GEOMETRA - Collegio dei Geometri di Udine
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GEOMETRA - Collegio dei Geometri di Udine
Bimestrale - Direttore responsabile VITTORIO SUTTO 02 2015 dimensione geometra marzo aprile Organo ufficiale del Comitato Regionale dei collegi dei Geometri e Geometri laureati del Friuli Venezia Giulia Indice 4 EDITORIALE Dolce Stoccarda di Vittorio Sutto 6 EVENTI STORICI La Grande Guerra di Arduino Cargnello 10 PROFESSIONE La comunicazione deve essere corretta e non demagogica di Elio Miani 14 AMBIENTE Il disastro del Vajont, 9 ottobre 1963 - 22:39 di Eraldo Zadro 24 LA PAGINA DEI GIOVANI 28 Furio Fabretto di Giulia Vallone - ISIS "Galilei" - "Pacassi" di Gorizia Il rapporto tra il professionista e il territorio di Emanuele Miani - ISIS "Marinoni" di Udine 30 CULTURA Non chiudiamo il cancello alla memoria di Luigi Francescutti 33 ATTIVITA' DEL COLLEGIO DI UDINE Convocazioni assemblee ordinarie dimensione dimensione GEOMETRA GEOMETRA a cura della redazione 34 ATTIVITA' DEL COLLEGIO DI PORDENONE Convocazione assemblea ordinaria a cura della redazione 35 FORMAZIONE Calendario di Corsi e Seminari di Formazione in Regione a cura della redazione 38 curiosita' & altro 02/2015 Per sorridere un po'... a cura della redazione 2 Editoriale Dolce Stoccarda Viaggio nell'armonioso mondo dell'architettura contemporanea di Vittorio Sutto Se dovessi dare un consiglio per la primavera ai miei amici Geometri, suggerirei un viaggio in Germania (1600 chilometri tra andata e ritorno...si può fare in meno di una settimana). Attraversando la Baviera e il Baden si giunge a Stoccarda, volante a nord ovest, in mezzo alle dolci colline, brevi salite e diVittorio Sutto scese, l’occhio può accompagnare l’ondulato paesaggio. E i villaggi ci accompagnano nel nostro passaggio, tutti uniformi ma non banalmente Sopra, a destra: il centro storico di Stoccarda (foto Inti St. Clair) 02/2015 01/2014 dimensione dimensione GEOMETRA GEOMETRA Sotto: Il centro dirizionale Mercedes Benz uguali, tutti stagliati da un’architettura che Stoccarda, una città grande due volte Trie- è collocata probabilmente all’interno di pia- ste e oltre. ni regolatori non rigidi, ma ben definiti e le Guardare i palazzi qui è uno studio archi- cui regole sono ben determinate. tettonico continuo, ti viene in mente più Da noi i piccoli centri sono meno ordina- Renzo Piano e meno Mario Botta, ma non ti e la palazzina a due piani convive con il siamo a Stoccarda per fare confronti... condominio di sette. Se attraversi la Bavie- Il meraviglioso spazio Museo Mercedes è ra e soprattutto il Baden vedi piccoli edi- solo un esempio, siamo circondati da pa- fici allineati, con cromie omogenee, nulla lazzi cilindrici, cubi, parallelepipedi e mira- di ossessivamente ripetitivo. Poi entri in bolanti trapezi che si congiungono definen- 4 geometra dimensione do figure solide improbabili. Mi sembra di Emiliano Foramitti. ritornare giovane e riscoprire sul mio libro Ci sono anche io. E poi ci sono ancora tanti di geometri (Cateni Fortini) quelle rotazioni artisti che partecipano ad una mostra nel- di piani che poi si trasformano in solidi. la Rathaus, nel Municipio di Stoccarda. E Una girandola mirabolante di colori, in ogni anche questo palazzo è apparentemente via e in ogni piazza. severo e austero, ma in realtà accogliente, Fa corollario a questa corsa in mezzo con ampie stanze. all’armonioso mondo dell’architettura con- Al di là della mostra d’arte comunque ri- temporanea, la felice accoglienza che è mane la fresca Germania ricostruita dopo Sopra, a destra: riservata ad una delegazione del mondo i noti eventi conflittuali, con un’architettura culturale italiano all’Istituto Italiano di Cul- che è persino banale definire sostenibile, il centro storico di Stoccarda tura di Stoccarda. La dottoressa Adriana carica di colore e soprattutto di segni, di Cuffaro apre le porte a Italiarts che giunge tracce geometriche e di un palpabile sen- con un elegante catalogo Mondadori. E so di benessere non ostentato, ma mira- apre le porte agli artisti Giancarlo Caneva, bilmente vissuto da una cultura della casa parte del centro dirizionale Mercedes Benz capodelegazione, all’architetto Alda Bosca- che coniuga serenità e accoglienza, tutte A destra: ro, all’architetto Lucia Tomasi, all’organizza- regole che accompagnano anche il lavoro tore Carlo Foramitti e all’artista fotografo dei nostri Geometri. il Museo Mercedes 01/2014 02/2015 5 Sotto, a sinistra: Eventi storici La Grande Guerra Entrata in guerra di Arduino Cargnello Arduino Cargnello Dopo dieci mesi di neutralità, considerato che le richieste fatte all’Austria – Ungheria per ottenere le terre irredente di Trento e Trieste, dell’Istria ecc.. al fine di completare l’unione dello Stato italiano, non erano state accettate; l’Italia che era corteggiata anche dalle forze dell’Intesa (Francia – Inghilterra – Russia) decise di allearsi con loro e scendere in campo contro le forze austro – ungariche. Il compenso in caso di vittoria, sarebbe stato quello di ottenere Trento – Trieste – Istria – Dalmazia e il governorato sull’Albania. dimensione dimensione GEOMETRA GEOMETRA Questa scelta venne convalidata con il “Patto di Londra” il 26 aprile 1915, con la condizione di entrare in guerra a fianco degli alleati, entro un mese. L’esercito ita- A destra: 02/2015 Monumento a Visinale dello Iudrio 6 liano, con a capo del comando supremo il generale Luigi Cadorna, tenuto all’oscuro fino a quel momento di tale scelta, fu incaricato dal governo italiano di organizzare l’apparato militare per l’azione offensiva. Si pensi a quali e quanti problemi sorsero per predisporre uomini, mezzi, materiali bellici e logistica di ogni genere, per far fronte all’azione militare, che a giudizio del governo sarebbe stata di breve durata, al massimo di alcuni mesi e poi le forze italiane sarebbero arrivate fino a Vienna. Questo, come la storia ci ricorda, non avvenne ed il tragico conflitto, che dilagò a livelli mondiale, visti gli interessi economici coninvolti, durò fino al 4 novembre 1918, con la sconfitta e la caduta dell'Impero Austro-Ungarico. La fase iniziale dimensione dimensione GEOMETRA GEOMETRA Dopo aver superato con enorme difficoltà la fase preparatoria di uomini, mezzi e materiali di ogni genere, l’Italia entrò in guerra il 24 maggio 1915. Il fronte su cui intendeva muoversi iniziava dal mare, presso Monfalcone e Gorizia e precorrendo tutte le alture (prealpi e alpi) raggiungeva il Passo dello Stelvio, al confine con la Svizzera. Un ambiente montano lungo 650 chilometri, molto difficile da gestire per le sue caratteristiche fisiche e ambientali. Va precisato che i conflitti maggiori si sono svolti in territori montani, dal Carso alle prealpi e alpi, che inizialmente erano scarsamente dotati di sistemi difensivi adeguati. L’Austria – Ungheria favorita dal periodo di 10 mesi di neutralità italiana, predispose numerose e forti difese, che ostacolarono l’avanzata italiana sul Carso, per 27 mesi, con 11 battaglie sull’Isonzo. L’Italia la notte fra il 23 e 24 maggio, radunò le truppe al limite del confine sul fiume Iudrio, nel territorio compreso fra Corno di Rosazzo, Dolegna e Prepotto, preparandosi a compiere il primo balzo offensivo. Gli austro – ungarici, avuto sentore di ciò, tentarono con alcuni uomini di far saltare il ponte sullo Iudrio, non ci riuscirono in quanto individuati dalle sentinelle di guardia di finanza italiane e messi in fuga esplodendo alcuni colpi di fucile. In memoria dell’azione è stato realizzato un monumento a Visinale dello Iudrio . Primo balzo A destra: Monumento all'alpino Riccardo Di Giusto Nella pagina a fianco: 02/2015 La carta geografica delle prime operazioni sul fronte Il primo balzo avvenne alle prime ore della notte del 24 maggio 1915, superando lo Iudrio nel tratto Visinale dello Iudrio – Dolegna – Prepotto, fino a raggiungere la località di S. Floriano; mantenendo un comportamento di estrema prudenza che, se fosse stato un po’ più coraggioso, avrebbe potuto portare a maggiori risultati di quelli ottenuti, perché gli austro – ungarici si erano arretrati di molto, fino ai pressi dell’I- 8 sonzo a Gorizia. Nell’ambiente carsico si svolsero ben undici battaglie, che portarono gli italiani, dopo aspre lotte e centinaia di migliaia di morti e feriti, a conquistare Gorizia e una parte dell’Altipiano della Bainsizza. Ricordo del primo caduto Il primo caduto della Grande Guerra fu l’alpino Riccardo di Giusto, o forse Riccardo Giusto come pare sia il reale cognome. L’alpino Riccardo Giusto, ventenne, faceva parte della pattuglia che alle due della notte del 24 maggio 1915, si mosse dall’abitato di Clabuzzaro in direzione di Passo Solarie, punto di confine fra Italia e Austria, per andare nella sottostante valle dell’Isonzo. Venne colpito dallo sparo esploso da un cecchino austro-ungarico, la pallottola colpì il badiletto tattico posto nello zaino e di rimbalzo andò a conficcarsi nel cervelletto, provocandone la morte immediata e facendolo cadere ai piedi del suo comandante. A lui fu dedicato il monumento sito a lato della strada, nei pressi del valico di Passo Solarie, in comune di Drenchia, realizzato dal gruppo ANA di Cividale del Friuli dopo la prima guerra. Durante la seconda guerra mondiale fu danneggiato e successivamente ricostruito e benedetto nel 1949. 02/2015 9 dimensione geometra Professione La comunicazione deve essere corretta e non demagogica La crescita del Paese non può passare attraverso finte semplificazioni, sommate e reali e insostituibili aumenti degli adempimenti burocratici, a carico di Ordini e Collegi professionali di Elio Miani 02/2015 dimensione dimensione GEOMETRA GEOMETRA Elio Miani La definizione che l’Enciclopedia on line di viato una nota al Governo manifestando il Treccani fornisce sul termine di demagogia proprio dissenso, alcuni Collegi (Lucca, Pi- è la seguente: “la pratica politica tendente stoia, Livorno e Siena) hanno fatto un espo- ad ottenere il consenso delle masse lu- sto all’Autorità Garante della Concorrenza singando le loro aspirazioni, specialmente e del Mercato e all’Autorità per la Garanzia economiche, con promesse difficilmente nelle Comunicazioni, però il messaggio ha realizzabili” continuato ad essere trasmesso ed ha cre- Credo che molti colleghi geometri, vedendo ato una falsa aspettativa da parte del citta- o ascoltando lo spot pubblicitario, predispo- dino. sto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Per tutti quei professionisti che, per sod- Trasporti e dalla Presidenza del Consiglio disfare le legittime richieste della propria dei Ministri, ancora in onda sulle reti nazio- committenza, ogni giorno si trovano a do- nali, sulle “vantate” semplificazioni nell’am- versi districare fra le molteplici e complesse bito dell’edilizia, avranno avuto, dopo aver norme, spesso singolarmente interpretate superato il primo momento di stupore, la dagli operatori pubblici di settore, questo sensazione di trovarsi di fronte ad un mes- messaggio crea un legittimo fastidio, imma- saggio di non corretta informazione (leggasi ginando già la difficoltà di dover spiegare al pubblicità ingannevole), artatamente predi- cliente che la realtà non è proprio così e leg- sposto a puro scopo demagogico. gendo già, sul suo viso, l’espressione del Lo spot vorrebbe informare i cittadini di dubbio di colui che ritiene il professionista la alcune novità in materia di regole sulla ri- persona che inventa il lavoro al solo scopo strutturazione, i frazionamenti e gli accorpa- di spillare soldi. menti delle unità immobiliari abitative, che Non serve certo illustrare le motivazioni che sarebbero divenute operazioni “semplici e rendono lo spot ingannevole, questa pubbli- veloci”, da realizzare previa la mera comu- cazione si rivolge a operatori del settore che nicazione al comune di riferimento (diret- ben sanno come gli accorpamenti o i fra- tamente, senza la necessità di un tecnico zionamenti immobiliari non sono un puro e progettista), con “meno documenti”, senza semplice diritto ma vengono disciplinati dai l’obbligo di pagare alcun contributo e senza Piani Regolatori Comunali che, a volte, per alcun adempimento catastale (di cui si do- evitare l’incremento del carico urbanistico, vrebbe occupare il Comune). li vietano; che la legge stabilisce quali sono Sorvolo sulle molteplici manifestazioni di i requisiti igienico sanitari degli alloggi e al- stupore e scoramento pervenute, il nostro cune variazioni interne possono modificare Consiglio Nazionale ha immediatamente in- tali requisiti, rendendo pertanto i locali non 10 dimensione dimensione GEOMETRA GEOMETRA adatti alla residenza. Europea che, individuando le condizioni che Falsa è anche l’affermazione che non ci devono sussistere affinché un ordine pro- sono oneri in quanto la disciplina del costo fessionale sia qualificabile come organismo di costruzione e degli oneri di urbanizzazio- di diritto pubblico, chiarisce come lo stesso ne è affidata alle regioni e la ristrutturazio- non sia inquadrabile come tale in quanto è ne può anche comportare il pagamento di dotato di autonomia finanziaria perché so- contributi. stenuto dai soli contributi versati dai propri Propagandare, inoltre, che l’accatastamen- componenti. to è diventata una incombenza del comu- Sotto questo aspetto, però, il Governo ita- ne significa illudere il cittadino in quanto gli liano non è sollecito e obbliga gli Ordini ed uffici tecnici comunali non sono attrezzati i Collegi territoriali ad adottare un “Regola- per svolgere tale incarico che è complesso mento sulla Trasparenza” che porterebbe sotto il profilo delle elaborazioni documen- ad incrementare le adempienze ammini- tali oltre che oneroso, visto che prevede il strative, con un aggravio insostenibile per pagamento di diritti. le segreterie. Nella realtà, nessuna semplificazione è sta- Se a ciò aggiungiamo pure la fatturazione ta compiuta nella materia edilizia tale da elettronica e altri adempimenti obbligatori consentire la diffusione di un messaggio di per gli enti di diritto pubblico quali: la trac- “libertà di azione” come quello diffuso dal ciabilità dei flussi finanziari, la tenuta del Ministero. registro delle fatture presso le pubbliche Per contro, invece, si sta operando in modo amministrazioni e le attestazioni dei tempi insensato nei confronti degli Ordini e Collegi di pagamento, ben si comprende l’aggravio territoriali che si trovano ad essere sempre del lavoro “burocratico” inutile. più vessati da incombenze che, aumentan- L’amara conclusione inevitabilmente si ri- do il lavoro interno, senza alcun beneficio allaccia a quanto riportato nel sottotitolo e pratico, portano all’obbligo di assunzione cioè che la crescita del paese non può pas- di personale, con un conseguente aggravio sare attraverso finte semplificazioni som- dei costi per i professionisti che pagano la mate a reali e insostenibili aumenti degli relativa quota di iscrizione. adempimenti burocratici a carico degli Or- Vi è una sentenza della Corte di Giustizia dini e Collegi professionali. A destra: Lo spot predisposto dal Ministero... sulle "vantate" semplificazioni... 02/2015 Cliccare sull'immagine per accedere a fonti online 12 Ambiente Il disastro del Vajont, 9 ottobre 1963 22:39 di Eraldo Zadro Seconda Parte (1a parte su Dimensione Geometra 05/2014, settembre-ottobre) NELLA NOTTE STELLATA ARRIVA LA CATASTROFE Una porzione enorme di montagna del volume di oltre 260 milioni di metri cubi, scivola in soli venti secondi con Eraldo Zadro Alle ore 22:39 di quell’infausto merco- una velocità stimata intorno ai cento ledì 9 ottobre 1963, sotto il cielo stel- chilometri all’ora, quasi trenta metri al lato di Erto e Casso, in terra friulana, secondo, incontenibile nel grande ba- con una luna in fase calante, all’ultimo cino idrico di 150 milioni di metri cubi. dimensione dimensione GEOMETRA GEOMETRA quarto, sorta da appena cinque minuti ma ancora nascosta tra i monti, nel É come un blocco roccioso unico, stra- buio della notte si stacca l’enorme tificato, con un fronte di oltre due chi- frana dal Monte Toc che precipita di lometri, largo cinquecento metri e pro- schianto nel sottostante lago formato fondo quasi duecentocinquanta metri, dalla diga del Vajont. che scivola compatto verso lo specchio A destra: 02/2015 la diga del Vajont vista da valle (foto Thepops). 14 geometra d’acqua, su un piano inclinato di 45 gradi. L’enorme massa rocciosa impatta violentemente sul lago provocando l’innalzamento di due colonne d’acqua dell’altezza di duecentocinquanta metri, di cui una si abbatte oscillando più volte sui paesi rivieraschi di Erto e Casso, l’altra, tracimando la diga e dopo aver percorso la stretta e profonda for- dimensione ra del Torrente Vajont, si riversa sui paesi della valle del Piave, in direzione di Longarone, Castellavazzo, Codissago, Soverzene, Igne e Fortogna. Si sprigiona una forza smisurata che genera distruzione, morte e disperazione. Si libera un’energia paragonabile a quella di due bombe atomiche come quella lanciata su Hiroshima nel 1945: ventisei chilotoni di potenza, pari a ventiseimila tonnellate di tritolo. Le strutture della diga e le parti di montagna che la sostengono sono sottoposte a un carico eccezionale: uno sforzo titanico otto volte superiore a quello normale di esercizio e d’uso della ci- ri cento autocariri in azione continua- clopica diga la quale, nonostante tutto, mente, senza pause ed interruzioni, resiste egregiamente bene al “singolar per sette secoli. tenzone” e senza il benché minimo cedimento strutturale. Nella Storia d'Europa non si registra Sopra: Valle del Vajont: la diga, la frana e il Monte Toc (foto Alessandro Speccher). mai una frana di dimensioni così rileLe dimensioni apocalittiche dell’even- vanti. to si comprendono meglio con degli Lo scenario è allucinante! esempi. Il territorio, i monti, le vallate e le acque conoscibili. occorrerebbero ottocento contenitori Interi abitati sono distrutti, resi tabula grandi come il duomo di Milano. rasa. Per sgomberare la vallata dalle rocce Le vittime sono circa duemila, i danni e dai detriti franati sarebbrio necessa- materiali e morali inestimabili. 15 02/2015 sono sovvertiti fisicamente e quasi irriPer contenere il materiale della frana A destra: Longarone visto dalla forra del Vajont (foto Wikimedia). IL VAJONT HA PERSO UN SUO VALIDO TESTIMONE OCULARE Sul caso Vajont molto si è detto, scritto e rappresentato; alcune volte a sproposito e in modo distorto, talvolta con intento pubblicitario o di gloria personale. C’è però chi, testimone diretto del Vajont, pur serbando vivo e integro il ricordo di quanto ha tragicamente visto e vissuto, rimane in religioso silenzio soprattutto per rispetto verso coloro che sono morti o che sono sopravissuti al disastro portando con sé i segni, esteriori e interiori, della tragedia. Un esempio di fedeltà al principio che “Il dolore e la sofferenza non si esprimono né si trasmettono completamente ma si vivono” viene da don Carlo Onorini, all’epoca parroco di Casso, testimone diretto e oculare della frana del Monte Toc e di quanto è tragicamente avvenuto nelle valli LA VITA DI DON CARLO ONORINI E IL VAJONT del Vajont e del Piave in quella buia sera del 9 ottobre 1963. Don Carlo Onorini era fiero di esse- 02/2015 08/2011 dimensione dimensione GEOMETRA GEOMETRA re italiano, ma la terra che amava era Lui l’Apocalisse del Vajont l’ha vissu- quella di origine: l’Istria dove aveva la- ta, ma raccontata molto poco. sciato i suoi cari e una parte della sua vita. Don Carlo Onorini ci ha lasciato lo scorso 15 settembre 2014 all’età di La sua intensa e lunga vita era iniziata il quasi ottantanove anni. 12 ottobre 1925 a Dignano d’Istria (oggi Vodjan), in provincia di Pola. A poco più di mezzo secolo dal tra- Aveva vissuto una giovinezza travagliata, gico evento, il Vajont perde così una segnata da tristi vicende famigliari. sua caratteristica figura storica, un Padre e madre erano morti di malattia e testimone eccellente che col suo rac- altri famigliari, condannati durante la ditta- conto ci lascia una grande eredità. tura di Tito, erano stati uccisi nelle foibe. 16 Tre anni prima del disastro del Vajont, il venuti in Italia per le note vicende bel- 14 settembre del 1960, ancora giovane liche della seconda guerra mondiale, era inviato parroco a Casso, paesino di durante la seconda fase di deportazio- 456 abitanti. geometra Era uno dei 3.500 profughi polesani ni e infoibamenti operati dalle forze di occupazione jugoslave. l 30 ottobre dello stesso anno, appe- Si considerava un italiano in esilio nella na insediato a Casso, restava molto propria patria. impressionato dall’enorme e profonda A questa tragedia si è aggiunta la tra- chilometri, comparsa sul versante set- gedia del Vajont che ha vissuto pure in tentrionale del Monte Toc, prodromica prima persona. ella frana. dimensione paccatura, una fessura lunga più di due Per lui era stato il primo importante seLa tenace volontà e determinazione lo gno del movimento franoso che avreb- hanno aiutato a superare le esperienze be poi causato il disastro del 9 ottobre terrificanti e le enormi difficoltà portate 1963. con sé dall’Istria. A mezzogiorno del 4 novembre 1960 tidiane, diceva, rafforza la vita. era stato anche testimone di una prima importante frana staccatasi dal Monte Nel 1947 arrivava giovanissimo a Belluno Toc che, precipitando nel sottostante e dopo la frequenza del Seminario veni- lago, aveva fatto vibrare anche la sua va ordinato sacerdote il 2 luglio 1954. canonica. 17 Sotto: Tratto della grande fessura a "M" del Monte Toc, prodromica della frana del 9 ottobre 1963 (foto E. Semenza). 02/2015 Affrontare e superare le difficoltà quo- Era un’altra avvisaglia che il versante Aveva consolato, assistito e servito gli settentrionale del Toc, prospiciente il altri dimostrando apprezzabili doti di lago, era assolutamente instabile e in- ascolto, prudenza e rispetto dell’inte- sicuro. riorità altrui. Don Carlo Onorini era stata la prima Il 10 ottobre 1963 si era reso garante e persona a denunciare, il giorno 7 otto- responsabile presso le autorità, di un bre 1963, alle autorità pubbliche il pe- gruppo di persone affinché, in deroga ricolo imminente di frana, ormai certo all’ordine di evacuazione, restassero ed evidente, proveniente dal Monte a Casso ad accudire i circa duecento Toc, facendo scattare l’allarme gene- capi di bestiame della comunità. rale. dimensione dimensione GEOMETRA GEOMETRA Due giorni prima del disastro, era andato personalmente a verificare che sul Toc non ci fossero persone in condizioni di rischio e pericolo. La sera del 9 ottobre 1963, dall’alto di Sopra: Casso era stato testimone diretto e La diga: il piano inclinato (quasi al centro della foto) del Monte TOc da cui è scivolata la frana del 4 novembre 1960. oculare della frana del Toc e del disa- Sotto, a destra: 02/2015 don Carlo Onorini (foto Famiglia Cristiana). stro. Nel “dopo-Vajont” era stato il punto di riferimento, come sacerdote e come persona, per la gente di Casso e per i superstiti. 18 tutti i cassani, era stato l’ultimo, con 1986. geometra Era rimasto parroco di Casso fino al zaino in spalla, a lasciare il paese, trovando ospitalità a Belluno nel Semina- Dal 1989 era stato rettore della centra- rio e nel Centro «Giovanni XXIII». lissima chiesa di San Rocco a Belluno. Vajont, ricordava con particolare affetto la figura paterna di monsignor Bortolo Il 10 ottobre 2013 rompendo il suo silenzio di cinquant’anni, aveva rilasciato Larese, arciprete di Longarone. un’ampia e particolareggiata intervista Aveva continuato il servizio di celebra- Luigi Guglielmi per il settimanale di zione della messa domenicale a Casso Belluno “L’Amico del Popolo”. fino al 1986, quando questa piccola parrocchia, unico lembo della diocesi sulla tragedia del Vajont, realizzata da dimensione Dei suoi amici periti nel disastro del Il 6 luglio 2014 aveva partecipato alla di Belluno-Feltre in terra friulana, era celebrazione del sessantennio di sa- stata accorpata a quella di Longarone. cerdozio. Per decenni aveva continuato ad esse- Dimostrava il suo legame, mai venuto re il collante della comunità cassanese meno, con la tragedia del 9 ottobre ce- che aveva dovuto abbandonare le pro- lebrando tutti gli anni la messa nel gior- prie case per trasferirsi altrove. no del Vajont, prima vicino alla frana, poi nella chiesetta prossima alla diga, Per don Carlo Onorini iniziava così costruita dall’ENEL nel 1968 per ricor- un’altra “diaspora”, dopo lo storico eso- dare i tanti morti, tra i quali lavoratori e do istriano delle centinaia di migliaia di tecnici della diga, e l’antica devozione profughi giuliani-dalmati. a Sant’Antonio da Padova. Con la gente di Casso aveva mantenu- La nuova chiesetta è la ricostruzione in to contatti settimanali, dando assisten- chiave moderna, in posizione più eleva- za morale e materiale. ta, della vecchia chiesetta di Sant’Antonio al Colombèr andata persa con l’in- Nel 1967 era diventato cappellano del- vaso. In zona diga c’erano gli uffici, le le carceri di Baldenich, un quartiere di abitazioni, gli alloggiamenti, le mense Belluno. dell’ENEL e delle imprese costruttrici; 19 Sotto: A sinistra e al centro: la valle del Vajont PRIMA e DOPO il disastro del 9 ottobre 1963. A destra: Cabina comnadi centralizzati del bacino idroelettrico del Vajont, in posizione panoramica sulla diga e sul lago. Sarà spazzata via dall'onda disastrosa del 9 ottobre 1963 (foto ENEL). 02/2015 Poi il 12 ottobre 1963, sfollato come là sono perite nel disastro le sessan- frana è per tutti, esperti e profani, un taquattro persone che una lapide nella evento ormai certo, previsto e nel con- chiesa ricorda. Tra esse quei geometri tempo inevitabile. che fino all’ultimo hanno operato pres- Non ci sono contromisure possibili, non ci so la diga. sono rimedi; l’uomo è impotente, arreso. La situazione è irreversibile; si è supe- Don Carlo Onorini aveva conosciuto rato il punto di non ritorno. molto bene Alberico Biadene, l’ingegnere dirigente della SADE (poi ENEL) Per quanto riguarda gli effetti attesi subentrato all’ingegner Carlo Semen- dall’evento, i tecnici di allora non va- za, progettista e costruttore della diga lutano correttamente e preventiva- morto il 31 ottobre 1961. mente, specialmente sotto il profilo Altrettanto bene aveva conosciuto l’in- dimensionale-quantitativo, le tre entità gegner Mario Pancini, direttore dei la- fondamentali incidenti sul fenomeno vori del Vajont, anche lui della SADE/ fisico, vale a dire: ENEL , che disperato si tolse la vita il 28 novembre 1968, cioè il giorno pri- 1)L’ESTENSIONE, cioè le dimensio- ma dell’inizio del processo sul Vajont di ni della frana, ossia della massa di L’Aquila. materiale franato il cui volume reale, a consuntivo, è di oltre 260 mi- Dopo un breve ricovero nella Casa per lioni di metri cubi; mentre il volume sacerdoti di Pedavena, in provincia di calcolato preventivamente dai geo- Belluno, è morto quasi ottantanovenne logi è di 200 milioni di metri cubi. lunedì 15 settembre 2014. 2)La COMPATTEZZA, cioè la presL’integrità della sua persona e l’assidui- soché totale monoliticità del ma- tà della sua opera gli hanno valso il tito- teriale franato, scivolato nel lago lo di Commendatore della Repubblica in un solo istante, quasi come un Italiana. blocco unico di rocce stratificate. 02/2015 dimensione dimensione GEOMETRA GEOMETRA Tale compattezza non è messa in Al funerale un barattolo di terra d’Istria conto dai tecnici che invece ipotiz- ha accompagnato la sua salma, proprio zano e simulano negli esperimenti come recita il vecchio adagio: «Dove si una caduta non simultanea ma per nasce, ogni erba pasce». porzioni di materiale sciolto, incoerente e disarticolato (ghiaia). La storia del Vajont da lui vissuta e raccontata, sarà pubblicata in seguito. 3)La VELOCITÁ di scivolamento della massa franosa, lungo il piano inclinato a 45 gradi (“a franapog- IL PERICOLO SOTTOSTIMATO MINIMIZZATO gio”). La velocità è teoricamente prevista di soli 20-30 km all’ora. Nella realtà si è verificata la veloci- Avvicinandosi il 9 ottobre 1963, dopo i tà di 60-90 km all’ora, ossia il triplo tanti segnali di allarme dati dal Toc, la di quella teorica ipotizzata. 20 Sotto: 02/2015 camente, appunto in 200 milioni di metri frana scende dalla montagna non cubi, sulla scorta delle indagini geologiche con moto uniforme e velocità co- effettuate dal geologo Edoardo Semenza, stante bensì con moto accelerato figlio del progettista della diga, e dal ge- e quindi con velocità che aumenta ologo austriaco Leopold Müller, esperto dall’inizio alla fine del fenomeno. geotecnico di fama mondiale. Studi compiuti a livello internazionale da I fattori COMPATTEZZA e VELOCITÀ, in- esperti, sul disastro del Vajont hanno per- vece, influiscono enormemente sull’entità messo di individuare il grado di influenza e dell’energia che il blocco franato trasmet- il peso dei singoli errori di valutazione pre- te alle acque del lago e che poi queste a ventiva su modo e tempo di scivolamento loro volta scaricano sulle parti di territorio, della frana. a danno dei paesi e delle popolazioni cir- Il fattore ESTENSIONE, in pratica, non costanti. pare granché influente sugli effetti della frana, data la lieve differenza tra massa Prove sperimentali condotte su modelli reale e massa prevista. Quest’ultima, in- fisico-idraulici in scala ridotta della diga e fatti, è stata calcolata, abbastanza realisti- del bacino idrico sono fatte eseguire pre- dimensione dimensione GEOMETRA GEOMETRA Anche gli animali selvatici, spaventati dalle vibrazioni del Monte Toc, cercano la salvezza (foto Panoramio). Si consideri poi che l’ammasso di 22 tica di Elettricità, impresa poi trasferita contro la diga, senza eccessivo trabocca- all'ENEL, quindi allo Stato, tra il 14 marzo mento, scaricando ed esaurendo tutta la e il 27 luglio 1963, con l'avvento della na- sua energia in condizioni di assoluta sicu- zionalizzazione dell'energia elettrica). rezza e quindi senza conseguenze dannose per i paesi di Erto e Casso, tanto meno Gli esperimenti, effettuati nel 1961-’62 per Longarone. presso la centrale idroelettrica della SADE di Nove, pochi chilometri a nord di Vittorio Inoltre, se la frana copre il lago da una Veneto (Treviso), conducono però a esiti e sponda all’altra dividendolo, la “galleria di conclusioni errati perché errati sono pure i sorpasso frana” (by-pass), che è già stata presupposti e le ipotesi di partenza su cui appositamente realizzata per tale evenien- gli esperimenti si basano. za, assicura il controllo del livello d’acqua Infatti per simulare lo scivolamento frano- nel bacino e comunque garantisce la con- so è utilizzato del materiale sciolto, incoe- tinuità del deflusso delle acque in eccesso rente (ghiaia) anziché compatto stratificato del Torrente Vajont verso il fiume Piave. geometra normalmente contro le sponde del lago e dimensione ventivamente dalla SADE (Società Adria- simile a quello del Toc; il tempo di caduta della frana è ipotizzato di 60-90 secondi, Ma per legge fisica si sa che l’energia pos- ottimisticamente troppo lungo rispetto ai seduta da un corpo in movimento (come 20-30 secondi che si registrano poi invece lo è l’ammasso in caduta dal Toc) varia col nella realtà. quadrato della velocità. È proprio in base a questi tempi che sono Quindi se il tempo reale di scivolamento calcolate le velocità indicate al punto 3) del corpo è, per esempio, di 20-30 secon- appena riportato. di anziché di 60-90 secondi teorici ipotizzati, la velocità di scivolamento triplica pas- Sulla base delle prove eseguite i tecnici sando, come nel nostro caso, dai previsti giungono alla conclusione che nella peg- 20-30 km all’ora ai 60-90 km all’ora reali. giore e più catastrofica delle ipotesi preve- Parimenti, l’energia aumenta di ben nove dibili, l’onda d’acqua sollevata dall’ammas- volte (matematicamente, tre al quadra- so franoso nel lago non supera l’altezza di to) e conseguentemente anche l’altezza 27,5 metri e quindi è da ritenersi sicura- dell’onda aumenta passando dai teorici mente contenibile nel bacino se adegua- 27,5 metri di una bassa velocità, a ben 250 tamente svasato almeno fino a 22,5 metri metri (prescindendo dal sovralzo statico), sotto il ciglio di sfioro della diga che corri- valore assai prossimo a quello realmente sponde anche al livello di massimo invaso constatato per il fatidico evento. del bacino. Al momento del disastro, alle ore 22:39, Ecco quindi spiegato il motivo della erra- il livello è (presumibilmente, perché non è ta previsione degli effetti, minimizzati non registrato a quell’ora) di 22,2 metri sotto si sa con certezza se consapevolmente o lo sfioro della diga, con circa 115 milioni inconsapevolmente, sotto il profilo dimen- di metri cubi d’acqua nel bacino sui 169 di sionale-quantitativo della frana e della sot- capacità massima. tostimata esposizione al pericolo delle po- A giudizio dei tecnici sperimentatori di polazioni delle Valli del Vajont e del Piave. [fine della 2a parte] 23 02/2015 allora, un’onda di tale entità s’infrange Le Pagine dei Giovani Furio Fabretto Un Geometra sempre al passo con i tempi di Giulia Vallone - 5°A C.A.T. Istituto Statale di Istruzione Superiore "G. GALILEI", Settore Tecnologico, Indirizzo Costruzioni Ambiente e territorio "N. PACASSI" di Gorizia Un pomeriggio, accompagnate dalla prof. Seconda guerra mondiale, dell’occupazio- ssa Bregant e dalla prof.ssa Ziberna (ri- ne tedesca e dell’arrivo dei partigiani di spettivamente docente di Laboratorio di Tito. Quando lui aveva undici anni la sua Topografia e Costruzioni e docente di Let- famiglia decise di trasferirsi a Gorizia, dove tere presso l’I.S.I.S. Settore Tecnologico, nel 1952 conseguì il diploma presso l’Isti- Indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territo- tuto Tecnico per Geometri. rio “N. Pacassi” di Gorizia), io ed una mia GIulia Vallone compagna della classe quarta, Alice Stec- “Iniziò subito la sua carriera di geometra?” china, abbiamo avuto il piacere - nonché No: affascinato dal desiderio di volare, l’onore - di poter conoscere ed intervista- l’anno successivo vinse il concorso per uf- re il Cav. Dott. Geom. Furio Fabretto. ficiali dell’Aeronautica Militare ottenendo il Apparso all’ingresso della sua imponente brevetto di pilota su aerei militari da caccia villa (da lui progettata personalmente) ve- in Sardegna. Nel 1955, finito il periodo di stito di un elegante abito scuro, sembrava aviatore, ritornò a Gorizia dove a 22 anni un signore d’altri tempi e poteva incutere aprì il proprio Studio Tecnico di progetta- soggezione, ma l’impressione iniziale fu zione in collaborazione con altri professio- subito cancellata dal suo grande sorriso, nisti dello stesso ambito lavorativo. 02/2015 dimensione dimensione GEOMETRA GEOMETRA che ci mise a nostro agio mentre faceva strada verso il suo studio: le pareti erano “A quali progetti si dedicò agli inizi della ricoperte da riconoscimenti ricevuti, di sua carriera, negli anni ’50 – ‘70?” foto di progetti realizzati e di aerei pilotati. Nei primi anni successivi alla costituzione Fin dalle prime domande che gli posi, dello Studio si occupò prevalentemente di basandoci sulle risposte, capimmo che progetti riguardanti la ricostruzione post- avevamo di fronte un uomo dalla spiccata bellica prima in Veneto, poi in tutte le Tre personalità che aveva fatto esperienze non Venezie fino, dieci anni più tardi, ad otte- comuni che ci avrebbero affascinato per il nere incarichi in tutta Italia, in Europa, in resto del pomeriggio. Medioriente, nelle Americhe ed in Asia. Il suo impegno lavorativo è stato molto Partiamo dall’inizio: ci può dire dov’è nato ampio: dalle bonifiche agrarie ai complessi e vissuto e quali sono stati i suoi studi? residenziali ed industriali, a ponti e acque- Nato il 3 settembre 1933 a Pola, ora Cro- dotti. azia ma allora territorio Italiano, Furio Fa- Finiti i fondi stanziati dal Governo nel do- bretto visse da bambino la tragedia della poguerra, il geom. Fabretto si prodigò a 24 geometra dimensione A sinistra: Alice Stecchina e Giulia Vallone con il Geometra Furio Fabretto ricercare nuovi incarichi e finanziamenti in- aggiornarsi e a relazionarsi con svariate ternazionali; approfondì così i propri studi culture. riguardanti le scienze finanziarie nei campi Dal 1952 ad oggi, partendo dal suo primo dei rapporti interbancari esteri e nelle an- incarico riguardante la Commassazione ticipazioni finanziarie da parte di particola- Fondiaria prescritta dal Ministero dell’Agri- rissimi Istituti Bancari. Successivamente coltura e Foreste che consisteva nella rior- iniziò una collaborazione con Banche e ganizzazione dei territori agricoli nell’Ison- Professionisti di tutto il mondo, maturan- tino (un lavoro non da poco, riguardo sia do così esperienza nel campo finanziario l’importanza sia la difficoltà), ha eseguito internazionale. Grazie alla sua esperien- numerosissimi lavori in Italia e nel mondo. za anche al di fuori del territorio Italiano nell’ambito finanziario, negli anni Settanta “Potrebbe farci qualche esempio?” diventò presidente della “Camera per il A questo punto il geom. Fabretto ha fatto Commercio Italo-Arabo” con lo scopo di ricorso alla sua ottima memoria ed ha co- sviluppare i rapporti tra il nostro Stato e minciato un lungo elenco, poi si è alzato e quelli aderenti alla Lega degli Stati Arabi. ci ha fatto strada in un’altra stanza, dove abbiamo potuto vedere gli originali di una Solo accennando a grandi linee agli studi trentina degli ultimi progetti, alcuni ancora e alle esperienze lavorative del geom. Fa- incompleti perché ci sta ancora lavorando. bretto, avrete già capito che è un uomo Gli altri, già completati, si trovano custoditi molto intraprendente e tenace; proprio in un apposito archivio. non fermare mai le sue conoscenze, ma Tra i progetti realizzati ne cito alcuni: anzi, ad approfondirle continuamente, ad - Costruzione di due alberghi per una 25 01/2014 02/2015 queste sue qualità lo hanno portato a dani – Gradisca d’Isonzo, GO (1989); - Centro integrato per la medicina, lo sport, la terza età e per i disabili per la SOGETES – Montelibretti, RM (199698); - Fondazione dell’associazione europea di professionisti “Adria Group Associated” (Ginevra, Svizzera), di cui il dott. Fabretto è il general manager - (2006); - Redazione del piano regolatore del comune di Brežice al fine della costruzione di un grande parco di divertimento nello stesso- Brežice, Slovenia. Desidero anche ricordare, poiché eseguita nella mia zona di residenza (Monfalcone), Sopra: Il Geometra Furio Fabretto, Giulia Vallone e Alice Stecchina, assieme ad una delle docenti dell'Istituto Pacassi. catena alberghiera internazionale – l’elaborazione dei progetti per la bonifi- Beirut, Libano (1965); ca del Lisert, l’attuale zona industriale di - Costruzione di tre alberghi per una ca- Monfalcone, risalente al periodo 1960- tena alberghiera internazionale e studi 1963. Poco più tardi, avendo dimostrato finanziari per interventi di Gruppi Pri- affidabilità e serietà, lo studio assunse vati Italiani in appalti riguardanti edili- anche l’incarico della bonifica del “Balo”, zia civile – Emirati Arabi (1965); unica nel suo genere nel Nord Italia, che - Centro Commerciale MARK – Gorizia (1969-73); - Studi per il progetto riguardante la bonifica idraulico-agraria nell’alto Egitto consisteva nella rimozione dei canneti pericolosi e maleodoranti e conseguente arginatura a mare di un’ampia superficie di bagnasciuga. dimensione dimensione GEOMETRA GEOMETRA (1976-78); - Ricostruzione del Parco archeologico L’opera del geom. Fabretto continuò nel di Sidi Bous Said - Tunisi, Tunisia; Mandamento, supportato dal Console Ge- - Progetto agroalimentare col fine di nerale di Grecia di Milano, con le lottizzazio- incrementare lo sviluppo della coltiva- ni di Marina Julia, in previsione di un centro zione degli ortaggi in Marocco – Aga- turistico, ville e complessi condominiali, e dir, Marocco; di Staranzano, per la creazione di un nuovo - Studi finanziari per interventi di Grup- polo turistico dell’alto Adriatico; quest’ulti- pi Privati Europei in appalti riguardan- ma però venne fermata a causa del deces- ti edilizia civile (ospedali, scuole) e so del Console che finanziava i lavori. costruzione di due alberghi per una catena alberghiera europea – Brasile Attualmente sta collaborando con nume- (1980-82); rosi professionisti per la ristrutturazione di - Centro Internazionale per l’Anziano di Gorizia (1983-90); - Complesso per giovani ed anziani su 02/2015 01/2014 commissione della Fondazione Brove- 26 palazzi di interesse storico in Italia con lo scopo di realizzare negli stessi delle case di riposo per anziani full-optional, simili ad un albergo. per noi giovani futuri geometri co- Repubblica ricevuta nel 1971 e tutte le al- noscere persone come lui, avere tre Onorificenze, Master e premi per meri- degli esempi di quanto si può fare ti professionali, sia in campo tecnico sia in avendo conoscenze e competen- quello economico-finanziario, il Cav. Dott. ze, voglia di mettersi in gioco, ca- Geom. Fabretto è un uomo molto alla pacità di adattarsi alla realtà e alle mano, che ama il suo lavoro e racconta vo- circostanze; soprattutto in questo lentieri, con semplicità, vivacità e simpatia periodo in cui è molto facile sco- le proprie esperienze lavorative e di vita, raggiarsi. trasmettendo la propria passione a chi lo ascolta. Anche se l’età avanzata potrebbe Per concludere ringrazio infinitamente sembrare uno scoglio, è un professionista il Cav. Dott. Geom. Fabretto per aver- ancora attivo e pieno di idee proprio come mi dato la possibilità di conoscerlo e lo era all’inizio. della sua disponibilità; ringrazio anche Ama il titolo di Geometra: per lui vale più la professoressa Ziberna per essere di tutte le altre onoreficenze ottenute e, stata da tramite per incontrare il dott. oltre a considerarlo un titolo pratico ed uti- Fabretto e la professoressa Bregant le, ne esalta il lato umano, la possibilità di che mi ha motivato nella scrittura lavorare sul territorio. dell’articolo. 27 geometra inglese, l’Onorificenza di Cavaliere della dimensione E’ di fondamentale importanza 01/2014 02/2015 Nonostante la laurea presso un’università Le Pagine dei Giovani Il rapporto tra il professionista e il territorio Il punto di vista di uno studente nel delicato equilibrio fra l'operato dell'uomo e l'ambiente di Emanuele Miani - Istituto Statale di Istruzione superiore C.A.T. "G. G. MARINONI" Tecnologie del legno nelle costruzioni di Udine Emanuele Miani Il valore del territorio è inestimabile, vi- e del male, perché, come ho già detto e viamo in un mondo ricco d’arte, ricco non mi stancherò mai di ripetere, siamo di cultura che da futuro professionista imperfetti e a causa di ciò costruiamo vedo anche e soprattutto ricco dal punto città che non siamo in grado di gestire di vista architettonico. e tutti sanno che costruire l’aereo non Classicità e modernità si fondono l’una serve se poi noi sai pilotarlo. nell’altra in tutta quella che è una sfera È così che dobbiamo vedere queste no- imperfetta, imperfetta come l’uomo, stre opere d’arte, sono questo, aerei dal- imperfezione che ci unisce a ciò che più le ali bellissime che precipitano perché amiamo di questo mondo. non sappiamo come farli volare. Scarichi Il mare, con cui abbiamo costruito città intasati, rifiuti sulla strada, mancanza di in perfetta sinergia con esso, parlo di rispetto per la natura, per il territorio, per Venezia, case che sembrano galleggiare noi. come tante barche ferme in un porto, ca- È questo che io come futuro professio- pace di incantare persone che del mare nista vorrei fare, costruire nel rispetto e non hanno mai visto una goccia d’acqua con il rispetto di noi stessi e di tutto quel- e mi riferisco alla siccità dei deserti sauditi, diventati le fondamenta di grattaceli d’altezze impressionanti, dita che toccano il cielo, quasi alla pari delle montagne dimensione dimensione GEOMETRA GEOMETRA tibetane sulle cui cime monaci hanno A destra: La casetta rifugio dalla quotidianità può trovarsi anche nel cortile della propria prima abitazione. Questo succede con la Backyard House dell'americana Megan Lea. Usando esclusivamente legno di recupero e riutilizzando vecchi attrezzi agricoli ha creato un piccolo spazio magico a Kilometri Zero. 02/2015 01/2014 Cliccare sull'immagine per accedrere a contenuti online. costruito templi dalla bellezza eterna. O città enormi, nelle quali etnie, religioni, culture differenti si uniscono trasformando i loro rappresentanti in cittadini di pari diritti, perché l’architettura è unione, sentimento, passione. E in nome di questo, nuove meraviglie sono state progettate, città volanti e sott’acqua, edifici che toccano lo spazio o che vivono come fossero organismi autonomi, proprio come noi, ma noi siamo persone e come tali siamo portati a fare del bene 28 geometra dimensione devo combattere tutto questo. rei una gestione organizzata dei rifiuti, Mi sto specializzando nella costruzione dei trasporti, degli scarichi, dell’energia. di edifici in legno perché il legno è la na- Costruire nella consapevolezza che vivia- tura e cosa c’è di meglio se non vivere mo in un mondo non eterno, che stiamo nella natura? distruggendo con materiali inquinanti Vedo un futuro dove le persone vivran- nella produzione e nella messa in opera, no sotto un tetto verde e per far sì che cemento in primis. questo accada dobbiamo dire addio al La cementificazione è un danno che non cemento e dare il benvenuto a materiali avevamo previsto, non in questi termini, naturali a chilometro 0, questo vuol dire non con questa portata, è diventata ec- che i materiali da costruzione non do- cessiva e sproporzionata, troppo verde vranno essere importati, ma locali, vicini sostituito con il grigio che non da niente a noi come lo è la terra stessa. se non miseria, impoverendo il nostro È questo che noi professionisti dobbia- territorio. mo fare, è questo che voglio fare. Dobbiamo vederlo così, come nostro, Gli avvocati possono farlo? NO. perché è nostro, è stato il nostro passa- I dottori possono farlo? NO. to, è il nostro presente e sarà il nostro Noi periti, geometri, architetti, ingegneri, futuro, dei nostri figli, dei nostri nipoti. In possiamo farlo? SI. non voglio che vivano in città ricche ar- Noi possiamo cambiare il destino del no- chitettonicamente ma povere territorial- stro mondo imperfetto, perché cambian- mente, voglio combattere tutto questo, do noi stessi cambieremo il territorio. 29 01/2014 02/2015 lo ci circonda, mari, monti e deserti. Vor- Cultura Non chiudiamo il cancello alla memoria Così recita un appropriato motto in evidenza sulla locandina dell'associazione Alzheimer di Udine. Iscrizione e logo che ben rappresentano il vastissimo retrostante giardino della memoria, che non può e non deve essere lasciato spoglio o incolto, ma amorevolmente seguito, curato ed amato di Luigi Francescutti Luigi Francescutti A sinistra: Per poter auspicabilmente applicare o in alto, o almeno ad avere la pre- quanto sopra, ritengo l’essere in- sunzione di misurarlo bene e al me- dispensabile cercare di conoscere glio delle mie capacità ancorché con almeno bene, se non molto bene l’aiuto e l’ausilio delle attuali tecnolo- l’intero “giardino”, ciò che in esso è gie, delle stazioni totali, dei ricevitori stato seminato, coltivato, che cresce satellitari GPS, dei droni o dai com- e che deve essere raccolto, ma che puter. facilmente si deteriora e si rischia di Ma cercando di rimanere con i piedi perdere. Altrettanto bene devono es- per terra, sinteticamente spiegare e sere conosciuti anche i suoi confini; soprattutto far comprendere, qualco- desiderio o intento abbastanza dif- sa che tecnico non è, neppure mate- ficile per me non medico, anche se matico, neppure come si suole dire per rimanere nel mio ambito profes- “matematicamente sionale, tecnico abituato a misurare il comune sapere che due + due fa il territorio in lungo e largo, in basso Quattro… in questo campo, ripe- ALOIS ALZHEIMER psichiatra e neuropatologo tedesco nato a Marktbreit il 14 Giugno 1864 e morto a Breslavia il 19 Dicembre 1915 02/2015 dimensione dimensione GEOMETRA GEOMETRA A destra: GAETANO PERUSINI medico nato a Udine il 27 febbraio 1879 e morto a Cormons l’8 Dicembre 1915 Due illustri personaggi quasi sconosciuti, ma uniti nello studio di una malattia per lungo tempo nota come la “demenza senile”, una ramificazione della quale è oggi più conosciuta come il morbo di Alzheimer. 30 certo” come geometra dimensione tendo espressioni di persone com- ti logistici per i malati. petenti, nulla è scontato, neppure il Tornando quindi ai numeri, come in- fatto che due più due faccia quattro, dicato nel pieghevole del convegno, invero può fare 0, 10, 100 o mille e, è stato detto che sono “solo indica- per questo compito ci sono appunto tivi ed in continuo aggiornamento” e altre figure, molto esperte, qualifi- che l’Organismo Mondiale della Sani- cate e conoscitrici della complessa tà prevede stime al rialzo dagli attuali malattia. circa 44 milioni, a circa 76 milioni di Mi permetto solo di citare alcuni im- In Italia si manifestano circa 150.000 pressionanti numeri statistici, tratti nuovi casi all’anno, in Friuli Venezia da un interessante convegno svolto- Giulia nel 2009 erano circa 12.000 si lo scorso 29 settembre 2014 a Pal- e nella sola città di Udine circa 1800 manova, il cui titolo era “Architetture (dati forniti in parte da uno studio e per l’Alzheimer” nel corso del quale, ricerche effettuate dall’Associazione una quindicina di autorevoli relatori, Alzheimer Italia, e quelli locali, da tra tecnici, amministratori pubblici, uno studio svolto dal reparto di Neu- medici con varie specializzazioni, rologia dell’Ospedale Civile di Udine, neurologi, geriatri ecc., hanno affron- nel 2007). tato non solo gli aspetti specifici del- Un altro dato rivela che in Friuli, l’85% la malattia sulla singola persona, ma dei malati è seguito e gestito in fami- anche quello degli ambienti ed aspet- glia, e questo è certamente un bene 31 02/2015 ammalati nel 2030. dimensione dimensione GEOMETRA GEOMETRA 02/2015 sotto l’aspetto del mantenimento dei particolare: L’informazione, la consu- legami familiari del malato nel suo lenza sui diritti del malato, l’organiz- ambiente, ma dall’altro lato, significa zazione di corsi di formazione, il sup- che ci sono almeno altrettante per- porto psicologico, la presenza di uno sone impegnate e che dedicandosi al sportello di ascolto e non da ultimo, familiare malato, sconvolgono la pro- dare sostegno alla ricerca. pria vita quotidiana limitando la liber- In questo caso, l’argomento del qua- tà personale, talvolta per chi ancora le cerco di attirare l’attenzione del in attività, anche con ripercussioni lettore, prendendo spunto da una negative nell’ambito lavorativo. decisione collegiale di inserire nella Sempre durante il convegno si è par- nostra rivista argomenti non solo tec- lato della carenza di strutture in regio- nici, non solo che riguardino la nostra ne, adeguate ad ospitare i malati. categoria di geometri, i decreti leg- Tra i numerosi argomenti trattati è ge, le leggi, le norme, i regolamenti pure stato presentato un interessan- ecc. ecc. ma argomenti che trattino te progetto di valorizzazione e trasfor- problemi sociali, di ampio interesse, mazione dell’area dell’ex Ospedale che interessino anche i nostri ami- Civile di Palmanova, trasformandolo ci, i nostri famigliari, ciò che in altre e demolendo porzioni di fabbricati, parole riguarda la nostra società… costruendone dei nuovi, che, oltre una malattia che rapidamente ed a prevedere l’insediamento di varie inesorabilmente, come dimostrato strutture sanitarie e di assistenza ed dai numeri, avanza nel nostro tempo attività per la terza età, troverebbe e quindi, purtroppo, più che mai di spazio un Centro congressi di for- attualità. mazione medica, una clinica specia- Come scritto prima, oltre a colpi- listica e, fulcro dell’intervento urbani- re un sempre crescente numero di stico, un Centro di eccellenza per la persone e non solo di età avanzata, ricerca, la prevenzione, l’assistenza le statistiche in continua evoluzione e la degenza dei malati di Alzheimer; ed aggiornamento dei dati, ci dimo- centro progettato con la moderna strano che colpisce persone con età concezione della distribuzione degli sempre più giovane…. spazi, chiusi o aperti, di cura, di sva- Sono certo che anche per dire pochis- go, di relax e di relazione con i fami- simo della malattia, non basterebbe liari ed i visitatori. che venissero pubblicati articoli in Per approfondire le conoscenze ri- tutti i numeri di questa pubblicazio- guardo alla malattia, in un immediato ne per diversi anni; come ho indicato futuro ed a favore degli iscritti e loro prima, per questi aspetti altri hanno familiari, é intenzione del Direttivo le opportune conoscenze e meglio del Collegio dare voce alle persone possono divulgarle, è chiaro però, esperte organizzando degli incontri che da parte nostra ci deve essere e/o delle conferenze illustrative in ac- non paura, spavento, avversione o cordo con l’Associazione Alzheimer distacco, ma, nell’interesse nostro e di Udine, la cui attività che svolge e dei nostri cari a conoscere ed a voler- gli obiettivi che si prefigge, sono in ne sapere sempre di più. 32 Attività del Collegio di Udine geometra COLLEGIO DEI GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI UDINE AVVISO DI CONVOCAZIONE PER L'ASSEMBLEA ORDINARIA E' convocata per Giovedì 30 aprile 2015, alle ore 9.00, l'Assemblea ordinaria degli iscritti al Collegio, presso la sede del Collegio ed in SECONDA CONVOCAZIONE per il giorno Giovedì 30 aprile 2015 alle ore 9.30 presso l'Auditorium del CEFS - Via Bison, 65 - Udine dimensione Ordine del giorno: • Relazione del Presidente; • Esame ed approvazione del bilancio consultivo 2014; • Esame ed approvazione del bilancio preventivo 2015; • Varie ed eventuali Si raccomanda vivamente DI ESSERE PRESENTI ALLA SECONDA CONVOCAZIONE Si fa presente che i bilanci sono pubblicati sul sito del Collegio: www.collegio.geometri.ud.it - IL COLLEGIO - Notizie dal Collegio IL PRESIDENTE Geom. Elio Miani Ai lavori dell'Assemblea farà seguito, con inizio alle ore 12.00, un seminario tenuto dal Presidente del Consiglio Notarile di Udine dott. Giancarlo Suitner che presenterà la Convenzione stipulata tra il Consiglio Nazionale del Notariato e il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati relativo alla relazione tecnica che accompagnerà gli atti di trasferimento della proprietà immobiliare. La partecipazione ai lavori prevede l'assegnazione di n. 2 crediti formativi ASSOCIAZIONE GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI UDINE AVVISO DI CONVOCAZIONE PER L'ASSEMBLEA ORDINARIA E' convocata per Lunedì 27 aprile 2015, alle ore 16.00, in prima convocazione, e alle ore 17.00, in seconda convocazione l'Assemblea ordinaria degli iscritti al Collegio Geometri e Geometri Laureati della provincai di Udine. L'Assemblea avrà luogo presso la sede del Collegio dei Geometri Via Grazzano, 5/b - primo piano - Udine Ordine del giorno: • Relazione del Presidente; • Esame ed approvazione del bilancio consultivo 2014; • Esame ed approvazione del bilancio preventino 2015; • Varie ed eventuali iL PRESIDENTE Geom. Andrea Monte 33 02/2015 01/2014 Ai sensi dell'art. 8 l'avviso di convocazione è pubblicato su questo periodico. L'Assemblea è validamente costituita in prima convocazione alla presenza di metà degli iscritti ed in seconda convocazione qualunque sia il numero degli intevenuti. Attività del Collegio di Pordenone COLLEGIO DEI GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI PORDENONE AVVISO DI CONVOCAZIONE PER L'ASSEMBLEA ORDINARIA E' convocata per Venerdì 10 aprile 2015, alle ore 12.00, l'Assemblea ordinaria degli iscritti al Collegio, presso la sede del Collegio ed in SECONDA CONVOCAZIONE per il giorno Venerdì 17 aprile 2015, alle ore 17.30, presso l'Auditorium del Centro Culturale "L. Zanussi" Via Concordia, 7 - Pordenone Ordine del giorno: 1. Relazione del Presidente; 2. Relazione economica del Tesoriere con illustrazione del rendimento economico 2014 e bilancio di previsione per il 2015 3. Interventi sui punti 1) e 2) e votazioni 4. Relazione del delegato Cassa Geometri 5. Relazione del Presidente del Consiglio di Disciplina 6. Varie ed eventuali Si ricorda agli iscritti che l'Assemblea è una occasione importante per trattare e confrontarsi sui vari problemi della Categoria e pertanto si sollecita una larga e puntuale par- 02/2015 01/2014 dimensione dimensione GEOMETRA GEOMETRA tecipazione di tutti. I lavori dell'Assemblea saranno preceduti, con inizio alle ore 16.00, da un semina- rio tenuto dal Presidente del Consiglio Notarile di Pordenone dot. Francesco Simoncini, che presenterà la Convenzione stipulata tra il Consiglio Nazionale del Notariato e il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, relativo alla relazione tecnica che accompagnerà agli atti di trasfrerimento della proprietà immobiliare. La partecipazione ai lavori prevede l'assegnazione di n. 2 crediti formativi. Seguià rinfresco per tutti i partecipanti. IL PRESIDENTE Geom. Angelo Bortolus 34 MATERIA S SICUREZZA S EDILIZIA C ESTIMO S SICUREZZA S SICUREZZA S VARIE S SICUREZZA S SICUREZZA S EDILIZIA C EDILIZIA C VARIE S SICUREZZA S PROFESSIONE GEOMETRA TITOLO + LINK EVENTO Organizzazione del cantiere: gli elementi costitutivi tra norma e pratica (modulo 1) www.collegio.geometri.ud.it/ news/notizia.asp?ID1440 Isolare sì, ma come? L'isolamento a regola d'arte www.collegio.geometri.go.it/ pagina.php?pag=corsi&id=179 La stima dei fabbricati speciali e delle aree edificabili secondo gli standard internazionali di valutazione a breve su www.collegio. geometri.ud.it Aggiornamento obbligatorio per i professionisti abilitati ai sensi del D. Lgs. 81/2001 www.collegio.geometri.go.it/ pagina.php?pag=corsi&id=165 Organizzazione del cantiere: gli elementi costitutivi tra norma e pratica (modulo2) www.collegio.geometri.ud.it/ news/notizia.asp?ID1440 Il drone e le nuove opportunità per il geometra www.collegio.geometri.go.it/ pagina.php?pag=corsi&id=181 Domotica: gli elementi del successo www.collegio.geometri.go.it/ pagina.php?pag=corsi&id=180 Aggiornamento obbligatorio per i professionisti abilitati ai sensi del S.Lgs. 81/2008 www.collegio.geometri.go.it/ pagina.php?pag=corsi&id=165 Fonoassorbimento: bonifica acustica di ambienti ad elevato affollamento www.collegio.geometri.go.it/ pagina.php?pag=corsi&id=185 Qualifica di direttore operativo di cantiere www.collegio.geometri.go.it/ pagina.php?pag=corsi&id=184 Gherlani - Autostima e comunicazione assertiva www.collegio.geometri.go.it/ pagina.php?pag=corsi&id=183 Aggiornamento obbligatorio per i professionisti abilitati ai sensi del S.Lgs. 81/2008 www.collegio.geometri.go.it/ pagina.php?pag=corsi&id=165 Strumenti, app e servizi open source per geometri www.collegio.geometri.go.it/ pagina.php?pag=corsi&id=182 * NOTE - EVENTO: C = corso DATA ORE ENTE ORGANIZZATIVO LUOGO CREDITI 10/04/2015 4 CEFS CEFS Via Bison 57 UDINE 2 10/04/2015 4 MECSTORE Collegio Geometri, GORIZIA 2 14 e 16/04/2015 8 C.C.I.A.A. Udine C.C.I.A.A. V. E. Morpurgo 4 UDINE 8 22/04/2015 4 FORMEDIL Formedil. v. Montesanto 131/42, Udine 2 24/04/2015 4 CEFS CEFS Via Bison 57 Udine 2 05/05/2015 4 ANALIST GROUP Collegio Geometra GORIZIA 2 15/5/2015 4 COLLEGIO GEOMETRI GORIZIA Collegio Geometra GORIZIA 2 20/05/2015 4 FORMEDIL Formedil. v. Montesanto 131/42, UDINE 2 05/06/2015 4 Mecstore Collegio Geometra GORIZIA 2 10/06/2015 4 COLLEGIO GEOMETRI GORIZIA Collegio Geometri GORIZIA 4 12/06/2015 4 COLLEGIO GEOMETRI GORIZIA Collegio Geometri GORIZIA 4 18/06/2015 4 FORMEDIL Formedil. v. Montesanto 131/42, UDINE 2 25/06/2015 4 COLLEGIO GEOMETRI GORIZIA Collegio Geometri GORIZIA 2 - S = seminario 35 02/2015 EVENTO* dimensione Calendario di Corsi e Seminari di Formazione in Regione geometra Formazione Curiosità & Altro Per sorridere un po'... 02/2015 01/2014 dimensione dimensione GEOMETRA GEOMETRA Carolina Trampuž L'autrice della vignetta 38 Monumento a Riccardo di Giusto, primo caduto nella Grande Guerra, collocato a Passo Solarie sul Monte Colovrat - Drenchia (Ud) Foto di Arduino Cargnello dimensione GEOMETRA geometra Luoghi e opere belliche '15-'18: dimensione in copertina Organo ufficiale del Comitato Regionale dei collegi dei geometri e geometri laureati del Friuli Venezia Giulia DIRETTORE RESPONSABILE VITTORIO SUTTO COMITATO DI REDAZIONE LUANA TUNINI (Go) ANGELO BORTOLUS (Pn) LUCA PASSADOR (Ts) elio miani (Ud) COORDINATORE DI REDAZIONE Gloria Gobetti (Ud) Proprietà Organo ufficiale del Comitato Regionale dei collegi dei geometri e geometri laureati del Friuli Venezia Giulia Editore, DIREZIONE, REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE ASSOCIAZIONE DEI GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI UDINE per conto del Comitato Regionale dei Collegi dei Geometri e Geometri laureati del Friuli Venezia Giulia Via Grazzano 5/b 33100 Udine Tel 0432 501503 Fax 0432 504048 e-mail: [email protected] Pubblicità SCRIPTA MANENT srl via Pier Paolo Pasolini 2/A 33040 Pradamano UD Tel. +39 388 2624934 e-mail: [email protected] AUTORIZZ. DEL TRIBUNALE DI UDINE N. 42/92 DEL 21.11.92 Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana 39 02/2015 Puoi trovare la rivista e gli arretrati sul nostro sito www.dimensionegeometra.it e seguire ulteriori notizie ed aggiornamenti sul profilo FB www.facebook.com/dimensionegeometra Il presente numero è stato chiuso il 17 marzo 2015.