controllo microbiologico ambientale nelle sale operatorie

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controllo microbiologico ambientale nelle sale operatorie
Data di emissione:
20 aprile 2004
ASO S. Croce e Carle di Cuneo
DOCUMENTO DESCRITTIVO
TITOLO
C.I.O.
COMITATO INFEZIONI
OSPEDALIERE
revisione n° 0
CONTROLLO MICROBIOLOGICO
AMBIENTALE NELLE SALE OPERATORIE
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DOCUMENTO DESCRITTIVO
C.I.O.
COMITATO INFEZIONI OSPEDALIERE
CONTROLLO MICROBIOLOGICO
AMBIENTALE
NELLE SALE OPERATORIE
dr Arcangelo De Stefano
Dirigente Medico Laboratorio
Analisi
dr Corrado Bedogni
Presidente C.I.O.
dr Paolo Pellegrino
dr Arcangelo De Stefano
Dirigente Medico
Laboratorio Analisi
Dirigente Medico Direzione
Sanitaria
ICI Paola Occelli
Direzione Sanitaria
Stesura
Validazione e Approvazione
Emissione
INDICE
1. INTRODUZIONE
3
2. SCOPO ED AMBITO DI APPLICAZIONE
4
2.1 Scopo del documento descrittivo
2.2 Scopo dei controlli microbiologici ambientali
2.3 Ambito di applicazione
2.4 Sale operatorie (elenco, attività, caratteristiche)
4
4
4
4
2.5 Gestione degli impianti VCCC
5
2.4.1 Scheda attività e caratteristiche tecniche Sale Operatorie aziendali (2002)
3. RIFERIMENTI
5
6
3.1 Normativi
3.2 Bibliografici
3.3 Documenti aziendali correlati
6
6
6
4. DEFINIZIONI E TERMINI
7
5. PROCEDURE OPERATIVE
7
5.1 Generalità
5.2 Prelievi
7
7
5.3 Analisi dei campioni
5.4 Comunicazioni
9
9
5.2.1.
5.2.2.
5.2.3.
5.2.4.
5.2.5.
Modalità operative comuni per la determinazione della CBT nell’aria
Determinazione nell’aria immessa in sala operatoria
Determinazione nell’aria del campo operatorio a sala pronta
Determinazione della carica batterica sulle superfici
Compilazione scheda
ALLEGATI
7
8
8
8
8
10
ALLEGATO 1: Scheda rilevazione e registrazione intervento
MEDIA
ALLEGATO 2: Diagramma di flusso
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10
11
CONTROLLO MICROBIOLOGICO AMBIENTALE NELLE SALE OPERATORIE revisione n 0
1.
INTRODUZIONE
La sala operatoria rappresenta un ambiente complesso, storicamente considerato
“ad alto rischio” in quanto l’intervento chirurgico che vi si compie, espone
necessariamente il paziente ad un elevato rischio infettivo.
Le particolari attenzioni sono programmate al fine di garantire la sicurezza di
pazienti e di operatori. La classificazione delle sale operatorie come reparti ad alto
rischio infettivo è tale in quanto in esse si registrano effettivamente elevati valori di
incidenza di infezione ospedaliera.
La contaminazione batterica all’interno del blocco operatorio è prevalentemente
imputabile a microrganismi aerodispersi, la cui fonte d’importazione primaria è
rappresentata dal personale: équipe operatoria e pazienti. Altre fonti secondarie
sono rappresentate dalla difettosa immissione d’aria dall’impianto di VCCC
(ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata) o dalla
contaminazione dello strumentario introdotto.
Nell'ambito di una valutazione complessiva delle condizioni ambientali di una sala
operatoria si ritiene importante considerare il livello di inquinamento microbiologico,
essendo tale parametro strettamente correlato alle procedure di sanificazione e di
controllo igienico del blocco operatorio.
Per un controllo microbiologico ambientale routinario sono sufficienti rilevazioni
quantitative della carica microbica totale.
Scopo dei rilevamenti è quello di identificare le sorgenti di infezione e di sottoporre
a verifica l'efficacia delle norme comportamentali adottate dal personale ed i
protocolli di pulizia attuati nella sala. I prelievi devono quindi interessare tutte le
aree circostanti il tavolo operatorio a rischio, nonché le zone di ingresso dell'aria
dagli impianti di condizionamento.
La qualità dell’aria può essere controllata mediante l’esposizione nell’ambiente di
piastre contenenti adatti terreni di coltura agarizzati che consentono di evidenziare,
dopo incubazione, i germi legati a particelle sedimentabili.
Il controllo batteriologico dell’aria è effettuato con il metodo del campionamento
attivo. Tale metodo prevede l’aspirazione di quantità fisse e predeterminate di aria
ed esprime il suo livello di contaminazione microbica con un dato standardizzabile e
riproducibile quale il numero di microrganismi per m3 di aria.
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2.
SCOPO ED AMBITO DI APPLICAZIONE
2.1 Scopo del documento descrittivo
Scopo del presente documento è quello di fornire il supporto organizzativo e
procedurale necessario per la determinazione microbiologica ambientale delle sale
operatorie. Vengono individuate le figure che intervengono nel processo, le
modalità d’intervento, la sequenza degli eventi, le modalità di registrazione. Si è
ritenuto utile iniziare il documento con alcuni riferimenti bibliografici e normativi.
In allegato, è riportata la scheda di rilevazione e registrazione degli interventi.
2.2 Scopo dei controlli microbiologici ambientali
Il controllo microbiologico ambientale della sala operatoria si pone come principale
obbiettivo la programmata sorveglianza (monitoraggio) della qualità dell’aria e delle
superfici in ambienti ad alto rischio tendente all’abbattimento della carica microbica
ambientale nel suo insieme, tramite la valutazione e la verifica dei seguenti
parametri:
• corretta applicazione delle norme comportamentali adottate dal personale
sanitario,
• efficacia delle procedure di sanificazione messe in atto,
• corretto funzionamento dell’impianto di VCCC (ventilazione e condizionamento a
contaminazione controllata) con particolare riguardo alla filtrazione dell’aria.
2.3 Ambito di applicazione
Le procedure descritte nel presente documento riguardano:
• Le sale operatorie operative dell’Azienda Ospedaliere Santa Croce e Carle,
oggetto dei controlli.
• Il CIO, per l’attuazione delle procedure operative e la verifica della corretta
applicazione dei comportamenti.
• Il laboratorio analisi, per l’esecuzione delle analisi dei campioni prelevati.
• La Direzione sanitaria, per il supporto organizzativo e le comunicazioni ai
Reparti.
• L’Ufficio tecnico, per la sostituzione e manutenzione dei filtri.
2.4
Sale operatorie (elenco, attività, caratteristiche)
Le sale operatorie aziendali attualmente operative sono 17. L’elenco, le attività e le
caratteristiche tecniche delle sale operatorie aziendali, riferite all’anno 2002, sono
riportate nella scheda allegata.
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CONTROLLO MICROBIOLOGICO AMBIENTALE NELLE SALE OPERATORIE revisione n 0
2.4.1 Scheda attività e caratteristiche tecniche Sale Operatorie aziendali (2002)
Attività Sale Operatorie
N°
Risanamento
programmato
Ricambi
aria/ora
(N°)
Tipo
Flusso
Posizione
Filtri
Assoluti
Tipo
Filtri
Assol.
7/8
Quotidiano
20
Turbo
lento
Terminale
H14
1998
7/8
Quotidiano
20
Turbo
lento
Terminale
H14
1622
3714
7/8
Martedì e
Venerdì
15
Turbo
lento
Al Condizio
natore
H13
2
686
1772
6/7
Lunedì
20
Lami
nare
Terminale
H14
ORTOPEDIA
2
1186
4651
6/7
Giovedì
18
Turbo
lento
Terminale
H14
UROLOGIA
1
2174
2020
6/7
Lunedì
15
Turbo
lento
Al Condizio
natore
H13
ORL
1
1892
1116
6/7
Mercoledì
15
Turbo
lento
Al Condizio
natore
H13
ODONTO
1
1065
878
6/7
Mercoledì
15
Turbo
lento
Al Condizio
natore
H13
OFTALMO
LOGIA
1
395
559
5/6
Mercoledì
15
Turbo
lento
Al Condizio
natore
H13
GINECO
LOGIA
2
1995
1397
6/7
Giovedì
15
Turbo
lento
Al Condizio
natore
H13
DEA
2
618
1125
5
Lunedì
20
Turbo
lento
Terminale
H14
13155
22270
Interventi
/anno
(N°)
Utilizzo
Operatori/
/anno
Intervento
(ore)
(N°medio)
Caratteristiche tecniche
REPARTO
Sale
CARDIO
CHIRURGIA
2
532
3040
CHIRURGIA
VASCOLARE
1
990
CHIRURGIA
GENERALE
2
NEURO
CHIRURGIA
Totali
17
2.5 Gestione degli impianti VCCC
La gestione degli impianti VCCC (sostituzione filtri assoluti e dei filtri rigenerabili) è
affidata all’Ufficio Tecnico
Filtri assoluti: Sostituzione annuale nel mese di Maggio secondo attività
programmata con l’Ufficio Tecnico
Filtri rigenerabili: Sostituzione mensile secondo attività programmata con
l’Ufficio Tecnico
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3.
RIFERIMENTI
3.1 Normativi
•
•
linee guida ISPESL
orientamenti in tema di controllo microbiologico dell’ambiente di sala operatoria
(Indicazioni della Regione Piemonte)
3.2 Bibliografici
•
•
•
•
“Indagine conoscitiva nazionale sulle attività di sorveglianza e controllo
delle infezioni ospedaliere negli ospedali pubblici italiani” Dalla indagine,
condotta nel 2000 dall’Istituto Superiore di Sanità (Rapporti ISTISAN
01/04/2001), su 428 presidi ospedalieri rispondenti all’indagine risulta che:
9 215 ospedali (50,2%) indicano di effettuare di routine controlli
microbiologici ambientali,
9 154(36%) campionano di routine l’aria,
9 157 (36.7%) campionano di routine le superfici in sala operatoria.
“La valutazione ambientale delle sale operatorie: esperienza in una
azienda ospedaliera marchigiana.” E. Martini, R. Bruschi, L. Fontana, S.
Savini, MM. D’Errico. View & Review, settembre/novembre 1999, 21-28.
“Inquinamento ambientale nelle sale operatorie.” A. Azara, MD. Masia, I.
Maida, G Sotgiu, GL: Giaconi, R Gusinu, View & Review, gennaio 2000, 4-10.
“Protezione da agenti biologici in sala operatoria: significato delle
caratteristiche microbiologiche e tipologia degli interventi in alcune
aziende marchigiane.” R. Ricci, R Lombardi.
http://www.sitimarche.it/iniziative/626/saleoperatorie.htm
3.3 Documenti aziendali correlati
•
•
•
•
•
•
•
Linee Guida: Preparazione pre-operatoria
Linee Guida: Lavaggio mani
Comunicazione della Direzione Sanitaria ai Reparti (11 giugno 2003): - Gestione
dei pazienti potenzialmente infetti in Sala Operatoria
Comunicazione della Direzione Sanitaria ai Reparti (11 giugno 2003):- Verifiche
procedure comportamentali in Sala Operatoria
PG 6.4.2 "Sanificazione e disinfezione"
Istruzione operativa IO SPP 09.04.001: “Manipolazione di soluzioni di
glutaraldeide: protezione ambientale e personale”
Istruzione operativa IO DS 09.04.001: “Manipolazione di soluzioni di
glutaraldeide: protocollo per la detersione e la disinfezione di strumenti
endoscopici”.
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CONTROLLO MICROBIOLOGICO AMBIENTALE NELLE SALE OPERATORIE revisione n 0
4.
DEFINIZIONI E TERMINI
Nel documento sono utilizzate sigle ed acronimi di cui riportiamo l’estensione:
• CIO
Comitato Infezioni Ospedaliere
• ICI
Infermiera per il Controllo Infezioni Ospedaliere
• CBT
Conta Batterica Totale
• CFU
Unità Formanti Colonie
• DEA
Dipartimento Emergenza Accettazione
• ISPESL Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro
• PCA
Plate Counte Agar
• VCCC
Ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata
5.
PROCEDURE OPERATIVE
5.1 Generalità
Il controllo microbiologico in sala operatoria comprende la quantificazione della
carica batterica mesofila totale (CBT) nei seguenti siti di indagine:
• Aria immessa dall’impianto VCCC, in ingresso alla sala operatoria (in uscita dai
filtri assoluti).
• Aria ambiente in prossimità del campo operatorio a sala pronta.
• Superfici ambientali e di lavoro (arredi, pareti, pavimenti ecc.) della sala
operatoria.
Per ogni seduta analitica, in base alle specifiche esigenze, necessità e possibilità, è
programmabile la determinazione in tutti i siti d’indagine previsti o solo in parte di
essi.
I siti d’indagine previsti, le modalità di prelievo, la formulazione dei risultati
analitici, ed i valori di riferimento sono programmati in conformità con quanto
indicato nelle "Linee guida per la definizione degli standard di sicurezza e di igiene
ambientale dei reparti operatori” pubblicate nel luglio 1999 dall’ISPESL.
Il personale addetto al prelievo, al trasporto, al trattamento dei campioni, alla
lettura dei risultati ed alla compilazione e trasmissione delle schede, è quello
identificato come Nucleo di Primo Intervento del Gruppo Operativo CIO composto
come formalizzato nel Verbale del Gruppo Operativo CIO del 28 febbraio 2003.
5.2 Prelievi
5.2.1. Modalità operative comuni per la determinazione della CBT nell’aria
L’aria è aspirata dal campionatore attivo sistema Microflow (ditta Aquaria), con
testata di aspirazione con 380 fori conici da 1 mm di diametro, ad un flusso di 100
o 120 l/min su piastre Petri di 90 mm di diametro, contenente terreno nutritivo
Plate Count Agar (ditta Aquaria) per la ricerca della carica batterica totale mesofila
(CBT).
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CONTROLLO MICROBIOLOGICO AMBIENTALE NELLE SALE OPERATORIE revisione n 0
Prima della seduta analitica (trenta/sessanta minuti prima) è necessario precedere
alla sterilizzazione della testata di aspirazione del campionatore utilizzando un
becco Bunsen.
Nella seduta analitica, ad ogni cambio della piastra, è sufficiente pulire la superficie
interna ed esterna della testata di aspirazione del campionatore con garza sterile
imbevuta di clorexidina. A fine di ogni singolo campionamento la piastra viene
rimossa, etichettata con indicazione del tipo di prelievo, registrata nell’apposita
scheda descrittiva della seduta analitica (Allegato 1) e riposta in appositi
contenitori.
A fine seduta, le piastre campionate vengono trasportate in laboratorio.
5.2.2. Determinazione nell’aria immessa in sala operatoria
In ciascuna sala operatoria deve essere garantito un volume minimo di
campionamento di 2000 litri di aria in uscita dai filtri assoluti terminali. Il prelievo
deve essere effettuato con campionatore attivo posto a breve distanza (circa 2 – 5
centimetri) dalle bocchette d’ingresso dell’aria dell’impianto VCCC.
5.2.3. Determinazione nell’aria del campo operatorio a sala pronta
I prelievi sono da effettuare in condizioni di AT-REST (sala vuota, non operativa).
“…il campionamento deve essere effettuato tramite campionatori attivi posti ad una altezza di
un metro nelle vicinanze del tavolo operatorio dopo il termine delle operazione di sanificazione
della sala e dopo che questa sia rimasta chiusa e vuota per almeno 30-60 minuti.” (Linee guida
ISPESL).
5.2.4. Determinazione della carica batterica sulle superfici
I prelievi per le superfici ambientali sono effettuate utilizzando piastre sterili “a
contatto” Rodac PCA (Plate Count Agar) di 60 mm di diametro (superficie 15 cm2)
(ditta Aquaria).
Le piastre sulla quali si trova solidificato il terreno nutritivo agarizzato per la
determinazione della CBT, vengono poste a contatto con le superfici in esame e
premute leggermente. A fine campionamento le piastre vengono riposte in appositi
contenitori, etichettate con indicazione del sito di prelievo, registrate nell’apposita
scheda descrittiva della seduta analitica (Allegato 1) e trasportate in laboratorio. In
ciascuna sala operatoria sono state individuate delle superfici campione su cui
effettuare i controlli. In particolare: pareti, pavimenti, scialitica, tavolo madre,
tavolo servitore, apparecchiature elettromedicali, e altre superfici (arredi, base letto
operatorio). I prelievi sulle superfici possono essere effettuati in concomitanza con i
prelievi dell’aria.
5.2.5. Compilazione scheda
I dati generici riguardanti la seduta (date, ora, sala, condizioni sala, prelevatori,
altro) ed i dati tecnici dei singoli prelievi della seduta (ambiente o superficie di
prelievo, volume di campionamento, flusso di campionamento, tempo di
campionamento, distanze di prelievo, altro) sono da registrare a cura dei
prelevatori nell’apposita scheda descrittiva della seduta analitica (Allegato 1).
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La documentazione inerente i controlli microbiologici ambientali (schede, verbali,
conclusioni, comunicazioni, altro) è archiviata a cura dell’ICI nei locali della
Direzione Sanitaria e custodita per un periodo non inferiore a cinque anni.
5.3 Analisi dei campioni
A fine seduta analitica, le piastre campionate nella seduta analitica vengono
trasportate, a cura dei prelevatori, in laboratorio ed incubate a 37 °C. Dopo almeno
48 ore di incubazione le piastre vengono lette a cura del personale del Settore
Batteriologia. Viene contato il numero delle colonie presenti per ogni piastra ed i
risultati vengono espressi in CFU/m3 (Unità Formanti Colonie per metro cubo d’aria)
per le determinazione dell’aria ed in CFU/cm2 (Unità Formanti Colonie per
centimetro quadrato) per le determinazione delle superfici. Le rilevazioni (numero
di colonie per piastra e CFU/Unità di misura, sono registrate nella scheda descrittiva
della seduta analitica (Allegato 1).
5.4 Comunicazioni
Copia della scheda descrittiva della seduta analitica, comprensiva degli esiti e degli
eventuali commenti, viene trasmessa, a cura dei compilatori, alla Direzione
Sanitaria.
Assieme alla copia della scheda descrittiva, i prelevatori compilano e trasmettono
alla Direzione Sanitaria una breve Relazione comprensiva dell’interpretazione dei
risultati e delle conclusioni.
La documentazione inerente i controlli microbiologici ambientali (schede, relazioni,
verbali, conclusioni, comunicazioni, altro) è archiviata a cura dell’ICI nei locali della
Direzione Sanitaria e custodita per un periodo non inferiore a cinque anni.
La Direzione Sanitaria provvede a trasmettere al Responsabile, ed ai Referenti CIO
dei Reparti interessati, comunicazione riassuntiva con gli esiti e le conclusioni del
controllo.
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ALLEGATI
ALLEGATO 1: Scheda rilevazione e registrazione intervento
SCHEDA RILEVAZIONE E REGISTRAZIONE INTERVENTO
SALA OPERATORIA ______________________________/____
Data ___/___/___
Ora (inizio)___/_____
Ora (fine) ____/_____
CAMPIONAMENTI
N°
Camp.
PUNTO PRELIEVO
DISTANZA
Campionatore
(cm)
PORTATA
campionatura
l/min
TEMPO
campionato
(min)
VOLUME
ESITO ANALISI
Campionato
Valori di
(l)
N° CFU
CFU/m3
riferimento
SUPERFICI
N° CFU
CFU/cm2
Valori di
riferimento
MEDIA
NUMERO TOTALE PRELIEVI EFFETTUATI
TIPO DI FLUSSO ________________________
N° BOCCHETTE VCCC _____________
POSIZIONE FILTRI ASSOLUTI ______________________________DATA SOSTITUZIONE FILTRI ASSOLUTI_____/______/____
DATA SOSTITUZIONE FILTRI RIGENERABILI____/____/___
DATA ULTIMO RISANAMENTO ____/____/____
ORA CHIUSURA SALA ___/___
DATI ULTIMO INTERVENTO ___________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________________
NOTE________________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________________________
PRELEVATORI:_______________________________________________________________________________________________
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ALLEGATO 2: Diagramma di flusso
PRELIEVO
CAMPIONI
ARIA
IMMESSA
CENTRO
SALA
SUPERFICI
ANALISI
CAMPIONI
SCHEDA
COMPILAZIONE
RELAZIONE
ARCHIVIAZIONE
TRASMISSIONE
ALLA
DIREZIONE
SANITARIA
COMUNICAZIONE
ESITI
AI REPARTI
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