La_Chirurgia_della_Coxa_Manus.doc_riv._SICM

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V l. 45 / N. 2 / Settembe 2008
Vo
Mattioli 1885
ISSN
Vol. 45 / N. 2 / Settembre 2008
0080 - 3243
Rivista di
Chirurgia della Mano
Organo ufficiale della Società Italiana di Chirurgia della Mano
46° CONGRESSO NAZIONALE SICM
Società Italiana di Chirurgia della Mano
LA CHIRURGIA INNOVATIVA
DELLA MANO IN ITALIA E
NEI PAESI DELL’AREA DEL
MEDITERRANEO
Trapani / Erice - Sicilia
15 - 17 Settembre 2008
Abstracts Book
POSTE ITA
T LIANE S.P.A. - SPED. IN A. P.
P - D.L. 353/2003 (CONV.
V IN L. 27/02/2004 N. 46) ART
RT. 1, COMMA 1, DCB PA
P RM
R A - FINITO DI STA
T MPA
P RE NEL SETTEMBRE 2008
2/2008
Rivista di Chirurgia della Mano
chirurgia e riabilitazione della mano dell’arto superiore e microchirurgia
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Rivista di
Chirurgia della Mano
MATTIOLI
A
1885
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Rivista di
Chirurgia della Mano
chirurgia e riabilitazione della mano dell’arto superiore e microchirurgia
Organo Ufficiale della Società Italiana di Chirurgia della Mano
Vol. 45 / N. 2 / Settembre 2008
15 settembre 2008
Aula A
Aula B
113 Utilizzo delle ancore riassorbibili in chirurgia della mano
M.I. Rossello, O. Spingardi
113 La nostra esperienza con i materali riassorbibili nella sintesi delle fratture
R. Mele, A. De Mas
114 V
Volar percutaneous scaphoid osteosynthesis with cannulated resorbable screw and
arthroscopic assistance
C. Math
a oulin
115 La prehension chez les primates
J.N. Kuhlmann
116 Fr
F atture complesse del radio distale
F To
F.
T rretta
117 Riparazione e rigenerazione dei nervi periferici
G.A. Brunelli
117 Suppression of fibrous scar improves peripheral nerve regeneration after primary nerve
suture
N. Sinis, P. Schoenle, T. Lanaras, F. Werdin, A. Kraus, M. Haerle, T. Danker,
E. Guenther, F. Di Scipio, S. Geuna, D. Mueller, C. Masannek, S. Hermanns,
H.E. Schaller
118 New perspectives of angiogenesis gene therapy in hand surgery
R. Giunta
118 Artificial nerve grafts based on spider silk fibres
V gt, J.W. Kuhbier, C. Allmeling
Vo
P
P.M.
119 Studio istotopografico del retinaculum cutis della regione palmare nel soggetto sano e
nel morbo di Dupuytren
C. Tiengo, C. Stecco, V. Macchi, A. Porzionato, L. Lancerotto, F. Bassetto,
R. De Caro
119 Il lipofilling associato alla fasciotomia percutanea nel trattamento del morbo di
Dupuytren: report preliminare
a ero, C. Cerato, M. Borsetti, P.L. Tos
F Bergamin, L. Crav
F.
120 Human subcutaneous sliding system. The basic stone: the microvacuolar concept. Plea
for a new perception of the hand anatomy and of the living matter architecture
J.C. Guimberteau
122 La ricostruzione dei nervi periferici mediante innovativi trapianti nervosi da donatore
v ato, M. Pellizzari, L. Vazzana, G. Trincia, G. Squintani, R. Eleopra
G. Stevana
122 Il perone vascolarizzato nel trattamento delle perdite di sostanza ossea dell’arto
superiore conseguenti ad infezione
L. Delcroix L, M. Innocenti, R. Adani
h sal bone defect of the upper limb after ballistic
123 Management of diaphy
h sal and metaphy
Procedure”: cancelous bone grafting after cement spacer
trauma. Interest of “Masquelet P
v oux, M. MK Nguyen, MK. Gaillard MD, Ch Butin, P. Leguilloux,
M. Levad
Ch. Michaut, A. Fabre
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INDICE
15 settembre 2008
123 La ricostruzione del letto ungueale: studio anatomico e tecnica chirurgica innovativa
G. Delia, G. Risitano, M.R. Colonna, V. Casoli, S. Sommario, F. Stagno
d’Alcontres
124 Vascolarizzazione del muscolo flessore lungo dell’alluce e implicazione nel
trasferimento del perone vascolarizzato. Studio anatomico
P. Sassu, R. Acland, L. Cara
127 Progetto Regionale Mano Oncologica
A. Pellacani, A. Landi, R. Depenni, G. Rossi, G. Tolento, C. Magnoni,
E. Cerofolini
128 Caratteristiche ultrastrutturali della degradazione dei polimeri dell’acido Lattico in un
modello animale
A. Merolli, L. Rocchi, A. Militerno, F. Catalano
128 Vitallium prostheses of the distal part of the humerus. A case report with 50-year of
follow up
M. Levadoux, M.K. Nguyen, C.H. Gaillard, C.H. Butin, M. Dupond, I. Ausset
Aula 1
129 L’innesto osseo vascolarizzato di Mathoulin: applicazioni classiche ed alternative
O. Spingardi, E. Pamelin, E. Machi
130 La nostra esperienza nel trattamento delle fratture dello scafoide carpale con la vite
Kompressor
P. Tecchio, G. Andreoletti, G. Grava, C. Grismondi
130 Razionale della scelta e dell’utilizzo delle diverse viti cannulate per le fratture dello
scafoide carpale
M. Bertolini, G. Colzani, E. Dutto, M. Ferrero, I. Pontini
131 Trauma e qualità della vita: una finestra sulla traumatologia trattata dalla divisione di
Chirurgia Plastica dell’Ospedale Civico di Palermo
Pasquale, D. Vitanza, F. Conte
A. Di P
132 Traumi complessi del polso
A. Raimondi, A.M. Fallea, S. Gullo, G. Caputo, F. Conte
132 Il trattamento delle pseudoartrosi di ulna con innesto osseo autologo e placca L.C.P:
analisi di 10 casi
L.Tarallo, R. Adani
133 Il trattamento delle fratture del capitello radiale oggi: nostra esperienza
N. Galvano, A. Parlato, G. D’Anna, O. Ferrara
133 Il ruolo dell’artroscopia nelle patologie di gomito: nostra esperienza
A. Donadelli, E. Carità
di Essex-Lopresti
n
134 Tr
T attamento di una lesione inveterata
M. Zanlungo, E. Finardi
135 Sauvè-Kapandji con uso di vite headless a compressione: maggiore possibilità di
consolidamento e minori tempi di riabilitazione?
F. Curini Galletti, A. Panunzi, A. Ortensi, V. Marchese, V. D’Orazi, F. Fabi,
F Toni, G.A. Coppola
F.
136 La tecnica di Sauveé-Kapandji per il ripristino della prono-supinazione: revisione di
una casistica di 38 pazienti
P.L. Bonucci, M. Marcialis, A. Caroli, G. Cristiani
136 Volar vascularized bone graft based on the volar carpal artery for treatment of scaphoid
nonunion
M. Haerle, V. Sallen
a
C. Mathoulin,
137 Arthroscopic replacement of necroses of the proximal pole of the scaphoid by a partial,
pyrolitic carbon, scaphoid implant
C. Mathoulin
137 Protesi parziali di scafoide in titanio
M.I. Rossello, E. Pamelin, M. Bertolotti, G. Novara
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INDICE
15 settembre 2008
Aula 2
138 Protesi totali di scafoide in titanio
M.I. Rossello, O. Spingardi, E. Machi, V. Pizzorno
139 The treatment of scaphoid established nonunion with vascularised bone graft
technique according to Zaidemberg
A. Marcuzzi, M. Abate
139 Approccio volare con placche DVRA nelle fratture di polso: risultati di una serie di 34
pazienti
S. Cigni, D.A. Scarabelli, M. Strani, D. Rovati
140 Trattamento delle fratture del radio distale nell’anziano con placca volare DVR.
Risultati clinico radiologici a breve termine
M. Massarella, M. Chionchio, R. Rosati, A. Caraffa
140 Approccio volare nel trattamento delle fratture del radio distale con placca Aptus
M. Trevisan, A. Mantovani, M.Cassini
141 Osteosintesi delle
l fratture A2-A3 del radio distale con fili di Kirschner e morsetto di Joshi
A. Mantovani, M. Trevisan, M. Cassini
142 Fratture del radio distale con estensione diafisaria: osteosintesi con placche volari a
stabilità angolare
M. Rampoldi, D.Palombi, P. Mariano, A. Marsico
143 Osteosintesi interframmentaria percutanea nella fissazione esterna del radio
distale
L. Marzella, D. Smarrelli, A. Lazzerini
144 Fissazione con placche a stabilità angolare nelle fratture distali del radio
G. Bruno, A. Spicuzza, S. Giuffrida, V. Girlando, G. Sessa
145 Fr
F atture complesse del radio distale trattate con placca a stabilità angolare DVR
M. Frattini, M. Caforio, F. Pogliacomi, M. Corradi
146 Trattamento delle fratture del radio distale con placca DVR. Analisi di 52 casi
D. Defazio
f
146 Trattamento chirurgico della rizoartrosi: trapeziectomia semplice. La nostra
esperienza
R. Sadun, E. Taglieri, A. Pagnotta
147 La piezosurgery nel trattamento della rizoartrosi
E. Pamelin, A. Zoccolan. M.I. Rossello
148 Trattamento chirurgico della rizoartrosi con tenoplastica modificata
R. Testoni, C.I. Fulco, G. Udali, M. Merlini
149 La Rizoartrosi: nostra esperienza con la legamentoplastica secondo Brunelli.
G. Internullo, M. Friscia
150 Rizoartrosi grave: moderne protesizzazioni e nostra esperienza
F. Mazzarella, A. Riva, G. Damiani, L. Pagliantini, E. Bonci
151 Risultati a lungo termine delle protesi trapezio-metacarpale
J. Isselin, P. Halbout
151 Rizoartrosi. Due tecniche a confronto: plastica tendinea di Brunelli con APL e
spaziatore Artelon. Esperienza personale su 25 casi
G. Savino
152 European Joint Scaffold Project: risultati finali nell’impiego di spaziatori in acido
polilattico nel trattamento della rizoartrosi
A. Marcuzzi, A. Leti Acciaro, N. Della Rosa, A. Landi
153 Studio comparativo multicentrico sulla risoluzione della rizoartrosi mediante tecniche
chirurgiche a confronto: 5 anni di esperienze a confronto
M. Romeo, G. Spata, E. Avarotti, G. Risitano
154 L’artroplastica biologica nel trattamento chirurgico della rizoartrosi: nostra esperienza
ventennale
R. De Vitis, F. Fanfani, G. Taccardo, S. Serpieri, A. Pagliei, F. Catalano
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INDICE
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Aula 3
155 Il trattamento con acido ialuronico della artrosi trapezio metacarpale
S. Odella, F. Torretta
156 Artrodesi delle quattro ossa con placca spider nel trattamento dello SLAC/SNAC
wrist
A. Pagnotta, R. Sadun, E. Taglieri, B. Lippi
157 L’Artrodesi capito-lunata
M. Zanlungo, E. Finardi, F. Nasi
158 Il trattamento dell’artrosi scafo-trapezio-trapezoide (S.T.T.) con l’artoplastica di
riduzione
C. Badoino, M. Barlocco, C. Ameri, A. Ferro
158 Osteotomia obliqua di sottrazione ulna in un caso di ulna plus in esiti di frattura
metafisi distale di radio non trattata
G.Savino
159 Wrist denervation in isolation: a prospective outcome study with patient selection by
wrist blockade
P.A. Storey, T. Lindau, V. Jansen, S. Woodbridge, L.C. Bainbridge, F.D Burke
160 Late surgical treatment of unreduced perilunate injuries. Mid-term results
E. Apergis, G. Papadimitriou, X. Xaralambides, A. Palamidi, S. Koukos,
I. Paraskevopoulos
160 Ricostruzione osteo-articolare nelle gravi lesioni gottose della mano
M. Galeano, S. Pfanner, M. Ceruso
161 Il trattamento del dito a martello con avulsione ossea secondo Ishiguro
G. Greco
162 I sostituti sintetici ossei FINCERAMICA: risultati a distanza nelle perdite di sostanza
ossea a livello dei metacarpi e delle falangi dell’arto superiore
A. Pellacani, A. Russomando, N. Della Rosa, A. Landi
162 L’al
L lungamento delle falangi digitali con tecnica personale
S. Reverberi
163 de Q
Quer vain ed anomalie anatomiche: considerazioni su 100 casi
M. Zanlungo, R. Ajmar, F. Nasi, G.U. De Fiori, E. Finardi
164 Un caso di estensore breve delle dita della mano sintomatico
C. Carulli, F. Muncibì, D. Chicon Paez
164 MIROS: un nuovo e originale sistema in chirurgia della mano
M. Tangari
165 Risultati a medio termine del trattamento dell’artrosi primaria e secondaria della
radio-scafoidea mediante l’utilizzo della protesi APSI
E. Carità, M. Corain, A. Donadelli, F. Alberton, L. Cugola
166 Protesi APSI parziale di scafoide in pirocarbonio: nostra esperienza preliminare
P. Ghiggio, M. Pettiti, L. Trifilio, G. Nobile
166 Una nuova protesi scafo-trapezio-trapezoidale. Risultati preliminari
J. Isselin, L. Kinnen, J. Tessier, P. Halbout
167 L’utilizzo della protesi RCPI nella patologia traumatica inveterata del polso
A. Marcuzzi, A. Russomando
167 A treatment for painful neuromas at wrist in children: the Abductor digiti-minimi
(ADM) muscle flap
A. Amrani, M.A. Dandane, S..Z. El Alami, T. El Medhi, H. Gourinda,
A. Miri
167 Utilizzo della tubulizzazione sintetica nella riparazione nervosa in età dello sviluppo
F.M. Senes, N. Catena
169 Neurinomi profondi del sistema nervoso periferico. Approccio mini invasivo mediante
metodica ROLL
G. Stevanato, M. Pellizzari, M. Sicolo, G.C. Saggioro, G. Trincia
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INDICE
15 settembre 2008
Aula 4
169 Le lesioni nervose traumatiche dell’arto superiore: analisi dei casi a 2 anni
M. Bertolini, M. Ferrero, E. Dutto, G. Colzani, I. Pontini
170 Intolleranza al freddo dopo il sacrificio di un’arteria digitale: mito o realtà?
G. Pivato, C. Novelli, M. De Marchi, M. Tegon, G. Pajardi
171 The use of mini-external fixation in phalangeal and metacarpal malunion
M. Corain
172 Meloreostosi della mano: descrizione di un caso
G. Greco
173 Il lembo di Jacobsen nel trattamento della malattia di Dupuytren al III-IV stadio:
la nostra esperienza su 98 casi
M. Tripoli, M. Merle
174 Malattia di Dupuytren stadio III/IV: approccio con tecnica personale
B. Corradino, S. Di Lorenzo, S. Martorana
175 Lesioni traumatiche del flessore lungo del pollice: esperienza con tecnica di Tang e
protocollo di mobilizzazione attiva precoce
T. Giesen, M. Sirotakova, D. Elliot
177 Utilizzo della membrana antiaderenziale Divide nella chirurgia della mano: nostra
esperienza
M. Ferrero, A. Sard, A. Fenoglio, G. Colzani, E. Dutto, I. Pontini
178 Tr
T attamento conservativo delle lesioni recenti ed inveterate dell’apparato estensore
alla IFD
M. Berloco, M. Altissimi, A. Azzarà, L. Braghiroli
179 Tr
T attamento alternativo delle perdite di sostanza digitali distali con medicazioni
avanzate: rapporto preliminare
G. Delia, M.R. Colonna, G. Risitano, L. De Luca, M. Florio, A. Strano,
G. Amadeo, M. Giacca, S. Moimas, S. Zacchigna, F. Stagno d’Alcontres
180 Fratture isolate della diafisi radiale: trattamento dinamico con Epibloc
M. D’Arienzo, N. Galvano, M. Ferruzza, A. Parlato
181 Fratture complesse estremo distale dell’omero: nostra esperienza
R. Arcidiacono, A. Macaione, R. Lentini, G. Grecomoro
182 Side swipe injury as a difficult, complex and salvage operative treatment
t
A. Stritar
182 Sinostosi radio-ulnari prossimali acquisite di III grado secondo Vince-Miller (case
report)
Verderame, R. Lo Cascio, G. Grecomoro
G. V
183 Tr
T attamento riabilitativo in una sub-amputazione di aavambraccio
R. Pierantozzi, A. Castagnaro
184 Riparazione della fibrocartilagine con colla di fibrina cellulare: studio in vivo in topi
nudi
C. Scotti, L. Mangiavini, A. Pozzi, F. Vitari, C. Domeneghini, G.F. Fraschini,
G.M. Peretti
185 Innesti di vena riempiti di cellule staminali neurali per la riparazione delle lesioni
nervose periferiche del ratto
E. Taglieri, I. Barone, R. Sadun, A. Toesca, A. Pagnotta
186 Un composito osteocondrale per la riparazione cartilaginea: uno studio in vitro
A. Pozzi, L. Mangiavini, C. Scotti, C. Sosio, D. Deponti, F. Vitari, F. Boschetti,
C. Domeneghini, G.F. Fraschini, G.M. Peretti
186 I fibroblasti seminati su membrana come possibile strumento per la riparazione
tendinea: studio in vitro
L. Mangiavini, C. Sosio, M. Buragas, C. Scotti, A. Di Giancamillo,
C. Domeneghini, G.F. Fraschini, G.M. Peretti
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INDICE
15 settembre 2008
187 “Non-vascularized allografts” in chirurgia ricostruttiva della mano: risultati a medio
termine
E. Tripoli, L. Tarallo, M. Innocenti, R. Adani
187 Lussazione abituale del nervo ulnare al gomito: proposta di nuova tecnica chirurgica
A. Parlato, M. Ferruzza, N. Galvano, M. D’Arienzo
188 Il release endoscopico Agee nella sindrome del tunnel carpale: studio retrospettivo su
14.296 pazienti
C. Parolo, C. Novelli, G. Proserpio, G. Pajardi
190 Insuccesso a distanza di decompressione del nervo ulnare al gomito in paziente
diabetico. Case report
F. Curini-Galletti, F. Fabi, A. Ortensi, V. Machese, V. D’Orazi, A. Panunzi,
C. Faloci, F. Toni, G.A. Coppola
191 Gravi traumi di avambraccio e mano: modificazioni muscolo scheletriche a distanza, in
relazione al trattamento chirurgico in urgenza
M. Zucchetto, G. Sergi, F. Corbetti, M.A. Scomparin, E. Perissinotto,
F. Bassetto
193 Anterior dislocation of the proximal fragment of a scaphoid fracture: case report
P. Parchi, A. Baluganti, M. Rosati
194 Chirurgia ricostruttiva della mano torta ulnare congenita: one bone forearm
N. Catena, F.M. Senes
195 Due casi di morbo di Dupuytren in età pediatrica
E. Cavalli, C. Novelli, A. Colombo, P. Raimondi, G. Pajardi
196 Localizzazioni tofacee giganti alla mano. Un caso clinico e suoi aspetti chirurgici
F. Necci, A. Pagnotta, E. Taglieri, A. Casanatta, F. Martini, R. Sadun
196 Riorganizzazione dei circuiti corticali nei pazienti con Sindrome Dolorosa Regionale
Complessa (CRPS) di tipo I e postura fissa della mano
F. Catalano, F. Morgante, C. Terranova, A. Naro, V. Rizzo, P. Girlanda,
A. Qu
Q artarone, G. Risitano
16 settembre 2008
Aula A
201 Innovazioni tecnologiche in chirurgia della mano
M.I. Rossello, E. Pamelin, M. Bertolotti
201 Impiego di una protesi riassorbibile di acido ialuronico per la rigenerazione in vivo di
arterie di piccolo diametro
Pandis, B. Zavan, S. Lepidi, F. Bassetto, G. Abatangelo
L. P
V
B. Vindigni,
202 Ingegneria dei tessuti e rigenerazione cartilaginea
G.M. Peretti
203 Riscontri anatomo-patologici artroscopici nelle lesioni del legamento scafo-lunato
J. Messina, U. Dacatra, F. Torretta
204 Le malformazioni congenite della mano e dell’arto superiore
P ardi, C, Novelli, C. Parolo, P. Rossi
G. Paj
Aula B
207 Scapholunate screwing under arthroscopy for chronic Geissler stage IV lesions in
military high level sportsmen
M. Levadoux, M.K. Nguyen, Ch. Michaud, Ch. Gaillard, Ch. Butin
208 Articular ganglia of the volar aspect of the wrist: arthroscopic resection versus open
excision. A prospective randomised study
L. Rocchi, A. Merolli, M. Masciangelo, C. Del Regno, G. Palmieri,
F. Catalano
210 Reconstruction and salvage of intra-articular malunions of the distal radius
D.L. Fernandez
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105
INDICE
16 settembre 2008
Aula 1
215 Osteosintesi delle fratture del radio distale con sistemi a stabilità angolare. Risultati a
lungo e medio termine
G. Rossi, C. Curzio, P. L. Desirello
216 Osteosintesi con chiodo placca DNP nelle fratture del radio distale. Indicazioni e
risultati su 35 casi
M. Rampoldi
217 La sutura primaria dei tendini flessori con la double armed suture a fil perduto
(DAS–LT) e mobilizzazione attiva immediata delle dita
A. Messina
220 Flexor Tendons’ Gliding System Reconstruction by vascularized islanded Tendon
Transfer
J.C. Guimberteau
221 Nerve reconstruction by means of tubulization
S. Zimmermann, J. Lohmeyer, F.H. Stang, Th. Lange, P. Mailänder
221 Suture nervose termino-laterali: risultati sperimentali e clinici
P. Tos, S. Geuna, I. Papalia, L.G. Conforti, E. Boux, S. Artiaco, B. Battiston
222 Attuali possibilità e limitazioni nella rigenerazione dei nervi periferici mediante guide
neurali artificiali
A. Merolli, L. Rocchi, R. De Vitis, F. Catalano
223 Low Intensity Laser therapy on rat sciatic nerve regeneration after crush: preliminar
eexperimental study
M.C.R. Fonseca, R.I. Barbosa, A.M. Marcolino, V.M.C. Elui, V.V. Monte-Raso,
C.H. Barbieri, N. Mazzer
224 L
L’imaging radiologico del Nervo Mediano come fattore indicativo nella Sindrome del
Tunnel Carpale
A. Pontini, P. Bordignon, G. Pivetta, F. Bassetto
225 Sindrome da intrappolamento dell’anastomosi mediano-ulnare Martin Gruber:
presentazione di due casi operati
A. Zadra
225 Trasmissione glutamatergica (e non colinergica) dell’impulso nervoso ai muscoli
G.A. Brunelli
226 Esame delle complicanze su base biomeccanica delle protesi di gomito
L. Cugola, G. Udali
226 Instabilità cronica del gomito
L. Cugola, G. Udali
227 Wr
W ist kinematics following radiolunate arthrodesis
N. Borisch, HAC Jacob
228 The value of plain radiography and cineradiography in diagnosing scapholunate
dissociation
A. Eisenschenk, J. Pliefke, G. Rademacher, S. Mutzke, A. Zach,
D. Stengel
228 Distal based pronator quadratus flap for coverage of median nerve neuroma
M. Haerle, N. Sinis, C. Spalvieri
229 La recidiva della sindrome del tunnel carpale: studio retrospettivo di 10 casi operati
con lembo sinoviale secondo Wulle e lembo adiposo
Z. Armin
229 Soft tissue reconstruction of the injured hand with local and free flaps
L. Bernhard, H. Patrick, B. Klaus
230 Utilizzo di presidi a base di aminoacidi costitutivi del collagene e sodio jaluronato nelle
perdite di sostanza delle dita e degli arti superiori
A. De Leo, F. Di Salvio, S. Inciocchi, A. Castagnaro
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INDICE
16 settembre 2008
Aula 2
230 Central polysyndactyly
R. Habenicht, M. Mann
230 Trattamento chirurgico del pollice abductus
C. Novelli, C. Parolo, P. Rossi, G. Proserpio, G. Pajardi
232 Ulnar cleft correction
R. Habenicht
232 Lembi liberi nella ricostruzione dell’arto superiore: revisione critica della nostra
esperienza recente
L. Pandis, L. Sartore, C.Tiengo, B. Azzena, F. Bassetto
233 Utilizzo della minifissazione esterna in chirurgia della mano pediatrica
F.M. Senes, N. Catena
234 Endoscopic management of cubital tunnel syndrome – long-term results
R. Hoffmann
235 Retinacolo dei flessori e legamento trasverso del carpo: sono la stessa struttura
anatomica?
C. Tiengo, C. Stecco, V. Macchi, A. Porzionato, F. Bassetto, R. De Caro
235 Utilizzo di Hyaloglide nella sindesmotomia endoscopica
R. Testoni, M. Merlini, S. Giaretta
236 La sindrome algoneurodistrofica (CRPS) in chirurgia della mano: proposta di
trattamento multidisciplinare
A. Burato, M. Stefanetto, M. Fiammengo, G. Larosa
237 Utilizzazione della fRMN per lo studio delle modifiche funzionali cerebrali in corso di
CRPS dell’arto superiore
G. Monacelli, S. Lotito, A. Spagnoli, G. Prezzemoli, F. Ceci, S. Irace, M. Rojas
237 Valutazione del programma terapeutico neuromodulativo in corso di CRPS attraverso
il “brain imaging” con fRMN. Studio preliminare su 18 casi
G. Monacelli, A. Spagnoli, S. Lotito, F. Ceci, G. Prezzemoli, M. Rojas
238 Results of resection-interposition-arthroplasty of the STT-joint in cases of isolated
osteoarthritis of STT-joint
M. Richter, P. Brüser
238 Arthroplasty in hand surgery - Recent results of the hand arthroplasty register
M. Jung, A.K. Martini, W. Daecke
238 Proximal interphalangeal joint arthroplasties
M. Lautenbach
239 Protesi RC: esperienza preliminare
L. Cugola, G. Udali
239 La nostra esperienza nell’impianto ceramica-ceramica per il polso
G. Di Ianni, G. Tavolieri, L. Cantò
240 A new therapeutic concept for complex intra-articular fractures of the distal radius: the
resurfacing and replacement prosthesis
J.L. Roux
240 Artroprotesi in pirocarbonio delle interfalangee prossimali delle dita lunghe mediante
accesso laterale; follow up a lungo termine di protocollo riabilitativo di mobilizzazione
attiva precoce
G. Guidi, M. Ceruso, S. Pfanner
242 Trattamento protesico delle fratture articolari della IFP
V. Mazzone, F. Ramini
242 La chirurgia della coxa manus
G.M. Grippi
246 Trattamento chirurgico dell’encondroma della mano mediante curettage semplice:
follow up a 30 anni
R. De Vitis, F. Fanfani, G. Taccardo, S. Serpieri, A. Tulli, F. Catalano
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INDICE
16 settembre 2008
246 Escissione artroscopica dei gangli artrogeni di polso
S. Odella, J. Messina, U. Dacatra, F. Torretta
247 Tumori benigni della mano. La nostra esperienza
S. Gullo, A.M. Fallea, G.Caputo, A. Raimondi, F. Conte
248 Risultati morfologici nei tumori glomici sub-ungueali della mano
M.A. Galeano, M. Pagano, M.R. Colonna, G. Risitano
248 Tumori a cellule giganti delle guaine tendinee: nostra esperienza
M.R. Colonna, M. Pagano, M. Lentini, G. Risitano
249 Treatment of the supinated hand secondary to obstetrical plexus brachial palsy
A. Korchi, C. Oberlin, Z. Belkeyar, M. Rantissi, Y. Talbi, N. Nouara
250 Results of biceps and brachialis muscles re-enervation using a double fascicular
transfer to restore elbow flexion
M.N. Nouara, Y. Talbi, A. Korchi, M. Benyahia, A. Raissi A
251 L’artrodesi di spalla negli esiti di lesioni di plesso brachiale: nostra esperienza
M. Abate, S. Sartini, T. Fairplay, N. Della Rosa, A. Landi
252 Thirty children with brachial plexus birth palsy treated by Latissimus Dorsi transfer
A. Raissi, M.N. Nouara, Y. Talbi, A. Korchi, M. Benyahia
Aula 3
253 Ricostruzione delle perdite dorsali della P3 con lembo adipofasciale a flusso
inv
n ertito
M. Trevisan, A. Mantovani, M.Cassini
254 Lembo composito teno-fascio-cutaneo basato su una perforante dell’arteria
intermetacarpale dorsale per la copertura delle perdite di sostanza complesse del dorso
delle dita
B. Battiston, A. Antonini, V. Camilleri, S. Artiaco, P. Tos
255 La ricostruzione ungueale nelle fratture della telefalange: nostra proposta
N. Galvano, A. Abruzzese, A. Parlato
255 The trilobed flap technique for primary syndactyly correction
A. Amrani, M.A. Dandane, S.Z. El Alami, T. El Medhi, H. Gourinda, A. Miri
256 Tr
T attamento dei traumatismi del complesso ungueale
P. Tos, S. Artiaco, N.L. Chirila, P. Triolo, L. Giuglio Conforti, B. Battiston
Aula 4
257 La sintesi percutanea delle fratture di scafoide con vite Twin-Fix
E. Avarotti, G. Spata
257 Pseudoartrosi di scafoide: nostra esperienza
M. D’Arienzo, G. Alongi, A. Geraci, N. Galvano
258 Innesto osseo omologo ed autologo nel trattamento del morbo di Kienbock allo stadio
II e IIIA
M. D’Arienzo, N. Galvano, M. Ferruzza, S. Tornatore
258 Tr
T attamento delle pseudo artrosi di scafoide carpale mediante innesto osseo
vascolarizzato da pronatore quadrato secondo tecnica di Yamamoto
a C. Viglino, M. Basso, C. Cuocolo
R. Prencipe, G. Agati,
259 Il ritardo di consolidazione di una frattura di scafoide rappresenta sempre una
limitazione alla tecnica di sintesi con vite percutanea?
F Curini Galletti, A. Panunzi, A. Ortensi, V. Marchese, V. D’Orazi, F. Fabi,
F.
T ni, G.A. Coppola, Al. Ortensi
F To
F.
delle pseudoartrosi dello scafoide
n
260 Tr
T attamento mininvasivo
M. Rampoldi, D. Palombi, E.Pataia, A. Piccioli, A.M. Artale
261 Outcome funzionale in 8 anni di utilizzo di una tecnica chirurgica innovativa per
l’accesso dorsale al polso
M. Leigheb, A. Marcuzzi, A. Russomando, A. Leti Acciaro, A. Landi
263 Riduzione del rischio clinico in chirurgia della mano
M. Altissimi, M. Berloco, A. Azzarà, L. Braghiroli
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16 settembre 2008
264 Trapezo-metacarpal arthroplasty by Double Oblique Osteotomy and Rotation of the
trapezo-metacarpal joint. DOOR procedure (37 cases)
J.L. Roux
265 Protesi Roseland trapeziometacarpale: casistica di oltre 90 impianti
P. Ghiggio, G. Nobile, M. Pettiti, L. Trifilio
266 Artroplastica di “sollevamento”della articolazione trapezio-metacarpale
C. Bufalini, D. Perugia, M. Guzzini
266 L’artrodesi “in sospensione” nel trattamento della rizoartrosi
D.S. Poggi, M. Massarella
267 Trapeziectomia ed artroplastica con tenosospensione nel trattamento della
rizoartrosi.Tecnica chirurgica personale e revisione casistica
G. Gobbi, E. Nicoli
268 Il trattamento chirurgico della rizoartrosi grave mediante trasposizione rotatoria
vascolarizzata del complesso bi-articolare Trapezoide-Trapezio-Metacarpale (III e IV
stadio di gravità di Eaton e Littler)
A. Messina
Aula workshop
270 Impiego delle biotecnologie per la ricostruzione cutanea in traumatologia degli arti
E. Pataia, P. Mariano, M. Rampoldi, D. Palombi, A.M. Artale, S. Marsico
Aula GIS-RASM
270 Artroprotesi in pirocarbonio delle interfalangee prossimali delle dita lunghe mediante
accesso laterale; follow up a lungo termine di protocollo riabilitativo di mobilizzazione
attiva precoce
G. Guidi, M. Ceruso, S. Pfanner
272 Tr
T attamento riabilitativo in una sub-amputazione di avambraccio
R. Pierantozzi, A. Castagnaro
272 Flexor tendon injuries and pull out techniques: new concepts and outcomes in
physiotherapy
M.T. Botta, M.I. Rossello
273 Utilizzo dell’artroscopia di polso nelle fratture del radio distale
J.C. Messina, U. Dacatra, F. Torretta
Aula SIMI
273 La medicazione della mano in elezione: ruolo dell’infermiere
S. Marconati, E. Salini, F. Bassetto
17 settembre 2008
Aula A
279 Ruolo delle forze meccaniche sulla proliferazione e differenziazione cellulare
F. Mazzoleni
280 Autologus Chondrocyte Transplantation for the treatment of hand and wrist cartilage
description of the first treated cases
defects:
f
J.C. Messina, F. Torretta
280 Epineurial autologous tube shifting with central axonal induction for direct fascicular
suture in peripheral nerves repair
A. Messina
282 La ricostruzione bioingegneristica del muscolo scheletrico
A. Pellacani, S. Bortolotto, E. Keramidaris, XL Han, W.A. Morrison,
A. Landi
283 Long term results and actual indications of continuous extension technique (TEC)
J.C. Messina, A Messina
284 Trattamento delle forme gravi di M. di Dupuytren
P. Di Giuseppe, D. Tunesi, M. Soresina
Aula 1
285 Finger fractures: how much stability is need? A biomechanical study
A. Zach
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17 settembre 2008
285 Il trattamento chirurgico delle fratture metacarpali con minifissatore esterno
N. Galvano, A. Parlato, O. Ferrara, M. D’Arienzo
286 Ricostruzione del raggio digitale dopo perdita ossea massiva intorno alla IFP mediante
innesto osseo e protesi in silicone: 5 casi
V. Mazzone, F. Ramini
287 Mini placche a stabilità angolare nelle fratture metacarpali e falangee: innovazione?
E. Rebuzzi, S. Schiavetti, A. Vascellari
287 Osteosintesi percutanea endomidollare nelle fratture del collo del 5° metacarpo:
revisione di 28 casi
I. Talamelli, L. Braghiroli, M. Altissimi
288 Il Distrattore Articolare Dinamico (DAD) nel trattamento delle fratture digitali
complesse
G. Delia, M.R. Colona, G. Risitano, F. Catalano, P. Signorino, F. Stagno
d’Alcontres
290 Il trattamento delle fratture dei metacarpi con chiodino endomidollare. Risultati
preliminari
G. Caruso, L. Sarcina, E. Rigutti, A. Vitali, A. Petrini
291 Il reimpianto digitale comporta un netto risparmio economico in termini di invalidità
permanente rispetto alla regolarizzazione
M. Corain, A. Atzei, M. Orrico, D. De Leo
295 La lesione del legamento scafolunato con assistenza atroscopica: nostra esperienza
, M. D’Arienzo, A. Parlato
N. Galvano
v
295 Diagnosi e terapia delle lesioni del legamento scafolunato
M. Rosati, P. Parchi, A. Paolicchi, A. Poggetti, M. Lisanti
296 La reinserzione artroscopica della fibrocartilagine triangolare: la nostra esperienza
L.G. Conforti, P. Triolo, A. Bernardi, P. Titolo, P. Tos, B. Battiston
298 La Waf
W fer resection nelle lesioni della TFC e/o sindromi da impatto ulnare: analisi di
33 casi
M. Marcialis, P.L. Bonucci, G. Cristiani
298 Le lesioni dei legamenti collaterali delle articolazioni metacarpo-falangee delle dita
lunghe. Descrizione di 6 casi e revisione della letteratura
G. Caruso, L. Martini, A. Preziuso, A. Vitali, A. Petrini
300 Actual state of the art on the knowledge of carpal kinetics (and surgical implications)
G.M. Grippi, V. Rombolà, D. Pompilio
Aula 3
301 Ruolo della fissazione esterna nelle fratture di polso
M. Rosati, M. Cacianti, N. Piolanti, M. Scaglione, M. Lisanti
302 Possibili errori nel trattamento delle fratture del polso
D. De Spirito, V. Zottola
303 Esperienza preliminare con chiodo Targon DR nelle fratture dell’epifisi distale di radio
P. Ghiggio, L. Trifilio, G. Nobile, M. Pettiti
P
303 Indicazioni e limiti della fissazione esterna nelle fratture di polso
A. Bini, F. Valli, F. Pala, G. Pilato
304 Novità nel trattamento delle fratture del radio distale: il chiodo-placca dorsale
C. Debortoli, F. Bagnasco, E. Magnani
305 L’utilizzo del Kallos nelle fratture di polso con perdita di sostanza ossea
N. Galvano, M. Ferruzza, V. Accardo, A. Parlato, M. D’Arienzo
306 Risultati di 16 osteotomie correttive per esiti di fratture malconsolidate del radio
distale
M. Zanlungo, E. Finardi, R. Ajmar, F. Nasi, G.U. De Fiori
307 Sui principi della fissazione esterna associata alla sintesi interna nelle fratture del radio
distale: nostra esperienza su 31 casi
G.M. Grippi, R. Maculan, V. Rombolà
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242
16-09 Aula
A 2
Trattamento protesico delle fratture articolari della IFP
V. Mazzone, F. Ramini
ASUR Marche - U.O. Ortopedia - Ospedale Mazzoni
Prosthetic management of PIP intrarticular fractures
Scopo: Il trattamento delle fratture articolari della IFP
esita spesso in risultati non soddisfacenti. Difficoltà nella sintesi e rigidità sono frequentissime. La mobilizzazione non è mai precoce ed il recupero funzionale avviene dopo un lungo trattamento riabilitativo. Scopo del lavoro è l’analisi dei risultati ottenuti mediante il trattamento protesico per una via laterale modificata delle
fratture della interfalangea prossimale delle dita lunghe.
Gli Autori analizzano una serie di casi da loro trattati e
comparano i risultati acquisiti confrontandoli con la
propria esperienza precedente e con le altre casistiche
presenti in letteratura di impianti per via dorsale e con i
risultati del trattamento mediante osteosintesi.
Materiali e metodi: Nello studio retrospettivo sono stati
inclusi 13 pazienti su 16 sottoposti ad intervento. Tre
pazienti sono risultati persi allo studio. Sono stati inclusi
nello studio indipendentemente da causa e tipo della lesione, dall’età , il sesso o altro tutti i pazienti con lesioni
scheletriche chiuse della IFP trattati dai 2001 al 2007
mediante protesi in silicone impiantata per la via laterale
con distacco a Z del legamento collaterale ed accesso all’articolazione mediante lussazione laterale. La maggior
parte dei pazienti erano di sesso maschile (9 maschi – 4
femmine). Sono stati trattati pazienti di una fascia di età
molto ampia (min 28 – max 74 anni) con una età media
di 49,3 anni. La sostituzione protesica era avvenuta in 7
casi per frattura del margine volare prossimale della falange intermedia, in 4 casi per una frattura con infossamento di una parte della sua superficie articolare, in 2
casi per fratture difficilmente sintetizzabili della testa
della falange prossimale. La mobilizzazione è stata immediata in tutti i casi. La valutazione è stata eseguita ad
un intervallo medio di 2 anni e 8 mesi (min 10 mesi max 6 anni) I risultati sono stati misurati in termini di
arco di movimento, stabilità laterale, comportamento del
dolore, grado di soddisfazione personale.
Risultati: L’arco di movimento medio è risultato essere 2°
- 94° (min 0° - max 118°). La stabilità laterale è stata
mantenuta in termini funzionalmente utili in tutti i casi.
In un solo caso si è osservata una clinodattilia ulnare.
Tutti gli impianti hanno concesso ai pazienti un comple-
ABSTRACTS
to affrancamento dal dolore. Il grado di soddisfazione dei
pazienti è risultato estremamente elevato ad eccezione di
un paziente a cui era stata sostituita l’articolazione perr
una frattura retrocondiloidea della falange prosimale.
Conclusioni: I risultati ottenuti dalla protesizazione perr
via laterale modificata delle fratture articolari della IFP
risultano estremamente interessanti e sicuramente migliori rispetto alla protesizzazione per via dorsale (1). Laa
costante proposta nella letteratura recente di tecniche alternative (osteosintesi mediante trazione (2, 3), o osteotomia(4)) porta nuovi argomenti di discussione sullaa
strada da intraprendere per il trattamento di queste lesioni. Fermo restando che non vengono riportati con
tutte le tecniche risultati di flessione attiva costantemente superiori a 90°vi è indubbiamente la necessità di tentare di raggiungere una facile riproducibilità dei risultati
migliori da parte di tutti i chirurghi.
Bibliografia
1. Mathoulin C, Gilbert A. Arthroplasty of the proximal interphalangeal joint using the Sutter implant for traumatic
joint destruction. J Hand Surg [Br] 1999; 24 (5): 565-9.
2. Ruland RT, Hogan CJ, Cannon DL, Slade JF. Use of dynamic distraction external fixation for unstable fracture-dislocations of the proximal interphalangeal joint. J Hand Surgg
[Am] 2008; 33 (1): 19-25.
3. Keramidas E, Solomos M, Page RE, Miller G. The Suzuki
frame for complex intra-articular fractures of the proximal
interphalangeal joint of the fingers. Ann Plast Surg 2007;
58 (5): 484-8.
F, García-Bernal FJ, Delgado J, Sanmartín M,
4. Del Piñal F
Regalado J. Results of osteotomy, open reduction, and internal fixation for late-presenting malunited intra-articularr
fractures of the base of the middle phalanx. J Hand Surg
[Am] 2005; 30 (5): 1039.e1-1039.e14.
16-09 Aula 2
La chirurgia della coxa manus
G.M. Grippi
SOS Chirurgia della Mano – SOC Ortopedia-Traumatologia Ospedale S. Lazzaro, Alba (CN) - ASL CN2
Alba-Bra, Piemonte - Italia
Coxa manus surgery
Scopo: La pratica ottimale di chirurgia del polso necessita della conoscenza della meccanica carpale. Ma, nella
passata letteratura, questa è stata approssimativa e frammentata in tesi contrastanti. Infatti, i modelli storici di
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ABSTRACTS
riferimento: Kapandji (1974)
(
) - “Movimento a catena”
Gilford (1943) - “Concetto delle colonne” Navarro
(1919) - “Carpo a geometria variabile” Taleisnik (1976),
- “Concetto dell’anello” Lictman (1981), etc. – pur idonei a comprendere aspetti particolari dell’architettura
carpale, non ne hanno svelato l’intimo fondamento meccanico. Da ciò è derivata una pratica chirurgica generalmente empirica, con interventi (p.e. l’artrodesi STT –
dal concetto colonnare -; l’artrodesi SL – dal concetto
Kapandji-anello - altre artrodesi: Scafo-Capitato, LunoCapitato, etc.) – risultati insoddisfacenti, nei controlli a
distanza (1); e con parecchie altre incertezze teoriche,
come la mancata chiarificazione: A)- del razionale meccanico che rende efficace l’intervento di Carpectomia
Prossimale. B)- dell’Instabilità Carpale (IC), che da fatto meccanico è stata costretta in definizioni descrittive, a
partire dai concetti DISI – VISI di Linscheid (1972).
C)- della patomeccanica del Carpo Adattativo: ossia, del
perchè il polso con postumi di frattura malconsolidata
del radio distale, spesso conserva una buona funzione
utile. D)- della patomeccanica del Madelung e del Kienboeck - corrispettivi prototipici di patologie congenite e
acquisite del carpo caratterizzate da gravi alterazioni
nella radio-carpica – che tuttavia, sporadicamente maniffestano un decorso clinico benigno.
Materiale e metodi: Dal 1997 il suddetto gap è stato ridimensionato dalla Meccanica Biarticolare Concentrica
(MBC), con questi moderni concetti (2-7): 1)- Il carpo è
congegnato come una protesi biarticolare di femore in
cui la testina protesica è riprodotta dalla testa del capitato che, sul versante articolare concavo scafo-lunare (Cotile Manus), costituisce l’articolazione enartrosica della
Coxa Manus (CM). Questa è la “vera” articolazione del
polso: essendo il condilo carpale, inframezzato tra questa
ed il radio, come un menisco che ne custodisce la stabilità e ne controlla gli spostamenti pur senza essere componente essenziale del movimento. 2)- In effetti, l’articolarsi della radio-carpica coincide coi rapporti angolari
che il capitato (asse della mano) assume sul radio (asse
della radiocarpica), indipendentemente dal posizionarsi
del condilo carpale che si comporta da struttura deformabile interposta tra due strutture rigide: il radio e il capitato obbligati a mantenersi allineati in ogni reciproco
spostamento. Nel movimento infatti, il condilo carpale
subisce delle torsioni con fuoco nella testa del capitato;
nel medesimo punto, l’asse del radio e l’asse della mano
n ergono a costituire il centro di rotazione (CR) della
conv
Coxa Manus. Il mantenimento di questa collimazione è
l’imperativo categorico della stabilità carpale e comporta
243
l’equidistanza del capitato dal radio (invarianza
(
dell’altezza del carpo) funzionale alla potenza e precisione stato-dinamica della presa. 3) - La sconnessione della CM
implica la divergenza asse-radiocarpica/asse-mano e definisce anatomo-funzionalmente l’IC. In pratica, ogni lesione del condilo carpale - nella componente ossea o legamentosa, tale da indurre la dislocazione della testa del
capitato - produce instabilità poiché disallinea il CR.
Ciò significa, che l’accertamento di una sub-lussazione
della testa del capitato è il dato patognomonico che consente la diagnosi generica dell’IC. 4)- Nella Filogenesi, il
carpo biarticolare a due filiere dell’Uomo deriva dal carpo monoarticolare a unica filiera dei rettili Terapsidi e
Teropodi: con una successione evolutiva riprodotta nell’embrione – secondo l’assioma “l’Ontogenesi ricapitola
la Filogenesi” – per cui la radio-carpica compare e differenzia dopo la medio-carpica. Questa transizione è avvenuta nel processo di brachiazione dei Primati, assecondando l’utilizzo della mano a difesa di cadute e la meccanica della locomozione in aggancio-saltatoria-rampicante, della vita arboricola. Per adempiere ciò, il carpo monoarticolare si è trasformato nel carpo biarticolare primatile: strutturato per il fine controllo delle tensioni sviluppate dalla presa, sia nella trazione che nella compressione; congegnato per trasmettere - come un giunto cardanico sui generis - il moto e la potenza tra l’avambraccio e la mano in un arco di quasi 180°; ed idoneo ad assorbire l’energia traumatica di un eventuale impatto
principalmente nella radio-carpica: così da salvaguardare
al meglio l’articolarità della Coxa Manus, nell’accadimento del danno. 5)- Da ciò deriva la capacità adattativa
del carpo nei postumi traumatici e nelle dismorfie congenite o acquisite, come il Madelung e il Kienboeck. Tale
adattamento – che fondamentalmente consiste nell’utilizzo privilegiato della Coxa Manus quando occorre una
qualche alterazione funzionale della radio-carpica - rende conto del frequente buon recupero post frattura malconsolidata del radio distale e/o della occasionale benigna evoluzione del carpo dismorfico; e corrisponde al decadere della funzione biarticolare verso quella monoarticolare; ossia, al ri-emergere di un assetto meccanico ancestrale già sperimentato nei Teropodi Maniraptors del
Cretaceo (135 – 65 MAF), il cui carpo prensile possedeva un unico osso a mezzaluna, omologo al capitato-uncinato, direttamente articolato al radio distale. Da tali premesse è derivata la Chirurgia della Coxa Manus (CCM),
secondo l’assioma: la nuova normalità post-chirurgica
delle lesioni del carpo deve mirare al ripristino delle funzioni meccaniche e comprendere il riposizionamento,
04-abstract 16-09
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anche sostitutivo, del CR. Ossia: nella specifica lesione
carpale, in primo luogo bisogna valutare la possibilità
della restituito ad integrum. Se ciò è fattibile, allora per
riposizionare il CR potrà essere sufficiente l’osteosintesi
e/o la riparazioni di eventuali lesioni legamentose (es. in
una frattura e/o pseudoartrosi di scafoide, o in una dissociazione S-L, etc.). Viceversa, quando non è possibile il
reintegro anatomico, si procede con soluzioni che utilizzano il potenziale meccanico delle parti ancora integre
e/o che ottimizzano il naturale processo di adattamento.
In particolare, con questa metodologia è ridimensionata
l’importanza del recupero chirurgico della radio-carpica
e/o delle ossa del condilo carpale danneggiate che, al limite, possono essere sacrificate: in alternativa, una valida
opzione è elementarizzare la funzione del massiccio carpale concentrando tutto il movimento sulla testa del capitato o, se questa a sua volta danneggiata, su una protesi
cefalo-capitato sostitutiva. Quest’ultimo concetto rappresenta il “Graal” della Chirurgia del Polso: con un
principio metodologico fondamentale, che l’empirismo
della chirurgia tradizionale aveva già inconsapevolmente
applicato nella Carpectomia Prossimale, con ottimi risultati. Ma con la MBC si è compreso che tale resezione
ossea corrisponde ad una semplice meniscectomia, e che
dopo l’intervento l’asse della mano e l’asse della radiocarpica continuano a convergere sempre sulla testa capitato dove, a ridosso del radio, ricostituiscono un nuovo
CR. In merito comunque, per resettare il CR in ogni
ipotetico danno carpale, la CCM considera quattro principali procedure chirurgiche, di cui le prime due da attuare in caso di integrità della testa del capitato (Fig. 1).
Rispettivamente: 1)- La Resezione Centrocarpica (RC):
corrispondente alla Carpectomia Prossimale, in cui il capitato viene fatto articolare direttamente sulla fossetta
lunata del radio, che deve essere integra. L’intervento, indicato nel danno irreparabile del condilo carpale (e, preferibilmente nell’adulto e/o anziano con scarso impegno
lavorativo), risulta utile in caso di rigidità poiché accorcia
il carpo fino a 2 –3 cm, recuperando spazio al movimento.. 2)- La Ricostruzione della Coxa Manus (RCM):
consiste in un’artrodesi radio-carpica con resezione dello
scafoide distale (artrodesi radio-luno-emiscafoidea).
L’intervento - indicato nel recupero della flesso-estensione e/o deviazione ulno-radiale, principalmente nel giovane e/o nell’adulto, ancorché in attività lavorativa - modella un neo-Cotile Manus che accoglie la testa del capitato col CR stabilmente riposizionato, e che trasforma la
CM nell’unica articolazione del carpo. In tal modo, è eliminato ogni residuo movimento nella radio-carpica dan-
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neggiata, e viceversa amplificato quello della medio-carpica indenne, così ottimizzando il naturale processo di
adattamento dalla meccanica biarticolare alla monoarticolare. Una variante tecnica della RCM è impiegata nel
Kienboeck al III e IV stadio in cui il semilunare collassato non può essere utilizzato per ricomporre il Cotile Manus. In tal caso, l’intervento è comunque realizzato mediante la traslazione osteotomica della faccetta lunata del
radio, a ridosso del capitato. Tuttavia, sia la RC che la
RCM sono controindicati se la lesione carpale comprende il danno del capitato. In tal caso, per superare l’ostacolo può essere posizionata una protesi cefalo-capitato
nelle corrispondenti procedure gemelle. Rispettivamente:
3)- La Resezione Centrocarpica Sostitutiva (RCS) consistente in una RC più la protesizzazione del capitato.
4)- La Ricostruzione Sostitutiva della Coxa Manus
(RSCM) consistente in una RCM più la protesizzazione
del capitato. Nel caso di danno limitato al capitato consistente, invece, nella sola protesizzazione.
Risultati: Con questi quattro interventi base è possibile
trattare polsi con danno estremo, il cui recupero avviene
col minimo sovvertimento anatomico e con la garanzia,
nell’eventualità di un ipotetico insuccesso, di facilmente
ripiegare su interventi più definitivi ma destruenti, come
la panartrodesi e/o la protesizzazione totale. Quest’ultiQ
mo aspetto li pone strategicamente alternativi e di prima
scelta, con l’ulteriore vantaggio della “polivalenza”. Infatti - ad esclusione del polso con flogosi attiva (reumatoide, infettiva, etc.) e/o con osso scadente (grave osteoporosi, neoplasie, etc.) – trovano impiego in svariate patologie del carpo, fra cui: il polso SLAC (Scapho-Lunate
Advanced Collapse), il polso SNAC (Scaphoid-Nonunion Advanced Collapse), il polso artrosico e/o SCAC
(Scaphoid Chondrocalcinosis Advanced Collapse), gli
esiti delle fratture del radio distale malconsolidate e/o in
evoluzione artrosica, gli insuccessi del trattamento chirurgico della pseudoartrosi di scafoide ed il danno esitato ad infruttuoso trattamento del polso traumatizzato, il
Madelung, il Kienboeck terminale, le lesioni isolate dellaa
testa del capitato, ecc. Nello specifico, come suaccennato, l’indicazione è condizionata dall’integrità della testaa
del capitato e/o dal relativo grado di rigidità. Ossia: coll
capitato integro si procede con la RC se l’articolarità è
ridotta oltre il 50%; con la RCM se l’articolarità è ridotta meno del 50%. Viceversa, nel danno cefalico-capitato
si consiglia la protesizzazione negli corrispondenti interventi: la RCS se l’articolarità è ridotta oltre il 50%; la
RSCM se l’articolarità è ridotta meno del 50%. La nostra casistica consiste di 52 interventi in 48 pz., dal 1997
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Figura 1
al 2007, di cui: 2 RC; 34 RCM; 4 RCS; 12 RSCM. I risultati, controllati con un follow-up medio di 5,3 anni,
sono stati soddisfacenti nell’80%. I dettagli sono riportati nei lavori pubblicati, e a questi si rimanda.
Conclusioni: La nostra esperienza convalida la CCM e
avvalora l’idea originale di risolvere gravi lesioni carpali
elementarizzando le funzioni meccaniche, con interventi
dalla minima invasività chirurgica, logicamente adattati
al danno specifico, e che - incorporando e ottimizzando
il naturale processo di adattamento - consentono il valido recupero funzionale mediante la concentrazione del
movimento nella Coxa Manus, protesizzata o meno. In
termini comparati, tale metodologia corrisponde a semplificare il carpo bi-articolare umano analogamente al
carpo monoarticolare del Maniraptor, rievocando un assetto meccanico ancestrale che ha funzionato nell’Evoluzione per milioni di anni.
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– Editor Steven Hovius – 2002 by Monduzzi Editore SPA
A
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