati e
alle nate dal 1995 al 2005.
Prima dell’inizio del nuovo anno sportivo c’è la novità dell’estate: IL 1° CAMP BASKET che si
svolgerà a Calizzano dall’1 al 5
Settembre!
Il Camp sarà aperto a tutti i ragazzi e ragazze di Alassio e dintorni con un’età compresa tra gli
8 e i 14 anni! Coloro i quali non
quota di iscrizione è stata fissata
a 160,00 euro tutto compreso (trasporto, vitto e alloggio, assicurazione, campo riservato, istruzione tecnica, maglietta, cappellino,
pallone per chi non ha mai giocato, premi per i vari tornei e gare,
animazione e tanto altro ancora).
Per qualsiasi informazione non
esitate a contattare
Laura 3392737608 e
Fabio 3391383659.
WWW.PALLACANESTROALAS
SIO.IT
Unitre
un significativo discorso di don
Giorgio Colajacomo, direttore
della locale Scuola don Bosco,
che ha sottolineato il valore
dell’educazione cristiana specialmente per i giovani ed ha messo
in evidenza l’azione di redenzione
e di salvezza che i giovani possono svolgere nella società di oggi.
La realtà giovanile – ha concluso don Giorgio Colajacomo – deve
saper dare un segno concreto di
credibilità in quei valori morali e
spirituali che la Chiesa ha sempre
difeso, perché è sui giovani che la
nostra società si affida per essere
migliore.
“STRALASSIO” - 1
MINIBASKET
MAGGIO SALESIANO
La processione in onore di
Maria Ausiliatrice il 24 Maggio
2009 è stata una solenne e dignitosa manifestazione dell’opera
educatrice svolta dalle Figlie di
Maria Ausiliatrice e dai Salesiani
di don Bosco in Alassio.
Le preghiere e i canti, accompagnati dalla Banda Musicale del
Comune di Alassio, si snodarono
per le vie cittadine puntualizzando soprattutto l’azione dei giovani nelle attività umanitarie e sociali che sono il campo preferenziale della Chiesa.
Nel cortile dei Salesiani di don
Bosco, la tradizionale devozione
alla Madonna è stata conclusa da
Mercoledì 17 Giugno 2009
Per il Comitato Femminile
e i Volontari del Soccorso C.R.I.
Alassio
Dott. Anna Musso
Mercoledì 17 Giugno 2009
11
«L'ALASSINO»
Festa per i 55 anni di sacerdozio “Beppe” Bosi: Era uno di noi!
«Ecco mi sembra che ieri avedall’auscellera in ti “Munti” dopdi Don Beorchia
vamo un futuro davanti: e adespu havè levau u zoggu... cun cinwww.alassiosuperpartes.wordpress.com
Tutto il mondo è paese?…
e-mail: [email protected]
“Cosa spinge sessanta albergatori di un isola incantata a
svuotare le fogne direttamente
in mare, davanti a una delle
spiagge più belle, ammorbando la natura che dà loro lavoro
e benessere? Nel gesto atroce
e autolesionista degli inquinatori di X si ritrova una sintesi
dei tre fattori che rappresentano la fotografia della crisi morale italiana. Il primo è l’ignoranza: si usa il mate da pattumiera come se fosse il pozzo
dell’oblio e le onde avessero il
potere di dissolvere l’immondizia o di trascinarla in un altrove che non ci riguarda e di
cui, non saremo noi a pagare le
conseguenze. Il secondo fattore è l’idea che ciò che appartiene a tutti in realtà non appartenga nessuno. L’Italia è il
Paese dove i cessi privati sono
splendenti come musei e i musei pubblici sporchi come cessi. Lo Stato non siamo mai noi,
ma Loro, un entità astratte e
tendenzialmente nemica che
ha il volto della politica e il so-
lo scopo di portarci via i soldi
attraverso multe e tasse.
Il terzo fattore, a mio avviso
il più grave è la morte del futuro.ne parlo spesso, forse per
esorcizzarla. Ma in quei sessanta albergatori che per risparmiare il costo di uno smaltimento corretto dei rifiuti accettano il rischio di inquinare i
luoghi nei quali vivono e su la
cui bellezza campano, vedo la
mentalità diffusa di chi considera domattina l’ultimo orizzonte immaginabile della propria vita. E pur di far quadrare
i conti della settimana è disposto a pregiudicare quelli dei figli e dei nipoti”.
La diocesi di Albenga-Imperia
festeggia i 55 anni di sacerdozio di
don Alessandro Beorchia, uno dei
preti più conosciuti ed amati del
comprensorio ingauno. Attualmente svolge l’incarico di aiuto
parroco presso la parrocchia
alassina di San Vincenzo Ferreri,
dove ha deciso di concludere la
sua lunga carriera ecclesiastica,
iniziata il 29 giugno 1954, quando
il vescovo di allora, monsignor
Raffaele De Giuli, lo ordinò sacerdote: “Allora – dice don Alessandro – ho iniziato il mio servizio
nella chiesa locale. Prima a Castelbianco, poi a Solva, Ortovero
ed infine a Bastia. Sono stati anni
bellissimi di intenso lavoro pastorale. Poi giunto all’età prescritta
per il ritiro dalle responsabilità
parrocchiali, con il benestare del
vescovo Oliveri, ho scelto di ri-
tornare ad Alassio a disposizione
della parrocchia di San Vincenzo.
Un grazie riconoscente lo devo al
Direttore dei Salesiani, don
Giorgio Colajacomo, che mi ha accolto nella sua comunità per alcuni mesi. Un grazie cordiale anche
al parroco don Luciano che mi ha
inserito nelle attività pastorali
della sua parrocchia”. In parrocchia ad Alassio si stanno organizzando i festeggiamenti in onore di
don Beorchia, nato a Cisano sul
Neva il 6 settembre del 1929.
Claudio Almanzi
Anche l’Associazione Vecchia
Alassio vuole manifestare al festeggiato “alassino” tutti gli auguri migliori e un proseguimento sereno e felice del suo apostolato
fra noi.
L’on. La Russa ad Alassio
Questo articolo, dal titolo:
“Fogna su fogna”, di Massimo
Gramellini, pubblicato venerdì5 Maggio 2009, su La
Stampa, è riferito ad Ischia.
Tuttavia, basterebbe sostituire il nome dell’isola con una X,
per poterlo attribuire a molti
altri posti, tra cui, forse anche
il nostro paese.
Convegno annuale degli
Exallievi/e di Don Bosco
3 MAGGIO 2009
Ogni hanno di questi tempi mi
accingo a parlare del tradizionale
Convegno degli Exallievi/e di Don
Bosco che si svolge nella prima domenica di maggio. Si tratta normalmente della cronistoria di una bella giornata che tanti, anzi tantissimi
ex studenti della nostra scuola di
tante parti d’Italia vengono a vivere nella nostra città, ricordando la
loro giovinezza, i loro insegnanti,
gli ambienti dove hanno ricevuto
l’educazione secondo il metodo
preventivo di Don Bosco.
Quest’anno, senza trascurare i
fatti salienti della giornata, mi piace dare un’interpretazione di questo avvenimento, soprattutto per
far capire la valenza altamente educativa e formativa di un evento di
questo genere.
parecchi ancora studenti universitari o al loro primo impiego, magari ancora precario: guardano i più
anziani e in cuor loro c’è la segreta
speranza di riuscire ad emularli e,
perché no, a superarli nel conseguimento di mete prestigiose.
Mi piace dall’altare vagare con lo
sguardo tra le panche: sono seduti
mescolati tra loro, senza distinzione di età, uniti dall’essere tutti figli
di Don Bosco, dall’avere ricevuto,
anche se in tempi diversi, la stessa
educazione. Oggi sono lì, raccolti in
Chiesa, a pregare come quando
erano tredicenni o diciottenni.
Mi si conceda una menzione particolare per gli insigniti del Distintivo d’oro per essere rimasti affezionati nel tempo all’Unione degli
Exallievi; nati nel 1929: Ing. Biale
Spett. Redazione “L’Alassino”
Sabato 30 maggio u.s., nell’ambito della campagna elettorale
per il rinnovo del Parlamento
Europeo, il Ministro della Difesa
On. Ignazio La Russa ha reso visita alla nostra città.
Alla presenza del Sindaco, delle Autorità Militari e dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine
provinciali e cittadine, il Ministro
ha dedicato un momento istituzionale alla sua visita deponendo
un mazzo di fiori al Monumento ai
Caduti sito nei Giardini del
Palazzo Comunale.
Ivo di Ceriale, Sig. Leveroni Giuseppe di Torino, Sig. Raimondo
Giovanni di Alassio, Gen. Richero
Giuseppe di Roma, Sig. Tarello
Agostino di Albenga, Dott. Torre
Alessandro di Alassio.
Negli anni passati, in occasione
del pranzo conclusivo, ci affidavamo per il servizio ad alcuni giovani
dell’Istituto Alberghiero; quest’anno i GEX del Consiglio di Presidenza hanno chiesto di far loro da camerieri; tutti con un simpatico
grembiule personalizzato hanno
servito più di cento persone senza
una sbavatura, da provetti camerieri, ottenendo il plauso dei presenti. Quanto risparmiato per questo servizio, per loro indicazione,
sarà devoluto alla Casa Salesiana
de L’Aquila.
Per concludere un ringraziamento particolare a tanti Ex che sostengono la nostra Unione, permettendo con le loro offerte, di praticare
quella solidarietà che è un fondamento per il nostro statuto, secondo il motto di Rettor Maggiore:
“Dare di più a chi ha avuto di meno”.
Antonio Tassara
R. S.
ALASSINI PER L’ABRUZZO
Oggi è il 6 Giugno, tutti noi ricorderemo per sempre il 6 Aprile
2009 per la tragedia del terremoto che colpì gli Abruzzesi molti
dei quali, (nelle zone colpite dal
sisma) sia adulti che bambini
persero tutto ciò che avevano, e
parlando di bambini, pensiamo
ad es. alle loro beneamate bici
sulle quali avevano “scorrazzato” ogni giorno intorno a casa,
prima che le scosse sotterrassero ogni cosa, bici comprese.
Intanto i Salesiani: c’è don
Giorgio Colajacomo, il Direttore,
che presiede la liturgia all’educazione di generazioni di giovani di
Alassio e di fuori Alassio: e i giovani del passato, oggi persone adulte,
sovente mature, che si riuniscono
attorno a loro per una forma di riconoscenza e di profonda amicizia.
Poi gli Exallievi: ci sono gli ultrasettantenni, alcuni ultraottantenni,
loro non trovano più i loro ex insegnanti, ma nel loro ricordo, vengono a rivedere quegli ambienti dove
hanno vissuto la loro giovinezza,
quella Chiesa nella quale hanno
pregato, affidando a Don Bosco e a
Maria Ausiliatrice le loro prime pene di studenti.
Ci sono poi gli Ex dell’età di mezzo: professionisti affermati, padri e
madri di famiglia (alcuni si portano
dietro i loro figli, dicendo loro:
“Anche tu studierai un giorno dove
hanno studiato e si sono formati il
tuo papà e la tua mamma!”). I loro
ricordi sono più recenti, più vivi,
più attuali. Tra loro un bel gruppo
festeggia i 40 anni di maturità!
E infine ci sono gli Ex delle ultime
generazioni: molti freschi di laurea,
Con le note del “Silenzio” fuori
ordinanza, il Ministro della Difesa
ha reso onore ai martiri che si sono immolati per difendere l’unità
e la libertà della nostra Patria, anticipando così la Festa della
Repubblica del 2 giugno.
È seguita una passeggiata nel
“carrugio” (“budello”) dove l’On.
La Russa, accompagnato dal Sen.
Giorgio Bornacin, l’On. Laura
Ravetto e il Cons. Regionale
Gianni Plinio, si è sottoposto ad
un vero bagno di folla.
Thomas i quali ricorderanno anche il 6 giugno, per l’emozione
gioiosa, pur se un po’ dolorosa,
provata nel separarsi dalle loro
bici eh… sì… perché appena
hanno saputo, che poche ore dopo sarebbero partiti dei mezzi da
Alassio per andare in Abruzzo,
l’idea che hanno avuto è stata di
donare le loro bici ai bambini della tendopoli a cui sono stati assegnati i militi in partenza. Detto
fatto… caricate bici bambini e
so non più».
A petto nudo, costume nero,
abbronzato, baffetti “alla John
Gilbert” (cumme u dixeva u
Periò) irti ma appena accennati,
sotto un naso a narici strette,
due occhi vivacissimi e fronte
aperta, capelli lisci; l’incontro
con Beppe per me e per tutti gli
Alassini è sempre un evento piacevole. Ha oltrepassato gli ottant’anni eppure è ancora pieno
di passione.
«Au belin, ti ti te sei faitu rumpe a pria in sciù stomegu...» «E
me sun andaitu a ciumbò dai paletti...»
Ecco uno di noi, uno che ha
vissuto come noi, uno che ha
amato il suo paese e ha contribuito a fornire, senza saperlo, i
valori ed i colori che hanno reso
Alassio famosa; uno di quella
stirpe di uomini che risalgono ad
una comune origine; un uomo
che ha percorso il nostro stesso
cammino, aperto a relazioni di
amicizia e condivisione, di accettazione e di confronto, che ha
esperimentato il dialogo e le tensioni che ne conseguono; un uomo capace di sentirsi partecipe
di una piccola storia di una grande storia. Siamo stati ragazzi, abbiamo nostalgia della giovinezza. Non è facile distinguere tra
questo rimpianto e il rammarico
per le persone e le cose che non
ci sono più. È andata perduta
una intensità di rapporti; la possibilità di stare con gli altri in una
certa maniera. «U te manca u fular a a pirata, quella che aura i
ciamma “bandana”, e che ti, ti ‘a
mettevi quaranta ‘anni fa ... a a
stasciun de “svissere”»
«A l’era a modda di Pirati, aura
che tutti i-i sun e i i fan i pirati... mi
a nu ma mettu ciù...» «Ti che ti te
ciumbi dai paletti du mo, u ghe ne
ancu di musciui..»
«Musciui? Agguantiteghe duru...
doppu chi han faitu e miaiette a
bagnu... de sti pescii u nu se ne ciù
vistu... se vegghe che a “currente”
a l’è cangiò... De sti pesci u nu se
ne pia ciù Ma se ti voi e e parlammo in italian: con l’avvento dei
muretti sommersi è cambiato il
regime delle correnti... ma non le
correnti d’aria».
Beppe “U Moiu” o “da Veggetta”, era il nipote da “Moiu” la prima “bagnina di Alassio” (quandu
ancura e e bagnine i rescentova i
custummi di “scignuri” e i mettevan a scigò...); ed era proprio dalla nonna “veggetta”, (Bagnina
della Balnearia quando era Sirio
Bizzarini il Bagnino Titolare di
quella bella spiaggia) che deriva
il suo intrigante “Nickname”. Era
un uomo pieno di passione! «De
pasciun» che in lingua alassina,
non significa tormento spirituale
o morale, non è afflizione o sofferenza ma sentimento di grande
emozione, trasporto, forte attrazione, travolgente e infrenabile.
A dire il vero “Beppe” di passioni ne aveva due: la pesca costiera e l’uccellagione con il vischio. Come si fa a non associare, nel ricordo, la sua figura con
quella di Lino Falcone "U Baiu”
mentre “u remena u viscu” o quella di “Zepin Pelle” “U Ballè” cun u
carcasciu in sc’e spalle cu riturna
quecento, seisentu passurette in tu
sacchettu... Oppure pensarlo sul
gozzo di Gilio Bignone “U Prain”
sotto lo sguardo scrutatore “du
cosciarellu” per eccellenza, Giacumin Gaibissu ,Capopesca, che
dall’alto del suo carisma, osserva il giovanissimo Beppe “U
Moiu” che “maneggia” la rete (tirata da terra) con l’abilità di un
antico “Reordu”; o ancora pensare a Beppe "in pei in sci u cara-
buttin de puppa" della “Paloma”
(“Paloma” nome del Gozzetto ligure, con speciali caratteristiche
che Bosi si era, espressamente,
fatto costruire da un famoso
“Mastro d’ascia” di Varazze)
“chu mira scrive in te ina limma
de mò liscia cumme l’oriu in grumottu de giexe ... o in ramau de
musciui .... “Come si fa a pensare
di non incontrare Bebbe cun u
Gregoriu, u Gigin e u Mariu in te I
‘esciu da gexa intento ad ascoltare “u barraciu” di fringuelli appesi in te gagge, a fin d’Agustu, appena finiu u “reciusu”?
Insieme a Beppe “a Veggetta”,
è andata perduta una intensità di
rapporti, la prossimità di stare
con gli altri in una certa maniera.
Mi sembra ieri che avevamo
un futuro davanti, e adesso non
più. È diventato un luogo comune, però è vero!
Beppe Bosi era un testimone
di quel tempo. Gli Alassini, tutti,
gli volevano bene: non lo dimenticheranno.
Dante Schivo
TRASFORMAZIONI ALBERGHIERE
ELENCO ALLOGGI DI EDILIZIA CONVENZIONATA
ANCORA DISPONIBILI
aggiornato al 12/05/2009
N.
NOMINATIVO
RIF
PROPRIETÀ
SITUAZIONE ALLOGGI
1
Hotel Rio
Via Cardellino
20.14/01
Società Immobiliare Rio
Via Cardellino 44 Alassio
1 ancora disponibile
2
La Lazzarina
Via Solva 187
48.8/03
Società Turchino
Via Piffetti 16 Torino
3 ancora disponibili
Roberto e Thomas con le bici caricate sul furgone della Protezione Civile in
partenza da Alassio.
3
Hotel Azur
Via Schivo
17.5/99
Società Azur
Via priv. Schivo 10/11
Alassio
Proprio oggi, parlando dei
bambini Abruzzesi e della notizia
della partenza per l’Aquila di una
delegazione locale, della Protezione Civile, tra cui il responsabile della sede Alassina, (n.d.r.
Cesare sei grande!!) è nata
un’idea dai bambini di Caso
(Fraz. di Alassio) Roberto e
4
Hotel Mirafiori
Via L. Da Vinci
Costruzioni Sol. Am.
4.7/01 Società
Reg. Bagnoli 39 Albenga
1 ancora disponibile
5
Hotel Lorelay
Corso Europa
43.1/00
Immobiliare Nuovi Orizzonti
Via Filzi 7 Cerro Maggiore
(MI)
1 ancora disponibile
6
Hotel Arcobaleno
Regione Massabò
22.13/06
Giraldi Adele e Ravaglia Loris
Regione Massabò
Alassio
parenti, siamo “scesi” in Alassio
e ci siamo diretti alla sede della
Protezione Civile, per salutare i
partenti e consegnare le due biciclette che da domani potranno
contribuire ad allietare il tempo
libero a qualche bambino de
l’Aquila.
“ATTILA”
3 ancora disponibili
(agli atti risulta istanza per il
cambio d’uso da alloggi ad uffici)
(compromesso pendente)
2 ancora disponibili
(lavori in corso - disponibilità
in corso di verifica)
12
«L'ALASSINO»
CICLISMO
Tre titoli regionali Minisprint
agli Alassini
Grande impresa dei giovani
ciclisti alassini che hanno ottenuto tre titoli regionali al campionato ligure mini sprint svoltosi ad Ameglia (La Spezia). A
conquistare il titolo regionale
sono stati Gloria Scarsi (G3)
Andrea Carossino (G5), mentre
l’Uc Alassio si è anche aggiudicata la classifica per società, a
dimostrazione di possedere
una squadra fortissima.
maso (Bottagna); 3) Gabriele
D’Alleva (Alassio). Femminile:
1) Gloria Scarsi (Unione Ciclistica Alassio); 2) Biagiotti Arianna
(G.S. Levante Euro Thermo); 3)
Mihllaj Malvina (Tarros).
G4: 1) Vignoli Nicholas (Bottagna); 2) Antognetti Simone
(Fiumaretta); 3) Balduzzi Noah
(Alassio). Femm: 1) Descalzi
Giulia (Levante); 2) Pesenti
Camilla (Alassio); 3) Mirisola
Mercoledì 17 Giugno 2009
Visita al Sindaco di Alassio del vicepresidente
del Coni nazionale, Avv.to Luca Pancalli,
presidente del Comitato Paraolimpico Italiano
Visita ad Alassio del vicepresidente del Coni nazionale, Avv.to
Luca Pancalli, presidente del
Comitato Paraolimpico Italiano,
al sindaco di Alassio Marco
Melgrati. La riunione, voluta dal
sindaco Melgrati, allo scopo di
promuovere una iniziativa che
prevede la realizzazione di una
struttura turistico-ricettiva sulle
alture di Alassio interamente dedicata ai diversamente abili, con
palestra per riabilitazione, maneggio per recupero attraverso
l’ippoterapia e base logistica per
tutti gli impianti di Alassio fruibili
dai diversamente abili, con particolare attenzione per la vela.
nione il segretario Generale del
Comitato Paraolimpico Italiano,
Marco Giunio De Sanctis, e gli architetti che hanno realizzato il
progetto del nuovo plessso turistico-sportivo-ricettivo, gli architetti Alessandro Bonavia e Luigi
Poggi, oltre al Comandante
dell’ufficio Circomare della Capitaneria di Porto Tenente di
Vascello Luca Sammuri, e il Prof.
Mauro Chirco, ordinario di diritto della navigazione presso
l’Università di Genova, consulente del proponente, e il sig.
Giuseppe Corso, Responsabile
comitato Paraolimpico per la
Provincia di Savona.
Impianto fortemente voluto dal
padre del Sindaco, Gianfranco
Melgrati che, dopo molti pellegrinaggi a Lourdes, aveva già destinato il primo piano del Residences di proprietà, il Principi di
Piemonte, ai portatori di handicap, in uso agli stessi a titolo gratuito per lunghi periodi dell’anno.
L’incontro è stato promosso
dal Dott. Sergio Gaibisso, già
Presidente per 4 quadrienni
olimpici della federazione Italiana Vela; ha partecipato alla riu-
Dalla riunione sono emersi interessanti possibilità che potrebbero portare Alassio ad essere il
comune capofila il Liguria per lo
sport dei diversamente abili, e
anche per la riabilitazione post
trauma in collegamento con
l’unità spinale di eccellenza del
Santa Corona.
L’arrivo.
Ecco i risultati.
G1 Maschile 1) Davide Cassini (Ciclistica Bordighera); 2)
Jacopo Bisso (G.S. Levante
Euro Thermo); 3) Belakhdim
Karim (U.S. Fiumaretta – Alessandro Petacchi). Femminile:
1) Matilde Storti (U.S. Fiumaretta – Petacchi); 2) Pastore
Marta (Bordighera); 3) Salton
Basei Ambra (Morego).
G2: 1) Polito Davide (Fiumaretta); 2) Lochtmans Simone
(Morego La Fratellanza); 3)
Nicolò Monterosso (UC Alassio). Femminile: 1) Lucchinelli
Elena (Liquigas VC. Bottagna
ASD); 2) Maarouf Hajar (Fiumaretta); 3) Menegatti Carlotta (id).
G3: 1) Sanchez Engels (Tarros
Giovani – A.S.D); 2) Prandi Tom-
Daiana (Bottagna).
G 5: 1) Andrea Carossino (Alassio); 2) Albavera Daniele (Caramagna); 3) Volpe Alessandro
(Alassio). Femm: 1) Verrando
Alessia (Bordighera); 2) Nardi
Wendy (Fiumaretta); 3) Esposito
Giulia (Andora Ciclismo).
G 6: 1) Nicolini Gabriele (Levante); 2) Descalzi Simone (id);
3) Bruzzo Emanuele (id). Femm:
1) Taggiasco Alessia (Bottagna); 2) Dorandini Giorgia
(Bordigher); 3) Battola Agnese
(Tarros). Società: 1) Unione
Ciclistica Alassio; 2) Gs Levante;
3) Us Fiumaretta-Petacchi; 4)
Bottagna; 5) Bordighera; 6)
Caramagna: 7) Tarros; 8) Morego: 9) Vallestura; 10) Andora.
ricordando che in questa stagione calcistica è stato rinnovato
completamente il guardaroba
sportivo di 110 ragazzi, esponendo lo Sport Club Alassio ad
uno sforzo economico rilevante.
Inoltre Invernizzi presenta Mialich Deslav Gianni ex Calciatore
della Sampdoria, Napoli, Bologna ed Allenatore di varie squadre professionistiche che assume l’incarico di Responsabile
Tecnico del Settore giovanile.
L.C.
La nuova squadra di Dirigenti ed Allenatori che condurrà l’attività
della Scuola Calcio per il 2009/2010 è la seguente:
Gianni Caviglia
Roberto Fava
Renato Cabigliera
Luca Serrami
STAFF MEDICO
Dott.ssa Jessica Dolini
Dott. GiamPaolo Morello
Psicologa
Medico
STAFF TECNICO
Gianni Mialch
Antonello Garzoglio
Antonio Virgilio
Responsabile Tecnico
Consulente Preparatore Atletico
Massaggiatore
ALLENATORI
Squadra 2001
Squadra 2000
Squadra 1999
Squadra 1998
Squadra 1997
Squadra 1995/96
Piccoli Amici
Portieri
Squadra 1994
Non è passato che un mese da
quando l’imbarcazione Emilia fa
bella mostra di sé all’ingresso
del porto Ferrari ed i risultati
non hanno tardato ad arrivare.
Dal 7 al 10 maggio si è svolta a
Portofino la Rolex-Trophy.
Ammesse unicamente le classi metriche d’epoca dei 12 e 8
metri stazza internazionale. Le
regate sono state un’occasione
per la prestigiosa piazzetta ligure per ospitare bellissime e plurivittoriose imbarcazioni d’epoca il cui dna da pure racer è rimasto vivo negli anni. Così
Emilia e Bona battenti la bandiera del nostro Circolo hanno potuto dimostrare in mare aperto
la loro velocità vincendo rispettivamente nelle classi 12 e 8 metri e portando ad Alassio due
prestigiose vittorie. Emilia gestita quasi interamente da un
equipaggio Alassino a partire
dal timoniere Claudio Betti, al
tattico Alessandro Zampori, ai
prodieri Ernesto Dotti, Gabriele
Banchio, Lorenzo Bruno e Pier
Pasqualini, al tailer Bruno
Broccanello, Orlando Ravaglia
oltre che dall’ingauno olimpionico Gianni Sommariva, ha dominato nella classe 12 metri.
Bona dell’armatore socio del
Circolo Nautico Giovanni
Mogna insieme all’alassino
Giorgio Miguelles si è dimostrato a suo agio col vento leggero
infliggendo alla flotta distacchi
che non hanno lasciato dubbi
sulla superiorità di imbarcazione ed equipaggio. La CNN ospite
di Emilia durante la competizio-
“L’Alassino” in pole position
a Montecarlo
«La gara è stata dura, la corsa
per festeggiare è stata ancora
più dura». Jenson Button è il padrone del Mondiale di Formula
1., un ragazzo semplice che ama
andare in discoteca, che segue
personalmente tutti i passaggi
Paolo Caviglia e Christian Mazzoni
Ivo Brancaleone (vecchia gloria
del Como, Torino,Bari e Reggina)
Antonio Fantoni e Alfredo
Facchinetti
Ciravegna e Patrick Castellengo
Sandro Cacciamani, Chicco Gervasoni
e Michele Ciravegna
Rinaldo Balbo e Roberto Fava
Iccio Giraldi (Responsabile),
Tommaso Bonavia, Antonello Pavani e
Nando Rizzo
Ermanno Carabba (Responsabile)
in via di definizione
tecnici della propria vettura,
che è più amato di Hamilton dai
fans inglesi. Jenson ha dominato anche il gran premio di
Monaco, conquistando la sua
quinta vittoria stagionale dopo
quelle in Australia, Malaysia,
Bahrain e Spagna.
Ma la rivelazione di questo
campionato è sicuramente la
Brawn GP come dichiaratomi
personalmente ed al mensile
“L’Alassino” dall’Ing. Giancarlo
Bruno, professionale “commentatore tecnico” RAI Sport per le
dirette dai circuiti che tutti gli
appassionati di F1 conoscono.
Jenson Button, la sua leadership del mondiale è più che mai
rafforzata, grazie anche al compagno di squadra Rubens
Barrichello, secondo, che frena
ogni tentativo di rimonta degli
avversari. Ma in un gran premio
complessivamente noioso, la
nota positiva arriva dalla
Ferrari e dal suo primo podio
stagionale. Il terzo posto di Kimi
Raikkonen e il quarto di Felipe
Massa sono la testimonianza
che Maranello ha dato una svolta al suo pessimo inizio di campionato ed ora vuole velocemente rimettersi in carreggiata.
Era dal Brasile della scorsa stagione (primo Massa, terzo
Raikkonen) che i ferraristi non
vedevano più la pista dal palco
delle premiazioni.
Un’ultima considerazione; si
parla di crisi mondiale, ma nel
golfo di Montecarlo ho notato
ormeggiati tanti yachts da non
lasciare spazio nemmeno ad un
materassino. Ciao Montecarlo
al prossimo anno, questo circuito è sempre un’emozione,
brum……brum………anzi
Brawn GP.
ne, ha girato un filmato su Emilia
con interviste all’armatore
Marco Gastaldi che ha invitato i
giornalisti a completare il loro
servizio presso la Marina di
Alassio e nelle acque del golfo
alassino. I servizi dovrebbero
avvenire in occasione degli allenamenti necessari a portare
l’equipaggio preparato alle regate organizzate a settembre dallo
Yachting Club di Montecarlo e
Saintropez. La regata del giorno
10, annullata per assenza di vento, è servita all’equipaggio di
Emilia per raccogliere insieme
alla CNN materiale per il montaggio del filmato, oltre la vena
“alla Richard Gere” che ha immediatamente coinvolto tutti gli
animi a bordo, all’equipaggio è
stato chiesto di intonare canti liguri, la risposta non si è fatta attendere a lungo, soprattutto dopo aver dato fondo all’ultima
cassa di vini offerti dalla ditta
Sommariva. La CNN ha inviato
un fax di ringraziamento all’armatore per l’originalità del servizio montato in onda durante la
rubrica della CNN “Main Sail”.
Benché le regate siano state
caratterizzate dal poco vento lo
spettacolo in mare non è mancato, così come non è mancato in
banchina. Durante la premiazione presieduta dal neo presidente F.I.V Croce e dai patron della
Rolex, Alassio ha fatto la parte
del leone e il suo nome ha risuonato diverse volte nella mitica
piazzetta suscitando l’interesse
e la curiosità dei numerosi V.I.P
e turisti arrivati per l’occasione.
LUTTI CITTADINI
UN RICORDO PER
LA MITICA ELIDE
Intanto stanno proseguendo i
colloqui fra i dirigenti della
Polisportiva Baia del Sole e una
delegazione dell’Alassio Sport
Club 1921, programmata per
porre fine alle divisioni e per un
futuro unitario del calcio alassino. Appena avremo altre notizie
L’Alassino sarà lieto di informare i lettori e tutti gli appassionati del calcio, soprattutto nell’ottica di seminare le basi di un
grande rilancio del Settore
Giovanile.
Responsabile Settore Giovanile
Tesoriere
Consigliere e Responsabile dei
materiali
Consigliere e Addetto Stampa
Consigliere e Alllenatore
Segretario
Magazziniere
Il CNAM Alassio domina
al Portofino Rolex Trophy
con Emilia e Bona
AUTOMOBILISMO
Assemblea “S.C. Alassio 1921”
DIRIGENTI
Giuseppe Invernizzi
Marco Cane
Emanuele Baudoino
Il Sindaco di Alassio
Marco Melgrati
C. A.
CALCIO
Lunedì 4 Maggio alle ore 17:00
presso l’Auditorium dell’Istituto
Don Bosco di Alassio si è tenuta
una festosa riunione di tutto il
Settore Giovanile della Società
Sport Club Alassio 1921.
Hanno partecipato oltre 200
tra giovani calciatori e Genitori
che hanno seguito ed applaudito i vari interventi. Ha aperto tradendo commozione, il Presidente dello Sport Club Alassio
1921 Angelo Vinai, ricordando
che grazie all’impegno gratuito
di Allenatori e Dirigenti e all’entusiasmo straripante dei giovani
Alassini, il Settore Giovanile ha
raggiunto un ottimo sviluppo,
nonostante la Società abbia iniziato l’attività da solo due anni.
Prende la parola il Direttore
dell’Oratorio Salesiano che ringrazia tutti e rileva l’importanza
della sana aggregazione tra giovani nello spirito di Don Bosco.
Segue
l’intervento
di
Giuseppe Invernizzi, responsabile del Settore Giovanile che illustra la situazione finanziaria
Alassio, lì 07 Giugno 2009
VELA
Gentilissimi,
ho appreso tramite il Vostro
giornale, che arriva fin quaggiù
“nella Bassa Padana”, della perdita di una bandiera Alassina: la
cara Elide Tortarolo. Sono stata
una dei “tanti matetti” redarguiti
con fermezza ma anche con dolcezza dalla MITICA ELIDE. Gli anni passati nella sua spiaggia, giocando e divertendomi, rappresentano uno dei periodi più belli
e leggeri della mia vita. Tutti in famiglia ricordiamo con immenso
affetto sia Lei che il suo adorato
Mingo. Ogniqualvolta, negli anni
passati, mi è capitato di incontrarla per strada, mi si “allargava
il cuore” per la felicità di vederla
ed abbracciarla.
CIAO ELIDE, mancherai a
TUTTI!
Alida Balloni
SALVATORE MARINO
6/2/1936 - 23/5/2009
tavi da solo, andando a Savona e
tornando subito al tuo posto in
Comune, la tua seconda casa.
Coraggioso, dignitoso, sempre vigile anche negli ultimi tempi in cui dal bastone sei passato
alla sedia a rotelle. Marito e padre affettuoso, integerrimo funzionario statale che per 24 anni
hai diretto il “tuo” Comune, tanto da meritarti nel 2001, tu, siculo di Corleone, l’Alassino d’oro.
Spesso ricordavi i 9 sindaci con
cui avevi collaborato e con i quali avevi instaurato un rapporto di
stima e di fiducia, ligio al principio che un Segretario comunale,
pur avendo le sue idee politiche,
non doveva esternarle per essere il più obiettivo possibile.
Anche negli ultimi mesi di sofferenza leggevi i giornali commentando le vicende comunali,
esprimendo i tuoi pareri con la
saggezza del funzionario d’altri
tempi. Ti sei ammorbidito con
l’arrivo dei cinque nipotini che
hanno sconvolto l’ordine del tuo
studio, rapportandoti con loro
gioiosamente. Sei stato la nostra
guida sino alla fine, predisponendo meticolosamente “il dopo”, ben sapendo quanto io sia
imbranata nelle cose pratiche,
lasciando biglietti guida indirizzati ad uno o all’altro di noi in
modo che non ci smarrissimo.
Sei stato il nostro faro e non so
come faremo senza di te. Grazie,
Salvatore, dignitoso e coraggioso sino alla fine, grazie per tutto
quello che ci hai dato senza chiedere nulla. Sino al termine che
hai affrontato con la stessa dignità di quando stavi bene, dicendoci che eri solo molto stanco. Guidaci ancora di lassù, perché ora la tua assenza sarà più
sentita e dolorosa.
Anna e figli
La signora Anna ha ben
espresso il “quadro”del grande
uomo e dell’onesto e attivo funzionario pubblico, quale fu suo
marito, il dott. SALVATORE MARINO.
Per questo non aggiungiamo
altro, se non il ringraziamento di
tutti gli Alassini che lo hanno conosciuto e stimato lungo il corso
del suo impegno, un vero
“Alassino d’oro” che non sarà dimenticato!
Franco Branco per “L’Alassino”
A.V.A. e i molti amici
LAUREA
Presso la Facoltà di Ingegneria
dell’Università degli Studi di
Genova, il giorno 8 maggio u.s., il
nostro giovane concittadino
Massimiliano Manfredi ha brillantemente conseguito la Laurea
Specialistica quinquennale in
Ingegneria Navale sostenendo la
seguente tesi: “Indagine struttu-
rale di una nave portacontainer
marittimo-fluviale mediante analisi ed elementi finiti”. Relatrice è
stata la Chiar.ma Prof.sa
Ing.Donatella Mascia.
Al neolaureato vanno gli auguri più fervidi dell’AVA per una
carriera lavorativa densa di traguardi positivi raggiunti.
Ti chiediamo scusa se non abbiamo rispettato il tuo desiderio
di non voler celebrazioni e funzioni pubbliche, ma abbiamo
pensato che almeno ora meritavi
la presenza di tanti amici venuti
a salutarti per l’ultima volta, ricordando con noi i 13 anni di
“lotta continua”, come tu dicevi,
contro il cancro ed il coraggio
con cui hai affrontato le diverse
operazioni da cui ti riprendevi
dopo chemio e radio che affron-
PASQUALE ARCELLA
Molto conosciuto ad Alassio
per il rinomato negozio di calzature, è mancato all’età di 82 anni.
L’A.V.A. alla famiglia del Socio
Pasquale porge le più sentite
condoglianze.
Mercoledì 17 Giugno 2009
13
«L'ALASSINO»
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI
GIUSEPPE BOSI
Ë mancato all’affetto dei suoi
cari e a tanti amici che lo conoscevano e l’amavano, Beppe Bosi.
Lo annunciano i famigliari, la zia
e la cugina Anna.
Anche l’AVA unisce al cordoglio scritto da Dante Schivo le
sue condoglianze, anche a nome
dei Soci.
BATTISTINA
ARRIGONI
VED. FIORONI
Nei suoi molti amici ha lasciato
un grande vuoto, tutti ne sentono
profondamente la mancanza: lo ricordano per l’apparente “flemma” che nascondeva un carattere
esuberante, “caliente”, il caffè pomeridiano, le battute pronte, pungenti e appropriate ma soprattutto per il suo “cuore d’oro”, per la
costante e forte presenza ogni
volta che vi era bisogno, sempre
pronto a farsi in quattro per aiutare e consigliare.
Alla sua Famiglia, alla moglie
Paola, alle amatissime figlie Simona (praticante avvocato presso un prestigioso Studio di Genova) e alla piccola Stefania (che
solo quest’anno ha iniziato la facoltà di giurisprudenza) di cui lui
era particolarmente orgoglioso
vogliamo esprimere le nostre più
sentite condoglianze. Al di là del
profondo dolore che vi ha colpito,
dovete sapere che potrete contare sempre sugli Amici di Nuccio
che poi sono i Vostri.
Un particolare pensiero va allo
Zio, dott. Tindaro Taranto, che
questo “ragazzo” giunto a casa
sua tanti anni fa, lui e tutta la sua
famiglia, aveva accolto come un figlio e che come figlio ha sempre
assistito e rincuorato in tutte le
sue battaglie, in particolare
nell’ultima, la più difficile e la più
dolorosa.
Anche se solo simbolicamente
ci stringiamo ai suoi cari in un lungo abbraccio per far loro sentire
che non sono soli e che, da dove si
trova, Nuccio veglierà sempre e
come sempre, su tutti loro.
ANNIVERSARI GIANFRANCO SAVONA
12/5/2008
ANNA RAMASSO
31/8/1936 - 17/6/2008
In un anno il tempo è trascorso inesorabile, ed ha portato con se tutti i
mutamenti che giustificano la vita...
Ciò che rimane immutato ed ancorato saldamente dentro di noi, è
l'immagine del tuo viso insieme a
tutto il bene che ti abbiamo voluto e
ti vogliamo.
Ci piace pensare che il ricordo di
tutti i defunti, tramandato all’interno di ogni famiglia da coloro che li
hanno amati, contribuisca a donare
a chi non c’è più un pizzico di immortalità, raffigurando anche il dolore di una morte meno definitiva ed
ineluttabile.
E cosi è per noi.
FABIO MARCARINO
PIERO CASALINO
ANTONIO PELLERITI
Ad un anno dalla scomparsa di
FABIO MARCARINO la moglie
Elisabetta, la piccola Aurora, la
mamma, il papà, Simona e il marito
lo ricordano a quanti lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene.
Ciao, FABIO, sei sempre nei nostri
cuori.
È deceduto a Pietra Ligure in
Santa Corona, il 12 maggio u.sc.
Piero Casalino, all’età di 77 anni,
dopo una vita trascorsa attivamente in Alassio. Lo ricordano la
sorella ed i nipoti.
L’Associazione Vecchia Alassio
porge, anche a nome dei Soci, le
sue condoglianze.
CARLO SICCARDI
Caro Carlo
È mancato all’età di sessanta
anni l’avv. Antonino Pelleriti, siciliano doc, ma con profonde e
lunghe amicizie sia ad Alassio
ove lavorava sia a Garlenda, dove
viveva con la sua meravigliosa famiglia.
Nuccio, sulle orme dello zio,
l’allora Comandante dei Vigili
Urbani dott. Tindaro Taranto, si
era trasferito ad Alassio una trentina di anni fa, dove presso lo
Studio dell’avv. Emanuele Ottonello aveva iniziato la sua pratica
come Avvocato.
Nella professione era un “mastino”, nel senso buono della parola, perché le cause dei clienti
erano le sue e una vittoria o una
sconfitta era anche la sua, in
quanto per la gente si batteva fino in fondo.
La tua tanto inattesa e silenziosa dipartita ha lasciato il Borgo
costernato. La “COSCIA” è come
un fiore che sta perdendo a poco
a poco i petali più belli. Mi sembra ieri quando ci siamo incontrati in piazzetta Arenella. Ti brillavano gli occhi, perché mi parlavi dei tuoi nipoti, da quanto affetto eri attorniato e come con loro
avevi potuto mettere da parte la
solitudine. Poi, inevitabile, abbiamo sfoderato i ricordi di gioventù con gli occhi posati
sull’orizzonte. Ciao Carlo, non
potremo dimenticarti. In questo
momento vogliamo pensarti sereno con tutte le persone che ti
hanno preceduto e che non abbiamo mai dimenticato.
Fernanda ed amici
del BORGO COSCIA
I tuoi cari
VELIO TAMBUSCIO
1927 - 2008
I famigliari
Ciao Nuccio, Antonella e Piera
È deceduta in Vigevano, il 22
aprile u.sc. Battistina Arrigoni vedova Fioroni che ha trascorso
molta parte della sua vita nella nostra città.
Lo comunicano, a quanti l’hanno conosciuta ed apprezzata per
le sue doti e per la sua umanità, la
sorella Teresa Noli, le nipoti Laura
e Bettina e i parenti.
L’A.V.A. porge alla famiglia le
sue condoglianze.
Caro Gian. Da un anno non sei più
con noi - sembra ieri - ma anche
un’eternità. Ci manchi tanto ma sarai
sempre vivo nei nostri pensieri con
immutato amore. Un bacio.
Ti vogliamo ricordare così, con
quel dolce sorriso stampato sul volto. Sei stato un uomo meraviglioso,
semplice, gentile, laborioso. Ci hai
trasmesso i valori dell’onestà, della
correttezza, della generosità che
hanno sempre contraddistinto la tua
esistenza e dì cui noi andiamo fieri.
Ricordiamo ancora con grande
nostalgia quando partivi col tuo
gozzo dalla spiaggia dì Barusso per
andare a pescare nel golfo della tua
amata Alassio o quando coltivavi
con grande perizia quel piccolo orto
dinanzi a casa. Queste le tue uniche
grandi passioni. Hai vissuto una vita
di grandi sacrifici e lavoro ed ora
che sei volato in cielo, ti ricorderemo sempre come il nostro grande e
dolcissimo zio e ti saremo sempre
grati per tutto quello che hai fatto
per noi
I tuoi nipoti Emilio e Sergio
«Passeggio sulla riva del mare
Passeggio silenziosamente ..
Sul mio dolore muto
Ti cerco sempre in ogni angolo
della mia vita
18/9/1961 - 15/6/2008 Cerco
i tuoi occhi, il tuo sguardo,
il tuo sorriso
Cerco di incontrare un tuo segno
Di sapere che ci sei
Che segui la mia vita e che
mi sorridi
Cerco di convincere il mio cuore
che il nostro è un arrivederci
E che fino a quel momento saremo
sempre vicini
Mi aiutano in questo gesto d’amore
Tutte le forze della natura,
il mare, il vento, il sole, la sabbia,
Che copre delicatamente i miei piedi
Qualcosa si è appoggiato
sul mio piede.
Lo sento. Abbasso gli occhi. Lo pulisco
Amore mio ti ringrazio…
Ma più passa il tempo e più mi manchi»
MAURIZIO
NOSENZO
Fiorangela
MESE DI MAGGIO 2009
ARCELLA Pasquale
anni
82
BARNATO Antonio
anni
84
BOSI Giuseppe
anni 84
CASALINO PierGiuseppe
anni
77
GELMINI Gabriella anni 103
QUARTARA G. Battista
anni
70
L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite
condoglianze ai loro famigliari.
14
«L'ALASSINO»
Mercoledì 17 Giugno 2009
DA UNA NOSTRA AMICA…
Meteorologia
Alassina
a cura dell'Osservatorio Don Bosco
I Fiori di Bach
MAGGIO 2009
a cura di Caterina Maggi
Per questo mese di giugno che introduce noi Alassini nel turbine
dell’estate, vorrei interrompere la descrizione dei vari gruppi e dei
singoli fiori, presentando, per un’ulteriore riflessione, alcuni scritti del dott. Bach su cosa sia la malattia e suoi sviluppi su di noi
Ecco quindi le sue parole, semplici, ma luminosa guida alla nostra consapevolezza.
“Nel corso dei secoli il materialismo ha mascherato la reale natura della malattia e ciò ha facilitato l’estendersi dei danni provocati da essa, perché non la si è mai
attaccata alla sua origine.
...La malattia non sarà mai curata né sradicata dagli attuali metodi materialisti, per il semplice fatto che la malattia nella sua origine
non è materiale, e, anche se il solo
trattamento materiale ha apparentemente successo, ciò non costituisce altro che un temporaneo sollievo, se non si è eliminata la causa reale della malattia.
Pubblichiamo una fotografia significativa della Signora ERIKA WOTHE, nostra socia e frequentemente ospite della nostra città.
Il suo devoto attaccamento al mondo animale è ben degno di un ricordo.
IMMAGINI DI…
…Ciò che noi conosciamo come
malattia è la conseguenza ultima
prodotta nel corpo, il prodotto finale di forze che agiscono in profondità per lungo tempo.
...La malattia è nella sua essenza il risultato di un conflitto tra
l’Anima e la Mente e non sarà mai sradicata, se non con uno sforzo mentale e spirituale.
...Qualunque sforzo diretto soltanto sul corpo non può che riparare superficialmente il danno causato dalla malattia, ma questa non è la guarigione, perché la causa è sempre operante e può
manifestarsi in ogni momento sotto un’altra forma.
…Infatti in molti casi un’apparente guarigione è nociva, perché
nasconde all’ammalato la causa reale della sua malattia, causa
che passando inosservata per la soddisfazione di una salute apparentemente ritrovata, può guadagnare forza.
…Al contrario, il malato che sa, o che è istruito da un medico saggio circa la natura delle forze avverse in azione, sia spirituali che
mentali, che scatenano nel corpo fisico ciò che chiamiamo malattia, questo malato può tentare di neutralizzare direttamente
queste forze: nello stesso momento in cui avrà ottenuto un primo
successo, la sua salute ne trarrà giovamento.
…PIAZZA PARTIGIANI
Prima di formulare giudizi positivi o negativi sul mese di maggio è necessario
presentare la sintesi dei fenomeni meteo
che lo hanno caratterizzato.
Pressione media mensile: 760,7 mmHg; valori decadali:
761,8 mmHg nella prima; 759,8 mmHg nella seconda; 760,4
mmHg nell’ultima.
Il valore più basso: (754,0 mmHg) è stato registrato alle
ore 6 del giorno 15.
Temperatura media mensile: 21,4 °C.
I valori medi decadali sono: 19,6 °C nella prima; 20,7 °C
nella seconda; 23,6 °C nella terza.
Il giorno più fresco con 17,9 °C di media è stato il 1° maggio; la media giornaliera più alta è in data 29 maggio con
25,6 °C.
La temperatura minima assoluta con 14,8 °C è ancora il
1° maggio alle ore 3.
Umidità media mensile: 63%; le medie decadali sono:
56% nella prima; 68% nella seconda; 64% nella terza: L’igrografo ha segnato il valore più basso alle ore 18 del giorno
2 con 17%. È stato sfiorato il valore del 100% alle ore 11 del
giorno 15 (vedi i valori della pioggia!)
Giorni sereni: 25 (10 lo scorso anno);
Giorni coperti: nessuno (7 lo scorso anno)
Eliofania totale: 307,3 ore. Le medie decadali: 9,6 ore di
sole nella prima decade; 10,5 ore nella seconda; ancora 9,6
ore nell’ultima.
È ora utile uno sguardo ai valori registrati nel maggio
2008: eliofania totale 163,8 ore; medie decadali: 10,9 ore
nella prima; 3,3 ore nella seconda; 2,0 ore nella terza:
Media giornaliera dello scorso anno: 5,3 ore; media giornaliera di limpido sole nel maggio di questo 2009: 9,9 ore!
Ancora un richiamo a quanto riportato nel registro dello
scorso anno: “MAGGIO 2008 mese SENZA SOLE”.
Precipitazioni: 52,6 millimetri in tutto il mese. 0,4 millimetri il giorno 4; 52,2 millimetri il giorno 15 (è utile confrontare per questo stesso giorno anche il valore dell’umidità).
Media mensile: 1,7 millimetri.
Dopo tutti questi numeri possiamo – se vogliamo – esprimere qualche giudizio. Purtroppo il bel mese delle rose ha
avuto una conclusione non gradita: dai 26,0 °C di media del
giorno 29 siamo passati bruscamente ai 22,0 °C del giorno
31: Due giorni negativi non possono prevalere sui 25 giorni di splendido sole!
Il Direttore dell’Osservatorio
Prof. Don Natale Tedoldi
... In breve, la malattia apparentemente così crudele, è in se stessa benefica e per noi proficua, perché se la interpretiamo correttamente ci mostrerà i nostri difetti essenziali.
Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione
entro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne
«L’Alassino» del mese successivo.
…Curata in modo adatto permetterà l’eliminazione di questi difetti, lasciandoci migliori e più maturi di prima
…La sofferenza è un correttivo che mette in luce la lezione che
non siamo riusciti a comprendere in altro modo e non può essere sradicata finché la lezione non sarà stata compresa.
…Poco importa il nostro lavoro in questo mondo – lustrascarpe
o re, proprietario di terre o bracciante, ricco o povero – finché svolgiamo questo compito particolare secondo le direttive dell’Anima
tutto procede bene, e noi possiamo essere sicuri che, qualunque
posizione occupiamo nella vita, di comando o subalterna, contiene le lezioni e le esperienze necessarie a questo momento della nostra evoluzione, e ci dà la migliore possibilità per il nostro
sviluppo”.
(Edward Bach – Guarisci te stesso)
Augurando a tutti una buona estate, porgo il mio sentito ringraziamento,per aver condiviso la lettura e le riflessioni proposte.
L’appuntamento è per il mese di luglio con il gruppo - PER L’INSUFFICIENTE INTERESSE PER IL PRESENTE - e la conoscenza delle
essenze relative.
Grazie per la pazienza, l’attenzione, la comprensione…
Grazie sempre al dottor Bach per il dono grande dei suoi FIORI e
a tutti noi l’augurio più vero di riuscire nel tempo a “guarire noi
stessi”.
Chi desidera può scrivere sull’argomento, sia alla redazione, che
sul BLOG del nostro sito www.vecchiaalassio.it, che al gruppo relativo su FACE BOOK.
Arrivederci a Luglio!
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gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e
tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce.
A.V.A.
Due delle tante immagini che deturpano
l’arredo urbano di una città che dovrebbe
fregiarsi di essere all’avanguardia del
turismo internazionale.
«Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai
sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno
diritto di manifestare il proprio
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RESPONS.: Emanuele Aicardi
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(già R.N.S. n. 9806)
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