LUCAS SANTTANA

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LUCAS SANTTANA
Presenta
LUCAS SANTTANA
(Brasile – Mais Um Discos/Audioglobe)
“Pop brasiliano di altissimo livello presentato con uno charm senza rivali” The Times
“Raro, originale, geniale” Drowned in Sound
“…l’incontro tra Beck e Tom Zé …” Uncut
Dopo l’acclamato “Sem Nostalgia”, è uscito il 15 Ottobre 2012 su Mais Um Discos/Audioglobe “The God
Who Devastates Also Cures (O Deus que devasta mas também cura) ”, l’atteso nuovo lavoro dell’artista
brasiliano Lucas Santtana.
Con il nuovo album “The god who devastate also cures”, Lucas Santtana conferma quanto di buono già
fatto con l’acclamato “Sem nostalgia”. Nella migliore tradizione di album capolavoro come “Blood on the
Tracks” e “Here my Dear”, Lucas realizza il proprio trionfo artistico ispirandosi alla sua esperienza
autobiografica. Con versatilità e personalità uniche, Santtana realizza una meraviglia alt-pop di stampo
internazionale che mescola sonorità Afrobeat, Electro-Rock, ballate sinfoniche, reggaeton amazzonico,
breakbeat e ska dai fiati prominenti.
Rio De Janeiro, 1959: João Gilberto realizza 'Chega De Saudade' un album di sola voce e chitarre che cambia
per sempre il volto della musica con l'introduzione al mondo della Bossa Nova - "nuova tendenza". E '
quanto ha ispirato una tradizione tra le generazioni di cantanti brasiliani che, desiderosi di dimostrare il loro
valore artistico, hanno creato album di voce e chitarra, ma con ogni artista così in soggezione di ciò che
Gilberto ha raggiunto che la maggior parte di questi lavori risultano essere appena pallide imitazioni - fino
ad ora.
Uscito in Europa nel 2012, ’Sem Nostalgia ' è il primo album di un artista brasiliano ad essere pubblicato su
etichetta con base nel Regno Unito, quella “Mais Um Disco” che si è messa subito in luce al debutto con la
compilazione 'Oi! A Nova Musica Brasileira ' un'istantanea sonora della più emozionante e nuova musica
brasiliana. Santtana incarna questa nuova generazione di musicisti brasiliani che a suo modo di vedere "non
rientrano in alcun genere esistente di musica brasiliana".
Diviso in parti uguali tra Tom Ze e Thom Yorke, Lucas Santtana è un artista tra i più interessanti del Brasile
contemporaneo, dinamico cantautore-produttore e sperimentatore. Utilizzando campionatori, pedali, filtri
e altre tecniche di registrazione convenzionali e non, Santtana ha creato uno sconvolgente e accattivante
lavoro con lo stile e l'innovazione che lo stesso Gilberto originariamente ha tracciato ma indipendente dal
concetto stesso.
"Ci sono due tipi di piacere dalla musica", aggiunge Santtana "il primo viene da ciò che suona bene alle
orecchie e al cuore; il secondo è dal cercare di capire, anche quando non piace. Quello che interessa e mi
ispira sono musicisti che non pensano ad armonia, melodia e ritmo, ma a strati di suono, che è quello che
mi propongo nel mio lavoro. "
Santtana ha invitato alcuni dei migliori musicisti del Brasile e produttori per la registrazione di 'Sem
Nostalgia'. A partire dall’ex compagno di lungo corso Arto Lindsay con il quale ha co-scritto "Hold Me In",
“I Can’t Live Far From My Music” e “Night-time In The Backyard”; Curumin che ha collaborato nei brani
"Cira, Regina e Nana" e "Amor em Jacumã"; ' il “Vampire Weekend” brasiliano Do Amor in "Who Can Say
Which Way"; Joao Brasil - tecnico del suono dei leggendari Nação Zumbi – che si è occupato di suoni e
registrazione.
'Sem Nostalgia ' è un album prodotto, come suggerisce il titolo, 'Senza Nostalgia'. Santtana spiega: "Volevo
produrre un album con voce e chitarre, ancora in Brasile ogni musicista segue Joao e così ho voluto fare la
mia versione, ma con un diverso punto di vista. Quando la nostalgia è una visione di un passato idealizzato,
che è più attraente di quello attuale esso ci imprigiona e ci rende ciechi ad altre possibilità".
I precedenti dischi di Lucas ruotavano intorno ad un tema musicale e traevano ispirazione dalle scene
underground del suo paese. Da “Ben Dodo” (2000), che si ispirava ai musicisti neri delle strade di Bahia a
“Parada de Lucas” (2003), personale interpretazione del baile funk di Rio, sino a “Three Sessions from a
Greenhouse” (2006), disco composto usando tecniche di missaggio tipiche della dub ma con influenze di
samba, afrobeat e rock. Nel 2009 usciva il già citato “Sem Nostalgia”, primo disco di Santtana ad avere una
vera e propria esposizione a livello internazionale.
Con il nuovo “The God Who Devastates Also Cures” Santtana ha creato un’opera di varietà e profondità con
influenze che ricordano Beck e Danger Mouse all’apice della loro carriera e dove archi ondeggiano su
poliritmi creando una tela sonora fresca, vitale e unica. Gli artisti che non provengono dal mondo
anglofono generalmente tendono ad essere bollati come esotici ma Lucas Santtana, brasiliano, si concentra
su temi universali sia dal punto di vista musicale che da quello della scrittura. Il suo nuovo lavoro, infatti, è
un’analisi di come centinaia di pezzi di una relazione interrotta possano essere stati insieme.
Guarda il video di ‘Super Violão Mashup’, QUI
Guarda il video di ‘Cira Regina E Nana’, QUI
Guarda il video di “Who Can Say Wich Way”, QUI
Guarda il video di “O Deus Que Devasta Também Cura”, QUI
Santtana è nato a Salvador da una madre che fin dalla più tenera età gli regalava dischi di John Coltrane,
Micheal Jackson, Beethoven, Tom Zé. Suo padre, impiegato presso un’etichetta discografica brasiliana, lo
portava spesso a concerti. Ecco spiegato come e da dove sboccia, ben presto, il suo amore per la musica.
Molto prima del suo 30° compleanno, il prodigio brasiliano Lucas Santtana aveva già viaggiato in tutto il
mondo con i più grandi nomi della “Tropicalia” e aveva assorbito più musica che la maggior parte dei
professionisti in tutta la loro vita. Il volume di influenze, tra ritmi afro-brasiliani, Motown, funk metal
brasiliano e musica elettronica europea gli ha permesso di concepire trame sonore che nessun altro
avrebbe preso in considerazione. Più sorprendente, però, è che in origine è venuto alla ribalta come
semplice flautista.
Il giovane Bahiano appena più che ventenne, fu scoperto dai super-pesi massimi brasiliani Gilberto Gil e
Caetano Veloso. Dopo aver suonato con Gil in “Umplugged” (’94) e ancora con Gil e Veloso nel controverso
“Tropicalia 2” del 1994, è stato invitato a unirsi a loro per un lungo tour in Europa. Negli anni seguenti, la
sua conoscenza della non-cultura brasiliana fu ampliata in modo esponenziale. Al suo ritorno, avrebbe
lavorato a fianco di Chico Science, un altro gruppo di brasiliani che della ricerca hanno fatto il loro credo, ed
ha collaborato in studio di registrazione a diversi progetti di altri artisti, tra cui Arto Lindsay. Ma lui stava
semplicemente aspettando il momento, in attesa del suo turno per arrivare alla grande ribalta.
Ciò è avvenuto a cavallo del nuovo secolo, quando ha pubblicato l’album di debutto, “Eletro Ben
Dodo”(1999), accolto a braccia aperte e con ottima critica dalla stampa internazionale. Uscendo dall’ombra
di Gil e Veloso, ha dimostrato che la tradizione della Tropicalia brasiliana può essere ottimizzata e adattata
a un contesto pop internazionale. Prendendo a prestito le idee di molti, da James Brown a Caetano e Gil,
Santtana ha creato un amalgama sonoro che è sorprendentemente vario e al tempo stesso piacevolmente
omogeneo. Chiaramente, quest’album fa di Santtana uno dei più apprezzati artisti del sud equatore.
ASCOLTA “SEM NOSTALGIA” QUI
Web Press Review
www.sentireascoltare.com/recensione/11011/lucas-santtana-o-deus-que-devasta-mas-tambem-cura.html
http://contaminazionisonore.blogspot.it/2010/09/lucas-santtana-dissonanze-brasiliane.html
http://soulfood.blogspot.it/2011/11/9-lucas-santtana-sem-nostalgia-mais-um.html
http://discosafari.blogspot.it/2011_10_01_archive.html
www.musicajazz.it/columns/359
www.musibrasilnet.it/archivio/Quattro/Recensioni.htm#Lucas%20Santtana
www.indie-eye.it/recensore/generi/folk/o-deus-que-devasta-mas-tambem-cura-una-conversazione-conlucas-santtana.html
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/10/funk-ed-elettronica-il-brasile-disanttana.html
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/11/la-notte-di-tropicalia.html
http://archiviostorico.corriere.it/2012/novembre/09/Brasile_elettronico_Santtana_co_0_20121109_48057
2d4-2a3f-11e2-8158-e1332556f42a.shtml
www.giornaledellamusica.it/news/?num=112658
www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-e6247461-f726-41e5-94c54256811c59f7.html
http://it.blogbabel.com/tag/lucas%20santtana/
www.radiopopolare.it/trasmissioni/prospettive-musicali/playlist/2013/020113/stampa.html
www.gillespetersonworldwide.com/worldwide-awards-2013-the-winners/
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