fashion Lab +mini

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fashion Lab +mini
FASHION LAB GIUGNO2014
BREVE NOTE SUL BRAND
Kabi nasce il 20.11.1980 a Spirano, in via Petrarca 39 dove attualmente ancora risiede.
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Dietelmo Pavoncelli dopo 15 anni di lavoro presso un’azienda di produzione di giacche a vento da sci bergamasca si reca nel 1976 a Ginevra a dirigere il settore produzione dell’azienda HCC, Henry Charles Colsenet, sempre del settore abbigliamento da sci.
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Nel 1980 rientra in Italia e insieme alla moglie Gabriella Roberta fonda in Spirano (Bergamo) la Kabisport s.a.s. di Gabriella Roberta Severgnini s.a.s.
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Inizia qui una importante organizzazione di produzione e creazione di i
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abbigliamento imbottito da sci per poi dare seguito, unitamente al gruppo Max Mara, all’ideazione dell’abbigliamento imbottito da città, fino a quel momento limitato all’uso dei capi da sci.
Di fatto da questo momento nasce dall’intuizione di Max Mara e Kabisport
l’imponente fenomeno dell’abbigliamento imbottito da città, in ovatta sintetica e piuma d’oca, che diverrà in seguito e fino a nostri giorni il più i
importante fenomeno degli ultimi trent’anni.
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Kabisport , che dal 1996 assumerà la nuova e definitiva denominazione di Kabi srl, produrrà per tutte le linee di Max Mara (Max Mara‐Sportmax Week E d Pi
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& Co. ecc.). Collabora in questo periodo anche con altre grandi aziende del settore, quali Prada‐Versace‐Krizia‐Missoni‐Les Copains‐Belfe‐Moncler Gamme Rouge ed altre di primaria importanza per le quali esercita lo stesso tipo e gli stessi lt di i
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sistemi di lavoro. BREVE NOTE SUL BRAND
Nell 2010 Kabi
bi crea anche
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avente per oggetto la produzione e la distribuzione di abbigliamento
imbottito da città, sempre per il settore lusso, prevalentemente in pregiata e
vera piuma d’oca, prodotta e lavorata esclusivamente in Italia. Il mercato
accetta subito
bi questo prodotto
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e le
l vendite
di sono in
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espansione.
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La produzione (100% made in Italy) e la distribuzione dei propri prodotti viene esercitata nel proprio opificio di Spirano (dove sono addetti circa 35 di
dipendenti tra operai e impiegati) e in alcuni laboratori vicini, per un indotto d i
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di altri 60 addetti circa. L’azienda è dotata di impianti informatici cad e taglio automatico per la realizzazione di piccole e grandi serie. Kabi organizza tutto il sistema di promozione dei marchi attraverso sfilate,
uffici stampa e contatti con stylist per le pubblicazioni redazionali sulle più
importanti tirature internazionali e nazionali e bloggers primari per la
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divulgazione
web
b attraverso
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il proprio
i sito
it istituzionale
i tit i
l www.kabi.it
k bi it e blog
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kabijournal.wordpress.com.
AMBITI GENERALI DEL PROGETTO
Il fashion Lab +mini è focalizzato su diverse aree di intervento:
‐Packaging di prodotto per la vendita
‐Marketing
M k ti & communication
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‐Trend research
‐Capsule collection
su nuove linee su target
americano/giapponese.
consumatore
AMBITI SPECIFICI DEL PROGETTO
Il fashion Lab +mini si propone di declinare le caratteristiche del brand in differenti ambiti progettuali.
Il packaging del prodotto.
Occorre immaginare
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un p
porta‐abiti che il cliente p
porterà via con sé all’atto dell’acquisto.
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La sperimentazione
p
cocnettuale e
progettuale dovrà convergere sia nel look sia nella versatilità del suo utilizzo; da semplice cover dell’abito a un accessorio
mutevole nella forma e nella funzione… che sappia trasformarsi in un oggetto piacevole da portarsi dietro, e che tutti
sapranno riconoscere e collegare al brand. Attenzione dovrà essere posta ai materiali e al prezzo. La creatività deve
camminare lungo
g q
questi due driver.
Progetto di comunicazione internazionale.
Abbiamo immaginato un video corporate o teaser istituzionale che sappia cogliere le dimensioni astratte ma
concettualmente forti e intrinseche al brand. Uno storyboard affascinante e forte nell’appeal comunicativo che sappia
restituire a chi lo gguarda un viaggio
gg nel brand,, nei suoi valori,, nel suo DNA. A q
questo va associata una campagna
p g di
comunicazione multi‐canale che garantisca una diffusione worlwide, altamente riconoscibile e indimenticabile.
Analisi del mercato e studio dei trend a livello internazionale. Capsule USA/JAPAN
Abbiamo immaginato un corposo studio del mercato del piumino collegato alla percezione di prodotto (uso e consumo) da
parte di un consumatore ggiovane ((17‐22 anni)) che vive negli
p
g USA o in Giappone.
pp
L’obiettivo è q
quello di cogliere
g
ggli
orientamenti stilistici e di trend di come questi due diversi target vivono il prodotto in oggetto e come lo interpretano lungo
i driver della vestibilità, colore, volumi.
A monte di questo studio si tracceranno i customer profiles e trend di prodotto che condurrano il gruppo alla stesura di
moodboard di collezione e alla p
progettazione
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di 2 capsule
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collections altamente branded e focalizzate sui target
g socio‐
culturali di riferimento.
Ogni capsule collection comprenderà 8/10 capi.
Il must di prodotto potrebbe riguardare la declinazione del concetto della “trasformabilità” tenendo conto delle variabili
climatiche.
A queste collezioni vanno associate proposte di look book.
Capsule EMIRATES
Una terza capsule collection sarà destinata alle donne islamiche: un collezione no‐season e easy‐to –wear. Capi facili che
tengano
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conto delle variabili vestamentarie/culturali delle donne islamiche. Capi
p senza “controindicazioni” contraddistinti
da una forte identità di brand e di prodotto. Una particolare attenzione sarà posta alla vestibilità.
TARGET
Collezione giovane (17-22)
Collezione araba (25-50)
Customer Profile da scoprire lungo il fashion lab
Merchandising plan
Prodotto
•Capsule USA
8/10 capi (30 di progettazione)
•Capsule Japan
8/10 capi (30 di progettazione)
•Capsule Emirates
8/10 capi (30 di progettazione)
Accessori
•Porta-abiti tarsformabile (packaging)
•Guanti
•Sciarpe
•Cappelli
Tutti gli accessori vanno immaginati con mix materiale piumino-altro
materiale
3 proposte di lookbook
Communication plan
3 storyboard
3 proposte di strategie di marketing e comunicazione multicanale
Caratteristiche dell’ouput
•Analisi dei mercati di riferimento (USA, Japan)
•Customers profiles
•Macro-concept di trend per ogni capsule
•1
mood
per
ogni
capsule
(emotional/colors/matrix/yarns/fabric/graphism)
collection
Prodotto
•V. merchandising plan
Product Management
•Merchandising plan
•Sistema di codifica PM
•Sketches tecnici finali (illustrator + photoshop) 50% a mano e 50%
con mix tecnologico
•Look book codificato secondo logiche di product management con
varianti colore
•Labelling innovativo (care/product/vision)