versione 12 hundegger centro taglio compatto k1/k2

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versione 12 hundegger centro taglio compatto k1/k2
versione 12
hundegger
centro taglio compatto
k1/k2
Stato: 08/03
Macchina Hundegger K1/K2
Indice
1. Informazioni generali per
....... 3
2. Condizioni marginali per l
....... 3
3. Configurazione del menu
3.1 Hundegger K1/K2 "men
3.2 Controllo del pezzo singolo - Definizione
manualmente delle elaborazioni
3.3 Trasferimento dei da
3.4 Riconoscimento in au
3.5 Impostazioni per il
3.6 Cancellare le lavora
3.7 Altre impostazioni
....... 5
....... 6
....... 7
4. Procedimento generale per
....... 33
5. Descrizione dei parametri
....... 37
.......
.......
.......
.......
.......
22
26
26
32
32
Macchina Hundegger K1/K2
1. Definizioni generali inerenti il comando macchina in merito all'interfaccia dati
Hundegger K1/K2
L'interfaccia dati Hundegger K1/K2 offre all'utente la possibilità di trasmettere al sistema di
programmi pezzo singolo K1 elaborazioni di legname standard, costruiti nel sistema cadwork
3D-CAD/CAM.
Il pezzo singolo K1/K2 introduce i dati emessi (vedi descrizione interfaccia) e dagli stessi crea
il comando macchina per la macchina Hundegger K1/K2.
2. Condizioni marginali per la definizione di elaborazioni
Nel caso in cui si dovessero definire delle elaborazioni per l'interfaccia
Hundegger vanno osservate le seguenti condizioni marginali
- L'elaborazione può essere scissa da una nuova elaborazione solo in casi eccezionali (per
esempio con una scanalatura).
Elaborazione standard tacca, tagliata
da elabora scanalatura
Se si incrociano più lavorazioni può accadere che esse non vengano riconosciute del tutto. Le lavorazioni
mancanti vanno quindi aggiunte nel "controllo del pezzo singolo".
- Le forature non possono essere eseguite per mezzo di tagli duri/molli ma per mezzo di assi del tipo bullone.
- Neppure le forature incise possono essere definite manualmente.
Come per le forature neanche i tenoni e le mortase possono essere eseguiti per mezzo di tagli duri/molli.
- L'allineamento degli assi locali dell'elemento determina sensibilmente la posizione degli elementi sulla macchina.
Con i tasti "Ctrl B" è possibile visualizzare nel 3D il lato di controllo che si trova sul tavolo della macchina. Il lato
di controllo è definito dall'asse positivo di larghezza. L'asse positivo di altezza guarda verso l'utente della
macchina. La parte finale dell'elemento è inserita nella macchina. Gli assi trasversali degli elementi possono
essere ruotati di 900 con i tasti "Ctrl W". Lo stesso avviene per gli assi longitudinali che possono essere ruotati
di 900 digitando il tasto "W" oppure di 1800 se sono definiti dei tipi di estremità.
3
4
Macchina Hundegger K1/K2
Per definire, annullare oppure modificare elaborazioni in un elemento scegliere
la voce di menu:
Output->Macchine->Hundegger K1/K2->Controllo elemento
Vi sono quattro possibilità per attivare l'elemento desiderato in cui si vogliono
definire una o più elaborazioni
1. Fare clic con il tasto sinistro del mouse sull'elemento desiderato
2. Fare clic con il tasto centrale del mouse sullo schermo grafico o sulla voce di menu
"Seleziona/(C)Seguente posizione" per attivare la posizione superiore più vicina.
3. Inserire il numero di produzione per selezionare direttamente una determinata posizione
4. Tasti "Page Up" e "Page Down"
La posizione selezionata viene zumata automaticamente in primo piano e tutti gli altri elementi
diventano invisibili. Vicino all'elemento zumato viene creata una copia dello stesso unitamente alle
dimensioni del pezzo grezzo. Nel suddetto pezzo grezzo (riconoscibile dagli spigoli multicolori) si
possono distinguere con precisione tutte le elaborazioni precedentemente definite e visualizzare le
nuove in modo da poterle controllare.
Esempio :
Un'elaborazione "taglio" è già
definita. L'elaborazione "taglio"
all'altra estremità come pure
l'elaborazione "mezzolegno" non
sono ancora definite.
Pezzo grezzo
Originale
Per assegnare una nuova elaborazione, selezionare la stessa dal menu oppure digitando la
rispettiva cifra (1-9).
Macchina Hundegger K1/K2
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3. Struttura del menu, esempi di elaborazione e possibilità di modifica
OUTPUT
MACCHINE
HUNDEGGER K1/K2
AUTOMATICO TUTTO
TIPO ESTREM. STANDARD
CONTROPEZ. 4 P.
PROSSIMA POSIZIONE
6: TACCA
MEZZOLEGNO + FORAT.
MARCATURA
FORATURA P. GREZZO
MANUALE
FORATURA ORIGINALE
1: TAGLIO
TRAVETTO/SCHERBO
TACCA
2: TAGLIO SEGA
TERZERA
TAGLIO DI SEPARAZIONE
4: TAGLIO 2 INCLINAZ.
PILASTRO
TAGLIO 2 INCLINAZIONI
7: MEZZOLEGNO
ELEM. PER COLORE ...
MEZZOLEGNO
INDIETRO
GIUNTO "GERBER"
TACCA CANTONALE
Struttura del menu Interfaccia Hundegger K1/K2
CONTROPEZ. 2 P.
8: MEZZOLEGNO COLMO
9: GIUNTO "GERBER"
SCANALATURA
5: CANTON./ CONVERSA
3: TAGLIO LONGITUD.
SCANALAT. / BATTUTA
ALTRI ...
PIALLARE
VARIANTE
VARIANTE (AUTO)
INCASTRO SEMPLICE
INCASTRO DIETRO
INCASTRO DOPPIO
SCANAL./(M)CONFIG
SMUSSO CANT./ CONV.
TAGLIO LONGITUDINALE
PIALLATURA
MARC./(M)CONFIG
INDIETRO
(S)AUTO/(M)AUTO-CONF.
OPZIONI
CANCELLARE LAVORA.
TIPO ESTR. "GMI"
INDIETRO
CANCELLARE TUTTO
CONTROP. GMI 4 P.
PARAMETRI
CONTROP. GMI 2 P.
DEF. LAVORAZIONE
CANCELLARE TUTTO
ALTRI REGOLAGGI
MEZZOL.-->CHALET
ELEMENTI VISIBILI
MEZZOL.FIN.-->MEZZOL.COLMO
ELEMENTI INVISIBILI
MARC.-->TACCA
TUTTI ELEMENTI
CONTINUA
INDIETRO
INDIETRO
REGOLAGGI NC-FILE
MEZZOL.-->CHALET
MEZZOL.FIN.-->MEZZOL.COLMO
MARC.-->TACCA
INDIETRO
INDIETRO
INDIETRO
INDIETRO
Macchina Hundegger K1/K2
6
3.1 Hundegger K1/K2 "Menu superiore"
Output
Macchine
Hundegger K1/K2
Calcolo/(C)Config.
Viene avviato il calcolo dei dati della macchina
Per tutte le posizioni evidenziate, vengono create
le elaborazioni impostate alla voce "(C)Config".
Qui vengono stabilite delle impostazioni da
osservare per il riconoscimento automatico delle
elaborazioni
Controllo elemento
Ridefinire, controllo o modificare delle elaborazioni
Trasferimento
Attivare l'interfaccia dati del sistema di
programmi Hundegger K1/K2
Cancella dati numerici
Cancellare a scelta tutte le elaborazioni degli
elementi evidenziati e/o nascosti.
Confermare con "CONTINUA" per annullare le
elaborazioni.
Attenzione: Tale operazione non può essere
ripristinata
Opzioni elaborazioni
Indicazioni per il riconoscimento di giunti a mezzo
legno, scanalature e tenoni.
Output di una marcatura come tacca
Visualizzazione dei codici e dei nomi
dell'elaborazione.
Ritorno
Torna sul menu principale del 3d
Macchina Hundegger K1/K2
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3.2 Definizione delle elaborazioni
Controllo elemento
6
Seleziona/(C)Seguente Pos.
Scelta del pezzo da tenere in considerazione nel controllo del pezzo singolo.
Procedere alla selezione facendo clic con il tasto (S) sul pezzo o immettendo
direttamente il rispettivo numero di posizione.
Se un pezzo si trova già nel controllo del pezzo singolo è possibile visualizzare
il successivo (numero di posizione successivo) facendo clic con (C).
Anche con le funzioni <Page up/down> è possibile passare rispettivamente
alla posizione successiva o precedente
6: Tacca
Le tacche vengono definite selezionando lo spigolo principale della tacca
nell'elemento originale. Tacche che non fuoriescono dal pezzo grezzo
andrebbero selezionate con il tasto <D> come tacche passanti, onde evitare
che la tacca venga fresata all'interno dell'elemento anziché attraverso lo
stesso. Con il tasto <P> è possibile definire la tacca perpendicolarmente
all'asse longitudinale dell'elemento. Con <V> è possibile definire la tacca
virtuale. Tacche non riconoscibili in base alla loro geometria possono essere
lavorate in questo modo
D
P
V
Definizione dello spigolo di
base della tacca
D
Definizione dello spigolo
di base della tacca
risultato "falso"
tacca passante
con il tasto<D>
Definizione della tacca pependicolare
P
Fresatura delle tacche più
grandi possibili
perpendicolarmente all'asse
dell'elemento. L'elemento
originale può ancora essere
lavorato manualmente dal pezzo grezzo elaborato. Non è mai
possibile creare una tacca le cui dimensioni siano maggiori
rispetto a quelle nell'elemento originale! Da definire per mezzo
di un punto dello spigolo di base della tacca.
Macchina Hundegger K1/K2
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Le tacche vengono riconosciute soltanto previa osservanza
delle condizioni marginali. In tal caso ambedue le superfici
della tacca fuoriescono dallo stessa superficie del pezzo
grezzo; in caso contrario la tacca può essere definita per
mezzo del "mezzo legno virtuale"
V
1.
3b.
2.
Elemento originale
3a.
Tacca virtuale definita
L'elaborazione viene
completata con la voce
"mezzo legno virtuale"
Ordine di successione della definizione della tacca virtuale:
1. Definizione dello spigolo principale della tacca (=direzione di fresatura
dell'utensile)
2. Definizione di uno spigolo in grado di formare una superficie di tacca
insieme al primo spigolo.
3a. Definizione della profondità di tacca per mezzo di due punti
oppure in alternativa
3b. Definizione della profondità di tacca per mezzo di uno spigolo
Tacca cantonale
E' possibile definire ambedue gli spigoli principali della tacca, cioè
lo spigolo di entrata e di uscita della terzera.
Spigolo di entrata della
terzera
Spigolo d'uscita della
terzera
Punto larghezza della terzera
Spigolo di entrata della
terzera
Spigolo d'uscita della
terzera
120
120
(Larghezza terzera)
Macchina Hundegger K1/K2
1
Taglio
1
9
Piano di taglio su due spigoli e un punto.
Il piano di taglio non può correre parallelamente all'asse longitudinale
(poiché un segmento costituisce un taglio di separazione).
Per la definizione è possibile selezionare due spigoli qualsiasi (adiacenti
o paralleli) costituenti un piano di taglio.
Con il tasto <P> viene definito un segmento perpendicolare all'asse
longitudinale. Per il posizionamento è sufficiente quindi selezionare un
punto attraverso cui corre il taglio.
P
2 spigoli - taglio di
separazione qualsiasi
P
2
Taglio sega
1 punto - taglio di separazione
perpendicolare
Piano di taglio su due spigoli
Il taglio non può correre parallelamente all'asse longitudinale.
Il taglio da sega è un taglio con profondità limitata. Viene definito
facendo clic sullo spigolo di entrata e sullo spigolo delimitante la
profondità
2
Spigolo d'entrata
Spigolo delimitante la profondità
oppure:
Spigolo d'entrata
Spigolo delimitante la profondità
Importante: Lo spigolo delimitante la profondità deve essere
parallelo alla superficie del pezzo grezzo dell'elemento,
altrimenti la Hunderegger non può eseguire il taglio
Macchina Hundegger K1/K2
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4
Taglio 2 inclinazioni
E
E' possibile creare come segmento d'elemento attraverso il taglio a
due inclinazioni due superfici aventi uno spigolo in comune.
Per la definizione fare clic sullo spigolo in comune oppure digitare il
tasto <E> e definire infine ambedue le superfici, facendo clic
rispettivamente su due spigoli qualsiasi delimitanti le superfici.
Il taglio con due inclinazioni vale come taglio di separazione per cui
nessun piano di taglio può essere parallelo all'asse longitudinale
dell'elemento.
Spigolo comune del taglio
con due inclinazioni
con il tasto <E>:
Superficie 1, Spigolo 1
Superficie 1, Spigolo 2
Superficie 2, Spigolo 1
Superficie 2, Spigolo 2
7
Mezzolegno
7
V
Quale condizione marginale per il giunto a mezzo legno vale che le superfici
marginali siano perpendicolari alla superficie di base e che le superfici
marginali all'interno di una superficie di un pezzo grezzo escano dall'elemento.
Se non vengono osservate le condizioni marginali è possibile far riferimento a
geometrie virtuali dell'elemento a cui si può accedere con il tasto <V>.
Se non è possibile definire la base del giunto a mezzo legno si può definire il
giunto a mezzo legno virtuale sulla superficie marginale con il tasto<S>
Mezzo legno definibili con il
mezzo legno "normale". I giunti a
mezzo legno sono inclinati al
massimo in una direzione. Il mezzo legno
mediano è il risultato di due elaborazioni. E'
importante che, per quanto riguarda la definizione
attraverso ambedue gli spigoli di delimitazione della base del
giunto
a mezzo legno, venga dapprima definito lo spigolo
Spigolo trasversale
trasversale (cioè la direzione di fresatura dell'utensile)
"autentico"
S
Macchina Hundegger K1/K2
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Spigolo trasversale "autentico", definire prima
Mezzolegno
7
20 spigolo di delimitazione della base del
giunto a mezzo legno.
Casi in cui "il mezzo
legno" virtuale" va
usato per la definizione.
Un'elaborazione completa si
ottiene se combinata con una tacca.
Per elaborazioni composte si ricorre al
giunto a mezzo legno virtuale ( o anche
alla tacca virtuale).
V
Procedimento per la definizione del "mezzo legno virtuale":
1: Spigolo trasversale autentico della base del mezzo legno;
costituisce la direzione di fresatura dell'utensile.
2. Secondo spigolo per la definizione superficie di base del mezzo legno;
gli spigoli 1 e 2 determinano la superficie di base del mezzo legno.
3. Punto iniziale della profondità di fresatura
4. Punto finale della profondità di fresatura
in alternativa ai punti 3 e 4 è possibile scegliere anche lo spigolo
che definisce la profondità di fresatura (tra punto 3 e punto 4).
5. Punto per la determinazione della larghezza del mezzo legno,
risultante dalla distanza dallo spigolo 1.
3
1
2
5
4
Se per motivi di geometria la superficie di base del mezzo legno non è identificabile,
il mezzo legno virtuale viene definito attraverso la superficie laterale.
Nell'esempio illustrato alla pagina seguente, la base della costruzione non
corrisponde alla base del mezzo legno. Per questo motivo la definizione del mezzo
legno avviene attraverso la superficie laterale. Inevitabilmente la superficie di base
del mezzo legno corre perpendicolarmente alla superficie laterale del mezzo legno
(l'unica eccezione è costituita dal "mezzo legno" smussato).
Macchina Hundegger K1/K2
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Mezzolegno
7
V
+
S
Definizione del "mezzo legno virtuale" attraverso la "superficie marginale":
1: Spigolo trasversale autentico della base del mezzo legno;
costituisce la direzione di fresatura dell'utensile.
2. Secondo spigolo per la definizione della superficie marginale
del mezzo legno;
gli spigoli 1 e 2 determinano la superficie marginale del mezzo legno.
3. Punto iniziale della profondità di foratura
4. Punto finale della profondità di foratura
in alternativa ai punti 3 e 4 è possibile scegliere anche lo spigolo
che definisce la profondità di foratura (tra p. 3 e p. 4 oppure spigolo 1).
5. Punto per la determinazione della larghezza del mezzo legno,
risultante dalla distanza dallo spigolo 1.
3
5
4
2
Risultato: Il mezzo legno viene inserito nell'elemento
perpendicolarmente alla superficie marginale definita. L'elaborazione
1
completa viene creata dalla combinazione di più elaborazioni.
8
Mezzol. colmo
8
Il mezzo legno per colmi definisce una combinazione dalle
elaborazioni " mezzo legno virtuale", "segmento" e - a scelta
"foratura". Per la definizione è sufficiente selezionare gli spigoli che
definiscono la base del mezzo legno.
Spigolo 1
Spigolo 2
Taglio
Mezzo legno
Foratura
Macchina Hundegger K1/K2
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La geometria del rivestimento di gronda differisce poco dalla geometria di un mezzo
legno normale. Solo la larghezza è di solito maggiore e la profondità minore rispetto
ad un mezzo legno normale.
La centrale di lavorazione Hundegger offre per questo tipo di geometrie un'apposita
macro. La differenza rispetto al mezzo legno abituale sta nel fatto che l'utensile è
parallelo all'asse longitudinale. Il tempo di lavorazione per il rivestimento di gronda
si riduce quindi sensibilmente. Per questo motivo i mezzi legni la cui geometria
corrisponde a quella del rivestimento di gronda andrebbero elaborati con la
funzione Rivestimento di gronda (vedi anche "Calcolo/(C)Config").
Rivestimento
1
2
La base del mezzo legno viene identificata, come per il mezzo legno "normale",
tramite due spigoli, cambia in questo caso solo il loro ordine di selezione. Anche la
definizione di uno " spigolo trasversale autentico" non è inevitabilmente necessaria
9
Giunto "Gerber"
9
Il giunto Gerber costituisce anch'esso un'elaborazione composta.
Viene definito da due spigoli delimitanti la base e congiunge le
elaborazioni segmento e giunto a mezzo legno. E' possibile
introdurre nella congiunzione fino a due forature. Il diametro può
essere immesso separatamente dopo una foratura superiore e
inferiore. E' possibile omettere la domanda digitando il tasto
<ENTER> qualora non vengano eseguite delle forature.
foratura superiore
Spigolo 1
foratura inferiore
Spigolo 2
La parte frontale del giunto Gerber deve essere perpendicolare all'asse longitudinale.
Macchina Hundegger K1/K2
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La definizione del mezzo legno con risalto avviene più o meno come per il mezzo
legno. Anche qui la superficie di base va definita attraverso due spigoli, tuttavia non
è obbligatorio definire uno spigolo trasversale autentico.
Attualmente vengono sopportati solo dei mezzi legno con risalto "obliqui" anche se
è possibile generare quelli lineari attraverso due mezzi legni "normali".
Mezzoleg. con risalto
1
2
Profondità
Fondo
La geometria del mezzo legno con risalto andrebbe creata con la funzione 3D
Taglia/Salda --> Assemblaggi longitudinali (oppure Separa+Assembl. longit.).
Questo procedimento garantisce l'esattezza della geometria per la lavorazione in
questione e la trasmissione senza intoppi alla macchina
Scanalatura
Tre sono le possibilità per la definizione manuale delle scanalature:
1. Fareclic su due spigoli principali qualsiasi dell'intaglio
Punto della
superficie centrale
dell'intaglio
Spigolo 1
Spigolo 2
2. Selezionare un punto della superficie centrale dell'intaglio e
indicare infine lo spessore della scanalatura.
F
3. Con il tasto <F> è possibile definire la superficie marginale su 3
punti. Lo spessore dell'intaglio viene definito con un quarto
punto oppure inserendo il valore. In questo caso la superficie
definita sui tre punti costituisce la superficie centrale.
3.
2.
1.
4.
Macchina Hundegger K1/K2
5
Cant/Conv
5
15
Il taglio di cantonale rispettivamente di diagonale è un'elaborazione
longitudinale. Questa deve correre parallelamente all'asse dell'elemento. Il
taglio può essere definito o facendo clic sulla linea di cantonale
rispettivamente di diagonale oppure con la definizione di 3 punti:
1. Punto della linea di cantonale rispettivamente di diagonale.
2. Punto di uscita della prima superficie del pezzo grezzo dell'elemento
3. Punto di uscita della seconda superficie del pezzo grezzo dell'elemento
I punti 2 e 3 devono stare sul medesimo spigolo del punto 1
Spigolo della linea di
diagonale
Spigolo comune dei 3 punti
2. Punto
1. Punto (Punto della linea di cantonale)
3. Punto
Le sbavature e gli intagli interrotti, possono
essere definiti esattamente come le
lavorazioni continue.
3
Taglio longit.
3
Taglio parallelo all'asse longitudinale del pezzo grezzo.
Il piano di taglio viene definito selezionando due spigoli paralleli,
delimitanti la superficie.
Spigolo 1
Spigolo 2
Spigolo 1 parallelo alllo spigolo 2
Anche il taglio longitudinale può essere delimitato in lunghezza come le sbavature e
gli intagli
Macchina Hundegger K1/K2
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Inoltre è possibile definire delle scanalature sulla parte frontale
dell'elemento. In tal caso è necessario che la superficie di base della
scanalatura sia parallela alla parte frontale e che la scanalatura
attraversi completamente la sezione trasversale. Non è possibile
definire alcuna scanalatura frontale su un taglio del falso puntone,
tuttavia ciò può avvenire per un taglio obliquo. La scanalatura
frontale è sempre collegata ad un taglio..
Scana./Battuta
Spigolo 1
Spigolo 2
Spigolo 1
Spigolo 2
Scanalatura frontale
Spigolo 1
Spigolo 2
Esempio Supporto trave
Spigolo 5
Spigolo 1
Spigolo 3
Spigolo 6
Spigolo 2 Spigolo 4
La combinazione delle elaborazioni per scanalatura, taglio e mortasa sono illustrate
in base all'esempio di un supporto trave. Poiché in questo esempio la scanalatura
non attraversa tutta la sezione obliqua (la geometria assunta dalla piastra di base
del supporto trave) è necessario definire una scanalatura " normale ". Per eseguire
tale operazione fare clic sugli spigoli 1 e 2. La scanalatura riconosciuta viene
convertita dal convertitore Hundegger in un mezzo legno frontale (vedi esempio in
basso).
Gli spigoli 3 e 4 definiscono la mortasa, gli spigoli 5 e 6 il taglio di separazione.
Nel capitolo "Calcolo/(C)Config" questo esempio verrà nuovamente ripreso per
spiegare come viene generata questa elaborazione combinata
Macchina Hundegger K1/K2
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Nella costruzione lo smusso va delimitato perpendicolarmente alle estremità,
inclinato di 450 e la larghezza non deve oltrepassare i 40 mm. La lunghezza di
lavorazione è definita in base alla costruzione. Indipendentemente dalla costruzione
effettiva la forma definitiva dello smusso trasmessa alla macchina può essere
impostata in "(C) Config." selezionando fra 900 , 450 e circolare.
Per l'identificazione dello smusso è possibile identificare 2 spigoli di delimitazione
qualsiasi della superficie smussata. Prima della trasmissione sulla macchina gli
smussi possono essere raggruppati. Gli smussi posti su lati diversi dell'elemento
vengono raggruppati se la lunghezza e la posizione in direzione longitudinale sono
uguali. Una lavorazione " smusso " trasmessa alla macchina può contenere da 1 a 4
smussi
en.
Smusso
Spigolo 1
Spigolo 2
Forma finale
90°
45°
rotondo
Lunghezza dello smusso costruito
Profondità smusso
mass. 40mm
Altri ...
Mezzol. con foro
Le stesse possibilità di quelle elencate per il mezzo legno precedentemente
descritto, tuttavia viene creata in più, nel punto centrale della superficie di base
del mezzo legno, una foratura con un diametro da definire liberamente.
Marcature...
Eventuali contrassegni possono essere inseriti sull'intera
larghezza rispettivamente altezza dell'elemento normalmente
solo perpendicolarmente all'asse dell'elemento.
Vengono raffigurate sul pezzo grezzo sotto forma di linee.
La definizione di contrassegni può essere gestita molto
facilmente attraverso delle preimpostazioni inerenti
l'assegnazione del colore. Le impostazioni vanno definite alle
voci "Userp. => Legno... => Parametri macchina... =>
Def. marcatura" Ciò dovrebbe avvenire già prima del calcolo
della lista di produzione, affinché le marcature possano
essere assunte come criteri di confronto. Nelle voci di menu
successive le marcature possono essere definite per ogni
singolo lato dell'elemento in base a varie caratteristiche.
Macchina Hundegger K1/K2
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Marcatura
(Seguente)
Manualmente
Selezionando 2 punti con il tasto sinistro del mouse oppure
selezionando uno spigolo con il tasto centrale del mouse
sull'elemento originale.
Travetto/Falso punt.
Piallare
Tutti gli elementi in contatto fra loro a cui è assegnato il tipo di
elaborazione travetto oppure scherbo, evidenziano l'elemento
visualizzato. Il lato dell'elemento da esaminare va definito
selezionando due spigoli delimitanti.
Terzera
Tutti gli elementi in contatto fra loro a cui è assegnato il tipo di
elaborazione terzera, evidenziano l'elemento visualizzato. Il lato
dell'elemento da esaminare va definito selezionando due spigoli
delimitanti.
Pilastro
Tutti gli elementi in contatto fra loro a cui è assegnato il tipo di
elaborazione pilastro, evidenziano l'elemento visualizzato. Il lato
dell'elemento da esaminare va definito selezionando due spigoli
delimitanti.
Elem. per colore
Tutti gli elementi in contatto fra loro a cui è assegnato il colore
selezionato, evidenziano l'elemento visualizzato, sul lato
dell'elemento da definire attraverso due spigoli.
Generalmente si consiglia di definire le superfici di piallatura già nella
costruzione 3D, pertanto la superficie interessata viene modificata in superficie
di piallatura: "Modifica->Pialla...". La superficie è in grado di piallare la
superficie di contatto, la superficie contrapposta e le superfici vicine degli
elementi di contatto. Lo spessore da piallare viene definito con la voce di menu
"valore di piallatura". Per eseguire manualmente una definizione nel pezzo
singolo di cadwork occorre selezionare con il tasto sinistro tutti i lati
dell'elemento da piallare su 2 spigoli, quindi confermare con il tasto centrale.
Con il tasto sinistro è possibile determinare l'inizio e la fine della piallatura su
due punti. Al posto del secondo punto è possibile definire una lunghezza
partendo da un valore. Infine viene introdotto lo spessore di piallatura. La
superficie di piallatura viene rappresentata sul pezzo grezzo da una linea spessa
tratteggiata. Le superfici di piallatura possono essere generate solo sulle
superfici laterali di un elemento e non sulle superfici frontali.
Poiché con la Hundegger EKP è possibile effettuare solo una piallatura per
estremità d'elemento, tutte le superfici da piallare dovrebbero avere la stessa
lunghezza. Inoltre occorre dapprima definire tutte le superfici e poi la lunghezza
di lavorazione e lo spessore.
Superficie 1
Spigolo 1
Spigolo 2
Superficie 2
Spigolo 1
Spigolo 2
Superficie 2
Spigolo 1
Spigolo 2
Avvio della
piallatura e
immissione del valore per la lunghezza
La parte inferiore e
le due parti
laterali vengono
piallate e trasmesse alla
Hundegger EKP come "
singola " lavorazione.
Macchina Hundegger K1/K2
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GMI Variante
Le varianti (GMI) offrono la possibilità di definire con una programmazione
personale già all'interno di cadwork, delle elaborazioni che di norma non
possono essere inserite nella K1/K2. La modalità per creare un'elaborazione
può essere immessa sotto la voce MODIFICA=>CATEGORIA DI FINE
=>GMI oppure nel pezzo singolo di cadwork sotto la voce variante.
Nel sistema cadwork sono i nserite alcune varianti standard. Queste
possono essere utilizzate e ulteriormente elaborate dall'utente. Per editare
le varianti preesistenti, digitare il tasto <E>. La finestra attiva visualizza i
parametri del record di dati per l'elaborazione. Per quanto concerne un
significato più preciso e una descrizione più dettagliata si rimanda al manuale
variante GMI. L'immissione di varianti personali è utile in caso di elaborazioni
ricorrenti, che potrebbero altrimenti essere apportate all'elemento
nel pezzo singolo Hundegger solo con gran dispendio di tempo.
I file *.gmi sono salvati nella directory cadwork.cat=>userprofil =>
3d=>gmi.
GMI estremità (auto)
La voce variante (AUTO) contiene tutte le varianti GMI che contrariamente
alla variante inserita al momento non richiedono alcuna domanda da parte
dell'utente. Anche in questo caso si rimanda al manuale GMI.
Incastro semplice
Incastro dietro
Incastro doppio
La definizione è determinata da due spigoli delimitanti la
superficie di pressione dell'elemento entrante. Il contropezzo
non viene (!) creato automaticamente.
La definizione è determinata da due spigoli delimitanti la
superficie di pressione dell'elemento entrante. Il contropezzo
non viene (!) creato automaticamente.
La definizione è determinata da due spigoli delimitanti la superficie di
pressione dell'incastro semplice(!). Il contropezzo non viene (!)
creato automaticamente
Incastro semplice
Incastro dietro
Incastro doppio
Macchina Hundegger K1/K2
20
Calcolo/(C)Config.
Da questo menu "Calcolo/(C)Config" si accede al primo livello dei
menu. Eventuali modifiche nella configurazione del controllo del
pezzo singolo si ripercuotono quindi anche sulla configurazione del
calcolo del primo livello dei menu.
Opzioni
Cancella elaborazioni
L
A
3
p.ess.
D
Cancella tutti elaborazioni
Parametri
Opzioni elaboraz...
E' possibile annullare singole elaborazioni già definite.
Selezionare nel pezzo grezzo dell'elemento con il tasto sinistro
del mouse l'elemento da annullare, confermare quindi
l'operazione con il tasto destro del mouse. Facendo clic con il
tasto centrale del mouse sull'elaborazione,
la stessa viene automaticamente annullata (cioè senza ulteriore
conferma).
Digitando il tasto <L> è possibile annullare
contemporaneamente con un lasso più elaborazioni. Con il tasto
<A> vengono annullate nell'elemento attivo tutte le
elaborazioni già definite selezionando la funzione "Cancella
elaborazioni...".
vengono visualizzati dei numeri per ogni elaborazione. Inserendo
il numero e confermando, l'elaborazione corrispondente viene
annullata.
Digitando il tasto <D> è possibile attivare direttamente anche
nel menu sovrapposto la funzione "Cancella elaborazioni...".
Tutte le elaborazioni dell'elemento visualizzato vengono
annullate direttamente senza ulteriori domande (!)
Viene visualizzato un campo con tutte le elaborazioni già definite.
Nella prima colonna viene specificato il nome dell'elaborazione delle
macro definite, quindi i valori esatti dei singoli parametri necessari
per le suddette macro. Tali parametri possono essere modificati,
tuttavia ciò comporta la perdita di qualsiasi riferimento all'elemento
originale. Le modifiche effettuate vengono però rappresentate nel
pezzo grezzo dell'elemento. Per informazioni più dettagliate sui
singoli parametri consultare il manuale GMI.
Attivare il menu "Opzioni elaborazioni". Qui vengono
effettuate le impostazioni principali per il riconoscimento dei
mezzi legni e scanalature
Mezzoleg.--> Chalet
Due mezzi legni su due lati frontali di un elemento la cui geometria
e posizione concordano perfettamente, possono essere trasmessi
alla macchina come "incastro". Sulla macchina Hundegger questa
operazione richiede l'intervento della macro "Assembl. chalet".
IMPORTANTE: Questa opzione non può assolutamente essere
attivata se occorre fabbricare un giunto angolo, (mezzo legno
quadruplo) come lavorazione unica, con la macro "Assembl. chalet"
(per tale operazione la macchina deve disporre di una fresa
speciale per costruzioni tipo chalet). In caso contrario due
lavorazioni vengono tramesse alla EKP con i rispettivi mezzi legni.
Macchina Hundegger K1/K2
Opzioni elaborazioni...
21
(seguente)
M.Leg.Fin.->ML.colmo
Converti un mezzo legno alla fine di un pezzo, in mezzo legno di
colmo.
Marcatura come tacca
Tutte le marcature (effettuate da qui in avanti) non vengono più
eseguite con il marcatore ma come tacca con la fresa. Ciò ha come
vantaggio che è possibile eseguire delle marcature oblique o non
perpendicolari all'asse longitudinale del pezzo anche su macchine il
cui aggregato è in grado di effettuare solo delle marcature
perpendicolari all'asse longitudinale.
Riconosci.Elabora.
Se questa opzione è attiva, nel controllo del pezzo singolo viene
visualizzato sulle singole elaborazioni il relativo codice, per
esempio, 4-020-1 per una tacca.
Nome elaborazione
Se questa opzione è attiva, nel controllo del pezzo singolo sulle
differenti elaborazioni viene visualizzato il relativo nome, per esempio,
tacca, taglio del falso puntone, mezzo legno, foratura, ecc....
Elemento nel controllo del pezzo singolo con visualizzazione
dei codici e dei nomi dell'elaborazione.
2-010-1: Taglio scherbo
4-033-2: Mezzolegno chalet
4-030-4: Mezzolegno
4-020-1: Tacca
4-030-2: Mezzolegno
1-011-2 : Taglio con due inclin.
Macchina Hundegger K1/K2
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3.3 Trasferimento delle elaborazioni al Hundegger EKP
Trasferimento
Con questo tasto è possibile attivare il convertitore per K1/K2 Hundegger. Ciò avviene, quando tutte le
elaborazioni sono state definite e controllate nel pezzo singolo di cadwork. Nella finestra attiva è possibile
effettuare varie impostazioni per la conversione (vedi pag. seguente)
Il convertitore attinge direttamente dall'insieme dei dati 3D per migliore flessibilità nella conversione dei dati
rispetto alle precedenti versioni. La qualità dell'elaborazione non è più orientata al convertitore ma ai dati degli
elementi esistenti nel 3D ("Modifica - > Qualità lavorazione"). E' anche possibile definire la qualità di
elaborazione per ogni pezzo e per ogni elaborazione (con/senza strappi).
Il convertitore genera un file *.bvn del progetto, il cui nome può essere composto da 1-8 cifre, in base alla
versione di EKP, p.es.. 00202.bvn.
Se la conversione deve contenere un errore, viene creato un file con lo stesso nome che termina in *.err, p. es
00202.err. Tale file può essere letto con un editore ASCII (Wordpad, Notepad) o con Microsoft Word.
Macchina Hundegger K1/K2
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Descrizione del convertitore
Tipo centrale di lavorazione
Le lavorazioni possibili vengono visualizzate in base al tipo di macchina selezionato. Di conseguenza vengono
definite solo le lavorazioni possibili per ogni tipo di macchina. (p.es. coda di rondine, taglio del falso puntone
soltanto per K2 PLUS).
Dati del progetto
Qui il nome e il numero del progetto sono definiti liberamente. Nel pezzo individuale di Hundegger, il numero
del progetto può essere elaborato solo a 5 o ad 8 cifre. Il nome per difetto corrisponde al nome del file 3D.
Il file bvn può essere salvato sia nella cartella corrente che in qualsiasi altra cartella (standard fino alla versione
10).
Allo stesso modo vi è anche la possibilità di definire un testo info ed esportarlo nel file bvn che può essere
consultato nell'EKP.
Alcuni testi info predefiniti vengono collocati dal
convertitore in userprofil e sono quindi disponibili
in ogni file 3D.
EKP con testo info importato
Opzioni di lavorazione
Per alcune lavorazioni è possibile impostare varie strategie o opzioni..
Decidere se alle tacche va praticata un'ulteriore foratura. All'interno dei
campi numerici viene indicato il campo d'azione delle profondità delle
tacche da…a, in cui creare delle forature di tacche
Definire se le tacche cantonale all'interno delle diagonali necessitano
di un'ulteriore foratura e quindi debbano essere scavate. Cosi i
cantonali possono essere posati senza nessun lavorazione a mano.
Le dimensioni di un taglio all'indietro per i giunti a mezzo legno dei colmi
possono essere inserite in questo contesto. Per lavorare i giunti a mezzo
legno nella costruzione 3d, basta disattivare questa funzione.
Se per la definizione del tenone (-->modifica-->tip estremità) è stato
definito un tenone con foratura, si può decidere se forare con la
mortasa solo la parte con il foro del tenone oppure forare addirittura il
tenone stesso.
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Macchina Hundegger K1/K2
Se il tipo estremità a coda di rondine è stato definito nella costruzione,
è possibile definire se la scanalatura a coda di rondine va fresata più in
profondità nel contropezzo. L'eccedenza va inserita manualmente.
Qui vengono attivate per la conversione, le definizioni dei giunti angolo impostate sotto
"Taglia/salda ->Costruzione tipo chalet... giunto angolo/(C)Config",
per cui i mezzi legni, corrispondenti alle definizioni impostate, vengono trasmessi a Hundegger
EKP come lavorazioni per costruzioni tipo chalet (la selezione "mezzo-legno-->incastro" nel menu
"Opzioni elaborazioni" deve essere in questo caso DISATTIVATA!!!).
Il manuale "Costruzioni tipo chalet" illustra il procedimento per la definizione di connessioni per
costruzioni in legno.
Segnare i parametri di Gevette secondo cui
K1/K2 Hundegger inserisce gli utensili e le macro
per le costruzioni tipo chalet. Se i giunti a mezzo
legno nella costruzione 3d coincidono con i
parametri inseriti, le macro d'elaborazione per la
costruzione tipo chalet vengono elaborate alla
macchina.
Macchina Hundegger K1/K2
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Assegnazione di attributi
In questa finestra di dialogo è possibile assegnare gli attributi utilizzati in cadwork agli attributi disponibili nella
Hundegger EKP. Fare attenzione che gli attributi presenti nella Hundegger EKG sono più brevi (meno caratteri)
rispetto a quelli di cadwork.
Conversione
Il pulsante "Converti dati macchina " permette di avviare la conversione. Se la conversione dovesse risultare
incompleta avvertenze ed errori vengono collocati in un file d'errore e visualizzati nella finestra di testo.
INel presente esempio abbiamo 2 tenoni nella posizione 29 che si trovano su una superficie di intersezione di un
falso puntone e che non possono essere lavorati dalla macchina selezionata. Viene dunque posto un taglio
divisorio all'estremità del pezzo per elaborare manualmente i tenoni.
I tasti "Visualizza file BVN" e "Visualizza file d'errore" aprono i relativi file, se configurati.
Dopo la conversione dei dati della macchina il file bvn, si trova nella cartella corrente oppure in altra cartella
selezionata dall'utente e può essere registrato nel programma EKP di Hundegger. I file terminanti in *.bvn
possono essere collegati con il programma Hundegger EKP (k1.exe o k2.exe) in Windows; per aprirli fare doppio
clic (vedi in merito la documentazione inerente il sistema operativo).
Macchina Hundegger K1/K2
26
3.4 Riconoscimento in autmatico
Calcolo/(C)Config.
I dati macchina vengono generati in base alle definizioni impostate in "Calcolo/C)Config" e "Opzioni
elaborazioni". Le lavorazioni riconosciute possono essere quindi controllate in "Controllo elemento"
e se necessario modificate e/o completate. I dati vengono calcolati per tutti gli elementi visualizzati
provvisti di un numero di posizione, per cui prima di avviare il calcolo andrebbero nascosti tutti gli
elementi che non sono da fabbricare sulla macchina, come giunti e profili metallici, ecc.
/(C)Config
Calcolo
3.5 Impostazioni per il riconoscimento in automatico
Estremità stand.
Vengono identificati i tenoni, i prolungamenti, le code di rondine ecc.,
definiti con le funzioni modifica --> tipo estremità (il contropezzo viene
sempre riconosciuto, indipendentemente di queste impostazioni).
Contropezzo 4 Pt.
Definite le categorie tipo di estremità, il
contropezzo (p. es. un tenone) viene
identificato soltanto se l'intera geometria
della categoria tipo di estremità definita
si trova all'interno di un elemento
Contropezzo 1 Pt.
L'elaborazione viene
identificata anche quando
solo un punto si trova nel
contropezzo (impostazione
standard).
4 P. nel contropezzo
almeno 1 Pt. nel contropezzo
Foro originale
Forature, che passano per esempio attraverso di un tipo di estremità, non
vengono identificate, poiché non fanno parte del "Originale", ma invece dal
pezzo "Grezzo".
Forature vengono soltanto riconosciute se atraversono il elemento
Un asse passa attraverso di un tipo di estremità. La
foratura viene identificata solo se è impostata la
funzione, Foratura pezzo grezzo, oppure se la foratura
era stata già immessa al momento della definizione
del tenone.
Macchina Hundegger K1/K2
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Foro grezzo
Creando un foro con il trapano, viene tenuto conto del volume del pezzo grezzo (e
non della geometria visualizzata). Identificazione di tutte le forature che passano
attraverso il pezzo grezzo dell'elemento.
Tacca
Tacche conformi alle richieste descritte nella funzione "Controllo elemento", vengono
identificate automaticamente (anche la tacca madre del cantonale).
I tagli separatori sono dei segmenti che formano un angolo qualsiasi con l'asse
longitudinale dell'elemento (attenzione sui valori limite della macchina).
Essi definiscono la parte iniziale risp. finale dell'elemento.
Taglio
Taglio 2 inclinazioni
Identificazione di tagli con due inclinazioni. Per le condizioni marginali si veda "Definire
elaborazioni".
Mezzolegno
Tutte le forme di costruzione conformi alle condizioni del mezzo legno, vengono
riconosciute ad eccezione dei mezzi legni per i quali tutte le informazioni relative alla
geometria sono incomplete (vedi mezzo legno virtuale).
Il riconoscimento sopra descritto dipende anche dalle impostazioni presenti in
"Rivestimento di gronda", "Scanalatura", "Scanalatura/Battuta" e "Smusso".
Rivestimento/(C)Config.
Le forme particolari di costruzione possono essere riconosciute come "Rivestimento di
gronda". Se questa opzione non è attiva, le suddette forme vengono riconosciute come
mezzi legni (vedi anche controllo elemento).
Per il riconoscimento vanno definiti i seguenti parametri:
1. Lunghezza minima del rivestimento di gronda (a partire da quale lunghezza i mezzi legni
vanno definiti come rivestimenti di gronda)
2. Profondità massima del rivestimento di gronda (fino a quale profondità i mezzi legni
vanno definiti come rivestimenti di gronda).
GIUNTO GERBER
Identificazione automatica di giunti Gerber. Attenersi a quanto già predefinito nella
funzione Definire elaborazioni
Mezzol. con risalto
Riconosscimento in automatico dei mezzolegni con un risalto. I valori devono rispondere alle
impostazioni sotto la voce "Controllo elemento".
SCANAL./(M)CONFIG
Se quest'area è attiva, vengono identificati tutti gli intagli su cui convergono tutti i
parametri impostati (altre impostazioni). Lo stesso vale tuttavia solo per quegli intagli
intersecati nel pezzo grezzo. Gli intagli che sono stati definiti attraverso delle superfici,
non vengono identificati automaticamente e vanno definiti manualmente con la funzione
Definire elaborazioni. Con il tasto centrale del mouse è possibile definire fino a quale
larghezza è possibile identificare e trasferire come scanalature.
La scanalatura viene
identificato, perché
intersecante.
La scanalatura non
viene identificato,
perché definito come
superficie
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Sca.Battu./(C)Conf.
Macchina Hundegger K1/K2
Se l'opzione "Scanalatura/battuta" è attiva vengono riconosciute delle forme di
costruzione corrispondenti ad una scanalatura o ad una battuta (vedi "Controllo
elemento") per cui in questo caso è necessario impostare una larghezza massima.
Essendo la geometria di base delle lavorazioni Scanalatura e Scanalatura/battuta identica, è
possibile definire una larghezza massima per ambedue le opzioni (larghezza massima della
mortasa e della scanalatura).
La definizione di differenti valori agisce sulla macro Hundegger o sull'utensile impiegato
(mortasatrice a catena, fresa, disco). Se per la generazione automatica dei dati sono attivi
Mortasa e Scanalatura/battuta, badare a che siano state definite in precedenza varie larghezze
massime valide.
10 mm
60 mm
Esempio Supporto trave
Questo esempio serve ad illustrare in modo chiaro le conseguenze delle opzioni "Mortasa " e "
Scanalatura/battuta ". La mortasa deve avere una larghezza di 10 mm e la scanalatura
(scanalatura frontale) di 60mm. Per trasferire in modo ragionevole la lavorazione sulla
macchina, le due opzioni citate vanno configurate correttamente. In questo caso la larghezza
massima della mortasa è impostata su 20mm. Di conseguenza tutte le lavorazioni con
<=20mm di larghezza (a condizione che esse siano definite in modo corretto) verranno
trasmesse alla Hundegger come mortasa e lavorate con la mortasatrice a catena o la sega. La
larghezza massima per la scanalatura è impostata su 60mm, la forma di costruzione in cui è
presente la piastra di base del supporto trave è quindi riconosciuta come scanalatura. Questa
lavorazione viene elaborata nell EKP Hundegger come " Mezzo legno frontale " per cui ne
consegue una fabbricazione frontale con la fresa a candela.
Fessura./(C)Conf
Sca.Battu./(C)Conf
Scanalatura
Fessura
20 mm
60 mm
Fessura/(C)Conf
Sca.Battu./(C)Conf
Scanalatura
Scanalatura
60 mm
Macchina Hundegger K1/K2
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Cantonale/Conversa
Identificazione di tagli di cantonale e di converse. Per le condizioni marginali
si veda "Controllo elemento".
Taglio longitudinale.
Elaborazioni longitudinali eseguite con la macchina richiedono un grosso
impiego di tempo. Per poterli eseguire manualmente, è necessario disattivare
l'area in questione.
Smusso/(C)Config
Se la funzione Smusso è attiva, tutte le elaborazioni del tipo menzionato vengono generate
automaticamente. Lo smusso va dapprima eseguito interamente, in seguito è possibile
definirne le forme finali con le opzioni " Smusso circolare", Smusso a 450 " o "Smusso a 900 ",
disponibili nel "controllo elemento". Se la funzione non è attiva gli smussi vengono riconosciuti
come mezzi legni.
Piallare
Le elaborazioni di piallatura vengono identificate, a condizione che esse
siano state definite nel 3D (attraverso delle superfici di piallatura).
Marcatura/(C)Conf.
Le marcature vengono riconosciute se sono definite nella costruzione 3D,
altrimenti possono essere qui configurate con il tasto centrale del mouse
(C) (vedi manuale 3D cap. 6.14 Userprofil).
Come già descritto nel "Controllo elemento", le definizioni di marcatura
andrebbero effettuate prima del calcolo della lista di produzione per poter
essere utilizzate come criterio di confronto.
30
Marcatura/(C)Config
Scrittura/(C)Config
Macchina Hundegger K1/K2
Per la generazione specifica dei dati della macchina possono essere scelte le seguenti opzioni
nella finestra di impostazione :
Marcatore a sottolineatura
Le marcature vengono eseguite sulla macchina con l'aggregato di marcatura a sottolineatura
normale sempre sull'altezza o la larghezza completa di un pezzo.
Output di marcature a timbratura (marcatura rettangolare)
Le marcature vengono eseguite come superfici di timbratura, cioè la superficie di contatto
dell'elemento di marcatura viene selezionata sull'elemento da marcare. Questa opzione è
particolarmente interessante per le costruzioni visibili dato che le marcature vengono coperte dal
contropezzo.
Output di una marcatura come tacca
Le marcature vengono eseguite da una tacca con una profondità da definire.
Attribuire al pezzo da marcare il numero di posizione del contropezzo
(elemento di marcatura) iscritto sul pezzo da marcare.
Attivando l'apposito menu, le iscrizioni dell'elemento possono essere trasmesse automaticamente
alla Hundegger. Nella finestra illustrata in basso è possibile impostare il tipo, la posizione, e
l'allineamento dell'iscrizione ((C)Config).
Macchina Hundegger K1/K2
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Scrittura/(C)Config
Scelta del testo
Per la scelta dell'attributo cadwork da trasmettere sulla macchina. Importante: al momento la
Hundegger può elaborare un massimo di 20 caratteri.
Il menu "Trasmetti iscrizione alla macchina" verifica se gli attributi correnti vengono trasmessi
alla EKP. Solitamente l'iscrizione viene assegnata a tutti gli elementi visibili nella fase di calcolo.
Posizione testo
Verifica della posizione del testo sull'elemento, cioè della posizione verticale, in alto, al centro o
in basso, e dell'allineamento orizzontale relativo alla quota longitudinale. L'altezza di scrittura è
fissa a condizione che il getto d'inchiostro venga utilizzato come apparecchio di output.
Direzione del testo
Sono disponibili varie direzioni a dipendenza dell'apparecchio a getto d'inchiostro o ad aghi (nella
tavola della fresa universale).
Lato dell'elemento
Indica il lato dell'elemento in rapporto al sistema locale di coordinate del singolo elemento in cui
va collocato il testo. Il lato standard guarda in direzione dell'asse positivo e corrisponde nel
contempo al lato di controllo di cadwork che si trova sulla tavola della macchina dopo la
trasmissione nel EKP (a condizione nel EKP non sia stata stabilita la posizione dell'elenco).
Anteprima
Per la visualizzazione delle impostazioni
Marc. iniziale/(C)Config
Ogni elemento può essere marcato all'occasione all'inizio o alla fine attivando e configurando il
menu "Avvio della marcatura" con cui si definisce il tipo di marcatura. La marcatura d'inizio può
essere esportata come foratura con diametro e profondità liberi, come linea doppia con distanza
libera o come tacca semplice o doppia con profondità libera. Inoltre il posizionamento della
marcatura è definito sulla lunghezza dell'elemento. Un valore positivo definisce la distanza dal
centro all'inizio della lavorazione, un valore negativo la distanza dal centro alla fine. La marcatura
d'inizio viene collocata sempre sul lato di controllo (superficie su cui guarda l'asse positivo di
larghezza. Questa può essere visualizzata nel 3D con i tasti "Ctrl+B").
Estremità GMI
Le varianti GMI, già definite in precedenza nel 3D, vengono identificate in "tutto in
automatico". Qualora siano state immesse delle varianti che necessitano di domande,
esse vengono attivate singolarmente nel corso dell'identificazione automatica e quindi
richiesti i parametri necessari. Per le varianti che non necessitano di alcuna domanda, i
dati della macchina vengono creati senza ulteriori domande.
Contropezzo 4 Pt.
Analogamente alle categorie di fine sopracitate, le elaborazioni di varianti GMI
vengono identificate solo se si trovano interamente nel contropezzo. Se
l'elaborazione nel contropezzo è interrotta e le stesse vanno identificate malgrado
tutto, impostare 1 punto nel contropezzo..
Contropezzo 1 Pt.
Per il riconoscimento automatico è sufficiente che nel contropezzo dell'elemento, avente
una variante GMI, vi sia soltanto 1 punto.
Macchina Hundegger K1/K2
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Cancella dati numerici
Cancellare a scelta tutte le lavorazioni dell'insieme degli elementi visualizzati o nascosti.
Confermando con "Continua" vengono cancellate le lavorazioni.
Elementi visibili
Selezionare questa voce di menu per cancellare tutte le elaborazioni degli
elementi visualizzati.
Elementi invisibili
Selezionare questa voce di menu per cancellare tutte le elaborazioni degli
elementi nascosti.
Tutti elementi
Tutte le elaborazioni già definite vengono cancellati.
Continua
Le elaborazioni dell'elemento, precedentemente selezionate vengono
rimosse. Tutte le elaborazioni della macchina applicate all'elemento,
identificate dal programma in automatico o eseguite manualmente,
vengono rimosse. Questa operazione non può essere ripristinata. La
rimozione di elaborazioni effettuate della macchina non altera in alcun
modo la costruzione 3D.
3.7 Opzioni elaborazioni
Opzioni eleborazioni
Mezzoleg -> Chalet
M.Leg.Fin.->ML. colmo
Marcat. come tacca
Riconoscimento
Nome elaborazione
Menu per la selezione ottimale di strategie di elaborazione e per l'impostazione del codice e del
nome delle lavorazioni. I singoli punti sono già illustrati nel "Controllo elemento".
Importante: Tutte le lavorazioni definite automaticamente o anche manualmente, rimandano a
queste impostazioni. Se per esempio l'opzione "Marcatura come tacca" è attiva" tutte le
marcature generate in seguito automaticamente o manualmente, verranno trasmesse come
tacca con profondità definita..
Macchina Hundegger K1/K2
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4. Procedimento generale per il comando macchina
Il comando macchina cadwork per Hundegger K1/K2 è un modulo estremamente efficiente, tuttavia per garantire una
conversione senza errori e con un numero minimo di rifiniture, vanno osservate alcune regole e modi di procedere. Le
indicazioni di massima per eseguire una conversione, elencate qui di seguito, vogliono essere un ausilio per
semplificare il primo approccio. Più avanti tale ausilio andrà comunque adattato alle esigenze ed esperienze personali,
mentre le impostazioni della macchina convergeranno nelle impostazioni di conversione
Già durante la costruzione nel formato 3D, bisognerebbe operare conformemente ai parametri della macchina. A
questo riguardo è possibile citare per esempio il lavoro con i tenoni definiti come categorie di fine ( e non
"l'intersezione" di mortase nel contropezzo) oppure l'immissione di assi, nel caso si debbano definire delle
forature.
Osservare le condizioni per l'identificazione di elaborazioni (confronta pagina 3). Se vi sono delle elaborazioni che si
intersecano oppure che non sono completamente identificabili in almeno un elemento, eventuali elaborazioni vanno
immesse manualmente nel pezzo singolo cadwork.
Risultato
dell'identificazione automatica
Corregere le faccette degli elementi prima di creare dei dati macchina.
"Taglia/Salda" => "Opzioni" => "Correggere faccette"
A questo proposito consultare anche il manuale 3D.
Macchina Hundegger K1/K2
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Per accertarsi che già nella costruzione tutte le elaborazioni si intersecano negli elementi, prima di ogni
conversione andrebbe effettuato un controllo di collisione.
"Taglia/Salda" => "Opzioni" => "Controllo collisione"
In alternativa digitare sulla tastiera Ctrl+K
Ctrl
+ K
Tacca non intersecata.
Identificata per mezzo del
controllo di collisione.
E' possibile creare solo quegli elementi muniti di uno specifico numero di produzione. Per la creazione degli stessi si
consiglia di utilizzare il modulo lista (si veda in proposito il manuale lista).
In alternativa a quanto detto, i numeri di produzione possono
essere assegnati anche manualmente.
"Output" => "Lista" =>"Lista di produzione"
Per accedere al menu del comando macchina, digitare le voci di menu "Output=> Macchina => Hundegger K1/K2".
Per la creazione successiva di dati della macchina verranno tenuti in considerazione tutti gli elementi lineari muniti
di numero di produzione, visualizzati in quel preciso momento. Ragion per cui è molto importante che gli elementi
che non vanno fabricati sulla macchina, non siano visualizzati sullo schermo.
Con un solo elemento attivo si apre immediatamente il " Controllo del pezzo singolo ", altrimenti si passa al menu
superiore da cui si accede alla rispettiva voce di menu.
Gli elementi non devono essere attivi. E' possibile accedere al menu della macchina anche tramite tastiera
digitando Strg+Q, purché detto menu sia già stato aperto precedentemente nella costruzione attuale.
Output
Macchina
Hundegger K1/K2
Ctrl
+ Q
Macchina Hundegger K1/K2
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Controllare dapprima le impostazioni di base e modificarle all'occorrenza. Vengono modificate
le voci di menu "Calcolo/(C)Config", e "Opzioni elaborazioni" a seconda del risultato che si
desidera ottenere.
Per il contenuto dei singoli menu si veda quanto detto sopra.
Calcolo/(C)Config
Opzioni elaborazioni
(C)
Che cosa e in che modo va identificato?
Se in precedenza sono già stati definiti dei dati macchina negli elementi visualizzati (in automatico o
manualmente), questi possono essere rimossi prima di procedere alla nuova creazione (->"Cancella dati numerici").
Per l'identificazione delle elaborazioni impostate avviare l'operazione di calcolo digitando "Calcolo/(C)Config"
con il tasto (S) del maus.
Controllare nuovamente tutti gli elementi nel pezzo singolo cadwork. Con la funzione "Controllo elemento" è possibile
selezionare un elemento da elaborare, facendo clic con il tasto del mouse oppure immettendo il numero di posizione.
Selezionando infine la voce di menu "Seleziona/(C)Seguente Pos." (oppure facendo clic con il tasto centrale del mouse,
oppure digitando i tasti "Page Up/Page Down" appare il prossimo numero di posizione più elevato).
Nel pezzo singolo cadwork, l'elemento contrassegnato in viola viene raffigurato con tutte le elaborazioni, così come
appare nella costruzione 3D. Il secondo elemento evidenzia tutte le elaborazioni identificate in automatico (o anche
definite manualmente). Controllare se tutte le elaborazioni effettuate nell'elemento sono state trasferite anche nel
pezzo grezzo. La macchina non converte le elaborazioni mancanti. Le elaborazioni mancanti possono essere immesse
manualmente e controllate direttamente utilizzando le singole voci di menu. (si veda il capitolo "Controllo elemento.
Se dovesse accadere che un'elaborazione non possa essere aggiunta manualmente al pezzo singolo, è possibile che
non siano state rispettate le condizioni di lavorazione. Non tutte le geometrie generate nel 3D possono essere
fabbricate sulla macchina per cui è importante conoscere le possibilità della macchina. Spesso una lieve modifica della
costruzione rende superflua la definizione manuale delle elaborazioni.
Macchina Hundegger K1/K2
36
Se tutte le elaborazioni sono state definite senza errori, è possibile passare alla creazione dei parametri della
macchina. Aprire il convertitore Hundeggere con la funzione "--> Trasferimento " Effettuare quindi nuovamente
delle preimpostazioni con le quali viene definito quale utensile utilizzare per l'elaborazione delle varie macro. Per
altri chiarimenti inerenti le singole possibilità di impostazione, consultare il capitolo
"Trasferimento delle elaborazioni al Hundegger EKP".
Dopo aver avviato il convertitore ("Converti dati macchina") è possibile che vengano visualizzati dei messaggi
d'errore o delle avvertenze. Un elenco dettagliato delle lavorazioni non possibili può essere visualizzato con la
funzione "Visualizza file errore" (attivo solo in caso di errore) ed in forma semplificata, anche nel convertitore. E
assolutamente necessario controllare il file bvn, proveniente dal convertitore, poiché esso fornisce i dati per la
lavorazione sulla macchina Hundegger. K1/K2 e definisce tutte le lavorazioni nel programma EKP.
Molte elaborazioni dipendono dal tipo di macchina e possono essere controllate in questo programma.
Eventualmente sarà opportuno modificare qualche parametro nel convertitore oppure alcuni tipi di elaborazione.
(
00001.bvn
00001.err)
HH K2-EKP
Macchina Hundegger K1/K2
5. Descrizione dei parametri
Con la funzione DEF. LAVORAZIONE -> OPZIONI -> PARAMETRI vi è la possibilità di
esaminare le elaborazioni già definite. Esporre una breve panoramica dei parametri; il
significato dei singoli parametri è descritto nel manuale gmi (general machine interface).
Elaborazione
Taglio longitudinale
Smusso Cantonale / Conversa
Taglio sega
Taglio
Taglio con 2 inclinazioni
Scherbo cantonale./ conversa sinistra/destra
Mezzo legno colmo
Mezzo legno colmo francese
Tenone
Giunto "Gerber"
Giunto a "Gancio"
Incastro semplice
Incastro dietro
Incastro doppio
Scanalatura
Tacca
Mezzo legno
Mezzolegno Chalet, Scanalatura tavola di chiusura
Foratura
Foro tenone per braccio
Marcatura / Marcatura linea
Tacca puntone semplice
Tacca puntone dietro
Tacca puntone doppio
Piallatura
Teste
Codice - GMI
0-010-X, 3-010-X, 4-010-X
0-012-X
0-013-X, 3-013-X, 4-013-X
1-020-X, 2-020-X
1-011-X, 2-011-X
1-014-X, 2-014-X
1-030-X, 2-030-X
1-035-X, 2-035-X
1-050-X, 2-050-X
1-070-X, 2-070-X
1-071-X, 2-071-X
1-080-X, 2-080-X
1-081-X, 2-081-X
1-082-X, 2-082-X
3-016-X, 4-016-X
3-020-X, 4-020-X
3-030-X, 4-030-X
3-033-X, 4-033-X
3-040-X, 4-040-X
3-050-X, 4-050-X
3-060-X, 4-060-X
3-080-X, 4-080-X
3-081-X, 4-081-X
3-082-X, 4-082-X
3-090-X, 4-090-X
3-1000-X, 4-1000-X
La denominazione delle elaborazioni si comporre con le parti Gruppo-Numero-Classe.
L'elaborazione stessa viene indicata con il numero. Il gruppo indica la forma dell'elaborazione.
0
1
2
3
4
-
Elaborazione
Elaborazione
Elaborazione
Elaborazione
Elaborazione
longitudinale
separatrice nella parte finale dell'elemento
separatrice nella parte iniziale dell'elemento
nell'elemento, orientata verso la parte finale
nell'elemento, orientata verso la parte iniziale
La categoria determina infine lo spigolo di riferimento su cui si fonda l'elaborazione. I vari
parametri determinano le geometrie per le singole elaborazioni.
I dati sono sempre indicati in decimi di millimetro risp. per gli angoli in decimi di grado.
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