Vinc Relazione Val-Inc
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Vinc Relazione Val-Inc
VARIANTE N. 38 al Piano Regolatore Generale Comunale Vinc COMUNE DI CORMONS VARIANTE N. 38 al PRGC RELAZIONE ESPLICATIVA INERENTE LA VALUTAZIONE D’INCIDENZA Introduzione Natura 2000 è il nome che il Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea ha assegnato ad un sistema coordinato di aree destinate alla conservazione della diversità biologica presente nel territorio dell'Unione stessa. In particolare tali aree sono destinate alla tutela di una serie di habitat e specie animali/vegetali indicati negli allegati I e II della Direttiva "Habitat" n. 92/43/CEE e delle specie di cui all'allegato I della Direttiva "Uccelli" n. 79/409/CEE. Attualmente la "rete" di aree è composta da due tipi di zone: le Zone di Protezione Speciale (ZPS) ed i Siti di Importanza Comunitaria (SIC). Quest’ultimi, una volta validati, si trasformeranno in Zone Speciali di Conservazione (ZSC). Il contesto Allo stato attuale sul territorio comunale di Cormòns non sono presenti né siti di interesse comunitario o zone speciali di conservazione né zone di protezione speciale. Tra i comuni confinanti sono presenti due ZSC, rispettivamente nei comuni di Medea e S. Floreano del Collio, catalogati come segue (cfr. allegato 1): - IT 3330002 COLLE DI MEDEA; - IT 3340001 PALUDE DEL PREVAL. Si precisa altresì che è in corso il riconoscimento di un’altra area afferente a quelle Rete Natura 2000, che interessa precisamente il territorio del comune di Cormòns, in particolare parte del Bosco di Plessiva. La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha difatti individuato la Valle del Rio Smiardar quale proposta di sito della regione biogeografica continentale della Rete Natura 2000. Esso è stato individuato per la tutela della rara libellula Cordulegaster heros, inclusa in Allegato II della Direttiva 92/43/CEE. La tutela di questo ambito è per ora una proposta che prossimamente verrà avvalorata. Il sito, di prossima istituzione, sarà catalogato nel seguente modo: - pSIC IT3330010 – VALLE DEL RIO SMIARDAR. All’interno di tale area, riconosciuta nel piano struttura aggiornato con la presente variante come “nuovo perimetro sito di interesse comunitario (SIC) nel Bosco di Plessiva” (tav. c2a), non ricadono modifiche; vengono però in essa riconosciute le zone che si riferiscono al Piano stralcio per l’assetto idrogeologico - strumento sovraordinato e nella variante n. 38 recepito - che comunque va a tutelare ulteriormente il territorio. Ritenendo che non sussista alcuna interferenza diretta tra quanto proposto con la variante ed i siti in oggetto, si relaziona in via sintetica dimostrando che la scelta operata non interferisce in nessuna maniera rispetto alle ZSC rilevate nei comuni limitrofi e al sito di prossima introduzione. Variante n. 38 – Relazione esplicativa inerente la valutazione di incidenza 1 La variante Le modifiche apportate al piano con la variante n. 38 sono di diversa tipologia: - conseguenti alla trasposizioni del piano su base catastale; conseguenti alla ridefinizione del piano struttura; conseguenti alla revisione dei vincoli; conseguenti all’accoglimento di richieste presentate da privati cittadini e dell’A.C.; modifiche che riguardano l’apparato normativo e l’aggiornamento della legenda. Il primo tipo di varianti (n. 8 modifiche) discende dalla necessità di adattare la zonizzazione di piano vigente elaborata su base CTR alla nuova base catastale. E’ risaputo il grado di complessità che questo lavoro comporta, essendo le due basi molto diverse, e dovendo perciò talvolta operare delle “interpretazioni”. Tale trasposizione può determinare delle ricalibrazioni di zonizzazione che possono ritenersi trascurabili e del tutto nella norma per un lavoro di questo tipo. In certi casi, invece, o per via dell’ampiezza della modifica o perché si è colta l’occasione di sistemare degli errori cartografici che si sono palesati, si è preferito elaborare delle apposite schede di variante. Il secondo tipo, invece, consegue all’aggiornamento del piano struttura, ricalibrato in base alle esigenze attuali. Tale ridefinizione comporta degli adeguamenti di zonizzazione al livello operativo dovuti ad un effettivo riconoscimento dello stato dei luoghi per 7 modifiche. La mancata reiterazione dei vincoli comporta la ridefinizione della destinazione d’uso delle aree non più ricomprese all’interno delle zone per servizi con la conseguente modifica della tavola di zonizzazione del PRGC. In tal modo sono state apportate alla zonizzazione non solo le modifiche derivanti dalla mancata reiterazione dei vincoli, ma anche quelle desunte dal riconoscimento dello stato di fatto per via della cessione alla Amministrazione comunale delle aree destinate alle opere di urbanizzazione dei comparti edificatori o derivanti da errori materiali; sono state altresì recepite le nuove realizzazioni della viabilità. In totale, per tale categoria, si tratta di 25 varianti puntuali. Il quarto tipo di varianti riguarda le richieste avanzate dai privati cittadini che l’Amministrazione comunale ha ritenuto di accogliere poiché in linea con gli obiettivi e le strategie che ha assunto; essendo analizzate singolarmente, si rimanda direttamente alla relazione illustrativa, si tratta di 29 modifiche. Alcune richieste di modifica dei privati hanno conseguenze al solo livello normativo e sono quelle che riguardano il quarto tipo di varianti, per l’appunto alle sole norme tecniche di attuazione. Le modifiche che riguardano l’aggiornamento della legenda, oltre che riportare gli adeguamenti previsti dalle variazioni di cui ai punti precedenti, vertono su due questioni basilari: - il recepimento della normativa riferita al P.A.I. (Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico dei bacini idrografici dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Piave e BrentaBacchiglione – Autorità di Bacino), con l’introduzione delle zone ivi previste e adeguamento normativo conseguente. - l’aggiornamento della vigente zona omogenea B1 che con la presente variante diventa B0. Vengono, infine, effettuate delle modifiche al testo di norma in recepimento delle normative sovraordinate e sono direttamente evidenziate negli appositi elaborati normativi allegati alla variante n. 38 (cfr. elaborato N1 ed N2). Variante n. 38 – Relazione esplicativa inerente la valutazione di incidenza 2 Tutte le modifiche della variante in analisi sono esterne alle aree tutelate già istituite dal punto di vista legislativo. Alcune prescrizione del P.A.I. ricadono invece all’interno del sito della Valle del rio Smiardar: vengono infatti in esso individuate alcune limitate porzioni rientranti nella pericolosità geologica di tipo P2/P3/P4 (elevata/media/moderata) ed anche in zone oggetto di attenzione geologica od idraulica. In realtà esse vanno nella stessa direzione di protezione del territorio, vanno quindi intese come ulteriore elemento di tutela e salvaguardia e di controllo di eventuali interventi futuri; non si ritiene possano così generare impatti negativi in tal senso. Una unica modifica puntuale, rientrante tra quelle richieste dall’A.C., è limitrofa a tale area di prossima istituzione, senza tuttavia ricadere all’interno di detto perimetro, e si tratta della variante n. P26 che recepisce il progetto definitivo-esecutivo denominato “Marketing del Collio”, elaborato dalla Provincia di Gorizia per la zona destinata a sosta camper sul Monte Quarin che va ad estendere la citata previsione alla particella complessiva. Si tratta, oltre che di un ampliamento della zona “G3 – zone per sosta camper”, di un riconoscimento dello stato di fatto, in quanto tale parcheggio è realizzato. Si ribadisce che comunque non rientra all’interno dell’area di prossima istituzione e non interferisce in modo diretto con tale ambito. Sotto il profilo della sostenibilità ambientale, si ritiene pertanto che la variante non introduca particolari elementi critici per la salvaguardia dell’ambiente e delle popolazioni insediate, non riscontrando di fatto, modifiche tali da incidere negativamente sui livelli di qualità ambientale. Ricordando che allo stato attuale i siti in salvaguardia in esercizio sono posti nel territorio dei comuni limitrofi, a ragguardevole distanza dalle variazioni; che all’interno della proposta di sito tutelato - non ancora istituito ufficialmente - rientrante nel territorio comunale cormonese non si localizzano modifiche, si ritiene che le trasformazioni introdotte non abbiano caratteristiche tali da ritenere possibile una loro interferenza sulla componente ambientale indicata in precedenza, né tanto meno con le principali relazioni ecologiche che determinano la struttura e la funzione dei siti, per l’estensione decisamente modesta e per la previsione di utilizzo (che non presenta rischi legati ad un inquinamento su scala locale o diffusa) delle superfici interessate dalla variante. Pertanto emerge che le varianti non interferiscono in modo diretto con gli ambiti di interesse naturalistico tutelati e non provocano effetti significativi in termini di: perdita di habitat frammentazione distruzione perturbazione cambiamenti negli elementi principali del sito In conclusione si afferma che le variazioni introdotte con la presente variante non producono interazioni sui contesti ambientali posti a tutela in quanto non sono relazionabili con le aree definite ZSC individuate nei territori limitrofi e di prossima istituzione. Udine, 09/09/2016 Variante n. 38 – Relazione esplicativa inerente la valutazione di incidenza Il tecnico incaricato Ing. Antonio Nonino 3 LIMITI COMUNALI ZSC - IT3330002 COLLE DI MEDEA ZSC - 3340001 PALUDE DEL PREVAL Allegato 1: INQUADRAMENTO TERRITORIALE "ZSC" e "pSIC" - Comune di Cormòns CORMONS pSIC - IT3330010 - VALLE DEL RIO SMIARDAR