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cer CERSAIE Al via la trentesima edizione INTERIORS Una finestra sul cortile REAL ESTATE L’hôtellerie di domani Cer Magazine Italia n. 35 (Settembre 2012) • ISSN 1828-1060 • Ann0 XV magazine GUEST Eduardo Souto de Moura 35 italia interiors anna marie fanelli per cooper residence LE ARDESIE omniadvert.com il nuovo formato della pietra* Pavimento in gres porcellanato: Serie Le Ardesie 15x90 Via Ghiarola Nuova n. 162/164 - 41042 Fiorano (MO) t. +39 0536 914914 - f. +39 0536 914990 - www.phormasrl.it cer.start Andrea Serri direttore editoriale di Cer Magazine 1 trent’anni della nostra storia Anno 1983, ovvero i dodici mesi durante i quali Arpanet diventa Internet (Protocol), Ronald Reagan lancia lo Scudo Spaziale, Lech Walesa vince il Premio Nobel per la Pace, Björn Borg si ritira dal tennis, Margareth Thatcher viene confermata premier della Gran Bretagna, esce il primo album di Madonna, ed il Brunei dichiara indipendenza dal Regno Unito. Anno nel quale, a Bologna, nasce Cersaie, l’allora Salone della Ceramica per Edilizia e dell’Arredobagno, l’evento diventato, nel corso di questi 30 anni, ‘la’ fiera di riferimento mondiale per questi due comparti. Un successo – confermato anche in questa edizione 2012 grazie a 909 espositori di 33 Paesi che coprono l’intera superficie espositiva di 176.000 metri quadrati – che trova le sue origini in peculiarità riscontrabili sin dall’origine: focalizzazione su pochi settori espositivi; internazionalità di espositori e visitatori; preponderanza di operatori del settore commerciale tra i visitatori; convegni istituzionali, mostre ed un calendario culturale di elevato profilo; ampia partecipazione di giornalisti e media da tutto il mondo. Un Salone che quest’anno inaugura, per la prima volta, ‘Cersaie disegna la tua casa’, l’incontro tra i consumatori e i progettisti delle più qualificate testate italiane di interior design, e ‘La città della Posa’, luogo della conoscenza e della sperimentazione sulla fase centrale nella realizzazione di superfici ceramiche. Un successo costruito e rafforzato nel corso del tempo, che nasce dal giusto mix tra conferme – stessa sede, stesso nome, stessi settori merceologici, stessa visione planetaria – ed innovazioni, quali la progressiva attenzione al mondo dell’architettura e del design, assecondando una naturale evoluzione del prodotto, e l’innovazione tecnologica a supporto delle modalità di organizzazione e comunicazione dell’evento. Un giusto mix di «innovazione e tradizione spiega il successo mondiale di Cersaie: una fiera, un evento, un faro sul futuro » La posa della ceramica non è mai stata così economica, pulita, veloce. Sii innovativo! Dai al mercato una risposta alla domanda crescente di pavimenti flottanti. Diventa anche tu rivenditore autorizzato Del Conca Fast SISTEMA BREVETTATO PER LA POSA RAPIDA DI PAVIMENTI IN CERAMICA SENZA FUGHE E SENZA COLLA delconcafast.com CERSAIE 2012 • BOLOGNA • PADIGLIONE 36 • STAND A/16 - A/14 cer.contenuti cer magazine è scaricabile gratuitamente da App Store per iPad editoriali 24 03 Start I Trent’anni della nostra storia di Andrea Serri 84 Exit Un patrimonio unico di Brunello Cucinelli newS 16 Magazine a cura di Laura Franceschi 06 Aziende 08Eventi 10 Cersaie 2012 Un Salone Internazionale tra conferme ed innovazioni di Laura Franceschi interVISTA 16 Guest / Eduardo Souto de Moura Architettura minimale di Alessandra Coppa 28 progetti Interiors 24 Una finestra sul cortile di Laura Maggi 28 Lusso candido di Katrin Cosseta 32 Il calore nordico della Danimarca di Laura Ragazzola 36 Abitare la Grande Mela di Riccardo Bianchi 60 La nuova “dolce vita” di Ischia di Giuliano Chiarabini 64 Mucche & Buoi dei paesi tuoi di Livio Salvadori 32 16 64 in copertina Cooper Residence New York, 2011 Superfici ceramiche: Cotto d’Este, La Fabbrica, Lea Ceramiche, NovaBell cer.contenuti 60 cer trend Virtual Style magazine italia 42 Il living a cura di Imagem 68 La stanza da bagno a cura di Imagem 78 Imperfezioni “naturali” 44 50 Promossa da Direttore Responsabile Franco Manfredini progetti Direttore Editoriale Andrea Serri ([email protected]) Architettura 44 48 50 70 74 48 Numero 35 Rivista trimestrale, settembre 2012 Sfera di luce di Virginio Briatore Un approdo da sogno di Santino Limonta Vacanza all’insegna del relax di Benedetto Marzullo Vista parco di Mariano Amato Spazio a luce, aria e ceramica di Elisa Montalti mercato & Real estate 54 58 Segreteria di redazione Barbara Maffei ([email protected]) Patrizia Gilioli ([email protected]) Collaboratori Mariano Amato, Riccardo Bianchi (AD), Virginio Briatore (Interni), Giuliano Chiarabini (IQD), Alessandra Coppa, Katrin Cosseta (Interni), Brunello Cucinelli, Alessandra Ferretti, Santino Limonta, Laura Maggi (Elle Decor), Benedetto Marzullo (Casamica), Marco Mibelli, Elisa Montalti (Ottagono), Laura Ragazzola (Casaviva), Livio Salvadori (Casabella). Progetto grafico Fabio Berrettini, Cristina Menotti Mercato / Scarpis, una sala mostra a tutto tondo di Alessandra Ferretti Real Estate / Italy, I love you: istantanea di un settore che non si arresta di Marco Mibelli DOC Pubblicità Pool Magazine di Mariarosa Morselli Via Giardini 466 - 41124 Modena tel. 059 344 455 - Fax 059 344 544 [email protected] Stampa Arbe Industrie Grafiche - Modena Edizioni Edi.Cer. SpA Cer Magazine Italia: pubblicazione registrata presso il Tribunale di Modena al n. 1454 in data 17-12-1998 - ISSN 1828-1060 Direzione, redazione e amministrazione Edi.Cer. SpA Società Unipersonale Viale Monte Santo, 40 - 41049 Sassuolo (Mo) tel. 0536 804585- fax 0536806 510 [email protected] cod. fisc. 00853700367 82 Cataloghi dalle aziende 78 74 Redazione Martina Abati ([email protected]) Laura Franceschi ([email protected]) Valentina Pellati ([email protected]) Chiuso in tipografia il 10 settembre 2012. L’indirizzo in nostro possesso verrà utilizzato, oltre che per l’invio della rivista, anche per la spedizione di altre riviste e/o per l’inoltro di proposte di abbonamento. Ai sensi dell’articolo 7 del D.Lgs. 196/2003 è nel suo diritto richiedere la cessazione dell’invio e/o l’aggiornamento o la cancellazione dei dati in nostro possesso, che sono comunque trattati in conformità al “testo unico sulla privacy”. www.laceramicaitaliana.it cer.news magazine aziende eventi award design mercato COOPERATIVA CERAMICA D’IMOLA Un nuovo showroom tra le torri bolognesi Cooperativa Ceramica d’Imola ha aperto un nuovo store a Bologna, progettato dallo Studio Bucci di Faenza, di oltre 700 mq nel cuore del capoluogo emiliano, in via Malvasia 1/a. Una vetrina importante caratterizzata da pareti verticali tematizzate che esaltano i singoli marchi dell’azienda: superfici ricoperte di green per i progetti tecnici di LeonardoCeramica; elementi cromati, campiture dai colori caldi e avvolgenti per le collezioni raffinate di ImolaCeramica e LaFaenzaCeramica. Lo store fornisce un servizio di consulenza d’arredo a 360°, grazie anche alla sinergia con due aziende leader nel settore: “LasaIdea”, per la fornitura di mobili da bagno e arredobagno, e “Parquet Diffusion”, che vive il legno da oltre 40 anni come intramontabile accessorio di bellezza. Lo showroom bolognese è dunque un luogo espositivo funzionale, dal quale prendere ispirazione per interior e spazi domestici di grande appeal e raffinato design. All’interno dello showroom vi è anche uno spazio dedicato ai progettisti e agli architetti con l’esposizione di pareti ventilate, nei formati extra size 120x120 cm, e pavimenti sopraelevati. à www.ccimola.com Emilceramica group Fincibec Nuovo CEO alla guida del Gruppo Restyling innovativo per la sala mostra “A Cersaie proporremo dieci nuove collezioni e negli ultimi mesi abbiamo aperto una succursale in Brasile”. È con queste parole che Luca Majocchi, nuovo CEO di Emilceramica Group, conferma la strategia che ha visto il Gruppo condurre un 2012 all’insegna della crescita sui mercati internazionali. “L’Europa è oggi il mercato domestico di Emilceramica, a cui va circa il 70% della produzione italiana, affiancato, con tassi di crescita importanti, da Nord America, Russia, Brasile e Far East” ha affermato Majocchi. “Il distretto di Sassuolo, nonostante le difficoltà, conferma la sua importanza strategica per competenze nei prodotti e qualità logistiche” ha continuato il CEO, “nel 2012 abbiamo investito 2,5 milioni per rafforzare gli impianti produttivi di Fiorano, in modo da elevare ulteriormente gli standard produttivi e migliorare l’efficienza”. “Viviamo una fase complessa e difficile del mercato ma i risultati sono incoraggianti: i prodotti lanciati nel 2011 hanno avuto molto successo e ci aspettiamo contribuiranno per oltre il 20% del fatturato dell’anno in corso, mentre la quota di esportazione continuerà a crescere e dovrebbe raggiungere l’80% della produzione italiana. Siamo orgogliosi di dare il nostro contributo a portare il made in Italy nel mondo, forti dello stile e della qualità che ci contraddistinguono”, ha concluso l’AD. à www.emilceramicagroup.it CIPA GRES Hi-Story è il nuovo catalogo generale delle collezioni firmate Cipa Gres. Nato dall’idea di posizionare i prodotti all’interno di “scatole senza allestimento”, quali una fabbrica abbandonata ed un ricercato loft newyorkese, il volume è suddiviso in 9 capitoli dedicati alla presentazione dei prodotti dell’azienda capaci di unire aspetti tecnici ad un’elegante armonia progettuale oltre alle immagini di ambientazioni realizzate con ogni referenza. In particolare, l’area ArchiStory crea una sorta di comparazione tra prodotto e colori Ral. Inoltre, l’approfondimento dedicato ad ogni referenza permette di conoscerne caratteristiche tecniche ed estetiche. Ad esempio, lo spazio dedicato alla collezione Land Fusion, studiata per interni ed esterni, ne presenta colori, formati, strutture e superfici. La sala mostra del gruppo Fincibec, nella sede aziendale di via Valle d’Aosta, a Sassuolo, è stata completamente rinnovata per ospitare le collezioni più recenti dei marchi Monocibec, Century e Naxos. L’intervento di restyling allo spazio espositivo, parte integrante del progetto del quartiere direzionale del gruppo, ha adottato un total white look per focalizzare l’attenzione sui colori e sulle superfici dei prodotti esposti. Una suddivisione più razionale degli spazi ed un attento studio dell’illuminazione hanno completato l’opera. Inoltre, l’installazione di un nuovo sistema espositivo, ideato e progettato all’interno dell’area marketing Fincibec, permette di ridurre sensibilmente tempi e costi degli aggiornamenti della sala mostra. Attraverso un sistema innovativo di supporti, che consente di agganciare e sganciare rapidamente i singoli pannelli, l’azienda potrà infatti rinnovare frequentemente le gamme in mostra, seguendo puntualmente gli aggiornamenti della produzione. Di particolare interesse il settore dedicato al marchio Naxos, tradizionalmente votato all’ambiente bagno, dove si susseguono ambientazioni create accostando le raffinate collezioni ceramiche ad arredi e complementi di design accuratamente selezionati. à www.cipagres.com à www.fincibec.it I progetti dell’azienda in un unico catalogo . magazine aziende eventi award design mercato Marazzi Italgraniti Group Flagship store in Germania e Francia Coordinamento delle risorse in una nuova sede A giugno, Marazzi ha aperto ad Amburgo il primo flagship store in Germania ed ha inaugurato il nuovo showroom di Parigi. Lo store tedesco, di circa 500 mq, situato al numero 145 della Friedrich-ErbertDamm è rivolto principalmente ad architetti e professionisti della progettazione e della costruzione. Cuore pulsante dello store, curato dall’arch. Gianluca Rossi, art director Marazzi, è infatti un’ampia area trasversale dedicata al mondo del progetto con spazi tecnici e soluzioni come pareti ventilate e pavimenti sopraelevati. Arredato con forniture di design made in Italy, lo showroom presenta la nuova modalità espositiva del “progetto bagno” Marazzi dove sono protagonisti i rivestimenti leggeri e di grande formato. L’apertura del nuovo flagship store di Amburgo rientra nella strategia di crescita di Marazzi sul mercato tedesco, dove il Gruppo è primo operatore italiano e tra i primi del settore in generale con un fatturato di circa 50 milioni di euro. Lo spazio espositivo parigino, situato nel 7° arrondissement, tra il Pont de l’Alma e l’École Militaire, è invece oggetto di un’importante ricerca stilistica ed architettonica. Su una superficie complessiva di 320 mq, lo showroom è suddiviso in due aree principali: uno spazio aperto dove sono protagoniste le nuove collezioni da rivestimento arredate in ambienti di design ed un’area tecnica dove è possibile trovare tutto ciò che serve a professionisti e architetti per trasformare idee e progetti in realtà. “L’inaugurazione dello showroom di Parigi segue quelle di New York e Amburgo – ha commentato l’amministratore delegato di Marazzi Group Maurizio Piglione – e rimarca l’importanza del mercato francese, dove il Gruppo ha recentemente inaugurato il flagship store di Lione”. à www.marazzi.it Lo scorso maggio, Italgranititi Group, realtà ceramica che comprende i marchi Italgraniti, Impronta e Ceramica Magica, ha inaugurato la nuova sede di Casinalbo (Mo): uffici, showroom e piattaforma distributiva in un’unica struttura, per creare un polo centralizzato. Tutti gli uffici, prima dislocati tra la sede di Modena e lo stabilimento produttivo di San Martino in Rio, sono infatti stati accentrati per una più efficace gestione delle risorse volta ad ottimizzare il dialogo tra le differenti funzioni e velocizzare la gestione amministrativa e commerciale. Situata nel cuore del distretto ceramico, la nuova sede riunisce le principali attività di deposito e piattaforma distributiva consentendo un’organizzazione ancor più efficiente ed un servizio puntuale. Nel dettaglio, il nuovo assetto logistico permette di ottimizzare i punti di carico, snellire le operazioni di ricezione merce su “appuntamento” e “fuori orario”, rendere più flessibile il sistema di evasione ordini. Inoltre, il nuovo spazio espositivo dei prodotti dell’azienda, progettato per presentazioni e corsi di formazione, apre le porte a rivenditori e progettisti. à www.italgranitigroup.com CERAMICA DEL CONcA Esordio in Tv per Del Conca Fast Dal 2 settembre sono on air le telepromozioni studiate per presentare i vantaggi della posa a secco per pavimenti Del Conca Fast. 36 passaggi da 90’’ sulle tre reti principali Mediaset - Canale 5, Italia 1 e Rete 4 - sviluppati in tre diversi episodi, saranno in onda nella prima e seconda serata e successivamente nelle varie fasce della giornata all’interno di trasmissioni come Mattino 5, Pomeriggio 5, Verissimo, Domenica 5 ma anche nel nuovo spettacolo preserale di Paolo Bonolis “Avanti un altro!”. Con la regia di Riccardo Mosca ed i testi di Guido Cavalleri, le telepromozioni riprendono le situazioni di vita quotidiana di una giovane coppia nella propria casa mentre la “voce pensiero” dei protagonisti accompagna i diversi momenti sottolineando la bellezza e la praticità del pavimento Del Conca Fast ma allo stesso tempo facendo rivivere con dei flashback il momento della posa in opera ed evidenziando così tutti i plus del prodotto. L’intervento finale vede la partecipazione straordinaria di Gianluca Zambrotta, testimonial Del Conca, che – impersonando l’azienda stessa - invita i telespettatori a fargli visita in fiera (Cersaie e Made Expo) o a visitare il sito appositamente creato www.delconcafast.com. La pianificazione e la creatività sono state elaborate da “Iniziative Speciali” di Publitalia’80 in collaborazione con l’ufficio marketing e comunicazione interno di Ceramica Del Conca. “Siamo veramente convinti che Del Conca Fast sia un brevetto assolutamente vincente”, ha affermato Enzo Donald Mularoni, CEO del Gruppo Del Conca, “il settore ceramico solitamente non utilizza pubblicità televisiva in quanto il target di riferimento è composto principalmente dai propri rivenditori, in questo caso però presentiamo un brevetto che strizza l’occhio al consumatore finale con tutte le caratteristiche del prodotto ‘fai da te’”. à www.delconca.com Opera www.vallelungacer.it www.vallelungaceramica.ru magazine aziende eventi award design mercato GLOBO Mapei Sinergia tra sport e azienda al MAPEI Day 2012 E’ partita lo scorso 15 luglio l’ottava edizione del Mapei Day con la classica “Re Stelvio”, la salita da Bormio al Passo dello Stelvio giunta alla ventottesima edizione. La manifestazione, organizzata da Mapei insieme all’Unione Sportiva Bormiese, si è svolta con il patrocinio del Comune di Bormio, della Provincia di Sondrio, della Regione Lombardia e con la collaborazione del Centro Mapei Sport. Delle quasi 5.000 persone presenti a Bormio e nell’Alta Valtellina, circa 3.000 hanno preso parte alle varie gare: prova ciclistica, podistica e skiroll sulla distanza della mezza maratona da Bormio al Passo dello Stelvio. Tutte adesioni che riconfermano il crescente successo del Mapei Day ed il forte connubio tra Mapei e lo sport, dato dalla condivisione degli stessi valori: fatica, lavoro costante d’equipe, attenzione alle risorse umane. Inoltre, da quest’anno è stato attivato un nuovo sistema di raccolta fondi grazie al sodalizio con Rete del dono, il portale italiano del personal Fundraising. L’obiettivo è quello di sostenere, come ogni anno, le consuete quattro associazioni - Archè, Exodus, Piccola Opera di Traona, Una - attraverso una pagina dedicata al progetto ‘Mapei 2012: É grande aiutare i più piccoli’ che consente a tutti di contribuire in modo semplice e veloce, attraverso una donazione diretta o tramite una propria pagina di raccolta fondi personale. La passione e la presenza di Mapei nello sport si realizza in tante forme differenti: la sponsorizzazione di squadre ed eventi, il sostegno ad iniziative e progetti finalizzati alla promozione dell’attività sportiva, compresa l’attività per i diversamente abili, e l’attività di ricerca nell’ambito delle scienze applicate allo sport. Una staffetta per promuovere il dialogo tra designer Nell’ambito della staffetta di DESIGN 4x100, al MAXXI di Roma, Giulio Iacchetti, consulente di design di Globo dal 2009, ha raccontato la propria idea di design attraverso una lecture supportata dalla proiezione di video e immagini ed attraverso oggetti portati e presentati in diretta al pubblico. L’iniziativa, nata per promuovere il dialogo tra pubblico e design in 4 incontri da 100 minuti ciscuno, prende il nome dalla più spettacolare delle gare a staffetta dell’atletica leggera. L’idea del progetto di conferenze è quella di avere testimonianza diretta del lavoro di alcuni tra i più interessanti designer del momento, ma anche di ristabilire correttamente la distinzione tra la generazione dei designer già affermati e quella degli esordienti, così che gli uni passino il testimone di ‘giovani’ progettisti agli altri. Il ciclo è una co-produzione ADI Lazio e MAXXI e fa parte del programma YAP MAXXI 2012. à www.ceramicaglobo.com Serenissima Cir Industrie Ceramiche Sponsor della “Cavalcade Ferrari” 2012 Il sisma che ha duramente colpito l’Emilia lo scorso maggio non è riuscito ad abbattere la determinazione e la tenacia che da sempre caratterizza Ceramica Sant’Agostino, azienda che non ha mai smesso di credere nel proprio lavoro. Forte della propria professionalità e tenacia, l’azienda presenta a Cersaie 2012 la nuova collezione Flexible Architecture firmata dall’Archistar Philippe Starck che ha scelto, dopo un lungo corteggiamento, la ceramica italiana di Sant’Agostino per disegnare superfici dedicate alla realizzazione di progetti architettonici. Disponibile a mettersi in gioco in tempi brevi, il celebre designer ha testimoniato con questa scelta la sua sensibilità nei confronti di un’azienda che vuole continuare ad essere una realtà d’eccellenza nel settore ceramico. Qualità, innovazione, tecnologia e rispetto per l’ambiente sono infatti le linee guida di Ceramica Sant’Agostino, che ha sempre creduto nel futuro e che ha saputo risollevarsi, con l’obiettivo di continuare ad essere punto di riferimento della migliore produzione made in Italy nel settore ceramico e confermarsi partner strategico delle migliori progettualità contemporanee internazionali. Lo scorso giugno, Serenissima Cir Industrie Ceramiche ha partecipato come sponsor a Cavalcade Ferrari, una “cavalcata” in Ferrari, fra l’Emilia e la Toscana, attraverso i luoghi che hanno fatto la storia del Cavallino Rampante come le città di Modena, Bologna e Firenze. Nata per offrire agli appassionati la possibilità di guidare la propria Ferrari sulle strade dove si disputarono importanti gare come la Mille Miglia e in circuiti prestigiosi come quello del Mugello e di Imola, l’iniziativa, voluta dal presidente Luca di Montezemolo, ha celebrato i valori del made in Italy ed il patrimonio culturale italiano. La passione per la qualità dei prodotti italiani nel mondo ha infatti stimolato l’incontro fra Ferrari e Serenissima, nel cuore dell’Emilia Romagna, fra il distretto ceramico e la Motor Valley. Da sempre il Gruppo mantiene tutta la propria produzione in Italia, credendo fermamente nel valore del made in Italy. Già sponsor del Bologna Calcio FC 1909 e di “Stile Italiano Arte e Design”, una mostra organizzata lo scorso dicembre nel Principato di Monaco alla quale ha partecipato con Cerasarda, la luxury brand del Gruppo, Serenissima Cir Industrie Ceramiche continua nella volontà di farsi portavoce del fare italiano di qualità, profondendo sforzi concreti non soltanto nel continuo aggiornamento delle proprie tecnologie produttive per offrire ogni giorno il meglio ai propri mercati, ma contribuendo a sviluppare una cultura del made in Italy sempre più condivisa e consapevole. à www.ceramicasantagostino.it à www.serenissimacir.com à www.mapei.it CERAMICA SANT’AGOSTINO L’esclusiva collaborazione con Starck 29 25- e 2012 r b m iere e Sett logna F ALIA Bo na, IT g Bolo ie sa r e C .16 Pad 4-B13 1 A d Stan 25 Sette -29 mbre 2012 Bolog n Bolog a Fiere na, IT ALIA Cersa ie Pad Stand . 16 C30-D 27 Svevo Persia cer.news magazine aziende eventi award design mercato CERSAIE 2012 Un Salone internazionale tra conferme ed innovazioni di Laura Franceschi Inizia a Bologna la trentesima edizione di Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, l’evento di riferimento mondiale per il sistema della distribuzione, gli interior designer, gli architetti ed i posatori. Dal 25 al 29 settembre, oltre 900 espositori provenienti da tutto il mondo, danno il via alla più importante manifestazione internazionale per i settori rappresentati. Ad aprire l’edizione 2012, martedì 25 settembre, il convegno inaugurale Ripartire dal Made in Italy, organizzato in collaborazione con lo Studio Ambrosetti, in programma dalle ore 11.00 a Palazzo dei Congressi. L’appuntamento vede la partecipazione del ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi, dell’economista Irene Tinagli, di Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria e Franco Manfredini, presidente di Confindustria Ceramica. L’Europauditorium è poi la cornice dell’appuntamento clou del Salone: venerdì 28 settembre alle 11.00 si svolge infatti la Lectio Magistralis del Premio Prizker 2011 Eduardo Souto de Moura, a cui è dedicata una mostra alla Pinacoteca di Bologna (inaugurazione giovedì 27, ore 19.00). Si conferma principale momento di informazione per la stampa italiana ed estera, che sempre nutrita vi partecipa, la Conferenza Stampa Internazionale Ceramics of Italy, il 25 settembre alle ore 18.30 presso la Galleria dell’Architettura (Galleria 25-26). A disposizione dei giornalisti Franco Manfredini, il vice presidente di Confindustria Ceramica Alessandro Scopetti, il presidente per le Attività promozionali e Fiere Vittorio Borelli e l’assessore alle Attività produttive della Regione Emilia Romagna Gian Carlo Muzzarelli, moderati dal direttore di Confindustria Ceramica Armando Cafiero. Nutrito, come ogni anno, il calendario delle conferenze con maestri internazionali del design e dell’architettura con l’importante programma di eventi culturali Costruire, abitare, pensare che giunge quest’anno alla sua 4a edizione. Martedì 25 alle 14.00 l’architetto Cini Boeri e lo scrittore statunitense Bruce Sterling si confrontano sul Design che si trasforma in fantascienza. Il programma culturale dedicato a ‘Tecnica e Umanità’ prosegue mercoledì 26 con l’arrivo a Cersaie di Shigeru Ban. Il “maestro della leggerezza” è infatti protagonista di un incontro, alle ore 10.00 presso la Galleria dell’Architettura, nel quale presenta le infinite potenzialità architettoniche di materiali naturali attraverso la spiegazione dei suoi progetti più celebri. Lo stesso giorno alle 12.00, attraverso gli scatti del fotografo Giovanni Chiaramonte, il direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna Carla Di Francesco e Fulvio Irace, docente di Storia dell’Architettura al Politecnico di Milano, fanno il punto sui danni e le prospettive future per il recupero del Patrimonio storico e . 12 13 Alcuni dei protagonisti di Cersaie 2012: da sx, Bruce Sterling, à Heike Hanada, Shigeru Ban www.cersaie.it artistico in Emilia Romagna dopo il terremoto. A seguire, (sempre alla Galleria dell’Architettura, alle ore 15.00), il designer Alberto Meda, intervistato da Valerio Castelli, fondatore e responsabile culturale della Design Library, racconta come risolvere i problemi progettuali attraverso la leggerezza nell’incontro ‘Poetic Engineering’. Alle ore 17.00 è invece la volta dell’architetto Andrea Maffei che, presentato da Carlotta Tonon, architetto di Casabella Laboratorio, illustra il suo modo di leggere, interpretare e progettare l’architettura. Il 21 settembre, alle 10.00 a Palazzo dei Congressi, gli studenti incontrano il designer Elio Caccavale nell’ormai consueto appuntamento con la ‘Lezione alla rovescia’. Sempre giovedì, alle 14.00, l’architetto e docente alla Fachhochschule di Postdam, Heike Hanada presenta alla Galleria dell’Architettura il progetto per il nuovo museo dedicato al Bauhaus. Il giorno successivo João Luís Carrilho da Graça, introdotto da Francesco Dal Co, architetto e docente di Storia dell’Architettura allo IUAV, percorre con il pubblico l’unione tra creatività e sensibilità. Sempre agli studenti sono dedicati 25 - 29 S E T T E M B R E i concorsi Architetture di Ceramica – La genesi di un’idea, svolti in collaborazione con l’Università di Firenze, i cui risultati e premiazione si svolgono il 26 settembre; la premiazione del concorso La ceramica e il progetto il 27 settembre, Beautiful Ideas per l’ideazione da parte di studenti di facoltà di architettura ed istituti di design italiani dell’immagine pubblicitaria di Cersaie 2013 e la presentazione delle ricerche dei corsi di Alta Formazione Design Experience del POLI.Design il 28 settembre. Tra i seminari tecnici, occasione di aggiornamento per il settore ceramico. Primo appuntamento, martedì 25 settembre, per fare il punto sul “Design dei materiali: fra performance ed estetica. Progettare funzione e percezione delle superfici”. Il secondo, in collaborazione con Aster, giovedì 27 settembre dal titolo “Il progetto sostenibile tra innovazione di prodotto e di processo”. Il terzo, sabato 29 settembre dal titolo “La posa delle piastrelle di ceramica” dedicato alla corretta progettazione e realizzazione della posa. Ricco anche l’elenco delle premiazioni che la fiera ed il settore 2012 ceramico conferiranno in questa edizione di Cersaie. La Conferenza Stampa Internazionale è l’occasione per conferire i Journalism Awards ai giornalisti internazionali che meglio hanno scritto di Cersaie e dell’industria ceramica italiana, mentre il 26 settembre durante la Serata Cersaie (su invito) vengono premiati i quattro distributori ed importatori di Francia, Germania, Area del Golfo e Italia più votati dalle aziende italiane, con l’assegnazione dei Distributor Awards nonché i migliori stand di Cersaie 2012 per le categorie piastrelle ed arredobagno distintisi per la miglior immagine dell’allestimento che si aggiudicano i Cersaie Awards. Punti di riferimento e snodi focali delle varie iniziative sono la Galleria dell’Architettura (Galleria 2526), teatro della maggior parte degli eventi convegnistici, l’Ufficio Stampa (Centro Servizi, Blocco B) dedicato alla stampa internazionale, i desk informativi Ceramics of Italy al servizio di tutti i visitatori della fiera (Centro Servizi, piano terra) insieme all’Agorà della Stampa ed al Villaggio del Web, cuore dell’informazione tecnica e multimediale del Salone. Foto: Vincenzo Conelli cer magazine Ceramica Flaminia e Simas, aziende italiane leader nel settore dei sanitari, sono state le prime del proprio settore ad ottenere la licenza d’uso del marchio Ceramics of Italy che contrassegna i materiali ceramici prodotti esclusivamente in Italia. La presenza indelebile di questo marchio ne garantisce la provenienza. Al momento dell’acquisto verifica l’origine dei sanitari per il tuo bagno, darai così il giusto valore alla tua spesa, contrastando la contraffazione e la concorrenza sleale. Le aziende che non producono esclusivamente in Italia possono applicare questo marchio sul prodotto nazionale a condizione che su quello proveniente dall’estero sia indicato in modo indelebile il relativo paese d’origine. Augusto Bràzio © cer.intervista Minimalismo, linee rigorose che sanno reinterpretare in senso moderno gli elementi figurativi dell’architettura classica, opere che s’inseriscono con discrezione nel paesaggio instaurando consapevoli rapporti tra topografia, tipologia e morfologia Guest Eduardo Souto de Moura architettura minimale di Alessandra Coppa “La sua opera è una prova convincente delle moderne potenzialità espressive del linguaggio e dell’adattabilità alle diverse situazioni locali. Sempre attenta al contesto, inteso nel suo senso più ampio, e fondata nel luogo, nel tempo e nella funzione, l’architettura di Eduardo Souto de Moura rafforza il senso della storia e nel contempo espande il potenziale dell’espressione contemporanea”. Questa, la motivazione per l’assegnazione a Eduardo Souto de Moura del prestigioso Pritzker Architecture Prize 2011, il secondo architetto portoghese a riceverlo dopo Alvaro Siza nel 1992 (quest’anno Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia) con il quale Souto de Moura ha lavorato dal 1974 al 1979. Con Siza e Fernando Távora, Souto de Moura condivide la visione generale dell’approccio all’architettura, dalla negazione della teoria come centro del discorso architettonico, all’attenzione del contesto in senso soggettivo-ambientale, dalla riscoperta dei valori della concretezza e del realismo impliciti nel mestiere, all’elementarità del linguaggio che li lega sia alle avanguardie concettuali della scultura contemporanea sia alla tradizionale produzione edilizia portoghese, basata sulla razionalità e sull’aspetto pragmatico della costruzione. Negli anni Ottanta, le sue case unifamiliari, coraggiose perché “normali”, non si piegano all’omologazione postmoderna. Col tempo, la profonda coerenza della sua architettura, giocata su semplici geometrie fatte di pieni e di vuoti, che sa dialogare profondamente con lo spirito del luogo, del paesaggio, del sito, si è estesa dalla scala domestica alla scala urbana. Nei suoi progetti, dal SEC di Porto, a Santa Maria do Bouro, dalle celebri case-patio, al poderoso stadio di Braga, alle stazioni della Metro di Porto, fino al più recente Museo intitolato alla pittrice Paula Rêgo a Cascais, completato nel 2008 - un gruppo di volumi piramidali dal cemento rosso, nascosti dagli alberi - utilizza i materiali naturali e tradizionali o complesse tecnologie di assemblaggio oppure tecniche artigianali senza nostalgie ma con un intento nel segno dell’efficacia. . 16 17 Sezione Stazione della metropolitana di Porto Opere in grado di rielaborare le tipologie edilizie tradizionali senza stravolgerle, superando il paradigma dell’architettura portoghese come puro fenomeno regionale. Souto de Moura è attento alla verità e all’autenticità dei materiali che vengono inseriti con abilità espressiva non comune nel processo costruttivo, dalla pietra, al rame, dal cemento al legno come nel Centro Culturale di Porto, fino alla ceramica adottata per la Metro della stessa città, che ha contribuito a dare un nuovo significato allo spazio pubblico modificando marciapiedi, tessiture e percorsi. Incontriamo Eduardo Souto de Moura all’Accademia di Architettura di Mendrisio dove quest’anno è visiting professor di un corso di progettazione. Lei fa parte di un gruppo di architetti portoghesi che si sono formati sotto la personalità di Távora e di Siza; tuttavia la Sua ricerca progettuale appare autonoma anche se sembra proseguire un percorso comune. Esiste una Scuola di Porto? Esiste una autonomia o una continuità progettuale? Se ne può ancora parlare? “Se ne parla molto di questa Scuola di Porto, di Távora, Siza, Souto de Moura. C’è qualcosa di simile, ma non una vera e propria “scuola”. Esiste un ambiente, una cultura che lega queste generazioni, ma anche un vincolo di amicizia: lavoriamo spesso tutti insieme, abbiamo anche gli stessi gusti. Per Scuola intendo un’istituzione dove si fa didattica, dove si parla delle regole, dove si fa una divulgazione. Noi facciamo architettura, discorsi teorici non formali… una complicità che si basa su una dottrina non scritta, quasi socratica. E vero però che è facile identificare gli studenti di Siza”. In che modo l’influenza dei Suoi maestri è tuttora presente nel Suo modo di lavorare? “Penso che la lezione di Távora sia presente nel mio lavoro; la metodologia e il punto di partenza sono quasi gli stessi: la comprensione dell’edificio, il disegnare, lo stabilire un programma e un’attitudine simile nei confronti della storia. Ma arriviamo poi a un punto in cui tutte le prime azioni sintetiche non sono sufficienti e si deve decidere con scelte individuali. Il metodo di lavoro di Siza, per come io l’ho visto lavorare, consiste nel dare tante indicazioni, adatte alla situazione, perché fare architettura significa riuscire a risolvere problemi, sapere come fare e sapere quali strumenti abbiamo per risolverli; fare uno schizzo, se è necessario, e se non si riesce con lo schizzo allora fare un plastico e se non ci si riesce, allora farne uno più grande. Il mio lavoro è individuare i problemi e cercare di Sotto, alcune immagini dell’esterno e dell’interno della fermata metropolitana Bolhão a Porto, 2004. © Luis Ferreira Alves Per me è importante che l’oggetto architettonico abbia «la giusta corrispondenza con il contesto; creando con il costruito un rapporto in negativo si sbaglia. Il luogo diventa bello se dove prima c’era un problema si crea un nuovo equilibrio » © Luis Ferreira Alves Non credo nella sacralità dell’esistente, nella conservazione «a tutti i costi, perché la storia è tutto il contrario. La storia Schizzo per Museo di Paula Rêgo a Cascais. > nota biografica Eduardo Elísio Machado Souto de Moura è nato nel 1952 a Porto, nel Nord del Portogallo; prima di iniziare gli studi di architettura alla “Scuola delle belle Arti di Porto”, l’attuale FAUP - Faculdade de Arquitectura da Universidade do Porto ha studiato scultura. Si è diplomato nel 1980 ma già dal 1974, ancora studente, ha iniziato a lavorare nello studio di Àlvaro Siza Viera. Nello stesso anno del diploma, dopo aver vinto il concorso per la Casa das Artes, un centro culturale nel giardino neoclassico di Porto, apre il suo atelier. La collaborazione con Siza è proseguita con importanti progetti come il padiglione portoghese all’Expo di Hannover (Germania) del 2000 e, più recentemente, il padiglione estivo nella Serpentine Gallery in Hyde Park a Londra. Nel 2003 progetta l’Estádio Municipal de Braga (2003), costruito in occasione dei campionati europei di calcio, l’anno successivo le stazioni della metropolitana di Porto, fino al più recente Museo di Paula Rêgo (2009) a Cascais, cittadina balneare a 30 chilometri da Lisbona. Nel 2011 è stato insignito del prestigioso Pritzker Architecture Prize. dell’architettura è la storia del riutilizzo degli edifici. La città è il collage di tutte queste stratificazioni » risolverli con gli strumenti che possiedo. Ma dal punto di vista formale, per il catalogo mentale delle forme che uso, penso di essere più vicino a Távora che a Siza. Távora è come un grande professore, si può usare la sua didattica, Siza è più artista”. Quanto è determinante per la Sua architettura il “contesto”, il principio insediativo, il progettare all’interno di uno specifico paesaggio… “Stiamo vivendo in un periodo in cui l’architettura è pensata come un oggetto autosufficiente. A me piace questa definizione del “bello”: il bello come corrispondenza tra due cose diverse. Per me è importante che l’oggetto architettonico abbia la giusta corrispondenza con il contesto; creando con il costruito un rapporto in negativo si sbaglia. Il luogo diventa bello se dove prima c’era un problema si crea un nuovo equilibrio. Quando inizio un progetto, vado nel luogo, guardo con un occhio socchiuso, aspetto… è come fare un patto con il diavolo!”. Lei disegna molto. È importante il disegno per riuscire ad appropriarsi del genius loci? “Ho lavorato molto con Siza, sono stato studente di Távora; la Scuola ci imponeva di ‘fare il disegno del luogo’. Quando disegni il luogo, lo capisci, se disegni male non capisci niente. Il disegno è un ottimo strumento, ma può anche essere pericoloso. Quando lavoravo da Siza, se avevo un dubbio, non potevo fare una domanda, non potevo usare le parole, ma dovevo disegnare. Per capire il mio lavoro devo usare le regole della mia disciplina. Se c’è bisogno di un’informazione, c’è un altro disegno che mi fa aumentare l’informazione. Il parlare è concettuale. Le parole creano solo una dialettica, il disegno invece suggerisce nuovi concetti. Il disegno è la disciplina più importante. Gli studenti a Porto devono imparare a disegnare una cattedrale, ma anche un animale; se non si supera il corso di disegno non si va avanti al secondo anno”. Qual è il Suo rapporto con l’antico, con il restauro, con il progettare su un edificio esistente per cambiarne la destinazione d’uso… “Non credo nella sacralità dell’esistente, nella conservazione a tutti i costi, perché la storia è tutto il contrario. La storia dell’architettura è la storia del riutilizzo degli edifici. La città è il collage di tutte queste stratificazioni. Come diceva Aldo Rossi, la bellezza della città sta nella sovrapposizione del tessuto e dell’immagine. Con il passare degli anni ho capito © Luis Ferreira Alves che l’edificio è un animale vivo, che è cambiato nel tempo, a volte bene, a volte male. Se oggi abbiamo la tecnologia dobbiamo applicarla, e farlo bene, perché queste sono le possibilità che abbiamo. Il problema sta poi nella scelta della figura che dobbiamo ottenere, se deve contrastare con l’antico, o se deve invece appartenere alla stessa famiglia.” È sempre stato definito “l’architetto del muro e della pietra”, ma questo mi sembra assolutamente limitativo, la Sua ricerca è molto più complessa… “Quando ho cominciato a lavorare come architetto, alla fine degli anni settanta, per il mio primo progetto (il Mercato di Braga), realizzare un muro di pietra era più economico che fare dei muri in cemento. La verità è questa, puramente pragmatica. Poi mi è piaciuto il colore, la tessitura. Il mio professore mi diceva: ‘Voi dovete essere responsabili perché siete l’ultima generazione che lavorerà la pietra’”. Il muro crea un limite. Che significato ha per Lei la permeabilità tra interno ed esterno? “Il muro per me è importante per questo. Durante la mia formazione ho scelto il linguaggio neoplastico perché è frammentario e astratto; questo mi sembrava molto efficace. Applicando invece il linguaggio classico, con la finestra e la porta, mi pareva che la costruzione diventasse debole, senza spessore. Al muro posso dare lo spessore che voglio e poi applicare il materiale più appropriato per ottenere un effetto pittorico. Le porte e le finestre sono un non-muro”. Per questi motivi lei è stato infatti definito un architetto neo-miesiano, proprio per questa giustapposizione tra plasticismo e classicismo… “Perfetto. È un onore. A me piace il neoplasticismo, non mi interessano i colori di Mondrian, ma piuttosto la tecnica della composizione, perché con due elementi, un vetro e un muro, posso dare forma . 18 19 Sezione Museo di Paula Rêgo allo spazio, una forma molto pragmatica. In effetti utilizzo un vocabolario molto pragmatico. Progettare lo spazio con i setti murari mi ha sempre permesso di evitare degli errori di scala che si percepiscono subito se nel progetto si inserisce una porta o una finestra. All’inizio venivo molto criticato per la mia essenzialità progettuale, tanto che mi dicevano: ‘Eduardo fa i garage per i ricchi’”. Partendo dalla materia Lei riesce ad arrivare in modo diretto alla fisicità delle cose. Mi sembra che nel Suo metodo progettuale non contempli una costruzione teorica a priori. “Io non cerco una giustificazione a priori del mio progetto. È come la storia dell’uovo e della gallina: sono sicuro che viene prima l’uovo poi la gallina, l’uovo è il progetto, il fatto concreto. Produco arbitrariamente dei progetti, poi verifico la loro validità. Cos’è il progetto? È l’esperienza di trovare il nesso tra due elementi. Il progetto è lo sviluppo di una forma, è trovare i motivi per quelle scelte. Posso lasciare che il progetto sia arbitrario o, al contrario, posso convincere che sia logico, ma posso fare anche in un altro modo. Solitamente parto da un disegno surreale, prima di vedere il luogo, faccio il progetto, poi vado nel sito per capire, e verifico se quello che ho fatto può essere portato avanti. Una cosa curiosa è che io ho progettato edifici che non sapevo in realtà come funzionassero: ho fatto lo stadio di Braga ma non ero mai stato in uno stadio. Per poter fare il progetto ho visitato gli stadi in Portogallo, a Siviglia, a Bari, in Francia. Ora ho vinto due concorsi per due ospedali. In questo caso, ho chiesto la collaborazione di uno studio di Barcellona che è il migliore in questo campo. Io lavoro così”. Ha preconcetti nella scelta dei materiali per i suoi progetti? “Purtroppo la regola è data dal mercato. Ora non posso usare la pietra come potevamo fare prima. Il problema è come usi il materiale: se utilizzo la pietra come rivestimento faccio vedere lo spessore. Non mi preoccupo di evocare un materiale o che un materiale sia autentico a tutti i costi: se ho problemi economici, adopero il materiale disponibile”. Sotto, alcune immagini dell’esterno e dell’interno del Museo di Paula Rêgo di Cascais, 2009. Nelle Sue architetture ha sempre dimostrato una particolare sensibilità espressiva nella scelta del materiali. Ha utilizzato molto anche la ceramica nella metropolitana di Porto, in particolare nella fermata di Bolhão dove la ceramica tradizionale iperdecorata in blu della facciata della chiesa antica accanto dialoga con la purezza della stereometria del volume in bianco dell’edificio, per il quale sono state scelte formelle dello stesso formato. “Il Portogallo è uno dei Paesi della ceramica, un materiale antico che consente continue reinterpretazioni. Quando nel passato si voleva cambiare il linguaggio architettonico si usava la forma del periodo anteriore. Per esempio alle architetture barocche venivano applicate le ceramiche. Il Portogallo ha un’architettura pittorica”. Cosa significa per Lei fare architettura? “Távora diceva che l’architettura è un modo di vivere. Quando andava in un ristorante e mangiava bene diceva: “questa è architettura”; andava in libreria, ti regalava un libro e diceva: “questa è architettura”. La vita è architettura; l’architettura non è una professione, ma un modo di vivere”. © Luis Ferreira Alves ARMANDO TESTA Luigi Capraro per Cersaie 2013 ISIA Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Faenza 24-28 Settembre 2013 www.cersaie.it Organizzato da EDI.CER. spa Promosso da ConfInDustRIa CERamICa In collaborazione con segreteria operativa: PROMOS srl - P.O. Box 37 - 40050 CENTERGROSS BOLOGNA - Tel. 051.6646000 - Fax 051.862514 ufficio stampa: EDI.CER. spa - Viale Monte Santo 40 - 41049 SASSUOLO (Modena) - Tel. 0536.804585 - Fax 0536.806510 cer.progetto 22 23 7 3 10 9 5 2 1 4 6 8 Interiors 1 11 Gramercy Townhouse New York, USA, 2011 Fractal Construction LLC Ceramica Sant’Agostino, Sant’Agostino (Fe) Villa Pujol 2 Puerto Andratx, Palma di Maiorca, Spagna, 2009 Miguel Bouzas Century, Roteglia (Re) 3 Residenza privata Hjørring, Danimarca, 2011 Blank Architects Ceramiche Meridiana – Verde 1999, Fiorano Modenese (Mo) Cooper Residence 4 New York, USA, 2011 Anna Marie Fanelli (Floor & Decor) Cotto d’Este, Fiorano Modenese (Mo) La Fabbrica, Castel Bolognese (Ra) Lea Ceramiche, Fiorano Modenese (Mo) NovaBell, Roteglia (Re) 8 Albergo della Regina Isabella Ischia (Na), 2009 Ce.Vi. Ceramica Vietrese, Cava de’ Tirreni (Sa) Ristorante Mucche & Buoi 9 Milano, 2011 Massimiliano Faggioni (Costa Group) Refin, Salvaterra (Re) Architettura Sede iGuzzini Illuminazione 5 Barcellona, Spagna, 2011 Josep Miàs Marazzi Tecnica, Modena Yacht Club Porto Mirabello 6 La Spezia, 2011 Studio Zacutti Ceramiche Piemme, Fiorano Modenese (Mo) Copperhill Mountain Lodge 7 Åre, Svezia, 2008 Peter Bohlin Gardenia Orchidea, Spezzano di Fiorano (Mo) Complesso Residenziale 10 Ogrody Grabiszynskie Breslavia, Polonia, 2008 Thomas Hubka ImolaCeramica, Imola (Bo) International Terminal Aeroporto di Brisbane 11 Brisbane, Australia, 2008 Chris Clarke (BVN Architecture) Casalgrande Padana, Casalgrande (Re) 1 Interiors Gramercy, New York City, USA Una finestra sul cortile . 24 25 Gramercy Townhouse progetto Fractal Construction LLC www.fractal-construction.com foto Eric Laignel www.ericlaignel.com superfici Ceramica Sant’Agostino www.ceramicasantagostino.it distributore Nemo Tile Company www.nemotile.com anno di realizzazione 2011 © Paul Warchol La facciata con la grande vetrata sul giardino interno e scorci del living con il divano circolare DS 600 in pelle di de Sede, un design del 1972. Spazi scenografici, presenze d’autore e arredi di carattere per la ristrutturazione eccellente della Gramercy Townhouse, un building del 1848. Dove la luce è protagonista di Laura Maggi, Elle Decor Una facciata aristocratica e severa in mattoni a vista, in un building del 1848, come ce ne sono molte a New York, cela una dimora inattesa, con un altro volto, più intimo ma scenografico, offerto sul giardino interno. Siamo nella zona di Gramercy dove la solida, storica struttura della Gramercy Townhouse è stata sottoposta dallo studio newyorkese Fractal Construction a un importante intervento di ristrutturazione che ha trasformato radicalmente l’edificio preesistente, articolato in abitazioni e il piano superiore aggiunto in una fase successiva alla costruzione, progettati come altrettanti loft. La nuova generazione dei proprietari, la famiglia Isaly, voleva ricavarne due unità abitative, uguali per dimensioni e valore, collocate l’una sopra l’altra. Una sfida avvincente per i progettisti incaricati del restyling date le condizioni deteriorate della struttura che ha implicato l’adozione di un’armatura d’acciaio completamente nuova e la sostituzione completa di tutti gli impianti. . ambienti residenziale urbano applicazioni pavimentazioni interne superfici ceramiche Ceramica Sant’Agostino grès porcellanato serie Pietre d’Italia grigio, cm 60x60, naturale certificazioni Ecolabel, LEED Il living con la vetrata a tutta altezza e, sotto a destra, la zona riservata all’home theatre e alla lettura. Alle pareti, interventi di Emilio Garcia. Pietre d’Italia Grigio caratteristiche tecniche Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,5% Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): min. GB GLB Resistenza all’usura e all’abrasione (ISO 10545-7): classe 5 Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): classe 3 Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 35 N/mm² Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9 Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme Ulises Liceaga, l’architetto fondatore dello studio Fractal Construction, è partito dal risanamento della metà superiore dell’edificio, prevedendo nel progetto l’inserimento di un piano superiore completamente nuovo. Con una superficie di circa 200 metri quadrati, il nuovo volume è riuscito a risolvere l’esigenza prioritaria, ovvero il problema dell’equa divisione dello spazio tra le due abitazioni. L’intervento ha poi assolto alle richieste di architettura d’interni nella suddivisione degli spazi, disegnando il vasto open space che accoglie cucina/sala pranzo/salotto, ricavando gli ambienti dedicati all’home theatre e all’home office, oltre alle tre camere da letto e relativi bagni. La famiglia si era immaginata una casa-vetrina che rispettasse la propria anima e le proprie passioni ma esprimesse la tensione al rinnovamento anche tecnologico che caratterizza il terzo Millennio e i nuovi stili di vita. Per questo, oltre a Fractal Construction, hanno richiesto aiuto (e suggerimenti creativi) ad altri tre importanti attori della scena dell’interior design: allo studio ODA, autore di importanti realizzazioni dal segno inconfondibile, a Ingo Maurer, maestro e poeta della luce per il progetto di illuminazione e a Emilio Garcia, scultore, per interventi ad hoc nello spazio, installazioni site-specific uniche. Ne è nato uno spazio con diversi livelli interni tutto a vetri, chiusi da una cornice in metallo disegnata come una griglia dalle ampie maglie, dove il rivestimento in ceramica (serie Pietre d’Italia, Ceramica Sant’Agostino) è declinato in un elegante tono di grigio. Di vetro anche il pavimento del terrazzo esterno su cui si affaccia il living per offrire la vista dei giardini privati sottostanti. Fractal Construction è infatti riuscita a convertire in spazio utilizzabile ogni metro di tetto disponibile e dotare così la dimora di altre due terrazze e un’altra a coronamento del building. Un luogo speciale dove le pareti e i soffitti del living aperto sulla cucina sono punteggiati dalle sculture sensuali di Emilio Garcia, dove domina la scena il grande e prezioso lampadario di Ingo Maurer, composto da frammenti di porcellana, una delle creazioni-icona del designer tedesco. Dove il muro a mattoni dei due piani principali, che chiudeva la casa verso il giardino, è scomparso: lo sostituisce un’aerea parete di vetro dove diodi minuscoli, invisibili di giorno ma scintillanti di notte, disegnano una nuova costellazione di stelle personalizzate. Un cielo su misura che si accende sullo skyline della città. 26 27 La cucina a penisola aperta sul living. In basso, il lampadario Porca Miseria, edizione limitatata di Ingo Maurer. Attorno al tavolo da pranzo, S33 Chair di Mart Stam per Thonet. © Paul Warchol © Paul Warchol 2 Interiors Puerto Andratx, Palma di Maiorca, Spagna lusso candido 28 29 A Palma di Maiorca una villa domina il paesaggio circostante, all’insegna di un lusso placido in dialogo tra la luce e il mare delle Baleari di Katrin Cosseta, Interni Puerto Andratx è una delle zone più esclusive di Palma di Maiorca, connotata da pendii boscosi che scendono rapidamente verso il mare nascondendo tra le loro pieghe ville di una sontuosità quieta, in armonia con il paesaggio. È il caso anche di Villa Pujol, imponente e gentile allo stesso tempo, progettata dall’architetto spagnolo Miguel Bouzas. Si tratta di un edificio a due piani, che coniuga linguaggi e suggestioni diverse, dettagli di architettura tipicamente mediterranea – il tetto a coppi, i rivestimenti in pietra a spacco, l’intonaco candido – e rimandi classici alle grandi ville nobiliari di inizio Novecento, con tanto di cornicioni importanti, scale scultoree con ringhiere in ferro battuto, ampie balconate panoramiche. All’esterno, la villa si presenta come un volume solido e compatto al piano terra (connotato da porzioni rivestite in pietra), più articolato al primo. Qui corpi aggettanti e pareti inclinate movimentano la facciata come se ogni ambiente della casa fosse proteso a captare la luce migliore. Una balconata continua percorre tutta la lunghezza della facciata posteriore, a sottolineare orizzontalmente la differenza tra l’impostazione monolitica del piano terra e il maggior dinamismo del piano superiore. Delimitata da una balaustra in ferro battuto realizzata come fine contrappunto grafico da maestranze locali, la balconata fornisce un affaccio sulla piscina e sul giardino, a cui si connette tramite una aerea rampa curvilinea. Villa Pujol progetto Miguel Bouzas superfici ceramiche Century www.century-ceramica.it distributore Gomila Materiales de Construccion www.gomila-ceramica. com anno di realizzazione 2009 Nella pagina a fianco: l’atrio al piano terra che conduce alla piscina e al piano superiore. In basso: a sinistra, una stanza al primo piano, affacciata sulla piscina, a destra una vista esterna della villa. . Marmi Italiani Bianco Cadore ambienti residenziale urbano applicazioni pavimenti e rivestimenti interni certificazioni LEED superfici ceramiche Century grès porcellanato serie Marmi Italiani bianco Cadore cm 45x90 caratteristiche tecniche Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,5% Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme Resistenza all’abrasione profonda (ISO 10545-6): conforme Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 35 N/mm2 Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9 Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme . Con queste premesse, ci si aspetterebbero degli interni ricchi, arredi e finiture di forte impatto decorativo. Il progetto prosegue invece per sottrazione. Tutti gli ambienti sono concepiti come una fluida unità monocromatica all’insegna del massimo respiro spaziale. Ed è qui che entrano in gioco i veri paradigmi progettuali: la luce naturale e il paesaggio, in funzione dei quali l’architetto ha modulato con rigore vuoti, cromie, dettagli e materiali. Persino il sistema illuminotecnico, composto da discreti punti luce incassati nel soffitto, esalta la purezza dei volumi quasi sottomettendosi al predominio della calda luce naturale. Un dettaglio deciso, di grande efficacia scenica, accomuna tutte le stanze: è la spessa cornice nera di finestre e porte-finestre che inquadra, in ogni ambiente, una porzione dello splendido panorama esterno, come a volerlo fissare in una vera e propria opera d’arte vivente appesa alla parete. Altro importante fil rouge è la coerenza, o per meglio dire la consistenza, monomaterica. Per i pavimenti di tutta la casa e i rivestimenti dei bagni è stato usato un grès porcellanato, italiano per produzione e suggestione estetica: la collezione Marmi Italiani di Century, colore Bianco Cadore. Una scelta cromatica quasi obbligata, vista l’impostazione generale del progetto all’insegna del candore assoluto. L’ecomarmo qui rappresenta una soluzione capace di sintetizzare con efficacia la tradizione ceramica mediterranea e la preziosità antica del marmo, garantendo al contempo le performance isolanti necessarie in un clima caldo come quello delle Baleari. Posata in lastre di grande formato (45x90 cm) a bordo rettificato, la ceramica è componente attiva del processo di dilatazione spaziale e interazione con la luce naturale. La superficie molata, con la sua texture materica e la lucidità irregolare, capta la luce e arricchisce di riflessi quasi liquidi gli ambienti. Questo è particolarmente evidente nelle diverse stanze da bagno, dove la ceramica, dal pavimento e senza soluzione di continuità, sale a rivestire le pareti. Anche in questo caso l’impostazione è minimale, quasi ascetica; sanitari di forte impronta geometrica e la onnipresente finestra incorniciata di nero qualificano un ambiente di un ricco rigore. 30 31 Nella pagina a fianco: l’atrio con la grande scala elicoidale impreziosita da una ringhiera in ferro battuto creata da maestranze locali. In alto: un’impostazione minimale connota tutte le stanze da bagno della villa. Didascalia delle foto, xxxxxxxxxx xxxxxxx xxxxxxxx xxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxx xxxxxxxxxxx xxxxxxxxx xxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxx. 3 Interiors Hjørring, Danimarca . 32 33 Si respira un clima minimal in questo appartamento nel Nord della DANIMARCA. Dove la sobrietà degli spazi e degli arredi del design nordico si sposa perfettamente con un rivestimento ceramico tutto Made in Italy il calore nordico della DANIMARCA di Laura Ragazzola, Casaviva Siamo a Hjørring, vivace cittadina di 35 mila abitanti nello Jutland Settentrionale, la regione più a Nord della Danimarca. Qui la vita scorre tranquilla fra partite di calcio (ogni anno si svolge la Dana Cup, uno dei più importanti tornei giovanili di football a livello internazionale), gare di golf (vanta bellissimi green) e serate estive rallegrate da musical e spettacoli di cabaret (da più di trent’anni le vie della città sono teatro del Summer Hjørring Revue che coinvolge tutti gli abitanti). Se è vero, come documenta uno studio dell’Unesco, che la Danimarca si fregia del titolo di “Paese più felice delle Terra”, si può dire che Hjørring è un luogo speciale, dove l’attenzione alla qualità della vita (anche dal punto di vista dei servizi pubblici e sociali) è davvero alta. Lo hanno sicuramente pensato i proprietari di questo appartamento quando hanno deciso di “metter su casa” proprio qui. Obiettivo: raggiungere elevati standard di comfort e di benessere, senza rinuciare a soluzioni formali belle e funzionali. Si partiva da un centinaio di metri quadri al primo piano di un tipico edificio danese. In origine l’appartamento era soffocato da un tetto incombente a doppia falda e da un dedalo di piccole stanze, buie e poco vivibili. Si è deciso così di cambiare: giù tutti i muri e spazio alla luce, complice anche un risolutivo ampliamento di superficie con l’annessione di un bilocale attiguo. Il risultato è uno spazio ampio e luminoso, grazie anche a una mano di bianco che ha alleggerito il tetto e dilatato le pareti. Qui ora sono di scena il soggiorno e la cucina senza soluzione di continuità: l’area giorno, infatti, si è trasformata in una sorta di loft che diventa il cuore pulsante della casa dove la famiglia vive la sua quotidianità e incontra gli amici. Come testimonia il grande tavolo da pranzo per ben otto-dieci commensali che fa da trait d’union fra l’angolo conversazione, comodo e informale Residenza privata superfici Ceramiche Meridiana Verde 1999 www.verde1999.com anno di realizzazione 2011 Lo stesso materiale ceramico riveste i pavimenti di tutta la casa: dal pranzo-cucina (le due foto in alto a sinistra), alla sala (pagina a fianco), al corridoio-disimpegno (sopra a destra), ai bagni (nella pagina successiva). Una scelta progettuale che dà unità visiva agli ambienti, sposandosi perfettamente con la sobrietà degli arredi. . Futura Grigio ambienti residenziale urbano applicazioni rivestimenti interni superfici CERAMICHE meridiana verde 1999 grès porcellanato smaltato serie Futura grigio, cm 50x100, 12,5x100, 25x100 caratteristiche tecniche Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): conforme Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): GA Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): conforme Resistenza agli sbalzi termici (uni EN ISO 10545-9): conforme con una coppia di maxi pouf al posto delle classiche poltrone, e la cucina super professionale, che tradisce la passione per il buon cibo dei padroni di casa. La scelta degli arredi esprime assai bene il clima minimal che si respira in tutta la casa: forme semplici, linee diritte, massima pulizia formale, mai uno strappo alla regola, mai la voglia di andare oltre, come del resto insegna il design nordico. Lo spirito del loft viene meno solo nell’area notte dove ci sono stanze chiuse: due camere da letto e due bagni. Ma il punto di forza del progetto è soprattutto il rivestimento ceramico made in Italy del pavimento (si tratta della collezione “Futura” di Ceramiche Meridiana - Verde 1999, che corre senza interruzione per tutta la casa: dal soggiorno alle camere da letto, ai bagni. Lastre di grande formato danno unità a tutti gli ambienti ma contemporaneamente muovono gli spazi grazie a un sapiente alternarsi dei formati (cm 50x100, 25x100 e 12,5x100) e ad una superficie che cattura la luce, scomponendola in mille riflessi. Infatti il grigio - costante cromatica della casa che si sposa perfettamente con la sobrietà e l’eleganza degli arredi - si accende di nuance luminose e vibranti sia sul pavimento sia sulle pareti della cucina e dei bagni, grazie a una particolare lavorazione del grès porcellanato. Il nero lucido degli imbottiti e dei mobili e il rosso lacca di vasi ed accessori completano la tavolozza dei colori, che caratterizza gli interni. Infine, un accenno al bel giardino pensile, che occhieggia dalle ampie finestre, dilatando ulteriormente gli spazi dell’appartamento. Anche qui vincono scelte sobrie con piante di facile manutenzione. 4 Interiors Trump Plaza, New York, USA Abitare LA grande mela . 36 37 Cooper Residence progetto Anna Marie Fanelli Floor & Decor www.annamariefanelli.com superfici ceramiche Cotto d’Este www.cottodeste.it Dall’ingresso al living, dai corridoi alle camere da letto e alle sale da bagno: nel cuore di New York quattro brand di spicco della ceramica italiana sono i protagonisti estetico-funzionali di un grande appartamento progettato dall’architetto Anna Marie Fanelli riunendo tre singole unità abitative La Fabbrica www.lafabbrica.it Lea Ceramiche www.ceramichelea.it NovaBell www.novabell.it anno di realizzazione 2011 di Riccardo Bianchi, AD “Con i nostri figli al college”, spiegano Debbie e Marc Cooper, “la nostra proprietà di Tenafly, New Jersey, ci è sembrata all’improvviso troppo grande. Restarci non aveva molto senso e d’altra parte ci aveva preso il fascino della grande città, cioè di New York, al di là dell’Hudson. Lì la vita, si diceva tra noi, sarebbe stata assai più semplice. Così abbiamo deciso di trasferirci. Abbiamo comprato tre appartamenti al Trump Plaza e abbiamo chiesto all’architetto Anna Marie Fanelli di riconfigurarli come un unico volume abitativo”. Tre spazi dunque, tre diversi tagli e impostazioni planimetriche a cui era necessario trovare un comune denominatore. L’architetto Fanelli, profondo conoscitore dei materiali per l’edilizia, ha subito pensato alla ceramica. Italiana. “Perché è la migliore”, dice. Un pavimento continuo posato linearmente nella intera parte “pubblica” della casa sviluppata su due fronti di un grattacielo nello skyline di New York: quale miglior modo di dare unità percettiva all’intero ambiente? A sua volta il formato non è stato scelto a caso: cm 24x24, dunque un quadrato e il Nella residenza della famiglia di Debbie e Marc Cooper, su tutti i lati del living, composto di cucina, area pranzo, lo spazio bar e varie zone conversazione, si squaderna una spettacolare vista dei grattacieli di New York. L’intero pavimento è realizzato con la linea Via Tornabuoni della collezione Kerlite Elegance. . Altri due scorci del living: la zona pranzo e la cucina. L’impennata dietro la zona cottura è rivestita con mosaico vitreo a rilievo. quadrato è forma primaria dell’ordine architettonico e decorativo come sosteneva il grande architetto della Secessione viennese, Josef Hoffmann, non per nulla soprannominato “Quadrato”. Ovviamente, anche al colore e ai pattern si è data grande importanza, orientandosi su una tonalità chiara e una texture poco invasiva echeggianti il calcare di Antalia, Asia Minore. Stanti queste premesse, la progettista si è orientata sulla linea Via Tornabuoni della collezione Kerlite Elegance di Cotto d’Este. L’adozione di tale pavimento ha avuto rilevanti conseguenze nel costrutto complessivo della casa. In primis ha conferito allo spazio una dimensione “urbana”, ha creato una piattaforma cromatica e materica omogenea su cui si svolge la planimetria della casa: la grande “piazza” aperta del living, spartito in più zone da una sequenza di setti murari a seguire e inseguire lo skyline newyorkese . squadernato oltre le ampie finestrature; e poi le “strade”, i corridoi dall’andamento mosso che portano alle camere e ai servizi dell’area notte. In secondo luogo consente, per differenza, di definire e “perimetrare” le zone dell’intimità, mediante il cambio di formato, di posa, colori, toni e, in parte, fornitori (La Fabbrica, NovaBell, Lea Ceramiche). Nel pavimento della suite di Marc, per esempio, si ricorre ugualmente alla linea Via Tornabuoni, ma il modulo scelto è il cm 12x24 disposto a spina di pesce anziché in linea, una soluzione ripresa nel locale lavanderia. Il tema “chiaro”, in questo caso usato anche come tratto distintivo di genere, è mantenuto nelle sale da bagno di Debbie e della figlia, con pareti rivestite di lastre bianche di medio formato interrotte da greche e cornici argentate realizzate a mosaico (La Fabbrica e NovaBell). Al contrario, nei bagni di Marc e del ragazzo, alle pareti 38 39 Il corridoio che distribuisce le camere da letto e un dettaglio della suite di Marc Cooper che mostra la posa a spina di pesce della piastrella Kerlite Elegance in versione rettangolare. . Elegance Via Tornabuoni Charmetal Jaipur Charmetal Agra Progetto L14 Mood 14 Xwhite York Bianco ambienti residenziale urbano applicazioni pavimentazioni e rivestimenti interni superfici ceramiche Cotto d’Este grès porcellanato collezione Elegance Via Tornabuoni cm 60x60, 30x60 La Fabbrica grès porcellanato a tutta massa serie Charmetal Jaipur (nero), Agra (bianco) cm 22x90 Lea CERAMICHE Monoporosa in pasta bianca smaltata serie Progetto L14 Mood 14 Xwhite cm 10x40 Novabell rivestimento in pasta bianca serie York bianco cm 25x36, 12x36 Qui a sinistra: il locale lavanderia con pavimento Via Tornabuoni, rivestimento parietale serie Progetto L14, motivo Mood 14 Xwhite. A sinistra e in basso: la powder room con pavimento Charmetal, decoro nero Jaipur. Arredi disegnati da John Fanelli. bianche si oppongono pavimenti e decori musivi neri con l’effetto di evocare un gusto assai virile (NovaBell). Ci si è soffermati molto sul tema della ceramica perché in questo appartamento è la vera dominante: funzionale ed estetica. Tutto ad esso fa riferimento. Basti pensare agli interventi creativi che qua e là arricchiscono lo spartito decorativo. Come il mosaico, sempre ceramico, che sovrasta il bancone della zona bar, quest’ultimo, come la cucina, eseguito su misura da Sie Matic. Dice Fanelli: “Credo siano stati il colore e la texture del pavimento a ispirarmi questo pannello musivo ‘a intreccio’ realizzato con la collaborazione di Mixed Up Mosaics, un noto atelier newyorkese. E lo stesso si può dire del mosaico tridimensionale dell’impennata alle spalle della cucina”. Ma c’è dell’altro per spiegare l’importanza che la piastrella ha in questo intervento. Sono due criteri ai quali Anna Marie Fanelli e i Cooper sono sensibili: la facilità di mantenere la casa e l’ecosostenibilità. In effetti, considerando il primo, quale materiale è più facile da pulire e conservare del grès porcellanato? Nessuno. E, quanto all’ecosostenibilità, tutte le collezioni scelte sono prodotte da aziende italiane attente all’ambiente, in qualche caso con materiale di riciclo. “Alla fine”, conclude Fanelli, “siamo riusciti a fare una casa green nel cuore di New York, una casa che consuma ed emette poco, che crea poca polvere e pochi rifiuti. E il bello è che tutto questo rispecchia la personalità dei proprietari. Del resto per me la casa deve essere il ritratto di chi la abita. La sua rappresentazione”. . 40 41 Le quattro sale da bagno della casa: in senso orario quelle del figlio, della figlia (entrambe con pareti rivestite con serie York, parzialmente realizzata con materiale di riciclo, e decori a mosaico), di Debbie (pavimento Agra serie Charmetal) e di Marc (rivestimenti come nei bagni dei ragazzi). cer.trend VirtualStyle: il living Vein A49A Link Dark shadow Nextra Piombo naturale Natural Rovere naturale a cura di IMAGEM www.imagem.it ImolaCeramica Grès porcellanato a tutto spessore Vein A49A Keope Grès porcellanato Link Dark shadow Monocibec Grès fine porcellanato Nextra Piombo naturale Gardenia Orchidea Grès porcellanato smaltato Natural Rovere naturale 42 43 Tagina Grès porcellanato Woodays Anice stellato Woodays Anice stellato Caracalla Sabbia Le Ardesie Malachite Vallelunga Grès porcellanato smaltato Caracalla Sabbia Del Conca Grès porcellanato LM1 LM1 Phorma Grès porcellanato a tutto spessore Le Ardesie Malachite cer.progetto 5 Architettura Barcellona, Spagna sfera di luce 44 45 La nuova sede spagnola di IGuzzini Illuminazione a Sant Cugat del Vallès, progettata da Josep Mias, è un antico sogno che oggi la tecnologia rende realizzabile e sostenibile di Virginio Briatore, Interni Quando pensiamo allo spazio, nella sua dimensione cosmica, la nostra mente evoca stelle, spirali e sfere, disperse nelle distanze siderali. Ma se stelle e spirali lasciano una certa libertà di forma e interpretazione tutti sono concordi sulla sfera, simbolo inattaccabile di perfezione. Da sempre gli umani sognano di viaggiare, vivere, abitare, orbitare in uno spazio sferico. Dalle perline alle biglie, dalle palle da gioco sino ai grandi palloni aerostatici, le sfere ci circondano, sono con noi o vicino a noi. Ma è ancora arduo entrarci dentro, passarci il giorno e la notte, essere parte di una sfera. Anche per questi reconditi motivi ha suscitato forte interesse il progetto della nuova sede di iGuzzini Illuminazione situata lungo due vie di scorrimento a Sant Cugat del Vallès, presso Barcellona, che si innalza sulla banalità di tanti edifici commerciali come una mongolfiera in attesa di spiccare il volo. L’architetto Josep Miàs dice che la sua sfera di vetro si ispira all’opera del teorico costruttivista russo Ivan Il’ič Leonidov, altri vi leggono gli influssi del Sede iGuzzini Illuminazione neoclassico francese ÉtienneLouis Boullée, altri ancora progetto la leggerezza delle cupole Josep Miàs - MIAS Aquitectes www.miasarchitects.com geodetiche dell’americano Buckminster Fuller. Di foto sicuro l’edificio riprende la Adrià Goula Photo forza di vecchie idee, che www.adriagoula.com nelle loro epoche avevano superfici ceramiche carattere di utopia, e che oggi Marazzi Tecnica invece si possono realizzare www.marazzi.it grazie a nuove tecnologie. Dall’elicottero di Leonardo anno di realizzazione alle navicelle spaziali di Jules 2011 . ambienti aree degli affari, opifici e fabbriche applicazioni pavimenti interni sopraelevati, pavimenti e rivestimenti servizi, pavimentazione esterna certificazioni Ecolabel, LEED (grazie ad un contenuto di materie prime riciclate dal 20 al 15% in base al colore) superfici ceramiche MARAZZI TECNICA grès fine porcellanato SistemT - Graniti grigio scuro GR cm 15x30, 30x30, 5x60, 20x60, 60x60 pavimenti sopraelevati: MARAZZI ENGINEERING caratteristiche tecniche Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,05% Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme Resistenza all’usura e all’abrasione (ISO 10545-6): 120-150 mm² Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): > 45 N/mm² Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9 Resistenza agli sbalzi termici (uni EN ISO 10545-9): conforme Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): ≤ 9 MK-¹ Graniti Grigio Scuro GR Verne, anche questa architettura catalana conferma che ciò che l’uomo riesce a pensare, nel tempo poi si realizza. Fisicamente e visivamente l’architettura comunica leggerezza e dialoga in maniera originale con la materia prima e la sensibilità del committente: un’azienda leader nei sistemi di illuminazione, da tempo impegnata sui temi della sostenibilità e dell’inquinamento visivo. L’edificio è composto da due corpi principali: il primo è collocato in un piano sotterraneo ed è destinato ai magazzini, al parcheggio, allo showroom, all’auditorium. Il secondo è una struttura sferica progettata con particolare attenzione ai temi del risparmio energetico. La sfera si basa su un pilastro centrale con una struttura a cavalletto che sostiene l’intero edificio, che è reso efficiente grazie allo studio della posizione della vetrata rispetto all’irraggiamento del sole. La protezione dal sole è garantita con un rivestimento di tessuto, teso su una struttura metallica tridimensionale che avvolge la facciata di vetro. Inoltre, uno scudo solare in pannelli di alluminio circonda la sfera in direzione Sud, in modo da permettere l’entrata della luce in inverno e respingere l’irraggiamento diretto in estate. Il grande patio centrale, sul quale si aprono tutti i piani 46 47 Nella parte sferica la struttura permette agli spazi uffici e ricerca di essere in continuo rapporto visivo con l’esterno. In basso, nel seminterrato, trova posto lo showroom dove vedere all’opera le varie soluzioni di illuminotecnica. Il nuovo headquarter spagnolo iGuzzini è il progetto vincitore del premio ‘Building of the Year Awards 2011’ nella categoria ‘Institutional Architecture’. dell’edificio, consente alla luce naturale di arrivare fino ai sotterranei, accoglie e preserva aria calda in inverno e funge da pozzo di ventilazione nei mesi più caldi. Gli spazi interni sono in prevalenza bianchi e creano uno scenario perfetto per mettere in mostra le variabili della luce. L’edificio ha una superficie di 9.000 mq e d’estate l’atrio esterno, al di sopra del parcheggio e dell’auditorium, può essere usato come luogo di incontro ed esposizione a cielo aperto, con vedute ravvicinate dell’esoscheletro e della facciata di tessuto. Il materiale ceramico per il pavimento sopraelevato di tutti i piani, per l’esterno e per la pavimentazione e il rivestimento dei servizi è stato fornito da Marazzi (grès porcellanato SistemT, serie Graniti), che ha interagito con i progettisti al fine di adattare i sistemi esistenti alla conformazione sferica della costruzione. Josep Miàs ha definito l’edificio il ‘cielo iGuzzini’ e chi ci lavora apprezza questi ambienti in cui la luce naturale penetra sia dallo spazio centrale sia dalla facciata. Di giorno la sfera all’esterno appare come un volume opaco, ma chi la abita ha una percezione dilatata dello spazio, senza confini interno/esterno. La notte le qualità si invertono e l’edificio sembra un astro che rivela in modo trasparente la sua sferica anima di luce. nel Golfo dei Poeti di La Spezia, Un’isola artificiale appositamente costruita ospita lo Yacht Club Porto Mirabello, una marina esclusiva e d’avanguardia 6 Architettura La Spezia un approdo da sogno di Santino Limonta Yacht Club Porto Mirabello progetto Studio Zacutti www.studiozacutti.it contractor ITN www.portomirabello.it superfici ceramiche Piemme www.ceramichepiemme.it anno di realizzazione 2011 Quando nel 2002 Alessandro Menozzi vi si imbattè in modo fortuito, innamorandosene, il progetto di Porto Mirabello languiva, rischiando di divenire una delle tante opere mai concluse. Fintecna-IRI lo aveva promosso trent’anni prima ma burocrazia, carenza di finanziamenti e diversità di vedute avevano fatto maturare nei soci l’idea di liberarsene. La vendita fu perfezionata nel 2006 quando una cordata di imprenditori emiliani acquisì il controllo di I.T.N. Industrie Turistiche Nautiche, la società costituita nel 1971 specificatamente per la costruzione del porto. Alessandro Menozzi, regista dell’operazione, ne divenne poi azionista di maggioranza e presidente, imprimendo al progetto una tale accelerazione da portarlo a compimento già nel 2010. Tecnicamente l’impresa, in cui I.T.N ha investito 130 milioni di euro, è stata complessa andando ad inquadrarsi in una specie di gioco ad incastri (riorganizzazione di aree demaniali, riqualificazione del waterfront di La Spezia, razionalizzazione di moli e di terminal, ecc…) previsti dal Piano Regolatore Portuale e dal Piano Operativo Triennale dell’Autorità Portuale di La Spezia. Quest’ultima ha riconosciuto lo sforzo economico per la bonifica dei fondali (circa 20 milioni di euro) sostenuto da I.T.N. firmando a favore della stessa la concessione per sessant’anni dello spazio di demanio marittimo di oltre 200.000 . 48 49 Ardesia Multicolor Ecowood Wengè Natural strip Grey metri quadri situato nel Comune di La Spezia in Località Molo Mirabello, costituito dalla strada di collegamento tra la viabilità cittadina (Viale Italia – Viale Amendola) e l’isola principale; la stessa isola in fregio al Molo Mirabello; il molo principale; il molo secondario; il molo Lagora e l’isola secondaria; i pontili interni fissi su pali; lo specchio acqueo. A soli due anni dall’apertura la nuova marina si è imposta a livello europeo come uno dei migliori porti privati. I pregi? Intanto la localizzazione al centro di un’insenatura di rara bellezza favorevole alla navigazione. Il Golfo di La Spezia è esposto ai venti di scirocco e parzialmente di tramontana ma riparato da quelli più forti di libeccio. La diga foranea di 2210 metri posta all’imboccatura assicura in ogni situazione tranquillità di manovra. Poi, l’anima green di Porto Mirabello, unica marina italiana che non sottrae spazi al territorio con cui si integra. E’ stato infatti realizzato interamente a mare su un’isola artificiale di circa 40.000 metri quadri appositamente costruita. Evidente l’eccellenza del progetto, concepito dallo Studio Zacutti per offrire servizi esclusivi a una clientela d’élite. Moli principali di attracco sovradimensionati con larghezze da 27 a 35 metri; 420 ormeggi per barche oltre i 12 metri di cui 100 riservati ai mega yacht da 25 a 100 metri; 700 posti per barche fino a 12 metri sul lato esterno del molo principale; 1.300 posti macchina e 287 box per parcheggi anche a poppa delle imbarcazioni; auto elettriche per la circolazione fra i moli; cantiere d’avanguardia, il Mirabello Shipyard, per riparazioni e manutenzioni; travel lift da 160 tonnellate per alaggio e varo (con possibilità di lift fino a 500 tonnellate); eliporto sul molo principale; due stazioni di rifornimento carburante; servizio vigilanza 24 ore; servizio catering a bordo. Per lo shopping una galleria commerciale a due piani con volta a botte in metallo e cristallo eretta all’ingresso dell’isola artificiale (al termine della nuova passeggiata pedonale che a quota 1,80 metri sul mare la collega al centro cittadino) allinea sessanta negozi alto di gamma. Oltre la galleria si apre la piazza con la fontana. Accanto, fra spazi a verde (anche in quota) e palme, sorgono i bassi volumi destinati agli uffici, ai ristoranti, ai wine bar, all’area wellness Spa, alla piscina all’aperto da 25 metri e alla Club House. Grande cura è stata posta nella selezione dei materiali di finitura, utilizzando di preferenza quelli tipici del territorio e seguendo un preciso piano cromatico organico per evitare la dominanza di alcuni elementi rispetto ad altri. Marmi, legni e pietre sono stati posati in simbiosi con 11.000 metri quadri di lastre ceramiche di Piemme (grès porcellanato Ecowood per i camminamenti, Piemmegres Natural per le pavimentazioni della zona umida, Ardesia Multicolor per i percorsi dell’area commerciale, Absolute e Mediterraneo per l’interno degli store) con un risultato estetico complessivo davvero affascinante. Natural strip Black ambienti ambienti pubblici dell’ospitalità applicazioni pavimentazioni esterne certificazioni NF UPEC superfici ceramiche PIEMME grès fine porcellanato Eco-wood, Wengè PIEMMEGRES grès fine porcellanato Ardesia, Multicolor Natural strip, Grey e Black cm 30x60, 60x60, 11x90 caratteristiche tecniche Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): < 0,5% Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): classe 5 Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): conforme Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): ≤ 7x10-6 °C-1 7 Architettura Åre, Svezia vacanza all’insegna del relax 50 51 In Svezia, l’architetto Peter Bohlin realizza un albergo a cinque stelle senza compromessi. Materiali e temi legati alla tradizione ma un linguaggio assolutamente contemporaneo. Con una palette colore che attinge dalla natura a piene mani di Benedetto Marzullo, Casamica Ha progettato la villa privata di Bill Gates e gli Apple Store delle principali metropoli del mondo (Londra, Parigi, San Francisco, New York e Tokyo) portano la sua firma. Peter Bohlin, architetto americano con origini svedesi, proprio in Svezia ha realizzato un albergo a cinque stelle, dove la clientela che ricerca lusso e comodità senza compromessi potrà trascorrere vacanze invernali all’insegna della neve (ma anche quelle estive a tutto relax). Lo studio di Peter Bohlin (Bohlin Cywinski Jackson) ha cinque sedi sparse per gli Stati Uniti, per un totale di circa 200 collaboratori; suo punto di forza è la sperimentazione materica e l’applicazione alle diverse scale architettoniche. Versatilità che gli è valsa uno tra i più ambiti premi a livello internazionale: la medaglia d’oro dell’AIA (American Institute of Architects): “Per quanto diversi tra loro possano essere i lavori”, afferma Bohlin, “la sfida è sempre la medesima: riuscire a scoprire che cosa è unico e adatto per ciascun luogo specifico e comprendere come le persone desiderano viverlo”. L’hotel progettato nel cuore del territorio scandinavo, con uno stile che possiamo definire alpino moderno, si trova sulle pendici del monte Förberget, 730 metri sul livello del mare, nella Contea di Jämtland, a due passi da Åre, il centro sciistico più conosciuto della Svezia, nella parte Nord-occidentale della nazione. Si chiama Copperhill Mountain Lodge ed è un albergo a 5 stelle: 112 camere e suite (per un totale di 420 posti Copperhill Mountain Lodge progetto Peter Bohlin - www.bcj.com foto David Bergström www.byggochbild.se superfici ceramiche Gardenia Orchidea www.gardenia.it adesivi Mapei - www.mapei.it distributore Kakelmassan www.kakelmassan.se anno di realizzazione 2008 . Il design moderno si integra con la natura circostante attraverso l’utilizzo in chiave contemporanea di materiali come la ceramica, il legno naturale e di grandi vetrate. . 52 53 Absolute Stone Verde letto), 2 ristoranti, 2 bar, uno spazio conferenze per 450 persone e un centro termale ispirato alle pratiche di cura e rilassamento dell’antica cultura del popolo Sami. I Sami sono una popolazione indigena di circa 75.000 persone stanziata nella parte settentrionale della penisola scandinava, in un’area da loro chiamata Sápmi, che si estende dalla penisola di Kola fino alla Norvegia centrale, includendo anche le regioni più settentrionali della Finlandia e Svezia, nella regione della Lapponia. Hanno la loro storia, lingua, cultura, modo di vivere e identità: per questo l’architetto, influenzato dalle sue origini, ha deciso di fondere elementi moderni e suggestioni prese dalla tradizione locale. Il design contemporaneo, infatti, si integra perfettamente con la natura circostante attraverso l’utilizzo di materiali come la pietra, il legno naturale e l’utilizzo di grandi vetrate che permettono di godere a 360° del panorama mozzafiato offerto dalle montagne circostanti. In questo modo i clienti si trovano immersi nella natura anche quando sono all’interno delle aree comuni o delle camere con vista sui monti circostanti. L’arredamento è moderno, senza tralasciare citazioni storiche e regionali, e anche qui non manca qualche riferimento alla cultura dei Sami e all’epoca in cui Åre e il suo Monte Åreskutan erano un importante centro di estrazione del rame (da cui il nome Copperhill, letteralmente ‘collina di rame’ in inglese, del Lodge). Il cuore pulsante dell’albergo è costituito dalla grande stufa, collocata al centro dell’hotel. Il volume delle parti comuni più conviviali è mozzafiato: il grande vuoto raggiunge al suo culmine i 5 piani, con ballatoi lignei che si affacciano sulla “piazza” coperta. Bello anche il gioco delle travature di legno lasciate in vista. I materiali naturali sono sempre utilizzati in una maniera contemporanea, senza cedere a facili romanticismi o a stilemi dettati dal passato. Anche i colori utilizzati attingono alla palette della natura. Tutto concorre a creare un senso di continuità tra interno ed esterno, secondo l’inconfondibile stile dell’architetto Bohlin. Anche nel centro benessere. Piscina, zona relax, wellness area, bagni, docce, zona massaggi, sauna e spogliatoi sono rivestiti con le ceramiche Absolute Stone e Absolute Stone Palladiana, la pietra industriale prodotta dal Gruppo Gardenia Orchidea. Il materiale trova la sua massima espressione a pavimento e a parete, disegnando una piacevole texture, data dal semplice accostamento di frammenti in abbinamento con ceramiche dal formato regolare, che consente di giocare con gli spazi, identificando e segnalando le diverse aree. Absolute Stone Palladiana Verde ambienti ambienti pubblici dell’ospitalità applicazioni pavimenti e rivestimenti interni superfici ceramiche GARdENIA ORCHIDEA grès porcellanato serie Absolute Stone verde, cm 30x30, 30x60 Palladiana verde, frammenti caratteristiche tecniche Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,5% Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme Resistenza all’usura e all’abrasione (ISO 10545-7): classe 5 Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 35 N/mm2 Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R10 Gruppo B Resistenza agli sbalzi termici (uni EN ISO 10545-9): conforme Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme adesivi MAPEI, Keraflex cer.mercato Scarpis Guidata dalla terza generazione di famiglia, l’azienda con sede a Pordenone opera su due punti vendita con 21 addetti. Punto di forza: la consulenza integrale e prodotti di alta qualità una sala mostra a tutto tondo di Alessandra Ferretti Da sinistra, Valter Scarpis, anno 1948, presidente della omonima società e Nicola Scarpis, amministratore delegato. Valter Scarpis, lei è presidente della Scarpis s.r.l., azienda attiva nei settori della termoidraulica, accessori bagno, articoli per l’edilizia, pavimenti e rivestimenti, con sede a Pordenone. Come ha iniziato a vendere piastrelle di ceramica? Si è trattato di un percorso naturale, che mi ha portato a lavorare nell’azienda di famiglia. Erano gli anni Sessanta e Scarpis era una fabbrica che produceva esclusivamente marmette in graniglia di marmo. Mio padre ed io iniziammo ad estendere la gamma dei prodotti anche alla ceramica ed alla termoidraulica. Ci potrebbe descrivere brevemente le tappe fondamentali dell’azienda? Scarpis nacque nel 1946 per volontà e capacità di mio padre, Alcide, che iniziò l’attività vicino a Conegliano Veneto, in provincia di Treviso. Un paio di anni dopo, mio padre decise di trasferire l’azienda a Pordenone. Io vi entrai alla fine degli anni Sessanta. Dieci anni fa, decisi di spostare a mia volta la sede dell’azienda dalla zona centrale della città dove era collocata, ad una posizione più visibile ed importante, dove risiede anche oggi, in via Treviso, nella zona Fiera, a poca distanza dall’uscita dell’autostrada. Abbiamo inaugurato questa nuova sede nel 2005. Nel frattempo, nei primi anni 2000 è entrato in azienda anche mio figlio Nicola, che si era appena laureato in economia all’Università di Bologna con una tesi sulla produzione delle piastrelle di ceramica. Oggi possiamo così affermare che l’azienda si trova nelle mani della terza generazione di famiglia, dato che Nicola ne è l’amministratore delegato. . 54 55 Che tipologia di materiali distribuite, nello specifico, ed in quale percentuale? Il nostro settore trainante è quello della termoidraulica e dell’arredobagno, che da solo produce il 70% del giro d’affari. Alla ceramica, ai pavimenti in legno e ad altri materiali di rivestimento spetta il restante 30%. Verso quali destinazioni d’uso indirizzate i prodotti che distribuite? Copriamo per il 70% il settore residenziale. Il restante 30% è suddiviso tra industriale e commerciale. A quanto ammonta il giro d’affari registrato nel 2011 e quali sono le previsioni per l’anno in corso? Il fatturato 2011 ha raggiunto quota 6 milioni di euro, ma per il 2012 prevediamo un calo del 10/15%. Questa perdita è da riferire non solo alla crisi generale che stiamo attraversando, ma anche all’eccessiva crescita che il settore immobiliare ha vissuto negli anni passati. Come giudica il futuro del settore? Nel prossimo futuro pagheremo caro il boom vissuto dal comparto immobiliare. Il fatturato del nostro settore non scenderà in maniera eccessiva, perché, pur vendendo di meno in quantità, si tratta comunque di materiali di alta qualità e quindi costosi. Ma resta il fatto che la marginalità tra costo e prezzo finale di vendita si è considerevolmente ridotta. Copriamo per il 70% il settore « residenziale. Il restante 30% è suddiviso tra industriale e commerciale» L’azienda si estende su una superficie di 7.000 mq, di cui 4.000 al coperto, suddivisi a loro volta in 2.500 mq, adibiti ad uffici e magazzino, e 1.500 dedicati alla sala mostra. In totale lavorano 16 addetti, 6 dei quali sono venditori. Nella filiale di Ponte delle Alpi, in provincia di Belluno, è disponibile una superficie di 2.500 mq, di cui un migliaio sono al coperto. Il magazzino ne occupa circa 700, mentre i restanti 300 sono adibiti alla sala mostra. A Ponte delle Alpi si contano 5 addetti, due dei quali si occupano delle vendite. il mercato, più che di ripresa al momento ancora lontana, « Oggi avrebbe bisogno di una forte selezione dei protagonisti che vi operano principali marchi ceramici proposti da Scarpis - Casalgrande Padana - Monocibec - Impronta Italgraniti - Cotto d’Este - Area Ceramica - Ascot Cosa chiede ai suoi venditori? Anzitutto una conoscenza tecnica profonda, sostenuta da un aggiornamento ed una formazione continui. Questo perché sempre più spesso ci si trova di fronte a clienti molto informati, esigenti e preparati, soprattutto se parliamo della fascia più giovane della clientela. I nostri venditori devono saper offrire dunque una consulenza integrale di tutti i prodotti in distribuzione. Cosa pensa che distingua il prodotto made in Italy da quelli degli altri Paesi? Sicuramente l’alto livello di qualità e la ricerca continua sul prodotto. Quale problema vi trovate ad affrontare oggi? Oggi dobbiamo fronteggiare troppa concorrenza. Certo, esistono concorrenti al nostro livello, ma anche distributori che offrono al cliente prezzi più bassi ma a scapito della professionalità e dell’investimento nelle sale mostra. Pertanto, ritengo che oggi il mercato, più che di ripresa, al momento ancora lontana, avrebbe bisogno di una forte selezione dei protagonisti che vi operano. La realtà rende necessario che noi distributori impariamo a vendere di tutto proprio per accontentare ogni richiesta. E’ questa, a mio parere, la ricetta per poter fronteggiare saggiamente questa crisi. » Qual è la clientela che servite? Con la nostra sala mostra, serviamo soprattutto il settore privato, che rappresenta circa il 50% della clientela e che si rivolge a noi soprattutto per il settore dell’arredobagno e delle pavimentazioni. Mentre con il reparto della termoidraulica, seguiamo attentamente un ampio numero di installatori ed artigiani. Cosa potrebbero fare di più le aziende italiane per aumentare il proprio gradimento presso il sistema distributivo? A mio parere, si potrebbe potenziare il confronto tra commercio e produzione. Magari, proprio da questo interscambio di idee, si potrebbero trovare soluzioni innovative per realizzare showroom a costi minori rispetto a quelli di oggi. Una soluzione potrebbe essere ad esempio quella di sostituire qualche spazio espositivo con fotografie o supporti digitali. Pensando anche all’importanza della formazione del personale, viste la nostra lontananza dal comprensorio della ceramica e la difficoltà di rinunciare alla presenza degli addetti dallo showroom, sarebbe gradito un maggior coinvolgimento da parte dei produttori. In che modo? Con un loro intervento diretto presso le nostre sedi e con un sostegno, tramite azioni programmate, alla preparazione dei nostri consulenti di sala mostra. LE PROPRIETÀ ANTIBATTERICHE DEI PAVIMENTI FINCIBEC PER L’IGIENE DEI TUOI SPAZI. La tecnica Antibact, sviluppata da Fincibec SpA, consiste nel sottoporre i materiali ceramici ad un trattamento che rilascia progressivamente principi attivi in grado di sviluppare una funzione antibatterica durevole nel tempo. L’efficacia antibatterica della piastrella non ha bisogno della luce solare per essere attivata e si esalta in presenza di umidità moltiplicando esponenzialmente gli effetti sanificanti delle normali operazioni di lavaggio. Gli effetti antibatterici di Antibact sono stati testati dal Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. The Antibact technique developed by Fincibec SpA consists in subjecting ceramic materials to a treatment that gradually releases active principles capable performing a long-lasting antibacterial function. The tile’s antibacterical power doesn’t need to be activated by sunlight and it increases in damp environments, multiplying the sanitizing effects of the usual cleaning processes in an exponential way. The antibacterical effects of Antibact have been tested by the Department of Biomedical Sciences of the University of Modena and Reggio Emilia. cer.news magazine aziende eventi award design mercato REAL ESTATE ITALY, I LOVE YOU: ISTANTANEA DI UN SETTORE CHE NON SI ARRESTA di Marco Mibelli, Responsabile Real Estate MEC&Partners Dal patrimonio immobiliare turistico, nuove opportunità In un’Europa alle prese con la recessione, l’altalena dello spread, i mercati in affanno e la disoccupazione alle stelle, c’è un settore che continua ad andare e che potrebbe diventare l’asso nella manica italiana nella competizione globale dei prossimi anni. Parliamo del turismo, di quell’immenso patrimonio artistico, paesaggistico, gastronomico e culturale in genere che fa si che il nostro Paese continui a rappresentare una delle mete più ambite nel panorama internazionale, capace di attrarre i vecchi e nuovi turisti e che “in tempi di crisi – commenta il presidente dell’ENIT, Pier Luigi Celli – si conferma asset strategico per lo sviluppo del Paese, attorno LE SUPERFICI MEDIE DI UN HOTEL Camere: superficie media è di circa di 20 mq Ristorante: superficie intorno a 3 mq per camera Locali di servizio: varia tra 3 e 11 mq per camera a seconda del numero di stelle Aree comuni: in media tra 2 e 6 mq per camera a cui seri e intelligenti investimenti possono ancora garantire obiettivi di ritorno immediato”. Turismo, insomma, ancora leva strategica per il Paese, che contribuisce per il 10% alla creazione del prodotto interno lordo e all’occupazione e che con i giusti investimenti potrebbe raddoppiare questi valori e dare nuovo ossigeno anche ad altri settori del Sistema Italia. Tra questi, in primis, il real estate e i distretti collegati, come quello delle ceramiche, se Fonte: Istat-Federturismo GLI ALBERGHI IN ITALIA StelleAlberghi Camere Letti 5 4 3 362 5.083 17.953 2 6.764 1 3.837 totale 33.999 28.67961.484 336.937706.383 565.7341.176.187 115.866220.001 48.116 89.287 1.095.3322.253.342 si considera che lo sviluppo dell’industria turistica non può prescindere dalle caratteristiche del ‘fattore immobiliare’. L’Italia delle vacanze si erge infatti su una fitta rete che conta 140mila strutture turistiche disseminate lungo tutto lo stivale: 34mila alberghi, 15mila agriturismi, 18mila bed&breakfast, 7mila circa tra ostelli, rifugi e strutture ricettive di altro tipo, a cui si aggiungono 66mila case vacanza (Rapporto Nomisma Real Estate turistico, 2011). Un patrimonio smisurato, in gran parte da riqualificare e valorizzare per rispondere alle nuove esigenze di viaggiatori sempre più esigenti e ricercati dal punto di vista dell’offerta ricettiva. Se è vero che la stanza resta il ‘cuore della struttura ricettiva’ è altrettanto innegabile che l’attrattività complessiva verso il cliente, nonché la redditività per il gestore è funzione anche e sempre più dei servizi . correlati; da quelli standard e immancabili come la reception, le aree comuni (caffé, bar, relax, lounge) e la sala ristorante, fino agli ‘extra’ come piscina, area fitness, area spa: un tempo considerati appannaggio dei grandi hotel a cinque stelle, questi servizi sono oggi sempre più presenti e richiesti anche da agriturismi, residence e alberghi a 3 stelle (il 70% delle strutture presenti al Nord) e 4 stelle, che in media hanno rispettivamente 30 e 65 stanze. Un mercato nuovo, dunque, e da intercettare, relazionandosi non solo con le grandi catene internazionali, che da Starwood ad Hilton, passando per International Hotel Group, Nh Hotels, Melià International, Accor, stanno pian piano incrementando la presenza nel nostro Paese, ma anche e soprattutto promuovendosi con un’offerta dedicata a quella rete di piccoli proprietari che ancora rappresenta la vera ricchezza in termini di offerta turistica e che garantisce il perdurare di quell’Italian style che tanto piace in termini di accoglienza al visitatore straniero. 58 59 Gli investitori internazionali… ci guardano Anche sul fronte dei grandi investimenti lo scenario che emerge è quello di un mercato che, nonostante le difficoltà legate alla crisi internazionale, non si rassegna all’immobilità ma anzi cerca nuove formule per aumentare l’attrattività da parte dei grandi investors internazionali, forte dell’appetibilità che l’Italia del turismo continua ad esercitare nel mondo. In tal senso, fanno ben sperare le aperture previste entro il 2013 di alberghi a quattro e cinque stelle a Milano, Roma, Venezia e Firenze, da parte di catene internazionali. Secondo HVS, società leadear di servizi e consulenza al mondo specializzata in hotel, ristoranti e multiproprietà, il valore totale delle transazioni nel settore alberghiero nel 2011 ammonta a 7,1 miliardi euro, con una crescita del 9% sui 6,5 miliardi del 2010 (fonte rapporto 2011 European Hotel Transactions). Una crescita che si spera possa coinvolgere anche l’Italia. BRIC(S)… I NUOVI ‘CONSUMATORI’, DI ITALIA E MADE IN ITALY Grande attenzione sul fronte dell’intreccio tra real estate e turismo meritano i cosiddetti BRIC(S): acronimo che indica Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica. I Paesi emergenti rappresentano, infatti, la nuova frontiera a cui guardare con attenzione per due ragioni: da un lato - come rivela anche il monitoraggio estivo condotto dall’Enit sulle tendenze del turismo organizzato - rappresentano i nuovi viaggiatori, dall’altro sono i territori che nell’ultimo biennio hanno registrato il maggior numero di progetti di sviluppo. L’osservatorio sull’export rivela che questi Paesi sono grandi appassionati del made in Italy: il mercato più rilevante è quello cinese che assorbe il 35,9% dell’export, seguito dalla Russia con il 33,5%, dal Brasile con il 16,5% e dall’India con il 14,2%. L’APPUNTAMENTO DI SETTORE A VENEZIA IN OTTOBRE PER TRE-TOURISM REAL ESTATE L’appuntamento per discutere di real estate e turismo è a Venezia dal 3 al 5 ottobre con TrE - Tourism real Estate: la Expo&conference interamente dedicata al settore immobiliare turistico internazionale. Giunta alla terza edizione, la manifestazione conferma il proprio format articolato su due livelli complementari: uno spazio in cui presentare i progetti di sviluppo e riqualificazione, stringere nuove relazioni e contatti per l’investimento e la compravendita di strutture alberghiere nei luoghi a maggiore vocazione turistica; una parte ‘conference’ con convegni e incontri business sulle nuove tendenze del real estate, della finanza e del turismo con i protagonisti del settore. Lo scopo è dare sostanza alle idee e costruire nuovi piani di valorizzazione e sviluppo territoriale turistico, partendo dalla consapevolezza che il turismo è fra le leve imprescindibili per il progresso economico del Paese. Qui si incontra l’intera filiera professionale del settore: investitori, sviluppatori, finanziatori e grandi firme dell’architettura. à www.tre-expo.com cer.progetto 8 Interiors Ischia, Napoli la nuova “dolce vita” di ischia Albergo della Regina Isabella progetto Sifola-Sposato architetti www.sifolasposato.it superfici ceramiche Ce.Vi. Ceramica Vietrese www.ceramicacevi.it anno di realizzazione 2009 60 61 Nell’incantevole cornice dell’isola di Ischia, tra un mare cristallino e il verde della pineta mediterranea, l’Albergo della Regina Isabella ci fa rivivere il glamour dei meravigliosi anni ’60, quando in Italia si celebrava “La Dolce Vita” Didascalia delle foto, xxxxxxxxxx xxxxxxx xxxxxxxx xxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxx xxxxxxxxxxx xxxxxxxxx xxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxx. di Giuliano Chiarabini, IQD Posta all’estremità settentrionale del golfo di Napoli, l’isola di Ischia, la più grande delle isole Flegree, rappresenta un contesto naturalistico, storico e artistico unico al mondo, caratterizzato da acque cristalline, sorgenti termali millenarie, preziosi monumenti e da ben 18 miglia di spiagge, baie e insenature, che fanno da sfondo a paesaggi incontaminati dominati da una florida vegetazione mediterranea. Di origine interamente vulcanica, Ischia venne scoperta dai Fenici attorno al 2.000 a.C. e, in seguito, abitata da Greci, Romani, Saraceni, Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi, in un continuum di eredità e lasciti stilistici, culturali e architettonici. Qui, nel 1956, quattro anni prima che con la sua Cineriz producesse il film “La Dolce Vita” di Federico Fellini, Angelo Rizzoli, celebre editore e produttore cinematografico, nonché personaggio simbolo della “belle epoque” italiana degli anni ’50 e ’60, affascinato dalle bellezze dell’isola, fece ampliare le storiche Terme della Regina Isabella e realizzare, nei pressi delle antiche rovine greco-romane, un principesco hotel, a lei dedicato. Situato in riva al mare, in una tranquilla baia nel borgo di Lacco Ameno, il più piccolo comune dell’isola, l’Albergo della Regina Isabella, con il suo ambiente architettonico di suggestiva ricchezza espressiva, divenne subito una delle mete preferite dalle celebrità del cinema, della moda e dello spettacolo provenienti da ogni parte del mondo. A distanza di oltre cinquant’anni di fasti e splendori, l’albergo è stato oggetto, nel 2009, di un sapiente Gli interni glamour dell’Albergo della Regina Isabella, recentemente rinnovati, sono frutto del delicato equilibrio tra innovazione e rispetto della preesistenza, valorizzato attraverso un sapiente uso della luce, della materia, dei volumi e dei cromatismi. ambienti ambienti pubblici dell’ospitalità applicazioni pavimentazioni interne superfici ceramiche Ce.Vi. Ceramica Vietrese Bicottura serie I decorati a mano pennellato blu, pennellato rosso, giallo, bianco Vietri cm 20x20, 40x40 caratteristiche tecniche Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): classe A Resistenza all’usura e all’abrasione (ISO 10545-7): PEI 4 Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): 7° (R9) Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme Resistenza al cavillo (ISO 10545-11): conforme intervento di rifunzionalizzazione e rinnovamento, progettato dallo studio degli architetti napoletani Alberto Sifola e Vincenzo Sposato. Grazie ai recenti lavori, che hanno riportato l’edificio allo splendore originale, preservandone l’architettura, lo stile e i materiali, l’Albergo della Regina Isabella, resort cinque stelle lusso, è tornato ad essere testimone di una cultura votata al bello, espressa negli ambienti maestosi e luminosi, che sanno tuttavia regalare agli ospiti sensazioni di intimità e riservatezza. I tre ristoranti, i due bar e le 128 camere, incluse le sfarzose suite, dotate di ogni comfort e dislocate nei due corpi di fabbrica, collegati tra loro a formare la complessità della struttura, sono così tornati a ospitare celebrità internazionali dei giorni nostri del calibro di Matt Damon, Francis Ford Coppola, Jude Law, Gwyneth Paltrow, Sting, Oliver Stone e Giuseppe Tornatore. Le camere e le suite, contraddistinte da morbidi toni pastello in sintonia con il paesaggio naturale circostante, conservano le originali pavimentazioni, realizzate con luminose maioliche dipinte a mano, le cui colorazioni e i soggetti variano di stanza in stanza. Il delicato rifacimento delle preziose maioliche è stato affidato dallo studio di progettazione Sifola e Sposato alla società Ce.Vi. Ceramica Vietrese di Cava de’ Tirreni, che ha messo a disposizione i suoi cinquant’anni di esperienza nella lavorazione artigianale della ceramica in bicottura e i suoi esperti maestri decoratori. . Ogni singolo decoro, ogni pennellata sono stati fedelmente riprodotti, con la serie “i Decorati a mano”, nelle tonalità del blu, del rosso, del giallo e del bianco Vietri, affinché le famose piastrelle potessero continuare a vivere in tutto il loro splendore e nel fascino senza tempo di un albergo come il Regina Isabella. Ai propri ospiti l’albergo offre anche gli ampi saloni tipici di una villa Patrizia partenopea, caratterizzata da arredi – in alcuni casi veri pezzi d’antiquariato – dalle linee archeggianti secondo un inconfondibile stile mediterraneo, oggetti preziosi come le note ceramiche di Capodimonte, dipinti, quadri, arazzi e minuti soprammobili di squisita foggia artigianale. Per completare il quadro di un soggiorno indimenticabile, il resort offre alla propria clientela che intende rilassarsi, godendo dei benefìci delle storiche acque termali di Lacco Ameno, una prestigiosa Spa e ben quattro piscine, di cui una con acqua di mare depurata, una ipotermale, una per la talassoterapia e una dedicata al “risveglio dei sensi”, con musicoterapia, cromoterapia e aromaterapia. Le Terme della Regina Isabella offrono inoltre agli ospiti la possibilità di sottoporsi a oltre 50 trattamenti benessere o estetici. Il moderno centro servizi e congressi, con le tre ampie sale e l’open space, è stato invece pensato per coloro che decidono di scegliere un resort esclusivo come l’Albergo della Regina Isabella per le proprie convention o i propri incontri di lavoro. 62 63 Le 128 camere ciascuna caratterizzata da un arredamento o da un dettaglio che la rende unica e diversa da tutte le altre - così come gli spazi pubblici dell’Albergo sono espressioni di un lusso discreto e senza tempo in grado di regalare agli ospiti soggiorni indimenticabili. . Il rivestimento a scacchiera delle piastrelle di piccolo formato sale dal pavimento alla parete fino alla vetrata, oltre la quale, sotto lo sguardo attento dei clienti seduti al bancone, avviene la preparazione dei piatti di carne. 64 65 9 Interiors Milano MUCCHE & BUOI dei paesi tuoi UN ristorante “TUTTO A VISTA” PER GLI AMANTI DELLA CARNE, UN LUOGO DI CONTAMINAZIONE TRA LA BOTTEGA DEL MACELLAIO, LA TRATTORIA A CONDUZIONE FAMILIARE E L’ENOTECA ALLA MODA di Livio Salvadori, Casabella L’uomo si avvicina alla porta d’ingresso con passo deciso. Allunga la mano verso la maniglia, ma poi, d’un tratto, si ferma. Indietreggia guardandosi in giro, un po’ sospettoso. Appare decisamente disorientato. Non capisce. Eppure è sempre stata lì, ed ora, improvvisamente, non c’è più. O meglio: c’è qualcosa di completamente diverso. Dove prima si faceva la fila per pagamenti, prelievi e rari depositi, ora è possibile sedersi a un tavolo o al bancone per gustare fiorentine, costate, carpacci e altri piatti di qualità, preparati a regola d’arte. Siamo a Milano, in centro, all’inizio di Corso di Porta Ticinese e l’insegna non lascia dubbi: Mucche & Buoi dei Paesi Tuoi. L’agenzia bancaria che si trovava qui è stata abilmente trasformata in un accogliente e Ristorante funzionale ristorante, che sa di macelleria, di casa, di Mucche & Buoi buono. Il “tutto a vista”, la tracciabilità e la certificazione dei progetto Massimiliano Faggioni prodotti garantiscono la totale trasparenza e qualità Costa Group del servizio, valori sui quali la proprietà scommette www.costagroup.net dal 1860. “Fare bene quello che si conosce, e custodire quello foto cui si tiene” è il motto di Mucche & Buoi e della famiglia Moreno Carbone www.morenocarbone.com di Giovanni Ferrieri, lo stesso imprenditore napoletano che qualche anno fa, sempre a Milano, ha dato vita superfici ceramiche al fortunato format di Cioccolati Italiani, e che ora Refin - www.refin.it ha voluto l’apertura della nuova attività affidandone la gestione alla nuova generazione, che ha saputo anno di realizzazione interpretarla con entusiasmo e spirito innovativo. 2011 . Borgogna Bianco (Digione) ambienti ricreatività e socialità applicazioni pavimentazioni e rivestimenti interni certificazioni Ecolabel, LEED superfici ceramiche REFIN grès porcellanato serie Borgogna bianco (Digione), nero (Chalon) cm 60x60, 7,5x7,5 serie Stone-leader grigio (Dark) cm 60x60 caratteristiche tecniche Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): 0,2% Borgogna, 0,5% Stone-leader Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): resistente Resistenza all’usura e all’abrasione (ISO 10545-6): conforme Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): conforme Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9 Resistenza agli sbalzi termici (uni EN ISO 10545-9): conforme Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme Borgogna Nero (Chalon) Stone-leader Grigio (Dark) Concepito dall’architetto Massimiliano Faggioni di Costa Group come un luogo di contaminazione, Mucche & Buoi è una mescolanza tra la bottega del macellaio, la trattoria a conduzione familiare e l’enoteca di moda. Se dall’esterno il locale appare come una macelleria a tutti gli effetti, con il bancofrigo e i tagli di carne esposti in vetrina, non appena entrati l’attenzione va subito al lungo bancone apparecchiato: posto proprio di fronte a una delle due cucine - entrambe a vista, in modo che ognuno possa vedere come avviene ogni singola preparazione - può ospitare una dozzina di commensali. Ideale per chi vuole mangiare un panino o un piatto veloce, la soluzione “bancone” permette al cliente di osservare tutte le operazioni che si svolgono nella prima cucina, che ospita il prezioso spiedo artigianale marca Molteni, la postazione per la cottura di fiorentine e costate, e lo spazio di preparazione di crudi, carpacci e insalate. La seconda cucina è invece a portata di vista di chi siede ai tavoli, ed è dedicata alla preparazione di fritture, contorni, sfizi, bruschette e dessert. Si trova nella parte più interna del locale, proprio di fronte a un mini-salotto con un unico tavolo per sei persone, dietro al quale spicca la gigantografia dell’interno di una delle macellerie della famiglia Ferrieri, a Napoli, con Donna Carmela nel mezzo. La stessa attenzione riservata alla selezione e lavorazione della materia prima, e in particolare della carne, regina del locale, la ritroviamo nel progetto degli interni, negli arredi, nello studio dei dettagli e nell’accurata scelta dei materiali utilizzati nell’allestimento. Tra questi, un ruolo di primo piano è svolto dagli elementi ceramici prodotti da Ceramiche Refin che rivestono la pavimentazione e alcune pareti del ristorante. L’elegante semplicità delle piastrelle di piccolo formato della serie Borgogna, posate a scacchiera in morbide tonalità bianco e nero, disegna un tappeto dal sapore domestico, in perfetta armonia con l’atmosfera casalinga e familiare che trasmette il locale. Mentre le grandi lastre in grès porcellanato della serie Stone-leader, proposte in una calda tonalità di grigio, contribuiscono a dare continuità al piano pavimentale che attraversa i vari ambienti in cui si sviluppa il ristorante. Realizzati con almeno il 40% di materiale riciclato “pre-consumer”, proveniente da processi di produzione esterni a quelli dell’azienda stessa, questi elementi rispondono ai requisiti richiesti dalla certificazione LEED, la più importante attestazione americana in materia energetica e ambientale. . 66 67 Le morbide tonalità dei materiali ceramici, che rivestono la pavimentazione, si fondono in perfetta armonia con l’atmosfera dal sapore domestico e conviviale che pervade il locale. cer.trend VirtualStyle: la stanza da BAGNO Mapei Malta epossidica decorativa bicomponente per fughe Kerapoxy Design Blu con MapeGlitter argento a cura di IMAGEM www.imagem.it Saime Grès porcellanato a tutta massa Reserve Biscuit Ceramiche Campogalliano Grès porcellanato Strand Tobacco Rondine Grès porcellanato a impasto colorato Monolith Beige Simas lavabo sospeso e mensola Degradè Simas Vaso terra e bidet terra Degradè Casalgrande Padana Grès fine porcellanato Newood (Linea Granitoker) Black 68 69 Impronta Rivestimento in pasta bianca Creta D Wall Mistral + decoro Boucle Flaminia Lavabo freestanding Monoroll Kerapoxy Design Blu Monolith Beige Reserve Biscuit Strand Tobacco Degradè Vaso/bidet Degradè Lavabo/mensola Newood Black Creta D Wall Mistral Monoroll Lavabo cer.progetto 10 Architettura Breslavia, Polonia . 70 71 Il complesso OGRODY GRABISZYŃSKIE, sorge in un’area di particolare Pregio. Grande attenzione è stata Riservata ai materiali di finitura, tra i quali le facciate ventilate in grès Porcellanato vista parco I compatti corpi di fabbrica sono scanditi da loggiati, balconate e piani di copertura a terrazzo praticabile. di Mariano Amato La tradizione vuole sia la città degli gnomi. Tra le sue vie, sono circa duecento le statuette bronzee che lo ricordano. Ma è anche una città di straniante toponomastica: Wroclaw in polacco, Breslau in tedesco, Vratislav in Ceco, Breslavia in italiano. Il borgo storico è Ostrów Tumski, una sorta di grande isola circondata dalle ramificazioni del fiume Oder. Accanto sorge il Rynek, agglomerato ricco di testimonianze di architettura gotica e rinascimentale, che a tutt’oggi svolge un ruolo di catalizzatore per la vita urbana. Ma Breslavia non è una città completamente assopita sul suo passato e in anni recenti va mostrando le sue ambizioni attraverso una serie di interventi di riassetto urbano e infrastrutturale. In primo piano il nuovo aeroporto, inaugurato in occasione degli scorsi Europei di calcio. La radicale ristrutturazione della stazione centrale, meglio nota come Wroclaw Glowny. Non ultimo il cantiere, attualmente in corso d’opera, per la realizzazione della Sky Tower che, con i suoi 212 metri al colmo, promette di diventare il più alto grattacielo in terra di Polonia. Complesso Residenziale Ogroby Grabiszynskie progetto Thomas Hubka superfici ImolaCeramica www.imolaceramica.com anno di realizzazione 2008 Le ampie superfici vetrate assicurano un elevato apporto di luce naturale e un non trascurabile guadagno energetico passivo. . 72 73 Le linee di fuga tra le lastre di ceramica disegnano un reticolo modulare che conferisce ordine alla composizione di facciata. Time Bianco Time Grigio Accanto ai grandi progetti, l’attività immobiliare si esprime non solo nella riqualificazione del patrimonio esistente, all’interno di un tessuto caratterizzato da una elevata percentuale di verde, di parchi pubblici e una residenzialità estensiva a bassa volumetria, ma anche attraverso interventi ex novo di edificazione e ridisegno urbano. Tra questi il nuovo complesso dell’Ogrody Grabiszyńskie, sorto a Sud Ovest del centro urbano, tra l’asse stradale di Hallera e il grande polmone verde del Parco Grabiszyński, in un’area insediativa di particolare pregio, pianificata nell’ultimo anteguerra. Il progetto, firmato dall’architetto Thomas Hubka, si articola in 4 corpi di fabbrica pluripiano, di importante volumetria. Uno a marcare il fronte urbano verso Est, gli altri perpendicolari al parco. Il concept è stato quello di prolungare idealmente il parco attorno alle nuove costruzioni. In questo senso, all’interno del quartiere, è stato eliminato totalmente il traffico veicolare a livello del suolo, per lasciare spazio a giardini, percorsi pedonali, aree di relax e campi gioco per i bambini. I veicoli a motore circolano nel sottosuolo, attrezzato a parcheggio e dotato di ascensori per il collegamento diretto con i piani residenziali dei singoli edifici. Le unità immobiliari si articolano in appartamenti di differenti metrature, da circa 43 a 110 metri quadrati. Al loro interno, particolare attenzione è stata dedicata ai livelli di finitura, alla scelta di materiali di pregio, alla dotazione di componentistica capace di coniugare design ed elevate prestazioni funzionali. Inoltre, all’angolo tra Hallera e Grabiszyńska, in posizione strategica in termini di accessibilità, sono stati previsti al piano terreno una serie di spazi e dotazioni commerciali a servizio del quartiere e dell’intera cittadinanza. I compatti corpi di fabbrica sono scanditi da loggiati, balconate e piani di copertura a terrazzo praticabile, che degradano dal sesto al terzo piano verso il parco. Ampie superfici vetrate assicurano un elevato apporto di luce naturale e un non trascurabile guadagno energetico passivo. Ma in termini di efficienza energetica degli edifici, oltre che di finitura e qualità architettonica, un ruolo di primo piano lo svolge il sistema di rivestimento ceramico dell’involucro, realizzato con la tecnologia a facciata ventilata. Come noto si tratta di un sistema di montaggio a secco su sottostruttura metallica, ancorata alla parete retrostante, opportunamente isolata, in grado di incrementare non solo l’efficienza energetica e il comfort, ma anche di razionalizzare il processo costruttivo e la manutenzione durante l’intero ciclo di vita dell’edificio. Nello specifico sono state impiegate lastre in grès porcellanato a tutto spessore, nel formato 60x120 cm, della serie Time, prodotte da ImolaCeramica. Gli oltre 8000 mq di superficie sono campiti con elementi di colore bianco, grigio e marrone, a sottolineare volumi in aggetto ed elementi costruttivi dei diversi edifici. Le linee di fuga tra le lastre di ceramica disegnano un sottile reticolo di coordinamento modulare, chiamato a conferire ordine e coerenza ai diversi componenti edilizi che concorrono alla composizione di facciata. Time Marrone ambienti residenziale urbano applicazioni rivestimenti esterni superfici ceramiche IMOLACERAMICA grès porcellanato a tutta massa serie Time bianco, grigio, marrone cm 60x120 caratteristiche tecniche Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): 0,05% Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): min. UB Resistenza all’usura e all’abrasione (ISO 10545-6): 140 mm³ Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): classe 3 Resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥50 N/mm2 Resistenza agli sbalzi termici (uni EN ISO 10545-9): conforme Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): ≤ 7x10-6 °C-1 11 Architettura Brisbane, Australia Spazio a luce, aria e ceramica . Nella recente espansione dell’aeroporto di Brisbane, il paesaggio del Queensland diventa l’elemento ispiratore del progetto, messo in mostra su eleganti superfici Made in Italy di Elisa Montalti, Ottagono Terzo scalo più trafficato in Australia dopo Melbourne e Sidney, l’aeroporto di Brisbane ha visto nel 2008 la conclusione di un importante progetto di espansione, portato avanti dallo studio australiano BVN Architecture. Tale intervento si è aggiudicato l’anno successivo ben tre premi prestigiosi: il RAIA Brisbane Regional Art and Architecture Commendation, il RAIA Brisbane Regional Public Architecture Commendation e il RAIA QLD Art and Architecture Prize. Allo studio Bligh Voller Nield, guidato da Chris Clarke in qualità di responsabile della pianificazione e della progettazione architettonica, venne commissionato l’intero intervento di espansione del Brisbane International Airport Terminal con l’obiettivo di adattare l’infrastruttura ad una stima prevista per il 2012 di circa 3.000 passeggeri/ora nei periodi di maggiore flusso e allo scopo di consentire poi un successivo ulteriore ampliamento nel 2023. I cambiamenti ai sistemi di ricezione dei passeggeri, apportati successivamente alla costruzione dell’aeroporto, così come le norme più restrittive in termini di sicurezza hanno inoltre sollecitato una generale rivisitazione del Terminal esistente. Questo venne progettato nel 1995 dallo stesso Bligh Voller come una struttura modulare flessibile che permettesse facili piani di espansione nel tempo. A parte l’ampliamento e la riorganizzazione del layout interno del Terminal esistente, il progetto ha puntato su diverse scelte strategiche a livello ambientale: il recupero delle acque piovane per scarichi ed irrigazione; la selezione, a livello paesaggistico, di piante resistenti alla siccità per evitare sprechi di acqua; alti livelli di luce naturale interna per ridurre le richieste di illuminazione artificiale; analisi e selezione, ove possibile, di materiali ecologici e naturali. Con l’intento di fornire un aspetto generale di piena continuità tra vecchio e nuovo, l’espansione ha cercato di recuperare forma ed espressione esterna del Terminal esistente, rispondendo anche alla richiesta del committente di mantenere un’atmosfera “informale, amichevole e chiaramente riconducibile al paesaggio del Queensland”. Il progetto ha puntato quindi sull’enfasi della luce 74 75 International Terminal Aeroporto di Brisbane progetto Chris Clarke BVN Architecture www.bvn.com.au foto Christopher Frederick Jones & David Sandison www.cfjphoto.com.au sandisonphotography.com superfici ceramiche Casalgrande Padana www.casalgrandepadana.it distributore Salvatore Ceramics www.salvatoreceramics.com anno di realizzazione 2008 Sopra, l’atrio centrale con struttura in pilastri che si diramano richiamando l’idea dell’albero; in apertura i diversi spazi per la sosta e i collegamenti con grande profusione di luce naturale. Granito 1 Sahara Struttura, soffitti e pavimentazioni presentano chiare tonalità cromatiche, facendo emergere con maggiore evidenza i colori degli arredi ispirati al territorio australiano. Granito 1 Ontario Granito 2 Napoli ambienti luoghi del trasporto Granitogres, serie Granito 2 Napoli, cm 30x60 applicazioni pavimentazioni interne caratteristiche tecniche Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,1% Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): nessuna alterazione Resistenza all’usura e all’abrasione (ISO 10545-6): illimitata superfici ceramiche Casalgrande Padana grès fine porcellanato Granitogres, serie Unicolore bianco assoluto, cm 30x60 Granitogres, serie Granito 1 Ontario, Sahara, cm 30x60 naturale, su un alto grado di trasparenza, su dettagli semplici e minimali, su materiali naturali e su una selezione per gli arredi di colori ispirati al territorio australiano (marroni, ocra) con la commistione puntuale di verdi profondi. Il grande atrio centrale dell’aeroporto è stato inoltre ampliato in lunghezza verso nord di circa 200 metri così da ospitare il parcheggio di due nuovi Airbus A380 o alternativamente quattro posti per altri tipi di aerei più piccoli. In questo caso, l’ambiente dell’atrio è stato concepito in modo diverso rispetto a quello del Terminal in quanto più relazionato all’idea di smistamento più che di destinazione. Qui, piuttosto che affidarsi ad una banale disposizione per file ordinate secondo una griglia razionale, il progetto ha previsto una disposizione più dinamica dei posti a sedere, ispirandosi all’idea formale di un fiume sinuoso dove l’attività si svolge lungo il suo corso, concentrandosi prevalentemente nelle anse. L’illuminazione naturale nell’atrio è inoltre incrementata da un lucernaio stretto e lungo 90 metri in cui è stata inserita una delle tre opere d’arte commissionate per il progetto, una struttura leggera e traforata che si sviluppa in rotazione rompendo l’ingresso in verticale della luce diurna, che si ritrova così punteggiata da una filigrana di ombre sui muri e sui pavimenti in grado di scandire, con eleganza, il viaggio dei passeggeri da una parte all’altra dell’atrio. In questo ambiente di grande respiro, l’azienda italiana Casalgrande Padana ha fornito i materiali per le pavimentazioni interne dell’atrio centrale, delle zone di transito e di distribuzione, degli spazi di attesa, sosta e ristoro, delle aree funzionali e di servizio. I colori per le superfici sono stati scelti in piena continuità cromatica con il progetto degli interni volto alla massima rifrazione della luce naturale. Di bianco è infatti stata “vestita” la maggior parte delle superfici, mentre cromie più accese e venature più evidenti (Napoli, Ontario e Sahara) sono state preferite nella caratterizzazione dell’area check-in e degli ambienti più piccoli di servizio. Come tipologia di texture, è prevalsa l’ispirazione alle pietre naturali, vista la preferenza per le linee Granitogres e Pietre Native, utilizzate in modo particolare negli spazi di collegamento e nelle aree di massima concentrazione pubblica. 76 77 Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): garantita Resistenza al gelo (ISO 10545-12): garantita Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): 45-60 N/mm2 Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R10 Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): 6,3 x 10-6 Pietre Native, serie Meteor bianco, cm 30x60 caratteristiche tecniche Assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,1% Resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): nessuna alterazione Resistenza all’usura e all’abrasione (ISO 10545-6): alta Resistenza alle macchie (ISO 10545-14): garantita Resistenza al gelo (ISO 10545-12): garantita Resistenza alla flessione (ISO 10545-4): 50-60 N/mm2 Resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R10 Resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme Resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): 6,6 x 10-6 Unicolore Bianco assoluto Meteor Bianco cer.trend 06 08 07 01 09 imperfezioni “naturali” 10 11 12 Sfumature polverose, irregolarità capaci di impreziosire, attenzione all’impatto ambientale dettano i nuovi stili della ceramica 1 13 02 14 03 04 05 15 78 79 17 16 18 19 20 21 01. naked Artceram à www.artceram.it 14. goccia Lea Ceramiche à www.ceramichelea.com 02. nolita Mirage à www.mirage.it 15. minoo Bardelli à www.bardelli.it 03. newstone Tiffany à www.tiffanyceramiche.it 16. convivium Ariana à www.ariana.it 04. materia Imolagres à www.cedir.it 17. barrique gl28 KlinkerSire à www.klinkersire.it 05. vintage Serenissima à www.serenissima.re.it 18. premium Catalano à www.catalano.it 06. artigiani a mano Il Ferrone à www.ilferrone.it 19. ETIC Atlas Concorde à www.atlasconcorde.it 07. country Sintesi à www.sintesiceramica.it 20. imperial Ragno à www.ragno.it 08. koshi clip ClipTile à www.cliptile.it 21. reverse Floor Gres à www.floorgres.it 09. cross cut Magica à www.cermagica.it 22. EC 1 Cerdisa à www.ceramichecerdisa.it 10. cristall’o Giaretta Italia à www.giarettaitalia.it 23. Pierre des alpes Area à www.areaindustrie.it 11. be pop Artemateria à www.artemateria.it 24. lavabo asolo Dolomite à www.ceramicadolomite.it 12. perlage Dom à www.domceramiche.it 25. rapolano Coem à www.coem.it 13. mdwall Momo Design à www.serenissimacir.com 22 23 24 25 GALLERIA PRODOTTI L’intera collezione autunno/inverno 2012-2013 dellA ceramica italianA è visibile su: www.laceramicaitaliana.it/prodotti informazione pubbliredazionale The Quinquennial Tile Award Al via la terza edizione del concorso promosso da Fincibec: uno sguardo su come la ceramica italiana valorizza i progetti d’architettura nel mondo Martedì 25 settembre 2012 è in programma la serata di premiazione della seconda edizione di The Quinquennial Tile Award, in una cornice d’eccezione, quella del palazzo storico dell’Archiginnasio di Bologna. La serata, che vede gli interventi dell’AD di Fincibec S.p.A. Vittorio Borelli e di Aldo Colonetti, responsabile scientifico dello IED Italia, Istituto Europeo di Design, ospita anche Roberto Giolito, direttore Centro Stile Fiat e in particolare creatore dell’ultimo successo della celeberrima Fiat 500, oggetto del premio assegnato al vincitore della seconda edizione. Il premio The Quinquennial Tile Award, organizzato da Fincibec in collaborazione con la rivista di architettura Ottagono, dimostra di essere decisamente ben avviato e saldo, tanto da essere diventato un appuntamento internazionale con cadenza biennale atteso ed importante. Dal residenziale al contract, i cinque progetti vincitori sono stati capaci di valorizzare le peculiarità tecniche ed estetiche della ceramica con i materiali delle aziende Century, Monocibec e Naxos che fanno capo al gruppo Fincibec. Sul podio il prestigioso complesso La Reine, a Beirut (1), dove spicca l’eleganza nei rivestimenti dei bagni; si aggiudica il secondo posto per la qualità della texture del prodotto ceramico utilizzato negli interni, Ambio Creative Center di Pechino (2), un laboratorio creativo che ospita le avanguardie di settore. Preziose venature marmoree risaltano invece nelle prestigiose penthouse dello Streamlight di Londra (3), 3 al terzo posto, un raffinato complesso situato in un noto quartiere della capitale britannica. Un particolare riguardo è stato dedicato all’ambiente bagno dell’Anthemus Sea Beach Hotel & Spa in Grecia (4), che si colloca al quarto posto. Al quinto posto invece è stato premiato un progetto italiano denominato Volumi ad incastro (5), per la coerenza dimostrata tra interni ed esterni, realizzata tramite l’uso di vari formati. Forti di questo successo si apre quindi la terza edizione del Quinquennial Tile Award, “il premio che cresce con la forza delle vostre idee”, come si legge nella headline della campagna che sarà pubblicata ad Ottobre sulla rivista Ottagono. Un nuovo logo che ricorda la forma di una stella, dà il giusto valore a questa importante iniziativa che premia la creatività nei progetti in ceramica di tutto il mondo: in primo piano l’uso espressivo della materia, dal design d’interni all’edilizia, settori in cui le pavimentazioni, le finiture e i rivestimenti ceramici hanno un ruolo sempre più importante nel connotare i progetti architettonici. Dal 25 settembre 2012 fino al 25 marzo 2014 sono aperte le iscrizioni della terza edizione del concorso. Al primo classificato, in palio un orologio Rolex modello Oyster Perpetual Submariner, mentre dal secondo al quinto premio, i vincitori potranno godere di un soggiorno di due notti, per due persone, presso il prestigioso Hotel Danieli di Venezia, con ingresso alla Biennale di Architettura, due premi che giocano sul concetto di bellezza senza tempo. 4 1 2 Per informazioni: www.tileaward.org 5 80 81 ANTEPRIMA CERSAIE 2012 Vein La collezione Vein di ImolaCeramica è mirata a rendere, con uno stile inconfondibile, l’eterno incanto del marmo, che custodisce all’interno delle sue venature l’eterogenea e misteriosa trama che solo lo scorrere del tempo può regalare. La storia assieme alla tecnologia, perché la serie mantiene tutte le caratteristiche tecniche fondamentali del gres porcellanato a tutto spessore. Caratterizzante di Vein è la sua proposta in duplice versione, sia con il taglio nel verso della vena, sia con quella al contro della vena. Una caratteristica che, assieme a molteplici superfici e colori, offre a privati e progettisti infinite libertà di progettazione. informazione pubbliredazionale Progetto multiforme, nato dall’accattivante unione di tecnica e creatività. Dai segni caratterizzanti del materiale naturale si ricava l’elegante disegno marmoreo della superficie di Vein Cooperativa Ceramica d’Imola nasce nel 1874 ed è la più antica Cooperativa di produzione lavoro d’Italia. Oggi è un Gruppo leader di mercato nei pavimenti e rivestimenti, simbolo del made in Italy nel mondo, con un fatturato consolidato di oltre 280.000.000 Euro, 7 stabilimenti in cui lavorano più di 1800 dipendenti e un livello di esportazioni attestato al 70% della sua produzione di piastrelle. Cooperativa Ceramica d’Imola è sul mercato con i seguenti marchi commerciali: ImolaCeramica, LaFaenzaCeramica, LeonardoCeramica, ClipTile. Nel rispetto dei principi di eco-efficienza ed eco-compatibilità ha ottenuto la Certificazione Ambientale ISO 14001, la registrazione EMAS e i crediti LEED. Infine, il Museo aziendale (aperto al pubblico) raccoglie oltre un secolo di collaborazioni con alcuni degli artisti più significativi del ’900: Bay, Pomodoro, Tadini, La Pietra, Mitoray, Tilson, Brindisi. PROGETTO VEIN Porcellanato a tutto spessore Formati 45x90, 45x45, 60x60, 30x60, 15x90 cm Colori almond, beige, bianco, tortora, marrone scuro, grigio scuro Finiture naturale, lappato Cooperativa Ceramica d’Imola S.c. Via V. Veneto, 13 - 40026 Imola BO Tel. 0542 601601 - Fax 0542 31749 www.ccimola.it - www.imolaceramica.it [email protected] cer.doc 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 Per richiedere informazioni e copie dei cataloghi, inviare una mail a [email protected] 01. FLORIAN CERAMICA VALLELUNGA Formato: cm 24 X 29,7 - Pagine: 32 - Foto: 41 à www.vallelungacer.it 02. 2012 Collection Del Conca Formato: cm 17 x 23 - Pagine: 496 à www.delconca.com 03. CATALOGO 2012 ECO DESIGN Formato: cm 21 X 29,7 à www.ecodesignsrl.it 04. Overview FLAMINIA Formato: cm 17 x 24 - Pagine: 100 - Foto: 360 à www.ceramicaflaminia.it 05. Vanitas (Versace Home) GARDENIA Formato: cm 24 x 31,3 - Pagine: 72 - Foto: 81 à www.gardenia.it - www.versacecd.com 06. VEIN IMOLA CERAMICA Formato: cm 24 x 27 - Pagine: 30 - Foto: 29 à www.imolaceramica.it 07. MINERAL D ITALGRANITI Formato: cm 24 X 33 - Pagine: 64 - Foto: 26 à www.italgranitigroup.com 08. CATALOGO GENERALE settembre 2012 MAPEI Formato: cm 29,3 x 21 - Pagine: 260 - Foto: 900 à www.mapei.it 09. NEXTRA MONOCIBEC Formato: cm 21 x 21 - Pagine: 32 - Foto: 17 à www.monocibec.it 10. LE ARDESIE PHORMA Formato: cm 30 x 30 - Pagine: 38 - Foto: 20 à www.phormasrl.it 11. GENERALE LUGLIO 2012 SAIME Formato: cm 21 X 29,7 - Pagine: 348 - Foto: 128 à www.saimespr.com 12. SIMAS 2012/2013 SIMAS Formato: cm 23 x 29 à www.simas.it 13. Woodays TAGINA Formato: cm 23 x 23 - Pagine: 96 - Foto: 24 à www.tagina.it guardaLA sentiLA toccaLA amaLA FAEN ZA Eleganza in tutti i sensi CERSAIE 2012 PAD. 36 / STAND A38 B43 LAFAENZACERAMICA.IT cer.exit Brunello Cucinelli Presidente e amministratore delegato Gruppo Cucinelli un patrimonio unico Il nostro Paese ha rappresentato per secoli la culla di culture e civiltà che hanno saputo fare del “bello” un concetto sovrastrutturale; la ceramica, come tutti quegli antichi mestieri che fanno della manifattura il loro valore fondante, ha contribuito fortemente a garantire all’Italia un ruolo fondamentale di guida per la diffusione di un senso globale dell’Estetica. Ancora oggi ritengo che si dovrebbe tornare ad un vero made in Italy, a quelle cose “belle e ben fatte” che da sempre ci contraddistinguono per fare in modo che il nostro Paese ritorni ad essere solido e credibile. La ceramica è uno di quei settori che, basato sulla formazione interna di saperi intellettuali e manuali e sul valore del lavoro artigianale, è in grado di ridare fiducia incrollabile nei confronti di un Paese che rappresenta da millenni il punto di riferimento nell’arte, nell’architettura, nella cultura, nella bellezza. In particolare, la produzione di ceramiche nella nostra stimata terra umbra, lungo tutto il percorso storico che va dal XIII secolo e giunge fino ai giorni nostri, è probabilmente, grazie al suo valore culturale e storico-artistico, al suo rilievo economico, e all’ampiezza della sua diffusione capillare, uno dei distretti più emblematici e significativi di attività artigiana della nostra regione. La sfida oggi è proprio quella di avvicinare i giovani a questi antichi mestieri, quella di saper difendere la tradizione, ma anche di saper cogliere le linee del cambiamento e dell’innovazione. D’altra parte, anche nella mia esperienza personale ho potuto constatare che all’estero sono affascinati da questa filosofia di impresa italiana, da queste mani sapienti che con la loro dignità, con la loro fierezza, con la loro curiosità, lavorano. Dobbiamo continuare a perseguire l’obiettivo di riportare il valore della dignità umana e morale al lavoro, specie nel lavoro artigianale; sono infatti convinto da sempre che la capacità di costruire il futuro sia alla portata di ciascuno, secondo quell’ideale di tipo illuministico dello spirito di custodia che consente di coniugare arte e spiritualità per accrescere i valori della nostra produzione italiana che rappresenta un patrimonio unico. made in Italy, quello «delleIl vero cose ‘belle e ben fatte’, è ciò che ci contraddistingue e che consente al nostro Paese di essere solido e credibile » CERSAIE 2012 Stand A26 - B27 Padiglione 25 produttore autorizzato Spezzano, MO (Italy) • Tel. +39.0536.849611 • fax +39.0536.849856 numero verde 800-226622 • www.gardenia.it • www.versacecd.com Fughe Mapei: la scelta migliore per ogni ambiente Funzionalità e colore per tutte le esigenze Una linea completa di stuccature per interni ed esterni, per pavimenti e rivestimenti di ogni tipo, cotto, materiale lapideo, mosaico vetroso e metallo che comprende riempitivi per fughe cementizie in pasta ed epossidiche. 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