il salone della ricostruzione diventa green
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il salone della ricostruzione diventa green
CULTURA E IMPRESA IL SALONE DELLA RICOSTRUZIONE DIVENTA GREEN Editore di raffinati libri e organizzatore di eventi culturali e fieristici Roberto Di Vincenzo è un manager della comunicazione. Per organizzare una fiera bisogna conoscere il settore. Come e quando è nata l’idea del Salone dei Prodotti Tipici dei Parchi d’Italia? Da oltre venti anni Carsa collabora con il mondo dei parchi e per sei anni in join venture con Fiera di Roma ed in collaborazione con Federparchi, Legambiente, WWF, ha realizzato Park Life – il Salone dei Parchi. Dalla evoluzione di quella esperienza e dalla spinta propulsiva della Camera di Commercio de L’Aquila e delle Associazioni imprenditoriali aquilane (CIA, Coldiretti, Confesercenti, CNA) nasce questa iniziativa. Il punto di partenza è frutto dello sviluppo che in questi anni i parchi hanno avuto. Assieme alle politiche di conservazione, le aree naturali protette hanno lavorato infatti per la valorizzazione delle produzioni locali, riscoprendo antichi cultivar, hanno collaborato con i produttori al miglioramento qualitativo dei prodotti, accompagnandoli attraverso la concessione del proprio marchio nelle azioni di commercializzazione. E così, mentre Park Life è nata come fiera prettamente istituzionale in un momento in cui era necessario affermare l’esistenza di queste nuove istituzioni, oggi, il punto di partenza è l’economia. Economia che significa, in un territorio antropizzato come sono le aree protette italiane, possibilità di permanenza delle popolazioni e contestualmente gestione del territorio e mantenimento della biodiversità. MU1 0 A che cosa aspira un espositore che immagino piccolo o medio produttore, dalla partecipazione ad una fiera del settore? Incontrare il mercato nelle sue varie forme: il pubblico come compratore diretto all’interno della manifestazione e i buyers come potenziali acquirenti. Quest’anno abbiamo lavorato prevalentemente sul primo settore del mercato, ma abbiamo già avviato contatti per la prossima edizione per sviluppare l’aspetto più strategico. Ben diverso il mondo dell’edilizia anzi della ricostruzione tema del prossimo evento fieristico che si terrà sempre all’Aquila dal 13 al 16 giugno all’ex Italtel. Quali sono le novità di questa edizione? La terza Edizione del Salone della Ricostruzione come diceva nella domanda, si svolgerà presso il complesso dell’ex Italtel (Nucleo industriale di Pile). La sede di una ex grande industria diventa quindi anche luogo simbolico per dibattere del nuovo progetto di città per L’Aquila, dove si promuoveranno i prodotti, i servizi, le imprese, ma prenderà anche corpo il progetto per lo sviluppo della filiera edilizia che può attivarsi attorno alla ricostruzione. Una edizione che nasce in un momento molto importante per la Città: l’avvio della rico- struzione pesante del Centro Storico. Partono così nuove tipologie di cantiere, legate al restauro, dove quindi professionalità, prodotti e materiali cambieranno rispetto alla fase precedente in cui si è ricostruita la parte “moderna”. E da qui quindi che nasce la sfida della filiera. La scommessa è che l’Aquila diventi il centro di eccellenza professionale e di produzione per il restauro a livello nazionale. Per dare forza ad un progetto così ambizioso, abbiamo voluto segnare l’indirizzo strategico anche attraverso la progettazione degli allestimenti: realizzare un Salone complessivamente sostenibile. Non era un obiettivo scontato, tantomeno facile da raggiungere. Si parte dalla copertura esterna dell’edificio realizzata dal Comune con il tetto fotovoltaico e dalla sostituzione della classica moquette attraverso il ripristino del pavimento esistente, evitando così la necessita di smaltimento della stessa a fine manifestazione. Ma il punto fortemente innovativo è stato quello di lavorare attorno ad un nuovo concetto di allestimenti interni che avessero capacità statica, bellezza, sostenibilità economica e facilità di assemblaggio. E così dalla nostra collaborazione di Carsa con GB Grafica, il Salone della Ricostruzione propone allestimenti dall’anima green, totalmente in cartone a nido d’ape, prodotti con materiale riciclato e riciclabile al 100%. Una sfida di sostenibilità che può diventare il filo conduttore della ricostruzione e vuole essere il nostro contributo verso questa direzione. Si può pensare che sia possibile attivare, con gli espositori, un processo di insediamento? È sicuramente un processo complesso. Esiste il mercato, sicuramente molte professionalità si insedieranno, ma il processo va stimolato e governato. È questa una delle più grandi sfide che L’Aquila ha di fronte per creare uno sviluppo duraturo a partire dal dramma del terremoto. La Fiera in questo senso può essere il contenitore delle istanze e lo stimolo al suo sviluppo. Quindi uno degli attori. Ma quello principale è e rimane sicuramente la politica con la sua capacità di indirizzo e di supporto agli insediamenti. L'Aquila, 13-16 giugno 2013 M I L A N O , A N G O L O V I A T R E N T O - P E S C A R A ) / R I E T I : L I B R E R I A L A N U O VA E D I T R I C E ( V I A R O M A , 3 5 - R I E T I ) / R O S E T O D E G L I